Nei dintorni - PaesiOnLine
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Smart Guide Ouarzazate Data di pubblicazione: 16/03/2017 Tag più popolari Avventura Arte e cultura Enogastronomia Giovani e single Mete per la famiglia Mete romantiche Divertente Elegante Il meglio secondo voi Paragrafi Nei dintorni............................................................................................. Itinerari e escursioni.............................................................................. Vita notturna.......................................................................................... Meteo..................................................................................................... Giudizio degli utenti............................................................................... 2 3 4 4 6 1. Dune di Erg Chegaga (Nei dintorni) 2. La Via Del Sale (Itinerari e escursioni) 3. Ait-Ben-Haddou (Nei dintorni) 4. Marocco, cercare un'emozione (Itinerari e escursioni) 5. notte nel deserto (Itinerari e escursioni) 6. Ricorrenze Annuali (Eventi e Manifestazioni) 7. Consigli Utili (Vita notturna) 8. Consigli Utili (Cucina e vini) 9. casba 10. oasis fed 11. studi cinematografici Redazione Per quanto la redazione di PaesiOnLine lavori costantemente al controllo e all'aggiornamento delle informazioni turistiche, invitiamo i nostri lettori a verificare personalmente tutte le notizie di viaggio prima della partenza; pertanto si declina ogni responsabilità per qualunque situazione spiacevole o dannosa derivante dall'uso delle informazioni riportate sul sito. Pagina 1 PaesiOnLine.it Smart Guide Nei dintorni Dune di Erg Chegaga Nei dintorni Ci sono due luoghi in Marocco che offrono la possibilità di un'esperienza ravvicinata con il maestoso deserto del Sahara: il primo, quello più conosciuto, molto frequentato ed al centro delle principali rotte turistiche dei tour operator e dei gruppi organizzati, è Merzouga. Facilmente accessibile, offre numerose possibilità di escursioni, pernottamento, tanto che il turista viene immediatamente assalito dai procacciatori di escursioni e vi troverete molto probabilmente ad incrociare carovane di turisti in pieno deserto...insomma, un pò poco deserto per essere chiamato tale. Ma c'è un altro luogo, molto meno conosciuto e che le guide turistiche citano appena: si chiama Erg Chegaga ed offre uno spettacolo naturale sorprendente, con le dune più alte del Marocco che raggiungono un'altezza di oltre 300 metri. Ma soprattutto, è un luogo più difficile da raggiungere e ciò consente di mantenere intatto il suo fascino e la sensazione di avventura. Per arrivare alle dune di Chegaga è necessario raggiungere la piccola località di M'hamid, nell'estremo sud del Paese ai confini con l'Algeria e proseguire per circa due ore nel deserto in fuoristrada. E' perciò necessario affidarsi a qualche agenzia locale. Dopo varie e accurate ricerche sul web ecco trovata la soluzione: la piccola agenzia di Hassan offre un turismo eco compatibile, attenta all'impatto ambientale e composta da un'equipe di beduini veri esperti dell'ambiente desertico: Bivouac sous les étoiles. Prendiamo accordi dall'Italia circa il percorso che vorremmo fare, inviamo una caparra e ci diamo appuntamento alle 14.00 davanti all'agenzia. Dopo un benvenuto con te alla menta e qualche indicazione, acquistiamo l'acqua per 24 ore, pranziamo presso uno snackbar nel villaggio a dir poco allucinante e siamo pronti per partire in fuoristrada. L'ambiente desertico ci appare subito splendido e selvaggio, prevalentemente roccioso, con lo sfondo di montagne imponenti, banchi di sabbia e qualche palma solitaria. Dopo circa un'ora e mezza arriviamo ad un'oasi verdissima, dove facciamo una sosta e Hassan comincia a riempire alcune taniche con l'acqua di un rigagnolo che scorre tra le palme. Gli chiedo a cosa servirà tutta quellacqua e mi risponde sorridendo...per i bagni, per l'auto...per il te, per la cena. Gli do una pacca sulla spalla dicendogli che l'acqua per il te e per la cena la fornirò io... Proseguiamo ancora per una mezz'ora fino a scorgere in lontananza le impressionanti dune: l'ambiente è incredibilmente affascinante, ai piedi delle dune di sabbia che si innalzano maestosamente, si estende un prato verdissimo dove brucano i dromedari: sembra quasi un paesaggio dipinto, irreale. Eccoci al campo dove trascorreremo la notte: siamo noi tre e cinque beduini che si occuperanno del campo. Ci mostrano la cucina, la tenda per la cena e la nostra per il pernottamento, al cui interno nel pomeriggio fa un caldo infernale mentre fuori la temperatura sarà di circa 28 gradi. Resto sorpreso dai bagni: mi aspettavo una turca con una buca ed invece ecco 4 wc spuntare dalla sabbia collegati ad una cisterna d'acqua che offre anche una doccia...incredibile! Siamo circondati da sabbia e da dune, forse siamo gli unici turisti questa sera nel raggio di 50 km quadrati, la sensazione è semplicemente elettrizzante. Dopo un altro te alla menta bollente (ho controllato...hanno usato la mia acqua!) siamo pronti per la lunga camminata nella sabbia che ci condurrà in cima alla duna più alta per ammirare il tramonto. Impieghiamo circa un'ora Pagina 2 durante la quale scaliamo diverse dune, dalla cima delle quali ci appare ogni volta una vista mozzafiato, nulla in confronto a quella che offrirà la gran duna di Chegaga: una vista sconfinata su un mare fatto di dune senza fine, che si perdono all'orizzonte. Il sole comincia a scendere rendendo l'ambiente surreale. Ci godiamo questo momento indimenticabile seduti in silenzio, che viene interrotto solo dalle urla di Davide che comincia a correre su e giù per le dune fino allo sfinimento. Torniamo al campo e ci prepariamo per la cena, che ci viene servita nella tenda principale. Ci si siede su grossi cuscini, si cena a lume di candela e una lampada ad olio, con zuppa e tajine di manzo e verdure. La serata trascorre piacevolmente tra canti, balli e tamburi degli ormai amici marocchini, che ci offrono il meglio della loro tradizione. E' giunta l'ora di andare nella nostra tenda per la notte, usciamo ed ammiriamo un altro spettacolo incredibile: non c'è un centimetro del cielo che non sia occupato da una stella, talmente luminose da far intravedere le dune nell'oscurità. La notte diventa subito fredda e ci copriamo con tutte le coperte che abbiamo a disposizione. Ci svegliamo prima dell'alba ed osserviamo un altro momento così semplice ma così meraviglioso: lo spuntare del sole dalle dune. Abbiamo già la colazione preparata su un tavolino all'aperto in mezzo alle dune, accanto alla tenda: pane, marmellata, succo d'arancia, formaggio, latte e te alla menta. Improvvisamente si alza un leggero vento che inizia lentamente a muovere la sabbia sotto ai nostri piedi. La visibilità si fa presto ridotta... si sta preparando una tempesta di sabbia. Siamo pronti a ripartire e rapidamente lasciamo le dune alle nostre spalle: ci fermiamo per un ultimo saluto e notiamo che sopra le dune il cielo comincia a diventare marrone, la tempesta incombe anche se ci dicono che si tratta di una tempesta molto leggera. Per il rientro a M'hamid percorriamo una pista sabbiosa tra dune più basse, dove spesso ci si deve fermare per cercare un passaggio per la jeep. Altre due ore ed eccoci al punto di partenza, salutiamo i nostri compagni di viaggio che si sono dimostrati estremamente competenti e cortesi, riprendiamo la nostra auto e proseguiamo verso la prossima meta, con ancora lo sconfinato, incantevole ed incredibilmente avvincente deserto nel cuore. Rank: 1/11 PaesiOnLine.it Smart Guide Ait Benhaddou Nei dintorni Chi non ha giocato con i castelli di sabbia? ma la ksar di ait benhaddou supera ogni fantasia, è un castello di sabbia fatto di merletti, torri e terrazze, una splendida ksar molto utilizzata come set cinematografico. devo dire che i film non le rendono giustizia, è molto più bella dal vero. Solo evitate di visitarla in alta stagione, quando è affollata di turisti. Al tramonto è bellissima, un vero castello delle favole. Per visitare le varie parti le famiglie vi chiederanno 5 o 10 dirham, un piccolo contributo per chi si ostina a vivere in un castello di sabbia Rank: 3/11 Indirizzo: 00 guadare il torrente... I ragazzi ci suggeriscono di accedere alla kasbah dal retro, in modo tale da non pagare la tassa d'ingresso (ben 1 euro risparmiato) e ci arrampichiamo sulla collina fino a raggiungere il punto più alto, dove si trovano alcune rovine, ma soprattutto si può ammirare una vista indimenticabile: ai nostri piedi si innalzano maestosamente le costruzioni tipiche di Ait-Ben-Haddou che sembrano quasi irreali, imponenti torri sovrastano le abitazioni addossate le une alle altre, fango e terra creano un insieme affascinante, il fiume separa l'abitato da un fitto palmeto con le montagne innevate che fanno da sfondo. Scendiamo per il dedalo di strette stradine che talvolta finiscono in passaggi coperti e castelli fortificati, dalle pareti incise con eleganti disegni geometrici ed elaborati archi in argilla. Ho la sensazione di passeggiare in una specie di enorme presepe. Ormai solo una decina di famiglie vive ancora in questo luogo: una signora ci invita ad entrare in casa sua, un'angusta stanza con tappeti per sedersi, un cucinino e un cortiletto con due capre. Ci offre un te alla menta, ci mostra le foto delle bellissime nipotine, ne facciamo una insieme e ci da l'indirizzo per spedirgliela. Proseguendo verso valle arriviamo ai piedi del maestoso Ksar, uno tra i meglio conservati del Marocco. Ait-Ben-Haddou è stata più volte utilizzata come set naturale per alcuni film, tra cui Lawrence dArabia, motivo per cui sono stati portati numerosi restauri e questo gioiello, estremamente delicato, ha potuto conservarsi intatto fino ai nostri giorni ed oggi è giustamente tutelato dal Patrimonio dellUmanità. Un luogo estremamente affascinante e caratteristico che sarà impossibile dimenticare. Rank: 3/11 Indirizzo: 00 Ait-Ben-Haddou Nei dintorni Partiamo presto perché vogliamo essere tra i primi ad arrivare ad Ait-Ben-Haddou, la più pittoresca, meglio conservata e visitata kasbah del Marocco.Di questo posto avevo letto che è talmente affollato di turisti e da locali che provano a vendere con insistenza ogni genere di merce e servizio, da non poterne apprezzare in pieno la bellezza. Sarà forse per il fatto che siamo arrivati abbastanza presto, verso le 9.30 del mattino, orario in cui i bus carichi di turisti non erano ancora arrivati, noi non abbiamo avuto questa sensazione, anzi, è stato un luogo che abbiamo visitato con estrema pace e tranquillità, solo invitati talvolta con molta gentilezza ad entrare a curiosare in qualche negozio o abitazione. La strada che raggiunge Ait-Ben-Haddou si stacca dalla provinciale e percorre per una decina di chilometri una vallata verdissima. La Kasbah appare come per incanto dopo una curva, arroccata a ridosso di una collina di arenaria rossastra, con torri merlate in argilla che si innalzano verso il blu intenso del cielo: è davvero una visione incantevole. Parcheggiamo nel distaccato centro cittadino e scendiamo a piedi verso il fiume, che in questo periodo è in piena: unico modo per attraversarlo e raggiungere la kasbah è quello di salire in groppa agli asinelli e contrattare con i ragazzini il passaggio. La spuntiamo per 3 euro in tre andata e ritorno e cominciamo a Pagina 3 Itinerari e escursioni Marocco, cercare un'emozione Itinerari e escursioni Goulimine è l'ultimo avamposto del sud marocchino dove sia consentito arrivare con i propri mezzi senza sconfinare in territorio Saharoui. Qui si svolge ogni domenica il più importante mercato di cammelli dell'Africa. Vi convergono a migliaia, touareg con i mantelli blu, Saharoui con grandi turbanti bianchi avvolti attorno al capo, commercianti marocchini con camioncini malandati e qualche turista di lungo corso che ama perdersi tra le mandrie e i sensali. Sembra di stare al mercato di Alba vestiti da carnevale. Stessi gesti, stesse pacche sulle spalle, stesse strette di mano, solo i cammelli hanno un'aria distaccata, superiore, ma PaesiOnLine.it Smart Guide loro sono gli unici esseri viventi a conoscere il centesimo nome di Hallah e quindi se la possono permettere. Giudiziosamente eravamo arrivati il giorno prima, rimanendo subito preda di un ragazzino che ci aveva convinti ad andare a parcheggiare il nostro camper nell'oasi della sua famiglia a qualche kilometro dal paese. Ne valeva la pena; sotto un gruppo di palme ci si poteva godere uno spettacolare tramonto sulle dune, prima dorate e poi rosse, infine nere, del grande erg occidentale. Tra le palme c'erano anche altri sbandati, tra i quali due ragazzi di Cuneo, entusiasti ed affascinati come noi del luogo. Calato il sole, il ragazzetto viene a chiamarci con aria complice e ci comunica che proprio fuori dall'oasi si è accampato da due giorni un cosiddetto uomo blu del deserto, un'ottima occasione per una serata un po' particolare. Facciamo comprare carne di cammello per gli spiedini e con i due cuneesi al seguito, veniamo ricevuti dal predone del deserto che ci accoglie, dopo aver controllato la carne, con la proverbiale ospitalità touareg. Era un uomo non giovane, ma di aspetto severo avvolto in larghe vesti indigo di un blu accecante, la testa completamente avvolta in un gigantesco cheche che copriva anche parte del volto la cui pelle scura era cotta dal sole e dalla sabbia del deserto. Se ne stava accoccolato nella sua grande tenda, su spessi tappeti, appoggiato a sacchi di mercanzia disposti in disordine dietro di lui. Veniva al mercato due volte all'anno per barattare sale con orzo, thé e altre cose preziose per chi come lui passava tanto tempo lontano dal mondo civile. Così tanto tempo e così lontano da rimanere stupito e sorpreso quando non spaventato da certa tecnologia, evidentemente a lui poco nota. Come non ricordare, tra un thé alla menta e i dolci datteri freschi, il suo sbattere gli occhi, meravigliato, quando il nostro cuneese usò il suo accendino per fare il fuoco sotto gli spiedini; come se lo rigirava tra le mani continuando a fare scattare la fiamma, come un bimbo con un gioco appena scoperto, lasciandolo poi da parte, strumento diabolico in cui è male, forse, riporre fiducia. Che dire poi, quando si ritrasse terrorizzato, perchè improvvidamente, incurante delle prescrizioni preventive della nostra piccola guida, estrassi la macchina fotografica, subito riposta; un evidente oggetto demoniaco. Dispensava inoltre frasi sagge, tradotteci in simultanea, come osservazioni sui meloni, dono di Hallah, dolci dentro ma ruvidi e brutti di fuori o sui datteri, dita di luce divina. Mentre la nostra cuneese guardava con espressione rapita il principe delle dune, salutammo la compagnia, e ce ne filammo a letto. L'alba sulle dune è veramente un dono imperdibile; le sfumature infinite che iniziano col rosa leggero, per passare poi rapidamete tutti i toni dell'ocra, ti riscaldano dentro e ti rassicurano. Ed ecco arrivare i nostri cuneesi, lei, entusiasta, ci mostra un pugnale antico che l'uomo blu ha loro ceduto dopo molte insistenze. Era di suo padre, ma la necessità di nutrire le sue bestie lo avevano convinto a cederlo. Il poveretto non conosceva il valore del danaro, ma era disposto solo al baratto ed il piccolo Mahmud li aveva aiutati, facedosi carico di cambiare i loro cento dollari con i dieci sacchi d'orzo di cui il pastore abbisognava. Gli occhi le brillavano ancora per l'emozione e li lasciammo per andare al mercato, ragione per cui eravamo venuti fin lì. Un luogo straordinario che ci riempì gli occhi dall'alba per lunghe ore fino a mezzodì quando, quasi terminate le contrattazioni, lo lasciammo ai pulmann di turisti che arrivavano da Agadir per perderci tra alcune bancarelle di souvenir. Una di queste era completamente ricoperta di pugnali identici a quello del nostro ospite, disponibili a un dollaro e cinquanta (da trattare). Ridacchiando, improvvidi scettici relativisti, ci dirigemmo verso un piccolo ristorante dove trovammo i nostri due amici, con un diavolo per capello. Avevano certamente visto la bancarella e truffati ma non domi, erano subito corsi alla locale stazione di polizia, dove avevano raccontato il fatto. Pare che i gendarmi un po' assonnati abbiano esclamato: - Ma 'sto Hussein non vuol proprio capirla, ne ha bidonati altri due!- e caricatili sulla jeep, li riportarono all'accampamento dove, dopo una ramanzina e con promessa di non farlo più, il nostro magnifico guitto, restituì il maltolto. Un sogno distrutto da una improvvida bancarella, sciolto nell'acido del buon senso e dello scetticismo. Cento dollari in più in tasca ed una emozione in polvere. Eppure l'anima si nutre di sogni; che occasione perduta, che peccato! Enrico Bo. http://ilventodellest.blogspot.com/ Pagina 4 notte nel deserto Itinerari e escursioni Il Marocco non è il centro del Sahara, ma ha alcuni erg che possono far provare l'emozione di visitare il deserto sabbioso. Noi abbiamo scelto come meta l'erg chebbi a merzouga. Distante circa 300 km (4-5 ore di macchina) da Ouarzazate, è un buona meta per passare una notte nel deserto con i bambini. Il tutto viene organizzato dagli hotel del posto, compresa la passeggiata sui dromedari (circa 2 ore all'andata e due al ritorno) A febbraio le notti sono freddissime, mentre il giorno si sta bene. Le dune sono emozionanti, alte circa 200 metri, cambiano colore ogni minuto, creando uno spettacolo continuo. Alla sera i cammellieri diventano musicisiti, si condivide cibo, riparo e calore. Il costo circa 20-30 € per gli adulti, la metà per i bamini. I piccoli sotto i 4 anni non pagano Rank: 5/11 Indirizzo: merzouga Vita notturna Consigli Utili Vita notturna Non ci sono molte discoteche, intese come locali organizzati secondo lo schema occidentale. Tuttavia nella parte nuova della città vi sono molti locali con musica marocchina, che di notte si colorano di penombra avvolti da note mistiche e soavi, mentre di giorno si trasformano in comuni bar, centri d’aggregazione per ogni fascia di età. Meteo Domenica (18/12/2016) Fenomeno: Nubi Sparse Temp. min.: 2°C Temp. max.: 11°C PaesiOnLine.it Smart Guide Lunedì (19/12/2016) Fenomeno: Sereno Temp. min.: 0°C Temp. max.: 12°C Martedì (20/12/2016) Fenomeno: Sereno Temp. min.: 1°C Temp. max.: 14°C Mercoledì (21/12/2016) Fenomeno: Sereno Temp. min.: -1°C Temp. max.: 16°C Giovedì (22/12/2016) Fenomeno: Sereno Temp. min.: -1°C Temp. max.: 17°C Venerdì (23/12/2016) Fenomeno: Sereno Temp. min.: -2°C Temp. max.: 14°C Sabato (24/12/2016) Fenomeno: Qualche nube Temp. min.: -2°C Temp. max.: 14°C Pagina 5 PaesiOnLine.it Smart Guide Giudizio degli utenti Arnaldo - Voto: 9 "Da visitare senza guide organizzate ma all'avventura, hotel e/o riad nella zona periferica buoni ed economici. Fare attenzione acquistare pietre berbere e/o bracciali e/o collane dai negozietti sulla piazza principale perché non sempre originali. Per questi acquisti artigianali è meglio spostarsi nei vicini villaggi berberi della zona." Da non perdere: casba studi cinematografici oasis fed Pagina 6 PaesiOnLine.it