Faq.860 Ripartitori di calore imp. con boll.termoel.

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Faq.860 Ripartitori di calore imp. con boll.termoel.
FAQ
860.1
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DOMANDA:
Faccio seguito alla mail precedente per integrare la descrizione ed allegare un disegno per meglio
chiarire la situazione del condominio.
1.Il fabbricato di cinque piani, risalente agli anni ’60, è costituito da diciotto appartamenti. Al piano
terra sono presenti la farmacia, la centrale termica ed un magazzino. Quest’ultimo non è riscaldato
ma una parte delle tubazioni principali provenienti dalla centrale termica si trova al suo interno
(tubazioni installate a vista ed isolate in neoprene). L’altra parte delle tubazioni principali si trova
al’interno della farmacia, ma non è facilmente accessibile per la presenza di controsoffittature, ecc.
(suppongo che la coibentazione sia analoga per entrambe le parti).
2.Il sistema di contabilizzazione del calore è stato installato nel 2008, contestualmente al
rifacimento della centrale termica (passaggio dalla vecchia caldaia a gasolio a quella nuova
modulare a metano)
3.La situazione che si vede dal disegno (appartamenti distaccati dall’impianto centralizzato e dotati
di impianto autonomo) era già in essere prima dell’installazione del sistema di contabilizzazione.
4.Per quanto riguarda il riscaldamento ciascun termosifone è dotato di valvola termostatica e
ripartitore di calore.
5.Per quanto riguarda la produzione di acqua calda sanitaria, ciascun appartamento è provvisto di
scaldabagno: per la maggior parte degli appartamenti lo scaldabagno è solamente elettrico,
mentre alcuni appartamenti sono dotati del modello termo-elettrico (riscaldamento dell’acqua
sanitaria sia mediante resistenza elettrica sia mediante serpentino con circolazione di acqua calda
proveniente dal circuito del riscaldamento). Per questi ultimi scaldabagni sono stati installati
altrettanti contatori volumetrici come visibile dal disegno allegato.
6.Il circuito di distribuzione dell’acqua calda proveniente dalla centrale termica è unico ed è al
servizio sia dei termosifoni che degli scaldabagni termo-elettrici.
7.Dal punto di vista dell’involucro edilizio il fabbricato non ha subito interventi o modifiche rispetto
alla configurazione originale, eccetto le periodiche tinteggiature della facciata, la sistemazione dei
cornicioni, ecc.
8.Nella centrale termica è presente un contatore di calore per misurare l’energia prodotta dalla
caldaia.
9.La ripartizione delle spese per il riscaldamento e l’a.c.s. degli scaldabagni termo-elettrici è
avvenuta, dal 2008 ad oggi:
·
per il 20% secondo la relativa tabella millesimale (quota dispersioni)
·
dall’80% è stata sottratta la parte destinata agli scaldabagni termo-elettrici
·
la quantità rimanente è stata suddivisa tra i condomini ancora allacciati in base alle letture
dei ripartitori di calore.
10.Gli appartamenti distaccati dall’impianto centralizzato hanno pagato solo la quota del 20%.
Non essendo previste deroghe per i condomini già dotati di contabilizzazione del calore, a quanto
capisco leggendo la UNI 10200 dovrò ad esempio far installare in centrale termica un contatore di
energia elettrica, attualmente non presente, che misuri l’assorbimento della caldaia e dei relativi
ausiliari. In più dovrò calcolare i vari parametri (fabbisogni, consumi, millesimi energetici, ecc.), per
alcuni dei quali la UNI 10200 rimanda alle UNI 11300 parti 1 e 2.
Avrei bisogno cortesemente del suo supporto per capire come procedere nei calcoli.
Situazione impianto
RISPOSTA:
Riepilogo:
N°18 appartamenti
n° 14 utilizzano il riscaldamento centralizzato con ripartitori di calore;
n° 5 si sono distaccati precedentemente l’installazione della contabilizzazione indiretta
n°7 hanno il boiler alimentato dalle colonne del riscaldamento e sono muniti di contatore volum.
Nella centrale termica con caldaia a gas, è presente un contatore di calore posto sul secondario.
Il sistema è alquanto anomalo, dovremmo avviarci verso un possibile suggerimento previo poi
approvazione dell’assemblea condominiale.
Boiler termoelettrico: riteniamo che il funzionamento elettrico riguardi il periodo estivo mentre per il
periodo invernale il funzionamento utilizzi la distribuzione di centrale.
Evidenziamo l’argomento con una esemplificazione di calcolo:
1.14 appartamenti che utilizzano il riscaldamento di centrale; ipotesi appartamenti da 90m2 che
dovrebbero richiedere una potenzialità termica di 12 kW/appartamento (valore da certificazione
energetica)
-boiler da 80 L per una potenzialità di 3 kW ( da certificazione energetica)
-ambienti con boiler: potenzialità termica richiesta
(12+3) x 7 = 105 kW
-ambienti senza boiler: potenzialità termica richiesta
12 x 7 = 94 kW totale 199 kW
-consumo annuo (199kW x 165gg x 8hg ) x 0,86 x 1000 / (0,85rend.imp. x 8500pci) = 31.267 m3/anno**
(**) valore che dovrebbe essere rilevato dal contatore centrale
2. Ipotesi di una fatturazione energetica di 34.000 €/anno attuale
consumi gas Metano in fattura 39.000 m3 anno attuale
da cui consumi involontari 39.000-31267 = 7.733 = 18,9% (20%)
3. Ipotesi consumo effettivo ACS:
unità abitative con 4 utenze; (200L/g x 7utenze x (40°C-12°C) x 165gg) / x 8500Pci= 760 mc gas/anno
4. Ipotesi consumi da ripartirsi attraverso i ripartitori di calore: 31.267 – 760 = 30.507 m3 gas/anno
Scheda (ipotesi) ripartizione costi di gestione:
Da: www.ctenergia.it
Faq. 860.2
Legenda
1- nominativo utenza piano n°
2- superficie abitativa : indicare i valori effettivi
3-riportare i consumi energetici come da Uni 10200
4-dalla scheda lettura ripartitori riportare i valori nella loro totalità per cad appartamento
5-lettura contatori acqua calda sanitaria in m3/anno
6-lettura contatori acqua fredda anno
7-vengono sommati i valori ACS+AFS prelevati da una rete unica AF
8-dalla scheda di calcolo si evidenziano i costi volontari dai ripartitori di calore
9- dalla scheda di calcolo sono stati ricavati i costi volontari per ACS computando i consumi in
MWh= m3AC x 1.000 x (T 40°C – T 12°C) x 1,16 /1.000.000
10-ripartizione costi AFS
11- sommatoria costi d’esercizio involontari rascal+ACS+AFS
12- sommatoria costi ‘esercizio 8-9-10-11
Come base per la ripartizione costi da ripartitori di calore deriva da:
(€ consumi di gestione – 20% consumi involontari - € consumi ACS)
Memorandum
Ripartitori e termoregolazione terminali
Art.6562D
Sensore
termostatico
Art.6564C
Unità
elettronica
Art.6564C
Ripartitore di
calore
Art.6580C
Art.6563CC
Art.6510P01
Ricevitore
Emettitore
onde radio
Art.6563CC
Rilevamento dati
sistema
radio mobile
Concentratore di
Arro_rev0
impulsi M-bus
Art.6651RIC
Art.6578C
Coppia sonde
PT500 d6 asciutto
Art.6567C
Porta sonde
Art.6567C
Art.367PS