Schema di Decreto legislativo recante “Il Codice della normativa

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Schema di Decreto legislativo recante “Il Codice della normativa
Schema di Decreto legislativo recante “Il Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo nonché attuazione della Direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà, contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio ” – approvato dal Consiglio dei Ministri del 5 maggio 2011 SCHEDA COMMENTO su MULTIPROPRIETA’ L’articolo 2 del decreto legislativo di cui all’oggetto, sostituisce integralmente il Capo I “rafforzamento della tutela del consumatore in materia di televendite” del Titolo IV del Codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, (artt. da 69 a 81), recependo in tal modo la Direttiva 2008/112/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 gennaio 2009 “sulla tutela dei consumatori per quanto riguarda taluni aspetti dei contratti di multiproprietà, dei contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine e dei contratti di rivendita e di scambio”. La Direttiva europea, sostituisce e abroga la precedente Direttiva n°94/47/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 ottobre 1994, concernente la tutela dell’acquirente per taluni aspetti dei contratti relativi all’acquisizione di un diritto di godimento a tempo parziale di beni immobili. La necessità di adottare la Direttiva europea, nasce dalla constatazione che l’esperienza maturata dalla data di entrata in vigore della precedente Direttiva del 1994 ad oggi, ha dimostrato che diversi aspetti già disciplinati dalla direttiva avessero la necessità di essere aggiornati e/o chiariti, al fine di prevenire lo sviluppo di prodotti volti ad eludere la disciplina contenuta nella stessa direttiva. Nell’arco dell’ultimo quindicennio il settore della multiproprietà si è notevolmente sviluppato e nuovi prodotti per le vacanze di tipo analogo hanno fatto la loro comparsa sul mercato europeo. Tale situazione ha creato rilevanti distorsioni della concorrenza e causato gravi problemi per i consumatori, ostacolando il normale funzionamento del mercato interno, da qui, quindi, la necessità dell’adozione della Direttiva che aggiorna e sostituisce la precedente del 1994. Con riferimento alle modifiche apportate al codice del Consumo, si segnala, innanzitutto, che viene modificata la rubrica del Capo I, ampliandone l’oggetto della disciplina. Infatti, una delle novità introdotte dalla direttiva da recepirsi è rappresentato dall’individuazione di nuove transazioni commerciali tra operatore e consumatore (oltre ai contratti di multiproprietà, abbiamo i contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, i contratti di rivendita e i contratti di scambio) sviluppatesi nel corso degli anni come nuove tipologie contrattuali affini alla multiproprietà; ne deriva, dunque, un ambito di applicazione più ampio di quello coperto dalla precedente direttiva (la n°94/47/CE) che viene appunto abrogata. Viene poi, nell’ottica di garantire una più incisiva tutela dei consumatori, parzialmente modificata la disciplina in materia di pubblicità, informazioni precontrattuali (anche attraverso allegati modelli di formulari informativi per ciascuna tipologia contrattuale), contenuto del contratto e modalità esercizio del diritto di recesso (anche attraverso l’allegato modello di formulario separato dal contratto per facilitare l’esercizio del diritto di recesso). Infine, vengono previste sanzioni più efficaci, proporzionate e dissuasive nei confronti del professionista inadempiente; questo è l’unico aspetto che il Legislatore europeo ha rimesso alla discrezionalità del Legislatore interno e nel Ns. caso sono stati adeguati sia il minimo che il massimo della pena edittale, aumentandoli rispettivamente da trecento a mille euro e da tremila a cinquemila euro.