pdf italiano - Teatro sul Lago

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I trent’anni del Balletto di Milano
Attiva nel mondo della danza da trent’anni, la Compagnia Balletto di Milano, fondata da Renata Bestetti e Aldo Masella ora Presidente onorario, è andata
sempre più affermandosi tra le realtà nazionali di
alto livello. La Compagnia vanta un nucleo stabile di
danzatori accuratamente selezionati provenienti dalle
migliori scuole e accademie, in grado di coniugare ad
una tecnica impeccabile notevole versatilità ed indubbia capacità espressiva.
Molti sono i grandi artisti e coreografi ospitati nella
storia della Compagnia tra cui spiccano nomi importanti del panorama internazionale come C. Fracci, O.
Dorella, A. Ossipenko, S. Manguette, M. Pierin, A.
Molin, G. Iancu, L. Gai, V. Biagi, G. Carbone, M. van
Hoecke, D. Ganio, R. Celiberti, R. Paganini, G. Galante, L. Savignano.
Punto di svolta nella storia del Balletto di Milano è stata la nomina di Carlo Pesta a Presidente e Direttore Artistico (1998). Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana, Carlo Pesta - diplomato all’Accademia Coreografica
del Teatro Bolshoi di Mosca e all’Accademia del Teatro alla Scala, teatro dove ha svolto un’importante carriera
di danzatore - è una figura di spicco del mondo teatrale. Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione
Teatro Coccia di Novara, ha inoltre ricoperto la carica di Direttore Artistico del Festival Pucciniano di Torre del
Lago dove per la prima volta ha introdotto la danza (2009), general manager per il Teatro Sociale di Mantova
(2007/2010), Presidente dell’A. C. Arteatro e dei Festival “Danza alle Grotte” e “Riccione Danza”. Attualmente è
anche Direttore Responsabile della testata tuttoDanza (dal 1994), consulente artistico della prestigiosa istituzione
giapponese “JAS - Japan Arts Society”, Presidente della Fondazione Arteatro onlus e professore di Storia della Danza nel Corso di
Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo, facoltà di lettere e filosofia, Università degli Studi di Milano. Nel corso degli anni della
sua direzione, il Balletto di Milano ha portato sulle scene nazionali ed internazionali importanti produzioni tra cui La Marchesa von
O., Tango … una rosa per Jorge Donn, Primadonna: le eroine del melodramma, Traviata, La vie de Bohème, Bolero, Amor de Tango,
WoMa, Red Passion e, nel 2009, Romeo e Giulietta in coproduzione con prestigiosissime istituzioni teatrali tra cui la Fondazione Teatro Coccia di Novara, la Fondazione Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Mantova. Tra le tournée internazionali si ricordano
quella in Russia (1999 - Tango … una rosa per Jorge Donn di Denys Ganio) dove per la prima volta una compagnia italiana ha avuto
l’onore di esibirsi al Teatro Bolshoi di Mosca ottenendo entusiastici consensi, in Francia sempre con Tango…, Inghilterra, Irlanda,
Svizzera, Russia con Traviata e La vie de Bohème, sino a quella trionfale in Spagna (2010) con Romeo e Giulietta di Giorgio Madia.
La compagnia è in residenza teatrale presso il Teatro Coccia di Novara dove prende parte a tutte le produzioni liriche; ha collaborato
con il Teatro Sociale di Mantova e ha collaborato nel 2009 con il Festival Pucciniano di Torre del Lago per l’opera Manon Lescaut di
Puccini, coproduzione con il Teatro dell’Opera di Nizza. Nel dicembre 2009 ha inoltre collaborato con la Fondazione Carlo Felice
di Genova per la produzione della Vedova Allegra con “I Giovani del Balletto di Milano”. Il 2010 ha segnato anche l’importante
traguardo per quanto riguarda prestigiosissime collaborazioni con gli Enti Lirici. Nel dicembre 2010 il Teatro Verdi di Trieste ha
infatti ospitato Romeo e Giulietta di Madia, mentre al Comunale di Bologna nell’ottobre 2011 debutterà in prima italiana assoluta
Cenerentola di Madia.
CENERENTOLA
coreografia
Giorgio Madia
musiche
Gioachino Rossini
anche con orchestra diretta da
Giuseppe Acquaviva
Giuseppe Acquaviva - Direttore d’Orchestra
Giuseppe Acquaviva è laureato al D.A.M.S. di Bologna, violinista e direttore d’orchestra. Dopo un’intensa attività in qualità di violinista, ricopre incarichi artistici e organizzativi presso importanti Teatri ed Istituzioni: Orchestra CittàLirica, Direzione Scuola Formazione e Sviluppo del Teatro alla Scala di Milano, Fondazione Festival
Pucciniano, Fondazione Luciano Pavarotti, Teatro Coccia di Novara. Come direttore d’orchestra tra gli eventi
più recenti si annoverano la stagione inaugurale del Grand Theatre NCPA di Pechino con Turandot (2008), Turandot al il 54° Festival Puccini (2008), la Bohème e il balletto Il Lago dei Cigni di P.I. Ciaikovskij con il Balletto
di Mosca al 55° Festival Puccini (2009), la ripresa di Turandot ai teatri Coccia di Novara, Sociale di Mantova e del
Giglio di Lucca (2009). Sempre nel 2009 debutta al Teatro Donizetti di Bergamo in Romeo e Giulietta del Balletto
di Milano successivamente diretta anche nel 2010 al Teatro EuropAuditorium di Bologna, al Teatro Goldoni di Livorno e al Teatro
Comunale di Trieste. Tra i prossimi impegni, oltre la direzione del balletto di Giorgio Madia su musiche di Rossini Cenerentola con
il Balletto di Milano, dirigerà le produzioni della Fondazione Teatro Coccia di Novara Rigoletto e Boheme.
con il contributo di
Via Belletti, 8 - 28100 Novara - Tel. 0321 679756 Fax 0321 030735
Sede legale: Corso di Porta Romana, 132 - 20122 Milano
Ufficio programmazione e info distribuzione:
Gabriele Scrima 348 3677880 - [email protected]
[email protected] - www.ballettodimilano.it
in collaborazione con
scene e costumi
Cordelia Matthes
Cenerentola secondo Madia
Una vera novità per l’Italia l’acquisizione della creazione firmata Giorgio Madia per la quale il coreografo ha vinto nel 2007 il Gold Mask
Critics Award. Il balletto ispirato
all’omonima fiaba di Charles Perrault, si dipana su musiche di Rossini tratte dall’omonima opera e arricchite dalle ouvertures da Guglielmo
Tell, Gazza Ladra, Scala di Seta, Il
Barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, Otello, L’Innocence Italienne,
Semiramide, nonché Sonate per archi e brani per pianoforte.
Ispirata alla favola di Perrault a cui resta fedele, Cenerentola ha luogo nel fantastico mondo delle favole ma è ambientata negli anni
cinquanta con i clichés di ruoli e opportunità che si rifanno al prosperoso periodo postbellico.
Prima parte
L’antefatto di come la piccola Cenerentola si ritrovi con la matrigna e le sorellastre è svelato da un gioco in controluce e il sipario
si alza nel primo atto dove, in una casa borghese, Cenerentola è vestita esattamente come la carta da parati delle mura domestiche,
proprio per sottolineare il suo status all’interno della famiglia.
I laquees si spartiscono le faccende di casa con Cenerentola e assistono alla tirannia delle due sorelle malefiche che non perdono
nessuna occasione per fare di lei lo zimbello di casa.
La notizia dell’invito al Ballo del Principe invade come un turbinio la casa e le due sorellastre si vedono già quali “principesse” mentre a Cenerentola viene negato il permesso di partecipare.
Come Cenerentola resta a casa, una fata divertente e sbadata fa la sua comparsa attraverso il camino e poi attraverso la porta. Decide
di aiutare la giovane procurandole una carrozza, cavallo e servitori per raggiungere il ballo, ma avendo dimenticato di fornirle un
abito adatto all’occasione, la raggiungerà subito dopo.
Seconda parte
Al ballo sono presenti tutte le ragazze della buona società, tra cui le due sorellastre le quali non riconoscono Cenerentola che, alla sua
abbagliante apparizione, suscita l’ammirazione di tutti i presenti.
Nel mezzo del ballo, come dal cielo, il principe fa il suo ingresso e, imbattendosi in Cenerentola, non ha occhi che per lei. La coppia,
rimasta sola e come sollevata in una nuvola rosa, si innamora: il mondo ed i suoi abitanti appaiono nani in proporzione. Ma l’orologio
suona la mezzanotte e Cenerentola corre via perdendo una scarpa e ricordando che la magia potrebbe concludersi velocemente come
è iniziata.
Rimasto solo, il principe danza in preda alla disperazione, ma la fata interviene ricordandogli che la scarpa può essere la guida per
il suo amore: lui inizia la sua ricerca.
A casa per Cenerentola è il giorno del sogno, mentre le sorelle tornano ubriache dalla festa e la madre con i postumi di una sbornia.
Arriva tempestivamente il principe e riconosce sotto un paralume la ragazza della quale si è innamorato e, in un vortice finale di bolle
di sapone per festeggiare il lieto fine, restano solamente le due sorellastre invidiose e gelose.
Nelle foto:
Cenerentola di Giorgio Madia con il Balletto di Cracovia.
(Nelle foto il Balletto di Cracovia)
Una Cenerentola per Rossini
Quando, la sera del 23 dicembre 1816, Gioachino Rossini ed il librettista Jacopo Ferretti conversero in Cendrillon come soggetto per
la nuova opera da dare in scena soltanto un mese dopo al teatro Valle di Roma, si scelse di rinunciare all’elemento sovrannaturale
dell’archetipo letterario, a favore di un tratto del tutto realistico e comico dei personaggi, peculiare al genere dell’opera buffa.
Tuttavia il segno essenziale di un balletto è certamente il fiabesco, il fantastico. Un cambio di destinazione d’uso che rende necessaria
l’estrapolazione unicamente di alcune parti della Cenerentola rossiniana quali l’Ouverture, il Temporale, la canzone Una volta c’era
un re e il coro O figlie amabili di Don Magnifico.
La partitura, diversamente da quanto accade nei balletti tratti dalle opere, qui si compone avvalendosi trasversalmente del catalogo
rossiniano, prende in prestito brani cameristici, dalle sonate per archi alle composizioni per fortepiano, per gli a solo e i pas de
deux creando una sorta di cornice concentrica attorno ai personaggi principali. Ma il materiale musicale più adeguato ed efficace
al recupero dell’elemento magico della fiaba si ritrova nelle composizioni create da Rossini proprio per attirare l’attenzione, per
generare lo stupore dello spettatore distratto e ad altro affaccendato quale era il frequentatore del teatro italiano del primo ottocento;
quelle in cui il genio pesarese sperimenta nuove sonorità creandosi uno stile inconfondibile: le ouverture. Le “sinfonie avanti l’opera”
de La gazza ladra, Il signor Bruschino, Guglielmo Tell, Il barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, con la loro brillantezza, l’acrobazia
virtuosistica, gli effetti comici e parodistici dell’orchestrazione, vestono infatti perfettamente una coreografia che ci restituisce
quell’ambientazione immaginaria fatta di fate, carrozze, cavalli e scarpette di Perraultiana memoria, in cui alla genialità dei mezzi
espressivi musicali fa eco la stupefacente invenzione coreografica di Giorgio Madia, concorrendo a comporre i frammenti di un
pastiche musicale che trasforma la pièce larmoyante in un balletto celebrativo della magica creatività tout court della poetica rossiniana.
Giuseppe Acquaviva
Giorgio Madia
Classe 1965, studia danza presso la prestigiosa scuola di ballo del Teatro alla Scala, diplomandosi nel 1984.
Nel 1983 entra a far parte del corpo di ballo della Scala e dal 1985 è ballerino solista per diverse compagnie di
balletto: Béjart’s Ballet du XXéme Siécle, Bejart Ballet Lausanne, Pennsylvania Ballet e Milwaukee Ballet, San
Francisco Ballet, Aterballetto e Züricher Ballet. Nel 1988 è stato scelto da Nureyev come suo partner nel pas de
deux di Béjart Le Chant du compagnon errant, per la produzione Nureyev and Friends (in tournèe in Europa,
Asia, Australia e Nord e Sud America fino al 1991). Ha danzato interpretando diversi ruoli in più di 90 produzioni, lavorando con coreografi di fama mondiale come Alicia Alonso, Maurice Béjart, David Bintley, Nicholas
Beriozoff, Merce Cunningham, Bertrand D’At, William Forsythe, Andy de Groat, Rosella Hightower, Lionel Hoche, James Kudelka, Hans Van Manen, Peter Martins, Rudolf Nureyev, Roland Petit, Josef Russillo, Heinz Spoerli, Richard Tanner,
Glenn Tetley, Helgi Tomasson e Iorma Uotinen. È stato Maître de Ballet, assistente coreografo e coreografo per il Balletto di Toscana,
il balletto della Komische Oper di Berlino, del Teatro di Basilea e del Grand Teatr Łodz. Dal 2003 al 2005 ha ricoperto la carica di
direttore del balletto della Volksoper di Vienna. Ha inoltre vinto i seguenti premi: nel 2006 il Gold Mask Critics Award per la miglior
produzione con La Bella Addormentata, nel 2007 il Gold Mask Critics Award per la migliore direzione con Cinderella e nel 2008 il
Gold Mask Critics Award per la migliore direzione con Les Contes d’Hoffmann.
Nel 2009, oltre a Romeo e Giulietta per il Balletto di Milano, ha creato Chopin Immaginaire per il Teatro di Cottbus e una nuova
versione de Il Lago dei Cigni per il Festival di Danza di Lodz. Del 2010 sono Minuten Waltz e Chopin à Vienne create per l’Opernball
al Teatro dell’Opera di Vienna di cui ha curato le coreografie per il quarto anno.
Attualmente è diviso tra insegnamento - Professeur invitato alla Compagnia Nazionale di Danza di Nacho Duato in Spagna, ma
anche in Austria, Germania e Israele, nonché docente all’Università Konservatorium di Vienna - e creazioni tra cui una prima mondiale di OZ (The Wonderful Wizard) per il Balletto di Stato di Berlino e una nuova Fille Mal Gardée per l’Opera di Breslavia. I suoi
spettacoli si possono vedere in molti paesi: Chopin Imaginaire al Teatro di Stato di Cottbus, Germania e in Italia al Teatro Coccia di
Novara; Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata all’Opera di Lodz; Cinderella all’Opera di Cracovia (Polonia);
Opernball all’Opera di Stato di Vienna. Il Balletto di Milano, oltre a Cenerentola il cui debutto è atteso per ottobre 2011 al Teatro
Comunale di Bologna, continua la tournée di Romeo e Giulietta in Italia e all’estero (Germania, Francia, Spagna, Russia, Danimarca,
Svezia e Giappone).
CHANSONS
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anche su
coreografia di Adriana Mortelliti su canzoni di Aznavour, Brel,
lighting designer Jean Paul Carradori
Montand, Piaf
Il lavoro coreografico di Chansons è concepito in una successione di quadri indipendenti e, giocando con gli stereotipi culturali suggeriti dalla canzone francese pur superandoli, perde ogni connotazione
geografica e diventa sfondo di passioni universali alle quali fanno eco le
contaminazioni della poesia urbana contemporanea. Le suggestioni sceniche
evocate da soluzioni tecnologicamente all’avanguardia permettono a ciascuno
spettatore di percepire secondo la propria emotività le storie
“raccontate” sul palcoscenico. Storie che parlano d’amore
e di indifferenza, di incontri e di solitudine, di amicizia e di
sentimenti... Di emozioni.
I trent’anni del Balletto di Milano
Chansons e chansonniers
Il fenomeno più grosso e culturalmente più accreditato della canzone europea è legato agli chansonniers francesi. Il fenomeno ha il suo centro nel periodo compreso tra gli anni ‘30 e i primi anni ‘50,
con una ripresa intorno agli anni ‘60. Inizialmente si forma il nucleo dei cantautori, autori di chansons e
chansonniers essi stessi, artisti intellettuali della “rive gauche” che domineranno il panorama culturale della
canzone francese: Leo Ferré, Brassens, Yves Montand, George Moustaki ed ancora Juliette Greco, Barbara
e altri celebri artisti. I testi lirici, poetici ed amorosi, in cui fa capolino la realtà sociale dei quartieri malfamati
prima e successivamente più duri, che parlano di politica, vedono affermarsi autori come Cocteau, Prévert e
Vian che scrivono canzoni per alcuni grandi interpreti, prima tra tutti Edith Piaf. Nata nel 1915, Edith Piaf
è stata la più grande “chanteuse realiste” francese tra gli anni ‘30 e ‘60 e con la sua voce aggressiva e rauca,
a tratti dolcissima, oppure improvvisamente allegra, è stata interprete di canzoni intramontabili come Les
amantes d’un jour, Milord, La vie en rose. Inoltre ha lanciato nel panorama musicale internazionale numerosi artisti tra cui un altro grande della canzone francese: Charles Aznavour.
Contaminazioni rap
La presenza di Abd Al Malik, artista franco-congolese che privilegia lo stile rap e la slam poetry, è solo apparentemente estranea alla
scelta degli altri interpreti. Rappresenta la voce africana, spesso emarginata, e parla di immigrazione e riscatto sociale, dando valore a
un testo forte di senso e di emozione accompagnato da una musica che supporta e amplifica l’intensità della parola. Nel suo percorso
artistico non esita a collaborare con grandi della canzone francese come Jacques Brel e Juliette Greco.
Le canzoni
Servizio fotografico: Carla Moro e Aurelio Dessì
Hier encore - Charles Aznavour
Heureux avec des riens - Charles Aznavour
Le feutre taupé - Charles Aznavour
Nathalie - Gilbert Bécaud
Les feuilles mortes - Yves Montand
La valse á mille temps - Jacques Brel
Paroles Paroles - Alain Delon&Dalida
Les Bourgeois - Jacques Brel
Vesoul - Jacques Brel
La Boheme - Charles Aznavour
Quand on se promene - Jean Gabin
Ça - Charles Aznavour
Ne me quitte pas - Jacques Brel
Dans te bras - Charles Aznavour
Gibraltar - Abd al Malik
Sur la table - Charles Aznavour
La vie en rose - Edith Piaf
For me formidable - Charles Aznavour
She - Charles Aznavour
Les Comédiens - Charles Aznavour
Je m´voyais deja - Charles Aznavour
Depuis que je suis a Paris - Jean Gabin
Je suis amoreux - Charles Aznavour
Intoxique - Charles Arnavour
Quand elle chante - Charles Aznavour
Je chante - Charles Trénet
Padam... Padam - Edith Piaf
Hier encore - Charles Aznavour
Alors on danse - Stromae
Attiva nel mondo della danza da trent’anni, la Compagnia Balletto di Milano, fondata
da Renata Bestetti e Aldo Masella ora Presidente onorario, è andata sempre più affermandosi tra le realtà nazionali di alto livello. La Compagnia vanta un nucleo stabile di
danzatori accuratamente selezionati provenienti dalle migliori scuole e accademie, in
grado di coniugare ad una tecnica impeccabile notevole versatilità ed indubbia capacità
espressiva. Molti sono i grandi artisti e coreografi ospitati nella storia della Compagnia
tra cui spiccano nomi importanti del panorama internazionale come C. Fracci, O. Dorella, A. Ossipenko, S. Manguette, M. Pierin, A. Molin, G. Iancu, L. Gai, V. Biagi, G.
Carbone, M. van Hoecke, D. Ganio, R. Celiberti, R. Paganini, G. Galante, L. Savignano.
Punto di svolta nella storia del Balletto di Milano è stata la nomina di Carlo Pesta a Presidente e Direttore Artistico (1998). Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana, Carlo Pesta - diplomato all’Accademia Coreografica
del Teatro Bolshoi di Mosca e all’Accademia del Teatro alla Scala, teatro dove ha svolto un’importante carriera
di danzatore - è una figura di spicco del mondo teatrale. Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione
Teatro Coccia di Novara, ha inoltre ricoperto la carica di Direttore Artistico del Festival Pucciniano di Torre del
Lago dove per la prima volta ha introdotto la danza (2009), general manager per il Teatro Sociale di Mantova
(2007/2010), Presidente dell’A. C. Arteatro e dei Festival “Danza alle Grotte” e “Riccione Danza”. Attualmente
è anche Direttore Responsabile della testata tuttoDanza (dal 1994), consulente artistico della prestigiosa istituzione giapponese “JAS - Japan Arts Society”, Presidente della Fondazione Arteatro onlus e professore di Storia della Danza nel Corso
di Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo, facoltà di lettere e filosofia, Università degli Studi di Milano. Nel corso degli anni
della sua direzione, il Balletto di Milano ha portato sulle scene nazionali ed internazionali importanti produzioni tra cui La Marchesa von O., Tango … una rosa per Jorge Donn, Primadonna: le eroine del melodramma, Traviata, La vie de Bohème, Bolero, Amor de
Tango, WoMa, Red Passion e, nel 2009, Romeo e Giulietta in coproduzione con
prestigiosissime istituzioni teatrali tra cui la Fondazione Teatro Coccia di Novara, la Fondazione Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Mantova. Tra le
tournée internazionali si ricordano quella in Russia (1999 - Tango … una rosa per
Jorge Donn di Denys Ganio) dove per la prima volta una compagnia italiana ha avuto l’onore di esibirsi al Teatro Bolshoi di Mosca ottenendo entusiastici consensi, in
Francia sempre con Tango…, Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Russia con Traviata e La
vie de Bohème, sino a quella trionfale in Spagna (2010) con Romeo e Giulietta
di Giorgio Madia. La compagnia è in residenza teatrale presso il Teatro Coccia di Novara dove prende parte a tutte le produzioni liriche; ha collaborato
con il Teatro Sociale di Mantova e ha collaborato nel 2009 con il Festival Pucciniano di Torre del Lago per l’opera Manon Lescaut di Puccini, coproduzione
con il Teatro dell’Opera di Nizza. Nel dicembre 2009 ha inoltre collaborato con
la Fondazione Carlo Felice di Genova per la produzione della Vedova Allegra con
“I Giovani del Balletto di Milano”. Nel 2010/2011 il Balletto di Milano festeggia i suoi
trent’anni di attività e la stagione è principalmente caratterizzata dalla ripresa di
Romeo e Giulietta di Giorgio Madia per una nuova e prestigiosa tournée in
Italia e all’estero, e il debutto della creazione Chansons con coreografie
di Adriana Mortelliti. Nell’autunno 2011 è attesa un’altra grandiosa produzione: Cenerentola di Giorgio Madia su musiche
di Gioachino Rossini.
Adriana Mortelliti
Si è formata presso lo Spid di Milano, l’Accademia delle Belle Arti di Milano e presso SiWiC, Swiss International Coaching Project for Choreographers diretto da Ismael Ivo. Danzatrice, coreografa, scenografa
e costumista, svolge la sua attività prevalentemente in Germania dove si è trasferita da alcuni anni e dove
collabora, sia come danzatrice che come coreografa, con importanti teatri e compagnie. Nel corso della sua
carriera ha danzato e collaborato con il Teatro alla Scala (opera Fra Diavolo dir. Jerome Savary), Movers
Dance Company e Looping Contemporary D.C. di Zurigo, Openhaus di Zurigo, Stadtheater Kempten. Dal
1999 al 2007 ha danzato come solista presso il Ballett Theater di Aussburg ed è stata invitata al Seul Dance
Festival e al Daegu International Dance Festival (Corea del Sud). Parallelamente alla carriera di danzatrice,
dal 1996 ha iniziato un percorso coreografico con il quale ha inoltre ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali tra cui:
Japan International Ballet and Modern Competition - Nagoya, Giappone (1996 2° premio, 2002 premio speciale della giuria,
2005 medaglia di bronzo); International Choreographic Competition, Hannover, Germania (2002 premio del pubblico); Choreographic Competition-PRIX Dom Pérignon 2003-Hamburg Ballet, Germania (2003, finalista); International Choreographic
Competition in Modern Dance New York-Burgos, Spagna (2004 secondo premio, 2005 primo premio, 2008 secondo premio
categoria solo). Ha inoltre al suo attivo numerose coreografie di successo; è assistente alla coreografia in numerose produzioni e
firma i costumi per importanti teatri e compagnie.