Seconda Università degli Studi di Napoli

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Giornate Scientifiche di Ateneo 2010
PROVE DI TOLLERANZA ALLO XENOBIOTICO AMBIENTALE GEMFIBROZIL IN ALCUNI
BASIDIOMICETI
Roca E. (1)
(1) Seconda Università di Napoli, Dipartimento di Scienze della Vita, Via Vivaldi 43 - 81100 - Caserta
Parole chiave: Basidiomiceti, tolleranza, gemfibrozil
I farmaci costituiscono una nuova categoria di microinquinanti ambientali che si ritrovano sempre più frequen-temente nelle
acque superficiali e perfino nelle acque potabili (1); essi, infatti, vengono solo parzialmente elimi-nati dai tradizionali impianti di
depurazione (2).
Per tali sostanze gli studi inerenti la loro possibile biodegradazione sono estremamente scarni, specialmente ri-guardo ai
basidiomiceti; pertanto, nell'ambito del Progetto di ricerca "Funghi e biodegradazione di sostanze in-quinanti: il potenziale ruolo
di alcuni basidiomiceti" - finalizzato ad implementare le conoscenze sulle capacità degradative e/o di bioconversione di alcune
specie autoctone di macrofunghi nei confronti di varie tipologie di farmaci (3) ed erbicidi (4) - è stato avviato, su alcune specie
di basidiomiceti, un screening volto ad accertare la tolleranza all'azione del gemfibrozil.
Il gemfibrozil, acido 5-(2,5-dimetilfenossi)-2,2-dimetilpentanoico (C15H22O3), un farmaco appartenente al grup-po dei fibrati
ed utilizzato nella cura di alcune ipertrigliceridemie e disbetalipoproteinemie, si ritrova nell'ambiente come microcontaminante
delle acque alla concentrazione di circa 100 ng l-1 (5).
I basidiomiceti utilizzati nella realizzazione delle prove di tolleranza sono stati raccolti in Campania e sono rap-presentati da 14
specie lignicole (Agrocybe aegerita, Armillaria mellea, Fistulina hepatica, Fomes fomentarius, Ganoderma australe, Ganoderma
lucidum, Gymnopilus spectabilis, Oxyporus latemarginatus, Pleurotus ostrea-tus, Polyporus varius, Schizophyllum commune,
Trametes versicolor e Tricholomopsis rutilans). Per la realizza-zione degli espianti fungini asettici ed il mantenimento delle
colture miceliari sono state adottate le metodiche di Maloy (1974). I Test di tolleranza, effettuati come prove di crescita delle
singole specie a varie concentrazioni di inquinante (0, 100, 500 ppm), su terreni di coltura Dextrose Nitrogen Mineral Agar
(DNMA) ed alla temperatura di 25 °C, hanno permesso di valutare le risposte fungine, in termini di sensibilità o resistenza,
sulla base dell'entità della crescita miceliare.
Nei terreni inquinati, la maggior parte dei funghi hanno mostrato una certa tolleranza al gemfibrozil e, general-mente, la crescita
fungina risultava ridursi alle dosi più elevate di inquinante, non superando il 50 % di quella del controllo. Le specie più tolleranti
sono Oxyporus latemarginatus e Trametes versicolor. I basidiomiceti meno tolleranti sono Ganoderma australe, Armillaria
mellea, Pleurotus ostreatus, Fomes fomentarius e Ganoderma lucidum; queste ultime due specie non riescono a crescere in
presenza di farmaco (sia a 100 che a 500 ppm).
Le rilevanze conseguite assumono particolare importanza in quanto costituiscono una indispensabile premessa per successive
ricerche volte ad accertare se le specie ben tolleranti siano in grado di biodegradare e/o biotra-sformare il gemfibrozil; ciò al fine
di un eventuale possibile impiego nel trattamento di acque reflue.
1) Heberer T., 2002. Occurrence, fate and removal of pharmaceutical residues in the aquatic environment: a review of recent research
data. Toxicology Letters 131, 5-17.
2) Miao X.S., Bishay F., Chen M., Metcalfe C.D., 2004. Occurrence of antimicrobials in the final effluents of wastewater treatment
plants in Canada. Environ. Sci. Technol. 38, 3533-3541.
3) Roca E., D'Errico E., Burattini C., Izzo A., Esposito A., Fiorentino A., 2008. Prove preliminari di tolleranza all'azione dello
xenobiotico ambientale atorvastatina nel basidiomicete lignicolo Schizophyllum commune Fr. Atti del 103° Congresso della Società
Botanica Italiana, Reggio Calabria 17-19 settembre 2008, p. 287.
4) Roca E., D'Errico E., Izzo A., Strumia S., Esposito A., Fiorentino A., 2009. In vitro saprotrophic basidiom-ycetes tolerance to
pendimethalin. International Biodeterioration & Biodegradation 63, 182-186.
5) Batt.A.L., Kostich M.S., Lazorchak J.M., 2008. Analysis of ecologically relevant pharmaceuticals in wastewater and surface water
using selective solid-phase extraction and UPLC-MA/MS. Analytical Chemistry 80, 5021-5030.
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