la settimana santa a verbicaro (cs)

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la settimana santa a verbicaro (cs)
LA SETTIMANA SANTA A
VERBICARO (CS)
Il Rito dei "Battenti"
La notte del Giovedì Santo a Verbicaro (CS) le strade sono animate, la gente del paese ed i
pochi turisti che scelgono di passare la notte in bianco camminano nella piazza stingendosi
nei loro cappotti.
Guardano alternativamente l’orologio al polso e le strade intorno, aspettano di veder
comparire i “Battenti” (Devoti che scelgono di flagellarsi e percorrere per tre volte l’ intero
tragitto della processione che da lì a poco prenderà il via.
Non c’è sicurezza sul loro numero nè precisione sull’ora.
Al turista che cerca sicurezze e orari viene detto che si batteranno probabilmente verso
l’una o le due di notte.
Faranno tre giri per il paese fermandosi davanti alle chiese (non possono entrare), alle
edicole sacre, davanti a case di amici o parenti.
Escono in gruppo ma la loro non è una processione, ognuno ha il suo passo ed anche le
strade possono divergere fermo restando i punti fissi delle chiese.
La gente del paese ed i rari turisti aspettano i battenti in prossimità delle chiese o della
fontana in cui da sempre vanno a lavarsi dopo aver compiuto il loro percorso.
Processione dei Misteri
Alle 3,oo in un clima di profondo silenzio inizierà la solenne processione dei Misteri, che
nel buio della notte attraversa le vie principali del centro storico. La processione del
Venerdì Santo di Verbicaro è il momento della meditazione e della partecipazione, di cui
tutta la popolazione ne è partecipe, in cui essa si mescola tra intimo dolore ed antiche
tradizioni, sublime atmosfera e profonda fede.
La Settimana Santa Verbicarese, che ha il culmine nell’affascinante processione dei
Misteri del Venerdì Santo con le varie statue della Passione, seguite da quella
dell’Addolorata, è uno dei maggiori esempi di culto elegante e raffinato manifestato con lo
sfilare degli uomini incappucciati, delle donne che cantano antichi versi della passione, e
da lunghe file di persone che portano candele accese. Tutti portano con se la loro umile
devozione, la loro povera condizione umana, la loro mortificazione, la loro partecipazione
ai dolori del Signore e della Madre sua.
La processione ha un significato nascosto che è più chiaro se si considera che
popolarmente vuole rappresentare la ricerca che l’Addolorata compie del Figlio Morto.
Oltre agli incontri del Cristo con la Veronica, che gli asciuga il volto, e il Cireneo che lo
solleva del peso della Croce, molto intenso ed emozionante è l’arrivo della Madonna al
calvario, attesa da una grande folla di gente.
È il momento in cui, secondo la devozione popolare verbicarese, la Madonna, pur avendo
cercato il Figlio per tutta la notte, scende a mani vuote dal Calvario.
In vari punti della processione si incontrano gli «angioletti», che sono dei bambini, che
con grande affabilità rievocano con dei versi la Passione di Cristo e i dolori di Maria e
annunciano la Resurrezione. La processione terminerà verso le ore 8,30 nella Chiesa di
San Giuseppe.
Durante tutta la giornata continua la visita ai sepolcri e agli altari della reposizione.
Processione della Addolorata
Nel pomeriggio si svolge in Chiesa Madre la solenne azione liturgica dell’adorazione della
Croce.
Alle 19,30 il clero, preceduto dalla croce nera e dai ministranti si reca in silenziosa
processione nella Chiesa di San Giuseppe per dare inizio alla processione della
«discesa dell’Addolorata». Il Parroco viene ricevuto dal Priore della Confraternita che
gli offre la stola rossa, ed entra in chiesa per un breve momento di preghiera.
Inizia la processione, con i membri della confraternita, che recano torce accese. Poi in tutta
la sua austera solennità, appare sotto il baldacchino nero la statua della Vergine
Addolorata. Il complesso bandistico cittadino esegue marce funebri, proprio per creare e
trasmettere quel clima di dolore e di lutto che la madre ha per il figlio morto, mentre la
statua sosta a lungo sul portone della Chiesa.
La processione è molto toccante e coinvolgente perchè il simulacro procede lentamente,
proprio per rappresentare la sofferenza della Madonna e soprattutto per affermare che il
peso del peccato che non fa camminare spediti verso Dio. Poi quei "lamenti" intonati che
creano un clima di dolore e commozione, le marce funebri ed il vedere la gente silenziosa e
penitente che cammina, trasmette nel fedele che partecipa alla processione un sentimento
di compassione, partecipazione e di condivisione alle sofferenze di Cristo e della Madre
sua. Non è raro vedere anche alcuni fedeli che per voto o per penitenza, camminano a piedi
scalzi.
Dopo circa un’ora la processione raggiunge la Chiesa Madre, dove ha luogo la tradizionale
predica della Passione. Essa è intervallata dal canto suggestivo del "Per tua colpa",
composto dall’Arciprete Antonio Lucia, e cantato da soli uomini, accompagnati dalle
trombe. Tale canto è stato intonato in tutte le sere della Settimana Santa da un punto
sopraelevato del “Monte Calvario” ed ha risuonato in tutto il Paese.
Al termine, il predicatore, invita i portatori a presentare al popolo la statua dell’Addolorata,
fino a quel momento nascosta dietro l’altare maggiore. Quando la statua arriva sul
presbiterio il predicatore scende dal pulpito e consegna nelle mani spalancate della
Madonna il crocifisso.
Riprende la processione, che accompagnata dal canto "Stava Maria dolente", risale
verso la Chiesa di san Giuseppe. La presenza di gente è enorme. Tutta Verbicaro è presente
a questo suggestivo momento che chiude un lunghissimo giorno iniziato con la processione
della notte precedente.
Scortata dal Priore e dagli assistenti della confraternita, dal clero e dai carabinieri in alta
uniforme, la statua rientra in chiesa, dove ancora la gente rimane in rigoroso silenzio, in
preghiera e meditazione fino a mezzanotte.