+39: «svecchiamo» la Coppa America!
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+39: «svecchiamo» la Coppa America!
5 Vela internazionale 15/30 NOVEMBRE 2005 TV COLOR SENZA LIMITI ELECTRONIC BILGE SWITCH CELL PHONE TI RICARICA SunBrite ha creato un Tv Color da 20,1” che Binding Union propone l’interruttore elet- Side Winder ha inventato Cell Phone Charter, resiste alla pioggia, allo sporco, ai graffi e persino agli insetti. L’involucro in alluminio permette di preservare infatti le parti interne dagli agenti esterni, mentre lo speciale vetro antiriflesso difende lo schermo Lcd. Un sistema a tenuta d’acqua consente l’utilizzo dei comuni cavi Av in tutte le condizioni atmosferiche. tronico per le pompe di sentina dotato di un sensore stagno che, rilevando la presenza d’acqua, aziona automaticamente la pompa dopo 10 secondi di immersione. Se rimane in posizione di allarme per più di 4 minuti, Bindino (questo è il nome del prodotto) disattiva automaticamente la pompa in modo da evitare eventuali corto circuiti. un caricabatteria manuale che, con pochi giri di manovella, rivitalizza il cellulare ormai scarico. Tranquilli, nessun black out, continuate a mandare allegramente gli Sms e telefonare. Cell Phone funziona come una torcia: basta infatti far ruotare per due minuti la manovella posta sul lato e il cellulare si ricarica garantendo almeno sei minuti di conversazione. CLAMCLEAT STROZZA CIME Tomasoni Topsail lancia sul mercato uno strozzatore messo a punto per le barche di piccole dimensioni e le derive. Realizzato dalla casa di Rapallo, Clamcleat facilita l’ingresso della cima causando uno strozzamento robusto della corda. Benché lavori in senso obliquo, il prodotto regge anche cime da 8 millimetri garantendo una resistenza più che soddisfacente. Con i L.V. Acts partecipare alla storica competizione velica è più facile: si fa esperienza sui campi di regata. +39: «svecchiamo» la Coppa America! Emiliano Cipriani TRANSAT 650 A un mese dalla fine degli ultimi Acts del 2005 Luca Devoti, Sport and Technical Coordinator di +39, traccia un bilancio della stagione e illustra gli obiettivi futuri. Oro e argento alla Francia Caracci solo 14° Cominciamo dalla fine: Luca, cosa mi rispondi se ti dico Trapani? Ideale, sia per condizioni di vento che per posti; strano non sia mai stata sfruttata per competizioni di alto livello. L’entusiasmo del pubblico durante la cerimonia di apertura degli Acts, poi, è stata un’esperienza entusiasmante. Veder sfilare i ragazzi del team, con la gente che li salutava dai balconi o rimaneva in piedi per applaudirli, mi ha reso felice e orgoglioso. La Coppa America è una macchina perfetta: grande fascino, alto livello tecnico-tecnologico e ineguagliabile appeal pubblicitario. Ma qualche difetto sembra esserci: gli equipaggi, ad esempio, sono composti sempre dalle stesse persone. Quest’anno, però, qualcosa sembra esser cambiata... Si è vero, non sono d’accordo con chi parla male dei Louis Vuitton Acts. Per noi sono stati l’unica via d’accesso. Con una regata ogni quattro anni la gente giovane non può fare esperienza e per poter formare un equipaggio bisogna andare a «pescare nel serbatoio dei vecchi». Stiamo svecchiando un po’ questo sport; un equipaggio come il nostro non sarebbe neanche esistito quattro anni fa: l’esperienza qui conta molto, anche più delle capacità individuali. +39 ha già ottenuto dei buoni risultati, ci sono state anche delusioni? Non ci sono aspetti negativi: abbiamo fatto, e bene, quello che dovevamo fare in questo primo anno. Con una barca mediocre, troppo larga e non all’altezza delle altre, abbiamo fatto esperienza e preso confidenza con il tipo di regate. Quali sono le aspettative per il 2007? Il futuro è adesso: abbiamo già iniziato a costruire la nuova barca, che dovrebbe essere pronta per marzo. Ho molta fiducia in Ceccarelli, ho seguito il suo lavoro durante tutto l’anno e con la versione 5 vedremo finalmente se questo è l’inizio di un storia positiva che porterà la Coppa America in Italia, magari proprio in Sicilia; un’impresa difficile ma non impossibile: l’obiettivo di tutti noi. Tu sei coordinatore sportivo e tecnico mentre a bordo la figura di riferimento è quella di Iain, che tu stesso hai scelto come skipper/timoniere: qual è il vostro rapporto? Iain è un ragazzo e un atleta straordinario: è simpatico, ha un fisico perfetto ed è un leader nato. Ci ha fatto fare un salto in avanti perché i compagni lo stimano, lo rispettano e lo seguono. È l’uomo ideale per noi, soprattutto per come è strutturato il team. All’inizio ci ha aiutato Russel Coutts, sia dal punto di vista velico che da quello tecnico. Quando è andato via ho sdoppiato questo ruolo. Iain è il mio alter ego a bordo: lui si occupa della parte velica e io di quella tecnica. Tra noi c’è un ottimo rapporto: stima reciproca e grande fiducia e non potrebbe essere altrimenti. Ad unirci non è solo la Coppa America; abbiamo una collaborazione estesa: non ho solo progettato la star con cui ha vinto gli ultimi europei di categoria, ma già avevo fatto per lui delle classi finn. È capitato che abbiamo gareggiato contro e lui era su una barca fatta da me… non è una cosa che si vede spesso sui campi di regata. Mai, in realtà, se non ci sono la fiducia e il rispetto di cui ho parlato. Nella foto Luca Devoti, Sport and Technical Coordinator di +39 per la campagna 2007 di Coppa America ALINGHI Brad Butterworth è il nuovo skipper Strano ma vero. Alinghi, il Defender, il più forte team di America’s Cup, fino a oggi non aveva uno skipper. La nomina di Brad Butterworth, infatti, risale alla scorsa settimana, quando il capo del sindacato svizzero, Ernesto Bertarelli, lo ha investito ufficialmente di questo ruolo. Il tattico neozelandese, alla sesta campagna di Coppa America, ha dichiarato: «è un grande onore essere lo skipper della squadra e soprattutto un gesto di stima e fiducia da parte di Ernesto» (Bertarelli ndr). In realtà non cambia molto: Butterworth, grazie alla grande esperienza acquisita nelle precedenti partecipazioni, è sempre stato uno dei punti di riferimento del team. «Per Alinghi - spiega Brad - quello dello skipper è un titolo, una sorta di onorificenza, più che un ruolo attivo e la mia nomina non farà alcuna differenza nel modo in cui la barca naviga. A bordo - prosegue - ognuno ha le proprie responsabilità. Certo sarà un po’ diverso per me perché, oltre alle mie competenze, dovrò occuparmi di tutto il team; ma con un gruppo così forte sono sicuro che non ci saranno problemi». Em.Cip. Nella Mini Transat 650 lo Spagnolo Alex Pella, a bordo della Open Sea/Team Work, vince la seconda tappa, Lanzarote-Bahia conquistando il terzo posto della classifica finale. Il titolo di campione della Transat 2005 va al francese Courentin Douguet (E.Leclerc/Bouygues Telecom) che pur essendo giunto secondo all’ultima prova, mantiene il punteggio più alto durante tutta la manifestazione. L’argento va a un altro transalpino, Maslard Stanislas, skipper di Credit Agricole Challenge, che finisce alle spalle del connazionale dopo una faticosa battaglia persa per poche miglia. L’unico italiano in gara, Andrea Caracci, a bordo di Speedy Bonsai, si aggiudica il 14° posto con 27 giorni, 30 minuti e 54 secondi di navigazione. Una bella regata, quella di Caracci, per un breve periodo addirittura primo in classifica, ma che poi, prima di CapoVerde in Africa, per una errata scelta tattica, si è ritrovato 30°. La sua Transat è comunque ripresa molto bene specie nel secondo tratto della traversata atlantica quando ha cominciato a recuperare posizioni risalendo fino al 14° nella classifica finale, mancando di poco la TopTen. Massimiliano Massimi R.C. FORTY FOUR Velista dell’Anno Ellen MacArtur Alla navigatrice inglese Ellen MacArthureaglispagnolicampioni mondiali ed europei del catamarano olimpico Tornado Fernando Echevarri e Anton Paz Blanco il premio «Velista dell’Anno ISAF» Rolex 2005. Il riconoscimento è stato consegnato loro a Singapore nella serata di gala dell’Annual Conference della federvela internazionale. La nostra Alessandra Sensini, medaglia d’oro olimpica della vela azzurra, ha avuto l’onore di officiare la serata davanti a una platea di oltre 500 invitati provenienti da 50 nazioni, con ospiti illustri e personalità del mondo della vela e dello sport. La barca ideale dell’ «ingegnere» Coutts Lo avevamo lasciato nel 2003 quando, skipper di Alinghi, alzava al cielo la Coppa delle 100 Ghinee. Lo ritroviamo oggi per la presentazione del suo nuovo progetto, le barche da regata «R.C. Forty Four». Naturalmente stiamo parlando di Russel Coutts, l’uomo che quasi tre anni fa è riuscito a battere per 5-0 New Zealand e a portare, per la prima volta, la Coppa America in Europa. Non sarà però lui a difendere il titolo meritatamente conquistato; la sua attenzione è totalmente rivolta ad altro. «Le Russel Coutts Forty Four, progettate con la collaborazione dell’architetto Andrej Justin, potranno contribuire ulteriormente al mio piacere di navigare - dichiara Russel - Oltre alle competizioni, infatti, mi ha sempre appassionato l’architettura navale. Ho voluto creare un dislocamento leggero, che renda eccitante la navigazione con portante ma veloce anche con poco vento, perché i bacini portuali o lacustri sono in genere poco ventilati. La mia barca è destinata ai navigatori entusiasti ed esigenti, per Nella foto la «Russel Coutts Forty Four» durante le prove in acqua. L’imbarcazione, progettata dal famoso skipper e dall’architetto Andrej Justin è stata presentata al Salone di Genova regatare in flotta monotipo o in match race, con equipaggi da 5-7 persone. È davvero esilarante navigare con questa imbarcazione - conclude - Durante il recente test sul lago di Garda abbiamo tenuto una velocità di 18,5 nodi con 22 nodi di vento reale!». Qualche dettaglio tecnico: la Forty Four ha una chiglia ad alto allungamento alare con correttore di assetto e timone; la costruzione in carbonio garantisce una struttura rigida ma leggera. L’area di vela è molto ampia e la cabina è aperta. L’imbarcazione è stata pensata anche per il trasporto: il rimorchio inclinato appositamente studiato facilita le operazioni; anche l’albero, costruito in due parti strutturali, rende più agevole lo spostamento su strada rispettando le limitazioni in materia di misure. V.C.