Proposta di protocollo di valutazione ecografia in

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Proposta di protocollo di valutazione ecografia in
Progetto Placenta Accreta : Sorveglianza epidemiologica. Criteri diagnostici.
Coordinamento: AOGOI
INDICE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Razionale
Obiettivi del progetto
Disegno dello studio
Modalità operative
Modalità di analisi dei dati
Numerosità prevista
Bibliografia
ALLEGATI
Lettera invito partecipazione ai centri
Modulo raccolta dati
Protocollo diagnostico nei casi a rischio
1-Razionale
La placenta accreta è una anormala aderenza della placenta alla parete uterina; tale
condizione si verifica quando i villi coriali mostrano eccessivo potere di infiltrarsi o
quando la reazione deciduale è inadeguata a contenere la penetrazione degli elementi
coriali. Se i villi coriali giungono in contatto con il miometrio si parla di placenta
accreta, se i villi si spingono nel contesto del miometrio o raggiungono la sierosa
peritoneale si parla rispettivamente di placenta increta o percreta (1).
Non esiste sintomatologia clinica specifica della patologica aderenza della placenta,
piuttosto è opportuno sospettarne l’esistenza in presenza di fattori di rischio noti.
La placenta previa, le cicatrici isterotomiche, i raschiamenti uterini, la multiparità,
l’età materna avanzata, l’aumento dell’alfafetoproteina ed i pregressi tagli cesarei si
associano con un aumentato rischio di placenta accreta (2).
La patologica aderenza della placenta è una crescente causa di emorragie del postpartum. La sua incidenza è aumentata di 10 volte negli ultimi 50 anni e la sua attuale
incidenza è di 1 caso ogni 2.500 parti (3). Recenti dati indicano un ulteriore
incremento di tale incidenza con un atteso di 2 casi /1000 parti (4). La mortalità
materna secondaria ad emorragia è del 10% (5). In popolazioni a rischio come molte
regioni italiane per l’elevato tasso di tagli cesarei, l’accretismo placentare rischia di
essere la prima causa di mortalità e morbilità materna.
Inoltre, nel caso in cui la paziente manifesti un forte desiderio di preservare la
fertilità, la diagnosi prenatale di placenta accreta potrebbe consentire di pianificare la
possibilità di un intervento conservativo, quale per esempio la resezione intrapartum
della parete uterina (6), la selettiva embolizzazione delle arterie ipogastriche o delle
arterie uterine (7) e/o il trattamento con metotrexate lasciando la placenta in situ dopo
parto cesareo. Tuttavia tali opzioni terapeutiche sono praticabili in casi selezionati, in
presenza di un adeguato counselling e comunque a fronte di un management
pianificato dopo diagnosi prenatale. Il rischio di complicanze (emorragie, infezioni,
coagulopatie) rendono comunque opportuno uno stretto monitoraggio di queste
pazienti (7).
In letteratura sono segnalati anche casi di placenta accreta nel primo trimestre
(10,11, 12, 13), in cui una valutazione ecografica mirata della sede di impianto del
sacco gestazionale potrebbe consentire una diagnosi di sospetto precoce con
management conservativo.
In considerazione di un inevitabile e progressivo aumento della incidenza delle
anomalie dell’impianto placentare, si impone la necessità di un monitoraggio
epidemiologico e di un protocollo di valutazione prenatale dell’accretismo placentare
da divulgare nei Punti Nascita.
8. Gielchinsky Y, Rojansky N, Fasouliotis SJ, Ezra Y. Placenta accreta-Summary
of 10 years: a survey of 310 cases. Placenta 2002;23:210-214.
9. Shih JC., Palacios Jaraquemada JM., Su YN. Et al.: Role of three-dimensional
power Doppler in the antenatal diagnosis of placenta accreta:comparison with
gray-scale and color Doppler techniques. Ultras. Obstet. Gynecol. 33: 193-203;
2009
10. Comstock CH, Lee W., Vettraino IM. Et al.: The early sonographic appareance
od placenta accrete. J . Ultras. Med. 22(1): 19-23; 2003
11. Esamns A., Gerris J., Corthout E. et al.: Placenta percreta causing rupture of
an unscarred uterus at the end of the first trimester of pregnancy : case report.
Hum. Reprod. 19(10); 2401-3; 2004
12. Chen YJ., Wang PH., Liu WM. Et al.: Placenta accrete diagnosed at 9
weeks’gestation. Utras. In Obstet. Gynecol. 19(6): 620;2002
13. Calì G. , L. Ferraro: Cervical pregnancy complicated by placenta

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