Come ogni anno, la nostra scuola ha accolto le proposte educative
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Come ogni anno, la nostra scuola ha accolto le proposte educative
Come ogni anno, la nostra scuola ha accolto le proposte educative dell'Unicoop Firenze sui temi dell'alimentazione e dell'educazione alla cittadinanza attiva e responsabile. Nell'anno scolastico 2014/2015 sono stati attuati i percorsi specificati di seguito, rivolti all'intero gruppo classe e, di norma, affiancati da ulteriori attività dei docenti per l'approfondimento degli argomenti affrontati. Scuola primaria "Kaos" Classi coinvolte: SCUOLA E. Salgari E. Salgari CLASSE 3^ A 4^ A N. ALUNNI 26 21 Parole chiave:Racconto, sensi, mito, domande, saperi. Durata: Due incontri di due ore ciascuno in classe. Finalità: Sviluppare la curiosità verso i misteri dell’origine delle cose. Descrizione: Il mito del caos è il tentativo dei greci di dare una spiegazione alla genesi dell’universo, cercando di rispondere a quelle domande che da sempre e ovunque gli esseri umani si sono posti. Il racconto del mito come trasmissione di sapere, memoria e tradizione è proposto a bambini e bambine come un viaggio affascinante per parlare dell’origine delle cose. La narrazione accompagna la classe alla scoperta di alcune tra le storie più avvincenti sulle eterne domande dell'umanità. "…e mangiarono tutti felici e contenti" Classi coinvolte: SCUOLA E. Salgari E. Salgari A. Gelli CLASSE 1^ A 2^ A 1^ A N. ALUNNI 26 27 25 Parole chiave: Emozioni, sensi, favole, alimentazione. Durata: Due incontri di due ore ciascuno in classe. Finalità: - Stimolare la conoscenza del cibo attraverso i sensi. - Riflettere sulla valenza emotiva del cibo. Descrizione: Il cibo rappresenta una fonte inesauribile di curiosità e fantasia che, se stimolata e curata, può rivelarsi utile per creare fin dall’infanzia un rapporto positivo e consapevole con l’alimentazione. Attraverso spunti narrativi e visivi, in cui il cibo occupa un posto di grande rilievo, si trova il nesso tra l’educazione al gusto e i principî dell’alimentazione sana ed equilibrata. Il racconto di storie sollecita la fantasia delle bambine e dei bambini facendo loro rivivere immagini, idee ed emozioni legate al rapporto affettivo che il cibo suscita. "Dietro una gomma" Classi coinvolte: SCUOLA CLASSE N. ALUNNI E. Salgari 5^ A 18 Parole chiave: Pubblicità, bisogni indotti, strategie di vendita, filiera. Durata: Due o tre incontri di due ore ciascuno con la possibilità di un'uscita al supermercato. Finalità: • Fare acquisire graduale consapevolezza sui meccanismi che guidano le scelte di consumo. • Porre l'attenzione sul ruolo della pubblicità. • Scoprire alcune strategie di vendita. Descrizione: Pubblicizzata dagli spot, esposta in carte colorate e brillanti nei punti strategici di negozi e supermercati, la gomma da masticare diventa il pretesto per fare scoprire a bambini e bambine alcune strategie di comunicazione. Attraverso un'attività creativa la classe è invitata a progettare packaging e pubblicità di un prodotto assai presente nella vita quotidiana di bambini/e e adulti. Scuola secondaria di I grado "G. Garibaldi" "Occhio al cibo" Classe coinvolta: 2^ B - 27 alunni Parole chiave: Benessere, gruppi alimentari, principi nutritivi, piramide alimentare, stili di vita, consumo consapevole. Durata: Due o tre incontri di due ore ciascuno. È possibile un’uscita al supermercato. Finalità: Analizzare il concetto di alimentazione sana ed equilibrata. Riflettere sulle scelte alimentari. Riflettere su comportamenti e stili di vita. Descrizione: Alimentarsi in modo corretto è uno dei fattori essenziali per il mantenimento di un buono stato di salute. Partendo dai concetti di equilibrio e benessere, si dà inizio a un percorso di riflessione sui vari aspetti dell’alimentazione. Attraverso attività di gruppo, si analizzano comportamenti e stili di vita propri della nostra società e si individuano le caratteristiche di un’alimentazione sana ed equilibrata in rapporto al benessere psicofisico. "Obiettivo: impatto zero" Classi coinvolte: 2^ C - 26 alunni 2^ H - 27 alunni Parole chiave: Risorse naturali, rifiuti e impatto ambientale, filiera, biodegradabilità, sostenibilità, cittadinanza. Durata: Due incontri di due ore ciascuno in classe. Finalità: Riflettere sul valore economico, ambientale e sociale del "rifuto-risorsa" analizzando il ciclo di vita degli imballaggi. Riflettere sulle possibili soluzioni per la riduzione dei rifiuti e la loro gestione. Promuovere consapevolezza e responsabilità personale e collettiva nei confronti del problema rifiuti. Descrizione: Le attività umane, attraverso il consumo di risorse e la produzione di rifiuti, hanno effetti sempre più evidenti sull'ambiente in cui viviamo. A partire dal ciclo di vita di alcuni prodotti, il percorso analizza possibili soluzioni affinchè l'energia e la materia in essi immagazzinata possano trasformarsi in risorsa e non disperdersi nell'ambiente sotto forma di inquinamento. Attraverso un gioco di simulazione si promuove la consapevolezza delle dinamiche sociali alla base della crisi ambientale odierna, riflettendo insieme sulle possibili soluzioni. "Di razza umana. Strumenti per disimparare il razzismo" Classi coinvolte: 3^ A - 26 alunni 3^ B - 27 alunni Durata: Un incontro di due ore presso la struttura che ospita la mostra. Descrizione: Nel 1933 Albert Einstein si trasferì in America a causa delle persecuzioni antisemite che già imperversavano in Germania e in Europa. Allo sbarco negli Stati Uniti, come tutti gli emigrati, ricevette un modulo da compilare. Fra le molte domande cui bisognava rispondere ce n’era una che domandava: “Razza di appartenenza?” E lui scrisse: “Umana”. La moderna genetica umana ha da tempo concluso che la suddivisione in razze, in base ai caratteri somatici, è superficiale e biologicamente infondata: la razza è un falso dato scientifico ma, in modo paradossale, continua ad essere un concetto sociale a cui diamo un significato discriminante. A livello culturale e in modo socialmente condiviso continuiamo a usare questa categorizzazione per descrivere persone fisicamente o culturalmente diverse, per descriverci a nostra volta in contrapposizione, anche quando siamo realmente motivati a un superamento di questa opposizione. Come si combatte il pregiudizio razzista? Come si combatte un’opinione ritenuta scontata e incontrovertibile? In un periodo in cui, in Italia, la presenza degli immigrati viene percepita come un problema e motivo di conflitto sociale, si impone la necessità di rispondere a questi quesiti. È da questa prospettiva che parte la mostra interattiva Di razza umana. L’iniziativa si articola in un percorso in cui tutti i visitatori sono protagonisti e fruitori allo stesso tempo: nel corso di una simulazione i ragazzi e le ragazze vivono in prima persona l’esperienza dell’essere “altro”, dell’essere diverso; mettendosi nei “panni dell’altro” questa irriducibile diversità viene progressivamente messa in discussione. Secondo Einstein è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. Vero, ma se il razzismo è un fenomeno culturale, e quindi appreso, allora si può disimparare. "Minori al lavoro" Classe coinvolta: 3^ C - 22 alunni Parole chiave: Globalizzazione, lavoro minorile, diritti, responsabilità, etica dei consumi, cittadinanza. Durata: Due incontri di due ore ciascuno in classe. Finalità • Prendere coscienza della complessità del fenomeno del lavoro minorile. • Riflettere sulla differenza tra lavoro e sfruttamento minorile. Descrizione: Il processo di globalizzazione ha trasformato radicalmente il mondo del lavoro sia nei paesi del Sud del mondo che in quelli del Nord. Attraverso giochi di simulazione si focalizza l'attenzione su come il lavoro minorile si inserisca in questo complesso quadro economico. Insieme ai ragazzi e alle ragazze si analizzano gli effetti di questo fenomeno per i minori coinvolti e per la società nel suo insieme. In quest'ottica lo sfruttamento del lavoro minorile diventa una chiave di lettura per evidenziare i legami esistenti tra l'agire locale e gli effetti globali, nonché l'importanza della tutela su scala mondiale dei diritti umani. "Coop per l'arte" Classe coinvolta: 3^ D - 22 alunni Durata: Quattro incontri con le insegnanti in orario pomeridiano presso la Fattoria di Celle. Una visita di due ore e mezzo con la classe presso la Fattoria di Celle. Descrizione: Per la prima volta ho sentito parlare gli alberi e tutte le piante, per la prima volta mi sono accorta di essere stata accolta dalla natura…. Questo è uno dei tanti pensieri senza firma lasciati presso un’opera d’arte, nel parco della Fattoria di Celle. Sempre tra i pensieri espressi dai ragazzi/e: … in questo percorso ho visto non solo opere ma paesi culture e persone, modi di vedere il mondo e analisi introspettive. La mente come gli occhi, mi si sono aperti di più… Con l’associazione Vivarte, si propongono nuove modalità di approccio al valore e ai contenuti dell’arte contemporanea per bambini, ragazzi ma anche per insegnanti. Obiettivi del progetto sono un approccio nuovo e libero all’arte contemporanea, assieme ad uno stimolo alla comprensione e soprattutto all’interazione del pubblico con le opere d’arte. L’iniziativa è strutturata in una visita nel parco, finalizzata a favorire la percezione del dialogo esistente tra forme dell’arte e forme della natura. Ciascun visitatore è portato ad osservare e a riflettere sull’esistenza di legami indissolubili tra opere e ambiente. Le classi vengono accompagnate in una passeggiata tra le opere. L’idea è proprio quella di un viaggio, durante il quale si offre una lettura del paesaggio e delle installazioni attraverso l’aiuto di misteriosi personaggi . Nel parco le bambine e i bambini incontrano un folletto: non parla ed i suoi gesti sono semplici, il suo corpo funziona come un richiamo che aiuta ad osservare le opere e a capirne il contenuto. In un certo senso il folletto mostra il punto di vista dell’artista, ma rappresenta anche un modo nuovo di suscitare emozioni di fronte all’opera. I ragazzi e le ragazze più grandi, invece, camminano nel parco e si imbattono in personaggi dei più diversi, dalla figura tradizionale dello storico dell’arte che sempre aiuta ad agganciare il pensiero contemporanee a quello antico, all’attore che dà voce agli scritti dell’artista, fino a specialisti che parlano loro delle piante, dei profumi e degli animali che popolano il bosco.