Repellenti alternativi al rame nel controllo della Mosca delle olive in

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Repellenti alternativi al rame nel controllo della Mosca delle olive in
Repellenti alternativi al rame nel controllo della Mosca delle olive in
olivicoltura biologica.
Ferdinando Baldacchino
ENEA C.R. Trisaia - BAS-BIOTECAGRO, 75026 Rotondella (MT), Italy
[email protected]
Trattamenti con composti rameici hanno effetto repellente/antideponente nei confronti
della mosca delle olive, Bactrocera oleae (Gmelin). Tale effetto è sfruttato in olivicoltura
biologica per ridurre la dannosità di B. oleae ma tale strategia di difesa sovrapposta
all’uso anticrittogamico del rame, potrebbe avere nel lungo periodo un impatto negativo
sui microrganismi del suolo. Inoltre la normativa sull’agricoltura biologica fissa un
limite massimo di 6 kg/ha/anno di rame metallico apportato con i trattamenti. Quindi
essendo il rame l’unico mezzo utilizzato contro funghi e batteri è necessario disporre di
sostanze repellenti alternative per la difesa dalla mosca delle olive. Attualmente il solo
repellente alternativo al rame è il caolino.
Al fine di trovare altre sostanze alternative e meno costose del caolino, nel biennio 20052006, sono state eseguite prove di efficacia in oliveti biologici della Puglia (Canosa di
Puglia (BA) - Az. Cefalicchio) e della Basilicata (Bernalda (MT) - Az. Graziadei),
confrontando rame sotto forma di Poltiglia bordolese, Caolino, Idrato di calcio e
Testimone non trattato. L’idrato di calcio, è stato scelto sia perchè già utilizzato
nell’olivicoltura tradizionale per combattere la fumaggine con interventi invernali, sia
perché aveva mostrato un’azione contro B. oleae in prove preliminari. I dati
dell’infestazione sono stati sottoposti all’analisi ANOVA e le medie separate con il Test t
(LSD).
I risultati dell’infestazione del 2005 (anno con basso livello d’attacco) hanno evidenziato
come migliore sostanza il Caolino, mentre le tesi Poltiglia bordolese e Idrato di calcio
non si sono differenziate dal Testimone non trattato. Nella prova del 2006 (anno con
medio livello d’attacco) tutte le tesi trattate hanno avuto infestazione media (sull’intero
periodo di osservazione) inferiore al testimone. Per quest’ultimo l’infestazione è stata del
12,8% mente la tesi con Caolino ha registrato l’infestazione più bassa (3,7 %), simile è
stata l’infestazione tra la tesi Poltiglia bordolese (5,1 %) e Idrato di calcio (7,0 %).
L’analisi settimanale dell’infestazione ha evidenziato una simile efficacia delle tre
sostanze fino a 20 giorni dal trattamento; dopo tale data l’efficacia dell’idrato di calcio è
stata nulla.
A conclusione della prova si ritiene che l’idrato di calcio possa essere una alternativa al
rame ma la sua efficacia è limitata dalla minor persistenza d’azione. Inoltre ulteriori studi
sarebbero auspicabili per valutare l’influenza di tale sostanza sulla qualità delle
produzioni, sulla fisiologia della pianta e sull’entomofauna dell’olivo.