CAMBIAMENTI DI STIME E DI PRINCIPI CONTABILI a
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CAMBIAMENTI DI STIME E DI PRINCIPI CONTABILI a
CAMBIAMENTI DI STIME E DI PRINCIPI CONTABILI a cura di Sergio Pellegrino e Giovanni Valcarenghi Uno dei postulati fondamentali in materia di circostanze, nella Nota integrativa il redattore redazione del bilancio, statuiti dall’art. 2423- del bilancio dovrà indicare le ragioni che bis c.c., è rappresentato dalla continuità di hanno determinato la necessità di derogare applicazione dei criteri di valutazione. alla Il legislatore, infatti, prevede al punto 6 del l’impatto che il cambiamento comporta a co. 1, che i criteri di valutazione utilizzati livello di situazione patrimoniale e finanziaria nella e di risultato economico. predisposizione del bilancio non regola generale, indicando anche possano essere modificati da un esercizio all’altro: l’esigenza che si intende tutelare è I cambiamenti di principi contabili quella della comparabilità dei bilanci, che In linea generale, il cambiamento di principio sarebbe irrimediabilmente contabile deve essere applicato retroatti- qualora i principi nell’appostazione delle compromessa contabili voci a utilizzati vamente, ossia il nuovo principio dovrà bilancio essere utilizzato anche con riferimento agli subissero variazioni con una certa frequenza. accadimenti È precedenti, come se esso fosse stato applicato opportuno, innanzitutto, chiarire il realizzatisi negli esercizi significato che assume l’accezione principi ab origine. contabili nell’ottica dell’OIC n. 29: con il Si dovrà invece ricorrere necessariamente termine principi contabili ci si intende riferire all’applicazione prospettica, ossia all’utilizzo ai criteri, alle procedure ed ai metodi di del nuovo principio contabile soltanto per le applicazione che stabiliscono i criteri di operazioni individuazione dei fatti da registrare, le dall’esercizio in cui si decide il cambiamento, modalità di contabilizzazione degli eventi di nel caso in cui non sia possibile determinarne gestione, i criteri di valutazione e quelli di l’effetto pregresso; sarà poi consentita, come esposizione dei valori in bilancio. possibilità alternativa alla regola generale, È bene sottolineare come i principi contabili l’applicazione prospettica laddove il nuovo utilizzati non siano tuttavia immodificabili: il principio contempli l’imputazione a Conto co. 2 del menzionato art. 2423-bis prevede, economico infatti, che i criteri di valutazione possano capitalizzati. essere variati al verificarsi di eventi che si Per quel che concerne la rappresentazione in connotino bilancio, gli effetti derivanti dal mutamento di come eccezionali. In queste che di si realizzano costi in a partire precedenza criteri di valutazione vanno rilevati a Conto dell’esercizio in cui avviene il cambiamento economico nell’ambito della classe E - con quello che vi sarebbe stato nel caso in cui Proventi e oneri straordinari. il nuovo principio fosse utilizzato da sempre: Un’indicazione in tal senso si ricava sia dalla così lettura del principio contabile OIC n. 12, che dell’esercizio tiene già conto del mutamento da quella del suo documento interpretativo, del criterio applicato. che Nel caso in cui invece il calcolo venga menziona fattispecie esplicitamente nell’esemplificare le questa diverse tipologie di componenti straordinari. facendo effettuato il alla risultato fine ordinario dell’esercizio, va confrontata la voce utili (perdite) portati a discosta nuovo, determinata utilizzando il nuovo pertanto da quella internazionale, nella quale principio contabile, con quella che vi sarebbe lo IAS 8 prevede che la variazione dei criteri stata continuando con il vecchio criterio: in contabili determini la rettifica del patrimonio questo caso l’effetto cumulativo ricomprende netto iniziale (senza quindi alcun impatto a sia l’effetto concretizzatosi negli esercizi livello di Conto economico). precedenti, che quello che vi sarebbe stato L’OIC giustifica questa difformità ritenendo nell’esercizio in cui è avvenuto tale metodologia contabile non in linea con la cambiamento qualora si fosse disposizione di cui all’art. 31 lett. f) della IV continuato senza alcuna modifica. direttiva, che stabilisce che “lo Stato patri- Il metodo che l’OIC n. 29 individua come moniale di apertura di un esercizio deve maggiormente corretto è quello di calcolare corrispondere allo Stato patrimoniale di chiusura l’effetto cumulativo all’inizio del periodo, dell’esercizio precedente”. rilevandolo da un punto di vista contabile La La prassi contabile normativa italiana civilistica si non fornisce nella parte indicazioni su come debba essere calcolato economico. l’effetto derivante dal cambiamento di un Infatti, principio contabile. verrebbe straordinaria seguendo il criterio considerato Conto alternativo, componente possibili straordinario che consistono nel calcolare dall’applicazione all’esercizio corrente del l’effetto cumulativo rispettivamente all’inizio nuovo principio, che invece deve essere o alla fine dell’esercizio. considerato come un provento o un onere n. alternative, 29 Determinando individua l’impatto all’inizio l’effetto invece due L’OIC anche del il derivante ordinario. dell’esercizio, l’effetto cumulativo si ricava Al fine di meglio comprendere le differenze confrontando il patrimonio netto iniziale esistenti tra i due metodi, ripercorriamo l’esempio numerico proposto dal principio Ipotizziamo che la società decida di adottare il OIC n. 29. metodo FIFO, in luogo del metodo LIFO Il caso è quello, invero più frequente nella utilizzato negli esercizi precedenti, e che pratica, della modifica del criterio di valuta- questi siano i valori che derivano dall’applica- ione delle rimanenze di magazzino. zione dei due criteri: rimanenze iniziali LIFO 800 rimanenze iniziali FIFO 1.100 rimanenze iniziali LIFO 1.000 rimanenze iniziali FIFO 1.400 delta 200 delta 300 Va computato l’effetto cumulativo sul rimanenze iniziali valutate con il metodo patrimonio netto iniziale che sarebbe derivato FIFO e con quello precedente, vale a dire il dall’applicazione LIFO. retroattiva del nuovo criterio contabile. Da un punto di vista contabile la scrittura che Nel caso di specie, l’effetto in questione è pari deve essere effettuata è la seguente: a 300, ossia alla differenza esistente fra le Variazioni rimanenze Le imposte straordinario nell’ambito afferenti dovranno della voce tale componente essere E.21 rilevate del Conto Proventi a 300 straordinari 300 1.100): tale importo è superiore di 400 rispetto al provento che si sarebbe rilevato continuando ad applicare il metodo LIFO economico, in qualità di imposte relative ad (200, ossia 1.000 – 800). esercizi precedenti. A livello di Nota integrativa va evidenziato economico l’effetto sul risultato ordinario dell’esercizio avremo un provento di 600, composto in del cambiamento, ossia l’impatto sul risultato parte (300) dal provento straordinario ed in dell’esercizio in corso realizzatosi a causa parte della mancata prosecuzione nell’applicare il Complessivamente, a dall’incremento Conto delle rimanenze valutate con il metodo FIFO (300, ossia 1.400 – metodo di precedenza. valutazione adottato in Nell’esempio considerato tale effetto è pari a da 100, importo ottenuto confrontando l’in- presupposti alla base della stessa. cremento delle rimanenze valutato con il Di conseguenza l’effettuazione di rettifiche metodo FIFO (300) e con il metodo LIFO nelle stime non va confusa con la correzione (200). di errori fatti in precedenza, né con il È poi raccomandata la redazione di una cambiamento di situazione economico-patrimoniale sintetica comportando pertanto pro-forma per evidenziare gli effetti derivanti componenti straordinari a livello di Conto dal economico. mutamento di principio contabile, parte dell’impresa di principi la valutare contabili, i non rilevazione di laddove essi abbiano una certa rilevanza o Gli effetti derivanti dal cambiamento di stima riguardino comunque una pluralità di voci. devono quindi essere evidenziati nell’ambito della voce di Conto economico correlata I cambiamenti di stime contabili all’elemento patrimoniale oggetto di stima: La formazione del bilancio è strettamente nel caso in cui, ad esempio, si vada a dipendente dalla stima delle varie poste, modificare la valutazione circa la solvibilità di stima che può riguardare le caratteristiche di un cliente e la conseguente esigibilità di un elementi presenti alla data di bilancio (ad credito, la rilevazione dovrà avvenire nella esempio componenti voce deputata ad accogliere le svalutazioni accessorie da computare nel costo d’acquisto dei crediti, ossia la voce 10.d del Conto di un bene), oppure dipendere da eventi economico. futuri (come nel caso della stima del valore Il cambiamento di stima può avere un realizzabile di un credito oppure della vita impatto utile di un cespite). oppure anche su quelli futuri. Il processo di stima è quindi momento La situazione più frequente nella pratica di fondamentale una modifica che dispiega il proprio effetto su l’attribuzione nella delle predisposizione del soltanto di esercizi è in corso, bilancio, ma deve essere soggetto a verifica una nel caso in cui le condizioni sulla base delle cambiamento della valutazione della vita utile quali la stima era stata effettuata siano di una immobilizzazione. mutate. Ipotizziamo il caso in cui un cespite del costo La rettifica di una stima può essere non di € 200.000, per il quale originariamente era soltanto conseguenza di nuovi eventi, ma stata stimata una vita utile di 20 anni, veda al semplicemente il frutto della disponibilità di quinto anno del processo di ammortamento nuove informazioni o di una migliore capacità pluralità sull’esercizio quello del ridotta l’aspettativa di utilizzo alla metà del periodo inizialmente previsto, ossia 10 anni: costo iniziale 200.000 ammortamento annuo (vita utile = 20 anni) 10.000 fondo ammortamento al quinto anno 50.000 valore residuo da ammortizzare 150.000 nuovo ammortamento annuo (vita utile = 10 anni) 30.000 La modifica della stima, che nel nostro intervento di modifica delle risultanze dei esempio si concretizza nella riduzione della bilanci degli esercizi precedenti, come se il vita utile da 20 a 10 anni, determina nuovo conseguenze soltanto sui bilanci d’esercizio utilizzato da “sempre”. successivi a quello in cui è avvenuto il Per questo motivo è quindi fondamentale cambiamento, mentre i bilanci formati sino a distinguere le situazioni in cui si realizza un quel alcun cambiamento di stima da quelle in cui il stima cambiamento riguarda i principi contabili momento mutamento: il non subiscono cambiamento di principio contabile fosse stato rappresenta infatti un momento “ordinario” adottati. nell’ambito del procedimento di formazione Normalmente una distinzione del genere non del bilancio d’esercizio. comporta particolari problemi, mentre in altre Da un punto di vista contabile, come detto, la situazioni non è altrettanto agevole: in questi variazione deve essere rilevata nell’ambito casi, della conseguenza diretta del cambiamento di voce corrispondente del Conto se il cambiamento di stima è economico: nel caso in esame, quindi, si principio tradurrà soltanto in un incremento della voce “isolare” i due effetti, l’impatto della rettifica B.10.b deve nei bilanci successivi, sino al contabile, essere nell’impossibilità contabilizzato di integralmente completamento della “nuova” vita utile del come un cambiamento di principio contabile. bene. Nel caso in cui i cambiamenti di stima In precedenza il incidano sulla possibilità di garantire la com- cambiamento di principi contabili rappresenti parabilità dei bilanci, nella Nota integrativa invece vanno motivate in maniera adeguata le una abbiamo fattispecie visto di come carattere “straordinario”, che necessita quindi un ragioni che hanno indotto ad effettuare la modifica, va indicato l’effetto che essa determina sul bilancio dell’esercizio in cui si realizza il cambiamento ed, infine, va stimata la relativa incidenza a livello fiscale.