AR 2008-09 - ottobre - RC Milano Naviglio Grande San Carlo

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AR 2008-09 - ottobre - RC Milano Naviglio Grande San Carlo
Rotary Club Milano Naviglio Grande San Carlo
Anno rotariano 2008/2009 - Bollettino n. 3 - ottobre 2008
il nostro bollettino
Dalla lettera mensile del Governatore Clerici
Nella lettera di ottobre, il Governatore affronta il tema
delle classifiche e dell’etica professionale.
... I soci del Rotary International non sono i soci dei
Club, ma i rispettivi Club di appartenenza.
Infatti, la “Carta” che sancisce l’appartenenza al
Rotary International è intestata e consegnata al Club che, per effetto dell’affiliazione nella nostra grande Associazione, assume tutti i diritti e i doveri definiti dallo Statuto e dal Regolamento. I Rotary Club sono, quindi, i “mattoni” con i quali
è costruito l’edificio del Rotary.
Presidente
Giuseppe Castellini
Vice Presidente
Roberto Colletti
Segretario
Claudio Galli
Tesoriere
Piera Bariatti
Prefetto
Mauro delle Chiaie
Consiglieri
Giuseppe de Vecchi
Alberto Marino
Maurizio Pellicano
Giovanni Sangalli
Alberto Sbarra
Ersilio Stefani
I Rotariani sono membri dei rispettivi Club e ne costituiscono, secondo un’espressione che ci è molto familiare l’effettivo; ma, l’appartenenza al Club, propria di
ogni socio, è condizionata dal fatto che tutti i soci attivi devono svolgere o avere
svolto effettivamente l’attività o la professione indicata dalla categoria di appartenenza. (MdP ed. 2007, pag. 16)...
... Il sistema delle classifiche è, quindi, lo strumento che assicura a ciascun Club
(che s’impegni davvero ad usarlo correttamente) di avere sempre disponibile un
patrimonio di esperienze, capacità e talenti diversi e complementari, che sono,
appunto, ineguagliabile patrimonio e ambito naturale per l’attuazione dei nostri
progetti di servizio. Il grande principio che ha guidato il Rotary nei suoi oltre cento anni di storia è “Prima le classifiche e, poi, i soci”, ma spesso, e, non senza sofferenza, abbiamo riscontrato quanto sia difficile imparare da chi ci ha preceduto.
In questo mese di Ottobre, riflettendo nei nostri Club sulla nostra responsabilità
professionale, ricordiamo che:
• l’impegno nell’ambito delle nostre attività, che ci è proprio, e i comportamenti
quotidiani, che assumiamo, costituiscono le fondamenta sulle quali è costruito il
nostro Club e ne qualificano l’immagine, la credibilità della nostra azione e il rispetto da parte delle nostre comunità;
• noi serviamo il Rotary servendo bene negli ambiti professionali che ci caratterizzano: per questo siamo spesso indicati come una élite nei nostri settori di
appartenenza;
• nell’affrontare le difficoltà e le vischiosità dei nostri impegni professionali, ab-
Riunioni rotariane: Martedì, ore 20 - Hotel dei Cavalieri - Piazza Missori, 1 - Milano - Tel. 02 781 503
Per gli interclub e le riunioni fuori sede, i soci sono pregati di comunicare con un ragionevole anticipo la partecipazione loro e di coniugi/ospiti.
Segreteria: Claudio Galli - Viale Gorizia, 34 - 20136 Milano
Tel: 02.5810.7688 - E-mail: [email protected]
Sito web: www.rotarymilanonavigliograndesancarlo.org
Redazione bollettino: Marisa Addomine, Alessandro Bernabei, Pierangelo Passarini
Layout, impaginazione e contributi vari: Claudio Galli
biamo dei riferimenti sicuri negli ideali che il nostro sodalizio ci propone e che condividiamo con tanti colleghi ed
amici;
• siamo assistiti da un tanto semplice quanto ineguagliato codice di comportamento che chiamiamo il “ Test delle quattro domande”, guida di indirizzo sintetica ed efficace per qualsiasi cosa pensiamo, diciamo o facciamo.
• dobbiamo comunque e sempre testimoniare nella nostra professione l’impegno ai valori morali di cui siamo portatori;
proprio l’impegno professionale deve rappresentare la nostra sfida nel mondo di oggi dove consumismo, opportunismo,
arrivismo vengono troppo spesso anteposti alla correttezza, alla dedizione, al servizio disinteressato ed al rispetto per
il prossimo.
Portando il nostro distintivo vogliamo dire a tutti chi siamo, qual è il nostro impegno e come vogliamo attuarlo al
servizio dell’umanità. Il nostro distintivo diventa così un messaggio rivolto al mondo, una dichiarazione di principi, la
conferma di un’adesione ai grandi ideali, un esempio e un riferimento per chi cerca una ragione per spendere bene (o
meglio) la sua giornata.
In questo panorama, si pone come necessario e imprescindibile l’atteggiamento etico alla base del comportamento
rotariano. Innanzitutto, come rispetto dei principi deontologici, costituendo un esempio anche per gli altri nell’agire
concreto secondo una matura consapevolezza delle conseguenze sociali ed umane, inoltre come individuazione in ogni
occupazione utile alla società di quella carica di dignità e di onore che le è propria, e, da ultimo, come impegno allo
sviluppo dei talenti personali e di una coscienza sociale nelle giovani generazioni promuovendo, sì, l’istruzione, ma,
soprattutto, l’educazione ai valori...
p.s. Ricordiamo a tutti che le versioni integrali delle lettere dei Governatori sono consultabili sul sito del nostro Club
e su quello del Distretto
le nostre riunioni
7 ottobre 2008
Visita del Governatore
Presenti: 49 soci, 5 ospiti
La serata del 7 Ottobre è stata contrassegnata da quello che è il più importante evento istituzionale per un Club nel corso
dell’anno: la visita del Governatore, dott. Alessandro Clerici.
Prima di introdurre l’illustre Ospite, il Presidente Giuseppe Castellini ha dato ai presenti, numerosissimi, alcune brevi
comunicazioni di servizio. Sono state formulate le più vive condoglianze al socio Corte Rappis per la scomparsa della madre, è stata
annunciata la disponibilità di nuovi corsi di informatica aperti a
soci e coniugi ed è stato dato annuncio di un concerto benefico
presso la Sala Verdi a favore della Fondazione Ariel, che sostiene
le famiglie dei bimbi affetti da paralisi cerebrale.
Il Presidente ha quindi proseguito ricordando come, in occasione
del Passaggio delle Consegne 2008, le tre Paul Harris fossero state
assegnate solo in modo “virtuale” per problemi di carattere logistico: ha invitato il Past President Eugenio Briguglio a consegnare la
Paul Harris a Riccardo Cantoni, Assistente del Governatore. Eugenio ha riletto le motivazioni dell’assegnazione, ed ha fatto notare
come si trattasse di una Paul Harris a 4 zaffiri, sottolineando come
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le nostre riunioni
questo significasse la durata nel tempo dell’impegno di Riccardo Cantoni ad altissimo livello nel Rotary, ed il fatto che
tale impegno fosse già stato più volte ritenuto meritevole di tanto riscontro.
La parola è quindi ritornata al Presidente Castellini, che ha letto una breve biografia del Governatore Alessandro Clerici.
Genovese di nascita, ma brianzolo di adozione, il Governatore è sposato con Maria Rosa, ha due figli, è un noto imprenditore del mondo dell’elettronica come fondatore e titolare della Comerson ed è membro della Consulta di Industria
e Artigianato della recente provincia di Monza e Brianza. E’ stato tra i fondatori del RC Meda Brughiere e Assistente
del Governatore per Brianza Nord nel periodo 2003-2006, prima della sua elezione a Governatore per il periodo 20082009.
Il Governatore, dopo la presentazione, ha voluto ringraziare per prima cosa i suoi Assistenti, ricordando come i quattro zaffiri della
Paul Harris appena consegnata significassero che Riccardo Cantoni
era stato insignito dell’ambito riconoscimento per la quinta volta,
ringraziandolo in modo particolare per il lavoro svolto.
L’attenzione del Governatore è poi stata rivolta alla serata ed al nostro Club in modo specifico. Le sue parole di elogio, per il Consiglio e per il Club, sono state espresse con cordialità e convinzione:
Alessandro Clerici ha commentato i progetti del nostro Club, esprimendo parere favorevole sia all’impostazione generale che alle singole iniziative, orientate sul territorio senza dimenticare la grande
tradizione di service verso i Paesi meno fortunati.
Il Governatore ha raccontato come il suo itinerario attraverso i Club, lungi dall’essere attività ripetitiva o noiosa, al
contrario gli permetta di vedere come uno stesso ideale possa essere vissuto e reinterpretato in tanti modi diversi, in
funzione della tradizione, della visione e dell’approccio dei diversi Club. Ha ricordato che il Club è espressione di un
territorio, e che proprio il territorio di appartenenza debba essere la palestra su cui il Club possa allenarsi, e in cui ha più
facilmente possibilità di esprimersi. Milano non è un territorio facile, ma non si può dimenticare come a Milano risiedano 2000 dei soci che compongono i 5000 di tutto il distretto: essere a Milano può voler dire fare più fatica, ma non si
deve dimenticare che la sfida deve rendere il nostro approccio più entusiasta.
Il Governatore ha ricordato come il suo scopo, nelle visite ai Club,
sia di essere motivatore di ideali rotariani e cassa di risonanza per
le idee rotariane e del fatto che essere rotariani è avere nel contempo l’onore ed il privilegio di rappresentare il Rotary. I suoi ricordi
sono andati alla sua storia di rotariano, agli anni della formazione, all’esperienza di San Diego, alla sicurezza ed alla concretezza che ha trovato alla scuola dei Governatori, e la sensazione di
straordinaria potenzialità che il Rotary offre. Alessandro Clerici ci
ha raccontato, rendendoci partecipi, le sue sensazioni insieme agli
altri futuri Governatori, l’incontro con D. K. Lee, il suo carisma,
il timore nell’attesa di ascoltare le parole del Primo Rotariano, la
scoperta dell’efficacia, nella semplicità, delle parole di D. K. Lee,
che ha ricordato come il Rotary sappia fare bene quattro cose, e che
questi quattro temi (acqua, lotta alla fame, sanità, alfabetizzazione) devono essere tout court l’asse portante dell’intervento rotariano nel mondo.
Trentamila bimbi ogni giorno muoiono nel mondo per cause evitabili: malaria, dissenteria, mancanza di farmaci di base,
tutte cose che con pochi centesimi potrebbero essere risolte. Aiutare i bambini di oggi vuol dire salvare i futuri abitanti
del mondo. Make Dreams Real, è anche questo: aiutare i bimbi a vivere, anche per questo è importante che i Rotariani
realizzino questo sogno. Nel contempo, il Governatore ha ricordato che i bimbi non muoiono solo nel Terzo Mondo, ma
anche sul nostro territorio, anche se per cause diverse. Muoiono perché giocano su aree inadatte, ad esempio, ma talvolta
anche per la mancanza di medicine importanti. Abbiamo ascoltato le sue parole di testimonianza, riferite alla sua parte3
le nostre riunioni
cipazione alla missione umanitaria in India nell’ambito del Programma Polio Plus, e il suo impegno nel portare avanti in
quel Paese anche le attività di microcredito, in luoghi dove con pochissimo si può davvero fare moltissimo.
Le cose da fare non mancano, ma a tale scopo si deve avere un Club attivo. La qualità del Club deve essere un postulato:
se non si trovano soci adatti, dovremmo interrogarci per capire se forse è il nostro appeal a non essere dei migliori...
Essere rotariani, nelle parole del Governatore, è innanzitutto essere testimoni in prima persona degli ideali di correttezza
che informano il Rotary, è cercare di migliorare il mondo intorno a noi.
Da ultimo, il Governatore ha presentato il progetto distrettuale per la consegna di pacchi dono natalizi a famiglie bisognose, identificate da ogni Club nell’ambito del proprio territorio. Pacchi che vogliono essere un simbolo, sia per gli 85
Club che saranno uniti con uno stesso gesto in uno stesso momento, sia per chi lo riceve, che potrà così avere un Natale
migliore, ritrovando profumi e sapori della tradizione.
Un accenno al Premio alla Professionalità, e una brevissima carrellata sulla storia del più straordinario tra tutti i service
del Rotary, il programma Polio Plus, nato in Italia, dal RC di Treviglio, che ha portato ad oggi alla vaccinazione antipolio
di oltre 2 miliardi di bimbi nel mondo, giungendo alla quasi completa eradicazione di un male che ha distrutto e compromesso gravemente, nel passato, tante vite. La fondazione Bill e Melinda Gates ha voluto assegnare al Rotary una donazione di ben 100 milioni di dollari, proprio per Polio Plus, ed il Rotary si è impegnato a raddoppiarli, con un Matching
Grant straordinario. “A tale scopo, cercheremo l’aiuto dei governi, troveremo le strade...” ha detto il Governatore, con il
tono di chi è certo del risultato che saprà ottenere. L’intervento del Governatore è stato concluso dalla sua esortazione a
rendere i sogni possibili, a concretizzarli, ricordando come egli stesso e tutta la sua squadra siano a disposizione di tutti
i Club, esortando tutti a prendere contatto.
Il Presidente Castellini ha ringraziato il Governatore per le parole di elogio verso il nostro Club, esprimendo il piacere
di noi tutti nel percepire tanto entusiasmo, con la speranza che il Governatore senta tutti noi come veri amici, così come
noi lo consideriamo un amico sincero. Giuseppe Castellini ha consegnato a nome del Club una donazione al Governatore, ed alla sua Signora, per il programma microcrediti, ed ha ricevuto dal Governatore un sigillo che il Presidente
dovrà adoperare, nelle sue parole, “Per sigillare i sogni che avrai realizzato...”. Il Presidente ha quindi fatto omaggio al
Governatore Clerici di una selezione di vini pavesi, provenienti dalla sua terra, e l’applauso vivissimo di tutti i presenti
ha concluso la serata.
m.a.
14 ottobre 2008
Prof. Marco Lombardi
“La gestione delle emergenze”
Presenti: 35 soci, 12 ospiti
Presenti 47 convitati, di cui 32 Soci ed alcune gentili consorti ospiti, il Prof. Marco Lombardi, accompagnato
dalla gentile Signora Irene, testimone e compartecipe delle sue avventurose esperienze nelle più svariate parti
dell’orbe terracqueo, ci ha parlato della “Gestione delle emergenze di fronte alle nuove minacce”.
Si tratta di un problema antico ed allo stesso tempo moderno, poiché, se è indubbiamente vero che catastrofi
naturali si sono sempre verificate, ad intervalli più o meno brevi, nel corso dei tempi remoti e recenti è pur
vero che catastrofi indotte, sia determinate dalla fatalità o dall’imperizia umana, sia frutto di perverse e deviate
logiche devastatrici, come nel caso del terrorismo politico, sono andate moltiplicandosi in epoca moderna.
Marco Lombardi, professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del
Sacro Cuore, è consulente della Fondazione ISMU – Iniziative e Studio della Multietnicità, che si occupa
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le nostre riunioni
principalmente della gestione dei flussi e delle politiche migratorie, nonché dei correlati rapporti infra- e
multiculturali.
I suoi interessi introspettivi lo hanno portato a viaggiare
nelle diverse parti del mondo, facendolo spesso trovare,
con la moglie Irene, compagna di vita e di avventure, nelle
aree, per così dire “calde”, proprio al momento del verificarsi dell’evento. Di qui la sua notevole esperienza e lo
svilupparsi dell’interesse per le problematiche susseguenti
all’evento, atte a studiare e costituire l’organizzazione del
crisis management, per fronteggiare e risolvere le complesse, impreviste e spesso imprevedibili situazioni successive.
Al verificarsi dell’evento catastrofico – ha spiegato con
passione Lombardi - non sussiste il solo problema dei soccorsi, che di sovente arrivano nei modi più disparati e disordinati, bensì occorre provvedere con tempestività
e raziocinio alla loro organizzazione. Quindi risulta essenziale il coordinamento e, in epoca moderna, grazie
all’avvento ed alla comune possibilità di utilizzo dei sempre più potenti mezzi informatici, la capacità di individuare al più presto le soluzioni di attuare è legata al possesso di un adeguato motore di ricerca, capace di
analizzare, fra i dati affluiti, quelli che effettivamente servono, depurando la scena dagli elementi di scarso o
nullo interesse. Ovviamente occorre avere qualcuno d’esperienza che sappia razionalizzare questa ricerca...
L’applauso dei presenti ha ringraziato il nostro relatore, e certamente lasciato in molti di noi il seme di un tema
su cui è sempre più d’obbligo riflettere.
Lisander
contributi
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, un contributo del nostro Socio Carlo Marselli. Carlo lo ha redatto nel lontano
2004, in tempi non sospetti. Leggendolo, penso molti inizieranno a pensare che Carlo, oltre che essere amico, rotariano
ed ingegnere, abbia qualche dote profetica...
Scritti di circostanza
Venivano così definiti – un tempo – quegli scritti che nascevano da una precisa occasione, da un fatto (generalmente di
cronaca, o relativo alla scomparsa di qualche personaggio importante).
Mi rendo conto, in questi ultimi tempi, di quanto sia spontaneo scrivere qualche commento, dopo aver letto un articolo
di giornale, o dopo aver conversato con qualcuno su un argomento di un certo peso e di reciproco interesse. Viene naturale chiamare anche questi scritti di circostanza, in quanto generalmente legati ad un evento o ad una problematica
contingente. Oppure legati alla circostanza che ha procurato un certo coinvolgimento, sia esso dovuto alla lettura di un
giornale o alla conversazione con un amico.
Una frase, emersa insieme a molte altre da una trasmissione televisiva, è stata lo spunto per una serie di meditazioni e
di osservazioni. Recentemente un brandello di conversazione televisiva sul tema dell’energia mi è rimasto impresso,
lasciandomi il desiderio di meditarvi un poco intorno.
Qualcuno disse, nel corso di un ragionamento, che è molto difficile – per la generalità delle persone – rinunciare a qualche comodità acquisita: per cui il miglioramento è sempre cercato e accettato, ovviamente, mentre un peggioramento
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contributi
della condizione non viene neppure considerato possibile. Gli stati di crisi economica di una popolazione sono quindi
momenti di grande angoscia e tensione, ed è normale che la classe politica cerchi in ogni modo di evitarli, questi momenti di crisi e, se può, cerchi almeno di rimandarli a tempi futuri.
Ritengo che sia del tutto normale la ricerca di un miglioramento, ma forse sarebbe opportuno che tutti si preparassero ad
una diminuzione dei propri redditi, a un livello minore delle abituali comodità che rendono la vita facile. I cicli storici
sono ricchi di fasi recessive, purtroppo, e di guerre non desiderate e non volute. La preparazione psicologica – ed anche
fisiologica – ad un periodo di ristrettezze non dovrebbe essere trascurata, a partire dagli anni scolastici ed anche nel
corso dell’intera esistenza.
Un tempo perfino gli americani (che sono un popolo sempre più avido di comodità, e grandi fruitori di queste) passavano
le loro vacanze in condizioni disagiate, nei territori splendidi ma inospitali del Canada, o in altri paesi ricchi di zone
selvagge, per temprare il corpo e lo spirito alla vita dura e scomoda.
Oggi non sono certo che questo avvenga ancora, se non per una minoranza esigua. E’ comunque accertato che la sana
abitudine (che anche in Italia era consueta in anni ormai tramontati) di fare campeggi impegnativi, senza automobili
al seguito e con le tende sulle spalle, o perfino il servizio militare, che oggi è scomparso come obbligo, allenavano le
giovani generazioni – destinate a diventare il cuore del paese, per concludersi come legione anziana – a sopportare privazioni e fatiche, ed a rendere meno problematico e difficile l’eventuale sopravvenienza di una crisi economica o di un
evento di questo tipo.
Mi rendo conto, rileggendo il titolo che è stato posto dal caso a queste osservazioni, di quanto possa essere sgradita,
al lettore non preparato, questa esaltazione della vita dura. O, meglio, l’implicita previsione di tempi più sgradevoli di
quelli attuali. In realtà, secondo molte voci e secondo le “percezioni” delle persone più diverse – dall’uomo della strada
all’economista di turno – il tempo di crisi è già in parte arrivato, e si parla di percentuali sempre più elevate di famiglie
a rischio di povertà. (Cosa significhi poi il “rischio” di povertà è difficile da capire, ma il linguaggio di chi si occupa di
statistica è standard e non sempre logico).
Viene data la colpa, del minor tenore di vita che affligge numerosissime famiglie, all’avvento della moneta unica, all’Euro. In realtà, la nuova unità monetaria, che vale circa duemila lire, ha avvantaggiato alcuni e danneggiato molti: chi
infatti dispone di un reddito fisso (lavoratori dipendenti, pensionati) ha trovato, dopo il cambio, il suo reddito nominale
uguale a prima, esattamente al centesimo. Mentre i professionisti, gli artigiani, i commercianti hanno trasformato i loro
prezzi e le loro parcelle sulla base – più o meno – dell’Euro pari a mille lire. Se quest’ultima classe di cittadini fosse
pari – poniamo – al 25 % della popolazione, ed il suo reddito fosse aumentato del 60 %, mentre il restante 75 % della
popolazione (quella a reddito fisso) avesse visto il proprio potere di acquisto
diminuito del 50 %, si avrebbe un risultato globale di impoverimento: infatti un
aumento del 15 % (25 * 0,6) ed una riduzione contemporanea del 38 % (75 *
0,5) danno luogo ad un impoverimento complessivo (una riduzione della capacità di acquisto) del 23 %.
Quanto sopra è indubbiamente uno “scritto di circostanza”, in quanto commenta
la scomparsa di qualcuno (la vecchia lira!), con le considerazioni connesse a
quella scomparsa. E quindi è sgradevole come lo sono quasi tutti gli scritti di
circostanza.
Ritornando alla riduzione di comodità, legate alla riduzione di reddito disponibile, par di sentire le voci lacrimevoli di molti: “Ma io del cellulare non posso fare
a meno!” , oppure “Ma io dell’auto non posso fare a meno!”, o ancora “Ma io del
condizionamento estivo non posso fare a meno!”. Fare a meno di qualcosa cui
ci si è abituati nel corso della vita può sembrare impossibile, ma – obbligati dalle
circostanze – ci si accorge che si può fare a meno di molte cose, con l’eccezione
dell’aria da respirare, del cibo minimo per la sopravvivenza, della carta e matita
per scrivere, se la comunicazione è una necessità vitale, come lo è per molti...
Viene spontaneo, forse, il concetto di confronto.
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contributi
Si legge e si parla spesso dei bambini dell’Africa, delle popolazioni di certi paesi del Sud America o dell’Asia, delle condizioni miserande in cui sono costretti a vivere. In questi momenti si prova - velocemente transitorio – un senso di pietà
per quelle popolazioni, per quei bambini (così diversi dai nostri che hanno le merendine, che vanno in piscina per non
ingrassare troppo, che vengono “presi e portati” in automobile…). La differenza tra loro e noi si spiega – nell’inconscio
– con il fatto che loro sono ignoranti e primitivi, non conoscono le lingue e l’uso del computer, sono pagani e ignavi…
Le differenze di condizione di vita fra le genti diverse si stanno, però, attenuando nel tempo: da alcuni paesi asiatici
stiamo addirittura per essere superati. Auguriamoci solo che – fra qualche decennio – non succeda di venir guardati con
generosa compassione da quelli che hanno tutto, mentre le nostre comodità saranno solo un ricordo!
Carlo Marselli
le nostre riunioni
21 ottobre 2008
“Caminetto”
Presenti: 30 soci
Piacevole e vivacissimo Caminetto, quello del 21 ottobre.
Il Presidente Giuseppe Castellini ha introdotto la serata ricordando i termini per la segnalazione di personalità meritevoli per il Premio alla Professionalità, ma al tempo stesso invitando tutti ad iniziare a pensare a candidature per l’anno
prossimo.
La parola è stata quindi passata a Daniel Cataldo, rotariano di Desenzano, amico del nostro Marino Ercolani. Daniel ci
ha parlato di una missione in Africa, e del concerto benefico a sostegno dell’iniziativa che si terrà in Via della Spiga,
invitando Rotariani e familiari a partecipare numerosi.
Natale si avvicina e con esso la Prenatalizia: il Presidente ha ricordato che quest’anno si terrà giovedì 18 dicembre, nel
Salone d’Onore del Circolo Ufficiali della Caserma Perrucchetti. Per l’occasione, la normale severità dei controlli delle
strutture militari pare verrà un tantino allentata...
Argomento centrale della serata, dal punto di vista Rotariano, è stata la scelta dei service. A tale scopo, nessun migliore
presentatore del tema, dei criteri di selezione, delle scelte effettuate che non Alberto Cravero, presidente della Commissione Programmi. Data l’importanza e la centralità del tema, nelle pagine di questo numero del Bollettino, un intervento
di Cravero illustra con dovizia di particolari questo importante aspetto della Vita del Club.
m.a.
28 ottobre 2008
“Caminetto”
Presenti: 32 soci
Serata tra noi, con generoso aperitivo, in una sala piacevole della nostra nuova sede dell’Hotel dei Cavalieri.
Tra chiacchiere rotariane, comunicazioni di servizio del Presidente, olive e stuzzichini, la serata ha alfine preso - alla
luce dei recenti fatti che hanno portato alla gravissima crisi finanziaria mondiale - una piega inaspettata di animata
verbosità con posizioni talvolta contrapposte e sostenute persino troppo vivacemente. Ovviamente approvazioni e disapprovazioni ma, come dicevano i nostri Antichi, Tot capita, tot sententiae...
La serata si è poi conclusa con l’indispensabile intervento del Presidente per raffreddare gli animi ed il suo saluto a tutti
gli intervenuti.
m.a.
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contributi
Relazione di Alberto Cravero, Presidente della Commissione Progetti
PROGETTI DI SERVIZIO PER L’ANNO ROTARIANO IN CORSO
Nella serata del 21 ottobre sono state illustrate le decisioni approvate dal Consiglio Direttivo sui Progetti di Servizio per
l’anno rotariano in corso. Prima di dare la parola a Cravero, responsabile della Commissione che ha curato l’istruttoria,
il Presidente Castellini ha brevemente ricordato le linee guida che ha inteso privilegiare, vale a dire:
•
•
•
la prevalente attenzione ai bisogni del nostro territorio, prima di avventurarci in obiettivi senz’altro nobili, ma lontani dalle nostra visibilità e difficili da seguire
un’accurata ricerca di progetti che all’inevitabile impegno finanziario del “dare” accomunino il senso del “fare”,
inteso quale diretta partecipazione di almeno una parte dei soci
una reale condivisione emotiva da parte dei soci, che quest’anno sono stati singolarmente sollecitati ad esprimere
loro progetti
Per ogni progetto è stato designato un Responsabile, che sarà periodicamente chiamato a riferire sul suo andamento
nelle riunioni conviviali.
Cravero ha ricordato che rispetto allo scorso anno si sono purtroppo esauriti due progetti, Ospedale di Bukumbi e Nuovi
Cittadini, ai quali il Club aveva dedicato risorse finanziarie ed intensità di impegno umano. La situazione finanziaria è
rassicurante.
Ciò premesso, unanime apprezzamento ha raccolto la prosecuzione degli interventi, tutti “finanziati”, in favore dell’Opera San Francesco (responsabile da designare), dell’Isola di Pemba (Ercolani, in collaborazione con la Fondazione De
Carneri) e dell’Istituto Farmacologico Mario Negri (Briguglio). Un’enfasi particolare riguarda quest’ultimo perché il
suo responsabile è intenzionato a dare vita ad un’importante azione di fund raising, operando sui club del nostro distretto e sulla “società civile”, utilizzando ad esempio un evento esterno, tutto da costruire. Un impegno gravoso, certamente, che merita tutto il nostro incoraggiamento e, se possibile, il nostro supporto.
La Commissione ha esaminato una quindicina di progetti, metà dei quali provenienti da club esteri che, per le ragioni
indicate in premessa, sono stati dolorosamente scartati. Passiamo pertanto ad esporre, in rapida sintesi, i progetti approvati, così come sono stati illustrati dagli stessi promotori.
La misura del tempo presso la Basilica di San Marco in Milano
Proponente Marisa Addomine, il progetto ha una durata biennale e si propone di ricostruire la storia del primo meccanismo e di quello attuale, realizzando nel primo anno un “booklet”, mentre intende procedere nel secondo anno allo
smontaggio, alla pulitura ed alla rimessa in funzione dell’attuale orologio ottocentesco della torre. Il progetto presenta
un esborso finanziario contenuto e l’interessante coinvolgimento di volontari rotariani e non rotariani. Ottima combinazione fra l’attenzione al territorio, la sobrietà della spesa, l’attivazione dei soci ed il ritorno d’immagine.
L’Alfabetizzazione Informatica nel Carcere Minorile
E’ l’obiettivo del progetto proposto da Giovanni Sangalli che, con la generosa collaborazione professionale della moglie, si propone di fare conseguire la Patente Europea del computer a detenuti minorenni (certificazione riconosciuta),
avvalendosi della gratuita, ma preziosa ed indispensabile collaborazione dell’AICA – Associazione Italiana Calcolo
Automatico, unico referente in Italia della ECDL - European Computer Driving Licence. L’onere economico è fortemente attenuato dalla messa a disposizione di numerosi computer usati da parte di alcuni nostri soci. In conclusione un
obiettivo nobile, se vogliamo ripetibile, a costo contenuto.
L’Hospital de Niños (Buenos Aires)
E’ segnalato da Mauro Delle Chiaie che ha raccolto un appello da parte del Governatore del locale Distretto 4890.
L’accorata richiesta riguarda l’acquisto di una centrifuga per sangue, ma qualunque minor cifra sarebbe bene accetta se
si considerano le disastrate condizioni di quel Paese, a noi tanto lontano eppure così vicino. Alcuni nostri soci si sono
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contributi
offerti di verificare la congruità della spesa il cui soddisfacimento è subordinato alla collaborazione d’altri club oltre a
quello, probabile ma da confermare, dell’Assago Milano Fiori (2050).
L’Antologia “Cieli di Parole”
E’ proposta da Amos Nannini, che nella veste di Presidente dell’Umanitaria è interessato alla stampa di un volume di
550 pagine che raccoglierà 12 racconti di autori italiani, prevalentemente lombardi. Le copie verrebbero donate ad autorità e personaggi istituzionali nel proprio target. L’intervento è quasi esclusivamente finanziario, con scarsa visibilità a
prescindere dalla prefazione e dalla possibilità di avere di ritorno un certo numero di copie da utilizzare secondo opportunità. La rilevanza dei nostri rapporti con L’Umanitaria, presieduta prima di Amos Nannini da Massimo Della Campa,
anch’egli nostro ex socio, hanno indotto a dare alla richiesta una risposta parzialmente positiva.
Avevamo preso in esame anche Le Malattie Rare – ciclo di conferenze pubbliche, in una cornice esterna accattivante,
sui temi della rarità, anche della musica e della poesia – ma l’istruttoria non è stata potuta completare a causa della contemporanea indisposizione del Prof. Fini dell’Ospedale Sacco e della proponente Anna Tanzini, nonché Etica e Attualità nel Rotary, cornice entro la quale Carlo Marselli avrebbe voluto promuovere coinvolgimento e tolleranza sui grandi
temi dei nostri tempi. Ma per potere andare sul concreto, occorrono collaborazioni e clima favorevole, al momento non
affiorati.
Per concludere, il Presidente Castellini, ha inteso destinare all’Associazione AQUA Onlus, affinché ne curi la distribuzione, i quasi 50 pacchetti regalo suggeriti dal Governatore Distrettuale affinché vengano destinati a famiglie bisognose
in occasione delle prossime Festività.
Segnalata da Gabriella Borsatti e presieduta dal geriatra Nicola D’Acquaro, Aqua Onlus ha come attività statutaria l’assistenza quotidiana agli anziani più bisognosi e non del tutto autosufficienti, onde permettere loro di mantenere un ruolo
di vita degno di essere vissuto. Applausi!
Alberto Cravero
Auguri ai nostri soci!
Ecco i soci che compiono gli anni nei mesi di ottobre e novembre. Gli auguri di rito vanno a:
Corrado Giardina - 7 ottobre
Maurizio Pellicano - 5 novembre
Enrico Carozzi - 8 ottobre
Vincenzo Rampino - 6 novembre
Amos Nannini - 11 ottobre
Amedeo Rosignoli - 8 novembre
Pierangelo Passarini - 12 ottobre
Aram Foundoukian - 14 novembre
Rosario Lo Po - 13 ottobre
Marco Nannini - 16 novembre
Marino Ercolani - 14 ottobre
Guido Piediferro - 29 novembre
Conviviali di novembre
• Martedì 4:Hotel dei Cavalieri - Caminetto
• Martedì 11:Hotel dei Cavalieri - “Cereali e non solo” - Dott. Mario Boggini
• Martedì 18:Hotel dei Cavalieri - Interclub con RC San Carlo Trezzano S/N - “Chi ascolta …scopre” - Maestro Daniele Ferrari
• Mercoledì 26: Scuola Militare Teulié - “La musica è vita”
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