La prospettiva del Territorio - SItI

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La prospettiva del Territorio - SItI
IL RUOLO DELL’IGIENISTA
NELL’ASSISTENZA PRIMARIA:
IL SISTEMA TERRITORIO
Dr. Bruno Corda
La specializzazione dei sistemi porta alla
segmentazione cui segue necessariamente
l’esigenza di integrazione e coordinamento.
L’Ospedale si è posizionato come struttura di
cura di II livello, altamente organizzato ed
evoluto.
Il “Territorio” deve occuparsi della
prevenzione e dell’assistenza primaria, della
tutela del benessere della popolazione:deve
perciò sviluppare una organizzazione
efficace ed adeguata alla sua mission,
decisamente differenziata da quella
dell’ospedale.

Introduzione
Progettare un sistema che si occupi di
prevenzione primaria,secondaria e terziaria
 sia riferimento autorevole per il benessere
e la salute della collettività e degli individui
 dialoghi con il sistema Ospedale cui fa da
filtro, garantendo l’appropriatezza delle
prestazioni sanitarie, la diagnosi precoce,
la continuità assistenziale, la riabilitazione,
le urgenze non gravi (codici bianchi e
verdi)
 l’informazione ed educazione sanitaria.

Il Territorio: la prospettiva strategica

H HC
La struttura complementare
H
ospital:
Il luogo protetto specializzato per la cura,
le emergenze e le “riparazioni” dei danni biologici
individuali
H
ealth
C
are:
Il luogo di riferimento specializzato nella
prevenzione, la cultura del benessere, la tutela
della salute psico-fisica, l’anticipazione della
malattia.
mission

H-L’Ospedale come struttura
specializzata per il “to cure”:
- struttura di II livello per malati acuti
- con patologie severe e complesse
- per cure in ambiente protetto
- ad alta tecnologia ed elevata
complessità
- per urgenze ed emergenze
mission

H.C.-Il “TERRITORIO” : Struttura
specializzata per il “to care” attraverso
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-la prevenzione e la diagnosi precoce
-dalla medicina di attesa alla medicina d’iniziativa
- lavorando sulla cultura del benessere
- con un orientamento all’educazione permanente ed
al monitoraggio dello stato di salute della popolazione
-esperta nello studio dei determinanti di salute e di
malattia
- per offrire la garanzia di percorsi sanitari appropriati
- organizzata in un sistema reticolare
- efficiente e con livelli di professionalità elevati ed
omogenei
- riferimento autorevole per la popolazione su
benessere e salute
mission

Ospedale: 100% individui malati

Territorio: 40% sani
40% sani con fattori di rischio
20% malati
Per l’80% della popolazione target lo
strumento fondamentale è la
prevenzione primaria e secondaria.
L’Igienista riveste un ruolo chiave
nella gestione di tali strumenti
target
PPDTA
Promozione della
salute
40 % Healthy
Prevenzione primaria
Prev. Secondaria
40% Healthy
with risk factor
Prev. Cronicità
10% acute illness
Prev. complicanze
10% disability
Prev. Disabilità
From S.Rawaf
S.Rawaf’s
’s model for Burden of Disease – WHO 2001
Strutture territoriali frammentate, spesso
residuali ed adattate, prive di requisiti,
diversificate e scollegate
 Professionalità e percorsi formativi disomogenei
con estrema variabilità dei livelli di competenza e
professionalità
 Output prestazionali diversificati e variegati
 La tipologia di offerta non conquista la fiducia del
paziente
 Le strutture non vengono percepite come
autorevoli
 Appaiono spesso “secondarie” e di basso profilo
 Il paziente “governa” la domanda
 Medicina di attesa
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Il territorio: analisi del contesto attuale
Il limite principale delle diverse
articolazioni del sistema di offerta:
SONO FRAMMENTATE e SCOLLEGATE
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Poliambulatori specialistici distrettuali
Studi di Medicina Generale
Laboratori di analisi
Presidi di diagnostica
Presidi di riabilitazione
Dipartimenti di Prevenzione
Strutture private convenzionate
Il sistema va organizzato, integrando attori e
percorsi e centrandolo sul paziente/utente.
Le tipologie di strutture territoriali da “mettere in rete”
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Frammentazione delle competenze e
dispersione degli interventi
Gli “attori” operano separatamente
Disomogeneità dei livelli di competenze
Inadeguata formazione specifica
Molteplici e differenziati strumenti contrattuali
Il “sistema” non controlla la domanda
Mancanza di un modello organizzativo validato
punti di debolezza della situazione attuale
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MMG e PLS
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Specialisti dei DISTRETTI
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Specialisti Ospedalieri
Attori coinvolti nell’Assistenza Primaria
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UTAP: Aggregazioni di MMG ( Veneto)
Ospedale di Prossimità: MMG+Infermieri
Casa della Salute: Distretti + MMG
Ncp (nuclei di cure primarie) Em Romagna
Uccp(unità complesse di cure primarie)
Pta (presidi territoriali di assistenza)Sicilia
Cap (Piemonte): MMG/PLS Spec.amb. e osped.
Guardia med. Servizio emergenza 118
Capt (Calabria)
Cecad (Lazio) centri clinico-assistenziali
distrettuali
Riconversione di piccoli ospedali ( Regioni con
piano di rientro)
Sperimentazioni di aggregazioni
Integrazione operativa di:
 DISTRETTI
 MMG e PLS
 DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE
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per garantire
prevenzione, informazione, medicina
d’iniziativa, cultura del benessere,
diagnosi precoce, appropriatezza di
accesso al II livello, economicità
Modello efficace e sostenibile (completo)
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Implementazione delle attività di prevenzione (DIP)
nel sistema di cure territoriali
Progettazione del sistema
Cultura dell’integrazione ed approccio multi
disciplinare
Analisi e metodologia “ epidemiologica”
Informatizzazione/ diario elettronico
Capacità di rappresentare una alternativa autorevole
ed organizzata al Sistema Ospedale
Possibilità concreta di investire in Salute come
vantaggio economico (“ Best buys”- WHO 2011 ,
I costi della” non prevenzione” - W.Ricciardi )
punti di forza del nuovo modello
organizzativo
Nella Prevenzione collettiva e Sanità pubblica
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Promozione della salute
Sorveglianza,prevenzione e controllo delle
malattie infettive
Sorveglianza e prevenzione delle malattie
croniche e degenerative
Tutela della salute degli ambienti aperti e
confinati
Sorveglianza e prevenzione nutrizionale
Screening di popolazione
Progettazione e coordinamento del “Sistema T”
Valutazione corretta della struttura dei costi
Il ruolo dell’Igienista
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Nella Prevenzione Individuale ( integrata con
l’approccio clinico )
La valutazione e comunicazione del rischio
(profili di rischio individuale)
L’Informazione epidemiologica
La correzione degli stili di vita
Profilassi e prevenzione vaccinale
Screening e monitoraggio
Counselling e empowerment
Medicina naturale,alimentazione e igiene
comportamentale
Il ruolo dell’Igienista
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Dal Medico Dirigente “tutto-fare” al pool di
competenze integrate: Il Manager sanitario,
l’Ingegnere sanitario, il Medico, lo Psicologo,
l’Assistente socio-sanitario
Professione Medico: ruolo unico e graduazione
di incarico per merito ed esperienza
La formazione del medico practictioner.
La progettazione delle strutture di assistenza
primaria.
La definizione dei percorsi integrati
L’informatizzazione
Le spinte innovative
Politica sanitaria favorevole a soluzioni
“extra-Ospedaliere”
 Ricerca di modelli operativi sanitari più
flessibili ed economici
 Esigenza di strutturazione ed integrazione
del sistema della Medicina Generale
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SWOT: opportunità

Resistenze al cambiamento
- da una parte dei MMG
- da parte di rappresentanze sindacali di
medici
- dalle categorie professionali privilegiate
- dall’equilibrio di sistema ( inerzia )
SWOT: minacce
Struttura completamente alternativa
all’Ospedale, ma altrettanto qualificata.
 Specializzata in prevenzione ed
approccio clinico globale e di iniziativa.
 Percorsi e sistemi altamente informatizzati
che raggiungono il paziente: diario
elettronico e registri di patologie

Struttura autorevole di riferimento, di
prima consultazione e di orientamento.
 La struttura” governa “la domanda di
salute e i PPDTA

L’A.P.: posizionamento
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Focus su Organizzazione e Regia della
salute
Informazione continua e coinvolgente
Comunicazione qualificata
Risposte rapide, esaustive e complete
Formazione specialistica di settore
Ruolo medico unico
Ruoli professionali emergenti
L’informatizzazione
Il ciclo di miglioramento
Diagnosi
precoce
Assisten
za
sociosanitari
a
Rapporti
con H
Continuità
assistenzi
ale
Prevenzione/
Infomazione
Comunic
azione
Monitoraggio
La struttura organizzativa:
le azioni
Medici
Assistenti
socio-sanitari
Pazienti
Ingegneri
sanitari
Com
unic
atori
Psicologi
Tecnici di
Prevenzione
La struttura: gli attori
Manager
Dirigenti responsabili dell’organizzazione
 Medici specialisti dei processi clinici
 Specialisti delle attività di prevenzione
 Assistenti sanitari per i processi
assistenziali
 Esperti in comunicazione ed in informatica
responsabili dei sistemi relazionali
 Ingegneri sanitari responsabili della
logistica e delle strutture

La struttura: ruoli e responsabilita’
RIPARTIRE DALLA SALUTE
PER RIPENSARE UNA
SANITA’ EQUA E
SOSTENIBILE, A SERVIZIO
DEL CITTADINO E DEL
TERRITORIO
Per concludere