Microsoft Word Viewer - Comunicato stampaallego1

Transcript

Microsoft Word Viewer - Comunicato stampaallego1
NOTE
Carlo Martinelli
Un orso sbrana Baricco
Curcu & Genovese editore, 9 euro
Racconti
Un celebre scrittore è anche il regista di un film che si gira nei boschi del Trentino. Viene assalito, sbranato e
sfigurato da un orso. Un gruppo di ecologisti radicali prepara un comunicato di rivendicazione. Un poliziotto
telefona al ministro.
Questa la trama del primo dei tredici racconti contenuti in "Un orso sbrana Baricco", dove, in bilico tra le
urgenze della cronaca e le derive della fantasia, troviamo anche Margherita Cagol, Georges Simenon, Stan
Laurel, un martellatore di statue e il barista di un'area di servizio lungo l'autostrada del Brennero.
L'autore
Carlo Martinelli
Trento, 1957. Giornalista, ex libraio. Ha pubblicato "L'immaginario della montagna nella grafica d'epoca"
(con Roberto Festi, Priuli & Verlucca, 1996); "Storie di pallone e bicicletta" (Curcu & Genovese, 2003,
finalista al "Premio letterario Peppino Prisco"). Ha curato i testi del libro sui fratelli Pedrotti "L'in-canto della
montagna" (Priuli & Verlucca, 2007) e "A Merano in attesa di Ezra Pound" (Curcu & Genovese, 2002) di
Luigi Serravalli. Altri suoi racconti, interventi critici e poesie sono sparsi in numerose pubblicazioni.
Sommario
Un orso sbrana Baricco. Dove un famoso scrittore è anche regista di un film che si gira in Trentino. Un
orso lo assale e lo sbrana. Un gruppo di ecologisti radicali prepara un comunicato di rivendicazione. Un
poliziotto telefona al ministro. Al solito, niente è quel che sembra.
Sabato d'agosto. Dove su un ponte lungo il fiume Adige, in una calda giornata d'estate, una coppia che si
sposerà di lì a poche ore (lei è Margherita Cagol, lui Renato Curcio) incontra un signore belga: Georges
Simenon.
Nei libri di storia dell'arte sono entrato anch'io. Dove un tizio parte da Trento diretto a Lucca, in tasca un
martello. E mentre rivede tutti quelli che se la sono già presa con statue e quadri, pensa coem sistemare
l'immacolato volto marmoreo di Ilaria Del Carretto.
Le ultime parole di Stan Laurel. Dove Stan Laurel e Oliver Hardy sono su un aereo, destinazione Milano.
E il pensiero corre a Verona, a Shakespeare e a quella battuta, immancabile. "Preferirei essere su una pista di
sci".
Ne ho viste di cose, porzelàna. Dove un barista che lavora in un'area di servizio, lungo l'Autobrennero,
racconta quel che vede. Il passaggio di studenti in gita, turisti in vacanza, mafiosi dell'Est, consumatori
nevrotici.
Nella piazza del Mart. Dove un incontro virtuale in chat – tra un funzionario del Comune e una misteriosa
signora - diventa imprevedibilmente reale, davanti ad un museo.
Sogno spezzato. Un mini racconto a "tema" deve ospitare dieci parole prefissate. Il sogno spezzato è quello
di Guy Debord.
Tic tic tic. Dove le lancette di un orologio…
La funicolare di Cislenko. Dove nell'estate del 1966 i Mondiali di calcio in Inghilterra e la Corea del Nord
incrociano le fantasie di un ragazzino.
La notte del CRPLBABNAT. Dove alcuni Babbi Natale si ribellano al Mercatino di Natale
Lo spacciatore di poesie. Dove una pubblicazione a tiratura limitata racconta di chi crede nella poesia a
tiratura limitata.
Coppi, Bartali, Marinelli. Dove nel Tour de France del 1949 Jacques Marinelli, il "pappagallino" ciclista,
figlio della val di Sole, sfida i giganti del ciclismo.
Nella nuvola di Magritte. Dove la pipa Mundial di Enzo Bearzot racconta di un illustre precedente.
Pulcinoelefante. Dove due poesie sui portieri di calcio e sull'amore…