Garybaldi

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Garybaldi
BIGLIETTO D’INGRESSO
€ 5,00
(ingresso omaggio per i bambini al di sotto dei tre anni)
Apertura della cassa un’ora prima dello spettacolo
Domeniche al
Città di Settimo Torinese
INFORMAZIONI
E PRENOTAZIONI:
Garybaldi
Rassegna di Teatro per Famiglie
TEATRO CIVICO GARYBALDI
Via dei Partigiani 4 - Settimo T.ese
tel. 011 80 28 456
a cura del Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte
e Santibriganti Teatro
SANTIBRIGANTI TEATRO
tel. 011 64 30 38
dal lunedì al venerdì ore 10.30/13 - 14/18
[email protected]
www.santibriganti.it
2012/ 2013
Stagione
www.fondazionetrg.it
Come arrivare al Teatro Civico Garybaldi:
Bus 49 e 51 - Stazione FS (15 minuti a piedi)
Settimo
torinese
TEATRO CIVICO
GARYBALDI
Via dei Partigiani, 4
Con il sostegno di
Stagione
2012/ 2013
www.fondazionetrg.it
Domenica 2 dicembre 2012 | ore 16.30
Domenica 3 febbraio 2013 | ore 16.30
Domenica 10 marzo 2013 | ore 16.30
L’OMINO
DELLA PIOGGIA
CENERENTOLA
E L’ALBERO MAGICO
YOYO PIEDERUOTA
una notte tra acqua,
bolle e sapone
di e con Michele Cafaggi
musiche originali di Davide Baldi
ASSOCIAZIONE FRESCHE FRASCHE
Un uomo sorpreso da un violento temporale riesce a raggiungere
la sua abitazione, ma nemmeno al riparo il maltempo e gli
imprevisti gli danno tregua.
Un viaggio onirico e visuale verso il sereno, accompagnati dalla
magia delle piccole cose e da spettacolari effetti con acqua e
sapone.
Dopo lo spettacolo “Ouverture des Saponettes” Michele
Cafaggi ritorna a sperimentare attrezzi, materiali e tecniche per
trovare nuove forme espressive attraverso l'utilizzo delle bolle di
sapone. In questo nuovo spettacolo si propone di continuare ad
approfondire il rapporto tra la comicità del gesto, l’utilizzo della
magia e delle arti circensi e il gioco con gli oggetti quotidiani e la
loro trasformazione in “attrezzo magico”, per un teatro che non
sia solo stupore ma anche racconto emotivo.
di Livia Amabilino e Lorella Tessarotto
regia Maurizio Zacchigna
LA CONTRADA-TEATRO STABILE DI TRIESTE
Una bambina gioca sul palcoscenico. È felice. L’infanzia è il luogo
magico dell’immaginazione dove ogni gesto, nel rito del gioco,
assume un significato delicato e speciale. Arriva un bambino che
rompe l’incantesimo con gesti sgarbati e provocatori. Non è la
prima volta che succede, forse perché la nostra protagonista è un
po’ timida e sensibile.
Per fortuna c’è un nonno ad ascoltare le sue disavventure e a
consolarla, narrandole una storia speciale che assomiglia alla sua.
In maniera indiretta lo spettacolo vuole affrontare il tema del
bullismo e della sopraffazione del più debole, anche da parte del
coetaneo, dell’amico, del familiare. La storia è a lieto fine, a patto
però di capire come trovare la forza interiore per opporsi con
l’intelligenza alle situazioni difficili.
Ma niente paura! In questo spettacolo non vengono meno gli
elementi più tradizionali e divertenti della fiaba: ci sono le scarpette,
il ballo, il principe e naturalmente le sorellastre vanitose.
24 febbraio 2013 | ore 16.30
Domenica 20 gennaio 2013 | ore 16.30
ERNESTO RODITORE
GUARDIANO
DI PAROLE
di e con Guido Castiglia
NONSOLOTEATRO
Un topo.
È rimasto solamente un topo di biblioteca a difendere le parole
scritte, parole d’inchiostro nero su carta ingiallita.
Parole sagge, buffe o tenere come una carezza.
“Da fuori” vogliono entrare per distruggere i libri, vogliono zipparli
nella grande memoria del computer centrale e poi distruggerli.
Vogliono bruciare tutta quella carta così ingombrante.
Ma il topo di biblioteca, il signor Ernesto Roditore, sa cosa deve
fare: non resta che mangiare tutti i libri per poterli poi di nuovo
raccontare.
STORIA
DI UNA PENNUTA
Che animale sei?
da Che animale sei? Storia di una pennuta di Paola Mastrocola
drammaturgia di Oliviero Corbetta,
Stefania Rosso, Daniela Vassallo
con Stefania Rosso, Daniela Vassallo
regia di Oliviero Corbetta
LIBERI PENSATORI “PAUL VALERY”
Mille sono le domande che la piccola pennuta comincia a porsi dal
momento in cui George, un giovane castoro, a sua volta le chiede:
“Ma tu, che animale sei?”. Da quel momento inizia anche il suo
viaggio per le strade del mondo, percorso che metterà la piccola
protagonista in contatto con molti altri animali, alcuni buoni e gentili,
altri decisamente meno. Favola gentile e delicata, Storia di una pennuta,
nel nostro allestimento, si affida all’ingenua semplicità espressiva dei
pupazzi. Da una grande e magica valigia si affaccia il variopinto universo
attraversato dalla paperina durante il suo percorso di conoscenza; ed
è un universo che somiglia molto al mondo nel quale gli esseri umani
vivono; di esso ne rispecchia i vizi evidenti e le virtù più nascoste e si
rivela, alla fine, circoscritto in un perimetro molto ristretto, una volta
osservato dall’alto del primo volo.
di Bàbuin, Aicardi, Cischino, Ferrero
ideazione e regia di Maurizio Bàbuin
con Eva Maria Cischino e Marco Ferrero
voce Valentina Aicardi
SANTIBRIGANTI TEATRO
È la storia di Giovanni e di Giorgia. Lui, Giovanni, da tutti
chiamato Yo: troppo alto e con due grandi piedi per correre.
Lei, Giorgia, da tutti chiamata Yo: troppo arrabbiata e con due
grandi ruote per forza. C’è un cortile asfaltato, c’è un canestro
mezzo scassato e un quartiere di una città. C’è una stanza,
c’è una lavagna e la scuola di una città. Poi c’è la stanzetta di
YoGiorgia con le sue cose e i suoi pensieri. Poi ancora c’è la
stanzetta di YoGiovanni, anche lui con tutte le sue cose e tutti
i suoi pensieri.
Prima di incontrarsi erano un po’ più soli. Yo lui, troppo alto,
chi ci arriva a parlargli fin lassù? E poi se ci arrivi non ti parla:
un orso. Yo lei, troppo arrabbiata. Anche perché prima non
era così, sopra una sedia a rotelle, era come gli altri: normale...
YoGiovanni probabilmente vive con i suoi genitori in quella città
e in quel quartiere da sempre: YoGiorgia ci è arrivata da poco
tempo. Non c’è molto che possa aiutarli a farli diventare amici,
se non quella palla che si butta dentro un canestro e poco altro.
Non sarà così facile perché Yo è proprio un orso e Yo è proprio
arrabbiata. Ma a volte, si sa, basta proprio quel poco altro per
fare accadere tanto.
Domenica 17 marzo 2013 | ore 16.30
GALLINE
testo e regia di Gianni Bissaca
con Claudia Facchini e Simona Lisco
ASSEMBLEA TEATRO
In uno spazio ricco di suggestione Bianca depone il suo piccolo
uovo: lo cova, lo protegge, ne attende la schiusura.
Ma una notte ecco comparire alle sue spalle un grande uovo
mostruoso: Bianca ne è spaventata, teme per il suo piccolo.
Finalmente, dal grande uovo esce Nera: un pulcino di grandezza
spropositata, nero di colore, felice della vita, inconsapevole
della sua diversità, ansioso di imparare tutto quello che c'è da
scoprire nel grande mondo.
Ispirato alla fiaba "Il brutto anatroccolo", Galline racconta una
nascita ed una crescita all'interno di una diversità. Attraverso un
delicato gioco di relazione tra adulto e bambino, si sviluppa un
rapporto basato sulle differenze e sulla capacità di accettarle e
di svilupparne le potenzialità all'interno di un rapporto affettivo
profondo.