4^ B - MiBe

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4^ B - MiBe
Liceo Artistico Musicale Coreutico "Misticoni – Bellisario" – Pescara
Anno Scolastico 2015 - 2016
PROGRAMMA di FILOSOFIA
Prof. Naccarella Mario
Classe 4^ B Liceo Coreutico
MODULO 1: Il pensiero cristiano tardo-antico e medioevale
U.D. 1: L’incontro – scontro tra la filosofia greca e il Cristianesimo;
U.D. 2: La Patristica (caratteri generali);
U.D. 3: Agostino d’Ippona: biografia intellettuale; fede e ragione; dottrina dell’illuminazione;
creazionismo, teologia trinitaria e antropologia; il problema del tempo; il problema del
male: libertà, Grazia e predestinazione; De civitate Dei;
U.D. 4: La Scolastica (caratteri generali);
U.D. 5: Anselmo d’Aosta e la prova ontologica;
U.D. 6: Tommaso d’Aquino: biografia intellettuale; fede e ragione; le «cinque vie».
MODULO 2: L’Umanesimo – Rinascimento e la prima Rivoluzione scientifica
U.D. 1: I concetti storiografici di Umanesimo e Rinascimento; Medioevo e Rinascimento;
antropocentrismo, naturalismo, laicizzazione e autonomizzazione dei saperi;
U.D. 2: G. Bruno: biografia intellettuale; religione della natura; panenteismo; eroico furore
e morale attivistica;
U.D. 3: La rivoluzione astronomico-scientifica dei secoli XVI e XVII: dal mondo chiuso
all’universo infinito; le nuove concezioni della natura e della scienza: scienza antica e
scienza moderna;
U.D. 4: F.Bacon: biografia intellettuale; interdipendenza uomo – natura; il sapere tecnicoscientifico come sapere utile: la Nuova Atlantide; la nuova enciclopedia delle scienze, la
dottrina degli idōla e il metodo scientifico;
U.D. 5: Galilei: autonomia della scienza e rifiuto del principio di autorità; uso scientifico del
cannocchiale; il metodo scientifico; Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo; il
processo.
MODULO 3: La filosofia moderna. Il razionalismo cartesiano e l’anticartesianesimo
U.D. 1: Cartesio: biografia intellettuale; il problema del metodo; dal dubbio al cogito; dal
cogito a Dio; da Dio al mondo; res cogitans e res extensa; la morale provvisoria e le
passioni dell’anima;
U.D. 2: Pascal: biografia intellettuale; divertissement, esprit de géométrie e esprit de
finesse; il problema dell’esistenza di Dio e l’analisi della condizione umana; fede e ragione;
l’argomento della scommessa. Lettura e interpretazione di pensieri pascaliani.
MODULO 4: La filosofia moderna. Giusnaturalismo, contrattualismo ed Empirismo
U.D. 1: Caratteri generali dell'empirismo inglese dei secoli XVII e XVIII;
U.D. 2: Locke: biografia intellettuale; Saggio sull’intelletto umano; Due trattati sul governo.
MODULO 5: La filosofia moderna. Illuminismo e Kant
U.D. 1: Kant: Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo?;
U.D. 2: Kant, Critica della ragion pura;
U.D. 3: Kant, Critica della ragion pratica.
Pescara, 04 giugno 2016
Gli alunni
Il docente
LICEO ARTISTICO MUSICALE COREUTICO MISTICONI – BELLISARIO PESCARA
Sede di via Einaudi, 2 – Tel. 08551382 – Fax: 08552055
Sede di v.le Kennedy, 137 – Tel. 0854712759 – Fax 0854712762
65129 PESCARA – Cod. Min. PESL03000E – C.F. 91129170683
Anno Scolastico 2015 – 2016
Classe IV Sez. B Indirizzo Coreutico
Programma di FISICA
Docente: Anna Ciammetti
Testo in adozione: “Le traiettorie della fisica. azzurro”
di U. Amaldi
Ed. Zanichelli
Richiami
Grandezze fisiche; Sistema Internazionale di unità.
Velocità e moto rettilineo uniforme; accelerazione e moto rettilineo uniformemente accelerato.
I vettori
Il moto non rettilineo. Il vettore spostamento e la somma di piu’ spostamenti. I vettori e gli scalari.
Le operazioni con i vettori: somma di due vettori e scomposizione di un vettore; moltiplicazione di un
vettore per un numero e differenza di due vettori. Il vettore velocità e il vettore accelerazione.
Le forze e l’equilibrio
L’effetto delle forze. La misura delle forze con il dinamometro. La somma delle forze.
La forza- peso e la massa. Le forze di attrito. La forza elastica.
Il punto materiale e il corpo rigido; l’equilibrio di un punto materiale; l’equilibrio di un punto materiale
su un piano inclinato. Il momento di una forza e l’equilibrio di un corpo rigido.
Risoluzione di semplici problemi.
I principi della dinamica
La dinamica.
Il primo principio della dinamica e i sistemi di riferimento inerziali.
L’effetto delle forze e il secondo principio della dinamica. La massa inerziale.
Il terzo principio della dinamica.
Risoluzione di problemi.
Le forze e il movimento
La caduta libera dei corpi. La forza peso e la massa.
Lavoro ed energia
Il lavoro; la potenza. L’energia e le sue trasformazioni; l’energia cinetica; l’energia potenziale gravitazionale
e l’energia potenziale elastica. La conservazione dell’energia meccanica e la conservazione dell’energia totale.
Risoluzione di problemi.
L’equilibrio dei fluidi
Solidi, liquidi e gas. La pressione. La pressione nei liquidi e la legge di Pascal.
La pressione della forza-peso nei liquidi e la legge di Stevino.
La spinta di Archimede. La pressione atmosferica.
Pescara, 1 giugno 2016
Il docente
Gli alunni
LICEO ARTISTICO MUSICALE e COREUTICO “MISTICONI BELLISARIO”
SEDE MISTICONI
PROGRAMMA DI INGLESE
docente DI MASCIO MARIA TERESA
CLASSE 4 B
as 2015/2016
Dal testo “Performer Culture&literature” di M. Spiazzi M. Tavella
casa ed.Zanichelli
MEET THE TUDORS
The first Tudor king: Henry VII
The accession of Henry VIII
The reformation and the Church of England
Religious persecution under Edward VI and Mary I
ELISABETH I AND THE CONQUEST OF THE SEAS
The Elizabethan “middle way”
The conquest of the seas
War on the seas: the defeat of the Armada
THE STUART DYNASTY:JAMES I
The first Stuart king – King by divine right
Catholic and Puritan dissent
The Gunpowder plot
THE CIVIL WAR AND THE COMMONWEALTH
Stuart absolutism: Charles I
The Puritans
Cromwell’s Commonwealth
RENAISSANCE AND HUMANISM
A new model of the universe
RENAISSANCE POETRY
The English sonnet sequences
Shakespeare’ sonnets
RENAISSANCE DRAMA
The Elizabethan theatre
The structure of the theatres
The company of players
WILLIAM SHAKESPEARE
Life and works
The sonnets
The plays (HAMLET – MACBETH)
Lettura e commento di “To be or not to be” soliloquio tratto dalla tragedia “HAMLET”
THE AUGUSTAN AGE AND THE RISE OF THE NOVEL
The restoration
The birth of political parties
Newspapers and coffee houses
W. DEFOE
Early life and education
The novelist
The father of modern journalism
ROBINSON CRUSOE:
The story
Robinson as the new middle class hero
Robinson as the archetype colonist
La docente
Pescara 7 giugno 2016
Gli alunni
LICEO ARTISTICO MUSICALE COREUTICO MISTICONI BELLISARIO
PROGRAMMA FINALE
CLASSE: IV B COREUTICO
MATERIA: LETTERATURA ITALIANA
DOCENTE: DI NICOLA CATERINA
A.S.: 2015-2016
1. IL SEICENTO UN'EPOCA DI CONTRADDIZIONI
Il contesto storico e politico
Economia e società
IL SECOLO DEL BAROCCO
La nascita di una nuova sensibilità
Dalla Riforma alla Controriforma
I centri culturali nell'Italia del 600
L'affermazione del barocco
La lirica barocca
Il Teatro barocco
GIAMBATTISTA MARINO
Vita, opere, poetica
La Lira, Lo specchio dell'amata
L'Adone: temi, struttura e stile
CIRO DI PERS
Vita, opere, poetica
Poesie: Orologio da rote
MOLIERE
Il malato immaginario: temi, trama, stile
Atto III, scena X: Uno strano dottore
WILLIAM SHAKESPEARE
Vita, opere, pensiero e poetica
Romeo e Giulietta: laboratorio linguistico di teatro danza
Macbeth: visione film
MIGUEL DE CERVANTES
Vita, opere, pensiero e poetica
Don Chisciotte: struttura, trama, personaggi, ambientazione, stile e tecniche narrative.
GALILEO GALILEI E LA NUOVA SCIENZA
Vita, opere, pensiero
La nuova prosa scientifica letteraria
Il metodo galileiano
Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
Giornata seconda: Osservare per capire
2. IL SETTECENTO, SECOLO DEI LUMI E DELLE RIVOLUZONI
Il contesto storico politico
L'economia e la società
DALL'ARCADIA AL MELODRAMMA
L'Arcadia: il ritorno al classicismo
PIETRO METASTASIO
Vita, opere e poetica
ILLUMINISMO: UNA NUOVA MENTALITA'
L'uomo al centro del mondo
Le origini dell'Illuminismo
Le novità del pensiero illuministico
Approfondimento: la mongolfiera
L'Illuminismo e la religione
Illuminismo e pensiero politico
La letteratura illuministica
L'Illuminismo italiano
DENIS DIDEROT: L'Enciclopedia
PETRO VERRI: Il Caffè
CESARE BECCARIA: Dei delitti e delle pene
cap. 28 No alla pena di morte
IL ROMANZO DEL SETTECENTO
Il secolo del romanzo moderno
L'affermazione del romanzo
Il romanzo settecentesco
Il romanzo francese
Centri di diffusione del romanzo europeo nel Settecento
DANIEL DEFOE: Robinson Crusoe
Parte I: Il primo pane di Robinson
JANE AUSTEN: Orgoglio e pregiudizio
Lettura integrale
CARLO GOLDONI E LA RIFORMA DEL TEATRO
La vita, le opere, il pensiero e la poetica
La riforma del teatro comico
LA LOCANDIERA
Atto II, scena IV: Le malizie di Mirandolina
LE BARUFFE CHIOZZOTTE
MEMOIRES
3. NEOCLASSICISMO E PREROMANTICISMO
Neoclassicismo: il ritorno agli ideali dell'età classica
La ricerca del bello ideale
Le diverse tendenze del Neoclassicismo
Il preromanticismo
la nuova sensibilità
Il sublime
Neoclassicismo e Preromanticismo in Europa
JOHANN JOACHIM WINCKELMANN:
Storia dell'arte nell'antichità: Un Modello assoluto di perfezione
JOHANN WOLFGANG GOETHE
Vita, opere, poetica
I dolori del giovane Werther: trama, temi, stile
GIUSEPPE PARINI
la vita, le opere, la poetica e il pensiero
IL GIORNO
Il mattino, vv101-203: Il risveglio del giovin signore
VITTORIO ALFIERI
Vita, opere, pensiero e poetica
Le tragedie: espressione di un forte sentire
L'ideologia politica
SAUL-MIRRA: trama, temi, stile
UGO FOSCOLO TRA NEOCLASSICISMO E PREROMANTICISMO
Vita, opere, pensiero e poetica
ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
POESIE: Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni
Dei sepolcri:
Il sepolcro come legame di affetti, come simbolo di civiltà, come ispiratore di “egregie cose”
CONSOLIDAMENTO ABILITA' DI SCRITTURA: tema di ordine generale, saggio breve, analisi
del testo.
Pescara, 1 giugno 2016
Docente
Caterina Di Nicola
Alunni
LICEO COREUTICO STATALE “MISTICONI-BELLISARIO” - PESCARA
Classe 4° B indirizzo classico
Prof.ssa Daniela Lamacchia
Materie: Danza Classica e Laboratorio Coreografico
PROGRAMMA SVOLTO NELL’ANNO SCOLASTICO 2015/2016.
Il programma svolto nell’anno scolastico 2015/2016 si è basato sull’aumento e sul
consolidamento della difficoltà degli esercizi alla sbarra e del centro: nell’adagio abbiamo
affrontato combinazioni di grande adagio con il potenziamento dei Relevés sulla mezza
punta nelle pose interpolati a port de bras, movimenti ausiliari, passi di collegamento,
pirouettes e en tournant consolidando lo studio del Grand Fouetté; nell’allegro abbiamo
sviluppato la conoscenza dei passi di piccolo sbalzo, abbiamo iniziato lo studio del medio
sbalzo e abbiamo introdotto i primi elementi del grande sbalzo.
Nell’en tournant, nelle pirouettes e nelle punte abbiamo ampliato lo studio notevolmente
consolidando e perfezionando l’esecuzione sul piano stilistico ed espressivo. Per il
laboratorio coreografico l’esecuzione di piccoli brani di danza storica, di danza di carattere
e di repertorio dei balletti più conosciuti hanno avuto lo scopo di preparare lo studente alla
pratica scenica e di sviluppare la sua capacità di interagire in modo costruttivo nell’ambito
di esecuzioni collettive. Pur mantenendo un equilibrio all’interno del gruppo, si è proceduto
gradualmente alla valorizzazione delle singole personalità e capacità individuali.
DOCENTE:
MATERIA:
CLASSE:
INDIRIZZO:
Ilaria Sacchetta
Laboratorio Coreografico per la Danza Contemporanea
IV SEZ.: B
Danza Contemporanea
RIPARTIZIONE DEL PROGRAMMA
Per quanto concerne i laboratori coreografici, assumendo che essi sono comunque diretta conseguenza dell’apprendimento tecnico, si
propone di considerarli come luogo dell’esperienza - osservazione - analisi dei principi fondanti dell’Arte Coreutica contemporanea,
attraverso semplici pratiche improvvisative e/o compositive. Questo al fine di stimolare attraverso la pratica, un processo di
apprendimento che affini le capacità percettive e sviluppi consapevolezza, senso critico, creatività.
PRINCIPI DI BASE
SPAZIO - inteso come forma, direzioni, percorsi, livelli; concetti di prossemica e di ritmo dello spazio (sincronico e diacronico,
contemporaneo e simultaneo - linea del tempo che scorre; sin: insieme; dia: attraverso; crono: tempo); il corpo come spazio inscritto
nello spazio esterno; lo spazio interno ed esterno del corpo sia in stasi che in movimento.
TEMPO O DURATA - diviso negli aspetti del ritmo e della velocità; il ritmo inteso come organizzazione di porzioni (o unità) di
durata; la velocità come diminuzione e aumento della durata complessiva di un evento ritmico senza modificarne l’organizzazione
interna; ma anche: il ritmo come parametro trasversale rispetto agli altri; la velocità come elemento generatore di variazioni ritmiche.
PESO - relazioni e modi del corpo, o parti di esso, con la forza di gravità sia in stasi che in movimento.
FLUSSO - modalità di scorrimento del movimento in relazione al concetto di energia sia in stasi che in movimento.
SFORZO O FORZA - aspetti quantitativi e qualitativi dell’impegno muscolare del corpo, o parti di esso, sia in stasi che in
movimento.
PARAMETRI DEL SUONO E DEL MOVIMENTO - comparazione con alcuni parametri del suono (musica); in particolare dei
concetti di timbro (quale strumento, il come, la qualità, il sensoriale, l’emotivo, l’immaginifico), intensità (il volume, il forte - piano,
quanta forza) e densità (un corpo, più ballerini; una parte del corpo, più parti del corpo; pochi, molti).
ASPETTI METODOLOGICI GENERALI
1.Esperire la dimensione linguistica del movimento attraverso semplici proposte di processi creativi, individuali e collettivi, in forma
di improvvisazione e/o di composizione
2.Fare esperienza, attraverso la pratica, dei principi base del linguaggio di movimento e delle sue possibili declinazioni e
combinazioni.
3.Alternanza nella conduzione dell’esperienza, di fasi dedicate alla pratica con fasi di osservazione e analisi.
4.Distinzione tra aspetti parametrici e aspetti di tipo sensoriale, emotivo e immaginifico nelle pratiche improvvisative.
5.Concetto di struttura di Improvvisazione come sistema di regole cui relazionarsi.
6.Concetto di Composizione e di Improvvisazione a tema.
7.Concetto di Composizione e di improvvisazione in relazione ad un testo musicale o spaziale.
ASPETTI TECNICO LINGUISTICI
1.Concetto di parametro del movimento e sue declinazioni rispetto ai diversi aspetti.
2.Concetto di parametro del suono e comparazione tra aspetti del suono e del movimento in forma intuitiva e/o analitica.
3.Particolare attenzione al ritmo nei suoi diversi aspetti (es. pulsivo e non pulsivo).
4.Concetto di principio di organizzazione del movimento (es. ripetizione, cambiamento, unisono, contrasto, imitazione, variazione,
trasformazione, vicino, lontano, movimento, non movimento) e presa in esame di alcuni di essi scelti tra i più elementari e ricorrenti.
5.Concetto di forma o ritmo di una composizione o di una improvvisazione.
6.Concetto di drammaturgia del movimento.
Giugno 2016
LICEO ARTISTICO MUSICALE COREUTICO MISTICONI – BELLISARIO PESCARA
Sede di via Einaudi, 2 – Tel. 08551382 – Fax: 08552055
Sede di v.le Kennedy, 137 – Tel. 0854712759 – Fax 0854712762
65129 PESCARA – Cod. Min. PESL03000E – C.F. 91129170683
Anno Scolastico 2015 – 2016
Classe IV Sez. B Indirizzo Coreutico
Programma di MATEMATICA
Docente: Anna Ciammetti
Testo in adozione: “Nuova Matematica a colori - Edizione azzurra” di L. Sasso
Petrini Editore
Richiami
Equazioni di primo grado: definizione; principi di equivalenza; forma normale e grado di
un’equazione. Equazioni determinate, indeterminate, impossibili. Risoluzione di equazioni intere e
frazionarie.
Geometria analitica della retta.
Equazioni di secondo grado
Equazioni di secondo grado complete e incomplete; formula risolutiva; il discriminante e le
soluzioni.
Equazioni frazionarie. La scomposizione del trinomio di secondo grado. Sistemi di secondo grado
risolti con il metodo di sostituzione.
La parabola
Definizione di luogo geometrico.
Definizione ed equazione della parabola con asse parallelo all’asse delle ordinate;
coordinate del fuoco e del vertice; equazione della direttrice e dell’asse.
Grafico della parabola. Parabola con equazione incompleta.
Determinazione dell’equazione della parabola assegnati tre punti o il vertice e un punto.
Intersezione retta-parabola grafica e analitica.
Le disequazioni
Disuguaglianze numeriche. Disequazioni di primo grado.
Intervallo delle soluzioni: intervalli aperti, chiusi, limitati e illimitati.
Disequazioni equivalenti e principi di equivalenza.
Risoluzione di disequazioni numeriche di primo grado intere e fratte.
Sistemi di disequazioni.
Disequazioni di secondo grado risolte col metodo grafico.
Studio del segno di un prodotto e di un quoziente di polinomi. Disequazioni fratte.
Sistemi di disequazioni di secondo grado.
La funzione esponenziale
Definizione e concetto di funzione. Funzioni numeriche e loro classificazione.
Dominio e codominio; grafico; funzioni iniettive, suriettive e biiettive, crescenti e decrescenti.
Potenze a esponente intero positivo e negativo, razionale e reale.
Teorema sulle potenze crescenti e decrescenti di un numero reale al crescere dell’esponente (solo
enunciato).
La funzione esponenziale.
Pescara, 1 giugno 2016
Il docente
Gli alunni
LICEO ARTISTICO “G. MISTICONI - I. BELLISARIO”
PROGRAMMA
a. s. 2015/2016
Materia: Storia dell’Arte
Classe: IV B Coreutico
Testo adottato: Cricco-Di Teodoro, Itinerario nell’arte vol. 2/3, Zanichelli
Insegnante De Rosa Valeria
CINQUECENTO
IL RINASCIMENTO. La stagione delle certezze(parte seconda): Leonardo da Vinci: L’Annunciazione. L’Adorazione dei Magi.
L’Ultima cena. La Gioconda. Raffaello Sanzio: il disegno. Lo sposalizio della Vergine. La Madonna del prato(confronto con la
Vergine delle rocce di Leonardo). Stanze Vaticane. La Trasfigurazione. Michelangelo Buonarroti: il disegno. La Pietà di san
Pietro. David. Tondo Doni. La Cappella Sistina: la Volta, il Giudizio universale.
IL RINASCIMENTO. La stagione delle certezze (parte seconda): Giorgione: il disegno. Pala di Castelfranco. La Tempesta.
Venere dormiente. Tiziano Vecellio: il disegno. Venere di Urbino. Assunta dei Frari. Pietà.
IL RINASCIMENTO. Alla ricerca di nuove vie (parte prima):
il Manierismo. Andrea del Sarto: La Madonna delle Arpie
Pontormo: Deposizione. Rosso Fiorentino: il disegno. Pietà. Il Parmigianino: Madonna con il Bambino e Angeli. Giulio Romano:
Palazzo Te: architettura e Sala dei Giganti.
Giambologna: Il ratto della Sabina. Arte e Controriforma. Roma: Chiesa del Gesù.
IL rinascimento. Alla ricerca di nuove vie (parte seconda). Andrea Palladio: La Basilica. Villa Barbaro. La Rotonda.
Teatro Olimpico. Jacopo Tintoretto: il disegno. Il miracolo dello schiavo. Crocifissione. Ultima cena. Veronese: il disegno.
Giunone versa i suoi doni su Venezia. Affreschi di Villa barbaro. Cena in casa di Levi.
IL SEICENTO
Il Seicento. Monumentalita’ e fantasia (parte prima) Itinerario nella storia. I caratteri del Barocco. L’assetto urbanistico
di Roma alla fine del Cinquecento. L’Accademia degli Incamminati: Ludovico, Agostino e Annibale Carracci. Annibale
Carracci: Il mangia fagioli. Galleria di Palazzo Farnese. Caravaggio: Testa di Medusa. Canestra di frutta. Bacco. La Cappella
Contarelli: Vocazione di San Matteo. Conversione di San Paolo. La crocifissione di San Pietro. La Morte della Vergine. Gian
Lorenzo Bernini: Apollo e Dafne. David. L’estasi di Santa Teresa. Baldacchino. Piazza San Pietro. Francesco Borromini:
San Carlo alle Quattro Fontane. Pietro da Cortona: Il Trionfo della Divina Provvidenza.
Il Seicento. Monumentalita’ e fantasia (parte seconda). Guido Reni: l’esaltazione del classicismo. Il disegno.
IL NEOCLASSICISMO
Caratteristiche generali. A. Canova: Paolina Borghese. Amore e Psiche. Jacques Louis David: Il giuramento degli Orazi.
Morte di Marat
Pescara 07/06/2016
ALUNNI
INSEGNANTE
LICEO ARTISTICO MUSICALE COREUTICO MISTICONI BELLISARIO
PROGRAMMA FINALE
CLASSE: IV B COREUTICO
MATERIA: STORIA
DOCENTE: DI NICOLA CATERINA
1. IL SEICENTO
Il seicento tra crisi e progresso economico
L'Europa dopo Westfalia
l'Italia tra splendore e decadenza
la concezione moderna dello stato e l'assolutismo
DALL'ANTICO REGIME ALL'ASSOLUTISMO
LA FRANCIA DI LUIGI
La Francia di Luigi XIV
Assolutismo politico
la reggia di Versailles
religione, cultura ed economia ai tempi del Re Sole
Il mercantilismo di Colbert
Politica estera di Luigi XIV
NUOVI EQUILIBRI IN EUROPA E NEL MONDO
L'espansionismo dell'Austria e della Russia
La prammatica sanzione
Pietro il Grande tra assolutismo e modernizzazione
La politica estera della Russia
L'ascesa della Prussia
Federico Guglielmo I
la monarchia elettiva della Polonia
L'arretratezza della Polonia
Venezia e il predominio sul Mar Baltico
La seconda guerra del Nord e la fine dell'egemonia svedese sul Baltico
INGHILETRRA E FRANCIA: POLITICHE COLONIALI ECONOMICHE
la lotta per la successione e la politica del cancelliere Walpole
Il sistema di Law
L'ESPANSIONISMO DEGLI STATI EUROPEI E UNA NUOVA FASE DI GUERRE
La politica di equilibrio internazionale
le guerre di successione polacca e austriaca
la guerra dei sette anni
2. L'ILLUMINISMO E LE RIFORME
LA DIFFUSIONE DELL'ILLUMINISMO
i caffè e i salotti
nuove idee e nuove rivendicazioni in campo politico, economico e culturale
IL NUOVO RAPPORTO TRA STATO E CHIESA
agnosticismo, giurisdizionalismo nel regno di Napoli
IL DISPOTISMO ILLUMINATO IN AUSTRIA, PRUSSIA, RUSSIA
lo Stato paternalistico
L'attivismo riformista di maria Teresa d'Austria
le riforme di Giuseppe II
Federico II e le iniziative in favore delle campagne
la Russia di Caterina II
IL RIFORMISMO NEGLI STATI ITALIANI
la Lombardia asburgica
I Lorena in Toscana e il dibattito sull'abolizione della pena di morte
Le riforme introdotte dai Borboni nel regno di Napoli
3.LA RIVOLUZIONE FRANCESE
LA CRISI DELL'ANTICO REGIME E LA PROTESTA DEL TERZO STATO
le cause
Gli Stati generali e l'Assemblea nazionale
DALLA PRESA DELLA BASTIGLIA ALLA MONARCHIA COSTITUZIONALE
le riforme dell'Assemblea costituente
La monarchia costituzionale del 1791
LA NASCITA DELLA PRIMA REPUBBLICA
La dichiarazione di Pillnitz contro la Francia rivoluzionaria
La vittoria di Valmy e la Convenzione nazionale
La proclamazione della Repubblica e la condanna a morte di Luigi XVI
I comitati e i tribunali speciali
le coalizioni contro la Francia rivoluzionaria
LA REPUBBLICA GIACOBINA E IL TERRORE
giacobini, moderati e arrabbiati
la dittatura di Robespierre
LA CONTRORIVOLUZIONE DI TERMIDORO E IL DIRETTORIO
La costituzione dell'anno III
4. L'ETA' POST RIVOLUZIONARIA E IL REGIME DI NAPOLEONE
Napoleone alla conquista dell'Italia
La fine della repubblica e la dittatura
Da console a vita a imperatore
Il regime napoleonico dall'apice al crollo
5. L'ETA' DEI RISORGIMENTI
L'Europa dopo Napoleone
il congresso di Vienna e il nuovo assetto dell'Europa
La Restaurazione in Italia
I MOTI NAZIONALI E LIBERALI DEGLI ANNI 1820-1830
Il Romanticismo, il liberalismo, l'idea di nazione
I moti liberali in Italia
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E IL SOCIALISMO
(sintesi)
Pescara, 1 giugno 2016
Alunni
Docente
Di Nicola Caterina
DOCENTE:
MATERIA:
CLASSE:
INDIRIZZO:
Ilaria Sacchetta
Tecnica della Danza Contemporanea
IV SEZ.: B
Danza Contemporanea
RIPARTIZIONE DEL PROGRAMMA
Utilizzo di due Tecniche di base: la tecnica Release e la tecnica Cunningham.
TECNICA RELEASE
BREVE INTRODUZIONE
[…] L’arte e la libertà sono l’appropriazione creativa dei limiti, non la loro sospensione o l’opposizione. Così un’estetica sana della
danza dovrebbe concepire il corpo danzante non in opposizione alla gravità ma nell’atto di appropriarsene, divenendo così libero
nella forma. […]
(Da Il corpo spazioso di Jeffrey Maitland )
Utilizzando il peso corporeo come mezzo espressivo e lavorando sulle sue possibili dinamiche, soli o in relazione agli altri, attraverso
un contatto sia fisico che mentale la lezione di tecnica di danza contemporanea Release based, diviene un’energia rilassata ma
potente, grazie al costante mantenimento del centro, che anima tutto il corpo viaggiando all’interno di un flusso continuo e circolare.
In un immaginario disegnato da un’atmosfera rarefatta un lavoro sul peso, sulla forza di gravità, sulla densità del gesto e del corpo
che esplora, attraverso la dimensione spazio-tempo, la possibilità di sospendere e ricadere, rotolare e verticalizzare, sarà il principio
su cui il docente cercherà di porre l’attenzione. Ma in un sistema metodologico corretto se si vuole lavorare sul concetto di peso
corporeo sarà fondamentale tenere in considerazione prima di tutto la classe a cui la lezione è rivolta, gli elementi di cui è composta,
le ore di studio settimanali svolte ed infine il totale percorso di lavoro di tutto il quinquennio.
Concetti e principi Release based-Fontano:
Respirazione.
Forza di gravità.
Peso corporeo.
Centro del corpo.
Allineamento posturale.
Conoscenza dell’uso funzionale dei muscoli e delle articolazioni.
Allungamento ed elasticità della colonna vertebrale.
Impulso del movimento.
I tre piani di azione: sagittale (rotazione); frontale (porta); orizzontale (tavolo).
Analisi del movimento
Azioni (cosa fare) [saltare, girare, viaggiare, etc…].
Dinamica (come fare) [tempo, flusso, spazio, peso].
Spazio (dove fare) [percorsi; livelli; direzioni; body design; zona; super zona; fuori zona].
Corpo [testa, dorso, braccia,gambe, piedi, etc…].
Relazione [sotto, sopra, vicino,lontano, toccare, non toccare].
Verbi di azione (saltare, girare, viaggiare, etc…).
Dinamiche del movimento (tempo: veloce, sostenuto/ flusso: libero, limitato/ spazio: flessibile, diretto/ peso: pesante, leggero).
L'obiettivo sarà, dunque, rivolto al lavoro di percezione del peso corporeo in relazione a se stessi, agli altri e allo spazio, e sarà
importante sottolineare i problemi legati, naturalmente, all’età e allo studio della danza classica degli allievi. Questi si trovano,
infatti, in un’età delicata di stabilizzazione psico-fisica e portano con se una difficoltà di tipo inibitorio sia nel rapporto con se stessi
che con gli altri, in più si aggiunge una possibile resistenza nello sperimentare il contatto percettivo in relazione al proprio corpo, a
quello altrui e in relazione allo spazio e al pavimento. Soprattutto per ciò che riguarda quest’ultimo caso essendo allievi provenienti
da un studi classici, a fatica riusciranno a lasciarsi andare, rilassare la muscolatura abbandonandosi alla forza di gravità e la naturale
tendenza sarà quella di irrigidirsi in posizioni precostituite, facendo più attenzione alla forma estetica anziché alla sostanza
dell’esercizio. Cercare il miglioramento nell’imparare ad ascoltarsi muscolarmente, a percepire il proprio corpo e quello degli altri in
uno spazio e soprattutto a non resistere alla forza di gravità ma imparare a utilizzarla per poterne sfruttare l’energia appropriata da
applicare alle diverse dinamiche di movimento, rafforzando il centro, sarà lo scopo didattico di questo corso.
La lezione si compone di 4 parti:
On the floor
Standing Up
Across the floor
Cool down
TECNICA CUNNINGHAM
BREVE INTRODUZIONE
La mia lezione è costruita su esercizi elaborati dai principi della lezione di Merce Cunningham, e di una mia personale elaborazione
della sua metodologia.
Itinerario e scopo è stato quello di portare a compimento e di elaborare una serie di esercizi da presentare sotto forma di lezione della
durata di un ora e mezzo, circa.
Il livello di riferimento è un corso intermedio A, che potrebbe riferirsi all’incirca ad un quinto anno di studi intensivi di una lezione
Cunningham-based.
Il mio lavoro è stato via via concepito attraverso l’elaborazione di principi portanti della tecnica Cunningham, quali l’uso dello
spazio, l’elaborazione ritmica delle legazioni, e il tentativo di potenziamento degli “estremi” della dinamica , in accordo con una
delle più peculiari caratteristiche metodologiche e compositive del coreografo americano a cui facciamo riferimento.
Mi piacerebbe, dunque portare l’attenzione del lettori su queste parole chiave:
SPAZIO
RITMO
DINAMICA
CENTRO
Nello studio di una metodologia e nell’ottica di una creazione coreografica cunninghammiana, questo concetto chiave spicca in
maniera preponderante nel suo universo artistico e tecnico. Forse perché in contrasto con le concezioni classiche e tradizionali della
scena della sua epoca, lo spazio per Cunningham diviene
“...it was the statement of Einstein's which I read at that time, where he said there are no fixed points in space. And I, it was like a
flash of lightning, felt well that's marvelous for the stage. Instead of thinking it's front and centre, a point, to allow any point, very
Buddhist, any point in the space to be as important as any other".
The John Tusa Interviews. Transcript of the John Tusa Interview with Merce Cunningham. In www.bbc.co.uk/radio3/
johntusainterview/cunningham_transcript.shtml
Viene rivoluzionato così, il concetto tradizionale di spazio: gli interpreti non si dispongono più solo frontalmente e offrono così agli
spettatori diverse prospettive di una stessa sequenza di passi. Si ottiene in questo modo una grande dilatazione visiva, grazie al fatto
che un luogo viene vissuto in ogni sua parte e direzione. Einstein insegna che non esiste un punto fisso nello spazio.
Elemento peculiare nelle lezioni e nelle creazioni di Merce Cunningham è l’organizzazione ritmica. Le sequenze e gli esercizi della
lezione comprendono un ampio range di variazioni e mutamenti di velocità: si scopre la massima lentezza, opposta all’estrema
rapidità. Nelle sue lezioni si vuole costruire una sorta di curva: si inizia lentamente, finché si è pronti a muoversi più velocemente e
per eseguire movimenti più complessi. Il danzatore scopre che, modificando il “beat” di un esercizio eseguito sempre allo stesso
modo, come nella tecnica classica, questo a sua volta cambia, si modifica, diventa altro. L’interprete dunque deve scoprire ogni
giorno cose nuove nella sua ricerca, non può eseguire gli esercizi per abitudine, o con il pilota automatico. La ricerca dell’estremo,
come toccare tutti i punti di una circonferenza, o eseguire dei salti lentissimi, riempie un mondo, ricrea un universo nel quale ogni
danzatore vive, soffre e si trasforma.
Ma il vero focus dello studio della mia lezione, ciò a cui mi sono dedicata con particolare attenzione sia nello stilare questo scritto,
che durante l’anno accademico di lezioni, rimane il CENTRO.
La ricerca “fisica” del centro si nutre e segue fedelmente determinate regole, che così potrebbero essere riassunte: il bacino sente il
coccige che scivola verso il basso, come fosse una coda, ultimo prolungamento della colonna vertebrale, il pube teso verso l’alto,
come conseguenza dell’attivazione dei muscoli addominali, e dei muscoli del pavimento pelvico, che consentono il sollevarsi del
peso del corpo verso l’alto. Il bacino deve mantenere una posizione neutra, in equilibrio tra antiversione (le spine iliache vanno in
avanti, il sacro scivola indietro e in alto, e le curve fisiologiche della colonna aumentano di ampiezza) e retroversione (le spine
iliache si muovono verso il dietro e l’alto, il sacro va in sotto e le curve tendono a scomparire), come una bacinella in cui l’acqua non
cade. Le curve della colonna vertebrale in neutro assumono la loro ampiezza naturale e fisiologica, i processi mastoidei cadono sugli
ischi, le spine iliache anteriori sono perpendicolari rispetto al pube (non si devono formare pieghe sui pantaloni...), e la spinta
armonica e non forzata in avanti del gruppo muscolare degli addominali è in equilibrio con la controspinta dei muscoli dorsali del
dietro della colonna.
L’immagine del proprio corpo alla ricerca del baricentro: centro della testa, forse posto nella “fontanella” del cranio, agganciato ad
un soffitto mobile; aria a ventaglio dallo sterno; dorsali ad ali che spingono come vettori verso il basso e l’esterno; luce
perpendicolare al pavimento da entrambi gli ischi e piedi come radici nella terra. Tutto questo è già un corpo in movimento dalla sua
immobilità “sopra-dritta” dell’up-right, alla fluttuante mobilità infinita del movimento nello spazio: è una lotta, una feroce ricerca tra
equilibrio e instabilità. Nel mezzo di questo contrasto, c’è la danza.
Trovare il centro vuol dire dunque poi poterlo già abbandonare. Ma se non si acquisisce la propria centralità, la forza del proprio
asse, la spinta propriocettiva del tratto addominale e la conquista di un bacino solido, non si può conquistare una corretta
organizzazione del proprio corpo. Per scappare di casa, devi conoscere e sapere l’indirizzo della casa dalla quale fuggi...
Invero, studiare questa tecnica ha significato per me esplorare una muscolatura nuova, ricercare una dolce costrizione nella struttura
muscolare ed articolare del corpo, osservare una nuova fluidità e tentare di possederne piccoli e pochi principi, che hanno fatto sì che
queste lezioni mi regalassero qualcosa in più e diventassero parte di me, danzatrice e studentessa, in continua ricerca e in fervente
osservazione. Quanto più si affrontavano difficoltà tecniche (alle volte anche solo cercare l’up-right, e dunque sfidare la forza del
proprio asse verticale!), tanto più il corpo aveva la possibilità di riformulare tragitti e percorsi del tutto nuovi. Questo dunque,
l’obiettivo artistico di un danzatore e di un insegnante: rendere ogni giorno il proprio sé danzante, vivere nel corpo una continua sfida
con se stesso e la sua danza, e saperlo comunicare con passione agli altri.
Altro aspetto caratteristico della lezione è la libertà che essa concede al ritmo, all’interpretazione dinamica, alla disposizione degli
allievi nello spazio, alla conduzione di un leader che comanda tempo, andamento e luogo e alla possibilità di modificare e modulare
ritmicamente e dinamicamente le sequenze di movimenti. In una parola avere la possibilità di lavorare in improvvisazione.
Paradossalmente, secondo la mia personalissima opinione, la danza potrebbe essere solo improvvisazione. Per cogliere la profondità
più intrigante di se stesso bisognerebbe essere capace di dimenticare ciò che si sa, sarebbe necessario esplorare nuove possibilità,
possedere una tecnica ed abbandonarla, per relegarla in un angolo. Danzare nella creatività più spontanea vuol dire conoscere un
nuovo amico, imparare una nuova lingua, comunicare con un linguaggio che non ha bisogno di parole. Non per questo
“improvvisare” vuol dire non avere regole. Proprio perché esse si conoscono profondamente, proprio perché esse sono parte di noi,
riusciamo ad infrangerle, nella più grande ed intensa libertà. Essere liberi vuol dire fare ciò che si deve. Probabilmente danzare
liberamente vuol dire danzare ciò che si deve, rispettando le più profonde motivazioni che ci detta il nostro inconscio e imponendo
rigore ed onestà per il corpo e alla nostra danza più pura.
“Non c’è pensiero nella mia coreografia…io non lavoro attraverso immagini o idee, io lavoro attraverso il corpo….”
Merce Cunningham
In conclusione l’elaborazione della mia lezione non si discosta in maniera eccessiva dai principi approfonditi nello studio
metodologico della tecnica Cunningham, ma non per mancanza di coraggio, quanto piuttosto proprio per una scelta operata su un
mero piano personale: in essa ho potuto trovare un validissimo aiuto tecnico e didattico per lo studio sul mio corpo e per lo studio di
una lezione da proporre ai miei allievi. Sono rimasta abbastanza fedele ai disegni e ai principi metodologici cunninghammiani,
tentando di migliorare una parte in me carente, e dunque proprio per questo utilissima. La mia particolare elaborazione è caduta così
su una triplice scelta: fedeltà ai principi cunninghammiani, sviluppo di aspetti concernenti lo studio del centro del corpo, e
approfondimento di aspetti meramente coreografici e compositivi particolarmente presenti nella struttura di una lezione elaborata dal
maestro Merce.
La lezione si compone di 4 parti:
PRIMA PARTE
ON THE FLOOR
Riscaldamento, stretching a terra, floor work.
Sequenze a terra.
SECONDA PARTE
AL CENTRO
1 - Bounces
2 - Back Stretch
3 - Slow foot ternario
4 - Shoulders on three
5 - Warming back
6 - Sides
7 - Brushes - Swing foot (Tendus)
8 - Hinges
9 - Bend and stretch. (Pliés)
10 - Brushes in V position
11 - Criss Cross
12 - Circles on three (Ronde)
13 - Leg Extension (Developpé)
14 - In-out (frappé)
15 - Big Kicks - Swing leg (grand Battement)
16 - Small Jumps
TERZA PARTE
IN THE SPACE
Adagio
Triplets
Big Jumps
QUARTA PARTE
COREOGRAFIA
Giugno 2016
PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2015/2016
DISCIPLINA: Tecnica della danza classica
DOCENTE: Stefania Scorrano
CLASSE: IV SEZ B Cor.
Indirizzo danza contemporanea
La classe di IV Liceo Coreutico ad indirizzo contemporaneo è composta da 8 studenti che hanno
scelto di approfondire lo studio della danza contemporanea. Nel corso dell'anno scolastico il
programma è stato svolto rispettando quanto ipotizzato a inizio anno. Nell'indirizzo contemporaneo
lo spazio destinato alla danza classica sensibilmente diminuito ciò implica un programma ridotto
di quest'ultima, che deve comunque mirare al raggiungimento di un livello tecnico e stilistico
apprezzabile. Come pianificato nella programmazione iniziale, da settembre a gennaio è stato
completato e assimilato il programma di quarto corso di Tecnica Classica Accademica in vigore
presso l'Accademia Nazionale di Danza di Roma e da febbraio sono stati introdotti elementi
presenti nel programma di quinto corso. Le lezioni si sono svolte sia in modalità pratica, con
articolazione della sbarra, centro, salti e punte, con accompagnamento musicale di pianoforte, sia
con spiegazioni di carattere teorico all’interno della lezione bisettimanale. Il lavoro sull’adagio, sul
salto, sulla batterie e sul giro è stato mantenuto su di un livello intermedio di difficoltà, ma è stato
concentrato sull’affinamento di strumenti (quali equilibrio, stabilità, prontezza, elasticità, velocità,
coordinazione, dinamica, ritmo) di per sé altamente formativi, ma anche di grande utilità per il
raggiungimento di un alto profilo qualitativo nella danza contemporanea. Particolare attenzione
viene rivolta all’espressività e alla fluidità dei movimenti, attraverso combinazioni più complesse e
danzanti. Si affronta lo studio dei tours lents e della preparazione ai tours nelle grandi pose.
キ
Esecuzione con precisione tecnica e stilistica di esercizi della sbarra e del centro di base e di
media difficoltà, con raccordo nei passaggi e nei movimenti di sguardo, atteggiamenti del
torace, di braccia e mani, di gambe e piedi.
キ
Esecuzione di esercizi e combinazioni di adagio di media difficoltà, con equilibrio, stabilità,
precisione formale, plasticità e intensità in tutte le pose e nei passaggi espressivi.
キ
Esecuzione con correttezza dinamica e ritmica di esercizi e combinazioni di piccolo e medio
sbalzo con cura della coordinazione formale e funzionale delle diversi parti del corpo.
キ
Uso consapevole della tecnica dell’en tournant (nella sbarra, centro, adagio e salto).
キ
Esecuzione con correttezza dinamica e ritmica delle forme di base di pirouettes con le relative
preparazioni.
キ
キ
Affinamento di strumenti quali
coordinazione, dinamica, ritmo.
キ
Sviluppo del rapporto tra il movimento e spazio, dinamica, ritmo e musica.
キ
Incremento della mobilità articolare e legamentosa, di forza, elasticità e resistenza muscolare.
equilibrio,
stabilità,
prontezza,
elasticità,
velocità,
キ
Incremento della capacità di concentrazione e attenzione.
キ
Applicazione nei movimenti, passi e combinazioni varie i principi teorici della danza
accademica con attenzione agli aspetti stilistici.
キ
Esecuzione con correttezza tecnica e precisione stilistica di movimenti di adagio, giri, sbalzo e
punte in combinazioni elementari e di media difficoltà.
キ
Fusione dell’impegno tecnico con l’espressività del movimento.
キ
Esecuzione anche in pubblico brevi elaborati coreografici, utilizzando le conoscenze e le abilità
tecniche espressive acquisite nel corso degli studi.
Di seguito saranno elencati dettagliatamente i passi e i movimenti di Tecnica della danza
Accademica studiati dalla classe.
Programma IV anno
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Esercizi alla sbarra
Demi e rond de jambe a 90°en face e nelle pose :
• sulla mezza punta
• con plié-relevé
• in demi-pli・
Grand rond de jambe jet・, en face ( impostazione )
Battement fondu, sulla mezza punta :
• simple e double a 90°, in tutte le direzioni e pose
• simple e double a 45ー e a 90ー en tournant (1/4 e 1/2), en fac
Rond de jambe en l’air :
• simple e double a 45° a terra, sulla mezza punta e terminato in demi-plié
• double a 90ー a terra e sulla mezza punta
Temps relevé :
• a 45° con tour
• a 90ー sulla mezza punta
Tombé en face e nelle pose :
• da 45° terminato con punta a terra e a 45°
• da 90ー terminato con punta a terra e a 90ー
Fouetté :
• a 45° e a 90° con plié relevé, en face
• a 45ー e a 90ー a terra, da posa a posa
Battement frappé simple e double en tournant (1/4 e 1/2) a terra, sulla mezza punta e
con plié-relevé, in tutte le direzioni e pose
Flic-flac en tournant a 45ー, en face
Battement battu en avant e en arriére, en face e en épaulement
Battement soutenu a 90° in tutte le pose con chiusura en tournant ( 1/2 giro e 1 giro )
• Battement développé sulla mezza punta, en face :
a) con balancé (verticale)
b) développé tombé
c) ballotté (a terra)
• Battement developpé passé sulla mezza punta, in tutte le pose
• Grand battement jeté en face:
a) sulla mezza punta
b) soft , a terra
• Mezzo giro e giro intero in V posizione senza cambio di piedi
Esercizi al centro
• Battement tendu en tournant (1/8 e 1/4) in IV arabesque
• Battement tendu jeté e jeté piqué in IV arabesque
• Battement tendu jeté en tournant (1/8 e1/4) nelle pose écartée
• Rond de jambe par terre en tournant (1/4)
• Battement fondu :
simple e double a 90ー sulla mezza punta, in tutte le direzioni e pose
• Tour lent da posa a posa tramite passé con 1/4 di giro ( battement developpé passé en tournant
)
• Grand battement jeté pointé nelle pose écartée e IV arabesque
• VI port de bras di preparazione ai tours nelle grandi pose
• Grand temps lié con tour lent
• Fouetté a 90° a terra :
in tutte le direzioni en face, teso e con demi-plié
in tutte le pose
• Tour lent in tutte le grandi pose ( eccetto le pose ecartée e IV arabesque )
• Pirouettes, en dehors e en dedans, dalla V e IV posizione terminate sur le cou- de-pied e in
tutte le direzioni e pose con punta a terra e a 45ー
• Temps lié par terre con pirouette
• Pas jeté laterale en tournant (1/2)
• Pirouettes en dehors e en dedans suivies in V posizione ( sul posto )
• Glissade en tournant suivie, in diagonale
• Tour piqué en dedans suivi, in diagonale
• Pas de basque en tournant suivi, in diagonale
• Tours chainé
Allegro
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Pas echappé in II e IV posizione finito sur le cou-de-pied
Pas echappé in II e IV posizione en tournant (1/2)
Pas jeté fermé
Pas assemblé porté
Pas assemblé en tournant (1/4)
Temps levé in tutte le direzioni e pose a 45ー
Pas ballonné con spostamento, in tutte le direzioni e pose a 45ー
Pas failli
Sissonne ouverte e fermé en tournant (1/4)
Sissonne tombé en tournant (1/4 e 1/2)
Grand changement de pieds en tournant (1 giro)
Grand pas chassé en tournant (1/4 e 1/2)
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Grande sissonne ouverte, in tutte le direzioni e pose (sul posto e spostata)
Grande sissonne tombé
Grand pas jeté
Punte
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Pas echappé in II e IV posizione en tournant (1/2)
Relevé in tutte le pose a 45ー e 90ー, sul posto
Grande sissonne ouverte con e senza spostamento
Pas jeté in tutte le pose a 90ー (piqué)
Tour piqué en dedans suivi, in diagonale
PROGRAMMA V ANNO
Esercizi alla sbarra
Rond de jambe a 90ー sulla mezza punta, en face e nelle pose
Grand rond de jambe jet・, en face
Battement fondu double a 45ー e a 90ーen tournant (1/4 e 1/2) in tutte le direzioni e pose
Fouett・ a 90ー da posa a posa, con plié-relevé
Flic-flac en tournant :
a) da 45° a 45°, in tutte le pose
• Ports de bras in tutte le direzioni e pose a 90ー
• Battement developpé sulla mezza punta, in tutte le pose :
a)développé tombé
• Tombé da 90ー con 1/4 e 1/2 giro (par fouett・) , terminato in tutte le pose con punta a terra
• Grand battement jeté in tutte le direzioni e pose :
a) con développé passé
b) sulla mezza punta
C) soft , sulla mezza punta
• Preparazione alla pirouette en dehors e en dedans dal grand pli・ (en face)
• Mezzo giro en dehors e en dedans, con plié-relevé, in IV posizione avanti e
dietro a 45° e a 90°
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CENTRO
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Tour lent da posa a posa tramite passé con 1/2 e 3/4 di giro ( battement developpé passé en
tournant )
Rond de jambe a 90ーen tournant (1/4), da croisé a croisé
Fouetté par tour lent, en dehors e en dedans, con 3/4 di giro da croisé a croisé
Battement divisé en quarts, nelle due forme (1/4)
Tour piqué en dehors suivi, in diagonale
Pescara 06 giugno 2016
La docente
Prof.ssa Stefania Scorrano
Gli studenti