Clicca qui… - San Giovanni Ilarione

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ANNO SCOLASTICO 2007 - 2008
NUMERO 1 - NOVEMBRE 2007
PERIODICO DI ATTUALITÁ E CULTURA REALIZZATO
DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI
SAN GIOVANNI ILARIONE
INDICE
IL NOSTRO ISTITUTO
LA SAGRA DELLE CASTAGNE
- La sagra di oggi ……
- La sagra di ieri ……
- “La sagra delle castagne” di Cirillo Tonin
- Il castagno
- Paul Cézanne
- I fuochi d’artificio
- Ricette di castagne
VOCI
-
DELLA NOSTRA SCUOLA
Il laboratorio di scienze
Scuola sicura
La raccolta differenziata
Un semplice gesto per una grande causa
I nuovi arrivati
Gita a San Moro
LO SPORT
- La bicicletta: la sua storia/ Il ciclismo
- Il doping
- Campioni d’Europa
MUSICA E SPETTACOLO
- I Finley
- I Tokio Hotel e la musica punk
- Zac Efron
HOBBY
- Il ricamo
PUBBLICITA’ PROGRESSO
- Il fumo
- Avis
- Anoressia
CULTURA
- La storia della bellezza
TEMPO LIBERO
- Fumetto
- Cruciverba
I NOSTRI MESSAGGI
LA REDAZIONE
Questa è la prima edizione del giornalino NON SOLO SCUOLA
dell’ISTITUTO COMPRENSIVO di San Giovanni Ilarione che è nato
nell'a.s. 1999/2000 dall'aggregazione della Direzione Didattica e della Scuola
Media Statale; gli uffici di Direzione e di segreteria sono stati insediati presso i
locali della Scuola media “M. MARCAZZAN” di San Giovanni Ilarione. L’istituto
comprende una scuola dell’infanzia, due scuole secondarie e quattro primarie.
Ma parliamo in particolare della nostra scuola…voi lo conoscete Mario
Marcazzan? Beh! noi sì, adesso ve ne parliamo…
Mario Marcazzan è nato a Brescia nel 1902 da famiglia veneta. Frequenta nella
città natale gli studi giovanili per poi laurearsi prima in lettere e poi in
giurisprudenza come allievo presso il collegio Borromeo di Pavia.
Dopo aver insegnato negli istituti magistrali di Belluno e di Brescia, nel 1931
consegue la libera docenza in letteratura italiana; nel 1934 viene distaccato
presso il ministero degli affari esteri e chiamato a coprire la cattedra di
letteratura italiana nelle università di Oslo e poi di Sofia.
Rientrato in Italia nel 1940, riprende l’insegnamento presso il liceo “Arnaldo”di
Brescia, divenendone preside nel 1944-45 e nello stesso tempo viene nominato
provveditore agli studi per la provincia di Brescia. Muore a Milano il 20 marzo
1967.
( musica e parole del Prof. M. Zuccante)
1. Arriviamo
controvoglia,
con in spalle la
cartella e
sbattendola per
terra, salutiamo la
bidella!
2. Oggi compito di
storia, e domani di
Francese,
la verifica di scienze
giusto giusto a fine
mese
3. D’italiano e
geometria
ascoltiamo la
lezione, ma
sogniamo la palestra
e aspettiamo
ricreazione!
4. Anche se c’è da
sgobbare,
molte cose qui
impariamo,
che ci fan sentir più
grandi, quando a
casa ritorniamo
Rit. È la media
Rit. È la media
Rit. È la media
Rit. È la media
“Marcazzan”;
“Marcazzan”;
“Marcazzan”;
“Marcazzan”;
è la scuola dove
è la scuola dove
è la scuola dove
è la scuola dove
andiam; più
andiam; più
andiam; più
andiam; più
accogliente che ci
accogliente che ci
accogliente che ci
accogliente che ci
sia: prof, studenti in sia: prof, studenti in sia: prof, studenti in sia: prof, studenti in
allegria; è una
allegria; è una
allegria; è una
allegria; è una
scuola tutta mia!
scuola tutta mia!
scuola tutta mia!
scuola tutta mia!
FRANCESCA, ELISA E FRANCESCA
SAN GIOVANNI ILARIONE:
◊La sagra di OGGI…
Come ogni anno, a S. Giovanni Ilarione,
nel mese di Ottobre, dall’ 11 al 15, si è svolta la
Sagra delle Castagne. Sono arrivate le giostre e questo ha comportato
molto divertimento sia per i più piccoli che per i più grandi. La nostra
sagra é iniziata con un dibattito sul castagno e le sue risorse con la presenza
del professore Elvio Bellini e un tecnico del servizio fitosanitario regionale, per la
promozione e valorizzazione dei prodotti tipici veronesi. E’ continuata al Sabato con
l’ intitolazione della scuola elementare di Castello al poeta Cirillo Tonin, con la
sfilata della Banda Giuseppe Verdi. Verso sera, Federico Gallo ha organizzato un’
esibizione di diversi balli con molti ragazzi che fanno anche parte della nostra
scuola. Alla sera, musica di discoteca con Dj Yano al comando. Domenica, dopo
aver ascoltato e visto la sfilata della banda, molte persone hanno aspettato la
“battitura dei marroni” nel castagneto, dove i contadini, con una lunga pertica,
battevano i marroni e i bambini vestiti da contadinelli li raccoglievano, con la
degustazione di “polenta e scopeton”, prodotti tipici della
nostra zona. La sagra è continuata con la “danza del
ventre” e varie orchestre. Lunedì, all’ interno del
capannone artigiani, Gugole Dario, medaglia d’ oro alle
olimpiadi del formaggio in Francia nel 2003, ha fatto una
dimostrazione pratica sulla lavorazione del formaggio,
con degustazione. Alla sera, un grande spettacolo
pirotecnico ha chiuso la sagra. Oltre a queste favolose
occasioni per riunirci tutti assieme, durante tutta la sagra
erano presenti molte mostre artigianali. Ha funzionato il
ristoro Alpino, dove gli Alpini di San Giovanni Ilarione
preparavano da mangiare: il risotto, il capriolo con polenta
oppure salsiccia e pancetta, vini, caffè e torte. All’ interno
del tendone c’ erano dimostrazioni visive di poltrone relax in
pelle, camini e stufe, degustazioni dei vini tipici della nostra
vallata e non solo: i tipi di uva bianca come Garganega,
Trebbiano di Soave, Duella, Pinot Nero, Chardonnay e le uve
rosse Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Tocai
Rosso, con degustazioni di varie bottiglie; dimostrazione di
cucine antiche, classiche o moderne, camerette per bimbi e
bimbe, tv e
varie tecnologie, prodotti per la casa, miele proveniente
dalla
nostra vallata, bomboniere, salotti e degustazione di
formaggi. Poi c’erano il Luna Park e tante bancherelle di
dolci e vestiti. La sagra quest’anno è stata molto bella, sia
per i giovani, con Jano, sia per gli adulti, con balli e
divertimenti, ma anche per i più piccoli con giostre e molti
dolciumi. Quindi se quest’anno non siete venuti, l’anno
prossimo avrete l’occasione per venirci, ogni anno sarà sempre
più bella (proprio per questo abbiamo fatto l’articolo) e piena di
gente. Allora ci venite?
VALENTINA E MARIA ELISA
SAN GIOVANNI ILARIONE
◊ La sagra di IERI…
Intervista alla signora Maria
1- Cosa ricorda del giorno della Sagra?
“Una volta alla Sagra delle Castagne si andava a piedi perché non c’erano le
macchine e non c’era il pericolo di essere investiti. La sagra durava solo una
giornata: la “DOMENICA”. Nel giorno di festa, a mezzogiorno, ci si radunava
con fratelli e sorelle, cognati e cognate e infine i suoceri di
uno e dell’altro coniuge, e insieme si mangiava “polenta e
osei”, le “caldarroste” e qualche dolce con le castagne
che portava qualche cognata; poi si partiva a piedi e
si andava in piazza”.
2- Quali erano i divertimenti e le attrattive?
“C’erano poche giostre, le “catene grandi” e qualche altra
attrazione. C’erano molte bancarelle di dolciumi: le
ciambelline
gustosissime,
caramelle,
arachidi
caramellate e molte caldarroste calde. Non c’era
nessun Dj che suonava, però c’era la banda di Castello
che suonava, mentre scendeva a piedi fino a San
Giovanni Ilarione. Le coppie più giovani, o da molti anni
insieme, appassionate del ballo, purtroppo, non potevano
ballare perché era vietato.
La pesca di beneficenza attirava sempre la folla per pescare.
Ovviamente c’erano anche i fuochi d’artificio e la gente
andava soprattutto nella serata finale per vederli e, anche
se duravano poco, erano belli”.
3- C’erano riferimenti alle tradizioni popolari?
“Non c’erano mostre né di castagni, né di intagli sul legno,
ma l’interesse era suscitato dalle persone di San Giovanni
Ilarione che indossavano i costumi tipici dei contadini e delle
contadinelle. Le contadinelle, giovani o anziane, indossavano una
gonna lunga fin sotto il ginocchio, un corpetto fino alla vita, un fazzoletto in
testa e un grembiule. I contadini, avevano addosso un paio di pantaloni,
una camicia a maniche lunghe, un cappello in testa e un paio di stivali fin
sotto il ginocchio”.
La signora Maria mi racconta:“Anche se c’era la povertà, ci si divertiva
molto”.
SERENA
Durante la Sagra delle Castagne, la scuola primaria di Castello è stata intitolata ad
un poeta delle nostre parti, Cirillo Tonin. Ve lo presentiamo …
CIRILLO TONIN
LA VITA…
Cirillo Tonin nasce il 19 Ottobre 1909 a San Giovanni Ilarione
nella contrada Tonini, sulle ultime pendici del Monte
Madarosa. Il vero impegno sociale e politico ha inizio
nell’immediato dopoguerra, infatti fu uno fra i più vivaci
collaboratori del gruppo comunale, che cerca di far
risorgere il paese dopo i duri anni di guerra e del Fascismo,
assume la carica di segretario del Partito della Democrazia Cristiana
di
Castello. L’ultimo trentennio è quello più importante per la sua
produzione poetica. In tutti i momenti emerge il carattere di Cirillo, con i suoi pregi,
che egli interpreta alla luce del servizio alla comunità e con i suoi difetti. Cirillo
Tonin muore il 15 Luglio 1987 e al suo funerale, che è stato celebrato mentre
imperversava un baldanzoso temporale, non vuole né prediche né omelie, infatti
vuole che siano letti solo pochi versi da lui scritti in dialetto, quasi a voler firmare
tutta una vita vissuta a cercare rime fra se stesso.
LE CARATTERISTICHE DELLA SUA POESIA…
Nella sua poesia si esalta l’ammirazione per le bellezze del
creato e lo spirito battagliero. I temi delle poesie di Cirillo
riguardano le vicende dell’epoca, analizzate con il suo
vivacissimo ingegno. Il poeta Cirillo Tonin scrive le sue
poesie in dialetto “Vizentin”, lui infatti vuole rimanere un
poeta contadino, quasi analfabeta, che parla delle tradizioni
popolari.
POESIA DEL PERIODO DI CIRILLO TONIN…
LA SAGRA DE LE CASTAGNE
La sagra de le castagne
Un bellissima invensiòn
Par far conoscere e amar
San Giovanni Ilarion.
Paese agricolo e industriale
Con scarpe, sarèse e del durel bon
Xè diventà la capitale
De la bela Val d’Alpone.
A ‘sta sagra de le castagne
Che de Otobre ogni ano se fa,
vien gente de le montagne
de pianura e de cità.
Se incontan anche le autorità
De la Provincia e del Comun
De ogni grado e qualità
Che fan amicisia e relasion.
In piassa rento i chioschi
Ragazzi e bele signorine
Che dispensan duralo a goti
E castagne bone e genuine.
Nei ristoranti polenta e oxei
Con vin bon de ‘na durala
Spendendo un po’ de schei
Se passa farà ‘na Sagra bela.
Se poi andar su al Castelo
A far una escursiòn
E mirare quanto xè belo
San Giovanni Ilariòn.
Cirillo Tonin
COMMENTO SULLA POESIA…
Questa poesia di Cirillo Tonin parla della sagra delle castagne. In questa poesia è
descritta la vita a San Giovanni Ilarione, un paese dove ci sono le scarpe, le ciliegie,
e il buon vino. La sagra è un’occasione per stare insieme, infatti anche le autorità si
mescolano alla gente comune. Questa poesia ci fa pensare che Cirillo Tonin amava
molto San Giovanni Ilarione e la sua sagra, difatti dice che è una bellissima
invenzione.
VALENTINA E MARIA ELISA
IL CASTAGNO
L’origine del castagno è fatta risalire a
oltre sei milioni di anni fa, vale a dire
all’età Cenozoica.
Generalità
Il castagno è originario dell’ Europa
meridionale, anche se ormai castagni da
frutto sono molto ridotti in Italia.
Le castagne fino agli anni ‘50 hanno
rappresentato
la
principale
fonte
alimentare per le persone che non
potevano permettersi molte cose.
L’uomo ha basato sul castagno la propria
esistenza, dove c’era il castagno c’era
l’uomo e viceversa. In tempi passati, i castagni venivano considerati “l’albero
del pane” perché gli uomini lo usavano per sfamarsi, per riscaldare, per
curare e per conciare le pelli. Per aumentare la superficie coltivata a
castagneto da frutto, interi versanti erano stati, nei secoli, disboscati,
dissodati e spesso sistemati a terrazze, sulle quali erano stati piantati i
castagni. Il castagno può raggiungere un’altezza di 25 m, la sua chioma è
espansa e molto ramificata, ha foglie caduche, di forma allungata, di colore
verde intenso e lucide. Il frutto è rappresentato da una noce detta castagna,
interamente rivestita da una cupola spinosa, detta riccio. La sua corteccia è
argentata, ma con il tempo diventa scura e si usa anche per mobili da
cucina.
Varietà di castagne
Ci sono diversi tipi di castagne: Marroni, Castagne, Ibridi, Eurogiapponesi e
Giapponesi.
Marroni: sono così considerati frutti del castagno che presentano i frutti
interi con la pellicola che non penetra nella polpa e si stacca con facilità. La
maturazione di questo frutto inizia alla fine di settembre.
Castagne: questo gruppo comprende molte varietà diffuse nelle diverse
zone italiane e derivano tutte dal castagno Europeo. La pezzatura è più
piccola rispetto ai marroni.
Eurogiapponesi: derivano da un incrocio tra il castagno Europeo e
Giapponese. Sono stati introdotti in Italia verso gli anni ’70.
La raccolta inizia a settembre.
Giapponesi:sono castagne di pezzatura media, la raccolta inizia a fine
agosto,inizio settembre.
Il frutto
Nelle castagne si riscontra un elevato contenuto
di sali minerali, potassio, fosforo, zolfo,
magnesio, cloro, calcio, ferro.
Sono presenti la vitamina C,B,B2,PP.
I principi nutritivi sono zuccheri, proteine e
grassi.
A noi,le castagne piacciono moltissimo e vi consigliamo di provarle.
SILVIA & MARTINA
PAUL CEZANNE
Durante la Sagra delle
Castagne
di
San
Giovanni
Ilarione,
si
poteva
visitare
la
mostra
contenente
alcune riproduzioni di
opere
del
pittore
francese Paul Cézanne.
Paul Cézanne nasce a
Aix-en-Provence
nel
1839 e vi muore nel
1906.
E’
un
uomo
solitario,
chiuso
e
riflessivo. La sua pittura
sembra essere l’esatto
opposto
di
quella
impressionista
poiché
ricerca
la
solidità
costruttiva della forma.
Tuttavia, essa ha molti
elementi in comune con
l’Impressionismo e ne
rappresenta uno degli
aspetti più significativi.
Il punto di partenza è lo stesso: il contatto diretto con la natura. Dice egli
stesso “dipingere non significa copiare, ma impossessarsi di un’ armonia fra
vari rapporti”. Le impressioni, ma soprattutto le sensazioni, sono il modo
personale del pittore Cézanne di vedere la natura. A differenza, però degli altri
impressionisti, egli ritiene di ritrovare nelle forme geometriche la sintesi fra i
vari aspetti della natura.
-Alcuni quadri di Cézanne
Tra le riproduzioni dei quadri di Cézanne
che ci sono piaciuti di più c’erano “I
giocatori di carte” 1890-1892; olio su
tela; Parigi, Musée d’Orsay.
e “La montagna Sainte-Victoire”. 19041904;
olio
su
tela;
Philadelphia
(Pennsylvania), Museum of Art.
Questi capolavori appartengono all’ultimo
periodo di Cézanne.
Il tema dei giocatori di carte ricorre varie
volte nella fase tarda di Cézanne.
Potrebbe sembrare un nuovo interesse dell’artista sulla vita delle osterie o dei
personaggi che giocano a carte, ma in lui il tema è uno dei tanti spunti che la
realtà offre al nostro occhio e alla nostra coscienza. I due giocatori, seduti al
tavolino, sono l’uno opposto all’altro, con le mani verso il centro indicato dalla
bottiglia di vino. Ambedue sono costruiti con solidità, come gli altri oggetti
raffigurati, però sono tutti posti in modo equilibrato, omogeneo, così da
trasmettere una perfetta sensazione di calma.
Ma il tema più trattato da Cézanne è la montagna Sainte-Victoire, che si trova
a Aix-en-Provence, così familiare a lui fin dall’infanzia e amata profondamente
per tutta la vita.
Volume e spazio
sono
completamente
rinnovati, perciò,
quanto più ci si
allontana,
tanto
più
si
percepiscono
le
superfici
accostate.
Cézanne cerca di
rendere
la
prospettiva
col
solo mezzo dei
colori, quelli caldi
da vicino e quelli
freddi più lontano.
E’ valsa la pena di osservare le copie dei quadri di Cézanne, opere dettagliate
ed espressive, in cui tutta la sua vita è rappresentata.
DANIELE E GIUSEPPE
FUOCHI D’ARTIFICIO
La loro storia
Ma cosa sono e qual è l'origine dei fuochi d'artificio?
L'esistenza dei fuochi artificiali è indissolubilmente legata all'esistenza dei razzi e
alla povere da sparo.
I
fuochi
d'artificio
sono
sostanze chimiche in grado di
dar luogo a reazioni di esplosione
accompagnate
da
fenomeni
luminosi e sonori, e in genere da
produzione di fumo. Lo studio dei
metodi per la preparazione e
l'impiego di tali sostanze è
denominato pirotecnica.
La storia dei fuochi ha origini lontane, con molta probabilità fu un monaco cinese
che nell'ottavo secolo inventò il primo miscuglio di polveri esplosive. I cinesi
costruivano razzi da guerra ed esplosivi fin dal VI secolo, e le tecniche che essi
utilizzavano si diffusero in Arabia nel secolo successivo.
Alcuni storici sostengono che la polvere da sparo fosse usata in Cina dalla dinastia
Sung (960-1279) e varie cronache cinesi fanno menzione dell'uso di razzi contro
gli invasori mongoli nel 1279. Generalmente, vi è pieno accordo sul fatto che
siano stati i mongoli a introdurre la polvere da sparo in Europa, intorno al 1241.
La prima testimonianza autorevole dell'uso di questa sostanza risale comunque al
1258.
Le armi e la polvere da sparo erano fabbricati da esperti militari, che producevano
anche i fuochi artificiali per le celebrazioni delle vittorie o per le manifestazioni in
tempo di pace. Verso la metà del XIX secolo i fuochi d'artificio divennero popolari
in tutto il mondo, tuttavia i danni associati al loro uso ne hanno scoraggiato un
impiego non controllato.
Le prime fabbriche di pirotecnica sorsero in Germania (1340-1348) ad Augsburg, a
Spandau, a Liegnits. L'arte del fuoco è sicuramente la più ammirata, ma è
altrettanto la meno conosciuta. Tutte le arti si basano su teorie, osservano delle
regole ed hanno quindi una storia ben definita. I fuochi d'artificio avanzano nel
tempo in silenzio, senza storia, conosciuti solo da amatori e sparafuochi, la cui arte,
segreti, teorie, regole e mestiere sono chiusi all'interno della fabbrica, inaccessibili,
anche ai controlli di legge.
Assenti la letteratura, l'informazione, la critica, i fuochi si sono tramandati a noi
come fossero una nostra caratteristica genetica. In effetti, i fuochi non possono
essere scritti né descritti, soltanto visti, ascoltati ed ammirati. Ma è pur vero che
hanno un fascino trascinante, contagioso, di cui è impossibile privarsene.
GOLOSITA’ TIPICA DI S. GIOVANNI ILARIONE:LE CASTAGNE…
INTRODUZIONE: Il consumo della castagna ha
sfamato intere popolazioni durante le guerre, le
carestie e, anche in tempi recenti, ha permesso la
sopravvivenza a fasce di popolazioni “deboli”. In
molte vallate la farina di castagne era la materia
prima per molti piatti tipici che potrebbero essere
riscoperti ai giorni nostri.
Alcune ricette…
Risotto di castagne:
In casseruola soffriggere burro (30-50 g) e cipolla tritata finché il soffritto sarà
pronto e chiaro; aggiungere riso (300 g per 4 persone) e farlo cuocere sino ad
assorbire il tutto; ora aggiungere 50-75 ml di cognac secco e lasciare ancora
asciugare; aggiungere 300 g di castagne pelate fresche e spezzate
grossolanamente; salare e pepare; portare a cottura con buon brodo di vitello,
mantenendo il riso al dente; servire caldo guarnendo con maggiorana.
Fagiano alle castagne:
La dose per 4 persone prevede 800 g di castagne che vanno lessate in acqua salata
e spellate. La preparazione inizia con un soffritto a base di cipolla, carota, sedano in
olio d’oliva (dorato a fuoco molto lento); unire un fagiano a pezzetti e farlo
rosolare lentamente; aggiungere ora brodo vegetale a piccole porzioni in modo da
portare il fagiano a cottura; unire un bicchiere di vino secco ed aumentare la
fiamma in modo da avere un sugo abbastanza denso; unire le castagne lessate e
mescolare con molta cura a fuoco lento in modo da farle ben insaporire per 5’.
Servire ben caldo.
Dolce di castagne:
Lessare 2 kg di castagne in acqua con sale ed alloro. Sbucciarle e passarle ad un
passatutto grossolano; metterle al fuoco ed aggiungere ½ litro di latte, 200 g di
zucchero, un cucchiaino di cacao amaro ed amalgamare bene. Far asciugare senza
fiamma o calore ed aggiungere un pizzico di vanillina e un cucchiaio di Cognac.
Stendere il composto (a tronco o a cuore) e guarnirlo con panna dolcificata.
Strudel di castagne:
Si prepara la normale pasta per strudel e si lascia su tovagliolo infarinato; si
prepara l’impasto con il passato di 2,5 kg di castagne, cotte nel latte, con 100 g di
lardo tagliuzzato, 4 cipolle grosse pure ben tagliuzzate, un pizzico di paprica, 1 kg
di peperoncini dolci cotti e spezzettati, 12 uova intere e condendo con sale e buccia
di limone grattugiato. Si stende il tutto sulla pasta dello strudel, si arrotola e si
cuoce il tutto al forno per 1 ora in tegame ben imburrato (la dose è per 10
persone). Esistono varianti di questa ricetta che prevedono frutti vari al posto di
cipolle e peperoncini.
VALENTINA, MARIA ELISA E SERENA
Ingredienti:
ottime
castagne
(anche
se
non
necessariamente marroni) 550g
panna
liquida
freschissima
300gsavoiardi150g-1\2di latte –zucchero a velo
75g
cognac-1 bustina di vanillina (o un bastoncino di vaniglia)-una
tavoletta di cioccolata fondente 100g-poco olio di semi.
Tempo di lavorazione:40 m circa + 3 ore per tenere il dolce in
frigorifero.
Tempo di cottura: 32 m circa.
™ Lavate le castagne e, con un coltellino appuntito, eseguitevi un’incisione sulla parte
piatta. Scartate le eventuali castagne guaste; se lo scarto è notevole aggiungetene
di nuove in modo che il peso complessivo rimanga inalterato. Ponete le castagne in
una casseruola adatta al forno a microonde e versatevi sopra tanta acqua bollente
per coprirle di circa 4 dita. Chiudete quindi il recipiente, mettetelo nel forno
programmato alla massima potenza e lasciate cucinare per 10 m.
™ Trascorso questo tempo togliete il recipiente dal forno e scolate 2 o 3 castagne
(non di più) alla volta. Aiutandovi con un coltellino, sbucciatele e togliete anche la
pellicina. Via via che sono pronte, ponetele in un secondo recipiente a bordi alti.
Versatevi quindi sopra il latte freddo (se usate il bastoncino di vaniglia, unite
anch’esso), ponete il recipiente chiuso con un coperchio nel forno e programmate
questo per 10 m alla massima potenza e poi per altri 10 m a metà potenza.
Scaduto il tempo sarà opportuno che assaggiate le castagne; se vi sembrano
ancora un poco dure, prolungatene la cottura di qualche minuto.
™ A cottura ultimata, scolate le castagne e passatele al setaccio, raccogliendo il
passato in una ciotola. Se nel recipiente di cottura fosse rimasto ancora mezzo
bicchiere scarso di latte, passate anch’esso; se è di più, lasciate perdere.
Amalgamate, al passato 50g di zucchero a velo, la vanillina (se non avete già usato
il bastoncino), un bicchierino di cognac e 100g di panna montata ben soda.
™ Foderate con un foglio di carta oleata uno stampo a cupola con buco centrale e
ungete con pochissimo olio. In un piatto fondo versate mezzo bicchiere di cognac
immergetevi, inzuppandoli, savoiardi. Usando un cucchiaio, sistemate poi nello
stampo il passato di castagne, badando di non lasciare vuoti d’aria. A lavoro
ultimato, mettete il dolce in frigorifero e lasciatelo per tre ore.
™ Tagliuzzate il cioccolato e ponetelo in una ciotola. Poco prima di servire il dolce,
mettete la ciotola nel forno e lasciatevela per far sciogliere il cioccolato (1-2 m.
circa). Montate la panna restante (200g). Ponete 2 cucchiaiate di essa in una tasca
da dolci, aggiungete 25 g di zucchero a velo e il cioccolato sciolto.
™ Capovolgete lo stampo su un piatto, togliete lo stampo e la carta, versate al centro
del dolce la panna al cioccolato. Decorate infine la base del dolce con ciuffetti di
panna e servite.
UNA VERA DELIZIA!!!
BARBARA, GIULIA E ANDREA
Fra le varie attività opzionali, che
vengono svolte il mercoledì e il
venerdì pomeriggio, c’è il laboratorio
scientifico, dove si svolgono alcuni
esperimenti.
Il 26-Ottobre-2007 ho assistito ad
un esperimento che hanno svolto i
ragazzi di prima media insieme alla
professoressa
Accogli
e
alla
professoressa Armato. Ho notato
che i ragazzi di prima mostrano
molto
interesse
nell’eseguire
l’esperimento. Il gruppo classe di quel
pomeriggio è formato da 19 alunni di
cui solo cinque ragazzi ma che non
perdono l’occasione di farsi notare.
Tutti
quanti
mostrano
molto
entusiasmo
nell’eseguire
l’esperimento, ma alcuni di loro non
si applicano abbastanza nel fare i
disegni e le rispettive didascalie
delle varie fasi dell’esperimento.
Come da decalogo dell’apprendista
scienziato alla fine di un esperimento
gli alunni a turno vanno a lavare gli
strumenti utilizzati.
L’esperimento svolto in questa
giornata riguardava le soluzioni,
quindi solventi e soluti.
L’acqua non è l’unico solvente che
esiste in natura e non è in grado di
sciogliere tutte le sostanze. Per cui
vengono utilizzati due solventi con
proprietà differenti: l’acqua e la
trielina
L’esperimento prevedeva l’utilizzo dei
seguenti materiali e strumenti:
Sale da cucina;
Zucchero;
Acqua;
Olio;
Trielina;
Portaprovette;
Contagocce;
Detersivo;
8 Provette;
Propipetta e pipetta.
L’esperimento è stato eseguito in
gruppi di 4/5 alunni ciascuno.
Il procedimento seguito è:
1- Si versano 3ml di acqua nelle
prime quattro provette con la
pipetta
aiutandosi
con
la
propipetta;
2- Poi nella prima provetta si mette
una quantità di Sale da cucina,
nella seconda lo Zucchero, nella
terza il Detersivo e nella quarta
l’Olio.
3- Nelle altre quattro provette si
versano sempre 3ml però stavolta
di Trielina sempre aiutandosi con
la pipetta;
4- Poi nella seconda serie di
provette si mettono le stesse
sostanze versate nelle prime
provette cioè Sale, Zucchero,
Olio, Detersivo;
5- Messe le sostanze nelle apposite
provette si mescola tittillandole e
si aspetta per cinque minuti.
Ecco i risultati che si ottengono
seguendo l’esperimento in modo
corretto:
SOSTANZA
Sale da cucina
Zucchero
Olio
Detersivo
SI
SCIOGLIE
IN
ACQUA
SI
SI
NO
SI
SI
SCIOGLIE
IN
TRIELINA
NO
NO
SI
NO
Di seguito riportiamo le regole
importanti che gli alunni del
pomeriggio seguono per condurre un
esperimento.
DECALOGO DELL'APPRENDISTA
SCIENZIATO
Dieci punti da non dimenticare mai.
1) Non improvvisare gli esperimenti;
otterresti
risultati
poco
soddisfacenti e potresti causare
danni a te stesso e agli oggetti.
2) Organizzati bene prima di iniziare
l’esperimento: scegli un luogo
adatto, prepara con cura gli
strumenti e i materiali, studia con
attenzione il procedimento.
3) Informati sulle proprietà delle
sostanze da impiegare ed usa le
dovute precauzioni per evitare
spiacevoli conseguenze per la tua
salute e l’ambiente in cui agisci.
4) Durante gli esperimenti osserva
con attenzione l’insieme e i
particolari e registra con precisione
su una apposita scheda, che avrai
predisposto, tutto ciò che si
verifica.
5) Non interrompere un esperimento,
ma portalo a conclusione anche se
non riesce perfettamente. Potrai
sempre riprovare.
6) Terminata l’esperienza lavati le
mani con abbondante acqua
corrente.
7) Alla fine di ogni esperimento
pulisci accuratamente gli strumenti
usati.
8) Riponi sostanze e materiali
impiegati, chiudendoli in appositi
contenitori.
9) Tieni bene in ordine tutti i
materiali e gli strumenti,
suddividendoli per genere ed
etichettandone i contenitori.
10) Non scoraggiarti se l’esperimento
non riesce la prima volta. Gli errori
e le difficoltà possono anzi servirti
come stimolo per procedere con più
precisione. Anche scienziati molto
famosi hanno ripetuto più volte la
stessa esperienza prima di giungere
a risultati soddisfacenti.
E ricorda che “un esperimento è una
domanda che rivolgiamo alla Natura,
sempre pronta a darci una risposta
esatta, purché poniamo la domanda in
modo giusto, purché, cioè, prepariamo
un
esperimento
adatto.
Un
esperimento non è un gioco di
prestigio, qualcosa che ha soltanto lo
scopo di stupire, o che si esegue
semplicemente perché è bello o per
rompere la monotonia di una lezione, il
loro principale scopo è di mettervi in
grado di capire da soli quali sono le
risposte giuste alle domande che vi
porrò”.
Sir Charles Vernon Boys (scienziato,
inventore, scrittore inglese)
AUTORE: LUCA
Scuola sicura
Nella nostra scuola ogni tre mesi si
svolgono delle prove per la sicurezza
degli alunni in caso di terremoto o di
calamità ambientali che potrebbero portare
danni a persone o cose. Quando si eseguono queste prove si devono rispettare
una serie di comportamenti adeguati:
- Uscire dalle aule in fila indiana, secondo l’ordine prestabilito, e l’insegnante
deve portare fuori il registro.
- Si esce ordinatamente dall’edificio e si va nel cortile.
- L’insegnante fa l’appello.
Ma ci sono anche dei comportamenti inadeguati, che devono essere evitati.
In queste situazioni è importante:
- Non farsi prendere dal panico e cercare di uscire senza spingersi.
- L’insegnante non deve scappare.
-Non addossarsi al muro, alla cattedra oppure ripararsi sotto le
finestre.
Noi facciamo questi piani di evacuazione soprattutto perché la
nostra è una zona altamente sismica (dove ci sono forti terremoti).
Ma cos’è il terremoto?
I
terremoti
sono
vibrazioni
della
superficie
terrestre,
provocate
da
un’improvvisa liberazione di energia in
un punto profondo della crosta terrestre;
da questo punto si propagano in tutte le
direzioni una serie di onde elastiche,
dette “onde sismiche”.
Questa energia è provocata da un brusco
sfregamento fra due placche tettoniche.
I terremoti durano in genere 10-15
secondi, i più lunghi anche un minuto; il
terremoto può essere accompagnato da
rumori più forti man mano che ci si
avvicina all’epicentro.
Per saperne di più su come la scuola agisce sul fronte della
sicurezza abbiamo chiesto al prof. Righetto, responsabile
della sicurezza da quattro anni, quali sono i suoi incarichi.
Come prima cosa, ci ha detto che il suo è un incarico che gli
piace perché si lega al lavoro di geologo, infatti
uno dei maggiori pericoli è quello sismico oltre
alle fughe di gas, l’incendio, esalazione di veleni e
alluvioni.
Però ci
riferisce anche che è impegnativo perché ha lunghe schede e moduli
da compilare all’inizio dell’anno e ogni tre mesi e, se accadono
incidenti, è lui il responsabile.
Inoltre, egli ha il compito di controllare gli estintori e cambiarli se
sono scarichi, le luci di emergenza, gli idranti e revisionare il
sistema di allarme.
Per fare questi lavori, fa anche dei corsi di aggiornamento con gli
altri insegnanti perché se durante una situazione di pericolo fosse
assente, tutti gli altri docenti sarebbero responsabili dell’
incolumità degli alunni.
Il prof. Righetto in realtà è un delegato dell’ing. De Silvestri che è il vero
responsabile, ma siccome questi non può essere sempre presente, lo ha nominato
come sostituto.
Ogni fine anno, egli deve mandare al Comune una lista di strutture e macchinari
che servono a mantenere sicura la scuola.
Noi pensiamo che rispettando tutte queste importanti norme per la sicurezza
delle persone che lavorano in questa scuola, si possano evitare spiacevoli incidenti
in caso di terremoto o altre calamità.
ALESSANDRO E MASSIMILIANO
La raccolta differenziata è un sistema di raccolta che consiste nel separare i
rifiuti solidi urbani in tante parti. In Italia esistono molti comuni che si
occupano di separare rifiuti e anche qui a San Giovanni Ilarione si pratica da
alcuni anni questa raccolta in base alle seguenti tipologie.
ORGANICO
Talvolta chiamato “umido”. In discarica genera il cosiddetto biogas (metano)
che può essere utilizzato come fonte energetica. L’organico in molti comuni è
gestito in casa dai cittadini che lo riciclano attraverso il compostaggio
domestico.
VETRO
Il vetro può essere riciclato infinite volte, da un punto di vista ecologico è
meglio il riutilizzo. I componenti principali del vetro sono:sabbia, carbonato e
solfato di sodio e di potassio, dolomite.
CARTA
La carta riciclata non viene prodotta dal legno, ma utilizzando la cellulosa.
TIPI DI CARTA ADATTI ALLA RACCOLTA……
- I giornali, le riviste, i fumetti, tutta la stampa commerciale.
- Tutti gli imballaggi in cartone ondulato di qualsiasi forma o misura.
- Tutte le confezioni e gli imballaggi in cartoncino.
TIPI DI CARTA NON ADATTI ALLA RACCOLTA
- I contenitori di prodotti pericolosi,
- Carte sintetiche,
- Cartone, cartoncino e che sia stato sporcato.
PLASTICA
Virtualmente tutti i tipi di plastica sono adatti al riciclaggio.
CARI RAGAZZI…SAPETE COME CI SI COMPORTA NELL’AMBITO DELLA
RACCOLTA DIFFERENZIATA?
-Se evitiamo di gettare il vetro, il metallo, la plastica, la carta che utilizziamo
ogni giorno, ma li deponiamo negli appositi cassonetti, possiamo riciclarli e
usarli di nuovo.
-Per evitare che la pattumiera si riempia troppo in fretta, è opportuno
schiacciare i contenitori come la plastica, affinché occupino meno spazio.
-Bisogna separare i materiali e gettarli nei contenitori giusti.
GIADA, DANIA, JESSICA
Lo sapevate cosa può fare
un semplice tappo di
bottiglia?? Di sicuro per
noi
è
un
oggetto
insignificante,
ma
per
molte persone malate di
cancro (anche di età
pediatrica) può aiutarle a vivere al meglio la loro vita, nonostante le loro gravi
condizioni.
Molte persone disponibili ad aiutare gli altri, nel 2004 rifacendosi ad un’
esperienza simile che da alcuni anni è attiva a Pordenone, si sono impegnate a
creare un’ associazione tesa a migliorare la vita di questi malati, grazie
appunto a dei semplici tappi di plastica. L’ iniziativa un po’ alla volta
ha coinvolto, sfidando lo scetticismo di molti, tantissime
parrocchie, scuole e persone singole. Così, tappo dopo tappo se
ne sono raccolti 644 quintali, di seguito trasportati alle fabbriche
dove viene dato avvio alla prima fase di riciclaggio in cui i tappi
vengono utilizzati per la produzione di vari oggetti. Come mai solo i
tappi di plastica e non le bottiglie?? Perché i primi sono fatti di plastiche
particolari di maggior pregio, quindi di più alto valore economico. Si possono
raccogliere anche tappi di detersivi, dei pennarelli, contenitori del giochino dell’
uovo kinder, il tappino rosso della colla vinavil, il contenitore del Nesquik e il
coperchio della nutella.
Il ricavato economico naturalmente va in beneficenza all’ associazione “Via di
Natale” che ad Aviano, presso il Centro di Ricevimento Oncologico (CRO) ha
costruito, e attualmente gestisce, una struttura per l’ ospitalità di ammalati e
famigliari in cura, oltre che un Hospice per il ricovero dei malati oncologici
terminali. Quindi ecco i due considerevoli significati dell’ iniziativa: da una
parte i fondi che vanno ad un importante ente benefico e di solidarietà, dall’
altra un interessante “differenziamento” nell’ ambito della raccolta differenziata
e del riciclaggio.
Per concludere, anche nel nostro piccolo, possiamo collaborare con questa
iniziativa per aiutare le persone in difficoltà con un semplice gesto che
apparentemente può sembrare inutile, ma sicuramente per molti non lo è.
-
I TAPPI DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA CHE CONTENGONO LE BIBITE
I TAPPI DEI BOTTIGLIONI DEI DETERSIVI
I CONTENITORI DEL GIOCHINO DELL’ OVETTO KINDER
I TAPPI DEI PENNARELLI
I TAPPI DELLE BOTTIGLIE DI PLASTICA DEL LATTE
I CONTENITORI DI RULLINI FOTOGRAFICI
IL TAPPINO ROSSO DELLA COLLAVINAVIL
I TAPPI DEI CONTENITORI DI PLASTICA DI SOSTANZE DETERGENTI A SPRUZZO
IL CONTENITORE DEL NESQUIK
IL COPERCHIO DELLA NUTELLA
CHIARA E SERENA
La notte dello scorso nove settembre nessun alunno della classe
1^A dormì: il “tragico” giorno era arrivato, cominciava la scuola.
Nel cortile della media “Mario Marcazzan” tutti i nuovi alunni
cercavano disperatamente i propri vecchi compagni ed erano in
preda all’agitazione per quel mondo sconosciuto che si apriva
davanti a loro.
Era una paura inutile: dopo un paio di giorni, i ragazzi diventarono
amici e formarono un gruppo unito. I professori furono molto gentili e
disponibili con la classe, forse perché comprendevano la forte tensione del
primo giorno di scuola.
All’inizio tutti gli alunni avevano dei voti alti, ma
purtroppo, si sono abbassati di brutto; sicuramente il
motivo è basato sul fatto che ci vuole molto più
impegno di quello che effettivamente ci mettiamo.
Nella nuova scuola portiamo una cartella più
pesante perché alle Scuole Elementari avevamo
solo due materie al giorno, mentre alle Medie di
solito
abbiamo
cinque
materie
diverse.
Pensandoci, forse è meglio così perché il tempo
passa più velocemente e ci si annoia meno, si
riesce a mantenere la concentrazione più a lungo
e gli argomenti si fissano meglio nella memoria.
Tutto sommato, è stato un buon inizio.
GLI ALUNNI DELLA 1^ A.
“La scuola media è diversa da quella elementare perché ci sono materie nuove
come l’artistica e la tecnica con le loro aule, sempre
pulite e ordinate grazie alle bidelle. Mi piace in particolare
perché ci sono i professori che ci aiutano ad andare
avanti nella nostra vita, soprattutto se studiamo! Io però
la pensavo diversa, me la immaginavo, infatti, più
noiosa. E poi l’ incubo di tutti i ragazzi… lo zaino sempre
più pesante, ogni giorno che passa, sempre di più, di più,
di più………
Però io sono sempre del parere che ci si diverta molto di più
qui alle scuole medie che alle elementari.!!!!”
MARIA 1^B
“Un mese è già passato sui nuovi banchi e anche per noi, nuovi alunni
sono già arrivate tante sorprese e tante emozioni. La scuola
media è molto bella e interessante. Si studiano e si
approfondiscono gli argomenti imparati e si studia anche
una nuova lingua. Alla scuola media, infatti, si impara il
francese e la tecnica, altra nuova disciplina per noi nuovi
arrivati. Altra cosa dagli alunni molto gradita è la scuola
molto grande e la possibilità di sgranchirsi le gambe
durante gli spostamenti da un’ aula all’altra. Ci sono l’aula
di musica, un paradiso nel profondo seminterrato, l’ aula di
informatica, un angolo di tecnologia nella scuola, l’aula di
artistica, il paese delle meraviglie, la biblioteca, il carcere degli svogliati
la palestra, la tortura di molti e l’aula magna con la sua
maestosità e una tv da discarica e molte altre. La scuola
dispone anche di un piccolo cinema, un mini laboratorio e
ben due aule proibite: l’archivio e la sala insegnanti. La
stanza più temuta è però l’ aula del preside, conosciuta
come il tribunale. L’ angolo però più misterioso è l’armadio
delle meraviglie posto in aula di artistica. Altra cosa bella
nella scuola è il distributore di bibite. Alle medie si fanno
inoltre uscite molto interessanti, anche di più giorni, ma come
in ogni luogo c’è un regolamento da rispettare, com’ è giusto
che ci sia. Ogni alunno è inoltre provvisto di un libretto
personale dove è scritto il regolamento, vengono registrati i
voti, giustificate le assenze e scritte le comunicazioni tra
scuola e famiglia.
A noi di I^ B piace molto la nuova scuola per tutte le cose che ha e che ci
offre!”
ISABELLA I^B
“Sono uno studente come gli altri, sto per andare per il primo giorno alle medie
e mi sento il cuore battere! Quando è arrivato in classe il professore, non mi
sentivo più il fiato, non conoscevo nessuno… Ma adesso che mi sono
ambientato, parlo con tutti i miei amici, li conosco meglio, li faccio ridere e mi
diverto davvero tanto!
Con la scuola non è che va tanto bene, ma io ci credo e vado avanti. Dovete
crederci tutti ragazzi!!!”
RAMI I^B
Il giorno 31 Ottobre 07 i nostri amici di classe 2C sono andati in gita a San Moro con
le professoresse Bevilacqua Annamaria, De Grandi Alessandra e il professore Montini
Marcello. I ragazzi sono partiti alle 9.00 entusiasti con il pulmino del Comune e sono
arrivati circa alle 10.15 a San Mauro di Saline. Da lì è iniziato il cammino …
VALENTINA: “La strada era molto dura, con un sole caldo che
annunciava il finire dell’estate e l’inizio di una nuova stagione
che regala emozioni. C’erano le strade infangate dalle piogge
che si erano abbattute nei giorni precedenti, ma con tanto
coraggio le attraversammo senza cadere, i nostri compagni più
simpatici ci andavano dentro per far divertire sia i professori
che gli amici.”
LEANDRA: “Ci circondava la natura in cambiamento ed era una
cosa fantastica … La prof. ci aveva detto di osservare bene i
colori autunnali e abbiamo fatto bene ad eseguire il compito
perché non immaginavamo che si potessero vedere così tante
sfumature di giallo, arancione, rosso, marrone e qualche verde …”
NICOLE:”Ci siamo divertiti a buttarci a vicenda nelle pozzanghere di fango, cosi ci
siamo sporcati le scarpe e i pantaloni giusto …giusto per far piacere alla nostre
mamme!!!”
I nostri amici dopo una lunga camminata sono arrivati alla chiesa, ma prima si sono
“sbranati” dei buoni panini.
VALENTINA: “Finalmente entrammo nel sentiero ombroso con i riflessi del sole che ci
portavano alla chiesa dell’eremo chiamata così perché costruita da San Mauro, che
decise di fare una vita da eremita.”
EVA: “La collina dove era situata la chiesa, era ricoperta da pini. Prima di arrivare
davanti alla chiesa c’era un sentiero da percorrere che si chiamava “ Sentiero della
Salute”; circa ogni dieci metri, c’erano dei pannelli stradali dove c’erano tutti gli
esercizi per fare riscaldamento. Arrivati davanti alla chiesa si vedeva un panorama
magnifico”
ANDREA: “All’interno della chiesa c’erano molte pitture, la più bella era quella
dell’Ultima Cena in cui era raffigurato Gesù con gli apostoli
Invece, altre pitture non erano visibili perché erano state
ricoperte di malta!”
NICOLE: “E’ stato bello vedere anche due cavalli
bianchi e una mia amica è riuscita ad accarezzarli.
Mi sono divertita un sacco.”
EMILY:”Quel giorno abbiamo visto posti
meravigliosi, ci siamo divertiti e di quella gita
abbiamo conservato un bel ricordo.”
ILARIA: “Beh questa gita, per me non è da
dimenticare, perché mi è piaciuta molto per i
suoi colori e per la sua natura senza opere
dell’uomo che la distruggono. E per questo, lo
rifarei con la mia classe, con le mie migliori
amiche e un giorno mi piacerebbe andarci
anche con la mia famiglia.”
SILVIA & MARTINA
Nel 1691, nasce un curioso veicolo a due
ruote, costruito dal francese Ozanam, che
richiama la moderna bicicletta. Ha due ruote
una piccola e una grande, sormontata da un
rozzo telaio con un sedile posto in alto, con
vicino un tozzo manubrio fisso. Un secolo
dopo appare il "celerifero" (o velocifero),
costruito da Mede de Sivrac. Il movimento si
ottiene spingendo a terra o con il piede
sinistro o con il destro, percorrendo
brevissimi tratti con i piedi sollevati.
Fu così battezzato veloci-pede (veloce con il
piede)
Nel 1816, il barone Karl Friedick Drais costruisce quella che già appare
simile alla moderna bicicletta. Su un telaio di legno ci sono due ruote uguali,
un manubrio snodabile sulla prima ruota, mentre sulla seconda un sedile in
legno: é la DRAISINA.
Di modelli "draisienne" (in italiano “draisina”) nel corso del secolo ne
appaiono moltissimi, sempre con alcuni perfezionamenti, ma uno in particolare
é quello con il telaio in acciaio costruito da un meccanico inglese di nome Birch.
Da questo momento lo si chiama bi-ciclos, dal greco “bi” e “kri-kos” =
doppio cerchio.
Pensare di aggiungere i pedali sembrava inutile, perchè si riteneva
impossibile mantenere l'equilibrio.
Le tappe successive portano la bicicletta al modello definitivo, quando nel
1855 Michaux aggiunge i pedali; nel 1868 due
meccanici, Guilmet e Mayer, inventano la
trasmissione a catena e nel 1869 Surinay aggiunge
al mozzo delle ruote i cuscinetti a sfere. Infine, per
eliminare i contraccolpi delle ruote della Draisina
regalata al figlio, Dunlop (che di mestiere fa il
veterinario) studia la situazione, poi il 7 dicembre
1888, sperimenta la camera d'aria al posto delle
rigide gomme piene; nasce così il pneumatico.
Dunlop, vista la sorprendente scorrevolezza che
la sua invenzione procura alla bicicletta, propone
ad una squadra di ciclisti inglesi di montare le "sue
gomme". Ovvio dire che la squadra vinse la gara, il
pneumatico ebbe un successo strepitoso ed
altrettanto é ovvio che Dunlop non si dedicò più
alla veterinaria, ma a costruire stabilimenti.
E' l'inizio del vero ciclismo agonistico, anche se già esistevano numerose
gare, che potremmo chiamare sfide, di pionieri della bicicletta chiamati ora
ciclisti.
La prima gara a grande partecipazione è quella nel 1865: il Gran Premio di
Amiens. Gli anni che seguono sono densi di gare un po' ovunque. Nel 1869
viene fondata la prima società ciclistica della
storia, il Velo Club Parisien. Nello stesso
anno, 1869, vennero organizzate moltissime
altre gare, ma tre in particolare, con una
grande partecipazione di tifosi perchè questa
volta su strada. In Francia si corre la ParigiRouen, mentre in Inghilterra la LondraBrighton. Pochi mesi dopo, organizzata dal
Club parigino, si corre la Tolosa-CaramanTolosa. In Italia, imitando la nuova svolta
data dai parigini, la prima gara sempre su
strada viene organizzata l'anno dopo, nel
1870, con la Firenze-Pistoia, non sempre
ripetuta, così da perdere il primato della
prima classica corsa in linea, che invece
conquista la Milano-Torino pur battezzata nel
1876.
Gli sportivi della bicicletta in Italia aumentano un po' ovunque e a Pavia,
viene fondata nel 1875 l' Unione Velocipedistica Italiana. Nel 1881 i Veloclub
cittadini e i soci sono tanti, abbastanza per organizzare il primo Campionato
Nazionale su Strada.
In Francia nascono due classiche nel 1896: la Parigi-Rubaix e la Parigi
Tours.
In Italia arriviamo al 1900, quando gli atleti volendo partecipare alle grandi
famose gare che si svolgono all'estero, costituiscono l'Unione Ciclistica
Internazionale.
Infatti, in Francia dalle gare in linea, si sta mettendo in cantiere una grande
corsa a tappe: Il TOUR de FRANCE. Viene disputato per la prima volta nel
1903, e a vincerlo è proprio un italiano, di venti anni, MAURIZIO GARIN. Un
Trionfo!
In pochi anni questo successo italiano fa diffondere velocemente la
bicicletta; si arriva così a varare il Giro di Lombardia nel 1905, la Milano Sanremo nel 1907 ed infine il GIRO d'ITALIA nel 1909.
Nel 1921, venne organizzato il primo Campionato Mondiale su Strada a
Copenaghen, riservato solo ai dilettanti.
Il ciclismo è uno sport che consiste nel gareggiare correndo su una bicicletta.
Le prime competizioni in bicicletta si sono
sviluppate a partire dal XIX secolo. Il
ciclismo è da considerarsi uno degli sport
più popolari del mondo, fu il primo a
diffondersi internazionalmente. Le gare di
ciclismo su strada si dividono in due
tipologie, corse di un giorno e a tappe.
L’Unione Ciclistica Internazionale ha deciso
nel 1989 di riunire le principali corse di un
giorno nella COPPA DEL MONDO.
Le corse di un giorno più famose, chiamate
“classiche”, sono la Milano – Sanremo, che
si corre a fine marzo, il Giro della Fiandre, la Parigi - Rubaix, la Liegi -Bastone
che si corre in aprile. Infine si svolge ogni anno in una nazionale diversa,
all’inizio di ottobre, il Campionato del mondo di ciclismo su strada.
Esistono comunque anche gare a tappe che durano più giorni, i giri. Tra quelli
più famosi ci sono il “Tour de France” e il Giro
d’ Italia. Il giro di Francia è la più famosa gara
ciclistica del mondo. Si svolge nel mese di
luglio ed è diviso in una ventina di tappe.
Durante la gara, il ciclista, primo in classifica
generale, indossa una maglia gialla dal colore
della carta del giornale che organizzò il primo
giro di Francia.
Tra i
ciclisti italiani di
maggiore successo si ricordano: FAUSTO
COPPI, GINO BARTALI, FRANCESCO MOSER E
MARCO PANTANI.
NICOLA E GIORGIO
IL DOPING
Il doping è il consumo di sostanze o medicinali con
lo
scopo
di
aumentare
artificialmente
il
rendimento fisico, consuetudine seguita fin
dall’antichità.
Nel 1886, durante la corsa ciclistica Bordeaux Parigi, si ebbe il primo decesso per doping.
Negli anni ‘60 del ‘900 ci furono diversi casi di
morte per doping, portando all’attenzione di un
pubblico sempre più vasto le gravi conseguenze
dell’abuso di queste sostanze
Nonostante i controlli, l’uso di sostanze e terapie
dopanti
è
diffuso
non
solo
nello
sport
professionista, ma anche in quello dilettantistico,
perfino amatoriale.
Nell’ultimi anni, in Italia e in altri paesi, il doping è
diventato un reato, sotto la fattispecie della frode sportiva.
È punibile sia l’atleta che fa uso di sostanze dopanti, sia il medico che le
prescrive o somministra, sia chi fa commercio dei farmaci vietati.
Ciascun composto dopante ha un’ azione specifica, ma come tutti i farmaci
possono provocare effetti collaterali anche su individui sani.
Ad esempio, alcune sostanze che alleviano le fatiche atletiche producono una
ipertermia dell’organismo, cioè un rialzo della temperature corporee.
Il controllo anti-doping vero e proprio sulle competenze e sulle attività sportive
spetta ad alcuni laboratori accreditati dal Comitato Internazionale Olimpico
(CIO).
La lista delle sostanze biologicamente attive che circolano negli spogliatoi e
nelle palestre è molto lunga.
Si possono raggruppare tre categorie principali:
- i farmaci non vietati per il doping, ma utilizzati per scopi diversi da quelli
autorizzati;
- i farmaci vietati per doping;
- gli integratori, ossia tutti quei prodotti che servono a reintegrare eventuali
perdite di macro e micronutrienti (sali, aminoacidi, vitamine).
Tra i farmaci vietati per doping, la Eritropoietina e i suoi derivati, gli
anabolizzanti e gli stimolanti.
ALBERTO, JACOPO, ELIA
Poco tempo fa la nostra nazionale femminile
di pallavolo dopo dure prove è riuscita
inaspettatamente a vincere il titolo di
campionesse d’Europa. La favorita era senza
dubbio la Russia, che noi però abbiamo
battuto 2 volte consecutive senza lasciar loro
nemmeno un set. Dopo una lunga serie di
partite contro varie squadre europee la
nazionale di Barbolini si è trovata a disputare
la finale con un osso veramente duro: la
Serbia. La scelta è stata difficile ma in campo
sono scese in sette: il capitano Leo lo bianco
era affiancata dai laterali, Del Core e Secolo,
dai centrali Barazza e Gioli, dal nostro libero Cardullo , e dal nostro inconfondibile
opposto, premiata come miglior giocatrice, Taymaris Aguero. Oltre al premio
europeo sono state premiate individualmente tre nostre giocatrici. Paola Cardullo è
stata “incoronata” a miglior libero del torneo, Simona Barazza a miglior muro e
come citato prima Tay Aguero è stata la “best player” del campionato. Però per
capire meglio come si svolge una partita bisogna imparare per prima cosa le regole
fondamentali del gioco.
La pallavolo è uno sport di squadra e una partita è disputata tra due squadre
composte da un massimo di 12 giocatori ciascuna: sei giocatori titolari che entrano
in campo all’ inizio del primo set (tempo) e sei riserve sedute in panchina per
eventuali sostituzioni.
A ogni squadra si aggiudica un punto quando il pallone cade nel campo della squadra
avversaria, oppure quando i giocatori di quest’ultima lo fanno cadere a terra al di
fuori del campo. Il campo di gioco misura 18 per 9m d è diviso in due da una rete,
che può essere posizionata a varie altezze a seconda dei campionati. Ogni squadra
può vincere la partita aggiudicandosi 3 set. Un set si conquista a 25 punti con uno
scarto di almeno 2 sull’ avversario (per esempio 25-23;26-24;27-25…). Nei casi si
debba giocare il quinto set per una situazione di parità (2-2) questo si conquista a
15 punti sempre con uno scarto di almeno 2 punti (es.15-13;16-14 ecc).
Anche nel nostro paese ci sono varie squadre di pallavolo. La nostra società si
chiama Pink volley; le ragazzine più piccole cominciano ad entrare nel mondo della
pallavolo con i corsi di minivolley. Nel minivolley si imparano le tecniche
fondamentali e le regole del gioco, poi quando si comincia a diventare più esperte si
entra nelle squadre giovanili e poi successivamente in 3^- 2^-1^ divisione.sono
poche le ragazze che riescono ad andare avanti con le divisioni, nella cartiera
pallavolistica. A S. Giovanni Ilarione attualmente oltre al minivolley ci sono tre
squadre giovanili: l’under 14,16 e 18 e la prima divisione. Se si vuole proseguire a
livelli più elevati invece si deve andare nelle grandi città come Vicenza e Verona. In
conclusione si può affermare che la pallavolo è un gioco molto bello ed
entusiasmante capace
di far divertire atleti e
simpatizzanti
ma
rimane sempre e solo
un gioco in cui poche
persone riescono con
molti
sacrifici
ad
arrivare in alto. Quindi
è meglio non riporre le
proprie speranze solo
nella riuscita sportiva,
ma
limitarci
al
divertimento perché in
un gioco se non ci si
diverte non è più un
gioco.
ILARIA, LUCIA E
FIORENZA
I Finley…
Vi piacciono i Finley?
Sono un gruppo che arriva da Milano, Ste, Pedro, Ka e Dani tutti e quattro della classe
1985. Dopo un anno vissuto a folle velocità rieccoli con un nuovo CD “Adrenalina” e un
lungo tour. I Finley hanno deciso di intitolarlo così perché è stata la prima cosa che gli è
venuta in mente pensando alle sensazioni provate sul palco.
….ADRENALINA…
Eh....eh...….
Cerco un'alternativa che
dia una scossa alla mia normalità
L'abitudine mi soffoca
non ce la faccio più......
La mia testa se ne và........woooooooooo
Mai nessuno capirà
questa è una emergenza
Ho bisogno di una scarica
da 9000 volt.....
Soffro di dipendenza
da una strana sostanza....
io non posso star senza...
la mia dose di adrenalina
E va,wooooooooooo......
one,two,three,four-.....
La mia testa se ne và........wooooooooooo
eh.....eh
Io non riesco a capire....
quello che mi succede....
sento il cuore che batte,
sento il cuore che batte......
Io non riesco a capire....
quello che mi succede....
sento il cuore che batte......
sento il cuore che batte......
Soffro di dipendenza
da una strana sostanza....
io non posso star senza...
la mia dose di adrenalina
Soffro di dipendenza
da una strana sostanza....
io non posso star senza...
la mia dose di adrenalina…..
Io non riesco a capire....
quello che mi succede....
sento il cuore che batte,
sento il cuore che batte......
Prima o poi so' che impazzirò
perchè ne voglio sempre,sempre di più
Sono fatto per rischiare per non accontentarmi
mai.......
E va, wooooooooooo......
La mia testa se ne và........woooooooooo
Questa canzone è stata un successo, soprattutto per i ragazzi della nostra età.
Nell’ultimo album ci sono pezzi come “Qualcosa che non va” e “Niente da perdere”
dove i Finley hanno parlato di chi non gli ha mai dato una mano e non ha creduto in
loro. Nelle loro canzoni hanno voluto dare risalto a valori che si stanno perdendo come
la famiglia e i genitori. I Finley, secondo noi, hanno riscosso successo non solo per le
loro bellissime canzoni, ma anche per il loro aspetto e per la loro sincerità verso il
pubblico. Il loro debutto è stato fantastico anche perché grazie alla loro collaborazione
hanno saputo ottenere un grande equilibrio senza mai litigare. Hanno iniziato la loro
carriera all’età di 18 anni e speriamo che non finiscano mai.
Sono fantastici!!!!!!!!!!!!
FRANCESCA, ELISA E FRANCESCA
LA MUSICA PUNK
Il punk rock è il nome di uno stile di musica rock, che ha avuto il suo apice fra il 1976 e il
1979, ed è il genere principale sostenuto dai punk, comprendendo molti sottogeneri.
Tra i suoi principali esponenti figurano gruppi inglesi come Sex Pistols, Damned, Clash e
Stranglers, e americani come Ramones, Dead Boys e Johnny Thunders & the
Heartbreakers.
Le origini di questo genere musicale sono da ricercarsi nel Rock di Detroit della fine degli
anni Sessanta, quando gruppi come Mc5 e, soprattutto, gli Stooges svilupparono forme
musicali che abbandonavano le convenzioni tecniche del rock "classico" per forme
espressive basate principalmente sull'impatto sonoro, ma anche nel proto-punk corrente
musicale, riconosciuta come tale solo dopo il periodo punk, che includeva gruppi come New
York Dolls, The Stooges, Television, Patti Smith, che avevano riscontrato il sound punk o
simile, ancora prima della prima ondata di punk ovvero il punk 77.
Il punk per i puristi e storici del rock, è il Punk 77, che comprendeva tra i britannici: Sex
Pistols, Clash, The Damned, Buzzcocks, The Vibrators ecc. Ma anche gli americani
Ramones, Dead Boys, The Stooges, New York Dolls, questi ultimi più frequentemente
indicati come proto-punk. Tuttavia il punk rock come lo conosciamo oggi è frutto di varie
influenze tratte anche dal pop e dal rock di stampo tradizionale. Ne derivano bands come
Green Day, The Offspring, blink-182, Lagwagon, NOFX, ed i Pennywise. Nel 1977 uscì un
album fondamentale: Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols. L'album conteneva il
vero e proprio inno Anarchy in the U.K. (uscito nel novembre del 1976 come singolo). Lo
storico album però fu preceduto dagli americani Ramones, che esordirono nel 1976 col
primo album omonimo.
TRA I GRUPPI CHE CONTINUANO IL FILONE PUNK OGGI TROVIAMO:
I Tokio Hotel sono una band tedesca, ma cantano in inglese; il gruppo è formato 4
persone: Bill Kaulitz, cantante e leader carismatico del gruppo, Tom Kaulitz, chitarrista
nonché fratello gemello di Bill, Georg Listing al basso e Gustav Schafer alla batteria.
Sono giovanissimi e le loro date di nascita sono comprese tra il 1987 e 1989.
In poco tempo hanno scalato le classifiche di tutte Europa e ora sono pronti per conquistare
l’America… L’ultimo loro album uscito nel 2007 intitolato “Scream” è quello che senz’altro
ha avuto più successo.
Ma non è l’unico…difatti i Tokio Hotel hanno pubblicato in passato altri due album: “Schrei”
nel 2005 e “Zimmer 483” sempre del 2007.
La canzone che ha conquistato l’Italia e che ha mandato in delirio ragazzi e ragazze è stata
“Monsoon”; pensate che hanno persino vinto il premio digital al Festivalbar 2007…sono
stati cliccati più di 29000 volte!!!
PERCHE’ SI CHIAMANO TOKIO HOTEL??
Questa domanda l’abbiamo sentita porre da molte persone ormai!!! Il nome Tokio Hotel è
nato proprio a Tokio: il loro primo e grande successo l’hanno riscosso proprio là, è proprio
per questo che si chiamano così e “hotel” è dovuto ai loro spostamenti da un hotel
all’altro!!
Prima di diventare famosi, i Tokio Hotel cantavano ai matrimoni! CHE SCANDALO!!!
Forse non sapevate anche che a trasmettere loro la passione per la musica è stato il
secondo marito della madre di uno dei componenti!
Nella musica e nei testi dei Tokio Hotel si nota un’influenza punk rock, le canzoni trattano
temi molto importanti che fanno riferimento alle esperienze difficili della vita: il divorzio, la
vita dopo la morte, l’adolescenza, i sogni, il suicidio, la speranza,le delusioni amorose, e la
solitudine.
To wait= aspettare
È un verbo regolare,
generalmente
seguito dall’avverbio
FOR e dal
complemento
oggetto ( I am
waiting for you).
Seguito da diverse
preposizioni, assume
significati diversi. Per
esempio: to wait
behind= rimanere,
fermarsi
To wait on=servire
qc.di tutto punto.
To wait out=
apettare con calma,
pazientare
To wait up=
aspettare qc.alzati
I‘m staring at a broken door,
There’s nothing left here anymore,
My room is cold,
I’ve been waiting here so long,
Another moment seems to ‘ve come,
I see the dark clouds coming up again.
CHORUS
Running through the monsoon,
Beyond the world,
To the end of time,
Where the rain won’t hurt
Fighting the storm,
Into the blue,
And when I lose myself I think of you,
Toghether we’ll be running somewhere new...
Through the monsoon
Just me and you.
A half moon’s fading from my sight,
I see your vision in its light.
But now it’s gone and left me so alone
I know I have to find you now,
Can hear your name, I don’t know how.
Why can’t we make this darkness feel like home?
Beyond= al di la di/oltre
Come proposizione si usa
in diversi modi di dire per
esempio:
beyond belief= incredibile
they live beyond their
means=vivono al di sopra
delle loro possibilità.
Come sostantivo, può
indicare l’aldilà; she
heard voices from
beyond= sentiva voci
dall’aldilà.
To stare= fissare,
guardare fissamente
(spesso in senso
negativo).
È un verbo regolare
quindi al passato e al
participio passato prende
il suffisso –ED.
Può essere utilizzato in
alcuni modi di dire, come
per esempio:
to stare someone up and
down=squadrare qc.
Dalla testa ia piedi
to stare someone into
silence= imporre silenzio
a qc.
Un sinonimo in inglese è
il verbo to GAZE sempre
regolare che però in
genere sottintende che
chi guarda prova
ammirazione o piacere.
To feel-felt-felt= sentire (sia
col tatto sia provare
sensazioni o sentimenti)
Not to feel oneself= non
sentirsi bene
To feel like + ing= avere
voglia di fare qc. (I don’t feel
like dancing tonight= stasera
non ho voglia di ballare)
To feel tired/ill/happy=sentirsi
stanco/malato felice
CHORUS
Running through the monsoon,
Beyond the world,
To the end of time,
Where the rain won’t hurt
Facing the storm,
Into the blue,
And I lose myself I think of you,
Together we’ll be running somewhere new...
And nothing can hold me back
From you.
I’m fighting all this power,
Coming in my way
Let it take me straight to you,
I’ll be running night and day.
I’ll be with you soon...
Just me and you.
We’ll be there soon...
So soon.
CHORUS
Running through the monsoon,
Beyond the world,
To the end of time,
Where the rain won’t hurt
Fighting the storm
Into the blue,
And when I lose myself I think of you,
Together we’ll be running somewhere new...
And nothing can hold me back from you.
Through the monsoon.
Through the monsoon.
Just me and you.
Through the monsoon.
Just me and you.
DANIA, GIADA,
JESSICA
Il suo nome completo sarebbe
Zachary David Alexander Efron ed
è nato il 16 Ottobre del 1987 a
San Luis Obispo, in California.
La sua carriera di attore-cantante
è iniziata quando aveva solo 11
anni, ma è diventato subito l’idolo
delle ragazze!
Dal 2002 ha ottenuto ruoli sempre
più importanti, ma il grande
successo è arrivato nel 2006 con
High School Musical, film che lo ha
fatto diventare famoso in tutto il
mondo. Attualmente ha appena
terminato di girare High School
Musical 2 e “Hairspray” accanto a
John Travolta. Nel film “High
School Musical” è Troy, un ragazzo
simpatico, coraggioso e corteggiato, nella realtà è romantico,
passionale, impulsivo e sognatore! Ha un animo idealista e gentile e
crede nel vero amore! Il suo grande sogno è proprio quello di
trovare una persona con cui costruire un rapporto serio.
Dice di essere single e di non amare né Ashley né Vanessa, sue
colleghe. Afferma inoltre che a lui piace mandare sms ed e-mail
romantiche e che si sta dando da fare per trovare una
ragazza:quindi dateci dentro!!!!
W ZAC EFRON....W ZAC EFRON...W ZAC EFRON..!!!!
IL RICAMO
Il ricamo è una tecnica utilizzata per decorare qualunque tipo di
tessuto. Molte persone utilizzano il ricamo per decorare bavaglini,
cuscini, tovaglie, lenzuola, centrini ecc…
Si utilizza un ago e un filo abbastanza spesso per evidenziare il
volume delle immagini e di qualunque altra cosa. Si possono
trovare in tanti negozi. Il ricamo è molto divertente nei momenti liberi perché è
un passatempo in cui si realizzano diverse cose e immagini.
Ora descriviamo diversi punti:
PUNTO CROCE:
Ē il più comune dei punti a fili contati e si usa per
ricoprire ampie superfici di tessuto.
Si esegue da sinistra verso destra, prendendo
sempre lo stesso numero di fili per ogni lato della
croce.
Nel
primo
giro,
inserire
l’ago
verticalmente, dall’alto verso il basso, nel
tessuto, eseguendo piccoli punti obliqui tutti nella
stessa direzione.
Nel secondo giro, da destra verso sinistra,
tornare sui punti precedenti, inserendo sempre
l’ago verticalmente dall’ alto verso il basso e
formando così le croci.
PUNTO VAPORE:
Si usa per ricamare fiorellini e piccoli motivi in
rilievo.
Puntare l’ago da destra verso sinistra nel punto in cui eseguire il punto, formando un
piccolo indietro senza uscire completamente con l’ago dal tessuto.
Avvolgere più volte il filo intorno alla punta dell’ ago.
Uscire completamente con l’ago dal tessuto e, aiutandosi con l’unghia tirare la gugliata
facendo in modo che il filo avvolto rimanga sul tessuto.
Puntare nuovamente l’ago nel punto da cui era uscito e portarlo sul rovescio del tessuto.
PUNTO CATENELLA:
Si usa per disegnare motivi semplici o per contornare motivi già ricamati di grandi
dimensioni.
Procedendo da destra verso sinistra uscire con l’ago sul diritto del lavoro, rientrare con
l’ago nel punto di inizio tenendo il filo ad anello e far uscire l’ago alcuni fili più a sinistra,
all’interno dell’anello formato dalla gugliata. Estrarre l’ago senza tirare il filo.
PUNTO PIENO:
E un punto piatto messo in rilievo da un’imbottitura.
Passare una filza lungo il contorno da ricamare.
Riempire la zona delimitata con altre filze aventi una direzione contraria alla direzione finale
del punto.
Coprire la zona preparata con punti uguali, vicini e mantenendo sempre la stessa tensione
del filo. Per eseguire pallini piccoli, potete passare la filza solo lungo i contorni poi eseguire
il punto pieno: per pallini particolarmente in rilievo, eseguite dapprima un punto pieno in
senso contrario alla direzione finale del punto, poi seguite il punto pieno che coprirà
l’imbottitura. Nel caso del punto piatto realizzare il punto pieno senza l’ imbottitura.
ANDREA, BARBARA e GIULIA
ELIA
LUCA, ALESSANDRO, MASSIMILIANO
GIULIA & ILARIA
La bellezza è una qualità delle cose percepite che suscitano piacevoli
sensazioni che attribuiamo a oggetti, animali e persone; ma essa nel corso
della storia cambia in ogni periodo e c’è un’idea di bellezza diversa.
EGIZI: importavano dall’ Oriente oli essenziali e minerali utili
alla produzione di unguenti e profumi. L’uso di questi unguenti
fu poi adottato anche da altri popoli del Mediterraneo. Anche la
cosmesi ebbe una grande diffusione tra uomini e donne. L’
antimonio fu la materia prima del bistro per far risaltare gli
occhi sottolineando le ciglia e sopracciglia, e l’henné per far
risaltare le unghie.
GRECI: l’idea di bellezza dell’uomo greco era la perfezione
fisica. La loro teoria era: “un corpo è bello quando ogni sua
parte ha una dimensione proporzionata alla figura intera”. Oli profumati di
rosa, gelsomino e nardo vengono usati da uomini e donne per ungere corpi e
capelli.
ROMANI: molto importanti per i romani sono i costumi. Si pubblicavano
anche in quell’ epoca manuali di bellezza. Le romane usavano anche creme
depilatorie e a base di olio, resine, ecc. e si tingevano i capelli di rosso acceso
se li avevano scuri. L’epoca romana è famosa per i suoi bagni di latte che
rendevano la pelle liscia e bianca.
MEDIOEVO:nel Medioevo si usava l’acido per lucidare i capelli. Si
ripropongono manuali di bellezza che suggeriscono alle donne come rendere
candido e liscio il viso, biondi i capelli e bianchi i denti (ad esempio con la
salvia).
RINASCIMENTO: nel Rinascimento viene scritto da un italiano il primo
trattato di cosmetologia dell’ Occidente. Gli italiani sono i primi profumieri
grazie alle sostanze orientali.
600/700: è l’epoca delle teste incipriate, dei finti nei sul viso,
spalle e decolleté. Si usa addirittura l’azzurro per sottolineare le
vene. Inizia il commercio delle trousses che contengono matite
per labbra, nei finti, belletti bianchi e rossi.
ANNI ’30: prevale una relativa sobrietà di costumi. I capelli
sono tagliati alla garçon. Abiti lunghi, corti con pizzo fino al
ginocchio e sottoabiti. Si assiste allo sviluppo dello spettacolo e
delle passerelle come oggi.
OGGI: una donna è bella quando è alta, giovane e snella. A causa
di quest’ultimo modello estetico nel mondo delle ragazze prevale il
problema dell’ anoressia e della bulimia.
CHIARA, SERENA E GIULIA
CRUCIVERBA
1
2
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5
6
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ORIZZONTALI
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VERTICALI
4
In ogni paese ce ne' una
1
Morì a Sant' Elena nel 1821
5
Lo stato ad ovest della Spagna
2
Precede il tuono
6
La usi per scrivere
3
Le chips inglesi
8
Animale che si può cavalcare
7
Il mese dopo Novembre e prima di
Gennaio
9
Si mettono alle orecchie
11
Il verso del gatto
12
Come senza vocali
13
Sono composte da insalata, tegoline,
pomodori, ecc...
14
Tipiche costruzione della Sardegna
16
Tipico saluto
17
Calcio in inglese
20
Lo fanno gli studenti
21
Conflitto
22
E' composto dal mouse, tastiera e
monitor
23
Diminutivo di insegnanti della scuola
media
24
Si indossano per vederci meglio
10
Tipico animale della Sardegna e
della Toscana
15
Lo sono gli "autoscontri", il
"tagadà", ecc...
18
Metti le penne quando vai a scuola
19
Lettera in inglese
CRUCIVERBA
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7
8
9
ORIZZONTALI
VERTICALI
3
Linea che delimita il territorio di uno stato
1
Grande pesce di mare
5
Grande architettura romana situata a roma
2
Città più popolata dell' Australia
6
Divinità greca che comandava i fulmini
3
Il miglior amico dell' uomo
7
Importante condottiero francese
4
Non te l'aspetti
8
Capitale dell' Austria
9
Flora e ....
Da:NICOLO ’
A:JACOPO
Mess: CIAO JAK
Da:LEA,EMILI,AMMA,NICOL
A:NICOL AGOSTINI
Mess: V.V.T.B
Da:VALE E CINZIA
A:ELISABETTA
Mess:SUGA BEN A
PALLAVOLO
Da:NICOLE AGOSTINI
A:LUCA BERTASO
Mess:CIAO, ABBI
SPERANZA
Da:LEANDRA SOPRANA
A:AMILY E NICOLE
Mess: WE ARE OUR BEST FRIENDS
4EVER
Da:FABIO
A:DAMIANO
Mess:SEI SIMPATICO
Da:MILENA
Da:DENIS
A:RICCARDO
A:DAMIANO
Mess:TI VOGLIO BENE DA Mess:VORREI PARLARTI
IMPAZZIRE
Da:GIADA
A:VITTORIO
Mess:T.V.B.
Da:SARTORI
A:MARTINA
Mess:CIAO
Da:ERICA
A:GIULIA
Mess:SEI SIMPA
Da:ANTEA
A:ELISA
Mess:STUDIA X GLI ESAMI
Da:PAOLO E RICKY
A:MARCO E FEDI
Mess:CIAO,FATE I BRAVI
Da:RICCARDO
A:MILENA
Mess:TV1KDB
Da:ELIA P.
A:MARTINA PRANDO
Mess:SEI MOLTO SIMPA.
Da:SERENA E CHIARA
A:GIULIA
Mess:TANTISSIMI
AUGURI X IL TUO
COMPLEANNO. TI
VOGLIAMO TANTO BENE
Da:SERENA E CHIARA
A:FEDI,MARCO,RICKY E
PAOLO
Mess:VI VOGLIAMO TANTO
BENE!CIAO
Da:ENRICO
A:MARCO
Mess:TI DEVO DIRE UNA COSA. W
JUVENTUS
Da:ENRICO
A:LUCA
Mess:CIAO STANLIO.
FORZA JUVE ABBASSO
INTER
Da:ELIA
A:TUTTE LE CLASSI
Mess:CIAO DALLA 3A
Da:GEJICA
A:FRANCESCA E SILVIA
Mess:SIETE SIMPATICISSIME!!!
RESTATE COSI!!!
Da:SIHANA
A:DEBORA E
ILENIA,DANIA
Mess:SIETE LE MIGLIORI
CHE HO
Da:CHIARA SERENA
A:GIULIA MONICA LORE E
VALE
Mess:VVIKDB SIETE
MITICHE
Da:SERENA CHIARA
A:JESSICA
Mess:TE SI FORA
Da:CHIARA SERENA
A:MAMMA GARAU RITA
Mess:E TROPPO
SIMPATICA
Da:DA SERE E CHIARA
A:ERKE
Mess:TVTBXS RESTA COME
SEI
Da:GIADA
A:DANIA
Mess:CIAO TVTTTTB
Da:CAROTINA
A:ANDREA2C
Mess:MI PIACI
Da:CRISTIAN GAMBERETTO
A:SIMONE MAINENTE
Mess:MI MANCHI MOLTO
Da:RAMI BACHA
A:MATTEO MUNARETTI
Mess:SPERO CHE
QUALCHE GIORNO
VERRAI NELLA NOSTRA
CLASSE
Da:MATTIA P.
A:DAVIDE ZANCHI
Mess:6 UN BRAVO
DIFENSORE
Da:VERONICA
A:ANNNA VANZO
Mess:6 ANCORA MIA
AMICA? RISP.
Da:DAVIDE ZANCHI
A:KEVIN GALIOTTO
Mess:RINGRAZIA SARA X I SUOI
CONSIGLI !!!
Da:ROBERTA PANAROTTO
A:SARA POZZA
Mess:T.V.B.
Da:LA COPPIA D.M.
A:KEVIN GALIOTTO
Mess:CI PAGHI 1
CIOCCOLATA
Da:GIADA MAPORTI
A:SERENA ILARIA VERONICA
Mess:SIETE MITICHE
Da:GIADA M.
A:SERENA LOVATIN
Mess:T.V.U.K.D.B.
Da:ILARIA MAZZASETTE
A:VALENTINA AMBROSI III
b
Mess:CIAO COME STAI? IO
BENE,CIAO
Da:ROBERTA PANAROTTO
A:MARTINA PRANDO
Mess:MI MANCHI TANTO
T.V.U.K.D.B. CIAO
Da:RAMI
Da:RAMI
A:MATTEO MATTIA
A:CLASSE 1b
Mess:MI MANCATE TANTO Mess:V.V.T.B.
AMICI MIEI
Da:I b
A:II b
Mess:SCUSATECI X IL CROCEFISSO
Da:MARTINA DAMINI IIIb
A:NICOLò ALLEGRI
Mess:VIENI A TROVARMI
A CASA MIA , CARO
CUGINO
Da:ANDREA MAPORTI
A:ROBERTO GUGOLE
Mess:NN è GIUSTO CHE TU
SCARICHI I POKEMON DA
INTERNET
Da:FRANCESCA
A:ELISA
Mess:T.V.B.
Da:ELISA
A:FRANCI
Mess:T.V.B.X.S. C.F.
Da:VALERIA ZANCHI
A:SERENA CHIARA GIADA
IIIA
Mess:CIAO SEME!
V.V.T.T.T.T.T.T.B.X.S.
Da:ELISA
A:GIORGIA
Mess:CIAO COME VALA CON ………?
Da:VALERIA ZANCHI
A:LORENA GIULIA
MONICA
Mess:CIAO BELLE !
V.V.D.C.V.V.T.T.T.T.T.B.
Da:GIUSEPPE BESCHIN
A:SARA LOVATO
Mess:PUOI CONTARE SU DI
ME !
Da:ELISA
A:MARTINA PRANDO
Mess:BASTA CON I MIEI RICCI
Da:CHIARA E CESCA III
b
A:ILENIA II a
Mess:T.V.U.K.D.B.
Da:NICOLA SARTORI
A:SAMUELE II c
Mess:CIAO MATTO!
Da:M.ELISA
A:CHIARA VALENTINA IIIb
Mess:V.V.T.T.T.T.T.T.T.T.T.B.B.X.X.S.
Da:NICOLA SARTORI
A:MIRCO SARTORI
Mess:COME VA?
Da:SERENA MARTINA
A:BARBARA MARTINA
GIULIA M.
Mess: CIAO VI VOGLIAMO
MOLTO BENE
Da:LUCIA E FIORENZA
A:NICOLE AGOSTINI
Mess:6 LA RAGA PIU SIMPA DEL
MONDO T.V.U.K.D.B.X.S.!!!!!!
Da:ELISA CONFENTE
A:NICOLE AGOSTINI
Mess:KI TI PIACE ?
Da:ILARIA III b
A:NICOLE IIb
Mess:CIAO BELLA COME
STAI? T.V.B.
Da:VALENTINA IIIb
A:MARIA ELISA
Mess:T.V.U.K.D.B.X.S.
Da:SERENA IIIb
A:VALENTINA III b
Mess:T.V.B. CIAO
Da:CHIARA
A:VALENTINA
Mess:T.V.B. COME VA?
Da: CESCA IIIb ELISA
A:LUCIA FIO CHIARA
Mess: SIETE LE MIE MIGLIORI
AMICHE T.V.B.
Da:CHIARA IIIb
A:VALE IIIb
Mess:COME STAI?T.V.B.
Da:MARI
A:VALA CHIARA CESCA ELI
Mess:COME STATE ? CIAO
Da:VALE MARI
A:AL GRUPPO AMICHE
Mess:SIETE AMICHE UNICHE TUTTE!
Da: NICOLÒ 2C
A: JACOPO 3C
Mess: CIAO JACK (DIP)
Da: NICOLE AGOSTINI
A: LUCA BERTASO 3B
Mess: CIAO, ABBI
SPERANZA!!!
Da: RONALDINHO
A: POLLICAVERDA
Mess: T.V.T.T.B.
Da: CATERINA E CLAUDIA
1A
A: ZAC
Mess: 6 BELLISSIMO
Da: VALE E CINZIA 2C
A: ELISABETTA
Mess: SUGA BEN A
PALLAVOLO!!!
Da: GIOIA 1A
A: SARA
Mess: CIAO BELLA
BIONDA!T.V.1.K.D.B.X.S.
Da: LEANDRA, EMILY,
ANNA, NICOLE
A: NICOLE AGOSTINI
Mess: V.V.T.B.
Da: TARTUFO 1 A
A: TAZZINA
Mess: W MILAN!!!
Da: FAVA
A: FUNGO
Mess: T.V.B.4.EVER
Da: CATERINA 1A
A: SARA
Mess:
T.V.T.T.T.T.T.T.T.B.X.S.
Da: CAROTINA
A: CECIO
Mess: 6 BELLISSIMO
T.V.1.K.D.B.4.E.
Da: GIULIA 3C
A: CHIARA E SERENA 3A
Mess: CIAO SISSE, W.1.K.D.B.X.S.
SIETE SPECIALI!!!
Da: LEANDRA SOPRANA
2C
A: EMILY E NICOLE 2C
Mess: WE ARE OUR BEST
FRIENDS FOR EVER
Da: KEVIN 3C
A: MARTINA 1B
Mess: CIAO BELLA!!! T.V.B.
Da: CHIARA, GIOIA E ILENIA 2A
A: BRIBRI, FRANCY, ERKY,
PARNEET…
Mess: SIETE DELLE AMICHE
FANTASTICHE. RIMANETE COME
SIETE!
Da: ANNACHIARA 1A
A: PAVESINO
Mess: 6 FIGHISSIMO!!!!
Da: SARA 3C
A: LEANDRA 2C
Mess: CIAO BELLA!! FAI LA
BRAVA!T.V.T.T.B.
Da: FRANCESCA MANCU 2A
A: EVA BEVILACQUA 2C
Mess: 6 LA MIA AMICA + SIMPATICA
E DIVERTENTE. T.V.B.
Da: SARA 3C
A:JÈ,CHIKA,FRANCI,SIAN
A,ERKELA,SILVIA 3C3A
Mess: NON CAMBIATE
MAI. VI VOGLIO BENE
Da: RAMANDEEP 3C
A: TATIANA 3C
Mess: T.V.1.K.D.B. NON
CAMBIARE MAI. STAI COME
SEI…OK
Da: CHIARA 2A
A: ERKELA 3A
Mess: SEI UNA CUGINA SPECIALE!
RIMANI COME SEI! T.V.1.K.D.B.X.S.
Da: TUTTI 2A
A: PROF.
Mess: X FAVORE BASTA
COMPITI!
Da: ANNA 2A
A: NICOLE E EMILY 2C
Mess: SIETE DELLE AMICHE
FANTASTICHE.
Da: SARA 3C
A: CATERINA 1A
Mess:CIAO STELLA! FAI LA BRAVA!
TI VOGLIO BENE
Da: GIOIA
Da: FRANCESCA MANCU
A: BRIBRI
A: TUTTA LA MIA CLASSE
Mess: T.V.B. 6 UN’ AMICA Mess: SIETE UNA CLASSE
SPECIALE.
FANTASTICA
Da:BRIBRI95 2A
A: ANNA
Mess: GRAZIE ANNINA! T.V.B.
Da: CHIKA 3C
Da: ANNA 2A
A:JÈ,ETTA,SEREDUCI,LEL A: SABRINA
A,ERKI,DANIA,SILVIA,SIH Mess: T.V.T.T.T.B.
ANA
Mess: CIAO PAGLIACCE!
V.V.1..D.B.X.S. BACI!!
Da: SARA 3C
A: MARTINA 1B
Mess: CIAO STELLA! T.V.B. FAI LA
BRAVA!
Da: ILENIA 2A
A: TUTTE LE RAGA DELLA
MIA CLASSE
Mess: SIETE TUTTE
SIMPA E VI VOGLIO
TANTO TANTO BENE PER
SEMPRE.
Da: GIULIA 2A
A: ERICA DAMINI
Mess: 6 SIMPA ANCHE
TU! T.V.T.T.B.
Da: GIOIA 2A
A: TUTTA LA 2A
Mess: SIETE QUASI TUTTI
FANTASTICI!
Da: GIOIA 2A
A: GIAROLA
Mess: BASTA GIOCARE AL
NINTENDO DS (LO CONSUMI)
Da: ELIA 2A
A: CLASSE 2A
Mess: SIETE UNA CLASSE
STUPENDA E MITICA.
Da: MANUEL
A: ANDREA E TATIANA
Mess: SIETE SIMPATICHE E VI
VOGLIO BENE.
Da:Alberto 2A
A: Samuele e Cristian
Mess: siete i miei migliori
amici.
Da: Sara 3C
A: Jessica 2A
Mess: Fai la brava cuggi.
Mia!ricordati 11 Ottobre 2007
T.V.T.T.B.
Da: Jacopo 3C
A: Ilenia 3C
Mess: Ciao turuz! Cm va?
Da: Thomas
A: Vittorio
Mess: A quando le nozze?
Da: Vittorio
A: Thomas
Mess: Non lo so!
Da: Thomas 2A
A: Cristian e Samuele 2A
Mess: Siete i miei migliori
amici.
Da: Stiven 3C (sandokan)
A: Funk 2A
Mess: fai il bravo, funky
Da: Ramandeep 3C
A: Lorena 3C
Mess: T.V.T.T.B.X.S. non cambiare
OK
Da: Stangazzo 3C
A: Cima e Elia 3A
Mess: Forza Inter! Voi
siete miei best friend.
Da: Alberto 3C
A: Eva 2C
Mess: Devi studiare di più.
Da: Lorena 3C
A: Chiara e Sere 3A
Mess: Siete uniche. V.V.1.K.D.B.X.S.
RESPONSABILI:
DE GRANDI ALESSANDRA
FRANCO ALESSANDRA
MASSALONGO MARILENA.
REDATTORI
Aldegheri Serena
Ambrosi Valentina
Arvotti Jessica
Beschin Giuseppe
Bevilacqua Ilaria
Bevilacqua Silvia
Cambiolo Giada
Cavazza Daniele
Cavazza Francesca
Cavazzola Giorgio
Confente Elisa
Confente Lucia
Dal Cortivo Fiorenza
Filpozzi Massimiliano
Grassi Jacopo
Lovato Barbara
Mainente Alberto
Marcazzan Francesca
Marcazzan
Mariaelisa
Mazzasette Chiara
Meneghetti Giulia
Monchelato Serena
Pozza Elia
Prando Dania
Rivato Martina
Sartori Nicola
Stanghellini Luca
Taviani Giulia
Vandin Alessandro
UNO SPECIALE RINGRAZIAMENTO
ALLA PROLOCO DI SAN GIOVANNI
ILARIONE PER LA STAMPA DEL
PRIMO NUMERO E AL COMITATO
GENITORI PER LA GENTILE
COLLABORAZIONE!!!
ARRIVEDERCI AL
PROSSIMO NUMERO!!!