relazione scientifica 2009 - Istituto Giannina Gaslini

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relazione scientifica 2009 - Istituto Giannina Gaslini
RELAZIONE SCIENTIFICA
2009
INDICE
Risultati Anno 2009
pag.
1
Finanziamenti
pag.
5
Linee di Ricerca
pag.
12
Formazione
pag.
61
Unità Operative e Progetti 2010
pag.
70
Direzione Scientifica
pag.
83
Direzione Sanitaria
pag.
90
Dipartimento Cardiovascolare
pag.
97
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
pag.
103
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
pag.
122
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
pag.
133
Dipartimento di Emergenza e Accettazione
pag.
146
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
pag.
148
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
pag.
178
Dipartimento Ostetrico Neonatale
pag.
195
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
pag.
203
IRCCS “Istituto Giannina Gaslini”
Largo Gerolamo Gaslini, 5
16147 Genova
Tel. 010 5635 806/807
Fax 010 3776590
e-mail: [email protected]
web www.gaslini.org
Alcune immagini del Gaslini
I Premi Nobel: Prof. Renato Dulbecco e
Prof. Rolf M. Zinkernagel al Gaslini
Papa Benedetto XVI in visita al Gaslini
Monsignor Bagnasco in visita al Gaslini
Alcuni momenti della visita del Comitato Scientifico Internazionale
(Proff. Alain Fischer, Max Cooper, Sergio Romagnani e Anthony Fauci)
Nasce il Centro Internazionale di Studi e Formazione Germana Gaslini (CISEF): una struttura
d’eccellenza che realizzerà attività formative nei campi della ricerca Scientifica, della Pediatria,
dell’organizzazione e della qualità dei servizi sanitari.
Joint Commission International (JCI).
Inaugurazione nuova struttura U.O. Patologia Neonatale
TRIPR (Translational Research in Pediatric Rheumatology) Congress 2009
The 2nd Training Course on Blood and Marrow Transplantation: a course for paediatricians and
pediatric nurses on HSCT in children and adolescents
Annual Meeting of the SIOP Brain tumor Sub-Committee
Neige è guarita e torna in Burundi.
Il ringraziamento della mamma al Gaslini alla ONG AMU e alla Regione Liguria
Risultati 2009
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico–Scientifica 2009
Presentazione
“Io non sono un uomo di scienza ma mi rendo perfettamente conto
che solo partendo dalla ricerca scientifica, opportunamente diretta, i
medici possono assolvere in piena coscienza il loro non facile
compito”
(Gerolamo Gaslini)
Prof. Lorenzo Moretta
Direttore Scientifico
Per il decimo anno consecutivo la produzione scientifica del Gaslini ha segnato un incremento
considerevole. Nel 2009 sono stati superati i 1400 punti di Impact factor (IF) grezzo ottenuto
grazie ad oltre 300 pubblicazioni internazionali (vedi fig. 1). Vale la pena ricordare che nel 1999,
l’IF era inferiore a 500 punti, pertanto il suo valore è quasi triplicato in un decennio. Questi dati
sono molto positivi, particolarmente in un periodo storico in cui, in Italia, si pone ben poca
attenzione alla Ricerca, vista unicamente come un costo e non come un investimento per il
Paese e per le generazioni future. Il risultato raggiunto rafforza la posizione del Gaslini al primo
posto tra gli IRCCS pediatrici e ai primissimi posti tra gli oltre 40 IRCCS, molti dei quali hanno uno
staff di ricerca, laboratori e risorse ben superiori al nostro Istituto. L’applicazione di criteri di merito
nell’assegnazione delle risorse per la ricerca ha senza dubbio giocato un ruolo rilevante. Alcuni
gruppi che svolgevano in passato una attività quasi esclusivamente clinica si sono sempre più
dedicati anche ad attività di ricerca. Questo sia per aver acquisito piena coscienza della missione
del Gaslini sia per lo spirito di emulazione nei confronti dei gruppi più produttivi. Un ruolo
particolarmente positivo ha poi avuto il Comitato Scientifico Internazionale che, nelle sue visite
periodiche, ha esercitato una importante attività di controllo e di indirizzo sulle attività del Gaslini
affiancando in maniera proficua la direzione scientifica. Sono lieto di annotare che a distanza di
oltre 70 anni, l’intuizione pionieristica di Gerolamo Gaslini, fondatore dell’Istituto, si è pienamente
realizzata ”…. solo partendo dalla ricerca scientifica, opportunamente diretta, i medici possono
assolvere in piena coscienza il loro non facile compito”. Rilevanti risorse per la ricerca sono state
ottenute grazie al finanziamento di progetti competitivi, proposti dal Gaslini, da parte del Ministero
della Salute e di Associazioni e Fondazioni di rilevanza nazionale quali l’Associazione Italiana per
la Ricerca sul Cancro (AIRC), Telethon, Associazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma,
Fondazioni bancarie quali Carige e San Paolo. Vari progetti sono stati finanziati dall’Unione
Europea e dal National Institute of Health, sottolineando ulteriormente la valenza internazionale
Risultati Anno 2009
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della ricerca del Gaslini. Di grande rilievo le risorse ottenute grazie al 5x1000 delle imposte sul
reddito. Oltre 80 mila contribuenti hanno scelto il Gaslini quale destinatario del contributo. Anche
questo risultato pone l’Istituto ai primissimi posti tra gli Istituti pubblici e privati italiani (al terzo
posto come finanziamento ottenuto e addirittura al secondo sulla base del numero di
preferenze!).
Ha iniziato la sua attività il Centro Internazionale di Studi e Formazione (CISEF), istituito grazie
all’impegno congiunto dell’istituto Gaslini e della Fondazione Gaslini. Il CISEF, diretto dal Dr.
Antonio Infante, si è dotato di un Comitato Scientifico di Indirizzo di tutto rilievo, composto da
grandi esperti di Formazione e di Managing della Ricerca e da scienziati di chiara fama. L’attività
formativa, pianificata in parte con la collaborazione dell’Università di Genova, va oltre l’ambito
pediatrico e abbraccia di fatto tutta la Medicina.
Il 29 giugno 2010 si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione, presieduto dal Prof.
Vincenzo Lorenzelli. I componenti del Consiglio, persone di elevato profilo professionale ed
umano, saranno indubbiamente di grande aiuto per l’ulteriore crescita del Gaslini.
Il Dott. Infante, Direttore Generale per 25 anni, ha passato la mano al Dr. Paolo Petralia ma
continuerà ad aiutare il Gaslini con la sua esperienza e capacità non comuni (è vice-Presidente
del Consiglio di Amministrazione). Il Dr. Petralia ha iniziato con entusiasmo e vigore il suo
mandato e, in base alle premesse, si può prevedere un altro periodo molto positivo per l’Istituto.
Il Gaslini ha inoltrato alla Regione e al Ministero il suo piano di sviluppo per la Ricerca Scientifica
con una richiesta di aggiornamento della pianta organica. E’ assolutamente necessario immettere
forze fresche nell’organico della ricerca e non perdere l’intelligenza, le notevoli competenze e la
grande professionalità di ricercatori che da troppi anni lavorano in stato di grande precarietà ed
incertezza. Solo se si riuscirà, ad iniziare in tempi brevi questo percorso, fondamentale non solo
per i ricercatori ma anche per l’Istituzione, il Gaslini potrà davvero guardare con serenità al
proprio futuro.
Lorenzo Moretta
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Risultati Anno 2009
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Fig. 1 – PUBBLICAZIONI SU RIVISTE INTERNAZIONALI (Impact Factor)
1500
1300
1100
900
700
500
300
100
2000
2001
2002
2003
2004
IF Grezzo
2005
2006
2007
2008
2009
N. Pubblicazioni
Fig. 2 - IMPACT FACTOR PER PRINCIPALI LINEE DI RICERCA
Immunologia e
reumatologia
Oncologia ed ematologia
Genetica medica e strat
diagn-terap innovative
Pediatria clinica e med
perinatale
Patologie muscolari e
neurologiche
Chirurgia ped e spec
chirurgiche
0
60
120
180
Risultati Anno 2009
240
300
360
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Tab. 1 - CONTRIBUTO DELLE VARIE UNITA' OPERATIVE
ALLA PRODUZIONE SCIENTIFICA
Unità Operativa
Malattie Neuromuscolari e Neurodegenerative
Pediatria IV - Ematologia ed Oncologia Ped
Lab Immunologia Clinica e Sperimentale
Lab di Oncologia
Pediatria II - Reumatologia
Genetica Molecolare
Nefrologia, Dialisi e Trapianto
Pneumologia
Clinica Pediatrica
Lab Fisiopatologia dell'Uremia
Malattie Infettive
Neuropsichiatria Infantile
Cardiologia
Lab Diagn Pre/Post Natale Malattie Metaboliche
Lab Di Medicina Molecolare
Pediatria III - Gastroenterologia
Neurochirurgia
Chirurgia Pediatrica
Lab di Biologia Molecolare
Serv Epidemiologia e Biostatistica
Ostetricia e Ginecologia
Lab Ematologia ed Emofilia
Anatomia Patologica
Ortopedia e Traumatologia
Lab Citogenetica
Cardiochirurgia e CV
PS Medico, Osservazione e Medicina d'Urgenza
Anestesia e Rianimazione
Neuroradiologia
Patologia Neonatale e CNR
Otorinolaringoiatria
TOTALE
N
50
41
16
17
21
21
14
16
14
11
12
11
4
6
3
2
5
12
4
4
4
4
1
5
1
2
2
2
1
2
1
311
IF Grezzo
213,242
211,34
153,661
111,955
103,365
96,802
94,567
59,06
52,323
41,277
36,737
29,861
25,707
24,23
24,13
20,58
19,826
16,961
14,687
13,069
10,555
9,572
7,514
6,246
5,362
3,924
3,636
2,82
2,745
2,178
1,118
1420,6
N.: Numero lavori in extenso sul Journal Citation Reports*
IF: valore Impact Factor secondo quanto riportato sul Journal Citation Reports, relativo a tutte le
pubblicazioni in cui il personale dell'U.O. figura quale primo nome Istituto Giannina Gaslini
* Nel caso di lavori collaborativi tra due o più Unità Operative del Gaslini, il lavoro viene assegnato,
nell'ordine, al 1° autore, all'ultimo autore o all'autore che occupa la prima posizione intermedia. Questo al
fine di computare una sola volta una data pubblicazione
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Finanziamenti
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FINANZIAMENTI PER PROGETTI DI RICERCA IN CORSO NEL 2009
OTTENUTI DALLA COMUNITA’ EUROPEA
Ambito
Titolo Progetto
VI Programma
Quadro UE EURATOM
Radiation exposures at an early
age: impact on genotype of
breast cancer risk - Gen-RadRisk
VI Programma
Quadro UE
Functional genomics and
neurobiology of epilepsy EPICURE
VI Programma
Quadro UE
VI Programma
Quadro UE
VII Programma
Quadro UE
VII Programma
Quadro UE
VII Programma
Quadro UE
VII Programma
Quadro UE
Health-e-Child
Translational Research in
Paediatric Rheumatology TRiPR
Understanding inflammationassociated tumorigenesis foro
the rational design of novel
anti-cancer therapeutic
strategies - INFLA-CARE
European Initiative to improve
knowledge, treatment and
survival of haemophagocytotic
syndromes in children CureHLH
Natural course,
pathophysiology, and models
for early diagnosis and
innovative treatment of TNF
Receptor Associated Periodic
Syndrome (TRAPS) and
hereditary recurrent fevers EUROTRAPS
N.
Contratto/Rif Responsabile IGG
IGG
F16R 012926
Federico ZARA
LSHM-CT(Lab Patologia
2006-037315
Muscolare)
Alberto MARTINI
27749
(Pediatria II)
01/01/2007 31/12/2010
01/01/2006 30/04/2010
01/07/2007 30/06/2010
HEALTH-F2- Mirco PONZONI
2009-223151 (Lab Oncologia)
01/01/2009 31/12/2012
HEALTH-F2- Lorenzo MORETTA
2008-201461 (Direzione Scientifica)
01/06/2008 31/05/2011
Marco GATTORNO
(Pediatria II);
Isabella
CECCHERINI
(Lab Genetica
Molecolare)
01/04/2008 31/03/2011
Lorenzo MORETTA
(Direzione Scientifica)
1/7/2009 –
31/12/2010
Marco GATTORNO
(Pediatria II)
Giancarlo
OTTONELLO
(U.O. Anestesia e
Rianimazione)
Riccardo HAUPT
(Epidemiologia e
Biostatistica)
01/07/2008 30/06/2011
HEALTH-F22008-200923
- RICUE
R8/02
Salute Pubblic
2007232
EuroFever
EU-CHS “European network for
central
hypoventilation
Salute Pubblica
syndromes: optimizing health
care to patients”
2008206
Salute Pubblica
8
01/06/2005 30/11/2009
MSCF-CT- Alberto MARTINI
2006-046108 (Pediatria II)
INNATE CROSSTALK
2007120
HistioNet
ACTIVE Animation for children
to teach and influence values
Salute Pubblica
and views on healthy eating
and psysical activity”
Riccardo HAUPT
(Epidemiologia e
Biostatistica)
Durata
(Inizio/Fine)
20081225
Finanziamenti
Marina VIGNOLO
(Arianna PARODI)
(Clinica Pediatrica)
01/06/2009 31/05/2012
01/09/2008 31/08/2011
01/01/2009 31/12/2010
Istituto Giannina Gaslini
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FINANZIAMENTI PER PROGETTI DI RICERCA MINISTERIALI
MINISTERO DELLA SALUTE
Ricerca finalizzata - Giovani ricercatori
“Neuronal ion channels and epilepsy: pathogenic mechanisms and novel therapeutic
strategies by RNA interference”
Responsabile scientifico: Dott. Federico Zara
Laboratorio di Neurogenetica – Dipartimento di Neuroscienze
Ricerca finalizzata
“Early onset obesity in children: role of inflammation in the development insulin
resistance”
Responsabile scientifico: Dott. Luigi Varesio
Laboratorio di Biologia Molecolare
“Establishment of a GMP validated Bio-bank of Effector Lymphocytes specific for
opportunistic pathogens and the adoptive cell therapy in haematopoietic stem cell
transplantation”
Responsabile scientifico: Dott. Giorgio Dini
U.O. U.O. Emato-Oncologia Pediatrica
“Analisi del fenotipo di leucemiche e/o di cellule effettrici per approcci innovativi di
trapianto di cellule staminali emopoietiche e di immunoterapia adottiva”
Responsabile scientifico: Dott. Edoardo Lanino
U.O. Emato-Oncologia Pediatrica
“Identificazione di nuovi marcatori prognostico-terapeutici mediante proteomica”
Responsabile scientifico: Prof. Giovanni Melioli
Laboratorio Centrale di Analisi
Ricerca finalizzata - Programmi Strategici
“Identificazione e studio di fattori di rischio per la prevenzione, la diagnosi e la cura della
morbilità e mortalità materna e infantile”
Responsabile scientifico: Prof. Roberto Ravazzolo
Laboratorio Genetica Molecolare e Citogenetica
Ricerca oncologica
“Health status of adults survivors of childhood cancer”
Responsabile scientifico: Dott. Riccardo Haupt
Servizio di Epidemiologia e Statistica
“New Immunotherapeutic Approaches to Neuroblastoma”
Responsabile scientifico: Dott. Alberto Garaventa
U.O. U.O. Emato-Oncologia Pediatrica
Finanziamenti
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico–Scientifica 2009
Ricerca oncologica - Programmi Integrati
“Nuovi approcci diagnostici come base molecolare per lo sviluppo di terapie innovative
nella cura delle neoplasie ematologiche”
Responsabile scientifico: Prof. Lorenzo Moretta
Laboratorio di Immunologia Clinica e Sperimentale
Direzione scientifica
Articolo 56
“Molecular and genetic study, and neuro-radiological characterization”
Responsabile scientifico: Dott.ssa Isabella Ceccherini
Laboratorio di Genetica Molecolare
“Neurogenetics of the o-mannosyl-glycosylation defects”
Responsabile scientifico: Dott. Claudio Bruno
U.O. Patologia neuromuscolare
ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITÀ
“Sicurezza dei farmaci in pediatria”
Responsabile scientifico: Dott. Pasquale Di Pietro
U.O. di Pronto Soccorso, Accettazione ed Osservazione
REGIONE LIGURIA
"Valutazione mediante risonanza magnetica nucleare del danno precoce a carico della
cartilagine articolare in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile"
Responsabile scientifico: Prof. Alberto Martini
U.O. Pediatria II
"Nuovi percorsi nel trattamento della distrofia muscolare: riabilitazione respiratoria e
trattamento farmacologico sperimentale"
Responsabile scientifico: Prof. Carlo Minetti
U.O. Malattie muscolari e neurodegenerative
"Endotelio di derivazione tumorale: caratterizzazione e targeting immunologico a fini
terapeutici"
Responsabile scientifico: Dott. Vito Pistoia
Laboratorio di Oncologia
AGENZIA REGIONALE SANITARIA” LIGURIA
“Follow-up tramite schede di dimissione ospedaliera degli adulti guariti da tumore
contratto in età pediatrica”
Responsabile scientifico: Dott. Riccardo Haupt
Servizio di Epidemiologia e Biostatistica
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Finanziamenti
Istituto Giannina Gaslini
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Finanziamenti per progetti di ricerca non ministeriali ottenuti da Enti pubblici o da
Fondazioni
ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO (AIRC)
“Comprehensive diagnosis and treatment for intracranial pediatric ependymoma”
Responsabile scientifico: Dott.ssa Maria Luisa Garrè
U.O. di Neuro-Oncologia
"IL-23 Receptor and WSX1 as potential tumor suppressor genes in human B cell
malignancies"
Responsabile scientifico: Dott.ssa Irma Airoldi
Unità AIRC “Immunologia e Tumori” (Dipartimento Medicina Sperimentale e di Laboratorio)
"Development of RNAi-mediated silencing strategies for the design of tumour-targeted
therapies of neuroblastoma"
Responsabile scientifico: Dott. Mirco Ponzoni
Laboratorio di Oncologia
"Phage display technoloqy for novel tumour and vascular targeted therapies against
neuroblastoma"
Responsabile scientifico: Dott. Fabio Pastorino
Laboratorio di Oncologia
"Cytokine receptors as potential targets for epigenic silencing in hematopoietic
malignancies"
Responsabile scientifico: Dott. Vito Pistoia
Laboratorio di Oncologia
ASSOCIAZIONE PER LA RICERCA SUI TUMORI CEREBRALI DEL BAMBINO
“Studio di genetica molecolare sui tumori cerebrali di pazienti pediatrici”
Responsabile scientifico: Dott.ssa Maria Luisa Garrè
U.O. di Neurochirurgia
“Studio sui Gliomi Maligni e sulla familiarità dei casi retrospettivi dei tumori del sistema
nervoso nei bambini”
Responsabile scientifico: Dott.ssa Maria Luisa Garrè
U.O. di Neuro-Oncologia Pediatria
FONDAZIONE NORD-AMERICANA PER LA FIBROSI CISTICA
“Functional evalutation of CFTR pharmacological modulators”
Responsabile scientifico: Dott. Luis Juan Vicente Galietta
Laboratorio di Genetica Molecolare
FONDAZIONE LA NUOVA SPERANZA
“Strategie per il trattamento e prevenzione delle recidive di malattia dopo il trattamento e
prevenzione delle recidive di malattia dopo trapianto renale”
Responsabile scientifico: Dott. Fabrizio Ginevri
U.O. di Nefrologia – U.O.S. Medicina Clinica e Sperimentale dei Trapianto di Organo
“Meccanismi di danno podocitario nella malattia umana e murina”
Finanziamenti
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico–Scientifica 2009
Responsabile scientifico: Dott. Gianmarco Ghiggeri
U.O. Nefrologia
FONDAZIONE MARIA VILMA E BIANCA QUERCI
“Ruolo dello stress reticolare nelle progressione del danno renale e tumorale”
Responsabile scientifico: Dott. Gianmarco Ghiggeri
U.O. Nefrologia
FONDAZIONE “PIERFRANCO E LUISA MARIANI”
“PHOX2B mutations in congenital central hypoventilasion sindrome: trascriptional
pathways and interacting factors, pathogenetic mechanisms and possible therapeutic
approaches”
Responsabile scientifico: Dott.ssa Isabella Ceccherini
Laboratorio di Genetica Molecolare
ASSOCIAZIONE LIGURE RETINITE PIGMENTOSA ED ALTRE MALATTIE DELLA RETINA
“Consulenza genetica in pazienti con retinite pigmentosa e distrofie retiniche ereditarie”
Responsabile scientifico: Prof. Roberto Ravazzolo
Laboratorio di Genetica Molecolare
UNIVERSITÀ DELLA CALIFORNIA SAN FRANCISCO (USA)
“Novel Small-Molecule Therapies for CF”
Responsabile scientifico: Dott. Luis Juan Vicente Galietta
Laboratorio di Genetica Molecolare
Finanziamenti per progetti di ricerca ottenuti da Enti Privati nell’anno 2009
PHADIA S.R.L.
“A multicenter study of the clinical benefit of immunoCAP ISAC® Component Resolved
Diagnosis (CRD) in multi-sensitized patients with respiratory symptoms”
Responsabile scientifico: Dott. Giovanni Melioli
Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia
DITTA ENZON PHARMACEUTICALS INC.
“Neuroblastoma and (PEG)-SN38 conjugate (EZN-2208)”
Responsabile scientifico: Dott. Fabio Pastorino
Laboratorio di Oncologia
DITTA NOOS S.R.L.
“Attività in vitro dell’associazione resveratrolo e β-glucano (Linfoflu®) su cellule epiteliali
bronchiali esposte a stress ossidativo indotto da fattori o agenti proinfiammatori”
Responsabile scientifico: Dott. Giovanni Rossi
U.O. di Pneumologia
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Finanziamenti
Istituto Giannina Gaslini
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SOCIETÀ ORPHAN EUROPE S.R.L.
“Studio clinico multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, verso placebo volto a
valutare l’efficacia del vaccino Aerugen Berna nella prevenzione delle infezioni respiratorie
da P. Aeruginosa in pazienti non colonizzati con fibrosi cistica – Studio multicentrico in
Francia, Germania, Italia e Svizzera”
Responsabile scientifico: Prof.ssa Renata Lorini
U.O. Clinica Pediatrica
MEDICAL SYSTEMS S.P.A.
“Comparazione di diverse strategie nello screening prenatale per sindrome di Down –
Tritest e Test Integrato”
Responsabile scientifico: Dott. Giovanni Melioli
Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia
Finanziamenti
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Linee di Ricerca
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico–Scientifica 2009
RICERCHE E PUBBLICAZIONI 2009
Linee di ricerca
Numero Titolo
LINEA 1
1
STRATEGIE DIAGNOSTICO - TERAPEUTICHE INNOVATIVE
2
PEDIATRIA CLINICA E MEDICINA PERINATALE
3
IMMUNOLOGIA E REUMATOLOGIA
4
ONCOLOGIA ED EMATOLOGIA
5
PATOLOGIE MUSCOLARI E NEUROLOGICHE
6
CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE
STRATEGIE DIAGNOSTICO - TERAPEUTICHE INNOVATIVE
Responsabili Roberto Ravazzolo, Luigi Varesio, Giovanni Melioli
UU.OO.
- Lab. Anatomia Patologica
- Lab. Biologia Molecolare
- Lab. Centrale Analisi
- Lab. Diagnosi Pre e Post-Natale delle Malattie Metaboliche
- Lab. Genetica Molecolare
- Lab. Citogenetica
- Lab. Medicina Molecolare
- Radiologia
- Farmacia
- Epidemiologia e Biostatistica
Obiettivi
L’obiettivo generale della linea di ricerca è di acquisire conoscenze trasferibili
all’applicazione medica, in particolare sviluppando metodologie diagnostiche
innovative e nuove ipotesi di trattamento. Le Unità incluse nella Linea di
Ricerca svolgono studi sulle basi molecolari e sui meccanismi patogenetici di
diverse condizioni patologiche. L’applicazione medica delle ricerche svolte
riguarda:
- la messa a punto di test genetici per nuovi geni responsabili di patologie
ereditarie;
- la messa a punto di metodi molecolari per la diagnostica di patologie virali e
batteriche;
- la creazione di protocolli di studio ottimizzati e standardizzati in ambito di
ecografia
e
risonanza
magnetica
pediatrica;
- la definizione di sequenze di risonanza magnetica adattate all’utilizzo nel
bambino e l’implementazione di nuovi strumenti di imaging in campo
addominale e muscolo scheletrico, in particolare nell’ambito della patologia
reumatica;
- la proposta di nuovi approcci terapeutici basati sull’impiego di molecole
chimiche capaci di intervenire in particolari punti dei meccanismi patogenetici.
Questi ultimi approcci si applicano nel caso di attivatori della proteina CFTR o
correttori del difetto di localizzazione della stessa nella Fibrosi Cistica o nel
caso dell’utilizzo del Flavopiridolo nel trattamento del Neuroblastoma in quanto
attivo sia in ambiente normossico che ipossico.
Linee di Ricerca
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico–Scientifica 2009
Progetti
UU.OO.
Anno
Titolo
inizio
EPIDEMIOLOGIA E
BIOSTATISTICA
2007 Epidemiologia e storia naturale del neuroblastoma
Censimento di dosaggi e formulazioni orfane di principi
attivi utilizzati nelle Preparazioni Galeniche Pediatriche,
con elaborazione di procedure operative relative al loro
allestimento
Valutazione dei cambiamenti dell’espressione genica e
individuazione di eventuali alterazioni metaboliche nel
tessuto cardiaco durante la circolazione extracorporea e il
clampaggio aortico in una popolazione di pazienti con
cardiopatie congenite
Impiego del materiale della BIT - Biobanca Integrata
Tessuto-genomica - dell’Istituto “G. Gaslini” per diagnosi
e ricerca”
Ruolo delle molecole non classiche del Complesso
Maggiore di Istocompatibilità (HLA-E, HLA-F, HLA-G) e
meccanismi di reclutamento linfocitario nelle neoplasie
del Sistema Nervoso Centrale dell’età pediatrica.
Studio degli effetti della chemioterapia pre-operatoria
sulle caratteristiche istologiche e biomolecolari di
neuroblastomi “non-resecabili” sottoposti a chirurgia
differita post-chemioterapia.
Impiego del materiale della BIT - Biobanca Integrata
Tessuto-genomica - dell’Istituto “G. Gaslini” per diagnosi
e ricerca”
FARMACIA
2007
LAB. ANATOMIA
PATOLOGICA
2009
LAB. ANATOMIA
PATOLOGICA
2009
LAB. ANATOMIA
PATOLOGICA
2008
LAB. ANATOMIA
PATOLOGICA
2008
LAB. BIOLOGIA
MOLECOLARE
2009
LAB. BIOLOGIA
MOLECOLARE
2008 Le basi molecolari della risposta cellulare all'ipossia
LAB. CENTRALE ANALISI
2009
LAB. DIAGNOSI MALATTIE
METABOLICHE
2009
LAB. DIAGNOSI MALATTIE
METABOLICHE
LAB. GENETICA
MOLECOLARE E
CITOGENETICA
2007
2009
Studio sulla correlazione tra i livelli eritrocitari dei
metaboliti attivi dell’azatioprina e i polimorfismi del gene
TPMT e la tossicità e lo score di attività clinica di malattia
in bambini affetti da malattie infiammatorie croniche
intestinali
Ottimizzazione della gestione di una Banca di materiale
biologico proveniente da pazienti con malattie genetiche
rare sulla base delle linee guida e disciplinari di settore
Caratterizzazione molecolare di malattie geneticometaboliche rare
Studio delle basi genetiche e dei meccanismi di malattia
in patologie ereditarie umane monogeniche: per una
diagnosi corretta e verso ipotesi di trattamento
Analisi genetica di ceppi di Staphylococcus aureus isolati
in ambiente ospedaliero tramite utilizzo di MLST per una
sorveglianza epidemiologica delle infezioni ospedaliere
LAB. MEDICINA
MOLECOLARE
2007
RADIOLOGIA
2008 Valutazione mediante risonanza magnetica del danno
16
Linee di Ricerca
Istituto Giannina Gaslini
RADIOLOGIA
Relazione Clinico–Scientifica 2009
precoce a carico della cartilagine articolare in pazienti
affetti da artrite idiopatica giovanile
Whole Body MRI: fattibilità, applicazioni e valutazione
2008
dell’efficacia nelle patologie osteolitiche multifocali.
Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009
Autori
Titolo
A large-scale association study to
Corre T, Schuettler J, Bione
assess the impact of known variants of
S, Marozzi A, Persani L,
the human INHA gene on premature
Rossetti R, et Al.
ovarian failure.
Weng PL, Sanna Cherchi
A recessive gene for primary
S, Hensle T, Shapiro E,
vesicoureteral reflux maps to
Werzberger A, Caridi G, et
chromosome 12p11-q13.
Al.
Pereyson D, Fancellu R,
Adult-onset Alexander disease: a
Mariotti C, Romano S,
series of eleven unrelated cases with
Salmaggi A, Carella F, et
review of the literature.
Al.
Melani Raffaella, Galietta
Analysis of ion transport in the airway
Luis Juan V, Zegarra Moran
epithelium using RNA interference.
O.
Rivista
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Brignole C, Marimpietri Da,
Pastorino F, Di Paolo D,
Pagnan G, Loi M, et Al.
Anti-IL-10R antibody improved the
therapeutic efficacy of targeted
liposomal oligonucleotides.
Marciano R, D'Annunzio G,
Minuto N, Pasquali L,
Santamaria A, Di Duca M,
et Al.
Association of alleles at polymorphic
CLIN IMMUNOL
sites in the osteopontin encoding gene
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Sechi GP, Matta M, Deiana
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Ceftriaxone has a therapeutic role in
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Verkman AS, Galietta LJV.
Chloride channels as drug targets.
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DISCOV 2009;8:153171.
Griseri P, Vos Y, Giorda R,
Gimelli S, Beri S,
Santamaria G, et Al.
Weese-Mayer DE, Rand
CM, Berry-Kravis EM,
Jennings LJ, Loghmanee
DA, Patwari PP, et Al.
Raso A, Mascelli S, Nozza
P, Biassoni Roberto, Negri
F, Garaventa A, et Al.
Complex pathogenesis of
Hirschsprung's disease in a patient
with hydrocephalus, vesico-ureteral
reflux and a balanced transloca
Congenital central hypoventilation
syndrome from past to future: model
for translational and transitional
autonomic medicine.
Detection of transplacental melanoma
metastasis using quantitative PCR.
Linee di Ricerca
J CONTROL RELEASE
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DIAGN MOL PATHOL
2009;:In press.
17
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico–Scientifica 2009
Torre M, Baban A, Buluggiu Dextrocardia in patients with Poland
J THORAC CARDIOV
syndrome: phenotypic characterization
A, Costanzo S, Bricco L,
SUR 2009;:In press.
provides insight into the pathogenesis.
Lerone M, et Al.
Gattorno M, Caorsi R, Meini
Differentiating PFPA syndrome from
A, Cattalini M, Federici S,
monogenic periodic fevers.
Zulian F, et Al.
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Cavarra E, Fardin P,
Fineschi S, Ricciardi A, De
Cunto G, Sallustio F, et Al.
Early response of gene cluster is
AM J PHYSIOL-LUNG
associated with mouse lung resistance
C 2009;296:418-429.
or sensitivity to cigarette smoke.
Travaglini L, Brancati F,
Attie-Bitach T, Audollent S,
Bertini E, Kaplan J, et Al.
Expanding CEP290 mutational
spectrum in ciliopathies.
AM J MED GENET A
2009;:In press.
Borghini S, Bachetti T, Fava Functional characterization of a
M, Di Duca M, Ravazzolo
minimal sequence essential for the
R, Ceccherini I.
expression of human TLX2 gene.
BMB REP
2009;42(12):788-793.
Pini Prato A, Musso M,
Ceccherini I, Mattioli G,
Giunta C, Ghiggeri GM, et
Al.
MEDICINE
2009;88:83-90.
Hirschsprung disease and congenital
anomalies of the kidney and urinary
tract.
Pastorino L, Giorzo P, Nasti Identification of a SUFU germline
S, Battistuzzi L, Cusano R, mutation in a family with Gorlin
syndrome.
Marzocchi C, et Al.
Interaction between a chromosome 10
Arnold S, Pelet A, Amiel J,
RET enhancer and chromosome 21 in
Borrego S, Hofstra R, Tam
the Down syndrome-Hirschsprung
P, et Al.
disease association.
Macrophage-inflammatory protein-3
Varesio L, Battaglia F,
alpha/CCL-20 is transcriptionally
Raggi F, Ledda B, Bosco
induced by the iron desferrioxamine in
M.
human mononuclear ph
Fancello T, Dardis A,
Molecular analysis of NPC1 and NPC2
Rosano C, Tarugi P,
gene in 34 Niemann-Pick C Italian
Tappino B, Zampieri S, et
patients: identification and structural
Al.
modeling of novel
Molecular characterization of 22 novel
UPD-N-AcetylglucosamineTappino B, Chuzhanova
1phosphate transferase alpha-and
NA, Regis S, Dardis A,
beta-subunit (GNPTAB) gene
Corsolini F, Stroppiano M,
mutations causing mucolipidosis types
et Al.
Iialpha/beta in 46 patients.
Failly M, Bartoloni L,
Mutations in DNAH5 account for only
Letourneau A, Munoz A,
15% of a non-preselected cohort of
Falconnet E, Rossier C, et
patients with primary ciliary dyskinesia.
Al.
18
Linee di Ricerca
AM J MED GENET A
2009;149A:1539-1543.
HUM MUTAT
2009;30:771-775.
MOL IMMUNOL
2009;:In press.
NEUROGENETICS
2009;10:229-239.
HUM MUTAT
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J MED GENET
2009;46:281-286.
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico–Scientifica 2009
Lakshmikanth T, Burke S,
Ali TH, Kimpfer S, Ursini F,
Ruggeri L, et Al.
NCRs and DNAM-1 mediate NK cell
recognition and lysis of human and
J CLIN INVEST
mouse melanoma cell lines in vitro and 2009;119:1251-1263.
in vivo.
Biassoni R, Ugolotti E, De
Maria A.
NK cell receptors and their interactions CURR PHARM
with MHC.
DESIGN 2009;:In press.
Moran O, Zegarra Moran O.
On the measurement of the functional
properties of the CFTR.
PLP1 gene duplication causes
overexpression and alteration of the
Regis S, Grossi S, Corsolini
PLP/DM20 splicing balance in
F, Biancheri R, Filocamo M.
fibroblasts from Pelizaeus-Merzbacher
disease patients.
Poland syndrome with bilateral
Baban A, Torre M, Bianca
S, Buluggiu A, Rossello MI, features: case description with review
of the literature.
Calevo MG, et Al.
J CYST FIBROS
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BBA-MOL BASIS DIS
2009;1792:548-554.
AM J MED GENET A
2009;149A:1597-1602.
Bernardini L, Gimelli S,
Gervasini C, Carella M,
Baban A, Frontino G, et Al.
Recurrent microdeletion ad 17q12 as a
ORPHANET J RARE
cause of Mayer-Kuster-Hauser
DIS 2009;4:25.
(MRKH) syndrome: two case reports.
Ferrera L, Caputo A, Ubby
I, Bussani E, Zegarra
Moran O, Ravazzolo R, et
Al.
Regulation of TMEM16A chloride
channel properties by alternative
splicing.
J BIOL CHEM
2009;284(48):3336033368.
Kaplan FS, Xu M, Feldman
G, Brown M, Cho TJ, Choi
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Response to "Mutations of the noggin
and of the activin a type I receptor
genes in fibrodysplasia ossificans
progressiva". Letter.
GENET COUNSEL
2008;19:357-359.
Baban A, Torre M, Bianca
Response to Klinger and Merlob re:
S, Buluggiu A, Rossello MI, case description with review of the
Calevo MG, et Al.
literature. (Letter).
Borghini S, Di Duca M, Pini
Prato A, Lerone M,
Martucciello G, Jasonni V,
et Al.
AM J MED GENET A
2009;2899:.
Search for pathogenetic variants of the
INTERN MED J
SPRY2 gene in intestinal innervation
2009;39:335-337.
defects.
Segregation analysis in a family at risk
Zanetti A, Ferraresi E, Picci for the Maroteaux-Lamy syndrome
EUR J HUM GENET
L, Filocamo M, Parini R,
conclusively reveals
2009;:In press.
c.1151G>A(p.S384N) as to be a
Rosano C, et Al.
polymorphism.
Cateni F, Zacchigna M,
Synthesis of 4-thiophen-2'-yl-1,4Pedemonte N, Galietta LJV, dihydropyridines as potentiators of the
Mazzei MT, Fossa P, et Al. CFTR chloride channel.
Ferretti M, Gattorno M,
Chiocchetti A, Mesturi R,
Orilieri E, Bensi T, et Al.
The 423q polymorphysm of the Xlinked inhibitor of apoptosis gene
influences monocyte function and is
associated with periodic fever.
Linee di Ricerca
BIOORGAN MED
CHEM
2009;17:7894-7903.
ARTH RHEUM/AR C
RES 2009;60(11):34763484.
19
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico–Scientifica 2009
The I1-I2 regularization framework
Fardin P, Barla A, Mosci S, unmasks the hypoxia signature hidden
Rosasco L, Verri A, Varesio in the transcriptome of a set of
heterogeneous neuroblastoma cell
L.
lines.
The metabotropic glutamate receptor
Rossi PIA, Vaccari CM,
Terraciano A, Doria Lamba 1, GRM1: evaluation as a candidate
gene for inherited forms of cerebellar
L, Facchinetti S, Priolo M,
ataxia.
et Al.
Galietta LJV.
The TMEM16 protein family: a new
class of chloride channels?
The tumor suppressor gene
Gimelli S, Boeri S, Drabkin TRC8/RNF139 is distrupted by a
HA, Gambini C, Gregorio A, constitutional balanced translocation
t(8;22)(q24.13;q11.21) in a young girl
Fiorio P, et Al.
with dysgerminoma.
Wild-type FOXP3 is selectively active
Di Nunzio S, Ceccponi M,
Passerini L, McMurchy AN, in CD4+CD25hi regulatory T cells of
healthy female carriers of different
Baron U, Turbachova I, et
FOXP3 mutations.
Al.
20
Linee di Ricerca
BMC GENOMICS
2009;:In press.
J Neurol
2009;:In press 2.
BIOPHYS J
2009;97:3047-3053.
MOL CANCER
2009;:In press.
BLOOD
2009;:In press.
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico –Scientifica 2009
LINEA 2
PEDIATRIA CLINICA E MEDICINA PERINATALE
Responsabili
Renata Lorini, Giovanni A Rossi, Pasquale Di Pietro, Giovanni Serra
UU.OO.
Clinica pediatrica
- Lab. per la Standardizzazione e Verifica degli screening delle
Malattie Endocrine e Metaboliche
- Dermatologia
- Pediatria III - Gastroenterologia
- Nefrologia, dialisi e trapianto
- Lab. di Fisiopatologia dell’Uremia
- Pneumologia
- Medicina d'Urgenza Osservazione- Pronto Soccorso
- Ostetricia e Ginecologia
- Patologia Neonatale
Obiettivi
L’obiettivo generale della linea è la traslazione alla clinica di risultati
derivanti da studi che hanno avuto sviluppo dalla ricerca di base. Il punto
di forza dell’obiettivo nasce dalla disponibilità di una casistica di
rimarchevole entità ripartita fra le varie aree specialistiche:
- caratterizzazione genetica di malattie ad alto impatto sociale quali il
diabete mellito, l’asma,le malformazioni renali e dell’apparato respiratorio,
le alterazioni dell’embriogenesi della tiroide;
- definizione delle basi immunologiche di malattie polmonari ed
infiammatorie (rene, intestino);
- identificare cause genetiche di diabete gestazionale, di ritardo di crescita
intrauterino, di deficit di ormone della crescita, di diabete neonatale.
Sono inoltre presenti aree di interesse laboratoristico che vertono in
particolare all’applicazione della proteomica ed alla definizione di
biomarkers di malattia e di deterioramento funzionale d’organo, e aree di
interesse per la biologia cellulare e per il trapianto d’organo.
Altro obiettivo, tramite la ricerca clinico-laboratoristico sperimentale, è
individuare : markers ematici di stress ossidativo predittivi di danno
cerebrale in fase acuta in pazienti con quadro clinico di sofferenza
cerebrale acuta da ipo/anossiemia afferenti al PS del DEA, parametri
dermoscopici peculiari del nevo congenito che possano migliorare la
predittività clinica riguardo alla trasformazione maligna .
Ricadute assistenziali.
Esistono solide possibilità che le ricerche programmate abbiano ricadute
assistenziali significative. Riportiamo alcuni punti tematici di particolare
interesse: 1) diagnostica genetica di malattie ad ampia frequenza; 2)
sviluppo di nuovi biomarkers di malattia; 3) applicazione allo studio ed alla
terapia di malattie pediatriche; 4) applicazioni in tema di trapianto d’organo
solido.
-
Progetti
Anno
inizio
Titolo
CCD e Servizio Qualita’
2008
Programma aziendale per la gestione del rischio:
analisi proattiva nelle aree critiche.
Clinica Pediatrica
Analisi del gene TMEM27 in pazienti affetti da
2009 iperglicemia su base non autoimmune ed
alterazione dell’embriogenesi renale
Clinica Pediatrica
2009 Iperglicemia
UU.OO.
Linee di Ricerca
e
diabete
mellito
nell’infanzia:
21
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Diagnostica differenziale delle
patogenesi non autoimmune
22
forme
a
Studio
multicentrico
clinico-dermoscopicoepidemiologico dei nevi melanocitari congeniti
Dermatologia
2007
Gastroenterologia
Studio sull'efficacia- sicurezza dell'infusione di
globuli
rossi
autologhi
caricati
con
2007
desametasone-21P nella clite ulcerosa e
malattia di Crohn steroido-dipendente
Medicina D'urgenza e
Osservazione
2009 Appropriatezza dei ricoveri da P.S. medico
Nefrologia
Cellule implicate nello stress ossidativo in corso
sindrome
nefrosica
idiopatica.
Loro
2008 di
caratterizzazione e regolazione.
Ostetricia e Ginecologia
Ritardato
accrescimento
intrauterino:
2007 meccanismi placentari ed effetti immunologici
fetali
Patologia Neonatale
Valutazione mediante INVOS degli effetti dei
2009 farmaci simpatico-mimetici su distretti renale e
periferici.
Patologia Neonatale
2008
Patologia Neonatale
Applicazione della pressione positiva continua
(CDP/CPAP) in fase precoce di RDS nel
2009
neonato prematuro < 32 settimane di età
gestazionale
Pneumologia
Effetto di budesonide e formoterolo sull’
2009 attivazione funzionale indotta dalla bradichinina
in fibroblasti (Fb) polmonari.
Pneumologia
2009
Prevalenza della malattia allergica respiratoria
nei pazienti con malattie autoimmuni
Pneumologia
2007
Effetti del fumo di sigaretta sulle cellule epiteliali
di origine bronchiale
Pneumologia
Modulazione farmacologia delle modificazioni
strutturali e funzionali delle cellule epiteliali
2008
bronchiali (BECs) indotte da Haemophilus
influenzae non tipizzabile (NTHi).
Utilizzo degli zuccheri diversi dal glucosio e degli
alcoli degli zuccheri nei neonati
Linee di Ricerca
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico –Scientifica 2009
Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009
Autori
Caridi Gi, Kacem M,
Campagnoli M, Dagnino
Monica, Debbabi W,
Kochtali I, et Al.
Titolo
A novel nonsense mutation in the
albumin gene (c.1275 C>A) causing
analbuminemia in a Tunisian boy.
(Letter).
Caridi G, Dagnino M,
Albumin Benkovac (c.1175A>G;
Simundic AM, Miler M,
p.Glu392Gly): a novel genetic variant of
Stantic V, Campagnoli M,
human serum albumin. (Letter).
et Al.
Antibody responses to recombinant
Bodaghi S, Comoli P,
polyomavirus BK large T and VP1
Bosch R, Azzi A, Gosert
proteins in young kidney transplant
R, Leuenberger D, et Al.
patients.
Bronchial airway epithelial cell damage
following exposure to cigarette smoke
Petecchia L, Sabatini F,
Varesio L, Camoriano A, includes disassembly of tight junction
Usai C, Pezzolo A, et Al. components mediated by extracellular
signal-regulated kinase 1/2 pathway.
Gigante M, Pontrelli P,
CD2AP mutations are associated with
Montemurno E, Roca L,
sporadic nephrotic syndrome and focal
Aucella F, Penza R, et Al. segmental glomerulosclerosis.
Spinazzola A, Invernizzi F,
Clinical and molecular features of
Carrara F, Lamantea E,
mitochondrial DNA depletion
Donati A, Di Rocco M, et
syndromes.
Al.
Indinnimeo L, Bertuola F,
Clinical evaluation and treatment of
Cutrera R, De Benedictis
acute asthma exacerbations in
FM, Di Pietro P, Duse M,
children.
et Al.
Caridi G, Gigante M,
Ravani P, Trivelli A,
Barbano G, Scolari F, et
Al.
Clinical features and long-term
outcome of nephrotic syndrome
associated with heterozygous NPHS1
and NPHS2 mutations.
Pasquali L, D'Annunzio G,
Collectrin gene screening in Turner
Gastaldi R, Di Battista E,
syndrome patients with kidney
Calcaterra V, Larizza D, et
malformation.
Al.
Rivista
CLIN CHEM LAB MED
2009;47:1311-1313.
TRANSL RES
2009;:In press.
J CLIN MICROBIOL
2009;47:2577-2585.
CHEST
2009;135:1502-1512.
NEPHROL DIAL
TRANSPL
2009;24:1858-1864.
J INHERIT METAB DIS
2009;32:143-158.
INT J IMMUNOPATH PH
2009;22:867-878.
CLIN J AM SOC NEPHRO
2009;4:1065-1072.
J GENET
2009;88:105-108.
Candiano G, Dimuccio V,
Bruschi M, Santucci L,
Gusmano R, Boschetti E,
et Al.
Combinatorial peptide ligand libraries
for urine proteome analysis:
investigation of different elution
systems.
ELECTROPHORESIS
2009;30:2405-2411.
Mezzano P, Serra G,
Calevo MG.
Cost analysis of an Italian neonatal
hearing screening programme.
J MATERN-FETAL NEO
M 2009;22(9):806-811.
de Jongste JC, Carraro S,
Hop WC, CHARISM Study
Group, Rossi GA, Baraldi
E.
Parazzini F, Mais V,
Cipriani S, Busacca M,
Venturini PL.
Daily telemonitoring of exhaled nitric
AM J RESP CRIT CARE
oxide and symptoms in the treatment of
2009;179:93-97.
childhood asthma.
Determinants of adenomyosis in
women who underwent hysterectomy
for benign gynecological conditions:
Linee di Ricerca
EUR J OBSTET GYN R B
2009;143:103-106.
23
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
results from a prospective multicentric
study in Italy.
Ciprandi G, Cirillo I,
Pistorio A, Di Gioacchino
M, Fenoglio D.
Boschetti M, Larizza D,
Calcaterra V, Arvigo M,
Fazzuoli L, Di Battista E,
et Al.
Bellini C, Hennekam RCM,
Fulcheri E, Rutigliani M,
Morcaldi G, Boccardo F, et
Al.
Ebastine increases IFN-gamma
production in patients with persistent
allergic rhinitis.
J BIOL REG HOMEOS
AG 2009;:in press.
Effect of environment on growth:
auxological and hormonal parameters
in African and Italian children.
GROWTH HORM IGF
RES 2009;19:238-241.
Etiology of nonimmune hydrops fetalis: AM J MED GENET A
a systematic review.
2009;149A:844-851.
Panfoli I, Calzia D, BianEvidence for aerobic metabolism in
chini P, Ravera S, Diaspro
retinal rod outer segment disks.
A, Candiano G, et Al.
Naseri M, Ghiggeri GM,
Caridi G, Abbaszadegan
MR.
Five cases of severe vesico-ureteric
reflux in a family with an X-linked
compatible trait.
Giannattasio A, Calevo
MG, Minniti G, Giannotti
D, Cotellessa M, Napoli F,
et Al.
Taranta A, Gianviti A,
Palma A, De Luca V,
Mannucci L, Procaccino
MA, et Al.
Pirulli D, Crovella S, Ulivi
S, Zadro C, Bertok S,
Rendine S, et Al.
Folic acid, vitamin B12 and
homocysteine levels during fasting and J ENDOCRINOL INVEST
after methionine load in patients with
2009;:In press.
type 1 diabetes mellitus.
Genetic risk factors in typical
haemolytic uraemic syndrome.
PEDIATR NEPHROL
2009;:In press.
NEPHROL DIAL
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2009;24:1851-1857.
Genetic variant of C1GalT1 contributes J NEPHROL
to the susceptibility to IgA nephropathy. 2009;22:152-159.
Queirolo S, Gallarotti F,
Gigantism with pituitary
Capuano E, Garrè ML,
macroadenoma: an unusual variant of
Spaziante R, Di Battista E. McCume-Albright syndrome.
Growth assessment of paediatric
Lucidi V, Alghisi F, Raia V,
patients with CF comparing different
Russo B, Valmarana V,
auxologic indicators: a multicentre
Valmarana R, et Al.
Italian study.
Esposito S, Principi N, The Guidelines for the diagnosis and
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trics, Di Pietro P, et Al.
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J PEDIATR ENDOCR
MET
2009;22:177-179.
J PEDIATR GASTR
NUTR
2009;49:335-342.
J CHEMOTHERAPY
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Panigada S, Ravelli A,
HRCT and pulmonary function tests in
Silvestri M, Granata C,
monitoring of lung involvement in
Magni Manzoni S, Cerveri
juvenile systemic sclerosis.
I, et Al.
PEDIATR PULM
2009;44:1226-1234.
Benetti E, Caridi G, Della
Vella M, Rampoldi M,
Immature renal structures associated
Ghiggeri GM, Artifoni L, et with a novel UMOD sequence variant.
Al.
AM J KIDNEY DIS
2009;53:327-331.
Cirillo I, Pistorio A, Tosca
MA, Ciprandi G.
ALLERGY
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Impact of allergic rhinitis on asthma:
effects on bronchial hyperreactivity.
Linee di Ricerca
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico –Scientifica 2009
Increased CCL5 and CXCL7
Di Stefano A, Caramori G,
chemokine expression is associated
Gnemmi I, Contoli M,
with neutrophil activation in severe
Bristot L, Capelli A, et Al.
stable COPD.
THORAX
2009;:In press.
Prodam F, Bellone S,
Influence of age, gender, and glucose
Grugni G, Crinò A,
tolerance on fasting and fed acylated
Ragusa L, Franzese A, et
ghrelin an Prader Willi syndrome.
Al.
CLIN NUTR
2009;28:94-99.
Prigione I, Morandi F,
Tosca MA, Silvestri M,
Pistoia V, Ciprandi G, et
Al.
Interferon-gamma and IL-10 may
ALLERGY
protect from allergic polysensitization in
2009;:In press.
children: preliminary evidence.
Gardella C, Toma' P,
Sacco O, Girosi D,
Panigada S, Battistini
Elena, et Al.
Intermittent gaseous bowel distention:
atypical sign of congenital
tracheoesophageal fistula.
PEDIATR PULM
2009;44:244-248.
Alpigiani MG, Calcagno A,
Salvati P, Rossi GiA,
Barbano G, Ghiggeri GM,
et Al.
Late onset of pANCA renal and
pulmonary vasculitis in a girl affected
by undifferentiated connective tissue
disease.
LUPUS
2009;:In press.
Ferrero S, Camerini G,
Seracchioli R, Ragni N,
Venturini PL, Remorgida
V.
Tosetto E, Addis M, Caridi
Gi, Meloni C, Emma F,
Vergine G, et Al.
Letrozole combined with norethisterone
acetate compared with norethisterone
acetate alone in the treatment of pain
symptoms caused by endometriosis.
Locus heterogeneity of Dent's disease:
OCRL1 and TMEM27 genes in patients
with no CLCN5 mutations.
Longitudinal evluation of mycophenolic
Ghio L, Ferraresso M,
acid pharmacokinetics in pediatric
Zacchello G, Murer L,
kidney transplant recipients. The role of
Ginevri Fa, Belingheri M,
post-transplant clinical and therapeutic
et Al.
variables.
Maturity-onset diabetes of the young in
Lorini R, Klersy C,
children with incidental hyperglycemia:
D'Annunzio G, Massa O,
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Minuto N, Iafusco D, et Al.
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Gardella C, Panigada S,
Rossi GA.
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Metalloproteolytic balance in asthma:
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Molecular analyses in pursuit of a
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Mutation specific potency and efficacy
Caputo A, Hinzpeter A,
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Caci E, Pedemonte N,
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conductance regulator chloride channel
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Bruschi M, Grilli S,
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Della Ciana L, Petretto A, strategy for evaluating plasma proteins 2009;9:460-469.
et Al.
and their oxido-redox status.
Linee di Ricerca
25
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Tosetto E, Ceol M,
Novel mutations of the CLCN5 gene
Mezzabotta F, Ammenti A,
CLIN GENET
including a complex allele and A 5'
Peruzzi L, Caruso MR, et
2009;76:413-416.
UTR mutation in Dent disease 1. Letter.
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Ferrero S, Venturini PL,
Ragni N, Camerini G,
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Pharmacological treatment of
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Corcione A, Ferlito F,
Gattorno M, Gregorio A,
Pistorio A, Gastaldi R, et
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Phenotypic and functional
characterization of switch memory B
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juvenile idiopathic arthritis.
ARTHRITIS RES THER
2009;:In press.
Phenotypic variability, neurological
outcome and genetics background of 6pyruvoyl-tetrahydropterin synthase
deficiency.
Progress with the European Society for
Tizard EJ, Verrina E, van Paediatric Nephrology (ESPN)/ERAStralen KJ, Jager KJ.
EDTA Registry for children with
established renal failure.
Reassessment of growth hormone
Secco A, Di Iorgi N, Napoli
status in young adults with childhoodF, Calandra E, Calcagno
onset growth hormone deficiency:
A, Ghezzi M, et Al.
reappraisal of insulin tolerance testing.
Reciprocal relation between marrow
Di Iorgi N, Rosol M,
adiposity and the amount of bone in the
Mittelman SD, Gilsanz V. axial and appendicular skeleton of
young adults.
Recurrent arthritis as a unique
Martini G, Meneghesso
D, Caroli F, Ceccherini I, manifestation of
hyperimmunoglobulinaemia D. Letter.
Zulian F.
Leuzzi V, Carducci Ca,
Carducci Cl, Pozzessere
S, Burlina A, Cerone R, et
Al.
Panigada S, Sacco O,
Girosi D, Tomà P, Rossi
GA.
Fanos V, Scarcella A,
Puddu M, Gallini F,
Tuminelli F, Bragetti P, et
Al.
Lanari M, Silvestri M,
Rossi GA.
26
NEPHROL DIAL
TRANSPL
2009;24:2615-2617.
J CLIN ENDOCR METAB
2009;94(11):4195-4204.
J CLIN ENDOCR METAB
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RHEUMATOLOGY
2009;48:199-201.
Recurrent severe lower respiratory tract
PEDIATR PULM
infections in a child with abnormal
2009;44:192-194.
tracheal morphology.
Papi A, Nicolini G, Baraldi
Regular vs prn nebulized treatment in
E, Boner AL, Cutrera R,
wheeze preschool children.
Rossi GA, et Al.
Sanna-Cherchi S, Ravani
P, Corbani V, Parodi S,
Haupt R, Piaggio G, et Al.
Stel VS, Dekker FW,
Ansell D, Augustijn H,
Casino FG, Collart F, et
Al.
CLIN GENET
2009;:In press.
ALLERGY
2009;64:1463-1471.
Renal outcome in patients with
KIDNEY INT
congenital anomalies of the kidney and
2009;76:528-533.
urinary tract.
Residual renal function at the start of
dialysis and clinical outcomes.
NEPHROL DIAL
TRANSPL
2009;24:3175-3182.
Respiratory disorders and
hospitalization rates during the second
J CHEMOTHERAPY
RSV season in preterm infants who
2009;21(3):302-310.
received palivizumab prophylaxis
during their first RSV season.
J MATERN-FETAL NEO
Respiratory syncytial virus risk factors
M
in late preterm infants.
2009;22(S3):102-107.
Linee di Ricerca
Istituto Giannina Gaslini
Ciprandi G, De Amici M,
Murdaca G, Fenoglio D,
Ricciardolo F, Marseglia
G, et Al.
Antonelli A, Fallahi P,
Ferrari SM, Pupilli C,
D'Annunzio G, Lorini R, et
Al.
Pastorino D, Canini S,
Prefumo F, Buffi D,
Pugliese M, Venturini PL,
et Al.
Relazione Clinico –Scientifica 2009
Serum interleukin-17 levels are related ALLERGY
to clinical severity in allergic rhinitis.
2009;64:1375-1378.
Serum Th1 (CXCL10) and Th2 (CCL2)
chemokine levels in children with newly DIABETIC MED
diagnosed type 1 diabetes: a
2008;25:1349-1353.
longitudinal study.
Stepwise sequential screening for
trisomy 21 in assisted reproduction
pregnancies.
Wuhl E, Trivelli A, Picca S,
Strict blood-pressure control and
Mieczslaw L, Peco-Antic
progression of renal failure in children.
A, Zurowska A, et Al.
Gimpel C, Wuhl E,
Arbeiter K, Drozdz D,
Trivelli A, Charbit M, et Al.
Ciprandi G, De Amici M,
Negrini S, Marseglia G,
Tosca MA.
Secco A, Di Iorgi N, Napoli
F, Calandra E, Ghezzi M,
Frassinetti C, et Al.
Antifoni L, Benetti E, Centi
S, Negrisolo S, Ghiggeri
GM, Ginevri Fabrizio, et
Al.
Scopesi F, Risso M,
Sannia A, Traggiai C,
Arioni C, Zullino E, et Al.
Bellini C, Di Battista E,
Boccardo F, Campisi C,
Villa G, Taddei G, et Al.
J MATERN-FETAL NEO
M
2009;:In press.
NEW ENGL J MED
2009;361:1639-1650.
Superior consistency af ambulatory
blood pressure monitoring in children:
implications for clinical trials.
J HYPERTENS
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TGF-beta and IL-17 serum levels and
specific immunotherapy.
INT
IMMUNOPHARMACOL
2009;9:1247-1249.
The glucagon test in the diagnosis of
J CLIN ENDOCR METAB
growth hormone deficiency in children
2009;94(11):4251-4257.
with short stature younger than 6 years.
The impact of eNOS, MTR and MTHFR NEPHROL DIAL
polymorphisms on renal graft survival TRANSPL
in children and young adults.
2009;24:2931-1937.
The proper tidal volume target using
volume guarantee ventilation in the
course of neonatal respiratory distress
syndrome: a crucial endpoint.
The role of lymphoscintigraphy in the
diagnosis of lymphedema in Turner
syndrome.
J MATERN-FETAL NEO
M
2009;:In press.
LYMPHOLOGY
2009;42:123-129.
Ciprandi G, De Amici M,
Two year sublingual immunotherapy
Tosca MA, Negrini S,
affects serum leptin.
Murdaca G, Marseglia GL.
INT
IMMUNOPHARMACOL
2009;9:1244-1246.
Caciotti A, Di Rocco M,
Filocamo M, Grossi S,
Traverso F, D'Azzo A, et
Al.
J NEUROL
2009;:In press.
Ciprandi G, Sormani MP,
Cirillo I, Tosca MA.
Dello Strologo L, Guzzo I,
Laurenzi C, Vivarelli M,
Parodi A, Barbano G, et
Al.
Ulmann N, Sacco O,
Gandullia P, Silvestri M,
Pistorio A, Barabino A, et
Al.
Type II sialidosis: review of the clinical
spectrum and identification of a new
splicing defect with chitotriosidase
assessment in two patients. Letter.
Upper respiratory tract infections and
sublingual immunotherapy: preliminary
evidence.
ANN ALLERG ASTHMA
IM
2009;102:262-263.
Use of Rituximab in focal
TRANSPLANTATION
glomerulosclerosis relapses after renal
2009;88:417-420.
transplantation.
Usefulness and safety of double
endoscopy in children with
gastroesophageal reflux and
respiratory symptoms.
Linee di Ricerca
RESP MED
2009;:In press.
27
Istituto Giannina Gaslini
LINEA 3
Relazione Clinico – Scientifica 2009
IMMUNOLOGIA E REUMATOLOGIA
Responsabili Moretta Lorenzo, Martini Alberto, Pistoia Vito
- Lab. Immunologia Clinica e Sperimentale
UU.OO.
- Pediatria II - Reumatologia
- Lab. Oncologia
Gli obiettivi generali di questa linea di ricerca includono temi di immunologia
traslazionale e clinica. Per quanto riguarda i primi, proseguirà lo sforzo di
identificare nuovi recettori/ligandi coinvolti nella stimolazione o inibizione della
attività citotossica dei linfociti NK verso i loro bersagli, con particolare riferimento
alle cellule tumorali. Studi recenti hanno dimostrato che i tumori contengono una
piccola quota di cellule staminali che alimentano la crescita neoplastica: un aspetto
di particolare interesse è lo studio di espressione e funzione di ligandi per recettori
attivatori della citotossicità espressi dai linfociti NK. Un’altra area di studio collegata
è il ruolo delle cellule NK da donatori aploidentici nella terapia delle leucemie acute
pediatriche, che ha già prodotto importanti risultati di elevato valore traslazionale.
Sarà oggetto di indagine il ruolo anti-tumorale di alcune citochine che svolgono
funzioni di modulazione della risposta immunitaria ma si legano anche alle cellule
neoplastiche che esprimono i recettori complementari. Tali citochine includono
componenti della super-famiglia dell’IL-12 (IL-23, IL-27), della superfamiglia di IL-6
(LIF, oncostatin-M) e di quella dell’IL-17 (IL-17A, IL-17B e IL-25). Gli esperimenti
Obiettivi
saranno condotti prevalentemente su neoplasie ematologiche di derivazione sia
linfoide sia mieloide utilizzano modelli in vitro ed in vivo già messi a punto in studi
precedenti.
Verranno sviluppate nuove modalità di terapia sperimentale del neuroblastoma
utilizzando tecniche di targeting liposomiale basate sulla identificazione di molecole
espresse
dal
tumore
o
dall’endotelio
ad
esso
associato.
Gli studi immunologici clinici verteranno sulla attivazione di nuovi trias in pazienti
pediatrici affetti da artrite idiopatica giovanile con farmaci biologici innovativi come
gli anticorpi monoclonali anti-citochine infiammatorie. Il network PRINTO
garantisce il reclutamento di grandi numeri di pazienti e consente di raggiungere
risultati conclusivi. Parallelamente verrano messi a punto score sempre più
accurati per valutare l’attività dei nuovi farmaci oggetto di sperimentazione. Infine
verrà proseguito lo studio degli aspetti immunologici delle febbri periodiche allo
scopo di identificare nuovi target terapeutici.
Progetti
UU.OO.
Anno
inizio
Titolo
Lab. Immunologia Clinica e
Sperimentale
2009
Studio dell’attività anti-leucemica di linfociti NK
alloreattivi in aplo-TCSE
Lab. Immunologia Clinica e
Sperimentale
2009
Analisi delle interazioni tra le cellule nk e cellule presenti
nella decidua
Lab. Immunologia Clinica e
Sperimentale
2007
Caratterizzazione dell' espressione e della funzione di
NTB-A nei linfociti B
Lab. Immunologia Clinica e
Sperimentale
2007
dentificazione di ligandi solubili per recettori attivatori o
inibitori espressi da cellule NK
Lab. Immunologia Clinica e
Sperimentale
2007
Identificazione di nuovi marcatori molecolari di tumori e
malattie autoimmuni
Lab. Immunologia Clinica e
Sperimentale
2008
Diagnostica pediatrica della immunità cellulare specifica
in sistemi miniaturizzati e high throughput.
28
Linee di Ricerca
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico –Scientifica 2009
Lab. Immunologia Clinica e
Sperimentale
2008
Risposta immunitaria NK e microambiente tumorale
Lab. Oncologia
2009
Il neuroblastoma ed altri tumori di derivazione
neuroectodermica (soprattutto melanoma)
Lab. Oncologia
2009
Le leucemie e linfomi con particolare riferimento alle
malattie linfoproliferative dei linfociti B
Lab. Oncologia
2009
Studi specifici sulle cellule staminali mesenchimali e
tumorali
2009
Valutazione del raggiungimento dello stato di remissione
clinica (CR), dello stato di attività minima di malattia
(MDA) e dello stato di malattia considerato accettabile
dal genitore o dal paziente (PASS) in bambini con artrite
idiopatica giovanile (AIG) trattati con etanercept (ETN).
Reumatologia
2009
Validazione di una versione semplificata della versione
adattata del metodo di Sharp/van der Heijde per la
valutazione della progressione del danno articolare
nell’artrite idiopatica giovanile
Reumatologia
2009
Ruolo delle TH17 nella patogenesi della sindrome
CINCA e nella AIG sistemica.
Reumatologia
2009
Uno studio randomizzato di sospensione di 6 o 12 mesi
di methotrexate in pazienti affetti da artrite giovanile
idiopatica in remissione clinica.
Reumatologia
2009
Trial clinico randomizzato terapeutici in bambini con
dermatomiosite giovanile: : prednisone verso prednisone
più methotrexate verso prednisone più ciclosporina.
Reumatologia
2009
Genomica e artrite idiopatica giovanile
Reumatologia
2009
Validation of the EULAR/PRES Endorsed Consensus
Criteria for the Classification of Childhood Vasculitides
Reumatologia
2007
Validazione dei criteri diagnostici preliminari della
sindrome da attivazione macrofagica nell'artrite
idiopatica giovanile sistemica
Reumatologia
2008
Ruolo dell’immunità innata nella regolazione dei linfociti
B nell’artrite idiopatica giovanile
Reumatologia
2008
La sindrome PFAPA: aspetti clinici e terapeutici e
caratterizzazione immuno-istochimica.
Reumatologia
Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009
Autori
Titolo
A randomized trial comparing the
efficacy and safety of imiglucerase
(Cerezyme) infusions every 4 weeks
Kishnani PS, Di Rocco M,
Kaplan P, Mehta A, Pastores versus every 2 weeks in the
maintenance therapy of adult
GM, Smith SE, et Al.
patients with Gaucher disease type
1.
Activating and inhibitory killer
immunoglobulin-like receptors (KIR)
Moretta A, Pende D, Locatelli
in haploidentical haemopoietic stem
F, Moretta .
cell transplantation to cure high-risk
leukaemias.
Linee di Ricerca
Rivista
MOL GENET METAB
2009;96:164-170.
CLIN EXP IMMUNOL
2009;157:325-331.
29
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
An update on autoinflammatory
diseases. New concepts for new and
old diseases.
Balsamo M, Zambello R,
Analysis of NK cell/DC interaction in
Teramo A, Pedrazzi M,
NK-type lymphoproliferative disease
Sparatore B, Scordamaglia F, of granular lymphocytes (LDGL): role
et Al.
of DNAM-1 and NKp30.
Dardis A, Filocamo M, Grossi Biochemical and molecular findings
in a patient with myoclonic epilepsy
Serena, Ciana G,
Franceschetti S, Dominissini due to a mistarget of the betaglucosidase enzyme.
S, et Al.
Gattorno M, La Regina M,
Martini A, Manna R.
Pisciotta L, Fresa R,
Bellocchio A, Pino E, Guido
V, Cantafora A, et Al.
CLIN EXP RHEUMATOL
2009;27:354-365.
EXP HEMATOL
2009;37:1167-1175.
MOL GENET METAB
2009;97:309-311.
Cholesteryl Ester Storage Disease
MOL GENET METAB
(CESD) due to novel mutations in the
2009;97:143-148.
LIPA gene.
Magni-Manzoni S, Epis O,
Ravelli A, Klersy C, Visconti
C, Lanni S, et Al.
Comparison of clinical versus
ultrasound-determined synovitis in
juvenile idiopathic arthritis.
Damage extent and predictors in
Rider LG, Lachenbruch PA,
adult and juvenile dermatomyositis
Monroe JB, Ravelli A,
and polymyositis as determined with
Cabalar I, Feldman BM, et Al.
the myositis damage index.
Developing outcome measures for
Brunner HI, Ravelli A.
paediatric rheumatic diseases.
Consolaro A, Ruperto N,
Development and validation of a
Bazso A, Pistorio A, Magnicomposite disease activity score for
Manzoni S, Filocamo G, et Al. juvenile idiopathic arthritis.
ARTH RHEUM/AR C RES
2009;61(11):1497-1504.
ARTH RHEUM/AR C RES
2009;60(11):3425-3435.
BEST PRACT RES CL RH
2009;23:609-624.
ARTH RHEUM/AR C RES
2009;61(5):658-666.
Saad-Magalhaes C, Pistorio
A, Ravelli A, Filocamo G,
Viola S, Brik R, et Al.
Does removal of aids/devices and
help make a difference in the
childhood health assessment
questionnaire disability index?
ANN RHEUM DIS
2009;:In press.
Raffaghello L, Pistoia V.
Editorial: In-and-out blood vessels:
new insights into T cell reverse
transmigration.
J LEUKOCYTE BIOL
2009;86:1271-1273.
Bozzano F, Costa P,
Passalacqua G, Dodi F,
Ravera S, Pagano G, et Al.
Locatelli F, Pende D,
Maccario R, Mingari MC,
Moretta A, Moretta L.
Apaz MT, Saad-Magalhaes
C, Pistorio A, Ravelli A, de
Oliveira Sato J, Marcantoni
MG, et Al.
Pietra G, Romagnani C,
Moretta L, Mingari MC.
30
Functionally relevant decreases in
activatory receptor expression on NK
cells are associated with pulmonary
tuberculosis in vivo and persist after
successful treatment.
Haploidentical hemopoietic stem cell
transplantation for the treatment of
high-risk leukemias: how NK cells
make the difference.
Health-related quality of life of
patients with juvenile
dermatomyositis: results from the
Pediatric Rheumatology International
Trials Organization multinational
quality of life cohort study.
HLA-E and HLA-E-bound peptides:
recognition by subsets of NK and T
cells.
Linee di Ricerca
INT IMMUNOL
2009;21:779-791.
CLIN IMMUNOL
2009;133:171-178
ARTH RHEUM/AR C RES
2009;61(4):509-517.
CURR PHARM DESIGN
2009;15:3336-3344.
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico –Scientifica 2009
Frulloni L, Lunardi C, Simone Identification of a novel antibody
R, Dolcino M, Scattolini C,
associated with autoimmune
Falconi M, et Al.
pancreatitis.
Meiorin S, Filocamo G,
Pistorio A, Magni-Manzoni S,
Sztajnbock F, Cespedes-Cruz
A, et Al.
Impact of involvement of individual
joint groups on subdimensions of
functional ability scales in juvenile
idiopathic arthritis.
Infection-triggered familial or
recurrent cases of acute necrotizing
encephalopathy caused by mutations
in a component of the nuclear pore,
RANBP2.
Long term efficacy and safety of
infliximab plus methotrexate for the
Ruperto N, Lovell DJ, Cuttica
treatment of polyarticular course
R, Woo P, Meiorin S,
juvenile rheumatoid arthritis: findings
Wouters C, et Al.
from an open-label treatment
extension.
Parodi A, Davì S, Pringe AB, Macrophage activation syndrome in
Pistorio A, Ruperto N, Magni- juvenile systemic lupus
erythematosus.
Manzoni S, et Al.
Neilson DE, Adams MD, Orr
C, Schelling DK, Eiben RM,
Kerr DS, et Al.
Balsamo M, Scordamaglia F,
Pietra G, Manzini C, Cantoni
C, Boitano M, et Al.
Melanoma-associated fibroblasts
modulate NK cell phenotype and
antitumor cytotoxicity.
MSCs inhibit monocyte-derived DC
maturation and function by
Spaggiari GM, Abdelrazik
selectively interfering with the
Heba, Becchetti F, Moretta L. generation of immature DCs: central
role of MSC-derived prostaglandin
E2.
Vastert SJ, van Wijk R,
Mutations in the perforin gene can be
D'Urbano LE, de Vooght
linked to macrophage activation
KMK, de Jager W, Ravelli A, syndrome in patients with systemic
et Al.
onset juvenile idiopathic arthritis.
Natural Killer alloeffector responses
Moretta L, Locatelli F, Pende in haploidentical hemopoietic stem
cell transplantation to treat high-risk
D, Mingari MC, Moretta A.
leukemias.
Pietra G, Manzini C, Vitale M, Natural killer cells kill human
Balsamo M, Ognio E, Boitano melanoma cells with characteristics
M, et Al.
of cancer stem cells.
NK cells provide helper signal for
Morandi B, Mortara R,
CD8+T cells by inducing the
Carrega P, Cantoni C, Costa
expression of membrane-bound ILG, Accolla RS, et Al.
15 on DCs.
Castriconi R, Daga A,
NK cells recognize and kill human
Dondero A, Zona D, Poliani
glioblastoma cells with stem-like
PL, Melotti A, et Al.
properties.
De Maria A, Ugolotti E,
NKp44 expression, phylogenesis and
Rutjens E, Mazza S, Radic L, function in non-human primate NK
Faravelli A, et Al.
cells.
Pathogen specific T-lymphocytes for
Li Pira G, Kapp M, Manca F,
the reconstitution of the
Heinsele H.
immunocompromised host.
Linee di Ricerca
NEW ENGL J MED
2009;361:2135-2142.
CLIN EXP RHEUMATOL
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AM J HUM GENET
2009;84:44-51.
ANN RHEUM DIS
2009;:In press 2.
ARTH RHEUM/AR C RES
2009;60(11):3388-3399.
P NATL ACAD SCI USA
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BLOOD
2009;113:6576-6583.
RHEUMATOLOGY
2009;:In press.
TISSUE ANTIGENS
2009;:In press.
INT IMMUNOL
2009;21:793-801.
INT IMMUNOL
2009;21:599-606.
J IMMUNOL
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INT IMMUNOL
2009;21:245-255.
CURR OPIN IMMUNOL
2009;21:549-556.
31
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Serum DNase I, soluble Fas/FasL
Tinazzi E, Puccetti A, Gerli R, levels and cell surface Fas
Rigo A, Migliorini P, Simeoni expression in patients with SLE: a
S, et Al.
possible explanation for the lack of
efficacy of hrDNase I treatment.
Voss D, Pfefferle S, Drosten
C, Stevermann L, Traggiai E,
Lanzavecchia A, et Al.
Picco P, Brisco G, Traverso
F, Loy Anna, Gattorno M,
Martini A.
Bosco MC, Delfino S, Ferlito
F, Puppo M, Gregorio A,
Gambini C, et Al.
Studies of membrane topology , Nglycosylation and functionality of
SARS-CoV membrane protein.
Successful treatment of idiopathic
recurrent pericarditis in children with
interleukin-1beta receptor antagonist
(anakinra).
The hypoxic synovial environment
regulates expression of vascular
endothelial growth factor and
osteopontin in juvenile idiopathic
arthritis.
Avcin T, Cimaz R, Rozman B, The Ped-APS Registry: the
Gattorno M, The Ped-APS
antiphospholipid syndrome in
Registry Collaborative Group. childhood.
Klein G, Klein E, Klotman P,
Unsung Hero Robert C. Gallo.
Kotler M, Kurth R, Lafeuillade
(Letter).
A, et Al.
Uptake of CCR7 and acquisition of
migratory properties by human KIR+
Marcenaro E, Cantoni C,
NK cells interacting with monocytePesce S, Prato C, Pende D,
derived DC or EBV cell lines :
Agaugue S, et Al.
regulation by KIR/HLA-class I
interaction.
32
Linee di Ricerca
INT IMMUNOL
2009;21(3):237-243.
VIROL J
2009;:In press.
ARTH RHEUM/AR C RES
2009;60:264-268.
J RHEUMATOL
2009;36:1318-1329.
LUPUS
2009;18:894-899.
SCIENCE
2009;323:206.
BLOOD
2009;114(19):4108-4116.
Istituto Giannina Gaslini
LINEA 4
Relazione Clinico –Scientifica 2009
ONCOLOGIA ED EMATOLOGIA
Responsabili Dini Giorgio, Giacchino Raffaella
UU.OO.
- Oncologia ed Ematologia
- Lab. di Ematologia ed Emofilia
- Malattie Infettive
- Immunoematologia e Medicina Trasfusionale
Obiettivi
L’obiettivo generale della LINEA 4 è rappresentato da:
- Studio di nuove modalità diagnostiche in Ematologia, Immunologia, M Infettive.
- Valutazione di nuove modalità assistenziali in pazienti affetti da coagulopatie
congenite.
- Studi di fase 2-3 di nuovi farmaci antiblastici in Ematologia e Oncologia.
- Studio di fase 3 di nuovi farmaci antifungini e antivirali in Malattie Infettive.
- Studio di nuovi farmaci immunosoppressivi.
- Valutazione della possibilità di estendere a patologie non emato-oncologiche di
nuove modalità assistenziali, quali assistenza domiciliare.
- Valutazione della fattibilità di una Banca di linfociti patogeno-specifici ad uso
terapeutico nell’uomo.
Progetti
UU.OO.
Anno
inizio
Lab. Ematologia ed
Emofilia
2009
Malattie Infettive
2009
Malattie Infettive
2008
Malattie Infettive
2008
Oncologia
Ematologia
Oncologia
Ematologia
Oncologia
Ematologia
Oncologia
Ematologia
Oncologia
Ematologia
Oncologia
Ematologia
Oncologia
Ematologia
Oncologia
Ematologia
Oncologia
Ematologia
Titolo
Studio delle alterazioni citogenetiche mediante ibridizzazione
multifluorescente combinatoria (M-FISH) in onco-ematologia
pediatrica: individuazione di nuovi indicatori prognostici.
Integrazione dello studio con analisi ad alta risoluzione array-CGH
Infezioni correlate alle pratiche assistenziali in bambini sottoposti a
chemioterapia antineoplastica
Epidemiologia e clinica delle infezioni micotiche invasive in pediatria
Infezioni correlate alle pratiche assistenziali in bambini sottoposti a
chemioterapia antineoplastica.
2009 Studio dei polimorfismi a bassa attività di NQO1 in LLA INFANT
2009
Assistenza domiciliare al paziente emato-oncologico. Proposta di
studio sulla complessità delle prestazioni e loro valorizzazione.
2009 Studio delle Mutazioni di Nola 1 in Anemia Aplastica
2009 Studio delle mutazioni di HAX-1 nelle neutropenie severe
2009 Studio delle Mutazioni di TERC in Anemia Aplastica
2009 Difetto di DNA Repair in cellule staminali di glioma
2009 Studio delle mutazioni di ELA 2 nelle neutropenie severe/cicliche
2009
Determinazione dei Gruppi di Complementazione dei Pazienti
Italiani con Anemia di Fanconi
2009 Meccanismi dell’ iperproduzione di TNF-a, nell’Anemia di Fanconi
Linee di Ricerca
33
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Oncologia
Ematologia
2009
Oncologia
Ematologia
2007
Oncologia
Ematologia
Oncologia
Ematologia
2007
2007
Anemia Aplastica Acquisita. Ruolo patogenetico delle citochine
mielosoppressive
Studio prospettico sull' incidenza e sull' evoluzione della malattia
veno-occlusiva epatica (vod) trattata in profilassi con defibrotide
dopo trapianto di cellule staminali in età pediatrica
Reduced intensity conditioning (RIC) in children: definition,
indications, acute and late toxicity
Studio retrospettivo sull'incidenza dell'esostosi dopo trapianto di
midollo autologo o allogenico in età pediatrica
Chimerismo post trapianto allogenico di cellule staminali in età
pediatrica: studio dei microsatelliti dopo separazione delle diverse
linee cellulari ematiche.
Oncologia
Ematologia
2008
Immunoematologia
e Medicina
Trasfusionale
2009 Diagnostica della immunità cellulare specifica in pediatria
Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009
Autori
Titolo
A multimodal strategy based on
surgery, radiotherapy, ICE regimen
and high dose chemotherapy in
atypical teratoid/rhabdoid tumo
A significant proportion of patients
Giannini EG, Torre F, Basso
with chronic hepatitis B who are
M, Feasi M, Boni S, Grasso
candidates for antiviral treatment
A, et Al.
are untreated.
Allogeneic hematopoietic stem cell
transplantation in children and
Claviez A, Canals C, Dierickx
adolescents with recurrent and
D, Stein J, Badell I, Pession
refractory Hodgkin lymphoma: an
A, et Al.
analysis of the European Group for
Blood and Marrow Transplantation.
Mangieri D, Nico B, Coluccia An alternative in vivo system for
AML, Vacca A, Ponzoni M,
testing angiogenic potential of
Ribatti D.
human neuroblastoma cells.
Fidani P, De Ioris MA, Serra
A, De Sio L, Ilari I, Cozza R,
et Al.
Pavesi E, Avondo F, Aspesi
A, Quarello P, Rocci A,
Vimercati C, et Al.
Panatto D, Amicizia D,
Ansaldi F, Marocco A,
Marchetti F, Bamfi F, et Al.
Analysis of telomeres in peripheral
cells from patients with bone
marrow failure.
Burden of rotavirus disease and
cost-effectiveness of universal
vaccination in the Province of
Genoa (Northern Italy).
Rivista
J NEURO-ONCOL
2009;92:177-183.
J CLIN GASTROENTEROL
2009;43:1001-1007.
BLOOD
2009;114:2060-2067.
CANCER LETT
2009;277:199-204.
PEDIATR BLOOD
CANCER
2009;53:411-416.
VACCINE
2009;27:3450-3453.
Dufour C, Ferretti E,
Bagnasco F, Burlando O,
Lanciotti M, Ramenghi U, et
Al.
Changes of cytochine profile pre
and post immunosuppression in
acquired aplastic anemia.
HAEMATOL-HEMATOL J
2009;94:1743-1747.
Cesaro S, Hirsch HH, Faraci
M, Owoc-Lempach J,
Beltrame A, Tendas A, et Al.
Cidofovir for BK virus-associated
hemorrhagic cystitis: a
retrospective study.
CLIN INFECT DIS
2009;49:233-240.
34
Linee di Ricerca
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico –Scientifica 2009
Torre F, Basso M, Giannini
EG, Feasi M, Boni S, Grasso
A, et Al.
Clinical and virological survey of
patients with hepatitis B surface
antigen in an Italian region: clinical
considerations and disease
burden.
J MED VIROL
2009;81:1882-1886.
Castagnola E, Buratti S.
Clinical aspects of invasive
candidiasis in paediatric patients.
DRUGS
2009;69:45-50.
Combined antifungal therapy for
Castagnola E, Franceschi A,
persistent central venous catheterNatalizia AR, Mantero E, Tuo
related candidemia in extremely
P.
low birth weight neonates.
Ropolo M, Daga A, Griffero F, Comparative analysis of DNA
Foresta M, Casartelli G,
repair in stem and nonstem glioma
Zunino A, et Al.
cell cultures.
Diagnostic and prognostic markers
Di Cataldo A, Dau D, Conte
in infants with disseminated neuroM, Parodi S, De Bernardi B,
blastoma: a retrospective analysis
Giuliano M, et Al.
from the Italian Cooperative Group
for Neuroblastoma.
Diamond-Blackfan anemia:
Quarello P, Garelli E,
genotype-phenotype correlation in
Carando A, Brusco A,
Italian patients with RPL5 and
Calabrese R, Dufour C, et Al.
RPL11 mutations.
Different subcellular localization of
Corrias MV, Gambini C,
ALCAM molecules in
Gregorio A, Croce M,
neuroblastoma: association with
Barisione G, Cossu C, et Al.
relapse.
Disseminated Mycobacterium
scrofulaceum infection in a child
with interferon-gamma receptor 1
deficiency.
Early (day-7) versus conventional
(day-I) inception of cyclosporine-A
for graft-versus-host disease
Lanino E, Rondelli R,
prophylaxis after unrelated donor
Locatelli F, Messina C,
hematopoietc stem cell
Pession A, Balduzzi A, et Al.
transplantation in children. Longterm results of an AIEOP
prospective, randomized study.
Excellent outcome with reduced
De Bernardi B, Gerrard M,
treatment for infants with
Boni L, Rubie H, Canete A, Di
disseminated neuroblastoma
Cataldo A, et Al.
without MYCN gene amplification.
Franchini M, Coppola A,
Forum on: the role of recombinant
Molinari AC, Santoro C,
factor VIII in children with severe
Schinco C, Speciale V, et Al. haemophilia A.
Marazzi MG, Chapgier A,
Defilippo AC, Pistoia V,
Mangini S, Savioli C, et Al.
Hepatitis B reactivation in
Faraci M, Cappelli E, Lanino
allogeneic hemopoietic stem cell
E, Morreale G, Fioredda F, Lo
transplantation setting: a pediatric
Giudice C, et Al.
experience.
Pistoia V, Cocco C.
J CHEMOTHERAPY
2009;21:234-235.
MOL CANCER RES
2009;7(3):383-392.
MED SCI MONITOR
2009;:In press.
HAEMATOL-HEMATOL J
2009;:In press.
CELL ONCOL
2009;:In press.
INT J INFECT DIS
2009;:In press.
BIOL BLOOD MARROW
TR
2009;15:741-748.
J CLIN ONCOL
2009;27:1034-1040.
NUTRITION
2009;15:578-586.
PEDIATR TRANSPLANT
2009;13:923-926.
IL-21: a new player in the control of J LEUKOCYTE BIOL
isotype switch in Peyer's patches. 2009;85:739-743.
Linee di Ricerca
35
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Fioredda F, Calvillo M, Banov Immunization after the elective end PEDIATR BLOOD
L, Plebani A, Timitilli A,
of antineoplastic chemotherapy in CANCER
Castagnola E.
children.
2009;52:165-168.
Orienti I, Zuccari G, Carosio
R, Montaldo P.
Fratino G, Avanzini S,
Molinari AC, Buffa P,
Castagnola E, Haupt R.
Pistoia V, Cocco C, Airoldi I.
Galli L, Puliti D, Chiappini E,
Gabiano C, Ferraris G,
Mignone F, et Al.
Improvement of aqueous solubility
of fenretinide and other
hydrophobic anti-tumor drug by
complexation with amphiphilic
dextrins.
Incidence of indwelling central
venous catheter-related
complications using the Sri Paran
technique for device fixation in
children with cancer.
Interleukin-12 receptor beta2: from
cytochine receptor to gatekeeper
gene in human B-cell
malignancies.
Is the interruption of antiretroviral
treatment during pregnancy an
additional major risk factor for
mother-to -child transmiss of HIV
type 1?
DRUG DELIV
2009;:In press.
PEDIATR SURG INT
2009;25:591-594.
J CLIN ONCOL
2009;:In press.
CLIN INFECT DIS
2009;48:1310-1317.
Avanzini S, Conte M, Granata
Life-threatening bilateral adrenal
C, Zamorani E, Sementa AR,
cystic neuroblastoma in an infant.
Garaventa A, et Al.
J PEDIAT HEMATOL ONC
2009;31(12):963-964.
Di Paolo D, Loi M, Pastorino
F, Brignole C, Marimpietri D,
Becherini P, et Al.
METHOD ENZYMOL
2009;46:225-249.
Pillon M, Piglione M,
Garaventa A, Conter V,
Giuliano M, Arcamone G, et
Al.
Conter V, Aricò M, Basso G,
Biondi A, Barisone E,
Messina C, et Al.
Bacci M, Capobianco A,
Monno A, Cottone L, Di
Puppo F, Camisa B, et Al.
Saracco P, Parodi E, Fabris
C, Cecinati V, Molinari AC,
Giordano P.
Castagnola E, Faraci M.
36
Liposome-mediated therapy of
neuroblastoma.
Long-term results of AIEOP LNH92 protocol for the treatment of
pediatric lymphoblastic lymphoma:
a report of the Italian Association of
Pediatric Hematology and
Oncology.
Long-term results of the Italian
Association of Pediatric
Hematology and Oncology
(AIEOP) studies 82, 87, 88, 91 and
95 for chilhood acute lymphoblastic
leukemia.
Macrophages are alternatively
activated in patients with endometriosis and required for growth and
vascularization of lesions in a
mouse model of disease.
Management and investigation of
neonatal thromboembolic events:
genetic and acquired risk factors.
Management of bacteremia in
patients undergoing hematopoietic
stem cell transplantation.
Linee di Ricerca
PEDIATR BLOOD
CANCER
2009;:In press.
LEUKEMIA
2009;:In press.
AM J PATHOL
2009;175(2):547-556.
THROMB RES
2009;123:805-809.
EXPERT REV ANTICANC
2009;7(5):607-621.
Istituto Giannina Gaslini
Tosetto A, Balduini CL,
Cattaneo M, De Candia E,
Mariani G, Molinari AC, et Al.
Perfumo C, Parodi S,
Mazzocco K, Deferrari R,
Inga A, Bianchi Scarrà G, et
Al.
Garre' ML, Cama A,
Bagnasco F, Morana G,
Gaingaspero F, Brisigotti M,
et Al.
Tyndall A, Pistoia V.
Relazione Clinico –Scientifica 2009
Management of bleeding and
invasive procedures in patients
THROMB RES
with platelet disorders and/or
2009;124:e13-e18.
thrombocytopenia: guidelines of
the Italian Society for Haemostasis
and Thrombosis.
PEDIATR BLOOD
MDM2 SNP309 genotype
CANCER
influences survival of metastatic
but not of localized neuroblastoma. 2009;53:576-583.
Medulloblastoma variants: agedependent occurrence and relation CLIN CANCER RES
to Gorlin syndome - a new clinical 2009;15(7):2463-2471.
perspective.
Mesenchymal stem cells combat
sepsis.
Micellar complexes of all-trans
retinoic acid with polyvinylalcoholnicotinoyl esters as new parenteral
formulations in neuroblastoma.
Multiplex ligation-dependent probe
Acquila M, Bottini F, Di Duca
amplification to detect a large
M, Vijzelaar R, Molinari AC,
deletion within the von Willebrand
Bicocchi MP.
gene.
Mutation-independent anaplastic
Passoni L, Longo L, Collini P,
lymphoma kinase overexpression
Coluccia AML, Bozzi F,
in poor prognosis neuroblastoma
Podda M, et Al.
patients.
Fioredda F, Conte M,
Bertoluzzo L, Lackner H,
Natural course of HCV infection in
Giacchino R, LaSpina M, et
childhood cancer survivors.
Al.
Zuccari G, Bergamante V,
Carosio R, Gotti R, Montaldo
P, Orienti I.
Neuroblastoma in the newborn. A
Gigliotti AR, Di Cataldo A,
Sorrentino S, Parodi S, Rizzo study of the Italian Neuroblastoma
Registry.
A, Buffa P, et Al.
Cocco C, Pistoia V, Airoldi I.
Lanciotti M, Dufour C.
Faraci M, Bagnasco F, Corti
P, Messina C, Fagioli F,
Podda M, et Al.
Garaventa A, Parodi S, De
Bernardi B, Dau D, Manzitti
C, Conte M, et Al.
Dall'Igna P, Cecchetto G,
Bisogno G, Conte M, Lelli
Chiesa P, D'Angelo P, et Al.
New perspectives for melanoma
immunotherapy: role of IL-12.
NQO1 polymorphisms and de novo
childhood leukemia: a HuGE
review and meta-analysis. Letter.
Osteochondroma after
hematopoietic stem cell
transplantation in childhood. An
Italian study on behalf of the
AIEOP-HSCT group.
Outcome of children with
neuroblastoma after progression or
relapse. A retrospective study of
the Italian neuroblastoma registry.
Pancreatic tumors in children and
adolescents: the Italian TREP
project experience.
Linee di Ricerca
NAT MED
2009;15:18-20.
DRUG DELIV
2009;16(4):189-195.
HAEMOPHILIA
2009;15:1327-1353.
CANCER RES
2009;69:7338-7346.
SUPPORT CARE CANCER
2009;:In press.
Eur J Cancer
2009;45:3220-3227.
CURR MOL MED
2009;9:459-469.
AM J EPIDEMIOL
2009;169(10):1278-1279.
BIOL BLOOD MARROW
TR
2009;:In press.
EUR J CANCER
2009;:In press.
PEDIATR BLOOD
CANCER
2009;:In press.
37
Istituto Giannina Gaslini
Banov L, Granata C, Dufour
C, Garaventa A, Di Marco E,
Caviglia I.
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Pneumonia due to mycoplasma
pneumoniae in granulocytopenic
children with cancer. Letter.
Poor survival for infants with
MYCN-amplified metastatic
neuroblastoma despite intensified
treatment: the International Society
Predicting outcomes for children
with neuroblastoma using a
Vermeulen J, De Preter K,
Naranjo A, Vercruysse L, Van multigene-expression signature: a
retrospective SIOPEN/COG/GPOH
Roy N, Hellemans J, et Al.
stu
Pastorino Fabio, Di Paolo
Recent advances in targeted antiDaniela, Loi M, Bacherini P,
vasculature therapy: the
Caffa I, Zorzoli A, et Al.
neuroblastoma model.
Canete A, Gerrard M, Rubie
H, Castel V, Di Cataldo A,
Munzer C, et Al.
Prigione I, Benvenuto F,
Bocca P, Battistini L, Uccelli
A, Pistoia V.
Ghiggeri GM, Bleidl D,
Garaventa A, Coccia C,
Gambini C, Caridi G, et Al.
Reciprocal interactions between
human mesenchymal stem cells
and gamma-delta T cells or
invariant natural killer T cells.
Recurrent lymphomatoid papulosis
associated with nephrotic
syndrome. An occurrence of
uncertain origin.
PEDIATR BLOOD
CANCER
2009;53:240-242.
J CLIN ONCOL
2009;27:1014-1019.
LANCET ONCOL
2009;10:663-671.
CURR DRUG TARGETS
2009;:In press.
STEM CELLS
2009;27:693-702.
PEDIATR NEPHROL
2009;24:189-192.
Gratwohl A, Stern M, Brand
R, Apperley J, Baldomero H,
de Witte T, et Al.
Risk score for outcome after
allogeneic hematopoietic stem cell
transplantation.
CANCER
2009;:In press.
Svahn J, Fioredda F, Calvillo
M, Molinari AC, Micalizzi C,
Banov L, et Al.
Rituximab-based immunosuppression for autoimmune
haemolytic anaemia in infants.
BRIT J HAEMATOL
2009;145:96-100.
Sequential intensified chemotherapy with stem cell rescue for
children and adolescents with
desmoplastic small round-cell
tumor
Severe congenital neutropenia: a
Lanciotti M, Caridi G, Rosano
negative synergistic effect of
C, Pigullo S, Lanza T, Dufour
multiple mutations of ELANE
C.
(ELA2) gene. Letter.
Similar favorable outcome of
Dufour C, Cappelli B, Calvillo
pegfilgrastim overdose in patients
M, Fioredda F, Tonelli R,
with different age and underlying
Corcchiolo R.
disease.
Surveillance of hospital-acquired
Durando P, Icardi G, Ansaldi infections in Liguria, Italy: results
F, Crimi P, Sticchi C,
from a regional prevalence study in
Compagnino F, et Al.
adult and paediatric acute-care
hospitals.
Telomere length of donors
Mangerini R, Lanino E,
influences granulocyte recovery in
Terranova MP, Faraci M,
children after hematopoietic stem
Pistillo MP, Gaetani GF, et Al.
cell transplantation. Letter.
Bisogno G, Ferrari A,
Rosolen A, Alaggio R,
Scarzello G, Garaventa A, et
Al.
38
Linee di Ricerca
BONE MARROW
TRANSPL
2009;:In press.
BRIT J HAEMATOL
2009;146:573-582.
HAEMATOL-HEMATOL J
2009;:In press.
J HOSP INFECT
2009;71:81-87.
ANN HEMATOL
2009;88:1029-1031.
Istituto Giannina Gaslini
Pagnan G, Di Paolo D,
Carosio R, Pastorino F,
Marimpietri D, Brignole C, et
Al.
Cohn SL, Pearson ADJ,
London WB, Monclair T,
Ambros PF, Brodeur GM, et
Al.
Soresina A, Nacinovich R,
Bomba M, Cassani M,
Molinaro A, Sciotto A, et Al.
Vanderwef SM, Svahn J,
Olson S, Rathbun RK,
Harrington C, Yates J, et Al.
Relazione Clinico –Scientifica 2009
The combined therapeutic effect of
bortezomib and fenretinide on
CLIN CANCER RES
neuroblastoma cells involve
2009;15(4):1199-1209.
endoplasmic reticulum stress
response.
The international neuroblastoma
J CLIN ONCOL
risk group classification system: an
2009;27:289-297.
INRG task force report.
The quality of life in children and
adolescents with X-linked
agammaglobulinemia.
J CLIN IMMUNOL
2009;29:501-507.
TLR8-dependent TNF-alpha
overexpression in Fanconi anemia
group C cells.
BLOOD
2009;114:5290-5298.
Transcribed-ultra conserved region
Scaruffi P, Stigliani S, Moretti
expression is associated with
S, Coco S, De Vecchi C,
outcome in high-risk
Valdora F, et Al.
neuroblastoma.
Translational research in hormoneMassimo L, Tonini GP.
related cancer.
Spreafico F, Pritchard Jones
Treatment of relapsed Wilms
K, Marcio H, Bergeron C,
tumors: lessons learned.
Hale J, de Kraker J, et Al.
Universal childhood immunisation
Durando P, Crovari P,
against Streptococcus
Ansaldi F, Sticchi L, Sticchi C,
pneumoniae: the five-year
Turello V, et Al.
experience of Liguria Region, Italy.
Spreafico F, Pritchard-Jones
K, Bergeron C, de Kraker J,
Dallorso S, Graf N.
Value and difficulties of a common
European strategy for recurrent
Wilms' tumor.
Viral-load and B-lymphocyte
Faraci M, Caviglia I, Morreale
monitoring of EBV reactivation
G, Lanino E, Cuzzubbo D,
after allogeneic hemopoietic SCT
Giardino S, et Al.
in children.
Voriconazele for cryptoccal
Bandettini R, Castagnola E,
meningitis in children with leukemia
Calvillo M, Micalizzi C,
Ravegnani M, Pescetto L, et or receiving allogeneic hemopoietic
stem cell transplant. Letter.
Al.
Zygomycosis in Italy: a survey of
FIMUA-ECMM (Federazione
Pagano L, Valentini CG,
Italiana di Micopatologia Umana ed
Posteraro B, Girmenia C,
Animale and European
Ossi C, Pan A, et Al.
Confederation of Medical
Mycology).
Linee di Ricerca
BMC CANCER
2009;:In press.
ANN NY ACAD SCI
2009;:In press.
EXPERT REV ANTICANC
2009;:In press.
VACCINE
2009;27:3459-3462.
EXPERT REV ANTICANC
2009;9(6):693-696.
BONE MARROW
TRANSPL
2009;:In press 2.
J CHEMOTHERAPY
2009;21:108-109.
J CHEMOTHERAPY
2009;21:322-329.
39
Istituto Giannina Gaslini
LINEA 5
Relazione Clinico – Scientifica 2009
PATOLOGIE MUSCOLARI E NEUROLOGICHE
Responsabili Carlo Minetti, Armando Cama
UU.OO.
- Malattie Muscolari e Neurodegenerative
-Lab. Patologia Muscolare
- Neurochirurgia
- Neuropsichiatria Infantile
- Neuroradiologia
- Psicologia
- Fisioterapia
Obiettivi
L'obiettivo generale della linea è l'avanzamento delle conoscenze nel settore che
riguarda le neuroscienze dell'età evolutiva, con particolare riferimento alle malattie
neuromuscolari e neurodegenerative di origine genetica, attraverso un'approccio
multisciplinare che includa gli aspetti clinico-laboratoristici, neuropsicologici,
neuroradiologici, neurochirugici e riabilitativi. L'indirizzo della linea è quello di una
ricerca eziopatogenetica di alta specializzazione applicata alla clinica ed orientata
verso una ricaduta assistenziale diagnostica e terapeutica.
Progetti
UU.OO.
Fisioterapia
Malattie
Muscolari
Neurochirurgia
Neuropsichiatria
Neuroradiologia
Psicologia
40
Anno
Titolo
inizio
2009 Miglioramento delle pratiche fisioterapiche
Studi relati alle malattie neuromuscolari e neurodegenerative, dalle
2009 distrofie muscolari ed altre miopatie congenite e metaboliche alle
patologie degenerative del sistema nervoso centrale
Identificazione di fattori di rischio o di geni candidati coinvolti nella
2009
patogenesi dei Difetti del Tubo Neurale (DTN)
Caratterizzazione clinico-laboratoristica delle ceroidolipofuscinosi
2009
neuronali
Studi di ottimizzazione delle tecniche diagnostiche radiologiche relate a
2009
patologie muscolari e neurologiche
2009 Assessment informatizzato Children Behaviour Cheklist (CBCL)
Linee di Ricerca
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico –Scientifica 2009
Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009
Autori
Titolo
Rivista
Striano P, Ackerley CA,
Cervasio M, Girard JM,
Turnbull J, Del Basso-De
Caro ML, et Al.
22-year-old girl with status
epilepticus and progressive
neurological symptoms.
Coppola A, Striano P,
Gimelli S, Ciampa C,
Santulli L, Caranci F, et Al.
A de novo 11p12-p15.4 duplication in
a patient with pharmacoresistant
BRAIN DEV-JPN
2009;:In press.
epilepsy, mental retardation, and
dysmorphisms.
Bellini C, Hennekam RCM,
Bonioli E.
A diagnostic flow chart for nonimmune hydrops fetalis. Letter.
AM J MED GENET A
2009;:In press.
Iannetti P, Parisi P, Spalice
A, Ruggieri M, Zara F.
Addition of verapamil in the
treatment of severe myoclonic
epilepsy in infancy.
EPILEPSY RES
2009;85:89-95.
Biancheri R, Pessagno A,
Baglietto MP, Irani SR,
Rossi A, Giribaldi G, et Al.
Anti-N-methyl-D-aspartate-receptor
encephalitis in a four-year-old girl.
J PEDIATR
2009;:In press.
Autoantibodies to glutamic acid
Errichiello L, Perruolo G,
decarboxylase (GAD) in focal and
Pescarella A, Formisano P,
generalized epilepsy: a study on 233
Minetti C, Striano S, et Al.
patients.
Cardiovascular disease in epileptic
Belcastro V, Striano P.
patients:how to assess the clinical
risk?
Caveolin-1 (P132L), a common
Bonuccelli G, Casimiro MC, breast cancer mutation, confers
Sotgia F, Wang C, Liu M,
mammary cell invasiveness and
defines a novel stem cell/metastasisKatiyar S, et Al.
associated gene signature.
Sotgia F, Del Galdo F,
Caveolin-1 null mammary stromal
Casimiro MC, Bonuccelli G, fibroblasts share characteristics with
Mercier I, Whitakerhuman breast cancer-associated
Menezes D, et Al.
fibroblasts.
BRAIN PATHOL
2009;19:727-730.
J NEUROIMMUNOL
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Capovilla G, Striano P,
Beccaria F.
Changes in Panayiotopoulos
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Chitosan may decrease serum
Striano P, Zara F, Minetti C,
valproate and increase the risk of
Striano S.
seizure reappearance.
Clinical and translational implications
Mercier I, Jasmin JF,
for the caveolin gene family: lessons
Pavlides S, Minetti C,
Flomenberg N, Pestell RG, from mouse models and human
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Comment on "Factors influencing
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Commentary to: "Evaluation of
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treated with valproic acid". Letter.
Congenital lymphatic dysplasias:
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C, Bonioli E, Boccardo F.
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Congenital muscular dystrophies
Mercuri E, Messina S,
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Congenital muscular dystrophy with
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Massimino M, Gandola L,
Garre' ML, Cama A,
Modena P, Potepan P, et
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Do we really need class 1 evidence
results to give adjuvant radiation
therapy to childhood intracranial
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CHILD NERV SYST
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Ragona F, Brazzo D, De
Giorgi I, Morbi M, Freri E,
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Dravet symdrome: early clinical
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outcome in 37 Italian patients.
BRAIN DEV-JPN
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Baglietto MP, Mancardi
MM, Giannattasio Al,
Minuto N, Rossi A,
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Epilepsia partialis continua in type 1
diabetes: evolution into epileptic
encephalopathy with continuous
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NEUROL SCI
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Gaggero R, Consales A,
Fazzini F, Mancardi MM,
Baglietto MP, Nozza P, et
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Epilepsy associated with
supratentorial brain tumors under 3
years of life.
EPILEPSY RES
2009;In press:.
Eyelid fluttering, typical EEG pattern,
Capovilla G, Striano P,
and impaired intellectual function: a
Gambardella A, Beccaria F, homogeneous epileptic condition
Hirsch E, Casellato S, et Al. among the patients presentig with
eyelid myoclonia.
Eyelid myoclonia with absences
(Jeavons syndrome): a well-defined
Striano S, Capovilla G,
Sofia V, Romeo A, Rubboli idiopathic generalized epilepsy
syndrome or a spectrum of
G, Striano P, et Al.
photosensitive conditions?
Familial and sporadic 15q13.3
Dibbens LM, Mullen S,
microdeletions in idiopathic
Helbig I, Mefford HC, Bayly
generalized epilepsy: precedent for
MA, Bellows S, et Al.
disorders woth complex inheritance.
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Familial benign nonprogressive
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Doria Lamba L, Ciotti P,
Giribaldi G, Di Maria E,
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Friedreich's ataxia: a new mutation in
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Villeneuve N, Ivanov I, et
Al.
Striano P, Caranci F, Di
Benedetto R, Tortora F,
Zara F, Straino S.
Relazione Clinico –Scientifica 2009
Heterogeneous seizure
manifestations in Hypomelanosis of
Ito: report of four new cases and
review of the literature.
H-MR spectroscopy indicates
prominent cerebellar dysfunction in
benign adult familal myoclonic
epilepsy.
NEUROL SCI
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Belcastro V, Striano P,
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Hyperhomocysteinemia in epileptic
patients on new antiepileptic drugs.
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Striano P, Striano S.
Is epilesy a real problem in multiple
sclerosis patients? Letter.
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Belcastro V, Striano P,
Ciampa C, Pierguidi L,
Napoli M, Freno MC, et Al.
Is retinal assessment useful in
epileptic patients with
hyperhomocysteinemia?
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Ferlazzo E, Adjien CK,
Guerrini R, Calarese T,
Crespel A, Elia M, et Al.
Lennox-Gastaut syndrome with lateonset and prominent reflex seizures
in trisomy 21 patients.
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De Grandis E, Parodi S,
Conte M, Angelini P,
Battaglia F, Gandolfo C, et
Al.
Sotgia F, Casimiro MC,
Bonuccelli G, Liu M,
Mhitaker-Menezes D, Er O,
et Al.
Long-term follow-up of
neuroblastoma-associated
opsoclonus-myoclonus-ataxia
syndrome.
Loss of caveolin-3 induces a
lactogenic microenvironment that is
protective against mammary tumor
formation.
Bellini C, Bonioli E,
Boccardo F.
Lymphoscintigraphy in paediatric
patients. Letter.
Piane N, Della Monica M,
Piatelli Gi, Lulli P, Lonardo
F, Chessa L, et Al.
Majewski osteodysplastic primordial
dwarfism type II (MOPD II) syndrome
AM J MED GENET A
previously diagnosed as Seckel
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syndrome: report of a new mutation
ofthe PCNT gene.
De Grandis E, Di Rocco M,
Pessagno A, Veneselli E,
Rossi A.
MR Imaging findings in 2 cases of
late infantile GM1 gangliosidosis.
Aiello C, Terracciano A,
Simonati A, Discepoli G,
Cannelli N, Claps D, et Al.
Ferlazzo E, Gagliano A,
Calarese T, Magaudda A,
Striano P, Cortese L, et Al.
Striano P, Striano S.
Mutations in MFSD8/CLN7 are a
frequent cause of variant-late
infantile neuronal ceroid
lipofuscinosis.
Neuropsychological findings in
patients with Unverricht-Lundborg
disease.
New and investigational antiepileptic
drugs.
Russo S, Marchi M, Cogliati Novel mutations in the CDKL5 gene,
F, Bonati MT, Pintaudi M,
predicted effects and associated
Veneselli E, et Al.
phenotypes.
Linee di Ricerca
NEUROPEDIATRICS
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Istituto Giannina Gaslini
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Kooistra M, Salem S, Finnell RH, De Marco P, et Al.
Novel mutations in VANGL1 in
neural tube defects.
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Bellini C, Rutigliani M,
Boccardo FM, Bonioli E,
Campisi C, Grillo F, et Al.
Nuchal translucency and lymphatic
system maldevelopment.
J PERINAT MED
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One hundred twenty-one dystrophin
point mutations detected from stored
Torella A, Trimarco A, Del
DNA samples by combinatorial
Vecchio Blanco F, Cuomo
A, Aurino S, Piluso G, et Al. denaturing high-performance liquid
chromatography.
Mazzone ES, Messina S,
Reliability of the north star
Vasco G, Main M, Eagle M, ambulatory assessment in a
D'Amico A, et Al.
multicentric setting.
Reply to Rubolotta et al.: End-of-life:
still a legal international dilemma.
Servillo G, Striano P.
Letter.
Marini C, Scheffer IE,
SCN I A duplications and deletions
Nabbout R, Mei D, Cox K,
detected in Dravet syndrome:
Dibbens LM, et Al.
implications for molecular diagnosis.
Selective D2-40 lymphatic
Bellini C, Fulcheri E,
endothelium immunoreactivity in
Rutigliani M, Boccardo F,
developing human fetal skin
Campisi C, Bellini T, et Al.
appendages.
Severe neuropathy after diphtheriatetanus-pertussis vaccination in a
Mandich P, Grandis M,
child carrying a novel frame-shift
Varese A, Geroldi A,
Acquaviva M, Ciotti P, et Al. mutation in the small heat-shock
protein 27 gene.
Severe pulmonary congestion in a
Pezzella M, Striano P,
near miss at the first seizure: Further
Ciampa C, Errichiello L,
evidence for respiratory dysfunction
in sudden unexpected death in
Penza P, Striano S.
epilepsy.
Short latency evoked somatosensory
Doria Lamba L, Montaldi L,
potentials after stimulation of the
Grosso P, Veneselli E,
median nerve in children: normative
Giribaldi G.
data.
Tiziano FD, Pinto AM, Fiori SMN transcript levels in leukocytes
S, Lomastro R, Messina S, of SMA patients determined by
Bruno C, et Al.
absolute real-time PCR.
J MOL DIAGN
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NEUROMUSCULAR
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EUR J HUM GENET
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Striano P, D'Amato E,
Pezzella M, Mainardi P,
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Sudden death in UnverrichtLundborg patients: is serotonin the
key?
NEUROL SCI
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Zara F, Bianchi A.
The impact of genetics on the
classification of epilepsy syndromes.
EPILEPSIA
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Striano P, Bilfuco F, Servillo The saga of Eluana Englaro: another INTENS CARE MED
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tragedy feeding the media.
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Striano S, Striano P,
Coppola A, Romanelli P.
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The syndrome gelastic seizureshypothalamic hamartoma: severe,
potentially reversible
encephalopathy.
Linee di Ricerca
EPILEPSIA
2009;50:62-65.
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico –Scientifica 2009
Consales A, Piatelli G,
Treatment and outcome of children
Ravegnani M, Pavanello M, with cerebral cavernomas: a survey
Striano P, Zoli ML, et Al.
on 32 patients.
Striano P, Battaglia S,
Giordano L, Capovilla G,
Beccaria F, Struys EA, et
Al.
Mancardi M, Striano P,
Giannattasio A, Baglietto
MP, Errichiello L, Zara F, et
Al.
Tonin P, Bruno C,
Cassandrini D, Savio C,
Tavazzi B, Tomelleri G, et
Al.
Cannelli N, Garvaglia B,
Simonati A, Aiello C,
Barzaghi C, Pezzini F, et Al.
NEUROL SCI
2009;:In press 2.
Two novel ADLH7AI (antiquitin)
splicing mutations associated with
pyridoxine-dependent seizures.
EPILEPSIA
2009;50(4):933-936.
Type 1 diabetes and epilepsy: more
than a casual association?
EPILEPSIA
2009;:In press.
Unusual presentation of
phosphoglycerate mutase deficiency
due to two different mutations in
PGAM-M gene.
Variant late infantile ceroid
lipofuscinoses associated with novel
mutations in CLN6.
NEUROMUSCULAR
DISORD
2009;:In press.
BIOCHEM BIOPH RES
CO
2009;379:892-897.
Makrythanasis P, Kapranov Variation in novel exons
HUM MUTAT
P, Bartoloni L, Reymond A, (RACEfrags) of the MECP2 gene in
2009;:In press.
Deutsch S, Guigo' R, et Al. Rett syndrome patients and controls.
Ramachandran N,
Mounteanu I, Wang P,
Aubourg P, Rilstone JJ,
Israelian N, et Al.
VMA21 deficiency causes an
autophagic myopathy by
CELL
compromising V-ATPase activity and 2009;137:235-246.
lysosomal acidification.
Linee di Ricerca
45
Istituto Giannina Gaslini
LINEA 6
Relazione Clinico – Scientifica 2009
CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE
Responsabili Vincenzo Jasonni, Stelvio Becchetti
UU.OO.
- Anestesia e Rianimazione
- Cardiologia
- Cardiochirurgia
- Chirurgia
- Oculistica
- Odontoiatria
- Ortopedia
- Otorinolaringoiatria
Obiettivi
L’obiettivo generale della linea è migliorare la qualità dell’assistenza in ambito
chirurgico.
Nel campo delle attività delle ricerche specifiche si vuole studiare:
- la correlazione genetica tra diverse patologie. Quindi l’importanza di uno studio
multidisciplinare in modo particolare su studi di genetica in malattie rare con
interesse
chirurgico.
- procedure mini-invasive, alla analgesia e gestione del dolore postoperatorio e
quindi dimostrare la fattibilità di tali procedure utilizzando percorsi standardizzati per
ridurre al minimo i rischi di complicanze
Progetti
UU.OO.
Anno
inizio
Titolo
Anestesia e
Rianimazione
2009
Valutazione della concentrazione anestetica minima di levobupivacaina e tre diversi dosaggi di clonidina in età pediatrica
Anestesia e
Rianimazione
2009
Valutazione dell’efficacia del Tetraspan al 6% nei pazienti di età
inferiore a 36 mesi sottoposti a chirurgia maggiore
Anestesia e
Rianimazione
2008
Studio multicentrico, randomizzato e controllato sugli effetti
dell’anestesia generale vs sullo sviluppo neurologico e
sull’incidenza dell’apnea nel neonato
Anestesia e
Rianimazione
2008
Educazione dei genitori per la ventilazione meccanica domiciliare
Cardiochirurgia
2009
Studi di ricerca sperimentale relativi a patologie cardiache
Cardiologia
2007
Follow up a medio-lungo termine dei pazienti sopravvissuti a
tumore pediatrico
Chirurgia
2009
Ottimizzazione delle procedure chirurgiche pediatriche
Oculistica
2007
Correlazione tra pressione endoculare e spessore corneale nei
soggetti in età neonatale e nella prima infanzia
Odontoiatria
2009
Studi relativi a particolari patologie del bambino
Ortopedia
2007
Differenze morfometriche della papilla ottica nei pazienti con
angiomatosi congenite
Otorinolaringoiatria
2009
Diagnosi e trattamento dello stridore laringeo
Otorinolaringoiatria
2009
Proposta e validazione di un protocollo regionale per il
trattamento della sordità infantile
46
Linee di Ricerca
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Elenco pubblicazioni scientifiche anno 2009
Autori
Varela P, Romanini MV,
Asquasciati C, Torre M.
Titolo
A simple technique for removing the nuss
bar with one stabilizer: the lateral
approach.
Rivista
J LAPAROENDOSC
ADV S
2009;:In press 2.
Absorbable stabilisation of the bar in
Torre M, Jasonni V,
Asquasciati C, Costanzo S, minimally invasive repair of pectus
excavatum.
Romanini MV, Varela P.
EUR J PEDIATR
SURG
2008;18:407-409.
Torre M, Varela P,
Asquasciati C, Romanini
MV, Jasonni V.
Bilateral endoclose approach for the
stabilization of the bar in pectus repair.
J LAPAROENDOSC
ADV S
2009;:In press.
Disma N, Tuo P, Astuto M,
Davidson AJ.
Depth of sedation using Cerebral State
Index in infants undergoing spinal
anesthesia.
PEDIATR ANESTH
2009;19:133-137.
Mattioli G, Palomba L,
J LAPAROENDOSC
Avanzini S, Rapuzzi G,
Fast-track surgery of the colon in children. ADV S
Guida E, Costanzo S, et Al.
2009;19(S1):S7-S9.
Bernardini FP, Rose GE,
Cruz AAV, Priolo E.
Gross enophthalmos after cerebrospinal
OPHTHAL PLAST
fluid shunting for childhood hydrocephalus: RECONS
the "Silent Brain Syndrome".
2009;25(6):434-436.
Mattioli G, Buffa P,
Gandullia P, Schiaffino MC,
Avanzini S, Rapuzzi G, et
Al.
Laparoscopic proximal roux-en-Y
gastrojejunal diversion in children:
preliminary experience from a single
center.
J LAPAROENDOSC
ADV S
2009;19(6):807-813.
Marasini M, Gorrieri PF,
Tuo G, Zannini L, Pelegrini
M, Bondanza S, et Al.
Long-term results of catheter-based
treatment of pulmonary atresia and intact
ventricular septum.
HEART
2009;95:1520-1524.
Senes F, Campus R,
Becchetti F, Catena N.
Lower limb nerve injuries in children.
MICROSURG
2009;27:32-36.
Hamou C, Diner PA,
J PLAST
Nasal tip haemangiomas: guidelines for an
Dalmonte P, Vercellino N,
RECONSTR AES
early surgical approach.
Soupre V, Enjolras O, et Al.
2009;:In press.
Catena N, Senes F.
D'Agostino R, Tarantino Vi,
Calevo MG.
Obstetrical chondro-epiphyseal separation
J PERINAT MED
of the distal humerus: a case report and
2009;:In press.
review of literature. Letter.
INT J PEDIATR
Post-tonsillectomy late haemorrhage: is it
OTORHI
a preferably night-time event?
2009;73:713-716.
Tuo G, Volpe P, Bava GL,
Bondanza Sara, De
Robertis V, Pongiglione G,
et Al.
Prenatal diagnosis and outcome of
isolated vascular rings.
AM J CARDIOL
2009;103:416-419.
Schwartz PJ, StrambaBadiale M, Crotti L,
Pedrazzini M, Besana A,
Bosi G, et Al.
Prevalence of the congenital long-QT
syndrome.
CIRCULATION
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Linee di Ricerca
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Mattioli G, Avanzini S, Pini
Prato A, Buffa P, Guida E,
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RIsk management in pediatric surgery.
PEDIATR SURG
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Senes F, Campus R,
Becchetti F, Catena N.
Sciatic nerve injection palsy in che child:
early microsurgical treatment and longterm results.
MICROSURG
2009;29:443-448.
Mattioli G, Avanzini S, Pini
Prato A, Asquasciati C,
Rapuzzi C, Costanzo S, et
Al.
Spleen surgery in pediatric age: sevenyear unicentric experience.
J LAPAROENDOSC
ADV S
2009;19(3):437-441.
De Caro E, Spadoni I,
CATHETER
Crepaz R, Saitta M,
Stenting of aortic coarctation and exerciseCARDIO INTE
Trocchio GL, Calevo MG, et induced hypertension in the young.
2009;:In press.
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Rapuzzi G, Torre M,
Romanini MV, Viacava R,
Disma N, Santi PL, et Al.
The nuss procedure after breast
augmentation for female pectus
excavatum.
AESTHET PLAST
SURG 2009;:In
press.
Marre' Brunenghi G,
Camoriano R, Valle M,
Boero S.
The psoas muscle as cause of low back
pain in infantile cerebral palsy.
J ORTHOP
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2008;9:43-47.
Vida VL, Speggiorin S,
Padalino MA, Crupi G,
Marcelletti C, Zannini L, et
Al.
The scimitar syndrome: an Italian
Multicentric Study.
ANN THORAC
SURG
2009;88:440-444.
Disma N, Tuo P, Pellegrino
S, Astuto M.
Three concentrations of levobupivacaine
for ilioinguinal/iliohypogastric nerve block
in ambulatory pediatric surgery.
J CLIN ANESTH
2009;21:389-393.
Torre M, Rapuzzi G, Guida
E, Costanzo S, Jasonni V.
Thymectomy to achieve closure of total
sternal cleft.
J PEDIATR SURG
2008;43:E17-E20.
Senes F, Campus R,
Becchetti F, Catena N.
Upper limb nerve injuries in developmental MICROSURG
age.
2009;29:529-535.
Biancheri R, Ciccolella M,
White matter lesions in spastic paraplegia
Rossi A, Tessa A,
Cassandrini D, Minetti C, et with mutations in SPG5/CYP/B1.
Al.
48
Linee di Ricerca
NEUROMUSCULA
R DISORD
2009;19:62-65.
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
TRIALS CLINICI IN CORSO NEL 2009
Comitato di Etica
Anno
approvazione
Denominazione
2009
An open-label, multi-center controlled clinical trial of
eculizumab in adolescent patients with plasma therapysensitive Atypical Hemolytic-Uremic Syndrome (aHUS)
Nefrologia
2009
An open-label, multi-center controlled clinical trial of
eculizumab in adult patients with plasma therapy-resistant
Atypical Hemolytic-Uremic Syndrome (AHUS)
Nefrologia
2009
An open-label, multi-center controlled clinical trial of
eculizumab in adult patients with plasma therapy-resistant
Atypical Hemolytic-Uremic Syndrome (AHUS)
Nefrologia
2009
Clinical, morphological and molecular study of italian patients
with congenital myopathy
Patologia
Muscolare
2009
Confronto tra il “Six-minute walking test” e lo “Step test
modificato” in pazienti con fibrosi cistica in regime di ricovero
Ortopedia
2009
Densità di massa ossea, composizione corporea, omeostasi
Clinica Pediatrica
glucidica in nati pretermine
2009
Diagnosi di deficit di ormone della crescita nel periodo di
Clinica Pediatrica
transizione
2009
Early onset obesity in children: role of infiammation in the
Clinica Pediatrica
development insulin resistance
2009
Efficacia del fenoldopam mesilate nel controllo dell’ischemia
splancnica durante circolazione extracorporea nei pazienti
pediatrici
CCV
2009
EUROFEVER. La rete Europea EULAR/PReS per la creazione
di un registro relativo alla classificazione delle malattie auto
infiammatorie in età pediatrica
Pediatria II
2009
Follow-up osservazionale a lungo termine del trial aperto di
fase IV sui marker predittivi nei bambini in età pre-puberale
Clinica Pediatrica
affetti da deficit dell’ormone della crescita e da Sindrome di
Turner trattati con Saizen
2009
Il reflusso gastroesofageo acido e non acido ed i disturbi
respiratori in età pediatrica
Pneumologia
2009
Immune Tolerance Induction in haemophilia A patients with
inhibitors by high-dose tratment with recombinant FACTor VIII a retrospective non interventional study
Pediatria IV
2009
Indagine retrospettiva per la individuazione del rischio di
ricovero in urgenza emergenza per i pazienti affetti da SMA1 in
regime di ventilazione meccanica domiciliare
Anestesia e
Rianimazione
2009
Infusione di Tetraspan® al 6% nei pazienti pediatrici di età
inferiore a 36 mesi sottoposti a chirurgia maggiore
Anestesia e
Rianimazione
2009
La tossina Botulinica A (BT-A) nel trattamento della spasticità
in età evolutiva
Ortopedia
Linee di Ricerca
U.O.
49
Istituto Giannina Gaslini
50
Relazione Clinico – Scientifica 2009
2009
Pediatric chronic
complications
kidney
disease
2009
Prevalenza di sindrome metabolica e
endocrinologici in bambini concepiti con ICSI
2009
Programma di riallenamento allo sforzo per bambini affetti da
cardiopatia congenita sottoposti ad interventi di Fontan
Cardiologia
2009
Programma internazionale, osservazionale, non interventistico,
volontario sulle Malattie da accumulo lisosomiale
Pediatria II
2009
RNA (RNA- based Noninvasive Aneuploidy) Study: an LTD
laboratori developed test) for the detection of Down sindrome
in early pregnancy
Ostetricia e
Ginecologia
2009
Ruolo patogenetico delle IgE totali sieriche nell’asma allergico
pediatrico
Pneumologia
2009
Sostegno allo sviluppo del neonato pretermine ricoverato in
TIN e alla sua famiglia: valutazione dell’efficacia di un manuale
informativo
Ortopedia
2009
Studio clinico randomizzato metformina vs placebo in pazienti
Clinica Pediatrica
con diabete mellito tipo 1 neodiagnosticati
2009
Studio di fase II con braccio singolo di Temolozomide in
combinazione con Topotecan nel neuroblastoma resistente e
in recidiva e altri tumori solidi pediatrici
2009
Studio di Fase III, multicentrico a 3-bracci di trattamento,
randomizzato, in doppio cieco, con controllo placebo, per
Clinica Pediatrica
valutare l’efficacia di Diamyd nella progressione del diabete in
pazienti con recente diagnosi di Diabete Mellito di tipo 1
2009
Studio di intervento multicentrico. Sicurezza ed efficacia clinica
nella pratica ospedaliera pediatrica di soluzioni parenterali
standardizzate
Pediatria III
2009
Studio di “withdrawal”, randomizzato, in doppio cieco, placebo
controllato, di 24 settimane preceduto da una fase iniziale in
aperto di 16 settimane e seguito da un follow-up in aperto di 64
settimane, per valutare l’efficacia e la sicurezza di tocilizumab
in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile attiva a corso
poli-articolare
Pediatria II
2009
Studio efficacia-sicurezza dell’infusione di globuli rossi
autologhi caricati con desametasone-21P nelle malattie
infiammatorie croniche intestinali (MICI), steroido-dipendenti,
per uso compassionevole
Pediatria III
2009
Studio multicentrico, prospettico, tipo coorte per la valutazione
dell’incidenza e l’intensità del dolore postoperatorio dopo
craniotomia nei pazienti pediatrici
Anestesia e
Rianimazione
2009
Studio pilota in aperto, a 2 braccia con controllo storico,
multicentrico, per indagare sicurezza ed efficacia della
associazione di everolimus con basse dosi di ciclosporina e
steroidi dopo induzione con anticorpo monoclonale anti CD25
nel paziente pediatrico dopo trapianto di rene -Studio clinico
Fase II
Nefrologia
2009
Studio randomizzato, controllato, doppio cieco, in fase III,
pregabalin vs placebo sul consumo di morfina e intensità del
dolore dopo chirurgia per pectus escavatum in età pediatrica
Anestesia e
Rianimazione
2009
Studio randomizzato, in doppio cieco, controllato verso Clinica Pediatrica
Linee di Ricerca
and
cardiovascular
altri
disordini
Nefrologia
Clinica Pediatrica
Pediatria IV
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
placebo, a gruppi paralleli, volto a valutare la sicurezza e
l’efficacia di tiotropio bromuro in due dosaggi (2,5µg e 5 µg)
somministrato una volta al giorno per 12 settimane mediante
dispositivo Respimat®, in pazienti affetti da fibrosi cistica
2009
Studio randomizzato, in doppio cieco, controllato verso
placebo con singola somministrazione per valutare l’efficacia
iniziale di canakinumab (ACZ885) rispetto ai criteri adattati
ACR 30 pediatrici in pazienti con artrite idiopatica sistemica
giovanile (SjIA) con manifestazioni sistemiche attive
Pediatria II
2009
Studio randomizzato, in doppio cieco, controllato verso
placebo sulla prevenzione delle riacutizzazioni con
canakinumab (ACZ885) in pazienti con artrite idiopatica
sistemica giovanile (SjIA) con manifestazioni sistemiche attive
Pediatria II
2009
Studio spontaneo osservazionale PR.01 Panallergeni in
Pediatria
Pneumologia
2009
Studio sulla storia naturale dello sviluppo del diabete di tipo 1
2009
Terapia Immunosoppressiva con siero anti-linfocitario, antiTNF alfa e ciclosporina per Anemi Plastica Acquisita (AAA)Studio clinico Fase I/II
Pediatria IV
2009
Trattamento del bambino con pregressa pielonefrite acuta o
infezioni ricorrenti delle vie urinarie e prevenzione del danno
renale: studio clinico prospettico randomizzato
Nefrologia
2009
Treatment study for children and adolescents with acute
Promyelocytic Leukemia
Pediatria IV
2009
Uso compassionevole di Neulasta
Pediatria IV
2009
Utilità e sicurezza della doppia endoscopia in pazienti pediatrici
affetti da reflusso gastro-esofageo e sintomi respiratori
Pneumologia
2009
Valutazione dei potenziali fattori di rischio dei livelli di ossido
nitrico per l’asma allergico pediatrico
Pneumologia
2009
Valutazione del raggiungimento dello stato di remissione
clinica (CR), dello stato di attività minima di malattia (MDA) e
dello stato di malattia considerato accettabile dal genitore o dal
paziente (pass) in bambini con artrite idiomatica giovanile
(AIG) trattati con etanercept (ETN)
Pediatria II
2009
Valutazione della performance (sensibilità, specificità, valore
predittivo) della ricerca del glucano per la diagnosi precoce di Malattie Infettive
micosi in età pediatrica
2009
Valutazione dell’aderenza ai programmi di fisioterapia
respiratoria e della qualità della vita percepita in relazione allo
stato di salute in pazienti con fibrosi cistica
Ortopedia
2009
Valutazione ultrastrutturale della cartilagine articolare mediante
risonanza magnetica in soggetti con articolazioni indenni da
noxae patogene e confronto con soggetti affetti da artrite
idiopatica giovanile
Pediatria II
2009
Whole-body Magnetic Imaging (MRI) and diffusion-weighted
Whole-body Imaging with Background body Signal suppresion
(DWIBS) for staging malignant lymphomas in children
Radiologia
2008
A dose-ranging,safety and pharmacokinetics study of
Candesartan Cilexetil in hypertensive pediatric subjects 1 to
less than 6 years to age: a 4-week, multicenter, randomized,
double-blind study with a 1-year open-label, follow-up period
Nefrologia
Linee di Ricerca
Clinica Pediatrica
51
Istituto Giannina Gaslini
52
Relazione Clinico – Scientifica 2009
2008
A multi-site RCT comparing regional and general anaesthesia
for effects on neurodevelopmental outcome and apnoea in
infants
Anestesia e
Rianimazione
2008
A phase III prospective, randomized, double-masked, 12 week,
parallel group study evaluating the efficacy and safety of
latanoprost and timolol in paediatric subjects with glaucoma
Oculistica
2008
A prospective registry study observing the safety and patterns
of use of Darbepoetin Alfa in EU pediatric chronic kidney
disease patients receiving or not receiving dialysis
Nefrologia
2008
Anticorpo monoclonale anti TNF (Etanercept) per il trattamento
della GvHD acuta refrattaria alla terapia steroidea di prima
linea
Pediatria IV
2008
Caratterizzazione fenotipica dell’Associazione PHACE
2008
Controllo dell’asma pediatrico in Italia in rapporto alla gravità
della malattia ed al suo trattamento
Pneumologia
2008
Disegno attivo di studio in due fasi, multicentrico,
randomizzato, in aperto sull’associazione di bevacizumab con
chemioterapia convenzionale, in pazienti minorenni, affetti da
rabdiosarcoma,
sarcoma
dei
tessuti
molli
nonrabdomiosarcoma
o
sarcoma
di
Ewing/tumori
neuroectodermici primitivi dei tessuti molli di tipo metastatico
Pediatria IV
2008
Efficacia dell’introduzione del controllo organizzato del dolore
postoperatorio in un ospedale pediatrico
Anestesia e
Rianimazione
2008
Efficacia di anticorpi monoclonali anti-CD20 in pazienti con
Sindrome Nefrosica resistente alla terapia combinata con
steroidi ed inibitori delle calcineurine
Nefrologia
2008
Epidemiologia descrittiva della polmonite nei bambini piccoli
ricoverati in Italia con due diverse modalità diagnostiche
Pneumologia
2008
Frequenza ed impatto della depressione e dell’ansia nei
Clinica Pediatrica
pazienti con fibrosi cistica e nelle loro famiglie
2008
I bisogni e le aspettative dell’adolescente malato
2008
Il bambino straniero malato
sull’esperienza delle madri
2008
Impatto dell’influenza in età pediatrica: valutazione clinica e
Malattie Infettive
socioeconomica in ospedale sul territorio
2008
Impiego del materiale della BIT - Biobanca Integrata Tessutogenomica - dell’Istituto “G. Gaslini” per diagnosi e ricerca
Lab. Biologia
Molecolare/
Anatomia
Patologica
2008
Indagine di incidenza per la valutazione della percezione della
sintomatologia dolorosa nei pazienti sottoposti a trapianto di
cellule staminali emopoietiche – Studio osservazionale
prospettico promosso dalla sezione infermieri del Gruppo
Italiano Trapianto di Midollo Osseo, Cellule Staminali e Terapia
Cellulare- Studio Osservazionale
Pediatria IV
2008
Ipogonadismo ipogonadotropo maschile a presentazione
Clinica Pediatrica
neonatale
2008
Nordinet® - International Outcome Study (Nordinet®IOS)
2008
Norme per la gestione del materiale biologico e per il suo
Linee di Ricerca
in
ospedale:
CCV
Direzione
Scientifica
indagine
Direzione
Scientifica
Clinica Pediatrica
Pediatria IV
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
impiego a scopo diagnostico e di ricerca nel neuroblastoma
2008
Phase 1B study of the safety, tolerance, and pharmacokinetics
of the oral Posaconazole in immunocompromized children with Malattie Infettive
neutropenia
2008
Post-marketing surveillance to monitor the long-term safety
Clinica Pediatrica
and efficacy of Omnitrope® in all approved pediatric indications
2008
Progetto Pensiero: centralizzazione istologica ed attivazione
del Registro Nazionale dei Tumori del Sistema Nervoso
Central
Pediatria IV
2008
Prospective study on respiratory pathogens in a paediatric
hospital
Pneumologia
2008
Protocollo di salvataggio associazione Clofarabina con
Vepeside e Ciclofosfamide (CLOVE) per il trattamento delle
leucemie acute resistenti o in seconda recidiva pediatrica
Pediatria IV
2008
Protocollo per lo studio degli isotopi
neonato:determinare l’utilizzo degli zuccheri
glucosio e degli alcoli degli zuccheri nei neonati
2008
Regimi di condizionamento ad intensità ridotta
definizioni, indicazioni e tossicità acuta e tardiva
2008
Resilienza, attaccamento e patologia cronica: una ricerca in un
campione di adolescenti affetti da fibrosi cistica
Psicologia
2008
Secondo protocollo di diagnosi e cura degli ependimomi
dell’età pediatrica
Neurochirurgia
2008
Studio clinico multicentrico, prospettico, randomizzato
sull’impiego di due differenti dosi di siero anti-linfocitario di
coniglio nella profilassi della malattia del trapianto contro
l’ospite (GVHD) in pazienti pediatrici affetti da malattie
ematologiche maligne e sottoposti a trapianto allogenico di
cellule staminali emopoietiche da donatore non consanguineo
Pediatria IV
2008
Studio
di
sorveglianza
epidemiologica,
prospettica,
multicentrica sulle infezioni fungine in pazienti sottoposti a Malattie Infettive
trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche
2008
Studio di sorveglianza post vaccinazione anti pseudomonas, in
soggetti affetti da Fibrosi Cistica (FC), che hanno effettuato Clinica Pediatrica
almeno una vaccinazione; include un braccio di controllo
2008
Studio di 12 settimane, randomizzato, in doppio cieco,
controllato placebo, a gruppi paralleli, a 2 bracci di trattamento
per valutare l’efficacia e la sicurezza di tocilizumab in pazienti
con artrite giovanile idiomatica sistemica (sJIA) attiva, con un
periodo di estensione di 92 settimane, in aperto, a singolo
braccio per esaminare l’utilizzo a lungo termine del tocilizumab
2008
Studio epidemiologico descrittivo, trasversale, trasversale e
prospettico, sull’identificazione del Fattore di Crescita insulino- Clinica Pediatrica
simile 1 in bambini con bassa statura idiomatica
2008
Studio in aperto, di valutazione dell’efficacia e della sicurezza a
lungo termine di ACZ885 (anticorpo monoclinale antiinterleuchina-1beta) somministrato per almeno 6 mesi in
pazienti con le seguenti sindromi periodiche associate alla
criopirina: sindrome autoinfiammatoria familiare da freddo,
sindrome di Muckle-Wells o sindrome di Musckle-Wells con
sovrapposizione di sintomi di malattia infiammatoria
Linee di Ricerca
stabili
diversi
nel
dal
(RIC):
Patologia
Neonatale
Pediatria IV
Pediatria II
Pediatria II
53
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
multisistemica ad esordio neonatale
54
2008
Studio in aperto di valutazione sull’efficacia e sicurezza del
trattamento con Anakinra nei pazienti affetti da sindrome
CINCA/Muckle-Wells e artrite idiopatica giovanile sistemica
Pediatria II
2008
Studio in aperto, multicentrico, a dose multipla per determinare
la dose iniziale ottimale di MIRCERA® somministrato per via
endovenosa per il trattamento di mantenimento dell’anemia in
pazienti pediatrici con malattia renale cronica in emodialisiStudio clinico Fase III
Pediatria IV
2008
Studio in aperto, non comparativo, multicentrico per la
valutazione dell’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità a lungo
termine della somministrazione per via orale del Miglustat
come terapia di mantenimento dopo lo switch dalla terapia
enzimatica sostitutiva (ERT) nei pazienti adulti con malattia di
Gaucher tipo 1 stabile
Pediatria II
2008
Studio internazionale osservazionale sulle micosi in età
Malattie Infettive
pediatrica (“International Pediatric Fungal Network”)
2008
Studio italiano di sorveglianza post-registrazione di ADVATE
(rAHF-PFM) nel trattamento dell’emofilia A, al fine di valutarne
l’efficacia, la sicurezza e l’immunogenicità
Pediatria IV
2008
Studio osservazionale condotto in pazienti pediatrici che hanno
precedentemente partecipato ad uno studio clinico con
Montelukast per il trattamento della bronchiolite indotta da
virus respiratorio sinciziale (VRS)
Pneumologia
2008
Studio osservazionale per valutare l’efficacia e i costi della
profilasi secondaria verso la terapia a domanda con
KOGENATE Bayer nei pazienti con emofilia A grave
Pediatria IV
2008
Studio osservazionale sulle manifestazioni ossee dei pazienti
affetti da malattia di Gaucher in trattamento
Pediatria II
2008
Studio prospettico, in aperto per valutare la farmacocinetica, la
sicurezza e l’efficacia di anidulafungina utilizzata nel
Malattie Infettive
trattamento di soggetti in età pediatrica con candidosi invasiva,
inclusa candidemia
2008
Studio prospettico, multicentrico, per valutare in Italia
l’incidenza di malattie invasive batteriche in bambini di età
inferiore a 5 anni con febbre >39°C
2008
Studio prospettico sulle complicanze degli accessi venosi
Clinica Pediatrica
centrali tipo port nelle persone con Fibrosi Cistica
2008
Studio randomizzato e controllato per valutare efficacia e
tollerabilità delle iniezioni intra-articolari di corticosteroidi in
monoterapia o in associazione con il methotrexate nell’artrite
idiopatica giovanile
2008
Trattamento
antibiotico
precoce
nell’eradicazione
di
Pseudomonas Aeruginosa in Fibrosi cistica. Studio Clinica Pediatrica
randomizzato policentrico su due diversi protocolli di terapia
2008
Valutazione dei fattori correlati al cambiamento dei sintomi
nell’ADHD in un periodo di trattamento di 2 anni in pazienti che Neuropsichiatria
rispondono e sono stabilizzati con il primo trattamento
2008
Valutazione della concentrazione anestetica minima della
Levobupivacaina e Clonidina in età pediatrica
Anestesia e
Rianimazione
2008
Valutazione di marcatori di danno endoteliale nei pazienti con
Pediatria IV
Linee di Ricerca
DEA
Pediatria II
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
cavernoma cerebrale insorto dopo radioterapia cranica (CP e/o
TBI)
2007
An open-label extension study of Candesartan Cilexetil in
hypertensive pediatric subjects ages 1 to <11 years: a long
term study
Nefrologia
2007
Analisi proteomica degli effluenti peritoneali in pazienti trattati
con
dialisi
peritoneale
ciclica
continua
(CCPD).
Biocompatibilità e funzioni anti-ossidanti
Nefrologia
2007
Blood pressure control and progression of chronic renal failure
in children
Nefrologia
2007
Difetti del Tubo Neurale (DTN): studio caso-controllo su
famiglie al fine di identificare possibili fattori di rischio
predisponenti
Neurochirurgia
2007
Efficacia del desametasone intraeritrocitario in pazienti con
Sindrome Nefrosica corticodipendente: studio pilota
Nefrologia
2007
Efficacia della terapia intramuscolare con corticosteroidi depot
in pazienti con sindrome nefrosica: studio pilota
Nefrologia
2007
Efficacia di anticorpi monoclonali antiCD20 in pazienti con
sindrome nefrosica resistente o dipendente ad alti dosaggi di
terapia combinata con steroidi ed inibitori delle calcineurine
Nefrologia
2007
Efficacia di insulina a lento rilascio nei pazienti affetti da Fibrosi
Clinica Pediatrica
Cistica e intolleranza glucidica con decadimento clinico
2007
Efficacia e sicurezza di Eslicarbazepina Acetato (BIA 2-093)
quale terapia aggiuntiva delle crisi epilettiche parziali refrattarie
Neuropsichiatria
nei bambini: studio clinico in doppio cieco, randomizzato,
controllato rispetto a placebo, a gruppi paralleli, multicentrico
2007
Efficacia e tollerabilità di due terapie sostitutive in casi di
amenorrea successiva a trattamento antiblastico in età Clinica Pediatrica
pediatrica
2007
Geni modificatori in pazienti con Fibrosi Cistica ed epatopatia
Clinica Pediatrica
correlata
2007
Interfant 2006 per il trattamento dei bambini di età inferiore ad
1 anno affetti da leucemia linfoblastica acuta
Pediatria IV
2007
Isolamento di cellule endoteliali tumorali ed identificazione di
nuovi marcatori tumorali in pazienti affetti da NeuroblastomaStudio Biologico
Neurochirurgia
2007
La sperimentazione clinica: la consapevolezza del minore
2007
La tossina Botulinica A (BT-A) nel trattamento della spasticità Neuropsichiatria/
in età evolutiva
Ortopedia
2007
L’associazione ipratropio bromuro-salbutamolo vs salbutamolo
per inalazione in pazienti con asma bronchiale associato a
reflusso gastro-esofageo
Pneumologia
2007
Multicenter randomized study to assess the efficacy and the
safety of two therapeutic regimens (high dose of imiglucerase
versus co-administration of imiglucerase and miglustat) in type
I Gaucher disease patients who have not responded to
previous treatment with low dose imiglucerase
Pediatria II
2007
Registro multicentrico prospettico non interventistico per il
Malattie Infettive
monitoraggio dell’incidenza delle infezioni micotiche invasive e
Linee di Ricerca
Direzione
Scientifica
55
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
per il monitoraggio della gestione diagnostica e terapeutica
degli episodi febbrili di sospetta natura fungina in pazienti
affetti da emopatie maligne
56
2007
Sicurezza ed efficacia dell’utilizzo di Desametasone-21P (DexClinica Pediatrica
21P) a lento rilascio eritrocitario in Fibrosi Cistica (FC)
2007
Studi genetici sulla malattia renale cronica
Nefrologia
2007
Studio clinico di fase I/II, multicentrico per la valutazione della
sicurezza ed efficacia dell’anticorpo monoclinale anti-CD20
(rituximab) nella prevenzione e/o terapia della malattia
linfoproliferativa EBV-associata in riceventi di trapianto di
cellule staminali emopoietiche, o d’organo, e in pazienti affetti
da immunodeficienza primitiva
Nefrologia
2007
Studio dei meccanismi di reclutamento linfocitario in pazienti
affetti da tumori neuroblastici
Laboratorio
Oncologia
2007
Studio di fase I randomizzato, open-label, multicentrico a dose
ascendente sull’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità del
farmaco I-040302 rispetto all’iniezione di controllo (aspirato di
midollo osseo o steroidi) nei bambini e in giovani adulti con
cisti ossee solitarie
Ortopedia
2007
Studio genetico
schizencefalia
2007
Studio internazionale, randomizzato, in doppio cieco, per
valutare l’efficacia e la sicurezza di Clopidogrel 0.2mg/kg una
volta al giorno vs. placebo nei neonati e infanti con cardiopatia
congenita cianotica trattati con shunt sistemico-polmonare
palliativo (es. shunt Blalock Taussig modificato)
CCV
2007
Studio multicentrico dei geni della via di segnale della Polarità
Cellulare Planare (PCP) nella patogenesi dei DTN
Neurochirurgia
2007
Studio osservazionale multicentrico, a lungo termine, sulla
sindrome di Hunter (mucopolisaccaridosi di tipo II) - HOS Hunter Outcome Survey
Pediatria II
2007
Studio prospettico longitudinale di pazienti in età pediatrica
affetti da sindrome di Tourette, Tic e/o Disturbo OssessivoNeuropsichiatria
Compulsivo: relazioni con le infezioni da streptococco Betaemolitico di gruppo A
2007
Studio randomizzato, in doppio-cieco, controllato verso
placebo, dose finding per valutare l’efficacia e la sicurezza di
Clinica Pediatrica
Moli1901 aereosol in adolescenti (dai 12 anni) e adulti con
fibrosi cistica”
2007
Treatment Protocoll for Lymphoblastic Lymphoma of the
European Inter-groupfor Childhood Non-Hodgkin-Lymphoma
(EICNHL)- Studio Clinico Fase III
Pediatria IV
2007
Validazione dei criteri EULAR/PReS per la classificazione delle
vasculiti pediatriche
Pediatria II
2007
Validazione di un nuovo questionario di valutazione
multidimensionale nell’artrite idiopatica giovanile nel lupus
eritematoso sistemico giovanile, nella dermatomiosite giovanile
Pediatria II
2007
Valutazione dei cambiamenti dell’espressione genica e
individuazione di eventuali alterazioni metaboliche nel tessuto
cardiaco durante la circolazione extracorporea e il clampaggio
aortico in una popolazione di pazienti con cardiopatie
Laboratorio
Biologia
Molecolare/
Anatomia
per
l’identificazione
Linee di Ricerca
delle
cause
di
Neurochirurgia
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
congenite
Patologica
2007
Valutazione dell’efficacia del trattamento con ACE-inibitori sul
danno renale nei pazienti affetti da glicogenosi tipo I e Ib e
della vitamina E sulla neutropenia dei pazienti con glicogenosi
Ib
Pediatria II
2007
Valutazione dell’efficacia del trattamento con Miglustat in
pazienti affetti da malattia di Niemann-Pick di tipo C
Pediatria II
2006
A multicenter, open label, repeated dose range finding study to
evaluate
the
safety,
tolerability,
immunogenicity,
pharmacokinetics and efficacy of an anti-IL-1ß monoclonal
antibody (ACZ885) given subcutaneously in pediatric subjects
with active systemic juvenile idiopathic arthritis (SJIA)
Pediatria II
2006
AIEOP HLH
emofagocitica
Pediatria IV
2006
AIEOP LLA REC 2003: trattamento della recidiva di Leucemia
Linfoblastica acuta
2006
Analisi di imprinting del cromosoma 11p15 in soggetti con
ritardo di crescita intrauterino: ruolo dei fattori di crescita e di Clinica Pediatrica
marcatori metabolici
2006
Chemioterapia intensiva pre-operatoria e chirurgia radicale per
la cura degli epatoblasti ad alto rischio
Pediatria IV
2006
Effetti in vitro ed in vivo di cellule mesenchimali umane su
linfociti B neoplastici e controparti normali
Laboratorio
Oncologia
2006
Genomica e Artrite Idiopatica Giovanile
Pediatria II
2006
Nuovo approccio allo studio dell’Artrite Idiopatica Giovanile.
Integrazione verticale de dati clinici radiologici e biologici
Pediatria II
2006
Nuovo approccio allo studio delle cardiopatie congenite
caratterizzate da sovraccarico del ventricolo destro (in
particolare: difetto interatriale, ritorno venoso polmonare
anomalo, tetralogia di Fallot post-op.) e delle cardiomiopatie:
integrazione verticale dei dati epidemiologici, clinici, radiologici,
di laboratorio, biologico e genetici
Cardiologia
2006
Profilassi secondaria delle micosi invasive in pazienti
immunocompromessi mediante infusione settimanale di alte Malattie Infettive
dosi di Amfotericina B liposomiale
2006
Prot. EsPhALL: trattamento post induzione della Leucemia
Linfoblastica Acuta Ph+ dei pazienti in età pediatrica
Pediatria IV
2006
Protocollo terapeutico AIEOP–LH 2004
Pediatria IV
2006
Studio del flusso ematico cerebrale con Monografia Doppler
Neuropsichiatria
Transuranica nell’Emiplegia Alternante
2006
Studio dell’evoluzione a lungo termine
infiammatorie idiopatiche ad esordio pediatrico
2006
Studio dell’innervazione vescicale nei pazienti con disrafismo
spinale e nella popolazione sana
Chirurgia
2006
Studio di fase III nella dermatomiosite giovanile all’esordio:
prednisone verso prednisone più ciclosporina verso
prednisone più metotrexate
Pediatria II
2006
Studio multicentrico controllato in doppio cieco verso placebo
di Levetiracetam (Keppra®) nel trattamento delle epilessie di Neuropsichiatria
tipo assenza in età pediatrica” (Prot. Lev 05-1) e 2) Studio
2004:
Trattamento
Linee di Ricerca
della
linfoistiocitosi
nelle
miositi
Pediatria IV
Pediatria II
57
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
multicentrico in aperto di Levetiracetam (Keppra®) nelle crisi di
tipo assenza in età pediatrica
58
2006
Studio multicentrico randomizzato controllato in doppio cieco
verso placebo sull’efficacia e sicurezza della talidomide per il
trattamento del morbo di Chron e della rettocolite ulcerosa
“intrattabili
Pediatria III
2006
Studio osservazionale prospettico in pazienti trattati con
Haemate® P ed Haemate® P a volume ridotto nel trattamento
della malattia di von Willebrand
Pediatria IV
2006
Terapia di salvataggio delle infezioni del tunnel o della tasca di
cateteri venosi centrali a permanenza tipo Hickman-Broviac o Malattie Infettive
Port mediante infusione continua di antibiotici
2006
Terapia di salvataggio delle infezioni ematiche correlate con la
presenza di cateteri venosi centrali a permanenza tipo
Malattie Infettive
Hickman-Broviac o Port mediante uso della tecnica di
“antibiotic lock”
2006
Terapia di salvataggio delle micosi polmonari e/o dei seni
paranasali mediante utilizzo di Anfotericina B liposomiale Malattie Infettive
nebulizzata”
2006
Valutazione degli esiti neurologici e neuropsichici in pazienti
affetti da sindrome di Kinsburne con o senza neuroblastoma Neuropsichiatria
trattati presso l’Istituto Gaslini
2006
Valutazione dell’efficacia di levocetirizina in bambini allergici
agli acari domestici, con rinite persistente, infezioni respiratorie
ricorrenti e sintomi asmatici
Pneumologia
2005
Cooperative multicenter study for children and adolescents
with low grade gliomas
Pediatria IV
2005
Immunodiagnosi sierologica e cellulare per un’immunoterapia
del bambino allergico basata su evidenze scientifiche (science
based pediatric allergy)
Pneumologia
2005
Impiego di materiale cellulare proveniente da tessuti umani
delle vie aeree per lo studio delle diverse attività biologiche
delle cellule delle vie aeree
Pneumologia
2005
Inoculazione di tossina botulinica
dell’acalasia dello sfintere anale interno
2005
Linee guida per il trattamento dei bambini con neuroblastoma
localizzato operabile – LNESG2
Pediatria IV
2005
Protocollo per il sarcoma dei tessuti molli non-rabdoidi
localizzati (NRSTS)
Pediatria IV
2005
RMS 2005 Protocollo per i pazienti con rabdomiosarcoma non
metastatico in età pediatrica
Pediatria IV
2005
Studio clinico per stabilire i tempi sospensione del
methotrexate (6 mesi verso 12 mesi), in pazienti con artrite
idiomatica giovanile in remissione clinica
Pediatria II
2005
Studio dell’espressione di IL-12, IL-23, IL-27 e dei loro recettori
in leucemie e linfomi pediatrici
Laboratorio
Oncologia
2005
Studio di fase II del GLIVEC in soggetti con neuroblastoma in
fase avanzata
Pediatria IV
2005
Studio internazionale sui fattori di rischio per il tumore della
mammella tra le giovani donne
Direzione
Scientifica-
Linee di Ricerca
per
il
trattamento
Chirurgia
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Biostatistica ed
Epidemiologia
2005
Studio prospettico sull’incidenza e sull’evoluzione della
malattia veno-occlusiva epatica (VOD) in pazienti sottoposti a
trapianto di cellule staminali in età pediatrica trattata in
profilassi con Defibrotide
Pediatria IV
2005
Studio randomizzato sul timing del parto in feti con ritardo di
crescita: confronto tra cardiocografia computerizzata e
modificazioni precoci e tardive del distretto venoso fetale
Ostetricia e
Ginecologia
2005
Studio trasversale e longitudinale della reattività bronchiale in
bambini e adolescenti asmatici che praticano o cominciano a
praticare nuoto
Pneumologia
2005
Topotecan-Vincristine-Doxorubicin in children with stage 4
Neuroblastoma failing to respond to COJEC - a phase II study
Pediatria IV
2005
Trattamento con Etanercept nella tumor necrosis factor (TNF) receptor associated sindrome (TRAPS)
Pediatria II
2005
Uso del filgrastim peghilato nelle neutropenie croniche severe
Pediatria IV
2005
Valutazione dell’effetto antalgico e della tollerabilità di un
nuovo dosaggio di paracetamolo sciroppo nelle faringotonsilliti
in pediatria. Studio in doppio cieco vs placebo, controllato vs
ketoprofene sale di lisina
Pediatria II
2004
A multicenter international observational study of the long-term
safety of Infliximab (REMICADE)
Pediatria II
2004
Istituzione di Biobanca per pazienti affetti da malattie
reumatiche dell’età pediatrica
Pediatria II
2004
Neuroblastoma ad alto rischio refrattario alla terapia o ricaduto
dopo autotrapianto: studio pilota sulla tossicità ed attività
antitumorale
dell’allotrapianto
da
donatore
familiare
compatibile o aploidentico
Pediatria IV
2004
Osservatorio per l’epatite da virus C in età pediatrica in Italia
2004
Studio di fase III, multicentrico, multinazionale, randomizzato,
di discontinuazione, per valutare la sicurezza e l’efficacia del
farmaco sperimentale CTLA4lg (BMS-188667) nei bambini e
negli adolescenti con Artrite Reumatoide Giovanile attiva e
poliarticolare
Pediatria II
2004
Studio RODIN: ricerca dei fattori determinanti tra i pazienti che
non hanno ancora ricevuto trattamento (PUPS) per l’emofilia in
Europa. Applicazione del registro europeo per l’emofiliaPediatria IV
Pediatria IV
2004
Tumore di
terapeutico
Pediatria IV
2003
A randomised fase III study on the treatment of children and
adolescent with refractory or relapsed acute myeloid leukemia
Pediatria IV
2003
AIEOP LAM 2002/01-02
Pediatria IV
2003
Progetto di ricerca sull’individuazione dell’obesità e dei fattori
Clinica Pediatrica
di rischio metabolico in età evolutiva
2001
Confronto fra Tacrolimus (Prograf FK506) e Ciclosporina A
(CSA)per la profilassi della GvHD in pazienti di età < 18 anni
sottoposti a trapianto di midollo osseo da familiare HLAidentico
Wilms
2003-11-13.
Protocollo
Linee di Ricerca
diagnostico-
Malattie Infettive
Pediatria IV
59
Istituto Giannina Gaslini
60
Relazione Clinico – Scientifica 2009
2001
LCH III: protocollo terapeutico per il III studio internazionale
sull’istiocitosi a cellule di Langerhans
Pediatria IV
2001
Primo studio cooperativo europeo per il neuroblastoma ad alto
rischio
Pediatria IV
2001
Registro dei pazienti con emoglobinuria parossistica notturna
(PNH)
Pediatria IV
2001
Registro internazionale delle neutropenie croniche gravi
Pediatria IV
2001
Studio biologico dell’espressione di citochine mieloinibitrici
nelle aplasie acquisite in pediatria
Pediatria IV
2001
Studio pilota multicentrico per l’uso di anti-TNF- in pazienti
con a) anemia di Fanconi con insufficienza midollare senza un
donatore di midollo osseo compatibile e b) in pazienti con
aplasia midollare acquisita resistenti alla immunosoppressione
e senza un donatore di midollo osseo
Pediatria IV
Linee di Ricerca
Formazione
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIDATTICA UNIVERSITARIA
INSEGNAMENTI UNIVERSITARI
Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche Pediatriche
Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia
• Genetica Umana (corso integrato)
• Patologia Generale
• Fisiopatologia
• Psicologia Medica
• Pediatria
• Chirurgia Pediatrica
• Neuropsichiatria Infantile
• Neonatologia
• Terapia Pediatrica
• Pediatria Preventiva e Sociale
L’ISTITUTO E’ SEDE DELLE SEGUENTI SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE
Scuola di Specializzazione in Pediatria (I Scuola)
Scuola di Specializzazione in Pediatria (II Scuola)
Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile
Scuola di Specializzazione in Chirurgia Pediatrica
Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica
DOTTORATI DI RICERCA
Perinatologia
Auxologia e Fisiopatologia della Crescita
Genetica Umana
Fisiopatologia dello Sviluppo della Vita di Relazione
Neuroscienze dello Sviluppo
Genetica Medica
Immunologia Clinica e Sperimentale
CORSI DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARI
Corso di Perfezionamento in Adolescentologia
Corso di Perfezionamento in Emergenza Pediatrica e Pronto Soccorso Medico
Corso di Perfezionamento in Psicodiagnostica, Psicometria e Neuropsicologia Clinica
62
Formazione
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Seminari
Data
Titolo
Imparare la tolleranza dai tumori: la lezione delle cellule
12/01/2009
mieloidi soppressorie
Le infezioni da candida nel neonato probiotici e lattoferrina
19/01/2009
nella prevenzione della NEC neonatale
21/01/2009 The management of airway stenoses in children
Il sovrappeso nel bambino. Pensare nuovo; nuovi dati
epidemiologici sulla prevalenza del sovrappeso in età
26/01/2009
evolutiva; quale prevenzione possibile nella scuola
dell'infanzia?; se il sovrappeso c'e' gia'. Chi fa cosa e come?
Extracellular nucleotides at the junction between innate and
29/01/2009
adaptive
02/02/2009 Exit in italia a confronto: esperienza ed indicazioni future
03/02/2009 Decisioni di fine vita in PICU
Meccanismi antiproliferativi dei prodotti di perossidazione
05/02/2009
lipidica
Ipotermia nel trattamento dell'encefalopatia ipossico09/02/2009
ischemica del neonato organizzazione di una rete regionale
Il trattamento del piede torto congenito secondo il metodo
13/02/2009
ponseti
19/02/2009 Update sulla ventilazione meccanica del neonato
Il trapianto emopoietico da donatore HLA-aploidentico: ancora
05/03/2009
frontiera o trattamento consolidato?
Alloreattività NK nel trapianto ematopoietico allogenico clinico
05/03/2009
e sperimentale
The dual function of the MHC class II transactivator against
23/03/2009
retroviruses
24/03/2009 Chirurgia mini-invasiva nel neonato
Agonisti dei recettori nucleari VDR e FXR: potenti ormoni e
30/03/2009
versatili farmaci
02/04/2009 La rianimazione aperta le ragioni di una scelta
Following the cytokine signaling pathway to leukemogenesis:
03/04/2009
a chronology
07/04/2009 Ecografia e anestesia locoregionale pediatrica
Linfociti T citotossici anti-leucemia e il loro ruolo
14/04/2009
nell'immunosorveglianza anti-tumorale
Colesterolo ossidato ed infiammazione in patologia umana:
22/04/2009
una miscela esplosiva
27/04/2009 Protection and toxicity on infants brain
07/05/2009 MSC in autoimmune disease treatment:
27/05/2009 Origin and development of human th17 cells
29/05/2009 Perforina: malattie linfoproliferative ed autoimmuni
01/06/2009 Cytotoxic endonucleases in tissue injury and cancer
03/06/2009 Proteomic analysis: recent developments and applications
Signaling pathways which control muscle mass: role of
15/06/2009
autophagy and proteasome;pathogenetic mechanisms of
Formazione
Relatore
Vincenzo Bronte
Paolo Manzoni
Philippe Monnier
Renata Lorini,
Federica Pascali,
Lidia Boccaccia,
Marina Vignolo
Fabio Malavasi
M. Astuto, P. Silvani,
N. Zadra
Alberto Giannini
Mario Umberto
Dianzani
Paolo Gancia, Giulia
Pomero
Ignazio D'Addetta,
Giacomo Castellano
Carlo Dani
Franco Locatelli
Andrea Velardi
Roberto Accolla
Mario Lima
Luciano Adorini
Alberto Giannini
Kendall A. Smith
Valeria Mossetti
Daniela Montagna
Giuseppe Poli
Andrew Davidson
Alan Tyndall
Francesco Annunziato
Rita Clementi
Alexei G. Basnakian
Pierluigi Mauri
Marco Sandri, Paola
Costelli
63
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Data
Titolo
muscle atrophy in cancer cachexia
Capnometria ad ampio spettro: dal respiro spontaneo alla
30/06/2009
ventilazione meccanica
Regolazione della biogenesi dei microrna in seguito a stimoli
02/07/2009
cellulari diversi
Proteomica della saliva nelle malattie reumatiche sistemiche:
07/07/2009 introduzione - Proteomica della saliva come mezzo per la
diagnosi e lo studio delle malattie reumatiche
Towards therapeutic chemical genetics: molecular guidance
07/07/2009
for type iii intermediate filament - related orphan disorders
Innate resistance, inflammation and cancer: a tale of three
09/07/2009
interleukin-1S
Lung inflammation in cystic fibrosis: from the mouse model to
14/07/2009
abnormal immune response of macrophages
10/09/2009 Screening assay for TNF inhibitors
28/09/2009 Complement dysregulation and human diseases
The DNA damage response in normal and malignant B cells 28/09/2009 Pancreatite autoimmune: aspetti clinici e problematiche
diagnostiche
Patologia Laringotracheale congenita ed acquisita nel
28/09/2009
bambino
Immunita’ innata umorale e sue interazioni con i meccanismi
07/10/2009
cellulari
07/10/2009 Il trapianto aploidentico nelle emopatie maligne del bambino
"In vitro" development of cells of the immune system from
21/10/2009
embryonic stem cells
26/10/2009 How did our complex immune system evolve?
06/11/2009 I tumori dei nervi periferici: diagnosi e trattamento
Planar cell polarity genes and neural tube defects: new
06/11/2009
insights into an old disease
10/11/2009 Sviluppo di un database delle terapie intensive pediatriche
Indicazioni ed attuali applicazioni della ncPAP e sue
19/11/2009
evoluzioni nel neonato a termine e pretermine
Expression and regulation of immune modulatory molecules in
27/11/2009
tumors as well as in mesenchymal stem cells
01/12/2009 Synaptic contamination of vessel wall
11/12/2009 Ventilazione nasale sincronizzata nel neonato e nel lattante
23/12/2009 Caveolin-1, Cancer Pathogenesis and the warburg effect
Relatore
Baruch Krauss
Roberto Gherzi
Stefano Bombardieri,
Chiara Baldini
Royce Mohan
Giorgio Trinchieri
Emanuela Bruscia
Grover C. Bagby
Marina Botto
John Manis, Luca
Frullini
Philippe Monnier
Alberto Mantovani
Franco Locatelli
Fritz Melchers
Max D. Cooper
Massimo Poppi
Zoha Kibar
Andrea Wolfler
Claudio Migliori
Barbara Seliger
Federico Bussolino
Corrado Moretti
M. P. Lisanti
Convegni / Corsi
Data
23/01/2009
28/01/2009
64
Titolo
Tipologia Direttore
E.P.L.S. - European Pediatric Life
Support - 1^ edizione
VIII corso di aggiornamento in
Genetica Clinica
Corso
Corso
Formazione
Pietro Tuo
Roberto
Ravazzolo
Crediti ECM
Infermiere
Infermiere
pediatrico
Medico chirurgo
Medico chirurgo
Biologo
14
15
12
7
7
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Data
Titolo
Tipologia Direttore
Disturbi da Tic, Malattia di
Edvige
09/02/2009 Tourette e PANDAS: dalla Corso
Veneselli
patogenesi alla clinica
Dal radiogramma standard del
14/02/2009 torace al cross sectional imaging Corso Paolo Tomà
cardio-vascolare in Pediatria
La sperimentazione clinica in
Ornella Della
26/02/2009
Corso
Pediatria
Casa Alberighi
Il bambino maltrattato: dal dire al
fare
Corso
Gestione delle problematiche
infettive
in
Dermatologia
08/04/2009
Pediatrica: problema di grande
attualità
Corso
28/03/2009
Il
controllo
del
dolore
09/05/2009 perioperatorio in un ospedale
pediatrico
Corso
Pasquale
Di Pietro
Corrado
Occella
Maria Laura
Massone
Annual Meeting of the SIOP Brain
Maria Luisa
Convegno
Tumour Sub-Committee
Garrè
Role
of
the
hypoxic
microenvironment in malignant
22/05/2009 tumor progression and in the Corso Luigi Varesio
pathogenesis of inflammatory
diseases
14/05/2009
28/05/2009
5th International Course on
Genetics and Renal Diseases
The 2nd training course on Blood
and Marrow Transplantation: a
04/06/2009 course for paediatricians and
paediatric nurses on HSCT in
children and adolescents
E.P.L.S. European Pediatric Life
16/10/2009
Support - 2^ Ed.
•
Corso
Corso
Corso
Roberto
Ravazzolo
Giorgio Dini
Pietro Tuo
Crediti ECM
Medico chirurgo
Psicologo, Medico
Psicologo
5
5
Medico chirurgo
6
Biologo
15
Medico chirurgo
Infermiere
pediatrico
Medico chirurgo
Medico chirurgo
Biologo
Farmacista
Infermiere
pediatrico
Infermiere
Infermiere
pediatrico
Medico chirurgo
Biologo
Medico chirurgo
Biologo
15
Medico chirurgo
8
Medico chirurgo
Tecnico sanitario di
laboratorio
biomedico
Biologo
Medico chirurgo
Infermiere
Infermiere
pediatrico
Medico chirurgo
Infermiere
Infermiere
pediatrico
5
5
2
2
2
2
6
7
7
8
9
8
13
16
13
14
13
15
15
15
18
Formazione permanente- aggiornamento- riqualificazione per il personale del comparto
Formazione
65
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Periodo di
svolgiment Titolo
o
TIPOLOGIA
(Corso/Evento/
Progetto
Direttore
N.
Professioni
Crediti Destinatarie
Giovanni
16
Serra
Medici,
Infermieri
Pediatrici,
Infermieri
Corso di formazione in materia di:
Progetto
20/1/09 “Aspetti
dermatoallergologici
in
10/11/09
Formativo
ambiente sanitario: quadri clinici e
10 edizioni
Aziendale
prevenzione”
Assunta
2
Cappiello
Tutte
le professioni
13/1/09 – Corso interattivo di formazione
aggiornamento in materia di:
16/12/09
45 edizioni “Controllo del dolore nell’ospedale
Pediatrico
Luca
Manfredi
ni
8
Maria
Laura
Massone
Tutte
le professioni
19-20/3/09 Corso di rianimazione e
24stabilizzazione del neonato critico
25/11/09
rivolto ai Centri Nascita della
2 edizioni
Regione Liguria
Corso di
Formazione
Progetto
Formativo
Aziendale
15/1/0923/1/09
5 edizioni
Corso di formazione e agg.to prof.le
in materia di: “Allattamento materno:
percorso nascita, organizzazione
dipartimentale”
29/1/09 –
23/4/09
2 edizioni
La gestione del rischio e del danno
Progetto
da movimentazione manuale pazienti
Formativo
nelle strutture sanitarie ospedaliere:
Aziendale
Istituto Giannina Gaslini di Genova
Progetto
Formativo
Aziendale
Giovanni
5
Serra
Assunta
12
Cappiello
Medici,
Infermieri,
Infermieri
Pediatrici,
Ostetriche
Medici,
Infermieri,
Infermieri
Pediatrici,
Fisioterapisti,
Biologi,
T.S.R.M.
Progetto Formativo per la
predisposizione di protocolli
aziendali:
A) La trombosi infantile: un
problema emergente
B) Guida ragionata agli esami di
base e pre-operatori. Modelli di
applicazione
Progetto
Formativo
Aziendale
Ubaldo
Rosati
2
Medici,
Infermieri,
Infermieri
Pediatrici,
Biologi,
T.S.L.M.,
T.S.R.M.,
Farmacisti
07/4/09 –
24/4/09
3 edizioni
Corso di formazione teorico-pratico
in Triage Pediatrico
Progetto
Formativo
Aziendale
Pasquale
7
Di Pietro
Infermieri
Pediatrici,
Infermieri
07/4/09 –
24/4/09
3 edizioni
Corso di formazione teorico-pratico
in Triage Pediatrico - Retraining
Progetto
Formativo
Aziendale
Pasquale
3
Di Pietro
15/4/09
Aggiornamenti sulla malattia
tubercolare
Seminario
Raffaella
Giacchin 2
o
26/3/09
66
Formazione
Infermieri
Pediatrici,
Infermieri
Medici
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
21/4/09 – Corso di formazione e
15/12/09
aggiornamento professionale
27 edizioni “Retraining P.B.L.S.D.”
Progetto
Formativo
Aziendale
Pasquale
4
Di Pietro
Tutte le
professioni
Medici,
Infermieri,
Infermieri
Pediatrici,
Biologi,
T.S.L.M.,
T.S.R.M.,
Farmacisti
Medici,
Biologi,
Farmacisti,
Infermieri
Pediatrici,
Ostetriche,
T.S.L.M.
Infermieri,
Infermieri
Pediatrici,
Fisioterapisti,
Biologi,
T.S.R.M.
Medici,
Infermieri,
Infermieri
Pediatrici
5/5/09
Progetto
Formativo
per
la
predisposizione di protocolli aziendali
– II Evento:
Progetto
A) Il trauma cranico: definizione dei Formativo
percorsi
Aziendale
B) Infezioni vie urinarie: dalla
diagnosi prenatale alla terapia
Ubaldo
Rosati
2
18/5/09 –
19/10/09
Corso avanzato di aggiornamento
per la prevenzione ed il controllo Progetto
delle infezioni correlate alle pratiche Formativo
Aziendale
assistenziali
Silvio
Del
Buono,
Ubaldo
Rosati
19
21/5/09 –
28/5/09
La gestione della formazione degli
operatori sanitari alla prevenzione
dei danni da movimentazione
manuale pazienti
Progetto
Formativo
Aziendale
Assunta
Cappiello 11
15/6/09 –
2/10/09
5 edizioni
Corso di aggiornamento teorico
pratico sulla gestione dei trattamenti
sostitutivi continui (CRRT) in terapia
intensiva neonatale pediatrica
Progetto
Formativo
Aziendale
Tuo
Pietro
30/6/09
Progetto Formativo per la
predisposizione di protocolli aziendali
– III Evento:
Progetto
A) Inquadramento diagnostico
Formativo
delle anemie in pediatria
Aziendale
B) La gestione dei corpi estranei
delle vie aeree e vie digestive
Ubaldo
Rosati
2
Medici,
Infermieri,
Infermieri
Pediatrici,
Biologi,
T.S.L.M.,
T.S.R.M.,
Farmacisti
30/9/09 –
15/10/09
2 edizioni
Corso di prima formazione”P.B.L.S.D Progetto
Formativo
BASE”
Aziendale
Pasquale
Di Pietro 8
Tutte le
professioni
Salvatore
Renna,
Schenar 12
di
Edoardo
Farmacisti
Loredana
8
Sasso
Medici,
Infermieri
Pediatrici,
Infermieri,
OSS, OTA,
ASSS
14/9/09 –
21/12/09
2 edizioni
Corso di
formazione
Il Gaslini nella tua Farmacia
La comunicazione nell’area
01/10/09 – dell’emergenza pediatrica: i requisiti
09/10/09
quali-quantitativi a supporto della
5 edizioni gestione della sicurezza e qualità
delle cure
Formazione
Progetto
Formativo
Aziendale
8
67
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
07/10/09
Progetto formativo per la
predisposzione di protocolli aziendali
Progetto
– IV Evento:
Formativo
a) Il trattamento delle bronchioliti
b) Problematiche dermatologiche di Aziendale
più frequente riscontro
Ubaldo
Rosati
2
Medici,
Infermieri,
Infermieri
Pediatrici,
Biologi,
T.S.L.M.,
T.S.R.M.,
Farmacisti
1314/10/09
Acquisizione di competenze in merito
al corretto utilizzo
Corso di
dell’apparecchiatura “ArchitectFormazione
Abbott” dell’U.O. Servizio di
Immunoematologia e Medicina
Trasfusionale
Tripodi
Gino
16
T.S.L.M.,
Biologi
19-2021/10/09
Corso di formazione teorico-pratico:
“La valutazione delle abilità in
bambini con autismo e altri disturbi
dello sviluppo: l’uso del PEP-3”
1/12/09
Progetto formativo per la
predisposizione di protocolli aziendali
Progetto
– V Evento:
Formativo
A) Diagnosi e terapia delle
Aziendale
convulsioni
B) Lo Stroke
Ubaldo
Rosati
14/12/09
La Sindrome di Asperger:
dall’identificazione al trattamento
Evento
Edvige
Veneselli 5
5/11/09 –
17/12/09
5 edizioni
La sicurezza dei pazienti e degli
operatori in Risonanza Magnetica
Progetto
Formativo
Aziendale
Alberto
Pilot
4/4/09 –
29/5/09
2 edizioni
Corso
di
formazione
e
aggiornamento professionale per il Corso di
personale dei Reparti di Malattie formazione
Infettive – Anno 2009
68
Formazione
Corso di
Formazione
Edvige
Veneselli 16
2
4
Medici
Terapisti
della neuro e
psico
motricità,
Psicologi,
Educatori
Profess.,
Logopedisti,
Infermieri
Pediatrici
Medici,
Infermieri,
Infermieri
Pediatrici,
Biologi,
T.S.L.M.,
T.S.R.M.,
Farmacisti
Medici
Terapisti
della neuro e
psico
motricità,
Psicologi,
Educatori,
Profess.
Logopedisti
Infermieri
Pediatrici
Medici,
Raffaella Non Infermieri
Giacchin Appli Pediatrici,
o
cabile OSS,OTA,
ASSS
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
08/10/09 –
12/11/09
P.B.L.S. per operatori di supporto
4 edizioni
6/5/09 –
20/11/09
4 edizioni
Procedure informatiche per la
gestione del Protocollo e
dell’Archivio
19/1/09 –
21/12/09
Corso di primo soccorso e di
prevenzione degli incidenti nell’età
pediatrica
11 edizioni
3/10/09 –
11/11/09
Corso di addestramento per il
trattamento domiciliare dell’emofilia:
Autoinfusione 2009
Formazione
Progetto
Formativo
Aziendale
OSS,
Pasquale Non
OTA,
di Pietro Appli
cabile ASSS
Progetto
Formativo
Aziendale
Rita Di
Pietro
Corso di
formazione
Corso di
formazione
Non Personale
Appli Amministrati
cabile vo
Adulti non
professionali
a contatto
con i
bambini;
Gruppi
familiari
afferenti ai
Antonella Non punti nascita
Palmieri Appli della
cabile regione,
dell'Istituto
G. Gaslini e
ai
Medici SSN
e liberi
professionisti
.
Soggetti
maggiorenni
affetti
da
coagulopatie
trattabili con
infusione
domiciliare di
fattori della
coagulazione
Non e
familiari
Giorgio
Appli che
Dini
cabile infondono i
soggetti
affetti,
ai
sensi degli
artt.
1,4,6
della L. R.
Regione
Liguria
n.
5/1980;
69
Istituto Giannina Gaslini
Nuovi Progetti 2010
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
PAD. 1: Recupero e Rieducazione Funzionale; Malattie Infettive
PAD. 2: Citogenetica; Oncologia Sperimentale; Biologia Molecolare; Anatomia Patologica
PAD. 3: Pediatria II; Pneumologia
PAD. 4: Neuropsichiatria Infantile
PAD. 5: Dermatologia
PAD. 10: Direzione Scientifica; Direzione Sanitaria; Psicologia Clinica; Archivio cartelle cliniche;
Poliambulatori
PAD. 12: Pediatria IV (Oncologia, Ematologia); Nefrologia, Dialisi e Trapianto; Ostetricia e
Ginecologia; Patologia Neonatale e Centro Neonati a Rischio; Immunoematologia e Medicina
Trasfusionale
PAD. 13: Presidenza; Direzione Generale; Direzione Amministrativa; Servizio Posta Interna
PAD. 15: Laboratorio Centrale di Analisi; Farmacia
PAD. 16: D.H. Pediatria IV; Clinica Pediatrica, Patologia Neuro- Muscolare;
Otorinolaringoiatria; Oculistica; Radiologia; Pediatria III; Neurochirurgia; Genetica Molecolare
PAD. 17: Chirurgia Pediatrica; Ortopedia e Traumatologia; Cardiologia; Cardiologia Invasiva
Avanzata; Sale Operatorie
PAD. R.M.: Risonanza Magnetica
PAD. 18: TAC – Ecografia; Bar
DEA: Pronto Soccorso – Accettazione Amministrativa; Pronto Soccorso Medico – Osservazione;
Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare; Anestesia e Rianimazione; Trapianto di Midollo
Pad. X: Scuola Professionale “L. Gaslini”
U.O. e Progetti 2010
71
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
IL MANAGEMENT
COMMISSARIO
STRAORDINARIO
Prof. Vincenzo Lorenzelli
DIRETTORE GENERALE
Dott. Antonio Infante
DIRETTORE
SCIENTIFICO
DIRETTORE
SANITARIO
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
Prof. Lorenzo Moretta
Dott. Silvio Del Buono
Dott. Giuseppe Giusti
72
U.O. e Progetti 2010
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIREZIONE GENERALE
DIRETTORE
GENERALE
Dott. Antonio Infante
Servizio Informatico
Aziendale
Segreteria della
Direzione Generale e
Servizi
Dott. Alberto Baron
Ufficio Informazione
e Comunicazione
Centro Controllo
Direzionale e Servizio
Qualità delle Prestazioni
Dott.ssa Patrizia Fabrizi
Dott. Ubaldo Rosati
Servizio Prevenzione
e Protezione
Scuola Professionale
L. Gaslini
Dott.ssa Susy Cappiello
Dott.ssa Laura Fornoni
U.O. e Progetti 2010
73
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIREZIONE SCIENTIFICA
DIRETTORE
SCIENTIFICO
Prof. Lorenzo Moretta
Laboratorio di Immunologia
Clinica e Sperimentale
Segreteria della
Direzione Scientifica e
Servizi
(Direzione Universitaria)
Prof.ssa Cristina Bottino
Scuola Internazionale di
Scienze Pediatriche (SISP)
Laboratorio di Genetica
Molecolare e Citogenetica
(Direzione Universitaria)
Prof. Roberto Ravazzolo
Laboratorio Fotografico e
Videoregistrazioni
Laboratorio Oncologia
Ufficio Sperimentazioni Cliniche
applicate alla Pediatria (USCP)
Dott. Vito Pistoia
Laboratorio di Medicina
Molecolare
Servizio di Epidemiologia e
Biostatistica (SEB)
Dott. Roberto Biassoni
Dott. Riccardo Haupt
Laboratorio di Biologia
Molecolare
Dott. Luigi Varesio
74
U.O. e Progetti 2010
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIREZIONE SANITARIA
DIRETTORE SANITARIO
Dott. Silvio Del Buono
Dipartimento Servizi
Assistenziali
Segreteria della Direzione
Sanitaria e Servizi
Dott.ssa ML Sperlinga
Servizio Farmacia
Servizio di Medicina
Preventiva e Infezioni
Ospedaliere
Dott.ssa Rossella Rossi
Servizio Dietologia
Dott. Paolo Fiore
Servizio Sterilizzazione
Servizio Socio-Sanitario
U.O. e Progetti 2010
75
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIREZIONE AMMINISTRATIVA
DIRETTORE
AMMINISTRATIVO
Dott. Giuseppe Giusti
Affari Generali e Legali
Gestione Personale
Dott. Alfiero Fiorucci
Dott. Paolo Faravelli
Acquisti e Gestione Risorse
Dott. Alfiero Fiorucci
Bilancio, Contabilità
e Finanza
Dott.ssa Stefania Moncini
Servizi Tecnici e Logistici
Ing. Gaetano Tufaro
Servizi Amministrativi
Sanitari
Dott. Luigi Bertulla
76
U.O. e Progetti 2010
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
I DIPARTIMENTI
DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLARE
Dott. Lucio Zannini
CARDIOCHIRURGIA e
CHIRURGIA VASCOLARE
CARDIOLOGIA
Dott. Lucio Zannini
Dott. Maurizio Marasini ff
DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA PEDIATRICA E
SPECIALITA’ CHIRURGICHE
Prof. Vincenzo Jasonni
CHIRURGIA
(Direzione Universitaria)
Prof. Vincenzo Jasonni
ANESTESIA E
RIANIMAZIONE
NEUROCHIRURGIA
Dott. Pietro Tuo
Dott. Armando Cama
OCULISTICA
ODONTOIATRIA
Dott. Carlo Sburlati ff
Dott. Donato De Angelis
ORTOPEDIA
Dott. Stelvio Becchetti
OTORINOLARINGOIATRIA
Dott. Vincenzo Tarantino ff
U.O. e Progetti 2010
77
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
Dott. Paolo Tomà
RADIOLOGIA
ANATOMIA
PATOLOGICA
NEURORADIOLOGIA
Dott. Paolo Tomà
Dott. Claudio Gambini
Dott. Andrea Rossi ff
“Biobanca Integrata TessutoGenomica” BIT
Dott. Claudio Gambini
BIT Tessuto
DIPARTIMENTO DI EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA
Dott. Giorgio Dini
EMATOLOGIA E
ONCOLOGIA
PEDIATRICA
IMMUNOEMATOLOGIA E
MEDICINA
TRASFUSIONALE
MALATTIE INFETTIVE
Dott. Giorgio Dini
Dott. Gino Tripodi
Prof.ssa Raffaella Giacchino
Lab. di Ematologia ed
Emofilia
78
U.O. e Progetti 2010
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE
Dott. Pasquale Di Pietro
MEDICINA D’URGENZA
OSSERVAZIONE
Dott. Pasquale Di Pietro
CHIRURGIA
ORTOPEDIA
(Direzione Universitaria)
Prof. Vincenzo Jasonni
Dott. Stelvio Becchetti
Pronto
Soccorso OBI
RADIOLOGIA
TERAPIA INTENSIVA
Dott. Paolo Tomà
Dott. Pietro Tuo
DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE E DI LABORATORIO
Dott. Giovanni Melioli
LABORATORIO
CENTRALE DI ANALISI
LABORATORIO DI
BIOLOGIA
MOLECOLARE
Dott. Giovanni Melioli
Dott. Luigi Varesio
GENETICA MOLECOLARE
(Direzione Universitaria)
Prof. Roberto Ravazzolo
Laboratorio di
Citogenetica
“Biobanca Integrata TessutoGenomica” BIT
Dott. Luigi Varesio
BIT Molecolare
LABORATORIO DI IMMUNOL.
CLINICA E SPERIMENTALE
(Direzione Universitaria)
Prof.ssa Cristina Bottino
UNITÀ AIRC IMMUNOLOGIA E
TUMORI
Coordinatore Dott.ssa Irma Airoldi
LABORATORIO DI
MEDICINA
MOLECOLARE
LABORATORIO DI
ONCOLOGIA
Dott. Vito Pistoia
Dott. Roberto Biassoni
CORE FACILITIES
Prof. Lorenzo Moretta
Responsabile organizzativo Dott. Giovanni Melioli
U.O. e Progetti 2010
79
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE E RIABILITAZIONE
Prof. Carlo Minetti
MALATTIE MUSCOLARI
E
NEURODEGENERATIVE
FISIOTERAPIA
Dott. Stelvio Becchetti ff
(Direzione Universitaria)
Prof. Carlo Minetti
NEUROPSICHIATRIA
INFANTILE
(Direzione Universitaria)
Prof.ssa Edvige Veneselli
Lab. Patologia Muscolare
Unità di Ricerca Sperimentale di
Neuroscienza dello Sviluppo
Lab. Diagnosi Pre-Post Natale
Malattie Metaboliche
Dott.ssa Mirella Filocamo
“Biobanca di cellulle e DNA da
pazienti affetti da malattie
genetiche”
Dott.ssa Mirella Filocamo
NEUROCHIRURGIA
PSICOLOGIA
Dott. Armando Cama
(Direzione Universitaria)
Prof. Ezio Casari
DIPARTIMENTO OSTETRICO NEONATALE
Prof. Giovanni Serra
PATOLOGIA
NEONATALE
OSTETRICIA E
GINECOLOGIA
(Direzione Universitaria)
Prof. Giovanni Serra
(Direzione Universitaria)
Prof. Pier Luigi Venturini
Lab. Sperimentale per le
Tecniche Prenatali
80
U.O. e Progetti 2010
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA E SPECIALITA’ PEDIATRICHE
Prof.ssa Renata Lorini
CLINICA PEDIATRICA
Università
DERMATOLOGIA
Dott. Corrado Occella
Prof.ssa Renata Lorini
NEFROLOGIA, DIALISI E
TRAPIANTO
Dott. Gianmarco Ghiggeri ff
Lab. di Fisiopatologia
dell’Uremia
Lab. per lo Studio degli Errori
Congeniti del Metabolismo
PEDIATRIA II
REUMATOLOGIA
PEDIATRIA III
GASTROENTEROLOGIA
(Direzione Universitaria)
Prof. Alberto Martini
Dott. Arrigo Barabino ff
U.O. e Progetti 2010
PNEUMOLOGIA
Dott. Giovanni A. Rossi
81
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
COMITATO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE
Anthony S. Fauci (Chairman)
Director, National Institute of Allergy and Infectious Diseases National Institutes of Health,
Bethesda, Maryland, USA
Max D. Cooper
Howard Hughes Medical Institute Research Laboratories, University of Alabama at Birmingham,
Birmingham, Alabama, USA
Alain Fischer
Groupe Hospitalier Necker- Enfants Malades, Parigi, Francia
Sergio Romagnani
Istituto di Clinica Medica III, Servizio di Immuno - Allergologia, Università di Firenze
COMITATO DI ETICA PER LA RICERCA SCIENTIFICA E BIOMEDICA E
SPERIMENTAZIONE CLINICA
Presidente
Marcello Canale
Componenti
Giambattista Bonanno
Paolo Bruzzi
Elio Castagnola
Adele Comelli
Mario Fiscella
Giulio Gavotti
Paolo Moscatelli
Marina Picconi
Michele Schiavone
Componenti ex-Ufficio
Lorenzo Moretta
Silvio Del Buono
Paola Barabino
Segreteria Scientifica
Rossella Rossi, Giuseppina Fabbri
82
U.O. e Progetti 2010
PER LA
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIREZIONE SCIENTIFICA
DIRETTORE
Lorenzo Moretta
Telefono 010 5636326
Fax 0103776590
E-mail: [email protected]
Prof. Lorenzo Moretta
Nato a Genova il 26/09/1948
Coniugato, due figli
1966
1972
Specializzazioni:
Istruzione
Incarichi
professionali
1972-80
1976-77
1980-84
1984-90
1990-1991
1991-1994
1994-oggi
1994-2000
dal
1-11-2000
2009
Premi
1989
1998
1998
1999
2000
2000
2001
2001
2001
2002
2003
Maturità classica, Genova
Laurea in Medicina e Chirurgia cum laude, Università di Genova
Microbiologia Medica (1974); Immunologia Clinica ed Allergologia
(1982)
Assistente presso l’Istituto di Microbiologia, Università di Genova
“Visiting Scientist” presso il Dept. of Pediatrics and Microbiology,
Cancer Center, University of Alabama, Birmingham, USA
Direttore dei laboratori di “Clinical Immunology” del Ludwig Institute for
Cancer Research di Losanna, Svizzera
Professore associato di Immunopatologia, Università di Genova
Dirige i laboratori di Immunopatologia dell’Istituto Nazionale per la
Ricerca sul Cancro di Genova
Professore Straordinario di Patologia Generale, Università di L’Aquila
Professore Straordinario di Immunologia, Università di Torino, Sede di
Novara
Professore Ordinario, Cattedra di Patologia Generale, Università di
Genova.
Direttore dei laboratori di Immunopatologia dell’Istituto Nazionale per la
Ricerca sul Cancro presso il Centro di Biotecnologie Avanzate
Direttore Scientifico dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova
President Elect, European Federation of Immunological Societies
(EFIS)
Lyon’s Prize per il miglior contributo italiano all’Immunologia/Oncologia (insieme
a Robin Foà)
Cancer Research Institute W.B. Coley Award for Distinguished Research in Basic
and Tumor Immunology (insieme a K. Kärre e a R. Steinman) (New York)
Biotec Award (insieme a A. Mantovani e E. Pinna) (Siena)
The IInd PISO International Prize for Research (insieme a A.S. Fauci) (Cagliari)
Premio Invernizzi per la Medicina (Milano)
Premio San Salvatore 2000 (Lugano)
Yvette Mayent Prize, Institut Curie (insieme a K. Karre e A. Moretta) (Paris)
Novartis Award for Basic Immunology (insieme a Klas Kärre e Wayne Yokoyama)
(Stockholm)
Premio Regionale Ligure (Genova)
Premio Galeno (Milano)
Medaglia “Cristoforo Colombo” per Meriti Scientifici (Genova)
Direzione Scientifica
83
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
2004
Premio quale “Eminente Studioso italiano” Università di Genova (highly cited
scientist, ISI) (Genova)
2006 Premio “Guido Venosta” (FIRC/AIRC) (Roma)
Academia Europaea
Memberships su invito:
2000
European Molecular Biology Organization (EMBO)
2003
Gruppo 2003 (highly cited scientists)
2003
Accademia dei Lincei
2009
2006 Commendatore della Repubblica per alti meriti scientifici (Roma)
Onorificienze
Pubblicazioni Internaz. in extenso
529
“Impact factor” Totale
Oltre 3.200
Oltre 35.000 (è nell’elenco degli “Highly Cited Scientists”
N° totale di citazioni
secondo ISI)
bibliografiche
96 (ISI, web of knowledge) – 100 (Google Scholar)
h-index totale
79 (ISI web of knowledge)
h-index (riferito a pubbl. dopo il 1990)
Il Prof. Lorenzo Moretta, Professore Ordinario di Patologia Generale e di Fisiopatologia presso
l’Università di Genova.
Il Prof. Moretta ha compiuto studi che vengono ritenuti fondamentali in Immunologia. Sua é stata
la prima definizione delle sottopopolazioni di linfociti T nell’uomo. Questi studi hanno fornito la
base per la comprensione di malattie che coinvolgono il sistema immunitario quali
immunodeficienze e malattie autoimmuni. La pubblicazione relativa é stata identificata come
"Citation Classic" dai Current Contents Life Science (vol.28, n.50, 16 dicembre 1985) essendo
stata citata oltre 1300 volte in un periodo di soli 7 anni. Il Prof. Moretta é Autore di 529
pubblicazioni in extenso su riviste e libri internazionali di notevole prestigio ed é stato in assoluto
il ricercatore italiano più citato nella letteratura scientifica in un periodo di 10 anni (come
riportato dalla rivista "THE SCIENTIST", Current Contents, February 19, 1990).
Ad oggi, il numero di citazioni bibliografiche totali riferite alle sue pubblicazioni sono oltre
35000. Il Prof. Moretta risulta tra gli “highly Cited Scientists” dell’ISI, lista di cui fa parte un numero
limitato di ricercatori italiani. Il suo h-index è 79 limitatamente alle pubblicazioni dal 1990 ad oggi
(www.isiknowledge.com). L’h-index riferito a tutte le pubblicazioni è 96 secondo ISI e 100
secondo Google Scholar. Questi dati rappresentano un importante indicatore di come le ricerche
compiute dal Prof. Moretta e dai suoi collaboratori abbiano un notevole impatto sulla ricerca
biomedica internazionale.
Il Prof. Moretta é membro dell’Editorial Board delle seguenti riviste internazionali: Trends in
Immunology (Immunology Today), European Journal of Immunology, International Immunology,
Immunology Letters, Human Immunology, European Journal of Inflammation.
E’ stato eletto membro di due Accademie esclusive: “Academia Europaea” (dal 2000) e
Accademia dei Lincei (dal 2009). E’ membro dell’EMBO dal 2003.
Il Prof. Moretta é abitualmente invitato ai principali Meeting Internazionali (e nazionali) di
Immunologia in qualità di speaker e/o chairman di Simposi e sessioni plenarie. E’ inoltre invitato
annualmente a proporre “nominations” per il premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia e per
altri premi internazionali di grande prestigio.
Il gruppo di ricerca diretto dal Prof. Moretta svolge ricerche di base e applicate all’immunologia
dei tumori. Le ricerche sono principalmente focalizzate sui linfociti T e sui linfociti NK dell'uomo.
Un contributo fondamentale del laboratorio diretto dal Prof. Moretta in stretta collaborazione con il
Laboratorio diretto dal Prof. Alessandro Moretta, Professore Ordinario di Istologia presso
84
Direzione Scientifica
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
l’Università di Genova, é rappresentato dalla definizione dei meccanismi alla base della funzione
NK (uccisione di cellule tumorali) con la scoperta di una serie di nuovi recettori inibitori specifici
per molecole HLA di classe I (denominati KIR) e dei recettori responsabili dell’attivazione delle
cellule NK e dell’induzione dei processi di uccisione delle cellule tumorali. I geni che codificano
per questi recettori sono stati clonati nel laboratorio del Prof. Moretta. Nel complesso oltre 15
nuove molecole recettoriali sono state identificate e clonate dal gruppo del Prof. Moretta. Uno di
questi nuovi recettori chiamato p75 si é dimostrato in grado di inibire la proliferazione e di indurre
morte di cellule leucemiche mieloidi. Sono evidenti le possibili applicazioni di questi risultati alla
terapia di leucemie mieloidi refrattarie alla chemioterapia. Le conoscenze acquisite dal Prof.
Moretta sulle cellule NK e sui loro recettori sono alla base di importanti risultati nella terapia delle
leucemie acute ad alto rischio basati sull’identificazione di mismatches tra recettori KIR delle
cellule NK del donatore e alleli HLA di classe I del paziente (tipicamente, nel trapianto
aploidentico da genitore).
In genere, le scoperte compiute dal Prof. Moretta e dai suoi collaboratori hanno avuto un notevole
impatto nella ricerca biomedica anche per le possibili applicazioni all’immunoterapia dei tumori
solidi e delle leucemie e alle immunodeficienze e hanno valso al Prof. Moretta premi e
riconoscimenti internazionali di notevole prestigio (vedi elenco nella tabella).
STAFF
Segreteria Direttore Scientifico
Cinzia Miriello (Università) [email protected]
Roberta Fossati [email protected]
Stefano Canu [email protected]
Cura le attività amministrative inerenti le Ricerche del Direttore Scientifico e le attività di Editor e/o
di Referee per varie Riviste Internazionali svolte dal Direttore Scientifico.
Inoltre coordina le attività editoriali legate alla Rivista Gaslini.
Segreteria Scientifica
Laura Diamanti [email protected]
Provvede alla raccolta delle pubblicazioni, all’aggiornamento del data base degli Autori e alla
rendicontazione della produttività scientifica (monitoraggio IF).
Segreteria Amministrativa
Patrizia Fabrizi [email protected]
Maria Gabriella Marinari [email protected],
Giuseppina Fabbri [email protected],
Giorgio Sangalli [email protected],
Anna Cesarini [email protected]
Alessandra Della Rovere [email protected]
Vincenza Nalbone [email protected]
Sovraintende alla gestione delle rendicontazione economiche dei finanziamenti relativi i progetti
di ricerca, del personale strutturato e non strutturato preposto allo svolgimento dell’attività di
ricerca scientifica corrente e finalizzata; predispone gli schemi degli atti deliberativi necessari al
fine di dare concreta attuazione all’attività di ricerca.
Predispone gli atti amministrativi per la gestione missioni in Italia e all’estero del personale
dell’Istituto.
Segreteria attività culturali Scuola Internazionale di Scienze Pediatriche (SISP) - Segreteria
attività culturali
Maria Caterina Cogorno, Claudia Olcese, Manuela Aloe [email protected]
Direzione Scientifica
85
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Provvede all’organizzazione dei meeting scientifici promossi dall’Istituto, allo sviluppo dei corsi
svolti nell’ambito della SISP; concorre al coordinamento dei programmi di Educazione Continua in
Medicina.
Sezione Grafica
Anna Cesarini [email protected]
Realizza elaborazioni di fotografie e stampati da inserire nelle presentazione di relazioni
scientifiche per relatori a congressi internazionali e nazionali.
Predispone ed elabora immagini e tabelle per pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e
nazionali.
Composizione e revisione tipografica della Relazione Clinico Scientifica Annuale.
Elaborazione grafico-contabile delle rendicontazione intermedie e finali dei progetti di ricerche
correnti e finalizzate, ministeriali e regionali e di Enti vari per l’erogazione dei relativi fondi.
Gestisce i vari indirizzari per l’inoltro della corrispondenza della Direzione Scientifica.
Laboratorio Fotografico e di Videoregistrazione
Franco Prefumo [email protected]
Raffaella Camusso, Luca Tedeschi [email protected]
Provvede alla documentazione iconografica della casistica e sviluppa audiovisivi per divulgazione
scientifica.
Biblioteca
Angela Carbonaro, Orietta Poggi [email protected]
Nel 2008 la biblioteca scientifica ha ancora ampliato ed ottimizzato il proprio posseduto con il
servizio Bibliosan, di cui la struttura fa parte operativamente dal 2004, aggiungendo altri pacchetti
di riviste elettroniche, la banca dati Cochrane Library che fornisce revisioni sistematiche in ambito
clinico e il software Clas per l’accesso a tutte le risorse Bibliosan dall’esterno del proprio istituto
con una sola password.
Quest’anno, visto l’incremento del proprio patrimonio, il servizio di document delivery per il
personale interno ha lavorato soprattutto per reperire annate vecchie di periodici non disponibili in
biblioteca, mentre sono ulteriormente aumentate le richieste relative alle nostre risorse da parte
delle biblioteche del circuito Nilde o che hanno accesso al Catalogo Nazionale Periodici (ACNP)
con oltre 2200 spedizioni di materiale bibliografico.
Il personale della Biblioteca si occupa inoltre della formazione e informazione degli utenti per il
migliore utilizzo delle risorse disponibili.
Traduzioni e Consulenza Linguistica
Anna Capurro [email protected]
Si occupa della traduzione, redazione e revisione linguistica in lingua straniera (inglese e
francese) di articoli scientifici, progetti di ricerca, comunicazioni a congressi, contratti e
convenzioni, accordi di collaborazione, curricula, linee guida e protocolli clinici, relazioni cliniche e
di dimissione, consensi informati, corrispondenza, modulistica e materiale informativo per tutto
l'Istituto. Si occupa della traduzione in lingua inglese del consuntivo annuale dell’attività di ricerca
scientifica dell’Istituto e della versione in lingua italiana della relazione annuale della site visit
presso l’Istituto del Comitato Scientifico Internazionale. Provvede all’istruzione e lo sviluppo della
procedura amministrativa comprensiva della predisposizione di provvedimenti per il rimborso
delle spese sostenute dagli autori di pubblicazioni scientifiche appartenenti all’Istituto. Svolge
attività di interpretariato nell’accoglienza di ospiti stranieri presso l’Istituto. Si occupa della
traduzione di documentazione relativa all’accreditamento dell’Istituto da parte di organismo
internazionale (JCI) e svolge attività di interpretariato nell’accoglienza dei membri di tale
organismo durante le visite periodiche di questi ultimi all’Istituto.
Relazioni Scientifiche e Brevetti
Rosa Bellomo [email protected]
Mantentiene i rapporti tra la Direzione Scientifica e il Ministero della Salute, la Regione Liguria ed
altri Enti o Istituzioni pubbliche e private Nazionali che finanziano la ricerca. Assiste il Direttore
86
Direzione Scientifica
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Scientifico e i Ricercatori dell’Istituto Giannina Gaslini alla progettazione, gestione e
rendicontazione scientifica della Ricerca Finalizzata .
Cura la presentazione al Ministero della Salute delle attività delle ricerche scientifiche istituzionali
e delle attività inerenti il Technology Transfer, significative ai fini dell'acquisizione dei
finanziamenti Ricerca Corrente.
Garantisce i necessari collegamenti interni tra questa Direzione e i Dipartimenti, Unità Operative,
comitati o gruppi di lavoro per mantenere un flusso continuo e coerente di informazioni e dati
inerenti le attività scientifiche dell’Istituto Giannina Gaslini.
Coordina la redazione annuale della Relazione Clinico Scientifica
Supporta per conto della Direzione Scientifica i Laboratori Scientifici nella gestione delle attività
tecnico-organizzative correlate alla ricerca scientifica.
Relazioni Internazionali
Thomas Wiley [email protected]
Si propone quale servizio di supporto per i ricercatori dell’Istituto per il reperimento di informazioni
e documentazioni relative ai programmi di ricerca promossi da enti ed agenzie internazionali
(quali la Commissione Europea, l’European Science Foundation, la NATO Science Program),
nonché per la preparazione, gestione e rendicontazione dei progetti svolti. Inoltre fornisce
consulenza per opportunità offerte da enti nazionali o internazionali in merito a borse di studio,
soggiorni all'estero o a stranieri intenzionati a recarsi in Italia.
Ufficio Sperimentazioni Cliniche Applicate alla Pediatria (USCP)
Ornella Della Casa Alberighi [email protected]
Gli obiettivi dell'USCP sono:
Fornire un servizio altamente qualificato volto a supportare la preparazione e gestione di proposte
di ricerca clinica e di piani di sviluppo clinico di farmaci e di farmacovigilanza applicati alla
Pediatria.
Progettare e condurre studi clinici collaborativi in Pediatria (da studi di Fase 1 a studi di Fase 4 farmacovigilanza), con reti specialistiche di Istituti Pediatrici di eccellenza, con istituzioni nazionali
(Istituto Superiore di Sanità) ed internazionali (Comunità Europea, Orphanet), con enti regolatori
(EMEA ed FDA, AIFA) ed aziende farmaceutiche nazionali ed internazionali.
Svolgere specifiche attività di formazione continua del personale sanitario che effettua la
sperimentazione clinica in Pediatria.
Direzione Scientifica
87
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Servizio di Epidemiologia e Biostatistica
Servizio Aggregato alla Direzione Scientifica
DIRIGENTE RESPONSABILE
Riccardo Haupt
tel: +39 010.5636.301 / 423
fax: +39 010.8981116
e-mail [email protected]
STAFF
Maria Grazia Calevo
Angela Pistorio
AREE DI ECCELLENZA
Centro dati: preparazione modulistica, costruzione e aggiornamento banche dati computerizzate;
data entry e controllo di qualità.
Registro Nazionale Neuroblastoma. Data management e analisi statistiche.
Supporto metodologico per la preparazione di protocolli di ricerca e per la gestione di studi clinici
ed epidemiologici; Calcolo della numerosità campionaria.
Applicazione di tecniche di analisi bi e multivariata per lidentificazione di fattori di rischio per
determinati outcome clinici.
Applicazione di modelli matematici per analisi statistiche inerenti protocolli di ricerca genetica per
lo studio di correlazioni genotipo-fenotipo.
Applicazioni di tecniche di analisi descrittiva multivariata (analisi componenti principali, analisi
corrispondenze multiple e analisi di correlazione canonica, ecc.) per l’identificazione e la
validazione di criteri classificativi in reumatologia pediatrica.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Clinica Pediatrica dellUniversità di Milano-Bicocca: Registro nazionale dei pazienti fuori terapia
(ROT);
Centro interuniversitario lombardo per lelaborazione elettronica (CILEA). Creazione data base
relazionale PPOA (Person Prevention Oriented Approach); per il follow-up di soggetti guariti da
tumore pediatrico;
Istituto di elettronica e Ingegneria dellInformazione CNR Genova: Applicazione di curve ROC per
lanalisi
di
profili
di
espressione
genica
da
dati
di
microarray;
International Agency for Cancer Research (IARC) per lo studio di correlazione tra esposizione a
radiazioni ionizzanti in età pediatrica e rischio di tumore al seno in età adulta;
Tutti i punti Nascita e i Centri Otorinolaringoiatria Liguri: Progetto di Screening della Sordità
Neonatale Regionale (Progetto STERN). RegistroRegionale delle ipoacusie congenite neonatali.
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
88
Riccardo
Haupt
Epidemiologia Clinica del Neuroblastoma
Il Neuroblastoma è il tumore maligno solido extracranico più frequente e
il quarto tumore più frequente in età pediatrica dopo le leucemie, i tumori
del S. nervoso centrale e i linfomi.
Direzione Scientifica
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Questo tumore è “enigmatico” per le notevoli differenze di
comportamento in base all’età e allo stadio. Finora, non ci sono
spiegazioni sufficientemente soddisfacenti per spiegare questa
particolare eterogeneità di comportamento.
Al Gaslini è gestito e mantenuto il Registro Italiano Neuroblastoma
(RINB) nel quale sono raccolti dati su tutti i pazienti con questa malattia
diagnosticati e curati presso i centri dell’ Associazione Italiana di
Oncologia ed Ematologia Pediatrica (AIEOP). La notevole quantità di
dati disponibile permette di effettuare studi specifici per analizzare
correlazioni tra differenti fattori di rischio e la prognosi del neuroblastoma
in particolari sottoinsiemi di pazienti.
Verranno applicati metodi standard di epidemiologia per l’analisi dei vari
fattori di rischio.
Ove fattibile, il ruolo combinato dei vari fattori verrà analizzato sia con
analisi uni che multi-variate. Per l’analisi della sopravvivenza verrà
utilizzato il metodo di Kaplan-Meier e il log-rank test verrà utilizzato per
valutare eventuali differenze tra gruppi. Il modello di Cox e le sue varianti
verranno applicati, per valutare l’effetto combinato dei fattori prognostici.
Angela
Pistorio
Metodologie statistiche per lo sviluppo e la validazione di strumenti
di misura in campo biomedico.
Lo sviluppo e la validazione di strumenti di misura comportano la
necessità di un procedimento articolato in varie tappe: 1) l’ideazione 2)
l’analisi dei diversi aspetti della validità (content, face, e criterion validity);
3) la valutazione della attendibilità (reliability): riproducibilità entro- e tra
osservatori e consistenza interna; 4) l’analisi della capacità discriminante;
5) e la valutazione della capacità di rispondere al cambiamento
(responsiveness).
In reumatologia la necessità di seguire questo procedimento (OMERACT
filter) è stata ribadita da Bellamy N. J Rheumatol 1999;26:948-50.
Questo processo implica l’applicazione di metodologie statistiche
complesse (es. analisi fattoriale) e l’uso di indicatori (SRM, ES, indice di
Guyatt) (Liang MH. J Rheumatol 1995;22:1191-2), la cui interpretazione
risulta per alcuni aspetti controversa (Beaton DE, et al. J Clin Epidemiol
1997;50:79-93).
Lo scopo è dunque quello di approfondire la metodologia e di applicarla
in campo reumatologico.
Verranno approfonditi aspetti metodologici relativi alle tecniche di analisi
descrittiva multivariata (MCA, analisi fattoriale) che costituiscono la base
dell’analisi della dimensionalità degli strumenti di misura. Tali tecniche
verranno applicate per la valutazione di: 1) scale di gravità della malattia,
2) scale di valutazione del danno funzionale in reumatologia e 3)
questionari di qualità della vita.
Per la valutazione della riproducibilità entro- e tra osservatore verranno
applicati il coefficiente k di Cohen (misure qualitative) e l’ICC e il metodo
grafico di Bland e Altman (misure quantitative); per la consistenza interna
verrà utilizzato il coefficiente alfa di Cronbach e valutati indicatori
alternativi di uso meno comune in campo biomedico.
Verranno approfonditi alcuni aspetti relativi all’applicazione e
interpretazione dei vari indicatori di responsiveness (SMR, Effect Size e
Indice di Guyatt), tramite il loro utilizzo in campo reumatologico su ampie
casistiche di dati.
Direzione Scientifica
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
REZIONE SANITARIA
DIREZIONE SANITARIA
DIRETTORE
Silvio Del Buono
Telefono 010 5636673
Fax 0103761017
e-mail [email protected]
STAFF
Maria Beatrice Chiozza
Antonella Ciucci
Antonio Grieco
Gianni Macrina
Laura Massone
Segreteria Direzione Sanitaria
Claudia Costa
Tel. 0105636258-0105636253-0105636518
Fax 0103761017
E-mail [email protected]
PRINCIPALE ATTIVITÀ SVOLTA
La Direzione Sanitaria svolge attivitè di guida strategica per i servizi sanitari, a fini tecnicoorganizzativi ed igienico sanitari.L’attività di indirizzo e coordinamento, di supporto e verifica nei
confronti dei responsabili dei servizi sanitari pone quale obiettivo quello di integrazione dei
differenti settori al fine di produrre la migliore risposta possibile alla richiesta sanitaria.
Nell’ambito del Governo Clinico promuove, in collaborazione con le diverse aree, nuove modalità
organizzative tese al raggiungimento degli obbiettivi stabiliti in campo clinico-assistenziale e
favorisce il miglioramento continuo della qualità dei servizi e la salvaguardia degli standard di
assistenza quale contesto facilitante “l’eccellenza”delle prestazioni.
Il Direttore Sanitario effettua valutazioni di adeguatezza delle risorse rispetto ai piani di attività
previsti dalla pianificazione aziendale, collaborando in questo modo alla definizione del budget.
Definisce, in sinergia con le altre competenze aziendali la programmazione ed il raggiungimento
dei progetti relativi agli aspetti della sicurezza e della prevenzione in ambito sanitario.
Opera perchè venga assicurata, in collaborazione con la Direzione Amministrativa, la
predisposizione del piano degli interventi edilizi e delle attrezzature.
Il Direttore Sanitario esprime pareri sulle progettazioni edilizie dell’Azienda in merito agli aspetti
igienico-sanitari.
Favorisce l’elaborazione di idonei programmi di formazione e aggiornamento continuo per il
personale sanitario.
Supporta il Direttore Generale nelle problematiche, a valenza sanitaria, che vedano coinvolte
Istituzioni, parti sociali, associazioni di volontariato ed Enti Locali.
Il Direttore Sanitario è inoltre
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato Tecnico Scientifico
Membro del Comitato di Budget
Membro Comitato Etico
Membro Comitato di garanzia Ospedale Sicuro
Presidente Comitato Buon Uso del Sangue
Presidente Comitato Buon Uso del Farmaco
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Direzione Sanitaria
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Coordinatore del Comitato per il Controllo Infezioni Ospedaliere
Coordinatore Commissione HACCP
Membro della Commissione Regionale per l’Emergenza Sanitaria
Referente per i lavori del Comitato Provinciale per l’Emergenza
Il Direttore Sanitario si avvale inoltre dell’attività di :
• Servizio Socio Sanitario
• Ufficio documentazioni cliniche
• Sterilizzazione Centrale
• Controllo Infezioni Ospedaliere
• Settore ambiente
• Ufficio Medico Competente
• Servizio di Dietologia –Dott. P. Fiore
• Dipartimento dei Servizi Assistenziali (Area Infermieristica) - Dott.ssa M.L. Sperlinga
• Dipartimenti Assistenziali
• Unità Operativa Farmacia- Dott.ssa R. Rossi
RICERCHE IN CORSO 2010
In collaborazione con
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Ubaldo
Rosati
Percorso di miglioramento per la sicurezza dei pazienti in un
Ospedale di alta complessità
La ricerca ha lo scopo di supportare un percorso di miglioramento
all’interno dell’Ospedale avendo quale riferimento gli standard Joint
Commission International.
Il progetto si propone di coinvolgere sui temi della sicurezza tutto il
personale dell’Istituto interfacciandosi prioritariamente e coinvolgendo
direttamente i Referenti della Qualità di tutte le Unità Operative
dell’Istituto.
I Referenti per la Qualità rappresenteranno il nucleo di “facilitatori”
aziendali per la divulgazione, applicazione della metodologia e sviluppo
del processo di cambiamento.
Le aree tematiche prese in esame riguardano prioritariamente:
- Uso Sicuro dei Farmaci ad alto rischio
- Percorso dei pazienti ad alto rischio: accesso alla terapie intensive e
sub intensive
- Percorso di sala operatoria
- Modalità per la corretta tenuta della documentazione sanitaria
- Uso Sicuro dei Farmaci: prescrizione, preparazione e
somministrazione
- Percorso dei pazienti ad alto rischio: accesso in urgenza/emergenza
- Il controllo delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali
- Tutela dei diritti dei pazienti ed educazione del nucleo famigliare
- Gestione della ferita chirurgica e del catetere venoso centrale
Direzione Sanitaria
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Servizio Socio Sanitario
ATTIVITÀ DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO
Le assistenti sanitarie e sociali presenti nel Servizio Socio Sanitario si occupano di:
• denunce di nascita;
• collaborazione con i servizi sanitari, le ASL e i Distretti sociali;
• interventi di educazione sanitaria rivolti ai pazienti e ai loro familiari;
• interventi di sostegno e mediazione culturale per i cittadini stranieri;
• collaborazione con le Associazioni di volontariato presenti in Istituto;
• segnalazioni all'autorità giudiziaria competente di minori a rischio su proposta dei sanitari del
reparto o del servizio di Pronto Soccorso.
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Direzione Sanitaria
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica
RESPONSABILE
Paolo Fiore
Edificio: n. 10 - piano N° 3
e-mail: [email protected] - [email protected]
Telefono: 010 5636 671 (responsabile) - 517 (dietiste)
STAFF
Patrizia Comandini
Serena Fierro
Maria Pia Marino Dietista Responsabile Lactarium
Nicoletta Nobili
Sandra Santoni
Silvia Storace Dietista Coordinatrice
ORGANIZZAZIONE E ATTIVITÀ
Il Servizio di Dietologia dell'Istituto Giannina Gaslini è una struttura finalizzata al mantenimento o
al raggiungimento di un adeguato stato di nutrizione dei pazienti attraverso interventi preventivi,
diagnostici e, soprattutto, terapeutici. L'intervento è rivolto sia a pazienti ricoverati in regime
ordinario o di Day Hospital presso tutte le Unità Operative dell'Istituto, sia a pazienti esterni
ambulatoriali, in tutti i settori della nutrizione del periodo evolutivo a tre livelli specifici:
1.
Preventivo: mediante indicazioni dietetiche e consigli di educazione alimentare per il
mantenimento di un adeguato stato nutrizionale atto a prevenire l'insorgere di quadri clinici
strettamente correlati al comportamento e alle abitudini alimentari come, ad esempio: la
malnutrizione in eccesso od obesità o le dislipidemie (ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia)
oppure la malnutrizione per difetto (magrezze)
2.
Diagnostico: mediante valutazione degli apporti alimentari, valutazione dello stato
nutrizionale con metodologia antropometrica, biochimico-nutrizionale (in collaborazione con il
Laboratorio Generale di Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologia), valutazione della spesa
energetica a riposo (metabolismo basale) con calorimetria indiretta
3.
Terapeutico: in collaborazione con i sanitari di tutte le Unità Operative, mediante
indicazioni o prescrizioni dietetiche specifiche e individualizzate oppure tramite un intervento
di nutrizione artificiale
Il Servizio di Dietologia, struttura aggregata alla Direzione Sanitaria, è costituito da uno medico
specialista responsabile e da sei dietiste con completa esperienza nel campo della nutrizione
pediatrica
Direzione Sanitaria
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Dipartimento dei Servizi Assistenziali
RESPONSABILE
Maria Lucia Sperlinga
e-mail: [email protected]
Telefono 010 5636 229.499
PRINCIPALE ATTIVITÀ SVOLTA
Il Dipartimento è orientato fondamentalmente allo sviluppo organizzativo e professionale.
Opera in sinergia con le altre Direzioni di Istituto per il raggiungimento della "Mission Aziendale".
Collabora con i diversi sistemi organizzativi e professionali interni all'Azienda in ottica
multidisciplinare.
OBIETTIVI
Propone linee operative e criteri per assicurare un impiego razionale della risorsa umana.
Il Dipartimento partecipa:
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alla definizione degli obiettivi Aziendali/Dipartimentali ed alla loro realizzazione;
alla definizione delle dotazioni organiche Aziendali, per i profili professionali rappresentati;
provvede alle assegnazioni di personale;
al reclutamento/selezione del personale infermieristico e di supporto;
alla realizzazione di progetti di ricerca multidisciplinari;
alla definizione di iniziative Aziendali inerenti l'accreditamento e la qualità e collabora alla
realizzazione delle stesse;
alla definizione del "Sistema Aziendale per la valutazione del personale", in particolare per il
personale dei profili afferenti;
alla realizzazione di interventi finalizzati alla prevenzione delle infezioni ospedaliere.
Inoltre:
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promuove, progetta e realizza, attraverso meccanismi operativi e criteri definiti,
l'organizzazione la gestione decentrata delle risorse umane assegnata alle A.A.D.,
comprensiva della mobilità d'urgenza;
formula proposte di aggiornamento e formazione del personale;
Direzione Sanitaria
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
FARMACIA
FARMACIA
DIRETTORE
Rossella Rossi
telefono: 010 5636 257
e-mail:[email protected]
STAFF
Paola Barabino: I.P. Centralizzazione Farmaci Antiblastici
Tullia Emanueli: I.A.S. Farmacia Clinica
Eleonora Panetta: I.A.S. Galenica Clinica
Referente assicurazione qualità:
Paola Barabino
telefono: 010 5636 412
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
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Formulazione, allestimento e approvvigionamento di farmaci, galenici, magistrali e officinali, di
soluzioni disinfettanti, di reattivi per laboratorio, di preparazioni pediatriche orfane non
reperibili in commercio, preparazione di monodosi per uso pediatrico e neonatale
Centralizzazione dell’allestimento di chemioterapici antiblastici
Attività di Farmacosorveglianza, coordinamento delle segnalazioni avverse da farmaci e
dispositivi medici per l’Osservatorio del Ministero della Salute
Responsabilità della Segreteria Scientifica del Comitato Etico dell’Istituto
Partecipazione attiva ai progetti del Comitato Infezioni Ospedaliero
Gestione delle prescrizioni off- label
Gestione dei farmaci in Sperimentazione clinica e allestimento delle terapie
in doppio cieco
Attività monitoraggio per sperimentazioni cliniche no profit
Documentazione e informazione sul farmaco rivolto al personale sanitario ed a utenza esterna
Monitoraggio quali- quantitativo dei tetti di radioattività per l’attività di assistenza e di ricerca
dei laboratori
Mantenimento della Certificazione ISO 9001 per tutte le attività della Farmacia e secondo
Joint Commission per quanto riguarda la gestione del farmaco
Distribuzione Diretta di farmaci ad alta criticità assistenziale e ad alto costo
Direzione Sanitaria
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
-
Università degli Studi di Genova ed Università degli Studi di Torino, Milano e Pisa per l’attività
di tirocinio pratico professionale per laureati in Chimica e Tecnologie
Farmaceutiche, laureandi in Farmacia e specializzandi in Farmacia Ospedaliera.
AIFA/Ministero della Salute per l’Osservatorio Nazionale sulle Sperimentazioni Cliniche.
AIFA/Ministero della Salute per la Rete Nazionale di Farmacovigilanza.
Istituto Superiore di Sanità per il monitoraggio delle reazioni avverse da farmaci che hanno
comportato un ricovero ospedaliero
Regione Liguria per la gestione dei flussi della farmaceutica
Regione Liguria come membro rappresentante dei Farmacisti Ospedalieri per la
Commissione sull’Appropriatezza Terapeutica
Scuola Professionale “Lorenza Gaslini”- per corsi di formazione rivolti a personale sanitario
medico e non medico”
-
RICERCHE 2010
-
Progetto di “Farmacosorveglianza sulla sicurezza dell’uso dei farmaci in pediatria” in
collaborazione con il reparto di Pronto Soccorso dell’Istituto con il coordinamento dell’Istituto
Superiore di Sanità.
Progetto di Farmacosorveglianza sulle reazioni avverse nell’ambito di progetti Regionali e
della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera.
Progetto sulla Teratogenicità da Farmaci in collaborazione con il Laboratorio di Genetica
Molecolare dell’Istituto G. Gaslini.
-
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Direzione Sanitaria
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLARE
Dott. Lucio Zannini
CARDIOCHIRURGIA E CHIRURGIA VASCOLARE
DIRETTORE
Lucio Zannini
010- 5636378
e-mail: [email protected]
STAFF
Cardiochirurgia
Italo Borini : I.A.S. Chirurgia degli anelli vascolari
Giuseppe Cervo
Giuseppe Panizzon
Referente assicurazione qualità:
Alfredo Virgone
telefono: 010 5636343
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Lauralba Di Sabato
telefono: 010-5636444-449
fax: [email protected]
U.O.S Anestesia e Terapia Intensiva Cardiologica
Incarico Struttura Semplice:
Franco Lerzo
Anna Maria Carleo
Laura Ressia
Alfredo Virgone
U.O.S Chirurgia Vascolare
Incarico Struttura Semplice:
Pietro Dalmonte
Dirigenti Sanitari:
Nadia Vercellino
U.O.S Reparto Degenza Dipartimentale
Incarico Struttura Semplice:
Alessandro Rimini
Dipartimento Cardiovascolare
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
telefono: 010 5636434-335 7593923
e-mail: [email protected]
Dirigenti Sanitari:
Monica Pelegrini
Margherita Serafino
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Gabriella Magioncalda telefono 010-5636434
e-mail: [email protected]
ATTIVITÀ’ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
L’U.O.C. di Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare, all’interno del Dipartimento Cardiovascolare,
si occupa della diagnosi e della cura dei bambini con cardiopatie congenite o acquisite in età
pediatrica. Svolge interventi al cuore e corregge le malformazioni vascolari dei bambini, siano
esse congenite o acquisite, svolge ricerca clinica su vari aspetti della circolazione extracorporea e
della protezione miocardica. La circolazione extracorporea è un sistema che permette di
intervenire a cuore aperto mantenendo la circolazione sanguigna e l’ossigenazione del sangue.
L’U.O.S. di Chirurgia vascolare: si avvale di una struttura multidisciplinare che consente di
affrontare in maniera globale tutte le problematiche diagnostiche e terapeutiche relative ad
emangiomi, e malformazioni vascolari e linfatiche complesse.
L’U.O.S. di Anestesia e Terapia Intensiva Cardiologica si occupa della guardia dipartimentale,
dell’assistenza pre- post operatoria in terapia intensiva, della gestione della circolazione
extracorporea e della ricerca clinica e sperimentale relativa ai molteplici aspetti della circolazione
extracorporea nelle sue varie applicazioni (cardiochirurgia, ECMO) ed alle varie tecniche di
protezione miocardica.
Attività chirurgica
Gli interventi chirurgici eseguiti dai medici della U.O.C. riguardano il cuore e i vasi sanguigni.
Cardiochirurgia: correzione delle cardiopatie congenite complesse nei neonati, in particolare
trasposizione dei grossi vasi, ipoplasia del cuore sinistro, truncus arteriosus, anomalie totali dei
ritorni venosi polmonari etc.
Correzione elettiva precoce (generalmente entro il 1° anno di vita) delle cardiopatie congenite,
per limitare i danni successivi e per evitare la ripetizione degli interventi e dello stress familiare.
Chirurgia vascolare: approccio terapeutico multidisciplinare degli emangiomi e delle
malformazioni vascolari e linfatiche congenite ed acquisite .
Trattamento chirurgico precoce (primo anno di vita) degli emangiomi cranio- facciali a rischio
funzionale ed esteticamente invalidanti e trattamento ricostruttivo plastico nella chirurgia precoce
delle malformazioni vascolari cranio- facciali.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Prof. Pascal Vouhé - Hôpital Necker, Parigi: Chirurgia della trasposizione congenitamente
corretta dei grossi vasi (doppio Switch); chirurgia dell'aorta (tecnica di Ross); chirurgia dell’atresia
polmonare con DIV e MAPCA in epoca neonatale.
Prof Gebrine El Khoury – Hopital Universitaire Sant Luc – Bruxelles: Chirurgia ricostruttiva della
valvola aortica nella patologia congenita.
Holy Family Hospital, Bandra (Bombay India): Programma di sviluppo della cardiochirurgia
pediatrica nell’ambito della collaborazione Istituto Gaslini e l’Ospedale indiano.
98
Dipartimento Cardiovascolare
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Franco
Lerzo
Efficacia del fenoldopam mesilate nel controllo dell’ ischemia
splancnica durante circolazione extracorporea nei pazienti
pediatrici
Durante il CPB alcuni distretti circolatori dell’ organismo, in particolare
quello splancnico e renale sono esposti ad un maggiore rischio di
ipoperfusione determinando una disfunzione d'organo sino a quadri di
insufficienza renale acuta (ARF) postoperatoria.
Lavori hanno dimostrato che il meccanismo alla base del danno renale è
una insufficiente disponibilità di ossigeno (DO2), che probabilmente
innesca una situazione di shock cardiocircolatorio mascherato in cui le
richieste metaboliche d'organo vengono supportate da un meccanismo
anaerobico, con conseguente acidosi lattica. L’ipotesi dello studio è che
l'uso di un farmaco in grado di vasodilatare selettivamente il territorio
splancnico (Fenoldopam), possa ridurre il fenomeno di iperlattatemia durante
CPB e di conseguenza limitare le complicanze a livello renale. Poiché il
Fenoldopam è un farmaco off-label, non registrato per l’uso pediatrico, è
stato necessario condurre lo studio secondo una analisi di 2° livello, che
controlla l’efficacia del farmaco senza confronto con gruppo di controllo,
secondo quanto valutato ed approvato dal Comitato Etico dell’Istituto.
Descrizione
Obiettivo dell’analisi è valutare se il trattamento con Fenoldopam sia in
grado di limitare l'insorgere di acidosi lattica durante CPB in pazienti
pediatrici. A scopo preliminare abbiamo registrato il comportamento dei
lattati al termine del CPB in un campione consecutivo della nostra
popolazione pediatrica. Iperlattatemia (valore del lattato > 2 mMol/L.) si è
verificata nel 40-50% circa dei pazienti.
Obiettivo primario: valutare l’efficacia del Fenoldopam mesilate (diluito in
soluzione fisiologica, 25 ml, al dosaggio di 0.2 γ/Kg/min) nel migliorare la
perfusione del distretto splancnico. Il trattamento verrà giudicato efficace se
la percentuale di pazienti con iperlattatemia a fine CPB si ridurrà da 40%
circa, valore atteso derivato dalla nostra analisi retrospettiva, al 20%.
Obiettivi secondari: valutare le variazioni della diuresi oraria durante CPB
e durante le prime 6 ore post operatorie ; valutare le variazioni dei lattati
plasmatici durante le prime 6 ore postoperatorie.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Giuseppe
Cervo
Profilo di espressione genica nello scompenso cardiaco avanzato:
identificazione e validazione di nuovi biomarcatori.
Lo scompenso cardiaco è una patologia con grande rilevanza nel campo
pediatrico e dell’ adulto. Il trattamento degli scompensi cardiaci è basato
essenzialmente su criteri clinici e su scarsi indicatori precoci obiettivi,
peraltro insufficienti per un accurato timing della terapia. L’identificazione
di nuovi biomarcatori dotati di maggiore sensibilità e specificità è
essenziale per migliorare il trattamento di questa patologia. L’obiettivo
del progetto è di scoprire nuovi biomarcatori partendo dall’analisi del
profilo di espressione genica del muscolo cardiaco in pazienti pediatrici
affetti da scompenso cardiaco. Con tali informazioni sarà possibile
determinare se questi biomarcatori correlano con l’andamento dello
Background
del progetto
Dipartimento Cardiovascolare
99
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
100
Relazione Clinico-Scientifica 2009
scompenso cardiaco avanzato nel paziente adulto. La determinazione
del profilo di espressione genica rappresenta un approccio nuovo e
promettente per l’identificazione
di biomarcatori. Questo progetto
genererà un’elevata quantità di dati riguardanti potenziali biomarcatori
che formeranno la base per la continuazione di questi studi e l’apertura
a collaborazioni con altre unità di ricerca.
L’obiettivo principale del progetto consiste nell’identificazione di nuovi
biomarcatori associati allo scompenso cardiaco grave. Sarà portato a
termine tramite la misura dei profili di espressione genica dei campioni di
tessuto cardiaco e la definizione di gruppi di geni caratterizzanti lo
scompenso cardiaco (“signature”). Questi esperimenti saranno eseguiti
su pazienti pediatrici affetti da cardiopatie congenite sottoposti a
intervento chirurgico, reclutati dall’U.O. di Chirurgia Cardiovascolare
(Gaslini). Eseguita l’analisi in silico, verranno selezionati i geni della
“signature” dello scompenso cardiaco potenzialmente presenti nel
sangue o nelle urine e quindi che possono essere testati in un’ampia
popolazione di pazienti, inclusi gli adulti. L’U.O.Clinica di Malattie
dell’Apparato Cardiovascolare di Genova sarà responsabile del
reclutamento dei soggetti adulti. Il Laboratorio di Biologia Molecolare
(Gaslini) sarà responsabile della definizione dei profili di espressione
genica tramite microarray, della validazione e interpretazione dei risultati.
Dipartimento Cardiovascolare
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
CARDIOLOGIA
DIRETTORE
Maurizio Marasini ff
tel.: 010 5636543
STAFF
Sara Bondanza
Enrico De Caro
Pier Francesco Corrieri
Alessandro Rimini
Margherita Serafino
Gianluca Trocchio
I.A.S. valutazione funzionale cardiaca.
I.P. Diagnosi per immagini delle cardiopatie congenite
UOS di Degenza Dipartimentale
Referente assicurazione qualità:
Alessandro Rimini
tel.: 010 5636 434 – 3357593923
e-mail: [email protected]
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Marcella Bosoni
tel.: 331 6139316
fax: 010-386804
e-mail : [email protected]
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
All’interno del Dipartimento vengono svolte tutte le più moderne attività di diagnosi e
terapia non chirurgica nell’ambito della cardiologia prenatale, neonatale e pediatrica.
Vengono inoltre seguiti e trattati i pazienti pediatrici e giovani adulti affetti da cardiopatia
congenita operata e non. Queste attività comprendono:
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Cardiologia prenatale: Diagnosi prenatale precoce (a partire dalla 16° settimana di età
gestazionale) delle cardiopatie congenite con ecocardiografia fetale e in casi selezionati
mediante
Risonanze
Magnetica
fetale,
counseling
multidisciplinare
(ostetrico/
cardiologico/cardiochirurgico/genetico/pediatrico, psicologico), controllo evolutività della
cardiopatia fetale, parto programmato con possibilità di accoglienza gratuita della gestante.
Valutazione clinica globale dei bisogni del neonato, del bambino e del giovane adulto affetto
sia da patologia cardiaca, sia da patologia vascolare compresa attività di consulenza
psicologica e di counseling rivolta sia al paziente pediatrico, sia al nucleo famigliare
Cardiologia Funzionale del Neonato Prematuro
Attività di Consulenza mbolizzazi Pediatrica comprensiva di esami strumentali specifici a
pazienti ematologici, oncologici, nefrologici, metabolici, ortopedici, chirurgici, pneumologici,
infettivi, neurologici e embolizzazioni ecc.
Ecocardiografia: ecocardiografia mono e bidimensionale, color-Doppler, tissue color Doppler,
eco–stress, ecocardiografia funzionale, ecocardiografia transesofagea, ecocardiografia
tridimensionale
Angio-Risonanza Magnetica e angio-Tomografia Computerizzata Cardiaca in
collaborazione con il Servizio di Radiologia
Elettrocardiografia, es.Holter ECG, Holter embolizzazioni
Prove da sforzo cardiopolmonari: Valutazione funzionale del cardiopatico congenito in
storia naturale o operato
Dipartimento Cardiovascolare
101
Istituto Giannina Gaslini
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Relazione Clinico-Scientifica 2009
Controlli Pace-maker e ICD
Cateterismi cardiaci: cateterismi diagnostici invasivi e test farmacologici per valutare
l’efficacia terapeutica in condizioni particolari quali l’ipertensione polmonare;
Cateterismi embolizzazioni: procedure embolizzazioni che comprendono valvuloplastiche e
angioplastiche polmonari e aortiche; rivascolarizzazione di vasi occlusi e perforazione di
valvole polmonari atresiche mediante sonde a radiofrequenza; posizionamento di stents;
embolizzazioni mediante “coil o device” di vasi anomali e chiusura di difetti interatriali, difetti
interventricolari, dotti arteriosi;
Elettrofisiologia: Tilt test; studi elettrofisiologici transesofagei; studi invasivi diagnostici e
terapeutici con ablazione di vie anomale e focolai ectopici mediante sonde a radiofrequenza;
impianto e sostituzione di pace-maker e ICD.
Attività Didattica nell’ambito del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, della Scuola di
Specializzazione in Pediatria, della Scuola di Specializzazione in Cardiologia e della Scuola di
Scienze Infermieristiche dell’Università degli Studi di Genova.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
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Ospedale Evangelico di Genova;
Ospedale Galliera di Genova;
Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure
RICERCHE IN CORSO 2010
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102
Studio del profilo di espressione genica nel tessuto cardiaco durante la circolazione
extracorporea e il clampaggio aortico
Attivazione delle cellule staminali nei pazienti sottoposti a circolazione extracorporea e
clampaggio aortico
Profili di espressione genica nello sviluppo dell’insufficienza cardiaca severa. Individuazione e
Validazione di nuovi biomarkers. (in collaborazione con U.O. Genetica Molecolare)
Caratterizzazione fenotipica della Sindrome di PHACES, che rappresenta attualmente il primo
studio italiano. (in collaborazione con l’U.O. Genetica Molecolare)
Studio della terapia con Propranololo degli emangiomi infantili a localizzazione facciale. (in
collaborazione con l’Hôpital Trousseau di Parigi); in fase di attivazione lo studio multicentrico a
gestione del gruppo “Pierre Fabre Dermatologique”.
Dipartimento Cardiovascolare
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI CHIRURGIA PEDIATRICA E SPECIALITA’ CHIRURGICHE
Prof. Vincenzo Jasonni
CHIRURGIA PEDIATRICA
DIRETTORE
Vincenzo Jasonni
telefono: 010 5636 217
e-mail: [email protected]
STAFF
Giovanni Maria Bisio
Fiorenza Borella
Piero Buffa : U.O.S. Chirurgia Oncologica
Emanuele Di Rovasenda Biandrate
Fabio Faranda
Silvio Ferretti
Giuseppe Fratino
Paolo Magillo
Girolamo Mattioli : U.O.S. Chirurgia di Urgenza e Mininvasiva
Cinzia Mazzola
Alberto Michelazzi : I.A.S. Chirurgia delle Malformazioni Complesse Neonatali
Ludovico Muller
Alessio Pini Prato
Emilio Podestà : U.O.S. Endoscopia e Valutazione Funzionale Urologica
Fabio Sanfilippo
Pierluigi Scarsi
Anna Maria Tamisani
Michele Torre
Referente assicurazione qualità:
Girolamo Mattioli
telefono: 010 5636 392
Ludovico Muller
telefono: 010 5636288
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Marina Callegari - Degenza (2° piano)
telefono: 010 5636 392
Suor Fernanda - Degenza (3° piano)
telefono: 010 5636 288
Silvana Tamburini - Blocco Operatorio
telefono: 010 5636 238
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
103
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
ATTIVITÀ CLINICHE E AREE DI ECCELLENZA
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•
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•
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•
•
•
Chirurgia Generale
Chirurgia Oncologica
Chirurgia con approccio mini-invasivo
Chirurgia Toracica
Chirurgia Neonatale
Urologia
Trauma center e chirurgia d’urgenza
Chirurgia con approccio mini- invasivo (laparoscopica, toracoscopia, etc)
Ricerca clinica e di base sulle malformazioni dell’apparato digerente (reflusso gastroesofageo, atresie, malattia di Hirschsprung, malformazioni anorettali, etc)
Attività diagnostica avanzata per lo studio dell’innervazione e della motilità intestinale (biopsie
rettali per suzione e laparoscopiche, pH- Impedenzometria, etc)
COLLABORAZIONI
PRINCIPALI COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI
- Prem Puri, Our’s Lady Hospital, Dublin, Irlanda
- Paul Tam, University of Hong Kong, Cina
- Keith Georgeson, University of Alabama, Birmingham, Alabama, USA
- Klaas Bax, Chirurgia pediatrica, Università di Utrecht, Olanda
- Dick Tibboel, University of Rotterdam, Olanda
- Gordon Alexander MacKinlay, Royal Hospital for Sick Children, Edimburgo, UK
PRINCIPALI COLLABORAZIONI INTERDIPARTIMENTALI
Nefrologia, pneumologia, gastroenterologia, oncologia, pediatria, rianimazione, DEA
PRINCIPALI COLLABORAZIONI INTERDISCIPLINARI
- Nefrologia (infezioni delle vie urinarie, uropatie ostruttive, malformazioni complesse)
- Pneumologia (malattia adenomatoide cistica, sequestro polmonare, enfisema lobare,
empiema pleurico, pectus excavatum, sindrome di Poland)
- Clinica Pediatrica (ipospadia, criptorchidismo, varicocele, ernia inguinale, fimos)
- Centro Spina Bifida (vescica neurologica, regressione caudale, tethered cord)
- Emato- oncologia (neuroblastoma, tumore di Wilms, epatoblastoma, sarcomi, linfomi)
- Clinica pediatrica ad indirizzo gastroenterologico (Nutrizione artificiale, Disganglionosi
Intestinali, malattie infiammatorie croniche, reflusso gastroesofageo)
- Ginecologia ed Ostetricia (diagnosi prenatale e counseling per le malformazioni
- Congenite)
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
104
Alessio
Pini Prato
Caratterizzazione della variabilità fenotipica della malattia di
Hirschsprung e ruolo del proto-oncogene RET nell’omeostasi
immunitaria e microbica dell’intestino umano e murino
La malattia di Hirschsprung (HSCR) è una malattia rara caratterizzata
per l’assenza congenita di gangli intramurali del sistema nervosa enterico
risultato di anomalie coinvolgenti i neuroblasti derivati dalle creste
neurali. L’anomalia innervativa determina occlusione intestinale
funzionale a frequente manifestazione neonatale. L’HSCR ha
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Relazione Clinico-Scientifica 2009
un’incidenza di circa 1 su 5000 nati vivi per un totale di 100-120 neoaffetti ogni anno in Italia. Il background genetico svolge un ruolo
determinante nell’eziologia della malattia. Fino al 20% dei pazienti hanno
mutazioni del gene RET. Sono stati peraltro identificati almeno altri 8
geni, mutati in meno del 5% dei pazienti.
Il trattamento chirurgico mira alla rimozione della porzione di intestino
malato al fine di ristabilire una corretta funzione intestinale. La
complicanza più severa è l’enterocolite (HAEC) che ha una mortalità di
circa il 3% e che si manifesta con una sorta di predisposizione. Come
abbiamo potuto recentemente dimostrare, l’HAEC e le anomalie
associate rappresentano i principali fattori di rischi per un outcome
sfavorevole sia per quel che riguarda la continenza che la qualità della
vita.
Il progetto mira a definire l’esatta incidenza delle anomalie associate
(fenotipo), chiarire l’eziologia ed i fattori di rischio delle HAEC e
migliorarne il trattamento. Il progetto è suddiviso in una parte di Ricerca
Clinica (U.O Chirurgia pediatrica, Istituto Giannina Gaslini, Genoa) ed
una di Ricerca di Base (Istituto Humanitas, Milano; Università degli
Studi di Firenze; Laboratorio di Genetica Molecolare, Istituto Gaslini;
Portogallo e USA).
Ricerca Clinica
Raccoglieremo dati demografici ed auxologici e descriveremo le
manifestazioni d’esordio, il trattamento e le eventuali complicanze. I
pazienti verranno sottoposti ad un inquadramento multidisciplinare che
includerà lo screening del sistema nervoso centrale, cardiovascolare,
dell’apparato urinario, dell’occhio e dell’udito. La scelta deriva dalla
comune derivazione embriologica e dal background genetico.
Ricerca di Base:
Questa parte del progetto avrà lo scopo di sviluppare dei modelli animali
per le HAEC, definire i principali fattori di rischio, la fisiopatologia ed i
patogeni coinvolti ed eventualmente migliorare la diagnosi ed il
trattamento di questa severa complicanza.
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
105
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
ANESTESIA E RIANIMAZIONE
DIRETTORE
Pietro Tuo
telefono: 010 5636 448
e-mail: [email protected]
STAFF
Chiara Balzarini
Maricanta Bondi
Victoria Bosio
Gabriella Bottari
Francesca Catani
Silvia De Benedetto
Brita De Lorenzo
Gabriele De Tonetti
Mirta Della Rocca
Roberta Di Stefano
Nicola Massimo Disma
Maria Caterina Forcheri
Alessia Franceschi
Sara Frontalini
Alberto Gandolfo : U.O.S. Anestesia e Analgesia Ostetrico-Ginecologica
Paola Grasso
Claudia Grattarola
Patrizia Guido : I.A.S. Anestesia in Cardiologia e Chirurgia Vascolare
Sonia Inglese
Elisabetta Lampugnani
Franco Lerzo : U.O.S Anestesia e Terapia Intensiva Cardiologica
Leila Mameli
Maria Laura Massone : U.O.S. Terapia del Dolore
Giovanni Montobbio : U.O.S. Anestesia in Chirurgia e Specialità Chirurgiche
Andrea Moscatelli
Laura Nahum : U.O.S. Rianimazione Neonatale e Pediatrica
Giancarlo Ottonello : I.A.S. Ventilazione Non Invasiva e Ventilazione Meccanica domiciliare
Lara Petrucci
Franco Puncuh : I.A.S Assistenza intensiva Postoperatoria Cardiologica
Giorgio Salomone
Alessandro Simonini
Miriam Tumolo : I.A.S. Anestesia nelle specialità Neurologiche e Neurochirurgiche
Renato Vallarino : I.A.S. Anestesia in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Laringo-Tracheale
Maria Enrica Zamorani
Referente assicurazione qualità:
Giovanni Montobbio
telefono: 0105636445
106
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
e-mail: [email protected]
Giancarlo Ottonello
telefono: 010 5636440
e-mail: [email protected]
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Marta Costa
telefono: 010 5636440
e-mail: [email protected]
ATTIVITA’ CLINICHE DI ECCELLENZA
L’attività si sviluppa nei seguenti ambiti:
e decorso post operatorio
•
•
•
•
esecuzione visita anestesiologica in regime day-surgery e ricovero ordinario anestesia in Sala
Operatoria e decorso post operatorio
anestesia/sedazione per procedure in regime di day surgery
analgesia del parto
assistenza del neonato in Sala Parto e in Sala Operatoria
E’ attivo un servizio per la terapia del dolore rivolto ai seguenti ambiti:
• dolore postoperatorio
• dolore da procedure
• dolore nell'urgenza
• dolore di qualsiasi origine nei pazienti ricoverati
•
•
Attività formativa rivolta al personaIe, mediante corso aziendale sul riconoscimento del dolore
nel paziente pediatrico e principi di trattamento
Coordinamento Comitato Ospedale Senza Dolore
L'attivita si esplica nell'ambito di otto sale operatorie e due postazioni diagnostiche (TAC e RMN)
dotate di attrezzatura necessaria per I'anestesia, e un ambulatorio.
Le prestazioni erogate sono Ie seguenti:
• Visite anestesiologiche preoperatorie per interventi chirurgici in regime di day-surgery e di
ricovero ordinario
• Anestesia generaIe nelle seguenti specialita chirurgiche:
– Chirurgia generale pediatrica e neonatale
– Chirurgia oncologica
– Neurochirurgia
– Chirurgia Maxillo-faciale e Odontoiatrica
– Chirurgia Oculare
– Chirurgia in Ortopedia e Traumatologia
– Chirurgia Otorinolaringoiatrica
• Anestesia loco-regionale:
– Epidurale caudale, lombare e toracica
– Blocchi periferici single-shot e continui
– Anestesia spinale nel neonato
– Anestesia spinale nel bambino e adolescente
• Anestesia e sedazione per procedure diagnostico-terapeutiche:
– Emato-oncologia
– Diagnostica per immagini (TAC, RMN)
– Endoscopia digestiva e respiratoria
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
107
Istituto Giannina Gaslini
–
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Biopsie ecoguidate
Anestesia e dorso postoperatorio in:
• Cardiochirurgia
• Chirurgia vascolare
• Angiografia
• Cateterismo cardiaco diagnostico e intervenzionale
• Anestesia/Sedazione per procedure diagnostico terapeutiche regime day-surgery e ricovero
ordinario
Reparto polivalente neonatale e pediatrico conta 20 posti letto di Terapia Intensiva e 4 posti letto
di Terapia Sub Intensiva e si compone delle seguenti attività:
• Terapia Intensiva Neonatale: assistenza neonatale in sala parto e assistenza intensiva ai
neonati a termine e pretermine con problematiche mediche e chirurgiche
• Terapia Intensiva Pediatrica: paziente affetto da patologie critiche acute afferente dall'interno
dell’Istituto o proveniente da altri centri o dal territorio
• Terapia Intensiva Cardiologica e Cardiochirurgica: assistenza medica e perioperatoria dei
bambini affetti da patologie cardiovascolari
• Terapia Intensiva Neurologica
• Terapia Intensiva Postoperatoria: assistenza ai bambini sottoposti a interventi chirurgici
importanti (neurochirurgici, chirurgia toracica, chirurgia addominale maggiore, chirurgia via
aeree)
• Terapia Intensiva per il Pronto Soccorso DEA
• Assistenza pazienti affetti da patologie respiratorie croniche e ventilazione meccanica
domiciliare. Team dedicato per la formazione dei genitori per I'assistenza domiciliare al
bambino in ventilazione meccanica
• Settore isolamento
• Terapia subintensiva e ventilazione non invasiva
• Terapia Intensiva del Grande Ustionato
• Trasporto del paziente critico
• Centro HUB regionale per il trattamento con ipotermia del neonato affetto da encefalopatia
ipossico-ischemica
• Attività formativa sul supporto vitale avanzato in età pediatrica secondo Iinee guida IRC ERCSIN (Corsi EPLS - PALS -NALS)
E' previsto iI supporto di una psicologa per Ie problematiche dei bambini e delle famiglie; è
favorita la partecipazione dei genitori all'interno della Rianimazione.
E' presente a tempo pieno una fisioterapista dedicata ai pazienti ricoverati in Rianimazione
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
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•
•
•
•
•
•
•
108
Department of Anesthesia, Royal Children’s Hospital, Melbourne, Australia
Dipartimento di Anestesia, Ospedale Pediatrico Buzzi, Milano
Dipartimento materno infantile, Ospedale S. Orsola Malpighi, Università di Bologna
UO Anestesia, Ospedali Riuniti Bergamo
Formazione del personale dell’ U.O. in ambito ostetrico ginecologico presso l’Ospedale
S.Giovanni Calabita Fatebenefratelli di Roma
Con U.O. Otorinolaringoiatria, Pneumologia e Chirurgia pediatrica, formazione e
organizzazione di un gruppo multidisciplinare dedicato alle patologie delle vie aeree di
pertinenza clinica, chirurgica e intensivistica, in collaborazione con Dott. P. Monnier, Ospedale
Universitario Losanna
European CCHS Nework, coordinato dalla Dott.ssa Ha Trang, Hopital Debrè, Parigi
Rete delle terapia intensive pediatriche italiane: survey sulle infezioni e sulla ventilazione
meccanica (Gruppo Sispe della Società di anestesia e rianimazione neonatale e pediatrica
(SARNePI)
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
Istituto Giannina Gaslini
•
•
•
•
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Approvato progetto ministeriale di ricerca finalizzata: coordinato dal Laboratorio di Genetica
Molecolare dell’Istituto G. Gaslini (Dr.ssa Ceccherini) e coinvolgente: Neuroradiologia
(Gaslini); Neurologia (Bambin Gesù), Pediatria (Ospedale Sacra Famiglia, Erba, Lecco)
Survey nazionale sulla ventilazione meccanica domiciliare (coordinato dal Dott. Fabrizio
Racca della Terapia Intensiva le Molinette di Torino)
Progetto Joint Commission: (collaborazione con Malattie Muscolari, Centro Fibrosi Cistica,
Pronto Soccorso Osservazione, Fisiatria)
Pediatric ICU Rady Children’s Hospital – S.Diego – CA - USA
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Nicola
Disma
Studio randomizzato, controllato, doppio cieco, in fase III,
pregabalin vs placebo sul consumo di morfina e intensità del dolore
dopo chirurgia per pectus escavatum in età pediatrica
Il pectus excavatum è la più frequente malformazione congenita della
gabbia toracica. Recentemente la letteratura ha evidenziato il ruolo della
“protective premedication”, ovvero l’introduzione in fase preoperatoria di
farmaci adiuvanti, che permettono di ottimizzare la gestione del dolore
postoperatorio. I derivati della gabapentina, sono al centro dell’attenzione
della comunità scientifica, per un possibile ruolo nel trattamento del
dolore postoperatorio. Scopo del presente studio è di determinare
l’efficacia del pregabalin nel ridurre il consumo di morfina e il dolore
acuto dopo chirurgia per correzione di pectus escavatum in età
pediatrica.
Obiettivi: L’obiettivo primario dello studio è valutare la riduzione del
consumo di oppioidi nei pazienti operati di pectus excavatum, nel gruppo
trattato con Pregabalin rispetto al gruppo trattato con placebo.
Obiettivi secondari sono: la valutazione del dolore postoperatorio a
riposo ed evocato (VAS), l’incidenza di effetti collaterali correlati all’uso di
oppioidi (nausea, vomito, stipsi, sedazione, depressione respiratoria,
cefalea), l’incidenza di effetti collaterali legati alla somministrazione di
Pregabalin, il timing della mobilizzazione del paziente e la compliance
alla fisiokinesiterapia, l’ incidenza di dolore residuo a due settimane.
Popolazione in studio: 40 pazienti, di età maggiore o uguale a 11 anni,
programmati per chirurgia di correzione di pectus escavatum (sec Nuss).
Criteri di esclusione sono l’uso cronico di antidolorifici, grave malattia
epatica o renale, anamnesi positiva per abuso di alcol o droghe,
impossibilità all’applicazione del protocollo completo di analgesia previsto
per tale intervento.
Disegno: Trial prospettico in fase II, randomizzato, controllato, doppio
cieco, di superiorità.
Gruppi di trattamento: Ai pazienti nel gruppo Pregabalin sarà
somministrata una capsula da 150 mg per os un’ora prima e 12 ore
l’intervento chirurgico.
Ai pazienti nel gruppo Placebo varrà somministrata una capsula di
uguale formato e colore del Pregabalin un’ora prima e 12 ore dopo
intervento chirurgico.
I pazienti di entrambi i gruppi di studio riceveranno un trattamento del
dolore postoperatorio (DPO) con epidurale toracica continua e PCA di
morfina.
Outcome Principale: Consumo di morfina nelle 72 ore post-intervento,
scala VAS per la valutazione del dolore, incidenza di effetti collaterali
legati all’uso di oppioidi e di Pregabalin.
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
109
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
NEUROCHIRURGIA
DIRETTORE
Armando Cama
telefono: 010 5636 320
e-mail: [email protected]
STAFF
Pierluigi Bruschettini
Valeria Capra : I.P. Genetica Clinica in merito alle malformazioni e tumori del Sistema Nervoso
Centrale
Alessandro Consales : I.P. Chirurgia dell’Epilessia
Maria Luisa Garrè : U.O.S. Neuro-Oncologia
Claudia Milanaccio
Marco Pavanello : Sistema Nervoso Centrale - Neurotraumatologia
Gianluca Piatelli : I.A.S. Chirurgia delle patologie del midollo spinale
Giuseppe Marcello Ravegnani : I.A.S. Neuro endoscopia stereotassica e neurochirurgia
funzionale
Referente assicurazione qualità:
Alessandro Consales
telefono: 010 5636604
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Rossella Conforti - Sala Operatoria
telefono: 010 5636239-231
Maura Gazzo - Degenza
telefono: 010 5636313
ATTIVITÀ CLINICHE E AREE DI ECCELLENZA
La neurochirurgia pediatrica ha il compito di fornire un approccio diagnostico e chirurgico a
patologie quali: traumi cranio- encefalici e vertebro- midollari, idrocefalia, cisti aracnoidee e
malformazioni cistiche della fossa cranica posteriore, tumori della teca cranica e della colonna
vertebrale; cavernomi ed altre malformazioni vascolari (angiomi, fistole artero- venose, etc.)
tumori cerebrali e del midollo spinale, complesso malformativo di Chiari, spina bifida e altri
disrafismi cranio- spinali (lipomi, lipomielomeningocele, midollo ancorato, idromielia,
diastematomielia, etc.), spasticità (paralisi cerebrale infantile) e altri disordini del movimento,
epilessia farmaco- resistente.
110
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
COLLABORAZIONI
-
Dr. Philippe Gros, Department of Biochemistry, McGill University, Montreal, QC, Canada
Zoha Kibar,Ph.D, University of Montreal, Department of Obstetrics and Gynecology, CHU
Sainte Justine Research Center, Montreal, Canada.
Shoumo Bhattacharya, Dept of Cardiovascular Medicine,University of Oxford, Wellcome
Trust Centre for Human Genetics, Oxford UK
Dr. Richard H. Finnell, IBT, Texas A&M University System Health Science Center, Houston,
Texas USA
Dr. Stylianos E Antonarakis, Department of Genetic Medicine and
Development,University of Geneva Medical School, and University Hospitals of Geneva,
Switzerland
Dr. Torsten Pietsch, Professor of Bonn Medical Center, Bonn, Germany
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Maria Luisa
Garrè
Studio genetico - molecolare dei tumori cerebrali pediatrici.
L’incidenza dei tumori cerebrali del bambino è alta ed è circa il 20% di
tutti i tumori solidi al di sotto dei 19 anni. I tumori del SNC sono la prima
causa di morte per tumore nel bambino, con un’ incidenza mondiale di
circa 6-7:100.000 bambini all’ anno. Questi tumori sono classificati sulla
base dell’istologia (tipo di tumore e grado), della sede intracranica
d’insorgenza e sulla presenza di disseminazioni intracerebrali, tutti fattori
che ne condizionano sia il trattamento che la prognosi. Gli studi
immunoistochimici, citogenetici e genetico-molecolari associati alla
misurazione dell’ attività mitotica, permettono di eseguire una corretta
diagnosi e di effettuare una classificazione sempre più precisa. I
principali criteri utilizzati per decidere il trattamento di tali tipologie
tumorali sono l’età di insorgenza alla diagnosi, la presenza di sindromi
associate (NF1, Sclerosi Tuberosa, sindrome di Li Fraumeni, sindrome di
Gorlin e di Turcot) e la possibile presenza di metastasi. Inoltre, ai fini di
impostare un appropriato e specifico trial terapeutico, sono fondamentali
la strategia di resezione chirurgia impostata e la scelta di un adeguato
trattamento chemio-radioterapico, valutando contemporaneamente sia la
qualità di vita (QoL) che la sopravvivenza del paziente.
Abbiamo, quindi, deciso di analizzare dal punto di vista biologico i tre
maggiori istotipi tumorali del SNC: gliomi,
medulloblastomi ed
ependimomi, accuratamente selezionati dalla nostra casistica pediatrica,
come brevemente descritto nel programma. Il fine è quello di
approfondire le caratteristiche genetico-molecolari di questi tumori, grazie
anche all’ allestimento di culture cellulari primarie e di linee cellulari
stabilizzate per le varie tipologie tumorali da utilizzare come modelli per
studi in vitro.
L’approccio analitico riguarda l’uso della tecnologia del micro-array che
permette di analizzare l’intero “trascrittoma” delle cellule tumorali. I dati di
gene expression così ottenuti sono analizzati mediante due distinti ed
indipendenti algoritmi di analisi, sulla base di specifiche caratteristiche
clinico-biologiche (sede, età di insorgenza, grado, fenotipo).
L’interpolazione dei risultati ottenuti dai distinti algoritmi di analisi ha
prodotto liste di geni differenzialmente espressi all’interno delle categorie
dicotomizzate sulla base delle specifiche caratteristiche clinicobiologiche. Tali geni sono stati confermati mediante Q-PCR utilizzando
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
111
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
sistemi da noi disegnati sulla base delle nostre conoscenze molecolari.
La stessa tecnologia è stata utilizzata per la validazione dei risultati su
una casistica indipendente.
Il miglioramento della prognosi dei pazienti affetti da tumore cerebrale
dipende largamente dall’impostazione di strategie terapeutiche realizzate
sempre più su misura del singolo paziente e che siano maggiormente
efficaci, basate sulla comprensione dei meccanismi patogenetici di questi
tumori.
Garrè ML et al. Medulloblastoma variants: age-dependent occurrence and relation
to Gorlin syndrome-A new clinical perspective. Clin Cancer Res. 2009 Apr
1;15(7):2463-2471. Epub 2009 Mar 10.Raso A et al. Detection of trans-placental
melanoma metastasis using Quantitative-PCR. Diagnostic Molecular Pathology,
2010 accepted.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
112
Valeria
Capra
Identificazione di fattori di rischio o di geni candidati coinvolti nella
patogenesi dei Difetti del Tubo Neurale (DTN)
I DTN sono malformazioni congenite ad eredità multifattoriale. Il difetto
genetico più comune è rappresentato dalla omozigosità (677 T/T) per il
polimorfismo C677T del gene MTHFR (metilenetetraidrofolato reduttasi)
che svolge un ruolo chiave per il metabolismo del folato. Altri fattori di
rischio genetici sono la combinata eterozigosità per la mutazione
A1298C e C677T della MTHFR, l’inserzione di 68 bp nel gene CBS
(cistationina beta sintasi), la variante A80G del gene RFC1 (reduced
folate carrier 1) ed il polimorfismo G1958A del gene MTHFD1
(metilenetetraidrofolato deidrogenasi). I numerosi modelli murini
disponibili per i DTN saranno utili per l’identificazione dei fattori genetici
predisponenti negli omologhi umani. Ad oggi le famiglie complete per i
DTN, reclutate presso la nostra U.O. e di cui è disponibile il materiale
biologico, sono più di 300. Uno studio combinato dei fattori di rischio dei
geni del metabolismo del folato, dei geni candidati in base a modelli
animali, associati ad uno studio epidemiologico, ci permetterà di
contribuire alla comprensione delle cause che sono alla base di queste
complesse malformazioni.
I geni della via di segnale della Polarità Cellulare Planare (PCP)
controllano un meccanismo essenziale per il processo di chiusura del
tubo neurale detto estensione convergente. Il topo Loop-tail (Lp) il cui
omologo umano è Vangl2 è stato utilizzato come modello dei DTN. Il
nostro gruppo ha studiato il ruolo dei geni VANGL1 e 2 nell’uomo, in
particolare nel gene VANGL1 sono state identificate tre mutazioni
eterozigoti (V239I, R274Q e M328T) in un gruppo di 144 pazienti con
DTN. Queste mutazioni coinvolgono residui aminoacidici altamente
conservati e non erano presenti in 171 individui di controllo (Kibar et al.,
NEJM 2007). L’ulteriore analisi di VANGL1 in 673 pazienti (284 nostri
pazienti e 389 pazienti americani) ha permesso l'identificazione di cinque
nuove mutazioni missenso, S83L, F153S, R181Q, L202F e A404S, sia in
casi sporadici che familiari di DTN (Kibar Z. et al. Hum Mutat. 2009) In un
più recente lavoro è stato inoltre svolto uno studio funzionale in Zebrafish
per validare l’effetto patogenetico delle mutazioni identificate nell’uomo di
VANGL1 (V239I e M328T) in vivo (Reynolds A et al. VANGL1 rare
variants associated with neural tube defects affect convergent extension
in zebrafish. Mech Dev. 2009 Dec 28. [Epub ahead of print].
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
OCULISTICA
DIRETTORE
Carlo Sburlati ff
telefono: 010 5636692 - 3346203764
STAFF
Riccardo De Marco : I.P. Reparto degenze e dell’ambulatorio uveiti
Simona Panarello : I.P. Day Surgery e del centro di diagnostica ecografica oculare ed
angiografica retinica
Enrico Priolo : I.P. Diagnostica precoce della retinopatia del prematuro
Referente assicurazione qualità:
Riccardo De Marco
telefono: 010 5636215
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Laura Ailunno - Degenza
telefono: 010 5636214
Anna Meletti : Referente Day Hospital
telefono: 010 5636 215
Coordinatore ortottista:
Enrica Spaletra
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
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Diagnosi e chirurgia dello strabismo
Chirurgia della cataratta congenita ed impianto di cristallino artificiale
Diagnosi e cura dei glaucomi congeniti ed infantili con particolare riferimento ai casi refrattari
(impianto di valvole drenanti)
Chirurgia della ptosi palpebrale e delle patologie orbitarie
Immunologia oculare, diagnosi e terapia delle uveiti
Centro per il controllo ed il trattamento della retinopatia del pretermine
Neuroftalmologia
Angiografia retinica
Ecografia oculare e Pachimetria corneale
Elettrofisiologia, potenziali visivi evocati, elettroretinografia, elettrooculografia
Esame del campo visivo
Laser terapia delle affezioni del segmento anteriore e posteriore
COLLABORAZIONI
•
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•
Clinica Oculistica, Università di Genova: glaucoma, analisi della papilla ottica
Clinica Oculistica, Università di Chieti- Pescara: glaucoma, analisi flusso papilla
Dept. of Ophthalmology, University of Erlangen, Germany: glaucoma, creazione formula
discriminante
Dept. of Ophthalmology, University of British Columbia, Canada: neuroophthalmology
Dept of Ophthalmology, University of Lausanne, Svizzera; glaucoma, Test psicofisici: uveiti
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
113
Istituto Giannina Gaslini
•
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•
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Servizio di Immunovirologia Oculare Università La Sapienza –Roma: uveiti
Clinica Pediatrica II, Università di Genova : uveiti
Clinica Oculistica, Università di Genova : malformazioni palpebro- orbitarie
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
114
Paola
Camicione
Realizzazione di un Centro Retina Oftalmologico Pediatrico per lo
Studio, la Diagnosi e il Trattamento delle Malattie Retiniche e
Neuroftalmologiche in Oftalmologia Pediatrica
Le malattie retiniche e del nervo ottico nei bambini spesso costituiscono
causa di cecità e invalidità visiva permanente.
La realizzazione di un Centro Retina Oftalmologico Pediatrico
consente di garantire una prevenzione efficace, una diagnosi tempestiva
e un trattamento adeguato per queste gravi e delicate patologie oculari
pediatriche.
Alcune patologie oculari sono strettamente limitate al distretto retinico
(eredodistrofie retiniche, maculopatie miopiche, corio-retiniti) o alla
papilla ottica (otticopatie congenite, glaucoma, neuriti ottiche) e
necessitano di complessi esami diagnostici, mentre altre malattie
retiniche e neuroftalmologiche sono correlate a severe patologie
sistemiche (diabete, ipertensione, neoplasie) e richiedono pertanto un
approccio multidisciplinare.
L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Giannina Gaslini
(IGG) è l’unico centro ospedaliero in Liguria già in possesso di
alcuni requisiti fondamentali per la realizzazione di un Centro Retina
Oftalmologico Pediatrico, essendo dotato di tutti gli strumenti e le
apparecchiature necessarie, un equipe multidisciplinare, specializzata
in campo pediatrico, che consente di inquadrare in modo completo e
approfondito, le complesse malattie retiniche pediatriche, spesso inserite
nell’ambito di complicate sindromi genetiche.
o Lo scopo di questo progetto è quello di fornire a tutti i bambini un
Ambulatorio
specializzato
nelle
malattie
retiniche
e
neuroftalmologiche pediatriche e un Centro di riferimento per gli
oculisti non esperti in tale settore.
Tale Centro potrà avvalersi di sofisticate apparecchiature, di
un’equipe multispecialistica, di assistenti ortottisti pediatrici e di un
oftalmologo pediatrico specializzato in malattie retiniche. Un Centro
Retina Oftalmologico Pediatrico si propone di garantire a tutti i piccoli
pazienti un completo inquadramento diagnostico, clinico e
terapeutico.
o La realizzazione di un Centro Retina Oftalmologico Pediatrico
avrebbe un notevole impatto sia dal punto di vista della ricerca
scientifica che dell’attività assistenziale in campo pediatrico,
consentendo di richiamare l’attenzione del mondo sanitario circa
l’esistenza, presso l’Istituto Giannina Gaslini, di un attività clinica
e scientifica specializzata in tale importante settore.
o Uno degli obiettivi di questo progetto è inoltre, quello di occuparsi
di medicina preventiva pediatrica oltre che di diagnosi e
terapia, basti pensare ai costi sociali elevatissimi nel caso di
patologie, che se non curate in tempo, possono portare alla cecità
fin dai primi anni di vita del bambino.
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
ODONTOIATRIA E ORTODONZIA
DIRETTORE
Donato De Angelis
telefono: 010 5636 296
e-mail: [email protected]
STAFF
Enrico Calcagno : I.A.S. Cure odontoiatriche a pazienti disabili
Roberto Servetto
Francesco Zallio
Referente assicurazione qualità:
Enrico Calcagno
telefono: 010 5636 296
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
In regime ambulatoriale vengono eseguite le seguenti prestazioni:
- visita odontostomatologica
- visita ortodontica
- prevenzione dentale( sigillanti, applicazioni di fluoro educazione sanitaria ed igiene orale);
cura conservativa ed endodontica delle carie dentali denti decidui e permanenti
- estazioni dentali
- terapia delle malattie gengivali e parodontali
- trattamenti ortodontici funzionali e di tipo fisso multibracket
- trattamento ortodontico nelle malformazioni cranio facciali
- trattamento protesico di tipo fisso e rimovibile
- chirurgia orale pediatrica
- implantologia osteointegrata
Tutte queste prestazioni vengono eseguite anche sul pz.disabile eventualmente con l’ausilio della
a.g.in assenza di collaborazione.
Viene inoltre svolta attività di consulenza per altre Unità Operative dellìIGG con
erogazione di tutte le prestazioni odontostomatologiche.
In anestesia generale, in sala operatoria presso la Divisione Otorinolaringoiatria e Medicina 4
oculistica si eseguono interventi chirurgici. L’Unità Operativa effettua ogni anno
complessivamente circa 50 interventi chirurgici in elezione ed in urgenza in anestesia generale
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
115
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
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Centri disabili regionali e nazionali (CEPIM, ANFFAS);
S.I.O.H. (Società Italiana Odontoiatria per Handicap)
SIDO (Società italiana di ortodonzia)
SILPS (Società italiana labiopalatoschisi e sindromi cranio facciali)
ANDI (Associazione nazionale dentisti italiani)
SIP (Società italiana pediatria)
SIC (Società italiana di celiachia)
U.O. Odontostomatologia Ospedale Galliera (Genova)
U.O. Chirurgia Maxillo Facciale Ospedale Galliera (Genova)
Università di Genova Corso di Laurea in Odontoiatria presso la quale i medici del Reparto
rivestono il ruolo di Professori a contratto.
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
116
Donato
De Angelis
Disfunzioni dell’articolazione temporomandibolare (atm) nell’artrite
idiopatica giovanile
Da molti anni la struttura di odontoiatria infantile dell’istituto Gaslini di
Genova si occupa dello studio e trattamento della patologia articolare
mandibolare e della crescita cranio facciale correlatain collaborazione
con diverse divisioni pediatriche.L’esperienza accumulata negli anni e il
notevole numero di pazienti che afferiscono all’Istituto ci permette di
impostare uno studio approfondito su tali patologie.
Studio osservazionale a livello clinico ed epidemiologico dell’incidenza di
lesioni articolari a livello maxillo-mandibolare co alterazione della crescita
fisiologica.Valutazione incidenza e classificazione di segni clinici.
Enrico
Calcagno
Alterazioni oro-dento-facciali nelle sindromi genetiche rare
Da molti anni la struttura di odontoiatria infantile dell’istituto Gaslini di
Genova si occupa di sindromi genetiche e malattie rare in collaborazione
con diverse divisioni pediatriche.L’esperienza accumulata negli anni e il
notevole numero di pazienti che afferiscono all’Istituto ci permette di
impostare uno studio approfondito su tali patologie.
Studio osservazionale a livello clinico ed epidemiologico dell’incidenza di
alterazioni oro dentomaxillofacciali in sindromi genetiche e malattie
rare.Valutazione incidenza e classificazione di segni clinici.
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
DIRETTORE
Stelvio Becchetti
telefono: 010 5636 506
e-mail: [email protected]
STAFF
Antonio Andaloro : I.A.S. Chirurgia ortopedica della conformità del rachide dorso lombare
Flavio Becchetti
Silvio Boero : U.O.S. Deviazioni assiali ed ipometrie degli arti
Nunzio Catena
Sandro Gregorio
Giorgio Marrè Brunenghi : I.A.S. Chirurgia ortopedica delle difformità del rachide cervicale
Maria Beatrice Michelis
Filippo Senes : U.O.S. Chirurgia e microchirurgia della mano
Referente assicurazione qualità:
Filippo Senes
telefono: 0105636278
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Paola Cassano - Day Hospital
telefono: 010 5636 925
Franca Comito - Sala Operatoria
telefono: 010 5636 540
Fulvia Esibiti - Degenza
telefono: 010 5636 697
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
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Trattamento chirurgico ed ortopedico delle malattie e delle disabilità in settori di rilevanza
multidisciplinare (gravi deformità idiopatiche, in malattie muscolari, in cerebropatie, in
osteodisplasie, in sindromi dismorfiche complesse, in malattie rare, ecc.)
Trattamento delle deformità congenite (displasia dell’anca, piede torto, sindattilie, mano torta,
pollice bifido ed agenetico, S. di Poland, S. di Apert, pseudoartrosi tibiale, diastasi pubica da
estrofia vescicale, cifo-scoliosi da emispondilo ecc.).
Chirurgia vertebrale per gravi deformità (scoliosi, cifosi, spondilolistesi, ecc.) idiopatiche,
congenite, neuromuscolari (paralisi cerebrali infantili, atrofie spinali, spina bifida, ecc.) e da
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
117
Istituto Giannina Gaslini
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Relazione Clinico-Scientifica 2009
altre cause note. Impianti di correzione e sintesi interna tridimensionale nelle scoliosi e nelle
cifosi particolarmente gravi, mediante accessi anteriori, posteriori o combinati; tecniche di
chirurgia precoce delle scoliosi infantili, idiopatiche e neuropatiche (impianti vertebrali
registrabili); chirurgia precoce delle scoliosi e cifosi congenite (asportazione di emispondili,
distrattori costali e tecniche di procrastinazione).
Allungamento chirurgico degli arti nelle differenze in lunghezza, congenite od acquisite e nelle
basse stature disarmoniche; trattamento chirurgico delle deviazioni assiali complesse degli arti
(osteocondrodisplasie, esiti osteoartriti, deformità posttraumatiche, deformità congenite, ecc.)
Chirurgia della mano e microchirurgia ortopedica (chirurgia delle malformazioni complesse
della mano, pollicizzazione, riparazione del plesso brachiale nelle paralisi ostetriche, innesti
nervosi, perone vascolarizzato, reimpianti, lembi vascolari e nervosi, ecc.) e chirurgia
ricostruttiva nel traumatizzato.
Trattamento chirurgico e conservativo in neuro-ortopedia (paralisi cerebrali infantili, malattie
neuromuscolari, artrogriposi multipla, spina bifida, paralisi posttraumatiche, ecc.)
Trattamento delle paralisi spastiche con tossina botulinica.
Chirurgia del piede (trattamento conservativo e chirurgico del piede torto e del piede
neurologico, “calcaneo-stop” per il piede piatto, trattamento dell’alluce valgo adolescenziale,
ecc.)
Chirurgia reumatologica, delle displasie scheletriche e delle malattie endocrinometaboliche
(artrite reumatoide, mucopolisaccaridosi, osteocondrodisplasie, S. di Marfan, S. di Larsen,
neurofibromatosi, ecc.).
Trattamento chirurgico e conservativo nelle malattie dello sviluppo (osteocondrosi vertebrale,
malattia di Perthes ed altre oseocondronecrosi, epifisiolisi della testa del femore, sindromi da
sovraccarico funzionale, ecc.).
Chirurgia mini-invasiva ed osteosintesi a minima (artroscopia diagnostica e terapeutica, sintesi
percutanea delle fratture, ecc.)
Termoablazione con radiofrequenza nelle neoplasie ossee benigne.
Prevenzione e trattamento delle lesioni ortopediche sport-correlate (l’U.O. è sede del gruppo
multidisciplinare “Sport in the child: how orthopedics can nurture psychophysical health International working group”)
Trattamento conservativo delle deformità vertebrali (utilizzo delle metodiche “Maguelone” e
“M.M.G.”; riduzione delle scoliosi maligne dei primi anni di vita mediante gessi in narcosi,
ecc.).
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
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Service de Chirurgie Infantile et Orthopédie, Hôpital d’Enfants de La Timone, Marseille;
Laboratoire de BioMécanique - Centre National de la Recherche Scientifique, Paris (scoliosi,
ortopedia dello sport).
Clinica Ortopedica dell’Università di Genova (chirurgia protesica).
Clinica Ortopedica dell’Università Campus Biomedico di Roma.
Dipartimento di Meccanica e Costruzione delle Macchine – Facoltà d’Ingegneria
dell’Università di Genova
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
118
Stelvio
Becchetti
Modificazioni morfologiche della componente cartilaginea e fibrolegamentosa del rachide e del piede in età evolutiva come fattori
prognostici nelle deformità e nell’over-use.
La ricerca si profila come la prosecuzione, mediante la nuova RM
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
Istituto Giannina Gaslini
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Relazione Clinico-Scientifica 2009
ortostatica, di studi effettuati sulle modificazioni morfologiche delle
vertebre e sul loro significato prognostico in merito all’evoluzione della
scoliosi. Tali studi effettuati in collaborazione tra Istituto Gaslini e
Università di Montpellier ed hanno portato a numerose pubblicazioni in
campo internazionale, negli anni 90. Date le similitudini biomeccaniche,
lo studio verrà esteso al piede piatto, il cui studio ha già costituito
argomento di pubblicazioni dell’U.O. Per quanto riguarda l’over-use
vertebrale, alcuni studi statistici sulla casistica dell’Ortopedia del Gaslini,
relativa a soggetti rachialgici, ha rilevato un alto numero di casi in cui
ogni esame strumentale (compresa la RM supina) è risultato negativo. La
disponibilità di poter disporre di esami RM in ortostasi può fornire,
soprattutto negli adolescenti sportivi, informazioni sui limiti di resistenza
del rachide e del piede.
Tre popolazioni distinte di soggetti selezionati per età biologica (8-18 a.)
divise in gruppi per patologia, gravità ed età 1) 30 soggetti scoliotici, 2)
30 soggetti affetti da piede piatto e 3) 30 soggetti con rachialgie e/o con
plantalgie che praticano o hanno praticato sport agonistici. 1) verrà
eseguita RM in ortostasi. Come previsto dalla consuetudine clinica, i
soggetti saranno già dotati di immagini Rx. in ortostasi, che
permetteranno un confronto con quelle delle strutture muscololegamentose e cartilaginee. 2) La RM ortostatica verrà eseguita nei
soggetti già dotati di Rx., 3) i soggetti verranno reclutati da 3 diversi
sport: rugby, calcio e volley. La morfologia muscolare e lo stato dei dischi
e dei legamenti di caviglia-piede saranno analizzati allo scopo di trovare
elementi di potenziale rilevanza prognostica, ovvero costituire segno di
superamento dei limiti di resistenza allo sport per il singolo soggetto.
Filippo M.
Senes
Revisione a medio lungo termine del trattamento delle paralisi
ostetriche del plesso brachiale
Casistica clinica della UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’IRCCS
G.Gaslini in merito alle paralisi ostetriche del plesso brachiale.
Il trattamento delle paralisi ostetriche si è evoluto negli ultimi 30 anni,
soprattutto per l’introduzione della riparazione microchirurgica della
lesione nervosa del plesso brachiale che ha permesso di migliorare il
recupero funzionale della lesione nervosa e di incrementare le possibilità
della ricostruzione secondaria ortopedica.
Alla luce di questa esperienza sono evolute nuove tecniche di
riparazione secondaria.
Da oltre 20 anni la UOC di Ortopedia e Traumatologia ha messo pratiche
queste nuove tendenze, divenendo un centro di riferimento nazionale ed
internazionale.
Revisione critica dei casi paralisi ostetriche del plesso brachiale trattate
dal 1990 al 2010 valutando il tipo di lesione,le procedura diagnostiche, il
trattamento chirurgico primario nervoso eseguito, gli interventi di
chirurgia secondaria ortopedica.
Verranno valutati i risultati ottenuti e la funzionalità dei vari distretti a
distanza dal trattamento iniziale; si procederà inoltre ad un confronto tra
le metodiche tradizionali (innesti nervosi) e quelle di nuova generazione
(neurotizzazioni, tubulizzazione).
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
119
Istituto Giannina Gaslini
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
120
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Silvio
Boero
Studio retrospettivo delle correzioni assiale e allungamenti degli arti
in p. affetti da osteocondrodisplasia.
Casistica clinica della UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’IRCCS G.
Gaslini in merito ad allungamenti e correzioni assiali con fissazione
interna ed esterna nelle osteocondrodisplasie al fine di valutare i risultati
delle due metodiche e la loro ricaduta in termini di miglioramento clinico
e psicologico sui bambini trattati.
Inoltre, la ricerca consentirà di valutare la presenza di non correzioni e/o
di recidive nei casi con osteocondrodisplasie trattati con 8-plate.
I pazienti operati verranno richiamati
per controllo clinico ed
eventualmente radiografico. I dati verranno inseriti in un apposito database per valutare i risultati in termini di correzione delle deformità, di
ROM, le eventuali complicazioni ed il grado di soddisfazione dei pazienti
sottoposti al trattamento e dei loro genitori.
Flavio
Becchetti
Studio dell’interfaccia osso-metallo negli impianti vertebrali
La ricerca si profila come la prosecuzione di studi effettuati nel corso
degli ultimi 20 anni grazie alla collaborazione tra U.O. di Ortopedia e il
Dipartimento di meccanica applicata (DI.MEC.) dell’Università di Genova.
Tali studi, mirati all’analisi della biocompatibilità degli impianti vertebrali,
hanno portato a chiarire alcuni meccanismi di innesco delle rotture degli
impianti, in funzione della loro geometria
e del materiale di
fabbricazione. I risultati delle ricerche hanno costituito risorsa per una
tesi di specializzazione in Ortopedia e per comunicazioni a congressi
internazionali.
La ricerca prevede l’analisi macroscopica e micromorfologica dei
dispositivi espiantati o di parte di essi, in caso di rottura, di intolleranza o
di rimozioni a distanza preordinate, in soggetti operati di artrodesi
vertebrale.
L’esame del metallo permetterà di determinare la qualità dello stesso e la
sua attinenza alle normative internazionali; quello della superficie
permetterà di rilevare la corrosione della componente metallica
dell’interfaccia e la tipologia dell’incastonamento dell’osso neoformato
nelle irregolarità di questa superficie. L’analisi istologica dell’osso a
contatto del metallo permetterà di individuarne la tipologia morfologica.
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
OTORINOLARINGOIATRIA
DIRETTORE FF
Vincenzo Tarantino
telefono: 010 5636 598
e-mail: [email protected]
STAFF
Roberto D’Agostino : I.A.S. Chirurgia endoscopica delle vie aereo - digestive superiori
Andrea Melagrana
Adelina Porcu
Mauro Carlo Stura
Referente assicurazione qualità:
Roberto D’Agostino
telefono: 010 5636 280
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Laura Ailunno - Degenza
telefono: 010 5636214
Oriana Senarega - Sala Operatoria
telefono: 010 5636329
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
-
Prevenzione, diagnosi e trattamento della sordità infantile e dei disturbi del linguaggio;
Vengono fornite le seguenti prestazioni:
Screening audiologico neonatale: otoemissioni acustiche, prodotti di distorsione,
Potenziali evocati uditivi ad alta frequenza
Inquadramento multidisciplinare del bambino ipoacusico:
Trattamento medico e chirurgico della patologia otologica;
Diagnosi e cura dei disturbi dell’equilibrio e della postura;
Diagnostica e trattamento della patologia adenoidea e tonsillare;
Diagnostica e trattamento della patologia delle ghiandole salivari;
Diagnostica e trattamento della patologia laringea e tracheale.
Diagnostica e trattamento della patologia del collo.
Dipartimento di Chirurgia Pediatrica e Specialità Chirurgiche
121
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
Dott. Paolo Tomà
RADIOLOGIA
DIRETTORE
Paolo Tomà
Tel.: 010 5636 531
Fax: 010 385599
e-mail: [email protected]
STAFF
Maria Beatrice Damasio
Mirella Ghiorzi
Claudio Granata
Giorgio Lucigrai
Francesca Magnaguagno
Gian Michele Magnano : I.A.S Risonanza magnetica del corpo
Anna Marzoli
Francesca Nardi
Francesca Rizzo : U.O.S. Radiologia d'Urgenza
Nicola Stagnaro
Maura Valle : I.A.S Radiologia muscolo scheletrica
Elisabetta Vignale
Referente assicurazione qualità:
Marco A. Ciccone
telefono: 010 5636616
Capotecnico:
Gian Piero Chessa
Marco A. Ciccone
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
Il Servizio di Radiologia dell’Istituto eroga prestazioni di:
Ecografia pediatrica (fatta eccezione per lo studio del cuore);
Radiologia pediatrica convenzionale
radiografie standard di torace, addome, rachide, arti e cranio;
indagini contrastografiche delle vie urinarie (come urografia endovenosa e cistouretrografia
minzionale) delle vie digestive (come studio di esofago, stomaco e intestino per os e clisma
opaco);
ortopantomografia e cefalometria;
isterosalpingografia;
RM – Risonanza Magnetica pediatrica (escluso il sistema nervoso centrale);
TC – Tomografia Computerizzata pediatrica (escluso il sistema nervoso centrale).
Sottolineiamo:
La diagnostica toracica compreso il “cardio- vascular cross sectional imaging” (studio di cuore,
grossi vasi con TC ed RM)
L’imaging oncologico
122
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
La radiologia muscolo scheletrica (particolarmente progredita nei settori Ecografia ed RM)
La diagnostica e la terapia del varicocele e degli angiomi e delle malformazioni vascolari
L’imaging uronefrologico avanzato (in particolare RM)
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Radiologia cardio- vascolare/interventistica: Radio Pediatrie, Hôpital Necker- Enfants Malades,
Paris; Radio Pediatrie, Hôpital Sainte- Justine, Montreal; Department of Radiology, Children’s
Hospital, Boston; Department of Radiology, Great Ormond Street Hospital, London.
Radiologia epato- biliare: Radio Pediatrie, Hôpital Kremlin- Bicetre, Paris.
Radiologia uro- nefrologica: Department of Imaging, Erasme Hospital, Brussels; Department of
Imaging, University Hospital of Graz; Radio Pediatrie, Hopital Charles Nicolle, Rouen; Servicio de
Radiologia, Hospital de Santa Maria, Lisboa; Department of Imaging, Children’s Hospital,
Philadelphia.
Radiologia d’urgenza nel bambino: Department of Radiology, Children’s Hospital, Boston.
Radiologia oncologica: Radiologie Institut Curie, Paris; Department of Radiology, Great Ormond
Street Hospital, London.
Radiologia muscolo scheletrica: Department of Radiology, Great Ormond Street Hospital,
London; Hôpital Necker- Enfants Malades, Paris.
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Gian Michele
Magnano
Cardio-TC e Cardio-RM nei pazienti affetti da cardiopatie congenite
La Cardio TC è una metodica non invasiva che consente la valutazione
delle anomalie congenite del cuore e dei vasi con elevata risoluzione
spaziale. La Cardio RM è una metodica non invasiva priva di radiazioni
ionizzanti che permette di analizzare la morfologia, la funzione e la
caratterizzazione tissutale del cuore e la valutazione dei vasi.
La Cardio TC è una tecnica non invasiva che grazie all’elevata
risoluzione spaziale permette lo studio in un unico esame delle anomalie
vascolari, delle vie aeree, delle patologie congenite del parenchima
polmonare e, con l’utilizzo del gating cardiaco, di anomalie di origine e di
decorso delle arterie coronarie e delle patologie valvolari.
La Cardio RM è una metodica non invasiva priva di radiazioni ionizzanti
che consente di analizzare morfologia, cinetica e quantificazione dei
flussi trans valvolari, volumi cardiaci, funzionalità ventricolare e
caratterizzazione tessutale con accuratezza superiore alla ecografia.
Inoltre con l’utilizzo di Mezzo di Contrasto paramagnetico permette la
valutazione delle strutture vascolari e lo studio della vitalità miocardica.
Scopi dello studio
– Fattibilità
– Ottimizzazione dei parametri tecnici
– Valutazione della sensibilità diagnostica vs angiografia ed
ecografia
– Definizione dei protocolli clinico radiologici specifici per
ogni cardiopatica congenita
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
123
Istituto Giannina Gaslini
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Descrizione
124
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Gian Michele
Magnano
Studio Multicentrico di Radioprotezione SIRM: Adult and paediatric
patient radiation doses from multidetector CT scans: a national
survey.
La TC multi banco è la tecnica diagnostica più irradiante e in particolare
nello studio dei pazienti pediatrici. L’aim è quello di omogeneizzare e
ridurre le dosi radianti, mediante l’acquisizione di protocolli diagnostici
pediatrici ottimizzati e comuni.
Lo studio è multicentrico organizzato dalla SIRM (Società Italiana di
Radiologia Medica), in collaborazione con le sezioni di Radiologia
Pediatrica e Radioprotezione) e consiste nel monitoraggio delle dosi
radianti ( DLP) erogate dagli esami TC di cranio e torace. La Radiologia
dell’Istituto ha ruolo di promotore e centro di riferimento della Survey in
ambito pediatrico. Sono ancora in via di elaborazione i parametri e le
modalità di effettuazione della Survey stessa.
Gian Michele
Magnano
URO RM con valutazione anche funzionale dei reni nella patologia
nefrourologica
La URO RM permette una ottimale valutazione di reni e vie urinarie. Si
tratta di una tecnica diagnostica di RM sensibile, non irradiante.
La buona risoluzione spaziale e l’ottima risoluzione di contrasto
dell’URO-RM oltre a fornire immagini di alta qualità da un punto di vista
morfologico permette, con sequenze dedicate caratterizzate da una
buona risoluzione temporale, una valutazione della cinetica del contrasto
dalla sua captazione alla sua escrezione a livello renale.
Nuovo campo di applicazione è appunto, la URO RM funzionale con lo
scopo di sostituire la Scintigrafia Dinamica (tecnica irradiante).
Scopi dello studio
– Fattibilità
– Ottimizzazione dei parametri tecnici
– Confronto dei dati Scintigrafici (Gold standard) e di URO
RM per la validazione dell’AIM
Gian Michele
Magnano
Valutazione mediante risonanza magnetica del danno precoce a
carico della cartilagine articolare in pazienti affetti da artrite
idiopatica giovanile e studio rm ultrastrutturale delle cartilagini
articolari
Le sequenze per lo studio della cartilagine comprendono:
1. Sagittal T1-weighted Gradient Echo of third finger
2. T2 mapping sequence, same slice as Gradient Echo (T2 mapping
con sequenza TSE MultiTE (TR 1000, TE16,28,40,55,70,85)
3. 0.2 cc/kg i.v. Magnevist® injection
4. 90 minutes wait, 10 min wrist bending
5. Wrist localizer
6. Sagittal T1-weighted Gradient Echo of third finger
7. dGEMRIC sequence, same slice as Gradient Echo [dGEMRIC
con sequenza Multi IR(TSE Multi IR, TR 2400, TE80;
TI:50,80,180,350,700,1400,2200)]
Sono utilizzate ( in collaborazione con il Politecnico di Milano presso
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano) le mappe colorimetriche
dei valori di T2 e del T1 dopo mdc (tecnica GEMRIC) con valutazione
comparativa qualitativa in relazione ai dati clinici.
L’obiettivo finale del progetto è identificare alterazioni precoci della
cartilagine articolare, nei pazienti con breve durata di malattia e con
radiografia negativa. A tal fine è ancora in corso la valutazione da parte
del comitato etico di uno studio, nell’ambito di questo progetto, per
l’arruolamento di pazienti “sani” in modo da creare una raccolta di dati di
controllo di bambini sani che eseguono RM con mdc per altre motivazioni
cliniche e che non presentano coinvolgimento del polso, per la creazione
di mappe di normalità della cartilagine articolare per età e sesso, tenuto
conto che lo spessore della cartilagine varia con l’età. La raccolta di dati
di controllo ci permetterà di valutare la capacità della tecnica di cogliere
le differenze tra sano e patologico. Inoltre verrà valutata l’evoluzione
delle alterazioni della mappa evidenziate tramite confronto con il controllo
sano, in modo da verificarne il valore predittivo dell’outcome di malattia e
la loro capacità di monitorare la progressione di malattia nel follow-up
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Gian Michele
Magnano
Whole Body MRI nella diagnosi e follow up dei pazienti con
patologie osteolitiche multifocali sia infettive sia reumatiche sia
emato-oncologiche
La tecnica Whole Body MRI permette una valutazione di tutto il corpo in
un tempo molto breve. Si tratta di una tecnica sensibile e non irradiante,
che consente un bilancio completo di estensione di malattia e un
accurato follow up.
La tecnica Whole Body MRI permette una valutazione di tutto il corpo in
un tempo molto breve. Si tratta di una tecnica sensibile, non irradiante.
Nuovi campi di applicazione sono le malattie infiammatorie muscoloscheletriche.
Scopi dello studio
– Fattibilità
– Ottimizzazione dei parametri tecnici
– Valutazione della sensibilità diagnostica vs scintigrafia
trifasica (gold standard)
– Definizione dei protocolli clinico radiologici post WBMRI
per l’acquisizione di pattern specifici di malattia
Gli esami sono stati condotti con tecnica WB-MRI (Body coil, TSE-STIR
sequence: TR2500, TE60, TI150, slice thickness 5 mm, gap1) acquisita
per piano coronale e sagittale.
Gli studi MRI sono stati letti indipendentemente da due radiologi in
accordo a un protocollo di lettura analitico e standardizzato che
considerava anormali iperintensità a carico dello scheletro, dei tessuti
molli, dei parenchimi ed eventuali linfoadenomegalie. Valutazione del
coefficiente di concordanza di Cohen per la presenza /assenza di
anormali iperintensità.
Gian Michele
Magnano
Whole Body MRI nella diagnosi e follow up della Dermatomiosite:
implementazione di sequenze specifiche DTI e di MRS per lo studio
del muscolo
La tecnica Whole Body MRI permette una valutazione di tutto il corpo in
un tempo molto breve. Si tratta di una tecnica diagnostica di RM
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
125
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
126
Relazione Clinico-Scientifica 2009
sensibile, non irradiante. Nuovi campi di applicazione sono le malattie
infiammatorie muscolo-scheletriche e in particolare la Dermatomiosite
Gli esami sono condotti con tecnica WB-MRI (Body coil, TSE-STIR
sequence: TR2500, TE60, TI150, slice thickness 5 mm, gap1) acquisita
per piano coronale e sagittale.
Sarà valutata la riproducibilità e concordanza della WB-MRI tra due
lettori indipendenti in termini di identificazione e tipizzazione delle lesioni,
in accordo a un protocollo di lettura analitico e standardizzato e con
valutazione del coefficiente di concordanza di Cohen.
Gian Michele
Magnano
Trasmissione e refertazione telematica di esami TC urgenti, nei
traumi pediatrici minori
Utilizzo della teleradiologia per la diagnosi a distanza nei traumi minori in
pediatria. La negatività dell’esame TC può evitare trasferimenti non
necessari dalle Aziende Ospedaliere Regionali aderenti al Sistema
Informatico.
L’AIM è migliorare l’assistenza evitando l’inutile trasferimento (costoso e
time consuming) di pazienti non complicati e quindi non a rischio.
Connessione via rete protetta con le ASL 2 Osp. Santa Corona e ASL 5
La Spezia/Sarzana. Trasmissione delle immagini TC in formato DICOM
alla nostra rete interna (RIS e PACS) Refertazione e invio referto alla
ASL competente. Messa a punto del sistema, prove tecniche di
trasmissione con validazione del sistema. Inizio attività con copertura di
24h. Validazione dell’efficacia del sistema a fine anno
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
ANATOMIA ED ISTOLOGIA PATOLOGICA
DIRETTORE
Claudio Gambini
telefono: 010 5636 459
e-mail: [email protected]
STAFF
Maria Cristina Coccia
Francesca Negri
Paolo Nozza
Cesarina Savioli
Angela Rita Sementa: I.A.S Diagnostica immunocitochimica di patologia neoplastica midollare
Referente assicurazione qualità:
Federico Comanducci
telefono: 010 5636379 - 8220
Capotecnico e referente assicurazione qualità:
Federico Comanducci
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
Anatomia e Istologia Patologica svolge attività di diagnosi, prognosi e ricerca.
Le attività di diagnostica comprendono esami su campioni di cellule e di tessuti a supporto di
interventi chirurgici, diagnosi e ricerca scientifica.
Diagnostica microscopica citologica su cellule di campioni liquidi da versamento o da esfoliazione
o prelevati mediante agoaspirazione e spazzolato di cute e/o mucose e midollo.
Diagnosi istologica, su tessuti e organi, mediante esame estemporaneo intraoperatorio su
campioni bioptici ed esame su preparati istologici stabili di piccole biopsie endoscopiche o
chirurgiche e di pezzi operatori semplici o complessi.
Attività di microdissezione mediante un microscopio laser su sezioni istologiche ottenute sia da
materiale criopreservato sia da materiale incluso in paraffina, al fine di ottenere campioni
selezionati da cui estrarre DNA o RNA per analisi biomolecolari.
La diagnostica microscopica si avvale inoltre di metodiche aggiuntive quali istochimica,
istoenzimatica, immunoistochimica, microscopia a fluorescenza e in luce polarizzata, citometria a
flusso, ricerche mediante tecniche biomolecolari di agenti infettivi quali HPV, Clamydia, Epstain
Barr virus, CMV, ecc, determinazioni di oncogeni e utilizzo di tecnica FISH o CISH per
individuazione di amplificazione o di riarrangiamento di geni di significato prognostico o
diagnostico (riarrangiamento MYC, Bcl2, Bcl6, amplificazione CERB- B2, EGFR, trisomie).
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
127
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Oltre all'attività diagnostica l'Anatomia Patologica offre supporto a diverse attività di ricerca
soprattutto in campo dell’oncologia pediatrica. In particolare l’U.O. è centro di riferimento
nazionale per il moderno inquadramento e studio dei tumori neuroblastici periferici. Dal 1995 ha
costituito un archivio istologico di questi tumori e partecipa ad un programma nazionale per
garantire un’elevata ed omogenea qualità nell’inquadramento clinico, istologico e biologico dei
bambini affetti da tumore neuroblastico periferico afferenti ai centri AIEOP sia al momento della
diagnosi che nelle altre tappe cruciali della malattia attraverso:
1. corretta diagnosi istopatologica
2. caratterizzazione molecolare
3. studio della malattia circolante e midollare.
Per quanto riguarda il punto l’U.O. è centro nazionale di riferimento, in quanto ufficialmente
riconosciuto quale rappresentante italiano al Gruppo di Studio Europeo sul midollo della SIOPEN,
in grado di effettuare esami immunocitochimica con anti- GD2 per lo studio della malattia residua
minima circolante nei pazienti affetti da tumore neuroblastico periferico.
L’U.O. di Anatomia Patologica, in cooperazione con l’U.O. di Biologia Molecolare
dell’Istituto ha organizzato una Biobanca Integrata di Tessuto- Genomica (BIT)
accreditata dalla Regione Liguria, che garantisce la conservazione, distribuzione ed
analisi dei tessuti normali e patologici ed è indispensabile per derivare biomarcatori
multipli ed attuare una medicina personalizzata.
La BIT raccoglie materiale proveniente dall’Istituto Gaslini e da strutture esterne ed ha importanti
ricadute sulla ricerca scientifica soprattutto su questo tipo di tumori.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
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•
•
128
SIOPEN- R- NET (European Society of Paediatric Oncology Neuroblastoma Research
Network). Creazione di un network per la condivisione – in via telematica – dei principali
aspetti diagnostici dei casi a maggiore complessità, rarità e/o ricaduta terapeutica e di ricerca
scientifica ha i centri afferenti – rappresentati dalle sedi dei centri di riferimento nazionale:
Univ. Clinic of Pathology, Wahringer Gurtel 18- 20, A- 1090 Vienna, Dott. Gabriele Amann.
Dept. of Pathology Rikshospitalet, Sognsvannsveien 20, N- 0027 Oslo, Dott. Klaus Beiske
Histopathology Pathology Dept. St. James’s University Hospital, Beckett Street UK, Leeds
LS9 7TF, Dott. Catherine Culinane
Departamento de patologìa, Facultad de medicina, Avda Blasco Ibanez 17, E- 46010
Valencia, Dott. Samuel Navarro
Service de Pathologie, Hopital Robert Debré, EA3102 Université Paris 7, 48 Boulevard
Sérurier F – 75019 Paris, Prof. Michel Peuchmaur
Università di Padova e Istituto di Anatomia Patologica per le neoplasie dei tessuti molli e per i
tumori rari dell’infanzia e Laboratorio di Oncologia per lo studio biologico- molecolare del
rabdomiosarcoma e del tumore di Ewing/PNET
Servizio di Anatomia Patologica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna per la patologia
neoplastica ossea
King’s College dell’Università di Londra per la patologia epatica
Ospedale St. John’s dell’Università di Londra per la patologia cutanea
Istituto Nazionale per i Tumori di Milano per i tumori renali pediatrici
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Claudio
Gambini
Ruolo delle molecole non classiche del Complesso Maggiore di
Istocompatibilità (HLA-E, HLA-F, HLA-G) e meccanismi di
reclutamento linfocitario nelle neoplasie del Sistema Nervoso
Centrale dell’età pediatrica.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Claudio
Gambini
Studio della patologia abortiva spontanea del primo trimestre.
Correlazione tra aspetti isto-morfologici e anomalie cromosomiche
determinate con tecnica Fish e citofluorimetria
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
129
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
NEURORADIOLOGIA
DIRETTORE
Andrea Rossi
tel.: 010 5636 618
e-mail: [email protected]
STAFF
Carlo Gandolfo : I.P. Neuroradiologia Vascolare e Interventistica
Giovanni Morana : I.P. Metodiche di Neuroimaging Avanzato
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Claudia Ricci
telefono: 010 5636 530
Capotecnico e referente assicurazione qualità:
Piero Sorrentino
Personale tecnico:
Eleonora Cioetto
Claudia Mancini
Alberto Maria Santelia
ATTIVITÀ CLINICA
L’attività clinica dell’UO Neuroradiologia si articola lungo due principali direttrici: diagnostica delle
patologie del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e del suo contenente, e
terapia interventistica endovascolare e percutanea delle malformazioni vascolari del distretto
endocranico, cervico- facciale e rachideo.
ATTIVITÀ DIAGNOSTICA
L’attività diagnostica si basa in maniera prevalente sull’utilizzo della Risonanza Magnetica (RM) e
della Tomografia Computerizzata (TC).
RM
L’unità RM in dotazione (Philips Intera Achieva vers. 2.6, potenza di campo 1.5 Tesla), ubicata
presso il Padiglione RM, è una apparecchiatura di ultima generazione fornita di tutte le dotazioni
tecnologiche avanzate che consentono, oltre a studi morfologici convenzionali di altissima qualità,
anche applicazioni di natura funzionale quali studi della diffusione e del tensore della diffusione
(trattografia), perfusione sia con metodica di suscettibilità dinamica che con arterial spin labeling,
spettroscopia con tecniche a voxel singolo e di chemical shift imaging tridimensionale, e RM
funzionale per studio dell’attivazione corticale (tecnica BOLD).
La metodica RM è utilizzabile nel neonato, nel bambino e adolescente. Nel caso il paziente non
sia collaborante (per motivi di età o sulla base del quadro clinico) gli esami vengono svolti in
130
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
regime di sedazione profonda con la collaborazione del personale dell’UO Anestesia e
Rianimazione); in questo caso è richiesto il ricovero in ambiente ospedaliero. I pazienti
collaboranti vengono esaminati in regime sia di ricovero che day hospital o ambulatoriale.
L’eventuale somministrazione del mezzo di contrasto paramagnetico (chelati del gadolinio) per
via endovenosa è decisa dallo specialista neuroradiologo sulla base delle indicazioni cliniche e/o
dei reperti riscontrati all’esame di base.
Vengono eseguiti anche esami RM per lo studio dell’encefalo e del rachide fetale. Tali esami
possono essere effettuati in regime ambulatoriale a partire dalle 19- 20 settimane di gestazione e
non richiedono alcuna forma di sedazione materno- fetale.
TC
L’unità TC in dotazione (Siemens Sensation 64) è ubicata presso il Padiglione 17 nei locali
dell’UO Radiologia con la quale è condivisa. Lo studio TC, in ragione della rapidità di acquisizione
delle immagini, non richiede nella maggior parte dei casi la sedazione del paziente. L’accesso a
tale metodica è strettamente correlato a principi di giustificazione dell’esame, in accordo con le
vigenti normative radioprotezionistiche. Vengono eseguiti esami dell’encefalo, del rachide
(valutazioni mirate di singoli segmenti) e di aree anatomiche specifiche quali l’osso temporale
(studio delle rocche petrose) e l’orbita. In casi selezionati può porsi l’indicazione alla
somministrazione di mezzo di contrasto iodato per via endovenosa.
ATTIVITÀ INTERVENTISTICA
Angiografia interventistica
L’angiografia è un esame diagnostico che consente la visualizzazione dell’albero vascolare
encefalico e midollare e svolge un ruolo importante nella diagnostica di alcune specifiche
affezioni, in particolare quelle del versante malformativo vascolare. Il versante dell’angiografia
interventistica si avvale di una tecnologia di recente introduzione e di grande interesse, che
consiste nella terapia per via endovascolare, “a cielo coperto”, delle malformazioni vascolari e
degli aneurismi, sia intracranici che del distretto cranio- facciale oltre che l’embolizzazione
prechirurgica di masse tumorali (meningiomi, emangiomi). Lo sviluppo di tale tecnica, che
consente in molti casi di ovviare al ben più invasivo intervento neurochirurgico o anche,
frequentemente, di offrire una possibilità terapeutica a casi altrimenti incurabili, ha fatto emergere
una figura professionale nuova, il Neuroradiologo Interventista, che non deve occuparsi
esclusivamente del gesto tecnico dell’embolizzazione ma rappresenta una nuova figura clinica
che segue e tratta il Paziente durante tutto il percorso clinico, dalla diagnosi, alla gestione
dell’approccio mutidisciplinare, al follow- up dopo trattamento, facendosi carico in prima persona
della gestione del malato in pieno concerto e collaborazione con altre figure professionali
(Neurochirurgo, Rianimatore, Chirurgo Vascolare).
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
L’attività di Neuroradiologia Interventistica viene svolta in collaborazione con il Dott. Lucio
Castellan, Direttore dell’UO Neuroradiologia dell’Ospedale San Martino di Genova, che opera
presso l’Istituto Gaslini in veste di consulente.
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Andrea
Rossi
Validazione della Risonanza Magnetica quale metodica adiuvante
nella diagnosi della patologia del sistema nervoso centrale in epoca
prenatale
In epoca fetale, l'esame di risonanza magnetica (RM) non viene
condizionato dai fattori materno/fetali, garantisce uno studio multiplanare
(piani assiale, sagittale e coronale) e fornisce pertanto un accurato
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
131
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
132
Relazione Clinico-Scientifica 2009
dettaglio anatomico e morfologico delle strutture encefaliche e spinali. La
maggiore indicazione è il riscontro ecografico di una dilatazione
ventricolare; altre indicazioni includono la caratterizzazione di anomalie
di riscontro ecografico oppure condizioni di infezione materno-fetale,
disordini genetici (anomalie cromosomiche), gravidanza ad alto rischio
per lesioni cerebrali (ipossia, trauma, morte di un feto in gravidanza
gemellare) o anomalie extracerebrali che possono associarsi a
malformazioni cerebrali (cardiomiopatie, anomalie renali, ..). Inoltre, le
nuove prospettive di studio con sequenze in Diffusione e la Spettroscopia
offrono nuove applicazioni in particolar modo nello studio della patologia
vascolare encefalica fetale e in casi di patologia della sostanza bianca.
Si propone una valutazione prospettica dei pazienti sottoposti a RM in
epoca fetale valutando, quando disponibile (prosecuzione della
gravidanza), l’outcome postnatale e confrontando i reperti RM pre- e
post-natali. Nel contempo si propone la costituzione di un database
normativo per la valutazione dei principali parametri biometrici della testa
e dell’encefalo fetale nelle varie fasi della gestazione.
Dipartimento di Diagnostica per Immagini
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA
Dott. Giorgio Dini
EMATOLOGIA ED ONCOLOGIA PEDIATRICA
DIRETTORE
Giorgio Dini
telefono: 010 5636.715
fax: 010 5636.714
e-mail: [email protected]
U.O.S. Citogenetica Emato-Oncologica
Incarico Struttura Semplice:
Claudio Panarello
Dirigenti Sanitari:
Cristina Morerio
Personale tecnico:
Antonella Casalaro
U.O.S. Day Hospital e Assistenza Domiciliare
Incarico Struttura Semplice:
Sandro Dallorso
Dirigenti Sanitari:
Luca Manfredini
Maurizio Miano
Francesca Scuderi
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Daniela Trucco
telefono: 010 5636 551
U.O.S. Ematologia Clinica e Laboratorio
Incarico Struttura Semplice:
Carlo Dufour
Dirigenti Sanitari:
Francesca Fioredda
Marina Lanciotti
Maurizio Miano
Concetta Micalizzi
Johanna Svahn
Referente assicurazione qualità:
Daniela Caprino
telefono: 010 5636 694
fax: 010 5636 714
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
133
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Sandra Seminara
U.O.S. Emofilia, Patologie della Coagulazione, Emostasi Clinica e di Laboratorio
Incarico Struttura Semplice:
Angelo Claudio Molinari
Dirigenti Sanitari:
Maura Aquila
Maria Patrizia Bicocchi
Paolo Perutelli
U.O.S. Neuroncologia
Incarico Struttura Semplice:
Maria Luisa Garrè
Dirigenti Sanitari:
Claudia Milanaccio
U.O.S. Oncologia Clinica
Incarico Struttura Semplice:
Alberto Garaventa
Dirigenti Sanitari:
Loredana Amoroso
Massimo Conte
Guia Hanau
Carla Manzitti
Marilina Nantron
Referente assicurazione qualità:
Massimo Conte
telefono: 010 5636 694
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Orietta Vianello
telefono: 010 5636 410
U.O.S. Trapianto di Cellule staminali ematopoietiche Clinica e di Laboratorio
Incarico Struttura Semplice:
Edoardo Lanino
Dirigenti Sanitari:
Daniela Di Martino
Maura Faraci
Giuseppe Morreale
Referente assicurazione qualità:
Giuseppe Morreale
telefono: 010 5636 405
fax: 010 37777133
Coordinatrice infermieristica e Referente Assicurazione Qualità:
Simona Calza
telefono: 010 5636 508
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
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•
134
ONCOLOGIA CLINICA
EMATOLOGIA CLINICA E DI LABORATORIO
EMOSTASI E TROMBOSI
TRAPIANTO CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE (TCSE)
ASSISTENZA DOMICILIARE
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
•
•
DAY HOSPITAL
NEURO- ONCOLOGIA
Afferisce all’U.O.C. Neurochirurgia con personale dell’U.O.C. Ematologia e Oncologia Dal
1984, costituisce uno dei riferimenti AIEOP per l’attività di assistenza e ricerca clinica rivolta
ai bambini affetti da tumori del SNC, coordinando lo sviluppo e l’applicazione dei protocolli
clinci, l’inquadramento diagnostico e le strategie di salvataggio.
Nel 2007 sono stati diagnosticati e trattati presso l’Istituto Giannina Gaslini (U.O.
Neurochirurgia e U.O. Ematologia ed Oncologia Pediatrica con coordinamento della S.S. di
Neuroncologia ad esse afferente) 56 nuovi casi di Tumore del Sistema Nervoso Centrale. I
casi in attivo follow–up a partire dal 1990 sono 701. Il reclutamento medio annuale negli
ultimi 3 anni è di 49,3 casi/anno.
Le consulenze esterne effettuate nel 2007 dal responsabile della S.S. Neuro- Oncologia sono
state mediamente 1,5 alla settimana per un totale di 70. La S.S. Neuro- Oncologia è
referente Nazionale per lo Studio dei bambini affetti da neoplasie maligne al di sotto dei 3
anni di vita, per il trattamento dei tumori a cellule germinali intracranici e per lo studio dei
tumori Rabdoidi cerebrali (Dr.ssa ML Garrè Referente Europeo).
Il servizio, accanto all’attività clinica, svolge ricerca di laboratorio sul tema degli Ependimomi
(grant AIRC progetto inter- regionale responsabile Dr.ssa Garrè), sul Medulloblastoma (in
collaborazione con Dr. Tonini IST, grant AIRC inter- regionale), sulla predisposizionee
genetica (in collaborazione con Genetica Medica, Università di Genova, ed IST).
Tale ricerca è effettuata presso il Laboratorio di Neurochirurgia (Dr.ssa V. Capra) ed in
collaborazione con l’U.O. Anatomia Patologica; essa è supportata dall’Associazione per la
ricerca sui tumori cerebrali del bambino.
- CITOGENETICA
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
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Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (A.I.E.O.P.) Comitati strategici
per i tumori solidi, i tumori del SNC, ed i Linfomi di Hodgkin e non- Hodgkin, le Sindromi da
Insufficienza Midollare. Gruppo Cooperativo Europeo Neuroblastoma (E.S.I.O.P.- NB).
Laboratorio di Genetica di S. Giovanni Rotondo (FG), Dipartimento di Biochimica
dell'Università di Napoli, U.O. di Citogenetica e Genetica dell'Azienda Ospedaliera di Careggi–
Firenze, Centro Emofilia e Trombosi, I.R.C.C.S. Ospedale Maggiore Milano e Centro Emofilia,
Ospedale di Castelfranco Veneto (Gruppo di Lavoro Genetica dell’A.I.C.E.–Associazione
Italiana Centri Emofilia) e con Centri A.I.E.O.P. di Padova, Torino, Bari e Catania.
Dipartimento di Oncologia, Biologia e Genetica dell’Università di Genova: Studio della
ricostituzione immunitaria dopo trapianto di cellule staminali emopoietiche e studio del ruolo
delle cellule NK nelle Aplasie Midollari. Laboratorio di Immunogenetica, IST Genova selezione
dei donatori non consanguinei; studio delle sostituzioni aminoacide nelle varianti alleliche HLA
(Cl. I).
DIMES, Università degli Studi di Genova; DOBIG, Università degli Studi di Genova, Istituto
Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova; analisi della lisi tumorale NK- mediata nel
neuroblastoma e in leucemie acute pediatriche.
Dipartimento di Emato- Oncologia (DEMO) – Centro Cellule Staminali. Azienda Ospedaliera
Ospedale San Martino, Genova.
Commissione Europea, Contratto QLRT- 2001- 01768, SIOPEN- R- NET, “Ottimizzazione
procedure leucoaferetiche in Europa in pazienti affetti da Neuroblastoma alto rischio”.
Laboratorio Differenziamento Cellulare, Centro Biotecnologie Avanzate, IST.
Department of Haematology Hospital's Center of Science and Innovation. Aalborg, Denmark.
Quality Assessment of Autologous Haematopoietic Blood Progenitor and Stem Cell Grafting:
QA- 01study CRF project.
Forum Nazionale Cure Palliative Pediatriche- Fondazione Vaticana Maruzza Lefebvre
D'Ovidio: promozione dell’Assistenza Domiciliare in Oncologia Pediatrica.
Neuropathology Department University of Bonn (per neuro patologie e studio genetico tumori
cerebrali).
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
135
Istituto Giannina Gaslini
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Relazione Clinico-Scientifica 2009
Kinderklinik University di Dusseldorf per lo studio dei Tumori a Cellule Germinali.
Dipartimento di Pediatria Università di Padova per studio Genetico dei Tumori in NF1. Société
Internazionale D’Oncologie Pediatrique (S.I.O.P.): CNS Sub- Committe.
Dipartimento di Ematologia, Ospedale San Martino di Genova, studio delle insufficienze
midollari selezione positiva di cellule CD34+ da staminoaferesi al fine di trapianto.
Gruppo Cooperativo AIEOP: diagnosi e terapia delle Leucemie.
Centro Trombosi Universitario al DIMI Dipartimento di Medicina Interna, Università di Genova.
Divisione di Ortopedia Chirurgica Ospedale Careggi di Firenze.
Laboratorio di Fisiopatologia degli impianti ortopedici Istituti Ortopedici Rizzoli.
Cattedra di Genetica Medica, Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche
Università dell’Insubria: Analisi citogenetica e genetico- molecolare di patologia mendeliana
predisponente a displasie e neoplasie di importanza ematologica associate a specifiche
anomalie cromosomiche (S. di Schwachman, neutropenie ereditarie)
Oregon Cancer Center, Portland, Oregon (USA). Professor Grover Bagby.
Chirurgia ortopedica protesica, Ospedale S. Corona, Pietra Ligure (responsabile Dott. Guido
Grappiolo)
Struttura Complessa di Urologia dell’ Ospedale Galliera di Genova
Medicina Nucleare dell’Ospedale Galliera di Genova
Chirurgia Tiroidea dell’Ospedale Galliera di Genova
Radioterapia IST di Genova
Laboratorio Fondazione Neuroblastoma IST
Nell’ambito del progetto di cooperazione sanitaria tra l’IRCCS Giannina Gaslini e l’Istituto
Fundeni di Bucarest (Romania) vengono effettuate prestazioni di diagnostica citogenetica a
pazienti dell’Istituto Fundeni affetti da leucemia e mielodisplasia nonché il training di personale
sanitario sulle attività del laboratorio di citogenetica ematoncologica.
Prof. Francesco Pasquali, Cattedra di Genetica Medica, Dipartimento di Scienze Biomediche
Sperimentali e Cliniche Università dell’Insubria. Analisi citogenetica e genetico-molecolare di
patologia mendeliana predisponente a displasie e neoplasie di importanza ematologica
associate a specifiche anomalie cromosomiche (S. di Shwachman, neutropenie ereditarie)
(http://www.uninsubria.it/uninsubria/dipartimenti/dipsbsc.html)
Prof.ssa Roberta Vanni, Cattedra di Biologia e Genetica, Dipartimento di Scienze e
Tecnologie biomediche, Università di Cagliari. Analisi citogenetica convenzionale e
molecolare di tumori solidi pediatrici (http://people.unica.it/disteb/biologia-e-genetica/)
Prof. Mariano Rocchi, Dipartimento di Genetica e Microbiologia, Università di Bari. Risorse per
citogenetica molecolare (http://www.biologia.uniba.it/DIGEMI/)
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
136
Sandro
Dallorso
Follow-up clinico dei soggetti fuori terapia dopo un tumore
contratto in età pediatrica
Si stima che attualmente oltre il 75% dei bambini che si ammalano di
tumore concluda in persistente remissione completa il programma
terapeutico previsto, ed entra quindi in un fase di “fuori terapia”. E’ noto
peraltro
che
i
trattamenti
somministrati,
possono
influire
sull’accrescimento e sullo stato di salute della popolazione “fuori terapia”.
Dati recenti documentano che se si estende il follow-up, circa il 40% dei
soggetti guariti da tumore soffre di patologie croniche di grado grave o
gravissimo. E’ responsabilità dei medici che hanno trattato questi
soggetti, garantire un follow-up specifico in base ai trattamenti ricevuti
per permettere una prevenzione e/o diagnosi precoce di effetti collaterali
che, se non riconosciuti per tempo, potrebbero compromettere la loro
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Relazione Clinico-Scientifica 2009
qualità e spettanza di vita.
Al Gaslini viene seguito il gruppo più numeroso di tutta Italia di soggetti
fuori terapia, con oltre 1500 soggetti che hanno sospeso le cure da oltre
più di due anni.
All’interno dell’”ambulatorio dei fuori terapia” dell’U.O. di Ematologia ed
Oncologia pediatrica verranno messe a punto delle “linee guida” per il
follow-up dei soggetti fuori terapia, stratificate in base al tipo e stadio del
tumore primitivo (follow-up oncologico) e al tipo e dose cumulativa dei
trattamenti chemio o radioterapici ricevuti (follow-up d’organo).
In collaborazione con i vari servizi dell’istituto e con altri ospedali
genovesi, ogni soggetto in follow-up effettuerà periodici controlli in base a
quanto proposto dalle linee guida.
Ogni effetto collaterale verrà
classificato utilizzando i Common Terminology Criteria forf Adverse
Evenets (CTCAE). Sarà quindi possibile valutare la prevalenza e gravità
degli effetti tardivi e contemporaneamente attivare programmi di
prevenzione primaria e/o secondaria.
Alberto
Garaventa
Sviluppo di nuovi approcci terapeutici nei tumori solidi pediatrici.
Negli ultimi anni sono stati fatti importanti progressi nella diagnosi e nel
trattamento dei tumori pediatrici che hanno consentito un notevole
miglioramento della prognosi e della qualità di vita. I pazienti che alla
diagnosi si presentano in forma metastatica o che sviluppano recidiva o
progressiva però hanno ancora oggi una prognosi severa con possibilità
di guarire è del 25%.
Data la rarità di queste patologie la collaborazione internazionale è
elemento indispensabile per lo studio di nuove molecole in tempi utili. La
Divisione di Emato Oncologia del Gaslini è uno dei membri fondatori del
gruppo europeo per il Neuroblastoma, di quello per lo studio di alcuni
tumori cerebrali e e uno dei 4 centri italiani membri del consorzio
europeo per lo studio dei nuovi farmaci.
Il rapido sviluppo di cooperazioni internazionali in campo oncologico
pediatrico ha recentemente favorito anche la costituzione di un gruppo di
studio europeo per la
sindrome opsomioclonica un raro quadro
neurologico associato a volte al neuroblastoma, in cui i 2/3 dei soggetti
sviluppa nel tempo gravi sequele neuropsicologiche. Obiettivo del gruppo
europeo è appunto quello di implementarne le conoscenze
sull’eziopatogenesi, e valutare prospetticamente nuovi approcci
terapeutici di salvataggio.
Stiamo valutando l’attività antitumorale del Topotecan in combinazione
con Vincristina e Doxorubicina nel protocollo di prima linea europeo per i
pazienti ad alto rischio ed è in corso di elaborazione un nuovo protocollo
che ne prevede l’impiego combinato a farmaci modificatori della risposta
(Bortezomib). E’ prossimo alla chiusura il protocollo clinico per la
valutazione di fase I-II dell’Imatinib e i risultati saranno disponibili a
breve.E’in corso lo studio dell’impiego della radioterapia metabolica con
alte dosi di I131 MIBG combinata nei pazienti con neuroblastoma. Per i
tumori metastatici dei tessuti molli è stato avviato un protocollo
internazionale per valutare l’attività dell’anticorpo monoclonale
Bevacizumab con attività anti-neoangiogenesi, questa molecola verrà
utilizzata anche in alcune neoplasie cerebrali.Per tutte le neoplasie solide
recidivate è stato aperto un protocollo internazionale che vuole valutare
l’attività antitumorale di una nuova combinazione di farmaci antiblastici
(Topotecan e Temozolomide).
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
137
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
In questi studi la risposta viene valutata anche con tecnica di biologia
molecolare atte a valutare la malattia minima midollare e circolante.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
138
Maria Luisa
Garrè
Studio genetico - molecolare dei tumori cerebrali pediatrici.
L’incidenza dei tumori cerebrali del bambino è alta ed è circa il 20% di
tutti i tumori solidi al di sotto dei 19 anni. I tumori del SNC sono la prima
causa di morte per tumore nel bambino, con un’ incidenza mondiale di
circa 6-7:100.000 bambini all’ anno. Questi tumori sono classificati sulla
base dell’istologia (tipo di tumore e grado), della sede intracranica
d’insorgenza e sulla presenza di disseminazioni intracerebrali, tutti fattori
che ne condizionano sia il trattamento che la prognosi. Gli studi
immunoistochimici, citogenetici e genetico-molecolari associati alla
misurazione dell’ attività mitotica, permettono di eseguire una corretta
diagnosi e di effettuare una classificazione sempre più precisa. I
principali criteri utilizzati per decidere il trattamento di tali tipologie
tumorali sono l’età di insorgenza alla diagnosi, la presenza di sindromi
associate (NF1, Sclerosi Tuberosa, sindrome di Li Fraumeni, sindrome di
Gorlin e di Turcot) e la possibile presenza di metastasi. Inoltre, ai fini di
impostare un appropriato e specifico trial terapeutico, sono fondamentali
la strategia di resezione chirurgia impostata e la scelta di un adeguato
trattamento chemio-radioterapico, valutando contemporaneamente sia la
qualità di vita (QoL) che la sopravvivenza del paziente.
Abbiamo, quindi, deciso di analizzare dal punto di vista biologico i tre
maggiori istotipi tumorali del SNC: gliomi,
medulloblastomi ed
ependimomi, accuratamente selezionati dalla nostra casistica pediatrica,
come brevemente descritto nel programma. Il fine è quello di
approfondire le caratteristiche genetico-molecolari di questi tumori, grazie
anche all’ allestimento di culture cellulari primarie e di linee cellulari
stabilizzate per le varie tipologie tumorali da utilizzare come modelli per
studi in vitro.
L’approccio analitico riguarda l’uso della tecnologia del micro-array che
permette di analizzare l’intero “trascrittoma” delle cellule tumorali. I dati di
gene expression così ottenuti sono analizzati mediante due distinti ed
indipendenti algoritmi di analisi, sulla base di specifiche caratteristiche
clinico-biologiche (sede, età di insorgenza, grado, fenotipo).
L’interpolazione dei risultati ottenuti dai distinti algoritmi di analisi ha
prodotto liste di geni differenzialmente espressi all’interno delle categorie
dicotomizzate sulla base delle specifiche caratteristiche clinicobiologiche. Tali geni sono stati confermati mediante Q-PCR utilizzando
sistemi da noi disegnati sulla base delle nostre conoscenze molecolari.
La stessa tecnologia è stata utilizzata per la validazione dei risultati su
una casistica indipendente.
Il miglioramento della prognosi dei pazienti affetti da tumore cerebrale
dipende largamente dall’impostazione di strategie terapeutiche realizzate
sempre più su misura del singolo paziente e perciò siano maggiormente
efficaci perchè basate sulla comprensione dei meccanismi patogenetici
di questi tumori.
Garrè ML et al. Medulloblastoma variants: age-dependent occurrence
and relation to Gorlin syndrome-A new clinical perspective. Clin Cancer
Res. 2009 Apr 1;15(7):2463-2471. Epub 2009 Mar 10.
Raso A et al. Detection of trans-placental melanoma metastasis using
Quantitative-PCR. Diagnostic Molecular Pathology, 2010 accepted.
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
Istituto Giannina Gaslini
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Sandro
Dallorso
Estensione del servizio di assistenza Domiciliare a pazienti con
patologie non emato-oncologiche
Dall’anno 2000 è attivo, presso l’UOC Ematologia-Oncologia Pediatrica,
il servizio di Assistenza Domiciliare (AD) che garantisce una continuità
assistenziale medico-infermieristica complementare al complessivo
percorso diagnostico-terapeutico effettuato in regime di ricovero ordinario
o di Day Hospital. Tale attività ha dimostrato in questi anni di ben
rispondere ai bisogni socio-sanitari dei pazienti affetti da patologie
emato-oncologiche e delle loro famiglie, consentendo al contempo un
significativo risparmio di risorse, specialmente in termini di maggior
disponibilità di posti letto.
In analogia all’esperienza in Ematologia-Oncologia si ritiene che anche
pazienti affetti da patologie non-emato-oncologiche, portatori delle c.d.
condizioni croniche complesse (Cronic Complex Condition) possano, in
varie fasi del loro percorso diagnostico-terapeutico, avvantaggiarsi di
questa nuova modalità assistenziale.
Claudio
Panarello
Studio integrato mediante citogenetica convenzionale, FISH e
comparative genomic hybridization su microarray (a-CGH) per una
più precisa definizione dei riarrangiamenti cromosomici in
oncoematologia pediatrica.
Riarrrangiamenti cromosomici sono stati riportati in più di 56000
neoplasie maligne e benigne. La citogenetica convenzionale ha
dimostrato che lesioni cromosomiche specifiche sono correlate a
determinati sottotipi di neoplasie ematologiche ed a specifici istotipi di
tumori solidi e che alcune di queste predicono il decorso clinico della
malattia in modo così accurato da identificare i pazienti che debbono
essere avviati a procedure terapeutiche mirate . La precisa definizione
dei punti di rottura da cui ha origine un’anomalia cromosomica di
struttura, in particolare nel caso di traslocazioni, ha portato
all’identificazione di geni che svolgono un ruolo cruciale nell’ematopoiesi
normale ed in quella leucemica. Le potenzialità diagnostiche della
citogenetica convenzionale presentano i limiti correlati al potere di
risoluzione del microscopio ed alla necessità di ottenere metafasi.
L’introduzione routinaria della ibridizzazione in situ fluorescente (FISH)
ha incrementato negli ultimi anni il numero di tumori con cariotipo
alterato con il limite di individuare alterazioni specifiche di loci
cromosomici conosciuti a priori. Recentemente l’applicazione dell’a-CGH
anche nell’ambito emato-oncologico ha permesso un approccio
“genome-wide”, come la citogenetica convenzionale, ma ad una
risoluzione notevolmente maggiore nella rilevazione delle anomalie
cromosomiche che implicano variazioni nella quantità di DNA.
L’a-CGH permette di rilevare anomalie cromosomiche dovute a variazioni
del numero di copie del genoma. La tecnica si basa sulla coibridizzazione del DNA in esame e del DNA controllo, marcati con due
fluorocromi diversi, su piattaforme di cloni genomici (BAC,
oligonucleotidi, SNP). La risoluzione del “cariotipo molecolare” che si
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
139
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
ottiene dipende soprattutto dalla densità delle sonde impiegate, dalla
performance delle sonde, dalla qualità del DNA analizzato e dalla
capacità del software utilizzato per l’analisi. In tal modo l’a-CGH,
analizzando tutti i cromosomi, fornisce informazioni più dettagliate
rispetto a quelle prodotte dalla citogenetica convenzionale e FISH
identificando regioni delete e duplicate, aree di perdita di eterozigosità e
può definire i punti di rottura di un’anomalia strutturale se sbilanciata. E’
sempre necessario confermare i risultati dell’a-CGH con FISH mirate.
Finalità dello studio è l’applicazione dell’array-CGH in campo ematooncologico pediatrico ad integrazione dell’analisi citogenetica
convenzionale e FISH per indagare nuovi riarrangiamenti cromosomici
allo scopo di definire marcatori genetici di eventuale rilievo prognostico.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
140
Carlo
Dufour
Insufficienze midollari in pediatria. Nuovi strumenti diagnostico
terapeutici
Le insufficienze midollari sono un gruppo eteorgeneo di malattie rare la
cui incidenza è largamente sottostimata pSi stimata. L pià frequenti
includono l’anemia aplastica acquisita, l’Anemia di Fanconi, la
Discheratosi congenita e le neutropenie croniche gravi. La diagnostica di
tali malattie è basta sulla combinazion di test fenotipci ( Morfologia e
citofluorimentria
del
midillo
osseo),
funzionali
(gruppi
di
complementazione con vettore retrovirale) e test molecolari (studio di
mutazioni).
La difficoltà fondamentale di tale diagnostica è la dispersione che
impedisca di raggiungere adeguate expertise xpertise sia cliniche sia
laboratoristiche
che
possono
essere
sorpassate
attraversa
centralizzazione dei campioni ed ei pazineti.
La rarità della malattie è in genere di ostacolo all’ offerta ai pazienti delle
migliori scelte opzioni terapeutiche ge disponibili. Anche questo ostacolo
è superabile grazie alla flusso centralizzato di pazienti in uno o pochi
Centri centri selezionati. La UOS Ematologia Clinica e di Laboratorio dell
Istituto Gaslini offre entrambe queste prerogative poiche dal 2002 ad
oggi il flusso sia di campioni biologico per diagnosi sia di pazenti con
problematice da insufficienza midolare è in costante crescendo.
Il progetto si prefigge di fornire un pacchetto diagnostico aggiornato con
test avanzati non routinari a soggetti con sospette sospette sindromi da
insufficienza midollare sia Liguri sia provenienti da altre Regioni grazie
alle competenze del laboratorio di Ematologia ed alle strutture presenti in
Istituto (Banca Cellulare, sequenziatori).
In aggiunta, terminato il processo di affinamento diagnostico ai pazienti
verrà offerta il programma terapeutico più aggiornato includendo anche
studi sperimentale, già attivi presso l’Istituto e registrati presso
l’Osservatorio Ministeriale.
Edoardo
Lanino
Fisiopatologia del trapianto allogenico di cellule staminali
emopoietiche: aspetti clinici ed immunologici
Il centro TCSE opera all’interno dell’Istituto da 25 anni e dal 1987 effettua
trapianti allogenici utilizzando cellule staminali midollari, periferiche e
cordonali su pazienti pediatrici affetti da patologie congenite ed acquisite,
neoplastiche e non neoplastiche. L’attività di ricerca clinica ha sempre
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Relazione Clinico-Scientifica 2009
mirato allo sviluppo e alla applicazione di protocolli diagnostici e
terapeutici per la prevenzione, il monitoraggio e il trattamento delle
complicanze tossiche ed immunologiche del TCSE. L’attività
laboratoristica ha riguardato vari aspetti del follow up precoce e tardivo
del post trapianto, quali la ricostituzione immunologica (RI) e lo studio del
chimerismo in relazione anche ai possibili esiti clinici del trapianto quali
GvHD, rigetto e recidiva.
Linee di ricerca clinica e di laboratorio:
1) utilizzo di regimi di condizionamento ridotto allo scopo di definirne
l’indicazione e la relazione con l’esito del trapianto (tossicità,
attecchimento, GvHD, recidiva)
2) tossicità acuta e cronica e sue relazioni con il tipo di
condizionamento
3) applicazione di terapie di seconda linea (Anticorpi monoclonali,
linfofotoaferesi, etc.) nella GvHD acuta refrattaria alle terapie di
prima linea.
4) studio immunofenotipico e molecolare delle popolazioni
linfocitarie in rapporto alle complicanze infettive e immunologiche.
5) monitoraggio della reciproca interazione delle popolazioni T
CD4+ regolatorie e infiammatorie circolanti attraverso il loro
profilo fenotipico e funzionale in relazione a insorgenza ed
evoluzione della GVHD.
6) significato predittivo delle diverse forme di chimerismo su sangue
intero e nelle sottopopolazioni linfocitarie, in particolare nei
trapianti a regime ridotto.
7) analisi fenotipica e funzionale ex vivo delle cellule NK di orgine
cordonale.
Elio
Castagnola
Monitoraggio dell’eziologia delle Infezioni batteriche e micotiche in
bambini sottoposti a chemioterapia antineoplastica o trapianto di
midollo osseo, con particolare riguardo alla comparsa di ceppi
resistenti ai farmaci
Le infezioni rappresentano una importante causa di malattia nei pazienti
immunocompromessi. L’utilizzo di farmaci anti-infettivi a scopo
terapeutico e/o profilattico rappresenta una causa importante di
selezione di ceppi resistenti. L’analisi di questi e venti è importante per
la preparazione di strategie diagnostiche e terapeutiche Questi dati sono
riportati nei soggetti adulti, ma mancano studi in popolazioni pediatriche
ampie.
Si prevede di monitorare il numero di epsodi batteriemici osservati nella
popolazione in studio e la resistenza dei ceppi isolatiati a determinati
antibiotici: oxacillina e vancomicina per i Gram-positivi; amikacina,
piperacillina-tazobactam, meropenem, ceftazidime e ciprofloxacina per i
Gram-negativi. Il numero di isolamenti e il numero di ceppi resistenti
verranno valutati in base alle giornate di ricovero presso la U.O.
ematologia ed oncologia dell’Istituto e “normalizzati” a 1000 giornate di
degenza. Questi dati verranno comparati a quelli osservati negli anni
scorsi e con l’uso dei farmaci antibiotici.
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
141
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE (SIMIT)
DIRETTORE
Gino Tripodi
telefono: 010 5636213-417; 010 3779792
e-mail: [email protected]
STAFF
Francesca Cottalasso
Cinzia Lo Giudice : I.P. Settore Infettivologia
Marina Martinengo : I.P. Settore Medicina Trasfusionale
Mariapina Montera : I.P. Settore donatori
Marco Risso
Lucia Scarso : I.P. Settore Citofluorimetria e Immunopatologia
Fulvia Sindaco : I.P. Settore Immunoematologia
Referente assicurazione qualità:
Dott. Diego Fabio Ardenghi
telefono: 010 5636417
e-mail: [email protected]
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
sig.ra Cecilia Brighenti
telefono: 010 5636213
Capotecnico:
Massimo Solari
ATTIVITÀ CLINICA ED AREE DI ECCELLENZA
-
Monitoraggio immunoematologico di pazienti trapiantati
Aferesi terapeutiche e predepositi di sangue (criopreservati) per autodonazione in
soggetti pediatrici
Raccolta cellule emopoietiche staminali dal periferico mediante procedure aferetiche in
pazienti pediatrici a basso peso
Trattamento della GVHD acuta e cronica con fotochemioterapia extracorporea
Monitoraggio immunocitofluorimetrico del sangue periferico in pazienti stimolati con citochine
a scopo di autotrapianto
Monitoraggio immunocitofluorimetrico del sangue periferico in pazienti sottoposti a fototerapia
extracorporea
Valutazione quali- quantitativa di espianti midollari e di raccolte di staminali dal periferico
Manipolazioni e cripreservazione di cellule staminali emopoietiche
Servizio di Immunologia e Medicina Trasfusionale risulta certificato ISO 9001 ed 2000 dal 21
gennaio 2003 e sottoposto a verifiche periodiche dall’Ente Certificatore BVQI
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
-
142
Sezione di Istologia Dipartimento di Medicina Sperimentale Università degli Studi
di Genova
IBMDR Registro Nazionale Donatori di Midollo Osseo – Genova
Cattedra di Immunologia Clinica Università degli Studi di Genova
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
MALATTIE INFETTIVE
DIRETTORE
Raffaella Giacchino
telefono: 010 5636 220
e-mail: [email protected]
STAFF
Elisabetta Bondi : I.P. Controllo dei protocolli per infezioni occupazionali
Elio Castagnola : U.O.S. Infezioni nell’ospite immunocompromesso
Emilio Cristina : I.P. Infezioni in gravidanza
Giuseppe Losurdo : I.P. Infezione tubercolare ed infezioni del bambino migrante
Enrico Mantero : I.A.S. Controllo infezioni ospedaliere
Maria Grazia Marazzi : I.A.S. Malattie rare ad eziologia infettiva
Cristina Moroni : I.P. Infezioni nel paziente emato oncologico
Angela Tacchella : I.P. Controllo delle infezioni nella fibrosi cistica
Paola Taverna : I.P. Infezioni in gravidanza
Referente assicurazione qualità:
Angela Tacchella
telefono: 010 5636 622
e-mail: [email protected]
Paola Taverna
telefono: 010 5636 641
e-mail: [email protected]
Coordinatrice infermieristica e Referente Assicurazione Qualità:
Rossella Cuneo - (3°piano)
telefono: 010 5636 437
fax: 010 3763436
Patrizia De Gol - (2° piano)
telefono: 010 5636 454
fax: 010 3733450
ATTIVITA’ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
-
Patologie infettive acute e croniche
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
143
Istituto Giannina Gaslini
-
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Infezioni batteriche, micotiche o virali, in pazienti immunocompromessi (in particolare per
malattie emato- oncologiche, trapianti di midollo osseo, sia autologo che allogenico, trapianti
di organo, immunodeficienze primitive)
Trattamenti innovativi delle infezioni nei bambini sottoposti a chemioterapia o trapianto di
midollo osseo o con immunodeficit primitivo
Epatiti acute e/o croniche da HBV, HCV, HAV, sporadiche ed in pazienti politrasfusi (pazienti
emato- oncologici, trapiantati, dializzati)
Infezione e malattia tubercolare
Patologie infettive del bambino immigrato- extracomunitario
Patologie infettive ed infiammatorie del S.N.C.
Infezioni a trasmissione verticale
Counselling infettivologico a donne con infezione in gravidanza
Counselling vaccinale e vaccinazioni a rischio
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Società Italiana di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica- Gruppo di Epatologia:
Osservatorio per l’infezione dell’epatite da virus C in Italia – Clinica e terapia dell’infezione da
HCV- HBV nel bambino immigrato – Steatosi e HCV
Euro Wilson: diagnosi e terapia del M. di Wilson
Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Immigrato della Società Italiana di Pediatria: studio
epidemiologico delle infezioni ed in particolare della tubercolosi nel bambino immigrato
Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT): studio epidemiologico dell’infezione
tubercolare negli immigrati
Società Italiana di Neonatologia – Gruppo di Infettivologia neonatale: Task forcesulle infezioni
fungine
Associazione Italiana Emato- Oncologica Pediatrica (AIEOP), CSD Infezioni e CSD terapia di
supporto: infezioni in bambini sottoposti a chemioterapia o trapianto di midollo osseo
Infectious Diseases Group dell’European Organization for Research and Treatment of Cancer
(EORTC): infezioni nel paziente emato- oncologico
Early and Late Toxicity Educational Committee (ELTEC)
International Pediatric Fungal Network (PFN), Duke University School of Medicine, USA
Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo (GITMO): Infezioni micotiche in pazienti trapiantati di
midollo
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
144
Elio
Castagnola
Monitoraggio dell’eziologia delle Infezioni batteriche e micotiche in
bambini sottoposti a chemioterapia antineoplastica o trapianto di
midollo osseo, con particolare riguardo alla comparsa di ceppi
resistenti ai farmaci
Le infezioni rappresentano una importante causa di malattia nei pazienti
immunocompromessi. L’utilizzo di farmaci anti-infettivi a scopo
terapeutico e/o profilattico rappresenta una causa importante di
selezione di ceppi resistenti. L’analisi di questi e venti è importante per
la preparazione di strategie diagnostiche e terapeutiche Questi dati sono
riportati nei soggetti adulti, ma mancano studi in popolazioni pediatriche
ampie.
Si prevede di monitorare il numero di epsodi batteriemici osservati nella
popolazione in studio e la resistenza dei ceppi isolatiati a determinati
antibiotici: oxacillina e vancomicina per i Gram-positivi; amikacina,
piperacillina-tazobactam, meropenem, ceftazidime e ciprofloxacina per i
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Gram-negativi. Il numero di isolamenti e il numero di ceppi resistenti
verranno valutati in base alle giornate di ricovero presso la U.O.
ematologia ed oncologia dell’Istituto e “normalizzati” a 1000 giornate di
degenza. Questi dati verranno comparati a quelli osservati negli anni
scorsi e con l’uso dei farmaci antibiotici.
Dipartimento di Ematologia ed Oncologia
145
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI EMERGENZA E ACCETTAZIONE
Dott. Pasquale Di Pietro
Pronto Soccorso Medico e Medicina d’Urgenza
DIRETTORE
Di Pietro Pasquale
telefono: 010 5636 273
fax: 0103760603
e-mail: [email protected]
STAFF
Ornella Bellagamba : I.P. Patologia respiratoria acuta e terapia del dolore in P.S. e Medicina
d’Urgenza
Simona Costabel : I.P. Percorsi assistenziali dei ricoveri in O.B.I. ed urgenze infettivologiche in
P.S. e Medicina d’Urgenza
Carla Debbia : I.P. Epidemiologia clinica compresi gli incidenti in P.S. e gli avvelenamenti
Maria Cristina Diana : I.P. Patologia infettiva; ricerche cliniche e progetti di ricerca. Simulazione
pediatrica avanzata
Piero Gianiorio : I.A.S. Ambulatorio – DH e Farmacovigilanza
Mario Lattere : I.A.S. Tossicologia e Unità di Crisi
Michela Mocchi
Antonella Palmieri : I.P. ALTE e patologia neonatologica acuta
Emanuela Piccotti : U.O.S. Gestione Pronto Soccorso
Daniela Pirlo
Salvatore Renna : U.O.S. Gestione Degenza Breve
Marta Romanengo : I.P. Maltrattamento ed abuso
Barbara Tubino
Marta Vandone
Giovanna Villa
Referente assicurazione qualità:
Barbara Tubino
telefono: 010 5636351 – 245
e-mail: [email protected]
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Laura Gambino - Pronto Soccorso
telefono: 010 5636 245 – 661
fax: 010382466
Donatella Passalacqua - Medicina D’Urgenza
146
Dipartimento di Emergenza e Accettazione
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
telefono: 010 5636 351 – 353
fax: 010 3760603
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
-
Pronto soccorso pediatrico
Osservazione Breve Intensiva
Degenza breve
Medicina d’urgenza pediatrica con posti letto di terapia semintensiva
Ambulatorio
Day Hospital finalizzato alla dimissione precoce dalla degenza breve
Attività di tossicologia
Centro di riferimento per l’Apparent Life Threatening Event
Attività diFarmacovigilanza
Centro di riferimento nazionale per la stesura di linee guida in emergenza
Centro di riferimento per la prevenzione degli incidenti
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
-
Ricerca Multicentrica (Padova, Roma, Napoli, Genova) sulla sicurezza dei farmaci
in pediatria organizzato con il Ministero della Salute;
Ricerca Multicentrica sull’utilizzo di Ondasetron in gastroenterite
Ricerca Multicentrica “EPISTREP: studio prospettico multicentrico per valutare in Italia
l’incidenza in malattie invasive batteriche in bambini di età inferiore a 5 anni con febbre >
39°C”
RICERCHE IN CORSO 2010
-
Valutazione dell’efficacia di Adrenalina e Soluzione Salina Ipertonica per via inalatoria nel
trattamento della bronchiolite
Monitoraggio con cadenza annuale dell’appropriatezza dei ricoveri da P.S. Medico verso
Medicina d’Urgenza e verso tutte le U.O. di destinazione secondo gli standards internazionali
del PAEP/PRUO
Dipartimento di Emergenza e Accettazione
147
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE E DI LABORATORIO
Dott. Giovanni Melioli
Laboratorio Centrale Analisi
DIRETTORE
Giovanni Melioli
telefono: 010 5636 832
e-mail: [email protected]
STAFF
Roberto Bandettini : I.A.S. Microbiologia
Giuliana Cangemi
Maura Chierici
Marco Cingolani
Raffaella Cozzani
Eddi Di Marco
Fabio Facco
Patrizia Fortini
Salvatore Mangraviti : U.O.S. Biochimica Clinica
Graziana Manno
Giovanni Nattero
Candida Palmero
Luisa Pescetto
Anna Maria Rabagliati
Luigia Ricagni
Rossella Ricci
Referente assicurazione qualità:
Anna Maria Rabagliati
telefono: 010 5636 822 (823)
Capotecnico:
Ennio Biagini
Sergio Terrasi
ATTIVITÀ CLINICA
Il Laboratorio Centrale di Analisi svolge un’attività clinica nel campo delle indagini diagnostiche
in vitro su differenti materiali patologici e nel corso dell’anno vengono effettuati oltre 1.600.000
indagini di laboratorio. L’attività assistenziale si svolge nell’arco dell’intera giornata per tutti i
giorni dell’anno operando nel campo della chimica clinica, ematologia, coagulazione,
148
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
microbiologia,sierologia, immunologia clinica ed allergologia. Svolge inoltre indagini di elevata
complessità nel campo della endocrinologia, proteomica, cromatografia, dei dosaggi di enzimi
intracellulari, dello screening di difetti genetici nel I e II trimestre, della tossicologia, della
parassitologia, della sorveglianza delle infezioni nosocomiali.
Utilizza tecniche di biologia
cellulare e molecolare nel campo della microbiologia. L’automazione della maggioranza dei
processi analitici è completa e in campo gestionale, il sistema informatico del Laboratorio è
integrato con il sistema informativo dell’Istituto. Dopo aver ottenuto nel 2004 la certificazione del
Sistema Qualità a norma ISO 9001/2000 (BVQI n° 158497), con il resto dell’Istituto ha ottenuto
dal 2007 l’Accreditamento all’Eccellenza sec. Joint Commission International (J.C.I.) e dal 2009
la certificazione del Sistema Qualità a norma ISO 9001/2000. Sono in atto sistemi di controllo
della qualità analitica, sia interni che esterni e in ambito Dipartimentale esiste un Programma di
Formazione Continua specifica per gli operatori del Laboratorio stesso.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
•
•
•
•
Istituto di Microbiologia, Università di Ferrara (Herpes virus)
Istituto di Ematologia, Università di Parma (Stem cells)
Ematologia Pediatrica, Università di Padova (Leucemie e Linfomi)
Clinica per Malattie Respiratorie Università di Genova ( Allergologia)
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Giovanni
Melioli
Valori di riferimento di test di laboratorio in pediatria
La progressione delle conoscenza ha portato, negli ultimi anni, a disporre
di una serie di nuovi biomarcatori che sono caratteristici di situazioni
patologiche specifiche. In genere, questi parametri vengono sviluppati
nei pazienti adulti e solo in un secondo tempo vengono utilizzati in
pediatria. E’ quindi evidente che sono necessari valori di riferimento ad
hoc per le differenti fasi dello sviluppo.
Questo approccio viene gestito con tecniche statistiche che consentono,
anche in assenza di una popolazione di controllo, di identificare il range
di riferimento con notevole precisione.
In questo momento, hanno particolare interesse alcuni biomarcatori
relativi allo sviluppo osseo e cartilagineo, alcuni marcatori “classici”
relativi ai parametri ematologici nel neonato e, infine, alcuni valori di
riferimento di popolazioni linfocitarie particolarmente significative nello
studio delle immunodeficienze
I valori relativi a parametri attualmente “on line” verranno acquisiti dal
sistema informatico del laboratorio, trattati statisticamente in modo da
stratificare per età e per reparto di afferenza.
Per quanto riguarda parametri innovativi (oer esempio, alcune
sottopopolazioni di linfociti B), questi sarano valutati al’interno di un
protocollo sperimentale ad hoc, partendo comunque da materiali biologici
(per esempio, emocromi), già raccolti in ambito assistenziale e altrimenti
non utilizzabili.
L’obiettivo di questo studio è quindi quello di descrivere curve continue
età/biomarcatore che tengano conto della mediana e dell’intervallo di
riferimento (per esempio 5° e 95° percentile).
Viene fatto valere il concetto statistico che tanto più una popolazione è
eterogenea (per esempio da un punto di vista patologico), tanto migliore
sarà la stima degli intervalli di riferimento in studio
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
149
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Unità AIRC Immunologia e Tumori
Unità aggregata al Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
COORDINATORE
Irma Airoldi
Telefono: 010 5636 524
e-mail: [email protected]
STAFF
Claudia Cocco
Sara Canale
ATTIVITA’ DI RICERCA
Studio dell’attività anti-tumorale di IL-23 ed IL-27 nelle leucemie, linfomi e mieloma multiplo
La principale attività di ricerca svolta dall’ Unità finanziata dall’AIRC (Associazione Italiana di
ricerca sul cancro) nata alla fine del 2006 riguarda lo studio dell’attività delle citochine IL-23 ed IL27 nei tumori che derivano dai linfociti B a diversi stadi della loro maturazione. Questi studi hanno
come finalità l’identificazione e lo sviluppo di terapie innovative e mirate contro le leucemie
(linfoblastiche acute, mieloidi acute e linfocitiche croniche), i linfomi (mantellari, marginali e
follicolari) ed il mieloma multiplo. A tale scopo, il nuovo gruppo di Ricerca diretto dalla Dr.ssa
Airoldi esegue analisi dell’espressione dei recettori di IL-23 ed IL-27 sulle cellule tumorali e sulle
loro controparti normali (precursori dei linfociti B, linfociti B maturi e plasma cellule).
Successivamente lo studio si focalizza sull’attività che queste citochine possono avere sulle
cellule B normali e neoplastiche principalmente in termini di proliferazione, apoptosi, angiogenesi
e migrazione. L’attività anti-tumorale viene testata in modelli in vitro ed in vivo utilizzando linee
cellulari e campioni direttamente prelevati dai pazienti oncologici.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Prof. Giuseppe Basso e Dr.ssa Chiara Frasson: Laboratorio di Emato-Oncologia, Università di
Padova
Dr.ssa Giovanna Cutrona: Unità Malattie Linfoproliferative, Dipartimento di Anatomia
Citoistopatologica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova
Dr.ssa Emma Di Carlo: Dipartmento di Oncologia e Neuroscienze, Università "G. d'Annunzio"
Chieti
Dr. Nicola Giuliani: Ematologia and Centro BMT, Dipartimento di Medicina Interna e Scienze
Biomediche, Università di Parma
Prof. Franco Locatelli e Dr.ssa Daniela Montagna: Ematologia ed Oncologia pediatrica, Policlinico
S. Matteo, Pavia
Dr.ssa Emanuela Ognio: Animal Model Facility, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro,
Genova
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Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Prof. Domenico Ribatti: Dipartmento di Anatomia e Istologia Umana, Università di Bari
Dr.ssa Gabriella Sozzi: Dipartimento Citogenetica e Citogenetica Molecolare, Fondazione IRCCS
Istituto Nazionale Tumori, Milano
Dr.ssa Simona Zupo: Unità Malattie Linfoproliferative, Dipartimento di Anatomia
Citoistopatologica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova
Principali collaborazioni interne:
Dr. Vito Pistoia, Dr.ssa Ignazia Prigione e Dr.ssa Elisa Ferretti: Laboratorio di Oncologia
Dr. Carlo Dufour: Unità Emato-Oncologia Pediatrica
Dr.ssa Francesca Giacopelli e Dr. Luis Juan Vicente Galletta: Laboratorio di Genetica Molecolare
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Irma
Airoldi
Cellule staminali del cancro nelle leucemie mieloidi acute
pediatriche come potenziale target dell’attività anti-tumorale di IL-12
ed IL-27
L’ipotesi che un tumore derivi da una “cancer stem cell” (CSC) ha aperto
importanti prospettive per lo sviluppo di nuove terapie per i pazienti
oncologici. Tali cellule generano il tumore, si auto-rinnovano e sono
caratterizzate da bassa capacità proliferativa. Dal momento che le attuali
terapie anti-tumorali colpiscono preferibilmente cellule altamente
proliferanti, le CSC risultano refrattarie ad essere uccise e responsabili di
eventuali recidive. L’alta percentuale di CSC nelle AML è inoltre correlata
ad una prognosi negativa.
IL-12 ed IL-27 sono citochine strutturalmente e funzionalmente correlate
che svolgono un’ attività anti-tumorale in
differenti tumori solidi ed ematologici. Esse possono funzionare
direttamente sulle cellule tumorali oppure indirettamente attraverso
l’attivazione del sistema immunitario e l’inibizione dell’angiogenesi. La
loro attività diretta sui tumori è dovuta alla capacità di indurre apoptosi e
di inibire la proliferazione cellulare.
Scopo della ricerca è testare l’attività anti-tumorale di IL-12 ed IL-27 nelle
CSC e nelle cellule in toto di AML ottenute dal midollo osseo di pazienti
pediatrici. Esperimenti in vitro verranno condotti su campioni di AML
trattati con IL-12 ed IL-27 a diversi tempi. Le CSC delle AML verranno
identificate mediante l’espressione combinata di marcatori superficiali
quali CD34, CD38 e CD44. Le cellule AML saranno quindi studiate in
termini di apoptosi, proliferazione ed angiogenesi.
Studi in vivo verranno condotti utilizzando topi NOG (SCID/NODIl2rg-/-)
cioè privi di cellule T, B ed NK. Essi saranno inoculati con cellule di AML
endovena e/o sotto cute. Un gruppo verrà trattato IL-12 con IL-27 ed un
altro con PBS (controlli). La massa sviluppata sottocute, le milze, il
midollo osseo ed il sangue verranno prelevati da ogni topo ed analizzati
per la presenza di cellule leucemiche e di CSC. Verrà quindi eseguita
un’analisi comparativa tra gli organi prelevati dai topi trattati e di
controllo.
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
151
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
LABORATORIO DI BIOLOGIA MOLECOLARE
DIRETTORE
Luigi Varesio
telefono: 010 5636599
e-mail: [email protected]
STAFF
Maria Luisa Belli : I.P. Biobanca (BIT)
Maria Carla Bosco : I.P. Microambiente
Alessandra Eva : I.P. Meccanismi di Trasformazione Cellulare
ATTIVITA’ DI RICERCA
Il laboratorio di Biologia Molecolare opera nel campo della ricerca preclinica in biologia
molecolare e della transizione verso la ricerca clinica e si prefigge di sviluppare e sperimentare:
1) protocolli di terapie innovative; 2) nuove metodiche di diagnostica avanzata; 3) definizione
dell’espressione genica del tessuto patologico. Le patologie di primario interesse sono le
neoplasie, le lesioni infiammatorie e le malattie genetiche rare. Il laboratorio collabora sia con
strutture dell’Istituto che con diversi laboratori
italiani e stranieri.
Genomica Funzionale:
Dr.ssa Fabiola Blengio
Dr. Paolo Fardin
Dr.ssa Maria Luisa Belli
Dr. Andrea Cornero
Dr. Massimo Acquaviva
Il laboratorio di Biologia Molecolare è responsabile della ‘core facility’ per il microarray presso
l’Istituto G. Gaslini. Il gruppo di genomica funzionale si dedica all’analisi dei profili di espressione
genica, dell’espressione dei micro- RNA e di array CGH. La tecnologia del microarray permette di
definire i livelli di espressione genica, di micro- RNA regolatori o le anomalie cromosomiche.
Il gruppo di Genomica Funzionale si occupa della caratterizzazione molecolare (espressione
genica, miRNA e CGH) dei campioni che pervengono alla Biobanca Integrata TRessutogenomica (BIT) dell’Istituto Gaslini. I dati risultanti dalle singole analisi vengono integrati e
correlati con i dati clinici dei pazienti presenti in biobanca. Il gruppo bioiformatico sviluppa le
piattaforme per la condivisione dei dati. Questo approccio è diretto alla diagnostica molecolare e
a nuove strategie di ricerca.
Meccanismi di trasformazione cellulare
Dr.ssa Alessandra Eva
Dr.ssa Cristina Vanni
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Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Dr.ssa Marzia Ognibene
L’oncogene Dbl è un fattore di scambio (GEF) per le GTPasi della famiglia Rho le quali regolano
numerose funzioni cellulari normali ed una molteplicità di processi tumorali importanti tra cui la
trasformazione cellulare, la sopravvivenza, l’invasività, la metastatizzazione e l’angiogenesi. Il
nostro gruppo di ricerca e’ interessato da tempo alla caratterizzazione delle proprietà della
proteina codificata dall’oncogene Dbl. Questa proteina, come molte altre GEF finora identificate e
caratterizzate, in seguito ad alterazioni strutturali è in grado di trasformare cellule normali in
coltura in cellule tumorali.
Patofisiologia e trattamento della glicogenosi di tipo 1a
Dr.ssa Alessandra Eva
Dr.ssa Rosa Lavieri
Dr.ssa Roberta Resaz
Studio della Glicogenosi di Tipo 1a (GSD- 1a). La GSD- 1a è una malattia congenita causata dalla
non funzionalità di una proteina presente nel fegato, la glucosio−6−fosfatasi (G6Pasi), che è
importante per il controllo del metabolismo degli zuccheri. A seguito di questa mutazione il
metabolismo del glucosio è molto alterato ed è compromessa la funzionalità epatica e renale,
spesso in modo particolarmente grave.
Microambiente del tessuto
Dr.ssa Maria Carla Bosco
Dr.ssa Federica Raggi
La presenza di aree di ipossia, una diminuzione della tensione di ossigeno che origina da
un’inappropriata vascolarizzazione e/o un eccessivo consumo di ossigeno, e’ una caratteristica
comune dei tumori maligni e di numerose altre situazioni patologiche, quali condizioni ischemiche
(ad esempio infarto del miocardio e ischemia cerebrale), infiammazione cronica (ad esempio
artrite reumatoide e aterosclerosi), infezioni batteriche e ferite. L'ipossia crea un microambiente
unico capace di influenzare l’espressione genica, il fenotipo e le risposte funzionali sia delle cellule
del tessuto d’origine che dell’infiltrato infiammatorio e rappresenta quindi un parametro
determinante per l’architettura tissutale, l’evoluzione di un tumore, le reazioni infiammatorie e
immunitarie e la risposta alle terapia. Studi sperimentali e clinici sottolineano il ruolo critico dello
stimolo ipossico nella patogenesi dei tumori solidi e delle patologie infiammatorie croniche.
Patofisiologia dell’ipossia
Dr.ssa Alessandra Eva
Dr.ssa Maria Carla Bosco
Dr.ssa Maria Luisa Belli
L’ipossia del tessuto è una situazione di carenza di ossigeno che caratterizza una lesione o un
processo infiammatorio. In aggiunta a quanto descritto nelle altre sezioni si analizzano le seguenti
situazioni infiammatorie.
Microambiente e neuroblastoma
Dr.ssa Daniela Segalerba
Dr.ssa Maura Puppo
Dr. Paolo Fardin
Dr. Andrea Cornero
E’ in corso di caratterizzazione la risposta del neuroblastoma (NB) all’ipossia, condizione di
carenza di ossigeno che caratterizza il microambiente tumorale e che influenza la composizione e
l’evoluzione della massa neoplastica e propone di sviluppare approcci terapeutici innovativi per il
trattamento del NB basati sulla risposta del tumore a questo stimolo.
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
153
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
BIT (Biobanca Integrata Tessuto-genomica)
Dr.ssa Maria Luisa Belli
Dr. Paolo Fardin
Dr.ssa Fabiola Blengio
Dr. Andrea Cornero
Il laboratorio di Biologia molecolare è responsabile della componente genomica della Biobanca
Integrata Tessuto- genomica (BIT) dell’ Istituto G. Gaslini che è stata recentemente accreditata a
livello della Regione Liguria. La (BIT) rappresenta una nuova struttura in cui il materiale biologico
viene analizzato e caratterizzato in base a criteri morfologici ed istochimici associati ad
informazioni di espressione genica del tessuto attraverso tecnologie le più innovative.
La BIT raccoglie materiale proveniente dalla struttura in cui ha sede, e da altre esterne.
L’unità di Anatomia Patologica è responsabile della collezione, del frazionamento e
dello stoccaggio iniziale del campione oltre che della caratterizzazione istopatologica
del tessuto.
Parte del campione biologico viene trasferito presso il laboratorio di Biologia
Molecolare dove viene trattato per l’estrazione di DNA, RNA e proteine.
Viene valutata la qualità dei derivati genomici e viene criopreservata in apposito ambiente
controllato. Il DNA viene sottoposto ad analisi mediante CGH array,. Il profilo di espressione
genica viene valutato tramite microarray piattaforma Affymetrix. In parallelo i miRMA del
campione vengono valutati con chip Milteni.
I prodotti della BIT rappresentano una risorsa indispensabile per lo studio delle patologie per
l’identificazione di nuovi biomarcatori della malattia, e per la scoperta di nuovi bersagli terapeutici.
Il database associato alla BIT è una sorgente continua di informazione che si aggiorna nel tempo
e che serve da guida e supporto per il disegno di una terapia sempre più mirata e personalizzata.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
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Prof. G. Melillo (NCI, Frederick, USA): microarray, ipossia ed espressione genica
Dr. Janice Chou (NIH, NICHD HDB, Bethesda, USA): glicogenosi di tipo 1a, terapia genica
Prof. Bruce Zwilling (Dept. of Microbiology, Ohio State University, Columbus, USA): macrofagi
e monociti
Prof. G. Forni (Dip. Scienze Chimiche e Biologiche, Università di Torino):immunologia dei
tumori
Dr. Yi Zheng (Dept. of Biochemistry, University of Tennessee, Memphis, USA): GTPasi,
trasduzione del segnale
Dr.ssa Fiorella Altruda (Dip. Genetica, Biologia e Chimica Medica, Torino): topi knock- out e
knock- in per il gene Dbl
Prof.ssa Mara Torrisi (Dip. Medicina Sperimentale, Policlinico Umberto I, Roma):
immunofluorescenza, microscopia elettronica
Prof.ssa Isabella Screpanti (Dip. Medicina Sperimentale e Patologia, Università La Sapienza,
Roma): immunologia dei tumori, linfociti T, modelli animali
Prof.ssa Maria Cristina Mingari (Dip. Oncologia, Biologia, e Genetica, Università di Genova)
Recettori inibitori, NK
Dr. Maurizio Luisetti (Ist. di Tisiologia e Malattie Respiratorie, Policlinico S.Matteo, Università
di Pavia, Pavia): tumori polmonari, immunoistochimica
Dr. Giuseppe Lungarella (Università degli Studi di Siena): patologia polmonare, istochimica,
modelli animali
Dr. Bruno Bembi (Unità di Malattie Metaboliche, I.R.C.C.S. Burlo Garofolo, Trieste): malattie
metaboliche, glicogenosi, diagnosi
Dr. David Munroe (SAIC A Division of Science Applications International Corporation,
Frederick, USA): istomicroarray, cDNA microarray, nanotecnologie.
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
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Relazione Clinico-Scientifica 2009
Dr. Ulrich Pfeffer (Laboratory of Molecular Oncology, National Cancer Research Institute,
Genova): microarray, PCR
Dr. Domenico Ribatti (Department of Human Anatomy and Histology, University of Bari
Medical School, Bari): angiogenesi
Dr Ada Sacchi (Istituto Regina Elena, Dipartimento Oncologia Sperimentale,Laboratorio
Oncogenesi Molecolare, Roma Italia) Chip on Chip
Dr Giovarelli (Istituto di Microbiologia, Università di Torino) : Cellule dendritiche
Prof. Alessandro Verri (DISI, Università degli studi di Genova): bioinformatica
Dr. Rogier Veersteg (AMC, University of Amsterdam): neuroblastoma
Dr. Frank Berthold (Clinical Oncology at the University of Köln Children's Hospital,
Germany): neuroblastoma
Dr. Oppenheim Joost (Frederick Cancer research and Development Center, USA):
infiammazione
Dr. Carol Thiele (National Institute of Health,USA): neuroblastoma
Dr. Alberto Martini (Dipartimento di pediatria e specialità pediatriche, Ist. G. Gaslini Genova):
reumatologia
Dr. Lucio Zannini (U.O. Cardiochirurgia, Ist. G. Gaslini Genova): cardiochirurgia
Dr. Marina Vignolo (Clinica Pediatrica, Ist. G. Gaslini Genova): obesità
Dr. Massimo Vitale (S.C. Oncologia Sperimentale D, IST- Istituto Nazionale per la Ricerca sul
cancro, Genova): infiammazione
Dr. Edoardo Raposio (Unità di Chirurgia Plastica, Università degli Studi di Genova):chirurgia
plastica
Prof. Claudio Brunelli (Dipartimento di Medicina Interna, Università degli studi di Genova):
obesità
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Luigi
Varesio
Patofisiologia dell’ipossia nel microambiente del tessuto
Ogni cellula risponde all’ipossia ed il profilo di espressione genica del
tumore ha un’impronta dell’ ipossia del tessuto. Quest’ultima potrebbe
essere un indicatore prognostico in quanto può influenzare la risposta
alla terapia. Quindi, il profilo di espressione dei geni ipossici nel tumore
primario alla diagnosi
può essere correlato alla prognosi del
neuroblastoma. La definizione, la misura e l’analisi dei geni la cui
espressione è indotta da ipossia ha quindi la potenzialità di portare alla
definizione di predittori molecolari della progressione del neuroblastoma.
Questo studio si propone di caratterizzare la componente ipossica del
NB pediatrico mediante approcci di genomica funzionale e di istologia.
Questo approccio verrà esteso ad altre patologie caratterizzate da
occerenze dei tessuti ipossici quali l’artrite reumatoide.
Abbiamo sviluppato una linea di ricerca basata sull’identificazione
dell’insieme di geni ipossici caratterizzanti un tumore. L’approccio si basa
sull’analisi sistematica del profilo di espressione genica di linee di tumore
coltivate in condizioni ipossiche e sull’applicazione di un rigoroso modello
bioinformatico per derivare un robusto insieme di geni che caratterizzano
lo stato ipossico delle cellule. Questo insieme di geni ipossici (NB-hypo),
sarà poi utilizzato per caratterizzare il profilo di espressione genica di
tumori primari in termini di ipossia di tessuto e valore prognostico. I
tumori primari verranno testati per profilo di espressione genica e da
questa si ricaverà l’andamento dei geni caratterizzanti NB-hypo e la
relazione tra la loro espressione ed i fattori di rischio. Gli studi verranno
estesi alle altre cellule infiltranti il tumore quali fagociti mononucleati e
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
linfociti.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
156
Maria Luisa
Belli
Biobanca integrata tessuto-genomica (BIT) pediatrica:diagnosi e
ricerca
All’interno di un tessuto patologico sono preservate le informazioni sulle
alterazioni epigenetiche quali cambiamenti di espressione genica,
modificazioni postraslazionali di prodotti genici ed accumulo di metaboliti.
Utilizzando nuove tecnologie “omiche” queste alterazioni possono essere
identificate e possono dare informazioni non solo sull’ aspetto genetico
ma anche su quello acquisito quali fattori ambientali (infettivi, tossici,
allergici, etc.), cause di malattie sistemiche e localizzate. La biobanca
integrata di tessuto rappresenta una struttura in cui il materiale biologico
viene analizzato, processato e caratterizzato in base a criteri morfologici
ed istochimici associati ad informazioni “omiche” quali il CGH array che
dà informazioni sulla struttura del DNA e il cDNA microarray che
fotografa il profilo di espressione genica del tessuto. Molti ospedali ed
istituti di ricerca hanno stabilito archivi di raccolta di tessuti spesso per
motivi di diagnostica. Tuttavia questi centri di raccolta non sono in grado
di soddisfare le necessità della pratica clinica moderna e devono
organizzarsi come una moderna biobanca
Obiettivo principale. La Biobanca Integrata Tessuto-genomica (BIT)
prevede la raccolta del tessuto, la conservazione del medesimo e dei
derivati genomici, la sua classificazione e caratterizzazione
istopatologica e molecolare, l’integrazione dell’ informazione con i dati
clinici e la sua diffusione per scopi diagnostici, prognostici e/o di ricerca
biomedica.
Obiettivi secondari : 1. Creazione di una biobanca di tessuti pediatrici e
analisi istopatologica del tessuto; 2. Creazione di una biobanca di derivati
genomici (DNA, RNA e proteine) e caratterizzazione molecolare del
tessuto (tecnologie “omiche”) 3. Integrazione tra le informazioni delle
biobanche ed i dati clinici. 4. Distribuzione del materiale e delle
informazioni
Andrea
Cornero
Sviluppo di una strategia bioinformatica per l’analisi integrata dei
dati di espressione genica, microRNA e array-CGH di tessuti
patologici.
Lo studio approfondito del Neuroblastoma e di altre patologie tumorali
prevede l’uso di tecniche di indagine su larga scala quali l’analisi
dell’espressione genica, l’analisi di espressione dei microRNA e lo studio
di aberrazioni cromosomiche tramite array-CGH. Tali tecniche generano
grosse quantità di dati non direttamente interpretabili dall’uomo e si
rendono quindi necessari passaggi di normalizzazione e processamento
dei dati ottenuti. Il progetto prevede lo sviluppo di una pipeline
bioinformatica avente lo scopo di automatizzare i passaggi necessari ad
ottenere risultati interpretabili sia dal punto di vista biologico che clinico.
La pipeline permetterà di agevolare la successiva fase di analisi dei dati
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Relazione Clinico-Scientifica 2009
e di identificare importanti correlazioni con dati di interesse clinico, con il
fine ultimo di favorire sia la diagnostica che la scelta del trattamento più
adeguato per la cura del neuroblastoma.
I dati derivanti da esperimenti di DNA Microarray, microRNA microarray e
array-CGH su campioni tumorali derivanti da pazienti di neuroblastoma
ed i relativi dati clinici verranno raccolti ed organizzati in un database
relazione appositamente sviluppato. La pipeline bioinformatica utilizzerà
poi le informazioni ed i dati sperimentali raccolti nel database per
procedere
automaticamente
con
i
successivi
passaggi
di
normalizzazione ed integrazione. In particolare si prevede di mettere in
relazione “pairwise”sia i dati di array-CGH ed espressione genica che i
dati di espressione dei microRNA ed espressione genica, in modo da
rivelare importanti correlazioni tra le diverse tipologie di dato. I dati clinici
dei pazienti saranno automaticamente integrati per favorire successive
analisi di correlazione tra, ad esempio, i tassi di mortalità ed i livelli di
espressione di geni marcatori e l’identificazione di geni target da
utilizzare come nuovi fattori prognostici.
Alessandra
Eva
Sviluppo di strategie di terapia cellulare mirata al fegato per il
trattamento della Glicogenosi tipo 1a sperimentale
La glicogenosi di tipo1a è causata da una disfunzione della glucosio-6fosfatasi, fondamentale nella regolazione della glicemia. I pazienti
sviluppano epatomegalia, ritardo della crescita, nefromegalia e, a lungo
termine, adenocarcinomi epatici e insufficienza renale. I nostri studi sono
finalizzati allo sviluppo di una terapia cellulare per il trattamento di questa
malattia utilizzando un modello sperimentale preclinico rappresentato da
topi knock out (KO) per la G6Pase e mielomonociti di midollo osseo
(BMMs) di topi adulti che sono in grado di ripopolare il fegato fondendosi
con gli epatociti malati dell’ospite e dando origine a epatociti sani.
Sebbene la frequenza di questa fusione sia bassa, i BMMs possono
avere un uso terapeutico qualora siano presenti in quantità sufficiente. I
risultati che abbiamo ottenuto finora mostrano che quando il trattamento
è eseguito in animali molto giovani, come neonati, i BMMs possono
ripopolare il fegato già a 2-3 settimane dal trattamento.
L’obiettivo generale degli esperimenti proposti è di valutare l’efficacia
terapeutica delle cellule mielomonocitiche geneticamente modificate
derivate dal midollo osseo trapiantate in topi neonati che siano KO per la
G6Pase solo nel fegato con lo scopo finale di ottenere la rigenerazione
del fegato. I nostri risultati potrebbero aggiungere informazioni su: 1)
specificità tissutale, homing, e capacità di colonizzazione dei BMMs; 2)
effetti terapeutici a lungo termine di BMMs normali o geneticamente
modificati nei topi G6Pase-/- fegato-specifici. L’uso efficace della terapia
cellulare per correggere lo squilibrio metabolico e la progressione della
malattia nei topi G6Pase-/- rappresenta una promessa per una futura
terapia genica della GSD-1a nell’uomo. Inoltre lo sviluppo di un nuovo
approccio terapeutico basato sulle cellule mielomonocitiche derivate dal
midollo osseo può trovare applicazioni utili nel trattamento di altre
malattie epatiche.
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
157
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
GENETICA MOLECOLARE e CITOGENETICA
DIRETTORE
Roberto Ravazzolo (Università)
telefono: 010 5636 400
e-mail: [email protected]
STAFF
Renata Bocciardi
Isabella Ceccherini : U.O.S. Diagnostica molecolare e malattie ereditarie
Angela Elvira Covone
Luis Galietta : I.A.S. Genomica Funzionale
Margherita Lerone : I.A.S. Consulenza genetica
Aldamaria Puliti (Università)
DIAGNOSTICA MOLECOLARE
Nel Laboratorio di Genetica Molecolare vengono effettuate le seguenti indagini diagnostiche:
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per Carcinoma Midollare della Tiroide (MTC) e Neoplasia Endocrina Multipla di Tipo 2
(MEN2A e MEN2B), ricerca di mutazioni nel gene RET;
per Malattia di Hirschsprung, ricerca di mutazioni nel gene RET, effettuata a scopo di ricerca;
per Malattia di Alexander, ricerca di mutazioni nel gene GFAP;
per Febbri Ricorrenti, ricerca di mutazioni nei geni MVK, TNFRSF1A, CIAS1
per Sindrome da Ipoventilazione Centrale Congenita (CCHS), ricerca di mutazioni nel gene
PHOX2B
per Ectrodattilia, Displasia Ectodermica e Palatoschisi (EEC), ricerca di mutazioni nel gene
p63
per Sindrome di Holt Oram (HOS), ricerca di mutazioni nel gene TBX5
per Sindrome Nail Patella (NPS), ricerca di mutazioni nel gene LMX1B
per Oloprosencefalia (HPE), ricerca di mutazioni nel gene SHH
per Fibrodisplasia Ossificante Progressiva (FOP), ricerca di mutazioni nel gene ACVR1
per analisi farmacogenetica, ricerca di varianti molecolari nel gene TPMT
AMBULATORIO di GENETICA MOLECOLARE
Le consulenze interne ed esterne vertono su problematiche prenatali e postnatali.
Le tipologie di Consulenza Prenatale affrontate sono, in ordine di frequenza di richiesta:
• Esposizione in epoca preconcezionale o gestazionale ad agenti teratogeni o sospetti tali. A
tale scopo la Dr.ssa Lerone ha instaurato una collaborazione con l’U.O. di Farmacia del nostro
Istituto con accesso alle principali banche dati internazionali
(TERIS; REPROTOX;
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Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
MICROMEDEX) e ad Internet dove sono reperibili le più recenti acquisizioni della ricerca
medica teratologica.
• Riscontro di segni di patologia malformativa fetale nel corso di accertamenti ecografici di 1° e
2° livello o di ecocardiografia fetale.
• Segnalazione di rischio aumentato per anomalie cromosomiche fetali o per difetti del tubo
neurale, in base all’esito di test di screening quali il Test combinato ed il Tri test.
• Accertamento su villi coriali, liquido amniotico, sangue funicolare di anomalie cromosomiche
numeriche o strutturali fetali.
In questi ambiti viene fornito, ove possibile, l’inquadramento dei segni malformativi fetali in quadri
sindromici noti, la valutazione del rischio di associazione delle malformazioni riscontrate con
ritardo dello sviluppo psicomotorio, una indicazione prognostica sul quadro malformativo rilevato
e la correlazione fra alterazioni cromosomiche fetali e quadro fenotipico.
Vengono indicati inoltre gli accertamenti più specifici da effettuare in gravidanza per il follow- up
della patologia fetale. Quando possibile si valuta il paziente alla nascita.
• Presenza nei gentilizi paterno o materno o in uno dei consultanti di patologie genetiche già
diagnosticate o di patologie congenite e malformative non inquadrate dal punto di vista clinicodiagnostico. In tali casi vengono consigliati gli accertamenti clinico- diagnostici più opportuni e
specifici per l’inquadramento della patologia, per la quale, ove possibile viene fornito il rischio
di ricorrenza specifico nel nucleo familiare e l’indicazioine alle indagini utili all’accertamento
prenatale nel feto.
• Presenza nel gentilizio paterno o materno o in uno dei consultanti di patologie per le quali non
esiste ancora, nella letteratura medica, una classificazione eziopatogenetica sicura, quali la
malattia di Alzheimer, la sclerosi multipla, la schizofrenia, i disturbi dell’umore (sindrome
maniaco- depressiva), le patologie neoplastiche.
• Fecondazione assistita.
• Età materna avanzata con rischio aumentato per patologie cromosomiche fetali.
• Consanguineità fra i coniugi
• Età paterna superiore ai 50 anni con maggior rischio per patologie scheletriche fetali da nuove
mutazioni.
In questi tre ultimi casi vengono fornite le stime del rischio genetico e vengono illustrate e
consigliate le metodiche di indagine prenatale più specifiche.
La consulenza postnatale riguarda particolarmente:
• Adulti o bambini con patologie congenite e/o malformative e/o dismorfiche.
• Adulti o bambini con ritardo psicomotorio, convulsioni, patologie neuropsichiatriche.
• Adulti o bambini con patologie neuromuscolari
• Adulti o bambini con patologie cromosomiche numeriche o strutturali
• Adulti o bambini con patologie tumorali.
Vengono a tale riguardo effettuate o proposte le indagini clinico- diagnostiche utili
all’inquadramento delle diverse patologie, vengono formulati i rischi di ricorrenza nel nucleo
familiare per specifiche patologie, viene effettuato il follow- up dei pazienti.
Nell’inquadramento delle sindromi malformative e dismorfiche è possibile avvalersi anche
dell’ausilio di sistemi diagnostici computerizzati quali POSSUM/OSSUM (Pictures of Standard
Syndromes and Undiagnosed Malformations- Murdoch Institut, Melbourne- Australia) e London
Dysmorphology data Base, utili per il confronto di dati clinico- diagnostici ed immagini.
L’Ambulatorio collabora,inoltre, all’aggiornamento di questi stessi programmi con invio, su
richiesta, di informazioni cliniche e relativa iconografia di sindromi rare
Nell’inquadramento clinico- diagnostico delle patologie malformative ectodermiche con
interessamento del sistema nervoso centrale viene effettuata l’analisi
macroscopica e
microscopica del capello. Per specifiche patologie viene eseguito il profilo metacarpo- falangeo
ed il profilo cranio- facciale.
Per le patologie nelle quali il Servizio di Genetica Molecolare non effettua direttamente la
diagnostica, vengono inviati i campioni di DNA estratto ai Centri di riferimento nazionali ed
internazionali.
L’Ambulatorio di Genetica Medica è dotato di un servizio autonomo per la documentazione
fotografica dei casi clinici. I pazienti vengono fotografati, ovviamente, solo previo consenso
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
159
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
informato scritto. Tutti i pazienti vengono inoltre inseriti, sempre previo consenso informato, nel
database di archivio dell’Ambulatorio e catalogati in base alla patologia.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
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Debra Weese-Mayer, Pediatric Respiratory Medicine, Rush University Medical Center
Chicago, Illinois, USA
Argomento: “Update delle linee guida internazionali per il management di CCHS e istituzione
gruppo internazionale per lo studio clinico-molecolare di CCHS (progetto NIH pending)”
Consorzio Internazionale sulla Malattia di Hirschsprung costituito da:
– Aravinda Chakravarti, Johns Hopkins University School of Medicine, Baltimore,
USA
– Paul KH Tam, The University of Hong Kong, Hong Kong
– Isabella Ceccherini, Istituto G Gaslini, Genova, I
– Stanislas Lyonnet, Hôpital Necker-Enfants Malades, Paris, F
– Robert Hofstra, University of Groningen, NL
– Salud Borrego, Hospitales Universitarios Virgen del Rocío, Seville, E
Argomento: “Identificazione delle componenti genetiche nella Malattia di Hirschsprung”
Diego Fornasari, Dipartimento di Farmacologia, Università di Milano, Milano
M Roberta Cilio, Divisione di Neurologia, Ospedale Bambino Gesù, Roma
Argomento: “Effetto di mutazioni PHOX2B in CCHS e ricerca di nuovi bersagli trascrizionali di
PHOX2B”
Gerard Karsenty, Department of Genetics and Development College of Physicians and
Surgeons
Argomento: “ Caratterizzazione di geni coinvolti nella biologia dell’osso”
Frederick S. Kaplan, Division of Orthopaedic Molecular Medicine, The University of
Pennsylvania School of Medicine
Argomento: “Ricerche sulla Fibrodisplasia Ossificante Progressiva”
Pascale Fanen, Inserm U.955, Equipe 11 "Génétique moléculaire et développement"
Hôpital Henri Mondor, F-94010 Créteil, France
Argomento: “Analisi biochimica della maturazione della proteina CFTR”
Mauro Mazzei, Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Facoltà di Farmacia Genova
Argomento: “Sviluppo di nuovi modulatori farmacologici della proteina CFTR”
Franco Pagani, Human Molecular Genetics, International Centre for Genetic Engineering and
Biotechnology, Trieste
Argomento: “Analisi delle isoforme della proteina TMEM16A”
Ulrich Pfeffer, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova
Argomento: “Identificazione di nuovi canali e trasportatori ionici”
Kerry Rhoden, UO Genetica Medica, Policlinico S. Orsola-Malpighi, Bologna
Argomento: “Analisi del trasporto di anioni nella tiroide”
Alan S. Verkman, Dept. of Medicine, University of California San Francisco,San Francisco, CA
, USA
Argomento: “Scoperta di modulatori farmacologici della proteina CFTR”
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
160
Roberto
Ravazzolo
Studio delle basi genetiche e dei meccanismi di malattia in
patologie ereditarie umane monogeniche: per una diagnosi corretta
e verso ipotesi di trattamento
Uno degli obiettivi più ambiziosi della ricerca scientifica biomedica è
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
del progetto
Descrizione
Relazione Clinico-Scientifica 2009
l’identificazione di nuovi bersagli per la cura delle malattie e lo sviluppo di
nuove strategie di cura. In generale il requisito essenziale per
raggiungere l’obiettivo è la comprensione quanto più possibile
approfondita dei meccanismi che causano la malattia.
Le malattie rare hanno una base genetica nel 90% circa dei casi e quindi
i meccanismi di malattia sono da ricondurre agli effetti delle mutazioni di
geni che ricadono sulla funzione di cellule, tessuti e organi in una
moltitudine di processi biologici. Fino ad un recente passato è valso il
concetto di una sostanziale impotenza rispetto a eventi che sono ereditati
e trasmessi con il genoma degli individui senza che questo possa essere
modificato. Sebbene questo concetto rimanga valido nella sua essenza,
bisogna tuttavia considerare che in casi sempre più frequenti il progresso
delle conoscenze sui meccanismi di malattia ha messo in evidenza una
serie di opzioni di trattamento di queste malattie. Tali opzioni, mirate al
miglioramento della qualità di vita dei pazienti, sono risultato del
procedimento razionale che va dalla ricerca di base all’applicazione.
L’individuazione della base genetica, intesa come gene/i le cui mutazioni
siano causative di una malattia ereditaria, e dei meccanismi correlati con
il difetto genetico hanno come principale ricaduta la possibilità di stabilire
una diagnosi accurata, attraverso test genetici appropriati. Il test genetico
a sua volta si può applicare a efficaci misure preventive, mentre lo studio
approfondito dei meccanismi patogenetici può suggerire approcci di
trattamento della condizione morbosa.
Questo programma triennale, iniziato nel 2009, indagherà su diverse
patologie di interesse del Laboratorio proponente nel quale gruppi di
ricercatori sono impegnati nell’indagine su malattie diverse per le quali
sono referenti a livello nazionale e internazionale:
- Nel campo delle patologie congenite si studieranno gli effetti di
mutazioni diverse e i relativi meccanismi patogenetici per: a) cardiopatie
congenite; b) febbri ricorrenti; c) malattia di Alexander; d) sindrome da
ipoventilazione centrale congenita; e) fibrodisplasia ossificante
progressiva; f) atassia ad esordio pediatrico precoce; sindrome di Poland
- Nel campo della fibrosi cistica e di altre patologie dovute a difetti di
canali ionici, procedure di screening ad alta capacità di collezioni di
composti chimici con potenziale effetto terapeutico saranno applicate
nella prospettiva di uno sviluppo in senso farmacologico, attraverso
l’impiego di saggi funzionali originali messi a punto nel laboratorio.
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
161
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
S.S. Laboratorio di Citogenetica
Laboratorio Scientifico aggregato alla Genetica Molecolare
Incarico Struttura Semplice
Giorgio Gimelli
telefono: 010 5636 922
e-mail: [email protected]
STAFF
Cristina Cuoco
Patrizia Fiorio
Simona Porta
Patrizia Ronchetto
Capotecnico e referente assicurazione qualità:
Marco Bertorello
ATTIVITA’ CLINICA
Il Laboratorio di Citogenetica esegue circa 2000 analisi per anno. L’attività principale è l’analisi
del cariotipo per la diagnosi prenatale delle cromosomopatie sia su liquido amniotico che su villi
coriali. Per la diagnosi post- natale viene eseguito il cariotipo su sangue periferico e biopsie di
cute o altri tessuti. Un’altra importante attività viene svolta utilizzando le tecniche di ibridazione in
situ (FISH); questa metodologia è applicata in alcuni casi su nuclei interfasici di liquido amniotico
per una diagnosi precoce delle aneuploidie più comuni. Inoltre vengono diagnosticate le più note
microdelezioni e i riarrangiamenti subtelomerici. Recentemente sono state messe a punto l’analisi
delle microdelezioni e micro duplicazioni mediante array- CGH e l’analisi molecolare dei
riarrangiamenti subtelomerici mediante MLPA. Il laboratorio è in grado di allestire linee
linfoblastoidi per particolari esigenze.
COLLABORAZIONI
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•
162
Prof. Roberto Giorda del Lab. di Biologia Molecolare - Istituto Scientifico E. Medea - Bosisio
Parini (LC)
Prof.ssa Orsetta Zuffardi dell’Istituto di Genetica Medica dell'Università di Pavia per le ricerche
implicanti gli LCRs
Prof Robert M.Gemmill dell’UCHSC, Colorado, USA per la ricerca sul Disgerminoma
Prof.James M.Wells del Cincinnati Children's Hospital Research Foundation, USA per la
ricerca sul gene SOX17
Prof. Alexandre Reymond del Center for Integrative Genomics of the University of Lausanne,
Switzerland. Studi di espressione genica nella Sindrome di Williams
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
•
•
•
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Prof. Andrew J.Sharp del Department of Genetic Medicine and Development University of
Geneva Medical School, Switzerland
Dott.ssa Stefania Gimelli del Department of Genetic Medicine and Development University of
Geneva Medical School, Switzerland per gli studi mediante array- CGH.
Prof.ssa Emanuela Volpi del Molecular Cytogenetics Laboratory, Wellcome Trust Centre for
Human Genetics, University of Oxford, U.K
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
163
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
LABORATORIO DI IMMUNOLOGIA CLINICA E SPERIMENTALE
DIRETTORE
Cristina Bottino (Università)
telefono: 010 5636 845 / 010 3537886
e-mail: [email protected]
STAFF
Claudia Cantoni (Università)
Michela Falco
Fabrizio Manca : I.A.S. Immunologia delle Malattie Infettive
Antonio Puccetti (Università): I.A.S Immunopatologia
ATTIVITA’ DI RICERCA
Il Laboratorio è focalizzato su varie tematiche di immunologia cellulare e molecolare con
importanti risvolti applicativi nel campo della terapia dei tumori, delle immunodeficienze e delle
malattie autoimmuni.
•
Studio della risposta immunitaria in pazienti immunodeficienti.
Analizziamo i meccanismi molecolari alla base di alcune forme di immunodeficienza
congenita.
•
Identificazione di nuovi marcatori tumorali e analisi dell’attività anti- tumorale dei
linfociti Natural Killer
Nel corso dell’ultimo decennio numerosi e differenti approcci sperimentali hanno consolidato il
concetto che le cellule Natural Killer (NK) possono rappresentare un’arma aggiuntiva nella
lotta contro i tumori. In particolare le cellule NK attivate da citochine sono in grado di uccidere
cellule neoplastiche isolate da pazienti e ciò ha dato un forte impulso alla pianificazione di
modelli terapeutici innovativi basati sull’utilizzo delle cellule NK in pazienti neoplastici. Nel
laboratorio si analizza l’efficacia della risposta NK contro vari tumori sia in un sistema autologo
che allogenico.
•
Ruolo e funzioni delle cellule NK nel trapianto di cellule staminali o di midollo osseo
L’identificazione dei vari recettori delle cellule NK e della loro funzione attivatoria o inibitoria ha
fornito le basi per importanti studi clinici focalizzati sulla terapia delle leucemie acute
nell’adulto e nel bambino. La presenza di cellule NK “alloreattive” nel trapianto di cellule
164
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
staminali emopoietiche (CSE) da donatore aploidentico (aplo- TCSE) ha notevolmente
migliorato la prognosi dei pazienti leucemici. Nel paziente trapiantato le cellule NK alloreattive
sono in grado di prevenire le ricadute leucemiche grazie ad un’efficace attività antileucemica
(GvL), il rigetto del trapianto e la Graft versus Host Disease (GvHD) grazie all’eliminazione
rispettivamente delle cellule T e DC del paziente.
Nel laboratorio analizziamo dal punto di vista fenotipico e genotipico le cellule NK di potenziali
donatori di CSE in modo da selezionare sulla base dell’attività antileucemica NK- mediata il
donatore ottimale per il trapianto. Seguiamo inoltre a vari tempi dal trapianto la ricostituzione
delle cellule emopoietiche nel paziente valutando in particolare la percentuale delle cellule NK
alloreattive, la loro funzione anti- leucemica e correlando i dati con il quadro clinico e la
prognosi. Inoltre, sono in corso prove per la purificazione di cellule NK per uso clinico. Cellule
NK alloreattive attivate in vitro con citochine potranno essere utilizzate per approcci
immunoterapeutici finalizzati a contrastare eventuali recidive leucemiche.
•
Interazione tra cellule del sistema immunitario e cellule staminali mesenchimali (MSC)
I risultati ottenuti negli ultimi anni dalla ricerca di base e traslazionale e dall'analisi
retrospettiva di dati clinici hanno generato l'ipotesi del possibile utilizzo delle cellule staminali
mesenchimali (MSC) in nuove terapie adottive, atte a migliorare l'esito del trapianto di cellule
staminali emopoietiche in pazienti leucemici. Le MSC avrebbero un’attività immunoregolatoria
utile nel prevenire la GvHD e nel promuovere l'attecchimento del trapianto. Stiamo studiando
gli effetti delle MSC sulla ricostituzione delle cellule emopoietiche nel ricevente.
•
Ruolo degli agenti infettivi nella patogenesi delle malattie autoimmuni.
Le malattie autoimmuni nel loro insieme costituiscono un gruppo di patologie sempre più
frequenti che colpiscono prevalentemente soggetti giovani e bambini. Nonostante i numerosi
progressi fatti nella comprensione dei meccanismi molecolari che stanno alla base delle
malattie autoimmuni esistono tuttora molti aspetti da chiarire per quanto riguarda
l’eziopatogenesi di queste condizioni morbose. E’ infatti noto che su un background genetico
predisponente si aggiungono dei fattori ambientali che funzionano da innesco per la malattia.
Fra questi fattori gli agenti infettivi sono da sempre considerati una delle cause scatenanti più
probabili. Il nostro laboratorio si interessa di analizzare il rapporto fra infezioni croniche,
soprattutto virali, e malattie autoimmuni con particolare attenzione per le patologie ad
insorgenza pediatrica (malattia celiaca, diabete di tipo I etc).
•
Immunità cellulare specifica per patogeni opportunisti: sviluppo e applicazione di
metodi di diagnosi e terapia dell’ospite immunocompromesso
Pazienti riceventi trapianti di cellule staminali o organi, pazienti trattati con chemioterapia per
tumori o patologie autoimmuni, pazienti con AIDS presentano un grave deficit immunitario
dovuto alla perdita di linfociti T. Essi sono suscettibili a infezioni gravi e spesso mortali
causate da virus (es. citomegalovirus, EBV, adenovirus) o da miceti (es. aspergillo). E’
possibile ricostituire la loro immunocompetenza somministrando linfociti T autologhi o
allogenici espansi in vitro. Stiamo selezionando linfociti T specifici per i patogeni più frequenti
al fine di mettere in atto terapie di immunoricostituzione adottiva in questi pazienti. Per
produrre cellule ad uso terapeutico è necessario utilizzare strutture particolarmente attrezzate
e monitorate (GMP, good manufacturing procedure), attualmente in via di sviluppo presso
l’Istituto. Accanto all’approccio terapeutico, stiamo mettendo a punto metodi miniaturizzati di
diagnosi della immunità cellulare, particolarmente adatti ai pazienti pediatrici. Possiamo quindi
usare campioni ematici ridotti per effettuare profili di immunocompetenza cellulare a diversi
patogeni rilevanti. Inoltre questi sistemi sono applicati ad uno studio in corso per lo sviluppo di
un vaccino a DNA diretto contro HIV.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Il laboratorio collabora con vari centri di ricerca di base e clinica nazionali ed internazionali
Istituto scientifico Tumori, Genova
Università di Genova e Ospedale S. Martino
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
165
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Università di Messina
Università di Pavia e Policlinico S. Matteo
Università di Milano e Istituto Humanitas
Università di Verona e Policlinico G.B. Rossi
Ospedale pediatrico Bambin Gesù, Roma
National Institutes of Health, Bethesda, Maryland, USA
Institut National de Santé et de Recherche Médicale (INSERM), Parigi, Marsiglia, Francia
Deutsches Rheuma- Forschungszentrum Berlino, Germania.
Karolinska Institut, Stoccolma, Svezia
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
166
Antonio
Puccetti
Studio dell’individuazione di nuovi markers sierologici nella
Dermatite Erpetiforme e nella Spondilite Anchilosante.
La Dermatite Erpetiforme (DE) e la Spondilite Anchilosante (SpA) sono
malattie autoimmuni di attuale interesse clinico. La DE è una malattia
cutanea autoimmune caratterizzata da lesioni vescicolo-papulose. Tali
eruzioni si localizzano a livello di gomiti, avambracci e ginocchi e spesso
sono colpiti anche glutei e regione scapolare. La DE viene associata alla
celiachia con un’identica predisposizione genetica i cui alleli interessati
sono di classe II DQ2 e DQ8. La SpA è una malattia reumatica
infiammatoria cronica ed autoimmune che coinvolge il rachide e le
articolazioni sacroiliache attraverso cambiamenti strutturali e flogosi.
Studi genetici evidenziano un’aumentata prevalenza dell'antigene
tissutale HLA-B27 nei caucasici o HLA-B7 negli afro-americani,
suggerendo una predisposizione genetica. Studi recenti suggeriscono
che anche fattori ambientali possano svolgere un ruolo nell’esordio della
malattia.
Lo studio in oggetto si propone di individuare marcatori clinici predittivi
delle due patologie descritte utilizzando la libreria peptidica. Attraverso
tali librerie è possibile individuare peptidi con epitopi immunodominanti
che vengono riconosciuti dagli autoanticorpi di pazienti affetti da DE o
SpA. Per quanto riguarda il DE ci proponiamo di analizzare l’espressione
di cluster di geni coinvolti nelle funzioni biologiche fondamentali incluso la
risposta immunitaria, l’apoptosi, la proliferazione, la differenziazione
cellulare e il rimodellamento della matrice extra-cellulare attraverso l’uso
di gene array Lo studio di tali patologie rappresenta una stimolante sfida
visto che al momento la diagnosi risulta complessa.
Grazia Maria
Spaggiari
Cellule staminali mesenchimali derivate da diversi tessuti: studio
comparativo
dell’attività
immunomodulatoria
su
cellule
dell’immunità innata.
Le cellule staminali mesenchimali (MSC) rappresentano un nuovo
strumento terapeutico dotato di svariate potenzialità applicative. Queste
cellule, infatti, sono caratterizate da almeno tre importanti proprietà
funzionali, quali la capacità di differenziare in diversi tessuti, di
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Relazione Clinico-Scientifica 2009
supportare l'emopoiesi fungendo da cellule stromali, e di modulare la
risposta immunitaria attraverso l'inibizione di cellule dell'immunità sia
innata che acquisita. Il rapido passaggio dalle evidenze in vitro all'utilizzo
terapeutico sperimentale delle MSC, in particolare in associazione al
trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche per migliorare
l'attecchimento del trapianto e prevenire/trattare la GvHD, ha generato la
necessità di approfondire la caratterizzazione delle proprietà funzionali
delle MSC e della loro regolazione.
Le MSC possono essere isolate da vari tessuti, come il midollo osseo, il
tessuto adiposo e altri tessuti dell'adulto e fetali. Tuttavia, ad oggi non è
disponibile un'analisi circostanziata delle eventuali differenze esistenti tra
le popolazioni di MSC derivate dalle diverse fonti. Il nostro progetto
prevede lo studio comparativo delle caratteristiche funzionali di MSC
isolate da differenti distretti, in particolare dell'attività immodulatoria
esercitata sulle cellule dell'immunità innata, quali cellule natural killer
(NK) e cellule dendritiche. Punto di riferimento per questa analisi sarà
l'inibizione esercitata da MSC ottenute da midollo osseo, in quanto
maggiormente studiata e quindi meglio conosciuta nei suoi meccanismi.
Fabrizio
Manca
Diagnostica pediatrica della immunità cellulare specifica in sistemi
miniaturizzati e high throughput.
Una grave compromissione della immunità cellulare si può osservare in
diverse condizioni di rilevanza pediatrica, come nei trapianti di cellule
staminali emopoietiche, trapianti di organi solidi, immunodeficienza
acquisita (infezione da HIV), chemioterapia ad alta dosi per trattamento
di neoplasie o malattie autoimmuni. Ne consegue un elevato rischio di
infezioni opportunistiche sostenute da virus, miceti e batteri. Pertanto una
valutazione ed un monitoraggio della immunità cellulare specifica per
questi patogeni può fornire utili orientamenti per definire i soggetti a
rischia e i provvedimenti terapeutici o profilattici. Va infatti notato che il
controllo della maggioranza dei patogeni opportunisti è principalmente
mediato dalla immunità cellulare, mentre gli anticorpi svolgono un ruolo
secondario. Per questi motivi ci siamo di recente impegnati nello sviluppo
di test per la valutazione della immunità cellulare specifica per diversi
patogeni opportunisti rilevanti.
Avendo ideato nel 2007 iun metodo di analisi dell’immunità cellulare
basato sulla valutazione delle citochine secrete dai linfociti T antigene
specific negli stessi pozzetti di coltura (Li Pira et al. J. Imm. Meth 2007),
utilizzando piastre miniaturizzati a 384 e 1536 pozzetti, abbiamo potuto
1) saggiare campioni di sangue di volumi minimi (0,3-0,5 ml), 2)
automatizzare il sistema di dispensazione delle cellule e successivo
sviluppo immunoenzimatico, 3) screenare numerosi antigeni di patogeni
opportunisti rilevanti da inserire nel nostro pannello standard. Abbiamo
iniziato un epitope mapping di diverse proteine virali (es. CMV),
micobatteri che e fungine (es. aspergillo) e studi di validazione del
metodo, che verranno ulteriormente condotti nel 2010.
Michela
Falco
Studio delle sottopopolazioni NK alloreattive
La presenza di cellule NK alloreattive può essere ipotizzata dall’analisi
dei geni KIR che caratterizzano il donatore e dall’analisi degli alleli HLA
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
167
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Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
168
Relazione Clinico-Scientifica 2009
espressi dal donatore e dal ricevente. Per esercitare la loro funzione
benefica, ed eliminare le cellule leucemiche residue presenti nel
paziente, la sottopopolazione NK alloreattiva deve esprimere solo
recettori inibitori KIR in grado di riconoscere alleli HLA di classe I non
espressi dalle cellule del ricevente. Questi recettori devono inoltre
riconoscere alleli HLA espressi dal donatore, condizione necessaria
affinché la cellula NK possa raggiungere una piena maturità funzionale.
In questo contesto è importante notare che i geni KIR variano da
donatore a donatore e almeno tre sono i fattori che contribuiscono a
questo fenomeno: a) i diversi aplotipi KIR differiscono nel numero di geni
che li compongono, b) i geni KIR sono altamente polimorfici, c) gli aplotipi
KIR si associano in maniera indipendente per dare origine a un genoma
KIR.
Questo studio si propone di meglio caratterizzare i recettori KIR espressi
nei donatori di cellule staminali:
- valutando il profilo genico KIR. L’assenza/presenza dei vari loci KIR
sarà effettuata mediante amplificazione enzimatica utilizzando primers
specifici per i differenti loci KIR.
- determinando gli alleli KIR. L’RNA codificante le molecole KIR verrà
retrotrascritto e amplificato utilizzando primers specifici. Il prodotto di
PCR sarà poi legato in un vettore, clonato e sequenziato. - producendo
recettori KIR solubili utilizzabili al citoflourimetro. Transfezione in cellule
293T dei costrutti codificanti una molecola solubile formata dalla regione
extracellulare dei KIR in frame con il frammento cristallizabile dell’IgG
umana. Purificazione della proteina dal sovranatante e suo utilizzo.
Saranno inoltre analizzati, mediante mutagenesi sitospecifica, i residui
coinvolti nella formazione degli epitopi riconosciuti da alcuni mAbs anti
KIR.
Claudia
Cantoni
Approcci proteomici per l’identificazione e la caratterizzazione di
proteine della membrana plasmatica espresse da linee cellulari
tumorali
La caratterizzazione del pattern proteico della superficie cellulare di linee
cellulari tumorali può essere molto utile per l’identificazione di nuovi
marcatori tumorali, utilizzabili sia a scopo diagnostico sia come possibili
bersagli terapeutici. Questa tematica si inserisce nell’ambito di un
progetto di ricerca più ampio riguardante lo studio delle interazioni tra
cellule NK e tumori e dei meccanismi alla base dell’uccisione di cellule
tumorali da parte delle cellule NK stesse. Infatti, questo approccio può
essere applicato anche alla ricerca e caratterizzazione di ligandi cellulari
riconosciuti da recettori espressi da cellule Natural Killer (NK).
Per questo progetto è necessaria la messa a punto di nuovi approcci
proteomici che consentano l’identificazione del maggior numero possibile
di proteine di membrana e il superamento di alcuni problemi legati a
sistemi tradizionali, quali la presenza di contaminanti (es. proteine
citoplasmatiche e nucleari) e la scarsa sensibilità.
La marcatura chimica di una classe di proteine consente di ridurre la
complessità del campione analizzato ed è particolarmente vantaggioso
per le proteine della membrana plasmatica, che sono intrinsecamente
difficili da solubilizzare e sottorappresentate quando analizzate insieme a
proteine più solubili. In particolare, intendiamo sviluppare due diverse
tecniche: 1) marcatura di cellule con Sulfo-NHS-SS-Biotina; 2) marcatura
metabolica di glicani con azido zuccheri. In una prima fase vengono
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
somministrati alla coltura cellulare degli azido zuccheri che si integrano
nella struttura delle glicoproteine presenti nella membrana cellulare
mediante il normale metabolismo della cellula; successivamente il
gruppo azide viene marcato con una fosfina modificata, contenente
anche la sequenza FLAG. Grazie a un anticorpo monoclonale diretto
contro questa sequenza è possibile la rivelazione e la purificazione di
tutte le glicoproteine espresse sulla membrana cellulare.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Cristina
Bottino
Analisi della capacità dei macrofagi di modulare le funzioni delle
cellule NK
Le cellule Natural Killer (NK) rappresentano la sottopopolazione
linfocitaria con maggiore attività anti-tumorale ed è stato suggerito il loro
utilizzo in protocolli d’immunoterapia adottiva in pazienti neoplastici.
D’altra parte l’infiammazione è una componente fondamentale di molti
tumori e la sua funzione dovrebbe essere di controllare ed eradicare il
tumore. Le cellule tumorali però, plasmano il microambiente a loro favore
secernendo mediatori solubili che potenziano la risposta infiammatoria e
manipolano la funzione dei leucociti al fine di favorire la sopravvivenza
della neoplasia. Per esempio, i macrofagi, i leucociti maggiormente
rappresentati nei tumori (tumor-associated macrophages, TAM), sono
caratterizzati da una polarizzazione M2 e da una potente azione protumorale. La presenza di cellule infiammatorie con funzioni “modificate”
potrebbe quindi rendere inefficace l’attività anti-tumorale di cellule
citotossiche quali i linfociti NK.
Diversi studi descrivono l’esistenza d’interazioni tra NK e DC derivate da
monociti. D’altra parte è poco noto se i macrofagi interagiscano e siano
in grado di influenzare l’attività delle cellule NK. Analizzeremo quindi gli
effetti funzionali e le basi molecolari dell’interazione tra NK e macrofagi
non polarizzati e polarizzati (M1 e M2). Cellule NK e monociti saranno
isolati da sangue periferico di donatori sani. Il differenziamento dei
monociti a macrofagi (M0) sarà ottenuto coltivando i monociti in presenza
di M-CSF per 7 giorni. Gli M0 saranno polarizzati a M1 o M2 con,
rispettivamente, LPS+IFNgamma o IL-4. Cellule NK resting o attivate per
breve tempo con citochine diverse saranno coltivate in presenza di M0,
M1 o M2. Le cellule NK saranno analizzate in citofluorimetria per
l’espressione di superficie di numerosi marcatori di superficie.
Valuteremo inoltre l’effetto di MO, M1 e M2 sulla sopravvivenza, la
proliferazione, l’attività secretoria e anti-tumorale delle cellule NK.
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
169
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
LABORATORIO DI MEDICINA MOLECOLARE
DIRETTORE
Roberto Biassoni
telefono: 010 5636 847
e-mail: [email protected]
STAFF
Elisabetta Ugolotti
ATTIVITA’ CLINICA
Collaborazione con il Comitato Infezioni Ospedaliere per la tipizzazione di Ceppi batterici MRSA
ospedalieri
ATTIVITA’ DI RICERCA
•
•
•
•
•
Studi struttura/funzione di recettori di membrana mediante mutagenesi sito specifica ed analisi
con molecole chimeriche solubili di vario tipo.
Analisi filogenetica dei geni codificanti recettori NK e loro studi funzionali.
Disegno e validazione di nuovi sistemi diagnostici basati su PCR quantitativa per la diagnosi
di patologie a base ereditaria e per patogeni virali e batterici.
Tipizzazione di ceppi di S.aureus in casi di outbreak ospedalieri mediante metodiche
molecolari e loro validazione.
Famacogenomica: Realizzazione e validazione di saggi Real- time calibrati e di
microsequencing per la determinazione del genotipo virale di CMV (resistenze farmacologiche
a Ganciclovir, Valganciclovir gene UL97; Cidofovir, Foscarnet gene UL 54).
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
- Prof . Andrea De Maria – DIMI, Università di Genova
- Dr. Ennio Carbone Università di Catanzaro Magna Graecia
- Dr. Mauro Malnati HSR Milano
- Dr. Bruno Azzarone INSERM U542 Villejuif France
- Dr. Julien Giron Michel INSERM U542 Villejuif France
- Jonathan Heeney University of Cambridge, CB3- 0ES, Cambridge, United Kingdom
- Gerrit Koopman Biomedical Primate Research Centre (BPRC), Rijswijk, The Netherlands
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Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Elisabetta
Ugolotti
Analisi genetica di ceppi di Staphylococcus aureus isolati in
ambiente ospedaliero mediante sequenziamento di “variablenumber tandem repeat o VNTR” dei loci codificanti la proteina A
(spa-typing) e “clumping factor B” (clfB-typing) per una
sorveglianza epidemiologica delle infezioni ospedaliere
L’aumentata frequenza di isolamento di ceppi nosocomiali di MRSA
costituisce uno dei principali problemi in ambito ospedaliero. La
tipizzazione molecolare dei ceppi batterici e’ un importante strumento per
indagare in ambito ospedaliero su sospetti outbreak, per confermare e
delineare pattern di trasmissione di uno piu cloni o in modo piu generale
per attuare una sorveglianza epidemiologica. I geni potenzialmente
candidati per avere un elevata capacita’ di discriminare a livello genetico
ceppi batterici strettamente correlati fra loro e quindi sospetti di sostenere
“outbreak”, sono quelli codificanti proteine espresse sulla superficie dei
microorganismi e capaci di aderire a componenti della matrice (microbial
surface components recognizing adhesive matrix molecules). Queste
molecole sono estremamente polimorfe, perche’ sottoposte a continua
selezione ambientale e presentano caratteristiche regioni ripetute
(variable-number tandem repeat o VNTR).
La nostra precedente esperienza indica che la tipizzazione del locus clfB,
sottoposto ad elevato grado di evoluzione, associata all’analisi del locus
codificante la proteina A (spa-typing) per MRSA ospedalieri conferisce
una sensibilità superiore a quella ottenuta con PFGE, standard di
riferimento per la tipizzazione di MRSA in infezioni ospedaliere.
Il grado di polimorfismo ottenuto dall’analisi dei loci clfB e spa risulta
altamente discriminativo, perche’ le regioni analizzate sono altamente
polimorfisme tale da produrre una tipizzazione migliore di quella ottenibili
con PFGE. Infatti, l’indice di diversita’ (DI), che valuta la capacita’ di
discriminare ceppi batterici estremamente simili, calcolato sull’analisi di
33 ceppi MRSA altamente correlati della nostra casistica, era di 0,60
mediante l’analisi con PFGE, mentre raggiungeva 0.65 da un’analisi
combinata di clfB- e spa-typing, indicando cosi’ una migliore capacita’
nell’identificare e classificare ceppi altamente correlati.
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
LABORATORIO DI ONCOLOGIA
DIRETTORE
Vito Pistoia
telefono: 010 5636 342/524
e-mail: [email protected]
STAFF
Anna Corcione : I.P. Fisiopatologia delle Malattie Linfoproliferative
Maria Valeria Corrias : I.A.S. Oncologia Molecolare
Paolo Montaldo : I.P. Sviluppo di nuovi approcci farmacologici nel Neuroblastoma
Annalisa Pezzolo : I.P. Citogenetica molecolare dei Tumori Solidi Pediatrici
Mirco Ponzoni : U.O.S. Terapie sperimentali in Oncologia
Ignazia Prigione : I.P. Immunologia e Immunoterapia dei Tumori Solidi Pediatrici
ATTIVITA’ DI RICERCA
L’attività di ricerca del Laboratorio di Oncologia si esplica in tre aree principali:
1. Neuroblastoma ed altri tumori di derivazione neuroectodermica (soprattutto melanoma)
Gli studi sul neuroblastoma assorbono oltre la metà delle risorse di personale ed economiche
del Laboratorio. Tale concentrazione di forze su questo tumore è giustificata dal fatto che il
Gaslini è il Centro di Riferimento nazionale per la cura del neuroblastoma e presso l’Istituto
esiste una situazione ottimale per la ricerca (banca integrata di tessuto e materiale biologico,
data base, ecc…).
Le ricerche attualmente in corso presso il Laboratorio di Oncologia riguardano: 1) studio dei
meccanismi di “evasione” utilizzati dalle cellule tumorali per sfuggire al controllo del sistema
immunitario e lo sviluppo di nuove strategie di immunoterapia capaci di aggirare gli
stratagemmi posti in opera dal tumore; 2) studio dei meccanismi di angiogenesi tumorale e
sviluppo di nuove modalità di “targeting” dei vasi tumorali usando liposomi caricati con diversi
tipi di farmaci anti- neoplastici e indirizzati ai vasi del tumore mediante legame con piccole
molecole che riconoscono ligandi specifici; 3) usando una strategia simile, sono stati
sviluppati liposomi trasportatori di farmaci a cui è stato legato un anticorpo che riconosce
specificamente il ganglioside GD2 espresso sulla superficie delle cellule tumorali; 4) analisi
delle interazioni cellulari che si verificano nel microambiente del tumore con particolare
riferimento alla caratterizzazione di popolazioni di cellule immunosoppressive, come linfociti T
regolatori e cellule mieloidi soppressive, che favoriscono la crescita neoplastica deprimendo
la risposta immune anti- tumore: 5) studio della malattia residua minima nel midollo osseo e
nel sangue periferico di pazienti con neuroblastoma in diversi stadi di malattia; 6) produzione
di anticorpi monoclonali anti- tumore da parte di linfociti B memoria isolati dal sangue
periferico dei pazienti al fine di identificare nuovi antigeni tumore- associati e sviluppare nuovi
agenti immunoterapeutici; 7) studio dei meccanismi di invasività delle cellule tumorali con
particolare riferimento a chemochine e loro recettori; 8) studi di CGH (comparative genomic
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Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
hybridization) array per identificare nuovi marcatori prognostici in un piccolo gruppo di pazienti
affetti da tumori localizzati (solitamente a buona prognosi) che recidivano localmente o
metastatizzano; 9) studio della “signature” tumorale nel midollo osseo infiltrato di pazienti con
malattia metastatica mediante array di espressione; 10) studi di silenziamento di geni cruciali
per la crescita tumorale mediante trasfezione di piccole molecole di RNA (siRNA).
Gli esperimenti vengono condotti in vitro ed in vivo, utilizzando modelli animali che mimano le
modalità di sviluppo e crescita del tumore umano. La collaborazione con diverse strutture
interne ed esterne al Gaslini è essenziale per il successo di queste ricerche. Tra le prime
vanno ricordate il Laboratorio di Anatomia Patologica ed il Dipartimento di Ematologia ed
Oncologia Pediatrica, tra le seconde il Servizio di Sperimentazione Animale dell’IST di
Genova.
2. Leucemie e linfomi con particolare riferimento alle malattie linfoproliferative dei linfociti
B
La ricerca su leucemia e linfomi verte sullo analisi di espressione e funzione di recettori per
citochine e chemochine sulle cellule neoplastiche. La filosofia alla base di questi studi si fonda
sulla comparazione delle caratteristiche delle cellule tumorali e delle loro controparti normali al
fine di svelare differenze che possano essere sfruttate dal punto di vista terapeutico.
L’IL- 12 è una citochina nota per la capacità di attivare risposte immuni anti- tumore e di
inibire l’angiogenesi tumorale. Abbiamo identificato un terzo meccanismo d’azione dell’IL- 12,
cioè il legame diretto al proprio recettore sulla superficie di alcune cellule tumorali derivanti dai
linfociti B e la conseguente inibizione della crescita delle cellule maligne. Attualmente questi
studi sono estesi al altri tumori ematologici come la leucemia mieloide acuta pediatrica. In
collaborazione con l’Unità AIRC “Tumor immunology” diretta dalla Dr.ssa Irma Airoldi è stato
intrapreso lo studio dell’attività anti- tumorale diretta nelle neoplasie ematologiche di altre
citochine, in particolare IL- 23 e IL- 27, che fanno parte della superfamiglia della IL- 12, e IL17A e IL- 17B.
Le chemochine giocano un ruolo chiave nella mobilizzazione delle cellule normali e
neoplastiche; nel caso di queste ultime, alcune chemochine possono facilitarne la
disseminazione metastatica. Stiamo studiando attualmente il ruolo della chemochina CX3CL1
e del suo recettore CX3CR1 nella migrazione dei linfociti B umani normali e delle loro
controparti tumorali.
3. Cellule staminali mesenchimali e tumorali
Le cellule staminali sono dotate di due proprietà fondamentali, auto rinnovamento e capacità
di differenziare. Esiste solida evidenza che la crescita di un tumore sia sostenuta da un
numero limitato di cellule staminali tumorali: la sfida è colpire selettivamente tali cellule per
bloccare irreversibilmente la progressione del tumore. Studi recenti del Laboratorio hanno
dimostrato che una quota di vasi che irrorano il tumore (neuroblastoma) derivano direttamente
dalle cellule tumorali attraverso meccanismi ignoti. L’ipotesi più probabile è che le cellule
staminali del tumore, in risposta a stimoli provenienti dal loro microambiente, acquisiscano la
capacità di trans differenziare in cellule endoteliali. Studi in corso nel Laboratorio hanno
portato all’identificazione preliminare di una putativa cellula staminale tumorale coinvolta in
questo processo.
Le cellule staminali mesenchimali possiedono la capacità di differenziare in adipociti,
condrociti ed osteoblasti. Sono inoltre dotate di complesse attività immunoregolatorie che
costituiscono la base razionale per il loro impiego nel trattamento di patologie autoimmuni. Il
Laboratorio ha contribuito significativamente a caratterizzare i bersagli cellulari ed i
meccanismi della immunoregolazione mediata dalle cellule staminali mesenchimali e continua
a lavorare in questa direzione. Per quanto riguarda i loro rapporti con i tumori è stato
accertato in diversi modelli sperimentali che le cellule staminali mesenchimali migrano con
elevata selettività nella sede della lesione tumorale dove contribuiscono alla formazione del
microambiente locale spesso facilitando la crescita o la me statizzazione del tumore. Studi in
corso mirano a comprendere la funzione di queste cellule in relazione al neuroblastoma
eventualmente sfruttandone la capacità di targeting a fini terapeutici.
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Oltre a portare avanti queste linee principali di ricerca, il Laboratorio è coinvolto in numerosi studi
collaborativi nei seguenti settori: 1) patogenesi delle aplasie midollari su base immunologica (in
collaborazione con il Dr. Carlo Dufour, Dipartimento di Ematologia e Oncologia Pediatrica,
Gaslini); 2) ruolo dei linfociti B nell’artrite giovanile (in collaborazione con il Dr. Marco Gattorno ed
il Prof. Alberto Martini, Divisione di Pediatria ad indirizzo endocrinologico e reumatologico); 3)
caratterizzazione immunologica e genetica di medulloblastoma ed ependimoma pediatrici (in
collaborazione con la Dr.ssa Maria Luisa Garrè ed il Dr. Armando Cama, Divisione di
Neurochirurgia).
Il Laboratorio di Oncologia è impegnato in alcune prestazioni assistenziali intramurali che
riguardano la caratterizzazione immunologica a) degli organi linfoidi di pazienti pediatrici con
linfoma o sospetto linfoma (in collaborazione con il Laboratorio di Anatomia Patologica e b) di
campioni biologici di pazienti pediatrici affetti da sospetta immunodeficienza (in collaborazione
con il Laboratorio di Analisi Cliniche ed il Servizio Immunotrasfusionale).
Infine il Laboratorio di Oncologia partecipa all’attività della bio- banca neuroblastoma e detiene un
deposito di campioni congelati di sospensioni cellulari di linfociti da pazienti con malattie
linfoproliferative e immunodeficienze.
-
174
Prof. Alessandro Moretta, DIMES, Università di Genova: Immunoterapia del neuroblastoma
con cellule NK.
Prof. Theresa Allen, Department of Pharmacology, University of Alberta, Edmonton, Alberta,
Canada: Immunoliposomi.
Prof. Giorgio Trinchieri, NCI, Frederick, USA: IL- 12, immunoterapia sperimentale.
Prof. Soldano Ferrone, Hillman Cancer Center, Pittsburgh, USA: Antigeni tumorali
Prof. Domenico Ribatti, Dipartimento di Anatomia e Istologia Umana, Università di Bari.:
Angiogenesi nel neuroblastoma.
Dr. Massimo Romani, Laboratorio di Genetica delle Popolazioni, IST, Genova: Meccanismi
molecolari di apoptosi nel neuroblastoma.
Dr. Angelo Corti, Istituto San Raffaele, DIBIT, Milano: Targeting vascolare.
Prof. Alberto Amadori, Immunologia, Università di Padova.: Tumori sperimentali.
Dr. Silvano Ferrini, Immunofarmacologia, IST, Genova.: Terapia genica sperimentale.
Prof. Giuseppe Basso, Oncologia Pediatrica, Università di Padova.: Immunobiologia della
leucemie linfoblastiche acute a cellule B.
Prof. Francesco Di Virgilio, Patologia Generale, Università di Ferrara: Recettori purinergici nel
neuroblastoma.
Dr. Antonio Uccelli, Clinica Neurologica, Università di Genova: Linfociti B e malattie
infiammatorie del sistema nervoso centrale.
Dr. Nicola Giuliani, Cattedra di Ematologia, Università di Parma: Mieloma multiplo e metastasi
ossee
Prof. Manlio Ferrarini, Oncologia Medica C, IST, Genova: Malattie linfoproliferative dei linfociti
B
Prof. Emma Di Carlo, Anatomia Patologica, Università di Chieti: Immunoterapia sperimentale
di leucemie e linfomi B
Dr. Vittorio Perfetti, Oncologia Medica, Policlinico S. Matteo, Pavia: mieloma multiplo
Prof. Franco Locatelli, Ematologia e Oncologia Pediatrica, Policlinico S. Matteo, Pavia:
immunoterapia sperimentale leucemie mieloidi, cellule staminali mesenchimali
Prof. Alan Tyndall, Dipartimento di Reumatologia, Università di Basilea, Svizzera: cellule
staminali mesenchimali
Prof. Fabio Malavasi, Dipartimento di Genetica, Università di Torino: ectoenzimi e
microambiente tumorale, cellule staminali tumorali
Dr.ssa Francesca Aloisi, Laboratorio di Neurobiologia, Istituto Superiore di Sanità, Roma:
sindrome da opsoclono- mioclono
Dr. Franz Blaes, Dipartimento di Neurologia, Università di Giessen, Germania; sindrome da
opsoclono- mioclono
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Anna
Corcione
Espressione e funzione di CX3CR1 nelle malattie linfoproliferative
della linea B
Un nostro studio recentemente pubblicato (Corcione A. et al, PLOS One
2009) ha dimostrato che i linfociti B umani esprimono CX3CR1, il
recettore esclusivo della chemochina CX3CL1. Tale recettore stimola la
chemiotassi ligando-dipendente nei centrociti, una popolazione di linfociti
B del centro germinativo che in seguito a selezione per la propria
sopravvivenza differenziano in cellule B memoria o plasmacellule. Le
cellule B naive e memoria, pur esprimendo CX3CR1, non sono attratte
da CX3CL1 in test di chemiotassi. Le malattie linfoproliferative dei
linfociti B originano da eventi trasformanti che “congelano” le cellule
tumorali a diversi stadi della fisiologica differenziazione B e ne
promuovono l’espansione clonale. Una larga massa di studi a cui il
nostro gruppo ha contribuito significativamente ha dimostrato che
l’interazione tra alcune chemochine ed i rispettivi recettori espressi dai
linfociti B neoplastici gioca un ruolo fondamentale nella sopravvivenza di
questi ultimi e nella progressione metastatica. Attualmente non esistono
informazioni sul ruolo funzionale dell’asse CX3CL1/CX3CR1 nella
fisiopatologia delle malattie linfoproliferative della linea B.
Obiettivo del progetto è analizzare l’espressione di CX3CR1 in tumori B
rappresentativi dei diversi stadi della normale differenziazione delle
cellule B: leucemie linfoblastiche acute, linfomi del centro germinativo
(linfoma follicolare, linfoma diffuso a grandi cellule, linfoma di Burkitt), del
mantello (mantellare), e della zona marginale, leucemia linfatica cronica,
mieloma multiplo. Successivamente si analizzerà la funzionalità di
CX3CR1 in termini di chemiotassi indotta da CX3CL1 e trasduzione del
segnale. Gli studi saranno focalizzati in particolare sui linfomi del centro
germinativo, controparti neoplastiche di centrociti/centroblasti e sulla
leucemia linfatica cronica, le cui controparti nomali non sono state ancora
identificate con certezza ma che è comunque una patologia eterogenea
derivante in parte da “antigen-experienced” cellule B naive e in parte da
cellule B post-centro germinativo. Nella leucemia linfatica cronica ci si
concentrerà
sul
ruolo
potenziale
dell’asse
CX3CR1/CX3CL1nell’interazione tra cellule B neoplastiche e cellule
“nurse-like” generate in vitro dal sangue periferico.
Fabio
Pastorino
Identificazione e caratterizzazione di nuovi target terapeutici nel
neuroblastoma mediante la tecnica del phage-display e ruolo del
loro bersagliamento selettivo nell’inibizione della crescita tumorale.
L’identificazione di nuovi possibili target molecolari, presenti
esclusivamente sulle cellule di neuroblastoma e sulle cellule che ne
costituiscono l’endotelio tumorale, permettendo al tumore di crescere e di
sviluppare metastasi, può portare al loro utilizzo come bersagli sempre
più selettivi per incrementare ulteriormente l’efficacia terapeutica dei
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
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Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
176
Relazione Clinico-Scientifica 2009
chemioterapici. Inibendo la crescita tumorale mediante un selettivo
bersagliamento di questi target, verranno sviluppati dei farmaci
“intelligenti”, in grado cioè di colpire esclusivamente il tumore,
salvaguardando le cellule sane. Di conseguenza, la riduzione degli effetti
aspecifici indesiderati e, contemporaneamente, l’aumento dell’effetto
terapeutico di questi farmaci innovativi, potrebbe attirare l’attenzione di
compagnie farmaceutiche disposte a traslare gli esperimenti terapeutici
dagli animali al letto del paziente.
L’ identificazione di questi nuovi target sarà resa possibile mediante
l’utilizzo di una particolare tecnica molecolare, il phage display, che
prevede la comparazione di tessuti sani, non tumorali, con linee cellulari
di neuroblastoma umano e masse tumorali di neuroblastoma provenienti
da animali da laboratorio prima, e da pazienti poi. Per poter mettere in
pratica questa tecnica, da qualche anno esiste una collaborazione con i
massimi esperti nazionali (Dr Bussolino, IRCC Candiolo, Torino) e
internazionali (Drs Pasqualini e Arap, MD Anderson Cancer Center,
Houston, Texas-US) del settore.
Lizzia
Raffaghello
Il ruolo della restrizione calorica e dell’asse governato da IGF-I nei
meccanismi di resistenza/protezione di cellule normali e tumorali
agli agenti chemioterapici
Fino ad oggi, le strategie terapeutiche per combattere il cancro si sono
principalmente focalizzate sull’uccisione delle cellule tumorali. Il
principale obiettivo di questo progetto è quello di trovare il modo di
differenziare la tossicità causata dalla chemioterapia, caposaldo delle
terapie antitumorali, al fine di ottenere cellule normali protette e resistenti
e cellule tumorali non protette e vulnerabili. Una delle principali
caratteristiche delle cellule tumorali è la loro insensibilità agli stimoli di
crescita e la loro abilità a non obbedire più ad alcun segnale anticrescita. In questo modo, le cellule tumorali continuano a dividersi in
modo del tutto incontrollato. Le cellule tumorali potrebbero quindi essere
le uniche a non obbedire all’ordine di proteggersi in risposta ad una
strategia che invece protegge le cellule normali e ritarda
l’invecchiamento, quale è la restrizione calorica
I risultati nei comuni lieviti del pane hanno dimostrato che 48 ore di
digiuno proteggono le cellule normali 1,000 volte di più rispetto alle
cellule con caratteristiche simili a quelle tumorali contro altissime dosi di
farmaci utilizzati in protocolli di chemioterapia. Inoltre la stessa tecnica
(riduzione di glucosio o siero per 48 ore) si è dimostrata funzionare
anche su diversi tipi di cellule tumorali, sia umane che di topo. In questo
modo, le cellule normali sono protette contro i farmaci chemioterapici; al
contrario le cellule tumorali sono vulnerabili e addirittura più sensibili.
Il presente progetto si propone di verificare l’ipotesi secondo la quale la
restrizione calorica e/o la diminuzione di segnali che promuovono la
crescita quali l’asse governato dall’Insulin-like Growth Factor-I (IGF-I)
possano proteggere le cellule normali ma non le cellule tumorali dagli
effetti di diversi agenti chemioterapici. In particolar modo, verranno
perseguiti i seguenti obiettivi:
i) Studio in vitro ed in vivo degli effetti che la restrizione calorica e l’IGF-I
hanno nel conferire resistenza/protezione di cellule normali e tumorali a
diversi agenti chemioterapici.
ii) Studio dei meccanismi utilizzati dalla restrizione calorica e l’IGF-I nel
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
conferire protezione di cellule normali e non cellule tumorali a diversi
agenti chemioterapici.
iii)Valutazione dell’effetto terapeutico di appropriati agenti chemioterapici
in associazione a strategie mirate a bloccare il segnale dell’IGF-I in
diversi modelli tumorali sperimentali.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Vito
Pistoia
Cellule staminali mesenchimali e tumori
Le cellule staminali mesenchimali (MSC) sono una popolazione
eterogenea di cellule stromali multipotenti definite in base a 1) capacità di
crescere in vitro aderendo alla piastra di coltura, 2) morfologia
fibroblastica e 3) potenziale differenziativo in diversi tessuti mesodermici
come osso, cartilagine, tessuto adiposo e stroma connettivale. Sebbene
isolate inizialmente dal midollo osseo, le MSC sono virtualmente
ubiquitarie, rappresentando una componente dello stroma di molti
tessuti. Le MSC umane non esprimono i marcatori ematopoietici CD45,
CD34 e CD14, molecole co-stimolatorie come CD80 e CD86 o il
marcatore endoteliale CD31, mentre sono positive per CD105, CD73,
CD44, CD90, CD71 e Stro-1. Le MSC esercitano un ampio spettro di
attività immunosoppressive che forniscono un ottimo razionale per il loro
utilizzo nel trattamento di patologie caratterizzate da abnorme attivazione
del sistema immunitario. Gli effetti delle MSC sulla crescita di tumori
sperimentali sono vari a seconda dei modelli impiegati. Sebbene in alcuni
casi le MSC siano capaci di inibire la crescita neoplastica, prevalgono
risultati di segno opposto in base ai quali le MSC favoriscono la
progressione e la metastatizzazione tumorale. Obiettivo del progetto è
investigare gli effetti delle MSC in modelli sperimentali di neuroblastoma.
MSC isolate da midollo osseo umano saranno espanse ed utilizzate non
oltre il terzo passaggio di coltura. Dapprima verranno analizzati gli effetti
in vitro di MSC su proliferazione, sopravvievenza e differenziazione di
linee di neuroblastoma umano. Successivamente verranno studiate le
capacità di MSC e cellule tumorali di attrarsi reciprocamente e la natura
delle molecole coinvolte in tali interazioni. Infine si utilizzeranno modelli in
vivo in topi SCID/NOD in cui i tumori verranno generati secondo tre
modalità: 1) inoculo sottocutaneo delle cellule neoplastiche; 2) inoculo
delle stesse nella capsula surrenalica (modello ortotopico) e 3) inoculo
endovena (modello
pseudometastatico). A tempi vari dall’inoculo di cellule tumorali verranno
somministrate le MSC a diverse concentrazioni sottocute o per via
venosa. Si valuteranno poi le dimensioni delle masse tumorali, la
sopravvivenza dei gruppi di animali trattati e non con MSC e si
condurranno studi istologici e molecolari sulle masse neoplastiche.
Dipartimento di Medicina Sperimentale e di Laboratorio
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Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE E RIABILITAZIONE
Prof. Carlo Minetti
MALATTIE MUSCOLARI E NEURODEGENERATIVE
DIRETTORE
Prof. Carlo Minetti (Università)
telefono: 010-5636.520
e-mail: [email protected]
STAFF
Carlo Bellini
Eugenio Bonioli
Claudio Bruno
Antonio Di Stefano
Marina Pedemonte
Federico Zara
Referente assicurazione qualità:
Claudio Bruno
ATTIVITA’ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
Malattie neuromuscolari e neurodegenerative in particolare: distrofie muscolari, atrofie muscolari
spinali, miopatie congenite, miopatie metaboliche, encefalomiopatie
mitocondriali, miopatie infiammatorie, leucodistrofie genetico- metaboliche, neurofibromatosi,
epilessie idiopatiche di origine genetica.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
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Clinica Neurologica, Università di Genova
Laboratorio di Genetica Umana, Ospedali Galliera, Genova
U.O. Medicina Molecolare, Ospedale Bambin Gesù, Roma (Dott. E. Bertini)
Dipartimento di Neurologia Pediatrica, Università Cattolica, Roma (Prof. E. Mercuri)
TIGEM, Napoli (Prof. V. Nigro)
Dipartimento di Pediatria, Università di Firenze
Dipartimento di Pediatria, Università di Catania
Lega Italiana contro l’Epilessia (L.I.C.E.)
Dept. of Neurology, Columbia University, New York, USA (Prof. S. DiMauro)
T. Jefferson University, Philadelphia, USA (Prof. M.P. Lisanti)
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
Istituto Giannina Gaslini
-
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Free University Medical, Amsterdam, The Netherlands (Prof. M.S. van der Knaap)
Div. of Neurology, University of Toronto, Toronto, Canada (Prof. BA Minassian)
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Federico
Zara
Identificazione di riarrangiamenti genomici coinvolgenti i canali
ionici neuronali nelle epilessie idiopatiche generalizzate.
L’epilessia idiopatica generalizzate (EIG) è un gruppo di patologie
neurologiche caratterizzate da crisi epilettiche ricorrenti e spontanee che
interessano l’intero cervello in assenza di evidenti lesioni e anomalie
metaboliche. Studi epidemiologici indicano che fattori genetici giocano un
ruolo centrale nell’eziologia dell’EIG, sebbene le sue modalità di
trasmissione siano complessa ed eterogenea. Studi recenti hanno
dimostrato che mutazioni in geni codificanti canali ionici sono
responsabili di forme familiari di EIG modificando le proprietà eccitatorie
della membrana neuronale e la comunicazione tra neuroni.
Recentemente è stato evidenziato che variazioni del numero di copie del
genoma (CNV) e difetti nel dosaggio genico potrebbero essere coinvolti
nell’eziologia di malattie neurologiche comuni, incluso l’epilessia.
In questo progetto ci proponiamo di effettuare uno screening ad alta
risoluzione dei copy number variation (CNV) coinvolgenti 429 geni
candidati, in particolare canali ionici. A tal fine studieremo 200 casi
familiari di EIG attraverso una nuova tecnica chiamata array-CGH, che
consente lo screening del genoma in un singolo esperimento. I CNV che
verranno identificati saranno ulteriormente analizzati in 300 casi con EIG
sporadica mediante real-time PCR. I geni coinvolti nei CNV saranno poi
studiati nell’intera coorte di pazienti per l’identificazione di mutazioni
puntiformi al fine di determinare il loro ruolo nell’eziologia dell’epilessia
idiopatica generalizzata.
Elisabetta
Gazzerro
Caratterizzazione clinica e molecolare di una nuova leucoencefalopatia da deficit di iccina
Le leucoencefalopatie genetiche rappresentano un gruppo eterogeneo di
condizioni cliniche che colpiscono principalmente la sostanza bianca
dell’encefalo e sono generalmente caratterizzate da un decorso grave e
invalidante. Nel 50% circa dei casi non è tuttora possibile raggiungere
una diagnosi etiologica.
Abbiamo di recente identificato 9 casi Italiani con quadro clinico
caratterizzato da cataratta congenita bilaterale, normale acquisizione
delle primissime tappe dello sviluppo psicomotorio, con successiva
comparsa di ritardo posturo-motorio e mentale, lenta compromissione
neurologica, ritardo mentale, neuropatia periferica ipomielinizzante e
diffusa alterazione della sostanza bianca encefalica di tipo
ipomielinizzante.
Questa patologia, da noi definita “Ipomielinizzazione e cataratta
congenita” (ICC), rappresenta una nuova leucoencefalopatia ad
ereditarietà autosomica recessiva, la cui definizione genetica è stata
l’obiettivo principale del nostro studio (Zara et al., Nat Genet 2006)
Lo screening sistematico di tutti i geni presenti nel locus ICC ci ha
consentito di identificare tre diverse mutazioni in un gene con funzione
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
179
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
ignota chiamato Fam126A. Abbiamo quindi dimostrato che le mutazioni
determinano la perdita di un nuova proteina, che abbiamo chiamato
Iccina. Infine abbiamo dimostrato che l’iccina è associata strettamente
alla membrana cellulare. Abbiamo iniziato studi finalizzati alla
caratterizzazione funzionale della molecola iccina i cui meccanismi
d’azione sono tuttora ignoti. Tale progetto si articola secondo un
approccio in vivo e uno in vitro.
In particolare, sono state sviluppate le seguenti ipotesi di lavoro:
1- Analisi del pattern d’espressione d’Iccina e caratterizzazione del
fenotipo di topi Iccina Knock-out.
2- Analisi in vitro dell’effetto d’Iccina sulle proprietà adesive intercellulari.
3- Ricerca di proteine interattrici con Iccina.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
180
Eugenio
Bonioli
Correlazione genotipo-fenotipo nella Neurofibromatosi tipo 1
La Neurofibromatosi tipo 1 (NF1) è una condizione genetica autosomica
dominante con incidenza di 1/3000 e prevalenza di 1/1000. Il quadro
clinico è secondario alla mutazione di un gene NF1, localizzato sul
braccio lungo del cromosoma 17 (17q11,2), ed è caratterizzato da un
tipico fenotipo cutaneo e da complicanze gravi a carico delle vie ottiche,
della colonna vertebrale, delle ossa lunghe e da difetti
dell’apprendimento.
L’analisi genetica del gene NF1 si pone come primo obiettivo quello di
fornire una conferma genetica alla diagnosi di NF1, che pure resta
clinica. Secondariamente, una volta eseguito un sufficiente numero di
analisi, si cercherà di correlare il difetto genetico con le caratteristiche
cliniche, cosa ancora non possibile (se non in condizioni particolari, ad
esempio, per estese delezioni del gene NF1 il quadro clinico è più grave
e caratteristicamente simile al fenotipo Noonan), in modo da
personalizzare la prognosi ed il follow up necessario ad ogni individuo
con NF1.
Il test della proteina tronca è stata la prima metodologia da noi
estensivamente utilizzata per la ricerca delle mutazioni a carico del gene
NF1. Tale test è risultato poco efficace, riuscendo a rilevare solo alcuni
tipi di difetti genetici (circa il 70% del totale).
Verrà utilizzato un nuovo protocollo, messo a punto recentemente presso
il nostro laboratorio, che prevede l’analisi del gene NF1 tramite il
sequenziamento diretto. Tale metodica analizza il DNA in corrispondenza
del gene NF1 ed ha la capacità di riconoscere quei difetti genetici
responsabili dell’80% dei quadri clinici riferibili a NF1 (mutazioni
nonsenso, missenso, di splicing).
L’analisi sarà eseguita nei soggetti afferenti all’Istituto G. Gaslini e seguiti
in modalità multidisciplinare da Guido Morcaldi, Maria Luisa Garrè,
Claudia Milanaccio, Carlo Sburlati, Roberta Bonelli, Silvio Boero e
Andrea Rossi.
Carlo
Minetti
Studio dei meccanismi molecolari funzionali nella patogenesi delle
miopatie primitive: prospettive di nuovi indirizzi terapeutici.
Le cause molecolari responsabili della necrosi delle fibre muscolari nella
Distrofia Muscolare di Duchenne sono molteplici (alterazioni nel
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Relazione Clinico-Scientifica 2009
metabolismo energetico, incremento dei livelli intracellulari del calcio,
riorganizzazione del citoscheletro, rilascio di fattori attivanti una risposta
infiammmatoria). In tale contesto, numerose evidenze suggeriscono un
ruolo per le alterazioni della proteolisi intracellulare. Il muscolo
scheletrico possiede tre differenti sistemi proteolitici: 1) lisosomale, 2)
non lisosomale Ca2+-dipendente, 3) proteasomale ATP ubiquitinadipendente
I meccanimi che, in caso di deficit di distrofina, attivano il proteasoma
sono molteplici: i) differenti mutazioni modificano le proprietà strutturali
della proteina ostacolando la sua localizzazione sulla membrana
plasmatica; questi mutanti sono trattenuti in un compartimento
intracellulare e rapidamente degradati; ii) il difetto di distrofina impedisce
l’organizzazione del complesso DGC, indirizzando perciò le singole
subunità a degradazione proteolitica; iii) il danno sul sarcolemma
incrementa i livelli di Ca++ intracellulare.
Il nostro laboratorio ha dimostrato che il trattamento locale e sistemico
con l’inibitore del proteasoma MG-132 ripristina l’espressione del
complesso distrofinico nel muscolo scheletrico di topi mdx, un modello
murino di DMD, suggerendo pertanto potenziali implicazioni terapeutiche
per questi composti. L’effetto di MG-132 è stato confermato in biopsie
muscolari provenienti da pazienti affetti da DMD.
Nuovi risultati sono stati sviluppati utilizzando l’ inibitore del proteasoma,
bortezomib, noto anche come Velcade. Tale farmaco è un acido dipeptil
boronico a basso peso molecolare in grado di legare con alta affinità il
proteasoma, da cui si dissocia lentamente, risultando pertanto in
un’inibizione stabile, ma reversibile dell’ attività chimotriptica.
Gli effetti del Velcade sono stati testati inizialmente in topi mdx per
mezzo di somministrazioni locali e sistemiche. Il trattamento ha
permesso di incrementare l’espressione e la localizzazione di membrana
della distrofina e dei membri del complesso DGC.
Il presente progetto è finalizzato alla definizione del potenziale
terapeutico e dei meccanismi d’azione di Velcade nelle distrofie
muscolari.
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
181
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Laboratorio Diagnosi Pre e Postnatale Malattie Metaboliche
Laboratorio Scientifico aggregato al Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
Incarico Struttura Semplice
Mirella Filocamo
tel.: 010 5636 609 -792
e-mail: [email protected]
STAFF
Marina Stroppiano
Referente assicurazione qualità:
Marina Stroppiano
telefono: 010 5636 (609) (792)
Personale tecnico:
Fabio Corsolini
Raffaella Mazzotti
ATTIVITA’ DEL LABORATORIO
Il Laboratorio esegue attività di diagnosi e di ricerca in malattie genetico- metaboliche rare, con
particolare specializzazione nel campo delle malattie lisosomi ali e di rare malattie genetiche
neurodegenerative.
E’ centro di riferimento nazionale per l’attività diagnostica prenatale. E’ inoltre centro di riferimento
internazionale per patologie molto rare, quali Picnodisostosi e Pelizaeus- Merzbacher.
Il laboratorio ha attrezzature per diagnostica biochimica e molecolare, colture cellulari e
crioconservazione di materiale biologico.
I campioni, provenienti da pazienti con malattie genetiche rare, sono raccolti nella "Biobanca di
cellule e DNA da pazienti affetti da malattie genetiche" (link a sito
http://dppm.gaslini.org/biobank).
La Biobanca, attiva dal 1976, è accreditata dalla Regione Liguria e fornisce un importante
servizio per i pazienti e le loro famiglie ed è fonte di campioni biologici rari per la comunità
scientifica internazionale. Nell’ambito di un progetto Telethon (link www.telethon.it), iniziato a
dicembre 2007, il responsabile della Biobanca è Co- coordinatore del 1° Network Italiano di
Biobanche Genetiche (link www.biobanknetwork.org).
ATTIVITA’ DI RICERCA
Studi di correlazione genotipo/fenotipo, studi di meccanismi molecolari e di espressione in vitro in
malattie lisosomiali e malattie della sostanza bianca.
182
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Biobanca GENETICA (link a sito http://dppm.gaslini.org/biobank) di materiale
biologico (linee cellulari e acidi nucleici) proveniente da pazienti con malattie genetiche
rare.
COLLABORAZIONI
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Bioinformatica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova
Centro di Coordinamento Regionale Malattie Rare, A.O. Universitaria “Santa Maria della
Misericordia", Udine
Dipartimento di Medicina Interna - Università degli Studi di Perugia
Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione Neurologia Clinica
Policlinico GB Rossi, Verona
Faculté de Médecine, Clermont Ferrand, Cedex, France
Institute of Medical Genetics, School of Medicine, Cardiff University, Cardiff, UK
IRCCS Bambino Gesù, Roma
Istituto S. Raffaele, Milano
Laboratorio di Genetica Umana - E.O. Ospedali Galliera, Genova
Ospedale Meyer, Firenze
School of Computing, Engineering and Physical Sciences, University of Central Lancashire,
Preston, UK
TIGEM, Napoli
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Mirella
Filocamo
Biobanca di materiale biologico proveniente da pazienti con
malattie genetiche: sperimentazione dei disciplinari di settore
(SIGU) e armonizzazione della disciplina in relazione alle linee-guida
europee (prosecuzione)
L’enorme sviluppo della ricerca genetica e delle biotecnologie ha portato
al proliferare di raccolte di materiale biologico umano allo scopo di
utilizzarle a fini di ricerca e diagnosi. Poiché non esistono normative per
la creazione, il mantenimento e l’utilizzo delle Biobanche Genetiche
(BG), nell’ambito della Società Italiana di Genetica Umana (SIGU) si è
creato un gruppo di lavoro
che ha definito i criteri specifici di
certificazione delle BG.
Con la presente ricerca si intende:
1. Valutare la capacità di adeguamento della Biobanca Genetica
rispetto ai disciplinari SIGU
2. Sperimentare un modello per la valutazione della qualità delle
attività connesse alle Biobanche Genetiche
Armonizzare i disciplinari SIGU rispetto a quelli esistenti a livello europeo
I disciplinari verranno applicati a tutte le attività connessi con la Biobanca
dall’acquisizione del campione e dei dati, al processamento, al
mantenimento, alla conservazione e alla distribuzione.
Tutto il personale dedicato verrà opportunamente addestrato e per ogni
unità di personale verranno specificate le responsabilità. Le attività svolte
verranno registrate.
Le non-conformità e la non applicabilità di un criterio specifico verranno
sistematicamente annotate.
Verrà fatta un’analisi dei criteri di certificazione presenti a livello europeo
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
183
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
ed eventuali requisiti discordanti verranno annotati.
L’analisi finale dei risultati verrà discussa e l’eventuale adeguamento
dei requisiti condiviso nell’ambito del preposto gruppo di lavoro SIGU.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
184
Mirella
Filocamo
Studi molecolari e funzionali in malattie genetico-metaboliche rare
(prosecuzione)
Si richiede la prosecuzione della ricerca con i seguenti obiettivi:
1. Studi di espressione in vitro in Pelizaeus-Merzbacher (PMD).
Nel corso della precedente ricerca abbiamo dimostrato che i
fibroblasti di pazienti affetti da PMD, emizigoti per la
duplicazione del gene PLP1, sovraesprimono il gene e mostrano
un’alterazione quantitativa dello splicing alternativo tra le isoforme
PLP e DM20 (Regis et al. BBA 2009). La prosecuzione della
ricerca ha lo scopo di verificare se ciò avvenga anche in vitro in
tipi cellulari differenti
2. Caratterizzazione molecolare di una serie di pazienti affetti dalla
Malattia di Krabbe. La ricerca è finalizzata alla correlazione
genotipo/fenotipo a scopo di prognosi e di consulenza genetica
per i familiari a rischio
Studi molecolari/funzionali in sindrome di Hunter. La ricerca ha lo scopo
di delucidare un fenomeno di correzione in vivo delle mutazioni
ereditate, precedentemente osservato e dimostrato in 3 pazienti (Lualdi
et al, Hum Mutat 2010)
1. Pelizaeus-Merzbacher : differenti tipi cellulari (COS7, NIH3T3, Olineu) saranno transfettate con vettori di espressione codificanti per
geni ricombinanti, contenenti una porzione genomica del gene PLP1
in grado di produrre due trascritti alternativi derivati da PLP e DM20.
Verrà analizzata la relazione tra espressione di questi geni e
bilanciamento tra le isoforme alternative prodotte dallo splicing
2. Krabbe:la casistica comprende 33 pazienti non imparentati. L’analisi
mutazionale sarà basata sul sequenziamento di tutte le regioni
esoniche e delle introniche coinvolte nello splicing. Le possibili
mutazioni coinvolte nel processamento del trascritto verranno
sottoposte a studi funzionali. L’analisi di correlazione del genotipo
con il fenotipo verrà eseguita con i referenti clinici
3. Hunter: studi di espressione in fibroblasti umani per confermare in
vitro il fenomeno osservato in vivo e successiva ricerca di possibili
fattori coinvolti (ad esempio enzimi responsabili di editing)
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
DIRETTORE
Edvige Veneselli (Università)
telefono: 010 5636432
fax: 010 381303
e-mail: [email protected]
STAFF
Maria Giuseppina Baglietto : I.A.S. Epilessie dell’età evolutiva
Roberta Biancheri : I.P. Leucoencefalopatie, Malattie Rare Neurologiche
Fabia Brera : I.P. Paralisi Cerebrali, Follow-up neonati con problemi neurologici,
Neuropsicomotricità
Maria Elena Celle : I.P. Cefalee, Autismo
Laura Doria Lamba : I.A.S. Neurofisiologia Neuromuscolare, Monitoraggi intraoperatori,
Neuropatie, Atassie
Maria Margherita Mancardi
Margherita Savoini : I.P. Psicodiagnostica e Psicoterapia, Disturbi della Condotta Alimentare e del
Comportamento Dirompente
Lucia Sciaretta : I.P. Psicodiagnostica e Psicoterapia – Disturbi Cognitivi ed Epilessia
Elisabetta Zanotto : I.P. Psicopatologia preadolescenziale/adolescenziale, Disturbi della condotta
alimentare, Neuropsicofarmacologia - Degenza
Referente assicurazione qualità:
Laura Doria Lamba
telefono: 010 5636702
e-mail: [email protected]
Elisabetta Zanotto
telefono: 010 5636262
e-mail: [email protected]
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
M.Rosa Damoni - Day Hospital
telefono: 010 5636381
e-mail: [email protected]
Anna Santucci - Degenza
telefono: 010 5636262
e-mail: [email protected]
Terapista della Neuropsicomotricità :
Luca Boeri
Roberta Follo
Gloria Sodini
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
185
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Servizio Sociale:
Marco Martinoli - Progetto ”Interventi socio-educativi per il benessere del bambino malato e
ospedalizzato”
Laboratorio di Neurofisiopatologia
Capotecnico:
Paolo Grosso
Personale tecnico:
Francesca Bollati
Maria Teresa Dapelo
Simona Martelli
Simona Mendolia
Tiziana Prastaro
ATTIVITÀ CLINICHE E AREE DI ECCELLENZA
L’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile è dedicata alla diagnosi ed al trattamento delle
patologie neurologiche e psichiatriche dell’età evolutiva, attraverso valutazioni cliniche e
laboratoristiche effettuate con metodiche avanzate e con interventi multidisciplinari.
In particolare, è dedicata alla diagnosi ed al trattamento delle seguenti patologie:
- Epilessie e sindromi epilettiche dell’età evolutiva
- Paralisi cerebrali infantili
- Disordini del movimento e patologie extrapiramidali (inclusi Disturbi da tic, Sindrome
opsoclono- mioclono, Emiplegia Alternante)
- Leucoencefalopatie ed Encefalopatie genetiche e degenerative dell’età evolutiva (incluse
ceroidolipofuscinosi, paraparesi spastiche, ipoplasie pontocerebellari)
- Neuropatie periferiche
- Atassie ereditarie
- Cefalee dell’età evolutiva
- Disturbi del sonno
- Disturbo da deficit di attenzione con/senza iperattività
- Autismo infantile e Disturbi della comunicazione
- Sindrome di Rett
- Anoressia nervosa e disturbi della condotta alimentare
- Disturbi d’ansia e dell’umore, Disturbi somatoformi, Disturbi dissociativi ed altra patologia
psichiatrica
E’ Centro di riferimento regionale, per varie Malattie Rare Neurologiche
Centro referente regionale per Autismo infantile (ARS Liguria) per l’Istituto G. Gaslini in rete con i
referenti ASL, con compiti prevalenti di formazione
Centro referente regionale per la diagnosi e la terapia del Disturbo da deficit di attenzione e
iperattività, con distribuzione diretta del farmaco per i pazienti appartenenti alla Regione Liguria,
per l’Istituto G. Gaslini in rete con i referenti ASL
Centro referente regionale sui Disturbi della Condotta Alimentare nei bambini (ARS Liguria) per
l’Istituto G. Gaslini, anche per raccolta dati centralizzata
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Sono in atto collaborazioni cliniche assistenziali e di ricerca nell’ambito di:
•
186
Continuità assistenziale per patologie neurologiche di varia natura (collaborazione
interaziendale con l'Azienda Ospedaliera Universitaria S. Martino)
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
Istituto Giannina Gaslini
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Relazione Clinico-Scientifica 2009
Epilessia (C. Dravet, Membro della ILAE Commission, Marsiglia; O. Dulac, Centre pour
l’Epilepsie, Hôpital Necker, Parigi; Laboratorio di Genetica, Ente Ospedaliero Ospedali
Galliera; R. Guerrini, Ospedale Pediatrico Meyer, Università di Firenze; Associazione Italiana
Sclerosi Tuberosa)
Disturbi del sonno (US Medicina del Sonno, Dipartimento di Scienze Motorie, Azienda
Ospedaliera Universitaria S. Martino, Genova)
Paralisi Cerebrali Infantili e altri Disturbi del Movimento (J. Patrick, The Movement Center,
Robert Jones & Agnes Hunt District Hospital, Oswestry, UK; K. Bathia, Queen Hospital,
Londra; N. Nardocci, Istituto Nazionale Neurologico C. Besta - Milano; G. Abruzzese, Clinica
Neurologica, Università di Genova)
Leucoencefalopatie (Progetto Europeo multicentrico (FP7) per malattie rare neurologiche
dedicato alle leucodistrofie genetiche, coordinato da Prof. Odile Boepsflug- Tanguy, ClermontFerrand; prof. Marjo S. van der Knaap, VU University Medical Center, Amsterdam)
Ceroidolipofuscinosi neuronali (Prof. A. Simonati, Università di Verona e Dr. FM Santorelli,
Ospedale Bambino Gesù, Roma).
Paraparesi spastiche ereditarie (Dr. FM Santorelli, Ospedale Bambino Gesù, Roma)
Neuropatie periferiche, per studi neuropatologici e genetici (Dipartimento di Neuroscienze,
Oftalmologia e Genetica, Azienda Ospedaliera Universitaria S. Martino, Genova; U.O.
Neurologia, I. Neurologico C. Besta, Milano)
Monitoraggi neurofisiologici intraoperatori (Società Italiana di Neurofisiopatologia Clinica)
Stroke (Gruppo Italiano sullo Stroke Pediatrico)
S. Opsoclono-Mioclono: “Multinational European Trial for Children with the Opsoclonus
Myoclonus Sindrome”; (European Pediatric Neurology Society: Principal Investigator Dr B
Hero, University of Cologne, Germany)
Emiplegia Alternante (Comitato Scientifico Associazione Italiana Emiplegia alternante)
Sindrome di Tourette e Tic: relazioni con le infezioni da streptococco Beta- emolitico di gruppo
A (R. Rizzo, Università di Catania; Prof. Mary M. Robertson, University of London; Dr. Gavin
Giovannoni, University of London; Dr. Francesco Cardona, Università di Catania; Dr. Nardo
Nardocci, Istituto Nazionale Neurologico C. Besta- Milano; Dr. Mauro Porta, Ospedale
Policlinico, Zingonia)
Disturbo da deficit di attenzione con/senza iperattività (Gruppo Nazionale Neuropsichiatria
Infantile)
Autismo Infantile (C. Barthélémy, Service d'Exploration Fonctionelle et de Psychiatrie Infantojuvénile, Tours, Francia; S.J. Roger, MIND Institut, University of California; L. Fadiga,
Fisiologia Umana, Università di Ferrara; A. Grondona, C. Martinoli, Istituto D. Chiossone,
Genova)
Sindrome di Rett (Comitato Scientifico Associazione Italiana Rett)
Disturbi della Neurovisione e plurihandicap (Istituto David Chiossone di Genova)
Disturbi neuroradiologici (Centro di Ricerca di Risonanza Magnetica sulle Malattie del Sistema
Nervoso, Università di Genova)
Psicopatologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Scuole di Psicoterapia: Istituto Miller, Istituto
di Psicologia e Terapia Cognitivo Comportamentale; Centro Genovese di Terapia della
Famiglia; Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica “Il Ruolo
Terapeutico” di Genova)
Pet Therapy (Associazione Italiana Pet Therapy), Ippoterapia (Società Ippica Genovese,
Centro Riabilitazione Equestre Ariosto, Federazione Italiana Sport Equestri)
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
Laura
Doria Lamba
Neuropatie genetiche-CMT ad esordio in età infantile senza marker
genetico noto:correlazioni cliniche-elettrofisiologiche e genetiche
La CMT rappresentano circa il 30% delle malattie neuromuscolari del
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
187
Istituto Giannina Gaslini
del progetto
Descrizione
188
Relazione Clinico-Scientifica 2009
bambini, forme ad evoluzione progressiva, si caratterizzano clinicamente
per un’elevata variabilità inter-intra-familiare
Nella maggioranza dei casi il raggiungimento della definizione
molecolare risulta ad oggi estremamente complesso.
Negli ultimi decenni gli sviluppi della genetica molecolare hanno
permesso di chiarire numerosi meccanismi molecolari coinvolti nella
patogenesi di queste forme e hanno condotto all ’identificazione di nuovi
geni, le cui mutazioni sono associate a CMT ,rendendo possibile una
classificazione di tali patologie sulla base delle caratteristiche genetiche.
Ad oggi le CMT ad esordio infantile, particolarmente la forme ad esordio
precoce( nel primo anno di vita)
presentano quadri clinici
particolarmente gravi e comprendono casi con fenotipo elettrofisiologico
demielinizzante ed assonalee con trasmissione generalmente di tipo
autosomico recessivo.ma possono presentarsi anche casi sporadici,
risultanti da mutazioni insorte de novo.
Il raggiungimento della diagnosi genetica è subordinato ad un preciso
inquadramento clinico ed elettrofisiologico del pt e del gruppo familiare.
I pazienti affetti da CMT afferiscono ormai ormai da diversi anni al
nostro ambulatorio specialistico e sono presi in carico con controlli
multidisciplinari presso la nostra U.O.
La nostra casistica comprende piu’ i 200 casi di CMT ad esordio in eta’
pediatrica.in piu’ della metà dei casi non è ancora stata possibile la
definizione genetico-molecolare
Ci proponiamo di selezionare i casi candidati allo studio molecolare dei
geni che possono essere coinvolti nella eziopatogenesi di pt pediatrici
affetti da CMT, attraverso:
- specifica flow-chart clinica, che differenzia le forme secondo la
modalità di trasmissione genetica (AD, AR, X-linked, de novo), e
secondo i segni clinici di deficit periferico e possibili segni clinici
associati
- flow-chart elettrofisiologica, che distingue le forma assonali da
quelle demielinizzante
Il raggiungimento della diagnosi genetica è obiettivo fondamentale per il
successivo follow-up clinico e riabilitativo del paziente, per l’offerta di
un’appropriata consulenza genetica ai genitori e ai fratelli, con
indicazione del rischio di ricorrenza.
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
Istituto Giannina Gaslini
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Edvige
Veneselli
Difetti genetici del metabolismo e del trasporto della creatina nei
disturbi dello spettro autistico
Recentemente si è ipotizzato un possibile ruolo dei difetti genetici del
metabolismo e del trasporto della cretina (Cr) nella genesi dei Disturbi
dello Spettro Autistico (DSA). Gli errori congeniti del metabolismo della
creatina (Cr) rappresentano un gruppo di affezioni neurologiche di
recente identificazione. Si conoscono tre deficit: il deficit di
guanidinoacetate metil transferasi (GAMT) ed i deficit del trasportatore
della Cr (CT1) e dell’arginina:glicina amidinotransferasi (AGAT).
Caratteristica comune ai tre disordini è il deficit di Cr cerebrale. Sintomi
comuni alle tre forme sono: ritardo/regressione dello sviluppo, ritardo
mentale e particolarmente del linguaggio. Il trattamento sostitutivo con Cr
monoidrato determina miglioramento del quadro clinico e reintegro della
Cr cerebrale nel deficit di AGAT e di GAMT, nel deficit di CT1 sono in
corso studi di possibile trattamento.
Scopo del nostro studio è valutare, in un campione di soggetti con DSA
la presenza di una delle affezioni sopracitate, che potrebbe spiegare in
alcuni soggetti la natura dei disturbi dello spettro e offrire nuove
opportunità diagnostiche e, in minor misura, terapeutiche.
Effettuare uno screening dei difetti genetici del metabolismo e del
trasporto della creatina in un campione di almeno 100 soggetti affetti nei
disturbi dello spettro autistico consentirebbe di inziare a ipotizzare
un’incidenza di tali disturbi nell’ambito di tali patologie e di valutare la
necessità e le indicazioni all’effettuazione dell’indagine di base e dei
controlli successivi.
Maria Giuseppina
Baglietto
Studio neurofisiologico e neuropsicologico dei pazienti con lesioni
corticali epilettogene: valutazione prechirurgica e longitudinale
delle epilessie secondarie a lesioni cerebrali precoci
Il
20% circa
delle epilessie infantili e oltre la metà di quelle
farmacoresistenti sono secondarie a lesioni precoci del SNC, sia di
origine malformativa che tumorale.
Dal 2004 è attiva la ricerca corrente dal titolo “Studio neurofisiologico
e neuropsicologico dei pazienti con lesioni corticali epilettogene e
non epilettogene (valutazione prechirurgica e longitudinale delle
epilessie secondarie a lesioni cerebrali precoci). Lo studio si è
proposto di descrivere le caratteristiche cliniche, elettrofisiologiche,
neuropsicologiche e neuroradiologiche dei pazienti con lesioni cerebrali
epilettogene e non epilettogene per l’eventuale avvio al trattamento
neurochirurgico. Nel corso del 2009 ci si è focalizzati maggiormente sulla
selezione e la valutazione multidisciplinare dei soggetti con lesioni
corticali epilettogene ed in particolare di quei casi con epilessia
sintomatica farmacoresistente suscettibili di trattamento chirurgico.
Rispetto agli anni precedenti, grazie alla selezione di casi affetti da
epilessia lesionale farmacoresistente ed avviati alla valutazione
multidisciplinare, si è ottenuto un incremento della frequenza dei casi
selezionati con approccio multidisciplinare e avviati all’intervento
neurochirurgico (13 soggetti dal 2004 al 2008; 7 soggetti nel 2009). Tutti i
pazienti sottoposti ad intervento nel 2009 c/o l’UO di Neurochirurgia,
Istituto Gaslini, (6 casi) hanno avuto un buon outcome epilettologico e
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
189
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
nessuna complicanza post-operatoria significativa.
Nel corso del 2010 ci si propone di proseguire con la selezione e
valutazione dei casi candidabili all’intervento neurochirurgico affetti d
epilessia farmacoresistente; inoltre appare indispensabile proseguire
follow-up dei soggetti già inseriti nel protocollo di studio prechirurgico e d
casi sottoposti nel corso del 2009 all’intervento.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
190
Roberta
Biancheri
Studio delle encefaliti immunomediate in età pediatrica, con
particolare riferimento alla encefalite anti recettori
N-metil-Daspartato (NMDA)
In età pediatrica, le encefaliti acute sono in genere su base infettivologica
(virale o batterica). Molto frequenti sono anche le forme parainfettive tipo
ADEM (encefalo-mielite acuta disseminata). Tuttavia, recentemente sono
state descritte forme paraneoplastiche e immunomediate non
paraneoplastiche. In questo ambito, l’encefalite anti recettori N-metil-Daspartato (NMDA) rappresenta un disordine immunomediato descritto
inizialmente in soggetti adulti da Dalmau et al. (Ann Neurol 2007;61:25–
36) il cui quadro clinico è caratterizzato da comparsa acuta di disturbo
di tipo psicotico, crisi convulsive, diminuzione del livello di coscienza,
discinesie e instabilità autonomica. L’EEG dimostra ritmi lenti. La RM
encefalica è in genere normale. L’esame del liquor evidenzia pleiocitosi
e/o bande oligoclonali. La positività degli anticorpi anti recettori NMDA,
che consente di confermare la diagnosi, si evidenzia su siero e su liquor.
Il trattamento si basa sui principi della immunoterapia.
Verrà effettuato uno studio clinico e laboratoristico di soggetti con
encefalite di natura non infettiva e non parainfettiva per definizione delle
caratteristiche cliniche e strumentali in età pediatrica rispetto a quanto
descritto nell’adulto e della frequenza di tali disturbi in età evolutiva. Le
diverse opzioni terapeutiche, rappresentate dalla rimozione del tumore
sistemico quando presente, dall’utilizzo di steroidi, immunoglobuline e.v.
o plasmaferesi, con eventuale ricorso a farmaci quali rituximab e
ciclofosfamide in casi resistenti verranno analizzate nei singoli casi.
Infine verranno valutate la risposta al trattamento e la prognosi
neurologica a breve termine. In prospettiva sarà anche molto
interessante valutare la prognosi neuropsichiatrica a medio-lungo
termine per la quale non sono ancora disponibili dati in letteratura.
Edvige
Veneselli
Correlazione genotipo fenotipo epilettico nella sindrome di Rett
Sindrome di Rett (SR)è una malattia rara che colpisce circa 1/1000015000 bambine. Nonostante l’epilessia sia presente in circa l’80% di
queste pazienti, gli studi clinici che indagano le caratteristiche delle crisi
e l’uso e l’ efficacia dei farmaci anti-epilettici sono scarsi.
Lo studio si prefigge di:
• Studiare la clinica dell’epilessia nella SR, le correlazioni con l’età,
con il genotipo, con le caratteristiche cliniche
• Definire la reale incidenza dell’epilessia
Lo studio è coordinato dalla Neuropsichiatria dell’Istituto G. Gaslini Università di Genova
E’ stato preparato un questionario per ogni paziente in cui viene
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
chiesto di ricostruire la storia epilettica del soggetto: parametri clinici
generali, genotipo, età di esordio delle crisi, tipo di crisi, reperti EEG,
farmaci utilizzati ed eventuale beneficio. Questo questionario viene
proposto al medico che ha in carico il paziente. Nei casi in cui non è
possibile la compilazione da parte del medico, il ricercatore
dell’Università di Genova prende visione della cartella clinica del
paziente e con la collaborazione del medico referente compila il
questionario.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Fabia
Brera
Avanzamenti nella presa in carico diagnostico-terapeutica delle
Paralisi Cerebrali Infantili
Le paralisi cerebrali sono un gruppo eterogeneo di disordini motori di
carattere persistente, secondari a una lesione non progressiva in un
encefalo immaturo. I fattori eziologici possono essere di tipo prenatale,
perinatale e postnatale; ad oggi le metodiche più utili per determinare la
eziopatogenesi delle diverse forme cliniche, e quindi la prognosi, nonché
il corretto trattamento, sono rappresentate dalle neuroimmagini, ed in
particolare dalla Risonanza Magnetica Nucleare (RMN).
Trattandosi di disabilità complesse, le paralisi cerebrali infantili richiedono
un Team interdisciplinare attivo nell’ottica del “comprehensive
management”, sia in ambito diagnostico che in prospettiva terapeutica.
Nonostante un corretto inquadramento neuroradiologico appaia
imprescindibile, fino ad ora sono stati pochi i lavori che si sono
concentrati sullo studio e la classificazione delle diverse forme.
Lo studio di propone proseguire la linea di ricerca sulle Paralisi Cerebrali
Infantili (PCI) sia in ambito diagnostico che in prospettiva terapeutica, da
parte del Team interdisciplinare attivo su ciò nell’ottica del
“comprehensive management”.
Ad oggi sono seguiti oltre 400 soggetti presi in carico longitudinalmente
dal “Gruppo Interdisciplinare sulle Paralisi Cerebrali”. Nel 2010 si intende
focalizzare lo studio primariamente sulle correlazioni tra i dati clinici e
neuroradiologici, al fine di individuare fattori indicativi, anche in fase
precoce, della prognosi funzionale, in un ambito in cui la letteratura è
assai limitata e poco articolata.
Come obiettivi secondari, lo studio si propone di:
- Avvalersi dell’applicazione di nuove scale di valutazione, per una
migliore misurazione degli effetti terapeutici (riconosciute carenti
nel Report of Qualità Standards Subcommittee of the AAN and
the Practice Committee of the Child Neurology Society
(Neurology, 26, 2010)
Elaborare uno schema di intervento educativo per i genitori e i caregivers
ed uno schema di trattamento della disfagia, per migliorare la gestione
dei casi complessi, contenere le complicanze, facilitare la qualità della
vita dei soggetti e dei familiari.
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
191
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
PSICOLOGIA CLINICA
DIRETTORE
Ezio F. Casari (Università)
tel.: 010 5636919
e-mail: [email protected]
STAFF
Alga Gioia Fantino
Vincenza Lertora
Referente assicurazione qualità:
Alga Gioia Fantino
telefono: 010 5636346
e-mail: [email protected]
Assistente Tecnico:
Lucia Gatti
L' UO offre sostegno psicologico ai bambini ed agli adolescenti sia afferenti all’ambulatorio di
psicologia che ospedalizzati, in fase acuta o affetti da patologie croniche, ed ai loro genitori.
In attività ambulatoriale si effettuano le seguenti prestazioni:
. valutazione psicometrica dello sviluppo cognitivo,
. valutazione psicodiagnostica dello sviluppo della personalità,
. valutazione neuropsicologica clinica,
. individuazione precoce di disadattamenti dello sviluppo in malattia cronica,
. terapia breve e trattamenti di sostegno,
. sostegno nel disagio familiare.
ATTIVITÀ CLINICA
-
-
-
192
Valutazione dello sviluppo cognitivo e psicodiagnostica per specifiche problematiche o aree
di disagio in età evolutiva
Disadattamento e adattamento nelle malattie croniche pediatriche: valutazione degli stili
cognitivi, assistenza psicologica (counseling) prime visite e follow- up secondo protocolli
operativi concordati con i reparti, in pazienti affetti da spina bifida, pazienti neuroncologici e
pazienti in emodialisi e le loro famiglie,
Assistenza psicologica ed attività di consulenza ai reparti di degenze e day- hospital per
problematiche psicologiche preesistenti o reattive alla condizione di malattia, problematiche
di adattamento e compliance allo stato di malattia e/o alla ospedalizzazione nel paziente e/o
familiari
Disturbi somatoformi in età evolutiva
Disturbi dell’identità di genere: psicoterapia fino alla preadolescenza
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
Istituto Giannina Gaslini
-
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Disturbi specifici dell’apprendimento e dell’adattamento scolastico: dislessia, disgrafia,
disortografia e discalculia. Orientamento scolastico e inserimento di alunni disabili in
coordinamento con i servizi socio- sanitari scolastici
Disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva
Assistenza psicologica (counseling) alle gestanti.
RICERCHE IN CORSO
-
Il consenso informato in psicologia pediatrica: processi cognitivi condivisi e negoziazione
La formazione alla relazione psicologica nel rapporto medico/paziente: aspetti didattici e di
ricerca/sviluppo
La disabilità funzionale nel bambino ammalato: una misura psicometria dell'adattamento
psicologico
Studio del costrutto psicologico Resilienza mediante tecniche psicometriche in soggetti
normali e in popolazioni affette da malattie croniche
Studio del Disturbo dell'Identità di Genere (D.I.G.) in età evolutiva finalizzata
all'individuazione delle componenti eziopatogenetiche ed al trattamento in età infantile ed
adolescenziale
Studio psicometrico del Familiar Strain, in soggetti operati di tumore cerebrale in età
pediatrica
Studio psicometrico dei disturbi dell’apprendimento in età evolutiva
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
193
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
RECUPERO, RIEDUCAZIONE FUNZIONALE E FISIOTERAPIA
DIRETTORE FF
Stelvio Becchetti
telefono: 010 5636 506
e-mail: [email protected]
Dirigenti Sanitari:
Luca Doglio
Capo Fisioterapista e referente assicurazione qualità:
M. Carla Guenza - tel.010 5636 291
ATTIVITA’ CLINICA
•
•
•
•
•
•
Intervento ri-abilitativo in ambito neurologico
Intervento ri-abilitativo in ambito ortopedico e reumatologico
Intervento ri-abilitativo in ambito respiratorio
Trattamento abilitativi in ambito della patologia neonatale
Intervento di psicomotricità
Gait analysis
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
•
•
Policlinico Gemelli – Roma
Politecnico - Milano
RICERCHE IN CORSO
•
•
194
Studio del movimento in pazienti miopatici
Studio delle tecniche di disostruzione bronchiale
Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO OSTETRICO NEONATALE
Prof. Giovanni Serra
PATOLOGIA NEONATALE E CNR
DIRETTORE
Giovanni Serra (Università)
tel.: 010 5636581
e-mail: [email protected]
STAFF
Cesare Arioni
Matteo Bruschettini
Francesco Campone
Daniela Massocco
Paola Mezzano
Ilaria Negro
Francesco Maria Risso
Andrea Sannia
Fabio Scopesi
Cristina Traggiai
Lucia Trail
Emma Zullino
Referente assicurazione qualità:
Paola Mezzano
telefono: 010 5636762
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Roberta Da Rin Della Mora
telefono: 010 5636534
ATTIVITA’ CLINICA
-
-
L'assistenza intensiva erogata che copre le esigenze dell’intera Regione e in parte delle
Regioni limitrofe riguarda diverse patologie dell'epoca neonatale: il di stress respiratorio, le
sepsi, la patologia chirurgica e cardiaca, l’asfissia grave, il neonato di peso molto basso. Il
numero dei nati ricoverati annualmente è intorno a 400.
Il Trasporto Neonatale Regionale di Emergenza che riguarda l’intera Regione Liguria e in
taluni casi le Regioni limitrofe. Il numero dei neonati trasportati ogni anno è intorno a 220.
Per migliorare il Trasporto Neonatale vengono effettuati dei Corsi di Rianimazione e
Dipartimento Ostetrico Neonatale
195
Istituto Giannina Gaslini
-
Relazione Clinico-Scientifica 2009
Stabilizzazione del neonato critico, basati sul metodo del Problem Solvine, presso i Centri
Nascita della Regione Liguria.
Assistenza Neonatale - Nido
Incentivazione dell’allattamento al seno secondo le regole dell OMS- UNICEF e
Corsi di Formazione per la promozione dell’allattamento al seno a livello regionale.
COLLABORAZIONI
-
Karolinska Institute di Stoccolma,Svezia ; Istituto a Carattere Scientifico Bambino Gesù di
Roma; Università Cattolica di Roma,Italia;
Dipartimento di Neonatologia, Università degli Studi di Marsiglia, Francia
Università del Colorado,USA
Reparto di Nefrologia : follow- up dilatazioni calico- pieliche diagnosticate in epoca fetale
Reparto di Oculistica : screeening oculistico neonatale
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
196
Fabio
Scopesi
Applicazione della pressione positiva continua (substained
inflation) in Sala Parto in fase precoce di RDS nel neonato
prematuro < 32 settimane di età gestazionale
Vedi progetto 2009
Recenti evidenze della letteratura propongono, in presenza di
prematurità e distress respiratorio, l’applicazione alle vie aeree del
paziente un picco di pressione per ottenere una adeguata capacità
funzionale residua (CFR) dai primi atti respiratori. Ciò consente di ridurre
incidenza di manovre invasive quali intubazione e ventilazione
meccanica (endpoint primario) e di proseguire assistenza respiratoria
tramite CPAP. Inoltre è possibile che tale approccio diminuisca la
necessità di ricorso alla somministrazione di surfattante suppletivo
(endpoint secondario)
Ipotesi ed obiettivo dello studio. Abbiamo ipotizzato che l’applicazione in
sala parto della SLI sia efficace nel ridurre la necessità di VM nelle prime
72 ore di vita nel neonato pretermine.
Disegno dello studio. Neonati di 25+0-28+6 settimane di età gestazionale
che saranno randomizzati in 2 gruppi a ricevere una diversa assistenza
in sala parto. Il gruppo di trattamento (gruppo A) riceverà la SLI, ovvero
una pressione di picco di 25 cmH2O per 15 secondi seguita dalla NCPAP
di 5-7 cmH2O (gruppo A). Il gruppo di controllo (gruppo B) riceverà la
NCPAP di 5-7 cmH2O (gruppo B) se persiste insufficienza
cardiorespiratoria. Endpoint primario. Necessità di VM entro i primi 5
giorni di vita di vita
Scopesi
Fabio
Valutazione mediante INVOS degli effetti dei farmaci inotropi sul
distretto renale e di ossigenazione cerebrale e periferica durante
ventilazione assistita a livelli di MAP differenti
Vedi progetto 2009
Stato di avanzamento: E’ in corso attualmente il reclutamento dei
neonati sottoposti a supporto inotropo per lo sviluppo della fase I. In
parallelo verranno ampliati i monitoraggi onde consentire reclutamento e
inclusione in studio di fase II (crossover study) dei neonati assistiti in
Dipartimento Ostetrico Neonatale
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
ventilazione meccanica onde valutare quanto i differenti livelli di MAP
(pressione media vie aeree) possa influenzare la perfusione cerebrale e
periferica.
Dipartimento Ostetrico Neonatale
197
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
OSTETRICIA E GINECOLOGIA
DIRETTORE
Pier Luigi Venturini
tel.: 010 5636.382
e-mail: [email protected]
STAFF
Irina Adriana Buzzone Ichim
Massimo Cordone
Massimo Foglia
Gianmario Ginocchio
Mauro Marras
Daniela Pastorino
Maurizio Pollastro
Patrizia Ponte
Marco Tiesi
Giuseppe Za
Referente assicurazione qualità:
Gianmario Ginocchio
telefono: 010 5636373
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Marina Ceruso
telefono: 010 5636.373
Gianluigi Trudu - Sala Parto
telefono: 010 5636.377
Laboratorio sperimentale della tecnica prenatale:
Dirigenti Sanitari:
Pierangela De Biasio
ATTIVITA’ CLINICA
Attività clinica e aree di eccellenza
- Ostetricia: Screening e diagnosi prenatale delle malformazioni congenite e delle anomalie
cromosomiche: test combinato, test integrato, villocentesi, amniocentesi, funicolocentesi,
ecografia di I e di Il livello; Screening e monitoraggio della gravidanza complicata da patologia:
cardiotocografia computerizzata, monitoraggio biofisico fetale, Dopplerflussimetria fetomaterna,
ecografia; Diabete in gravidanza: counselling preconfezionale e screening del diabete
gestazionale.
- Ginecologia: difetti riproduttivi: stimolazione ovarica controllata, inseminazione omologa,
laparoscopia diagnostica ed operativa, isteroscopia, ecografia pelvicatransaddominale e
transvaginale, isterosonosalpingografia ed isterosalpingografia.
- Diagnosi precoce infettivologica ed oncologica della patologia del tratto genitale distale:
colposcopia, microcolposcopia, trattamento CO2 laser, conizzazione Leeps.
198
Dipartimento Ostetrico Neonatale
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Giorgio
Bentivoglio
La prevenzione della neoplasia cervicale uterina: nuove metodiche
di screening
Responsabile
Scientifico
Titolo
Pierangela
De Biasio
Metabolismo glucidico in gravidanza: screening, diagnosi,
eziopatogenesi, follow-up materno e fetale; gestione del neonato
Responsabile
Scientifico
Titolo
Pierangela
De Biasio
RNA (RNA-based Noninvasive Aneuploidy) Study: an LTD
(laboratory developed test) for the detection of Down sindrome in
early pregnancy
Attualmente la diagnosi di sindrome di Down, o altre aneuploidie fetali, si
ottiene con l’ analisi del cariotipo fetale su materiale prelevato mediante
procedura invasiva (villocentesi o amniocentesi). L’estrazione e l’analisi
del DNA o dell’RNA fetale presente nel sangue materno potrebbe
consentire l’individuazione di tali anomalie del cariotipo con un semplice
prelievo venoso periferico, annullando i rischi legati alla procedura
invasiva.
L’U.O. di Ostetricia e Ginecologia sta partecipando ad uno studio
multicentrico per la valutazione dell’attendibilità di un test li laboratorio
dedicato alla suddetta indagine non invasiva.
In occasione della partecipazione allo studio multicentrico “RNA Study”,
si è deciso di costituire una biobanca presso l’ Istituto G. Gaslini per
ulteriori ricerche sul DNA fetale, in relazione all’analisi del cariotipo, alla
determinazione dell’ Rh fetale o ad altre eventuali indagini.
Background
del progetto
Descrizione
L’ “RNA Study” è osservazionale e multicentrico e si propone, come
scopo principale, di documentare la sensibilità e la specificità di un test
sviluppato in laboratorio per l’individuazione della sindrome di Down
mediante analisi di RNA fetale presente nel plasma materno. Scopo
secondario è costituire una banca di materiale, presso il Centro
Coordinatore (CC), da poter utilizzare per perfezionamento o ulteriori
sviluppi riguardanti la metodica (ad es. individuazione di altre
aneuploidie).
L’obiettivo è di reclutare 10.000 donne tra 10 e 18 settimane di
amenorrea: 5000 donne prima della villocentesi ed altre 5000 prima
dell’amniocentesi (si stimano in totale 200 feti con sindrome di Down).
Devono essere arruolate donne con alto rischio di sindrome di Down,
derivato in genere da test di screening positivo, età uguale o superiore a
38 anni al momento del parto, presenza di malformazione suggestiva per
anomalia cromosomica, forme ereditarie di sindrome di Down legate a
traslocazione Robertsoniana. Tali pazienti vengono sottoposte a
villocentesi o amniocentesi indipendentemente dallo studio.
Prima della diagnostica invasiva si prelevano da 2 a 4 provette da 10ml
in EDTA e si compila una scheda anonima, identificata da un codice
paziente che la collega al prelievo e al cariotipo, riguardante alcuni dati
demografici della paziente.
Dipartimento Ostetrico Neonatale
199
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
I prelievi devono pervenire al laboratorio ed essere processati entro 5 ore
dalla raccolta. La conservazione deve avvenire ad una temperatura di –
20°C per non più di 4 giorni e la spedizione al CC va effettuata in
ghiaccio secco. Da qui una parte del materiale viene inviata ad uno dei
tre laboratori individuati per l’analisi dell’RNA, terminata la quale, il
risultato viene comunicato al CC. Appena disponibile, anche cariotipo
fetale va comunicato al CC.
I centri di reclutamento non conoscono il risultato del test sull’ RNA fetale
e i tre laboratori non hanno comunicazione del cariotipo relativo ai
campioni analizzati.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
200
Pierangela
De Biasio
Screening del Diabete gestazionale; complicanze materno-fetali del
diabete gestazionale
Il diabete mellito (DM) pre-gravidico e quello gestazionale (GDM) si
associano ad importanti rischi, perinatali e/o a lungo termine, sia per la
madre che per il feto.
Il diabete di tipo 2 (DM), pre-gravidico, correla con un aumentato rischio
di parto operativo e la mortalità perinatale è superiore a quella del
diabete di tipo 1.
Se una donna è affetta da DM tipo 1 c’è una aumentata probabilità che la
malattia si presenti anche nel figlio. L’ individuazione della popolazione a
rischio di DM tipo 1 è fondamentale per la prevenzione: tanto più questa
è precoce tante più cellule beta pancreatiche potranno essere preservate
dalla distruzione autoimmunitaria. Il meccanismo scatenante la reazione
potrebbe agire già durante la vita intrauterina e alti livelli di citochine alla
nascita sono predittivi per DM tipo 1.
Il DM materno può provocare inoltre danni fetali/neonatali come ritardo di
crescita intrauterina o elevato peso alla nascita, ipoglicemia, ipocalcemia,
policitemia, ittero, distress respiratorio, asfissia, malattia delle membrane
ialine, distocia di spalla, malformazioni. C’è una maggiore probabilità di
sviluppare obesità, ipertensione, DM tipo 2 durante l’infanzia,
l’adolescenza o l’età adulta.
Il GDM si verifica nel 4-10% delle gravidanze, spesso nel II-III trimestre e
molte volte rimane non diagnosticato.
Il diabete mellito neonatale (NDM) è una rara ma grave condizione che si
verifica in 1:100.000-300.000 neonati. Si definisce diabete neonatale il
diabete esordito prima dei 6 mesi di vita. Richiede la somministrazione
di insulina entro i primi 2-3 mesi di vita. Nel 50% dei casi il disturbo è
transitorio; nella restante metà dei pazienti la malattia è permanente ed è
causato da mutazioni genetiche.
Si tratta di uno studio prospettico osservazionale, condotto nell’arco di
due anni presso l’Istituto G. Gaslini di Genova.
Si prevede
l’arruolamento di donne gravide entro la loro 24° settimana di amenorrea.
Queste verranno suddivise in categorie di rischio sulla base
dell’anamnesi e delle informazioni cliniche:
le donne a basso rischio dovranno effettuare i normali controlli
della gravidanza – inclusa la glicemia basale - senza essere
sottoposte a test da carico di glucosio.
le donne non a basso rischio verranno sottoposte ad un test da
carico di glucosio tra la 24° e la 28° settimana di gravidanza
iniziando con la curva da carico con 50 g di glucosio (GCT). Se
questa risulterà alterata la donna verrà sottoposta a curva con
100g (OGTT) di glucosio, che se risulterà positiva permetterà la
Dipartimento Ostetrico Neonatale
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
diagnosi di diabete gravidico.
Le donne diabetiche o con diabete gravidico o con curva
completa alterata saranno definite “caso” e da considerarsi a
potenziale rischio per gestosi gravidica, aborto, parto prematuro,
operativo o distocico, nascita di bambino macrosomico o piccolo
per l’età gestazionale, affetto da malformazioni congenite o
complicanze perinatali.
Queste signore verranno studiate geneticamente con un prelievo
ematico e clinicamente (mensilmente) per valutare l’omeostasi
glicemica. Eventualmente, verrà loro prescritta terapia dietetica o
insulinica fino al momento del parto.
Tutte le donne arruolate nello studio, indipendentemente dal loro rischio
diabetico, eseguiranno monitoraggio ecografico presso il ginecologo di
fiducia o presso l’ambulatorio di ostetricia del Gaslini , per valutare i
parametri fetali. Verranno inoltre raccolti i dati riguardanti il parto.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Pierangela
De Biasio
Diagnosi prenatale
prospettive future. L’ importanza della
costituzione e dell’attivazione di un team perinatologico
Quando viene identificata una malformazione fetale nel corso di controlli
ecografici di screening , la coppia manifesta sempre un grave senso di
smarrimento. E’ quindi di fondamentale importanza poter offrire ai
genitori tutto il sostegno di cui necessitano per affrontare questa
situazione. Il medico esperto in diagnosi prenatale non deve soltanto
studiare il problema sotto l’aspetto clinico e scientifico , ma dare
informazioni alle famiglie, rispondere alle loro domande in modo corretto
e completo , senza dimenticare di lasciare spazio alla speranza di poter
affrontare i problemi che interverranno durante la gravidanza, o in epoca
postnatale, proprio perché la coppia non verrà abbandonata a se stessa
nei momenti di maggiore difficoltà. Occorre elaborare insieme alla
famiglia scelte e strategie volte a migliorare il decorso e l’esito della
gravidanza, senza tralasciare di risolvere problemi logistici (solo
apparentemente secondari) quali l’alloggio e l’assistenza necessaria al
bambino dopo la dimissione.
Naturalmente è impensabile che un’unica persona , una sola figura
professionale, possa affrontare tutti gli aspetti e le sfaccettature che
contraddistinguono la complessità delle diverse patologie. D’altro canto
l’ eccessiva frammentazione dei ruoli ( l’ecografista e/o il radiologo
prima, il chirurgo/ cardiologo/ nefrologo ecc poi) non verrebbe comunque
incontro alle esigenze della coppia. Parlare con persone sempre nuove,
spesso ricevendo informazioni discordanti, aumenta il disorientamento
dei genitori.
Viene costituito un team perinatologico che sia composto da diverse
figure professionali mediche (ginecologi ostetrici, ecografisti, radiologi,
genetisti, chirurghi, cardiologi, nefrologi, neurologi, ecc) e non mediche
(infermieri, psicologi, ass.sociali) che utilizzino un linguaggio comune e
siano in stretta collaborazione e comunicazione fra loro. Pertanto,
questa squadra di lavoro deve essere composta da persone che siano
state precedentemente identificate e formate come punto di riferimento,
che siano in contatto per discutere i casi, e siano in grado di :
- formulare una diagnosi il più possibile accurata
- informare circa il significato clinico e prognostico della patologia in
oggetto, il rischio di ricorrenza, le opzioni mediche e/o chirurgiche
Dipartimento Ostetrico Neonatale
201
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
a disposizione
aiutare i genitori nella scelta , eventualmente con un supporto
psicologico
- pianificare il timing e il setting del parto più adeguati
- agevolare l’esecuzione di esami diagnostici durante il decorso
della gravidanza o in epoca neonatale
- agevolare il trasferimento da un reparto all’altro della madre e /o
del bambino dopo la nascita
- assicurare ai genitori un soggiorno dignitoso per tutto il tempo
della gravidanza e il periodo di ricovero del bambino
- organizzare visite di follow up e fornire presidi e assistenza al
neonato e alla famiglia anche dopo la dimissione
In altre parole il team perinatologico deve fornire alla coppia la ”continuità
delle cure” necessaria a migliorare l’outcome della gravidanza ed del
parto.
-
202
Dipartimento Ostetrico Neonatale
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico-Scientifica 2009
DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA E SPECIALITA’ PEDIATRICHE
Prof.ssa Renata Lorini
CLINICA PEDIATRICA
DIRETTORE
Renata Lorini
tel.: 010 5636 248 / 5636 654
fax: 010 3538265 / 377321
e-mail: [email protected]
Dirigenti Sanitari - Sezione I:
Maria Giannina Alpigiani : I.A.S. Malattie Infiammatorie Croniche
Eliana Di Battista : I.P. Diagnosi e trattamento delle pubertà precoci
Roberto Gastaldi : I.A.S. Diagnostica e trattamento di Patologie ipotalamo-ipofisario
Mohamad Maghnie : U.O.S. Malattie Endocrine
Marina Vignolo : I.P. Diagnostica, prevenzione e trattamento dell’obesità infantile
Dirigenti Sanitari - Sezione II:
Rosaria Casciaro : I.P. Patologia respiratoria in Fibrosi Cistica
Roberto Cerone : U.O.S. Malattie Metaboliche
Giuseppe D'Annunzio : I.A.S. Diabetologia pediatrica
Alessandra De Alessandri : I.P. Patologia gastroenterologica in Fibrosi Cistica
Teresina De Toni : I.P. Adolescentologia
Laura Minicucci : U.O.S. Fibrosi Cistica
Maria Cristina Schiaffino : I.P. Diagnosi e trattamento degli errori congeniti del metabolismo
intermedio
Referente assicurazione qualità:
Laura Minicucci
telefono: 010 5636 366 – 646
e-mail: [email protected]
Marina Vignolo
telefono: 010 5636 330
Coordinatrice infermieristica e Referente Assicurazione Qualità:
Anna Maria Paolillo - Clinica 3° piano
telefono: 010 5636 366
e-mail: [email protected]
Ada Rossi - Clinica 2° piano
telefono: 010 5636 364
e-mail: [email protected]
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
203
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico - Scientifica 2009
Patrizia Salusciev - Day Hospital Auxo-endocrinologia
telefono: 010 5636 357
e-mail: [email protected]
M. Luisa Zunino - Clinica 1° piano
telefono: 010 5636 359
e-mail: [email protected]
Laboratorio per gli Errori Congeniti del Metabolismo
Coordinatore:
Ubaldo Caruso - Tel.0105636582 Fax 0103773 210/357
Clinica Pediatrica sez. I
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
-
-
-
-
-
Centro Regionale di Auxologia ed Endocrinologia Pediatrica: svolge la sua attività, mediante
visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla
diagnosi e alla cura delle alterazioni della crescita e dello sviluppo. Il Centro è punto di
riferimento nazionale per le patologie endocrine ed esegue consulenze endocrinologiche per
tutti i reparti dell’Istituto Gaslini, con particolare riferimento a: neurochirurgia, ematooncologia, nefrologia e ortopedia. Il Centro segue longitudinalmente dal punto di vista
endocrino ed auxologico i neonati affetti da ipotiroidismo congenito. Il Centro si avvale della
collaborazione del Laboratorio per lo Studio degli Errori Congeniti del Metabolismo.
Centro dell’osso: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day
hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura di tutte le patologie
croniche dell’infanzia e dell’ adolescenza con o senza fratture potenzialmente associate ad
una ridotta mineralizzazione ossea che mette a rischio il bambino di oggi di non raggiungere
domani un picco di massa ossea adeguata (osteoporosi primaria e secondaria). Si avvale
della macchina DXA e di personale medico e tecnico esperto .
Centro per il Trattamento delle Obesità Infantili: svolge la sua attività, mediante visite
ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero. Ha per interesse primario la
prevenzione delle adiposità mediante programmi di educazione alla salute per la scuola,
svolge un innovativo programma di trattamento cognitivocomportamentale precoce per
gruppi per bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, segue pazienti con
sovrappeso/obesità in età adolescenziale ed obesità genetiche.
Centro di Malattie allergologiche: svolge la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in
regime di day hospital e di ricovero, per la prevenzione, diagnosi e cura delle patologie
allergiche alimentari e respiratorie; vengono effettuati test di stimolazione, allergometrie
cutanee, prove di funzionalità respiratoria e stilati protocolli di terapia farmacologica e
dietetica
Malattie Infiammatorie croniche e Reumatologia, mediante visite ambulatoriali e in regime di
day hospital e di ricovero.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
204
Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’Adolescenza, Università di Torino
Istituto di Statistica Medica e Biometria, Università di Milano
Cattedra di Reumatologia DISEM, Università di Genova
Cattedra di Endocrinologia DISEM, Università di Genova
Department of Paediatric Endocrinology - Institute of Child Health. Great Ormond Street
Hospital for Children, Londra
Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedale Regina Margherita di Torino
Dipartimento di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Torino
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
-
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Dipartimento di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Milano
Dipartimento di Genetica- Ospedale San Raffaele
Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale, Hospital Henri- Mondor, Crèteil,
France
Centre for Biochemistry, Endocrinology, Institute of Child Health, University College London,
London, United Kingdom
Dipartimento di Pediatria, Seconda Università di Napoli
Laboratorio di genetica E.O. Ospedali Galliera , Genova
Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedale Microcitemico, Cagliari
Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, IRCCS, Ospedale Bambin Gesù, Roma
Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedale Regionale, Bolzano
Unità Operativa di Endocrinologia Pediatrica, Ospedali Riuniti, Brescia
Unità Operativa di Endocrinologia, Le Molinette, Torino
Istituto di Genetica, Pavia
IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano Laboratory of Pediatric Endocrinology.
Clinica Pediatrica sez. II
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
L’attività assistenziale è principalmente rappresentata dalla diagnosi e cura, in tema di
diabetologia, fibrosi cistica, errori congeniti del metabolismo, adolescentologia e patologia dello
sviluppo.
• Centro di Adolescentologia: prevenzione, diagnosi e cura delle patologie adolescenziali,
approccio e presa in carico dell’adolescente, aspetti fisiologici e patologici. Problematiche
mediche in particolare auxoendocrinologiche, psicocomportamentali e socio ambientali
(identificazione di opportunità e tipo di consulenze)
• Centro Regionale di Diabetologia. Svolge la sua attività mediante visite Ambulatoriali, in
regime di day hospital e di ricovero ordinario, mirata alla prevenzione, alla Diagnosi, alla cura
e al follow- up dei pazienti affetti da: diabete mellito tipo 1, tipo 2, diabete mitocondriale, S. di
Wolfram, MODY, diabete mellito neonatale (transitorio o permanente). In particolare nei
pazienti con diabete mellito tipo 1: inquadramento diagnostico, trattamento e follow- up con
periodico screening delle patologie autoimmuni associate (celiachia e tireopatie) e delle
complicanze microangiopatiche associate al diabete mellito (retinopatia, nefropatia,
neuropatia); follow- up dietetico- nutrizionale, supporto psicologico, attività di istruzione ed
educazione all'autocontrollo, organizzazione di campi estivi di istruzione in collaborazione con
ADG ligure; attività di informazione sul diabete mellito tipo 1 e la sua autogestione nelle scuole
primarie e secondarie. Diagnosi e follow- up dei soggetti a rischio di DM tipo 1, di DM tipo 2 e
sindrome metabolica. Consulenza diabetologica e presa in carico per pazientiaffetti da altre
patologie, in particolare pazienti oncologici, pazienti nefropatici sottoposti a trapianto renale,
con Fibrosi Cistica. Diagnosi e terapia di pazienti con diabete gestazionale e con diabete
mellito tipo 1 e tipo 2 in gravidanza.
• Centro Regionale di Fibrosi Cistica: svolge la sua attività mediante visite ambulatoriali e in
regime di day hospital e di ricovero, mirata alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura dei
pazienti affetti da Fibrosi Cistica. In particolare i pazienti affetti sono caratterizzati dal punto di
vista genetico e seguiti in follow up dal punto di vista respiratorio, fisioterapico, microbiologico,
gastroenterologico, diabetologico, dietologico e psicologico. Dal 1997 è in atto il programma di
definizione della diagnosi di Fibrosi Cistica sui soggetti individuati dal programma di screening
neonatale per la malattia. E’ in atto dal 1990 un programma di collaborazione con i Centri
Trapianti del Nord Italia per l’avvio al trapianto bipolmonare nei pazienti FC con
broncopneumopatia di grado avanzato.
• Il Centro è uno dei tre Centri FC Italiani (3/19) scelti nell’ambito del primo core per ECFS
European Clinical Trias Network
• Centro Regionale per gli screening neonatali e la diagnosi delle Malattie Metaboliche: svolge
la sua attività, mediante visite ambulatoriali e in regime di day hospital e di ricovero, mirata
alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura dei pazienti affetti da errori congeniti del
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
205
Istituto Giannina Gaslini
•
1.
2.
3.
-
Relazione Clinico - Scientifica 2009
metabolismo ed è responsabile del programma per lo screening neonatale di massa della
Regione Liguria. L’attività diagnostica di laboratorio e di screening neonatale viene svolta dal
Laboratorio per lo Studio degli Errori Congeniti del Metabolismo. I pazienti in controllo
longitudinale presso il nostro Centro, per la specificità e la particolarità delle loro patologie,
vengono presi in carico dal momento della diagnosi fino all’età adulta compresa. Al Centro
afferiscono, inoltre, anche pazienti sia in età pediatrica che adulta che presentano patologie
vascolari di varia natura per una valutazione del metabolismo dell’omocisteina. Accanto
all’inquadramento diagnostico e di controllo longitudinale a tutti i pazienti affetti da errore
congenito del metabolismo viene fornita una attività di informazione e di conoscenza del tipo
di malattia ed un follow- up dietetico e nutrizionale. L’attività del Centro si completa con una
attività di consulenza per la maggior parte dei Reparti che operano nell’ambito dell’Istituto.
Laboratorio per lo Studio degli Errori Congeniti del Metabolismo (Labsiem
www.dipe.unige.it/labsiem/it/home_it.htm ) : l’attività si articola in tre sezioni:
errori congeniti del metabolismo: svolge attività diagnostica e di ricerca in tema di malattie
metaboliche ereditarie ed effettua la diagnostica di secondo livello per i programmi di
screening neonatale; esegue anche attività diagnostica prenatale per alcune aminoacidopatie
e alcune acidosi organiche
screening neonatale: è deputata all’attività screening per i programmi di screening neonatale
per la Regione Liguria: Fenilchetonuria ed Iperfenilalaninemie, Ipotiroidismo Congenito,
Fibrosi Cistica e, dal 2005 (progetto pilota finanziato dalla Regione Liguria), screening
neonatale esteso alle malattie metaboliche ereditarie.
diabetologia: svolge attività di ricerca e diagnostica molecolare in tema di MODY, Sindrome
di Wolfram, diabete neonatale, iperinsulinismo.
Il Laboratorio costituisce uno dei punti di eccellenza e di riferimento italiani per lo screening
neonatale e per le malattie metaboliche ereditarie in particolare nel campo della formazione
delle figure professionali coinvolte.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
206
IRCCS Ospedale Bambin Gesù, Roma (MODY, malattie metaboliche)
Università Vita e Salute, Ospedale San Raffaele, Milano (TrialNet)
Università di Roma “Campus BioMedico” (Diabete Doppio)
Università del Piemonte Orientale di Novara (Geni implicai nel diabete mellito)
Istituto Superiore di Sanità, Roma (eziopatogenesi DM1)
Università di Pittsburgh (Genetica della nefropatia diabetica)
II Università di Napoli (Geni implicati nel diabete e miocardite, studio sui gemelli)
Università di Ancona (Epidemiologia del diabete mellito)
Università di Bari, Azienda Ospedaliera Policlinico (Terapia con ipoglicemizzante orale nel
diabete mellito tipo 1)
Università di Stoccolma (Studio Diamyd
Dipartimento di Pediatria, Padova (Malattie metaboliche)
IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano (PREVEFIN)
Università “Campus Bio- Medico”, Roma (PREVEFIN)
Dipartimento di Medicina Interna, Università di Perugia (PREVEFIN)
Centro Genetica Umana, Ospedali Galliera, Genova (Genetica FC)
Dip. Scienze Cliniche- Endocrinologia, Università “La Sapienza” Roma (HLA Diabete tipo 1)
Dept. of Pediatrics, Haukeland University Hospital, Bergen (Norway) (Diabete mellito
neonatale)
AMC, University Hospital Amsterdam (malattie perossisomiali e diagnostica biochimica e
molecolare di errori congeniti del metabolismo )
Amsterdam Free University (difetti di creatina e diagnosi prenatale)
University Hospital Basel (diagnostica biochimica e prenatale di errori congeniti del
metabolismo)
Universitats- Kinderklinik Zurigo (diagnostica differenziale delle iperfenilalaninemie)
Hospital Necker- Enfants Malades, Parigi (Malattie metaboliche)
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
-
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Istituto di statistica e biometria Università di Milano. (Registro Italiano FC)
Istituto Superiore Sanità (Registro Italiano FC)
Dipartimento di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo, Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università di Trieste ( Fattori genetici influenzanti la patologia FC)
ECFS Clinical Trias Network ( trial clinici multicentrici in FC)
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Giuseppe
D’Annunzio
Diagnostica differenziale delle forme di diabete mellito in età
pediatrica, non associate a processo autoimmune
Sino ad un recente passato la forma di diabete mellito che veniva
diagnosticata con certezza in età pediatrica era il diabete mellito tipo 1,
autoimmune, documentato dalla presenza di autoanticorpi antibetacellula pancreatica, associato a ben definiti geni HLA. Negli ultimi 15
anni è stato possibile definire, soprattutto grazie alle ricerche di tipo
genetico, l’eterogeneità dei pazienti in età pediatrica con iperglicemia o
diabete mellito senza la presenza di marker immunologici. Sono state
infatti identificate alcune forme monogeniche, ad elevata familiarità, di
diabete mellito tipo adulto ad esordio giovanile o maturity-onset diabetes
of the young( MODY), non associato ad autoimmunità. Attualmente si
conoscono 8 tipi di MODY , dovute a mutazioni di 8 geni differenti, che
comportano altrettanti fenotipi diversi.Inoltre sono stati identificati i geni
responsabili del diabete presente in alcune sindromi quale la sindrome
di Wolfram ( mutazioni del gene WFS1) ed i geni responsabili del
diabete neonatale (in particolare mutazioni del gene Kir 6.2).
Scopo della ricerca è analizzare dal punto di vista clinico, metabolico e
genetico soggetti in età pediatrica indirizzati al Centro Regionale di
Diabetologia della Clinica Pediatrica per riscontro occasionale di
iperglicemia a digiuno. In tutti i soggetti verrà eseguita accurata
anamnesi personale e familiare , valutazione metabolica. Se
l’iperglicemia è confermata si eseguiranno: dosaggio degli autoanticorpi
anti–beta cellula, test metabolici quali curva da carico orale ed
endovenoso di glucosio con dosaggio di glicemia ed insulinemia. Se i
marker immunologici di danno β-cellulare risultano negativi e i dati
metabolici sono patologici, si indagherà sull’anamnesi familiare. Se c’è
familiarità di diabete mellito di tipo monogenico, autosomico dominante,
si deciderà quale gene MODY analizzare. Ad esempio se il/la paziente
presenta malformazione renale si indagherà per il gene HNF-1β
(MODY5) , di solito associato a patologia renale.
Nel neonato con iperglicemia si determineranno gli autoanticorpi anti–
beta cellula; se risultano assenti, si indagherà per i possibili geni
responsabili, in particolare per il Kir6.2. Posta la diagnosi corretta, si
potrà fornire counselling genetico ai genitori.
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
207
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico - Scientifica 2009
DERMATOLOGIA
DIRETTORE
Corrado Occella
tel.: 010 5636 352/563
e-mail: [email protected]
STAFF
Dario Bleidl : I.P. Dermatologia Chirurgica e referente per la fototerapia
Odette Nemelka : I.P. Dermatologia allergologica e referente per la micologia medica
Gianmaria Viglizzo
Referente assicurazione qualità:
Odette Nemelka
e-mail: [email protected]
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Maura Mazzoni
telefono: 010 5636 563/219
e-mail: [email protected]
L’Unità operativa di dermatologia si rivolge a pazienti con patologie dermatologiche dall’epoca
neonatale all’età adolescenziale; altresì garantisce continuità assistenziale per determinate
patologie (malformazioni vascolari superficiali, dermatite atopica, psoriasi, acne, etc) a propri
pazienti che abbiano superato i 16 anni di età.
L’UO offre all’utenza pediatrica un servizio clinico in grado di gestire tutte le possibili
problematiche dermatologiche e incentiva un accoglienza che consideri gli aspetti sociali,
psicologici ed umanitari.
Poiché molte dermopatie presentano una compromissione multisistemica si è in grado di
garantire un approccio assistenziale globale diagnostico- terapeutico interagendo con le altre UO
ed i Laboratori clinici e di ricerca dell’Istituto.
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
208
Inquadramento diagnostico delle malformazioni vascolari superficiali; terapia delle stesse
mediante la fotermolisi selettiva (laser) in età pediatrica
Terapia laser delle pigmentazioni cutanee responsive e delle cicatrici ipertrofiche
Fototerapia delle dermatosi fotosensibili con fototerapia UVA e UVB; in particolare
terapia della vitiligine, della psoriasi, della dermatite atopica con le lampade TL1 (UVB a
banda stretta)
Diagnostica micologica: individuazione agenti eziologici delle micosi superficiali della cute
Diagnostica parassitologica: inquadramento diagnostico delle parassitosi cutanee
Diagnostica allergologica: inquadramento diagnostico della dermatite atopica;
Diagnosi delle dermatiti allergiche da contatto mediante patch test.
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
-
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Videodermatoscopia in epiluminescenza: studio dei nevi, loro mappatura e follow-up nel
tempo; valutazione delle malformazioni vascolari superficiali della cute.
Dermochirurgia: asportazione di neoformazioni cutanee problematiche o potenzialmente a
rischio di trasformazione neoplastica
Centro di riferimento per le malattie rare della pelle
Centro di riferimento nell’ambito del RIMA (Rete Italiana Mastocitosi)
Centro di riferimento “SCUOLA DELL’ATOPIA”
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
-
Cattedra di Chirurgia Plastica Università di Genova (progetti educativi alla prevenzione del
melanoma e dei tumori cutanei – corretto rapporto con il sole (lezioni nella Scuola Media
statale)
Cooperazione Internazionale: Progetto IPOCOM (Integrazione e Promozione degli Ospedali
e dei Centri di Cura Italiani nel mondo)
Associazione Nazionale Alopecia Areata
Clinica Dermatologica Università di Graz Austria
RIMA (Rete Italiana Mastocitosi)
Gruppo multidiscilpinare per il trattamento degli angiomi e delle malformazioni vascolari
dell’Istituto Gaslini (www.angiomi.org)
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Corrado
Occella
Individuazione dei parametri operativi del Dye laser ideali ad
otternere il maggiore schiarimento delle malformazioni capillari
piane in età pediatrica
Le malformazioni capillari piane (MCP) in età pediatrica, più
comunemente note con il nome di angiomi piani, sono verosimile
espressione di errori nello sviluppo embriogenetico: caratterizzate da una
dilatazione permanente dei capillari del derma superficiale, si presentano
alla nascita nello 0,3% dei neonati. la loro estensione può variare da
alcuni mm ad oltre il 50% della superficie corporea. Più spesso si
localizzano come macchie rosse al viso, non regrediscono ma si
accrescono proporzionalmente alla crescita del distretto cutaneo
interessato e nel corso degli anni si ispessiscono assumendo aspetto
violaceo e nodulare. Sia in età pediatrica che in età adulta essi possono
determinare quadri clinici notevolmente deturpanti associati a disagi
psicologici molto marcati; in particolare a partire dalla prima infanzia
possono provocare effetti negativi sullo sviluppo sociale-psicologico del
bambino. A ciò si aggiungono l’ansia ed il senso di colpa che affliggono i
genitori. Per questi motivi le richieste di trattamento divengono sempre
più numerose. Da alcuni anni l’approfondita conoscenza della
fototermolisi selettiva ha condotto alla progettazione del dye laser
divenuto gold standard terapeutico di queste malformazioni. La
fototermolisi selettiva si realizza quando una radiazione di lunghezza
d’onda tra 585 e 595 nm, altamente affine all’emoglobina, penetra
selettivamente nei capillari della cute distruggendoli. Ciò determina il
progressivo schiarimento della cute e ne impedisce il successivo
ispessimento.
I pazienti con MCP del volto vengono trattati il più precocemente
possibile (dai 5 mesi di età) con il dye laser a lunghezza d’onda 585-595
nanometri: ogni paziente viene trattato per la prima volta in piccole aree
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
209
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico - Scientifica 2009
dell’angioma al fine di evidenziare i parametri operativi (lunghezza
d’onda, fluenza, diametro dello spot e tempo di esposizione) che
determinano lo schiarimento migliore.
Il paziente viene ricontrollato dopo 2 mesi, si verifica l’entità dello
schiarimento ottenuto nelle precedenti aree trattate;si procede quindi al
trattamento completo dell’area con i parametri che hanno determinato la
risposta migliore. Il trattamento verrà eseguito ogni 2 mesi con
esclusione dei mesi estivi, fino a ad ottenere il massimo schiarimento
della lesione
Consideriamo una risposta buona lo schiarimento del 70% della lesione,
mentre è considerata risposta eccellente lo schiarimento dell’80%
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
210
Gianmaria
Viglizzo
Studio clinico-dermoscopico-epidemiologico dei nevi melanocitari
congeniti
Il melanoma è un tumore estremamente aggressivo, fortunatamente
molto raro in età pediatrica. La sua pericolosità dipende direttamente
dalla profondità raggiunta nel contesto della cute. Normalmente il
melanoma nasce come una chiazza superficiale, scura, asimmetrica che
aumenta di dimensioni abbastanza rapidamente. Se diagnosticato
precocemente, l’asportazione chirurgica porta a completa guarigione; se
invece la lesione non viene asportata, dopo una prima fase di crescita
orizzontale, il melanoma comincia a crescere in profondità con
peggioramento della prognosi. Non esistono, infatti, terapie efficaci per la
malattia in fase metastatica.
Le caratteristiche istologiche e il comportamento biologico dei melanomi
dell’infanzia non sono affatto diversi da quelli del melanoma dell’adulto,
ma proprio a causa della loro rarità vengono quasi costantemente
diagnosticati in modo errato.
Esistono vari parametri clinici che individuano le persone a più alto
rischio di sviluppare un melanoma, tra i quali la presenza di nevi
congeniti.
Si è ormai dimostrato infatti che i nevi congeniti hanno un rischio di
trasformazione in melanoma superiore a quella dei nevi acquisiti,
proporzionale alla dimensione della lesione stessa.
Esiste però disaccordo in letteratura nel valutare l’entità del rischio di
trasformazione soprattutto per i nevi congeniti di piccole e medie
dimensioni e sull’opportunità di attuare asportazione preventiva in
giovane età dei nevi congeniti
Scopo del progetto è individuare parametri dermoscopici peculiari del
nevo congenito che possano migliorare la predittività clinica riguardo alla
trasformazione maligna soprattutto delle lesioni di medie e piccole
dimensioni, permettendo una migliore gestione della patologia.
I nevi melanocitari congeniti afferenti all’ambulatorio di Dermatologia
vengono analizzati con la tecnica della dermoscopia.
La tecnica della dermatoscopia permette, tramite l’utilizzo di lenti e di
una luce polarizzata, di osservare ad alto ingrandimento i nevi
melanocitari evidenziando particolari della struttura profonda delle lesioni
non visibili ad “occhio nudo” ed aumentando la performance diagnostica
del clinico.
La diffusione della tecnica di osservazione dermoscopica ha permesso
una valutazione più approfondita delle lesioni pigmentate, tramite il
riconoscimento di specifici pattern di pigmentazione. Tali pattern, ben
descritti in letteratura, sono riscontrabili sia nel nevo congenito che nel
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
nevo acquisito (a minor rischio di trasformazione maligna)
Vengono valutati:
-pattern generale (globulare, reticolare, polimorfo)
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
211
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico - Scientifica 2009
NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTO
DIRETTORE
Gian Marco Ghiggeri
tel.: cell 347 5396090 - segreteria 010 5636 275
e-mail: [email protected]
STAFF
Giancarlo Barbano : I.A.S. Istopatologia renale
Alberto Canepa : I.A.S. Trattamento conservativo dell'insufficienza renale cronica
Maria Ludovica Degl'Innocenti
Alberto Magnasco
Giorgio Piaggio
Antonella Trivelli
Referente assicurazione qualità:
Maria Ludovica Degl'Innocenti
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Cinzia Boaretto - Nefrologia
telefono: 010 5636 276 / 335
Orietta Scarlini - Dialisi
telefono: 010 5636 642
U.O.S. Dialisi
Incarico Struttura Semplice:
Enrico Verrina
Dirigenti Sanitari:
Alberto Magnasco
U.O.S. Medicina clinica e sperimentale dei trapianti d'organo
Incarico Struttura Semplice:
Fabrizio Ginevri
Dirigenti Sanitari:
Giancarlo Barbano: I.A.S. Istopatologia renale
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
Diagnostica e terapia delle nefropatie acquisite e congenite dell’età pediatrica:
• glomerulopatie primitive e secondarie (sindrome nefrosica, glomerulonefrite a depositi di IgA,
sclerosi focale e segmentaria, LES, Sindrome di Schoenlein- Henoch ecc.);
• tubulopatie primitive (S. di Fanconi, S. di Bartter, S. di Dent, acidosi tubulari renali, malattia di
Lowe ecc.);
• nefronoftisi - malattia cistica della midollare - fibrosi familiari;
• nefrolitiasi;
• malformazioni del rene e delle vie urinarie;
• tra gli aspetti caratterizzanti l’attività clinica dell’Unità Operativa vi è il trattamento conservativo
dell’insufficienza renale cronica mediante terapia dietetica, farmacologica e sostitutiva
ormonale.
Trattamenti innovativi della sindrome nefrosica.
• La diagnostica si avvale di test molecolari avanzati ed analisi patologiche:
212
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
•
•
•
test di funzionalità renale, prove di funzionalità tubulare ecc.;
diagnostica clinica e molecolare delle nefropatie genetiche;
valutazione immunologica, istologica ed immunoistologica delle malattie glomerulari primitive
e secondarie mediante esecuzione di agobiopsia renale ecoguidata;
• esami ecografici dell’apparato urinario e cistosonografia.
Sezione dialisi:
• trattamento delle diverse forme di insufficienza renale acuta sia primitive sia secondarie a
patologia neoplastica o postchirurgiche con l’adozione anche delle tecniche di filtrazione
continua;
• trattamento sostitutivo dell’insufficienza renale terminale del bambino con applicazione di
tecniche diverse di dialisi extracorporea (bicarbonato dialisi, emodiafiltrazione ecc.) e di
tecniche di dialisi peritoneale cronica automatizzata domiciliare con adozione di schemi
personalizzati diversi; studio dell’efficienza dialitica con test di equilibrazione peritoneale.
Sezione assistenza pre e post trapianto:
• preparazione dei riceventi per trapianto renale da donatore cadavere;
• preparazione dei riceventi e dei donatori in caso di donazione renale da vivente;
• assistenza nel post- trapianto nelle fasi precoci e nel follow- up a lungo termine;
• applicazione di nuovi schemi di terapia immunosoppressiva;
• studio e trattamento delle complicanze virali del post- trapianto legate alla terapia
immunosoppressiva, (EBV, CMV, BKV).
COLLABORAZIONI
Progetto NIH su malformazioni renali in collaborazione con Columbia University NY (USA)
Progetto Malattie Rare PODONET, rete diagnostico- scientifica europea per la diagnosi e terapia
delle malattie del podocita
Centro Trapianti Regione Toscana, terapie innovative del trapianto renale
Coordinamento del Registro Italiano di Dialisi Pediatrica
Centro Trapianti dell’Ospedale S. Martino di Genova
Centro di Immunoematologia e dei Trapianti, Policlinico di Milano per gli studi trapiantologici
Centro della Calcolosi della Clinica Urologica dell’Università di Genova
Gruppo Europeo di Studio sull’Insufficienza Renale Cronica (coordinato dal Prof. F. Schaefer
dell’Università di Heidelberg)
Consorzio per lo Studio delle Malattie Renali Cistiche (Osp. S. Raffaele Milano, Università di
Trieste e Verona)
Studio sulla Sclerosi Focale - Cattedra di Medicina Clinica dell’Università di Trieste
Cattedra di Nefrologia dell’Università di Pavia per lo studio della nefropatia a depositi di IgA
Laboratorio di Immunologia, Dipartimento di Pediatria Ospedale S. Matteo, Pavia per lo Studio
della Terapia Cellulare Adottiva sui Trapiantati
Servizio di Virologia, Ospedale Careggi, Firenze, per lo Studio dell’Infezione da BKV nel
Trapiantato
Dipartimento Nefrologia, Huddinge University Hospital, Karolinska Institut, Stoccolma, per lo
studio dello stato nutrizionale nell’insufficienza renale cronica
Department of Medical Informatics, Academic Medical Center, University of Amsterdam, The
Nederlands, per l’epidemiologia dell’insufficienza renale terminale
Divisione di Dialisi Infantile, ICP Milano, Nefrologia Clinica Pediatrica di Padova, Nefrologia Osp.
Regina Margherita di Torino, Nefrologia Osp. Bambino Gesù di Roma, Nefrologia Osp. Giovanni
XXIII di Bari, per le problematiche del trattamento dialitico nell’infanzia.
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
213
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico - Scientifica 2009
LABORATORIO DI FISIOPATOLOGIA DELL’UREMIA
Aggregato alla U.O. di Nefrologia
Incarico Struttura Semplice
Gian Marco Ghiggeri
tel.: cell 347 5396090 - segreteria 010 5636 275
e-mail: [email protected]
STAFF
Roberta Bertelli
Giovanni Candiano
Alba Maria Carrea
Armando Di Donato
Referente assicurazione qualità:
Giovanni Candiano
tel.: 010 5636 419
ATTIVITA’ DI RICERCA
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•
•
Meccanismi umorali delle glomerulonefriti proteinuriche. Caratterizzazione di fattori circolanti
con attività permeabilizzante nella glomerulosclerosi focale ed inibitori.
Meccanismi cellulari del danno del podocita renale. Identificazione di nuovi “target” e
attivazione del messaggio intracellulare.
Meccanismi di autoimmunità.
Mappatura ed identificazioni di nuovi geni responsabili di nefropatie ereditarie quali
Glomerulosclerosi Focale, Nefropatia a depositi di IgA e malformazioni da CAKUT (Congenital
Anomalies Kidney Urinary Tract). Studi di “Genome Wide” su nuclei familiari giunti
all’osservazione presso l’Istituto ed altri centri italiani.
Genetica delle fibrosi renali e delle malattie cistiche- non policistiche.
Studi di Genomica funzionale dei geni responsabili e possibili implicazioni in altre nefropatie.
Sviluppo di nuove metodologie per l’analisi delle interazioni proteina- proteina e identificazione
di nuovi complessi.
Proteomica delle componenti seriche ed urinarie in corso di malattie renali ed applicazione ai
sistemi di depurazione dialitica.
Proteomica dei secreti bronchiali nella fibrosi cistica e nell’asma bronchiale.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Mappatura di nuovi loci genici ed identificazioni nuovi geni nella Glomerulosclerosi Focale:
- Lab. Genetics of Renal Disease, Columbia University, NewYork, USA
- Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia
PODONET
- Heidelberg
214
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
- Roma
- Bergamo
- Parigi
ESCAPE
- Heidelberg
Genetica della nefropatia a depositi di IgA e malformazioni da CAKUT:
- Lab. Genetics of Renal Disease, Columbia University, New York, USA
Consorzio sulla genetica e patogenesi della Malattia Cistica della Midollare renale.
- Dulbecco Telethon Institute, HSR Milano
- Human Molecular Genetics Unit, DIBIT- San Raffaele, Milano
- Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia
Glomerulosclerosi Focale sporadica: Genetica e Patogenesi
- Cattedra di Nefrologia, Università di Trieste
- Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia
- University of California, San Francisco, USA
Lipoproteine e patogenesi della proteinuria:
- Ospedale San Carlo, Milano
- Cattedra di Nefrologia, Università di Brescia
Meccanismi di autoimmunità nella glomerulonefrite membranosa
- Dipartimento di Clinica Medica e Nefrologia, Università di Parma
Gruppo di studio sui secreti bronchiali nella fibrosi cistica.
- Laboratorio di Genetica Molecolare, Istituto Giannina Gaslini
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Roberta
Bertelli
Cellule implicate nello stress ossidativo in corso di sindrome
nefrosica idiopatica. Loro caratterizzazione e regolazione
- E’ noto che i meccanismi ossidativi sono i principali responsabili
dell’insorgenza e dell’evoluzione del danno renale nella sindrome
nefrosica idiopatica (iNS) E’ stato osservato che nella fase acuta di
malattia si ha attivazione dei neutrofili circolanti (PMN) con produzione di
molecole ossidanti altamente reattive (ROS), che hanno presumibilmente
come target i podociti renali e la loro struttura molecolare. Si ritiene che il
rilascio cellulare di ATP dalle cellule circolanti sia un evento chiave per
l’attivazione del burst ossidativo e che il perdurare di tale meccanismo in
corso di sindrome nefrosica sia dovuto a un difetto di regolazione basato
sul catabolismo dell’ATP da parte di ectoenzimi specifici (CD39, CD73)
presenti sulle cellule Treg con conseguente produzione di adenosina,
noto mediatore ad attività anti-infiammatoria in grado di inibire la
produzione di ROS.
-Scopo del progetto è esaminare il ruolo dell’ATP e dei suoi recettori
(con particolare riferimento al P2X7) nella regolazione del burst
ossidativo e verificare eventuali alterazioni nel rilascio di ATP e
nell’attivazione dei recettori specifici in corso di iNS. Inoltre verrà studiata
“in vitro” la funzione anti-ossidante degli ectoenzimi CD39 e CD73 e
dell’adenosina, nonché quella di agonisti chimicamente più stabili per i
diversi recettori (A1, A2A, A2B). Verrà anche valutata “in vitro” l’attività di
bloccanti specifici per il recettore P2X7 e per altri canali di membrana
attivati dall’ATP (connexine e pannexine) come possibili regolatori
dell’ossidazione e dell’evoluzione del danno renale.
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
215
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico - Scientifica 2009
PEDIATRIA II – REUMATOLOGIA
DIRETTORE
Alberto Martini
telefono: 010 5636 386
e-mail: [email protected]
STAFF
Antonella Buoncompagni : I.A.S. La qualità di vita nelle malattie reumatiche
Maja Di Rocco : U.O.S. Malattie rare
Marco Gattorno : I.A.S. Malattie autoinfiammatorie
Anna Loy
Paolo Picco
Angelo Ravelli : U.O.S. Reumatologia intervenzionistica
Nicolino Ruperto : I.A.S. Studi clinici controllati
Stefania Viola
Referente assicurazione qualità:
Antonella Buoncompagni
telefono: 010 5636396
ATTIVITÀ CLINICA E AREE DI ECCELLENZA
L’Unità Operativa di Reumatologia ha ricevuto dall’EULAR (European league against
rheumatisms), la Società Europea di Reumatologia, l’accreditamento a Centro di Eccellenza in
Reumatologia (anni 2008- 2013) Oltre ad essere l’unico centro di eccellenza in reumatologia
riconosciuto dall’EULAR in Italia è anche l’unico centro di eccellenza in Europa per quanto
riguarda la reumatologia pediatrica.
L’attività assistenziale si caratterizza per la diagnosi e la cura delle malattie reumatiche
(artrite idiopatica giovanile, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, sclerodermia,
vasculiti ecc.), delle febbri ricorrenti su base genetica e di altre malattie
autoinfiammatorie (febbre familiare mediterranea, S. da iperIgD, TRAPS, CINCA ecc.).
Quest’ultima attività si avvale della collaborazione del laboratorio di
genetica molecolare dell’Istituto.
Viene inoltre svolta una intensa attività di ricerca che,assieme a quella assistenziale, fa della
Pediatria II uno dei principali centri di reumatologia pediatrica a livello mondiale
L’Unità Operativa è anche sede della direzione di PRINTO (Pediatric Rheumatology
International Trial Organization), la più vasta rete internazionale per la sperimentazione
di nuove terapie nelle malattie reumatiche del bambino. Comprende tutti i centri di
reumatologia pediatrica europei oltre a numerosi centri di altre nazioni (per un totale di
50 Paesi rappresentati).
PRINTO ha anche messo a punto un sito web informativo per le famiglie di bambini affetti da
malattie reumatiche consultabile all’indirizzo: www.printo.it/pediatric- rheumatology
216
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Afferente alla Pediatria II è il Laboratorio di Immunologia delle Malattie Reumatiche che si occupa
di studiare le cause delle malattie reumatiche ed autoinfiammatorie del bambino.
Presso la Pediatria II ha sede l’Associazione per le Malattie Reumatiche infantili (AMRI)
(www.amri.it), associazione di volontariato che opera in favore dei bambini affetti da tali patologie
All’Unita’ Operativa Semplice di Malattie Rare fanno riferimento i pazienti con malattie
metaboliche, in particolare malattie lisosomiali e difetti del metabolismo dei carboidrati
(glicogenosi, difetti del metabolismo di fruttosio e galattosio). L’attivita’ assistenziale si esplica
relativamente alla diagnosi ed al trattamento di queste malattie (terapia enzimatica sostitutiva,
terapia con inibitori del substrato). L’UOS e’ inoltre coinvolta in trials terapeutici sperimentali,
nazionali ed internazionali, relativamente alle nuove terapie per le malattie lisosomiali ed in
progetti di ricerca inerenti le malattie metaboliche Viene inoltre seguita altra patologia genetica
rara (ritardi mentali di causa genetica, altre malattie neurogenetiche ,displasie scheletriche).
L’UOS collabora con la Direzione Sanitaria al coordinamento del gruppo multispecialistico delle
malattie rare dell’Istituto Gaslini per l’approccio coordinato ai pazienti con malattie rare e
compromissione multiorgano e con l’agenzia Sanitaria Regionale Ligure per la rete ligure delle
malattie rare.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
-
Department of Medicine, University of Arizona, Tucson, USA
Children’s Hospital, Cincinnati, Ohio, USA
Children’s Hospital, Utrecht, Olanda.
Institute for Research in Biomedicine, Bellinzona, Svizzera
National Institute of Arthritis and Muscoloskeletal and Skin Disease (NIH–Bethesda USA)
Oltre 200 Centri in 50 Paesi facenti capo a PRINTO
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Descrizione
Angelo
Ravelli
Determinazione dei cut-off di remissione, malattia minima e malattia
attiva per il JADAS (Juvenile Arthritis Disease Activity Score).
Il JADAS è un punteggio composito di attività di malattia per pazienti
affetti da artrite idiopatica giovanile (AIG). Scopo dello studio è la
determinazione di cut-off di remissione, malattia minima e malattia attiva
per il JADAS. Verranno utilizzati 2 diversi dataset di pazienti,
rappresentanti tutti i differenti sottotipi di AIG e tutti i livelli di attività di
malattia. I cut-off verranno determinati mediante l’applicazione delle
definizioni di remissione e attività minima di malattia basate su parametri
clinici e l’analisi della valutazione soggettiva di medico, genitore e,
qualora possibile, bambino, raccolta mediante questionario.
Angelo
Ravelli
Epoca di esordio dell’iridocilcite nei pazienti con artrite idiopatica
giovanile
L’iridociclite (IC) è una delle più importanti complicanze extra-articolari
dell’artrite idiopatica giovanile (AIG). Allo stato attuale si hanno poche
informazioni sull’epoca d’esordio dell’IC nel decorso dell’AIG.
Obiettivo primario di questo studio è valutare il momento di comparsa
dell’IC nei pazienti affetti da AIG che hanno sviluppato questa
complicanza
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
217
Istituto Giannina Gaslini
Responsabile
Scientifico
Titolo
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
218
Relazione Clinico - Scientifica 2009
Angelo
Ravelli
Identificazione di parametri predittivi del danno a lungo termine in
pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile (AIG)
La valutazione radiografica del danno articolare è uno strumento
fondamentale per determinare la severità e la progressione di malattia
nei bambini affetti da artrite idiopatica giovanile. Negli ultimi anni si sono
compiuti numerosi sforzi per elaborare nuovi metodi di valutazione
radiografica, ma non è stata ancora sufficientemente indagata la capacità
di questi strumenti, soprattutto quando utilizzati nelle fasi precoci della
malattia, di predire l’evoluzione a lungo termine della malattia.
Il nostro studio si propone di valutare la correlazione tra il danno
radiologico precoce e l’outcome a lungo termine nell’AIG. In secondo
luogo si ripropone di stabilire un cut-off di progressione in grado di
identificare precocemente i pazienti a rischio di sviluppare danno clinico
e radiologico a lungo termine.
Angelo
Ravelli
Messa a punto e validazione di un nuovo questionario per la
valutazione della qualità della vita nelle malattie reumatiche
pediatriche: il PRQL (Pediatric Rheumatology Qualit of Life Scale)
La qualità di vita è una componente fondamentale per la valutazione
clinica dei bambini affetti da malattie reumatiche croniche. Per misurare
questo parametro negli ultimi anni sono stati elaborati numerosi
questionari, ma la maggior parte di questi risultano eccessivamente
lunghi, di non facile comprensione e richiedono un calcolo del punteggio
laborioso. Per questo motivo non vengono generalmente utilizzati nella
pratica clinica quotidiana. Il presente studio si propone di validare un
nuovo metodo di valutazione della qualità di vita, denominato PRQL
(Pediatric Rheumatology Qualit of Life Scale), semplice, breve e di facile
interpretazione, in grado di includere sia la componente fisica sia la
componente psicosociale. Inoltre lo studio si propone di indagare la
correlazione tra il nuovo score e le variabili cliniche e di laboratorio per
studiare la sua capacità di discriminare tra i diversi livelli di severità di
malattia.
Marco
Gattorno
Follow-up a lungo termine e qualità di vita nei soggetti con sindromi
autoinfiammatorie monogeniche
Le sindromi ereditarie autoinfiammatorie (SAI) sono caratterizzate da
episodi infiammatori ricorrenti e coinvolgono geni che controllano alcuni
meccanismi cruciali dell’immunità innata (monociti-macrofagi e neutrofili).
Comprendono la FMF (Febbre Familiare Mediterranea), causata da
mutazioni del gene MEFV (The French FMF Consortium 1997; The
International FMF Consortium. 1997); il deficit di mevalonato chinasi
associato a febbre perioidica (MKD o Sindrome Iper-IgD), causata da
mutazioni del gene della mevalonato chinasi (Drenth et al. 1999) (Houten
et al. 1999); la Sindrome periodica associata al recettore per il tumour
necrosis factor (TNF-receptor asociated periodic sindrome, TRAPS),
causata da mutazioni del gene di TNFRI (McDermott et al. 1999); e le
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Relazione Clinico – Scientifica 2009
Criopirinopatie (FCAS, sindrome di Muckle-Wells, sindrome CINCA),
causate da mutazioni del gene della criopirina (Hoffman et al. 2001;
Feldmann et al. 2002). Tali malattie esordiscono in età pediatrica, anche
se non è al momento nota la loro evoluzione nel corso dell’età evolutiva.
Similmente non è noto l’impatto delle malattie autoinfiammatorie sulla
qualità di vita dei pazienti affetti.
Presso le Unità di Pediatria II e del Laboratorio di Genetica Molecolare
dell’Istituto Gaslini sono disponibili le informazioni cliniche di oltre 1000
pazienti con sospetta sindorme auto infiammatoria. Tra questi sono stati
individuati oltre 100 pazienti portatori di mutazioni MEFV, 35 pazienti con
MVK, 43 pazienti con mutazioni del gene TNFRSF1A e 21 pazienti con
mutazioni del gene CIAS-1/NALP3.
Nel corso degli ultimi 8 anni è stato costituito un database in cui sono
state inserite tutte le variabili cliniche (incluso dati sulla qualità di vita) al
momento della analisi molecolare. I pazienti sono seguiti in parte dall’UO
di Pediatria II e in parte da altri centri italiani di reumatologia pediatrica.
Scopo dello studio è quello di valutare:
i)
impatto della malattia sulla qualità di vita all’esordio e al
follow-up
ii)
variazione dell’andamento clinico nel corso del follow-up
iii)
impatto dei diversi approcci terapeutici
Per i pazienti con FMF verranno anche validati i nuovi criteri diagnostici
per FMF in età pediatrica recentemente proposti (yelcinlaya et al
Rheumatology 2009)
Alberto
Martini
Valutazione mediante risonanza magnetica nucleare dell’attività di
malattia e del danno muscolare nei pazienti affetti da
dermatomiosite giovanile
La dermatomiosite giovanile (DMG) è una malattia infiammatoria cronica
multi sistemica che colpisce principalmente la cute e la muscolatura
scheletrica. L’interessamento muscolare è prevalentemente prossimale e
si manifesta con astenia progressiva e ingravescente. Il quadro bioumorale della DMG è connotato dall’elevazione degli enzimi serici di
origine muscolare (CPK, LDH, aldolasi; SGOT e SGPT) e dalla presenza
di modesti segni di flogosi. La valutazione dell’attività e dell’estensione
della malattia è attualmente basata sul giudizio clinico del medico
inerente alla severità dell’infiammazione a livello muscolare e a livello
degli altri organi/tessuti potenzialmente colpiti dalla malattia.
L’andamento degli enzimi muscolari non sempre rispecchia l’evoluzione
della malattia o la risposta al trattamento; inoltre,in pazienti con lunga
durata di malattia, la compromissione della forza muscolare potrebbe
essere condizionata non solo dalla persistenza del processo
infiammatorio ma anche dall’insorgenza di un danno muscolare
(secondario alla malattia o iatrogeno). Discriminare solo sulla base della
valutazione clinica del paziente l’entità del processo infiammatorio e del
danno muscolare è pressoché impossibile.
La Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) muscolare rappresenta una
indagine sensibile per la diagnosi precoce della miosite, per la
localizzazione della sede più appropriata della biopsia muscolare e per
un più accurato follow-up dell’interessamento muscolare. In questo
studio trasversale verranno arruolati i pazienti affetti da DMG seguiti
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
219
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico - Scientifica 2009
presso il nostro Istituto. I pazienti verranno sottoposti ad una RMN total
body con sequenze STIR e T1 al fine di evidenziare la localizzazione e
l’estensione del processo infiammatorio a livello muscolare e
sottocutaneo (sequenze STIR) e di valutare la presenza di un danno a
carico del tessuto muscolare (ipotrofia, degenerazione adiposa etc)
(sequenze T1). Oltre ad una valutazione qualitativa verrà eseguita,
mediante l’impiego di software dedicati e il contributo dei fisici del DISI,
una valutazione di tipo quantitativo inerente sia agli aspetti di
infiammazione che di danno. (T2 mapping analisi, Diffusion tensor
imaging (DTI) etc). L’approccio quantitativo è considerato ottimale al fine
di eseguire una valutazione più accurata e oggettiva dell’efficacia del
trattamento farmacologico e quindi per eseguire un più accurato followup del paziente.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Nicolino
Ruperto
Meta-analisi per stimare l’effetto placebo nell’artrite idiopatica
giovanile
La terapia dell’artrite idiopatica giovanile (AIG) richiede l’utilizzo di
farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), trattamenti infiltrativi
articolari a base di steroidi e, in caso di fallimento di questi ultimi
l’introduzione di farmaci quali il methotrexate o i farmaci biologici.
La maggior parte dei farmaci biologici, con l’eccezione dell’infliximab, ha
utilizzato per i trial pre-registrativi di fase III un disegno dello studio
denominato “withdrawal design” (disegno dello studio con sospensione
del farmaco) che prevede una fase di trattamento in aperto seguita da
una randomizzazione in doppio cieco contro placebo nei soli pazienti che
hanno risposto al farmaco secondo criteri codificati.
Una conoscenza adeguata sull’effetto placebo (quantificazione e possibili
determinanti) avrebbe come diretta conseguenza una stima della
numerosità campionaria più precisa con conseguente possibile riduzione
del numero dei pazienti da reclutare e una più corretta interpretazione dei
risultati in fase di analisi. analisi dei dati.
Obiettivo primario:
Quantificare l’effetto placebo nei trial dell’AIG sia con disegno classico
che con disegno dello studio tipo withdrawal designe.
Le variabili di risposta al farmaco del core set pediatrico dell’AIG e la
definizione di risposta pediatrica dell’ACR (ACR 30 vedi sezione disegno
dello studio) verranno confrontate nel gruppo trattato con placebo e nel
gruppo con farmaco attivo
Obiettivo secondario:
Identificare i possibili determinanti dell’effetto placebo tramite analisi
quantitativa di variabili quali la qualità del trial, tipo di trattamento, origine
dei pazienti e variabili di severità di malattia all’inizio del trial.
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
220
Alberto
Martini
Valutazione mediante risonanza magnetica nucleare del danno
precoce a carico della cartilagine articolare in pazienti affetti da
artrite idiopatica giovanile
L’artrite idiopatica giovanile (AIG) è una condizione eterogenea che
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
del progetto
Descrizione
Relazione Clinico – Scientifica 2009
comprende forme lievi e forme severe. La persistenza del processo
infiammatorio articolare può causare un’erosione della cartilagine e
dell’osso, con l’instaurarsi di un danno permanente e responsabile di
disabilità. La radiografia (Rx) identifica le lesioni osteocartilaginee solo
dopo alcuni anni, quando oramai sono divenute irreversibili. Sarebbe
utile disporre di tecniche di imaging e di biomarkers in grado di
riconoscere il danno articolare nelle sue fasi più precoci. Ciò
permetterebbe di identificare precocemente le forme di artrite più
aggressive e rappresenterebbe un prezioso strumento con cui testare
l’effetto anti-erosivo di nuove terapie nel corso di studi clinici controllati.
La RM inoltre permette, mediante l’impiego di opportuni software, di
evidenziare alterazioni macromolecolari a livello della cartilagine
articolare, prima che si instauri il danno morfologico. Due tecniche sono
promettenti: il T1 mapping, che consente di eseguire una valutazione
quantitativa dei glicosaminoglicani; il T2 mapping che permette di
analizzare l’integrità delle fibre collagene.
Obbiettivi
•individuare alterazioni ultrastrutturali precoci a carico della cartilagine
che non hanno ancora un corrispettivo morfologico evidenziabile
mediante la Rx o la RM,ma che sono altamente suscettibili di evoluzione
verso un danno cronico.
•individuare predittori precoci di outcome che permettano di discriminare,
nelle fasi iniziali della malattia, i pazienti che avranno un decorso
favorevole da quelli che avranno una malattia persistente e severa e
quindi candidati ad un trattamento più aggressivo.
•identificare biomarker di danno cartilagineo che permettano una precoce
individuazione del danno articolare e che siano utili per monitorarne la
progressione nel tempo.
• incrementare le conoscenze sui meccanismi coinvolti nella patogenesi
del danno al fine di individuare nuovi potenziali target per la terapia
farmacologia.
Una miglior comprensione dei meccanismi alla base del danno erosivo è
fondamentale per lo sviluppo di interventi terapeutici atti a prevenirne
l’insorgenza con conseguente impatto anche economico e sociale
derivante dal miglioramento della prognosi funzionale a lungo termine e
dalla riduzione di disabilità.
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
221
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico - Scientifica 2009
PEDIATRIA III - GASTROENTEROLOGIA
DIRETTORE
Arrigo Barabino ff
Tel.: 010 5636350 Segreteria
e-mail: [email protected]
STAFF
Angela Calvi : I.P. Gastroenterologia ambulatoriale e celiachia
Emanuela Castellano : I.P. Celiachia ed epatologia non infettiva
Paolo Gandullia : I.A.S. Endoscopia digestiva intervenzionale
Lia Giovannini : I.P. Day Hospital gastroenterologico
Silvia Vignola : I.P. Genetica delle malattie gastrointestinali e nutrizione clinica
Referente assicurazione qualità:
Angela Calvi
telefono: 010 5636350
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Monica Franzi
telefono: 010 5636350
ATTIVITÀ CLINICA
L'attività assistenziale è organizzata in reparto di degenza, Day Hospital, ambulatorio, consulenze
interne ed esterne (seconde opinioni) e servizio di endoscopia digestiva.
L’attività clinica riguarda tutta la patologia gastrointestinale del bambino (ordinaria e
superspecialistica) con particolare riferimento a:
1. Malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI)
2. Malattia celiaca (l’UO è Centro di riferimento regionale per la Celiachia)
3. Insufficienza intestinale cronica benigna da diarree croniche intrattabili dell’infanzia,
intestino corto e pseudo- ostruzioni intestinali croniche
4. Gestione del pre- trapianto intestinale
5. Nutrizione clinica (enterale e parenterale in degenza e domiciliare)
6. Disordini motilistici intestinali
7. Intolleranza ai carboidrati
8. Patologia gastrointestinale da allergia alimentare
9. Malattia peptica
10. Epatologia malformativa ed autoimmune
11. Gestione del pre e post- trapianto epatico
12. Endoscopia digestiva diagnostica ed operativa: gastroscopia e pancolonscopia con
ileoscopia retrograda, dilatazione di stenosi esofagee e coliche con eventuale
applicazione di stent, polipectomia, tamponamento di emorragie, estrazione di corpi
estranei, legatura e sclerosi di varici esofagee, applicazione di gastrostomie per via
endoscopica (PEG).
222
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
13. Gestione della nutrizione clinica del paziente neuroleso (in collaborazione con l’UO di
Chirurgia dell’Istituto
La diagnostica specialistica comprende:
• pHmetria/impedenzometria esofago- gastrica
• breath test (all'urea marcata per l’infezione da Helicobacter pylori e all’H2 per l’intolleranza
ai carboidrati)
• test di funzionalità intestinale
• diagnostica per immagini (tradizionale, ecografia, TAC spirale, Risonanza Magnetica
effettuata dall’UO di Radiologia dell’Istituto)
• scintigrafia (effettuata dalle Medicine Nucleari dell’Ospedale Galliera e Villa ScassiSampierdarena),
• enteroscopia con videocapsula (effettuata dall’UO di Gastroenterologia dell’Ospedale
Galliera)
• Gli interventi terapeutici riguardano la terapia medica, la nutrizione clinica artificiale, diete
selettive e, in casi specifici, la terapia chirurgica digestiva effettuata dalla U.O.di Chirurgia
dell'Istituto.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Centro Trapianti dell'Ospedale S. Martino Genova
Centro Trapianti di Bergamo
Clinica Pediatrica di Pisa
UO di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedali Galliera Genova
UO di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale di Imperia
Clinica Pediatrica di Trieste (Istituto Burlo Garofolo)
Hôpital des Enfantes Malades Necker di Parigi
Royal Free Hospital di Londra
Institute of Child Health, Londra
Jackson Memorial Hospital di Miami
ISMETT –Palermo
RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Paolo
Gandullia
Stenosi esofagee in età pediatrica
Le stenosi esofagee benigne (da caustici, congenite, anastomotiche,
peptiche, ecc.) rappresentano un problema terapeutico complesso e non
ancora risolto,in cui negli ultimi anni le procedure endoscopiche hanno
acquistato un ruolo sempre maggiore. I bambini con stenosi esofagea
rappresentano una popolazione eterogenea per eta’, etiologia della
stenosi e trattamento endoscopico attuato. Il trattamento endoscopico più
diffuso si avvale di dilatatori tipo Savary o dilatatori idrostatici TTS.
Spesso è necessario protrarlo anche per anni con numerose sedute
operative per fronteggiare la complicanza principale delle stenosi
benigne, la re-stenosi. In questi casi non è ancora chiaro quale sia la
tecnica conservativa migliore e se debbano essere associate più
modalità terapeutiche, come le iniezioni intralesionali di steroide, i
corticosteroidi per via sistemica, le incisioni con elettrocauterio.
Piu’ recentemente il posizionamento di stent, ampiamente usati
nell’adulto, si sta diffondendo anche nel bambino, come dimostrato da
reports aneddotici e singole casistiche.
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
223
Istituto Giannina Gaslini
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Relazione Clinico - Scientifica 2009
La maggior parte dei dati presenti in letteratura sulle indicazioni, modalità
d’impiego e complicanze degli stent riguardano gli adulti.
Valutare e raccogliere i dati su tipo di stenosi esofagea, trattamenti
endoscopici applicati, risposta terapeutica e complicanze, decorso clinico
per definire percorsi diagnostici e le modalità e le tecniche di
intervento endoscopico mirate a migliorare l’outcome ed a prevenire le
complicanze, in particolare le recidive.
Arrigo
Barabino
Studio, in bambini affetti da malattie infiammatorie croniche
intestinali (MICI) trattati con azatioprina (AZA) o 6-mercaptopurina
(6-MP), della correlazione tra:
1. genotipo-tossicità farmacologica mediante analisi molecolare dei
polimorfismi del gene tio-purin-metil-transferasi (TPMT)
Background
del progetto
Descrizione
224
2. polimorfismi del gene TPMT, livelli ematici dei metaboliti dell’AZA/6MP e score di attività clinica di malattia
L’Aza è convertita nell’organismo a 6-MP a sua volta metabolizzata dalla
TPMT in 6-tio-guanino-nucleotidi (6TGN) 6-metil-mercaptopurine (6MMP). La concentrazione eritrocitaria di 6TGN è inversamente correlata
al tasso di attività della TPMT che è geneticamente determinata:
omozigoti (due alleli a bassa attività: metabolizzatori lenti), eterozigoti (un
allele a bassa attività: metabolizzatori intermedi), omozigoti (due alleli ad
attività elevata: metabolizzatori veloci o wild type) rispettivamente
corrispondenti allo 0.3, 11 e 89% della popolazione generale. La bassa
attività della TPMT potrebbe causare alte concentrazioni di 6TGN nei
precursori ematopoietici inducendo pancitopenia o leucopenia , mentre
ridotte concentrazioni intracellulari di 6TGN tendono a correlare con una
minore attività terapeutica. Le differenze farmacogenetiche nell’attività
della TPMT possono spiegare perché alcuni pazienti sono predisposti a
tossicità mentre altri sono refrattari alla terapia. Alti dosaggi di 6-MMP
sono stati correlati a tossicità epatica. La farmacogenomica del
metabolismo della 6-MP (come recentemente consigliato dall’FDA)
potrebbe costituire un utile strumento per predire la suscettibilità a
sviluppare tossicità.. E’ stata dimostrata una correlazione significativa tra
livelli di 6-TGN e risposta terapeutica, con mediana più alta nei bambini
con risposta rispetto a quelli senza, ma nessuna correlazione tra 6MMP e epatotossicità. Il monitoraggio dei 6-TGN è quindi utile per
guidare ed ottimizzare il dosaggio dell’Aza e confermarne la compliance.
I bambini ed adolescenti con MICI (colite ulcerosa, malattia di Crohn,
colite indeterminata) afferenti alla UO Pediatria III in terapia con AZA o 6MP, o in procinto di iniziarla, effettueranno prelievo, previo consenso
informato,
per
la
genetipizzazione
dell’enzima
TPMT.
Contemporaneamente, nei pazienti che eseguono la terapia da almeno
due mesi) verrà prelevato un campione ematico per il dosaggio dei
metaboliti 6-TGN e 6-MMP, al mattino prima dell’assunzione del farmaco.
Verrà quindi effettuata nel tempo la verifica di correlazioni tra: a)
genotipizzazione del gene TPMT e sviluppo di tossicità farmacologica, b)
varianti del gene e dosaggi dei metaboliti; dosaggi dei metaboliti ed
efficacia clinica.
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
Istituto Giannina Gaslini
Relazione Clinico – Scientifica 2009
PNEUMOLOGIA
DIRETTORE
Giovanni Arturo Rossi
tel.: 010 5636 548
e-mail: [email protected]
STAFF
Elena Battistini : I.A.S. Allergologia respiratoria
Donata Girosi
Roberta Olcese
Serena Panigada
Oliviero Sacco : I.A.S. Endoscopia respiratoria
Maria Angela Tosca
Referente assicurazione qualità:
Elena Battistini
telefono: 010 5636 547
e-mail: [email protected]
Coordinatrice infermieristica e referente assicurazione qualità:
Lorella Santato
telefono: 010 5636 334
e-mail: [email protected]
Centro Malattie Allergiche
Coordinatore:
Giovanni Arturo Rossi
ATTIVITA’ CLINICA
Comprende i seguenti settori:
a) pneumologia; b) allergologia; c) fisiopatologia respiratoria; d) endoscopia.
Pneumologia:
1) Prevenzione, diagnosi e cura di: a) malattie della trachea, dei bronchi, del polmone, della
pleura e delle strutture toraciche; b) complicanze a carico dell'apparato respiratorio in corso di
patologie di altri organi e apparati; c) malattie broncopolmonari da deficit dei meccanismi di difesa
o da malformazioni congenite o acquisite.
2) Validazione di strategie terapeutiche combinate farmacologiche e/o chirurgiche e/o
fisiochinesiterapiche per le patologie acute e croniche dell’apparato respiratorio.
Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche
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Relazione Clinico - Scientifica 2009
Allergologia:
Prevenzione, diagnosi e cura delle manifestazioni respiratorie dell’allergia.
Validazione di strategie terapeutiche di breve, media e lunga durata.
Validazione di tecniche innovative per la diagnostica di allergie
Fisiopatologia Respiratoria:
1) Valutazione della funzionalità respiratoria a riposo, dopo sforzo o dopo inalazione di sostanze
ad azione broncodilatatrice o broncocostrittice;
2) Valutazione non invasiva degli indici di infiammazione delle vie aeree [livelli espiratori di ossido
nitrico (FENO), cellule infiammatorie nell’espettorato indotto]
Endoscopia:
1) Fibroscopia delle vie aeree (laringe, trachea, bronchi).
2) Localizzazione ed estrazione di corpi estranei.
3) Lavaggio broncoalveolare e biopsie bronchiali.
Registri Malattie Rare
Centro di Riferimento Regionale per i soggetti con Discinesia Ciliare Primaria e Sindrome di
Kartagener.
PRINCIPALI COLLABORAZIONI
Nazionali:
- Leonardo Maria Fabbri, Cattedra di Pneumologia, Università di Modena. Neurochinine,
infiammazione e remodeling parenchimale nell’asma bronchiale.
- Fabio LM Ricciardolo, Clinica Malattie Apparato Respiratorio, Dipartimento di Scienze
Cliniche e Biologiche, Università di Torino, Orbassano (To). Ruolo di alcuni marcatori
bioumorali coinvolti nella patogenesi dell’asma
- Bruno Balbi, Laboratorio di Citoimmunopatologia Apparato Cardio Respiratorio, Fondazione
S. Maugeri,Veruno (NO). Caratterizzazione della flogosi bronchiale in pazienti con diverso
grado di ostruzione delle vie aeree.
- Silvio De Flora, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova,
Genova. Ruolo del fumo di sigaretta nel danno funzionale all’epitelio bronchiale
- Cesare Usai, Istituto di Biofisica, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Genova. Processi
di membrana coinvolti nella comunicazione intra- ed intercellulare delle cellule strutturali
dell’apparato respiratorio in risposta ad agenti proinfiammatori.
- Franca Rusconi, UO Epidemiologia, AOU Meyer, Firenze e Agenzia Regionale di Sanità della
Toscana, Firenze. Effetti dell’inquinamento da fumo di sigaretta (pre e post- natale) sulla
salute respiratoria del bambino.
- Giacomo Faldella, Istituto di Pediatria Preventiva e Neonatologia, Ospedale S. OrsolaMalpighi, Bologna. Studio longitudinale sugli effetti della profilassi conpalivizumab sulla
riospedalizzazione per infezioni respiratorie in bambini prematuri.
Internazionali:
- Bruno Azzarone, Unitè INSERM U524, Hopital Paul Brousse, Villejuif, Parigi, Francia.
Modulazione delle attività biologiche di fibroblasti broncopolmonari umani.
- Peter Le Souef, Institute for Child Health Research, University of Western Australia, Perth,
Western Australia. Origine e suscettibilità genetica a malattie infiammatorie ed allergiche in
popolazioni etnicamente differenti.
- Peter J. Sterk, Lung Function Lab., Department of Pneumology, University of Leiden, Leiden,
Paesi Bassi. Risposte infiammatorie bronchiali dopo esposizione all’allergene in asmatici
atopici.
- Dirkje S. Postma, Pulmonary Medicine and Tuberculosis, University Medical Center
Groningen, Groningen, Paesi Bassi. Caratterizzazione dei fattori pro angiogenetici coinvolti
nel “remodeling” vascolare in pazienti con asma bronchiale.
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RICERCHE IN CORSO 2010
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Giovanni A.
Rossi
Ruolo degli inibitori delle PDE4 nei processi riparativi, di
rigenerazione e di rimodellamento dell’epitelio bronchiale in vitro in
risposta all’esposizione al fumo di sigaretta.
Anche in età pediatrica, l’esposizione al fumo di sigaretta rappresenta un
fattore eziologico importante nello sviluppo di patologie respiratorie.
Infatti, l’esposizione passiva prenatale e nella prima infanzia è associata
a una ridotta funzionalità respiratoria, a iperreattività bronchiale e ad una
aumentata incidenza di patologie respiratorie su base infettiva.
Il fumo di sigaretta, una miscela complessa di composti chimici, è in
grado di danneggiare direttamente l’organizzazione delle tight juctions
(TJs) nelle cellule epiteliali bronchiali (Petecchia L, 2009) e di inattivare
meccanismi biomolecolari intracellulari alla base dei processi di
riparazione tissutale (proliferazione e migrazione) delle cellule epiteliali
bronchiali (wound closure).
Studi in vitro hanno inoltre dimostrato che il wound closure sembra
essere dipendente dai livelli intracellulari di AMPc (Spurzem, 2002) in
quanto in grado di accelerare la proliferazione e la migrazione delle
cellule epiteliali bronchiali.
Il presente programma di ricerca prevede il conseguimento dei seguenti
obbiettivi:
1)
caratterizzazione
delle
alterazioni
funzionali
(migrazione,
proliferazione) e i meccanismi biomolecolari coinvolti nei processi
biologici associati alla rigenerazione strutturale dell’epitelio bronchiale in
seguito all' esposizione al fumo di sigaretta mediante modello
bidimensionali in vitro.
2) valutazione della capacità degli inibitori delle PDE4 (enzimi coinvolti
nel metabolismo dell’AMPc) di interferire sulla velocità dei processi
riparativi (migrazione, proliferazione).
Giovanni A.
Rossi
Studio trasversale della reattività bronchiale in bambini ed
adolescenti che praticano tennis o calcio a livello agonistico:
confronto con un campione di soggetti che pratica nuoto a livello
agonistico
Uno studio recentemente condotto presso la nostra unità si proponeva di
valutare se i vapori di cloro presenti nell’aria delle piscine coperte,
potenzialmente tossici per l’apparato respiratorio, potevano determinare
iperreattività bronchiale in soggetti esposti in età pediatrica. Analizzando
un campione di soggetti che praticavano nuoto a livello agonistico [42
ragazzi, 10 f e 32 m, età: 13,7 anni (3,2)] è stato notato che oltre il 70%
di questi soggetti era sensibilizzato ad almeno un allergene (valutazione
effettuata mediante prick test) mentre i dati sulla popolazione generale
riferiscono una prevalenza di sensibilizzazione allergica di circa il 40%. Il
test alla metacolina evidenziava iperreattività bronchiale in oltre il 50%
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Descrizione
Responsabile
Scientifico
Titolo
Background
del progetto
Descrizione
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dei nuotatori esaminati, la maggior parte dei quali risultava essere anche
sensibilizzato ad aeroallergeni. Quindi la ripetuta inalazione di vapori di
cloro, sembrerebbe associarsi ad iperreattività bronchiale in particolare
nei soggetti sensibilizzati e ad aumentata frequenza di sensibilizzazione.
Alla luce di quanto ottenuto analizzando i soggetti ‘nuotatori’, ci sembra
utile avviare un progetto per valutare quale sia il grado di iperreattività
bronchiale e la frequenza di sensibilizzazione allergica in soggetti che
praticano altri sport a livello agonistico con un impegno respiratorio
sovrapponibile a quello dei nuotatori (come tennis e calcio) ma che non
siano a contatto con i vapori di cloro.
Maria Angela
Tosca
Applicabilità del ‘Visual Analogic Scale’ ad una popolazione
pediatrica asmatica e/o rinitica come strumento di screening per la
valutazione della funzionalità respiratoria.
Tutti i bambini in età scolare con asma e con rinite dovrebbero eseguire
controlli spirometrici con test di broncodilatazione per valutare la
presenza e il grado di ostruzione delle vie aeree e acquisire dati basilari
dal punto di vista diagnostico e terapeutico.
Un corretto follow-up spirometrico spesso è reso difficoltoso dalla scarsa
diffusione degli spirometri negli ambulatori medici non specialistici. Il
"Visual Analogue Scales" (VAS) è una misurazione quantitativa già
largamente diffusa e validata per numerose patologie. In particolare,
negli ultimi anni, è stata utilizzata con successo per misurare la gravità
dei sintomi rinitici e come surrogato della rinomanometria sia per valutare
il grado di ostruzione nasale, sia per eseguire il test di decongestione
nasale in pazienti adulti e adolescenti con rinite allergica. Il VAS è una
semplice modalità per valutare e quantificare una percezione soggettiva,
ma richiede una adeguata collaborazione e comprensione. Al paziente,
infatti, viene chiesto di trasferire una sensazione soggettiva su una scala
analogica da zero a dieci.
Il progetto prevede il reclutamento di bambini in età scolare con asma e/o
rinite ai quali proporre il VAS, chiedendo di esprimere la percezione del
livello di eventuale alterazione della respirazione attraverso la scala
analogica, mettendo una X su di un segmento che va da zero
(respirazione molto difficoltosa) a dieci (respirazione ottimale). Si
effettuerà quindi una spirometria basale seguita da un test di
broncodilatazione, 15 minuti dalla somministrazione di salbutamolo.
Immediatamente prima della seconda spirometria, dopo salbutamolo,
verrà effettuata una nuova registrazione del VAS. La misurazione dei
valori riportati sulla scala analogica prima e dopo la somministrazione di
salbutamolo verrà poi messa a confronto con i dati spirometrici (FVC,
FEV1, FEF25-75 e FEV1/FVC, espressi come percentuale rispetto ai dati
teorici). Lo scopo è di valutare se e fino a che punto il VAS può
rappresentare una valida alternativa alla spirometria nel processo
diagnostico iniziale e nel follow-up di bambini con problemi respiratori
cronici o recidivanti ed identificare in quali pazienti possa essere
utilizzato.
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