DECRETO MINISTERIALE 14 gennaio 1967
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DECRETO MINISTERIALE 14 gennaio 1967
DECRETO MINISTERIALE 14 gennaio 1967 Orari e programmi di insegnamento degli Istituti tecnici femminili. Indirizzo generale e indirizzi specializzati per econome-dietiste e per dirigenti di comunità. IL MINISTRO PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE Vista la legge 15 giugno 1931, n. 889; Vista la legge 8 luglio 1956, n. 782, relativa alla trasformazione delle scuole di magistero professionale per la donna e delle annesse scuole professionali femminili in Istituti tecnici femminili; Vista la legge 2 agosto 1957, n. 699, e successive modificazioni, concernente il riordinamento dei Corpi consultivi del Ministero della pubblica istruzione; Vista la legge 6 marzo 1958, n. 184, contenente disposizioni sugli scrutini e gli esami delle scuole secondarie; Vista la legge 21 luglio 1961, n. 685, modificata con legge 25 luglio 1966, n. 602, sull'ammissione dei diplomati degli istituti tecnici alle Facoltà universitarie; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 marzo 1963, n. 1500, relativo alla istituzione degli indirizzi specializzati per econome-dietiste e per dirigenti di comunità negli Istituti tecnici femminili; Visti i decreti ministeriali 10 agosto 1963 e 1° giugno 1964, relativi agli orari e programmi di insegnamento rispettivamente per l'indirizzo generale e per gli indirizzi specializzati per econome-dietiste e per dirigenti di comunità degli Istituti tecnici femminili; Ritenuta l'opportunità di adottare nuovi orari e programmi di insegnamento in sostituzione di quelli di cui ai decreti ministeriali 10 agosto 1963 e 1° giugno 1964 ; Sentito il Consiglio superiore della pubblica istruzione; Decreta: Art. 1. Sono approvati gli allegati orari e programmi di insegnamento per l'indirizzo generala e per gli indirizzi specializzati per econome-dietiste e per dirigenti di comunità degli Istituti tecnici femminili. Art. 2. I programmi ed orari di insegnamento avranno piena e integrale applicazione, a partire dall'anno scolastico 1967-68, limitatamente alle classi I, II e III, e a partire dall'anno scolastico 1968-69, nelle classi IV e V. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficialedella Repubblica Italiana Roma, addì 14 gennaio 1967 Il Ministro: Gui Torna su ^ INDIRIZZO GENERALE PREMESSA L'indirizzo generale degli Istituti tecnici femminili risponde ad esigenze essenziali della vita moderna, nella rinnovata e diffusa coscienza dell'importanza che le funzioni fondamentali della vita familiare rivestono per il benessere dei singoli e di tutta la società.br Lo svilupparsi e l'approfondirsi della ricerca scientifica, il moltiplicarsi dei ritrovati tecnici relativi all'alimentazione, alla produzione e ai consumi alimentari, all'arredamento ed alle attrezzature della vita domestica familiare e collettiva rendono indispensabile la preparazione di quadri tecnici che uniscano all'insostituibile sensibilità femminile la conoscenza delle varie discipline teoriche e la padronanza delle tecniche necessarie alla moderna organizzazione ed allo svolgimento della vita domestica nei suoi fondamenti scientifici e nelle sue incidenze umane.br La preparazione impartita alle allieve dell'indirizzo generale consentirà, quindi, anche attraverso lo studio delle discipline umanistiche fondamentali, non solo la formazione individuale alla vita familiare coscientemente 1 inserita nella comunità umana moderna, ma la preparazione all'insegnamento della economia domestica e delle attività tecniche femminili che sono sempre più necessarie ad una completa formazione umana a tutti i livelli d'informazione e d'istruzione. Torna su ^ QUADRO ORARIO D'INSEGNAMENTO MATERIE D'INSEGNAMENTO Orario settimanale I cl. II cl. III cl. IV cl. Prove d'esame (1) V cl. Religione 1 1 1 1 1 -- Italiano 6 6 3 3 3 S.O. Storia ed educazione civica 2 2 2 2 2 O. Pedagogia -- -- 2 2 2 O. Legislazione e servizi sociali -- -- -- 2 3 O. Lingua straniera 3 3 3 3 3 S.O. Matematica 4 4 -- -- -- S.O. Fisica 2 2 -- -- -- O. Contabilità -- -- 3 2 -- S.O. Scienze naturali e geografia 3 3 -- -- -- O. Chimica e merceologia -- -- 3 3 3 O. Disegno 4 4 2 2 2 G. Storia dell'arte -- -- 1 2 2 O. Economi domestica 2 2 3 3 4 S.O. Igiene e puericoltura -- -- 2 2 -- O. 27 27 25 27 25 a) Economia domestica 2 2 3 2 3 P. b) Lavori femminili 4 4 5 4 5 G.P. Educazione fisica 2 2 2 2 2 P. 35 35 35 35 35 Esercitazioni pratiche: (1) S. = scritta; O. = orale; G. = grafica; P. = pratica. Torna su ^ ITALIANO E STORIA Si applicano agli Istituti tecnici femminili i programmi di italiano e di storia stabiliti per gli altri Istituti tecnici con decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1961, n. 1222, qui di seguito riportati. AVVERTENZE SUI PROGRAMMI DI ITALIANO E STORIA I) (Omissis). 2 II) Nell'insegnamento dell'italiano, mancando negli Istituti tecnici il valido aiuto dello studio delle lingue classiche, docenti dovranno rivolgere particolari cure, con metodo vivo non sterilmente precettistico, a far comprendere la struttura morfologica e sintattica della nostra lingua, ad ampliarne la conoscenza lessicale, solitamente molto povera negli alunni, ad insegnarne la proprietà e correttezza dell'uso. È da tener presente che la conoscenza della lingua, identificandosi con l'acquisizione della, cultura e delle capacità ragionative, si consegue attraverso lo studio di ogni disciplina. non soltanto dell'italiano e della storia, e dipende, pertanto, dall'azione di tutti i docenti. Particolare efficacia può anzi avere al riguardo l'opera degli insegnanti di materie tecniche scientifiche, sia per il costante arricchimento della lingua pertinente alle rispettive discipline, sia per la rigorosa esattezza e proprietà dell'espressione. Da parte del docente d'italiano e storia, che ne ha cura particolare, l'insegnamento della lingua, oltre che mediante lo studio grammaticale e lessicale, opportunamente ravvivato con metodi efficacemente persuasivi, dovrà essere curato in tutti gli anni di corso attraverso l'esercizio continuo del leggere, dell'esporre oralmente e per iscritto e del comporre, ed esser volto al fine di educare, oltre che alla correttezza ed alla proprietà dell'espressione, alla ricchezza dell'ideazione. all'ordine del pensiero, alla organizzazione logica del discorso all'economia del ragionamento. III) L'insegnamento della letteratura dovrà fondarsi sullo studio diretto e il più possibile ampio delle opere di poesia e di prosa dei nostri massimi scrittori. Dalla conoscenza delle opere si salirà alla comprensione della personalità degli autori, e da questa allo studio delle correnti e dei movimenti dei quali essi sono promotori e rappresentanti, delineando così dall'interno lo svolgimento della letteratura. Questo, pertanto, non sarà astrattamente prospettato come uno schema esterno, nel quale si vadano successivamente inquadrando gli autori, ma visto nella concretezza delle opere e degli autori che lo costituiscono e, snellito dei troppi dati e nomi che ordinariamente ne appesantiscono la delineazione, dovrebbe rappresentare alla, mente degli alunni lo svolgimento spirituale della Nazione, sia pure nelle linee essenziali e sotto l'aspetto della civiltà letteraria. Gli insegnanti daranno adeguata importanza alle letture domestiche degli alunni, che converrà stimolare vivamente, mediante l'uso delle biblioteche di scuola e di altre eventualmente a disposizione. IV) L'insegnamento della storia dovrà proporsi di guidare gli alunni ad una conoscenza il più possibile chiara ed organica delle essenziali vicende storiche delle Nazioni e dello svolgimento della civiltà. Tralasciando perciò la narrazione di minute vicende dinastiche, le informazioni troppo particolareggiate di carattere strettamente politico-militare e sovrabbondanti indicazioni cronologiche, si mirerà soprattutto a far conoscere, dei vari periodi storici delle Nazioni, le più caratteristiche istituzioni politiche, strutture sociali e condizioni economiche, e lo stato del pensiero, delle scienze, della tecnica, della cultura, dell'arte e della religione, in guisa da avviare gli alunni a meglio intendere i problemi del tempo in cui vivono. A tale scopo saranno continuamente prospettati opportuni riferimenti a quei settori della cultura (storia dell'arte, della filosofia, del pensiero economico, delle scienze, ecc.) il cui insegnamento non è compreso nei piani di studio degli istituti tecnici, sia per farne almeno intravedere l'esistenza e stimolare l'interesse, sia per darne conoscenza, indispensabile alla stessa intelligenza delle opere letterarie. Gli insegnanti di italiano e storia governino con attenta economia lo svolgimento del programma, in modo da condurne la trattazione fino ai nostri giorni, essendo proprio lo studio della cultura odierna quello che desta maggior interesse negli alunni e più giova al loro orientamento nei complessi problemi della vita attuale. L'inconveniente, largamente diffuso, di tralasciare tutti o quasi i decenni trascorsi nel nostro secolo, particolarmente grave per gli alunni dell'Istituto tecnico, che meno degli altri avranno possibilità di aggiornamento culturale, è una delle cause dell'indifferenza e del disinteresse che molti sentono verso la scuola, e perciò è da evitarsi risolutamente. Torna su ^ ITALIANO Biennio Nelle prime due classi l'insegnamento deve essere volto a stimolare nelle alunne la conoscenza e il corretto uso parlato e scritto della lingua, a far conoscere aspetti notevoli della civiltà del mondo classico e contemporaneo attraverso ampie letture antologiche, a dare gli strumenti necessari per svolgere lo studio letterario del triennio successivo. La proprietà del linguaggio sarà curata come mezzo per una più intensa e viva comunicazione spirituale, e la 3 lettura dovrà farsi più consapevole e matura, elevando l'attenzione degli alunni dal mero interesse narrativo o descrittivo a una più profonda intelligenza e penetrazione del. valore stilistico ed estetico, come del mondo spirituale, presenti nelle opere e nelle pagine che si vanno leggendo. Sarà opportuno, altresì, che nel corso delle letture l'insegnante non trascuri di accennare, vip, via che se ne presenti l'occasione, alle peculiarità stilistiche e retoriche della lingua italiana e alle nozioni fondamentali sulla metrica, sui generi letterari, ecc., che si dimostrino utili per una migliore comprensione dei testi. I CLASSE (ore 6) 1. Studio della struttura morfologica e sintattica della lingua italiana. Studio ed esercizi lessicali. 2. Esposizione, orale e scritta, composizioni e conversazioni su argomenti che rientrino nell'esperienza diretta e indiretta delle alunne. 3. Lettura - in correlazione col programma di storia - di pagine di autori classici e moderni, atte a rappresentare gli aspetti fondamentali della civiltà e della vita della Grecia e di Roma e tuttavia accessibili al livello culturale e spirituale delle alunne. 4. Lettura, esposizione e commento di pagine, prevalentemente di prosa, di autori moderni e contemporanei italiani e stranieri. 5. Studio iniziale dei « Promessi Sposi ». 6. Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di viaggi, di divulgazione scientifica e simili, atte a destare interesse e diletto nelle alunne. II CLASSE (ore 6) 1. Come al numero 1 della prima classe. 2. Come al numero 2 della prima classe. 3. Lettura di pagine di autori classici e moderni, atte a rappresentare gli aspetti della civiltà e della vita dall'età imperiale e medioevale, accessibile al livello culturale e spirituale delle alunne. 4. ome al numero 4 della prima classe. 5. Continuazione e compimento dello studio dei « Promessi Sposi ». 6. Come al numero 6 della prima classe. Triennio Nelle ultime tre classi degli Istituti tecnici, l'insegnamento delle lettere, continuando a curare l'apprendimento della nostra lingua e l'acquisto delle capacità espressive attraverso letture e esercitazioni di esposizione e composizione, scritte e orali, deve soprattutto mirare alla costituzione della cultura, e allo sviluppo del gusto e del senso critico, accostando direttamente le alunne agli autori convenientemente inquadrati nello svolgimento della letteratura. Parte e mezzo fondamentale dell'insegnamento letterario sarà dunque lo studio dei testi e la conoscenza diretta degli autori più rappresentativi, attraverso i quali l'insegnante curerà di tracciare, con concretezza di riferimenti, un chiaro ed essenziale disegno storico della letteratura. III CLASSE (ore 3) 1. Lettura e commento: a. di alcuni canti dell'Inferno di Dante, inquadrati nel disegno generale della cantica; b. di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori dei secoli XIII, XIV e XV con particolare riguardo a Dante, Petrarca e Boccaccio. 2. Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura delle alunne. 3. Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili. IV CLASSE (ore 3) 1. Lettura e commento: a. di alcuni canti del Purgatorio di Dante inquadrati nel disegno generale della cantica; b. di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative nei maggiori poeti e scrittori dei secoli XVI, XVII e XVIII, con particolare riguardo all'Ariosto, al Machiavelli, al Tasso, al Parini, al Goldoni, all'Alfieri. 2. Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura delle alunne. 4 3. Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili. V CLASSE (ore 3) 1. Lettura e commento: a. di alcuni canti del Paradiso di Dante, inquadrati nel disegno generale della cantica; b. di opere e passi di opere scelte tra le più rappresentative dei maggiori poeti e scrittori dei secoli XIX e XX, con particolare riguardo al Foscolo, al Leopardi. al Manzoni, al Carducci, al Pascoli, al D'Annunzio, al Verga e ai contemporanei. 2. Composizioni scritte su argomenti che rientrino nella esperienza di vita e di cultura delle alunne. 3. Letture domestiche, consigliate e guidate dall'insegnante, di opere narrative, biografiche, di divulgazione e simili. Torna su ^ STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA STORIA Biennio I CLASSE (ore 2) Cenni sulla civiltà dell'Oriente antico. Principali vicende della narrazione biblica. Antichi popoli mediterranei. Origini e sviluppo della civiltà greca. Ordinamenti sociali e politici delle più importanti città greche. Colonizzazione mediterranea con speciale riguardo all'Italia. Età di Pericle, Massimo splendore dell'arte e della cultura greche. Guerre peloponnesiache. Egemonia spartana, tebana e macedone. Impero di Alessandro Magno. Il pensiero politico-economico dei massimi pensatori della Grecia. Antichi abitatori dell'Italia e origini storiche di Roma Periodo regio. Espansione romana nella penisola e nel Mediterraneo, Istituzioni repubblicane. Guerre civili e crisi della Repubblica. II CLASSE (ore 2) Costituzione dell'Impero romano. Vita economica e sociale. Ii diritto, la cultura e l'arte. Impero e Cristianesimo, fino al secolo IV. La Chiesa in Occidente e il Papato. La crisi dell'Impero e i barbari. Medio Evo barbarico: società e Istituzioni. Il feudalesimo: aspetti economico-sociali. Gli arabi: religione e conquiste. Impero Carolingio. Papato e Impero: lotte di supremazia. I Normanni. I Comuni; Le Crociate; La rinascita dell'economia. Cultura medioevale. Triennio III CLASSE (ore 2) Formazione delle monarchie occidentali. Dominio svevo in Italia. Signorie e principati. Guerre di equilibrio. Civiltà del Rinascimento. Viaggi, scoperte geografiche e loro effetti economici. Europa e Italia nel '500. Riforma e Controriforma. L'Europa e l'Italia nel Seicento. IV CLASSE (ore 2) Guerre di successione in Europa. Vita economica e sociale, civiltà e cultura europea nel Settecento. Illuminismo e riforme. Colonie latine e inglesi in America. Rivoluzione americana e costituzione degli Stati Uniti di America. Rivoluzione francese e sue ripercussioni in Italia e in Europa. Periodo napoleonico. Restaurazione. Inizio del Risorgimento italiano. Rivoluzioni europee. V CLASSE (ore 2) 5 Il 1848. Il decennio di preparazione e la guerra del '59. Costituzione del Regno d'Italia e compimento dell'unità. Origini della questione sociale e sviluppi del capitalismo. L'Italia dal 1901 al 1915: problemi interni e rapporti internazionali. L'espansione coloniale degli Stati europei e l'Italia. Progresso delle scienze e sviluppo delle industrie nei secoli XIX e XX. Estremo Oriente. Le guerre mondiali. La Resistenza. La lotta di liberazione. La Costituzione della Repubblica italiana; ideali e realizzazioni della democrazia. Tramonto del colonialismo e nuovi Stati nel mondo. Istituti e organizzazioni per la cooperazione fra i popoli Comunità europee. EDUCAZIONE CIVICA Per l'insegnamento dell'educazione civica si fa riferimento ai programmi approvati con decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 1958, n. 585 (Gazzetta Ufficiale n. 143 del 17 giugno 1958 e Bollettino ufficiale n. 26 del 26 giugno 1958), qui di seguito riprodotti nella parte riguardante il secondo ciclo. PROGRAMMA PRIMO CICLO (Omissis) SECONDO CICLO (Scuola secondaria superiore) Nelle classi del biennio gli argomenti da trattare sono i seguenti: Diritti e doveri nella vita sociale. Il senso della responsabilità morale come fondamento dell'adempimento dei doveri del cittadino. Interessi individuali ed interesse generale. I bisogni collettivi. I pubblici servizi. La solidarietà sociale nelle sue varie forme. Il lavoro, sua organizzazione e tutela. Lineamenti dell'ordinamento dello Stato italiano. Rappresentanza politica ed elezioni. Lo Stato e il cittadino. Nelle classi del triennio successivo gli argomenti da trattarsi sono i seguenti: Inquadramento storico e principi ispiratori della Costituzione della Repubblica italiana. Doveri e diritti dell'uomo e del cittadino. La libertà, sue garanzie e suoi limiti. La solidarietà sociale nello Stato moderno, in particolare i problemi sociali anche con riferimento alla loro evoluzione storica. Il lavoro e la sua organizzazione. Previdenza ed assistenza. Le formazioni sociali nelle quali si esplica la personalità umana. La famiglia. Gli enti autarchici. L'ordinamento dello Stato italiano. Gli argani costituzionali, in particolare formazione e attuazione delle leggi. Gli organismi internazionali e supernazionali per la cooperazione tra i popoli. Nell'ambito dell'orario fissato per l'insegnamento della storia il docente dovrà destinare due ore mensili alla trattazione degli argomenti suindicati. Torna su ^ PEDAGOGIA Avvertenze - L'insegnamento della pedagogia coopera alla formazione culturale delle allieve ed ha inoltre la specifica finalità professionale di portare le giovani a riflettere con conoscenza di causa sui problemi educativi e didattici che si troveranno ad affrontare, ove si avviino alla carriera dell'insegnamento secondario. Particolare rilievo sarà dato allo studio della psicologia della fanciullezza e dell'adolescenza e dei relativi problemi pedagogici e sociologici, in vista della preparazione tanto alla vita familiare quanto all'attività professionale. I problemi pedagogici saranno trattati con metodo insieme sistematico e storico: cioè in corrispondenza alla successione dei diversi livelli di età e alle diverse esigenze della parte teorica e di quella storica, curandone la. integrazione reciproca. Secondo le direttive della presidenza le insegnanti tecnico-pratiche di economia domestica e di lavori femminili collaboreranno con la insegnante di pedagogia per lo svolgimento di esercitazioni didattiche logicamente e gradualmente impostate. L'insegnante sceglierà le letture più opportune per ciascun anno di corso. cercando, per quanto possibile, di collegarle sia alla parte sistematica sia alla parte storica del programma. 6 III CLASSE (ore 2) Psicologia - Lo sviluppo psico-fisico dell'individuo come processo unitario. Fattori dello sviluppo: eredità e ambiente. L'età evolutiva e le sue fasi. Prima, seconda e terza infanzia con i particolari relativi ai quadri del comportamento. Pedagogia - Il processo educativo nei suoi aspetti individuali e sociali. L'educazione del cittadino, l'educazione religiosa e l'educazione al lavoro dall'antichità al medioevo. IV CLASSE (ore 2) Psicologia - Adolescenza, giovinezza e relativi quadri di comportamento. Cenni di psico-sociologia della famiglia. Pedagogia - La scuola e le comunità di convivenza come ambienti educativi. Il problema del governo scolastico: disciplina e autogoverno. Gioco e lavoro nel processo educativo. Teoria ed esperienza pratica nell'apprendimento. Educazione umanistica, realismo pedagogico del '600, pedagogia dell'illuminismo, fino a Rousseau e a Kant. V CLASSE (ore 2) Psicologia - Socializzazione. Attività di gruppo. Impiego del tempo libero. Orientamento e inserimento professionale. Pedagogia - Genesi e sviluppo degli interessi dalla fanciullezza alla giovinezza. L'orientamento scolastico e professionale. Attività di lavoro e attività extralavorative in rapporto alla moderna evoluzione sociale. La varietà degli ideali formativi nella pedagogia contemporanea. Esperi enze e metodi educativi del '900, con speciale riferimento alle scuole della fanciullezza e della preadolescenza. Compilazione di programmi didattici e relazioni. Piani e schemi di lezioni da svolgere in collaborazione tra l'insegnante di pedagogia e le insegnanti di economia domestica e di lavori femminili. Torna su ^ LEGISLAZIONE E SERVIZI SOCIALI Avvertenze - L'insegnamento dei concetti fondamentali di legislazione e dei servizi sociali contribuirà alla formazione delle allieve, suscitando la consapevolezza che la vita dei singoli e dei gruppi è vita di relazione e che questa si completa in quei rapporti giuridici, economici, sociali, che caratterizzano la società di oggi. Quindi lo studio della legislazione e dei servizi sociali, collegandosi con gli insegnamenti della storia e dell'educazione civica, della pedagogia e dell'economia domestica, preparerà le allieve ad un armonico inserimento nella vita familiare e sociale in genere e nelle attività didattiche e lavorative proprie dell'indirizzo generale. IV CLASSE (ore 2) Principi generali del diritto - La vita sociale e le sue norme. Nozione e fondamento del diritto. Diritto oggettivo e diritto soggettivo. Le fonti del diritto. La Costituzione e le leggi costituzionali; le leggi ordinarie; i decreti legge; i decreti legislativi; i regolamenti. L'interpretazione della legge. Fatto giuridico. Negozio giuridico e contratto in generale. La rappresentanza. I soggetti di diritto: persona fisica e persona giuridica. Capacità giuridica e capacità di agire. La sede della persona: domicilio, residenza e dimora. La cittadinanza. Cenni sui rapporti di famiglia. La posizione della persona nella famiglia: parentela e affinità. Il matrimonio. 7 Filiazione legittima e filiazione naturale. La patria potestà e la tutela. Adozione e affiliazione. Cenni sulla successione ereditaria. Elementi di diritto pubblico - Nozione di Stato. Elementi costitutivi dello Stato: popolo, territorio e sovranità. I fini dello Stato. Cenni sulle forme di Stato. Rapporti tra Stati. Organismi nazionali e soprannazionali. Nozione di Costituzione. Principi fondamentali della Costituzione Repubblicana. Gli organi costituzionali dello Stato. Il Parlamento. Il Presidente della Repubblica. Il Governo. La Magistratura. La Corte Costituzionale. Cenni sulla evoluzione dello stato della donna nella società. La condizione sociale e giuridica della donna nella odierna legislazione. V CLASSE (ore 3) Elementi di economia politica - Nozioni fondamentali. L'attività economica. Bisogni, beni. Concetto di utilità. Concetto di valore e di prezzo. La produzione. I fattori della produzione. L'organizzazione economica della produzione. L'impresa. Le società. Il costo di produzione. Concetto di mercato. Vari tipi di mercato. La formazione dei prezzi in regime di libera concorrenza, di monopolio e di coalizione. Interventi dello Stato nell'economia. La moneta: caratteristiche e funzioni. Il valore della moneta. Elementi di legislazione sociale - La questione sociale. Le finalità della legislazione sociale. Le norme per la tutela dei lavoratori. Limitazioni al lavoro dei fanciulli e delle donne. Limitazioni all'orario di lavoro e periodi di riposo. Norme sull'igiene e la sicurezza del lavoro. Norme sul collocamento dei lavoratori. L'assistenza e la previdenza. L'organizzazione dell'assistenza sociale in Italia. Le più importanti forme assistenziali ed i principali enti che le attuano. Le assicurazioni sociali. Torna su ^ LINGUA STRANIERA Avvertenze - Le finalità che si prefigge l'insegnamento della lingua straniera sono: 1. una sufficiente padronanza del linguaggio usato nelle manifestazioni più comuni della vita quotidiana e professionale: 2. la capacità, di comprendere e compilare scritti in lingua corrente: lettere, relazioni. Sarà quindi opportuno che l'insegnante accerti il grado di possesso della lingua da parte delle alunne sia dal punto di vista puramente fonetico sia dal punto di vista delle strutture e del lessico, con l'uso della conversione fondata su situazioni reali. Si avrà cura di evitare negli esercizi le parole e le frasi isolate. Le letture dovranno vertere su argomenti vicini all'esperienza delle alunne, mentre negli anni successivi alla seconda classe dovranno illustrare anche gli aspetti fondamentali della civiltà del popolo (o dei popoli) di cui si studia la lingua. Per quanto riguarda le esercitazioni scritte, si faranno eseguire dettati e sarà utile far svolgere brevi composizioni nella lingua straniera, riducendo, nelle prime due classi, l'uso della traduzione dall'italiano al minimo indispensabile. Lo svolgimento delle lezioni, nelle quali sarà fato un costante uso della lingua studiata, sarà, coadiuvato da opportuni sussidi didattici audiovisivi. I CLASSE (ore 3) Lettura di brani narrativi riguardanti situazioni reali e conversazioni relative con opportuni richiami e chiarimenti grammaticali e linguistici. Dettati. Avviamento alla conversazione mediante risposte a domande o mediante dialoghi basati sul lessico noto alle alunne. Composizione di semplici frasi fondate sul lessico e sulle strutture conosciute. 8 II CLASSE (ore 3) Dettati come nella classe precedente. Traduzioni dalla lingua straniera. Avviamento alla composizione mediante esercizi scritti di risposte a domande su letture fatte o su argomenti noti riguardanti anche le attività femminili. Letture riguardanti situazioni reali e conversazioni relative con opportuni richiami a chiarimenti grammaticali e linguistici. III CLASSE (ore 3) Traduzioni e dettati come nelle classi precedenti. Ampliamenti delle letture e conversazioni su argomenti vari sempre riferiti a situazioni reali. Composizioni. Qualche traduzione dall'italiano di facili brani su argomenti noti. Letture atte a illustrare la civiltà del popolo (o dei popoli di cui si studia la lingua. IV CLASSE (ore 3) Lettura e traduzione di passi tratti dalle opere dei principali autori stranieri inquadrati da brevi cenni sul periodo storico cui appartengono. Letture relative alla civiltà del popolo (o dei popoli) di cui si studia la lingua. Lettura di giornali e riviste con relativi esercizi di conversazione. Traduzioni, anche dall'italiano, e facili composizioni su argomenti vari e professionali. V CLASSE (ore 3) Lettura e traduzione di passi di autori stranieri come nella classe precedente. Esercizi di conversazione su argomenti relativi alle attività cui si dedicano le alunne e alle attività della donna nella vita moderna. Traduzioni, anche dall'italiano, e composizioni su argomenti vari e professionali. Lettura di giornali e riviste. Torna su ^ MATEMATICA Avvertenze - Nell'insegnamento della matematica dovrà essere tenuto presente il carattere specifico dell'Istituto. Le alunne dovranno essere portate, anche attraverso numerosi esercizi, ad acquistare sicurezza e rapidità nei calcoli, nonché ad assimilare le nozioni di base per lo studio delle altre materie scientifiche e tecniche del corso. I CLASSE (ore 4) Aritmetica - Richiami sui numeri decimali limitati e pt, riodici, sul sistema decimale e non decimale; propor? ioni nu meriche, regole di ripartizione. Algebra - Numeri relativi, operazioni sui numeri relativi Espressioni letterali. Operazioni sui monomi e sui polinomi Frazioni algebriche ed operazioni su di esse. Equazioni di I, grado ad una incognita. Sistemi di due equazioni di I° grado a due incognite. Problemi di I° grado. Geometria - Preliminari. Poligoni. Uguaglianza delle figure piane. Luoghi geometrici. Circonferenza e cerchio. Poligoni regolari. Equivalenza delle figure poligonali. Superfici di uguale estensione. Calcolo delle aree principali figure piane II CLASSE (ore 4) Aritmetica - Cenni di stenaritmia. Algebra - Radicali. Numeri irrazionali. Equazioni di It grado con cenni su quelle riconducibili al III grado. Sistemi di III grado o di grado superiore che ammettono una risolvente di II° grado. Progressioni. Cenni sulle 9 equazioni esponenziali e sui logaritmi. Uso delle tavole logaritmiche. Geometria - Grandezze commensurabili e incommensurabili. Teoria della misura. Similitudine. Principali nozioni sulla geometria dello spazio: parallelismo e ortogonalità di rette e piani. Angoloidi. Solidi. Solidi di rotazione. Regole pratiche per il calcolo delle superfici di sviluppo e dei volumi dei principali solidi. Torna su ^ FISICA Avvertenze - L'insegnamento della fisica, essenziale per la cultura scientifica delle alunne, deve fornire anche le cognizioni indispensabili per lo studio della chimica, della merceologia e della economia domestica. L'insegnante, pertanto, darà ai vari argomenti uno sviluppo proporzionato alla loro importanza per la futura preparazione professionale delle alunne servendosi, ove occorra, di ogni sussidio didattico. I CLASSE (ore 2) Meccanica - Moto uniforme, vario e uniformemente vario. Composizione dei movimenti. Forze e loro composizioni. coppie. Gravità e baricentro. Macchine semplici. Leggi della dinamica. Forza centripeta e forza centrifuga. Pendolo. Energia, potenza e conservazione dell'energia. Lavoro. Principali proprietà dei liquidi e dei gas. Cenni sul modo dei liquidi Pompe. Termologia - Calorimetria. Propagazione del calore. Dilatazioni termiche. Termometria. Cambiamenti di stato. Calore come energia. Principi della termodinamica. Acustica - Suono e sua propagazione. Interferenze e risonanze. II CLASSE (ore 2) Ottica - Propagazione della luce. Riflessione e rifrazione Specchi, prismi e lenti. Principali sistemi e strumenti ottici. Dispersione della luce. Cenni sull'interferenza, diffrazione, polarizzazione. Nozioni di fotometria. Elettricità e magnetismo - Principali fenomeni di elettrostatica. Condensatori. Accumulatori. Corrente elettrica continua e suoi effetti. Magnetismo ed elettromagnetismo. Induzione elettromagnetica. Corrente elettrica alternata. Cenni sulle macchine generatrici di corrente elettrica. Motori. Trasformatori. Cenni sulle correnti ad alta frequenza. Cenni sui principali strumenti di misura (voltmetro, amperometro, contatori). N. B.- Matematica e Fisica costituiscono discipline distinte, ma con voto finale unico. Il rinvio agli esami di riparazione può essere limitato ad una sola delle materie costituenti il raggruppamento. Torna su ^ CONTABILITÀ Avvertenze - Nello svolgimento del programma si raccomanda di fare largo uso di esercitazioni scritte e alla lavagna e di tenere conto delle future attività di lavoro delle alunne. III CLASSE (ore 3) Richiamo sul concetto di misura. Misure inglesi e principali calcoli su dette misure. Sistema monetario italiano. Generalità sul cambio e cenni sulle operazioni di cambio. Calcoli percentuali. Interesse e sconto. Valore attuale e calcoli relativi. Adeguati di tasso e di tempo. Concetti di merce. Commercianti e agenti ausiliari del commercio. 10 Compra e vendita, fattura. Documenti relativi ai pagamenti. Titoli di credito: cambiale, vaglia cambiario, assegno bancario, assegno circolare, assegni postali. Sconto di effetti. Conti correnti a metodo diretto ed indiretto. IV CLASSE (ore 2) Fondi pubblici e privati. Principali operazioni sui titoli. Concetto di azienda. Classificazione delle aziende. Aziende di erogazione: patrimonio, inventario, bilancio preventivo, registrazione delle entrate e delle uscite, bilancio consuntivo. Investimenti del risparmio. Pratica commerciale - Nozioni di corrispondenza commerciale. Operazioni e prospetti relativi agli argomenti trattati nella contabilità. Torna su ^ SCIENZE NATURALI E GEOGRAFIA Avvertenze - Lo studio e la classificazione dei vegetali e degli animali deve essere fatto attraverso analisi e descrizioni comparative, dando rilievo ai processi di differenziazione degli organismi viventi. Particolare importanza deve essere data alle piante e agli animali di maggiore interesse alimentare ed economico. Si raccomanda il più largo uso dei sussidi didattici utili al migliore apprendimento delle varie nozioni e, per quanto possibile, l'osservazione diretta dei fenomeni biologici. Il docente avrà cura di coordinare la geografia generale con quella fisica e politica. Sembra peraltro necessario richiamare l'attenzione del docente sulla necessità di operare opportune scelte degli argomenti da trattare con particolare cura, si che lo studio della geografia non si riduca ad un cumulo di nozioni frammentarie e quindi non utili alla formazione culturale delle allieve. I CLASSE (ore 3) Scienze naturali - Biologia ed anatomia animale e vegetale. Elementi di citologia ed istologia animale. L'uomo: anatomia e fisiologia degli apparati digerente, circolatorio e respiratorio. Apparato linfatico, ghiandole a secrezione esterna ed interna. Assimilazione ed escrezione. Scheletro. Sistema muscolare. Sistema nervoso centrale ed autonomo. Organi di senso. Cellule e tessuti vegetali. I principali organi costituenti le piante e, in particolare, gli organi della riproduzione. Anatomia e fisiologia dei principali organi vegetali: radici, fusto e foglia Fotosintesi clorofilliana. Respirazione. Riproduzione. Funzioni di relazione. Geografia - Descrizione fisica ed antropica dell'Italia e dei principali paesi europei. Divisione politicoterritoriale. Stati, governi, sviluppo economico. II CLASSE (ore 3) Scienze naturali - I grandi gruppi di animali con particolare riguardo alle classi pili importanti. Principali gruppi di piante secondo la nuova sistematica. Cenni sulle piante più importanti dal punto di vista economico. Geografia - I corpi celesti. Il sole e il sistema solare. La terra: forma, dimensioni e movimenti. Misura del tempo. Calendario. Orientamento. Coordinate geografiche. I lineamenti generali della crosta terrestre e i fenomeni endogeni ed esogeni come agenti modificatori della crosta terrestre. La distribuzione delle piante e degli animali in rapporto alle zone climatiche. Razze umane e loro distribuzione. Descrizione fisica ed antropica dei principali paesi extraeuropei. Divisione politico-territoriale, stati, governi, 11 sviluppo economico. Le grandi vie di comunicazione. Zone di influenza economica. Lettura dell'orario ferroviario. Torna su ^ CHIMICA E MERCEOLOGIA Avvertenze - Queste discipline Costituiscono la base scientifica della « economia domestica » e, pertanto, è necessario che il loro insegnamento si svolga in collegamento con quello relativo alla suddetta materia. L'insegnamento della chimica e quello della merceologia si svolgerà sperimentalmente e col sussidio di complete e aggiornate collezioni i campioni di merci. Si dovranno mettere in rilievo i caratteri, morfologici, organolettici, fisici e chimici importanti per il riconoscimento delle varietà commerciali dei prodotti e di eventuali frodi. Sono consigliabili films didattici e visite aziendali. III CLASSE (ore 3) Chimica generale e inorganica - Materia. Atomi e molecole. Cenni sulla struttura dell'atomo e sul sistema periodico degli elementi. Cenni sull'energia nucleare e sue applicazioni. Elementi e composti chimici. Legame chimico. Valenza e numero di ossidazione. Reazioni ed equazioni chimiche. Calcoli stechiometrici semplici. Principali tipi di composti inorganici. Leggi fondamentali della chimica. Equilibri chimici. Legge di azione di massa. Catalisi. Cenni di cinetica chimica. Soluzioni. Stato amorfo e stato cristallino. Acidi e basi secondo le moderne teorie. Dissociazione elettrolitica. Elettroliti e non elettroliti. pH - Idrolisi. Elementi di elettrochimica. I principali elementi e i loro composti. IV CLASSE (ore 3) Chimica organica - Caratteristiche dei composti organici. Serie alifatica: idrocarburi saturi e insaturi. Derivati alogenati. Alcooli monovalenti. Eteri. Aldeidi. Chetoni. Acidi monobasici. Esteri. Cloruri e anidridi. Ammine. Ammidi. Nitrili e isonitrili. Alcooli bivalenti, trivalenti, polivalenti. Acidi bibasici. Ossiacidi. Amminoacidi. Glucidi. Lipidi. Enzimi. Fermentazioni. Serie aromatica: proprietà generali e principali composti. Protidi. Principali composti aliciclici ed eterociclici con particolare riguardo alle vitamine e agli ormoni. Cenni di biochimica. V CLASSE (ore 3) Merceologia - Concetto di merce. Distinzione delle merci. Classificazione. Alterazioni. Sofisticazioni. Imballaggio. Combustibili. Saponi e detersivi Prodotti alimentari vegetasi: cereali e loro derivati. Zuccheri e derivati. Bevande alcooliche. Alimenti nervini. Spezie. Alimenti animali. Sostanze grasse: olia vegetali e animali. Grassi vegetali e animali. Prodotti della lavorazione dei grassi. Prodotti della secrezione dei vegetali. Essenze. Resine sintetiche. Materie plastiche. Pelli e cuoi. Cenni sulla concia. Fibre tessili vegetali, animali, minerali. Fibre artificiali e sintetiche. Cenni sui filati e i tessuti. Torna su ^ DISEGNO Avvertenze - L'insegnamento dovrà proporsi di sviluppare gradatamente nelle alunne l'abilità grafica e la sensibilità coloristica, di educarne il gusto, di stimolarne la fantasia, al fine di meglio individuare e sviluppare 12 le loro attitudini. Lo studio dal vero, con spirito moderno, deve abituare le alunne ad una attenta osservazione delle forme e del colore, per poi condurle a libere interpretazioni, per disciplinarne il senso delle proporzioni e per metterle in grado di meglio esprimere la propria personalità artistica e tecnica. L'insegnamento del disegno, successivamente, trarrà contributo dallo studio della storia dell'arte, per quanto riguarda gli aspetti delle singole applicazioni e le attività tecnico-artistiche che si riferiscono all'arredamento e all'abbigliamento. I CLASSE (ore 4) Esercitazioni sull'uso della riga, della squadra e del compasso. Proiezioni ortogonali di figure piane, di solidi e mobili semplici. Studio dal vero, stilizzazione e semplici composizioni derivate dalla copia dal vero. Composizioni di libera interpretazione su temi assegnati. Ingrandimenti di disegni e lucidi. Studio del colore. II CLASSE (ore 4) Continuazione della copia di elementi naturali e di oggetti vari; composizioni di libera interpretazione degli originali studiati e composizioni personali su temi assegnati. Proiezioni assonometriche di solidi e di mobili semplici. Continuazione dello studio delle diverse tecniche del colore. III CLASSE (ore 2) Continuazione dello studio dal vero e composizioni derivate dalla copia. Composizioni ispirate a motivi studiati nel corso di storia dell'arte e creazioni originali da applicarsi ai lavori femminili e alla decorazione della casa. Cenni sulle fondamentali regole di prospettiva e costruzione di figure piane, di solidi e di mobili semplici. IV CLASSE (ore 2) Creazioni personali decorative da applicarsi all'abbigliamento e alla casa. Studio del figurino. Prospettiva di semplici arredamenti per la casa, di creazione personale e con l'ausilio di modelli. Schizzi a mano libera alla lavagna anche come preparazione all'insegnamento delle applicazioni tecniche. V CLASSE (ore 2) Composizioni di libera ispirazione e su temi assegnati da applicarsi alla decorazione della casa e ai lavori femminili. Continuazione dello studio della prospettiva di interni della casa. Schizzi alla lavagna a colori di soggetti già studiati anche adattabili per le lezioni di applicazioni tecniche. Torna su ^ STORIA DELL'ARTE Avvertenze - L'insegnamento di questa disciplina, delineando i caratteri dell'arte nei vari periodi storici, deve dare rilievo alle arti decorative e a quelle arti minori che sono strettamente collegate con l'arredamento, il costume e l'abbigliamento. III CLASSE (ore 1) Cenni sull'arte classica. Arte paleocristiana. Caratteristiche generali. Architettura, scultura, pittura: le opere più significative. L'arte romanica. Caratteri stilistici. Architettura, scultura, pittura: le opere di maggior rilievo nelle varie regioni italiane. Il periodo gotico. Caratteri stilistici. Architettura, scultura, pittura: le opere più importanti nelle varie regioni italiane. Le arti minori nei suddetti periodi, con particolare riferimento alla casa e all'arredamento. Cenni di storia del costume. IV CLASSE (ore 2) 13 Architettura, scultura e pittura nei secoli XV, XVI e XVII: gli indirizzi, gli autori e le opere di maggiore importanza nelle varie regioni italiane. Le arti minori nei secoli suddetti, con particolare riferimento alla casa e all'arredamento. Cenni di storia del costume. V CLASSE (ore 2) Architettura, scultura, pittura nei secoli XVIII, XIX e XX: le correnti, gli autori e le opere di maggior rilievo. Le arti minori nei secoli sopra indicati. Esposizioni internazionali per l'arte decorativa. L'evoluzione artisticoindustriale. Cenni sulla storia del costume e sull'artigianato locale. N. B.- Disegno e storia dell'arte costituiscono discipline distinte, ma con voto finale unico. Il rinvio agli esami di riparazione può essere limitato ad una sola delle materie costituenti il raggruppamento. Torna su ^ ECONOMIA DOMESTICA Avvertenze -- Questo insegnamento sl propone lo scopo di presentare alle allieve i problemi relativi all'organizzazione della vita familiare nei suoi aspetti igienici, sociali ed economici. Date le finalità sopra indicate e le basi scientifiche e tecniche della disciplina, l'insegnante avrà cura di usare un linguaggio chiaro e preciso evitando di ridurre l'insegnamento ad una serie di nozioni slegate. Teoria e pratica debbono essere considerate strettamente collegate l'una all'altra, costituendo una inscindibile unità. A tal fine, secondo le direttive della presidenza, l'insegnante di cattedra, in aggiunta alle quattordici ore settimanali previste nel quadro orario, e l'insegnante tecnico-pratica, nei limiti del proprio orario, dedicheranno un'ora settimanale, in ogni classe, per le intese di cui all'art. 2 del D.L. 7 maggio 1948, n. 1277 e successive modificazioni. I CLASSE (ore 2) Il rispetto del decoro personale espresso nella cura del vestiario e nel controllo dei comportamento nella scuola e nella vita. La casa come ambiente nel quale la famiglia svolge la sua vita. La casa nei suoi aspetti pratici, igienici, economici e sociali. Aspetti pratici, igienici, estetici ed economici dell'arredamento della casa. Arredamento dei vari ambienti. Preventivi di acquisto. II CLASSE (ore 2) Impianti vari della casa moderna. Illuminazione, riscaldamento ecc. La famiglia studiata nei suoi aspetti morali e sociali. Studio particolare della famiglia quale ente economico. Concetto di bisogno e di bene. I fattori economici con particolare riguardo allo studio dei consumi. Il preventivo come mezzo di studio per la regola dei consumi. Il lavoro domestico e la sua organizzazione. La prevenzione degli infortuni domestici. III CLASSE (ore 3) Concetti generali sull'arredamento razionale. Importanza fisiologica nel colore; visualizzazione degli ambienti. Esigenze estetiche, pratiche, igieniche e funzionali dell'arredamento moderno. I materiali usati per l'arredamento e le attrezzature della casa. Manutenzione della casa e del mobilio e attrezzature relative. Impianto del guardaroba. I vari tipi di tessuti e loro requisiti igienici ed economici. Comportamento dei tessuti agli agenti chimici, fisici e meccanici. Corredi tipo di biancheria da casa, personale e di vestiario. II vestiario nelle varie condizioni di vita e di lavoro. Manutenzione e conservazione del corredo familiare. Preventivi di acquisto. Semplici relazioni scritte sugli argomenti trattati. 14 IV CLASSE (ore 3) Richiamo alla composizione chimica degli organismi; funzione delle sostanze organiche e delle sostanze inorganiche. Concetto di alimenti semplici e di alimenti composti; concetto di energia. La valutazione dei bisogni energetici dell'organismo umano: metabolismo di base e funzionamento. Consumo di energia nelle varie attività lavorative. La razione alimentare. Richiami alla digestione dei vari alimenti e all'assorbimento dei prodotti della digestione. Schemi di razione per le diverse età, nelle varie condizioni fisiologiche. Criteri di scelta e di acquisto degli alimenti; coefficiente di rifiuto. La funzione dei condimenti. Compiti scritti sugli argomenti trattati. V CLASSE (ore 4) Approfondimento del concetto di razione alimentare e uso degli alimenti nella dieta giornaliera. La razione alimentare nelle varie età; diete speciali per particolari condizioni fisiologiche. Valore economico dei principi alimentari e degli alimenti. Calcolo del costo in relazione alla parte edibile. La cottura degli alimenti e le trasformazioni fisiche e chimiche relative. La conservazione degli alimenti: finalità e tecniche. Valore nutritivo degli alimenti conservati. Cenni sulle disponibilità e sui consumi alimentari del popolo italiano. La protezione alimentare dell'infanzia nell'età scolastica in Italia: criteri informatori e finalità. Educazione alimentare: finalità e tecniche. Compiti scritti sugli argomenti trattati. N. B.- Nello scrutinio finale e negli esami, la economia domestica e le esercitazioni pratiche relative hanno voto unico; la classificazione inferiore a 6 decimi implica la ripetizione, in sede di riparazione, di tutte le prove (scritta, orale, pratica). Torna su ^ IGIENE E PUERICULTURA Avvertenze - L'insegnamento dovrà avere anche carattere pratico e, pertanto, le nozioni teoriche dovranno essere integrate da esercitazioni. III CLASSE (ore 2) Richiamo alle nozioni di anatomia e fisiologia umana. Igiene dei principali apparati e sistemi. Mezzi di difesa e reazioni dell'organismo verso agenti esterni: fisici, chimici, batteriologici. Igiene della casa, della scuola, degli ambienti di lavoro. Principali malattie infettive. Trasmissione delle malattie infettive e profilassi. Portatori sani e portatori guariti. Immunità. Cenni di medicina sociale. Malattie del lavoro. IV CLASSE (ore 2) Igiene della gravidanza e del puerperio. Il neonato, sue prime cure e la sua alimentazione. Vari tipi di allattamento. L'alimentazione del secondo semestre di vita e quella del secondo anno. Le ghiandole a secrezione interna e la loro funzione nelle diverse fasi dello sviluppo fisico e psichico del bambino. Influenza dell'ambiente sull'educazione del fanciullo. Principali enti assistenziali dell'infanzia. L'igiene dell'alimentazione nelle varie età a partire dal secondo anno di vita. 15 Pronto soccorso: contusioni, ferite, emorragie, distorsioni, lussazioni, fratture, ingerimento di corpi estranei, svenimento, colpo di sole, colpo di calore, congelamento, assideramento, convulsioni, avvelenamento, morsicature, punture, asfissia da annegamento, lesioni da corrente elettrica. Respirazione artificiale. Esercitazioni pratiche di medicazioni, fasciature e tecnica delle iniezioni ipodermiche. Cassetta o armadio di pronto soccorso. Torna su ^ ESERCITAZIONI PRATICHE DI ECONOMIA DOMESTICA Avvertenze - Queste esercitazioni devono rappresentare a sistematica applicazione dei principi tecnicoscientifici studiati. Nello svolgimento del programma le alunne dovranno essere condotte all'approfondimento e alla realizzazione dei metodi adottati nella scuola media per l'insegnamento delle applicazioni tecniche. Secondo le direttive della presidenza, l'insegnante tecnicopratica collaborerà con l'insegnante di economia domestica ai fini dell'intesa di cui all'art. 2 del decreto ministeriale 7 maggio 1948, n. 1277, e successive modificazioni. I CLASSE (ore 2) Esercitazioni riguardanti l'ordine della persona e degli oggetti personali delle allieve, nella scuola e nella casa. Schemi ed elementari piante relative all'arredamento razionale e moderno. Esecuzione di semplici lavori a maglia e lavori fatti con materiale da intreccio. Semplici relazioni sulle operazioni svolte. II CLASSE (ore 2) Schemi riguardanti la distribuzione razionale dei mezzi di illuminazione e di riscaldamento. Esercitazioni di semplici lavori collage con materiali diversi. Cartonaggio Realizzazione di oggetti con materiali a piacere. Preventivi di spesa. Coltivazione di piante ornamentali della casa. Semplici relazioni sulle operazioni svolte. III CLASSE (ore 3) Operazioni di manutenzione della casa. Operazioni di conservazione del corredo familiare e degli arredi. Uso degli elettrodomestici. Semplici riparazioni degli impianti elettrico e idraulico. Schemi di armadi-guardaroba. Sistemazione razionale dei capi. Esecuzione di oggetti vari relativi allo svolgimento del programma. Manutenzione di piante ornamentali della casa. Preventivi di spesa. Tutte le operazioni saranno svolte secondo i principi della organizzazione razionale del lavoro. Relazioni scritte e orali. IV CLASSE (ore 2) Impianto e attrezzatura della cucina. Conoscenza e uso razionale dei vari utensili da cucina in relazione alle caratteristiche dei materiali che li compongono ed al loro valore economico. Uso degli elettrodomestici. Studio dei prezzi dei vari generi di consumo e criteri di acquisto. Esercitazioni di acquisto dei vari alimenti e riconoscimento pratico delle loro qualità. Calcolo del coefficiente di rifiuto degli alimenti. Uso razionale del frigorifero e del congelatore. Tecnica delle cotture fondamentali. Apparecchiatura della tavola e servizio. Rigovernatura. Preventivi di spesa e relazioni sulle operazioni svolte. Continua l'esecuzione di oggetti vari. Relazioni scritte. e orali sulle operazioni svolte. V CLASSE (ore 3) 16 Liste dei pranzi di vario tipo. Calcolo del valore energetico biologico ed economico degli alimenti. Preparazione e cottura dei principali alimenti. Studio delle trasformazioni fisiche e chimiche che essi subiscono. Preparazione di qualche piatte speciale. Calcolo di razioni alimentari varie, ad alto e basso costo. Preparazione di bevande (tè, caffè, ecc.). Preparazione di razioni relative alle varie età a particolari condizioni fisiologiche. Preparazione della tavola per le varie occasioni. Decorazione floreale della casa. Preventivi di acquisto e relazioni sulle operazioni svolte. Continua l'esecuzione di oggetti vari. Relazioni scritte e orali come sopra. Torna su ^ ESERCITAZIONI PRATICHE DI LAVORI FEMMINILI Avvertenze -- Queste esercitazioni rappresentano l'applicazione pratica delle cognizioni tecniche e artistiche acquisite dalle allieve durante il corso di studi. Nello svolgimento del programma, le alunne devono essere condotte all'approfondimento e ali:. realizzazione dei metodi adottati nella scuola media per l'insegnamento delle applicazioni tecniche. Tecnica della confezione e delle arti applicate femminili I CLASSE (ore 4) Introduzione al metodo di taglio adottato. Rilievo delle misure. Modello base: suo sviluppo e prime applicazioni. Modelli del corredino da neonato e di semplici indumenti da bambini. Primi punti a mano. Uso della macchina da cucire. Esecuzione di indumenti per bambini. Composizione ed esecuzione di motivi decorativi. II CLASSE (ore 4) Modello base della camicetta. Semplici trasformazioni dei modelli base della gonna e della camicetta. Confezione dell'uno o dell'altro capo. Composizione ed esecuzione di motivi decorativi. III CLASSE (ore 5) Modello base del vestito intero e semplici trasformazioni Messa in prova. Modello della camicia da notte e del pigiama per signora Confezione di un semplice vestito o di un capo di bianch eria. Studio delle rifiniture della biancheria con particolare riguardo all'applicazione di merletti. Confezione ed esecuzione di motivi decorativi per l'abbigliamento e l'arredamento. IV CLASSE (ore 4) Lo studio dei figurino per sartoria e biancheria. Movimenti dei modelli base per le varie trasformazioni. Norme per la scelta e la preparazione dei tessuti per capi di sartoria e di biancheria. Esecuzione in teletta dei modelli studiati. Confezione di un capo di biancheria o di sartoria. Studio ed esecuzione di motivi decorativi per l'abbigliamento e l'arredamento. V CLASSE (ore 5) Modello di vestaglia per donna. Esecuzione in teletta di modelli studiati. Confezione di un capo a scelta fra quelli che figurano nel programma del corso. Composizione ed esecuzione di motivi decorativi per l'abbigliamento e l'arredamento. 17 Nulla è innovato ai vigenti programmi per l'insegnamento della Religione e della Educazione fisica. Torna su ^ 18