Arrestato mentre sotterra armi nel proprio terreno agricolo

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Arrestato mentre sotterra armi nel proprio terreno agricolo
29.10.2013
h 14:17
Di Redazione
Arrestato mentre sotterra armi nel proprio terreno agricolo
Operazione dei carabinieri grevigiani a Uzzano, in manette un 76enne
GREVE IN CHIANTI - A seguito di un servizio info-investigativo condotto dai militari del comando della
Stazione di Greve in Chianti, è stato tratto in arresto in flagranza di reato V.E., 76enne del posto,
pregiudicato, mentre era intento a scavare una buca nel proprio terreno agricolo, in località Uzzano.
Qui erano occultati in due involucri di plastica una doppietta calibro 12, priva di marca, un fucile automatico
calibro 20 con matricola abrasa sulla canna, risultato provento di furto in abitazione nel Comune di Reggello,
commesso il 2 agosto scorso, e 39 cartucce calibro 12.
Tutto il materiale era illegalmente detenuto. Tutto il terreno è stato sottoposto a perquisizione anche con
l’ausilio di unità cinofile, con l’intento di trovare ulteriori armi o munizioni ma con esito negativo.
L'uomo, accusato di illecita detenzione di armi, è stato portato presso la Casa Circondariale di Firenze
Sollicciano a disposizione dell’autorità giudiziaria
29.10.2013
h 11:30
Di Redazione
Un successo la presentazione del libro di Mauro Messini
Il compianto professore ha lasciato una grande testimonianza sul tema dell'eresia
GREVE IN CHIANTI - Grande partecipazione sabato 26 ottobre alla presentazione del libro di Mauro Messini "Ubertino
da Casale", uscito postumo per volontà della moglie, Maria Luisa Tapinassi, che ha portato a termine un sogno del
compianto professore.
Il sindaco Alberto Bencistà non ha fatto mancare il suo saluto ai numerosi intervenuti, facendo un ritratto dell'uomo , del
cittadino e rimpiangendo la mancata possibilità di discorrere ancora di un argomento tanto attuale, come l'eresia e gli
eretici.
E' seguito l'intervento del professor Giuseppe Panelladell'Università Normale di Pisa che ha svolto una splendida lezione
di un'ora sul peso e valore di quest'opera, inserendola nel quadro più vasto dei movimenti ereticali e del senso profondo che
questi hanno avuto ed hanno come "fiume sotterraneo".
Sia lui che Maria Luisa Tapinassi, intervenuta successivamente, hanno molto apprezzato l'intervento dei curatori dell'opera
per il recupero delle note mancanti attraverso i documenti originali , consentendo al libro di rispettare la scientificità del
contenuto.
LorellaRotondi, consigliere delegato alla cultura per il Comune di Greve in Chianti, ha ringraziato gli intervenuti, ma ha
voluto precisare anche il prezioso contributo avuto dalla professoressa Laura Marconcini, presidente dell'Associazione
Cultura Classica Atene e Roma di Pontedera e del professor Morelli. E dell'affettuosa collaborazione grafica di Marco e
Giuliano Monnecchi che hanno dato il giusto "vestito" all'opera.
Nel suo intervento il professor Giulio Bencistà, ex preside delle scuole medie grevigiane, ha ripercorso momenti di
affettuosa vicinanza a Mauro Messini che gli hanno reso meno pesante il duro lavoro assegnatogli come correttore di
bozze.
La serata si è conclusa con un rinfresco: perché si voleva brindare, per volontà della signora Tapinassi, al lavoro lasciato dal
marito, alla gioia di averlo conosciuto che attenua certamente il dolore della perdita.
29.10.2013
h 11:14
Di Cecilia Barbieri
Claudia Piccini, la scrittrice grevigiana scelta da Marco Vichi
Suoi tre racconti inseriti all'interno del grande lavoro collettivo "Decameron 2013"
GREVE IN CHIANTI - Ha il Chianti nel cuore Claudia Piccini, la scrittrice grevigiana scelta da Marco
Vichi con tre suoi racconti inediti, inseriti nel tomo “Decameron 2013”, l’omaggio che 40 “scribacchini
toscani” hanno fatto a Giovanni Boccaccio per i 700 anni dalla sua nascita (che ricorreva esattamente 16
giugno 2013).
Il libro edito da Felici Editore è uscito a maggio 2013 ed è stato presentato in giro per la Toscana, riscuotendo
un grande successo.
Claudia, come nasce la collaborazione con Marco Vichi?
"Leggo Marco Vichi da tempo, i suoi libri mi hanno sempre appassionata, ma nonostante abitassimo in zone
molto vicine il nostro incontro è avvenuto un po’ casualmente e senza programmazioni. Ci siamo conosciuti
tramite un ex collega di lavoro, in un momento in cui fra l’altro ero molto impegnata e non avrei mai pensato
di trovarmi davanti una bella mattina di ottobre il grande Marco Vichi. Le belle sorprese spesso avvengono
quando meno ce lo aspettiamo: quel che mi ha subito colpito è stata la sua disponibilità e naturalezza, doti
che io reputo di un valore inestimabile, umanamente parlando. Se questi pregi appartengono a un personaggio
noto il valore raddoppia. Ci siamo scambiati un po’ di idee, e mi ha parlato di questo suo bel progetto
"Decameron 2013", mi ha chiesto di scrivere alcuni racconti dandomi tutte le dritte inerenti. Il progetto, che
mi è sembrato nell’immediato davvero buono… oggi confermo ottimo, e così pian piano è nata la
collaborazione".
Come è strutturato il "Decameron 2013"?
"Quaranta scrittori si sono riuniti nel Castello di Fontenera per trascorrere alcuni giorni lontani dalla
confusione dei giorni nostri, per raccontarsi delle storie che tentino di spiegare lo spirito del nostro tempo. La
“Grande Crisi”, il senso di precarietà, l'amore, la paura, insomma le cose della vita in questo anno di grazia
Duemilatredici, si articolano in 100 novelle (10 racconti al giorno per 10 giorni) e la loro lettura assurge a
ricetta medica per lo spirito e per raddrizzare la nostra conoscenza. Dice infatti Marco Vichi: “Perché il
narrare è conoscenza, è una medicina che cura i mali dell'animo e ci fa scoprire gli altri e noi stessi”".
Ci racconta la scelta di questi suoi tre racconti come è avvenuta?
"Il "Decameron 2013" è suddiviso in 10 giornate ognuna con un tema: giornata dedicata alle donne, agli
uomini, ai bambini, alle beffe....alla paura, agli amori infelici…giornate a tema libero. Io ho scritto tre
racconti. Il primo racconto fa parte della giornata dedicata agli amori infelici, “Coincidenze della mente”. Il
secondo racconto nella giornata dedicata agli uomini, “Quando la vita ti fa un regalo”. Il terzo nella giornata
libera, “L'ingrediente segreto”. “Coincidenze della mente” tratta il tema della difficoltà di comunicazione fra
uomo e donna in un momento in cui è sempre più difficile avere tempo e fiducia in chi ci sta accanto. La crisi
attuale è una crisi prima di tutto dello spirito che si ripercuote nelle relazioni sociali, ma anche nei rapporti a
due. “Quando la vita ti fa un regalo” invece tratta della perdita del lavoro: io parto dal presupposto che la crisi
di valori sia una causa e un effetto della crisi economica, causa perché la mancanza di valori deteriora il
sistema ed inevitabilmente le conseguenze sono di tipo anche economico, effetto perchè quando ti mancano i
soldi puoi cadere in delle tentazioni forti come rubare e tradire".
E il terzo?
"“L'ingrediente segreto” ha uno stile più ironico, seppure trattando il tema delle raccomandazioni e della
smania del successo personale, diciamo che la protagonista si prende una bella rivincita...una sana rivincita.
La scelta de temi si basa su quelli che secondo me sono alcuni argomenti portanti e delicati, le relazioni i
rapporti, la mancanza di lavoro, questa voglia di essere famosi che ci fa dimenticare chi siamo e dove
veramente vogliamo dirigere la nostra vita. Attraverso tutte le storie del Decameron e non solo le mie si
riflette, ci si confronta, a volte si ride altre si piange, ci si addolora, ma si esce rafforzati e consapevoli di
quello che possiamo fare per migliorare noi stessi e la società che ci circonda".
Nel "Decameron 2013" tutti gli scrittori compaiono con uno pseudonimo. Il suo è Piccola. Chi lo ha
scelto e come nasce questo nome?
"Lo pseudonimo “Piccola”, l'ho scelto insieme a Marco, lui me lo ha proposto, avrei potuto cambiarlo, ma
richiama un po’ il mio cognome e mi fa sentire un po’ la "fanciullina" del Pascoli. E quando si è un po’
fanciullini i nostri sentimenti vengono meglio esternati e son più veri, per cui mi è sembrato adatto per il
"Decameron 2013" e mi sono subito affezionata".
Nel volume ci sono novelle scritte anche da scrittori molto noti. Cosa si prova ad avere il proprio nome
scritto accanto a quello di personaggi del calibro di Sandro Veronesi, Mario Spezi, Alessandro
Benvenuti, Leonardo Gori, Enzo Fileno Carabba…?
"Io amo sempre conoscere nuove persone, dalle persone più semplici e meno conosciute, fino alle più famose
e navigate, ognuno ci dona qualcosa e ci arricchisce… Certo sapere di aver condiviso un'esperienza così bella
con alcuni dei grandi scrittori citati è un grande onore per me, ho conosciuto alcuni di loro alle varie
presentazioni e sono persone di grande esperienza, generosità e che stimo molto, e non perché vendono tanti
libri, ma perché hanno la passione per la scrittura dentro e si avverte. Il ringraziamento va a Marco Vichi che
ha un altro dono, quello di aver dato la possibilità a scrittori meno conosciuti di essere letti".
Quando è nata la sua passione per la scrittura?
"Io ho una passione per la scrittura fin da quando avevo 16 anni, quando ho partecipato al primo concorso
letterario grazie alla mia insegnante di lettere e l'ho vinto, non ho smesso più. Ho pubblicato il mio primo
libro nel 2006".
Quali sono gli altri libri che ha pubblicato?
""L’importante è sentir battere il cuore" in cui racconto la storia dell'unica nonna che mi è rimasta, oggi 94
enne. E’ la storia della sua famiglia, dalla nascita passando per tutto il periodo della seconda guerra mondiale,
me la raccontava fin da piccola, poi quando studiavo ogni tanto ritornava con questi suoi personalissimi
racconti sulla guerra, e da lì iniziò a balenare l'idea di un romanzo proprio per mantenerne viva la memoria.
L’ho presentato nel 2007 alla Fiera di Torino, ed è stato letto in molte scuole. “Stavo Aspettando Te” il
secondo, edito con Ibsikos di Empoli, e l’ultimo “Se Fossi Lei”, che è invece un romanzo epistolare in chiave
moderna, in cui una giovane donna deve ricomporre il puzzle del suo passato. Ho anche pubblicato un libro di
poesie con altre autrici dal titolo “Sei anime in armonia”, curato con prefazioni in particolare. Mi preme
ricordare la prefazione al libro “Mare di pane” di Alessandro Pieri, un grande uomo, un grande mattone
della nostra storia del dopoguerra».
Quale rapporto ha con il territorio nel quale vive, il Chianti? E’ fonte d’ispirazione per i suoi scritti?
"Il Chianti è il mio rifugio, la mia passione, oltre che fonte d’ispirazione. Oggi per lavoro si corre qua e là, si
corre troppo. Ecco un altro effetto della crisi di valori ed economica allo stesso tempo, ma in realtà poi c'è
sempre un luogo in cui ci si sente a casa, per me il mio vigneto nel Chianti, la mia casa in campagna, questo il
mio nido è lì che riesco far uscire i miei scritti".
Quali sono i suoi progetti futuri?
"Adesso sto ancora presentando gli ultimi libri: “Sei anime in armonia” (poesia), che ho curato e “Se fossi
lei” (romanzo). Le presentazioni sono importanti e vanno sempre seguite bene. In realtà amo molto le
collaborazioni con altri scrittori, perchè si scambiano emozioni esperienze e ci si raccorda secondo le affinità.
Ho inoltre un progetto che vorrei realizzare, un romanzo a quattro mani non facile, perchè devi trovare lo
scrittore che abbia uno stile che si accordi alle tue note... ho provato ma sono ancora in cerca, non è facile per
via del tempo e degli impegni...ma lancio un'offerta se qualcuno fosse interessato…".
29.10.2013
h 10:43
Di Redazione
Ferrone: "Ecco cosa ha voluto dire l'alluvione per la mia casa"
Un'altra foto-testimonianza da parte di un nostro lettore. Ecco tutte le immagini
FERRONE (GREVE IN CHIANTI) - Uno dei "nodi" principali dell'alluvione che lunedì 21 ottobre ha
devastato la valle della Greve è, probabilmente, il contestatissimo cantiere della zona artigianale del Ferrone,
fermo ormai da anni.
Ma, in alcune sue parti, costruito: come il muro in cemento armato nell'area di Molamezza, che ha fatto come
"diga" a una parte di Greve in piena.
Le foto che vedete qui sopra ce l'ha inviate un nostro lettore, uno degli alluvionati del Ferrone, Lorenzo
Querini: "Sono il proprietario dell'abitazione localizzata a ridosso del muro di cemento armato sovrastato dal
"famoso" cantiere chiuso da tempo. Ed ecco i danni causati dall'esondazione".
E basta guardare la riga lasciata dal fango e dall'acqua per capire cosa ha dovuto patire questa famiglia... .
Mercoledì 30 Ottobre, 2013 CORRIERE FIORENTINO - FIRENZE © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sotterra i fucili nel suo campo
Arrestato un settantenne
GREVE — Quando, lunedì scorso, i militari lo hanno fermato stava sotterrando il suo arsenale
personale nel campo di sua proprietà vicino al Castello di Uzzano, a GREVE. L'uomo, un
settantaseienne della zona, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, è finito in manette con
l'accusa di detenzione illecita di armi e trasferito nel carcere di Sollicciano. Le armi erano
sistemate nelle loro custodie e avvolte in due involucri di plastica. Si tratta di una doppietta
calibro 12, priva di marca, e di un fucile automatico calibro 20, entrambi detenuti illegalmente.
Sequestrate dai carabinieri della stazione di GREVE anche 39 cartucce calibro 12. Tutto il terreno
intorno alla fattoria dell'uomo è stato perquisito anche con l'aiuto delle unità cinofile, ma non
sono state scoperte altre armi. Accertamenti sono in corso da parte dei militari per capire come
l'anziano si fosse procurato i fucili e quale uso intendesse farne. Tra le ipotesi, quella che l'uomo,
già arrestato in passato per detenzione illecita di armi, li usasse per cacciare di frodo, tanto più
che il frigorifero della sua abitazione era pieno di cacciagione. Dalle verifiche effettuate, il fucile
automatico calibro 20 è risultato rubato il 2 agosto in un'abitazione di Reggello. L'anziano ha
precedenti di polizia per furto, detenzione illecita di armi e altri reati minori. (Matteo Leoni)
RIPRODUZIONE RISERVATA
LA NAZIONE
FIRENZE
mer, 30 ott 2013
GREVE ARRESTATO
Nasconde
due fucili
sotto terra
Uno è rubato
FATTORIA del Chianti con armeria abusiva. I carabinieri della stazione di Greve e della
Compagnia di Figline hanno arrestato un agricoltore di 76 anni, E.V per detenzione illegale di
armi. L’uomo, pregiudicato, è stato sorpreso dai militari in flagranza mentre era intento a scavare
una buca nel proprio terreno agricolo in località Uzzano. All’interno, avvolti in involucri di
plastica, erano nascosti due fucili, una doppietta calibro 12, priva di marca e un fucile automatico
calibro 20 con matricola abrasa sulla canna, oltre a 39 cartucce calibro 12. Ad un successivo
controllo, il fucile con la matricola abrasa è risultato provenire dal furto in una abitazione di
Reggello, avvenuto il 2 agosto scorso. Al pregiudicato i carabinieri sono arrivati a seguito di un
apposito servizio di investigazione portato avanti dai militari della stazione di Greve. Dopo il
rinvenimento delle armi, tutto il terreno di proprietà di E.V., è stato sottoposto a perquisizione
anche con l’impiego di unità cinofile con l’intento di trovare altre armi o munizioni, ma l’esito
della ricerca è stato negativo. L’uomo, accusato di illecita detenzione di armi, è stato rinchiuso
presso la casa circondariale di Sollicciano.
anset