La Lupa Romana al centro della Romania
Transcript
La Lupa Romana al centro della Romania
Anno XIV- Numero 113 DOMENICA 13 MAGGIO 2012 Editore: Polo Grafico S.p.A. Allegato a Il Giornale non vendibile separatamente L'ATTACCO ANARCHICO FAI, PIEMONTE SORVEGLIATO SPECIALE Il ministro Cancellieri prova ad abbassare la tensione: «Nessun legame tra chi ha sparato ad Adinolfi e i No Tav» Si indaga per verificare se il fronte torinese abbia un ruolo nell’attentato e se i prossimi «obiettivi» siano sul territorio CORTEO PER LE VIE DEL CENTRO STATO SCONOSCIUTO LA LUPA ROMANA AL CENTRO DELLA ROMANIA Il vero avversario della Juve è il meteo di Aldo A. Mola «Risvegliati, romeno, dal sonno della morte, / nel quale ti hanno sprofondato i barbari tiranni! / Ora o mai più ritaglia il tuo destino / al quale dovranno inchinarsi anche i tuoi crudeli nemici! / Ora più che mai diamo prova al mondo /che in queste mani ancora scorre il sangue dei Romani, /e che nei nostri petti conserviamo con orgoglio un nome /trionfatore in battaglia, il nome di Traiano!”. Sono i primi versi di «Dèstati, Romeno», l’inno nazionale della Romania, cantato sin dalla rivoluzione del 1848. Scritto dal poeta Andrei Muresano (1816-1863) e musicato da Anton Pann (1796-1854), esso ricorda «Fratelli d’Italia» dello scolopio Atanasio Canata (benché attribuito a Mameli) e fu adottato alla caduta di Nicolae Ceausescu nel 1989. Dopo due inni di sapore fortemente comunista composti da Matei Sicor, il dittatore aveva imposto un canto più patriottico, «I tre colori», in omaggio alla bandiera nazionale, blu, gialla e rossa, come i tricolori modellati sull’esempio della Rivoluzione francese del 1789. L’attuale è dunque il quinto inno della Romania, a conferma della complessità della sua storia. Dopo secoli di dominio da parte dei turchi, che la svenarono tramite governatori prezzolati e corrotti, la Romania ottenne l’autonomia con il moldavo Alessandro Cuza, massone, nel 1859 riconosciuto principe della Moldavia e della Valacchia, unite nella sua persona. In quegli anni il Risorgimento nostrano coronò il sogno con l’avvento del Regno d’Italia (1859-61). Solo nel 1866 e controvoglia le grandi potenze europee, ottuse e miopi, riconobbero la Nuova Romania ma le imposero un sovrano tedesco, Carlo Hohenzollern-Sigmaringen, per di più cattolico in un paese prevalentemente ortodosso, guidato - come dice «Dèstati, Romeno» - dai «preti con la croce davanti, poiché l’esercito è cristiano». Nel 1877 i romeni sbaragliarono i turchi a Plevna e nel 1881 Carlo assunse la corona di re di Romania: uno Stato la cui dirigenza stava facendo corsi accelerati di modernizzazione in tutti i campi, come mostra la storia della Sua gloriosa Accademia, scritta da un amico dell’Italia, lo storico Dan Berindei. Volàno della nuova Romania furono le organizzazioni massoniche, sia di romeni sia impiantatevi da altri paesi. Fu il caso dell’Italia che vi contò parecchie fiorenti logge a Bucarest, Bacau, Botosani, Calarasi, Mihaleni. Lo documenta il castello massonico di Petriceucu Ashdeu, diretto da Jenica Tabacu. (...) segue a pagina 2 BS009412 «Esaminiamo la situazione ma le condizioni sono differenti, non c’è legame». ll ministro dell’Interno, AnnaMaria Cancellieri nega qualsiasi legame tra la Fai dell’attentato a Genova e il movimento No Tav. Ma il fronte anarchico torinese adesso è finito sotto la lente d’ingrandimento. E se da un lato Torino potrebbe aver avuto un ruolo nelle logistiche dell’attentato, dall’altro si tema che uno dei prossimi attentati avvenga in Piemonte. Simona Lorenzetti a pagina 3 CUNEO Un piano in tre mosse contro la disoccupazione Zorgniotti a pagina 9 NOVARA Roma incontra Berna e il Ticino sblocca i ristorni Manghera a pagina 13 MASSIMILIANO SCIULLO AL PALAVELA C’è la veggente di Medjugorje Un incontro lungo un’intera giornata per i fedeli di Medjugorje che oggi si ritrovano al Palavela per una maratona di preghiera. È la prima volta che accade a Torino e succede grazie all’associazione «L’Emmanuele» e al Centro aiuto alla vita «Moncalieri-Testona» che hanno voluto organizzare l’evento. Un appuntamento molto particolare al quale parteciperà anche Marija Pavlovic che vive in Italia e che dichiara di vedere la Madonna ogni giorno. (...) segue a pagina 4 Gli uni e gli altri, uniti a scrutare il cielo. Ma con sentimenti ben diversi. Quella di oggi è una giornata in cui il meteo la fa da padrone. È il giorno della festa bianconera, del corteo nelle vie del centro con due ali di gente (...) segue a pagina 4 PAZIENZA ESAURITA Basta slogan, sassi contro i pusher Questa volta non si sono accontentati di protestare. Questa volta non hanno urlato la loro rabbia, non hanno preso carta e penna per lanciare l’ennesimo appello all’amministrazione comunale, non hanno affidato la loro esasperazione agli slogan e agli striscioni di un altro corteo lungo le strade del quartiere or- mai ostaggio degli spacciatori. La scorsa notte qualcuno non ce l’ha più fatta e dopo essere stato risvegliato ancora una volta dal sonno ha deciso di farsi giustizia da sé. È successo in via Cigna, dove alcuni residenti hanno allontanato i pusher con una vera e propria sassaiola. (...) BIELLA Studentesse marocchine mediatrici all’asilo a pagina 14 ALESSANDRIA Terzo Valico I cittadini chiamano Rossa non risponde segue a pagina 4 CASSA DI RISPARMIO DI FOSSANO S.p.A. Bilancio approvato dall’assemblea degli azionisti il 12 aprile 2012 - dati in Euro - - Raccolta diretta Impieghi Utile netto di esercizio Dividendo a Fondazione C.R. Fossano Patrimonio (agg. al 31/03/2012) Anno 2011 1.179.264.000 1.035.315.000 5.615.000 2.585.000 101.226.000 La Cassa prosegue il sostegno all’attività di famiglie ed imprese. E’ stato stanziato un plafond di 160 milioni di Euro per nuovi prestiti nel 2012. Il Direttore Generale dott. Gianfranco Mondino Mondin Grazie per la fiducia più clienti per la Cassa, più opere per la Comunità Il Presidente comm. prof. Giuseppe Ghisolfi a pagina 15 2 | TORINO Domenica 13 maggio 2012 il Giornale del Piemonte POLEMICHE TAV Il ministro ha inviato gli ispettori all’Itis Disposta un’indagine interna per capire come si sia arrivati all’annullamento del dibattito sulla Torino-Lione Il numero uno dell’Istruzione Profumo: «Appena avremo la relazione decideremo se prendere dei provvedimenti» EMMA BASILE «La fase di ispezione non è ancora conclusa. Il dirigente regionale De Sanctis sta facendo un’analisi di cosa è successo ascoltando il dirigente scolastico, i docenti e gli studenti. Credo che molto velocemente avremo i risultati dell’indagine dopodiché, se sarà necessario, prenderemo i provvedimenti del caso». A parlare è il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, a margine del convegno «Concentriamo le energie» sulle energie green organizzato dal Pd a Torino. La scuola sotto «inchiesta» è l’Itis Ferrari di Susa, dove mercoledì scorso in fretta e furia il preside è stato costretto ad annullare un incontro sulla Tav al quale avrebbe dovuto partecipare il commissario di governo, Mario Virano. A costringere il preside alla repentina retromarcia sono 43 docenti su 80 che hanno preso carta e penna e hanno accusato il dirigente scolastico di aver TUTTO DA RIFARE Il preside intende promuovere di nuovo l’incontro, ma ormai se ne parla per il prossimo anno scelto arbitrariamente, senza consultare il collegio docenti e il consiglio d’istituto, quali sarebbero stati gli ospiti del primo di due appuntamenti sulla Tav. Un niet che ha suscitato numerose polemiche politiche. Ed era stato il parlamentare del Pd, Stefano Esposito, a chiedere un intervento del ministro Profumo. Da qui l’ispezione attualmente in corso. Comunque vada a finire, per quest’anno all’Itis non ci sarà alcun dibattito o convegno sulla Tav. Il preside nei giorni scorsi ha rivendicato le sue scelte, sottolineando che gli incontri erano stato chiesti dagli studenti e che sia il collegio docenti che quello d’istituto avevano dato il via libera ai due appuntamenti. E sulla scelta di invitare il ALL’ITIS DI SUSA Docenti e studenti hanno costretto, mercoledì, il preside a cancellare un’assemblea con Mario Virano commissario Virano il preside aveva spiegato che era una scelta ovvia: «In una scuola devono entrare figure istituzionali. Non sarebbe stato il solo a parlare quel giorno, inoltre erano in programma un secondo appuntamento al quale avrebbe partecipato un’altra figura istituzionale contraria alla realizzazione dell’opera». Ora il dirigente scolastico intende ripresentare la questione al prossimo collegio docenti in programma nei primi giorni di giugno. Ma a quel punto le scuole chiuderanno per le vacanze estive e quindi tutto è rimandato al prossimo anno. Un incontro che il ministro auspica possa avvenire. «Credo in una scuola aperta - ha aggiunto Profumo -, la scuola è il luogo dove più di ogni altro ci deve essere la possibilità di contraddittorio sulle idee. Tutte le occasioni in cui c’è la possibilità di portare idee nella scuola sono benvenute». Ed è anche per questo che il ministro si è detto disponibile a incontrare il presidente del Senato Studenti, Ni- LINGOTTO Blitz di Greenpeace contro le favole al Salone Blitz di Greenpeace al Salone del Libro di Torino. Questa volta è toccato a Giunti Editore e Rizzoli fare i conti con la nuova classifica «Salvaforeste» e il rapporto «Favole ammazza foreste» dell’associazione ambientalista. Al Lingotto alcuni esponenti di Greenpeace hanno occupato gli stand travestiti da personaggi delle favole. L’obiettivo: protestare contro le case editrici accusate di distruggere le ultime foreste del pianeta per trasformarle in favole per bambini. Secondo quanto riferisce Greenpeace «aumenta ogni anno il numero dei libri di editori italiani, specialmente quelli per bambini, stampati in Cina, dove le due grandi multinazionali indonesiane App e April hanno il loro maggior mercato per la vendita della carta. Il problema è che queste aziende, App in particolare, per produrre la carta distruggono le foreste e condannano all’estinzione le ultime tigri di Sumatra e specie arboree protette dal Cites come il ramino». Gli La lupa romana al centro della Romania dalla prima pagina (...) L’apertura dei romeni alla fratellanza con i popoli neolatini venne vissuta dal poeta-editore ebreo Angelo Fortunato Formiggini, che andò in missione a Bucarest per la Federazione Internazionale Universitaria «Corda Fratres» ideata nel 1898 da Efisio Giglio Tos nei congressi di Torino-Roma e di Parigi (1898-1900). Anche lì emerse il nodo degli ebrei di Romania. Nel 1906, prima che Ernesto Nathan ne divenisse sindaco, la Città di Roma donò a Bucarest la Lupa che allatta Romolo e Remo. Collocata in Piazza Romana, oggi molto trafficata, la statua è stata trasferita in una posizione secondaria, ma merita una collocazione più degna, come alla Fiera Internazionale del Libro hanno chiesto Luigi Pruneti, storico e saggista, gran maestro della Gran Loggia d’Italia, e il suo pari grado della Gran Loggia Nazionale Romena «1880», generale Constantin Savoiu. La storia della Romania risulta asimmetrica rispetto a quella italiana, ma con molti «incastri». I due Paesi furono alleati nella prima guerra mondiale, al cui termine entrambi raggiunsero la massima estensione territoriale. L’Italia ottenne Monte Nevoso, Fiume, Zara. Ad Alba Iulia il 1° dicembre 1918 nacque la Grande Romania, comprenden- te la Transilvania, Banato e Crisana in aggiunta a Dobrugia e Bessarabia. Inizialmente a fianco della Germania (anche contro l’avanzata dell’URSS), nella seconda parte della nuova guerra mondiale Italia e Romania cambiarono campo. Schiacciati dal totalitarismo nazista e dalle Guardie di ferro, liberali e massoni romeni mirarono a ricostruire la democrazia, ma gli anglo-americani, con calcolo meschino, li abbandonarono all’URSS di Stalin che in pochi anni eliminò la monarchia e in tre anni liquidò fisicamente ogni opposizione con processi di massa. Anche i massoni vennero incarcerati, assassinati, costretti all’esilio o al silenzio. La ricostruzione della dirigenza di uno Stato non s’improvvisa, ma in Romania oggi è in corso. Non intende però ridursi a strumento del capitalismo d’assalto. I romeni vanno orgogliosi della loro lingua neolatina, con tanto di declinazioni, della letteratura, della tradizione. Nel Museo della loro storia, a Bucarest, hanno riprodotto pari pari la Colonna Traiana, come pegno di pace nella fratellanza. L’Europa, e l’Italia anzitutto, deve fare di più per questa terra di frontiera tra l’Est e l’Ovest, ancora poco e male conosciuta nella sua vera grandezza e identità, con una chiesa ortodossa in forte riaffermazione, un 10% di cattolici che cola Malanga, rimasto ferito giovedì durante gli scontri al Lingotto. Tafferugli scoppiati durante una manifestazione di contestazione al ministro stesso ospite di un convegno. A fare il primo passo è stato Profumo che ha contattato personalmente lo studente. «Ho telefonato allo studente che è stato ferito e certamente mi farà piacere incontrarlo come ho sempre fatto - ha detto il ministro -. Io sono disponibile a parlare con tutti e credo che si debba avviare questa fase di ascolto». Un dialogo, quello con gli studenti, secondo Profumo fondamentale non solo quando si tratta di riforma della scuola. Un dialogo che deve affrontare tutti i temi, oggi in particolare quello sul terrorismo. «Bisogna trasmettere agli studenti il messaggio di uno Stato più presente, capace di dare loro risposte e trasmettere legalità e rispetto delle regole - ha sottolineato Profumo -. Il Paese ha bisogno di maggiore equilibrio anche da parte dei media». attivisti di Greenpeace hanno spiegato di aver fatto analizzare nello scorso mese di marzo presso l’Istituto Tedesco della Scienza e tecnologia della carta undici libri per bambini, stampati in Cina nel 2011, di Giunti Editore e del Gruppo Rcs. Le analisi dimostrerebbero secondo gli ambientalisti che «ben quattro degli undici libri analizzati contengono fibre di legno duro tropicale (Mth) provenienti dalla distruzione delle ultime foreste indonesiane». Tra le favole incriminate ci sono anche «Alice nel paese delle meraviglie» e «I tre porcellini». CONTRO GIUNTI E RIZZOLI Attivisti travestiti da personaggi delle fiabe hanno occupato gli stand per protesta contro i libri «ammazza foreste» GP065212 hanno retto a cinquant’anni di ateismo di stato e una comunità di massoni che risorge da mezzo secolo di orrenda dittatura comunista. «Meglio morire in lotta, con gloria piena / che restare schiavi nella nostra antica terra» canta l’inno nazionale… Aldo A. Mola IL GIORNALE NUOVO DEL PIEMONTE REG. TRIB. MILANO N. 649 DEL 13-10-1999 Euro 0,41 non vendibile separatamente da «il Giornale» Direttore Editoriale ALESSANDRO SALLUSTI Direttore Responsabile FULVIO BASTERIS EDITORE: POLO GRAFICO SPA Sede legale: Corso Italia, 25 - 12084 - MONDOVì (CN) Redazione: Via G. Agnelli, 3 12081 - BEINETTE (CN) AMMINISTRAZIONE:0171-39 22 11 UFF. ABBONAMENTI: 0171-39 22 25 Redazione: Corso Svizzera, 185 - 10149 - TORINO ECONOMIA: 011-55 96 261 PROVINCIA DI TORINO: 011-55 96 206 COMUNE DI TORINO: 011-55 96 235 CRONACA NERA: 011-55 96 217 STAMPA EDIZIONI TELETRASMESSE: NUOVA SEBE. S.P.A. - PADERNO DUGNANO (MI) – VIA PUECHER 3/5 TEL. 02 91080664 CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: POLO GRAFICO SPA: VIA G. Agnelli, 3 – BEINETTE (CN) TEL. 0171 392211 - FAX 0171 392212 SUB CONCESSIONARIA PER LA PROVINCIA DI TORINO: ARCUS MULTIMEDIA SRL VIA G. NEGRI, 4 – MILANO TEL. 02 72181 SUB CONCESSIONARIA PER LE PROVINCIA DI ALESSANDRIA: MFSTUDIOS di Matteo Forcherio VIA POLIGONIA, 77 – ALESSANDRIA TEL.0131 224060 - FAX 0131 224060 SUB CONCESSIONARIA PER LA PROVINCIA DI BIELLA E VERCELLI: IEB COMUNICAZIONE VIA MACCHIERALDO, 2 – BIELLA TEL.015 8555777 - FAX 015 8555727 SUB CONCESSIONARIA PER LE PROVINCE DI NOVARA E VCO: ATTIVA SRL C.SO CAVALLOTTI, 29 – NOVARA TEL.0321 612219 TARIFFA MODULO COMMERCIALE FINESTRELLA PRIMA PAGINA FINANZIARIA/LEGALE RICERCA PERSONALE ELETTORALE NECROLOGIE MANCHETTE PRIMA PAGINA PARTECIPAZIONI A LUTTO (Colore: + 50%) euro 52,00 euro 460,00 euro 73,00 euro 57,00 euro 52,00 euro 2,00 a parola euro 362,00 euro 2,00 a parola ,/WKZdYh^dWh>//d й/^KEdK ϭϬ