Quotidiano della Basilicata

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Giovedì 5 novembre 2015
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Primo piano
NARRAZIONI
15
La creatrice del commissario sexy Lolita Lobosco
presenterà il romanzo “Spaghetti all’assassina” (Sonzogno)
«Il mio amore decennale»
Intervista alla scrittrice Gabriella Genisi, che sabato torna nella “sua” Matera
FORSE non tutti sanno che la
penna magica di Simenon creò
anche il commissario G7, poi
subito abbandonato a favore di
Maigret. Fatte le dovute proporzioni, da quasi dieci anni
Gabriella Genisi, al contrario,
non ha alcuna intenzione di
mollare la sua Lolita Lobosco,
affascinante investigatrice barese le cui gesta sono valse all'autrice, assieme al successo di
vendite, la definizione – non
certo rifiutata, benché accettata con umiltà e quasi deferenza
– di “Camilleri
pugliese”. TorLOLITA
nando a Maigret, la 50enne
scrittrice barese non nega
modelli come il
GABRIELLA Genisi
Nero Wolfe di
è nata nel 1965 e
Rex Stout o il
abita vicino al mare,
Pepe Carvalho
a pochi chilometri
di Manuel Vazda Bari. Ha scritto
quez Montalnumerosi libri e ha
ban, accanto
inventato il persoall'inavvicinanaggio del commisbile Goerge Sisario Lolita Lobomenon. Non è
sco, la poliziotta più
un caso che,
bella del Mediterratra ricette più
neo, già protagonio meno immosta di quattro rorali e incursiomanzi pubblicati da
ni in cucina,
Sonzogno: “La cirtutti e tre i perconferenza delle
sonaggi abbiaarance” (2010),
no a che fare
“Giallo ciliegia”
con i temi del
(2011), “Uva noir”
gusto e le sug(2012), “Gioco perigestioni della
coloso” (2014) e
tavola. E non è
“Spaghetti all’asun caso che ansassina” (2015). E’
che le avventutra i talenti scoperti
re di “Lolì” abal WFF di Matera
biano per titoproprio con "La cirlo sempre un
conferenza delle
elemento legaarance", poi sceto al cibo: “Spaneggiato in tv per
ghetti all'asRai Trade (la fiction
sassina” (Songirata in Puglia e dizogno), quinto
retta da Riccardo
capitolo della
Milani, con Micaela
saga del comRamazzotti nei pan- missario di Bani di Lolita, è andata
rivecchia, sarà
in onda nel 2012).
presentato sabato 7 novembre alle 19 alla libreria Di Giulio
di via Dante a Matera; con l'autrice converseranno Rossella
Montemurro e Vittorio Notarangelo.
La Genisi è tra le autrici dell’antologia che racconta in cinque parole una città, un festival, una candidatura: diciassette “voci” riunite da Emma Books e altrettanti racconti ispirati
alle parole chiave della candidatura di Matera a capitale della cultura 2019 (Coraggio, Resilienza, Sostenibilità, Apertura, Innovazione). Già tradotta
in Grecia e in Germania, dal
2016 Lolita conquisterà anche
la Francia: per la scrittrice sarà
una doppia soddisfazione, s'immagina, sentir risuonare le sue
pagine nella lingua del genio
belga che rese Maigret un'icona
planetaria.
Che legame esiste tra la cucina e il noir mediterraneo?
«Quello che lega l'indagine di
un crimine e la cucina è un
qualcosa di molto stretto: in entrambi i casi, infatti, si tratta di
un'esperienza sensoriale che
coinvolge e impegna tutti i sensi».
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IN NOTE
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La musica popolare
che supera i confini
Ecco il “Circo” folk degli Amarimai
Dalla Puglia
alla fiction tv
La scrittrice barese Gabriella Genisi, autrice di “Spaghetti all'assassina”
(Sonzogno 2015, in basso la copertina)
La trama di “Spaghetti all'assassina” ruota attorno al
ristorante di Colino Stramaglia, inventore della ricetta
del piatto più famoso di Bari
per serve la particolare padella in ferro nero che si trova solo nella città vecchia: una
mattina di primavera, all'apertura del locale, il grande
chef viene trovato morto ammazzato. Le avventure noir di
Lolita Lobosco trasmettono
anche un forte erotismo. Qual
è secondo lei il legame tra sesso e cucina?
«Anche in questo caso è un legame fortissimo: si cucina per
qualcuno soprattutto per dimostrare amore e passione. C'è tutto un filone della letteratura sudamericana in cui la cucina è
narrata come elemento di seduzione. Ecco, devo dire che noi
meridionali da questo punto di
vista siamo un po' sudamericani».
Lei è barese ma ha anche
sangue calabrese nelle vene e
nei suoi libri il Mezzogiorno è
qualcosa che pulsa tra le pagine, colorandole e dandogli
quasi un profumo. Com'è il
suo rapporto con la Basilicata?
«Naturalmente bellissimo.
Sono stata più volte a Matera.
Già nel mio secondo libro, ambientavo alcune avventure di
Lolita tra i Sassi. Era il 2006: se
vogliamo, il mio amore per Matera dunque ha dieci anni... E
poi, nel 2010, proprio a Matera
ho avuto la grandissima occasione del Women's Fiction Festival: senza Matera sarebbe
stato tutto più difficile per me.
Sono tornata più volte in questa
città che mi trasmette grande
energia, ma negli anni ho visitato anche Bernalda e Potenza». Magari prima o poi Lolita
tornerà in Basilicata e andrà oltre i Sassi.
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Dopo Germania
e Grecia, la “Camilleri
pugliese” nel 2016
sarà tradotta in Francia
È UN RACCONTO in note della
Basilicata, quello degli Amarimai, che hanno portato la loro
musica anche al di fuori dei confini regionali, ottenendo sempre
apprezzamenti e positivi riscontri di pubblico: da San Giovanni
Rotondo, dove hanno ottenuto il
premio come miglior gruppo di
musica etnica nella rassegna organizzata dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari, alla
Festa dell’antica pizza cilentana
a Giungano (Salerno); al raduno
di gruppi folk di Lauropoli (Cosenza). Si è chiuso nei giorni
scorsi il tour 2015 “Il Circo della
Musica Popolare” del gruppo etno-folk lucano Gli Amarimai dal
titolo: gli ultimi concerti si sono
svolti a Rivello, Calvello e Viggiano, sede della tappa conclusiva
che ha visto anche la presenza
del fan club della band. Tanti sono stati gli appuntamenti in giro
per la Basilicata e non solo durante l’ultimo anno, che hanno
portato Gli Amarimai ad animare alcune delle sagre e dei festival
più importanti del periodo estivo
e autunnale. Nella serata di chiusura del tour, quindi, i componenti del gruppo hanno colto
l’occasione per ringraziare tutti i
comuni che li hanno ospitati nei
mesi scorsi e la gente che li ha seguiti sempre con grande entusiasmo e calore.
Formato da musicisti viggianesi e della Val d’Agri, il gruppo
de Gli Amarimai porta avanti un
progetto di ricerca e contaminazione musicale che mescola il repertorio della tradizione popolare meridionale con influssi di sonorità provenienti da tutto il
mondo. Attualmente i componenti del gruppo sono: Egidio
Tucci (voce, zampogna, ciaramella), Giovanni Romagnano
(voce e organetto), Mirco Romagnano (voce e chitarra), Leonardo Laurita (percussioni), Giovanni D'Arago (organetto e botti-
Finito il tour, ora
un cd sacro dedicato
alla Madonna
di Viggiano
glia), Manuel Zito (arpa, basso),
Idelma Brunone (voce, chitarra e
nacchere), Selio Cantiani (fisarmonica), Lucia Ammattatelli (fisarmonica), Manuel Lombardi
(tamburelli), Mara Petrocelli (voce), Rocco Mattia Iovine (tamburello), Antonio Conte (cupa cupa,
ballerino), Benedetta Tucci (ballerina), Barbara Lombardi (ballerina), Dalila Lombardi (ballerina). Tra i brani più apprezzati si
segnalano “Tarantella pop”,
“L’anima della tarantella”, “Tarantato cumm a me”, “La lavannara”, “Zi Vicienz”.
Nei prossimi mesi la band sarà
impegnata nella registrazione di
un cd sacro dedicato alla Madonna di Viggiano e del secondo volume dell’album pubblicato nel
2014 che ha dato il nome al tour.
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