VENERDÌ 20 dicembre 2013

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VENERDÌ 20 dicembre 2013
NVERNO 2013-14 - Scheda di sintesi dei dati nivometeorologici e di pericolo valanghe n. 3 – VENERDÌ 20 dicembre 2013
Buon Natale e buona neve, con prudenza, per le prossime vacanze!!!
Situazione
Una perturbazione atlantica ha raggiunto da ieri l'Italia, con conseguente peggioramento atmosferico soprattutto sulle Alpi
nivologica e occidentali e centrali e sulle regioni Tirreniche. Temperature massime in temporaneo aumento in queste ore e
meteorologica successivamente minime in aumento, massime in calo. Venti deboli o localmente moderati provenienti in prevalenza dai
del
periodo quadranti settentrionali, poi in prevalenza dai quadranti meridionali. Precipitazioni, nevose fino a quote collinari in Piemonte e
precedente e
Valle d'Aosta, oltre i 1200 metri di quota sul resto della dorsale alpina e sull'Appennino ligure. Nuvoloso o molto nuvoloso sulle
previsione
regioni tirreniche, sulla Sardegna e sulla Sicilia, con precipitazioni più deboli. Situazione pressoché stazionaria sul resto d'Italia.
Dalla serata di oggi miglioramento a partire dalle regioni tirreniche verso le adriatiche centrali, sulle Alpi, sul Lazio e sull'Umbria.
Attenzione, quindi, soprattutto sui settori Alpini e in particolare occidentali, anche dell’Appennino settentrionaleligure, dove le nuove nevicate aumenteranno il grado di pericolo, proporzionalmente agli spessori che si
depositeranno.
Situazione e
pericolo nelle
ALPI
Sulle Alpi la forchetta degli spessori al 20/12/13 è 10-120 cm, così come registrata dall’AINEVA a 2000 m di quota. Le
condizioni di alta pressione e di forte irraggiamento notturno dei giorni scorsi hanno mantenuto gli spessori di neve che
permangono, pur se limitati, degni di nota per la stagione.
Il grado di pericolo segnalato su tutta la catena alpina (si veda www.aineva.it) è generalmente pari a 1 (DEBOLE), con
tendenza all’aumento nelle prossime ore, su tutti i settori orientali; sale a 2 (MODERATO) nei settori Lombardi, sull’OrtlesCevedale e sulle creste di confine Alto Atesine e a 3 (MARCATO), a causa delle nevicate ancora in atto, sulle Alpi Liguri,
Marittime e Pennine.
Su tutto l’arco alpino si segnala la ripresa dell’attività valanghiva spontanea con valanghe di piccole e medie dimensioni, di
neve a debole coesione e a lastroni di superficie, più diffuse sui settori dove i quantitativi di neve fresca sono stati maggiori, e in
relazione ai settori geografici presi in esame.
L’AINEVA Piemonte nel bollettino di oggi (http://www.arpa.piemonte.it/bollettini/bollettino_valanghe.pdf/at_download/file)
evidenzia che le precipitazioni nevose iniziate nella mattinata di giovedì a partire dai rilievi meridionali, hanno apportato
mediamente 40-60cm di neve fresca su A.Liguri, 30-50cm dalle A.Marittime fino alla Valle Maira, 10-20cm dalla Valle Varaita
alle Valli di Lanzo, 20-40cm dalla Valle Orco alla Valle Anzasca e 5-15cm sulle restanti valli dei settori settentrionali. Le
nevicate sono state accompagnate da venti provenienti da S-SW generalmente deboli al più moderati soprattutto in prossimità
delle creste e alle quote più elevate. Questa condizione ha favorito la formazione di nuovi accumuli di neve ventata anche sui
versati sopravento. Il legame tra la nuova neve e quella vecchia risulta piuttosto debole e costituisce il piano preferenziale di
scivolamento.
Il centro nivometeo di Bormio segnala che la perturbazione che sta interessando la regione transiterà in
giornata(http://www2.arpalombardia.it/_layouts/arpa/meteo/bollettinimeteo/NIVO/bolnivo.pdf?rndqs=8f84cae267334e32a009d3f007c5cc9f).
Seguirà
un
temporaneo aumento della pressione. Oggi cielo da coperto a molto nuvoloso con precipitazioni deboli diffuse al mattino, con
tendenza ad esaurirsi nel pomeriggio. Quota delle nevicate in graduale rialzo fino a 1000-1400 metri. Le precipitazioni nevose
tuttora in atto sono state accompagnate in quota da una moderata attività eolica che ha distribuito la neve in modo irregolare,
andando a formare nuovi fragili lastroni nei canali, negli avvallamenti ed in prossimità delle dorsali. La nuova neve è in fase di
assestamento e ha scarsissimi legami con quella più vecchia; il consolidamento è molto lento. Sono possibili diffusi
scaricamenti di neve soffice da molti pendii ripidi a tutte le esposizioni e valanghe a lastroni generalmente di piccole e
localmente di medie dimensioni. Il distacco provocato sarà possibile già con debole sovraccarico. GRADO DI PERICOLO: 2
MODERATO, in aumento a 3 MARCATO su Retiche Occidentali, Centrali ed Orobie.
L’ufficio AINEVA dell’Alto Adige (http://www.provincia.bz.it/valanghe/home.asp) segnala oggi che la nevicata prevista ha
portato solo pochi centimetri di neve che non influenzano la stabilità del vecchio manto nevoso. Però il forte vento da SW ha
prodotto, specie sulle esposizioni settentrionali, nuovi accumuli di neve ventata, localizzandoli prevalentemente vicino a creste,
bruschi cambi di pendenza conche e canali. Fino a lunedì compreso masse d'aria molto umida interesseranno la provincia. Ci
saranno nubi basse persistenti e solo alle quote molto alte tratti soleggiati. Temperature stazionarie ca. -2° a 2000 m e -7° a
3000 m. Venti moderati occidentali. Il pericolo valanghe non cambia. Sabato, domenica e lunedì prevalentemente pericolo
debole grado 1. Nella zona dell'Ortles, cresta di confine occidentale e centrale oltre i 2200 m ca. pericolo moderato grado 2.
Qui gli accumuli di neve ventata specie sui pendii ripidi settentrionali sono maggiormente diffusi e delicati.
Situazione e
pericolo
in
Appennino
Anche in Appennino (Centrale in particolare) alle condizioni di tempo sereno e di forte irraggiamento notturno dei giorni scorsi
hanno fatto seguito nevicate da deboli a moderate, solo sui versante settentrionali tirrenici. Le altezze della neve vanno da 0
cm a 174 cm. L’attività valanghiva, al momento e con queste condizioni, è limitata all’Appennino ligure (dove il pericolo è in
aumento al grado 3 - MARCATO) e ai versanti esposti a sud per scaricamenti di neve che perde la coesione per effetto del
soleggiamento pregresso e per diminuzione della coesione; le condizioni di pericolo che ne derivano sono da DEBOLE (grado
1) alle quote più basse a MODERATO (grado 2) alle quote più elevate. Sui versanti sommitali e in ombra, laddove le condizioni
di accumulo sono maggiori, specialmente nell’alta quota dei gruppi del Gran Sasso, delle montagne del ParcoNLAM, dei
Sibillini e della Maiella, è da segnalare la possibilità di distacchi provocati di lastroni con sovraccarichi anche non
necessariamente elevati; qui le condizioni sono di pericolo MARCATO (GRADO 3).
Il bollettino AINEVA Marche (http://www.protezionecivile.marche.it/mig/MigDocs/PDF/BPNV/2013/BPNV_20131220.pdf)
segnala che la copertura nevosa a causa del vento e dei processi di fusione è presente con una certa continuità solo nei
versanti settentrionali, mentre nelle altre esposizioni la distribuzione della neve è irregolare con ampie zone erose lungo le
dorsali e in prossimità delle creste. Il manto nevoso è generalmente ben consolidato e stabile e il pericolo valanghe è debole.
Tuttavia scaricamenti di neve a debole coesione saranno possibili durante le ore più calde del giorno specialmente in
prossimità delle balze rocciose e nei versanti maggiormente soleggiati. A quote medio alte, specie nei versanti in ombra nelle
zone caratterizzate da accumuli recenti in prossimità di creste e forcelle, non sono da escludere distacchi provocati di valanghe
a lastroni per lo più con forte sovraccarico. Grado di pericolo valanghe attuale: 1(DEBOLE) in tutti i settori
IL BOLLETTINO METEOMONT di oggi (www.meteomont.org) evidenzia per l'Appennino centrale che Il grado del pericolo è
generalmente "DEBOLE 1", sale a "MODERATO 2" su alcuni pendii ripidi presenti nella catena del Gran Sasso e della
Maiella in corrispondenza di canaloni, conche e cambi di pendenza specie oltre i 2000 metri a tutte le esposizioni durante le ore
più calde. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee. La tendenza del pericolo è "IN AUMENTO" nelle ore più calde
della giornata "STAZIONARIA" nella restante parte dell'arco orario.
Punti pericolosi: alcuni pendii ripidi, molti specialmente su Sibillini Gran Sasso, Maiella e in prossimità delle linee di cresta, in
presenza di accumuli ed in tutte le zone sottostanti a cornici e fasce rocciose, nei canaloni, in prossimità di conche e cambi di
pendenza specie sui versanti settentrionali ed orientali, a tutte le esposizioni durante le ore più calde, il distacco provocato di
valanghe sarà possibile anche con debole sovraccarico. Con il miglioramento delle condizioni atmosferiche saranno inoltre
possibili, nelle ore più calde, valanghe spontanee di superficie e di fondo in presenza di condizioni sfavorevoli di ancoraggio
(rocce lisce, erbe alte, ecc.). La tendenza del pericolo è "STAZIONARIA". Il rialzo termico diurno richiede un'attenta
valutazione temporale dell'escursione che eviti l'attraversamento di pendii ripidi nelle ore più calde della giornata.
Attenzione alle nuove nevicate sulle Alpi, soprattutto Occidentali e in Appennino settentriiomale Ligure, dove il grado di pericolo
è sensibilmente incrementato.
Effettuare una attenta valutazione di stabilità dei pendii sommitali e di quelli che manifestano una maggiore
tendenza,o evidenza morfologica, di accumulo.
Ricordare di avere con sé nello zaino il kit di autosoccorso e di provare sempre all’inizio dell’itinerario la funzionalità
in ricezione e in trasmissione dell’ARTVA e di dedicare il giusto tempo ad una esercitazione di ricerca (soprattutto se
si tratta delle prime escursioni dell’anno)
Per gli/le interessati/e a produrre profili del manto nevoso speditivi (auspicabilmente da condividere su questa
scheda) di seguito il link da cui scaricare il software opensource: http://snowpilot.org/
Zona montuosa
Ubicazione, Data e
Referente segnalazione
Monti della Meta
Meteomont del
20/12/13
Meteomont del
20/12/13
Meteomont del
20/12/13
Vallone della Portella
15/12/13
[email protected]
Simbruini-Ernici
Velino
Gran Sasso
Maiella
Sibillini
Laga
Terminillo
Monti PNALM
(Abruzzo)
Meteomont del
20/12/13
AINEVA del 20/12/13
Meteomont del
20/12/13
Meteomont del
20/12/13
Meteomont del
20/12/13
Presenza brina di
fondo e/o superficie
Spesso
re neve
a 1000
m
? - 23
Spessore
neve a
1500 m
Spessore
neve a 2000
m
> 50?
?-11
fitta nevicata e
pochissimo vento,
effettuando una discesa
su fondo duro e neve
nuova appena caduta (5
- 10cm).Segni di
passate valanghe
notevoli all'uscita del
vallone, da collegare
alle altre caduta sulla
strada del Vasto
settimane fa,
0--38
> 50?
Meteomont: 0--174
> 250?
?--72
> 150?
60-80
0--?
17--32
14-37
> 150?
>100?
Grado di pericolo bollettino Meteomont
(Aineva per Marche)
Valangh
e
osservat
e
Valutazione
personale
Oggi in genere debole (GRADO 1) su tutto
l’Appennino, ad eccezione delle territori
sommitali dei grandi massicci Abruzzesi e
dei Monti Sibillini.
Attenzione alla neve dura che con il rialzo
termico delle ultime ore può provocare
distacchi delle cornici e condizioni difficili
sui pendii più ripidi, sui versanti
settentrionali e ghiacciata, sulle creste, nei
canali, Attenzione, soprattutto all’alta quota del
Gran Sasso, della Maiella e delle montagna
interne del PNALM nelle condizioni
morfologiche e di esposizione favorevoli agli
accumuli da vento alle creste e alle forcelle ma
anche ai bruschi cambi di pendenza e lungo i
canaloni ed i versanti più ripidi. Attenzione
soprattutto alle zone molto cariche, e non
facilmente individuabili dal basso, dove i
distacchi provocati potranno essere probabili
già con debole sovraccarico su tutti i pendii
ripidi e con tutte le esposizioni
Segnalazione di valanga
caduta probabilmente la
settimana scorsa che ha
danneggiato il rifugio di
Fonte Vetica. Risulta che
nell'area dalle autorità
competenti è stato imposto
un divieto di pratica dello
scia-alpinismo (prendere
informazioni in loco!)
SPESSORE DEL MANTO NEVOSO VENERDÌ 2O DICEMBRE 2013 IN APPENNINO CENTRALE
(DATI SERVIZIO METEOMONT PUBBLICATI NEI BOLLETTINI GIORNALIERI)
Stazione Meteomont
Quota
(m)
1.800
Altezza Neve
il 11/12/2013
(cm)
33
Altezza Neve
il 20/12/2013
(cm)
32
MONTE BICCO USSITA
(MC)
MONTE CARDITO DI M.
TERMINILLOCANTALICE (RI)
CAMPO DELL`OSSO
SUBIACO (RM)
CAMPOCATINO
GUARCINO (FR)
PRATI DI MEZZO
PICINISCO (FR)
MONTE MAGNOLA
OVINDOLI (AQ)
FORCA D`ACERO
PESCASSEROLI (AQ)
CAMPO FELICE
BRECCIARA (AQ)
CAMPO IMPERATORE
(AQ)
CEPPO – ROCCA S.
MARIA (TE)
PRATI DI TIVO
PIETRACAMELA (TE)
PASSO LANCIANO (PE)
CAMPITELLO MATESE
SAN MASSIMO (CB)
1.650
32
32
1.550
19
16
1.790
23
1.430
0 (11/12/13)
1.943
39
38
1.480
23
23
1.729
17
16
1.952
183
174
1.349
14
1.380
58
57 (19/12/13)
1.300
86
14
80 (19/12/13)
5
1.429
Note
Linee guida per la Lettura/Compilazione
Situazione nivometeo periodo precedente: Concisa descrizione dell’evoluzione meteo dei 7 giorni precedenti e delle condizioni del manto nevoso (Es: alternanza di correnti dai Balcani e sciroccate,
con croste da fusione e rigelo alternate a neve compatta).
Ubicazione, Referente della segnalazione e data: indicare il luogo del rilevamento, l’areale a cui si possono estendere i risultati e il nome con indirizzo E-mail (Es: cresta W di M. S. Franco a 1900 m ,
generalizzabile a tutto il settore W del Gran Sasso, Massimo Pecci ([email protected]), 20 dicembre 2011). IMPORTANTE: si può riportare ed estrapolare direttamente dal bollettino Meteomont o
AINEVA per le Marche questo dato e allora va indicato.
Presenza brina di fondo/superficie: segnalare (da stratigrafia) la presenza, il numero, la posizione e lo spessore degli eventuali strati di brina (Es: strati di pochi centimetri di brina di fondo a grossi
cristalli, due intermedi a cristalli sfaccettati piccoli e superficiale con cristalli di 5 cm a coda di rondine).
Spessore neve a 1000 m: indicare lo spessore rilevato direttamente a 1000 m slm.
Spessore neve a 1500 m: indicare lo spessore rilevato direttamente a 1500 m slm
Spessore neve a 2000 m: indicare lo spessore rilevato direttamente a 2000 m slm
Grado di pericolo bollettino Meteomont (Aineva per Marche): riportare direttamente il grado (numerico e per esteso) ricavato direttamente per l’area in cui si è effettuato il rilevamento
Valanghe osservate: riferire dal bollettino o descrivere un fenomeno osservato direttamente (Es: valanga di neve a lastroni con dimensioni h e larghezza in m al distacco per effetto di uno strato debole
di cristalli a calice di … cm e accumulo di …. ; allegare eventuale foto a bassa risoluzione (max 100-200 k)
Valutazione personale: sintetica valutazione locale personale sul grado di pericolo effettivo e sulla sua tendenza (Es: la stabilità del manto nevoso su tutti i versanti ad eccezione della cresta di M. S.
Franco è molto bassa e si possono verificare distacchi di grossi lastroni anche per debole sovraccarico; continuando l’accumulo da vento il percolo, che localmente è marcato tende ad aumentare a
forte).