Cogenerazione per le serre

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Cogenerazione per le serre
A&D
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aziende
Aziende &
& dintorni
Dintorni
giugno 2013
la termotecnica
a cura
di Paola
a cura di
Gruppo
AB Mezzalira
Cogenerazione per le serre:
il Gruppo AB investe con base in Olanda
La principale realtà industriale in Europa nel settore della
cogenerazione si propone nel fiorente mercato delle serre con una
società dedicata e risorse di alto profilo tecnico-professionale.
La società Greenhouse
Power Netherlands (GPN),
con sede in Olanda, è
l’ultima nata nel processo di
internazionalizzazione del
Gruppo AB di Orzinuovi
e ha come obiettivo lo
sviluppo di un interessante
mercato nell’ambito della
cogenerazione a gas metano: quello delle serre.
GPN ha interessanti prospettive di crescita sia per la forza del Gruppo che la
sostiene, sia perché si avvale del know how del proprio staff, maturato grazie alle più importanti installazioni a livello mondiale nello specifico settore.
Il Gruppo AB, guidato da Angelo Baronchelli, riconferma la sua dinamicità
nello scenario internazionale della cogenerazione proponendo soluzioni
ad hoc per il mondo delle serre, contraddistinte dagli stessi plus che hanno
decretato il successo dei moduli AB. Ora la sfida però è del tutta nuova,
con caratteristiche applicative e funzionali in perfetta sintonia con l’esigenza
energetica delle serre.
Il risparmio energetico in tale ambito produttivo è l’obiettivo verso cui
puntano oggi molti imprenditori del settore.
Gruppo AB SPA - www.gruppoab.it
Autoprodurre energia elettrica, sempre più costosa, scaldare le serre e
fertilizzare le colture con la CO2: queste, in sintesi, le potenzialità offerte dalla
cogenerazione. Il metano viene, infatti, bruciato in un motore endotermico
al quale è accoppiato un alternatore per la produzione di energia elettrica,
direttamente utilizzata per l’alimentazione di particolari lampade studiate
per simulare la luce solare e stimolare la crescita delle piante anche nei
periodi di scarsa luminosità naturale.
Un sistema di recupero del calore è poi utilizzato per la produzione di
acqua calda utile a riscaldare la serra, invece un catalizzatore a urea è
deputato all’abbattimento degli inquinanti presenti nei gas di scarico, come
ad esempio ossidi di azoto (NOx), che possono quindi essere immessi
direttamente in serra, favorendo il fattore di crescita delle piante grazie
all’apporto di CO2.
In questo modo, il calore e i gas di scarico prodotti attraverso la
cogenerazione sono completamente utilizzati sia per l’illuminazione e il
riscaldamento sia per la fertilizzazione della serra tramite il recupero della
CO2, permettendo così un aumento delle rese produttive fino al 40%, rispetto
a una coltivazione tradizionale in serre prive di arricchimento carbonico.
Oltre a favorire la coltivazione in serra, l’elettricità prodotta dai sistemi di
cogenerazione e non auto consumata può anche essere immessa nelle rete
elettrica locale.
Con un livello di efficienza complessiva superiore all’85%, gli impianti
di cogenerazione progettati e realizzati dal Gruppo AB, assicurano
una conveniente fornitura on-site di energia termica ed elettrica, creano
un ambiente riscaldato e illuminato artificialmente, utilizzando come
fertilizzante la CO2 prodotta dai motori stessi. Questo consente di prolungare
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La cogenerazione per le serre di Greenhouse
Power Netherlands rientra nella strategia di
sviluppo internazionale del Gruppo AB
Il Gruppo di Orzinuovi (BS) punta sempre più al mercato globale attraverso la recente creazione di una società con vocazione
internazionale: AB Energy International, con partner prestigiosi
internazionale e personalità di spicco del panorama scientifico e
industriale.
il periodo di produzione, accrescendo quindi la quantità di prodotti coltivati.
La tecnologia di cogenerazione/fertilizzazione con CO2 è stata
particolarmente sviluppata per il settore ortofrutticolo proprio nei Paesi
Bassi. Gli impianti di cogenerazione sono molto più efficienti dal punto
di vista energetico in quanto impiegano quantità minori di carburanti
fossili rispetto ai sistemi di riscaldamento e produzione energetica separati,
supportando così gli sforzi compiuti dai Paesi Bassi per ridurre le emissioni.
I vantaggi della cogenerazione si stanno sempre più affermando anche
nell’ambito delle imprese agricole del bacino del Mediterraneo e dell’Italia.
Per un coltivatore del Nord Europa l’argomento cogenerazione per le serre
è già ben conosciuto, in quanto per almeno sei mesi l’anno la temperatura
esterna è al di sotto dei valori minimi per la fattibilità della maggior parte
delle colture orticole e floricole protette, invece per un agricoltore campano
o siciliano la scelta non è così scontata.
Tranne che per l’attività vivaistica e per la coltivazione di fiori recisi o piante
da foglia pregiate e termicamente esigenti, fino a pochi anni fa, le serre
riscaldate per la coltura di ortaggi anticipati, posticipati o fuori stagione
praticamente non esistevano nel bacino del Mediterraneo. Oggi le serre
tecnologiche e riscaldate non sono più una rarità in Spagna o nel Sud
Italia. Le richieste che provengono al mercato sollecitano a considerare
l’opportunità di adottare serre tecnologicamente più evolute, dove l’impiego
della cogenerazione è una scelta strategica. La serra fredda, infatti, spesso
non è in grado di garantire volumi e qualità omogenei durante i cicli
invernali, soprattutto nel periodo più freddo di gennaio e febbraio.
In questi mesi, abbassamenti rapidi e profondi della temperatura, al di sotto
di +7 °C, anche solo per una settimana, accadono più o meno ogni anno.
La produzione può quindi ridursi drasticamente o bloccarsi del tutto per
2 - 3 settimane, ma soprattutto è la qualità che ne risente.
Per i piccoli agricoltori non si tratta di un vero problema. Lo è invece molto
di più per le aziende medio-grandi che riforniscono la GDO nazionale e
anche quella del Nord Europa. Si riducono, infatti, i volumi e la qualità
dei prodotti, proprio nel momento di massima domanda di alimenti
mediterranei e, in genere, di massimo prezzo. Per chi ha contratti rigidi di
fornitura con clienti molto esigenti, significa una forte perdita di credibilità,
oltre al rischio di incorrere in penali.
A livello tecnologico, il sistema si è diffuso in modo capillare in molte
serre olandesi, tanto che oggi nessun imprenditore del settore potrebbe
presentarsi in banca a chiedere un finanziamento per una nuova serra,
senza questa soluzione impiantistica: il business plan che contempla un
impianto cogenerativo ha di sicuro maggiori chance di successo.
Polo industriale Gruppo AB, Orzinuovi (BS)
La nuova realtà del Gruppo AB ha sede nel cuore dell’Europa, in Austria e diventerà la piattaforma di sviluppo di tutte le attività operative a
livello mondiale, per attuare una strategia di penetrazione e di crescita
nei principali mercati della cogenerazione e dell’efficienza energetica.
La creazione di questa società conferma la volontà del Gruppo di configurarsi come player globale nel settore della produzione di energia
distribuita, cogenerazione industriale da gas naturale, biogas e gas
speciali. AB Energy International diventa così il punto di riferimento
operativo e strategico delle otto sedi del Gruppo AB, già operative
nel Vecchio Continente e sarà la base per il coordinamento del nuovo
sviluppo internazionale non soltanto in Europa ma anche in altri continenti e in particolare in Brasile e nel Nord America. La scelta strategica
di Schwaz in Austria della nuova base operativa, è data dal fatto che
i paesi di lingua tedesca sono il riferimento a livello mondiale delle
tecnologie legate al settore della cogenerazione. L’headquarter avrà
competenza diretta sui nuovi mercati, porterà a un generale rafforzamento delle partnership con GE Jenbacher che proprio in Austria ha
la sua sede mondiale.
“Per l’anno 2013 la stima del mercato mondiale della cogenerazione
nel segmento da 0,3 a 5 megawatt, nostro core business, è di 4.300
megawatt venduti - afferma Angelo Baronchelli, fondatore e Presidente del Gruppo AB - Con la nascita di AB Energy International è
nostra intenzione essere sempre più protagonisti a livello strategico e
commerciale in questa importante fetta di mercato a livello globale,
un modo per proseguire il percorso di successo intrapreso in Italia e
in Europa, una sfida che oggi ci vede in qualità di leader di mercato”.