Piano Azioni Positive (P.A.P.) per gli anni 2011
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Piano Azioni Positive (P.A.P.) per gli anni 2011
Città di Samarate Provincia di Varese Piano Azioni Positive (P.A.P.) 2011 / 2014 ex art. 48 D.Lgs. n. 198/2006 “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell’art. 6 Legge 28/11/2005 n. 246” PREMESSA Le azioni positive sono misure mirate a rimuovere gli ostacoli alla piena ed effettiva parità di opportunità tra uomini e donne, che intervengono in un detereminato contesto per eliminare ogni forma di discriminazione, sia diretta che indiretta tra uomini e donne. Sono disciplinate dalla L. nr 183 del 4/11/2010 e dalla “Direttiva sulle linee guida di funzionamento dei “Comitati unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazionee del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” della Presidenza del Consiglio dei Ministri . Il Comune di Samarate ha sempre avuto cura di offrire ai cittadini un ampio orario di apertura degli sportelli e nel contempo applicare al personale dipendente, quegli istituti contrattuali che consentono la flessibilità e l’adeguamento dell’orario di lavoro alle necessità e responsabilità familiari. Consapevole dell’importanza di uno strumento finalizzato all’attuazione delle leggi di pari opportunità, questo Comune intende armonizzare la propria attività al perseguimento e all’applicazione del diritto di uomini e donne allo stesso trattamento in materia di lavoro ed al fine di migliorare, nel rispetto del C.C.N.L. e della normativa vigente, i rapporti con il personale dipendente e con i cittadini, individuando quanto di seguito esposto. Il Presente piano di azioni positive che avrà durata di triennale si pone, da un lato, come adempimento ad un obbligo di legge, dall’altro vuol porsi come strumento semplice ed operativo per l’applicazione concreta delle pari opportunità avendo riguardo alla realtà ed alle dimensioni dell’Ente. La realizzazione del Piano tiene conto della struttura organizzativa del Comune, la situazione del personale in servizio al 31/12.2010, infatti, è la seguente: Dipendenti 108 Lavoratori Donne Uomini Cat.D 12 11 uomini 35 Cat.C 43 10 donne 73 , pari al 32% uomini e al 68% donne Cat.B 14 11 Cat.A 4 3 Totale 73 35 R.S.U.: 1 Donna e 3 Uomini C.U.G.: n. 2 componenti effettivi rappresentanti del personale di cui un uomo e una donna. I livelli dirigenziali sono così rappresentati: Segretario Comunale: n. 1 uomo Coordinatori e responsabili di servizi : n. 12 donne n. 11 uomini Dipendenti: percentuale suddivisi in area TOT GEN 18 36 10 12 17 15 m 6 2 8 5 3 11 f 12 34 2 7 14 4 Amministrativa S.sociali Manutenzioni Polizia Locale Finanziaria Urbanistica % maschi % femmine 33 6 80 42 18 73 67 94 20 58 82 27 OBIETTIVI & AZIONI Obiettivo 1. tutelare l’ambiente di lavoro da casi di molestie, mobbing e discriminazioni. Azioni : a) il Comune di Samarate si impegna a fare sì che non si verifichino situazioni conflittuali sul posto di lavoro, determinate ad esempio da: - pressioni o moleste sessuali, - casi di mobbing, - atteggiamenti miranti ad avvilire il dipendente, anche in forma velata ed indiretta, - atti vessatori correlati alla sfera privata della lavoratrice o del lavoratore, sotto forma di discriminazione; b) il Comune si impegna, altresì, secondo quanto previsto dall’art. 25 del C.C.N.L. del 05/10/2010 ad adottare con proprio atto il codice di condotta e tutela della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici entro il 31/12/2011 ; c) il Comune si impegna a promuovere la qualità di condizione lavorativa del personale dipendente (rapporti tra colleghi, rapporti superiori/sottoposti) attraverso un atteggiamento di attenzione e un questionario sul benessere lavorativo entro il 31/12/2011. Obiettivo 2. Garantire il rispetto delle pari opportunità nelle procedure di reclutamento del personale. Azioni: a) non esistono possibilità per il Comune di Samarate di assumere con modalità diverse da quelle stabilite dalla legge comprese quelle di cui alle leggi nr. 903/77 – nr 125/91 – Dlg 196/2000; b) il Comune si impegna ad assicurare, nelle commissioni di concorso e selezione, la presenza di almeno un terzo dei componenti di sesso femminile; c) non vi è alcuna possibilità che si privilegi nella selezione di personale uno o l’altro sesso. Obiettivo 3. Promuovere le pari opportunità in materia di formazione, di aggiornamento e di qualificazione professionale, Azioni: a) il piano dovrà tener conto, delle esigenze di ogni settore, consentendo la uguale possibilità per le donne e gli uomini lavoratori di frequentare corsi di formazione : a tal proposito si provvederà ad un’ indagine conoscitiva. Ciò significa che dovrà essere valutata la possibilità di articolazione in orari, sedi e quant’altro utile a renderli accessibili anche a coloro che hanno obblighi di famiglia oppure orario di lavoro part-time; b) sarà data particolare attenzione al reinserimento del personale assente per lungo tempo o che abbia avuto un cambio di mansione all’interno dell’Ente, prevedendo speciali forme di accompagnamento al fine di mantenere le competenze ad un livello costante; c) sarà data particolare attenzione ai disabili, definendo eventuali percorsi professionali alternativi qualora ne risultino le necessità; d) il comune garantisce il rispetto delle pari opportunità nelle procedure di progressione lavorativa all’interno dell’Ente; e) il Comune si impegna a formulare un piano di formazione che preveda un modulo sulle pari opportunità rivolto ai dipendeti. Obiettivo 4. Facilitare l’utilizzo di forme di flessibilità orarie finalizzate al superamento di specifiche situazioni di disagio Azioni: a) il Comune favorisce, nel rispetto della normativa vigente, l’adozione di politiche afferenti i servizi e gli interventi di conciliazione degli orari, dimostrando da sempre particolari sensibilità nei confronti di tali problematiche. In particolare l’Ente gestisce il rispetto delle “disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi della città” di cui alla L. n .53 del 8.3/2000; b) altresì, garantisce forme di flessibilità “conciliativa” di orario e gestione dei turni che favoriscono il contemperamento tra esigenze organizzative dell’Ente ed esigenze familiari, in particolare per situazioni familiari rilevanti per la presenza di minori, anziani, disabili o peculiari situazioni di infermità, secondo i criteri fissati con le rappresentanze sindacali e parte pubblica; c) l’Ente verifica che vengano attuate le previsioni normative e contrattuali di lavoro flessibile, attribuendo criteri di priorità a coloro che si trovano in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare. Obiettivo 5. Garantire il benessere dei lavoratori nel luogo di lavoro Azioni: a) favorire il benessere di tutto il personale, garantendo ambienti e idonee postazioni lavorative, rilevandone periodicamente attraverso dei questionari i reali bisogni ; b) verificare la possibilità di realizzare convenzioni finalizzate a garantire l’assistenza ai familiari o all’utilizzo di servizi che agevolino i dipendenti nella conciliazione dei tempi lavoro/famiglia; c) riconsiderare in presenza di particolari esigenze dovute a documentata necessità, in accordo con le organizzazioni sindacali, lo strumento del telelavoro o un’articolazione oraria sperimentale e/o la banca delle ore; d) promuovere attività associative, ricreative culturali tra i dipendenti al fine di favorire il benessere individuale anche al di fuori dell’ambiente di lavoro. Obiettivo 6. Promuovere la comunicazione e la diffusione delle informazioni sui temi delle pari opportunità. Azioni: a) il Piano sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune, sarà trasmesso all’Assessorato competente della Provincia di Varese ed alla Consigliera provinciale di parità; b) sarà, inoltre, istitutita una casella di posta elettronica per tutti i lavoratori in cui sarà possibile inoltrare pareri, osservazioni, suggerimenti e possibili soluzioni ai problemi incontrati da parte del personale dipendente, in modo da poter procedere ad un aggiornamento costante, adeguato e condiviso del presente piano . Il presente P.A.P. è stato sottoposto a parere delle RSU interne all’Ente, alla Consigliera di Parità della Provincia, non sono pervenute osservazioni in merito . Il P.A.P. sarà pubblicato all’Albo pretorio dell’Ente, sul sito internet ed accessibile a tutti i dipendenti .