COMUNE DI VEROLANUOVA Piano delle Regole RELAZIONE
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COMUNE DI VEROLANUOVA Piano delle Regole RELAZIONE
COMUNE DI VEROLANUOVA PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Piano delle Regole RELAZIONE ILLUSTRATIVA Aprile 2009 Approvato con prescrizioni Provincia di Brescia e controdeduzioni alle osservazioni ARCH. STEFANO MOLGORA Studio d’architettura ed urbanistica CONTRADA BASSICHE 11 – 25122 BRESCIA Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole INDICE C0 INTRODUZIONE a) Premessa b) Finalità e contenuti del Piano delle Regole 3 3 3 C1 PRESCRIZIONI SOVRAORDINATE 4 C2 DISCIPLINA DELLE AREE a) Criteri generali b) Il tessuto urbano consolidato c) Le aree destinate all’esercizio dell’attività agricola (agricole permanenti o agricole strategiche) d) Le aree non soggette ad interventi di trasformazione urbanistica e) Dati generali e superfici interessate 5 5 6 9 10 11 C3 DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI IN CENTRO STORICO E NELLE CORTI RURALI 12 C4 EDIFICI VINCOLATI 14 C5 AREE DEI SERVIZI DA DESTINARE A COMPENSAZIONE 15 ELABORATI DEL PIANO DELLE REGOLE 16 2 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole C0 INTRODUZIONE a) Premessa Il Piano delle Regole è lo strumento di controllo della qualità urbana e territoriale del Comune di Verolanuova, in quanto esso esamina, valuta e disciplina, cartograficamente e con norme, l’intero territorio comunale, con l’eccezione delle aree individuate come ambiti di trasformazione dal Documento di Piano, le quali si attuano tramite piani attuativi e/o permesso di costruire convenzionato, secondo i criteri, anche insediativi e morfologici, dettati dal “Documento di Piano” stesso. b) Finalità e contenuti del Piano delle Regole Il Piano delle Regole (PdR), per il territorio comunale di Verolanuova si pone le seguenti finalità: § disciplinare le aree urbane esistenti con particolare riguardo ai nuclei antichi; § compatibilità paesistico – ambientale degli interventi, individuando anche opere di mitigazione dell’impatto visivo per gli interventi edilizi; § tutela e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, specie per i nuclei storici; § tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche, attraverso il recepimento dei contenuti prescrittivi dei PTC sovra ordinati; § sostenibilità ambientale delle azioni di piano. 3 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole C1 PRESCRIZIONI SOVRAORDINATE Sulla scorta di quanto indicato nel Documento di Piano, il PdR nelle tavole C 1.1a/b individua: a) nella parte cartografica: § il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale; § il perimetro del Fiume Strone, con i nuclei di antica formazione al suo interno; § i vincoli amministrativi e paesistici ricadenti sul territorio: § gli immobili assoggettati a tutela in base alla normativa Statale e Regionale; b) nella parte normativa: § la normativa urbanistica Statale e Regionale (D.M. 1444/1968 – L.R. 12/2005); § la normativa d’igiene ( R.L.I. e normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche); § la normativa di tutela ambientale, paesistica e monumentale (D. Lgs. 42/2004 – L.R. 12/2005); § il catalogo degli immobili assoggettati a tutela; § il recepimento del Regolamento del Parco del Fiume Strone nelle aree relative allo stesso. 4 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole C2 DISCIPLINA DELLE AREE a) Criteri generali Il Piano delle Regole può definirsi lo strumento di controllo della qualità urbana e territoriale della città, con particolare riferimento alla città costruita, comprese le aree libere intercluse o di completamento. In questo ambito individua i nuclei di antica formazione ed identifica i beni ambientali e storico – artistico – monumentali oggetto di tutela. Esso considera e disciplina, cartograficamente e con norme, l’intero territorio comunale ad eccezione delle aree comprese negli ambiti di trasformazione e di espansione individuati dal Documento di Piano. Individua anche le aree destinate all’agricoltura individuando gli edifici non più adibiti ad usi agricoli dettandone normativi d’uso; individua anche le aree di valore paesaggistico e le aree non soggette a trasformazione urbanistica individuando gli edifici esistenti e dettando la disciplina d’uso. Sulla scorta di quanto indicato nel Documento di Piano, il PdR individua: a) nella parte cartografica (tavole C 2.1°/b e tavole C 2.2 a/b/c): § gli ambiti del tessuto urbano consolidato, indicando al loro interno i nuclei di antica formazione con i beni storico – artistico – monumentali, le caratteristiche fisico – morfologiche che connotano l’esistente, lo stato di conservazione di ogni immobile e le zone di recupero edilizio; § le aree destinate all’esercizio dell’attività agricola; § le aree di valore paesaggistico – ambientale esterne al perimetro del Parco del Fiume Strone; § le aree non soggette ad interventi di trasformazione urbanistica. b) nella parte normativa: § le modalità d’intervento con le destinazioni d’uso vietate ed i relativi parametri edilizi per i nuclei di antica formazione; § le modalità d’intervento con le destinazioni d’uso vietate ed i relativi parametri edilizi per il tessuto urbano consolidato a prevalente destinazione residenziale esterno ai nuclei di antica formazione; 5 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole § le modalità d’intervento con le destinazioni d’uso vietate ed i relativi parametri edilizi per i lotti liberi da edificazione ed interclusi all’interno del tessuto urbano consolidato, in funzione dell’indice di utilizzo medio dell’isolato di riferimento; § le norme per le zone di recupero edilizio del tessuto urbano consolidato, fino all’approvazione del relativo piano attuativo; § le modalità d’intervento con le destinazioni d’uso vietate ed i relativi parametri edilizi per il tessuto urbano consolidato a prevalente destinazione produttiva; § le modalità d’intervento con le destinazioni d’uso vietate ed i relativi parametri edilizi per le zone destinate all’attività agricola; § le modalità d’intervento con le destinazioni d’uso vietate ed i relativi parametri edilizi per gli immobili esistenti nelle zone agricole e non più adibiti all’attività agricola; § le norme di salvaguardia per le aree di valore paesaggistico – ambientale esterne al perimetro del Parco del Fiume Strone; § le norme di salvaguardia per le aree non soggette a trasformazione urbanistica; § i parametri qualitativo – prestazionali riguardanti i materiali, le tecnologie e gli elementi costruttivi per assicurare la qualità degli interventi in rapporto all’efficienza energetica, alla riduzione dell’inquinamento, al risparmio delle risorse naturali ed al miglior inserimento nel contesto urbano. b) Il tessuto urbano consolidato Escludendo i nuclei di antica formazione per i quali si rimanda al successivo capitolo, sono stati individuati gli ambiti del tessuto urbano consolidato dei nuclei edificati, in cui si suddivide il Comune di Verolanuova, procedendo nel seguente modo: § per Verolanuova capoluogo e per la frazione di Cadignano, l’ambito del tessuto urbano consolidato coincide con il territorio urbanizzato, comprendendo anche le aree di pertinenza dei fabbricati, i lotti liberi interclusi e le aree dei Piani Attuativi in esecuzione e/o in itinere, sia a fini residenziali che produttivi; § per le altre zone edificate, il tessuto urbano consolidato coincide con il territorio urbanizzato, comprendendo anche le aree di pertinenza dei fabbricati e le aree dei Piani Attuativi in esecuzione e/o in itinere, sia a fini residenziali che produttivi; 6 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole § per la frazione Breda Libera, poiché si tratta di nucleo rurale con valenza storica non si è ritenuto di classificare gli edifici e le loro aree di pertinenza nel tessuto urbano consolidato. All’interno del tessuto urbano consolidato di Verolanuova sono state individuate le zone di recupero (estese a tutto il nucleo antico ma non solo), confermando quanto contenuto nel PRG prima vigente. Per ogni quartiere omogeneo in cui è suddiviso il tessuto urbano consolidato sia di Verolanuova che di Cadignano, con l’esclusione dei nuclei di antica formazione, è stato calcolato l’indice medio di utilizzo fondiario esistente a cui ci si dovrà attenere per le trasformazioni edilizie sia nei lotti liberi che nelle eventuali sostituzioni edilizie dei manufatti esistenti. La parte normativa indica i parametri per l’utilizzo a fini edificatori sia dei fabbricati esistenti che dei lotti liberi. Per l’attuazione delle zone di recupero, nel proporre il piano attuativo, si dovrà fare riferimento all’indice medio di utilizzo fondiario del quartiere in cui ricade la zona, oppure alla volumetria esistente, se superiore all’applicazione dell’indice medio, all’area di pertinenza, nel caso il recupero venga previsto senza sostituzione edilizia. E’ sempre possibile richiedere l’applicazione di bonus urbanistici a fronte di una maggiore qualità ambientale o incremento delle aree per servizi pubblici, secondo quanto disposto dalle NTA del PdR. Lo strumento attuativo per le zone di recupero deve contenere un documento di valutazione paesistica di dettaglio semplificata che evidenzi: § il rapporto tra il nucleo esistente contiguo ed il piano attuativo in programma; § la ricerca di assonanza morfologica e tipologica con l’esistente; § la salvaguardia dei coni ottici esistenti sulle emergenze architettoniche dell’edificato storico o nucleo di antica formazione; § la ricerca di unitarietà materica all’interno della zona di recupero; § le opere previste, in caso di richiesta dei bonus urbanistici, per il miglioramento della qualità ambientale della zona e/o l’incremento delle aree per servizi pubblici o di uso pubblico. Il tessuto urbano consolidato viene suddiviso in due ambiti principali: quello a prevalente destinazione residenziale, con le attività di tipo terziario (commerciale di piccole dimensioni e direzionale) esistenti e quello a prevalente destinazione produttiva e commerciale di grandi dimensioni. La suddivisione è in funzione dell’utilizzo degli immobili riscontrato nelle indagini condotte per l’elaborazione del PGT e sostanzialmente riconferma le previsioni del PRG prima vigente. 7 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole Per le aree già soggette a processi di trasformazione (P.A. già approvati) è stata fatta una verifica puntuale e in alcuni casi (Cadignano – P.L. Bregoli, Verolanuova - PL California - PL ex Sabaf – PE Budrie, ) permette possibili variazioni ammesse dal P.G.T. con eventuale modifica del P.L. La tavola C2.3 ne illustra i dettagli. Tutti gli altri piani attuativi in fase di esecuzione sono confermati nelle previsioni originarie. Nella tabella seguente sono riportati i dati stereometrici dei PA in fase di attuazione: Nome Destinazione Sup. PL mq. Res. mc. SLP res mq. 166.035 0* 9.241 Residenziale 35.205 32.798 10.933 PP1 + PRa PLCalifornia Residenziale 43.957 43.320* 15.494 PL Philadelphia Residenziale 21.498 PL Philadelphia Residenziale 19.464 PL Philadelphia Residenziale 5.759 104.317 31.772 PL Philadelphia Residenziale 49.706 PL Philadelphia Residenziale 16.951 PL Ex Sabaf Produttiva PP3 Trezza Residenziale 13.654 PL Fraber - Verplast Produttiva 46.853 PL Bettolino Produttiva-terziario 49.700 PE Conceria Residenz.-terziario 27.184 21.520 7.173 PE Budrie Residenziale 14.299 9.053* 6.864 PE Ex Consorzio Agrario Residenziale 5.752 9.148 3.049 PL Bregoli-Bennett Prod.-terziario-res. PL La Famiglia 2 TOTALE mq.: Comm. mc. SLP comm mq. 25.000 35.154 3.000 128.506 644.523 SLP prod. mq. 114.136 16.800 5.600 38.481 34.362 19.250 6.417 90.127 68.779 187.771 realizzati mq: 18.700 65.779 36.000 da realizzare mq. 71.427 3.000 151.771 *volumetria prevista originariamente in colore i PL vigenti con modifiche Sono stati inoltre confermati i Piani di recupero e riconversione già previsti nel PRG previgente con tre nuovi interventi, uno a Cadignano e uno a Verolanuova e uno alla Breda Libera. Di seguito sono 8 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole riportati i dati stereometrici relativi (la fabbricabilità è riferita alla SLP massima realizzabile con l’applicazione dei bonus urbanistici): N. Identif. Nome Destinazione 0 PE Bragadina 1 PE Condor 2 3 PE via kennedy PE Pirani Roditor Residenz.terziario Residenz.terziario Residenz.terziario Residenz.terziario 4 PR Pelosi 5 PR Cappuccini 6 PE Ex Ocean 7 PE Caprini 8 PE Marber 9 PR ex-Filanda 10 PR Breda Libera 11 D.L. Service s.r.l. Residenziale Disciplina zona Sup. mq. Isf mq./mq. SLP tot. mq. SLP res. mq. SLP comm. mq. Servizi da cedere SLP mq. Area servizi da cedere mq. (parch. e verde) BM 3.954 0,55 2.175 1.755 420 BM 20.247 0,55 11.136 7.851 2.185 A-BM 1.268 0,55 697 547 150 BM 4.978 0,55 2.738 2.023 515 Residenziale A-BM 1.386 0,55 762 762 monetizzazione Residenziale Residenz.terziario A-BM 4.006 0,55 2.203 2.203 monetizzazione BM 5.665 0,55 3.116 2.531 Residenziale Residenz.terziario BM 6.591 0,55 3.625 3.325 BM 5.757 0,55 3.166 2.566 Residenziale Residenz.terziario A 3.013 esistente 1.500 TOTALE mq.: EF 5.889 A 1.555 64.309 esistente 385 1.468 1.100 monetizzazione 200 1.848 200 2.103 300 2.447 600 monetizzazione monetizzazione esistente cess/monetizz. esist.+400 esist.+400 31.519 7.517 24.064 cess/monetizz. 4.255 1.800 15.383 c) Le aree destinate all’esercizio dell’attività agricola (agricole permanenti o agricole strategiche) Sul territorio di Verolanuova la pratica agronomica comprende colture a seminativi con rotazione, prati stabili e qualche campo coltivato ad erba medica o ad erbaio di graminacee. La pratica agronomica utilizza una fitta rete di rogge e fossati per l’irrigazione dei campi coltivati. Ultimamente, nella rotazione agricola, sono comparsi anche i terreni a “riposo”. Ai margini dei campi coltivati ed a riposo resiste ancora qualche residuo filare di quella che un tempo era la ricca vegetazione ripariale delle rogge e dei fossati utilizzati per l’irrigazione. L’individuazione delle aree destinate all’esercizio dell’attività agricola è stata condotta seguendo i criteri e le indicazioni desunte dal PTCP di Brescia e attraverso concertazione con il settore Parchi e VIA della Provincia di Brescia. Il PdR indica il limite delle aree destinate all’esercizio dell’attività agricola permanente individuata nella cartografia in allegato. 9 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole All’interno delle aree destinate all’esercizio dell’attività agricola permanente vengono individuati gli edifici esistenti non più adibiti ad usi agricoli e l’area dove ha la sede un cantiere per il trattamento degli inerti per l’edilizia. Nella parte normativa, in ottemperanza al disposto del punto 4, lettera a) dell’art. 10 – Piano delle Regole, della L.R. 12/2005 e successive modifiche ed integrazioni, vengono indicate le norme di salvaguardia e di valorizzazione del patrimonio dell’edilizia rurale storica, nonché gli indirizzi per la costruzione dei nuovi edifici al fine del loro coerente inserimento nel paesaggio agrario locale. Per gli edifici delle preesistenze rurali e per le eventuali nuove costruzioni di edifici rurali nell’area interna al perimetro del Parco del Fiume Strone, non vengono indicate norme in quanto sono prevalenti le previsioni del Parco stesso. La parte normativa del PdR indica anche la normativa d’uso degli edifici esistenti non più adibiti ad usi agricoli, con l’esclusione degli edifici di questo tipo ricadenti nell’area interna al perimetro del Parco, per la motivazione sopra riportata, oltre che per l’area del cantiere per il trattamento degli inerti per l’edilizia, a cui viene assegnata una capacità edificatoria inferiore rispetto agli ambiti produttivi. La parte normativa del PdR è stata elaborata nel rispetto del titolo III “Norme in materia di edificazione nelle aree destinate all’agricoltura” della L.R. 12/2005 e successive modifiche ed integrazioni. d) Le aree non soggette ad interventi di trasformazione urbanistica Il Piano delle Regole individua come aree non soggette ad interventi di trasformazione urbanistica le seguenti zone: § le aree soggette a vincoli amministrativi di varia specie; § tutte le aree e il verde di connessione e di filtro tra il territorio rurale ed il territorio edificato. Le aree non soggette ad interventi di trasformazione urbanistica giocano un ruolo strategico per le future revisioni del PGT. In particolare le zone di filtro tra le aree urbanizzate e le agricole permanenti, normalmente a regime agricolo, sono quelle per le quali si ritiene importante mantenere l’attuale uso, senza incrementi dell’attività agricola, con particolare riferimento agli allevamenti, ma dove può proseguire l’esercizio dell’attività agricola in atto. 10 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole Allo stato attuale esse sono da ritenere inedificabili, con possibilità di riuso di eventuale volumetrie esistenti e con possibilità di realizzare eventuali opere di trasformazione di carattere infrastrutturale o destinate a servizi di rete. e) Dati generali e superfici interessate Sul totale di 25.810.170 mq. della superficie comunale le aree agricole permanenti occupano la maggior parte del territorio con 17.579.319 mq.. Le agricole di filtro sono complessivamente mq. 3.213.506. Le zone urbanizzate regolamentate dal Piano delle Regole risultano: Zona A BI BE BM BP DI DE DI PP V Destinazione Area mq. nucleo antico (res. mista) residenziale intensiva residenziale estensiva residenziale mista residenziale a parco produttiva intensiva produttiva estensiva parcheggi privati verde privato 599.606 415.263 410.195 86.711 23.430 1.262.018 344.573 10.091 17.526 TOTALE mq.: 3.169.413 Le restanti superfici sono interessate da aree destinate a servizi, dallo sviluppo stradale e dagli ambiti di trasformazione del Documento di Piano. 11 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole C3 DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI IN CENTRO STORICO E NELLE CORTI RURALI All’interno del tessuto urbano consolidato il Piano delle Regole identifica le zone di antica formazione di cui all’art.2 del D.M.2 aprile 1968 n.1444 e di cui al comma 2 - art. 10 della LR 12/2005. utilizzando la Carta d’Italia dell’IGM di prima levatura, i catasti storici, le indicazione del PTCP, con verifica in base ai rilievi sul posto. Per il capoluogo di Verolanuova e la frazione di Cadignano le risultanze dei rilievi sul posto hanno portato ad una definizione dei nuclei di antica formazione che conferma quanto indicato dal P.R.G. prima vigente. La frazione Breda Libera, per quanto agricola in prevalenza, è stata totalmente rilevata ed inserita nella stessa disciplina di tutela dei nuclei antichi. Per i nuclei antichi e per le corti rurali il Piano delle Regole prevede una specifica disciplina degli interventi, contenuta nel “ Manuale d’intervento sugli edifici dei nuclei antichi e corti rurali ” in continuità con quanto era stato normato nel precedente strumento urbanistico, correggendo le norme che hanno creato difficoltà interpretative e al solo fine di rendere la normativa più chiara per tutti, operatori, cittadini e funzionari pubblici. L’analisi di approfondimento degli edifici nel nucleo antico e nei nuclei e corti rurali ha portato alla loro suddivisione in quattro categorie: § A1 - edifici monumentali; trattasi degli edifici con vincolo Ministeriale § A2 - edifici di interesse ambientale; tipologie ex rurale della cascina lombarda; § A3 - edifici di interesse storico; altre tipologie anteriori al 1900 come ville, case padronali e case a schiera; § A4 - edifici moderni; sono i fabbricati: 1. di tipologia minore o con architettura alterata da interventi recenti; 2. edifici costruiti dopo il 1900. Sono state segnalate anche le cosiddette superfetazioni, piccoli edifici accessori aggiunti al corpo principale, in genere fuori scala ed avulsi dal contesto nel quale sono stati inseriti. Per ogni edificio, debitamente numerato e individuato in cartografia, si è indicata la consistenza fisica e qualitativa (numero dei piani, stato di conservazione e presenza di elementi di pregio), la destinazione d’uso riscontrata al momento dell’analisi sia a piano terra che ai piani superiori ed è stata raccolta la documentazione fotografica. 12 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole La parte normativa indica le modalità a cui attenersi per le opere di rimaneggiamento dei manufatti esistenti in funzione della categoria di valenza architettonica ed ambientale loro assegnata. Per i nuclei di antica formazione, ad esclusione degli edifici moderni (A4), non si prevedono alterazioni della volumetria esistente né modifiche alle altezze esistenti, in quanto per questo ambito si applica il disposto dell’art. 65 (Ambiti di esclusione) della L.R. 12/2005. 13 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole C4 EDIFICI VINCOLATI Gli edifici vincolatia ai sensi del D.lgs 42/2004 già elencati nel Documento di Piano vengono ripresi e localizzati nella cartografia del PdR E’ evidente che qualsiasi intervento previsto su di essi debba essere preventivamente autorizzato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e del Paesaggio della Provincia di Brescia, Cremona e Mantova ai sensi di legge. Per ognuno di essi sono stati raccolti i dati principali di consistenza, conservazione, destinazione e descrittivi, riassumendo le caratteristiche architettoniche e d’uso, dati comunque raccolti per ogni fabbricato sito in nucleo antico. All’interno della categoria sono stati individuati anche gli edifici di proprietà pubblica o di ente morale o religiosi costruiti da più di 50 anni su cui ricade la tutela stabilita dall’art.12 del D.lgs 42/2004 e successive modifiche ed integrazioni. 14 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole C5 AREE DEI SERVIZI DA DESTINARE A COMPENSAZIONE Concordemente a quanto definito nel Piano dei Servizi, il Piano delle Regole identifica ed evidenzia (alle tavole C 5.0a/b) le aree necessarie al potenziamento degli stessi e destinate alla compensazione. Tale individuazione è però atto del PdS che risulta in questo caso prevalente. Sostanzialmente, poiché gli interventi nella quasi totalità, hanno al loro interno la dotazione di servizi necessaria (con l’eccezione di alcuni Piani di Recupero) le opere di compensazione sono incentrate nel miglioramento qualitativo dei servizi legati alla mobilità. In particolare sono da considerarsi opere di compensazione la realizzazione delle piste ciclopedonali e i miglioramenti della viabilità ordinaria come si può verificare nelle tavole dedicate. Per ciò che riguarda le piste ciclopedonali la situazione è la seguente: N. 0 Lunghezza 2 (m ) Larghezza 2 (m ) Area 2 totale(m ) Area da acquisire 2 (m ) 1.480,00 Valore area Stima costi di Costo globale da acquisire realizzazione (€) (€) (€) 74.000,00 370.000,00 Compensazione a carico di: 740,00 2,50 1.850,00 444.000,00 PL Bregoli - Bennett 1 442,00 2,50 1.105,00 110,50 5.525,00 33.150,00 2 1.184,00 2,50 2.960,00 2.960,00 148.000,00 592.000,00 740.000,00 3 538,00 2,50 1.345,00 0,00 0,00 40.350,00 40.350,00 4 69,00 2,50 172,50 172,50 8.625,00 34.500,00 43.125,00 AT09 5 146,00 2,50 365,00 365,00 18.250,00 73.000,00 91.250,00 PE Ex Ocean 6 2.347,00 2,50 5.867,50 1.760,25 88.012,50 586.750,00 674.762,50 7 245,00 2,50 612,50 612,50 30.625,00 122.500,00 153.125,00 PE Condor 8 870,00 2,50 2.175,00 0,00 0,00 65.250,00 65.250,00 9 708,00 2,50 1.770,00 0,00 0,00 354.000,00 354.000,00 10 1.380,00 2,50 3.450,00 3.450,00 172.500,00 690.000,00 862.500,00 AT02 11 241,00 2,50 602,50 602,50 30.125,00 120.500,00 150.625,00 12 2.269,00 2,50 5.672,50 1.701,75 85.087,50 170.175,00 255.262,50 progetto eseguito 13 654,00 2,50 1.635,00 1.635,00 81.750,00 327.000,00 408.750,00 AT04, PE Budrie e PE Marber 14 126,00 2,50 315,00 315,00 15.750,00 63.000,00 38.675,00 AT09 78.750,00 PE Budrie Mentre per gli interventi di miglioramento della viabilità abbiamo: 15 Comune di Verolanuova – PGT – Relazione illustrativa – Piano delle Regole ELABORATI DEL PIANO DELLE REGOLE Il Piano delle Regole (PR) è costituito dai seguenti elaborati: a) relazione illustrativa; b) norme tecniche d’attuazione c) elaborati grafici: Tav. C 1.1a – Tavola delle prescrizioni sovraordinate – aree sud 1:5.000; Tav. C 1.1b – Tavola delle prescrizioni sovraordinate – aree nord 1:5.000; Tav. C 2.1a – Disciplina delle aree Comunali sud 1: 5.000; Tav. C 2.1b – Disciplina delle aree Comunali nord 1: 5.000; Tav. C 2.2a – Disciplina delle aree Verolanuova 1: 2.000; Tav. C 2.2b – Disciplina delle aree Cadignano 1: 2.000; Tav. C 2.2c – Disciplina delle aree sparse 1: 2.000; Tav. C 2.3 – Disciplina dei P.A. in fase di trasformazione 1:10000 - 1: 2.000; Tav. C 3.1a – Disciplina degli interventi e analisi edifici del Nucleo Antico di Verolanuova 1: 2.000; Tav. C 3.1b – Disciplina degli interventi e analisi edifici del Nucleo Antico di Cadignano 1: 2.000; Tav. C 3.1c – Disciplina degli interventi e analisi edifici del Nucleo e corte rurale della Breda Libera 1: 2.000; C 3.2 Tabelle e documentazione fotografica degli edifici dei nuclei antichi e corti rurali C 3.3 Tabelle e documentazione fotografica delle cascine e fabbricati rurali in zone agricole C 4 - Schede degli edifici vincolati Tav. C 5.0a – Aree da destinare a compensazione – aree sud 1: 5.000 Tav. C 5.0b – Aree da destinare a compensazione – aree nord 1: 5.000 16