tradizione, cambiamento, innovazione
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tradizione, cambiamento, innovazione
incontri e aziende Tradizione, cambiamento, innovazione Competenza, conoscenza, affidabilità, qualità e unicità sono alcuni dei valori di Sovatec Industriale Srl, compagine di indubbia esperienza, che siamo andati a conoscere meglio per i nostri Lettori n Maurizio Quaranta È l’Ing. Paolo Pizzorno, Amministratore delegato di Sovatec Industriale Srl e diretto discendente della famiglia Schiavetti, ad accoglierci con grande cordialità: «la Sovatec Industriale Srl fu fondata nel 1973 da una costola della Schiavetti Spa – storica azienda genovese, poi trasferitasi nell’Alessandrino, operante dal 1861 nel campo delle reti metalliche e delle lamiere forate – con l’obiettivo di entrare direttamente nel mercato delle reti per vagliatura utilizzate nelle cave, nelle miniere ed in numerosi altri settori industriali. In parallelo all’attività di impor- Da sinistra Gianni Repetto, Fabrizio Manfredi, Annalisa Cumo, Valentina Inglesi, Massimo Rocca, Paolo Pizzorno, Marco Alberti tazione di prodotti soprattutto di origine tedesca, venne realizzato, qui a Stazzano, un nuovo stabilimento per la produzione di reti in filo d’acciaio ad alta resistenza». Alla fine degli anni Ottanta Sovatec si orientò sempre di più all’attività industriale e nel 1998 venne avviata anche la produzione di reti in poliuretano, che nel frattempo avevano preso piede su tutto il mercato per la loro resistenza all’abrasione. Oggi Sovatec – parte di un gruppo che consta anche di Schiavetti Lamiere forate Srl, RGS Schiavetti Srl, Telemetalliche Srl e Sia-Mpl Srl, tutte quante specializzate nella lavorazione del metallo, impiega oltre 50 persone, tutte a Stazzano, di cui la maggior parte impegnate spesso su tre turni giornalieri, «l’elevato numero di dipendenti e i tre turni sono dovuti al processo, minuzioso e meticoloso, che si segue all’interno dello stabilimento per realizzare le reti in acciaio», marzo 2012 recycling 63 che non si discosta sostanzialmente dal processo di tessitura di altri materiali ben più “facili”, tipo la lana e il cotone. Tornando alla produzione, le reti per vagli possono essere realizzate in filo d’ac- 64 recycling marzo 2012 ciaio, in poliuretano, in gomma oppure con lamiere forate. «Il filo di acciaio, ovvero la nostra principale materia prima, viene inizialmente preondulato in modo da garantire la precisione della maglia e la stabilità della rete. – continua Pizzorno – Successivamente i fili vengono tessuti da telai automatici robusti e versatili, in grado di realizzare reti con filo da 1 a 12 mm, di qualsiasi misura». Le reti di acciaio a loro volta, si ripartiscono nelle tradizionali maglie quadre e rettangolari e nei tipi chiamati “anti-intasanti”: queste ultime sono «un’evoluzione della rete a maglia quadra e hanno la caratteristica di non avere fili intrecciati bensì accostati e bloccati da traverse di filo metallico o poliuretano. Abbiamo cominciato a produrle circa 12 anni fa, a fronte di un investimento notevole sia in macchinari all’avanguardia che nella formazione di quelli che ora sono i nostri giovani ma esperti operatori…e a quanto pare siamo stati premiati per la nostra lungimiranza». Le reti in acciaio vengono normalmente fornite complete di ganci di tensionamento già pronte per l’installazione su macchine di ogni marca, tipo e dimensione – «la nostra storia e la nostra esperienza quasi 40ennale ci mette nelle condizioni di conoscere ogni tipo di macchinario da cava o da miniera presente sul mercato» – oppure, in particolare per i clienti esteri, in rotoli o pannelli standard. Dal 1998, come già ricordato, è cominciata invece la produzione di reti in poliuretano, che «presentano una elevatissima durata di esercizio, – ancora Pizzorno – grazie alla resistenza all’abrasione del ma- teriale di cui sono costituite, e ottime caratteristiche anti-intasamento, grazie alla loro elasticità». Prima della produzione, ogni rete in poliuretano viene specificatamente progettata sulla base delle informazioni ricevute dal cliente – quali dimensioni, spessore, luce, caratteristiche del telaio e dei ganci di tensionamento, posizione delle zone cieche e dei fori di fissaggio – nonché sulla qualità e durezza del poliuretano; «naturalmente utilizziamo solo poliuretano di alta qualità per garantire le massime prestazioni in termini di resistenza all’abrasione e al taglio, elasticità e resilienza». Quanto alla distribuzione, apprendiamo che la rete consta di agenti nelle regioni del Nord Italia, «che ci garantiscono un ottimo contatto col cliente ed un feedback continuo e fattivo», e distributori nel Centro Sud e all’estero. «Il nostro fatturato è aumentato significativamente negli ultimi anni, grazie ad importanti investimenti in nuovi macchinari e l’assunzione di nuova forza lavoro. Nel 2011 – continua Pizzorno – ha superato i 6 milioni di euro, ponendo la Sovatec al primo posto in Italia tra le aziende del settore». Grazie ad una costante azione di marketing e la partecipazione a fiere internazionali come il Bauma di Monaco e il Samoter di Verona, le vendite all’estero sono più che raddoppiate negli ultimi anni e ora il 50% della produzione Sovatec viene esportato in oltre 40 Paesi, «tra cui spiccano in particolare Francia, Inghilterra e Spagna». La clientela Sovatec è ad oggi costituita in prevalenza da cave e miniere che utilizzano le reti per la vagliatura degli inerti e dei minerali; «tuttavia importanti clienti operano anche nel settore del riciclaggio – in particolare nella lavorazione del rottame di vetro e dei metalli –, dell’impiantistica, dell’edilizia, del carbone, dei trattamenti termici, della carpenteria in ferro e recentemente anche in architettura, tutti ambiti – sempre Paolo Pizzorno – che siamo riusciti a soddisfare grazie alla nostra capacità di approfondire la conoscenza di ogni singolo processo industriale o produttivo nonché di personalizzare i nostri prodotti». Come ricordato più volte, la produzione si suddivide in reti in filo d’acciaio e in reti in poliuretano, entrambe pronte per l’installazione sui vagli. Il capannone dedicato alla produzione di reti in filo d’acciaio copre un’area di 3500 m2 e impiega 36 persone: nel 2011 dallo stabilimento sono usciti 126.000 m2 di reti con un consumo di oltre 1400 ton di acciaio ad alta resistenza e 75 ton di acciaio inox. Lo stabilimento è inoltre caratterizzato da macchinari di ultima generazione tra cui veri e propri marzo 2012 recycling 65 telai, ma anche ondulatrici, raddrizzafilo, presse piegatrici e cesoie, sapientemente azionate da personale altamente qualificato. Il reparto per la produzione delle reti in poliuretano – reti di tutte le dimensioni e le tipologie, tensionate, autoportanti, modulari con diversi sistemi di bloccaggio, flip flow per vagli a onde di tensione, con fori asolati per vagli asciugatori – si estende invece su di una superficie di 800 m2 e impiega 8 persone. Il reparto è dotato di macchine colatrici, macchinari per la miscelazione e il riscaldamento del 66 recycling marzo 2012 materiale, forni e tavoli riscaldati, tutti di recente tecnologia. Sovatec Industriale Srl, sfruttando le sinergie del gruppo Schiavetti, è inoltre in grado di fornire lamiere forate, lamiere forate rivestite da gomma, reti in gomma, nonché un’ampia gamma di accessori e materiali di consumo, quali per esempio rondelle, raschia nastri, lastre, tendirete, spruzzatori, pannelli di protezione. “Sul mercato italiano siamo attualmente presenti con la maggiore capacità produttiva e l’offerta più completa; inoltre, proprio perché produttori, e con macchinari all’avanguardia, siamo in grado di avere prezzi molto competitivi. Abbiamo una combinazione di professionalità, flessibilità, versatilità, capacità di “leggere” il mercato, tempi d’offerta e di consegna tra i più rapidi in Europa, che ci permette da un lato di avere e mantenere clienti storici, dall’altro di soddisfare esigenze anche molto diverse, che poco hanno a che fare con la cava, come per esempio il rivestimento di facciate di edifici, soffittature, parapetti, partizioni di interni, schermi protettivi». Inoltre, come già ricordato, Sovatec Industriale può vantare una conoscenza storica e pressoché totale di tutti i macchinari sul mercato, «in quanto molti costruttori già si rivolgono a noi in fase di progettazione e allestimento iniziale della macchina». «Ultimo ma non ultimo – conclude Pizzorno – il fatto che siamo in grado di garantire non solo una consulenza all’acquisto dell’elemento che meglio si possa sposare alle proprie esigenze produttive, ma altresì di fornire un servizio e un’assistenza a 360°, tempestiva ed efficace come poche sul mercato».