- L`AZIONE - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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- L`AZIONE - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Periscopio
Mondo
Il Papa: nessuna sofferenza
giustifica l’eutanasia
«Ogni essere umano, anche colui che è segnato dalla malattia e dalla sofferenza, è un grande dono per
la Chiesa e l’umanità (...) Nessuno ha il diritto di
sopprimere la vita di un paziente a causa della malattia». Lo ha ribadito mercoledì scorso, 11 febbraio,
Giovanni Paolo II in occasione della Giornata mondiale del malato.
«I
figli dove li metto?». Prima o poi dev’essere passato per la mente o per la bocca di tutti i genitori, rendendo così manifesta una realtà diffusa che talora
rappresenta davvero un problema insormontabile.
La maggior parte delle famiglie oggi sono “strattonate” tra tempi del lavoro e tempi della scuola, con tempi e
ritmi che non sono in funzione della
vita in famiglia, relegata il più delle
Crack Cirio: arrestato
Sergio Cragnotti
Sergio Cragnotti, il figlio Andrea e il genero Filippo
Fucile sono agli arresti domiciliari a seguito degli
sviluppi delle inchieste sul dissesto della Cirio. I tre
sono indagati per truffa, false comunicazioni sociali e bancarotta pluriaggravata e reiterata. Cragnotti
è stato per diversi anni anche presidente della Lazio.
Medici: massiccia adesione
allo sciopero
Ha toccato punte di adesione del 90 per cento lo sciopero proclamato dai medici delle Ulss per lunedì 9
febbraio. Tra i motivi di protesta il mancato rinnovo
del contratto e il sottodimensionamento del personale.
CITTADINO
INFORMATO
L’Unione europea toglie la carne
dal brodo
I dadi da brodo non devono più essere preparati obbligatoriamente con l’estratto di carne. Lo stabilisce
una norma dell’Unione europea che consente la produzione di dadi senza carne. Contraria alla decisione dell’Ue si è pronunciata l’Unione nazionale consumatori in quanto le nuove disposizioni aprono la
strada ai falsi brodi, fatti con dadi o preparati
similari contenenti solo aromi artificiali.
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Semestrale 22
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so, quando vede troppo poco i genitori e cresce accanto ad altre persone.
Raccogliendo alcune esperienze concrete, emerge evidente l’importanza di
una serie di attenzioni e atteggiamenti.
Ma resta la necessità che ci siano più
asili nido e con costi accessibili. E in
tante situazioni risulta che la soluzione migliore è dietro l’angolo: il lavoro
part-time di cui tutti parlano, ma che
resta “cenerentola” sgradita dentro il
mondo del lavoro e non solo lì.
“Per i figli tempo ‘ricco’
anche dopo la scuola”
I
l tempo dopo la scuola:
un tempo “fragile” in
cui la famiglia spesso si aggrappa a soluzioni-tampone;
ma anche un tempo importante, delicato per la crescita dei figli. A sostenerlo è Vittorio Filippi, il sociologo trevigiano, attento osservatore
della realtà della famiglia.
Come è cambiato il
modo di custodire i figli in questi anni dopo
l’impegno della scuola?
«Nel giro di poche generazioni sono cambiate soprattutto tre cose.
Il lavoro femminile è diventato un fatto strutturale,
fisiologico, confermato anche dai dati del 2003. Non è
più come una volta, quando
l’arrivo del primo figlio significava il rientro nella domesticità.
L’altro elemento è la mancanza di tempo: non c’è più
tempo per nulla, né per i genitori né… per i ragazzi.
Inoltre vengono sempre
più a mancare le “risorse di
parentela”: nonni, zii, eccetera. Perché è vero che i
nonni oggi vivono più a lungo, ma raramente abitano in
casa, oppure sono lontani».
Oggi, quindi, per i genitori la soluzione del
tempo dopo la scuola
è più difficile?
«Già! Da un lato la famiglia si ritrova più sola ed è
costretta ad arrangiarsi in
qualche modo; dall’altra tende a delegare alla scuola. Ecco, quindi, tutta l’enfasi di
queste settimane sulla scuola a tempo pieno… Spesso la
delega alla scuola è una strategia rinunciataria o un atto
d’impotenza della famiglia.
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volte alle ore serali. Così per i genitori si pone il problema di dove mettere
i figli dopo il tempo dedicato alla scuola, dalla materna alle medie.
Ci sono mamme che riescono a
combinare gli orari del lavoro per stare con i figli al pomeriggio e altre che
scelgono di licenziarsi. C’è chi ricorre
ai nonni, chi alla baby-sitter, chi all’asilo-nido o alla scuola a tempo pieno. Soluzioni che, però, talora non soddisfano... innanzitutto il bambino stes-
IL SOCIOLOGO VITTORIO FILIPPI
Martedì 10 febbraio la Camera dei deputati italiana
ha definitivamente approvato, a scrutinio segreto, il
disegno di legge sulla procreazione medicalmente
assistita. Il testo prevede: divieto di fecondazione eterologa e possibilità di accesso alle tecniche solo
per coppie eterosessuali e conviventi stabilmente e
che non abbiano malattie geneticamente trasmissibili.
Con 494 voti a favore, 36 contrari e 31 astensioni la Camera dei
deputati francese ha approvato la
proposta di legge che bandisce i
simboli religiosi (come il velo islamico o la kippah ebraica) dalle scuole. Ora la proposta dovrà
essere approvata dal Senato.
e
L’AZiON
Primo Piano
I FIGLI DOVE LI METTO?
Italia: definitiva approvazione della
legge sulla fecondazione assistita
Francia: la Camera approva
la legge anti-velo
e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 15 febbraio 2004
Immagine PostScript
Senza Nome-1
Una tendenza a delegare
che, va ricordato, non è affatto gradita al mondo della
scuola, agli insegnanti».
Tante coppie lasciano
i figli ai nonni…
«Sì. Ma i nonni vanno “utilizzati” come risorsa, non
come “scarico”, altrimenti
fanno loro i genitori… un’altra volta.
Il tempo dopo la scuola
dovrebbe essere un tempo
stimolante, ricco dal punto
di vista affettivo e pedagogico. Richiede un impegno
concreto da parte della fa-
Il sociologo Vittorio Filippi
miglia, anche allargata ai
nonni. È bello che, come sta
avvenendo, sorgano iniziative di formazione dei nonni
– quella che viene chiamata
“geragogia” –, per renderli
consapevoli del loro ruolo.
Anche perché, con l’allungarsi dell’età media, i bambini conosceranno sempre
più nonni, bisnonni».
Quale dovrebbe esse-
re l’atteggiamento giusto dei genitori nel trovare l’equilibrio per i
figli tra tempo in famiglia e tempo fuori della famiglia?
«Dipende dall’età. Ad esempio, già nella preadolescenza il ragazzino annusa
l’aria dell’uscire di casa. È
ovvio che una famiglia troppo avvolgente sarebbe contraria allo sviluppo del bambino e alla tendenza della società oggi.
Ma ci sono tanti modi per
i genitori – e dico “genitori”,
non mamma – di essere “a
casa”, di trasmettere sicurezza affettiva. Al di là della
quantità di tempo, sono importanti segnali continui al
bambino per fargli capire:
“guarda che in ogni momento della giornata, anche
se fisicamente non ci sono,
sono con te”. Questo messaggio può passare in tanti
modi: informandosi su quello che fanno, responsabilizzandoli, facendo attenzione
a come usano la televisione,
il telefonino, internet. Tutte
cose in cui non vanno delegati, né “controllati”, ma in
cui è indispensabile la copresenza del genitore. Anche il semplice stare a casa
non basta: occorre un “controllo affettivo”, non autoritario. Però dev’essere una
presenza continua – come si
dà al bambino da mangiare
tre volte al giorno… –, non
episodica, che non serve a
niente.
Va detto “no” comunque
ai genitori che stanno assenti a lungo, dal punto di vista psicologico, e poi diventano improvvisamente affettuosi, invadenti: un comportamento che non ha senso, schizofrenico».
Quali conseguenze derivano da questa situazione per la famiglia?
«Tra genitori e bambini
si instaurano rapporti brevi,
superficiali, contraddittori,
con la conseguenza che non
c’è nel bambino uno sviluppo né “prosociale”, di apertura agli altri, né armonioso
dal punto di vista strettamente psichico. In una situazione di strisciante abbandono, di lento scaricamento, il bambino, pur nell’abbondanza materiale, crescerà nella povertà relazionale.
In questa età, dall’infanzia alla preadolescenza, per
i bambini è importante sentirsi “accompagnati”, in senso di calore affettivo, di responsabilità».
Questo è più facile se
i genitori non lavorano
entrambi a tempo pieno…
«C’è il problema dell’assenza dei genitori, impegnati su tempi ormai dilatati e non coordinati. Ma va
considerata anche la progressiva crescita delle rotture coniugali. Nel Trevigiano sono ormai una su tre,
una su quattro le coppie che
vanno in crisi, si “rompono”,
con ricadute pesantissime
sulla qualità della vita dei
bambini dal punto di vista affettivo e psicologico».
Franco Pozzebon
IL PARERE DI UNA MAESTRA: “Ogni cambiamento
per i bambini è una piccola tempesta”
«M
i potete tenere il bambino dopo le quattro?». Negli ultimi
anni le maestre di tutte le scuole materne
della diocesi si sono sentite rivolgere, con
sempre maggiore frequenza, questa domanda-supplica. E diverse strutture si sono adattate alle esigenze prolungando l’orario fino alle cinque o alle sei del pomeriggio. Specie i “nidi”, perché quando i bambini sono troppo piccoli i nonni non ne vogliono sapere di accudirli. «Non considero
positiva questa evoluzione delle cose – afferma Maria Rita De Marco, per vent’anni
insegnante alla materna di Sarmede –. Co-
sì si costringe il bambino a continui adattamenti. Per carità, il bambino si adegua a tutto, ma ogni volta è una piccola “tempesta”.
Si vede quando un bambino sta poco con i
genitori: richiede maggiore attenzione oppure rifiuta di mangiare. La stessa cosa succede quando è scadente la qualità del tempo dedicato ai bimbi. I genitori – conclude
De Marco – si pongono il problema della
qualità e del tempo del rapporto con i figli
piccoli e nella mia esperienza non ne ho incontrato alcuno che consideri l’asilo un parcheggio. A mio avviso il part-time resta la
soluzione migliore a questa problematica».
Domenica 15 febbraio 2004
DUE ESPERIENZE
UNA MAMMA CHE HA LASCIATO IL LAVORO
La difficile, felice scelta
di dedicarsi alla figlia
ualche giorno fa
Letizia Checuz ha
compiuto un anno. Ma a
differenza della maggior
parte dei suoi coetanei,
che a quell’età iniziano le
prime esperienze “extra-familiari” (asilo nido, nonni,
baby-sitter), Letizia continua e continuerà ad essere accudita dalla mamma,
Lorella Simonetti. Che ha
fatto una scelta controcorrente: dopo 29 anni ha mollato il lavoro per dedicarsi
interamente alla sua bimba. «Mi sono resa conto
che gli orari di fabbrica sono incompatibili con le necessità di un figlio. Il tempo è poco e quando rientri
dal lavoro sei stanca e non
riesci a dedicargli le attenzioni di cui ha diritto. Ma
c’è un altro motivo. Col
passare del tempo mi sono resa conto che Letizia fa
ogni giorno una scoperta
che mi meraviglia e questi
momenti voglio goderme-
per il carico di responsabilità
di cui ci si sente investiti. «È
come se i figli ci avessero delegato in parte il compito di educare i loro bambini – dice
Carlo – ma, è inutile nasconderlo, noi anziani ci sciogliamo davanti ai nipoti...».
Un’altra testimonianza viene da Guido e Marisa di Torre di Mosto,
nonni da appena un anno. Anche nel loro caso, il tempo che dedicano all’unica nipotina
è di fondamentale aiuto ai genitori: «Sono
una coppia giovane – spiega Guido – hanno
la rata del mutuo a fine mese, se dovessero
pagare anche l’asilo nido o una baby-sitter,
sarebbe dura per loro». «Ma non è solo una questione economica – su questo Marisa non ha dubbi –: potendo scegliere è meglio affidare i figli alla nonna che a una babysitter. Credo che una nonna possa avere delle attenzioni diverse, ma soprattutto, ha
un’esperienza come madre, che non tutte le
giovani baby-sitter hanno».
Felici di poter aiutare i propri figli, Anna
e Carlo, così come Marisa e Guido, non rinuncerebbero mai al loro ruolo di nonni,
anche se non vorrebbero mai sostituirsi al
genitore, vero protagonista dell’educazione dei figli: «Con la nostra nipotina – afferma Marisa – viviamo i momenti cruciali della sua crescita: è una grande emozione, tuttavia mi dispiace che sia io e non mia figlia
ad assistere alle sue prime parole, ai suoi primi passi».
Beatrice Doretto
Nonni a tempo pieno,
che responsabilità!
«P
Q
li appieno: è tutta un’altra
emozione che farseli raccontare dai nonni o dalle
maestre del nido!». Ma accanto a questi “pro” ci sono i “contro”: «Non è stata
una decisione presa a cuor
leggero. Al lavoro tutto
sommato mi trovavo bene.
Poi ho 29 anni di contributi pensionistici che non
vorrei buttar via. Infine l’aspetto economico: per fortuna abbiamo una casa nostra e non abbiamo mutui
da pagare, altrimenti sarebbe stato impensabile il
Mamma Lorella con la piccola Letizia
vivere con un solo stipendio». Scelte alternative?
«La soluzione ideale è il
part-time. Ma qui andrebbe fatto un bel discorso,
perché vengono tanto pubblicizzate leggi a favore
delle donne e delle madri
in particolare, mentre la
realtà è tutt’altra: il part-time non è ancora entrato
nella mentalità dell’imprenditore privato. Un’altra buona soluzione è quella del nido interaziendale
però vicino all’azienda e
con possibilità di visita ai
bambini ad esempio nella
pausa pranzo».
I commenti alla decisione? «Mio marito, Rinaldo,
mi ha spinto fin dall’inizio
per questa scelta. Le donne che hanno fatto la mia
stessa scelta mi dicono che
non mi pentirò. Quasi tutte le altre mi confessano
che, se potessero, seguirebbero la mia strada».
Federico Citron
ossa tu vedere i figli dei tuoi figli»,
con questa citazione dal salmo
128, Anna e Carlo di Ceggia, entrambi sessantasette anni, commentano il loro essere
nonni. Hanno gli occhi che brillano quando
raccontano la gioia di veder crescere cinque nipotini, un’esperienza con molte fatiche, ma anche con tante gratificazioni. «Ci
siamo trovati a fare i nonni a tempo pieno –
spiega Carlo – per dare una mano alle nostre due figlie. Abbiamo trascorso molto
tempo con i loro bambini e questo ci ha donato delle grandi emozioni, come vedere
nei loro progressi, giorno dopo giorno, la
continuità della nostra grande famiglia».
«Ogni nipote è stato un’esperienza a sé
– dice Anna ricordando gli ultimi vent’anni
–. Ognuno ha segnato un periodo della mia
vita. Oggi sento la fatica del tempo che passa e con Luca, il più piccolo che ha quattro
anni, mi accorgo di non avere le stesse energie, ma la sua presenza riempie di gioia
la nostra casa».
Certo, non è facile, Anna e Carlo ci tengono a sottolinearlo, non solo per la fatica
fisica, perché i bambini ti impongono dei
ritmi a cui non sei più abituato, ma anche
A SACILE / INNOVATIVO
quattro anni di seguito,
prima nel nido poi nella scuola materna che
ne è la naturale prosecuzione.
A Sacile vanno molto orgogliosi di questa realtà: «Non ce ne sono mica molti altri come questo – spiega Giovanni Buriola – perché all’attenzione e alla cura che il Maria Bambina riesce a garantire
alle famiglie si aggiunge appunto l’elemento qualificante della formazione didattica. C’è
persino una équipe di psicologi che segue i
bambini, ne individua le esigenze, coinvolge
i genitori; importanti, in particolare, l’impegno e la professionalità per superare la delicata fase dell’inserimento, che dura un mese, per poter “staccare” il bambino dalla famiglia in modo tale che non si pongano problemi e difficoltà. Credo, in altri termini, che
aiutare la famiglia debba andare ben oltre il
puro e semplice “accudire i bambini”». (VC)
C’è anche il nido-scuola
C’
è nido e nido. Il nido-parcheggio, il
nido-babysitteraggio, e via elencando. Ma c’è anche il nido-scuola. Che è nido-formazione a 360 gradi.
La sfida arriva da Sacile, dove l’autunno
dello scorso anno ha preso le mosse l’innovativa esperienza del nido integrato “Maria
Bambina”. C’è posto per 15 bambini, che possono diventare diciotto, se per qualche famiglia l’esigenza è di affidargli il figlioletto a
metà giornata, anziché per il tempo pieno
che va dalle 7.30 alle 17.30. A seguire i piccoli ci sono tre insegnanti, motivate, e convinte. Perché a monte esiste un progetto didattico di prim’ordine, nel cui abbraccio quei
bambini cresceranno e impareranno per
TRA LISTE D’ATTESA E COSTI...
LA DIRIGENTE SCOLASTICA
Quando il “nido” è
una scelta obbligata
Settimana corta? Sì,
ma non alla materna
M
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atteo e Melissa sono andati al nido comunale di Conegliano a 6 e
9 mesi, senza procurare nessuna preoccupazione a mamma Antonella e papà Gianluigi, operai. Poi è arrivata anche Martina,
che ora ha 8 mesi, e Antonella e Gianluigi,
per risparmiare l’onere dell’affitto, si sono
trasferiti nella casa di proprietà dei genitori di lui, a San Vendemiano. La lista di attesa del nido di Conegliano, per i non residenti, è lunghissima: dunque, niente più nido, cosa che per Antonella ha significato rinunciare al posto nel maglificio dove lavorava. «Se avessi potuto inserire anche la mia
terza figlia al nido – afferma la giovane mamma – non avrei certo rinunciato al lavoro.
Di inserirla in un nido privato, neanche a
parlarne: hanno rette troppo alte. In quello
comunale pagavamo circa
200 euro al mese per entrambi i bambini, e a fine mese riuscivamo sì e no a risparmiare 100 euro, figuriamoci con le rette dei nidi privati!». Se Antonella, 30 anni,
tre figli di 6 e 4 anni e 8 me-
si, potesse dare un suggerimento agli amministratori,
chiederebbe un contenimento dei costi a carico delle famiglie.
Lui imprenditore, lei avvocato, due bambine di 6 e 2
anni e mezzo: per i coniugi
Annamaria ed Ermes, residenti a Santa Maria di Feletto, invece, mandare entrambe le figlie all’asilo nido è stata
una scelta, preferita alla soluzione nonni e
baby-sitter. Maria Chiara ha iniziato a frequentare l’asilo nido privato di Santa Maria
all’età di 20 mesi, la più piccola, Maria Vittoria, non appena compiuto l’anno di vita.
«Abbiamo scelto il nido anziché i nonni o la
baby-sitter perché l’ambiente ci sembrava
più stimolante: lì svolgono attività che a casa non farebbero mai e socializzano con gli
altri bambini – racconta Annamaria –. Le
nostre figlie, la seconda in particolare, hanno vissuto positivamente questa esperienza, non le abbiamo mai viste tornare a casa
in crisi. Un sottofondo di ansia, tuttavia, rimane sempre: ci si chiede se stanno bene,
cosa fanno, se la scelta attuata è la migliore
per loro…». E i costi? «Il costo del nido non è poco, e 300
euro pesano sul bilancio familiare – conclude Annamaria – ma è un sacrificio che si
fa per due anni, poi con la materna i costi si dimezzano».
Francesca Nicastro
M
arisa Possa Feletti
è la direttrice del
secondo circolo didattico di
Vittorio, con responsabilità
su cinque elementari e due
materne. Nelle sue elementari è possibile scegliere la
settimana corta: scuola fino
alle 15.30 fino a giovedì, poi
venerdì mattina. E sabato a
casa. La richiesta di settimana corta continua a crescere.
Alla scuola fino alle
15.30 si aggiunge anche il tempo integrato…
«Va avanti fino alle 17.30
circa, con compiti, giochi,
sport. Gli operatori vengono
dall’ente Luzzatti, noi offriamo la scuola, il Comune paga luce e riscaldamento. Inevitabilmente il servizio è a pagamento».
Scuola anche il pomeriggio: come fanno i ragazzi ad andare a calcio
o a catechismo?
«Inizialmente ci sono stati piccoli attriti, la nostra sembrava un’interferenza. Ora
molte parrocchie collaborano: il catechismo è al sabato.
Riguardo alle altre attività
sportive, c’è chi viene a scuola con la borsa da calcio… e
magari il giorno dell’allenamento rinuncia al tempo integrato».
Anche alla materna è
stato prolungato l’orario oltre il canonico 816?
«No, anche perché le ri-
chieste sono state poche. E
speriamo che non giungano:
bambini così piccoli dopo otto ore sono già “fusi”»
Ma i bambini “reggono”
a sette ore di scuola?
«Dal punto di vista didattico non abbiamo riscontrato
nessuna differenza tra settimana corta e lunga».
E psicologicamente?
«Difficile generalizzare,
però c’è il rischio di sovraesposizione sociale: ossia troppo tempo in mezzo agli altri,
e troppo poco da soli (ne hanno bisogno!) o con le famiglie. Ma scuola fino alle 17.30
è il tempo giusto, credo; oltre
sarebbe forse eccessivo».
Settimana corta e tempo integrato sono necessità per i genitori o
comodi parcheggi per i
figli?
«Quasi sempre necessità:
gli orari di lavoro non permettono, anzitutto, di far venire a prendere i figli. Le madri lavorano, e poche a parttime, perché le aziende – oppure il bilancio familiare –
non lo permettono. E talvolta è meglio che il bambino
stia a scuola che a casa». (TB)
4
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 15 febbraio 2004
UNA RICERCA DELLA FONDAZIONE ZANCAN
NordEst Nuovo servizio civile
NOTIZIE
...tutto al femminile
La domenica senz’auto
va a genio ai veneti
PM, ormai quasi tutti
conoscono questa sigla (“particulate matter” in inglese) che sta
ad indicare le famigerate “polveri sottili”
provocate dall’inquinamento atmosferico
e responsabili di tutta
una sequenza di gravi conseguenze sulla salute dell’uomo. Ebbene, tra i rimedi anche la breve tregua
concessa allae nostre città grazie alla chiusura domenicale alle auto dei nostri centri urbani, la domenica. L’iniziativa, che ha riguardato tra l’altro le città
di Padova, Rovigo, Verona, sembra vada a genio ai
Veneti, che vi si sono adeguati con disciplina. Pochi
i trasgressori, meno favorevoli solamente i commercianti. E intanto si stanno studiando diverse ipotesi
per introdurre l’altro escamotage, le targhe alterne.
Amministratori, nuove “figure”
ad alto...“rendimento”
Duemilasettecento euro al mese, non male per il “presidente di quartiere”, nuova figura istituzionale, per
dire la verità non proprio conosciutissima ma indubbiamente remunerativa. Ne tratta Il Gazzettino
che pubblica con rilievo un’indagine sull’affacciarsi
di queste semi-inedite realtà istituzionali. E c’è chi sta
già pensando a ulteriori novità: l’ “osservatore su frazioni rionali del territorio”...
Pordenone: gestione rifiuti
per 11 mila aziende agricole
L’assessorato all’Ambiente della Provincia di Pordenone, su proposta di Coldiretti, Unione Agricoltori e
Confederazione italiana agricoltori, ha avviato le procedure per la stipula di un accordo di programma
per i rifiuti agricoli che potrebbe avere effetti positivi sulle oltre 11 mila aziende agricole del Friuli Occidentale.
Il problema, molto sentito dalle imprese di settore,
riguarda in particolare lo smaltimento dei
contenitori dei fitofarmaci nonché di una
serie di altri prodotti
utilizzati in agricoltura la cui corretta gestione deve essere garantita secondo un
principio di contenimento dei costi di
smaltimento
(efficienza, efficacia e economicità) evitando
però potenziali danni
all’ambiente.
I
l nuovo servizio civile volontario sta
coinvolgendo soprattutto le ragazze. E
quelli che lo scelgono risultano essere “motivati,
soddisfatti, utili alla società”. La Fondazione Zancan di Padova ha realizzato la prima ricerca su scala nazionale tra i giovani
che vivono l’esperienza del
servizio civile avviato con
la legge 64/2001.
E spicca innanzitutto
che a sceglierlo sono in
grande maggioranza di
donne (il 91,8 %), con
un’età media di 23 anni, 2
su 3 studentesse (quasi il
50 % è iscritto all’università), per metà del Sud. «Il
70,3 % appartiene a un’associazione – precisa il direttore scientifico della
“Zancan”, Tiziano Vecchiato – e il 90 % risiede nel
territorio in cui presta servizio».
Le motivazioni princi-
pali della scelta per il servizio civile sono due: «La
possibilità di crescita umana e di vivere un’esperienza nuova». Ma queste
ragazze, che lavorano in
media 30 ore la settimana,
al termine del servizio dichiarano che sia stato «utile anche per ripensare le
scelte professionali (58,2
%) e le scelte di vita (58,9
%)». Il punto più critico riguarda la formazione, per
certi versi “ancora burocratica o scolastica”. Non
tutti, infatti, fanno un corso di formazione iniziale (il
35,6 % non l’ha fatto) e solo il 33 % dichiara di aver svolto un tirocinio. La
percentuale di ragazze che svolgono il servizio in un
ente religioso è del
22,3 %.
Alla luce di questa ricerca, la Caritas italiana, per voce del proprio responsabile dell’area Scv Giancarlo Perego, propone: «Occorre recuperare la forte
qualità dell’obiezione di
coscienza nell’esperienza
del Servizio civile volontario. In particolare l’aspetto
educativo, attraverso il
coinvolgimento di adulti,
scuola, famiglie; l’incontro
con il mondo della povertà; la difesa nonviolenta alternativa, che passa
anche attraverso la proposta di un albo degli obiettori e una dichiarazione di
obiezione da sottoscrivere
REGIONE VENETO
tutto degli industriali.
Infine le altre proroghe
fino al 31 ottobre 2003
e al 15 febbraio 2004, ogni volta con un alzarsi dei toni del dibattito
politico.
Adesso il clima in
Regione, sia a livello di
Commissione urbanistica che di forze
politiche, sembra più tranquillo e conciliante. Nei giorni scorsi per la Commissione urbanistica c’è stata anche una full-immersion di tre giorni ad Abano Terme per esaminare con calma
i 49 articoli della bozza, prima di licenziarla e passarla al Consiglio regionale. Sembra, insomma, che sia
concluso il braccio di ferro interno alla maggioranza, con il successo della
linea della Commissione (tanto che è
diventata la legge-Bazzoni, dal nome
del presidente, il presidente Raffaele
Buzzoni, di Forza Italia) a scapito dell’assessore di reparto, il pievigino Antonio Padoin.
Il mottense Franco Manzato, capogruppo in Consiglio regionale della Lega Nord e tra gli artefici del “nuovo
corso” che ha assunto il testo di legge,
Legge urbanistica,
ultima proroga?
A
ncora una proroga, la quinta,
forse davvero l’ultima.
Per la nuova legge urbanistica regionale è scaduto il 15 febbraio il termine fissato dal Consiglio regionale
del Veneto per l’approvazione definitiva. Ciò, però, non è accaduto, rendendo necessaria un’ulteriore proroga che
al momento in cui scriviamo, a metà
settimana, non è ancora stata votata.
È dall’aprile del 2001 la Regione Veneto si trascina questa “incombenza”.
E per aggirare le scadenze che prevedevano, altrimenti, l’automatico passaggio delle competenze alle Province, sono state necessarie tutte le varie
proroghe via via approvate. Prima dal
maggio al dicembre 2002. Poi fino al
luglio 2003, con l’introduzione, della
celebra norma “blocca-capannoni” oggetto di contestazioni da parte soprat-
al termine del servizio; la
qualità del dialogo interreligioso e dell’incontro
con le altre culture; la qualità del globale, intesa come attenzione alla cittadinanza europea e alla valorizzazione dell’esperienza
del Scv all’estero. Per questo servono più investimenti».
Ma la questione finanziaria è decisamente aperta, con uno stanziamento
annuo di soli 119 milioni di
euro a fronte di una spesa
prevista per il 2004 di 269
milioni.
I DATI. Nel 2003 i posti messi a
bando sono stati 27 mila 85 (erano 396 nel 2001 e 13 mila 485
nel 2002), i volontari avviati 17 mila 930 (il 48 % provenienti dal Sud,
il 30 % dal Centro, il 22 % dal
Nord) erano solo 5.191 nel 2002, i
progetti 2.085, gli enti coinvolti
1.368. Il 52 % dei giovani ha svolto servizio nell’ambito dell’assistenza, il 35 % in cultura ed educazione, il 10 % in ambiente e protezione civile. I progetti avviati nel
2003 all’estero sono stati 55. La Regione del Nord con più volontari in
servizio civile è il Piemonte con
1.100 ragazzi, seguita dall’Emilia Romagna con 930 e dalla Lombardia
con 828.
Per il 2004, intanto, c’è la previsione di 37 mila 800 volontari e
30 mila obiettori e già si prevede
che il prossimo bando di settembre
2004 favorirà l’ingresso di 12 mila
giovani, o anche di più.
è soddisfatto: «La legge è pronta. Il lavoro è stato proficuo, con un confronto aperto e schietto tra tutte le forze politiche. Più che modifiche sostanziali ci
sono state piccole innovazioni. La proroga, quindi, non è più un problema,
perché è solo questione di tempo: per
un ultimo confronto con le parti sociali, con Province e Comuni, e poi andare in aula per l’approvazione. Noi
vorremmo arrivarci già entro il 31 marzo, mentre altri slitterebbero ad aprile o più in là. Ma porre scadenze ravvicinate è stato utile perché ha accelerato i lavori».
«Sarà una legge – continua Manzato – che ridistribuisce le competenze
tra i vari enti, definendo tre livelli di
pianificazione, dando più peso alle Province e ai Comuni, e introducendo novità, come quella del “credito edilizio”».
Salvo recrudescenze del confronto
all’ultima ora, quindi, la legge urbanistica regionale dovrebbe arrivare entro la primavera. Resta, forse, da capire cosa emergerà dall’ulteriore confronto con le parti sociali che erano
state assai critiche in occasione delle
valutazioni espresse sul finire del 2003.
(FP)
SEGUE DALLA PRIMA
C
on questi atteggiamenti non si
va da nessuna parte, perché una
democrazia, per poter funzionare, deve
avere una base minima sulla quale gli
opposti schieramenti concordino, almeno che siano convinti che dall’una e
dall’altra parte si mira al bene comune
e siano d’accordo sugli elementi essenziali di questo bene. Bisogna uscire, una buona volta, da questo perverso circolo. Basta parlare di comunisti e
si risolva questo conflitto di interessi e
poi ciascun giochi le sue carte rispettando le regole democratiche.
Forti sono le baruffe anche all’interno delle due coalizioni. Questo è un altro segnale dell’anomalia nella nostra
politica. I cataclismi avvenuti nell’ultimo
decennio che hanno fatto crollare l’impianto politico della cosiddetta prima
repubblica, non si sono ancora quietati, impedendo così il formarsi di stabili e omogenee forze politiche. Il mitico
bipolarismo non si vede ancora. Ci sono tante forze diverse, rozzamente e
forzatamente collocate in due schieramenti da un sistema elettorale maggioritario zoppicante.
Ma il punto massimo di pericolo lo
stiamo toccando con la contrapposizione tra due istituzioni fondamentali
dello stato democratico: governo e magistratura. Qui il pericolo è mortale.
Non può esistere stato democratico se
coloro che governano assoggettano a
sé i giudici o se i giudici prendono il po-
sto dei politici. In questi giorni stiamo
oltrepassando ogni soglia di protezione. Lo sciopero dei magistrati è un’azione certamente anomala. Ma come si
è giunti a questo stato di cose? Il dilemma è: la magistratura ha perso la
sua imparzialità, essendosi lasciata catturare dall’opposizione, oppure la forza politica governante vuole assoggettare a se la magistratura per avere le
mani libere?
Forse c’è qualcosa dell’una e dell’altra ipotesi. Ma ciò che mi sembra più
pericoloso in questo momento, è un
certo modo di concepire il governo democratico per cui basta la legittimazione elettorale per pretendere di procedere indisturbati senza ulteriori con-
trolli.
La legittimità elettorale non è il tutto della democrazia. Da secoli si cerca
di individuare gli elementi essenziali di
una sana democrazia e il punto più insistito è che il potere politico, sia pur legittimo, deve essere controllato da una
serie di strumenti, perché ha la tendenza di debordare dalle sue funzioni.
E il principale contrappeso a questa deriva è l’indipendenza della magistratura dai governanti e il rispetto della sua
interpretazione della legge: solamente
così c’è la garanzia che la legge è uguale
per tutti e che tutti stanno sotto il suo
imperio, primo requisito dello Stato democratico. Se tocchiamo questo bilanciamento, addio democrazia. (GpM)
e
L’AZiON
Attualità
Dall’ex Appiani al Sant’Artemio
Ma Treviso
non è Monopoli
L
a scorsa settimana il presidente
della Provincia di
Treviso Luca Zaia e il direttore generale dell’Ulss
9 Claudio Dario hanno firmato un protocollo d’intesa per l’acquisto da parte
della Provincia dell’ex ospedale psichiatrico di
Sant’Artemio, con l’obiettivo di realizzare lì la nuova sede della Provincia che
sarebbe dovuta andare
nella cosiddetta “cittadella delle istituzioni” all’area
ex Appiani, a Treviso.
Così, con la Provincia
che ha deciso di muoversi
per suo conto, si è definitivamente chiusa ogni possibilità di ricucitura dopo
l’intesa per realizzare la
“cittadella delle istituzioni”. Nel 2001 c’era stato un
accordo tra il presidente di
Fondazione Cassamarca
Dino De Poli, il presidente della Provincia Luca
Zaia, e il duo Gobbo-Gentilini del Comune di Treviso per la destinazione
della “ex Appiani”.
Veduta
aerea del
complesso
dell’ex
Sant’Artemi
o, alla
periferia
nord di
Treviso
dove verrà
ricavata la
nuova sede
della
Provincia
Una questione giocata
tutta a Treviso, ma che riguarda l’intera provincia,
con possibili strascichi politico-amministrativi anche
rilevanti. La complessa operazione per l’“ex Appiani” prevedeva una serie di
scambi e trasferimenti di
sedi istituzionali, strutture
e servizi pubblici. Fin troppe! Al punto che sembrava
di assistere ad una partita
di Monopoli. Lasciando
del tutto fuori, però, la
città, la provincia, i cittadi-
ni. Dando l’impressione
che le sorti dell’intera città
siano oggi in mano a pochi
“eletti”, mentre al popolino non resta che stare a
guardare. Senza alcuna
possibilità di un confronto
allargato o almeno di
un’informazione sulle ragioni storiche, culturali o
logistiche di un simile ribaltamento. L’intesa è
pressoché del tutto naufragata: forse qualche motivo di fragilità c’era. Né è
tutto male…
LA NUOVA SEDE DELLA PROVINCIA ladella storia
pro-
I
trevigiani che dovranno recarsi nella
sede dell’Amministrazione provinciale saranno sicuramente agevolati, quando
avverrà il trasferimento all’ex Sant’Artemio:
in zona periferica, senza problemi di ingorghi e di Put, vicino al casello autostradale, con tanti parcheggi, con tanto verde.
Il complesso dell’ex ospedale psichiatrico Sant’Artemio è esteso su un’area di 67
ettari, di particolare pregio naturalistico,
nell’ambito del Parco dello Storga. Il progetto prevede di trasferire nella nuova sede tutti gli uffici attualmente sistemati in diversi palazzi del centro storico di Treviso.
«Sarà il più grande appalto mai fatto nel-
M
entre in Iraq gli
attacchi suicidi
continuano a mietere vittime – particolarmente
preoccupante l’attentato di
circa due settimane fa che
ha semiannientato i vertici
politici curdi – anche in altre zone del Medio Oriente si vivono settimane di
grande tensione.
In Israele è esplosa la
diatriba sul “muro” che il
governo di Sharon sta costruendo per isolare i territori palestinesi. La costruzione del muro ha infatti scatenato una serie di
effetti scomodi. Intanto, il
muro ha imposto – pare –
una “razionalizzazione” e
comunque un contenimento delle strategie di creazione di insediamenti ebraici in zone abitate dai palestinesi. È chiaro infatti
che non tutti gli insediamenti formatisi spontanea-
vincia di Treviso» ha dichiarato il presidente Zaia riguardo ad un’operazione davvero complessa, con un costo d’investimento di quasi 65 milioni di euro, cioè intorno ai 120 miliardi di vecchie lire.
La Provincia è intenzionata ora a mettere all’asta quei beni che rientravano nell’affare “ex Appiani”, come villa Gasparini
o l’alloggio del Prefetto, e a emettere Bop
per 25 milioni di euro.
L’obiettivo della Provincia è quello di
completare la progettazione per la ristrutturazione del complesso entro il 2004, per
indire la gara d’appalto e aprire i cantieri entro i primi sei mesi del 2005.
mente ad opera di gruppi e
famiglie ebraiche in zone a
rischio potranno essere
inclusi dentro
il perimetro
del muro. Per
la prima volta,
quindi, il governo conservatore israeliano ha chiesto
ai coloni di abbandonare i loro insediamenti. Ciò è accaduto con particolare rilievo
nella striscia di Gaza, dove
Sharon ha deciso di rinunciare a difendere i circa 7 mila 500 ebrei che vivono in un
territorio abitato da un milione e mezzo di palestinesi
potenzialmente (e anche effettivamente) ostili. La decisione ha naturalmente scatenato le reazioni dei partiti
religiosi ebraici, e riavvicinato al governo del Likud i
L’INCONTRO / VENERDÌ 13
Per costruire la pace
tra Israele e Palestina
P
ace in Israele e Palestina.
Non è un’amara battuta
di spirito, né necessariamente un’utopia. È invece
il tema di quest’anno di
“Dipingi le piazze di pace”.
organizzato alla Gioventù
Francescana e dall’Ordine
Francescano secolare in
tutta Italia, tappa anche a
Vittorio.
Venerdì 13, alle 20.30,
presso la chiesa dei Frati
francescani a Vittorio si
terrà un incontro di preghiera e di riflessione, con
la testimonianza di Maria
Letizia Chiavellati sul villaggio di Neve ShalomWahat al-Salam (Nswas).
Domenica, i giovani della
Gifra animeranno le messe ai Frati proponendo il
messaggio di pace.
In entrambe le occasioni ci sarà chiesto di sottoscrivere un appello di pace
da inviare a Ciampi, Prodi
e Berlusconi.
IL VILLAGGIO
Pace in Israele e Palestina, in mezzo a muri e kamikaze, è anche una realtà.
Esiste un “oasi di pace” (Isaia 32,18). “Oasi di pace”
significa infatti Neve Shalom (in ebraico) e Wahat
al-Salam (in arabo). È il
doppio nome di un piccolo villaggio fondato nel
1972 dal cattolico padre
Bruno Hussar. Oggi vi
convivono 45 famiglie israeliane e arabo-palestinesi. Con rispetto tra cattolici, islamici e ebrei; con
democrazia interna e senza affiliazioni politiche. Distribuendo cibo e medicine ai palestinesi che stanno soffrendo. Ospitando
pellegrini e “turisti di pace”. Dal villaggio è anche
nata una Scuola di Pace,
che insegna a israeliani e
palestinesi, in ebraico e in
arabo. Ma anche una scuola elementare bilingue e biculturale, che insegna la
tolleranza e mostra la riconciliazione. Vedi www.nswas.org
L’APPELLO
Che cosa chiede l’appello che la Gifra e l’Ofs ci
propongono? Lo chiarisce
l’inizio: “La pace resta possibile. E se possibile, la pace è anche doverosa!” Parole dette per noi, innanzi
tutto, e per i responsabili
delle nazioni”.
Ci si batte per la convivenza civile, per la dignità
5
di tutti i coinvolti. L’Europa deve spingere ad un
trattato di pace Israele e
Palestina. Devono intervenire gli organismi internazionali, nel rispetto delle risoluzioni dell’Onu: non
è una “questione interna di
Israele”. Si esige il divieto
di far nascere colonie nei
territori occupati; si esige
che le autorità palestinesi
dimostrino la loro ferma
opposizione al terrorismo.
Farsi prossimi e solidali con le parti in lotta e con
i cristiani di Terrasanta; dimostrare il nostro interesse e il nostro impegno per
quella pace, per ogni pace.
LA TESTIMONE
La trevigiana Maria Letizia Chiavellati Celotti, insegnante elementare, conosce Nswas dal 1991. «E
da allora con i miei alunni
siamo in corrispondenza
con la scuola del villaggio,e abbiamo sostenuto
negli studi alcuni ragazzi;
inoltre, abbiamo portato a
Nswas scout di Mogliano
e Silvana per seminari sulla pace». Racconterà ciò
che ha visto: ogni anno si
reca all’“Oasi di pace”.
Come vive il villaggio lo
stato di guerra? «Ha influito soprattutto a livello
affettivo: è inevitabile che
le relazioni personali ora
siano più difficili. Ma continuano a impegnarsi per
la pace: ad esempio facendo parlare i bambini dei loro sentimenti, aiutandoli a
scindere i drammi dalla vita quotidiana che comunque portano avanti. È una
grande fatica, ma anche una grande testimonianza».
IMMIGRATI: A Conegliano un
dalla prossima settimana, l’inicorso sul mondo e la cultura cinesi ziativa dal tema “Il mosaico del-
L
la cultura cinese”. È un ciclo di
cinque conferenze che si terrà all’auditorium
“Dina Orsi” di Paré di Conegliano, curato dal
Forum sull’immigrazione della Sinistra Piave
in collaborazione con il Comune di Conegliano e con la cooperativa “Una casa per l’uomo”.
Venerdì 20 febbraio alle 20.45 il ciclo si aprirà con una relazione sul tema “La cultura
cinesi tra tradizione e modernità: prima e dopo l’epoca maoista” tenuta da Marco Ceresa,
dell’Università di Venezia.
Questo il programma delpresidente della Repubblile altre quattro serate.
ca Khatami, hanno tentato
Venerdì 27 febbraio: “Una
di tutto – compresa l’occucomunità in migrazione: l’inpazione del Parlamento dutegrazione delle comunità cirata quasi un mese – contro
nese in Europa e in Italia”, rele limitazioni alle candidalatore Andrea Burro, dell’Uture decretate dal Consiglio
niversità di Trieste.
dei guardiani della rivoluVenerdì 5 marzo: “La cozione: migliaia di candidati
munità cinese in Veneto: peral parlamento scartati dagli
corsi migratori e relazioni con
ayatollah e dai giuristi del
la comunità autoctona”, con
Consiglio perché non sufrelazioni delle mediatrici culficientemente “fedeli” all’Iturali Sara Podini e Ni
slam. Il numero degli eJianhong.
sclusi è stato poi ridotto, ma
Venerdì 12 marzo: “L’enon abbastanza da sconsperienza pilota del Comune
giurare la prospettiva di un
di Prato per l’integrazione delvoto ampiamente addomela comunità cinese”, a cura
sticato a favore dell’oligardella dottoressa Susy Fiocco.
chia clericale. Nessuno dei
Venerdì 19 marzo: “Ecodue fronti può permettersi
nomia cinese e rapporti di
di cedere. C’è dunque un
mercato con l’Europa: quale
forte pericolo di uno sconsviluppo in Italia e nel Venetro violento. La destabilizto”, relazione di Andrea Burzazione dell’Iran farebbe
ro.
piombare nel caos l’intero
Per informazioni e iscriMedio Oriente.
zioni: tel.: 0438.361811, fax:
Paolo De Stefani
0438. 361805, e-mail: [email protected]
’immigrazione cinese, un fenomeno
che non è più un evento eccezionale anche nel Nord-Est, ma che continua ad essere
misterioso, poco noto nelle sue caratteristiche.
Appare indispensabile, quindi, approfondire la conoscenza su questa realtà e sul mondo da cui queste persone provengano. Per
questo viene proposta a Conegliano, a partire
pinione diffusa che la Corte non potrà
non constatare l’illegalità
di quanto Israele sta facendo, aprendo così una
questione
che i governi
israeliani
hanno sempre cercato accuratamente di evitare: quella delle violazioni gravi dei
diritti umani e del diritto umanitario da essi perpetrate
ai danni dei palestinesi.
Al lato opposto dello scacchiere Mediorientale, tra poco più di tre settimane andrà
alle urne uno dei Paesi guida del mondo musulmano,
l’Iran, in un clima politico e
sociale incandescente. Per
mesi i parlamentari “progressisti”, che si richiamano
all’altrettanto progressista
MEDIO ORIENTE “CALDO”
Il muro di Israele
e il pericolo Iran
socialisti.
D’altro canto, però, il muro ha anche evidenziato il paradosso di un Paese, Israele,
che può di fatto ingabbiare
il territorio di un’altra entità
quasi-statale, erodendole tra
l’altro impunemente vari chilometri quadrati. La legalità
internazionale di quanto Israele sta facendo sarà esaminata nelle prossime settimane dalla Corte internazionale di giustizia, a cui l’Assemblea generale dell’Onu
ha richiesto un parere. È o-
Domenica 15 febbraio 2004
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 15 febbraio 2004
7
APPUNTAMENTI DI CARNEVALE
Sbandieratori di Cordovado, partirà dalla nuova piazza del mercato. L’ingresso
è gratuito.
CARVE DI MEL
Domenica 15 alle 14.30: Carnevale
a Carve, pomeriggio carnevalesco, con
la sfilata dei carri alla quale prenderanno parte quelli di Carve, Valmaor, Campo. Organizza il gruppo ricreativo sportivo di Carve. Riconoscimento ai carri e
alle maschere più originali. Durante la
festa ci saranno crostoli e vin brulè. In
caso di maltempo l’appuntamento verrà
rinviato alla domenica successiva.
ODERZO
Sabato 21 a partire dalle 14.30: Car nevale in piazza Grande, appuntamento
per tutte le maschere, grandi e piccine.
Organizza la Pro loco che propone anche la coreografia e le musiche.
Domenica 22 a Camino alle 15 nel
salone della sagra: Festa di carnevale,
con le gag preparate dalla Compagnia
Teatrale di Camino in collaborazione
con i ragazzi e gli animatori del patronato.
Martedì 24 dalle 14 al palasport di
via Pontremoli: “Carnevale dei bambi ni”, curato dalla Pro loco.
Martedì 24 in casa di riposo, nel pomeriggio: Festa di carnevale per tutti gli
anziani .
CISON DI VALMARINO
Venerdì 20 alle 15: Festa di carnevale
a CastelBrando , organizzata dall’Università degli adulti di Pieve e dal Comune di Pieve di Soligo.
PIEVE DI SOLIGO
Domenica 15 alle 14: Sfilata dei car ri mascherati per le vie del centro cittadino e festeggiamenti in piazza Vittorio
Emanuele II, organizzano la Pro loco e
il Comune, nell’ambito di “Carnevali di
Marca”.
MOTTA DI LIVENZA
Sabato 14, domenica 22, martedì
24: Sfilate carri allegorici del Carnevale mottense, organizza la Pro loco. Partecipano una ventina di carri mascherati provenienti da Veneto e Friuli, più altri gruppi mascherati, sbandieratori, ballerine brasiliane, giochi per bambini. Per
la prima volta quest’anno la prima sfilata della serie viene organizzata di sabato e non di domenica.
SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA
Domenica 15 alle 14.30: Sfilata dei
carri mascherati e Fiera di San Valenti no. Organizzano la Pro loco e il Comune.
Domenica 22 alle 14: Sfilata delle
mascherine, davanti al municipio. Organizzano Comune e Gruppo missionario.
MOSNIGO DI MORIAGO
Sabato 21 al centro polifunzionale di
Mosnigo alle 20: Carneval Fest con crostoli e frittelle. Organizza la Pro loco di
Mosnigo.
Martedì 24 al centro polifunzionale
di Mosnigo alle 20: Carneval in faméia,
sfilata di maschere per grandi e piccini,
con l’offerta di dolci tipici del carnevale e premi per i costumi migliori. Organizza la Pro loco di Mosnigo.
CONEGLIANO
Sabato 21 a Parè all’oratorio Don
Bosco, dalle 20.30 alle 24: Festa di car nevale con discoteca. Ingresso libero.
Martedì 24 alle 14: Sfilata dei carri
mascherati per le vie cittadine, nell’ambito di “Carnevali di Marca”.
Da giovedì 19 a mercoledì 25 all’oratorio dell’Assunta di piazza Cima:
Mostra di fotografie di Caterina Zava “Il
carnevale veneziano”. Orari di apertura:
giorni feriali 16-19, festivi 10.30-13 e
15.30-19.30. Ingresso libero.
VITTORIO VENETO
Domenica 22 alle 14: Sfilata dei car ri mascherati per le vie cittadine, nell’ambito di “Carnevali di Marca”.
SACILE
Giovedì 19 alle 16 al Centro Giovani Zanca: Festa di carnevale a conclusione del laboratorio per la creazione di
maschere e costumi di carnevale, aperta a tutti i partecipanti e anche ad altri.
Sabato 21 alle 15: Sfilata dei carri allegorici per le vie cittadine, organizzata
DOMENICA 15 ALLE 14
A Carve si sfidano
i carri delle frazioni
B
isognerà attendere fino alle 14 di
domenica questa, 15 febbraio, per conoscere i temi dei quattro carri mascherati che sfileranno
per le vie di Carve. A realizzarli i borghi di Montagna di Car ve, Campo,
Valmaor, Carve. In forse,
come sempre, la partecipazione di Pellegai e
Samprogno che
decidono solo
negli ultimi
giorni
se
dar seguito
alla loro vena creativo
oppure no.
Ma come fa
un paesetto di mil-
le abitanti come Carve a
“produrre” quattro o cinque carri mascherati?
«Abbiamo iniziato cinque
anni fa - racconta Edoardo Comiotto, speaker della manifestazione, poeta,
direttore de L’Ombra,
promotore di iniziative
sociali, amministratore e
tante alte cose ancora -.
Dopo aver “perso” il
parroco residente
e dopo la chiusura dell’ultimo bar ci siamo
sentiti
persi. Abbiamo capito che
il paese, inteso
come comunità
di persone, si stava
dissolvendo e allora abbiamo reagito inventando
diverse iniziative tra le
quali la sfilata dei carri.
Ogni località si è rimboccata le maniche e ha iniziato a cimentarsi, con
entusiasmo, nella realizzazione dei carri. Ne sono nati dei piccoli capolavori dedicati ai temi più
vari: il matrimonio di un
tempo, Full Monty, il
Grande Fratello, l’uomo
di Valmaor...».
Di anno in anno è cresciuto il numero di persone che arrivano a Carve per assistere alla sfilata. E questo non solo per
la qualità dei carri, ma anche per l’atmosfera che si
respira. «Gli spettatori conclude Comiotto - avvertono la differenza tra
il nostro carnevale e quelli più “organizzati”: sentono che la nostra manifestazione è fatta per il
piacere di far festa e di
stare insieme». (FC)
dalla Pro Sacile per la piazza e le vie di
Sacile.
Domenica 22 dalle 14.30 alle 17, in
piazza Duomo e nelle vie adiacenti: Fe sta di carnevale sul tema: “Il pomeriggio
degli Oscar”. La festa è frutto della collaborazione dei gruppi parrocchiali, in
particolare: il Gruppo Giovani, il Gruppo Animatori, gli Scout e dell’Ac. Giochi
a stand e altri divertimenti per bambini
e ragazzi delle elementari e delle medie.
MARON DI BRUGNERA
Domenica 29 dalle 14.30 a Maron:
19º Carnevale dei ragazzi, organizzato
dall’Associazione festeggiamenti Maron. La sfilata dei carri, aperta dagli
CEGGIA
Sabato 14 alle 19: Apertura del car nevale popolare veneto. Presentazione
del programma in sala consiliare.
Domenica 15 alle 16: Esibizione di
bande musicali e trampolieri. Alle 18: Sfilata notturna dei carri allegorici con
gruppi mascherati.
Sabato 21 alle 20: Serata enogastro nomica.
Domenica 22 alle 9: Concorso ex tempore di pittura. Dalle 10 alle 11: Annul lo postale al municipio. Alle 14.30: Sfila ta dei carri allegorici con gruppi mascherati.
Martedì 24 alle 11: Apertura della
mostra ex tempore in biblioteca. Alle
14.30: Sfilata dei carri allegorici con
gruppi mascherati. Alle 17: Premiazioni
ex tempore. Alle 17.30: Premiazioni con corso mascherato 2004. Alle 19: Estra zione della lotteria, in municipio.
DA SARANO A FONTANELLE A
PRATA,QUANTA FANTASIA...
Carrellata tra i carri
D
ietro ogni carro
mascherato, dietro ogni maschera e figurante non c’è solo la voglia di divertirsi e di portare allegria. C’è anche
tanto lavoro a titolo di volontariato. E tanta creatività, che diventa veicolo
di aggregazione, socializzazione.
Ecco allora una piccola
carrellata tra i carri dell’associazione “Carnevali
di Marca”.
A Sarano di Santa Lucia di Piave, il locale gruppo di Azione cattolica ha
lavorato sodo per creare
un carro dedicato ai pionieri del west, con 90 figuranti e la fedele riproduzione di quattro case tipiche di quei villaggi che
faranno rivivere un’epoca
indimenticabile, il cui “mito” non tramonta mai, soprattutto nella fantasia dei
bambini.
Il carro di quest’anno
della Scuola materna di
Fontanelle prosegue il
viaggio attraverso i popoli del mondo. Dopo l’Olanda nel 2003, stavolta c’è
“La grande Scozia”, un
carro accompagnato da
suonatori di cornamuse e
due clan di scozzesi. Sono state necessarie mille ore di
lavoro dallo scorso
ottobre ad oggi; sfileranno ben 110
persone abbigliate
con kilt, cappelli, fasce, coccarde, copriscarpa, borsellini
ed altri accessori “costati” altre 600 ore di lavoro.
Il gruppo “Dal Santo”
di Prata, invece, presenta quest’anno un carro dedicato ai Beatles e alla celebre canzone “Yellow
Submarine”: un grande
sottomarino giallo trainato da un juke-box stile anni Sessanta, che lascerà al
suo passaggio una miriade di fiori e colori.
E, sempre a Prata è stato realizzato anche il carro del Centro turistico giovanile, che ha per titolo “Il
business della telefonia”
e vedrà sfilare un vecchio
telefono Sip e figuranti vestiti da cellulari.
8
P
iù di 20 mila cittadini sono stati
invitati lo scorso
anno dal dipartimento di
prevenzione dell’Uls 7 a
partecipare al programma
di screening del carcinoma colon-rettale – ossia il
tumore al colon – in 12 comuni del Coneglianese.
Quest’anno l’indagine si
avvia per il Distretto nord
dell’Uls, ossia la zona del
Vittoriese: Vittorio, Cappella, Colle, Cordignano,
Fregona, Revine, Sarmede, Tarzo. Agli interessati
l’Uls ha scritto indicando
come si svolgerà l’esame.
Si tratta di un analisi
delle feci per verificare la
presenza di sangue anche
non visibile a
occhio nudo:
ciò può essere dovuto a
cause banali,
ma anche essere il primo
segnale di un
tumore al colon.
Tra marzo
e aprile si ripeterà per Pieve, Cison, Farra, Follina,
Miane, Moriago, Refrontolo e Sernaglia, completando cioè tutta l’Uls 7.
La procedura seguita
sarà la stessa usata nell’area dove lo screening è già
terminato.
Uls 7/ Ora tocca ai distretti di Pieve e Vittorio
Tumore al colon,
esami a tappeto
glianese
Un anno di attività (una
spesa di 250 mila euro finanziati per la maggior
parte dalla Regione) e di
ricerca che hanno dato i risultati sperati. Hanno risposto più di
14 mila persone fra i 50 e i
69 anni, con
un tasso di adesione del
70,3%. Quindi
cittadini responsabili e
coscienti che
la prevenzione è una delle cure migliori. È bastato un semplice invito tramite i medici; poi la consegna delle
provette nelle sedi decentrate, la raccolta dei campioni dopo 3 o 5 giorni nelle sedi stesse, l’analisi nel
laboratorio dell’ospedale
di Conegliano alla ricerca
La campagna
di esami arriva
ora alla zona
di Vittorio
I risultati per il Cone-
AIUTO A CHI ACCOGLIE
L’ANZIANO IN CASA
T
re milioni 700
mila euro per
gli inter venti
sperimentali a
sostegno dell’assistenza domiciliare. Arrivano dalla Regione Veneto, in
appoggio a tutti
quegli interventi a favore delle
famiglie che assistono a casa
persone disabili
o anziani non autosufficienti. I fondi saranno distribuiti alle 22 Uls del Veneto, destinati a tutti quei
progetti sperimentali realizzati nel corso del 2003
per dare un sollievo a
quelle famiglie che offro-
e
L’AZiON
Veneto Sociale
Domenica 15 febbraio 2004
no, ai propri congiunti bisognosi di assistenza,
un’alternativa alla istituzionalizzazione, ossia il ricovero in casa di riposo e
strutture simili.
«I finanziamenti – precisa l’assessore regionale
dell’emoglobina presente
nelle feci e la spedizione
dell’esito direttamente a
casa. Questo il primo passo.
La diagnosi positiva riguarda 1206 (8,3%) indagati su 14 mila 545. Per
questi la ricerca si fa più avanzata e la seconda tappa
è la convocazione per una
colonscopia per appurare
la presenza di lesioni pretumorali, polipi e tumori al
colon retto in fase preclinica. L’esito, in questo caso, viene consegnato immediatamente alla fine dell’esame, mentre il referto
istologico con le indicazioni terapeutiche giunge
in seguito.
Su 897 invitati al secondo livello di indagine, 430
neoplasie benigne (poliposi) sono state bonificate
(curate) in sede di colonscopia, mentre 51 indagini
alle politiche sociali Antonio De Poli – sono assegnati alle Uls per realizzare interventi d’intesa
con i Comuni.
Consentono alle famiglie interessate di ricorrere a interventi “di sollievo”, che possono essere ricoveri temporanei dei propri
congiunti assistiti normalmente a casa,
oppure servizi
integrativi rispetto a quelli garantiti dal
sistema assistenziale della domiciliarità. Sono progetti ancora sperimentali,
ma il finanziamento vuole
garantirne la prosecuzione e la continuità.
Daniele Duso
sono risultate maligne,
con
un’incidenza
maggiore nel
sesso maschile (32) che
femminile (19). Se il tumore o l’adenoma vengono diagnosticati in fase iniziale, possono essere efficacemente curati.
Che cos’è il carcinoma
colon-rettale
Il tumore al colon colpisce la parte terminale
dell’intestino, detta intestino crasso, prima del ca-
L
nale anale. Si riscontra più
di frequente fra le persone di età compresa tra i 60
e i 70 anni. È la quarta causa di morte al mondo fra i
tumori; seconda solo al tumore al polmone tra gli uomini e al tumore alla mammella tra le donne. In Italia fa 34 mila morti all’anno.
Oltre al sangue
occulto nelle feci (si
consiglia un’analisi
una volta all’anno
per gli ultracinquantenni), altri
sintomi della malattia sono debolezza,
anemia, diarrea,
perdita di peso, dolori all’addome.
Ma i sintomi si
manifestano solo
nel 40% dei casi di
tumore!
Fra i fattori di rischio anche un’alimentazione ricca di grassi animali e proteine; popolazioni vegetariane o con una dieta ad alto contenuto
di fibre presentano invece
un’incidenza di carcinoma
colon-rettale ridotta di oltre il 30%; una dieta ricca di
frutta e verdura è senz’altro una forma di prevenzione del rischio.
Informazioni
sullo
screening allo 0438663933.
Isabella Mariotto
REGIONE
a giunta
regionale veneta ha deliberato un contributo straordinario di 70
mila euro per il
2003 al Banco
alimentare-Comitato del Veneto, con sede a Verona.
L’associazione, senza
scopo di lucro e sostenuta
dall’impegno di circa 50
volontari,svolge varie attività connesse alla raccolta,
al ricovero e alla distribuzione gratuita di alimenti
recuperati dall’industria alimentare; alimenti che
vengono poi distribuiti gratuitamente agli
enti e associazioni non profit convenzionati nel Veneto – circa 300 –
per l’assistenza a
oltre 35 mila per-
sone venete indigenti. Complessivamente sono oltre 6
mila gli enti convenzionati in
tutta Italia, oltre 1 milione
gli assistiti. Gli enti devono garantire di essere a carattere sociale, caritativo,
umanitario, e impegnarsi
a non utilizzare a fini commerciali quanto ricevono
né distribuirlo a non bisognosi. Il Banco è anche il
promotore della Colletta alimentare, che si è svolta in
3.300 supermercati di tutta Italia domenica
29 novembre 2003,
raccogliendo 5.638
tonnellate di cibo,
risultato in costante
crescita dagli anni
precedenti.
70 mila euro
per il Banco
alimentare
del Veneto
ANCHE A TREVISO UN CENTRO DIURNO PER I BAMBINI VITTIME DI ABUSI SESSUALI
D
alla Regione finanziamenti per nuovi programmi di intervento a favore
delle piccole vittime di maltrattamenti e abusi sessuali. Sono
quattro i centri interprovinciali previsti nella regione Veneto,
a Vicenza, Verona, Venezia e
Treviso. Centri diurni specialistici per proteggere e aiutare le
vittime, ma con attenzione anche alla prevenzione. Firmato
finora un solo accordo, con cui
la Regione assegna 300 mila euro per il funzionamento del primo di questi centri, a Vicenza.
I Centri diurni terapeutici
riabilitativi interprovinciali risponderanno alle finalità di aiutare il bambino vittima di un abuso; saranno dotati di strumenti per conser vare le dichiarazioni, proteggere il minore durante l’ascolto e accertare l’effettiva esistenza dell’abuso.
«Le strutture –
spiega l’assessore De
Poli – prevedono la
presenza, al loro interno, di diverse figure professionali, dagli psicologi, agli assistenti sociali, a
personale esperto in scienza
dell’educazione; a loro arriveranno le segnalazioni dei casi
di maltrattamento o abuso da
parte dei servizi territoriali con
i quali dovranno
svolgere un lavoro coordinato, accompagnando la
piccola vittima,
bambino o adolescente, anche durante l’eventuale
percorso giudiziario».
L’istituzione futura dei centri interprovinciali rientra in un
Protezione
psicologica e
assistenza
giudiziaria
più ampio programma di intervento a sostegno di minori vittime di abusi elaborato dalla Regione. Eccone i cinque capisaldi: 1) la sensibilizzazione e
l’informazione di genitori, giovani, educatori, insegnanti e operatori; 2) l’attivazione di centri specialistici e riabilitativi a
livello territoriale; 3) la formazione per operatori dei servizi
sociali e sanitari del territorio;
4) l’elaborazione di linee guida
e protocolli operativi con altre
istituzioni; 5) l’istituzione di una banca dati dei minori maltrattati e/o abusati. (DD)
Spina bifida,
cercasi volontari
C’è una opportunità di autonomia
per i bambini e i ragazzi affetti da
spina bifida. La offre l’Avisb, Associazione veneta per l’idrocefalo e la
spina bifida.
L’Avisb propone infatti campi scuola e attività sportive a favore di
chi convive con questa patologia. Si
tratta di una lesione del midollo
della colonna vertebrale che avviene già nel corso della gravidanza;
chi ne soffre – circa 400 persone
nel solo Veneto – deve sottoporsi
ad una serie di interventi ortopedici, e comunque ritrova compromessa la funzionalità dell’intestino
retto, della vescica, degli arti inferiori. Non un deficit intellettivo.
Dal 1998 l’Avisb propone i suoi
campi estivi. Spiega un volontario:
«Se un ragazzo disabile vive da solo la propria disabilità, non potrà
mai imparare a gestire seriamente
e serenamente il suo quotidiano. Insieme per un settimana, e senza
mamma e papà, inizia a confrontare la propria vita con quella degli altri, mettendo in comune gioie,
dolori, paure e difficoltà, dando e
trovando conforto».
Due i campi previsti anche per l’estate del 2004: in montagna a fine luglio e al Circeo a fine agosto.
Per realizzarli servono più volontari: medici, infermieri e animatori.
Per informazioni, per volontari e
per sofferenti di idrocefalo e spina
bifida: 0444-961900, [email protected], www.spinabifidaveneto.it
IST. GRIS
Con Ranazzurra
un centro per la
“terapia dell’acqua”
È
stato inaugurato
sabato 7 il Centro
idroterapico “Via Torni
51” dell’istituto Gris a Mogliano. A lungo inutilizzata, la struttura è stata finalmente resa funzionante grazie anche all’accordo stipulato con la società
“Ranazzurra” di Conegliano, che ha nella struttura di via Torni la sua sede di Mogliano. Il Centro
idroterapico ha subito
molte modifiche per essere messo a norma: articolato in tre piani, è dotato di una grande piscina a
quattro corsie (collaudate dal Coni anche per la
pratica agonistica dei diversamente abili), di vasche speciali per la riabilitazione, di un centro fisioterapico con annessa
piccola palestra per programmi specializzati e infine di una palestra di 400
mq. L’accesso all’impianto è aperto a tutti, a partire dagli ospiti del Gris che
potranno giovarsi delle terapie nell’acqua (almeno
150 le persone ricoverate
che potranno usufruirne).
Il Centro inizierà le sue attività regolarmente dal 16
febbraio. Per informazioni 041-5900588. (PF)
e
L’AZiON
S
Economia
TURISMO
ervirà
ad accogliere a sud
della Marca
trevigiana tutti
i turisti e i visitatori che, arrivando da Venezia, raggiungeranno il territorio per godersi le sue bellezze artistiche, i suoi percorsi
storici ed enogastronomici,
le sue cittadine ricche di cultura e passatempi. Si tratta
del nuovo Centro di prenotazioni e servizi turistici appena inaugurato dal Consorzio di promozione turistica, in via Terraglio 136 (a San
Lazzaro, Treviso), allo scopo di guidare il visitatore interessato alla Marca in tutti
i percorsi possibili e nei servizi a disposizione, senza
troppo affanno e con la massima sicurezza. «Il turismo è
la nuova forma di economia
della Provincia di Treviso –
ha dichiarato il neo presidente del Consorzio, Gianni
Garatti nel corso dell’inaugurazione del “call-center” –.
Avviare iniziative per sostenerla e incentivarla è nostro
compito». Il turismo infatti
cerca sempre più luoghi inediti e tranquilli, immersi
nella storia e nella cultura,
dove si mangi bene e sia tutto a portata di mano. Da qui
l’importanza della Marca trevigiana, posta a una cin-
quantina di chilometri sia dal
mare che dalle
Dolomiti e ricca di paesi dove sostare ma
che bisogna
ben conoscere. Grazie al
Consorzio di
promozione turistica il turista potrà chiedere informazioni sulle possibilità di soggiorno e di visita nell’intera
provincia (numero blu 848260000). Potrà ricevere tutto
il materiale depliantistico disponibile e le dritte giuste
per le varie manifestazioni,
le mostre, i ristoranti, le escursioni, i trasporti, i pernottamenti, i prezzi, le proposte, i pacchetti speciali, eccetera. L’ufficio sarà aperto
dal lunedì al venerdì dalle 9
alle 12.30 e dalle 15 alle 19, il
sabato dalle 9 alle 12.30.
«Con questo servizio – ha aggiunto Garatti – il comparto
turistico potrà contare da una parte sul servizio pubblico, finalizzato ad assolvere i
compiti istituzionali, dall’altra gli imprenditori che commercializzano, propongono
e accolgono». Durante l’inaugurazione è stata anche
presentata la nuova rivista
trimestrale del Consorzio
“Marca Treviso News”, gratuita e ricca di informazioni
utili.
Paola Fantin
Treviso: il Consorzio
di promozione ora
ha il nuovo Centro
di prenotazioni
T
PREZZI
Banche e imprese,
quanti giri di valzer
Cereali (alla tonnellata + Iva)
Frumento tenero nazionale
Fino da 192,00 a 195,00
Buono mercantile da 190,00 a 192,00
Granoturco in granella nazionale (umidità 14%)
Ibrido giallo Veneto da 183,00 a 185,00
Ibrido giallo Friuli da 180,00 a 182,00
Estero giallo tenero
Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.)
da 175,00 a 180,00
Semi oleosi
Seme di soia nazionale (um. 14% - imp.
2%) da 275,00 a 280,00
Prodotti della macinazione
Prodotti del grano tenero
a) farine con caratteristiche di legge:
tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 315,00
a 320,00
tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 310,00
a 315,00
b) farine da pasticceria da 474,00 a
484,00
Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato)
farina bianca granita da 395,00 a 400,00
farina gialla nostrana (nazionale) da
305,00 a 310,00
spezzato di granoturco degerminato tenero da 245,00 a 250,00
Vini (alla produzione, lire
per ettogrado)
Merlot del Veneto gr. 10-12 da 4,20 a
5,50
Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5 da
5,20 a 6,20
Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 5,00
a 8,00
Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 da 5,00
a 6,00
Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 5,20
a 5,70
Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5 da
7,00 a 7,50
Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da
14,00 a 15,00
Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da
6,70 a 7,20
Prosecco del Veneto gr. 10-11 da 11,00
a 11,50
Prodotti avicoli - conigli pollame
Uova fresche di gallina (100 pezzi)
cat. L grammi 63/73 a 9,30
cat. M grammi 53/63 a 8,80
Pulcini da carne misti (cadauno) da 0,30
a 0,32
Pulcini femmine per uova (cadauno) da
0,60 a 0,64
(prezzi al chilogrammo)
Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla
- leggeri da 0,64 a 0,66
- pesanti da 0,64 a 0,66
Galline allevamento intensivo a terra
- medie da 0,25 a 0,27
- pesanti da 0,26 a 0,30
Galline allevamento intensivo in batteria
- medie da 0,14 a 0,16
Anatre mute femmine da 1,73 a 1,77
Faraone all. tradizionale “di voliera” da
2,06 a 2,10
Tacchini pesanti
- femmine da 0,86 a 0,88
- maschi da 0,92 a 0,94
Galletti
- polli a collo nudo da 1,80 a 1,85
- galletti livornesi da 2,00 a 2,04
Conigli
- oltre kg. 2,5 da 1,44 a 1,50
Bestiame suino (prezzi al chilogrammo)
Grassi da kg. 90-115 fino a 1,10
Grassi da kg. 145-160 fino a 1,09
Oltre 180 kg. fino a 0,97
Magroni da kg. 40 fino a 1,71
Magroni da kg. 50 fino a 1,59
Magroni da kg. 65 fino a 1,46
Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,54
Lattonzoli da kg. 30 fino a 2,19
Prezzi aggiornati a martedì
10 febbraio 2004
L’
onda lunga del
crack Parmalat
sta infrangendo
molte certezze, in economia, e
ha spianato la scena a inediti equilibri. Punto primo: il sistema bancario è sempre più una
sorta di “sorvegliato speciale”.
Punto secondo: la grande impresa ha spesso gambe fragili, e forse è ancora vero che
“piccolo è bello”. Sicuramente
è più affidabile e rassicurante,
anche per le banche stesse.
Unindustria Treviso è un
osservatorio significativo. A
palazzo Giacomelli non ci si
sbilancia sul recente pacchetto normativo proposto dal Governo a tutela del risparmio. È
ancora troppo presto – si afferma – il provvedimento non
è definitivo, anzi è suscettibile
di ampi rimaneggiamenti. Ma
i segnali che lancia l’Associazione degli industriali trevigiani sono inequivocabili. Il
presidente Sergio Bellato re-
bire controlli,
ed eventualmente di incappare, una
volta colto in fallo, in sanzioni che saranno
rese più severe.
I termini per aderire al concordato preventivo – dei quali comunque non sarebbe
da escludere la proroga – scadranno il prossimo 16 marzo. Controlli a parte, i vantaggi per i commercianti e i lavoratori autonomi consisteranno in un risparmio in termini di contabilità, e meno tensione: il contribuente dichiarerà in anticipo quante tasse verserà e questo lo porrà al riparo da
tutta una serie di controlli, non sarà più tenuto a emettere lo scontrino fiscale. E il fisco, per parte sua, si troverà a incassare cifre certe. (VC)
Sportello
del
CITTADINO
A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI
COMPETENTE È IL FORO
DEL CONSUMATORE
N
elle controversie fra un privato
consumatore e un’azienda o un
professionista è sempre competente il giudice del foro di residenza del consumatore, qualunque sia la parte che promuove
la causa. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza 14669/2003 interpretando l’articolo 1469/bis del Codice civile che, a partire dal 1996, aveva dichiarato vessatoria e quindi inefficace la clausola contrattuale con la quale veniva indicato un foro diverso da quello del consumatore in caso di controversie giudizia-
9
CRACK PARMALAT:“EFFETTI” COLLATERALI
centemente ha chiesto alle imprese associate di segnalare
comportamenti “anomali” delle banche – per esempio l’aumento dei costi, l’aumento dei
fidi, eccetera – dovuti al fatto
che la vicenda Parmalat, e altre affini, provocheranno un
aumento di “sofferenze” dei
principali gruppi bancari. Soprattutto quelli di respiro nazionale. Non vorremmo – si ragiona a Unindustria, in sostanza – che le banche si rifacessero sul risparmio, in particolare delle imprese. La sensazione, insomma, è che bisogna tenere alta la guardia, tanto più che ora la piccola impresa, di per sé strutturalmente meno patrimonializzata, e in una fase non proprio
brillante dell’economia, potrebbe correre rischi non indifferenti nel momento in cui
dovesse incappare in operazioni e “manovre” poco trasparenti.
FISCO / È IN ARRIVO IL
CONCORDATO PREVENTIVO
ra le altre “misure” anche una che
sicuramente i consumatori gradiranno: niente più multa a quanti, non avendolo ritirato alla cassa o avendolo distrattamente gettato, una volta richiesto
non potranno mostrare lo scontrino fiscale.
C’è anche questa tra le diverse novità
sul tappeto in tema di fisco, ma non è sicuramente quella di maggior rilievo. In primo piano, invece, il “concordato preventivo”, inedito strumento studiato per lavoratori autonomi e commercianti, che consentirà loro di concordare preventivamente le tasse. E, tanto per restare sullo scontrino, chi aderirà alla proposta di concordato non sarà più obbligato a emetterlo. Viceversa, chi invece non opterà per il concordato correrà un maggior rischio di su-
Domenica 15 febbraio 2004
rie. Erano nate però varie
interpretazioni della norma a seconda di chi promuovesse la causa e, soprattutto, se la norma riguardasse anche
i contratti stipulati prima del 1996. La Corte di cassazione è intervenuta anche su
questo aspetto stabilendo nella sentenza
che la disposizione dettata dall’articolo
1469/bis del Codice civile e relativa alla
competenza del foro del consumatore “ha
natura di norma processuale e si applica
alle cause iniziate dopo la sua entrata in
vigore, anche se relative a controversie
derivanti da contratti stipulati prima”.
Avv. Nicola Todeschini
www.consumatori.net
Punto secondo: per converso, in questo momento le
medio-piccole imprese sono
tornate ad essere oggetto di
grande attenzione per il sistema creditizio. La grande impresa, infatti, si è rivelata più
fragile e immunodepressa, addirittura ad alto rischio. Ecco
allora che i “piccoli”, in parte
snobbati dal credito, tornano
alla ribalta: appaiono più solidi,
meno problematici, di fatto
danno più garanzie e un tasso
di spericolatezza, nelle operazioni finanziarie, decisamente
meno inquietante. Sanno calibrarsi, in altri termini, con invidiabile concretezza ai mutamenti ondivaghi della scena economica.
Paradossalmente, in economia, situazioni apparentemente inconciliabili possono
riuscire, alla fin fine, a ricomporre in armonia i corni del dilemma.
Valerio Cupidi
CAMERA DI COMMERCIO
Un sito internet
superconsultato
S
olo nel 2003 è
stato visitato
da circa 250 mila utenti per un giro di
passaggi sulle sue
1400 pagine pari a
4 milioni e mezzo.
Uno
strumento
dunque di estrema
importanza per le
migliaia di imprese
del territorio trevigiano che lo consultano e che per
questo dal 4 febbraio ha assunto una veste nuova. È il sito Internet ufficiale di Camera
di Commercio Treviso
disponibile
ora
su
www.tv.camcom.it con le
sue numerosissime pagine di news, informazioni e approfondimenti
utili non solo per l’imprenditore, ma anche
per il turista, lo studente, il ricercatore e il cittadino semplice.
Già nella pagine di ingresso si ha una mappa
precisa su mestieri, professioni e attività di interesse per arrivare, attraverso semplici percorsi
mirati, ad ottenere informazioni precise e puntuali sia sulle pratiche
burocratiche da svolgere che sulle opportunità
che vengono offerte dall’ente e dal territorio:
contributi, finanziamenti, servizi di assistenza,
analisi economiche e altro. Solo in secondo piano vengono evidenziati
gli uffici e le strutture. Si
suddivide dunque in due
sezioni iniziali con alcuni comandi che visualizzano “Io sono… ho bisogno di… cerco… creo”
e altri con “Noi”, dunque
la Camera di Commercio con i suoi organi, uffici e strutture collegate
e i servizi on line.
Esistono inoltre anche particolari pagine testuali con assenza di immagini in movimento, facilmente raggiungibili
anche da persone svantaggiate. (Pieffe)
e
L’AZiON
e
L’AZiON
Domenica 15 febbraio 2004
11
LA PRIMA DOMENICA DEL VESCOVO IN DIOCESI
MONS. ZENTI A ODERZO E S.VENDEMIANO
SETTIMANA SOCIALE / Nella prima serata la relazione del
patriarca di Venezia Angelo Scola sul tema “L'impegno della
Chiesa nel sociale con la sua dottrina e l'azione dei laici”
Orizzonti inaspettati
«C
i ha spiazzato!» questo è stato il commento di molti alla fine del discorso del Patriarca di Venezia,
Cardinale Angelo Scola che ha aperto la Settimana Sociale diocesana a Pieve di Soligo lunedì scorso. Ha spiazzato nel senso che, per chi è già abituato a masticare qualcosa della Dottrina sociale della Chiesa, si è trovato davanti ad orizzonti inaspettati. Come se uno entrasse in casa in cui abitualmente delle
persone abitano e aprisse finestre nuove da cui ammirare nuove
prospettive.
C’è stata anche un’altra gradita sorpresa: la partecipazione. I
quattrocento posti del nuovo teatro Careni erano tutti occupati e
molta gente è rimasta in piedi
nei corridoi e
nell’atrio. Anche
il vescovo Giuseppe nel dare il
benvenuto al Patriarca e ai presenti ha manifestato la sua meraviglia nel trovarsi di fronte a
tanta
gente,
buon segno, ha detto, per l’inizio del suo compito pastorale. La presidente dell’Azione Cattolica, Francesca Zabotti, ha richiamato, poi,
i motivi per i quali è stata decisa questa iniziativa, ricordando che
il duomo di Pieve di Soligo custodisce le spoglie del Servo di Dio
Giuseppe Toniolo che è stato l’ideatore delle Settimane Sociali dei
cristiani in Italia. Per questo il Patriarca al suo arrivo ha voluto innanzi tutto recarsi alla tomba del Toniolo dove ha sostato in preghiera.
L’avvio e la conclusione della serata è stata animato dal coro parrocchiale. Nel prendere la parola il Patriarca ha precisato che la
sua era una lezione, convinto che i cristiani devono essere educati con rigore ai compiti che spettano loro nel mondo, di fatto presentava dei passaggi impegnativi che egli ha però pazientemente
spiegato e illustrato con esempi concreti e soprattutto comunicato
con grande calore e passione aiutando così a tenere viva l’attenzione.
Alla fine ci sono state anche
Venerdì 13 al collegio
alcune domande da parte del
pubblico cui il cardinale ha riBrandolini di Oderzo,
sposto in maniera puntuale. La alle 20.30 la conclusione
serata si è conclusa con la precon il politologo Paolo
ghiera al Toniolo, guidata da
Feltrin e il presidente
mons. Magagnin, responsabile
del comitato diocesano per la prodelle Acli Luigi Bobba
mozione del culto al Servi di Dio.
IL DISCORSO DEL PATRIARCA IN SINTESI
I
l tema che il Patriarca
di Venezia, Cardinale
Angelo Scola, ha svolto era
così formulato “L’impegno
della chiesa nel sociale con la
sua dottrina e l’azione dei
laici”. Egli ha mostrato gli elementi fondamentali della
fede per ripensare il compito
dei laici in ordine ad un rinnovamento della società.
Tratti salienti della cultura odierna
Tre sono gli elementi
che disegnano il nostro panorama culturale.
In primo luogo si è perduto quell’essenziale compito dell’uomo che è l’impegno per la “vita buona”,
per sé e per la società in cui
vive. La perdita è la conseguenza della separazione
tra vita privata e pubblica. La realizzazione della vita personale è affidata agli
impulsi del desiderio, mentre viene meno l’impegno a
svolgere i compiti che competono a ciascuno per una
convivenza civile degna dell’uomo. La vita buona, invece dovrebbe avere di mira,
simultaneamente i comportamenti personali e sociali
dell’uomo
Il secondo elemento è
l’universalismo scientifico, intendendo con questa
espressione quella specie di
dittatura che il sapere scientifico esercita su tutta la conoscenza considerando razionale solo ciò che appartiene all’ambito della scienza esatta. Il resto è tutto im-
“PERSONA E COMUNITÀ, UNITE”
sulla comunità, le due
cose vanno
tenute insieme, sono una dualità
che vive in
un’unità. Noi
abbiamo visto la storia travagliata del
secolo breve, il XX secolo,
essa in fondo è dipesa, nelle sue gravissime e violente contraddizioni, proprio
dall’incapacità di tenere uniti i due poli. Infatti, tutto
si è appiattito su di un liberismo esasperato che esalta un individuo avulso
dalle relazioni oppure tutto è finito in un comunitarismo in cui il singolo, al di
là di tutte le belle intenzioni, è comunque schiaccia-
Scola:“Occorre che i laici
si facciano avanti”
M
onsignor Scola,
a distanza di oltre un secolo dall’enciclica “Rerum Novarum”, cui diede un
determinante contributo Giuseppe Toniolo, quali sono i punti
cardinali che oggi bisogna riproporre per
guidare l’azione dei
laici nel sociale?
«L’azione dei laici nel sociale prende forza dalla coscienza del laico di essere
anzitutto un battezzato e
quindi qualcuno che è investito da una chiamata e
che risponde a questa chiamata con tale entusiasmo
da diventare un comunicatore anche nel sociale.
Credo che la “Rerum Novarum” fu profetica e la
profezia consiste nel fatto
che, tramite questa enciclica, la Chiesa ha raggiunto la convinzione che
non si dà discorso sulla
persona senza un discorso
pulso irrazionale che deve
essere lasciato a sé. Da qui
due assiomi che dominano
la mentalità: tutto ciò che si
può fare, perché la scienza
lo consente, si deve fare; e
poi “vietato vietare”: massima permissività al desiderio individuale.
Il terzo elemento è individuato nell’androginismo
culturale, “l’androgino” è
colui che assume in se le potenzialità sessuali maschili e
femminili. C’è nella nostra
cultura la tendenza ad eliminare la differenza uomodonna, prima espressione
del soggetto in quanto essere in relazione, capace di
donarsi all’altro. La sessualità perde così il suo significato originario e degrada
nell’“erotismo pervasivo”.
Il riscatto della persona
Se questo è il quadro della cultura odierna, è necessario il ricupero del concetto di persona come è presentato dalla tradizione culturale cristiana. Persona
che salva il soggetto umano cancellato dalla oggetti-
to. Invece la Chiesa, nel
solco del Vangelo, ha avuto questa grandissima intuizione che poi sviluppò e
oggi ci viene riproposta nei
grandi temi della sussidiarietà e solidarietà che ci
consentono di affrontare,
partendo dai bisogni di
questa società globalizzata, nella libertà e nella creatività e in cosciente ed in
collaborazione con tutti, i
problemi drammatici che
dopo l’89 si sono presentati davanti a noi. Pensavamo che l’89 fosse la fine di
qualcosa, invece è stato l’inizio di un travaglio che è
ben lungi dal definirsi».
Il punto più critico oggi, nelle coscienze dei
laici, è quello dell’impegno politico...
“Guai a rassegnarsi
alla stagnazione!”
L’antropologia adeguata
La persona sta alla base
di quella "antropologia adeguata", che presenta l’essere umano nella sua integrità, presupposto per ogni
rinnovamento sociale.
Se noi consideriamo l’uomo così come si percepisce
nella sua esperienza vissuta, nel suo “dramma” - non
nella sua “tragedia” - cioè
nell’intreccio di ruoli che gli
è dato di vivere, che sono in
sé positivi, scopre di essere
costituito da tre polarità: anima-corpo, uomo-donna,
individuo-comunità, che sono da mantenere nella loro
reciproca tensione, senza eliminazioni o contrapposizioni.
Queste polarità fanno
dell’uomo un essere diversificato e essenzialmente in
relazione con l’altro, con la
possibilità di arrivare alla relazione con l’Altro, con il mistero dei Tre che sono l’unico Dio.
Le vie della proposta
cristiana
Questo pensiero sociale
della chiesa può diventare
forza di rinnovamento della
società solo attraverso la testimonianza dei cristiani.
Due sono i contenuti oggi
urgenti per tale testimonianza
La bellezza del mistero nuziale.
Nella famiglia
trova la sua
prima espressione questa
visione cristiana della persona, dove ciascuno vive il
dono di sé all’altro e la disponibilità alla nuova vita.
Nello stesso tempo la famiglia cristiana diventa il luogo dell’educazione e il fattore principale per la costruzione di una sana società.
Il cittadino universale.
La proposta cristiana deve
tradursi sul piano sociale e
politico concretizzando l’ideale della “vita buona”. Si
realizza mantenendo il nesso polare tra la nozione di
persona con quella di cittadino, tra individuo e società.
Il cristiano fortificato nella
sua fede dall’appartenenza
alla comunità cristiana, dove vive con gli altri il suo rapporto con Cristo, diventa lo
strumento per incarnare
nella società la vita nuova.
Questo compito è ulteriormente specificato dall’osservanza di tre condizioni.
Prima: rifiuto di tutti gli
spiritualismi che pongono
la fede a lato della vita e l’espongono al pericolo di essere un optional che si può
trascurare.
Seconda: disponibilità a
lasciarsi educare in vista
della testimonianza nel
mondo.
Terza: superamento della paura di porsi in modo esplicito in tutti gli ambienti
e situazioni di vita come comunicatore del dono del
proprio incontro con Cristo.
Il cristiano deve investire
con la forza che scaturisce
da quest’incontro, tutti i processi culturali e sociali. Con
quella baldanza, magari ingenua, di chi ha trovato il
tesoro della parabola evangelica (Mt 13,44) e vuole
che tutti prendano parte alla sua gioia e alla ricchezza
di vita che essa rende possibile.
«Personalmente stimo
che la grande stagione del
cattolicesimo politico in Italia debba ancora essere
capita. Oggi questo cattolicesimo politico ha bisogno di nuove forme e di laici creativi. Certe volte sono sorpreso nel constatare
una sorta di paradosso: il
Concilio Vaticano II ha
marcato un’accentuazione
fortissima del laico come
soggetto attore della Chiesa, e non semplice cliente,
tuttavia, se oggi dovessimo
trovare qualche nome di
laico cattolico che interpreti il sentire comune della Chiesa, ahimè io sarei in
difficoltà, anche a livello
europeo dopo la morte di
Guitton. Forse oggi ci sono più realtà vitali di laici
impegnati comunitariamente nei vari ambiti e nelle classiche e nuove aggregazioni laicali. Comunque, noi chierici dobbiamo
valorizzare di più il laicato,
in clima di dialogo, ma è
anche necessario che i laici si facciano avanti».
Forse serve una “richiamata alle armi”
in politica?
«Diciamo di sì, se non
assume i toni che andavano bene nel passato, dopo
il ’45. Oggi è diventato a noi
tutti infinitamente più chiaro che il cristianesimo è un
avvenimento che intreccia
la grazia alla libertà. Quindi si può solo convincere.
Bisogna che i laici si convincano a giocarsi in politica».
vità della scienza, senza
però chiuderlo nell’individualismo, ma aprendolo alla relazione con l’altro.
I
n molti eravamo rimasti colpiti dalle
frasi conclusive della prima omelia in cattedrale del vescovo Zenti:
«I festeggiamenti volgono ormai al termine (...)
Ormai ci attendono i tempi dell’operosità. Questa
è l’ora nostra che urge.
Questo è per noi il tempo
provvidenziale che lo Spirito ci riserva per far maturare in noi i suoi frutti».
I tempi dell’operosità
per monsignor Zenti sono iniziati subito, praticamente dal lunedì successivo il suo ingresso. Basta scorrere il diario degli
appuntamenti per rendersene conto. Come per
il suo predecessore, anche per il vescovo Giuseppe vien da dire: «Ma
come fa a tenere quei ritmi?». D’altra parte, tutti
oggi chiedono di conoscerlo e di averlo ospite:
parrocchie, associazioni,
istituzioni. E in lui c’è il
comprensibile desiderio
di conoscere persone,
luoghi, situazioni. Ma a
spiegare la fitta agenda di
appuntamenti c’è anche
una motivazione pastorale: «Guai a rassegnarsi alla stagnazione!» sta ripetendo in tutti i suoi primi
incontri il nuovo Vescovo.
Regola che applica per
P
scovo, dopo aver ricordato papa Luciani, si apre a
una confidenza: «Non vi
dico quale imbarazzo entrare in quella che fu la
“sua” casa».
Al termine della celebrazione una battuta sul
coro: «Bravi, avete cantato bene dialogando con
l’assemblea» e una sui laici «che collaborando con
Il vescovo saluta un gruppo di giovani scout dopo la sua prima messa nel Duomo di
don Pier gli permettono
Oderzo; (in alto accanto al titolo) con l’abate parroco di Oderzo mons. Sante Dametto;
di essere veramente pre(a destra e più sotto) saluta numerosi fedeli opitergini
te».
Come avvenuto il giorprimo a se stesso.
so saluto al parroco don no dell’ingresso in catteLa prima domenica da Pier Amort, preso ami- drale, anche a San VenVescovo diocesano: a San chevolmente per mano, il demiano il Vescovo vuole
Vendemiano per il 75º Vescovo entra in chiesa stringere la mano a tutti i
preceduto da uno stuolo fedeli. Il tempo scorre, sodell’Ac
L’incoraggiamento ad di chierichetti. E proprio no già le 10.20, il segretaandare avanti e a speri- ai bambini e
rio freme permentare strade nuove il ai
ragazzi
ché alle 11 c’è
vescovo Giuseppe l’ha monsignor
la messa a Oproposto anche domeni- Zenti si rivolderzo. Purca scorsa, 8 febbraio, ai ge più volte
troppo i temcristiani di San Vende- durante l’opi stretti non
miano e di Oderzo.
melia, cerconsentono a
A San Vendemiano era cando di renmonsignor
invitato per festeggiare i dere
loro
Zenti di visi75 anni dell’Azione catto- comprensibitare la mostra
lica. Già un quarto d’ora le la Parola di
organizzata
prima dell’inizio della Dio: «Noi vodall’Azione
messa la chiesa era gre- gliamo l’aria Il vescovo Zenti a San Vendemiano accolto cattolica sui
dal parroco, don Pier Amort; (sotto a 75 anni di atmita. Alle 9 meno cinque e il cibo puri,
sinistra) saluta i fedeli dopo la messa tività a San
la Tempra guidata dal se- puliti. Dobgretario Elio Cao giunge biamo desiVendemiano.
davanti alla porta d’in- derare la stessa limpidez- Esce dalla sacrestia e si
gresso. Dopo un caloro- za e trasparenza per la no- infila in macchina. E via
stra anima». Ma i primi di corsa a Oderzo.
destinatari della predica Oderzo, un duomo che
sono gli adulti, non solo ha la “matrice di cattequelli dell’Ac oggi in fe- drale”
C’è una nebbia fastista, ma tutti i battezzati:
«Niente piagnistei davan- diosa sulla Cadore-Mare.
ti a una società comples- La Tempra che porta il
sa... noi abbiamo il “com- Vescovo attraversa paesi
pito” di fidarci di Dio (...) che pian piano si stanno
Siate uomini e donne in- risvegliando. A Lutrano useriti nell’amministrazio- no sprazzo di vita grazie
ne, nella produzione, nel- al suono delle campane a
l’economia». In un pas- festa. I sensi unici di Osaggio della predica il Ve- derzo creano qualche
er la conclusione della festa foraniale della pace
dell’Acr, la parrocchia di Mansuè
ha avuto l’onore di essere la prima dell’Opitergino, ovviamente
dopo Oderzo, a ricevere la visita
del nuovo Vescovo.
Alle 15 monsignor Zenti entra
nella grande chiesa del paese,
gremita non solo dai bambini e
dai ragazzi dell’Acr ma anche di
tanti parrocchiani venuti a salutare il nuovo pastore, che non
perde l’occasione per scambiare
subito due parole con i ragazzini seduti nelle prime file.
«Cercherò di tener presente
per la liturgia che questa è un’assemblea formata prevalentemente da ragazzi» afferma subito il vescovo Giuseppe. Detto e
fatto: prima del Vangelo i ragazzi intonano il canto “Alleluia, la
nostra festa”, e il Vescovo subito
grattacapo
ad
Elio
Cao che
riesce
a
imboccare
il cancello
della canonica giusto
qualche
minuto prima delle
11. Il Vescovo indossa i paramenti in
canonica e da qui parte il
lungo corteo che lo accompagna in duomo: davanti i chierichetti, poi
tantissimi scout, diversi
preti opitergini tra i quali
i padri giuseppini del Murialdo. In piazza
Grande ci sono una
cinquantina di persone che applaudono monsignor Zenti. All’ingresso del
duomo il vicesindaco Edda Battistella
saluta il nuovo Pastore ricordando il
motivo dell’antica
tradizione per cui i nuovi
vescovi di Vittorio Veneto
fanno tappa a Oderzo la
domenica successiva il loro ingresso in diocesi:
questa città fu la sede vescovile originaria.
Dopo aver baciato il
crocifisso e asperso i fedeli con l’acqua santa,
monsignor Zenti procede
verso l’altare. Anche qui
la chiesa è piena zeppa.
C’è il gonfalone del Comune. Insieme al vicesindaco siedono il consigliere regionale Franco Manzato e l’ex deputato Giuseppe Covre. Spetta a
monsignor Dametto, abate del duomo, l’indirizzo di saluto. Ricorda il glorioso passato religioso
della città, in particolare i
A MANSUÈ PER LA FESTA DELLA PACE
si fa prendere
dal ritmo della
musica. Comincia con la testa,
poi studia i movimenti dei ragazzi, e infine
comincia a ripeterne i gesti, come un bambino di cinquantasette anni.
Per l’omelia il nuovo Vescovo
rinuncia all’ambone e scende dagli scalini del presbiterio, preferendo un dialogo a tu per tu con
i fedeli. E comincia a parlare dei
protagonisti delle letture del giorno: Isaia, San Paolo, i primi discepoli chiamati da Gesù. Tre letture che parlano di vocazione, di
persone che hanno detto il loro
“eccomi”. «E chi fu l’altra persona che disse il suo “eccomi”?»
chiede subito. «Maria» risponde
varono in difficoltà, ma con
l’aiuto dei compagni si sono ripresi ed oggi sono dei bravissimi preti». Il Vescovo ha anche
consigliato i ragazzi di farsi guidare da Cristo:
«Con questa nomina mi sono trovato sulle spalle un sacco di responsabilità, ma non mi spavento perché Gesù mi accompagna».
Un altro momento particolare
della Messa è stato il “segno di
pace”: «Dare una stretta di mano
al proprio vicino è troppo facile,
in chiesa bisogna fare le cose per
bene: ora andate dai vostri genitori e dategli un bacio di pace.
Non importa se fate un po’ di
trambusto: Gesù sarà contento
lo stesso, e noi preti ci giriamo
“Voi ragazzi dell’Acr
dovete essere trascinatori”
giustamente un bambino dalle
prime file. «Gesù chiama anche
oggi come fece allora con Pietro,
e noi dobbiamo avere il coraggio
di rispondergli» continua il Vescovo.
In seguito emerge il suo passato di insegnante: «Voi ragazzi
dell’Azione Cattolica dovete essere dei trascinatori, e dare l’esempio a casa e anche a scuola.
Se in classe vi impegnate sono
sicuro che rimorchierete con voi
anche quelli che fanno più fatica. Ho avuto studenti che si tro-
vescovi san Magno e san
Tiziano, ma anche i fermenti dell’oggi. Monsignor Zenti ringrazia e
racconta della «viva emozione nell’entrare in questa chiesa che ha matrice
di cattedrale». Nell’omelia si rivolge ai ragazzi:
«Essere preti è un’avventura che vale la pena essere vissuta, oggi più di
dieci o venti anni fa (...)
Cari scout e cari ragazzi
di Ac ricordate che il vostro itinerario di formazione è bellissimo». Poi
due capisaldi del programma pastorale: il do-
po-Cresima «una stagione troppo importante per
essere dimenticata» e la
famiglia. Infine, riferendosi al cantiere all’esterno del duomo: «È bello
che ci sia un cantiere perché vuol dire che si ha il
coraggio di andare avanti (...) Siate fieri di essere
opitergini».
Anche qui il finale è tutto per la gente. Centinaia
di persone si accalcano ai
piedi dell’altare per salutare il Vescovo. Iniziano
gli scout più giovani (che
hanno retto bene l’ora di
messa), poi tutti gli altri.
La più simpatica è una signora sulla settantina:
«Vero che semo bei noi de
Oderzo?». Solo alla mezza il Vescovo riesce a entrare in sacrestia
per deporre i paramenti. Ancora
un’intervista cortesemente concessa ai giornalisti e poi in canonica per il pranzo con i sacerdoti della città.
Federico
Citron
per non guardare…».
Al termine della messa monsignor Zenti è l’unico a non rientrare in sacrestia, ma resta fuori
raggiungendo l’assemblea per
“guardare in volto e stringere la
mano ad uno ad uno”, facendo
tutto il giro della chiesa, stringendo mani e scambiando battute e saluti, mostrando ancora una volta di voler essere il “vescovo della gente”.
Andrea Pizzinat
C’è la videocassetta
sull’ingresso di Zenti
hi desidera acquistare la videocassetta (della durata di
tre ore) dell’ingresso in diocesi del nuovo Vescovo, può richiederla alla Libreria del Seminario, a Vittorio Veneto.
Telefono 0438-57080.
C
12
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 15 febbraio 2004
L’ANNIVERSARIO CELEBRATO AL SANTUARIO DI FOLLINA
Servi di Maria da 700 anni
L’
11
febbraio
l’Ordine dei
Servi di Santa
Maria ha celebrato il 700º
anniversario dell’approvazione pontificia, quindi del
proprio riconoscimento
ufficiale nella Chiesa cattolica.
Nato a Firenze intorno
al 1245, nel movimento degli ordini pauperistici del
Duecento italiano, quest’ordine ebbe degli inizi
umili e incerti. I primi padri (conosciuti come i Sette Santi Fondatori dell’Ordine) vollero vivere una vita ritirata, per cui si rifugiarono sul Monte Senario (a 17 chilometri da Firenze) per stare lontani
dalle lotte fraterne della
città in quel periodo. Erano amici tra loro e profon-
“I
frati Servi di Maria
fin dalle loro origini si sono dedicati alla madre di Dio per servire meglio il Signore e i fratelli”.
Da oltre sette secoli, generazioni di frati conservano vive le virtù dei padri
fondatori, fedeli alla vocazione di servizio, cercando di esprimere nella vita
i valori umani ed evangelici rappresentati da Maria,
madre di Dio e degli uomini.
Facilmente fu questa
singolare pietà verso la
madre di Dio e il loro particolare servizio apostolico che spinse il vescovo di
Vittorio Veneto, allora Ceneda, monsignor Caroli a
chiamare i frati Servi di
Santa Maria a Follina, a
damente devoti della Madonna, per cui furono chiamati “Servi di Santa Maria”: volevano infatti servire Dio come lo servì Maria, che si proclamò “l’ancella del Signore”. Si dedicarono poi ai più poveri,
servendo in un ospedale a
Cafaggio, appena fuori le
mura cittadine. Diedero esempio soprattutto di vita
fraterna e di vita povera.
Ben presto molti giovani vollero seguirli nell’esempio di vita e si aggregarono a quei primi Servi
di Maria, dando avvio a un
ordine mendicante. Questo ebbe vita difficile all’inizio per il timore della gerarchia ecclesiastica che i
pauperisti e i mendicanti
(il nome “Servi” fa riferimento proprio a questo i-
deale di semplicità) si sviluppassero all’interno della Chiesa cattolica. Ma
ben presto i Servi fondarono comunità dedicate a
Santa Maria sia in Italia
centrale che in Germania.
Solo circa 60-70 anni dopo
i loro inizi, arrivò l’approvazione definitiva della
Chiesa con la Bolla Dum
Levamus di papa Benedetto XI, un frate domenicano, datata proprio 11
febbraio 1304.
In seguito l’Ordine poté
svilupparsi soprattutto nelle principali città italiane,
in Germania, in Boemia,
in Francia e in molte altre
parti d’Europa. L’Ordine
dei Servi non fu mai però
un ordine numeroso; raggiunse il massimo nel Settecento quando contava
circa 2 mila 500 frati.
Fin dalle origini anche
donne vollero vivere da
Serve di Maria, come i primi padri e sorse così il secondo e il terz’Ordine dei
Servi, costituito da donne
e uomini, consacrati o laici, dediti alla vita contemplativa o a quella attiva, tutti uniti dallo stesso spirito.
Oggi i frati Servi di Maria sono poco meno di mille, le suore appartenenti a
una ventina di congregazioni sono circa cinquemila e i laici dell’Ordine
secolare o di confraternite dell’Addolorata circa
diecimila e si trovano presenti in tutti i cinque continenti della terra.
PADRE MILANI E PADRE ROSSETTO
I primi frati a Follina
durante la Grande Guerra
servizio del santuario per
i numerosi e continui pellegrinaggi che ininterrottamente dal 1400 giungevano al santuario “della
Madonna della Follina”, a
farsi carico anche della pastorale parrocchiale e,
compito non meno impegnativo, a curare il singolare e secolare complesso
abbaziale cistercense, unico nel Nord-Est e datato
1248.
I primi frati, provenien-
ti da Monte Berico in Vicenza, giunsero il 20 gennaio 1915 e furono: padre
Anacleto M. Milani, priore e parroco, padre Gioacchino M. Rossetto (del
quale a fine novembre
2003 si è concluso il processo diocesano di beatificazione, fondatore dell’Unione sacerdotale San Raffaele arcangelo e dell’Associazione laicale femminile San Raffaele) e fra Giacomo M. Vezzaro come
fratello converso. Alla loro
venuta la chiesa e il monastero vivevano il periodo di maggiore degrado in
seguito agli eventi napoleonici.
Soppresso l’Ordine dei
Camaldolesi, che nel 1573
subentrò ai monaci cistercensi (1146-1446), dal 1804
tutto l’impianto architettonico del monastero venne
stravolto: la chiesa fu ricoperta da sovrastrutture barocche, il chiostro a co-
ADOZIONI NOVA ESPERANZA, COPBEM, PASTORALE
INDIGENA (BRASILE), PROGETTO SAT (SCUOLA A TUTTI)
CONGO, KENYA, CIAD, ETIOPIA E GUATEMALA
MESE DI GENNAIO 2004
Dal c/c postale
Badocco GianFranco, Motta di Livenza 52;
Papa Amalia, Albina 104; Perissinotto Guerra Giuliana, Conegliano 100+200; Coppola
Paolo, Conegliano 300+300; Coppola Pietro,
Conegliano 300; Brait Giuseppe, Conegliano
300; Papa Pietro, Conegliano 100; Zanatta
Wally, Villorba 100; Mori Luciana, Pieve di
Soligo 300; Padovan Angelo, Conegliano 100;
Sonego Paolo, Cordignano 100; Stripani Franco, Oderzo 125; Senzolo Aldo,Villafranca Padovana 310; Della Giustina Luigi, Cordignano 60; Floriani Nedda Mary, Oderzo 150;
Ditta NN., Cessalto 2000; Vignola Emilia, Oderzo 100; Stefanel Bruna, Oderzo 100+150;
Cerchier M. Graziana, San Giorgio di Livenza 40; Bornancin Angelo, Sacile 25; De Bianchi Renzo, Colfrancui 50; Marcuzzo Marika,
Colfrancui 100; Dassiè Maria e Adriano, Colfrancui 100; Minello PierLisa, Colfrancui 75;
Casagrande Cosma, Colfrancui 50; Tadiotto
Luigina, Colfrancui 50; Bisse Daniela, Francenigo 100; Feltrin Giustina e Corso Ida, Colfrancui 50; Maschiet Elvira, Colfrancui 50;
Sponchiado Mauro, Treviso 100; Carlin Concetta, Mel 26; Rossini GianFranco, Mel 26; Rivaben Ermenegildo, Rustignè 25; Panigos Regina, Oderzo 43+43; De Nardi Sara, Brugnera 52; Zugno Paola, Villorba 100; Lugat-
ti Milena, Treviso 100; Dal Bò Ida, Oderzo
129+129; Da Gai Marcella, Oderzo 150; Momesso Tarcisio, Oderzo 150; Maset Rossella,
Tarzo 100; Tagliamento Gilberto, Mareno di
Piave 150; Antoniazzi Loredana, Tarzo 200;
Furlan Michele, Ceggia 300; Perin Giacomo,
Conegliano 300; Gai Alex, Cordignano 310;
Paccagnan Renato, Conegliano 525; Da Re Ivana, S. Polo 50; Rorato Mahela, Pramaggiore
50; Dal Bò Graziano, Oderzo 100; Ongaro
Lino 300+100; De Giusti Antonio, Conegliano 200; Russolo Rosa Maria, Oderzo 300;
Rossetto Amabile, Gaiarine 300; Forner Maria, Fontanelle 50; Forner Lucia, Conegliano
100; Parrocchia Duomo, Conegliano 154; Coden Paolo, Oderzo 100; Borin Franco, Cessalto 75; Trevisan Vittoria, Cessalto 75; Bernardi Renato, Oderzo 300; Bit Nives Roma,
Cordignano 110; Camerotto Giuseppe, S. Giorgio di Livenza 20; Introvigne Moreno, Seregno 100; Abrusci Nicoletta, Treviso 100; Abrusci A. Maria, Treviso 100; Poletto Zanchetta
Maria, Caneva 300; Poletto Rina, Caneva 300;
Berto Giorgio, Conegliano 630; Saccardi Sandro, Oderzo 300; Giacomin Elide, Piavon 300;
Marian Emilia, Piavon 300; Budoia GianFranco, Piavon 125; Bucciol GianCarlo, Piavon 25; De Polo Raffaela, Montichiari 100;
Torchio AnnaMaria, Dosson di Casier 100; Stival Umberto, Oderzo 620; Giandon Giudit-
ta, Susegana 155; Cazorzi Prima Feltrin, Oderzo 618; Brunetta Fabrizio, Bibano 25;Visnadi Paola, Bibano 25; Cicala Cosimo, Ceggia 100; Zusso Ivone, S. Giorgio di Livenza
60; Bernasconi Stefano, Milano 500; Dalla Betta Renato, Pieve di Soligo 30; Mazzero Elis,
Solighetto 312; Giubilato Dora, Conegliano
26; Bucciol GianCarlo, Piavon 750; Brandimarti Franca, Oderzo 300; Perosa Maria, Latisana 300; Bozzon
Carmen Cadamuro, Oderzo 60;
Bianco Carla, Soligo 100; Giubilato Leontien, Conegliano 55;
Dal Poz Gianni, Colfosco 20; Da
Rodda don Giacomo, Villanova di
Prata 125; Piazzetta Mario, Mel 52;
Vadagnin Rosa, Mel 52; Comel Fabio, Mel 52;
Brunet Norma, Conegliano 150; Gobbo Monica, Oderzo 300.
Dal c/c bancario
Marchioni GiamPietro 600; Bottari Maurizio,
Oderzo 300; Rigoni Aldo, Sacile 155; Ortolan Pietro, Caneva 155; Bozzoli Arturo e Natalina, Colle Umberto 150; Franco Romina
300; Brino Giuseppe, Susegana 200; Corrocher Vittorino, Conegliano 75; Crosetta Giuliano, Brugnera 50; Colledan Alvise e Sofia,
Fratta di Oderzo 310; De Nardi Antonio, Tarzo 200; Sandrin Bruno, Brugnera 200; Carnelos Giuliano, Brugnera 50; Parrocchia Chia-
lonnine venne murato e sopra al porticato fu costruito un piano camere; si
crearono ambienti per abitazioni, stalle e piccoli laboratori.
Oltre alla precarietà dell’ambiente monastico, negli spazi e nelle strutture,
i frati vissero in quei primi
anni assieme alla popolazione i dolorosi eventi della Grande Guerra del 19151918.
Nel 1817 la Sinistra Piave subì l’invasione austriaca e il 12
novembre di
quell’anno,
padre Anacleto dovette
assumere l’onere di sindaco.
La storia
lo ricorderà
come uomo
forte e coraggioso, difensore della giustizia e dell’ordine, attento a lenire
sofferenze e indigenza
mentre, aiutato della piena comunione di intenti da
padre Rossetto, svolgeva
con infaticabile ardore la
sua missione di parroco,
confortando e donando
speranza ai suoi parrocchiani fino a compromettere la sua salute fisica:
non potrà per questo godere con la popolazione la
rano 1300; Manfè Paolo 150; Citron Federico e Maria Pia, Soligo 150; Parrocchia Duomo Sacile 475; Burigana Maria, Sacile 300;
De Conto Francesca e Diego, Pieve di Soligo 26; Cimolai Patrizia, Sacile 150; Manzato
Alessandra, Oderzo 300; Lease Plan Italia spa,
Sesto S. Giovanni (MI) 1800; Barbarotto Paolo e Maria, Farra di Soligo 315; Pizzol Maria Luigia, Tarzo 100; Casagrande Maria, Tarzo 100; De Coppi Rosella, Tarzo 100; Gruppo Adozioni Campolongo, Conegliano 2268;
Famiglia Trevisan, Rai di S. Polo 1400; Casa
Diocesana,Vittorio Veneto 600; Parrocchia di
Refrontolo 395; NN. Sarmede 350; Bortoli Gianni e Anna, Ponte della
Priula 310; Boscarato Adriano,
Susegana 310; Freschi Sandra,
S. Lucia di Piave 310; Parrocchia S. Maria di Campagna
305; Dal Mas Gianna e Franco, Basalghelle 300; De March Elda, Conegliano 300; Misson Marcella, Conegliano 300; Rossetto GiamPietro e
Anna, Susegana 300; Lucchese Gelindo, S. Polo di Piave 250; Schincariol Michele e Vally,
Susegana 200; Zanardo Antonella, Susegana
200; Turbian Angelo e Milena, S. Giacomo
156; Roma Barbara, Oderzo 150; Roma Ugo
150; Bertolo Giovanni e Donatella, Sacile
100; Salvador Alessandra, Sacile 100; Pradella
Alberta, Sacile 100; Salvador Rosella, Sacile
100; Pillot GianCarlo e Pasqualina, Colle Umberto 25; Sandrin Franca, S. Giacomo 312;
Dorigo Fulvio, Sacile 100; Da Frè Silvano,
Brugnera 100; Menegotto Nerella, Brugnera
25; Pavan Luisa e Pollesello Paola 75; Par-
festa per la tanto sospirata
pace perché fu urgente per
lui un ricovero ospedaliero.
Ricuperata la salute, a
fine guerra, con vivace intraprendenza avvia, sotto
la direzione dell’ingegner
Forlatti della Sovrintendenza alle Belle Arti di Venezia, i restauri della chiesa e del monastero colpiti
da granate dell’esercito italiano appostato oltre il
Piave.
Frati e popolazione, rimarginate le ferite causate dalla guerra e rinforzaTo lo spirito nella speranza di costruire un futuro,
grati alla Madonna, ridanno alla storia e all’arte, per
uso religioso, l’insigne abbazia di Follina.
A compimento dei lavori, la chiesa viene elevata a
“basilica minore” e l’immagine della Madonna
viene solennemente incoronata dal patriarca di Venezia Pietro La Fontaine il
25 settembre 1925.
Il cammino iniziato dai
primi Servi di Maria a Follina, continua in questa nostra epoca perché non siano dimenticati, ma anzi rivitalizzati i valori di pietà e
di bellezza incisi nelle pietre secolari e nella devozione quasi millenaria alla
cara immagine di Maria
santissima di Follina.
rocchia Francenigo 6538; Parrocchia Stevenà
975; Parrocchia Cordignano 875; Parrocchia
Cessalto 675; De Vecchi Colledel Lidia; Pieve
di Soligo 310; Vaglier Giorgio, Orsago 310;
De Bortoli Elisabetta, Oderzo 300; Forner Antonia, Oderzo 300; Masutti Luciano, Pieve di
Soligo 300; Caritas Parrocchia Bocca di Strada 300; Campagnoli Meneghetti M. Teresa,
Pieve di Soligo 200; Manzato Tarcisio e Clara, Pieve di Soligo 200; Gruppo Preghiera S.
Fior di Sotto 200; Cauz Elisabetta, Orsago
200; Pradella Carolina, Orsago 200; Parmesan Sergia, Orsago 150; Breda Giovanni, Pieve di Soligo 105; Buoso Mirella, Orsago 100;
Fella Clotilde, Oderzo 90; Passon Bof Alda,
Mareno di Piave 50; Pavan Puttin Luisa, S.
Lucia di Piave 50; Zaramella Marisa e Francesco 50; Parrocchia Duomo Sacile 375; Cadel Ernesto, Brugnera 300; Bernardi Roma
100; Gruppo Apostolato della Preghiera, Portobuffolè 300; Ronzon Giovanni Battista, Oderzo 275; Pollesel Antonio, Cordignano 150;
Ronzon Maria Pia, Oderzo 100; Tesser Luigi,
Oderzo 165; Brescancin Miriam 25; Boscaratto Mario e Stefania, Susegana 52; Plotti
Mariano, Susegana 52; Plotti Giovanni, Susegana 26; NN. Oderzo 60; Tormena Rosalba,
S. Lucia di Piave 20; Lettig Evelina e Domenico, Bocca di Strada 25; Conferenza S.
Vincenzo, Oderzo 30; Buffolo Antonietta, Oderzo 26; Mura Franco, Pieve di Soligo 27;
De Faveri Marcellino, Pieve di Soligo 26; Chiesurin Pietro, Susegana 50.
Elenco fino al 29.1.2004 - Un
grazie di cuore a nome degli
adottati.
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 15 febbraio 2004
L’ i n c o n t ro
delle famiglie
c o n i l ve s c ovo Z e n t i
C
hi ha ascoltato le prime omelie che il vescovo Giuseppe ha rivolto alla sua
Chiesa resta immediatamente colpito dal frequente riferimento che egli
fa alla famiglia. “Voi siete la mia famiglia!” è stata la prima constatazione che egli ha fatto appena consacrato
vescovo. L’esperienza di Chiesa come esperienza di famiglia rinvia, evidentemente, alla centralità della concreta esperienza di famiglia che ogni
persona, nessuno escluso, è chiamato a vivere. Sembra di intuire che il
nostro Vescovo sia convinto che, se
vogliamo che la vita cristiana sia vita
di famiglia, occorre recuperare la
centralità della famiglia come autentica scuola di comunione e di servizio. Così lavorare per la famiglia e con
le famiglie è collaborare con il Signore nella realizzazione del “sogno
di Dio” per una profonda relazione
d’amore con tutti e per tutti. Mi sembra che siano questi i fondamenti che
motivano e danno importanza all’incontro del vescovo Giuseppe con le
famiglie della diocesi.
Domenica 15 febbraio, nella chiesa cattedrale, il Vescovo celebrerà
l’Eucaristia per e con le famiglie provenienti dalle parrocchie di tutta la
diocesi. L’obiettivo dell’incontro è triplice:
- rafforzarci nella comunione ecclesiale diocesana;
- ri-accogliere il mandato missionario come famiglie;
- vivere il primo passo di pastorale familiare diocesana con il nuovo
vescovo.
Alla celebrazione, che inizierà alle 15, sono invitate tutte le famiglie
due famiglie – quella di Maria e Giuseppe e quella di Elisabetta e Zaccaria – si sono
incontrate personalmente,
portando e ricevendo un messaggio che ha trasformato la
storia di due famiglie e dell’umanità intera in Storia di
Salvezza. In questo tempo, così sovraccarico di messaggi
fatti di parole senza volto e
senza vero incontro personale, desideriamo che la coppia e la famiglia ci aiutino a ripristinare nella
Chiesa e nella società il valore e la
bellezza di un messaggio che passa
da persona a persona, da coppia a
coppia, da famiglia a famiglia.
La lettera porta ai cristiani, ma non
solo a loro, perché la famiglia è anche una questione di civiltà, la partecipazione e la profonda solidarietà
del Vescovo al loro essere famiglia,
coppia e genitori ricordando quanto,
anche per la Chiesa, siano importanti
le esperienze degli sposi e dei genitori.
È una lettera che chiede una risposta fattiva dalle famiglie e dai
gruppi famiglia diocesani. Sarà il nostro modo, accogliendo l’affermazione del Vescovo “Voi siete la mia famiglia!”, di dirgli: “Benvenuto, tu sei
della nostra famiglia”, iniziando a lavorare insieme per alimentare e incoraggiare la “voglia di famiglia” dentro ogni casa e nella chiesa.
Don Roberto Camilotti
Domenica 15 alle 15
in cattedrale.
Verrà consegnata una
lettera del Vescovo alle
famiglie
cristiane della nostra diocesi e ad ogni parrocchia è stato mandato l’invito affinché ci sia almeno una famiglia per comunità parrocchiale a ricevere il messaggio che il Vescovo
affiderà per l’occasione. Infatti, nel
corso della celebrazione eucaristica,
oltre ad una particolare attenzione
nella preghiera e nei segni alla preziosa realtà del matrimonio e della famiglia, ci sarà un momento in cui il
Vescovo metterà nelle mani degli sposi il suo primo messaggio, una lettera aperta, per tutte le famiglie della
diocesi. Per questo, oltre alle rappresentanze parrocchiali, sono state
invitate anche quelle associazioni che
in modo particolare hanno a che fare direttamente con la coppia e la famiglia, come pure le rappresentanze
dei consultori d’ispirazione cristiana
presenti nella diocesi.
La particolarità e l’importanza di
questa consegna del Vescovo agli
sposi sta nel fatto che la lettera sarà
diffusa nella diocesi solo attraverso
l’incontro diretto della coppia o della
famiglia con altre coppie e famiglie.
Per questa modalità di diffusione facciamo riferimento all’icona evangelica di En Karim (Lc 1, 39-46), là dove
DIRETTA SU RADIO PALAZZO CARLI
L’intera celebrazione verrà trasmessa in diretta
sulle frequenze dell’emittente diocesana Radio Palazzo Carli, con inizio alle 15.
ANNIVERSARIO DI DON VENDRAME: Sabato 21 una
conferenza di don Del Favero su “Cittadini e stranieri”
È
negli snodi cruciali
della nostra storia di
credenti che si fa sentire più
forte la mancanza di uomini di fede come don Giancarlo Vendrame. Capaci di
introdurre nei propri criteri di valutazione la misura
dei tempi lunghi, di coniugare l’etica dentro il territorio, di andare oltre il “già
detto” grazie ad una incessante, rigorosa e creativa ricerca.
Per continuare a tenere
aperta questa ricerca appassionata, che ha caratterizzato tutta la vita di don
Giancarlo, un gruppo di
suoi amici ci invita, annualmente, a due seminari concepiti per ripensare in
profondità le ragioni della
nostra fede perché possa essere feconda nello scenario
di un mondo in continua
mutazione.
Il primo appuntamento
del 2004 è per sabato 21 febbraio, alle 16, nel Seminario
di Vittorio Veneto. Relatore
sarà don Luigi Del Favero,
della diocesi di Belluno. Tema: “Cittadini e stranieri: i
cristiani tra impegno civile
e testimonianza evangelica”. Sarà presente il vescovo Zenti. Al termine, intorno alle 18, verrà celebrata una messa in ricordo di don
Giancarlo.
Lo spunto da cui partirà
la riflessione di don Del Favero è la lettera a Diogneto
dedicata al rapporto tra cristiani e istituzioni: “I cristia-
ni vivono nella loro patria,
ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini
e da tutto sono distaccati come stranieri”. Un argomento di estrema attualità su cui
da tempo sono in ricerca
molti uomini di fede, in particolare Enzo Bianchi e gli
altri monaci della comunità
di Bose. Che, nella loro ultima lettera agli amici, si
chiedono: che ne è della fede e della testimonianza cristiana nelle nostre società,
ancora oggi intessute di codici culturali radicati nel cristianesimo? Non rischiamo
di rimanere presi nella rete
dall’irresistibile fascino della “religione civile”? Di un
cristianesimo, cioè, visto innanzitutto come cultura di
13
SACILE / INCONTRI BIBLICI
Qohelet, Sapienza e
il senso della finitezza
V
enerdì 6 febbraio ha
preso avvio il ciclo
di conferenze promosse
dal Centro studi biblici, dal
titolo “L’eredità culturale
della Bibbia: nella concretezza del corpo”. L’interesse che muove tale proposta è duplice: il fatto di “essere in un corpo”, condizione imprescindibile del
nostro esistere, e il modo
esasperato o ambiguo in
cui il corpo è usato e concepito nel nostro tempo.
Questi motivi, soprattutto,
invitano a riflettere da “credenti” sulla corporeità.
Nel primo
incontro, Roberto Vignolo,
biblista della facoltà teologica
di Milano, ha
affrontato il tema: “Fragile
terra: materialità e finitezza
nella Bibbia”.
“Terra” esprime il rapporto dell’uomo con la “madre
terra” ma dice anche la
“carne” di cui l’uomo è fatto. La riflessione si è ispirata a due libri dell’Antico
Testamento: il Qohelet e la
Sapienza.
Il Qohelet non contempla prospettive dopo la
morte. Per lui, la vita è “tutta qua”. Tuttavia, essa assume uno spessore “incredibile” ed è dono di una
grandezza incomparabile.
Dinanzi alla vita la risposta
dell’uomo è solo nella fede, intesa come “timore di
Dio”. L’uomo deve sempre
avere davanti agli occhi e
al cuore che è Dio il più
grande. Qohelet ha esplorato la fragilità dell’uomo e
ha ripensato la vita a partire dalla morte. Oggi viviamo un tempo di “rimozione della morte”. Qohelet,
invece, ci invita a pensare
al fatto che moriamo: la nostra partecipazione al mondo è solo “tangenziale” e il
nostro essere in un corpo
è fugace. Non siamo che
un soffio! È qui che si colloca il suo insegnamento:
l’uomo deve recuperare la
rimozione della morte per
riappropriarsi della vita.
Deve, cioè, ripensare tutta
l’esistenza dalla morte,
non per avvelenare la vita,
ma per gustarla fino in fondo. Qohelet ci offre una
bussola per vivere: ci esorta alla gioia, al timore
di Dio e insiste sul “darsi
da fare”. Recupera il valore della nostra finitezza:
mangiare, bere, godere del
lavoro delle nostre mani…
sono opere benedette da
Dio! L’imperativo alla gioia
nasce dagli aspetti più comuni della vita: queste cose – tanto materiali – sono anche le più spirituali! L’esperienza della nostra concretezza è la via d’accesso alla relazione con Dio e
con gli altri. La
vita assume così un valore enorme e la finitezza della condizione
dell’uomo non è più una
maledizione, ma la condizione nella quale imparare
a vivere da figli di Dio.
L’autore della Sapienza
porta a compimento il lavoro di Qohelet. Qohelet
ha vinto la rimozione della
morte e la Sapienza vince
la “rimozione della nascita”. Non è la “madre terra”
che ci ha generato, ma l’amore di un uomo e di una
donna. Abbiamo bisogno
di riconciliarci con la “nostra origine”. La condizione da cui ripartire in definitiva è la riconciliazione
con gli aspetti più fragili
della nostra esistenza.
Questa è la strada da percorrere per giungere alla
“vera sapienza”.
Alessio Magoga
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Martedì 17 febbraio, tema “Identità
e relazione. Segnati dalla differenza,
chiamati all’incontro”. Relatore Ernesto Gianoli di Mestre.
Giovedì 26 febbraio, tema “Esposto
e negato. Tra pornografia, omologazione e virtualità”. Relatore Marco
Gallizioli di Pesaro.
INCONTRO SU TUROLDO
Don Giancarlo Vendrame,
morto il 16 febbraio 1993
un popolo e come segno di
un’identità nazionale, con una Chiesa ridotta a una potente lobby etico-sociale applaudita e riconosciuta per il
cemento etico che fornisce,
incapace di essere profezia?
Domande che ci piovono
addosso e a cui non possiamo sottrarci se vogliamo
continuare ad essere sale
che dà sapore e luce che illumina. (FC)
S
i svolge sabato 14 febbraio alle 17 al patronato della parrocchia della cattedrale, a Vittorio Veneto, il convegno in memoria di padre David Maria Turoldo. “Fine dell’uomo?” è il provocatorio titolo, che
riprende quello di un libro del grande uomo di fede e di poesia originario di Sedegliano in Friuli.
I relatori saranno padre Espedito
D’Agostini, priore dell’abbazia di
Sant’Egidio a Fontanella di Sotto il
Monte dove Turoldo visse, che parlerà di “Il messaggio spirituale di
padre Davide”; e Giorgio Luzzi, poeta e critico, studioso di Turoldo, che
affronterà l’aspetto letterario con “Il
ritmo del mondo. Riflessioni sulla figura di Turoldo”.
L’iniziativa è organizzata dalle associazioni Agorà, Aglaia Anassilide e
Ventuno (ossia il circolo Nadal di Fregona, attivissimo nella riscoperta di
Turoldo) assieme alla Consulta delle
associazioni culturali vittoriesi.
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 15 febbraio 2004
L’AGENDA
del Vescovo
S
abato 31 gennaio abbiamo celebrato nella nostra scuola, come ogni anno, la festa di
don Bosco. Di solito accade che, nella settimana
precedente la festa, i ragazzi sono benevolmente
“tempestati” di notizie su
don Bosco e sulla sua opera straordinaria a favore dei giovani. Questa volta, dato che il tema dell’anno è proprio la santità
abbiamo deciso di presentare insieme al nostro
santo, altre due figure dell’universo salesiano: Francesco di Sales e Laura Vicuña. Così, nutriti di celebrazioni, incontri, frasi slogan, siamo giunti alla festa, con il cuore contento
e un po’ soddisfatto per aver offerto ai ragazzi alcune possibilità di riflessione. Sabato, dunque,
mentre assisto ai tornei organizzati, approfitto per
scambiare qualche parola
con una ragazza che mi
siede a fianco: una ragazza davvero brava, che de-
Domenica 15 febbraio
Ore 10,30 Messa a Villa di Villa di Mel
Ore 15,00 Messa in Cattedrale per le famiglie
Lunedì 16
Al mattino incontra i vicari foranei in casa esercizi
Da lunedì 16 pomeriggio a venerdì 20 febbraio
Partecipa agli esercizi spirituali con i vescovi del Triveneto
Sabato 21 febbraio
Ore 16 in seminario partecipa all’incontro “Cittadini e stranieri: i cristiani tra impegno civile e testimonianza evangelica” organizzato da associazione “Amici
di don Giancarlo Vendrame”, Scuola di formazione
teologica e Azione Cattolica diocesana
Domenica 22 febbraio
Ore 9,30 Messa nel duomo di Motta di Livenza
Davvero Dio non c’entra?
dica il suo tempo all’animazione, aperta al dialogo, insomma appartenente a quella schiera di giovani che ti fanno sorridere il cuore.
Tra una battuta e l’altra le
domando come va con il
Signore, se l’indomani an-
drà a messa. La risposta è
chiara e pronta: «In realtà
non mi interessa per niente, ho deciso di darmi al-
tre priorità, quali lo studio
e il divertimento, Dio non
c’entra». Il dialogo si è
chiuso lì, anche perché
non sapevo cosa dire, ma
poi tra me ho cominciato
a riflettere. Se mi avesse
detto che è in crisi, che
non capisce come Dio parla, l’avrei compresa, è normale, ma questa posizione preclude ogni possibilità di dialogo. E tutto quello che noi abbiamo proposto finora? È questa la
vera e drammatica (a mio
avviso) situazione dei nostri ragazzi: il ritenere che
Dio non c’entra niente con
la loro vita, con le fatiche
dello studio, con la bellezza delle loro amicizie, con
la spensieratezza del loro
divertimento. Il rapporto
con Dio inizia e termina
sulla soglia della chiesa,
per chi è ancora avvezzo a
ESERCIZI PER SACERDOTI
S
u richiesta di alcuni sacerdoti della diocesi, l’Opera della Regalità organizza all’Oasi Santa Chiara di Conegliano, via dei Colli 16, un corso di esercizi spirituali per sacerdoti, mettendo a fuoco il tema “Ricapitolare in Cristo
tutte le cose”.
Il corso, dal 3 al 6 marzo, inizierà alle 9 di mercoledì e terminerà con il pranzo di sabato. Sarà tenuto da don Francesco Zenna, rettore del Seminario di Chioggia e valente predicatore.
L’Oasi Santa Chiara caldeggia la partecipazione a questi giorni di preghiera,
che si pensano maggiormente graditi coincidendo con l’inizio della Quaresima.
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla direzione della Casa, telefono 0438-23687.
certe usanze. È proprio
paradossale tutto ciò se
pensiamo che il nostro
Dio è un Dio fattosi carne,
che ha conosciuto la fatica
della crescita, ha amato la
vita, gli amici (e anche i
nemici), ha vissuto per
trent’anni una vita normale, tra gente comune, senza fare miracoli. Forse i
nostri giovani si sentono
così lontani da Gesù Cristo perché ritengono la
santità un cammino per
pochi, capaci di azioni
straordinarie e di grande
sacrificio. Eppure continuo a pensare che Gesù avrà avuto i calli sulle mani
e avrà lisciato tanti legni,
con lo stesso amore con
cui poi avrebbe portato il
legno della croce.
Suor Francesca e suor
Claudia
PALIO DEI CHIERICHETTI
È
disponibile
alla Libreria
e alla portineria
del Seminario, a
Vittorio Veneto,
la seconda scheda per il Palio
dei chierichetti,
in vista della Festa
diocesana, in programma sabato
24 aprile prossimo.
OGGI Domenica
Domenica 15 febbraio – Sesta
del Tempo Ordinario
Ger 17, 5-8; 1 Cor 15, 12. 1620; Lc 6, 17. 20-26
Seconda settimana del salterio
La Parola che ci troviamo imbandita davanti è come il rotolo da ingoiare di cui parla Isaia. Parola difficile da ingerire, ma che, una volta assimilata, produce uno straordinario
effetto: rende beati. “Beati ora, voi…”
recita la lettera del testo. Beati adesso. Beati dove siete, con chi siete. Comunque voi stiate. È il qui dell’oggi
della salvezza che si ripresenta in tutta la sua portata.
Spesso il “Beati voi che siete poveri” è stato letto in maniera distorta,
come sedativo e consolazione per i miserabili della terra, invitati a sopportare “felici” le loro dolorose condizioni in attesa del “regno di Dio” lassù…
Altra terribile mistificazione insegnata: per i “ricchi” era sufficiente essere distaccati e “poveri nello spirito”… e poi potevano godersi indisturbati i loro beni, anche se acquisiti in modo disonesto, anche in presenza di miliardi d’affamati. E saremmo anche noi sullo stesso comodo
sentiero se ci limitassimo a mettere
questa Parola sul conto altrui.
Questa pagina sferza ciascuno di
noi. Siamo sinceri: chi di noi
la vive in coerenza e verità?
Il “guai” del vangelo non
è rivolto solo fuori di noi, ad
altri, alle ricche e potenti istituzioni d’ogni tipo, a chi siede nei
palazzi dello sfruttamento e dell’oppressione. Il messaggio esigente di
Gesù potremo annunciarlo con forza
nella Chiesa e nel mondo soltanto se,
con molta umiltà, prima lo abbiamo
annunciato al nostro cuore.
Esiste da sempre anche un’altra
tentazione: fuggire verso una “santità
romantica” che sogna un ideale ai
margini del mondo, su un’isoletta felice, sia pure nella semplicità e nella
sobrietà. Oggi, restare dentro questa
realtà umana così complessa con spirito evangelico e praticando ogni giorno la condivisione e la solidarietà è
molto più difficile che ritirarci in una
nicchia di perfezione. Gesù non ha
mai fatto fughe “in alto” scappando
dalla concretezza del vivere quotidiano.
Ciò che non possiamo perdere per
strada è il paradosso, la “stoltezza” del
Vangelo. Di fatto, nella realtà d’ogni
giorno si rende concreto il paradosso
evangelico: non essere sazi del proprio benessere, ma avere fame e sete
della volontà di Dio e della giustizia.
In una società che ogni giorno propone l’accumulo e il girare attorno a
VITTORIO: Conferenza sull’educazione
integrale dei preadolescenti
D
omenica 15 febbraio in Seminario a Vittorio
Veneto, con inizio alle 15, si terrà un incontro
sul tema: “Come educare e accompagnare il figlio preadolescente per uno sviluppo integrale e originale della sua persona”.
Guiderà la riflessione lo psicologo Umberto Barizza, di Padova.
Incontro formativo per le suore
S
abato 14 febbraio dalle Suore di Maria Bambina,
in via San Tiziano a Vittorio Veneto, è in programma il terzo incontro formativo per tutte le suore della diocesi.
Sarà tenuto da Pietro Cavasin, docente di bioetica, di
Venezia-Mestre. L’inizio è previsto alle 8.30.
TELECHIARA: “Speciali” sulla
Settimana sociale e sul Toniolo
U
n ampio servizio sulla figura di Giuseppe Toniolo e
sulla “Settimana sociale” svoltasi in diocesi in questi giorni andrà in onda su Telechiara in “Giorno dopo Giorno” venerdì 20 febbraio alle ore 23.15 e, in replica, martedì
24 alle ore 10.30.
Incontro del Movimento dei Focolari
Domenica prossima 22 febbraio il Movimento dei Focolari propone a Vittorio Veneto l’incontro “Per una comunità in dialogo”. Dalle 15 alle 17.30 presso il Collegio San
Giuseppe verranno proposte testimonianze, momenti di riflessione, per riscoprire e approfondire insieme la bellezza
della parrocchia alla luce della spiritualità di comunione.
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se stessi, tentare i sentieri della solidarietà è davvero paradossale.
Se scaviamo in queste beatitudini,
possiamo essere sicuri che Gesù non
parla a vanvera e che questa prospettiva è ricca di significato. La pagina evangelica non è un manifesto pubblicitario o uno slogan buonista: Gesù ci
indica, come testimone fedele e come… apripista, verso quale direzione
Dio ci chiama.
Infine, dobbiamo fare attenzione
sempre al plurale (beati) che evidenzia un aspetto tutt’altro che irrilevante. Solo camminando assieme, solo in
un cammino comunitario è possibile
non tradire il messaggio che Gesù ci
propone. Se non camminiamo con lo
sguardo rivolto a Dio e con le mani intrecciate con quelle dei fratelli, i nostri piedi prenderebbero direzioni sbagliate. Anche questo è il senso dell’essere comunità cristiana oggi nel
mondo: starci vicini e sostenerci contro il “satana” dell’indifferenza e dell’egoismo.
Don Fabrizio Mariani
Weekend dello
spirito per 14-15enni
Da sabato 14 febbraio (alle 16) fino a domenica
15 febbraio (alle 16) i 14-15enni sono invitati a un fine settimana di spiritualità nella Casa Esercizi di Vittorio Veneto. Farà loro da guida don Claudio Nora,
assistente nazionale dell’Acr. Per informazioni e iscrizioni: Ufficio diocesano Ac (0438-940374).
Incontro diocesano degli educatori Acr
Venerdì 13 febbraio, alle 20.30, a Mareno di Piave, don Claudio Nora, assistente nazionale dell’Acr,
incontrerà gli educatori della diocesi.
Cammino Red
Per la formazione di educatori e animatori, altrimenti chiamati Responsabili educativi (Red) l’Azione cattolica ha pensato un itinerario strutturato in
campiscuola estivi e in nuclei tematici nel corso dell’anno.
A Oderzo ci sarà un nucleo pedagogico riguardante le età dei ragazzi; a Tarzo un nucleo antropologico intorno alla figura dell’uomo nella Bibbia.
Sono in calendario per domenica 15 febbraio (912.30), venerdì 20 (20.15-22.30), sabato 21 (16-18.30)
per educatori e animatori nati dal 1984 in su.
Week-end dello spirito per 14-15enni
Da sabato 28 febbraio (alle 16) fino a domenica
29 febbraio (alle 16) i 14-15enni sono invitati ad un
fine settimana di spiritualità nella Casa Esercizi di
Vittorio Veneto. Farà loro da guida don Pierpaolo
Bazzichetto. Per informazioni e iscrizioni: Ufficio
diocesano Ac (0438-940374).
Curiosando
Schegge di Storia
La miracolata di Portobuffolè
I consigli del medico
a cura della dottoressa Caterina Bisol
Diagnosi e cura del dolore lombare
L
a scorsa settimana abbiamo visto le
cause del dolore lombare, uno dei
più comuni motivi di visita nella pratica
ambulatoriale: si stima che circa l’80 per
cento delle persone soffra almeno una
volta nella vita di mal di schiena.
Ora soffermiamoci sulla sua diagnosi
che si avvale oggigiorno di strumenti
molto validi e precisi. È bene iniziare con
una radiografia standard che
permette di valutare il grado di artrosi, il trofismo osseo o le curve anomale come
la scoliosi. In un secondo
tempo si può ricorrere alla
Tac o alla risonanza magnetica che offrono risultati ancora più dettagliati.
Nella lombalgia acuta la prima e più importante misura
da consigliare è il riposo a
letto che spesse volte è riso-
lutivo della sintomatologia.
Diversa è la situazione per le forme croniche nelle quali diventa di primaria importanza la fisioterapia il cui fine è quello di migliorare il tono e il trofismo dei
muscoli stabilizzatori ed erettori della colonna vertebrale. Così come utili possono essere la rieducazione funzionale, le
modificazioni comportamentali e le tecniche di miglioramento della postura. Le manipolazioni
vertebrali possono essere
impiegate nella protrusione
discale, cioè nelle sciatalgie.
La stimolazione elettrica
transcutanea (Tens) ottiene
una buona risposta iniziale
ma purtroppo non si mantiene nel tempo. Agisce prevalentemente nelle nevralgie e nelle sindromi miofasciali. (2. continua)
L
a scorsa settimana
avevamo lasciato Ivan Maria di Portobuffolè
mentre si trovava, nell’anno 1930, in pellegrinaggio
a Lourdes nonostante i terribili dolori alla schiena
che le impedivano di camminare e rendevano difficile ogni movimento. Vediamo com’è andata a finire la storia.
La povera donna aveva
espresso, nonostante i dolori, il desiderio di partecipare alle funzioni e alla processione in onore della
Madonna. Venne accontentata: sabato 9, domenica 10 e lunedì 11 agosto
1930 prese parte alle funzioni in sedia a rotelle insieme con altri pellegrini
ammalati. Lunedì pomeriggio stava assistendo alla processione del Santissimo, quando avvertì due
strappi ad una delle fettuc-
ce del busto: in quello stesso istante sentì che ogni dolore le era passato. Indugiò
qualche tempo sulla carrozzella, ma alla fine della processione decise di alzarsi e
di provare a ritornare al suo
letto a piedi. Per strada
incontrò la suora del
reparto dove era stata
ricoverata, e le chiese
di toglierle il busto:
quella, stupita del suo
miglioramento, acconsentì. Quando la donna ne fu priva, fu finalmente in grado di camminare normalmente,
e, dopo essersi sottoposta alla visita del medico, trascorse i rimanenti
giorni del pellegrinaggio in
preghiera, facendo visita alla grotta e alla basilica.
Il viaggio di ritorno fu un
tripudio: Ivan Maria lo trascorse in giro per i vagoni
del treno, portando conso-
lazione agli ammalati che ritornavano a casa e accendendo la loro speranza con
le proprie parole e la propria presenza. All’arrivo a
Portobuffolè venne accolta
entusiasticamente da una
folla composta di persone provenienti da
tutto il circondario; in
pochi giorni si riebbe
completamente e riprese la sua vita di un
tempo senza mai più
risentire né dolori né
stanchezza. Nessuno
aveva sperato che
quella donna, invalida e sofferente di terribili dolori da cinque
anni, sarebbe mai riuscita a
camminare di nuovo. Ma lei
era lì, felice e sorridente e
non si stancava mai di ripetere a tutti la grazia che aveva ottenuto a Lourdes. (2.
fine)
Andrea Santorio
L’atlante dei sapori
R
I “crustula” di Tami
ilevato nel 1932 l’ex
panificio cooperativo di Vittorio Veneto da
nonno Alfredo di Pordenone, i Tami cominciarono a farsi un nome. Il celebre forno del
centro città continuò nel solco tracciato dal
grande vecchio, anche nelle giovanissime mani del nipote Giuseppe, che assieme alla moglie Maria Teresa ne ha fatto pure una sorta
di cenacolo per la cultura vittoriese.
Qui dai Tami si vendono infatti, e
non scherziamo, pane e poesie.
Quelle per l’appunto stampate sul
retro di quei sacchetti di carta che
avvolgono e conservano i profumi del buon pane artigianale.
Poeta lo è anche il nostro Giuseppe (in arte “Gioi Tami”), ma
qui lo sentiamo in veste di maestro d’arte bianca affinché ci parli di crostoli. Di quelli veraci per intenderci,
che vanno solo, sempre e comunque fritti, e
mai e poi mai passati in forno!
Giuseppe, forte dei consigli di monsignor Antonio Moret (l’insigne studioso della romanità a Ceneda e dintorni, ndr) rivisita la locale ricetta dei tempi di Roma imperiale, cancellando però in primis il grasso di porco che
sostituisce per la frittura dei famosi “crustula” con un più leggero olio di semi.
Ma vediamola questa benedetta ricetta, che
vuole dapprima 1 chilo di farina bianca, poi 1
etto di zucchero, un altro di margarina e 5 uova di giornata. «Impastare tutto quanto per benino – spiega Giuseppe – con una presa di sale e un po’ di vaniglia. Aggiungerci
quindi il succo di un limone, e se
la pasta è dura da lavorare, ammorbidire con un goccio di latte.
Fatto un buon e solido amalgama,
lo si lasci riposare per almeno tre
quarti d’ora avvolto in un canovaccio, dopo di che si passa alla
macchinetta da pasta. I nostri crostoli hanno uno spessore al massimo di 3-4 fogli di carta – commenta ancora Tami – e li tagliamo a fazzoletti, mai più grandi di 4 dita, e per
finire li bucherelliamo con una forchetta».
Non resta ora che saltarli in olio bollente, toglierli una volta indorati (basta una manciata
di secondi), porli quindi su una carta alimentare da fritto, e spolverarli con zucchero
semolato o a velo.
Mario Sanson
FONTANELLE-VALLONTO: Aldo Pasin
abile artigiano e instancabile animatore sociale
U
n mago: ferri da stiro, radio, piccoli elettrodomestici non hanno segreti per le mani di Aldo Pasin che da decenni, nella sua bottega che s’affaccia su
piazza Marconi a Fontanelle,
ripara e riporta a nuova vita ciò
che sembrava destinato ad essere buttato. Artigiani come
lui, dalle mani magiche, capaci di rendere di nuovo funzionante un apparecchio che
sembra irrimediabilmente
perduto, ormai ce ne sono ben
pochi.
Nel suo negozio, Aldo mostra un ferro da stiro: «Una volta – dice – pian piano si toglievano le viti, la piastra si poteva rimuovere e rimontare
dopo aver riparato il guasto. Oggi per molti modelli non è più possibile. Le viti, una
volta svitate, si rompono apposta così la piastra non può tornare al suo posto e si è costretti ad acquistare un altro ferro da stiro».
L’elettrotecnica non ha segreti per Aldo,
COLLE UMBERTO / SAN SEBASTIANO
COLLE UMBERTO:
La chiesetta di San Sebastiano
L
a liturgia festeggia san
Sebastiano il 20 gennaio.
Colle Umberto lo festeggia l’ultima domenica di agosto. «Si fa
così da tantissimo tempo, perché quello era un momento dell’anno in cui i contadini potevano avere un po’ di tregua», racconta Giovanni Minet, memoria
storica e custode della chiesetta di San Sebastiano. Risale al
1731, almeno nelle dimensioni
attuali: così testimonia lo stemma vescovile murato nel campanile. E custodiva, racconta la
relazione per la visita pastorale
del 1805, “una reliquia del santo riconosciuta come autentica
da Lorenzo Da Ponte vescovo di
Ceneda nel 1747”. Ai due lati della navata, incisioni settecentesche (della celebre calcografia
Wagner) della Via Crucis, trat-
che a Fontanelle è davvero un’istituzione.
È presidente onorario della Pro loco di Vallonto: ne ha retto il timone per decenni, ha
passato il testimone solo qualche anno fa,
lasciando spazio a nuove energie. Nell’Opitergino sono
in molti coloro che lo conoscono, perché Aldo ha anche
insegnato alla scuola artigiana di Oderzo. Oltre al lavoro
si è sempre dedicato con passione alla Pro loco. La sagra
di Vallonto, con la sua nota
Mostra dei vini superiori, è
cresciuta grazie all’impegno
del consiglio direttivo della
Pro loco da lui guidata.
Ma c’è un lato di Aldo Pasin che è poco conosciuto.
Quello della solidarietà. In sordina, da diversi anni, grazie all’amicizia con Ottone
Novosel, giornalista croato, si fa promotore dell’invio di aiuti umanitari ai bambini di Krizevci, in Croazia.
Annalisa Fregonese
te dalle tele di artisti veneti dell’epoca. Resta ancora, a troneggiare sull’altare, la tela con san
Sebastiano al centro. A sinistra
san Floriano in abito da vescovo: era lui, infatti, il vescovo di
Oderzo prima di san Tiziano e
alla cui morte la sede diocesana
venne trasferita a Ceneda. A destra san Rocco: e infatti anche il
16 agosto, in cui lo si ricorda,
viene celebrata una messa. Per
San Bastian – quello di fine agosto – «da almeno 20 anni –
racconta Minet – vengono a celebrare i sacerdoti che sono stati parroci o cappellani qui a Colle, come don Vittorio Bottan,
don Andrea Pierdonà, monsignor Romano Nardin; oppure
che di Colle sono originari come
monsignor Giovanni Della Giustina, don Egidio Camerin, don
Fiorentino Tomasella, don Ferruccio Sant». Passati sono i tem-
pi in cui Colle aveva il cappellano e la messa a San Bastian si celebrava ogni settimana; ora, oltre ad agosto, racconta il parroco di Colle don Giovanni Gava,
si celebrano le Rogazioni, il lunedì dell’Angelo e a Santo Stefano, e il Rosario a maggio.
«Tanto di cappello va fatto a don
Giovanni – dice Minet – che circa cinque anni fa ha rimesso a
posto il tetto pericolante e restaurato i quadri: ora la chiesa è
tutta a posto. Per questo Natale
– prosegue – Fabio Covre e Stefano Minet hanno realizzato in
chiesa un presepio, con la natività ambientata in una nostra casa colonica di inizio secolo». Per
visitare la chiesa chiamare Minet allo 0438-394247.
(Notizie storiche sulla chiesa tratte da www.comunecolleumberto.it)
Tommaso Bisagno
Domenica 15 febbraio 2004
Libri
IN “UNA LA LUNA, DUE IL BUE”
CONEGLIANO / FINO AL 27
A Sant’Orsola
mostra sulla Sindone
U
n’occasione unica
per approfondire un
argomento di enorme interesse, sia dal punto di vista
scientifico che da quello religioso. È stata inaugurata
sabato scorso, e si potrà visitare fino al prossimo 27
febbraio, nella recentemente restaurata chiesetta di
Sant’Orsola in piazzale del
Castello a Conegliano, la
mostra “La sindone tra scienza e fede agli
albori del terzo
Millennio”.
L’iniziativa,
promossa dal
Centro internazionale di Sinologia di Torino (sezione di
Treviso), e patrocinata dall’Amministrazione comunale di Conegliano, propone un interessante “viaggio”, ampiamente documentato sotto il profilo scientifico, nel corso del
quale si potrà ripercorrere
la storia della Sindone nelle sue tappe principali, con
le storie che intorno ad essa, tra leggenda e realtà, sono state divulgate, oltre agli
studi e alle scoperte degli
scienziati al riguardo e alle
ultime ricerche effettuate
sull’argomento.
La mostra si sviluppa con
un percorso dettagliato che
vede il suo apice nell’esposizione di una fedele riproduzione a grandezza naturale del sacro lenzuolo conservato a Torino. E sempre
a grandezza naturale sono
le riproduzioni fotografiche
del volto dell’uomo della
Sindone, sia
in positivo
che in negativo. La mostra
prosegue poi
ripercorrendo le tappe
principali della storia della
sindone, a
partire dalla
crocifissione
e risurrezione di Cristo, risalenti all’incirca all’anno
30, fino ad arrivare ai numerosi convegni e studi organizzati in tutto il mondo
nell’ultimo ventennio.
La mostra è aperta il sabato e la domenica con orario 9-12.30 e 15-19, e durante la settimana per le scuole solo su prenotazione (telefono 0438-413204). Guide
della mostra saranno gli
stessi curatori.
IN UNGHERIA ALLA SCOPERTA
DELLE OPERE DI CASAGRANDE
S
cambi culturali, pubblicazioni, mostre e
varie altre iniziative caratterizzano questo anno 2004, nel
quale ricorre il bicentenario
della nascita dello scultore
Marco Casagrande, nato a
Campea di Miane il 18 settembre 1804 e morto a Cison
di Valmarino il 5 febbraio
1880. Per rinsaldare
il legame con l’Ungheria – terra
nella quale Casagrande soggiornò tra il
1833 e il 1848
raggiungendo
fama e successo con la realizzazione di grandi
opere – l’Amministrazione comunale di Miane, insieme al Circolo culturale “Marco Casagrande”, ai
Comuni di Cison di Valmarino e di Pieve di Soligo e all’Istituto superiore “Marco Casagrande” di Pieve, propone
uno scambio culturale nel
Paese magiaro dal 17 al 21
marzo. Il viaggio – 5 giorni e
4 notti in hotel tre stelle con
mezza pensione – si svolgerà
in pullman. Sarà possibile vi-
sitare i luoghi dove lo scultore visse e lavorò e vedere le
opere realizzate dall’artista,
visitando Buda, Pest, Eger,
Eszteregom e altre località.
Il costo individuale è di 180
euro a persona. Per informazioni occorre rivolgersi alla
Biblioteca comunale di Miane, telefono 0438-960054.
Le iscrizioni sono aperte fino al 15
febbraio in biblioteca. Un
primo pullman
sarà
composto interamente da
una delegazione dell’Istituto
“Casagrande” di
Pieve: gli studenti
soggiorneranno gratuitamente in Ungheria grazie al
contributo dei Comuni e di
alcuni sponsor privati. E va
detto che lo stesso Istituto di
Pieve ha promosso la pubblicazione di un interessante
studio dedicato a Casagrande, a cura del professor
Francesco Lamendola, distribuito nei giorni scorsi a
tutti gli allievi della scuola.
Marco Zabotti
MUSICA
A Ponte
della Muda
spiritual
e polifonia
L
a chiesa parrocchiale di Ponte della Muda, tra Orsago e Sacile, ospiterà sabato 14
febbraio, alle 20.30, la Corale San Salvatore, il Coro del Duomo di Serravalle e l’Insieme Vocale
Città di Conegliano per
un concerto di spiritual e
di musica polifonica sacra. L’ingresso è libero.
Tutte le offerte saranno
devolute a favore di una
missione in Guatemala.
La serata è organizzata dall’associazione “Pro
Ponte”, che può vantarsi
di essere riuscita a mettere insieme, per uno scopo altamente benefico, tre
delle più importanti realtà
del canto corale presenti
nella nostra diocesi.
La Corale San Salvatore di Susegana sarà diretta da Gianni Bortoli e
il Coro del Duomo di Serravalle da Alberto Masutti. Novità invece per l’Insieme vocale coneglianese: al posto del direttore
“storico” Luciano Borin ci
sarà Laura Fabbro, già apprezzata in un recente
concerto tenuto a Scomigo a ridosso delle festività
natalizie. (ATa)
CABARET
Paolo
Migone
da Zelig
a Conegliano
M
ercoledì 18 arriva
a Conegliano Paolo Migone, il cabarettista
toscanaccio con l’occhio
nero che arriva sempre trafelato a raccontare i suoi paradossi della vita moderna.
Migone è autore e comico
della trasmissione Zelig, e
partecipa a Tenerentola.
Il primo appuntamento
è alle 18: alla libreria Quartiere Latino, Migone presenta il suo ultimo libro (ingresso gratuito). Alle 21, al
teatro Accademia, interpreta lo spettacolo “Completamente spettinato”. Ingresso a pagamento. Informazioni su www.cavalieridelletere.it
Il piccolo mondo
antico di Zecchinel
Fondi per
i restauri
e iniziative
per i turisti
le sfide per un
patrimonio
artistico
ricchissimo
anche
in territorio
diocesano
È
quasi un piccolo
mondo antico,
quello che emerge dalle
pagine lievi di Luigino
Zecchinel, sandonatese
“dei sabbioni” da sempre.
Forse soltanto vecchiotto
più che antico, quel mondo. Zecchinel ne è consapevole, e inizia il suo lavoro con una fra le conte
più note fra i bambini di
qualche decennio fa. L’autore, insegnante e preside, dal suo punto d’osservazione un po’ privilegiato ricorda com’era la
vita del secondo Novecento, in questa terra dura, chiusa, limitata fra l’argine del grande fiume e le
vicine lagune. Una terra
dalla quale da sempre si
emigrava, cercando una
vita migliore, altrove. Particolarmente viva, emerge dalle pagine di Zecchinel la figura di Anduin,
depositario e custode di
tutte le tradizioni, di tutte
le saggezze antiche che
V
ille venete, risorsa nascosta.
Un patrimonio da salvare, un patrimonio da riscoprire, un
patrimonio da valorizzare.
Anche nel nostro territorio diocesano. Un patrimonio culturale che l’Istituto regionale ville venete (Irvv), che ha sede a Venezia, anzitutto sostiene.
L’attività per l’anno in corso è stata presentata di recente a villa Foscari “La
Malcontenta” a Mira, dal
presidente, Luciano Zerbinati, e dal direttore,
Maurizio Gasparin.
Villa Lippomano,
tempo di rinascere
In diocesi, richiesta di
intervento per villa Lippomano di San Vendemiano.
La villa, attribuita a Baldassare Longhena, si trova in cima a una collina, alla Monticella. È costituita
TERZO CAPITOLO DE
“IL SIGNORE DEGLI ANELLI”
Il ritorno del re
N
on era compito facile portare la trilogia
del “Signore degli anelli” di J.
R. R. Tolkien sullo schermo.
Lo studioso e scrittore inglese ha creato un vero e proprio universo parallelo, con
tanto di mito sulle origini del
mondo, e ha popolato la sua
“Terra di mezzo” di uomini e
di creature delle leggende
nordiche – come elfi, gnomi,
troll, orchi e maghi, in parte
reinventandoli –, e di mostri
di sua invenzione (il Balrog,
gli Uruk-Hai, i Nazgul), come gli hobbit, gli allegri e pacifici abitatori della “Contea”.
Su di loro incombe l’incubo
del Male, incarnato dall’occhio della Torre di Cirith Un-
CONEGLIANO: Cineforum Laura Vicuña
uovo cinema italiano. Lo scenario cinematografico degli anni Novanta e dei
primi anni del terzo millennio” è il titolo
del cineforum promosso, a Conegliano, dal
Centro giovanile salesiano “Laura Vicuña”.
“N
Salva la villa
Chi è in possesso di una villa catalogata e vincolata (l.1089/39), può accedere al finanziamento di
una percentuale delle spese previste: a questa destinazione lo Stato ha stanziato 2 milioni di euro sia
per il 2003 che per il 2004.
Inoltre il nuovo bando dell’Irvv prevede la concessione di mutui a tasso zero per le ville d’autore
(progettate da architetti
quali Scamozzi, Palladio)
e a tasso pari a circa 1,5%
per quelle non d’autore. Inoltre, indistintamente
tutti beneficeranno di un
contributo di circa 7 mila
500 euro a fondo perduto.
Sono già previsti interventi di restauro su villa
Venier Contarini (Mira),
villa Contarini (Piazzola
sul Brenta), villa Capra
(Camisano Vicentino), villa del Verme (Agugliaro)
e villa Poiana (Poiana
Maggiore). In provincia di
Treviso sono state presentate dai proprietari 15
istanze di intervento per
ristrutturazione e conservazione, su 66 richieste totali per tutto il Veneto e
Friuli del 2003.
reggevano la vita
della società contadina. Trapiantato a Torino, come il Marcovaldo di Italo Calvino, muore
sradicato e inutile, solo.
L’autore ripercorre le tappe
della propria
vita con nostalgica indulgenza: l’infanzia con
i suoi scherzi atroci, i giochi in libertà quando ancora le strade servivano per
saltare la cavallina e il campanon. L’adolescenza che
cercava coscientemente di
costruire il futuro. Emerge,
in “Una la luna”, il mondo
della scuola, dove studenti
e professori, forse senza capirsi, lavoravano a fianco
per costruire una società
migliore. Non sempre il sogno è riuscito. Nel libro, restano sullo sfondo i grandi
temi sociali che hanno radicalmente mutato quella
zona di Veneto Orientale,
negli ultimi decenni: la faticosa liberazione dal latifondo, il prevalere del turismo di massa nelle
spiagge, i vapori mortiferi della vicina Marghera,
la cementizzazione
selvaggia e l’emigrazione,
anche pendolare, che i giovani del sandonatese hanno dovuto affrontare
per aprirsi qualche porta. Le pagine di Zecchinel, raccontano
invece quanto sia
importante il mondo degli affetti più intimi:
la famiglia, gli amici, la
scuola. Un piccolo mondo,
tutto sommato abbastanza chiuso, abbastanza protetto, più vecchiotto che
antico, velato dalla dolcezza della nostalgia e che
forse non era proprio così, come noi oggi, per consolarci, preferiamo ricordare.
Giuseppina Piovesana
LUIGINO ZECCHINEL Una la luna, due il
bue - 104 pagine, Mazzanti Editori, prezzo 10 euro.
da tre corpi indipendenti
tra loro. Il corpo principale, le due barchesse e la
chiesetta necessitano di
un intervento di restauro
e consolidamento statico.
Una prima fase sarà la
messa in sicurezza di parti del tetto, soffitti, pavimenti e stucchi. Quindi un
restauro artistico che prevede tempi più lunghi. È
stato presentato il progetto per i finanziamento e si
attende il benestare della
Soprintendenza. Per la villa, disabitata da tempo,
non è ancora conosciuta
la destinazione d’uso.
Riscopri la villa!
Il 5 marzo sarà organizzato dall’Irvv il “Forum
ville d’Italia”, a villa Contarini, in accordo con Irvit
(Istituto regionale ville tuscolane), ed Evv (Ente ville vesuviane): sono infatti
la zona toscana e il napoletano le altre due zone di
maggior presenza di ville
monumentali in Italia. L’obiettivo del forum sarà
chiedere a soggetti pubblici e privati di operare
per valorizzare tutte le ville italiane.
Ma in attesa dell’aiuto
esterno, le ville s’aiutano
da sole. Sono stati ultimati i lavori di realizzazione
di uno spazio espositivo
permanente nell’ala delle
foresterie di villa Contarini a Piazzola sul Brenta:
sarà inaugurata in aprile.
Vuole essere un museo
che ripercorre nel tempo
l’architettura e il paesaggio circostante la villa: un
viaggio virtuale che nelle
stanze di una sola villa ci
porterà dentro moltissime
altre.
Dall’Ir vv è prevista la
pubblicazione di cataloghi
delle ville per le province
di Belluno, Vicenza e Venezia, e per il Friuli.
Valorizza la villa
Delle 4000 ville circa
che l’Irvv ha catalogato, di
cui il 95% private, il 5% pubbliche e oltre il 13% a destinazione economica, solo la metà sono vincolate
e protette e lo saranno
qualora i proprietari ne
facciano specifica richiesta.
La villa deve essere fatta conoscere: 3 milioni di
turisti annui, e che sono
specialmente stranieri, sono pochi in rapporto ai 30
milioni che annualmente
visitano i 12 castelli della
Loira, ad esempio. La villa deve essere vivacizzata
e ritrovare l’iniziale splendore che dall’otium e negotium della metà del secolo XIV, attraverso l’inizio della decadenza del XVII secolo, l’ha vista giungere al nostro tempo in uno stato di abbandono e
spesso di uso improprio.
In cui non merita di accasciarsi.
Isabella Mariotto
CARENI:
Commedia di
Shakespeare
La rassegna avrà luogo tutti i venerdì sera
alle 20.45, all’auditorium del collegio Immacolata, a partire dal 20 febbraio quando verrà proiettato “La stazione” di Sergio
Rubini.
MAESTRI ITALIANI DEL XX SECOLO
enerdì 13, alle 20.45, al
teatro Careni (043882841) di Pieve di Soligo,
nell’ambito della stagione
teatrale 2003-2004 va in
scena “Misura per misura” di
William Shakespeare, con la
compagnia di Jurij Ferrini e
con Antonio Zavatteri, Wilma
Sciutto, Aldo Ottobrino. Una
produzione Progetto U.R.T.
in collaborazione con Teatro
Stabile di Genova. Biglietti:
da 10 a 15 euro.
V
MUSICA E DANZA
CONEGLIANO Venerdì 13, alle 21,
al teatro Accademia, per la rassegna
jazz “I miti del palcoscenico” concerto
del Jeff Berlin Trio. Jeff Berlin è una
leggenda del basso elettrico e, da molti, considerato il più geniale solista al
mondo. Biglietti: platea e I galleria 17
euro, loggia 12 euro.
PONTE DELLA MUDA Sabato 14,
alle 20.30, in chiesa “Concerto di San
Valentino” con il Coro del Duomo di Serravalle, l’Insieme Vocale Città di Conegliano e la Corale San Salvatore. Organizza l’associazione Pro Ponte.
CONEGLIANO Domenica 15, alle
16.30, ultimo Pomeriggio musicale al ridotto del Teatro Accademia promosso
dall’associazione Benvenuti. In programma musiche composte da Domenico Sossai eseguite da “Triosauro” e “Ensemble Serenissima”.
“M
aestri italiani del XX secolo”
è il titolo dell’esposizione aperta fino al prossimo 22 febbraio nelle sale della galleria “Sagittaria” sita alla Casa dello studente “Antonio Zanussi” in via Concordia 7 a Pordenone. In
mostra oltre centocinquanta opere di
trentuno artisti italiani del secolo
scorso, divisi tra pitture, sculture,
opere grafiche e arazzi. Gli artisti sono: Afro, Balla, Boccioni,
Bartoli, Cagli, Carrà, Casorati,
Clerici, De Chirico, De Pisis, Fazzini, Guttuso, Levi, Licini, Man-
TREVISO Mercoledì 18,
alle 20.45, al teatro Eden
concerto dell’Orchestra da
Camera di Mantova con Alexander Lonquich al pianoforte. Biglietti: da 10 a 20 euro.
INIZIATIVE VARIE
SERNAGLIA Sabato 14 e domenica
15 ultimi giorni per visitare la mostra
fotografica “10 anni di Fotoclub” allestita nella sala polifunzionale del municipio.
Orari: sabato 17-20; domenica 10-12 e
14-20.
CAERANO SAN MARCO Fino al
29 febbraio a Villa Benzi Zecchini serie
di eventi culturali ispirati a racconti di
giovani scrittori americani. La manifestazione ha per titolo “Burned Children
of America - Giovani artisti raccontano
gli Stati Uniti d’America”. In programma: mostra di opere d’arte, video, web-
re
t
s
o
M
nucci, Marini, Martini,
Mirko, Pirandello, Rosai,
Savinio, Scipione, Severini, Sironi, Tamburi, Tosi, Turcato, Vedova, Vespignani, Viani, Ziveri.
Tra le opere esposte interessantissimi i due lavori prefuturisti di Boccioni, quelli futuristi di Balla, quelli
postfuturisti e postcubisti di Severini.
La mostra rimane aperta fino al 22 febbraio. Orari: feriale
16-19.30; festivo 10-12.30, 1619.30. Ingresso libero.
art, proiezione di film, dibattiti.
MIANE C’è tempo fino al 30 luglio
2004 per partecipare al concorso fotografico “Voci, suoni, silenzi” promosso
dalla Pro loco di Miane. Per informazioni rivolgersi al 335-5200813.
MOSTRE
BELLUNO Fino al 15 febbraio a palazzo Crepadona sono aperte le mostre
“Da Corot a Monet. Opere impressioniste della Johannesburg Art Gallery” e
“Da Van Gogh a Picasso. Capolavori del
disegno francese del XIX e XX secolo del
County Museum of Art di Los Angeles”.
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19; sabato dalle 10 alle 21. Biglietto: intero
7 euro, ridotto 5,50 euro.
gol. La grande favola racconta l’eroica ed epica lotta
contro le tentazioni del potere, responsabili delle divisioni dell’armonia iniziale.
“Il ritorno del re” inizia dove era finito “Le due torri”, e
porta alla conclusione le storie che si sono intrecciate da
quando la Compagnia dell’anello si è divisa. Frodo (Elijah
Wood) e Sam (Sean Astin)
continuano il difficile cammino verso Mordor e il Monte Fato, dove l’anello del potere dovrà essere distrutto,
cercando di non soccombere
alle tentazioni, alla stanchezza, al ragno Shelob e alle insidie dell’infido Gollum. Aragorn (Viggo Mortensen) deve accettare il suo destino di
CONEGLIANO Da
giovedì 19 a mercoledì 25
all’oratorio dell’Assunta
mostra sul tema “Il carnevale veneziano” di Caterina Zava. Orari: 16-19 (feriali);
10.30-13 e 15.30-19.30 (festivi).
PIEVE DI SOLIGO “Pinocchio e
altri personaggi della fantasia dalla
Mostra internazionale dell’illustrazione
di Sarmede” è il titolo dell’esposizione aperta fino al 29 febbraio negli
ambienti della Biblioteca comunale. Orari: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì
e sabato 14.30-18.30; venerdì 15.3019.30; domenica 15-18. Visite guidate
al mattino su prenotazione: 0438840632.
PORTOBUFFOLÈ “Poeticamente
abito” è il titolo della personale di Fernanda Cardè allestita a Casa Gaia da
Camino fino al 7 marzo. Orari: festivo
re, impugnare Anduril, la
spada degli elfi, e assumere
il comando dell’armata dei
morti per salvare la città di
Minas Tirith dall’assedio delle forze del male. Il rinato mago Gandalf (Ian McKellen),
l’elfo Legolas (Orlando
Bloom) e il nano Gimli si ricongiungono agli hobbit
Merry e Pipino e organizzano le difese della città, dove
incontriamo nuovi personaggi, come il sovrintendente Denethor, che ha un rapporto di amore-odio verso il
figlio Faramir.
Le battaglie offrono l’occasione ai maghi degli effetti speciali di mostrare tutta la
loro bravura, dato che la
maggioranza delle inquadrature
sono in movimento e
non era facile mantenere le proporzioni fra
creature di
dimensioni
diverse. Ma
merita la lode anche la creazione di Gollum/Sméagol, interamente computerizzato
sulla figura dell’attore Andy
Serkis.
Al neozelandese Peter
Jackson, Hollywood aveva
chiesto un film di due ore.
Ma Jackson ha caparbiamente realizzato il suo progetto e ha vinto la sua scommessa, reinventando la storia con immagini di grande
suggestione, mantenendosi
fedele a Tolkien e conservando il finale dolceamaro,
che rallenta l’azione, ma permette allo spettatore di riflettere sul logoramento che
l’anello del potere ha operato sui suoi portatori.
Gianfranco Da Re
10.30-12.30 e 15.30-19.30; sabato
15.30-19.30; feriale: su appuntamento
(338-6523411).
TREVISO Fino al 7 marzo è possibile visitare a Casa dei Carraresi la
mostra “L’oro e l’azzurro. I colori del
Sud da Cézanne a Bonnard”. Orario:
da lunedì a giovedì 9-20, venerdì e
domenica 9-22, sabato 9-24. Biglietti:
interi 10 euro, ridotti 8 euro. Informazioni allo 0422.513161-62.
PIAVON DI ODERZO Fino al 7
marzo a Ca’ Lozzio espone Cristina
Moggio. Orario: 10-12 e 15-24, chiuso
lunedì e martedì. Per informazioni:
0422-752111.
Gli appuntamenti della rassegna di
teatro per bambini promossa da Alcuni Teatro sono riportati nella rubrica
Cinema&Teatro nella pagina degli spettacoli.
18
C
ODERZO Venerdì 13, alle 21, al cinema Turroni continua la rassegna dedicata a Federico Fellini con la proiezione
del film “I vitelloni”. Ingresso 4 euro.
TELECHIARA
abato alle 20.45 Telechiara presenta “Papa Giovanni XXIII” il film tivù con Edward
Asner che già avuto un grande successo su Raiuno.
Lunedì alle 20.30 (replica venerdì alle 9.30) “Gollum. I due volti del Nordest giovane”
parla di amori, all’indomani della festa di San Valentino. Questa volta si confronteranno gli amori nati in Internet e quelli nati da incontri della vita quotidiana. Sarà presente in studio il sociologo Sabino Acquaviva. Accompagnerà la trasmissione il musicista Loris Reinhard. A partire dal 1º marzo la trasmissione inaugura uno spazio dedicato a chi vuole far conoscere associazioni, progetti, iniziative, corsi, serate che riguardano il mondo giovanile. Per partecipare si può mandare una videocassetta autoprodotta, un videomessaggio che sarà mandato in onda nel corso della trasmissione.
S
sabato
14 febbraio
15 febbraio
domenica
lunedì
martedì
CINEFORUM
CAMPOMOLINO Venerdì 13 febbraio, alle 20.45, a villa Altan proiezione del film “Ragazze interrotte”. Nell’ambito del cineforum “Cinema De-Mente”.
mercoledì
CONEGLIANO Sabato 14, alle 21, e
TREVISO Domenica 15, alle 16, all’Alcuni Teatro Sant’Anna la compagnia
“Gli Alcuni” propone lo spettacolo “Chi
ha incastrato il Prof?”. Ingresso: 4 euro.
giovedì
VITTORIO Sabato 14, alle 21, al patronato Costantini-Fiorentini di Ceneda il
Collettivo di ricerca teatrale presenta
“Don Galera”, testo e regia di Carlo De
Poi. La rappresentazione è ispirata alla
vita e alle opere di monsignor Giuseppe Faè. Eventuali offerte verranno devolute per finanziare la costruzione di un
anfiteatro nel parco Fenderl.
TEATRO
PER BAMBINI
16 febbraio
SAN POLO DI PIAVE Sabato 14
febbraio, alle 21, nella sala teatrale del
patronato Don Bosco la compagnia La
Piccionaia presenta “Il ruzante di Baseggio” con la regia di Mirko Artuso. Biglietti: intero 8 euro, ridotto 5 euro.
17 febbraio
Zuzzurro e Gaspare
CONEGLIANO Giovedì 19, alle 21, al teatro Accademia Zuzzurro
e Gaspare presentano
“Parenti apparenti”di Alan Ayckbourn per la regia di Andrea Brambilla.
Biglietti: platea e prima
galleria 22 euro; numerati loggia 16 euro.
18 febbraio
PRATA DI PORDENONE Sabato 14 febbraio, alle 21, la compagnia teatrale Il Teatrozzo
di Pasiano di Pordenone
propone, al teatro Pileo,
“L’albero de le caramele”
di Luciano Rocco. Biglietto: ingresso unico 4 euro.
domenica 15, alle 16, la Compagnia della Torre di Piove di Sacco presenta “La
sensale di matrimoni” di Thornton Wilder.Nell’ambito della rassegna “Teatro insieme 2004”. Bigletti: interi 7 euro, ridotti 5 euro.
Cinema in tivù,
che vita difficile
rubrica di trailer
tografo” di Gigi
di
(o “provini” coDalle
Gianfranco Da Re Marzullo.
me si chiamavainterviste surno allora) che li chiudeva.
reali di “Mezzanotte e dintorNegli anni Settanta c’è sta- ni” ha fatto carriera, è passato
to qualcosa di nuovo, e sem- a quelle di “Sottovoce” e alla
brava l’inizio di un nuovo rap- conduzione di eventi culturali.
porto fra cinema e televisione, Non è cambiato granché, ha
ma non è stato così. Siamo ar- messo da parte il suo tormenrivati alla bella trasmissione tone (“La vita è sogno, oppure
quindicinale “Cinema!” a cura i sogni aiutano a vivere?”), ma
di Francesco Bortolini e Clau- fino a un certo punto perché odio Masenza negli anni No- gni tanto ne tira fuori qualche
vanta, che presentava persino variante. La novità della trale interviste con attori e regi- smissione è quella che avevasti stranieri in lingua originale mo già visto nelle sue serate
con sottotitoli, poi è sparito tut- dalla Mostra del cinema di Veto per anni.
nezia: l’introduzione del talk
Adesso, il sabato su Raiuno show, cioè di discutere dei film
alle 23.40, è arrivato “Cinema- in uscita con un regista, un at-
tore, uno sceneggiatore, un critico, eccetera. Interventi brevi,
interruzioni di Marzullo che
cerca di creare la discussione.
Il resto (classifiche, breve commento di tutti i film usciti il venerdì precedente) non è nuovo. Ma non lo nemmeno la
scelta del film da discutere,
che sabato scorso era “Le barzellette” dei fratelli Vanzina.
Tra le novità piacevoli va segnalata anche l’ottima abitudine di La7 di far presentare brevemente i film che presenta,
così come faceva mamma Rai
tanti anni fa. Non fa male sottolineare quali possono essere i motivi per vedere un film,
a parte il puro divertimento.
PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR
19 febbraio
TEATRO
ODERZO Venerdì 13 febbraio, alle
21.15, al teatro Cristallo Gian Marco Tognazzi e Bruno Armando interpretano “Il
rompiballe”di Francis Veber.Ingresso:platea 18 euro, galleria 13
e 11 euro.
T eatro
20 febbraio
C
inema &
hissà perché parlare di cinema in televisione è così difficile: tra Enrico Ghezzi, che si
parla addosso fuori sincrono
in “Fuori orario”, e la comparsata di attori e registi nei talk
show per promuovere i loro ultimi film praticamente non c’è
niente o quasi. Poca vera informazione, la scelta è tra l’esperto con le sue idiosincrasie
e i suoi amori, o la presentazione di brevi sequenze di film
con grandi lodi sulla bravura di
attori e registi.
Le cose sono cambiate poco dagli anni Cinquanta: già allora i critici si lagnavano che le
trasmissioni dedicate al cinema (niente di memorabile:
qualche intervista, qualche
servizio sulle riprese di qualche film, un notiziario e scuserete se non ricordo i titoli) avrebbero potuto chiamarsi
“Andiamo al cinema”, come la
venerdì
WWW.ATVO.IT/
Oggi ci occupiamo dell’Atvo che, per chi non lo sapesse (ma questi e altri dati sulla sua costituzione sono all’interno del suo sito), è una società, i cui azionisti sono la Provincia di Venezia e diciotto comuni che gravitano nella sua area, e si occupa dei servizi di trasporto pubblico di persone. L’home page è di facile lettura e ha tutte le caratteristiche di un bollettino informativo. Sull’immancabile colonna di sinistra ci sono le varie zone del sito a
cui si può accedere. Ovviamente le più frequentate sono quelle che
parlano di itinerari, tariffe e delle varie opportunità che l’azienda
offre a chi vuole viaggiare. Non manca un box con le informazioni meteo dell’ultima ora e altre finestre che esplicitano tramite
delle fotografie gli itinerari più succosi della compagnia tra cui un
bel viaggetto da Venezia a Cortina. Al centro della Home c’è la sezione in primo piano, una vera e propria agenzia stampa, dedicata al mondo dei trasporti, anche se a dire il vero questa è ferma ad una decina di giorni fa e si sa che le notizie come i pesci vanno consumate fresche. In conclusione una buona pagina informativa, giustamente senza fronzoli che mantiene le promesse di
un servizio al cittadino chiaro e lineare.Voto complessivo 7+. (IDL)
e
L’AZiON
Spettacoli
Domenica 15 febbraio 2004
TV
L
Sankt Anton (Austria): alle 12
su Raidue e alle 12.30 su Raitre.
Un altro film commedia va
in onda su Canale 5 alle 16.20,
Il club delle prime mogli
con Diane Keaton (nella foto)
e Goldie Hawn.
Alle 21 gli agenti Hunter
e McCall su Raidue, mentre
su Italia 1 si può vedere il film
fantastico Small Soldiers di
Joe Dante, e su Raitre Mario
Tozzi presenta Gaia - Il pianeta che vive, con servizi
sui siti Maya, Aztechi e Incas.
L
speciale maschile della Coppa
del mondo va in onda alle 9.55,
la seconda alle 13.20 su Raitre.
Nel pomeriggio alle 15 su La
7 due partite del Torneo 6 Nazioni di rugby; mentre alle 16 su
Italia 1 c’è il film di fantascienza
The Abyss di James Cameron
con Ed Harris.
Alle 20.45 su Raiuno ritornano le inchieste del Commissario Montalbano, “La Gita a Tindari”, con Luca Zingaretti; Raidue dedica la serata ai più piccoli
con il cartone Le avventure di
Bianca e Bernie, alle 21.
J
16.40.
Alle 21 Raiuno presenta la
commedia Faccia a faccia con
Bruce Willis che incontra se stesso bambino; su Italia 1 c’è il film
d’azione per adulti Fast and Furious di Rob Cohen con Paul
Walker e Vin Diesel.
Alle 23.20 Raitre manda in onda lo speciale Primo piano “Ustica, la verità negata”.
Nella notte all’1.45 Retequattro propone il film Effetto notte
di François Truffaut del 1972,
con Jean-Pierre Léaud e Jacqueline Bisset.
I
le scuole medie.
Alle 16.50 su Retequattro
va in onda il western, del
1973, La stella di latta di
Andrew V. McLagen con
John Wayne.
Il duello serale è fra il film
d’avventura La mummia -
Il ritorno di Stephen Sommers con
Brendan Fraser (nella foto) e Rachel
Weisz, su Canele 5 alle 21, e una puntata speciale di Affari tuoi con Paolo Bonolis, su Raiuno alle 20.30.
Su Retequattro c’è il film drammatico per adulti Programmato per
uccidere con Steven Seagal.
A
tequattro, Operazione Normandia
di Henry Koser con Robert Taylor,
alle 16.50.
In serata su Raiuno c’è l’amichevole della nazionale con la Repubblica Ceca alle 20.35; su Raidue, alle 21,
va in onda il film thriller L’avvocato
del diavolo di Taylor Hackford con
Keanu Reeves e Al Pacino; film commedia invece su Italia 1, Madeleine
- Il diavoletto della scuola con
Frances McDormand; su Retequattro Siska indaga su “Vita nell’ombra” e “Alibi”. Su La 7 alle 21.30 ritorna Stargate - Linea di confine condotto da Valerio Massimo Manfredi.
L
onda il film drammatico Il giardino di gesso di Ronald Neame con
Deborah Kerr.
La serata offre, alle 21 su Raiuno,
due episodi della serie Don Matteo 4, “Campagna elettorale” e “Delitto in biblioteca”, con Terence Hill;
su Raidue va in onda il film d’av-
ventura Lara Croft - Tomb Raider con Angelina Jolie e Jon Voight.
Su Retequattro inizia la nuova serie
di La macchina del tempo condotta da Alessandro Cecchi Paone.
Alle 21.30 su La 7 c’è la commedia Il marchese del Grillo di Mario Monicelli con Alberto Sordi.
S
banda degli angeli di Raoul Walsh Winkens; Raitre propone il legal thcon Clark Gable e Yvonne De
riller, in Cina, L’angolo rosso
Carlo, del 1957.
di Jon Avnet con Richard GeAlle 21 Raiuno presenta
re; mentre Italia 1 trasmette
“Nina a Mezzanotte” e “AsIndiana Jones e il tempio
sassini per sbaglio”, della semaledetto di Steven Spielrie Il commissario Rex con
berg con Harrison Ford (nelAlexander Pschill e Elke
la foto).
a giornata dedicata agli innamorati può iniziare con una
commedia di Oscar Wilde, Un marito ideale con Rupert Everett per la
regia di Oliver Parker, alle 9.15 su
Canale 5.
La Coppa del mondo di sci prevede una discesa libera maschile da
a Messa su Raiuno va in
onda alle 10.55 da Pralboino (Brescia).
La 7 alle 9.35 presenta il film
d’avventura La contessa Alessandra di Jacques Feyder con
Marlene Dietrich.
La prima manche dello Slalom
ohn Wayne è il protagonista
del film d’avventura L’ultima conquistadel 1947, su La 7
alle 14.10.
Audrey Hepburn e Cary Grant
sono al centro dell’intrigo del thriller Sciarada di Stanley Donen,
trasmesso da Retequattro alle
l pomeriggio dei più
piccoli su Raitre inizia
alle 15.25 e prosegue alle
16.10 con Storie del fantabosco, nell’intervallo, alle
15.50, c’è Screen Saver in
cui Federico Taddia presenta video girati dai ragazzi dellessandro Di Pietro si occupa dei nostri acquisti quotidiani, alle 13 su Raiuno, in Occhio alla spesa.
Alle 14.10 La 7 presenta il film di
spionaggio Triplo gioco di Terence
Young con Michael Caine. È di guerra invece il film pomeridiano di Rea rubrica La storia siamo
noi di Giovanni Minoli, su
Raitre alle 8.05, inaugura la nuova
serie “I Tg della storia”.
Il pomeriggio di Italia 1 presenta i cartoni Le avventura di Lupin
III alle 14 e I Simpson alle 14.30.
Su Retequattro, alle 16.50, va in
u Raidue alle 12.25 va in onda
il quiz Prima o poi con Marco Mazzocchi.
La 7, alle 14.10, trasmette la commedia italiana Guardia, guardia
scelta, brigadiere e maresciallo di
Mauro Bolognini. Retequattro, alle
16, propone il film drammatico La
dai
Nostri Paesi
Vittorio Veneto
L’IMPEGNO DEI PARROCCHIANI PER
SAN SILVESTRO, MADONNA DELLA SALUTE E PATRONATO
Costa, lavori in corso
C
osta si mette al lavoro. Restauri
necessari per la
chiesa di San Silvestro, interventi in patronato parrocchiale, progetti a lunga
scadenza per la Madonna
della Salute. Tempo in cui
la comunità è chiamata all’impegno: mani, tempo e
portafoglio.
San Silvestro - Cantiere
aperto nell’artistica chiesa
di San Silvestro. Dopo gli interventi di sistemazione del
tetto è ora tempo di metter
mano alla sistemazione della parte interna. Ripavimentazione del piazzale esterno, del portone d’ingresso, dell’impianto elettrico, di illuminazione interna ed esterna e microfonico: sono solo alcuni dei lavori che mancano all’appello. «I lavori per il momento
L’
ultimo lunedì
sera di ogni
mese Chiara va
a suonare.
Si suona e si canta. Si ride e si battono le mani e si
sta allegri. Si mangiano caramelle e si chiacchiera.
Atmosfera da amici. E si
prega, ma non è la preghiera che immagina chi
non prega. Non sono solo
vecchiette; non sono solo
i soliti quattro gatti; non bisogna stare sempre zitti;
c’è la musica; non sembrano tutti invasati; la gente arriva alla spicciolata,
anche in ritardo, ma è accolta, non squadrata; nessuno è obbligato, ma tutti
sembrano contenti di essere lì; sei in chiesa, ma
non c’è il prete.
Sono gli incontri di preghiera organizzati ormai
da anni dalle suore di Maria Bambina nella loro ca-
sono stati interrotti a causa
del freddo – spiega il parroco di Costa, padre Giambattista Guidolin – ma riprenderanno presto».
I fondi. Una banca-sponsor ha stanziato 50 mila euro; solo per la copertura se
ne sono andati la metà. Il recupero, sotto la guida dell’architetto Fabio Nassuato,
dovrebbe concludersi entro
il mese di giugno. «Intanto
– spiega il parroco – stiamo
raccogliendo i fondi dell’iniziativa “un gesto per un
Natale più bello”: una raccolta porta a porta attraverso la quale ogni parrocchiano può contribuire per
dare una mano ai bisogni
della chiesa di San Silvestro».
Patronato - La Regione,
attraverso la legge sui patronati, è venuta in soccor-
San Silvestro (sopra) e la Madonna della Salute, g
ioielli di Costa che necessitano di interventi
so con circa 4 mila euro.
«Per il momento possono
bastare – precisa il parroco
– ma il patronato necessita
di altri interventi. Servono
armadi, materiale didattico
e visivo per poter seguire
meglio le attività dei ragazzi».
Gruppo ricreativo - Un
sos anche per sostenere il
gruppo ricreativo parroc-
chiale. L’attività che viene
portata avanti dai volontari
è notevole. Si tratta di un
gruppo di circa venti componenti che si sta occupando della manutenzione attorno al santuario della Madonna della Salute e di altre
numerose iniziative. «Tra
gli obiettivi – spiega Giovanni Petollino, anima del
gruppo – c’è anche la siste-
mazione della strada che sale alla chiesetta, un intervento molto oneroso. Intanto il gruppo ha acceso un
mutuo di 25 mila euro con
una banca (lo estingueremo
in 5 anni) e ha potuto acquistare il terreno circostante il santuario che era
di proprietà privata».
Lo scopo è di ampliare le
attività che ruotano attorno
al santuario. «Le necessità
sono tante – spiega ancora
Petollino – e le risorse purtroppo poche. Tra le priorità
urgenti il risanamento del
ciclo dei pregevoli affreschi
a olio del pittore Vittorio Casagrande. Ma anche qui
mancano gli sponsor. Tutti
i proventi del gruppo arrivano solo da iniziative parrocchiali come il “Pozzo di
San Patrizio” in occasione
dei festeggiamenti della Madonna della Salute».
«Spesso i volontari arrivano a mettere soldi di tasca propria – spiega il parroco di Costa –. Sono davvero molto attivi per ogni
necessità e seguono in prima persona anche tutte le
pratiche burocratiche».
Francesca Gallo
Serravalle
per l’Unicef
utte giunte già nelle case prima
di Natale, adottate dai bambini
che se le stanno coccolando. Sono
le bambole Pigotta, preparate e realizzate dal “Gruppo Unicef Serravalle”, che ha sede nel centro sociale
Piazzoni Parravicini. Bamboline dal
corpo di stoffa, riempito fino a farlo diventare morbido morbido, e rivestito con abiti colorati. Ognuna con
tratti e caratteristiche somatiche diversi, per i diversi angoli e popoli
della terra. Con il ricavato della
vendita di ciascuna (20 euro) si garantisce la Vaccinazione Plus ad un
bambino in un qualsiasi paese del
mondo: un ciclo completo di vaccinazioni che è fondamentale. Quando un bambino adotta una Pigotta
riceve la sua bella carta d’identità
provvista di nome, cognome e denominazione del gruppo che l’ha
creata. Il fermento per il lavoro del
periodo natalizio si è fermato, ma
il “Gruppo Unicef Serravalle”, che ha
tratto spunto dall’iniziativa dei bambini di catechismo della parrocchia
ed è sostenuto dalle suore dell’Istituto De Mori, dalla San Vincenzo
femminile di Serravalle, dal Movimento per la vita e dalla ditta Moretto, continua l’attività. Pronto a dare ai bambini tante altre nuove piccole amiche. (IM)
T
MUSICA E PREGHIERA: UN “INCONTRO DEL
LUNEDÌ” DALLE SUORE DI MARIA BAMBINA
Sinfonia di giovani
sa di Ceneda in via San Tiziano, ogni ultimo lunedì
del mese. Ogni mese un
tema diverso (a gennaio la
pace) e una liturgia preparata appositamente, alternando canti, letture, adorazione, preghiere e segni.
“Donaci un
cuore che dimentica volentieri i torti subiti”. Non c’è
un sacerdote
sull’altare, ma
non se ne accorge nessuno: è una celebrazione corale, pur se guida con impeto e simpatia
suor Luigina. «Alla fine
dell’incontro alcune mi
hanno detto: grazie suora,
ora andiamo via arricchite! Tutti vengono volentieri, perché il loro spirito
si sente riposare in Dio».
Almeno una sessantina
ogni volta i presenti.
In fondo alla sala, la musica. Ossia un folto gruppo
di giovani. Giovani che
vengono a suonare volentieri, che non hanno la faccia da santi ma evidentemente hanno voglia di spiritualità (come gli altri coetanei sparsi tra i banchi avanti). Come Chiara Gecele anche Fabio Celso
suona l’harmonium (piccolo organo); Claudio Bernardi la pianola; Francesco
Dei Tos, Gianni Bottega,
Gianpaolo Lot, Elvis Gel-
Il gruppo delle giovanissime flautiste-coriste. A fianco, suor Luigina con Chiara Gecele
mo e Andrea Gottardi alla
chitarra; Gianluca Merenda al sassofono; Francesca
Giacomin e Michela Pinto
al flauto traverso; Giulia
Costa, Claudia Baccichet,
Paola Pinto, Veronica Cesca, Michela Tocchet ed Eleonora Coan modulano il
flauto dolce; Silvia Da Ros
e Giovanni Dei Tos al violino.
E tutti pregano meglio.
Il prossimo incontro è
lunedì 23 febbraio alle
20.15, sul tema delle vocazioni; a marzo si mediterà
la sofferenza di Gesù, in
preparazione alla Pasqua;
ad aprile, preparazione al
mese mariano; a maggio,
incontro di preghiera ancor più solenne, da svolgere in cattedrale. Informazioni: 0438-53223.
Tommaso Bisagno
20
LUTTO:
Costa saluta Gino Pietrella
50 ANNI DI “CORELLI” E
“AMICI DELLA MUSICA”
I
l concerto per pianoforte eseguito dal maestro Federico Lovato al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto ha celebrato i 50 anni della presenza in città della Scuola di musica
“A. Corelli” e dell’associazione Amici della musica. Presente fin dal 1954,
quando Antonia Parravicini ha dato
avvio al primo nucleo musicale nei
locali del centro vicino alla caserma
dei pompieri; poi ha avuto sede per
decenni a villa Croze e attualmente è
a palazzo Vascellari in via Cavour. Fra
i docenti della
Scuola anche il
maestro Efrem Casagrande, musicologo cui Vittorio ha
di recente dedicato
una via. «Cinquant’anni, un giro di boa – sottolinea
il presidente dell’associazione Amici
della musica, Piero Zambon – che vivremo con un programma di approfondimento dello studio della musica, nonché delle materie umanisti-
È
che, per adempiere ad una funzione
sociale importante nel momento in
cui emerge la necessità di recuperare valori e cultura». Presente in posto d’onore al concerto di Lovato il vescovo Giuseppe Zenti. (IM)
COMUNITÀ ALLOGGIO IN VIA DA VERAZZANO
Centri per sofferenti psichici
cambio di gestione e di sede
C
ambio di gestione per il centro
diurno per sofferenti psichici di Vittorio.
Non ci sarà più il “Centrononcentro” nella sede
di via Battisti e gestito dalle cooperative sociali VitaNova, SaltoBiralto, Noncello, Itaca, insieme in
un’associazione temporanea d’impresa.
Cessa la sua attività dopo quattro anni e mezzo.
Non sparisce però il servizio per le persone in sofferenza psichica. Semplicemente l’Uls ha indetto una
nuova gara d’appalto per la
gestione del centro diurno, e l’hanno vinta le cooperative Insieme si può e
Orchidea.
Doppio rimpianto per
Vita Nova e le altre coop
della Ati: per non aver potuto partecipare alla gara
d’appalto a causa di un
(contestato) vizio di forma,
e per essere state costrette a un rapido passaggio di
consegne: abbandonare
cioè la sede e i progetti in
corso con gli utenti. «Questo dipende dalla logica degli appalti, che non è giusta ma è quella con cui abbiamo a che fare» conviene Gerardo Favaretto, direttore del Dipartimento di
salute mentale della Uls 7
Ora i compiti prima
svolti dall’unica Ati saran-
VENERDÌ 13 FEBBRAIO
Alle 18.30, in biblioteca, il Circolo di
ricerche storiche organizza: “Aspetti
della schiavitù in Roma imperiale: un
tragico racconto in Tacito”.
Alle 20.30, nella chiesa dei frati francescani, incontro di preghiera e testimonianza sulla pace in Terrasanta Vedi articolo a pag. 4
Alle 20.30, nelle ex scuole elementari di Nove, consiglio di quartiere per
discutere il progetto Città Sicura.
no suddivisi: la comunità
terapeutica di villa delle
Rose e la casa alloggio per
persone con disagio psichico di Soligo saranno gestite dalla cooperativa Orchidea; Insieme si può si
occuperà invece del centro
diurno e della comunità alloggio che si trova a Revine e che ora si sposterà a
Vittorio.
ramica e mercatini, raccolta di libri usati, laboratori di cucina, orto a coltivazione biodinamica, attività teatrale, informatica,
mostre fotografiche sul tema del disagio, la collaborazione con il Cisv di Torino per la diffusione dei
prodotti del Guatemala…
Viene meno, com’è inevitabile, il sostegno finan-
La nuova sede del centro diurno per persone con disagio psichico in via Ariosto a Meschio
“Il nostro impegno
continuerà!”
Centrononcentro non
sparisce, anche perché
molte delle attività iniziate
con gli utenti continueranno. Prosegue il tradizionale torneo di calcetto, prosegue il campionato per la
squadra di pallavolo iscritta al torneo Uisp, prosegue
l’impegno dei volontari…
Vorrebbero proseguire
le altre attività svolte, tra
cui, elencano dal Centro,
ginnastica dolce, tai chi, ce-
SABATO 14
Cozzuolo ricorda san Valentino, titolare della parrocchia, la cui solennità
ricorre oggi: Messe alle 10 e alle 18.
In castello si svolge il “Week-end dello Spirito” organizzato dall’Azione cattolica per 14-15enni. Fino a domenica. Informazioni 0438-940374.
Alle 17, al patronato di Ceneda, “Fine dell’uomo?” convegno in memoria
di padre Davide Maria Turoldo. Vedi
articolo pag. 13
Alle 21, al patronato di Ceneda, va in
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
Domenica 15 febbraio 2004
ziario dell’Uls a queste attività, che ora cercano approvvigionamenti e volontari.
Cosa abbiamo vissuto
Non sparisce l’esperienza vissuta. Scrive il
coordinatore del Cnc Gianpiero Borriello: «Lavorare
con le persone che hanno
una sofferenza psichica,
un disagio, che vivevano emarginante, ha permesso
a noi operatori di mettere
in campo non solo le nostre capacità di stare in re-
scena “Don Galera” spettacolo su don
Giuseppe Faè a cura del Collettivo di
ricerca teatrale. Per l’iniziativa “Teatri per un teatro”.
Alle 21, nella sala conferenze della Comunità Montana (via Vittorio Emanuele II 67), conferenza astronomica
organizzata dagli Astrofili Vittoriesi con
Giuseppe Tormen della facoltà di Astronomia dell’Università di Padova. Illustrerà per mezzo di simulazioni computerizzate i migliori risultati mai ottenuti nel campo della cosmologia numerica, ovvero di quella branca della
moderna astronomia che si propone
di comprendere la formazione e l’evoluzione delle strutture cosmiche.
Informazioni:
lazione con gli altri, con chi
sta male, ma anche di fare
un’esperienza unica e insostituibile dal punto di vista umano. Abbiamo conosciuto persone che, con
la loro presenza, sofferenza ma anche vitalità, si “dimenticavano” spesso del
loro malessere, della loro
sintomatologia; tante persone che in questi quattro
anni mezzo sono profondamente cambiate, un po’,
crediamo, anche per il nostro lavoro».
I nuovi arrivati
morto lo scorso 3
febbraio, a 80 anni,
Gino Pietrella, della parrocchia di Costa. Sposato
con Laura Gentilini, era il
padre del nostro collaboratore Marco.
Che così lo ricorda.
«Caro papà: “Chi può
immaginare cosa vuole il
Signore?” (Sapienza 9, 13).
Ci manchi tanto, ma la certezza che dal Paradiso vegli
su mamma, me, Mariacristina, Adriano e il nipotino
in arrivo ci dà tanta serenità e forza. “Io me ne vado
per la strada di ogni uomo
sulla terra. Tu sii forte e
mostrati uomo” (1Re 2, 2)».
CENEDA/ IL CDQ CHIEDE
RIFORME ALLA VIABILITÀ
Vie di scampo
“Q
uale futuro per
Ceneda?” chiedevano imperiosi i manifesti disseminati per il
quartiere prima dell’assemblea pubblica di martedì 10. All’ordine del giorno lo sviluppo commerciale del quartiere («Comune, aiutalo!»), le terme
(«non vendiamo il Cesana
in via Cosmo») e la viabilità.
Viabilità penalizzata a
Ceneda: il Consiglio di
quartiere cerca soluzioni
più agevoli nell’immediato. Il presidente, Marilena
Perin, le passa in rassegna.
Via Francesconi - «È
doppio senso, ma solo in
parte, per un centinaio di
metri. Noi vorremmo il
doppio senso fino all’osteria Checchina».
In questo periodo di
transizione Insieme si può
gestisce il centro diurno
nella sede attuale, in via
Battisti, che però è di Vita
Nova, che la riceve dal Comune; a breve invece il
centro si trasferirà nella
nuova sede in via Ariosto,
nei pressi di piazza Meschio, sopra la banca di Vicenza: sempre non in un
ghetto, ma inserita nella vita quotidiana cittadina, con
i “normali”. E sarà aperto
per 12 ore al giorno, anche
la domenica: un’estensione dell’orario rispetto al
precedente resa possibile
dal maggior numero di
personale che sarà impiegato. A differenza della
precedente, questa sede
non ha giardino. È però vicina alla pista ciclabile: percorrendola per quasi due
chilometri si arriva in via
Da Verazzano (Santi Pietro
e Paolo), dove si trasferirà
la comunità alloggio che
prima aveva sede a Revine:
occuperà metà di una villetta bifamiliare, potendo
accogliere fino a sei persone.
Tommaso Bisagno
tissima. È vero che ora ci
sarà l’allargamento di via
Sotto le Rive, ma nel piano regolatore è segnata la
strada che dal casello arriva a via Matteotti, intersecando a metà via della
Bressana: noi insistiamo
per questa soluzione».
Via Stadio - «Nel piano
della viabilità c’è la proposta di trasformarla in senso unico ascendente da via
Celante: ciò causerebbe
notevole disagio per chi
www.members.xoom.it/AAVV
ca di “Don Galera”.
DOMENICA 15
Cozzuolo festeggia san Valentino: alle
10 Messa animata dal coro parrocchiale, alle 15 concerto con il coro
parrocchiale e lo Special Vocal Sound,
specializzato in gospel e spirituals. A
seguire un momento di festa comunitario.
Alle 15, in cattedrale, il vescovo Zenti celebra l’Eucaristia per e con le famiglie provenienti dalle parrocchie di
tutta la diocesi. Vedi approfondimento a pag. 13
Alle 15 all’hotel Terme si tiene il torneo di Bridge Dal Negro.
Alle 17 al patronato di Ceneda repli-
LUNEDÌ 16
I Missionari della Consolata organizzano un pellegrinaggio a La Verna, Assisi, Monte Oliveto dal 13 al 16 maggio. Informazioni: 0438-57060.
Via Nievo-Canova-Grazioli - «È sempre traffica-
MARTEDÌ 17
Al patronato della Cattedrale alle
20.30 ultimo incontro della scuola
per genitori di ragazzi da 11 a 14
anni. Tema “È finita l’infanzia: maschi
e femmine”; con la psicologa Giannina Albertin.
VENERDÌ 20
Nell’aula magna dell’Itis ha luogo “Ci-
proviene da via Rizzera (e
magari deve accompagnare a scuola i figli)».
Via Castaldi (laterale di
via Da Ponte) - «Alla fine
della strada, attualmente
chiusa, c’è la possibilità di
fare il collegamento con
via Labbi. Inoltre all’inizio
di via Labbi c’è una curva molto stretta che potrebbe essere allargata
permettendo la percorribilità con le auto verso il
centro».
La filosofia di fondo «Lo scopo è di trovare alternative da aggiungere a
quelle esistenti per decongestionare le vie maggiori e permettere una
viabilità più scorrevole».
Isabella Mariotto
CORSO: Lucia,
Agnese e le
altre...
I
l Centro italiano femminile organizza il
corso: “Le donne nei Promessi Sposi”: quattro conversazioni del professor
Mario Ulliana, un appuntamento alla settimana a
partire da martedì 2 marzo alle 16.30 nella sede del
Cif in via Battisti 17. Il corso è aperto a tutti: meglio
portare con sé il testo di
Manzoni.
nemaArti”, seminario di teorie e pratiche cinematografiche organizzato dall’istituto d’arte.
Alle 20.45, a Casa Fenderl, “La natura e il cinema”.
SABATO 21
Alle 16, in Seminario, gli Amici di don
Giancarlo Vendrame, la Scuola di formazione teologica e l’Azione cattolica propongono “Cittadini e stranieri:
i cristiani tra impegno civile e testimonianza evangelica” . Vedi articolo
a pag. 13
Farmacia di turno: Pancotto, piazza Flaminio, telefono 0438-53365.
e
L’AZiON
Vittoriese / Bellunese
AVVIATA DAL PARROCO DI FREGONA
Una pastorale
dei borghi
A
lle sette stelle dell’Orsa maggiore,
come li chiama
don Ermanno, altre tre stelle devono essere aggiunte. Le
stelle sono i dieci borghi della
comunità di Fregona protagonisti di un nuovo
modo di fare pastorale. Tutto è
nato, qualche
tempo fa, al termine della benedizione delle famiglie: «Finite le benedizioni - racconta don Ermanno - ho iniziato a riunire
i parrocchiani che abitano in
ciascun borgo per un momento di condivisione. L’ho
fatto perché mi sono accorto
che tempo per comunicare
non ce n’è e bisogna riavvicinare i vicini. L’intenzione è
di dare risalto ad ogni borgo,
perché riscopra la sua identità e perché i
residenti trovino il tempo
per parlare
con chi abita
nella casa accanto. Da un
momento di
preghiera e
condivisione
cristiana si
passa a qualche ora di divertimento. La festa è fatta per
riunire e molti partecipano e
contribuiscono portando
qualche specialità preparata
a casa e dividendola con gli
altri».
La festa nei borghi sta diventando una proposta atte-
“Così la gente
si riavvicina e
cresce il senso
di comunità”
sa da tutti, subito entrata nelle simpatie e nell’interesse
della gente. Da qualche anno
si ripete di solito il venerdì o
il sabato verso l’imbrunire in
corrispondenza di alcune ricorrenze particolari. Due i
momenti: la messa, celebrata quasi sempre all’aperto
scegliendo uno spazio che
rappresenti il centro del borgo; i festeggiamenti cui sono
invitati tutti, abitanti ed ex abitanti, che condividono il
S
Don Ermanno Crestani
passato e il presente, il cibo,
le storielle, i canti, i balli,
quando c’è la musica. E non
di rado capita che qualcuno
rimanga sorpreso nel sapere chi abita vicino, perché,
magari, si sono visti sempre
di sfuggita.
In continuità con la pastorale dei borghi è Borghinsieme, organizzato da
Noi Associazione in luglio,
manifestazione che fa “scontrare” in amicizia i vari borghi in alcune attività sportive.
Isabella Mariotto
D
cco l’elenco delle feste borgo per borgo:
Chiesa parrocchiale: le due feste canoniche cadono il 6 agosto (Madonna della Neve) a Sonego e il 15 agosto (Assunta) a Fregona ma vengono posticipate, rispettivamente, alla quarta domenica di settembre a Sonego e alla terza domenica di ottobre a Fregona (a ricordo del ritorno del Santissimo nella chiesa arcipretale nel 1873). Quest’ultima festa è organizzata dal Comitato della scuola materna parrocchiale pro asilo e propone un pranzo comu-
divide la vicinanza a giugno-luglio. Borgo
Piai: festa a fine luglio. Borgo Sonego:
festa patronale nel mese di luglio e nel mese
di settembre organizzata dal Circolo di Sonego. Borgo Ciser: festa di San Antonio abate, cui è dedicata la chiesetta, a gennaio.
Borgo Breda, nella zona del Caglieron, con
la grotta della Madonna del Caglieron. Borgo nella zona del Podolin, situato a
est di Fregona, uno tra i primi ad aver cominciato a riunirsi.
nitario nel tendone presso lo stadio comunale.
Borgo Dario: si trova nella parrocchia di
Fregona e confina con quella di Cappella Maggiore; chiesa dedicata a Maria e ai Santi; festa
ai primi di agosto. Borgo alle Fratte:chiesa di San Giusto festeggiato la seconda domenica di luglio. Borgo Mezzavilla: qui si
sta cercando di ripristinare l’antica sagra in occasione della festa di San Martino a cui è dedicata la locale chiesetta. Borgo Tonus: qui
c’è la festa più antica. Non c’è chiesa. Si con-
D
omenica 15 febbraio il Gruppo amici della montagna “Nino Lot” di Cordignano organizza un’uscita per i sentieri di Collalto di Susegana. Partenza alle 10
dall’asilo di Cordignano. Il ritrovo a Collalto è fissato al Castello. Guidano l’escursione Danilo Rui ed Elda Zanette.
Il prossimo appuntamento è il 29 con il percorso CastelirCol dei Buoi-Cavril. Partenza alle 8.30 da Cordignano.
COLLE UMBERTO
Il programma 2004
della Pro loco
È
una Pro loco effervescente e ricca di iniziative quella guidata da Maria José Feletti. A Colle Umberto l’associazione è attiva dodici
mesi all’anno e si preoccupa di proporre iniziative di carattere culturale,
di far rivivere le tradizioni, di essere solidale con
quanti sono nel bisogno e
di promuovere il territorio anche dal punto di vista turistico. Proprio per
questo la novità che porta con sé il 2004 è la realizzazione di un dépliant
illustrativo che faccia co-
noscere le bellezze di
Colle Umberto. Un’intera serata, prevista per il
mese di marzo, sarà dedicata alla presentazione
della piccola guida turistica che probabilmente
verrà affiancata dalla realizzazione di alcune cartoline del paese.
Il nuovo anno si è invece aperto all’insegna
della solidarietà. Tre i Panevin che nella vigilia dell’Epifania hanno illuminato la notte. L’iniziativa
ha permesso di raccogliere a Colle Umberto
circa 620 euro che sono
abato 7 febbraio a pa- tore della Protezione civile
lazzo delle Contesse per Veneto e Trentino Alto
di Mel, alla presenza del Adige; la prossima adunata
presidente nazionale del- nazionale a Trieste.
l’Ana Giuseppe Parazzini,
Al termine dell’incontro
si è tenuto l’ottantesimo in- è stato servito il rancio alcontro dei presidenti se- pino nella sede del gruppo
zionali Ana del Terzo Rag- Alpini di Mel nella frazione
gruppamento
(Veneto, di Tallandino.
Friuli Venezia Giulia,
Trentino Alto Adige,
Belgio, Germania, Lussemburgo e Nordica).
Dopo la deposizione della corona d’alloro al
Tempio ai Caduti è seguita la riunione alla
quale hanno presenziato
numerose autorità. Tra i
temi di discussione: il futuro associativo dell’Ana; la posizione del Terzo Raggruppamento per
la successione alla preGiuseppe Parazzini tra il sindaco di Mel e il
sidenza nazionale Ana;
la nomina del coordina- presidente del gruppo Ana di Mel Michele Vendrami
VILLA DI VILLA: Il Vescovo inaugura
le nuove porte della chiesa
Un borgo di Fregona raffigurato nel presepio parrocchiale
ESCURSIONI:
Il Gruppo Nino Lot a Collalto
21
MEL:VISITA DEL PRESIDENTE
NAZIONALE DEGLI ALPINI
Le feste borgo per borgo
E
Domenica 15 febbraio 2004
PONTE DELLA MUDA: Patrono San
Valentino con il Vescovo
associazione Pro Ponte e il Consiglio pastorale di Ponte della Muda organizzano l’11ª rassegna corale “Concerto di San Valentino” che avrà luogo
nella chiesa parrocchiale, sabato 14 febbraio alle 20.30. L’iniziativa è rivolta
alla solidarietà con l’Hogar del Nino Minusvalido “Beato Pedro” in Guatemala.
Sempre nella giornata dedicata a San Valentino, la comunità cristiana si riunirà attorno al vescovo monsignor Giuseppe Zenti per la solenne concelebrazione che avrà inizio alle 10.
L’
già stati consegnati alla
vittoriese Mirka Paludetti, la quale ha instaurato
negli anni un rapporto di
aiuto con l’orfanotrofio di
Porto Seguro di Bahia in
Brasile dove sono accolti i bambini di strada. Da
San Martino sono invece
partiti 450 euro per la Romania per l’adozione a distanza di alcuni bambini.
La solidarietà tornerà
ancora il 2 maggio con una serata dedicata ai bambini di Cernobyl. Nella
sala polivalente della
scuola media verrà proposto un concerto omaggio a De André con la presenza di alcuni musicisti
in erba della locale scuola di musica che fa sempre capo alla Pro loco.
L’associazione parteciperà poi, l’8 e il 9 maggio, alla manifestazione
Forme e Sapori in con-
comitanza della quale
verrà celebrato anche il
ventesimo anniversario
del gemellaggio tra Colle
Umberto e la Balme de
Sillingy. Il 16 maggio sarà
la volta del concerto dei
Solisti Veneti con la partecipazione del soprano
collumbertese Roberta
Canzian. Il mese di giugno sarà riservato al Teatro in villa. E ancora verranno riproposte le sagre
di San Sebastiano e di
Colle Umberto con la collaborazione del Gruppo
Giovani. A settembre la
partecipazione al Festival
internazionale del teatro
di figura. L’anno si avvierà alla conclusione con
il concerto di Santa Cecilia, fissato per il 20 novembre e il concerto di
Natale del 18 dicembre
nella chiesa del Menarè.
(GDN)
omenica questa, 15 febbraio, vengono inaugurate
le nuove porte bronzee della chiesa di Villa di Villa. Alle 10.30 messa solenne celebrata dal vescovo Zenti;
partecipa don Ezio Dal Piva, che un paio d’anni fa, in occasione dei festeggiamenti per i suoi cinquant’anni di ordinazione sacerdotale, ha effettuato una donazione alla
sua parrocchia natìa (per l’appunto Villa di Villa), di 20 mila euro, lasciando poi all’allora parroco don Antonio Botteon e al consiglio pastorale parrocchiale di devolvere tale cifra a vantaggio di un’opera o di una attività pastorale
che fosse considerata importante. Si decise per un nuovo
portale, chiedendo agli artisti locali Walter Bernardi e
Beppino Lozenzet di interpretare il sentimento religioso, attraverso il loro genio creativo, da imprimere sul bronzo.
Dopo la celebrazione eucaristica ci sarà
un momento pubblico, al quale parteciperanno i rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Mel, che ha
contribuito con 4 mila euro all’opera.
La festa terminerà con un rinfresco.
LENTIAI: Incontro con Diego Cason
D
iego Cason, attento conoscitore del territorio bellunese, è stato invitato dal Gruppo Iniziativa Politica a tenere un incontro a Lentiai (centro sociale presso biblioteca civica) venerdì 13 febbraio alle 20.30. Cason proporrà una lettura sociologica delle caratteristiche
salienti della provincia bellunese negli ultimi anni.
MEL E LENTIAI:
Acc e Pandolfo in difficoltà
A
tmosfera pesante in
due tra le più grosse aziende della Sinistra
Piave bellunese.
Alla Acc Elettromeccanica di Mel, ex ZanussiElectrolux, sono stati concordati fra azienda e rappresentanze
sindacali
(Fiom, Fim e Uilm) venti
giorni di cassa integrazione da consumarsi in tre
mesi. I venti giorni di sospensione del lavoro sono
stati così distribuiti: dieci
giorni a febbraio, cinque
giorni a marzo, altri cinque
ad aprile. Il ricorso alla cassa integrazione è legato ad
un calo della domanda di
frigoriferi un po’ in tutti i
Paesi europei.
Gli 860 dipendenti dell’Acc sono in attesa di conoscere il piano industria-
le dell’azienda, che dovrebbe essere illustrato
nelle prossime settimane,
mentre ci sono forti dubbi
sulla sorte dei trenta dipendenti a part-time ciclici
che rientreranno a marzo.
Clima teso anche alla
Pandolfo di Lentiai. A inizio febbraio c’è stato uno
sciopero articolato per reparti. Motivo: il premio di
risultato del 2003, saltato a
causa dei risultati negativi
della produzione, e le voci
ricorrenti di settanta possibili esuberi. Che l’azienda
non versi in situazione felice lo conferma la decisione
della dirigenza di destinare
nove persone (una per ogni reparto) agli imballaggi, perché c’era la necessità di ridurre il personale
addetto alla produzione.
22
Domenica 15 febbraio 2004
I 5 COMUNI DELLAVALLATA ALVOTO
Chi succederà a Salton,
Tonin e Dalla Bona?
L
o scenario politico
in vista delle elezioni comunali di
giugno 2004 è ancora molto
frastagliato e incerto in Vallata, ma potrebbe riservare
clamorosi rientri a sorpresa
se il Parlamento dovesse varare in tempo la legge – di
cui, in verità, si parla da lungo periodo, senza però arrivare a fatti concreti, anche
se la discussione ha ripreso
quota proprio durante questa settimana – riguardante
il riconoscimento della possibilità del terzo mandato
per i sindaci dei Comuni sotto i 5 mila abitanti (anche se
l’ipotesi di partenza, su cui si
sta discutendo a Roma, è di
introdurre il terzo mandato
solo per le amministrazioni
con meno di mille abitanti).
In questo caso, potrebbero
ritornare in scena le candidature di tre primi cittadini
– rispettivamente Renzo Tonin a Follina, Gildo Salton a
Cison di Valmarino, e Alberto Dalla Bona a Tarzo –
Giorgio Della Colletta, sindaco di Revine
Cristina Pin, vicesindaco di Cison
che stanno completando il
loro secondo mandato consecutivo con l’elezione diretta, e perciò in base alla
legge vigente vedrebbero
preclusa la possibilità di una loro terza candidatura alle prossime comunali. Vediamo però che cosa si sta
registrando nei cinque Comuni della Vallata (o Valsana) allo stato attuale, in assenza di modifiche alla legge sul “no” al terzo mandato.
zo Tonin, primo cittadino
dal lontano 1990, punterebbe alla riproposizione
della lista civica, targata
centro-sinistra, che ha governato il Comune in questi ultimi 14 anni: se qualche tempo fa si vociferava
di una possibile candidatura a sindaco dell’attuale vice di Tonin, Diego Dall’Antonia, ora fa capolino anche
il nome della capogruppo
di maggioranza, Paola
Buffon. Sul fronte delle minoranze, da più parti viene
esclusa una nuova corsa
dell’ex sindaco Mario Col-
Follina: incerto
dopo-Tonin
A Follina il sindaco Ren-
TARZO: Accordo ComuneSoprintendenza per il
muro di via XXV Aprile
L
o scorsa settimana avevamo dedicato una “Spigolatura” all’ormai famoso muro di
via XXV Aprile di Tarzo. Proprio
in concomitanza con l’uscita dell’articolo è giunta la notizia della chiusura della diatriba: Soprintendenza e Comune si sono
accordati per l’arretramento di
un tratto di muro e per la sopraelevazione della pista ciclabile.
Il muro era da tempo al centro di una controversia tra il Comune, che voleva abbatterlo per
realizzare una pista ciclabile, e i
proprietari che ne chiedevano la
salvaguardia come bene storico.
Con loro si era schierata anche
la Soprintendenza che aveva posto un vincolo diretto sul manufatto. Contro questa decisione il
Comune aveva presentato (perdendoli) due ricorsi al Tar.
e
L’AZiON
Vallata
let, mentre all’interno di
“Follina 2000” aspiranti allo scranno più alto del municipio, per vox populi, sarebbero l’ex vice sindaco
Giuseppe Carlet e il consigliere provinciale di “Forza
Marca” Franco Dal Vecchio.
Miane: spaccatura in “Comunità”, Follador non corre
Il sindaco Claudio Mellere è intenzionato a ricandidarsi, ma rischia di trovare sulla sua strada il suo
attuale vice Antonio Morona, presidente Savno: sulla
scelta del gruppo di maggioranza “Comunità” saranno chiamati presto ad esprimersi alcuni saggi, ma
non è esclusa la corsa contrapposta dei due. E c’è attesa per le decisioni del
gruppo di minoranza “Miane Democratica”, che fa capo all’attuale presidente regionale Unpli Giovanni Follador, il quale ha però dichiarato di non essere più
disponibile a partecipare alla gara per diventare sindaco. Qualche movimento anche in casa Lega.
Cison: gara a due?
Il gruppo di maggioranza dovrebbe proporre l’attuale vice sindaco Cristina
Pin, per garantire la continuità delle giunte Salton,
mentre sul fronte opposto
non sembra ancora tramontata l’idea di un “listone” unitario di tutte le mi-
Il calendario de quei quatro gat de Premaor
D
omenica 1º febbraio il Comitato festeggiamenti di
Premaor ha riunito i suoi collaboratori (erano quasi un centinaio di persone) al tradizionale pranzo di inizio anno alla trattoria “da Cason”. Nell’occasione la presidente del
comitato (Estelle Varennes, parigina trapiantata a Premaor
dal 1971) ha relazionato sull’attività svolta e sui prossimi programmi. Al termine dell’incontro ha premiato con medaglia
d’oro tre concittadini particolarmente meritevoli per l’impegno: Luigi Gregoletto, Arcangelo Dall’Arche, Maria Chech.
Una tradizione questa che si rinnova da quattro anni.
L’ultima iniziativa del Comitato, in ordine di tempo, è la
stampa del calendario “Ricordo di una gioventù perduta”.
Per il quarto anno consecutivo
“quei quatro gat de Premaor”
hanno raccolto foto d’epoca (da
fine anni Quaranta a inizio anni
Sessanta) scattate in paese da
“autoctoni”. Il calendario è un
simpatico (e per i più anziani nostalgico) tuffo nel passato. Venti copie sono state pure inviate
al presidente della Repubblica
Ciampi, che ha risposto congratulandosi e augurando buon
lavoro alla comunità di Premaor.
CAMPEA: I 70 ANNI DI GIOVANNI TITTONEL
Q
uesta è la famiglia di Campea che recentemente ha festeggiato il settantesimo compleanno del suo capo famiglia Giovanni Tittonel.
Nel giorno della festa sono convenuti a
Pianezze tutti i membri della famiglia: la moglie Maria, le figlie Emanuela, Lorenza e Sandra, i generi Lucio e Mariano e i nipoti Marco, Pietro e Andrea, gemelli, Silvia e Chiara.
La festa si è svolta al ristoro di Pianezze
e si è aperta con la Messa concelebrata dal
parroco di Pianezze don Bruno Faggion e
da don Giovanni Dalla Longa, missionario in
Kenia.
Alla cerimonia e alla festa, nel suggestivo ambiente di montagna, ha partecipato anche un numeroso gruppo di parenti e amiCAMPEA: Giovanni Tittonel con la famiglia ci.
noranze, comprendente
“Cison Civica”, la Lega
Nord e l’ex vice sindaco Angelo Minardo. Data per certa qualche settimana fa, oggi l’alleanza ha perso quota.
Revine Lago: chi correrà
per la Lega?
Sembrerebbe naturale la
ricandidatura, dopo il primo mandato, dell’attuale
sindaco Giorgio Della Colletta, anche se all’interno
del gruppo di maggioranza
ci sarebbero difficoltà per
la composizione della lista
legate a motivo di lavoro o
di famiglia degli attuali consiglieri. In casa delle minoranze, invece, la Lega Nord
sarebbe pronta alla corsa
solitaria con un candidato
sindaco ancora top secret.
Comunque una faccia nuova rispetto all’attuale gruppo consiliare.
Tarzo, alta tensione
È decisamente alta la
tensione a Tarzo dove allo
scontro politico si aggiunge quello giudiziario. Il
gruppo di maggioranza “Uniti” va ripetendo che si ripresenterà: naturale successore di Alberto Dalla
Bona sarebbe il vicesindaco Gallon ma quest’ultimo
nega una sua candidatura.
Sull’altro fronte sta prendendo quota l’iniziativa dell’ex sindaco Ennio Casagrande per una aggregazione civica di segno centrista.
CISON
Tre serate
di multivisione
alla Loggia
T
re serate di racconti fotografici di viaggi, natura e arte, realizzati in
multivisione con più proiettori di diapositive vengono
proposte da Ali e Radici
Multivisioni e Multivisionari d’Oriente su iniziativa del
Comune di Cison di Vamarino. Il primo appuntamento della rassegna, che ha
per titolo “Immagina Mondi”, è venerdì 13 febbraio, il
secondo venerdì 20, il terzo
e ultimo venerdì 27. L’inizio
di tutti gli spettacoli, che si
tengono al teatro La Loggia,
è fissato alle 20.45. Ogni
spettacolo dura indicativamente un’ora e mezza e prevede la rappresentazione di
circa 5/6 proiezioni che durano dai 5 ai 15 minuti l’una.
SEV: Cassa integrazione per 40 lavoratori
A
lla Sev di Premaor i lavoratori sono ancora in attesa del
Piano industriale – annunciato per
dicembre – da parte della proprietà
(Zoppas). Nel frattempo è in atto la
cassa integrazione per una quarantina di dipendenti (mediamente
due settimane a testa). La misura
straordinaria – che tocca, a rotazione, tutta la produzione a freddo
– durerà fino alla fine di febbraio.
Poi si vedrà. «Nei mesi scorsi – spiega Andrea Guarducci sindacalista
della Cgil – l’azienda ci aveva posto
il problema di un ridimensionamento aziendale tramite incentivi
ma la proposta si è fermata lì».
A determinare l’attuale rallentamento di produzione delle resistenze per elettrodomestici è un calo delle commesse che va ad aggiungersi al processo di delocalizzazione che ha portato altrove alcune fasi di produzione. Rallentamento che ha già portato al taglio
di posti in altre aziende del gruppo
Zoppas come la Rica di Vittorio Veneto. (FC)
foto, che vanno presentate entro il prossimo 30
luglio, devono avere per
oggetto il comprensorio montano
del Comune di Miane. Le opere migliori saranno esposte in due mostre fotografiche e verranno utilizzate per la realizzazione di un libro
documentaristico sulle montagne di
Miane. Per informazioni sul regolamento rivolgeri allo 0438.893141 o
visitare il sito www.prolocomiane.it
MIANE: Concorso fotografico
“Voci, suoni, silenzi”
S
i intensifica la collaborazione
tra il nostro settimanale diocesano e la Pro Loco di Miane. Quest’ultima, infatti, ha scelto, per il suo
terzo concorso fotografico sulla montagna, lo stessa tema del concorso
letterario promosso da L’Azione insieme a diverse associazioni della Pedemontana:“Voci, suoni, silenzi”. Le
FOLLINA: Deposito bagagli
presenta un video girato in Brasile
S
abato 21 febbraio, alle 21, nell’auditorium di Follina, sarà proiettato il video
girato nella favela di Palmital, un quartiere
della periferia di Santa Luzia (nel Minas Gerais) in Brasile, a cura dell’Associazione culturale follinese “Deposito bagagli”. Il video
si riferisce alle attività che l’associazione ha
svolto con i bambini delle favelas brasiliane.
REVINE:
Film sulla lotta
partigiana
V
enerdì 20, alle 20.30, alle scuole elementari di
Santa Maria di Lago (via Celle 6) proiezione del film “UBoot 96”. Nell’ambito della
rassegna di film sulla guerra
“Per non dimenticare”. Prossimi appuntamenti: il 26 “Annarosa non muore” e a seguire “La lotta partigiana”; 5 marzo “Dieci italiani per un tedesco” e a seguire “Le Fosse Ardeatine”. Promuove la Biblioteca comunale di Revine-Lago.
e
L’AZiON
Quartier del Piave
VIDOR / BILANCI E ATTESE DEL PARROCO
realtà...
«Sì, quelli caratteristici
della nostra società occidentale, in cui la religiosità e la fede stanno perdendo di senso. Molti hanno un credo di
facciata o si dichiarano agnostiche o dicono di credere ma non frequentano la
chiesa. Devo dire però che
c’è un nucleo forte di credenti
impegnati e di praticanti che
manifestano la loro coerenza
in modo apprezzabile».
E fanno parte di gruppi parrocchiali organizzati...
«Sì. Esiste ad esempio un
gruppo, che si sta ampliando, di catechisti molto motivati e preparati. Sappiamo
che la catechesi è un aspetto
fondamentale della comunità. Dopo quello del parroco
il loro è forse il servizio più rilevante per la trasmissione
della fede. Il gruppo famiglie
poi, pur non essendo molto
numeroso, si incontra in momenti significativi di riflessione e di formazione. Il gruppo missionario lavora in maniera notevole realizzando varie iniziative a sostegno dei
missionari e segue le situazioni di bisogno anche all’in-
terno della parrocchia stessa».
Una parrocchia vivace
allora?
«Certamente. Non dimentichiamo la Schola cantorum, il gruppo Acr e poi i
gruppi giovanili dei ragazzi
delle superiori che si ritrovano anche per la realizzazione
di un giornalino. Inoltre Vidor ha il privilegio di avere la
comunità delle suore Serve
di Maria; nella loro casa, che
è la casa di origine dell’ordine femminile, si realizzano
occasioni di approfondimento religioso e di spiritualità di
tutto rispetto».
In questo primo anno
“vidorese” che cosa annota di negativo o di carente?
«Sicuramente gli spazi.
Siamo piuttosto poveri di
strutture adeguate ad ospitare le classi di catechismo; occorrerà pensare a risistemare le strutture esistenti per ricavarvi nuove stanze. Dovremo metter mano al vecchio cinema e ridisegnare la
funzionalità degli attuali luoghi di incontro, canonica
compresa.
Abbiamo attrezzato il cortile retrostante la canonica e
messo a nuovo il patronato
per accogliere i giochi dei ragazzi che erano sprovvisti si
spazi ricreativi. Penso sia importante per loro potersi trovare in luoghi protetti e vigilati e condividere i giochi anche con i coetanei stranieri
che arrivano sempre numerosi».
Elvira Fantin
la 800 euro, per l’anno 2003.
Per Follina (3 mila 431 euro) e Pieve (10 mila 673 euro), manca solo la notifica
ufficiale dell’avvenuta deliberazione sempre relativamente al 2003.
Con questi stanziamenti
i Comuni hanno voluto anche onorare l’Anno europeo
della disabilità, conclusosi
il 31 dicembre 2003, aderendo a un’iniziativa che
darà risposte qualificate ai
problemi dell’integrazione
lavorativa (insieme alla comunità verrà infatti costruito un laboratorio di lavoro
assistito) e del sostegno alle famiglie dei disabili.
Don Angelo
un anno dopo
D
on Angelo Pederiva è a Vidor da
poco più di un anno. Un periodo troppo breve
per impostare un bilancio, ma
sufficiente per capire insieme a lui di che pasta è fatta la
sua “nuova” comunità e quali sono le aspettative e le prospettive pensate per il futuro.
“La mia parrocchia è una
parrocchia come tutte le altre. Si rassomigliano tutte. Le
parrocchie d’oggi, naturalmente”. Inizia così “Diario di
un curato di campagna”, il noto capolavoro di Georges
Bernanos scritto il secolo
scorso, che narra le vicissitudini di un prete inviato a
condurre una povera parrocchia della campagna francese.
Dunque, don Angelo,
anche quella di Vidor è
una parrocchia simile
alle altre, come dice il
protagonista di Bernanos?
«Direi di sì. Ci sono certo
delle differenze dovute a tradizioni culturali e a composizioni sociali specifiche, ma
non tali da affermare diversità eclatanti. Qui c’è un nucleo fatto di famiglie vidore-
Don Angelo Pederiva
si di antiche radici e c’è una
comunità giovane di immigrati provenienti da zone limitrofe e da tante parti del
mondo: macedoni, marocchini, cinesi, kossovari, albanesi… Con questi ultimi i vidoresi hanno cominciato a
confrontarsi, anche se la conoscenza reciproca e l’integrazione sono obiettivi a lungo termine».
Era così anche nella sua
ex parrocchia opitergina?
«Non proprio: quella è una realtà in continua trasformazione, tipica delle periferie della città, popolate da famiglie giovani chiamate da
un’urbanizzazione recente».
Con problemi probabilmente comuni alle altre
SOLIGO: 4 COMUNI AIUTANO
LA COMUNITÀ ALLOGGIO
È
decisamente un periodo di buone notizie per l’associazione Viezzer e per il suo progetto di
una nuova comunità alloggio per persone con disabilità al Ceod di Soligo.
A poche settimane dalla
consegna di 25 mila euro da
parte di Veneto Banca, al
presidente della Viezzer,
Angelo Cremasco, è giunta
la conferma di nuovi contributi da parte dei Comuni di
Farra di Soligo, Follina, Pieve e Sernaglia. Le quattro
amministrazioni comunali
(ma altre probabilmente si
aggiungeranno) hanno a-
derito all’iniziativa “Un euro
per abitante” prevedendo in
bilancio uno stanziamento
di tanti euro quanti sono i
residenti di ciascun Comune. La prima amministrazione ad accogliere la proposta della Viezzer è stata
quella di Farra, la più coinvolta nel progetto dal momento che sul suo territorio sorgerà la comunità alloggio per 6-8 disabili. In sostanza da Farra arriveranno 15 mila 784 euro (metà
ricavati nel bilancio 2003 e
metà in quello 2004). Anche
Sernaglia ha stanziato quanto di sua competenza, 5 mi-
Prossimamente feste di Carnevale
e gita a Bordano con i disabili
M
esi intensi, quelli di febbraio e marzo, per i volontari dell’associazione Viezzer. Il 24 febbraio organizzano, naturalmente per e con i ragazzi che frequentano il Ceod di Soligo, una festa in maschera nella struttura solighese di via Carlo Conte. Sono anche previste uscite a Ceggia e in altri paesi che ospitano sfilate di carri
allegorici. Nel mese di marzo è invece programmata la visita al “Paese delle farfalle” di Bordano in Friuli.
Domenica 15 febbraio 2004
23
PIEVE / DA SABATO 14
Evviva, torna
il cinema al Careni
T
utto è ormai pronto
per il gran debutto di
sabato 14 febbraio, con cerimonia inaugurale alle 20.30
e proiezione del film “L’ultimo samurai”, con Tom Cruise, alle 21: al Careni di Pieve di Soligo - dopo anni di
chiusura dello stabile e la recente riapertura al termine
ne, dolby digital, sistemi di
protezione all’avanguardia e
servizio bar. Gli spettacoli si
terranno il venerdì sera (unico), il sabato (due), e la domenica (tre), in orari fissati
di volta in volta in base alla
durata dei film. Le proiezioni verranno invece sospese
nei giorni del fine settimana
dei lavori radicali di ristrutturazione - ritorna l’emozione del grande schermo per
il pubblico del Quartier del
Piave e della Vallata. In convenzione con il Comune di
Pieve, usufruttuario del Careni, sarà l’Associazione culturale Careni, presieduta da
Pasquale Cacciatore, a gestire la stagione cinematografica 2004 nei fine settimana, fino al prossimo mese di luglio. “Careni, ciak si
gira!” è lo slogan della campagna pubblicitaria che in
queste settimane ha fatto la
sua comparsa su annunci,
volantini e striscioni, assicurando una scelta accurata di
film in prima visione in una
sala con 420 comode poltro-
in concomitanza delle rappresentazioni teatrali, musicali e di danza promosse da
Teatri Spa e Comune di Pieve. Per accedere alla visione
dei film, sarà necessario munirsi della tessera associativa del costo di 2 euro (gratuita per i bambini fino a 10
anni), valevole in questo primo anno fino a luglio, che si
può compilare nell’atrio del
Careni prima delle proiezioni. Per la serata inaugurale,
festa di San Valentino, ci sarà
tessera gratuita per tutte le
coppie di innamorati e sposi. Il biglietto intero costa 5
euro, quello ridotto 4 euro
(si applica per i bambini fino
a 12 anni e per altre categorie).(MZ)
CARENI: I film già programmati
cco i film in programma al Careni fino a inizio marzo.
Sabato 14 febbraio (alle 21) e domenica 15 febbraio (14.30,
17.40 e 21): “L’ultimo samurai” con T. Cruise; venerdì 20 (alle 21), sabato 21 (20.45), domenica 22 (15, 17.30 e 20): “Il
Paradiso all’improvviso” di
L. Pieraccioni; venerdì 27 (alle 21), sabato 28 (20 e
22.40): “Mona Lisa smile”
con J. Roberts; venerdì 5 (alle 20.30), sabato 6 (18 e
22.20), domenica 7 (14, 18
e 22.20) marzo: “Il Signore
degli anelli - Il ritorno del
re”.
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E
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24
IL PIANO SOCIALE DEL COMUNE
Aiuti dalla culla
alla terza età
N
onostante diminuiscano i soldi
trasferiti dallo
Stato agli enti locali, la spesa sociale del Comune di
Conegliano addirittura aumenta. Quest’anno si attesta intorno al 17 per cento di quella corrente e finanzia progetti innovativi
che rispondono a nuove esigenze del territorio comunale. Ecco il Piano in
sintesi.
Area socio-assistenziale
Minori - Una nuova figura, quella dell’educatore a domicilio, avrà il compito di accudire minori
multiproblematici, evitandone l’istituzionalizzazione, e di dare sostegno alle loro famiglie. Verrà inoltre potenziato lo “spazio neutro”, istituito l’anno scorso al Consultorio
familiare: un luogo protetto e attrezzato dove il
genitore non affidatario,
in situazioni coniugali al-
Per i ragazzi arriva l’educatore a
domicilio.In estate spesa a casa per
tutti gli anziani.Gli operatori di strada
si concentrano su Parè e Campolongo
tamente conflittuali e a rischio per il minore, può
incontrare il figlio, alla
presenza di un operatore.
Terza età - Nel 2003 il
servizio domiciliare, già
attivo da molti anni, è stato ampliato a due ulteriori pomeriggi la settimana
per soddisfare un maggior
numero di utenti (193, rispetto ai 127 del 2002) e
per garantire nuove prestazioni, come la spesa a
domicilio, grazie alla collaborazione dell’associazione “Il filo d’argento”.
Tra le novità per il 2004,
l’allargamento – nel periodo giugno-settembre –
NON SOLO PROTEZIONE CIVILE
Cavalieri dell’Etere
in prima linea
del servizio spesa a domicilio a tutti gli anziani residenti. Gli anziani soli
possono usufruire inoltre
del servizio gratuito di telecontrollo e telesoccorso.
Dato il successo del primo
corso sperimentale per
“badanti” (16, le corsiste,
tutte straniere) per il 2004
l’Amministrazione comunale ne ha già in serbo un
altro. È prevista, inoltre,
l’istituzione di un registro
cittadino delle “badanti”.
Plitiche giovanili
Nell’ambito del Progetto giovani sono previsti due percorsi di formazione (base e primo livel-
sicali del campo fiera di
Santa Lucia di Piave. I volontari dell’associazione sono inoltre chiamati a portare il loro aiuto in caso di
esondazioni di corsi d’acqua, di eventi sismici, di
gravi incidenti stradali, di
L’
alchimia del tramutare le risate
del pubblico in aiuti alla comunità: è il segreto del Radio Club “Cavalieri dell’Etere” che dal 1997 con la
manifestazione “Conegliano sotto le stelle del cabaret” invita in città i comici
più famosi d’Italia per
strappare un sorriso ai coneglianesi e, al contempo,
finanziare le proprie attività
di protezione civile. Gli incassi degli spettacoli vengono infatti reinvestiti in attrezzature e automezzi. Come per le due nuove motopompe, utilizzate per la
bonifica delle abitazioni allagate, che sono state acquistate l’anno scorso con
i ricavi della kermesse enogastronomica “Calici di
stelle”. «Ci consideriamo
un caso emblematico a livello nazionale – afferma
Guido Antoniazzi del consiglio direttivo –; poche associazioni in Italia adottano la nostra stessa filosofia». La doppia anima dei
“Cavalieri dell’Etere”, cultura e protezione civile, è
dunque l’ingrediente di ciò
che loro stessi definiscono
il “salto di qualità” dell’associazione, che oggi può
permettersi di inviare aiuti anche a una missione del
La sala radio dei Cavalieri dell’Etere
Madagascar. Il Radio Club
“Cavalieri dell’Etere” inizia
la sua storia nel 1977, quando Giovanni Tabelletti (oggi presidente onorario) lo
fondò,
assieme
a
un
gruppo
di amici
amanti
delle ricetrasmissioni CB.
Da allora è attivo in diversi campi,
tra cui i servizi di assistenza radio nelle più importanti manifestazioni sportive, ricreative, culturali
delle nostre comunità: dai
Mondiali di ciclismo alla
Dama Castellana, dal Palio
di Tezze alla Conegliano
Pedala, dal Carnevale al
Ferrari Day, dai raduni dei
camperisti agli eventi mu-
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 15 febbraio 2004
evacuazione di zone abitate a causa di disinnesco di
ordigni bellici, di ricerca di
persone smarrite. Nei periodi a “rischio di incendio
boschivo”
hanno inoltre
il compito di
segnalare al
corpo forestale eventuali emergenze. I “Cavalieri dell’Etere” forniscono, negli
orari di apertura della sede
di viale Istria, consulenza
gratuita in materia di concessioni governative per
l’uso di ricetrasmettitori
CB. L’associazione, che
conta una trentina di soci,
in maggioranza giovani, ospita infine corsi di protezione civile e primo soccorso.
Francesca Nicastro
Promuovono
la manifestazione
“Conegliano sotto
le stelle del cabaret”
lo) per rappresentanti di
classe rivolti agli studenti
delle scuole cittadine
(110, gli studenti formati
l’anno scorso, 9 gli istituti
superiori coinvolti) e un
percorso formativo per
rappresentanti dei genitori. Il progetto Pro-dust
prevede l’attivazione del
laboratorio di analisi televisiva per l’approfondimento delle tecniche e del
linguaggio degli spot televisivi, del laboratorio di
scrittura creativa e l’avvio
del progetto lettura. Gli operatori di strada, oltre
a proseguire con la “bonifica” del Biscione, inizieranno la mappatura dei
quartieri di Parè e Campolongo per individuarne
le problematiche e costruire un progetto di intervento. L’Informagiovani potenzierà l’attività
dello sportello Eurodesk,
che eroga informazioni
sui programmi di mobilità
dei giovani nell’Unione europea, e il sito internet,
con l’informatizzazione
della bacheca annunci.
Cultura
In ottobre sarà inaugurata la mostra Foto di famiglia con città. Conegliano dal 1877 al
1954, che documenta attraverso le fotografie raccolte tra la cittadinanza gli
aspetti più significativi del-
S
opravviverà la Olcese? Per il gruppo,
che oltre a quello di Parè
ha altri quattro stabilimenti, le prospettive si sono rasserenate da quando l’industriale vicentino del tessile
Raumer ha fatto confluire
nell’Olcese la sua intera azienda, diventando così azionista di riferimento della Olcese, nell’ambito di un
piano che prevede un aumento di capitale e una ristrutturazione del debito
(37 milioni a fine 2003). Ma
saranno “ristrutturati” anche i dipendenti? Già adesso sono in 63 in uno stabilimento che a pieno regime
può occuparne 150, e tutti
in cassa integrazione straordinaria – dopo l’esaurimento di quella ordinaria – fino
a ottobre 2004. Ossia a ca-
la vita nel territorio coneglianese tra Otto e Novecento. Verranno, inoltre,
riproposti gli appuntamenti concertistici tradizionali (il Concerto dell’Epifania, di Natale, per la
Festa della donna, la Festa degli auguri) e Antennacinema.
Progetto “Città
per l’Uomo”
La Regione ha accolto
la richiesta di finanziamento di 16 mila 842 euro
per lo Sportello immigrati di via Carpenè, che
dà informazioni, anche di
tipo legale, a cittadini immigrati. Il corso di formazione per agenti sociali, a cui hanno aderito,
l’anno scorso, 24 cittadini
tra parrucchieri e commercianti, verrà riproposto: lo scopo è fornire
strumenti adeguati a professionisti che, tramite il
loro lavoro, possono venire a contatto con persone
con disagi: hanno il compito di ascoltarle e orientarle ai servizi in grado di
risolvere i loro problemi.
Nell’ambito dell’intervento Osser vatorio casa è
prevista l’apertura al pubblico di un ufficio in grado di dare assistenza ai cittadini in cerca di abitazione e consulenza agli operatori del settore.
Francesca Nicastro
OLCESE
Un industriale
vicentino
preleva
il gruppo
sa e con fosche prospettive:
anche il titolo Olcese in borsa ha praticamente dimezzato il suo valore nel 2003.
«Come Cisl siamo contenti dell’accordo con Raumer – dice Andrea Misericordia, che per la Cisl trevigiana segue il settore tessile – perché porta un’iniezione di denaro fresco: così l’azienda potrà ripartire.
Ma ripartiranno tutti?».
Interrogativo tristemente legittimo, perché il nuo-
DUOMO
“A messa
perché?”,
relatore mons.
Padovese
“A
messa perché?”.
È questo il titolo
di un ciclo di incontri organizzato dai consigli pastorali del Duomo e di Costa di
Conegliano che vogliono così invitare fedeli e non a riflettere su uno degli argomenti più di attualità che riguardano le comunità cristiane e cioè la partecipazione alla funzione domenicale
e conseguentemente il rispetto del quarto comandamento: “Ricordati di santificare le feste”. Gli incontri si
svolgeranno per tre giovedì
di seguito, il 12, 19 e 26 febbraio, alle 20.30, in duomo o
nell’attigua sala Papa Luciani; come relatore è stato invitato monsignor Luciano
Padovese, sacerdote molto
conosciuto e apprezzato sia
per l’abile capacità oratoria
che per l’esposizione coinvolgente degli argomenti. A
conclusione degli incontri,
domenica 29 febbraio alle
18, in duomo si terrà una solenne funzione religiosa che
sarà presieduta dal nuovo
vescovo Giuseppe Zenti.
vo gruppo Raumer-Olcese
dovrà razionalizzare ed evitare doppioni produttivi:
come sono, secondo Misericordia, Conegliano e lo
stabilimento in Val Camonica in provincia di Brescia.
Conegliano, spiega Misericordia, potrebbe spuntarla
grazie alla migliore collocazione geografica e all’efficienza dimostrata finora
dalla combinazione macchine-maestranze.
In un incontro con Cisl e
Cgil, il sindaco Floriano
Zambon ha confermato
l’impegno per salvare l’Olcese a Conegliano e i posti
di lavoro. Anche se uno stabilimento abbandonato diventa subito un terreno appetibile per le gioiose macchine da condomini delle
società immobiliari.
UN REGALO GRADITO ALL’OPERA DI LOURDES
S
abato 24 gennaio, si è
tenuta l’inaugurazione del nuovo grande complesso audio-video-stereo
con schermo gigante per la
proiezione e l’ascolto di filmati in Dvd, cassetta o da televisione, donato dall’International Inner Wheel all’Opera Immacolata di Lourdes.
La presidente del Club locale, Maria Vittoria Brugioni,
accompagnata da un nutrito
gruppo di associate a questo
sodalizio, è intervenuta nella casa di riposo per presentare l’utile (e costoso...) regalo alle ospiti. La direzione
dell’Opera, riconoscente, ha
ringraziato le signore presenti alla cerimonia.
Grazie all’impianto le ospiti avranno la possibilità di
trascorrere in serenità molte delle loro, talvolta anche
monotone, ore guardando
bei filmati sul grande schermo, avvolte dal suono stereofonico.
L’International
Inner
Wheel è un’associazione a
carattere mondiale, interna
al Rotary International. Il suo
motto è: “Saggezza e amicizia nell’agire”. Le signore intervenute alla cerimonia fanno parte dell’Inner Wheel Distretto 206 Italia, Club di Conegliano-Vittorio Veneto.
e
L’AZiON
Conegliano
MA È DIBATTITO SULLA CEMENTIFICAZIONE
Collalbrigo
frazione vitale
C
ollalbrigo, una
frazione sotto i
riflettori. A metà
strada tra il desiderio di
mantenere inalterate le
proprie bellezze (colline,
coltivazioni, antiche abitazioni, ville e panorami) e
quella di aumentare il
trend di crescita della popolazione residente, che
negli ultimi 18 anni ha avuto un saldo positivo di 32
abitanti, una delle località
più suggestive di Conegliano diventa oggetto di
un dibattito pubblico che Italia Nostra organizza venerdì 13 alle 21 all’Informagiovani. «In relazione alla prefigurata lottizzazione
di una zona di particolare
pregio a Collalbrigo – spiega il referente, Francesco
Scarpis – abbiamo pensato di organizzare un incontro che dibatta i diversi aspetti che tale nuovo insediamento riveste».
L’incontro sarà anche
Collalbrigo.
a destra: il parroco
don Antonio Della Giustina
l’occasione per tracciare
un quadro della situazione
attuale di Collalbrigo, sotto i più svariati punti di vista. Noi abbiamo tentato di
farlo in anticipo, interpellando due figure che Collalbrigo (481 abitanti, 167
famiglie, tra i 2 e i 5 nuovi
nati all’anno, 42 ragazzi che
frequentano il catechismo,
UNIVERSITÀ ADULTI E ANZIANI:
Parte il terzo bimestre
I
l terzo bimestre dell’Università degli adulti e anziani di Conegliano raggiunge il massimo dell’attività didattica.
Ai corsi che hanno preso avvio dall’inizio
dell’anno accademico, si aggiungono materie nuove quali latino, astronomia, protezione civile, laboratorio di scrittura creativa, pittura su stoffa, turismo culturale e
primo soccorso. Le iniziative per potenziare la socializzazione si concretizzano
negli incontri con Elena e il ballo, la festa
di carnevale e le visite a mostre d’arte e
musei. Per informazioni: segreteria, via
Rossini 1/A, telefono 0438-35881, aperta
tutti i giorni feriali 10-12 sabato escluso.
una scuola elementare con
circa 60 alunni, tanto tanto
verde, due osterie) la conoscono molto bene: il parroco, don Antonio Della
Giustina, e il referente del
Gruppo sportivo, Lino Piccoli.
Il primo descrive la frazione anzitutto dal punto di
vista pastorale: «A Collal-
AUSER: Feste di Carnevale
e visite guidate
M
ercoledì 18 febbraio, alle 15, al
Palingresso di Godega Sant’Urbano prima “Grande festa Auser di Carnevale” con il maestro Toni Bressan, all’insegna dei crostoli, della musica, del
ballo e del buonumore.
Sempre l’Auser sta organizzando una
visita guidata alla mostra “L’oro e l’azzurro” allestita a Cà dei Carraresi di Treviso. Tutto esaurito, invece, per la visita alla mostra del Canova a Bassano e
Possagno il giorno 25 febbraio, mentre
sono aperte le iscrizioni al viaggio con
visite guidate a Vienna dal 21 al 24 aprile prossimi.
ri” promosso da Amministrazione comunale, Progetto Giovani, Progetto
legge 285, conferenza dei sindaci, Uls
7 e gruppo Ego.
VENERDÌ 14
Ultimi giorni utili per visitare “Angeli”, la mostra personale del pittore Riccardo Millemaggi all’oratorio dell’Assunta di piazza Cima che si concluderà domenica 16. Orari di apertura:
17.30-19.30 tutti i giorni. Ingresso libero.
SABATO 15
Da oggi pomeriggio e per una settimana è di turno la farmacia “De Lorenzo” in via Torricelli, a fianco della
chiesa di San Pio X.
Oggi e domani, nell’aula magna dell’Itt “Da Collo”, si tiene il terzo convegno internazionale “Guarigione e terapie alternative”, a cura dell’associazione culturale “Oltre l’infinito”.
Informazioni al numero 335-431571.
Alle 14.30, da piazzale San Martino,
parte la visita guidata di Italia Nostra alle bellezze della chiesa di Tovena di Cison di Valmarino e ai pae-
sini di Soller e Gai. Si viaggia con
mezzi propri. Informazioni all’Apt o al
numero 0438-33533.
Questa sera alle 21, e domani in replica alle 16, la compagnia culturale
“La trappola” di Vicenza presenta la
commedia “Due dozzine di rose scarlatte”, di Aldo De Benedetti. Informazioni al 340-4702693 (Fita Treviso).
DOMENICA 16
Con partenza alle 9 dal piazzale del
bar “Time”, in via Einaudi, il Conegliano Bike Team organizza un’escursione in mountain bike sulle colline
trevigiane. Informazioni e iscrizioni,
con il dovuto anticipo, ai numeri 335365539 oppure 349-8855013.
LUNEDÌ 17
Alle 20.30, nel salone parrocchiale Madonna delle Grazie, proiezione di un
film per genitori di (pre)adolescenti
nell’ambito del “percorso per genito-
MARTEDÌ 18
Si tiene domenica prossima a Jesolo
la Festa dei giovani organizzata come ogni anno dal Movimento giovanile salesiano. Informazioni e iscrizioni nelle singole parrocchie o dalle
suore salesiane di Parè (telefono 043862220).
Inaugurata sabato scorso, si può visitare fino a domenica 2 marzo, in
sala dei Battuti, la mostra “L’avvenimento secondo Giotto”, riproduzione
fotografica in scala 1:3 della cappella degli Scrovegni dopo il restauro. Orari di apertura 9-13 e 15-19.30;
giovedì e venerdì anche 20.30-23.
VENERDÌ 21
Alle 20.30, all’auditorium “Giuseppe
Toniolo” di via Galilei, serata sui temi della pubblica istruzione con il sottosegretario Valentina Aprea.A cura del
Centro culturale Humanitas. Ingresso
libero.
brigo l’attività pastorale si
svolge normalmente, nonostante il disagio geografico che caratterizza il territorio parrocchiale. Manca infatti un “centro propulsivo”, non esistendo una piazza se non quella che
racchiude le strutture parrocchiali. E soprattutto non
c’è spazio per farne uno in
quanto molte abitazioni del
centro sono di proprietà di
un’unica persona. A parte
il “centro” della frazione, il
territorio presenta molti dislivelli, e non essendoci
mezzi pubblici che circolano c’è difficoltà di incon-
tro, soprattutto per gli anziani». Di cosa avrebbe
dunque bisogno Collalbrigo? «Essenzialmente di un
incremento delle famiglie –
è la “ricetta” di don Antonio
– e di conseguenza anche
di abitazioni. Negli ultimi
vent’anni sono venuti ad abitare qui una ventina di
nuclei, gli ultimi due anni
L
a Filarmonica Coneglianese ha un nuovo
presidente. Si tratta di Paolo
Cercenà, eletto nel corso dell’assemblea tenutasi a fine
gennaio, subentrando all’uscente Antonio Conson.
L’anno 2003 ha visto la Filarmonica coneglianese in
ben 30 apparizioni tra concerti e interventi pubblici.
Tra questi la partecipazione
al secondo Concorso di Treviso per complessi bandistici con un ottimo piazzamento. E poi ancora la rassegna
internazionale delle bande
musicali di Conegliano e i
Domenica 15 febbraio 2004
fa. Sempre più rare sono inoltre le famiglie giovani. Il
nuovo Piano regolatore generale della città di Conegliano qui non prevede
nuovi edifici popolari: si rischia di avere solo abitazioni per il fine settimana».
Il parroco:
“Servirebbero
nuovi edifici
popolari”
Per conoscere e coinvolgere le famiglie arrivate negli ultimi anni in parrocchia, l’anno scorso è
stata creata un’originale iniziativa, ovvero un pranzo
in occasione della festa di
San Dionisio (cui è dedicata la bella chiesa parrocchiale, frequentata sabato
e domenica da una media
di 130 persone complessive alle Messe del sabato
pomeriggio e della domenica alle 8 e alle 10.30), una tradizione rinverdita
dall’attivissimo Gruppo
sportivo, in prima fila anche nell’organizzazione di
altre rinomate feste a partire da quella di Sant’Anna:
«Quel pranzo, e quella iniziativa, ci sono costate una
bella sommetta, ma la rifa-
25
remo anche il prossimo anno, perché vogliamo giocare tutte le carte a nostra
disposizione per conoscere le nuove famiglie – promette Lino Piccoli –. Qui a
Collalbrigo si fa poco rumore, ma si realizzano delle belle cose. Abitare qui è
bellissimo, certo se mancasse il brio del nostro
Gruppo… Noi ci diamo da
fare per animare una frazione che ha un territorio
molto esteso, dove oltre a
noi è presente anche un
gruppo Alpini. Il progetto
a cui stiamo lavorando attualmente (collaborando
In 18 anni
saldo positivo
di trentadue
abitanti
con la parrocchia, ndr) è la
trasformazione, a nostre
spese, dell’ex asilo in centro parrocchiale dotato di
quattro aule a disposizione
per la catechesi. Una avrà
capienza di 60-70 posti, e
potrà essere utilizzata anche per organizzare feste
in occasione di ricorrenze
religiose, come prime comunioni o cresime».
Luca Anzanello
FILARMONICA
Paolo Cercenà
è il nuovo
presidente
Paolo Cercenà
concerti natalizi.
Assieme alla presidenza
sono stati rinnovati anche gli
altri organi associativi. Il nuovo consiglio direttivo risulta
ora composto da Giovanni
Girardi, Rosalba Ros, Sergio
De Maria, Andrea Conson,
David Fanicchi, Mauro Da
Re, Leopoldo Miorin.
Revisori dei conti: Conetta Conson, Hermes Borsoi,
Clemente Bruno Collodel.
Probiviri: Renato Brunello,
Steno Bellotto, Sergio Dugone.
CROCE ROSSA: 20.000 EURO
DALLE ULTIME INIZIATIVE
medicinali, previa presentazione della ricetta.
In alcuni casi la Croce
Rossa sostiene le spese di
soggiorni vacanza. Il servizio viene svolto di concerto con i Servizi sociali del Comune di Conegliano e degli altri Comuni del comprensorio.
V
entimila euro. Tanto ha raccolto la
sezione femminile di Conegliano della Croce Rossa grazie alla mostra
“L’arte di preparare la tavola”, svoltasi a palazzo
Sarcinelli l’estate scorsa,
e all’asta di dicembre delle oltre 20 tele esposte alla mostra stessa.
Il ricavato delle offerte libere, che i visitatori
hanno dato all’ingresso
della mostra, e della vendita del catalogo (ancora
in corso) della stessa e
delle riproduzioni artistiche (ce ne sono ancora
disponibili) servirà in parte per finanziare l’intero
anno 2004 di attività dell’associazione, in parte
per l’acquisto di un’ambulanza pediatrica per i
servizi alla comunità (co-
sta 45 mila euro).
La sezione femminile
lo scorso anno ha speso
circa 15 mila euro (9 mila 500 dei quali per le cure a una bambina senegalese che aveva
ingerito sostanze
caustiche).
Nella sede di
piazza Santa Caterina le persone bisognose trovano
vestiario e accessori per l’abbigliamento, divisi per
taglie – sono rimanenze dei magazzini dei negozi
locali e donazioni
delle famiglie di
Conegliano e del
comprensorio –.
Vengono inoltre
accolte richieste
di pagamento di
26
SI ALLARGA IL FRONTE DEI CONTRARI
Il Piano cave regionale
piace solo a quei pochi
V
enerdì 6 febbraio
affollatissimo dibattito pubblico
sul Piano cave regionale, al
“Gabbiano” di Santa Lucia di
Piave, promosso dai comitati spontanei sorti contro il
Piano. La nebbia non ha scoraggiato popolazione e autorità locali, e le argomentazioni dei relatori contro il
Prac in controtendenza rispetto al tempo sono state
chiare e perfettamente delineate. Un “no” forte e argomentato ha fatto da filo conduttore, dalla presentazione
di Vittorio Bornia alle varie
dichiarazioni. Ha lasciato il
segno il consigliere regionale Maria Luisa Campagner:
«Si vocifera che la stesura del
Piano sia opera degli stessi
professionisti di cui si avvalgono i cavatori, e che, prima
che il Piano uscisse, i cavatori
avessero già comperato i terreni, il che equivale a dire
che il Prac soddisfa i bisogni
Da Santa Lucia un ulteriore, deciso “no” al Piano cave
di questa categoria, inequivocabilmente, e basta». Ribadita sia dal geologo Roberto Rek sia dall’agronomo
Giustino Martignago la grande pregevolezza, dal punto di
vista colturale, della zona interessata, 25 chilometri di
territorio altamente vocato
all’allevamento della vite, con
inserimenti di cantine e altri
punti produttivi agricoli, frutto di una costante presenza
fatta di “… sudori, risparmi e
LA CERIMONIA A SAN FIOR
Biblioteca intitolata
a Michele Cancian
C
hi varchi la soglia
della biblioteca di
San Fior, da qualche giorno
vi legge sullo stipite della
porta un nome. È quello di
Michele Cancian, educatore e amministratore sanfiorese (fu sindaco per due
mandati nel 1951 e nel
1960) a cui è stata dedicata
questa realtà culturale. Un
ricordo vivo del “professore” (così lo chiamavano in
paese dopo che ebbe frequentato un corso universitario) è stato tracciato, durante la cerimonia di intitolazione, da Remigio Fiorot,
che con lui condivise tratti
di vita amministrativa. «Il
professore – ha sottolineato
– come insegnante elementare, poi direttore didattico
e quindi ispettore ma soprattutto come sindaco di
San Fior, e questo posso testimoniarlo con certezza, ha
saputo servire lo Stato, e,
come sindaco la comunità
di San Fior, con la libertà e
l’indipendenza dell’uomo di
sapere, senza venir meno alla sua fede di cristiano, ma
senza piegarsi alla gerarchia. Fu inoltre un bravo uomo politico. Michele Cancian intuì che l’Italia, uscita
in miseria dalla sconfitta,
poteva avere un futuro se
sapeva e voleva creare una
e
L’AZiON
Coneglianese
Domenica 15 febbraio 2004
classe dirigente adeguata,
classe dirigente che si forma nella scuola. Ecco sorgere a San Fior una delle
prime scuole medie, anche
se sperimentale».
Era un atto doveroso, ha
sottolineato il sindaco Fiorenzo Carniel, intitolare a
Michele Cancian la biblioteca. «Con questo gesto –
ha detto – viene ricordato
un amministratore, un educatore e un uomo retto che
ha profuso molte energie
per la comunità». La sua generosità si è inoltre concretizzata tangibilmente anche
con la donazione della propria abitazione alla parrocchia di Castello Roganzuolo. In essa, ubicata in via Pieve, è ospitata la comunità
Giovanni XXIII.
La biblioteca di San Fior
oltre che di un nuovo nome
si è arricchita di una raccolta di libri di Michele Cancian, donati dal nipote Tito
Cancian. La cugina Wilma
Pazzaia ha invece fatto dono di una raccolta di fotografie.
Alla cerimonia è intervenuta anche la scuola media
e sono stati consegnati i premi “Bravissimo 2003” agli
studenti licenziati o diplomati con un ottimo risultato. (GDN)
fatica”. E c’è anche il rischio
di trovarci con le falde inquinate, come ha spiegato il geologo.
Per Franco Marcuzzo,
della Cisl, la vicenda del Prac
è “un egoismo locale” con
chiaro riferimento ai soli che
se ne avvantaggerebbero.
Tanto da ricordare una celebre frase di Gandhi: “Sulla
terra c’è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma
non per soddisfare l’ingordi-
gia di pochi”.
Paolo Giandon ha ribadito tutti i punti già noti, e, rifacendo i conti, ha smontato
passo per passo il Piano. Sullo sfondo, la prospettiva di un
consumo del territorio che è
l’antitesi della cultura della
protezione del proprio ambiente, alla quale si è richiamato Remo Sernagiotto, consigliere regionale di Forza Italia, il quale ha dichiarato
che cercherà alleanze anche
trasversali, fuori perciò dalla
sua area politica, pur di combattere questa battaglia che
con giusto orgoglio si prefigge di proteggere un “bene irriproducibile”. Molte le
modalità: escavazioni pianificate sull’alveo del fiume Piave, recupero di inerti, riciclaggio dei detriti... Tante le
ricette e chiaro un concetto
che Adriana Costantini (DS)
non ha avuto dubbi nel ribadire: «La ghiaia, come l’acqua, è un bene di tutti»… e
non può andare a gonfiare le
tasche di pochi. E intanto i
prezzi della terra salgono, ormai sono da capogiro.
Non sono mancate all’incontro le amministrazioni dei
tre comuni più interessati:
Mareno, Santa Lucia di Piave, Vazzola hanno condiviso
dichiarazioni e prese di posizione contrarie al Prac. Giorgio Bressan, sindaco di Vazzola, ne ha chiesto lo stralcio.
Loretta Bellussi
FIOROT
D
a alcuni anni
l’associazione
Lotta contro i
tumori Renzo
e Pia Fiorot offre ai malati
oncologici un
servizio di accompagnamento alle strutture ospedaliere e non, per terapie o
visite. «Oggi, per poter rispondere ancor più efficacemente e prontamente alle richieste, spesso anche
di informazioni, dei pazienti e dei loro famigliari, abbiamo avvertito l’esigenza
di organizzare un corso di
volontari per questo servizio».
L’iniziativa si svilupperà
in quattro incontri. Le prime tre lezioni avranno luogo nei giorni 25 febbraio, 3
e 10 marzo nella sala riunioni nella sede dell’asso-
Accompagnamento
dei malati oncologici:
il 25 inizia un
corso per volontari
ciazione (via
XXV Aprile
6/1 a Castello Roganzuolo); l’ultima, il
17 marzo, si
terrà nella sala polifunzionale del municipio di San
Fior.
Verranno approfondite
nozioni di primo soccorso,
aspetti relativi alla comunicazione con il malato oncologico, nonché aspetti legislativi inerenti la responsabilità del volontario e i diritti del malato.
Per chi desiderasse aderire all’associazione in
qualità di volontario del servizio di accompagnamento
o semplicemente desiderasse partecipare al corso
può rivolgersi al numero
0438-402696 dal lunedì al
venerdì dalle 8.30 alle 12.30.
GAIARINE/NUOVO
PULMINO
D
opo 23 anni di ser vizio è andato in
“pensione” il pulmino utilizzato per il
trasporto dei bambini della scuola materna.
A Gaiarine è quindi arrivato un nuovo mezzo riser vato agli alunni. «Si tratta – spiega
l’autista Ivo Vidotto – di un veicolo di 2800
cc, con 30 posti a sedere, compresi autista
e accompagnatore, a fronte dei 25 posti del
pulmino precedente. Inoltre è adibito al traspor to di alunni della materna ma altresì a
quello degli alunni delle elementari e medie. Possiede, infine, tutti i requisiti dei mezzi moderni, quali sistema di frenata AbsAbd, riscaldamento e climatizzatore».
San Pietro di Feletto,
restaurato
l’organo dell’antica pieve
L
a comunità parrocchiale di San Pietro di Feletto ha salutato con un
bellissimo concerto, tenutosi sabato 7 febbraio, il ritorno nell’antica pieve del suo organo settecentesco, dopo un’opera di restauro durata circa un anno. All’evento, a cui hanno partecipato moltissimi fedeli, non
è voluto mancare il nuovo vescovo, monsignor Giuseppe Zenti, che ha
impartito allo strumento la sua benedizione.
Il concerto di inaugurazione ha avuto come protagonisti il maestro organista Sandro Carnelos e il quartetto di ottoni Rimm Four Brass, gruppo cameristico veneto di recente formazione. Sono state eseguite musiche sacre di diversi autori: Bach, Haendel, Banchieri, Gabrielli, Seixas
e altri. La bravura degli esecutori è stata ulteriormente gratificata dalla pulizia del suono dell’organo a canne, riportata ai suoi caratteri originali.
In una pausa del concerto, Sandro Carnelos ha illustrato la storia di
questo prezioso strumento e i principali dettagli dell’opera di restauro. Costruito nel 1705 dall’organaro marchigiano Domenico Gasparrini,
esso venne collocato nell’antica pieve di San Pietro nel 1986. Constatata la necessità di una revisione, nel 2003 il parroco don Piergiorgio
Da Canal e la Pro loco incaricavano dei lavori la ditta Zeni di Tesero
(TN). Il restauro, di tipo filologico, ha eliminato le manomissioni subite
dallo strumento nel corso dei secoli, sono state ripulite canne e mantice, revisionate le parti meccaniche e la tastiera, riaccordati i registri.
Visibilmente emozionato, don Piergiorgio ha dato alla fine della serata
la parola al Vescovo.
Monsignor Zenti ha espresso apprezzamento per il restauro, invitando istituzioni e privati a prodigarsi “per la conservazione dell’immenso patrimonio artistico e culturale della nostra nazione italiana”.
Athos Tassi
GAIARINE VERSO IL VOTO
“Insieme” ribadisce
le sue strategie
I
l gruppo “Insieme
per Gaiarine” intende proseguire il cammino
intrapreso negli ultimi nove anni e, forte dell’esperienza maturata alla guida
dell’amministrazione comunale, intende ripresentarsi alle prossime elezioni con un proprio candidato sindaco. In vista delle elezioni amministrative
di primavera, la formazione prende posizione.
«Attenzione ai bisogni
sociali, concretezza amministrativa e capacità di
dare risposte e soluzioni
sostenibili alle istanze dei
cittadini - spiegano il capogruppo di maggioranza
Giuseppe Panontin e il
sindaco Sandra Toso hanno contraddistinto l’attività amministrativa del
nostro gruppo. In nove
anni abbiamo garantito la
governabilità e la tranquillità sociale, permettendo a questo comune di
chiudere con un passato
caratterizzato da tensioni
campanilistiche e litigiosità che avevano bloccato
lo sviluppo. Ci riproponiamo oggi in una prospettiva di continuità con
il programma e soprattutto con i metodi che ci hanno contraddistinto in que-
sti anni. Valori come la
giustizia, la libertà e la solidarietà e la trasparenza
amministrativa, sono sempre stati condivisi all’interno di un confronto culturale al di sopra di ogni
posizione e convinzione
singola e personale».
Con tali premesse, Insieme per Gaiarine continua il proprio percorso anche al fine di portare a
conclusione alcuni progetti importanti sia sul
piano urbanistico che delle opere pubbliche e dei
servizi sociali. Il gruppo è
ora impegnato nel delineare ulteriori obiettivi
programmatici e - sottolineano i vertici - è aperto a
raccogliere nuove adesioni e suggerimenti dalla
popolazione o dalle associazioni che operano all’interno del territorio di
Gaiarine.(GDN)
e
L’AZiON
Opitergino
CONVEGNO SUL PIAVE
“I
l Piave, segno ordinatore tra mare e monti” è il
tema del convegno in programma sabato 21 febbraio, ore 9.30 a Palazzo Foscolo, Oderzo, organizzato
dall’Assessorato regionale alle politiche per il territorio.
I lavori - che si protrarranno per tutta la mattinata - verteranno sul Piano d’area del medio corso del Piave. «Un’occasione - spiega l’assessore Antonio Padoin - per costruire le premesse di un futuro sostenibile e condiviso del territorio del “Piave tra colline epianura” nel rispetto dei valori storici, paesaggistici e naturalistico-ambientali»
Apriranno i lavori gli interventi del sindaco di Oderzo,
Pujatti, e del presidente della provincia di Treviso, Zaia.
Seguiranno: la presentazione del Piano, una serie di interventi, e la tavola rotonda moderata da Giuseppe Covre.
ODERZO / NUOVA TOMBA
PER ALBERTO MARTINI
U
na nuova tomba per
le spoglie mortali di
Alberto Martini. Per realizzarla il Comune ha bandito
un concorso di idee, per celebrare in modo adeguato il
50º anniversario della morte
dell’artista. Adesso le spoglie
di Alberto Martini sono sepolte in una tomba nel cimitero opitergino. Se è vero
che di fronte alla morte siamo tutti uguali per cui poco
valgono cappelle gentilizie
più o meno imponenti, è anche vero che un nuovo monumento funerario può forse simboleggiare quella deferenza che nei confronti di
Martini fu piuttosto freddina, quand’egli era in vita, proprio da parte della sua città
natale. Non venne compreso appieno dai suoi contemporanei, come spesso accade
alle persone dotate di talenti eccezionali. Le cose sono
cambiate e oggi gli opitergi-
FITTA L’AGENDA DEI LAVORI PER IL 2004
Gava – ci sono il miglioramento e il potenziamento.
Con essa comunque non si
esauriscono le necessità
dell’ospedale opitergino. Ci
sono altri aspetti da completare. Confermo che la Regione manterrà la propria attenzione. Inoltre, con l’avvio
della struttura a Motta di Livenza, diamo per molti anni
una stabilità a questa zona
dal punto di vista sanitario».
«Si tratta di un intervento avviato anni fa – ha aggiunto Claudio Dario – ed è
una conferma della capacità
di portare avanti le cose. Il
trasferimento, grazie a tutto
il personale, è avvenuto senza alcun problema. Non è
stato depauperato il patrimonio importante di Motta
di Livenza, la società è stata
costituita». Dario ha confermato come a Motta venga portato avanti il discorso
dell’ospedale ad alta specializzazione e ha informato
che sarà a Oderzo ogni 15
giorni per tenere sott’occhio
la situazione opitergina.
«Abbiamo superato il punto
di non ritorno – è stata l’osservazione del sindaco Elio
Pujatti – ora non possiamo
permetterci il lusso di fermarci. Non ci si può mettere un vestito nuovo con le
scarpe sporche, bisogna almeno lucidarle»; evidente il
riferimento al Pronto Soccorso. (AF)
Ospedale di Oderzo,
un “cantiere aperto”
O
rmai funziona a
pieno regime, le
future mamme
arrivano anche dal Pordenonese e dal Veneziano. E
pochi giorni orsono è stato
dato un colpo di forbice al
nastro tricolore posto simbolicamente sulla porta del
reparto. Una cerimonia
semplice ma ricca di significato, voluta anche per sottolineare gli investimenti effettuati a Oderzo dall’Uls 9,
per oltre 11 miliardi di vecchie lire. I lavori, nel frattempo, stanno continuando.
Nel corso di quest’anno è
prevista la consegna di due
“blocchi ascensori” destinati ai collegamenti verticali e
la ristrutturazione con ampliamento dell’atrio di ingresso al padiglione Medicina. La bella, ma scomodissima, gradinata che lo
precede, sarà abbattuta.
L’ingresso attuale verrà ampliato e, senza gradini, sarà
All’ospedale di Oderzo i lavori si susseguono senza soluzione di continuità...
collegato direttamente agli
ascensori. Ma non è finita.
Perché l’assessore regionale Gava ha confermato che
nel futuro dell’ospedale opitergino c’è la ristrutturazione del Pronto Soccorso. Il
nuovo servizio dovrebbe essere alloggiato nei locali dove ora si trova la Psichiatria,
reparto in fase di dismissione. Sarà un altro respiro di
Domenica 15 febbraio 2004
sollievo per la popolazione,
costretta ora a servirsi di un
Pronto Soccorso collocato
lungo uno stretto corridoio,
sul quale si apre una minuscola sala d’aspetto. «C’è un
finanziamento per la Sanità
– ha spiegato Gava – e credo che l’Uls 9 inserirà il
Pronto Soccorso fra i lavori
da compiere. Nella riorganizzazione – ha sottolineato
L’OPITERGINO-MOTTENSE ALLE ELEZIONI
Alberto Martini
ni sono pienamente consapevoli del valore e dei meriti artistici di questo loro concittadino. Ecco che, nell’am-
a macchina elettorale,
sia pur lentamente, si
è messa in moto in vista dell’appuntamento con le urne
fissato per la tarda primavera.
Nel comprensorio opiterginomottense si andrà a votare in
ben nove Comuni: Cimadolmo, San Polo di Piave, Ormelle, Mansuè, Gorgo al
Monticano, Chiarano, Meduna di Livenza, Ponte di Piave
e Salgareda. A livello locale si
stanno registrando i primi movimenti. A San Polo di Piave e
a Mansuè, ad esempio, è data per scontata la ricandidatura dei sindaci uscenti: Mario
Vendrame e Luigino Rancan.
Scenario diverso invece a Gorgo al Monticano e a Chiarano: Giampaolo Vallardi e Renata Serafin, rispettivamente
al secondo e terzo mandato
non si possono ricandidare. Il
cambiamento al vertice qui è
d’obbligo. A Gorgo è dato per
certo il fatto che la Lega Nord
si ripresenti da sola. Il movimento è risultato vincente per
ben due mandati e gli elettori, in vista del rinnovo del consiglio comunale, sono chiamati a valutare ciò che è stato fatto in questi due lustri. Da
un punto di vista puramente
oggettivo, il carnet è ricco:
nuove scuole elementari, nuo-
vo sottopasso sulla statale Postumia, nuova piazza, asilo nido a Cavalier, bretella stradale in zona industriale e l’elenco potrebbe continuare ancora. A Mansuè si registra una
situazione molto fluida, non è
ancora noto se la Lega Nord,
ora in minoranza in consiglio
comunale, correrà da sola oppure in questo comune si riuscirà a costruire la Casa delle
Libertà. Sul lato opposto il
gruppo di maggioranza uscente pone sul piatto elettorale quanto realizzato in questi anni: spicca la ristrutturazione del nuovo municipio.
Annalisa Fregonese
bito delle “celebrazioni martiniane” previste per quest’anno, è maturata la decisione di realizzare una nuova cappella funeraria. La giuria che valuterà gli elaborati
in concorso è composta da
Carlo Breda, responsabile
del servizio tecnico del Comune, da Paola Bonifacio,
conservatrice della pinacoteca Martini, dai professori
Giuseppe Barbieri e Roberto
Masiero, dall’architetto Giuseppe Davanzo. Nel giro di
qualche mese dunque le spoglie di Martini avranno una
più degna collocazione. (AF)
IL PUNTO A PORTOBUFFOLÈ
Consorzi bonifica,
ruolo da ripensare...
R
ipensare il ruolo dei
Consorzi di bonifica,
alla luce delle nuove esigenze
che il territorio manifesta. Dalla valutazione d’impatto ambientale, alla gestione idraulica, alla pianificazione dell’uso
del territorio. Sono stati questi i temi principali approfonditi nel corso del seminario organizzato a villa Giustinian
dall’Associazione triveneta dei
Consorzi di bonifica, al quale
hanno partecipato numerosi
tecnici provenienti dalle Tre
Venezie. «Il territorio italiano
in quasi tutte le sue componenti è frutto di una prolungata e profonda opera di antropizzazione. Quasi nella sua
interezza è una costruzione
artificiale – ha osservato la
professoressa Teresa Isenburg –. Questo dato di fatto
vale sia per la pianura che per
la collina-montagna e ha come prima conseguenza quella di richiedere una costante
opera di manutenzione». Il territorio veneto ha subito notevoli trasformazioni negli ultimi decenni. Perciò è importante definire i nuovi approc-
ci in ambito pianificatorio e
progettuale. «È necessaria una nuova impostazione metodologica nella pianificazione e
progettazione territoriale – ha
osservato l’ingegner Pippo
Giannoni, docente all’Istituto
universitario di architettura di
Venezia – mirata alla gestione
delle trasformazioni attraverso un processo collettivo. Affinché il paesaggio di domani
non sia solamente il risultato
di azioni non coordinate e
dunque caotiche con conseguente perdita di identità,
nuovi orientamenti sono indispensabili nella pianificazione
e nella progettazione delle azioni a tutti i livelli». Da sottolineare infine che l’azione di
bonifica può risultare utile anche per combattere l’inquinamento. Il professor Vincenzo
Bixio dell’Università di Padova ha dimostrato come possano essere ridotte le quantità
di agenti inquinanti riscontrati nelle reti di bonifica, adottando tecniche all’avanguardia. Una sperimentazione in
tal senso è stata avviata nelle
campagne di Salgareda. (AF)
SI RICANDIDA VENDRAME
stimone da Vendemiano
Sartor; l’opposizione in
Consiglio è attualmente
guidata da Renzo Cattelan, capogruppo della Lega Nord. Sia Cattelan che
il coordinatore di zona
della Lega Nord, il parlamentare ed ex sindaco di
Oderzo e ora capogruppo
in Consiglio a Oderzo,
Giuseppe Covre, affermano con certezza che la
Lega si ripresenterà con
una sua lista alle elezioni.
Il capogruppo dice che la
vera difficoltà è quella di
individuare le persone
giuste, che catturino il
consenso elettorale e che
siano in grado di amministrare la collettività; qualora la Lega individuasse
queste persone correrà
da sola mentre se ci fossero dei problemi dovrà
ricorrere ad accordi con
altre liste compatibili.
Alberta Bellussi
Nove Comuni in cammino A San Polo di Piave
verso il voto di primavera “giochi” quasi fatti?
L
27
S
an Polo di Piave si
prepara alle elezioni; anche in questo Comune la lista di maggioranza “Democrazia e progresso”, che ha governato dal 1999, si ripresenterà alla tornata elettorale con capolista il primo
cittadino uscente, Mario
Vendrame. Vendemiano
Sartor, fondatore e coordinatore della lista “Democrazia e progresso”,
conferma il fatto che in
questi giorni il gruppo si
riunirà per votare la riconferma alla candidatura
di Vendrame a sindaco.
La preparazione alle elezioni prevede in primis alcune riunioni con le associazioni di categoria (Confartigianato, Coltivatori
diretti, imprenditori...)
che dovranno a loro volta
dare la riconferma del sindaco e di seguito si penserà a contattare le forze
politiche. Sartor afferma
che ci sono stati i primi
contatti con Forza Italia e
che la lista è pronta ad accettare un’alleanza con
l’Udc. Mario Vendrame
tiene le redini del Comune di San Polo dal 1999,
dopo che aveva preso il te-
28
e
L’AZiON
Mottense/Opitergino
Domenica 15 febbraio 2004
BILANCIO 2004, NOMINE E ALTRO ANCORA
ANCHE A MANSUÈ
Motta, il 16 consiglio comunale Rifiuti, che difficile
che promette molte scintille... fare ’sta raccolta...
S
S
i terrà lunedì 16
febbraio una seduta del Consiglio comunale estremamente importante. Si discuterà infatti del bilancio
mottense, con l’approvazione del documento programmatico 2004 e la relazione revisionale e programmatica per il triennio 2004/2006. Il bilancio
era soggetto alla manovra
relativa alla nuova Tassa
di igiene ambientale, ossia il nuovo sistema di calcolo per la raccolta rifiuti, sistema approvato nell’ultima assemblea consiliare di metà gennaio. Un
paio di Consigli or sono,
in novembre, era inoltre
stato approvato un accordo di programma tra la
Provincia di Treviso e il
Comune mottense “per opere di miglioramento
della viabilità provinciale
nel territorio comunale”.
Durante la serata si parlerà inoltre di due importanti enti: il Centro di formazione professionale
Lepido Rocco e la Biblioteca civica. Infatti verranno approvate le nomine
dei componenti del Consiglio di amministrazione
e dei Revisori contabili
dell’Associazione Lepido
Rocco, l’ente che gestisce
l’istituto e che avrà a giorni, ovviamente dopo il 16,
anche il nuovo presidente dopo l’uscita di scena
di Arnaldo Brunetto.
Sempre in Consiglio comunale
verranno
approvate
pure le nomine dei
componenti del
nuovo Comitato per
le attività
culturali alla Biblioteca civica. E ci sarà spazio per
un curioso dibattito. L’ultimo punto all’Odg del
Consiglio recita infatti
“Mozione presentata dal
gruppo Lista di Centro in
merito a modifica del Regolamento comunale”. In
MOTTA DI LIVENZA
quel frangente i consiglieri della “Lista di Centro” chiederanno formalmente tramite mozione di
ascoltare l’Inno di Mameli
ad ogni seduta consiliare.
Nell’ultima seduta si era
registrata la polemica del
gruppo di opposizione
“Motta Nuova” che contestava la regolarità della
compilazione dei verbali.
In questo periodo la compilazione è stata affidata
a un’agenzia esterna
“anche se i
verbali sono sempre
stati compilati secondo la legge”
è stato spiegato dalla
maggioranza. Il Consiglio
dunque sarà l’occasione
per analizzare il momento politico e soprattutto i
rapporti tra maggioranza
e opposizione in un periodo segnato da diverse
polemiche.
Gianandrea Rorato
acchetti di rifiuti abbandonati lungo i
fossi e nei luoghi più impensati. La scarpata che
fiancheggia la strada provinciale Oderzo-Pordenone poi è un vero immondezzaio a cielo aperto, essendo questa una sorta di
“terra di nessuno”, in molti davvero non si fanno
problemi a gettarvi il loro
sacchetto con le immondizie. L’obiettivo, teorico,
della raccolta porta-a-porta, è quello di diminuire
la produzione di immondizie. Se eseguita correttamente, essa dovrebbe
portare ad una drastica
differenziazione, con molti rifiuti conferiti nelle
campane di vetro, plastica, alluminio, carta e ben
poca cosa che rimane da
buttare nel sacchetto del
“secco” che finisce in discarica. In realtà, purtroppo, così non è, perché
ci sono molte persone che
trovano assai più comodo
e veloce riempire il consueto sacchetto con “di
tutto un po’” e poi abban-
STANZIAMENTO REGIONALE
Nel calendario 2004 Motta, agli studenti
i Carabinieri in Iraq oltre 15 mila euro
L
a sezione mottense dell’associazione Carabinieri in congedo ha realizzato un calendario particolare. Infatti l’opera, che ricalca
le modalità del calendario nazionale, è incentrata sulla missione dell’Arma in Iraq con valenza locale. Nelle pagine
dei dodici mesi dell’anno sono inserite le fotografie dei
locali Carabinieri
in missione e mostra come in concreto i giovani che
stanno prestando
ser vizio operano
sul
campo. Il
documento è impreziosito con altre foto che
ritraggono alcuni giovani militari, ragazzi e ragazze, di stanza alla caserma Cimic di Motta attualmente impegnati in
quei territori in missione di pace. Particolarmente toccanti le fotografie in cui si vedono alcuni Carabinieri che hanno perso la vita nel tristemente celebre attentato terroristico della caserma dell’Arma in Iraq.
Il calendario è stato rea-
lizzato in ricordo di quelle vittime, mentre sulla
copertina sono indicate
tramite rappresentazioni
tutte le missioni operate
nel mondo dalla Benemerita. L’opera è stata
realizzata grazie al contributo di alcune ditte di
Cessalto. Il calendario è
stato espressamente
realizzato per ricordare il sacrificio dei
Carabinieri vittime
dell’attentato e per
rimarcare che la
realtà militare di
stanza in Iraq sta esclusivamente realizzando operazioni di pace.
Nel frattempo è giunto
in Iraq un
container di materiale
sportivo vario come
completi da calcio del
ChievoVerona con borse, tute e altro materiale
di settore, con un centinaio di palloni donati dalla Lotto e una macchina
segna campo di gioco. Il
materiale è stato inviato
come primo inter vento
umanitario per i bambini
iracheni di Nassirya dove operano gli uomini
del Cimic Group South
di stanza a Motta. (GR)
N
ovità per gli studenti mottensi.
Dopo i 12 mila euro arrivati per la fornitura
gratuita o semi-gratuita dei libri di testo per
l’anno scolastico 20032004, gli studenti con
minori disponibilità economiche possono
contare su di un altro
importante sostegno.
La Regione Veneto ha,
infatti, finalmente completato l’istruttoria per
l’erogazione dei con-
MOTTA DI LIVENZA
Incontri
Venerdì 13, alle 20.30 in patronato,
quarto incontro in preparazione al matrimonio cristiano: “Comunicazione e
conflittualità: dialogo è…”. Terrà l’incontro monsignor Rino Bruseghin. Sempre alle 20.30 in patronato incontro
del gruppo diocesano degli universitari cattolici.
Vescovo
Il vescovo monsignor Giuseppe Zenti visiterà la comunità mottense domenica
22 febbraio alla Messa delle 9.30. Ritornerà in duomo giovedì 26 febbraio
alle 9 con tutti i sacerdoti della diocesi per la processione quaresimale dal
duomo alla basilica.
tributi delle borse di
studio che coprono le
spese sostenute (come
ad esempio il trasporto,
la mensa o il materiale
di cancelleria) per l’anno scolastico 2002/2003
per tutte le scuole dell’obbligo e secondarie.
Cinquantuno erano state le famiglie di studenti residenti nel Comune
di Motta di Livenza che
avevano presentato la
domanda entro il termine previsto dello scorso
IN BREVE
Pellegrinaggi
Anche a Motta sono aperte le iscrizioni per il pellegrinaggio diocesano dell’Unitalsi a Lourdes. Informazioni in
parrocchia. Dal 18 al 25 marzo inoltre vi sarà il pellegrinaggio in Terra
Santa con la guida diocesana monsignor Giuseppe Querin, parroco di Villanova di Motta (0422-768136).
Questa domenica 15 febbraio alle 15
primo incontro di preparazione al pellegrinaggio in Terra Santa che si terrà
dal 18 al 25 marzo con don Giuseppe Querin, guida diocesana e parroco
di Villanova di Motta. Per informazioni:
0422.768136 (parrocchia di Villanova).
Il sindaco Rancan
donarlo lungo un fosso,
sotto un ponte, lungo la
scarpata. Così la lettera
che il sindaco Luigino
Rancan ha inviato a tutti i
cittadini, ricordando le regole del sistema di raccolta porta-a-porta dei rifiuti, ha in sostanza deluso chi la raccolta la effettua correttamente, mentre non ha certo inciso sul
comportamento di chi ha
la coscienza sporca. Il sistema è stato attivato dall’aprile scorso e il primo
cittadino rammenta ai cittadini le principali regole
31 maggio; la cifra stanziata era questa volta
decisamente consistente: oltre 15 mila euro.
«Un segnale importante – spiega l’assessore ai Ser vizi sociali
Romano Astolfo – a sostegno della garanzia
del diritto alla formazione e all’istruzione.
Attenzione quindi alla
scadenza del prossimo
mese di maggio entro la
quale dovranno essere
presentate le richieste
per beneficiare delle
borse di studio per l’anno scolastico 20032004».
Per maggiori informazioni ci si può fin d’ora mettere in contatto
con l’Ufficio comunale
dei Ser vizi scolastici
(0422-761560).
Presentazione libro
Mercoledì prossimo in serata il gastronomo mottense Giampiero Rorato presenterà la sua ultima fatica editoriale dal titolo “La Grande
Cucina Veneziana” (De Bastioni Editore) presso la “Taverna La Fenice”
di Venezia. Il libro, con circa 500 ricette, è un affresco della cucina della Serenissima dalle origini ai nostri giorni (info: www.giampierororato.com).
Gita
La sezione mottense dell’Anget ha
organizzato la gita sociale in Puglia
dal prossimo 26 marzo. Informazioni ed iscrizioni presso Kumiai Viaggi; tel. 0422 765416.
del suo funzionamento.
«È di fondamentale importanza sapere che: tutte le utenze sono soggette al pagamento della tassa rifiuti – scrive Rancan
– ossia anche coloro che
non espongono mai il bidone del “secco” pagano
comunque una quota fissa, numero sei svuotamenti per anno vengono
comunque conteggiati a
tutti». Sei svuotamenti all’anno significa portar fuori il bidone una volta ogni
due mesi; il contenitore è
capiente e ci sono famiglie che, stando attente,
non arrivano a riempirlo
con tale frequenza. Mansuè poi è una realtà che
per sua fortuna ha ancora molta campagna, molti rifiuti vengono da sempre smaltiti nell’ambito
domestico. Per contro,
chi si comporta male continuerà a farlo. Per riuscire a modificare le pessime abitudini sono necessari maggiori controlli,
più severità, non ultime le
sanzioni. Nella limitrofa
città di Oderzo i vigili urbani sono passati alle vie
di fatto, armati di guanti aprono i sacchetti abbandonati e se trovano un indizio che possa far risalire all’incauto e maleducato possessore, sono dolori per il portafoglio. (AF)
POESIA
Motta di Livenza:
Antonio Verardo,
un giovanissimo
molto promettente
A
ntonio Verardo, 14
anni, giovane poeta
mottense. Il titolo non è casuale perché il ragazzo, che
frequenta il primo anno di
liceo scientifico a Motta, ha
ottenuto il primo posto, su
circa 150 concorrenti, nel
concorso di narrativa “Io
ho paura”. La manifestazione è stata organizzata a
Oderzo dall’associazione Amico “Do” (operante nel
campo dell’informazione e
della formazione su temi legati alla tossicodipendenza
e alle dipendenze in genere), con il patrocinio del Comune di Oderzo e la collaborazione di Coop Consumatori Nord Est. Verardo,
tra i più giovani concorrenti, si è aggiudicato il primo posto nella categoria “elaborati poesia”; la premiazione si è svolta lo scorso
sabato nel Comune di Oderzo.
Antonio ha presentato la
breve poesia “Ombre”:
molti gli applausi riservati
allo studente mottense che
non è nuovo a simili attestati di stima. Infatti, lo scorso anno è stato premiato
nel Padovano sempre a un
concorso di poesia e i suoi
componimenti erano stati
inseriti in una raccolta appositamente realizzata.
e
L’AZiON
I
Mottense/Opitergino/Ve
MOTTA
l cielo e il
mare nelle terre di Roberta Pozza. Il
tutto mediato
dal sacro fuoco
dell’arte. Grande affluenza di
pubblico all’inaugurazione
di quello che possiamo
senz’altro chiamare un vero
e proprio evento culturale, introdotto dallo studioso di storia locale Lazzaro Marini.
Non solo ceramiche, infatti,
in esposizione al palazzo comunale La Loggia. Bensì un
allestimento che rappresenta
di per sé un fatto artistico di
levatura. Divengono opere i
secretaires, le librerie e altri
mobili, oltre che punto d’ap-
poggio o di riferimento.
“Un percorso tra antiche
civiltà... E l’amore per la
bellezza” come
scrive Rosita
Ziroldo nella
presentazione.
Ma anche un modo di cuocere la materia e di illuminarla, quello della Pozza, che
è insieme musica e poesia, ci
permettiamo di aggiungere.
La mostra, col patrocinio
della città di Motta di Livenza e dell’assessorato alla Cultura, prosegue fino al 22 febbraio. Dalle 16.30 alle 19 nei
giorni feriali, dalle 10.30 alle
12.30 e dalle 15.30 alle 19 nei
festivi. (NZ)
Arte della ceramica,
e molto altro ancora,
in una mostra
al palazzo La Loggia
IN BREVE
CEGGIA
Il Nord-Est dei veneti
Giovedì 19 febbraio, alle 20.45, nell’ambito della rassegna “Il Nord-Est dei veneti” incontro all’ex cinema Toniolo con Gianantonio Stella,
che parlerà del suo libro “L’orda”.
Carnevale dei ragazzi
Domenica 15 febbraio, prima sfilata di carri allegorici del Carnevale
dei ragazzi di Ceggia. L’inizio è previsto alle 18 e per i ragazzi con
meno di dodici anni l’entrata è
gratuita.
CESSALTO
In marcia per la pace
Una marcia per la pace a Cessalto: l’organizza l’Azione cattolica dei
ragazzi delle foranie di Torre di
Mosto e di Motta di Livenza per
domenica 15 febbraio.
È prevista la partecipazione di centinaia di ragazzi, animatori e genitori che, in occasione della festa della pace dell’Ac, formeranno un lungo corteo dal palazzetto dello sport
fino alla chiesa parrocchiale, dove
parteciperanno insieme alla messa.
Domenica 15 febbraio 2004
ALL’OPITERGINA LA LEGION D’ONORE
Et voilà Renza Fresch
sindaco di Venette...
O
derzo ha un
nuovo Amedeo
Obici: non un altro emigrato del Nord-Est
che ha avuto successo nell’industria ma una donna
nata a Oderzo ed emigrata
in Francia, dove ha intrapreso con successo la carriera politica. Eppure nella
sua città natale è conosciuta in pratica solo dai suoi parenti. Si chiama Renza Fresch, e a cinquant’anni è diventata la prima veneta ad
essere insignita della Legion d’onore, una delle più
alte onorificenze d’oltralpe.
Ma facciamo un passo
indietro: è il 1950, quando
nella chiesa parrocchiale di
Rustignè di Oderzo si sposano Marcello Fresch, di
Faè, e Maria Dal Ben, di Rustignè. I due vanno ad abitare in una casa vicina al
centro di Faè, che è stata
recentemente demolita.
L’anno successivo nasce
La signora Renza Fresch con colleghi di partito, in Francia
Remo, il primo figlio, e dopo altri due anni Renza.
Quest’ultima ha circa
quattro anni quando la sua
famiglia si trasferisce in una cittadina a ottanta chilometri a nord di Parigi, dove il padre comincia a lavorare in un’azienda agricola.
In seguito la famiglia si trasferisce poco distante, a Venette, paese di 3500 abitanti di una certa rilevanza storico-turistica.
Siamo nel 1977. Renza
comincia la sua carriera di-
ventando collaboratrice del
politico socialista Roland
Florian (primo a sinistra
nella foto), il quale l’anno
successivo viene eletto deputato e porta con sé Renza a Parigi, dove comincia
a “sbrigare le carte” anche
ad altri due deputati dell’Oise, sua regione di residenza. Sono anni di duro lavoro che le fanno guadagnare, nel 1986, il titolo di
“Esperta nel funzionamento dell’Assemblea Nazionale”, l’equivalente del parla-
29
mento italiano.
Nel 2001 viene eletta sindaco di Venette, e infine il 5
febbraio 2003 nella sala dell’Assemblea Nazionale di
Parigi l’ex primo ministro
Laurent Fabius (secondo a
sinistra nella foto) l’ha insignita del titolo di “Cavaliere dell’Ordine Nazionale
del merito” per la sua carriera politica, interamente
passata dietro le quinte.
Perché Renza ha dedicato
la sua vita alla cosa pubblica ma senza mai cercare la
notorietà. «Io ho saputo di
questo suo riconoscimento
solo poche settimane fa» afferma il cugino Maurizio
Bruseghin, residente a Camino. «Mia zia viene a passare qui il periodo della sagra e della vendemmia ogni anno, Renza stessa è venuta qui due estati fa ma entrambe di queste cose hanno parlato sempre poco: per
me fino a non molto tempo
fa lei era solo il sindaco di
un paesino e poco più».
Su invito dei compagni
di partito si candiderà alle
prossime elezioni politiche,
ma nel frattempo «quest’estate Renza tornerà a trovarci» continua Maurizio. E
sarebbe il caso che questa
nostra concittadina, ambasciatrice di Oderzo in terra
straniera, avesse in città la
notorietà che merita.
Andrea Pizzinat
30
BRUGNERA, APPROVATO IL BILANCIO 2004
P
areggia a circa 12
milioni 740 mila
euro il bilancio di
previsione del Comune di
Brugnera. Il documento
contabile è stato approvato
dal consiglio comunale con
l’astensione di Forza Italia
(Carlo Carniello e Italo Cover) e la contrarietà di Lega
Nord (Gian Paolo Piccinato), Flavio Tonon, Lista per
Brugnera (Franco Segatto e
Sandra Varaschin) e il consigliere di maggioranza
Martina Corazza. Mantenuta invariata l’Ici e delineata
la prossima applicazione dell’addizionale Irpef, per il
2004 a variare è solo la Tar-
su. Sull’incidenza della tassa
rifiuti è intervenuto l’assessore al bilancio Gino Borsoi.
«È di dominio pubblico che
dal prossimo anno il medesimo tributo si chiamerà,
salvo proroghe delle decorrenze, tariffa. Giova ricordare che la legge cosiddetta Ronchi, istitutrice del nuovo sistema, impone per il Comune l’entrata a regime della tariffa nell’anno 2005, con
l’obbligo di raggiungere la
copertura totale della spese
già dall’anno precedente,
quindi dal 2004. Rispettosi
della prescrizione viene aggiornata la percentuale di
copertura dell’attuale ruolo
per portarla al 100%. La spesa prevista per l’anno 2004 di
tutti i costi attinenti tale servizio ammonterà a 600 mila
euro circa. Il pareggio verrà
raggiunto aumentando le attuali tariffe del 40%». Il sindaco Ermes Moras si è espresso sul piano politico dichiarando che «i filoni sui
quali investire sono quelli
del sistema industria e del
sistema scolastico associato
all’industria». Il leghista
Gian Paolo Piccinato ha giustificato la sua contrarietà
«in quanto non mi trovo
d’accordo con l’istituzione
dell’addizionale Irpef. Ritengo infatti che le famiglie
ZOPPÈ / IN RICORDO DI BRUNO E ZENO,
DIECI ANNI DOPO LA TRAGEDIA
S
ono trascorsi dieci anni da quel drammatico lunedì 16 febbraio 1994 in
cui padre e figlio persero la
vita in una tragica coincidenza. Bruno De Stefani, 77
anni, era all’ospedale in fin di
vita e il figlio Zeno, 44 anni,
abitante a Santa Maria di Feletto, marito di Franca e padre di due bambine, si stava
recando dal padre con la propria auto quando ad un incrocio è stato tamponato da
un’altra auto andando a finire nel fossato. Portato all’o-
spedale in gravissime condizioni è poi spirato negli stessi minuti in cui moriva suo
padre. L’incidente era avve-
CONEGLIANO-MDG
ANGELO LUCCHETTA
n. 14.11.1940
m. 16.2.2000
REGINA SARTORI
n. 22.3.1911
m. 6.6.1997
MARCELLO LUCCHETTA
n. 17.3.1908
m. 8.3.1991
Ci avete preceduti, ma siete vivi nei nostri cuori. Vi ricordiamo
nelle preghiere, da Lassù proteggeteci fino al giorno in cui saremo di nuovo tutti insieme.
I vostri cari
e
L’AZiON
Friuli/Memorie
Domenica 15 febbraio 2004
nuto sulla provinciale che
collega Parè a Santa Maria
di Feletto, nei pressi dell’incrocio di via Podgora a Co-
siano già abbastanza tartassate. Se a questo si aggiunge poi l’effetto euro, a fine
mese della busta paga non
resta più nulla.». Sulla stessa lunghezza d’onda si è espressa Sandra Varaschin
per la Lista per Brugnera:
«Il tempo delle vacche grasse è finito. Le opere di questi anni sono state finanziate per lo più con mutui, l’alternativa sono i contributi esterni che a Brugnera sono
arrivati in misura non molto consistente.». Flavio Tonon della lista Idee per progredire ha polemizzato considerando ciò che l’amministrazione ha preventivato
«come materiale di campagna elettorale». (GB)
negliano. Bruno De Stefani
aveva avuto 4 figli ed era da
poco in pensione; era conosciutissimo come “Paganini”, soprannome dovuto alla
grande passione per il violino, quella passione in nome
della quale aveva dedicato al
grande violinista il suo bar
di Zoppè. Il figlio Zeno era
commerciante ambulante e
per un periodo aveva anche
gestito il bar del padre.
Sono stati poi sepolti insieme nel cimitero di San
Vendemiano. A dieci anni
dalla scomparsa è ancora vivo il ricordo affettuoso di coloro che li hanno conosciuti
e amati.
SAN NICOLÒ/IL RICORDO
DI BRUNA ZANETTI
M
amma sei nei nostri cuori!
Cara mamma,
undici sono gli anni passati da quando ci hai lasciati. La tua bontà, generosità e amore per la famiglia sono sempre nei nostri cuori. Sorretti e guidati dalla fede e dalla speranza di quanto ci hai insegnato, continuiamo il nostro cammino terreno in
attesa, un giorno, di riabbracciarci.
Dall’alto aiuta tutti noi,
in particolar modo la tua
nipotina Vanessa Bruna,
BRUNA ZANETTI in SARTORI
n. 2.2.1945 - m. 14.2.1993
tuo marito Lino, i tuoi figli
Gessica e Federico, tuo genero Roberto, i parenti e
gli amici tutti.
PIANZANO/IL RICORDO
DI FABRIZIO MODOLO
A
nche se tanto tempo
ormai è passato, il
tuo ricordo, caro Fabrizio, è
sempre vivo in noi e nulla
mai potrà cancellare il tuo
dolce volto dal nostro cuore,
colmo di tutto quell’amore
che ci hai lasciato e del coraggio che ci hai donato.
Con immutato affetto, i
tuoi cari.
Ti ricorderemo nella
Messa di anniversario martedì 17 febbraio alle 17.30.
FABRIZIO MODOLO
n. 31.5.1966 - m. 17.2.1990
FALZÈ DI PIAVE
COLLE UMBERTO
SERNAGLIA DELLA B.
MADONNA DELLA PACE
AGOSTINO ZAMAI
n. 28.8.1925 - m. 13.2.1994
Nel decimo anniversario del
tuo ritorno al Padre ti ricordiamo come esempio di marito, padre e nonno. Uniti nella
preghiera di suffragio, i tuoi
cari. Una Messa sarà celebrata venerdì 13 febbraio alle 18
nella chiesa di Materazzo.
ESPEDITO FADELLI
n. 25.10.1910 - m. 14.2.1986
A 18 anni dalla scomparsa, il
ricordo della tua figura intelligente e generosa è sempre vivo in tutti noi.
MARCELLO ZANNONI
n. 26.4.1928 - m. 14.2.1997
L’onestà era il tuo ideale, il lavoro la tua vita, la famiglia il
tuo essere. Ti ricordiamo con
affetto: moglie, figli, nipoti e
parenti tutti.
ANTONIO TONON
n. 13.6.1918 - m. 17.2.1994
Nel decimo anniversario ti ricordano con immutato affetto
moglie, figli, nuore, genero e
nipoti. Sei sempre nei nostri
cuori. Una messa in ricordo
sarà celebrata domenica 15
febbraio alle 11 nella chiesa
Madonna della Pace-Menarè.
CASTELLO ROGANZUOLO
LAGO
CORDIGNANO
FIASCHETTI
MONTANER
COLLALBRIGO
ANGELO GAIOTTI
n. 5.2.1923 - m. 23.2.1988
Ritorna l’anniversario della
sua morte e ci trova tutti uniti:
moglie e figli con le tre famiglie; insieme pregano, ricordano e s’impegnano a continuare la bella tradizione di vita, orientata a Cristo.
ENRICO FAVA
Nel tredicesimo anniversario
della morte lo ricordano figli,
nipoti e pronipoti.
ADA SONEGO
ved. Chech
n. 27.9.1921 - m. 12.1.2004
A un mese dalla tua improvvisa scomparsa, ti ricordiamo
come una madre meravigliosa. Con affetto i tuoi figli.
GEMMA CASAGRANDE
in ZANUSSO
n. 7.1.1922 - m. 16.2.1985
Ti ricordano con affetto e riconoscenza, marito, figli e parenti.
MARIA MICHIELI
in DE LUCA
n. 14.8.1936 - m. 19.2.2003
È trascorso un anno da quando non sei più tra noi, ma ti ricordiamo sempre.
Marito e figli
ANGELO LORENZET
n. 23.2.1930 - m. 3.1.2004
Serenamente si addormentò
nel Signore dopo una vita interamente dedicata alla famiglia e al lavoro. I suoi cari lo
ricordano con affetto.
DOPO UNDICI VITTORIE DI FILA, IL TEAM DI VALERIO INCAPPA
IN TRE SCIVOLONI. MA RILANCIA LA RINCORSA AI PLAYOFF
I due record di
capitan Fioretti
Basket Oderzo, non fermarti
arco Fioretti, nato a Portogruaro 33 anni fa, e oggi residente a Oderzo, è alla dodicesima stagione con il Basket Oderzo. Gioca guardia ed è il capitano della squadra. Già detentore del record sociale di presenze
(294), ha stabilito a dicembre anche quello dei punti scalzando
Teso, altra storica colonna del basket Oderzo, fermatosi a quota
3165. Fioretti dopo la partita di
domenica 8 è arrivato a 3296
punti.
È
sempre Oderzo
la capitale del basket diocesano.
Alla diciassettesima partecipazione consecutiva al
campionato di serie B2, infatti, il Basket Oderzo sta
vivendo una stagione memorabile. Nonostante abbia rimediato tre sconfitte
consecutive negli ultimi tre
impegni, il quintetto biancorosso è accomodato al
terzo posto della classifica,
in condominio con Monfalcone e Casalpusterlengo.
La squadra è comunque
in piena corsa per l’obiettivo play off cui accedono
tutte le prime otto: solo allora si faranno i conti ed emergerà un vincitore; l’Oderzo spera di non andare
ko malamente al primo turno come nei due anni precedenti.
Le ragioni del record
In questa stagione agonistica la squadra ha fatto
S
erie D. È il TAMAI
di BRUGNERA la
squadra vip fra le nostrane. Quarta in classifica,
vanta un più che discreto
attacco. Le “furie rosse” di
Arcaba potrebbero inserirsi nella lotta per i playoff o, in teoria, addirittura
per la C2 anche se Itala S.
Marco e Porto sembrano
difficilmente scalzabili.
Un punto sotto Tamai si
erge, massiccia come
sempre, la mole del S. LUCIA, candidata sicura ai
play-off. A metà classifica
tutto da decifrare: a oggi
CORDIGNANO e S. POLO (del fromboliere Andreolla), con la SACILESE un po’ ridimensionata,
sembrano le più convincenti, mentre la PIEVIGINA sta facendosi nuovamente risucchiare nella
zona-rischio (come l’anno
scorso) donde sta risalen-
L’organico del Basket Oderzo: Francesco Menegon, Roberto Vendramini, Francesco Pin Dal Pos, Federico
Toffoletto, Paolo Casonato, Marco Fioretti, Matteo Raminelli, Andy Bonoli, Francesco Vettori, Marco
Cappellazzo
registrare picchi storici: ha
continuato a vincere per tre
mesi di fila ovvero undici
giornate di campionato.
Mai nella storia della società era stata realizzata una combinazione tanto felice. La lunga imbattibilità
del quintetto allenato da
Luciano Valerio, aveva portato in dote addirittura il secondo posto in classifica.
Roba da far venire le verti-
gini alla dirigenza. Gli scivoloni delle ultime settimane (contro la prima e la
seconda forza del torneo,
rispettivamente Monza e
Varese, e contro un’avversaria diretta come Omegna) hanno riportato l’ambiente con i piedi per terra,
dopo un lungo periodo durante il quale la squadra si
era espressa forse al di sopra delle sue reali possibi-
lità.
L’importante sarà ora
non perdere la fiducia e riprendere il cammino già
domenica prossima quando a Oderzo si affaccerà il
Saronno, minacciosamente sesto in classifica. Dice
il direttore sportivo Gabriele Filippozzi: «Abbiamo attraversato un buono
stato di forma collettivo. Il
gruppo è diventato importante tanto che gli avversari non hanno più punti di riferimento come una volta.
Il fatto di poter schierare
nove giocatori a partita ci
permette di avere sempre
forze fresche in campo e di
rimontare nel quarto tempo». Alla vigilia del campionato Oderzo non è mai
pronosticata fra le protagoniste... «In effetti veniamo sottovalutati. Non abbiamo l’abitudine di acquistare ex campioni ormai
decrepiti di 35 anni che fanno scrivere i giornali. Pre-
CALCIO - IL PUNTO DALLA D ALLA TERZA
Tamai adesso sogna
do il CONEGLIANO.
Eccellenza. In Friuli, il
SARONE è a mezza graduatoria, in Veneto il FOSSALTA è appena sopra la
zona calda.
Promozione. È il S.
MARTINOCOLLUMBERTESE la migliore delle nostre, seconda alle
spalle dell’Edo Mestre.
Quarta piazza per il CODOGNÈ reduce dalla
sconfitta nel derby col
FONTANELLE, che è ultimo in graduatoria, ma
punta a ripetere i memorabili recuperi primaverili. Segue un VITTORIO
che deve… ritrovarsi. Be-
nino CEGGIA e ORMELLE, langue l’OPITERGINA, ora affidata a Zanetti.
Preoccupa non poco il
MARENO (licenziato il
tecnico Moscon), penultimo.
Prima categoria. Gir.
G La LIVENTINAGORGHENSE del bomber Vacilotto (con una gara in
meno) è seconda a due
lunghezze dalla vetta.
Pontepiavensi a metà lista,
CESSALTO un po’ più sotto. Gir. H CAPPELLA insegue ad un punto la capolista Limana. A sei lunghezze dal vertice c’è il
VITTSANGIACOMO, a
seguire le altre. In coda,
in bilico il S. VENDEMIANO e ultimo il GODEGA. Gir. A F. V. G. Il
BRUGNERA è ora quinto,
il CANEVA naviga a metà
classifica.
Seconda categoria.
Gir. O: GAINIGA, TORRE
DI MOSTO e SANGIORGESE lottano per la salvezza. Gir. P: GORGHENSE e FRANCENIGO hanno ancora qualcosa da dire nella lotta al vertice. Fanalino di coda il PIAVON.
Gir. Q: VIDOR e MORIAGO sono in buona postazione, ma lontanissimi dalla capolista S. Fortunato.
M
feriamo coltivare i giovani
del vivaio locale e farli crescere. Non dimentichiamo
che i nostri giocatori magari, giocando in B da 7-8
anni, oggi sono dei veri esperti di questo torneo».
Da notare che nel motore dell’Oderzo si distinguono anche vari diocesani quali gli opitergini Paolo Casonato, Marco Fioretti e Matteo Raminelli e
Francesco Menegon da
Ponte della Priula. Nella rosa, inoltre, compaiono anche i giovani Angelo Dal
Mas e Federico De Piccoli, entrambi di Oderzo.
Giacinto Bevilacqua
Bene pure il CARENI PIEVE. Lotta per la permanenza la FOLLINESE. Gir.
R: SANFIORESE signora
di vetta. ORSAGO ormai
fuori dai giochi-promozione. FELETTO ultimo, ma
può riprendersi: la classifica è corta! Gir. A Friuli V.
G.: LIVENTINA SACILE
seconda a 4 punti dal capofila Fiume. PRATA in
classifica mezzana.
Terza categoria. SERNAGLIA, S. MICHELE
SALSA e PARÈ tentano di
ostacolare la marcia dei
trevigiani del Carbonera.
C’è da tener conto, però,
che SALSA e anche S.
GIUSTINA hanno pure la
chance Coppa Provincia
per aspirare agli spareggipromozione. Nel gir. di S.
Donà GRASSAGA è quinto, lo STAFFOLO è nelle
zone medio-basse.
Alessandro Russo
IN BREVE
Giovani stelle
Lunedì 9 il Coni trevigiano ha
concluso la sua stagione di premiazioni; non sono mancate onorificenze agli sportivi diocesani.
Ha ricevuto la Stella d’argento al
merito sportivo il Judo Conegliano; la stella di bronzo è
spettata a Lorenzo Floriani di Cison e alla Scherma
Conegliano.
Tempo di premi anche per i migliori giovani atleti del Trevigiano segnalati dalle rispettive federazioni per le vittorie del 2003.
Fra i diocesani, Davide Malacarne, campione italiano di
ciclocross under 16 per la Rinascita Ormelle; Riccardo
D’Acquisto, saetta dei 50 stile libero per la Hydros Oderzo;
Margherita Ganz e Giulia Lorenzetti, campionesse
italiane di nuoto per la Plavis.
Di corsa a Cappella
Prenderà il via domenica 15 alle
9 in piazza del municipio l’edizione 2004 della “Marcia collinare Viola Club”. La manifestazione
podistica, organizzata dal locale
Viola Club, giunge quest’anno alla ventesima edizione, come
vent’anni ha l’associazione, presieduta da più di quindici anni
Luigino Gava. «La marcia – spiega il presidente – si snoderà lungo tre percorsi di 6, 12, 18 km.
È stato deciso di mantenere il più
possibile i tracciati in territorio comunale, soprattutto per farne conoscere le tante bellezze naturali ai tanti che giungono da fuori. Se la partecipazione sarà in linea con le precedenti edizione, si
prevede più di un migliaio di partecipanti, molti anche da fuori
provincia». In attesa del “pronti e
via” di domenica molti fra i tanti iscritti del Viola Club, alcuni provenienti anche dal Bellunese e dal
Veneziano, sono impegnati nell’organizzazione.
Gran carnevale per
l’Hydros
Nuovo successo per la Hydros, unione di tre società di nuoto fra
cui l’Arca Oderzo. Il gruppo ha vinto a Viareggio (6-8 febbraio) la
Coppa Carnevale, gara giovanile a
squadre dove l’anno scorso il gruppo veneto fu secondo. Premio speciale per la miglior prestazione
femminile a Giulia Furlan dell’Arca Oderzo, di Ponte di Piave.
34
Domenica 15 febbraio 2004
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Ragazzo cerca lavoro come operaio in qualsiasi settore.
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0438-940371.
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18/30 anni, per villaggi, hotel,
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Periodo: 20/5-15/9 (rif. 16111).
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donna (rif. 16099).
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Piave cerca collaboratori per
vendita prodotti in esclusiva.
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esperienza (rif. 16098).
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informazioni; accompagnatore; animatore turistico (rif. 16042).
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femminile per lavori di promozione nel settore dell’editoria.
Zona di lavoro: Veneto (rif.
16041).
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nel settore pubblicità cerca apprendista stampatore digitale anche senza esperienza. Richiesta
minima conoscenza programmi
di Illustrator e Photoshop. Massimo 23enne (rif. 16040).
Cooperativa sociale cerca addetti all’assistenza con titolo riconosciuto (O.S.S.-O.T.A.O.A.-Dirigente di Comunità-Assistente Infantile-Tecnico dei Servizi Sociali) (rif. 16039).
Azienda di telecomunicazioni ricerca agenti con esperienza nel settore TLC per TV e
BL. Offresi: formazione, fisso mensile, provvigioni sul traffico, portafoglio clienti e incentivi. Preferibile provenienza da azienda
del settore (rif. 16038).
Agenzia di Field Marketing
seleziona personale con la qualifica di merchandiser per attività da svolgersi presso le profumerie della propria zona. Richiedesi: disponibilità a spostarsi, predisposizione ai contatti umani, auto propria, uso Pc, serietà (rif. 16037).
Studio di architettura cerca collaboratore con esperienza.
Zona Refrontolo (rif. 16036).
custode o altro. Disponibile a trasferimenti. Offresi anche come
autista. Ottime referenze, libero
da vincoli familiari. Tel. 3477251098 dopo le 17.30.
Signora 25enne, conoscenza lingue tedesco-inglese-ceco e slovacco, uso Pc (Word, Excel), con quinquennale esperienza come impiegata commerciale,
cerca lavoro. Tel. 340-5989211,
320-3116838.
Ragazza 21enne, diplomata tecnico della gestione aziendale, cerca lavoro come impiegata, segretaria, assistente alla poltrona in zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3498775167, 0438-940279.
Ragazza 23enne con esperienza cerca lavoro nel settore assicurativo. Tel. 380-2928672.
Ragazzo 23enne cerca lavoro come aiuto cuoco o operaio. Tel. 0438-59706.
Ragazza 20enne cerca lavoro come baby-sitter, assistenza anziani, ammalati o come operaia. Tel. 0438-940970, 3476227769.
Ragazza con esperienza
cerca lavoro come barista o cameriera in orario pomeridiano
(16-21 circa) in Vittorio Veneto
e limitrofi. Tel. 338-1471656,
347-7888012.
Ragazza 19enne con esperienza nel settore metalmeccanico cerca lavoro come operaia. Disponibile anche come
commessa o altro. Tel. 3479932360.
Ragazzo 21enne con esperienza come operaio cerca lavoro in qualsiasi settore. Tel. 3339830805.
Ragazza volenterosa cerca lavoro come operaia in qualsiasi settore tranne tessile e pulizie. Tel. 333-4693101.
Signore con esperienza
cerca lavoro come autista. Tel.
340-9274794.
Ragazza con esperienza
come barista e cameriera cerca
lavoro in Vittorio Veneto. Disponibile in orario pomeridiano (dopo le 12). Tel. 340-8194752.
Signora con esperienza
cerca lavoro di assistenza anziani, pulizie, collaboratrice domestica, lavapiatti, stiro in Vittorio
Veneto. Tel. 340-9274794.
Signora con esperienza come collaboratrice domestica cerca lavoro 1 mattina alla settimana in centro Vittorio Veneto.
Tel. 389-8197558.
Ragazza 26enne cerca lavoro come operaia generica. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel.
348-7248648.
Ragazzo 20enne automunito cerca lavoro come operaio
in qualsiasi settore. Zona: Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3494140437.
37enne italiano cerca lavoro a tempo pieno dal lunedì
al venerdì in qualsiasi settore, esclusa rappresentanza e vendita,
in zona Conegliano, Susegana e
limitrofi. Massima serietà. Valuta
anche offerte di lavoro fuori provincia TV se con vitto e alloggio. Tel. 339-7563900 o lasciare
messaggio.
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uffici tecnici o edili (frequentato master “esperto in bioarchitettura”): responsabile sicurezza
(anche per redigere piani sicurezza); responsabile qualità in azienda; responsabile produzione
aziendale. Tel. 328-6443253.
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si rende disponibile per lavori domestici 2 volte alla settimana, il
lunedì e il venerdì. Zona: Vittorio
Veneto e dintorni. Tel. 0438957024, 320-1566366.
Signore automunito offresi come autista patente B per
condurre bimbi a scuola o come
accompagnatore per piccole commissioni, spese, ecc. Disponibile
anche per assistere malati in ospedale. Tel. 339-8617543.
Signora cerca lavoro come pulizia uffici o collaboratrice domestica in Vittorio Veneto e
Conegliano. Tel. 338-5925564.
Signore con esperienza come operaio metalmeccanico, magazziniere, saldatore, con uso muletto cerca lavoro in zona Vittorio Veneto. Tel. 347-7312219.
Signore con esperienza
cerca lavoro come muratore o
manovale. Tel. 349-1753905.
Signora con esperienza nel
settore tessile cerca lavoro come
operaia in qualsiasi settore o come collaboratrice domestica o
pulizie uffici. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 338-4884160.
Signora con esperienza
cerca lavoro come cameriera, barista, addetta mensa, pulizie uffici, collaboratrice domestica. Tel.
0438-580083, 333-1821906.
Signora con esperienza nel
settore mobili cerca lavoro come operaia in qualsiasi settore.
Tel. 333-9301882.
Ragazzo 21enne cerca lavoro come programmatore web.
Conoscenze
informatiche:
Dreamweaver, Html e Photoshop.
Tel. 349-1467515.
Ragazzo con esperienza
cerca lavoro come elettricista o
operaio comune. Tel. 3478573158.
Saldatore filo tig elettrodo con esperienza cerca lavoro. Tel. 328-9624291.
Signora vittoriese con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica al mattino
in Vittorio Veneto. Tel. 3407849905.
Ragazza 21enne cerca lavoro come collaboratrice domestica, pulizie uffici, assistenza anziani, baby-sitter, cameriera, lavapiatti. Tel. 348-6992014.
Autista patente B-C-E ed
escavatorista/operatore macchine movimento terra, con pluriennale esperienza, cerca lavoro. Tel. 329-0080840.
Ragazza 31enne cerca impiego come disegnatore Cad 2D3D nella zona di Vittorio Veneto
o limitrofi. Tel. 340-9330428.
Signore cerca lavoro come idraulico, muratore, piastrellista in zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 349-2635740.
Signora cerca lavoro come assistenza anziani con esperienza pluriennale in zona Vittorio Veneto. Tel. 349-2635740.
Signora con esperienza
cerca lavoro come collaboratrice
domestica, pulizie uffici. Disponibile anche come operaia. Zona:
Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 329-8039474, 043859654.
Ragazza italiana 25enne
cerca lavoro come commessa, cameriera, centralinista sia part-time che full-time. Tel. 0438564192, 347-9462644.
Studente universitario
cerca lavoro serale come cameriere o banconiere. Buona espe-
rienza già maturata in pizzeria
e osteria. Valuta anche lavoro
part-time. Zona Vittorio Veneto.
Tel. 349-6963788.
Ragazzo, diplomato perito meccanico, con esperienze lavorative, conoscenza Pc, buon livello inglese, cerca lavoro nel settore come operaio specializzato
o disegnatore tecnico. Tel. 0438550653, 347-0037720.
Ragazzo con serietà ed esperienza cerca lavoro come
snackista. Tel. 329-5384842.
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nel settore metalmeccanico cerca lavoro come operaia in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel.
338-3191123.
Giovane signora cerca lavoro di assistenza anziani, babysitter, pulizie uffici, collaboratrice domestica. Zona Vittorio Veneto e San Giacomo. Tel. 3280097325 chiedere di Khadija.
Signora 38enne cerca lavoro come collaboratrice domestica, addetta alle pulizie, babysitter, lavapiatti, assistenza anziani, operaia. Tel. 347-8029068,
0438-553699.
Signore con esperienza
cerca lavoro come muratore e/o
maiolicaro. Zona: Conegliano, Vittorio Veneto e dintorni. Disponibile a trasferte in nord-centro Italia. Tel. 348-8929894.
Signore cerca lavoro come operaio in qualsiasi settore,
come aiuto cuoco, pulizie, magazziniere o altro. Tel. 3358267921.
Signora con 13 anni di esperienza, cerca lavoro come collaboratrice domestica, pulizia uffici, assistenza anziani. Tel. 3484006165.
Giovane signora cerca lavoro come operaia, commessa,
collaboratrice domestica, stiro,
addetta alle pulizie, in Vittorio Veneto e San Giacomo di Veglia. Tel.
349-5070751.
Ragazzo 24enne cerca lavoro come aiuto idraulico, aiuto
muratore, operaio o altro. Tel.
328-0235605, 329-4059916.
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come intonacatore cerca lavoro
nel settore. Disponibile anche come operaio, magazziniere o altro. Tel. 338-7552352.
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anche come operaio in qualsiasi settore. Tel. 0438-940970, 3476227769.
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e
L’AZiON
Lettere
& interventi
UN “PROBLEMA” O UNA RISORSA?
Pubblicità L’Azione,
proviamo a riflettere
D
a oltre trent’anni sono una promotrice de L’Azione e negli ultimi giorni ho raccolto diverse critiche di abbonati per la scelta di pubblicare sul
numero del 1º febbraio pubblicità di
banche che davano il benvenuto al
nuovo Vescovo. Ho cercato di spiegare, a chi protestava, che il giornale vive anche grazie alla pubblicità
ma non sono riuscita ad essere convincente. Mi è stato detto che non
era una pubblicità dignitosa e che le
banche si fanno belle con il Vescovo. Può provare lei a rispondere a
queste critiche?
Antonia Quaglio
Soligo
H
o visto che sul numero
de L’Azione del 1º febbraio è stato dedicato
ampio spazio alla venuta del nostro
nuovo Vescovo.
Non avrei mai pensato che questo importante avvenimento fosse
degenerato in una specie di mercato delle “vacche”, viste le numerose pubblicità che hanno reso così
volgare una cosa tanto importante.
Mario Pederiva
Colfosco
PASTORALE
La vigna del
Signore
ha bisogno
di tutti...
E
ro un poco triste l’anno scorso al termine
del corso per animatori di Grest, quello che la forania di Conegliano organizza ormai da
diversi anni ed estende a tutta
la diocesi. Il corso è andato
molto bene, volti e parole dei
ragazzi e degli educatori mi
confortavano in questo, mi pare che i partecipanti (circa 150)
abbiano vissuto un’esperienza
utile per il loro servizio e per
la loro crescita. Ma ero triste.
Il motivo stava nel constatare
che un’opportunità, rivelatasi
così preziosa, era stata ignorata da gran parte delle realtà
parrocchiali e da chi si occupa
I
l nuovo vescovo Giuseppe Zenti ha trovato una
grande folla di fedeli ad attenderlo al casello della A27 di Vittorio Sud, alla base della collina di Carpesica.
Sceso dall’auto, ha ammirato Vittorio che gli si distendeva davanti, e sul cielo azzurro si stagliavano il Visentin a sinistra e il massiccio del Cansiglio a destra. Il patriarca di Venezia Scola ha indicato a Zenti quelle montagne a lui care.
Il corteo delle macchine è
poi sfilato lungo via del Lavoro e via Cenedese fino in cattedrale.
Due osservazioni.
Il nostro giornale vive necessariamente anche di pubblicità (se non
ci fosse dovremmo chiudere) e la
pubblicità non è di per sé un fatto negativo. La raccolta della pubblicità
de L’Azione è stata appaltata, com’è
noto, all’Agenzia Cima di Conegliano. Da questo fatto derivano reciproci obblighi: il giornale ha l’obbligo di riservare gli spazi necessari alla pubblicità procacciata e l’Agenzia ha l’obbligo di essere attenta alla natura del settimanale e alla
sensibilità dei suoi lettori. Su questo ultimo punto a volte può nascere qualche diversità, tra le due parti, sul modo di valutare la natura e
lo stile delle inserzioni, come nel caso evidenziato dalle due lettere. In
genere dialogando si cerca di trovare una composizione. Per questo
abbiamo chiesto anche al titolare
dell’Agenzia di esprimere il suo punto di vista.
Gentile Direttore,
la ringraziamo per lo spazio che
ci concede.
Le aziende che hanno “partecipato” alla festa per l’arrivo del nuo-
di giovani. Ero tentato anche di
scrivere qualcosa delle mie
considerazioni su L’Azione.
Non triste, ma un po’ preoccupato lo sono stato anche
quando, parlando con qualche
collaboratore, qualche amico
e qualche prete, ci confidavamo l’esigenza di “fare qualcosa” per sostenere il lavoro degli oratori parrocchiali, mettendoli in rete. In modo particolare con gli amici di “Noi associazione” (nata e appoggiata dai vescovi proprio a questo
scopo) pensavamo alla necessità di muoverci su questo
campo ma… erano idee dallo
scarso seguito. Peccato – pensavo – specie perché in “Noi
associazione” ci sono persone
davvero capaci e volenterose.
Ora sono più sereno. Su
L’Azione del 1° febbraio ho trovato un articolo che parla di una sottocommissione della
commissione di pastorale giovanile della diocesi, nata proprio per questo. Era ora! Ce
VITTORIO
E il Vescovo
arrivò...in zona
industriale?
Ora proviamo a fare un balzo in avanti di un po’ di anni.
Immaginiamo che i progetti
sulla viabilità dell’attuale amministrazione vengano realizzati.
Balziamo in avanti fino alla
domenica di un anno lontano,
in cui il successore di Zenti en-
vo Vescovo sono attività locali che
contribuiscono alla crescita del
territorio offrendo servizi e posti
di lavoro; ad esempio le due banche, guarda caso, sono nate, un
secolo fa, da quel mondo cattolico della cooperazione che ha visto fiorire moltissime iniziative
tra cui L’Azione e gli altri settimanali cattolici; sono realtà ben
radicate nel territorio e, senza
scandali, aiutano la sua crescita economica, culturale, sociale (cfr
quanto destinano ad asili, chiese,
oratori, scuole, sport, eccetera).
L’Azione, come tutta la carta
stampata, vive di abbonamenti e
pubblicità; non ci sembra pertanto il caso di scandalizzarci.
Ringraziamo invece tutti gli inserzionisti, anche i più piccoli,
che con la loro presenza contribuiscono a mantenere l’abbonamento ad un costo contenuto.
Forse se è stato possibile dedicare tanto spazio all’arrivo del Vescovo è anche grazie alla pubblicità.
Anche con gli auguri al nuovo
Vescovo si può testimoniare “appartenenza” e stima per L’Azione.
Suvvia, cari cattolici, scandalizziamoci per cose realmente
gravi. Ma perché non facciamo
un dibattito su questi argomenti?
Distintamente.
n’era bisogno. Una sottocommissione per “oratori e Grest”,
se non ricordo male.
Ma – evidentemente sono
incontentabile – anche in quell’articolo c’è qualcosa che mi
ha rattristato.
Si parla del Grest “diocesano” dell’anno scorso. La diocesi non ha mai preso posizione su un Grest da proporre alle parrocchie; quell’indicazione era venuta da noi della commissione di Conegliano e, in
forania, è stato adottato dalla
maggioranza. Era il Grest di
“Noi associazione”.
Si dice che l’esperienza non
è stata positiva. Nella mia parrocchia e, a quanto ne so, in forania di Conegliano è stata una buona esperienza, tra l’altro con un momento di condivisione stupendo a Jesolo con
tanti altri Grest del Triveneto
(alcune diocesi, come Treviso, ne fanno uno proprio già
da anni).
Si dice che il Grest va pre-
trerà a Vittorio.
Ve lo immaginate che esce
dall’autostrada al casello di
Scomigo?
Esce dalla macchina, e respira a fondo la nuova aria vittoriese… proveniente dalla
piattaforma ecologica che dista pochi metri. Due cartelli attraggono ripetutamente la sua
attenzione: “tenere chiusi i finestrini delle auto” e “rallentare, uscita operai”. Davanti a
sé si distendono placidi i capannoni. E fa il suo ingresso in
città fra due ali di industrie.
Luigi Villanova
San Giacomo
Agenzia Cima sas
Giustino Cherubin
parato meglio. Il corso organizzato a giugno serviva anche
a questo. Alla preparazione fatta da “Noi associazione”, cui
diversi oratori della nostra diocesi sono associati, si può partecipare e la richiesta di rappresentanti dalla nostra diocesi è rimasta disattesa anche
quest’anno (perché si sta già
completando!).
Si parla di preparazione adeguata al Grest… ma non si
è parlato con la forania che, unica, ha questa esperienza da
molti anni (quest’anno, se non
erro, è partita anche quella di
Torre di Mosto) e nemmeno
si è coinvolta “Noi associazione” che ha questa finalità ed è
presente nel nostro territorio.
Si parla di Grest, su cui c’è
già qualcosa (sempre e tanto
migliorabile), e non si parla di
oratori, per cui si fa veramente poco!
Sono felice che sia arrivata
questa nuova sottocommissione, ma spero che non rimanga una di quelle cose che
non si sa da dove arrivano e
non si mette in dialogo con chi
è già presente.
don Paolo Cester
don Andrea Dal Cin
Abbiamo girato la lettera dei
due sacerdoti al responsabile
della Pastorale giovanile.
Nessuno si rattristi...
La vigna del buon Dio ha
bisogno dell’aiuto di tutti. E la
Pastorale giovanile diocesana,
che promuove e coordina l’esistente, gradisce, anzi auspica l’esperta collaborazione degli scriventi.
don Pierino Bortolini
Pastorale giovanile
Domenica 15 febbraio 2004
35
interventi
UN INCENERITORE INUTILE
A ODERZO?
L
o spettro di un inceneritore inutile per bruciare 400 tonnellate al giorno di rifiuti urbani
(ma che dopo poco molto probabilmente diventeranno in buona parte rifiuti speciali industriali) vaga per alcuni comuni del Trevigiano. In questi giorni una forza politica locale sta candidando Oderzo
come sede di un inceneritore, lo stesso è successo
a Vittorio Veneto, a Montebelluna con la vecchia amministrazione, e probabilmente altre amministrazioni stanno dialogando in sotterranea con i competenti uffici regionali.
C’è dietro a tutto questo una forte pressione delle associazioni degli industriali, come è stato detto
a chiare lettere dai relatori (tutti filo inceneritoristi:
Regione, Unindustria, Ordine degli ingegneri, eccetera) ad un convegno a Treviso venerdì 30 gennaio. Gli industriali che riciclano vergognosamente solo il 46% dei loro rifiuti e degli scarti di produzione, propongono di utilizzare la migliore tecnologia disponibile per gli inceneritori. Invece, in questa incalzante e irreversibile crisi strutturale dovuta a sovrappopolazione, penuria di energia e materie prime, dovrebbero agire sulla prevenzione e sulla riorganizzazione aziendale utilizzando la tecnologia più avanzata nei loro processi produttivi. In
questo modo potrebbero risparmiare energia e arrivare almeno al 70% di riciclo, come si sta già verificando nel recupero dei rifiuti urbani nella provincia.
I tre consorzi del Trevigiano con i loro risultati
eccellenti (il Priula è stato premiato quest’anno come primo consorzio riciclone d’Italia) e i loro metodi di raccolta tra i migliori d’Italia e d’Europa, stanno indicando la strada ai 15 bacini veneti (sul totale di 25) che non sono ancora al 50% di raccolta differenziata.
Il 50% di RD, indicato anche nel piano regionale
come obiettivo del Veneto per il 2003, di fatto rende inutile la costruzione dei quattro nuovi inceneritori pianificati (spesa base 480 miliardi di vecchie
lire) come è stato dimostrato più volte dal Wwf in
molte assemblee pubbliche nella Regione.
Quindi nessun inceneritore nuovo né entro la
Provincia né nel Veneto. Se in tutto il Veneto si raggiungesse il 60% di RD si dovrebbe chiudere uno
dei cinque inceneritori esistenti e se si arrivasse al
70% se ne dovrebbero chiudere due e più perché al
60/70% di RD si ridurrebbero anche le quantità di
rifiuti conferite dai cittadini.
Se a Oderzo (18 mila abitanti) la raccolta differenziata non funziona, gli amministratori potrebbero imparare rapidamente da decine di comuni vicini, ad esempio da Montebelluna (29 mila abitanti) che nel giro di sei mesi è arrivata quasi all’80%
di raccolta differenziata certificata.
È assurdo imporre al paesaggio e al territorio un
impianto degradante, vincolante e irreversibile come l’inceneritore, con ciminiere di cento metri a
strisce bianche e rosse, visibili da chilometri di distanza, un impianto che diffonde diossine e inquinanti sugli erbaggi e sulle culture vitivinicole. Un
impianto inutile che farà morire la raccolta differenziata in Provincia come è successo a Brescia e
altrove.
Le future generazioni non meritano questo per
l’indolenza e la miopia di un sistema istituzionale incapace di preparare un futuro sostenibile.
Come Wwf, con tutte le organizzazioni che lo vorranno, cercheremo di dimostrare anche a Oderzo
quanto il piano regionale sia in piena contraddizione fra obiettivi definiti e impianti inutili pianificati.
Il piano regionale e quelli provinciali per la gestione dei rifiuti urbani sono inoltre attualmente in
ritardo per l’approvazione. Per questo il Veneto rischia di essere sanzionato dalla Ue e di perdere i
fondi strutturali europei per l’ambiente, come citato anche dal S24O Nordest del 6 febbraio 2004.
Gianluigi Salvador
Referente energia e rifiuti Wwf Veneto
Potete inviare le vostre lettere al direttore
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8 - 31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438. 555437