Le rose del deserto - Cinema Verdi
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Le rose del deserto - Cinema Verdi
Cineforum G. Verdi Breganze 32°anno [email protected] Le rose del deserto CAST TECNICO ARTISTICO Regia: Mario Monicelli Sceneggiatura: Mario Monicelli, Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni Fotografia: Saverio Guarna Scenografia: Lorenzo Baraldi Costumi: Francesca Sartori Musica: Paolo Dossena, Mino Freda Montaggio: Bruno Sarandrea Prodotto da: Mauro Berardi, Vittorio Zeviani (Italia, 2006) Durata: 102' Distribuzione cinematografica:Mikado PERSONAGGI E INTERPRETI Maggiore Strucchi: Alessandro Haber Tenente Salvi: Giorgio Pasotti Frate Simeone: Michele Placido Sergente Barzottin: Fulvio Falzarano a cura di Gianni Benincà [email protected] Gli italiani in guerra spesso risultano perdenti e la nostra ennesima guerra persa fu quella del 1940-45 . All’interno dei perdenti si tende anche a raccontare meno anche le sconfitte parziali e le miserie conseguenti. Monicelli, è partito proprio da lì, dall’estate del ’40, da un’oasi in quel deserto e da una sezione sanitaria del nostro esercito. Oltre che, come lui racconta, “da qualche memoria e dal fatto che questa guerra persa non è stata raccontata un granché, certamente meno di altre, ma anche dall’ispirazione delle pagine del libro di Tobino, “Il deserto della Libia” che ho sempre molto amato”. E’ nato così “Le rose del deserto”, tra intenti e memorie, legami e legacci tra l’ieri e l’oggi. Un esempio “Il maschilismo dei soldati che non è affatto cambiato ma anche molto altro perché gli italiani non sono cambiati quasi in niente, semmai sono un po’ peggiorati: come sempre sono generosi, amano stare insieme ma non sono eroi, bisognerebbe non insegnargli ciò che devono fare mentre oggi sono guidati da persone 17° film che ci vogliono convincere che ciò che conta non è stare insieme ma far crescere il benessere in nome del fatto che l’economia è l’unica legge possibile. Ecco l’economia è la nostra vera maledizione, il suo dominio è ciò che dovremmo abbattere, la nostra, e non solo la nostra, apocalisse”. Monicelli , nulla risparmia, neppure battute che suonano così: “Gli uomini diventano subito ottimi soldati appena metti loro una divisa addosso, così come le donne appena le vesti da puttane”. Da questo intreccio di umori e malumori si costruisce poco a poco nel deserto libico questa commedia umana in cui la guerra è cornice o scenografia o sfondo ma sempre però un pretesto per il vero racconto che è racconto dell’uomo e alla sua umanità. Che è, poi, ciò che a Monicelli vecchio maestro della nostra commedia italiana ha sempre interessato coinvolgendo nel suo lavoro maestranze e attori, vecchie glorie e giovani rampolli. Dal veterano Michele Placido, qui non ortodosso e pragmatico frate (il solo personaggio non venuto fuori dalle pagine di Tobino ma ispirato a un vero frate conosciuto dal regista in Abissina e il più riuscito personaggio del film), per cui “il set è stato un luogo incredibile in cui tutti avevano da imparare da questo signore novantaduenne che ci stremava e non era mai stanco e per cui io ho cercato di dare il meglio di me, pensando a interpretare un frate al di fuori del comune, a Giorgio Pasotti, per cui “questa esperienza è stata l’Oxford del cinema e nessun giovane attore potrebbe chiedere di più”, all’ottimo Alessandro Haber, qui un maggiore letteralmente tirato fuori dalle pagine del libro ma che, messo indosso a lui, acquista un tocco inedito, diventando “uno fuori luogo, innamorato solo della moglie, un po’ fuori d testa e pronto a uscire di testa, che certo non sa gestire le truppe né se stesso e che del militare duro e cinico davvero non ha nulla”. Monicelli li ha travolti in un deserto sporco e fastidioso che di romantico non ha nulla perché, come sottolinea il regista, “nel deserto non c’è nulla di romantico, in un deserto come quello non ci sono dune, non giochi di ombra, non sabbia rosa, solo polvere sempre negli occhi, sporco, umidità e io nulla volevo aggiungere”. 7 - 8 – 9 – 10 febbraio 2007 Nulla, anche se non era impresa da poco girare per dieci settimane in un deserto, ottenere budget, aerei, carri armati e partendo da un libro come quello di Tobino. Nonostante il regsta fosse Monicelli che cosa conta oggi? Come dice lui stesso: “A chi importa? In fondo sono un vecchio di novantadue anni, che ha fatto 64 film , se ne facevo uno di meno, non cambiava nulla”. E, infatti, non sono stati molti quelli che si sono dati da fare per aiutarlo e la preproduzione del film è stata travagliata e diluita sino allo stremo. Ma Monicelli, si sa, è tenace e non da oggi. Non ha desistito, non ha mollato, ha proseguito a testa bassa sul percorso della sua commedia “non pacifista a tutti i costi perché la guerra contro il nazismo era giusta e, a volte, la guerra è necessaria”, non ha smesso di lavorare con i suoi sceneggiatori (Alessandro Bencivenni e Domenico Saverni), ha cercato alacremente attori e alla fine ha lavorato lui stesso per montare il set, in condizioni climatiche insopportabili e ce l’ha fatta. Bravo Mario Monicelli sei il combattente di sempre, un esempio per i giorni nostri Il film della prossima settimana The Prestige Di Cristopher Nolan Durata 130’ Si tratta di un thriller che racconta la storia della rivalità tra due illusionisti dell’epoca vittoriana, due uomini che non si fermano davanti a nulla nella loro battaglia per scoprire i segreti uno dell’altro. E quando contrappongono audacia e desiderio, abilità nell’intrattenere il pubblico e scienza, ambizione e amicizia, i risultati sono pericolosi, mortali, ingannevoli. Ci ritroviamo così catapultati nella Londra di fine ‘800, quando gli illusionisti erano delle celebrità di prim’ordine, e i protagonisti sono il sofisticato e affascinante Robert Angier (Jackman), un vero uomo di spettacolo, e il ruvido purista Alfred Borden (Bale), un genio creativo privo però della capacità di far apprezzare al pubblico le sue idee. Il film si distingue per la maestria del regista nel creare atmosfere dall'indubbio fascino e per la caratterizzazione dei personaggi. Trattando un tema come l'illusionismo, condito da vendette e sotterfugi, il film riesce nella non facile impresa di catturare lo spettatore su tutti i livelli, dall'immagine pura alla storia, candidandosi ad un posto da protagonistatra le ultime pellicole viste al cinema. Cineforum G. Verdi Breganze 32°anno [email protected] Scheda film Le rose del deserto 17° film 7 - 8 – 9 – 10 febbraio 2007 IL REGISTA L’ATTORE NOME: Mario Monicelli DATA DI NASCITA: 15/05/1915 LUOGO DI NASCITA: Viareggio CENNI E CURIOSITA’ SUL FILM: Pellicola realizzata con un budget stimato di 6,500,000 euro. Film realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali LOCATION: Djerba (Tunisia) / Tozeur (Tunisia) La colonna sonora La tradizione musicale della nostra terra,le nostre radici, i tesori dentro gli scrigni della memoria, sono fonte d'ispirazione per i Tarantolati Di Tricarico, il piu’ famoso gruppo di musica "roots" d’Italia, che 5 anni dopo "Andamenare", torna con un nuovo capolavoro denso di suggestioni e di ammalianti sonorità.Alcuni brani di questo cd e in particolare il brano "Uno: Monte La Lune" e "Munakelle" che chiude il film nei titoli di coda, sono in grande evidenza nella colonna sonora del film di Mario Monicelli "Le rose del deserto". Il brano “War” è stato scritto da Pivio & Aldo De Scalzi. Da segnalare anche Nidi d'Arac con il brano "Ahi Tamburieddhu!"I l brano "War" Lunedicinema Cinema Verdi – Breganze Lunedì 12 febbraio ore 20.45 ROMA CITTA’ APERTA di Roberto Rossellini APERTO A TUTTI I SOCI CINEFORUM (2006) Le rose del deserto (1999) Panni sporchi (1995) Facciamo paradiso (1994)Cari fottutissimi amici (1992) Parenti serpenti (1991) Rossini! Rossini! (1990) Il male oscuro (1989) La moglie ingenua e il marito malato (1987) I Picari (1986) Speriamo che sia femmina (1985) Le due vite di Matia Pascal (1984) Bertoldo. Bertoldino e Cacasenno (1982) Amici miei – Atto II (1981) Il Marchese del grillo (1981) Camere d’albergo (1979) Temporale Rosy (1979) Viaggio con Anita (1977) I nuovi mostri (1976) Signore e signori buonanotte (1976) Caro Michele (1975) Amici miei (1974) Romanzo popolare (1973) Vogliamo i colonnelli (1971) Mortadella (1971) Le coppie (1970) Brancaleone alle crociate (1969) Tò, è morta la nonna (1968) Capriccio all’italiana (1968) La ragazza con la pistola (1966) L’armata Brancaleone (1966) Le fate (1965) Casanova ‘70 (1964) Alta infedeltà (1963) I compagni (1962) Boccaccio ‘70 (1960) Risate di gioia (1959) La grande guerra (1958) I soliti ignoti (1957) Padri e figli (1957) Il medico e lo stregone (1956) Donatella (1955) Totò e Carolina (1955) Un eroe dei nostri tempi (1954) Proibito (2) (1953) Le infedeli (1952) Totò e le donne – Totò e i re di Roma (1951) Guardie e ladri (1950) Vita da cani (1949) Totò cerca casa (1949) Al diavolo la celebrità I PROSSIMI FILM IN PROGRAMMA 14 – 15 – 16 - 17 Febbraio The Prestige 21 – 22 – 23 - 24 Febbraio Un’ottima annata 28 Febbraio 1-2-3 Marzo The Departed 7 – 8 – 9 – 10 Marzo Marie Antoinette NOME: Michele Placido DATA DI NASCITA: 19/05/1946 LUOGO DI NASCITA: Foggia, Italia (2006) Commediasexi (2006) Le rose del deserto (2006) Il caimano (2006) La sconosciuta (2006) Arrivederci amore, ciao (2005) Liolà (2004) L'odore del sangue (2004) L'amore ritorna (2003) Il posto dell'anima (2002) Searching for Paradise (2001) Tra due mondi (2000) Liberate i pesci! (1999) Terra bruciata (1999) Un uomo perbene (1999) La balia (1999) Panni sporchi (1998) Del perduto amore (1998) Le Plaisir (et ses petits tracas) (1996) La lupa (1995) Un eroe borghese (1994) Padre e figlio (1994) Poliziotti (1994) Lamerica (1993) Giovanni Falcone (1993) Quattro bravi ragazzi (1992) Le amiche del cuore (1992) Uomo di rispetto (1991) Scoop (1990) Afganskij izlom (1989) Mery per sempre (1988) Via Paradiso (1988) Affari d'oro (1988) Come sono buoni i bianchi (1987) Ti presento un'amica (1987) Notte d'estate con profilo greco.. (1986) Grandi magazzini (1985) Pizza Connection (1984) Les Amants terribles (1983) Ars Amandi - L'arte di amare (1982) Sciopèn (1981) Cargo (1981) Tre fratelli (1981) Les Ailes de la colombe (1980) Lulu (1980) Salto nel vuoto (1979) Letti selvaggi (1979) Il prato (1979) Sabato, domenica e venerdì (1979) Ernesto (1978) Un uomo in ginocchio (1978) Io sono mia (1977) Corleone – Fontamara - Kleinhoff Hotel - La ragazza dal pigiama giallo - Casotto (1976) L'Agnese va a morire - La orca - Divina creatura - Marcia trionfale (1975) Peccati in famiglia (1974) Mio Dio come sono caduta in basso! (1974) Romanzo popolare (1973) La mano nera - prima della mafia, più della mafia (1972) Mia moglie, un corpo per l'amore (1972) Teresa la ladra (1972) Il caso Pisciotta -