risposte ai quesiti formulati dai concorrenti in merito a

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risposte ai quesiti formulati dai concorrenti in merito a
PROVINCIA DI VERONA
QUESITI
Procedura aperta del 5 maggio 2011, ore 9.30, per l'affidamento dell’opera pubblica denominata
“Palazzo Scaligero – Interventi vari finalizzati al restauro, alla manutenzione straordinaria e
all'ottenimento del certificato di prevenzione incendi”. Codice CUP D62H06000020003 - CIG
0923167D7E.
Quesito n. 1
Per procedere alla stesura delle migliorie relative alla parte impiantistica sarebbe opportuno
conoscere gli impianti esistenti all'interno dell’edificio esistente, nel CD recuperato di gara non
compaiono le seguenti informazioni, in particolare:
- sistema impianto di sicurezza antintrusione e TVCC esistente;
- sistema impianto di riscaldamento/condizionamento, UTA e HCAV esistente;
- sistema di elaborazione dati con indicato la posizione degli armadi rack di piano (se esistono) e la
tipologia di switch interni, la tipologia di cavi di dorsale esistenti.
Capire se l'impianto di distribuzione esistente è unico o suddiviso per linea DATI e linea
TELEFONICA. Chiediamo in sostanza se vi sono documenti, tavole o progetti di quanto sopra, utili
a proporre un’offerta tecnica concretamente fattibile e realizzabile.
Risposta
Premesso che gli impianti esistenti elencati nel quesito n. 1 non sono oggetto d'intervento, si
riportano di seguito alcune informazioni generali, a corredo della documentazione progettuale già
fornita, che possono essere utili nel caso i concorrenti vogliano presentare offerte migliorative che li
coinvolgano in parte o interferiscano in qualche modo con essi.
Il sistema “impianto di sicurezza antintrusione e TVCC esistente” è gestito direttamente dalla
Prefettura di Verona; le informazioni relative ad esso sono di carattere riservato e non possono
essere rese note.
Il sistema “impianto di riscaldamento/condizionamento, UTA e HCAV esistente” è gestito da una
società esterna incaricata dalla Provincia tramite un appalto quinquennale che riguarda il servizio
per l’esercizio, la gestione e la manutenzione degli impianti termici, inclusa la fornitura di
combustibile, e dei dispositivi antincendio afferenti gli immobili di proprietà della Provincia di
Verona.
Impianto di riscaldamento
La centrale termica a servizio dell’intero edificio (Provincia e Prefettura) è situata in un locale
interrato con accesso dall’esterno tramite intercapedine, ad uso esclusivo del locale caldaia, aerata
superiormente. All’interno del locale vi è produzione di calore solo ad uso riscaldamento.
L’aerazione del locale è realizzata mediante aperture grigliate realizzate sia nella zona in cui si
trovano le elettropompe di circolazione e le caldaie sia nel locale in cui è dislocato il quadro
elettrico, locale a cui si accede direttamente dall’esterno ed attraverso il quale si passa per arrivare
al locale pompe e generatori di calore. I locali sopra menzionati sono identificati nelle planimetrie
di progetto con i numeri -1.05 “locale tecnico”, -1,06 “locale pompe”, -1,07 “locale caldaie”.
Il combustibile di alimentazione della centrale è il GECAM con cisterne interrate all’esterno e linea
di adduzione dotata di valvola a strappo di intercettazione con maniglia dislocata in prossimità della
porta di accesso. Le cisterne sono indicate nelle piante del piano interrato con la dicitura “serbatoi
gasolio”.
La produzione di calore avviene mediante due generatori realizzati con struttura in acciaio con
focolare pressurizzato. Tutte le caldaie sono di produzione ICI modello TNA 60 e sono
caratterizzate da potenzialità termica utile pari a 600.000 kcal/h.
Generatore di calore numero 1
Generatore di calore numero 2
A corredo dei generatori sono installate le sicurezze, i vasi di espansione (capacità 100 litri), le
pompe circuito primario (con le quali viene eseguito l’inserimento in sequenza delle caldaie) ed i
bruciatori (tipo Riello mod. RL70) alimentati a gasolio, sulla cui linea di adduzione sono installati il
filtro e la valvola di intercettazione combustibile.
L’espulsione dei gas di combustione prodotti dai generatori di calore avviene, nel tratto suborizzontale, mediante raccordo fumi in acciaio inox isolato termicamente, completo di portello
d’ispezione; sono presenti i richiesti moduli di controllo con termometro e presa fumi regolamentari
installati sul raccordo tra caldaia e camino. Nel tratto verticale l’espulsione avviene mediante canna
fumaria in muratura.
Dal collettore spillano i seguenti circuiti:
- riscaldamento sala radio;
- riscaldamento saloni prefettura;
- riscaldamento uffici Provincia;
- riscaldamento uffici Prefettura;
- riscaldamento abitazione Prefetto;
- riscaldamento corpo di guardia.
Tutti i circuiti sono caratterizzati dalla presenza di una valvola miscelatrice di regolazione e da una
elettropompa di circolazione di tipo gemellare.
Tutte le tubazioni sono coibentate mediante lana di roccia e finitura in PVC. Sul Collettore sono
collegati i vasi di espansione di tipo chiuso a membrana (tre di capacità 300 litri ciascuno).
Vista generale collettore centrale termica
All’interno del locale è installata l’unità periferica di supervisione tipo Cazzaniga che esegue la
regolazione ed il controllo delle apparecchiature presenti in centrale, comunicando con le postazioni
centrali mediante linea telefonica.
Unità periferica di telecontrollo
La distribuzione generale all’impianto è quindi realizzata con colonne montanti incassate a parete
fino ai terminali dell’impianto di riscaldamento costituiti sostanzialmente da radiatori.
Impianto di condizionamento
Gli uffici e le sale di rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale sono dotati di un impianto di
climatizzazione estiva ed invernale di tipo ad espansione diretta che è costituito da dieci unità
esterne, ciascuna delle quali collegata ad un numero opportuno di unità interne, in relazione alla
potenzialità delle apparecchiature nonché alla disposizione fisica degli ambienti serviti rispetto ad
esse. Le unità esterne sono installate in due zone distinte sulla sommità dell’edificio.
In particolare, sette unità sono posizionate all’interno della torretta (ex sala macchine ascensore)
situata fra i corpi C2 e C7, non oggetto d'intervento, su adeguata struttura di supporto in modo da
non far gravare il carico sulle strutture portanti esistenti e di contenere al massimo le vibrazioni
trasmesse. Altre tre unità sono posizionate all’esterno sulla copertura del terzo piano dell’edificio
denominato C6, non oggetto d'intervento, con idonea struttura di supporto.
La distribuzione alle unità interne avviene mediante percorsi verticali in cavedi e orizzontali
all’interno di controsoffitti nei corridoi.
Ciascuna unità interna è dotata di una propria unità di comando con display a cristalli liquidi,
attraverso la quale è possibile comandare e gestire tutte le funzioni dell’apparecchiatura e
l’impostazione della temperatura ambiente desiderata.
Lo scarico della condensa avviene in corrispondenza dei servizi, attraverso tubazioni in materiale
plastico di adeguata pendenza in modo tale da garantire il corretto deflusso.
L’impianto è inoltre dotato nel suo complesso di un sistema di regolazione e controllo in grado di
controllare e gestire tutte le unità di condizionamento.
Il comando dei compressori di tutte le unità esterne è previsto con inverter, in grado di garantire
regolarità di funzionamento e un significativo risparmio energetico.
La zona dell'edificio in cui sono ubicati gli uffici della prefettura è caratterizzata dalla presenza di
impianti di climatizzazione di tipo ad espansione diretta con unità esterne ubicate nei cavedi
scoperti
interni
alla
struttura
e
unità
interne
collocate
nei
singoli
ambienti.
Sistema elaborazione dati
Per quanto riguarda il sistema “elaborazione dati” è diviso in due parti indipendenti, una gestita
dalla Provincia con linea dati – telefonica unica e una gestita dalla Prefettura con linea dati e linea
telefonica distinte.
Gli armadi rack installati nella zona della Provincia sono i seguenti (fra parentesi i codici di
riferimento dei locali come identificati nelle piante del progetto esecutivo):
1 Armadio Rack 32U – piano 2° ripostiglio (locale 2.09)
1 Armadio Rack 18U sospeso – piano 3° corridoio (locale 3.23)
2 Armadi Rack 32U, 1 Armadio Rack 18 U. piano terra centrale telefonica (locale 0.09)
1 Armadio Rack 18U sospeso. Piano 1 corridoio (locale 3.23 in adiacenza al locale 3.25)
1 Armadio Rack 18U sottoscala piano 3° (locale 3.03a)
1 Armadio Rack 32U, piano 3° stanza CED (locale 3.08)
Gli armadi sopra elencati forniscono connettività alle stanze adiacenti con cablaggio di tipo STP
CAT5e e apparati switch layer 2 e Power over Ethernet. Tutti gli armadi sono collegati con la
centrale telefonica (locale 0.09) che funge da centro stello tramite cablaggio Fibra Ottica
multimodale.
Le linee dati e telefonica della Prefettura sono gestite direttamente dalla Prefettura e dalla Questura
e pertanto non possono essere modificate. A titolo informativo gli apparati principali sono collocati
nei seguenti locali, identificati dai codici di riferimento presenti nelle piante del progetto esecutivo:
– piano terra, stanza denominata “locale tecnico server” (locale 0.66);
– piano primo, le stanze n. 1.29 “ufficio gabinetto”, 1.45 “ufficio”, 1.58 “ufficio”, 1.64
“archivio”, 1.71 “ufficio” ospitano gli armadi Rack;
– piano terzo, stanza denominata “sala apparati riceventi” (locale 3.36);
– piano terzo, la stanza denominata “apparati telefonici”(locale 3.39) ospita il centralino.
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Quesito n. 2
Si richiede specifica delle operazioni in OS2 individuabili nel capitolato d'appalto o nell'elenco
prezzi.
Risposta
Gli interventi che rientrano nella categoria OS2 sono individuabili nel computo metrico
estimativo di progetto sotto le voci “opere di restauro” come di seguito elencato:
– pagina 20, numeri Ord. Tariffa 84, 85
– pagina 21, numeri Ord. Tariffa 86, 87
– pagina 31, numeri Ord. Tariffa 124,125,126
– pagina 41, numero Ord. Tariffa 169
– pagina 42, numeri Ord. Tariffa 170,171,172
– pagina 53, numeri Ord. Tariffa 222,223
– pagina 5, numero Ord. Tariffa 240
Le voci sopra elencate sono richiamate inoltre nel riepilogo in fondo al computo metrico
estimativo (da pag. 81 a pag. 84) sempre sotto le voci “opere di restauro”.
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Quesito n. 3
La lunghezza delle relazioni e' di massimo 50 righe per facciata di foglio e pertanto 600 righe?
Risposta
Per ciascuno degli elementi A1-A2-A3-A4-A5 il disciplinare di gara stabilisce: "Relazione
tecnica descrittiva, redatta su fogli A4 con carattere Times New Roman 12 di massimo
cinquanta righe, con massimo di 3 fogli fronte/retro"
Pertanto:
max 3 fogli fronte/retro = max 6 facciate;
max 50 righe per 6 facciate = max 300 righe di relazione per ciascuno degli elementi A1-A2-A3A4-A5.
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