INDUZIONE DEL TRAVAGLIO

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INDUZIONE DEL TRAVAGLIO
Progetto Editoriale:
Gravidanza a Rischio
II edizione - anno 2016
INDUZIONE DEL
TRAVAGLIO
13 GIUGNO
25 NOVEMBRE
Fondazione Policlinico Universitario
“A. Gemelli”, Roma
Direttore
Prof A. Lanzone
Introduzione
L’induzione del travaglio viene presa in considerazione, nel management della
gravidanza, quando l’analisi rischio-beneficio indica che il parto rappresenta
l’opzione più sicura per il benessere del bambino, della madre o di entrambi rispetto al proseguimento naturale della gravidanza.
L’induzione del travaglio di parto esclude quelle condizioni in cui si ritiene più
appropriato per la sicurezza materno-fetale ricorrere ad un taglio cesareo.
Il travaglio di parto indotto ha oggi raggiunto una prevalenza inattesa fino a
qualche decennio fa. In Europa la percentuale media di induzioni varia tra il
15% e il 25%.
Tali numeri esprimono chiaramente la dimensione del problema e soprattutto
l’estrema variabilità della condotta ostetrica in questo campo, dove in sostanza,
il ricorso all’induzione del travaglio ha rappresentato per decenni lo strumento
a disposizione di un’ostetricia “di comodo”, vera causa della crescita inusitata di
tali induzioni.
L’induzione infatti non è una terapia esente dal determinare un aumento di rischi per il feto e per la madre ed inoltre il travaglio indotto comporta un costo
organizzativo e assistenziale rispetto al travaglio spontaneo.
Considerati i dati della medicina dell’evidenza e le linee guida nazionali ed internazionali, sono ravvisabili condizioni cliniche ostetriche per le quali l’induzione del travaglio di parto è terapia appropriata e/o indicata: gravidanza protratta, rottura pre-travaglio delle membrane pretermine e a termine, oligoanidramnios a termine (per la cui trattazione si rimanda ai relativi protocolli).
Ci sono, d’altro canto, condizioni materne (Diabete, Disordini ipertensivi, Malattie autoimmuni, Colestasi intraepatica, Gravidanza gemellare, Coagulopatie,
Patologia neoplastica), e fetali (Iposviluppo fetale con o senza alterazioni velocimetriche, Isoimmunizzazione Rh) per le quali si può prevedere che il proseguimento della gravidanza comporti il rischio di deterioramento della salute
materno-fetale e che l’espletamento del parto migliori la prognosi di entrambi.
Le suddette condizioni e le modalita’ di induzione del travaglio saranno l’oggetto della trattazione in questo corso, al fine di identificare gli indicatori di appropriatezza delle induzioni nei casi di gravidanza ad alto rischio, con una opportuna considerazione dei rischi e benefici , che consenta di misurare la qualità del
percorso nascita .
Programma
08.30 Introduzione al corso
INDUZIONE DEL TRAVAGLIO : QUANDO E PERCHE’ ?
09.00 Induzione del travaglio nella patologia materna ( diabete, disturbi ipertensivi, malattie autoimmuni, epatosi)
Prof. Ferrazzani
09.30 Induzione del travaglio nella patologia fetale ( iposviluppo, patologia malformativa)
Prof. ssa De Carolis
10.00 Induzione del travaglio nella rottura prematura delle membrane
Dott.ssa Martino
10.30 Induzione del travaglio nella gravidanza protratta
Dott.ssa Cavaliere
11.00 Discussione
11.15 Coffee Break
INDUZIONE DEL TRAVAGLIO : COME ?
11.45 Metodi e modalità di induzione del travaglio
Dott.ssa Neri
12.15 Discussione e chiusura dei lavori
FACULTY
Anna Franca Cavaliere
Sara De Carolis
Sergio Ferrazzani
Linda Martino
Caterina Neri
CONTATTI
Segreteria Organizzativa
Polo Salute della Donna e del Bambino
Policlinico Universitario A. Gemelli
Tel. 0630156014
Fax. 0630157297
[email protected]
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