Leggi il comunicato stampa sulla visita a Torino di James D

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Leggi il comunicato stampa sulla visita a Torino di James D
COMUNICATO STAMPA
Venerdì 12 ottobre ore 18.00
DNA: LA STORIA DI UN NOBEL CHE HA CAMBIATO IL MONDO
James Watson intervistato da Piergiorgio Odifreddi
Sala Conferenze del Museo Regionale di Scienze Naturali Via Giolitti 36 - Torino
Incontro aperto al pubblico - Ingresso libero fino a esaurimento posti
Un’intervista in forma di dialogo per indagare i retroscena di quella che è probabilmente
una delle rivoluzioni scientifiche più importanti di tutte le epoche: la scoperta della
struttura del DNA. Questo risultato lo dobbiamo alle lunghe e appassionate ricerche
condotte da scienziati di ogni nazionalità. Ma uno soprattutto ha legato indissolubilmente
il proprio nome a questa scoperta: il biologo statunitense James Watson; Premio Nobel,
un’icona vivente della scienza, che con la sua straordinaria testimonianza ci svela come
operano i ricercatori.
Classe 1928, entrò alla University of Chicago a soli 15 anni. Dopo aver letto il libro di
Erwin Schroedinger “Che cos’è la vita?”, rimase affascinato e colpito dall’idea che geni e
cromosomi custodissero i segreti del vivente. Dopo il dottorato, nel 1950, Watson
trascorse alcuni anni in Europa fino ad arrivare al Cavendish Laboratory dell’Università di
Cambridge. Fu qui che venne a contatto con Francis Crick, un dottorando con il quale
condivise gli stessi obiettivi di ricerca. Entrambi avrebbero dovuto lavorare su altri
progetti ma, nel 1953, costruirono il primo modello accurato di DNA.
Nel 1962, Watson vinse il Premio Nobel per la Medicina assieme a Francis Crick e
Maurice Wilkins che, con Rosalind Franklin, fornì i dati su cui basare la struttura.
Watson tornò negli Stati Uniti come direttore del Cold Spring Harbor Laboratory,
istituzione che divenne la sua sede di ricerca definitiva e alla quale è sempre rimasto
legato.
Dal 1988 al 1992, presso il National Institute of Health, Watson ha presieduto
il progetto Genoma Umano il cui obiettivo di comprendere la funzione dei geni e la loro
mappatura è passo fondamentale per la ricerca e lo sviluppo di nuovi trattamenti medici.
James Watson sarà a Torino, dall’11 al 13 ottobre 2012, ospite di alcune istituzioni
scientifiche del capoluogo piemontese, su invito della Regione Piemonte (Assessorato
alla Cultura) e dell’Associazione CentroScienza Onlus, con il sostegno e la
collaborazione del gruppo torinese BasicNet, fondato e guidato da Marco Boglione, il
supporto tecnico di Euphon.
Un ritorno al passato si potrebbe dire, poiché Torino è anche la città natale di Salvador
Luria, anch’egli Premio Nobel, biologo italiano morto nel 1991, pioniere nella ricerca sui
batteriofagi, con il quale Watson si laureò e dal quale ottenne un incarico da dottorando.
Il soggiorno di Watson inizia Giovedì 11 ottobre con una visita all’IRCC (Istituto per la
Ricerca e la Cura del Cancro) di Candiolo, centro di ricerca e polo ospedaliero di
riferimento nazionale e internazionale per la cura dei tumori. Nella stessa sede si
svolgerà un seminario dal titolo deliberatamente provocatorio Must most metastasic
cancer remain “incurable?” rivolto al mondo scientifico e ai ricercatori dell’Istituto.
Il programma di Venerdì 12 inizierà con una visita alla Human Genetics Foundation di
Torino (HuGeF) - ente strumentale della Compagnia di San Paolo - e un incontro con i
ricercatori dello HuGeF e del Molecular Biotechnology Center (MBC) dell’Università
di Torino.
Alle ore 15.30, accompagnato dall’Assessore alla Cultura Michele Coppola, dai
ricercatori del MRSN, dai progettisti e tecnici della Società ATI Euphon Communication
S.p.A. e dal Professor Angelo Raffaele Meo, Presidente di CentroScienza Onlus, James
Watson visiterà “Le origini della diversità”, una delle quattro sezioni tematiche che
compongono l’allestimento permanente in corso di realizzazione al Museo Regionale
di Scienze Naturali, dedicata alle “ragioni genetiche” della diversità biologica, e nella
quale è riprodotto un modello gigante di DNA.
Dopo un breve incontro che si terrà alle 16.30 con la stampa e le televisioni, alle
17.00 verrà inaugurata la mostra itinerante “Honest Jim. James D. Watson, the
Writer” a cura del CSHL – Cold Spring Harbor Laboratory, aperta fino al 21 ottobre
2012.
La mostra nasce da un altro fondamentale interesse del biologo americano, quello per la
divulgazione e la didattica. Watson ha infatti pubblicato diversi saggi su riviste e scritto
molti libri tra cui “La doppia elica” (The Double Helix – 1958), uno dei maggior successi
editoriali dell’epoca. Il titolo originale scelto da Watson era Honest Jim, un modo per
rispondere alle velate accuse di essersi servito dei risultati della cristallografa Rosalind
Franklin prima che fossero pubblicati. Fra gli altri suoi libri, il più recente è l’autobiografia
“Avoiding boring people” (2007), graffiante e spiritosa, che ne descrive appieno
l’anticonformismo in tutti i campi, dalla scienza alla vita sociale.
La mostra, composta di 6 pannelli, narra con immagini, testi e copertine di libri e
pubblicazioni il suo percorso scientifico sociale e umano.
Dopo Torino, l’esposizione farà altre due tappe: in Giappone e in Cina.
La passione di Watson per le montagne è nota e, in questa occasione, l’ottantaduenne
scienziato ha espresso il desiderio di ritornare al Parco Nazionale del Gran Paradiso
per ritrovare i luoghi già visti al termine dei suoi studi. Sarà l’Ente Parco il 13 ottobre a
ospitare il celebre biologo americano, dove ad accompagnarlo ci sarà una piccola
delegazione di esperti e collaboratori dell’area protetta.
In collaborazione con
con il sostegno e la collaborazione di:
Sponsor Tecnico:
Ufficio Comunicazione MRSN [email protected]
Giuseppe Misuraca tel. +39 011 432.6311 +39 335 1817753
Elvira Radeschi
tel. +39 011 432.5189
Materiale per la stampa scaricabile da
http://www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali/stampa/giornalisti.htm