ANALISI TECNICA La trigenerazione è un particolare campo dei
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ANALISI TECNICA La trigenerazione è un particolare campo dei
ANALISI TECNICA La trigenerazione è un particolare campo dei sistemi di cogenerazione che, oltre a produrre energia elettrica, consente di utilizzare l’energia termica recuperata dalla trasformazione termodinamica anche per produrre energia frigorifera, ovvero acqua refrigerata per il condizionamento o per i processi industriali. I principali vantaggi della trigenerazione sono: riduzione dei costi dell’energia primaria; riduzione dei costi di gestione; maggiore energia elettrica disponibile; utilizzo del calore in esubero. Nella fattispecie, ________________ha realizzato un impianto di trigenerazione nel comune di Zoppola (PN) in Via Paludo Pra’ di Risi n. 1 (Foglio 343 mappale n. 29), della potenza nominale di 996 kW. L’impianto è stato progettato da ENERGY, NEGRELLI – Strasse 13b, Bolzano ed è stato realizzato da BURKHART GmbH, Kreutweg 2 - Muhlhausen (Germania). pag. 11 di 14 L’impianto è stato realizzato per produrre energia elettrica da immettere in rete (ovvero da consegnare ad ENEL DISTRIBUZIONE), nonché energia termica da far pervenire, attraverso un’apposita rete di teleriscaldamento della lunghezza complessiva di circa 100 m (dati desunti dalla relazione tecnica – progetto definitivo), all’azienda ubicata sui terreni limitrofi a quelli dell’impianto in questione, L’impianto è stato realizzato per funzionare ad olio vegetale trattato meccanicamente in conformità alla direttiva 2009/28/EG.. Sempre dalla relazione tecnica – progetto definitivo dell’impianto di trigenerazione, emerge che un’analisi condotta in precedenza sui consumi di VEOLIA WATER SOLUTION & TECHNOLOGIES ITALIA SRL evidenziava un fabbisogno di energia per riscaldamento e raffreddamento dei fabbricati e per calore di processo di circa 1.200.000 kWh. L’energia frigorifera viene prodotta dall’impianto di trigenerazione trasferendo il calore di scarto recuperabile dal raffreddamento dei cilindri e dai gas di scarico dei cogeneratori tramite l’assorbitore. L’assorbitore è un JANGSU SHUANGLIANG AIRCONDITIONING EQUIPMENT CO. LTD, Mod. HSB-9.9, pr. nr. RXKB1005, anno 2010. La potenza di progetto dell’assorbitore è di 300 kW (mentre quella di targa è 317 kW), producendo quindi acqua refrigerata a 7/12 °C e 880 kW di acqua calda a 90/70°C proveniente dai cogeneratori. Il gruppo di raffreddamento a servizio dell’assorbitore è di tipo adiabatico ed ha una potenzialità di 730 kW. pag. 22 di 14 L’impianto di cogenerazione in questione è costituito da quattro motori da 249 kW di potenza elettrica, alimentati con olio vegetale (standard di qualità RK 05/2000), azionati idraulicamente in parallelo, che inviano in rete la corrente elettrica prodotta. Nel dettaglio, di seguito si riportano le caratteristiche tecniche dei quattro motori. BIOMASS CHP BURKHARDT n. 1 Modello: ECO260 Potenza: 249 kW Anno: 2010 Serial Number: 10163 Motore: MAN Tipo: D26 Generatore: LEROY SOMER Tipo: LSA 47.2VL12C6/4 No. 254541/5 Velocità nominale: 1500 RPM pag. 33 di 14 BIOMASS CHP BURKHARDT n. 2 Modello: ECO260 Potenza: 249 kW Anno: 2010 Serial Number: 10162 Motore: MAN Tipo: D26 Generatore: LEROY SOMER Tipo: LSA 47.2VL12C6/4 No. 254541/2 Velocità nominale: 1500 RPM BIOMASS CHP BURKHARDT n. 3 Modello: ECO260 Potenza: 249 kW Anno: 2010 Serial Number: 10155 Motore: MAN Tipo: D26 Generatore: LEROY SOMER Tipo: LSA 47.2VL12C6/4 No. 251246/4 Velocità nominale: 1500 RPM BIOMASS CHP BURKHARDT n. 4 Modello: ECO260 Potenza: 249 kW Anno: 2010 Serial Number: 10161 pag. 44 di 14 Motore: MAN Tipo: D26 Generatore: LEROY SOMER Tipo: LSA 47.2VL12C6/4 No. 254541/9 Velocità nominale: 1500 RPM Secondo i dati tecnici dell’’impianto (messi a disposizione dalla----------) il sistema di cogenerazione consuma 57 kg/h di olio vegetale. L’impianto di trigenerazione viene alimentato da una cisterna a doppia parete interrata, della capacità di 100.000 litri ove viene conservato l’olio vegetale. L’impianto di trigenerazione, alimentato con olio vegetale tracciato (olio di colza), risulta essere classificato nella disciplina dei combustibili nella parte II, sezione 4, paragrafo 1 lettera e) dell’Allegato X della parte V del D.Lgs. 152/06, e ha le seguenti emissioni stimate: polveri 12 mg/Nmc NOx 1.800 mg/Nmc CO 25 mg/Nmc I fumi passano in uscita del turbocompressore nel catalizzatore di ossidazione del tipo 225-2x90-200, poi nello scambiatore fumi e di seguito attraversano due silenziatori (per l’alta e la bassa frequenza), prima di essere immessi in atmosfera. L’autorizzazione che aveva ricevuto la ditta __________________ (Determinazione nr. 3035 del 19/12/2011) dalla Provincia di Pordenone fissava i seguenti limiti: Formaldeide: 20 mg/Nmc Polveri totali: 100 mg/Nmc Monossido di Carbonio (CO): 350 mg/Nmc pag. 55 di 14 Ossidi di Azoto (espressi come NO2): 500 mg/Nmc Ossidi di Zolfo (espressi come SO2): 200 mg/Nmc Considerando il maggior quantitativo di emissioni previste (soprattutto per quanto concerne gli ossidi di azoto) rispetto a quelle autorizzate, la Provincia di Pordenone aveva richiesto l’installazione di un apposito impianto di abbattimento per tali ossidi, imponendo l’obbligo a ____________ di comunicare alla Provincia ed all’ARPA FVG le caratteristiche del medesimo, al momento della messa in esercizio dell’impianto di trigenerazione. L’impianto di abbattimento non è stato realizzato. Il punto 2 lettera b) della determinazione nr. 3035 del 19/12/2011 prevedeva inoltre che l’impianto di trigenerazione fosse messo in esercizio entro due anni, ovvero entro il 19/12/2013. La messa in esercizio non è avvenuta. Servirà quindi presentare ora una nuova domanda di autorizzazione che già preveda apposita tipologia di impianto di abbattimento in particolare per gli ossidi di azoto. ANALISI ECONOMICA Dai dati raccolti, la manutenzione full service dell’impianto di trigenerazione in questione, considerando un funzionamento di 7.500 h/anno, ammonta a circa 120.000,00 €/anno. Per quanto concerne la vita utile dell’impianto si considera il periodo di 15 anni a partire dalla data di entrata in esercizio, ovvero il periodo di durata degli incentivi erogati secondo la normativa vigente per la messa in rete di energia elettrica. Non risulta conveniente invece l’utilizzo dell’impianto in assenza di tali incentivi. A tal proposito per data di entrata in esercizio si considera la data del verbale di intervento del distributore elettrico (Enel Distribuzione Divisione Infrastrutture e Reti) per l’installazione e messa in funzione dei misuratori, ovvero il 30 marzo 2012. pag. 66 di 14 La tariffa onnicomprensiva, differenziata per tipologia di fonte utilizzata, secondo i valori indicati dalla Tabella 3 allegata alla Legge Finanziaria 2008, è stata aggiornata dalla Legge 23.07.2009 n. 99. L’impianto in questione risulta beneficiare della tariffa di 280 €/MWh, riconosciuta agli impianti che utilizzano come combustibili i biogas e le biomasse, esclusi i biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili attraverso il sistema integrato di gestione e di controllo previsto dal regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio del 19 gennaio 2009. _______________in data 10.12.2012 aveva stipulato con _____________________ un contratto per la fornitura di energia termica ed energia frigorifera. Il contratto, della durata di 8 anni, a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto e consegna dell’energia, prevedeva un corrispettivo di 0,087 €/kWh per l’energia termica. Per quanto riguarda l’energia frigorifera le parti avevano concordato un corrispettivo di 0,030 /kWh. In merito all’energia frigorifera si evidenzia che la generazione di un’unità di energia frigorifera richiede un assorbimento di energia termica maggiore dell’unità, oltre alla gestione di un gruppo di assorbimento non necessario nella generazione di energia termica. Allo stato attuale tale contratto risulta essere stato risolto. Per la valutazione del combustibile si considera cautelativamente come riferimento, il costo degli ultimi acquisti della fallita, pari a 930,00 €/ton, pur considerando che la quotazione dell’olio raffinato di semi di colza (valore massimo) del 04 novembre 2014 fornito dall’Associazione Granaria di Milano – Borsa dei Cereali indica un valore di 825,00 €/ton (questo valore è comunque privo dei costi di trasporto). Si evidenzia inoltre che prima dell’avvio e della messa in esercizio dell’impianto, il nuovo gestore dovrà richiedere alla Provincia di Pordenone una nuova autorizzazione pag. 77 di 14 alle emissioni in atmosfera, nonchè dovrà realizzare un impianto di abbattimento in particolare degli ossidi di azoto. Si ritiene che tali interventi possano essere effettuati in un anno di tempo, mantenendo un periodo rimanente di godimento della tariffa omnicomprensiva pari a 11 anni. - STIMA DEI RICAVI PER MESSA IN RETE DELL’ENERGIA ELETTRICA Ipotizzando un funzionamento dell’impianto per 7.500 h/anno ed una potenza complessiva dei 4 motori di 996 kWe, si prevede che la produzione elettrica annua ammonti a 7.470.000 kWe/anno. Considerando poi la tariffa omnicomprensiva di 0,28 €/kWhe, si ottiene che per i rimanenti 11 anni di funzionamento si ricaveranno, dalla cessione dell’energia elettrica immessa in rete, 2.091.600 €/anno. - STIMA DEI RICAVI PER VENDITA ENERGIA TERMICA Considerando la potenza termica massima dell’impianto, pari a 880 kWt, ed ipotizzando che la stessa venga prodotta e consegnata a privati per 3375 h/anno al prezzo di 0,087 €/kWht, si ottiene che per i rimanenti 11 anni di funzionamento si ricaveranno, dalla cessione dell’energia termica a privati, 258.390,00 €/anno. - STIMA DEI RICAVI PER VENDITA ENERGIA FRIGORIFERA Considerando la potenza frigorifera massima dell’impianto, pari a 300 kWt, ed ipotizzando che la stessa venga prodotta e consegnata a privati per 4125 h/anno al prezzo di 0,03 €/kWhf, considerando un COP dell’assorbitore prudenzialmente pari a 0.70, si ottiene che per i rimanenti 11 anni di funzionamento si ricaveranno, dalla cessione dell’energia frigorifera a privati, 25.987,50 €/anno. pag. 88 di 14 - COSTI DI UTILIZZO E GESTIONE DELL’IMPIANTO Secondo i dati tecnici forniti, ciascun motore impiega 57 kg/h di combustibile. Il consumo annuo di combustibile ammonta quindi a 1.710.000 kg/anno. Come indicato in precedenza, per la presente analisi si considera cautelativamente come prezzo di acquisto dell’olio di colza, quello sostenuto in precedenza dalla fallita, ovvero 930,00 €/ton. Il prezzo annuo del combustibile ammonta quindi a 1.590.300,00 €. Sempre dai dati forniti, e sulla base dei precedenti contratti, si prevede sia necessario: stipulare un contratto annuo di manutenzione “full service” del valore di 120.000,00 € per la manutenzione dei motori; sostenere costi di energia elettrica per impianti vari pari a 20.000,00 €; sostenere costi di manutenzione dell’impiantistica varia, dell’assorbitore ed dell’impianto di abbattimento degli ossidi di azoto, stimati in 50.000,00 €/anno. Andando a sottrarre ai ricavi (somma dei ricavi per messa in rete dell’energia elettrica, dei ricavi per vendita dell’energia termica, dei ricavi per vendita dell’energia frigorifera, che ammontano a complessivi circa 2.375.000,00 €/annui) i costi annui da sostenere per il combustibile e per la gestione dell’impianto (pari a circa 1.780.000,00 €/anno), si ottiene un margine operativo annuo di circa 595.000,00 €/anno. Considerando poi la media dei tassi di inflazione a consuntivo indice F.O.I. (Famiglie di Operai ed Impiegati) degli ultimi 10 anni, si ottiene un valore del 2%. Applicando tale indice di inflazione ai margini operativi annui, si ottiene un margine operativo complessivo degli undici anni pari a circa 5.000.000,00 €. pag. 99 di 14