«In principio» Il segreto della creazione L`origine del mondo Tra
Transcript
«In principio» Il segreto della creazione L`origine del mondo Tra
Creazione Origine e salvaguardia del mondo nelle culture religiose CICLO DI LEZIONI OTTOBRE 2012 - GENNAIO 2013 martedì 9 ottobre 2012, ore 17.30 «In principio» La creazione divina nella tradizione biblica Piero Stefani Professore di Filosofia della religione - Università di Ferrara martedì 23 ottobre 2012, ore 17.30 Il segreto della creazione Simbolismo mistico e potere della parola nella Qabbalah Giulio Busi Direttore del Dipartimento di Studi Ebraici - Freie Universität Berlin martedì 13 novembre 2012, ore 17.30 L’origine del mondo La dottrina della creazione nell’Islam Ida Zilio-Grandi Professoressa di Lingua e letteratura araba - Università “Ca’ Foscari”di Venezia martedì 27 novembre 2012, ore 17.30 Tra creazione ed evoluzione Scienza e fede nelle teologie riformate Fulvio Ferrario Professore di Teologia sistematica - Facoltà Valdese di Teologia, Roma martedì 4 dicembre 2012, ore 17.30 La creazione vivente Empatia ed ecologia nelle nuove forme di religiosità Aldo Natale Terrin Professore di Fenomenologia della religione - Istituto di Liturgia Pastorale, Padova venerdì 18 gennaio 2013, ore 17.30 La creazione dei generi nel pensiero cristiano Tra grazia e natura Cettina Militello Direttrice della cattedra “Donna e Cristianesimo” Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”, Roma venerdì 25 gennaio 2013, ore 17.30 La terra di tutti Ecologia e sostenibilità ambientale nel pensiero cristiano contemporaneo Simone Morandini Professore di Teologia sistematica - Facoltà Teologica del Triveneto, Padova Con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri La partecipazione è libera. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo gode dell’accredito ministeriale per la formazione del personale della scuola (DM 18 luglio 2005). Le lezioni si tengono presso la Fondazione Collegio San Carlo, via San Carlo 5, 41121 Modena telefono: 059/421237 · fax: 059/421260 · e-mail: [email protected] www.fondazionesancarlo.it Fondazione Collegio San Carlo di Modena Notiziario della Fondazione San Carlo Edizione e redazione: Fondazione Collegio San Carlo di Modena Tipografia: Tipografia Estense Manifesti srl Direttore Responsabile: Giovanna Silingardi Aut. Trib. di Modena n. 532 del 25/5/72 ISSN 1720-3600 Anno XLI, n. 679, 1 ottobre 2012 I l tema della creazione contraddistingue numerose tradizioni religiose – differenziandole nettamente da altre modalità di interpretazione dell’origine del mondo, tra cui la tradizione filosofica classica secondo cui il mondo è eterno – e in esso risiede il fondamento della relazione di Dio con l’essere umano e con il creato. Che si tratti di una creazione ex nihilo o di un intervento che generi ordine e vivifichi un’indefinita materia caotica e primigenia, è in ogni caso nel confronto con la potenza creatrice divina che viene definendosi la natura e il ruolo delle creature all’interno del più complesso disegno superiore. Infatti, la condizione di dipendenza del creato dal creatore non esclude ma, al contrario, prevede si dia un processo di individuazione di tutte le creature, nessuna esclusa. Nelle culture religiose occidentali, per esempio, l’essere umano viene descritto come capace di libero arbitrio e soggetto alla possibilità di compiere il bene e il male, tanto da essere realmente responsabile della custodia e della protezione del creato che gli è stato affidato e che non può in alcun modo essere considerato un dominium nella sua completa disponibilità, bensì un bene prezioso di cui dovrà rendere conto alla fine dei tempi. Ma, al di là di questa specifica soluzione elaborata dalle religioni rivelate che hanno affermato il libero arbitrio dell’essere umano, è evidente che il disegno della creazione implica la definizione di un quadro metafisico all’interno del quale le creature trovano la propria individuazione nell’ambito di una più complessiva composizione armonica e organica dell’essere. Il ciclo di lezioni del Centro Studi Religiosi intende riflettere sulle maggiori declinazioni che la rappresentazione della creazione ha assunto nelle diverse tradizioni religiose, secondo un percorso di lungo periodo che ne discuterà i principali nodi storici e teorici, dall’antichità al mondo contemporaneo. L’intento è quello di porre in evidenza i caratteri comuni e le differenze specifiche che ne contraddistinguono le plurali interpretazioni teologiche. Si tratta di una molteplice ricchezza che trova esemplificazione anche nelle religioni del Libro e che diventa evidente attraverso molteplici temi antropologici (tra cui la differenziazione dei generi). È così che nell’opera del Dio creatore è possibile riconoscere un atto totalmente libero e autosufficiente, non sottoposto ad alcuna forma di necessità, che si realizza nella sola volontà divina, da cui emerge la dipendenza di ogni creatura la cui «umiltà» è significativamente rappresentata dalla povertà della materia che può essere riscattata solo nella grazia divina. Ma il creato non è solo «caduta», è anche il luogo in cui è possibile il ritorno alla perfezione, in cui può realizzarsi un’esperienza di redenzione che non sia legata a una visione antropocentrica del mondo, che può costituire la matrice culturale profonda della spoliazione del creato e dell’attuale crisi ecologica che minaccia la sopravvivenza del pianeta e degli esseri viventi. In quest’ottica le diverse confessioni religiose e i nuovi movimenti religiosi contemporanei sono orientati a una riconsiderazione teologica e politica dell’idea di responsabilità dell’essere umano verso il creato, dalla quale emerge una preziosa discussione, anche ecumenica, che si dimostra in grado di riflettere sulla relazione tra religione e scienza, senza scadere in sterili e speculari integralismi, e rivalutando l’importanza delle concezioni olistiche nella tutela dell’ambiente. Si tratta di una riflessione che individua il ruolo concreto dell’essere umano nel creato a partire dalla questione della sostenibilità ambientale, così da sottolineare le conseguenze, a breve e a lungo termine, di ogni azione umana. Piero Stefani è professore di Filosofia della religione presso l’Università di Ferrara e altri istituti universitari, tra cui l’Istituto Superiore di Scienze religiose di Bologna e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano. Biblista, nelle sue ricerche ha approfondito le origini dell’ebraismo e le relazioni tra ebraismo e cristianesimo delle origini, in chiave sia teologica che antropologica. Direttore del Notiziario di «Biblia», collabora con numerose riviste (tra cui «Il Regno» e «Humanitas») e con la trasmissione di Radio 3 “Uomini e Profeti”. Tra le sue opere recenti: Ebrei e cristiani: duemila anni di storia. La sfida del dialogo (a cura di, Milano 2009); Quando i cristiani erano ebrei (a cura di, Brescia 2010); Non nominare il nome di Dio invano (et al., Bologna 2011); Rileggere salmi, cantici, inni (a cura di, Brescia 2011); Dalla Bibbia al Talmud. Breve introduzione all’ermeneutica rabbinica (Cinisello Balsamo 2012); Dallo stesso grembo. Le origini del cristianesimo e del giudaismo rabbinico (et al., Bologna 2012). Giulio Busi è direttore del Dipartimento di Studi ebraici della Freie Universität di Berlino e collaboratore de «Il Sole 24 Ore». Esperto di linguistica ebraica, ne ha studiato le origini anche in relazione agli scambi tra cultura ebraica e cultura islamica nel Medioevo. Ha inoltre approfondito i rapporti tra cultura cristiana e cultura ebraica in Italia tra Medioevo e Rinascimento, analizzando le dimensioni storiche, letterarie ed estetiche della Qabbalah e ricostruendo il ruolo della cultura ebraica nel Rinascimento e nell’arte italiana del Quattrocento. Curatore dell’edizione italiana di testi di mistica ebraica e della pubblicazione della biblioteca qabbalistica di Giovanni Pico della Mirandola, ha pubblicato: Mistica ebraica (a cura di, Torino 1995); La Qabbalah (Roma-Bari 1998); Simboli del pensiero ebraico (Torino 1999); Qabbalah visiva (Torino 2005); L’enigma dell’ebraico nel Rinascimento (Torino 2007); Zohar. Il libro dello splendore (a cura di, Torino 2008); Vera relazione sulla vita e i fatti di Giovanni Pico conte della Mirandola (Torino 2010). Ida Zilio-Grandi è professoressa di Lingua e letteratura araba presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. Nei suoi studi, che incrociano storia delle religioni e filologia, si è occupata dei classici della cultura araba e delle stratificazioni dottrinarie di tematiche coraniche, con particolare riguardo alla figura del profeta e alla questione dei rapporti tra male, giustizia e punizione divina nell’Islam. Si è inoltre confrontata con le questioni giuridiche poste dal rapporto tra diritto islamico e diritto italiano. Ha curato l’edizione italiana di numerosi classici della letteratura islamica (Ahmad al-Tīfāšhī, Ibn Abbas, Ibn Sīrīn, Qādī ‘Iyād), del Dizionario del Corano edito da Mohammad Ali Amir-Moezzi e della traduzione commentata del Corano (Milano 2010). Tra le sue opere: Il corano e il male (Torino 2002); Il dialogo delle leggi. Ordinamento giuridico italiano e tradizione giuridica islamica (a cura di, Venezia 2006); Sposare l’altro. Matrimoni e matrimoni misti nell’ordinamento italiano e nel diritto islamico (a cura di, Venezia 2006). Fulvio Ferrario è professore di Teologia sistematica presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma, di cui è anche vicedecano. Professore invitato presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” di Roma, è coordinatore della Commissione consultiva per le relazioni ecumeniche della Tavola Valdese e membro del Comitato scientifico del Konfessionskundliches Institut dell’Evangelischer Bund di Bensheim. Nelle sue ricerche ha approfondito le questioni di teologia, dedicandosi al rapporto tra fede e ragione e alla cristologia in ambito riformato e nell’ottica del dialogo ecumenico. Direttore della rivista «Protestantesimo» e curatore dell’edizione italiana di opere di Lutero, Barth, Bonhoeffer e Jüngel, ha pubblicato: Libertà di credere (Torino 2000); Teologia come preghiera (Torino 2004); Il protestantesimo contemporaneo (et al., Roma 2007); Dio nella parola (Torino 2008); Tra crisi e speranza. Contributi al dialogo ecumenico (Torino 2008); Introduzione all’ecumenismo (et al., Torino 2009); La teologia del Novecento (Roma 2011). Aldo Natale Terrin insegna Fenomenologia della religione presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Utilizzando un metodo di indagine comparativo e fenomenologico, nelle sue ricerche teologiche si è occupato dell’analisi di alcuni temi chiave (tra cui mistica, rito, salvezza, profezia, liturgia) delle religioni mondiali e dei nuovi movimenti religiosi, giungendo a sottolineare l’intreccio tra sfera del sacro e dimensione antropologica. Tra le sue opere: Il respiro religioso dell’Oriente (Bologna 1997); Il rito. Antropologia e fenomenologia della ritualità (Brescia 1999); Mistiche dell’Occidente (Brescia 2001); Religione e neuroscienze (Brescia 2004); Liturgia ed estetica (a cura di, Padova 2006); Riti religiosi e riti secolari (a cura di, Padova 2007); L’Oriente e noi. Orientalismo e postmoderno (Brescia 2007); Liturgia e inculturazione (a cura di, Padova 2009); La natura del rito. Tradizione e rinnovamento (a cura di, Padova 2010); Religione visibile. La forza delle immagini nella ritualità e nella fede (Brescia 2011). Cettina Militello dirige la cattedra “Donna e Cristianesimo” presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” di Roma ed è docente di ecclesiologia, liturgia e mariologia presso diverse facoltà pontificie. È inoltre direttore dell’Istituto “Costanza Scelfo” e membro del direttivo della Pontificia Accademia Mariologica Internazionale. Nelle sue ricerche ha formulato importanti concezioni mariologiche ed ecclesiologiche, operando nell’orizzonte del pensiero della differenza di genere e della costituzione antropologico-filosofica dell’identità. Tra i suoi libri: Il volto femminile della storia (Casale Monferrato 1996); Maria. Con occhi di donna (Casale Monferrato 1999); La casa del popolo di Dio (Bologna 2006); Il Vaticano II e la sua ricezione al femminile (a cura di, Bologna 2007); Salvati nella speranza (et al., Milano 2008); Volti e storie. Donne e teologia in Italia (Torino 2009); Il sogno del Concilio (Bologna 2010); I laici dopo il Concilio. Quale autonomia? (a cura di, Bologna 2012); Virtù e vizi (Cinisello Balsamo 2012). Simone Morandini è docente di Teologia sistematica presso la Facoltà Teologica del Triveneto (Padova) e di Teologia ecumenica presso l’Istituto di Studi Ecumenici “S. Bernardino” di Venezia. È inoltre coordinatore del progetto “Etica, filosofia e teologia” della Fondazione “Lanza“ di Padova e membro del Gruppo “Responsabilità per il Creato” dell’Ufficio nazionale per il lavoro e i problemi sociali della CEI. Nei suoi studi ha dedicato particolare attenzione alla definizione dell’etica ambientale quale punto di intersezione tra etica sociale e teologia della creazione, alla questione della sostenibilità e ai temi del dialogo ecumenico e interreligioso. Membro della redazione di «Studi ecumenici», ha pubblicato: La creazione in dono. Giovanni Paolo II e l’ambiente (a cura di, Bologna 2005); Creazione (Bologna 2005); Teologia e fisica (Brescia 2007); Per la sostenibilità (a cura di, Padova 2007); Da credenti nella globalizzazione (Bologna 2008); Darwin e Dio (Brescia 2009); Evoluzione ed etica (Assisi 2010); Abitare la terra, custodirne i beni (Padova 2012). L’attività culturale della Fondazione Collegio San Carlo beneficia del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali