Incidenti replicanti_Strage di Modugno

Transcript

Incidenti replicanti_Strage di Modugno
A cura di Giuseppe Poeta Paccati - 2015
Dipartimento Educazione, Sicurezza, Ambiente, Legalità
Incidenti “replicanti”
Strage di Modugno, sale a dieci il numero delle vittime
Dopo l'esplosione alla fabbrica di fuochi d'artificio alle porte di Bari scompare un altro socio.
Unico sopravvissuto è Antonio Bruscella, indagato per disastro e omicidio colposo plurimo
La scena dei soccorsi sul luogo dell'incidente
Le vittime
Sale a dieci il numero delle vittime dell'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio Bruscella di
Modugno, avvenuta il 24 luglio. Dopo essere rimasto ricoverato per cinque giorni, a causa delle
gravi ustioni sull'85 per cento del corpo, è morto all'ospedale Cardarelli di Napoli Vincenzo
Bruscella, zio e socio di Michele, deceduto il 26 luglio. Le operazioni di riconoscimento dei
cadaveri delle vittime non saranno semplici. La deflagrazione ha sbalzato alcuni corpi anche a 2030 metri di distanza e i locali della fabbrica sono ridotti a un cumulo di macerie.
L'unico superstite della famiglia è Antonio Bruscella, terzo socio dell'azienda, al quale è stato
notificato un avviso di garanzia con le ipotesi di reato di disastro e omicidio colposo plurimo.
Perché il disastro?
L’azienda era regolarmente autorizzata e, quindi, avrebbe dovuto essere in regola con tutte le
misure di sicurezza previste per simili lavorazioni. Ma allora cosa non ha funzionato? Forse lo
sapremo solo dopo le indagini ma possiamo fin da ora formulare alcune ipotesi sulle quali riflettere.
1
A cura di Giuseppe Poeta Paccati - 2015
Dipartimento Educazione, Sicurezza, Ambiente, Legalità
A causare gli incidenti non è né il caso né la fatalità e la valutazione dei rischi serve proprio per
individuare tutti i pericoli presenti per valutare preventivamente il modo di evitare incidenti.
Le procedure di sicurezza sono state effettivamente rispettate oppure erano talvolta tralasciate
soprattutto quando la fabbrica lavorava a pieno ritmo ed era così più esposta a errori e
sottovalutazioni che potevano avere conseguenze fatali?
La formazione di sicurezza è stata svolta con l'obiettivo di fornire ai lavoratori effettivi strumenti di
prevenzione sul loro luogo di lavoro o, come troppo spesso accade, somministrando un generico
corso per essere in grado di poter documentare burocraticamente la sua effettuazione?
È un fatto particolarmente grave e che dovrà essere chiarito perché tra le vittime ci fossero quattro
persone che non erano dipendenti dell'azienda e che, secondo le prime testimonianze, si trovavano
in quel luogo soltanto per futili motivi come salutare un parente o trovare un amico.
Il presidente dell’Amnil Franco Bettoni – sottolineando quanto gli incidenti siano prevedibili ed
evitabili se si comprendono le loro cause, evidenzia: “Che il settore pirotecnico sia uno tra i più
rischiosi è immaginabile da tutti, ma quando la frequenza degli accadimenti diventa così elevata,
significa che c’è una sottovalutazione dell’importanza dell’assoluto rispetto delle norme di
prevenzione e di comportamenti corretti altrimenti non conteremmo negli ultimi tempi un numero
così impressionante di morti in questo settore”.
I precedenti
L'esperienza mi consente di affermare che anche in questo caso siamo in presenza di un incidente
che si ripete negli anni senza che si possano o vogliano trovare adeguati rimedi di prevenzione.
Nell'ambito del Progetto "LEARNING BY ACCIDENTS" abbiamo già affrontato altri casi che,
proprio per la loro ripetitività, abbiamo denominato: "Incidenti replicanti" Essi sono le esplosioni
di polveri combustibili, in particolare quelle alimentari (farine, amido, zucchero da cucina, ecc.) e le
esplosioni da nitrato d'ammonio. Abbiamo purtroppo recentemente assistito al caso della West
Fertilizer (USA) e al disastro dell'Holi party in un parco acquatico di Taiwan di cui abbiamo già
scritto in precedenza.
Ma torniamo ai casi di esplosioni nelle fabbriche di fuochi artificiali. L'elenco, preoccupante, dei
casi già avvenuti in passato è riportato qui di seguito.
 13 MAGGIO 2015, Pirotecnica dei fratelli Schiattarella». È di tre morti e almeno sei feriti il
bilancio dell'esplosione avvenuta in una fabbrica di fuochi d'artificio a Giugliano in
Campania, in via San Francesco a Patria. Due dei 7 feriti sono in gravi condizioni e sono
stati trasportati all'ospedale «Cardarelli» di Napoli.
2
A cura di Giuseppe Poeta Paccati - 2015
Dipartimento Educazione, Sicurezza, Ambiente, Legalità
 28 FEBBRAIO 2015: Due persone restano ferite nell'esplosione avvenuta in un'azienda
pirotecnica in località Maglianello, a Rieti.
 9 LUGLIO 2014: Tre uomini muoiono nell'esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio a
Tagliacozzo (L'Aquila) nella zona San Donato. Le vittime sono Valerio Paolelli di 37 anni,
Antonello D'Ambrosio di 33 anni e Antonio Morsani di 47 anni.
 25 LUGLIO 2013: Una violentissima esplosione si verifica in una fabbrica di fuochi
pirotecnici a Villa Cipressi di Città S. Angelo (Pe). Cinque le vittime, tra le quali Maurizio
Berardinucci, il vigile del fuoco del comando provinciale di Pescara, intervenuto per portare
soccorso e morto tre mesi piu' tardi in seguito alle ferite all'ospedale Gemelli di Roma.
 2 MAGGIO 2002: A Terzigno, in provincia di Napoli, salta in aria una fabbrica di giochi
pirotecnici. Tre i morti.
 23 NOVEMBRE 2001: Quattro persone rimangono uccise nell'esplosione di una fabbrica di
fuochi d' artificio a Terricciola, in provincia di Pisa.
 18 MAGGIO 2000: Una fabbrica di fuochi d' artificio esplode a Veroli, in provincia di
Frosinone . Tre persone rimangono uccise.
 18 LUGLIO 1998: In un'esplosione in una fabbrica di giochi pirotecnici a Corleone, in
provincia di Palermo, muoiono due persone.
 17 LUGLIO 1998: Nell'agrigentino quattro persone rimangono uccise in un'esplosione in
una fabbrica di fuochi d artificio.
 4 GENNAIO 2008: nell'esplosione di una fabbrica clandestina di fuochi artificiali a
Giugliano, nel napoletano, restano feriti due minori, uno di 13 e un altro di 14 anni. Uno è il
figlio del proprietario della fabbrica , poi arrestato dalle forze dell'ordine.
 11 MAGGIO 2007: un lavoratore muore nell'esplosione che distrugge la fabbrica di fuochi
d' artificio 'Pirotecnica Alessi Domenico', alla periferia di Piane di Montegiorgio, in
provincia di Fermo, mentre altri due operai sono rimasti feriti.
 4 MAGGIO 2007: un operaio campano di 28 anni rimane gravemente ferito per lo scoppio
avvenuto in un'azienda di fuochi d' artificio di Castel D'Aiano, sull'Appennino bolognese, la
ditta «Pirotecnica Benassi». Oltre al giovane, che riporta ustioni sul 40% del corpo, ci sono
anche altri due feriti meno gravi, il proprietario dell'azienda, situata nella frazione Rocca di
Roffeno, e la sorella.
 23 APRILE 2007: Una fabbrica di fuochi d' artificio esplode in via Mandrio, a Gragnano,
nel napoletano. Tre le vittime: il titolare della ditta, Aniello Novellino, il nipote, Alfonso
3
A cura di Giuseppe Poeta Paccati - 2015
Dipartimento Educazione, Sicurezza, Ambiente, Legalità
Novellino, e un operaio, Alberto Tartaglione. Lo scoppio provoca anche il ferimento di tre
persone e qualche contuso.
 24 MAGGIO 2006: A Mercato San Severino, in provincia di Salerno, due operai muoiono
nell'esplosione di una fabbrica di giochi pirotecnici.
 6 AGOSTO 2005: Tre operaie muoiono nella deflagrazione di una fabbrica di fuochi d'
artificio a Ottaviano, nel napoletano.
 19 LUGLIO 2005: Nel salernitano, a Teggiano, salta in aria una fabbrica di fuochi d'
artificio . Il bilancio è di due morti e tre feriti.
 5 LUGLIO 2004: Cinque vittime nell'esplosione di una fabbrica di fuochi d' artificio a
Giugliano, nel napoletano.
 30 AGOSTO 2002: Ancora una volta un'esplosione in una fabbrica di fuochi d' artificio in
Campania. Questa volta l'incidente si verifica a Visciano, nel napoletano. Nello scoppio
muoiono tre persone mentre altre tre restano ferite.
Sorge spontaneo l'interrogativo: "siamo in grado d'imparare dagli errori del passato"? Questi fatti,
purtroppo, ci farebbero dire si no.
Giuseppe Poeta Paccati
Direttore Dipartimento
Educazione, Sicurezza, Ambiente, Legalità
Isis Natta, Bergamo
4