dall`ufficio ricerca e sviluppo

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dall`ufficio ricerca e sviluppo
DALL’UFFICIO RICERCA E SVILUPPO
DA
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C II O
O RR II C
C EE RR C
CA
A EE SS V
V II LL U
U PP PP O
O
D
I PESI DELL’INDICE
di Fabiola Canavesi
Quanto pesa il pedigree negli
indici dei tori in prima uscita
per i caratteri produttivi e
quanto incide la deviazione
dalle contemporanee delle loro
figlie? Quanto conta una
lattazione in un IGV per la
produzione o una valutazione
morfologica in un IGV per la
morfologia?
Queste domande hanno una
risposta precisa che dipende
dall’ereditabilità, cioè dalla
facilità con cui la superiorità
genetica può essere trasmessa
alla progenie e dal numero di
informazioni, figlie nel caso dei
tori o lattazioni e numero di
figli indicizzati per le vacche.
In questo articolo si cerca di
indicare il peso che ogni
informazione può avere nel
determinare l’indice genetico di
un animale.
Il calcolo dell'indice
C
alcolare un indice genetico significa elaborare i dati misurati
sugli animali in produzione, ripulendoli da tutti gli effetti ambientali
al fine di quantificare le differenze a
livello genetico che esistono fra gli
animali. La valutazione genetica tiene
conto anche di tutte le parentele esistenti e quindi degli accoppiamenti
preferenziali, cioè del fatto che le migliori vacche vengono accoppiate con
i migliori tori.
Gli effetti ambientali di cui si tiene
conto sono differenti per ciascuno
dei caratteri considerati: caratteri produttivi, morfologici, difficoltà al parto
o mungibilità.
I principali effetti ambientali considerati nel calcolo degli indici genetici
per la produzione sono i seguenti:
– lunghezza della lattazione;
– numero di mungiture;
– età, mese di parto, ordine di parto e zona di produzione;
– intervallo parto-concepimento;
– allevamento-anno-stagione.
Per i caratteri morfologici, i fattori
ambientali sono:
– età e stadio di lattazione;
– allevamento - anno - giorno di
valutazione.
Il prodotto delle valutazioni genetiche sono gli Indici Genetici Vacche
(IGV) e Indici Genetici Tori (IGT).
Gli indici genetici dei tori
È possibile scomporre l’indice genetico di un toro (IGT) in base alle
fonti di informazione che lo hanno
costituito e determinare il peso di ciascuna di esse.
In tabella 1 (per i caratteri produttivi) e 2 (per i caratteri morfologici)
sono riportate le enfasi relative di ciascuna informazione, cioè il peso in
Tabella 1
I pesi delle diverse fonti di informazione negli Indici Genetici Tori
dei caratteri produttivi
Lattazione
Padre + Madre
Figlie
Soggetto
Ereditabilità = 0.30
N. lattazioni
N. figlie
a
b
c
TORO
0
0
0
0
0
0
0
0
2
10
20
50
100
500
-
1.000
0.677
0.286
0.167
0.074
0.038
0.008
0.333
0.714
0.833
0.926
0.962
0.992
Tabella 2
I pesi delle diverse fonti di informazione negli Indici Genetici Tori
dei caratteri morfologici
Ereditabilità = 0.15
Soggetto
TORO
Valutazione
Padre + Madre
Figlie
N. valutazioni
N. figlie
a
b
c
0
0
0
0
0
0
0
0
2
10
20
50
100
500
-
1.000
0.677
0.286
0.167
0.074
0.038
0.008
0.333
0.714
0.833
0.926
0.962
0.992
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BIANCO NERO 7/98
K Y C M - p. 36
Tabella 3
I pesi delle diverse fonti di informazione negli Indici Genetici Vacca
dei caratteri produttivi
Lattazione
Padre + Madre
Figlie
Soggetto
Ereditabilità = 0.30
N. lattazioni
N. figlie
a
b
c
VACCA
1
2
3
4
4
4
0
0
1
0
2
10
0.176
0.250
0.247
0.316
0.234
0.115
0.824
0.750
0.603
0.684
0.509
0.253
0.150
0.256
0.631
Tabella 4
I pesi delle diverse fonti di informazione negli Indici Genetici Vacca
dei caratteri morfologici
Valutazione
Padre + Madre
Figlie
Soggetto
Ereditabilità = 0.15
N. valutazioni
N. figlie
a
b
c
VACCA
1
1
1
1
0
1
2
10
0.081
0.066
0.055
0.024
0.919
0.747
0.630
0.279
0.187
0.315
0.697
percentuale nell'indice.
I tori, non hanno lattazioni, né
proprie valutazioni morfologiche che
possono fornire informazioni per il
calcolo degli indici. Quindi le fonti di
informazione di un IGT si riducono a
due componenti:
– padre e madre;
– figlie e/o figli (ripuliti dall'effetto
delle madri) .
All'aumentare del numero delle figlie il contributo relativo di padre e
madre scompare. Infatti se con 2 figlie il pedigree (padre e madre) pesa
circa per il 68%, con 10 figlie il peso
scende a 29% e con 20 figlie, cioè
quando l'IGT viene pubblicato per la
prima volta, pesa per il 16%, con 50
figlie scende al 7% e con 100 è intorno al 4%. Pesi analoghi si ritrovano
per la morfologia nonostante la differenza in ereditabilità con i caratteri
produttivi.
Gli indici genetici delle vacche
Come per i tori, anche per gli indici genetici delle vacche è possibile individuare il peso che ogni fonte di
informazione ha nel determinare l’indice genetico. In questo caso le fonti
di informazione su cui si basa l'indice
includono anche le lattazioni della
vacca stessa. Per gli indici genetici
dei caratteri produttivi sui soggetti
femmina sono tre, quindi, i tipi di
informazione:
– lattazioni;
– padre e madre;
– figlie e/o figli (ripuliti dall'effetto
dei padri).
La tabella 3 riporta l'importanza relativa di ciascuna di queste informazioni sull'indice di una vacca tenendo
conto dell'aumentare del numero di
lattazioni, o del numero di figli o figlie. Poichè il numero di lattazioni è
biologicamente limitato, le informazioni genetiche relative ai genitori
contano molto. Per un soggetto che
ha una sola lattazione il suo dato produttivo (la deviazione dalle contemporanee) incide per il 18 % sull'indice, mentre padre e madre contribuiscono a determinare il restante 82%
dell'IGV. Il peso dei genitori diminuisce all’aumentare del numero di figlie
e figli indicizzati. Nel caso in cui una
vacca sottoposta ad Embryo Transfer
(Trasferimento Embrionale) abbia 10
figli e figlie indicizzati, le sue 4 lattazioni contano per circa il 12%, padre
e madre incidono per il 25% e la progenie per il 63% dell’indice. Le informazioni sulla progenie (figlie e figli)
contano molto perché sono una verifica diretta della capacità dell'animale
di trasmettere superiorità genetica alla
progenie, e questo è quello che ci
interessa stimare con gli indici genetici. I pesi sono diversi nel caso dei ca-
ratteri morfologici, che presentano
minore ereditabilità rispetto ai caratteri produttivi. Per i caratteri morfologici le fonti di informazioni sono:
– valutazione morfologica;
– padre e madre;
– figlie e/o figli (ripuliti dall'effetto
dei padri).
I pesi relativi sono riportati nella
tabella 4. La valutazione morfologica
propria di un animale incide per l'8%,
mentre padre e madre determinano il
restante 92% dell'indice. Il sistema italiano delle valutazioni morfologiche
utilizza solo i dati delle primipare,
quindi il numero massimo di valutazioni morfologiche possibili non cambia nel tempo ed è sempre uguale a
uno. Di conseguenza, nel tempo, la
valutazione morfologica propria perde importanza rispetto alle nuove
informazioni genetiche relative ai figli
e alle figlie. Questo non significa che
la valutazione morfologica dell'animale conti poco, ma indica che 10 valutazioni genetiche delle figlie, le quali
hanno a loro volta 10 figlie valutate
valgono di più di una sola informazione anche se raccolta direttamente
sul soggetto indicizzato.
A ciascuno il suo peso
Questo processo di scomposizione
degli indici è uno strumento utile per
capire quanto e come tutte le informazioni relative ad un soggetto contribuiscano a determinare il valore
dell’indice genetico. La scomposizione degli indici è importante inoltre in
quanto permette di capire meglio il
procedimento di calcolo degli indici.
I pesi di ciascuna fonte di informazione, valore genetico dei genitori, della
progenie e misurazioni dirette sull’animale, dipendono dal numero di osservazioni e variano al variare dell’ereditabilità e della ripetibilità del carattere indicizzato. La scomposizione
di un IGT è visibile on-line nel Report Genetico Toro, nel Thor e per le
vacche nel DAMT. Il semplice calcolo
dei pesi delle fonti di informazione
permette di capire il valore di ognuna
nell’indice di un toro: il contributo di
padre e madre, delle madri delle sue
figlie e, soprattutto, delle figlie rispetto alle contemporanee di stalla, che è
forse l’informazione più importante
nel definire la superiorità genetica di
un riproduttore.
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BIANCO NERO 7/98
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