8 - I GESTI DI CORTEGGIAMENTO NELLE OPERE DEL PITTORE
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8 - I GESTI DI CORTEGGIAMENTO NELLE OPERE DEL PITTORE
114 I gesti di corteggiamento nella ceramica attica: studio e analisi nell’opera di Makron e ricezione del tema in Etruria 8 - I GESTI DI CORTEGGIAMENTO NELLE OPERE DEL PITTORE MAKRON 8.1. Premessa metodologica L’analisi del tema del corteggiamento nell’opera del pittore Makron è consistita essenzialmente in un processo sperimentale che partiva da un caso di ‘problem solving’: come condurre la ricerca e come costruire una griglia di rilevazione efficace per evidenziare gli schêmata utilizzati dall’artista nelle rappresentazioni di corteggiamento, all’interno delle circa trecento opere conosciute grazie al lavoro di attribuzione svolto da J.D. Beazley; una progressiva ‘presa di consapevolezza’, resa possibile dall’analisi contestuale condotta nel corso del presente studio e dalle esperienze pregresse. Si è percorso il classico itinerario logico-cognitivo che parte dall’iconografia, cioè dagli elementi ‘visibili’ dell’immagine, per giungere alla individuazione dei significati, per poi evidenziare le eventuali ricorrenze. Prima di tutto è stata ribadita la differenziazione dei gesti di corteggiamento da quelli di seduzione, adottando il criterio di prendere in considerazione solo le immagini che si riferissero alle fasi iniziali della relazione, cioè quelle di attenzione, identificazione e interazione1. Si tratta di quelle fasi in cui i soggetti si osservano, si studiano e tentano i primi approcci, dominati dall’incertezza e dal ‘rischio del rifiuto’; si sono escluse invece le fasi di eccitamento e risoluzione, nelle quali i due partner hanno già manifestato la propria disponibilità al rapporto e stanno mettendo in scena gesti di attenzione e cura reciproca propri della seduzione. Rimane ovviamente un margine di incertezza e di sovrapposizione tra corteggiamento e seduzione relativo alla fase prima dell’interazione vera e propria, quando gli spazi si contraggono e la coppia inizia i primi approcci di leggero contatto fisico. Ad esempio, il classico gesto delle due mani ‘up and down’2, identificato da BEAZLEY 1947, può essere considerato sia un gesto di corteggiamento esplicito, sia un gesto di seduzione erotica attiva. Il discrimine è comunque costituito dalla presenza di un’ ‘atmosfera’ di incertezza e di reversibilità (ritiro o rifiuto) ancora possibile da parte di uno dei due protagonisti. Per identificare le opere di Makron relative al corteggiamento, si è proceduto attraverso l’interrogazione delle banche dati esistenti (vedi scheda n. 6 in questo capitolo) in cui è catalogata un’elevata percentuale dell’universo della ceramica antica; purtroppo l’informazione contenuta al loro interno è essenzialmente iconografica, e poco attendibili sono le voci riferibili alla definizione del ‘tema’ dell’immagine, a cui si deve per lo più risalire per via indiretta. Ci si è perciò concentrati sul campo meno strutturato, quello della descrizione dell’immagine, in cui tuttavia il rischio di soggettività da parte del compilatore è molto alto; inoltre la lingua inglese (in cui sono compilati la maggior parte dei database), pur avendo meno sfumature semantiche delle lingue latine, presenta comunque margini di 1 2 Vedi fasi del corteggiamento: capitolo 6.3.1. p. 89. Vedi fig. 38, pag. 104 (cap. 7). 115 I gesti di corteggiamento nella ceramica attica: studio e analisi nell’opera di Makron e ricezione del tema in Etruria incertezza circa il significato del termine courting, che abbiamo verificato essere comunque il più attendibile. Di conseguenza, si è dovuto procedere anche empiricamente, cioè partendo dalle immagini per verificare se la descrizione fosse concordante e rilevare i termini utilizzati per descrivere il corteggiamento. Con questa procedura è stato individuato un primo campione di circa venti immagini significative presenti su kylikes ritrovate in territorio etrusco, ma il criterio del luogo di rinvenimento - come vedremo – è risultato poco discriminante. 8.2. Individuazione dei parametri ed elaborazione di una scheda La costruzione di una griglia per la schedatura è stata la fase più sperimentale e critica, per la quale si è adottato un approccio ‘costruttivista’, cioè di progressivo arricchimento ed affinamento dello strumento. In una prima fase si è adottato un approccio più analitico, pur avendo ben presente, sulla scorta di precedenti esperienze, il rischio di frammentare l’immagine in particolari troppo dettagliati, di difficile operabilità in fase di elaborazione del dato e non sempre decisivi per ricostruire il significato dell’immagine. Per quanto riguarda la distribuzione delle immagini sulla kylix, si è adottato il metodo utilizzato da LISSARRAGUE 1987 per l’analisi delle immagini del simposio: cioè esaminare i due lati A e B del vaso, in cui abitualmente sono riportate un numero variabile di coppie (in alcuni casi compaiono anche erastai da soli) e poi l’immagine centrale posta all’interno della coppa. Sulle base degli elementi più significativi individuati dall’analisi antropologica del corteggiamento, è stata elaborata una griglia di criteri, definendo anche i possibili indicatori. In una prima fase di elaborazione, la griglia è stata costruita ponendo su una stessa riga i due soggetti componenti della coppia. Nella colonna di sinistra sono stati elencati in verticale i criteri di individuazione degli elementi significativi (indicatori); nelle linee orizzontali corrispondenti a ciascun indicatore sono stati poi riportati tutti i possibili descrittori, rappresentati ciascuno da una lettera dell’alfabeto (Tab. 6 - Prima ipotesi di legenda).