Diva e Donna - Capri Palace Hotel

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Diva e Donna - Capri Palace Hotel
La stilista di preziosi parla della sua Capri, ricordando l'ammirazione delle grandi dive per gli oggetti nati dalla passione
del papà orafo: «Nei nostri negozi sono passate
Jackie Kennedy, la Taylor
e la Callas». E le sue campanelle ora tintinnano alla
Casa Bianca
CAPRI - luglio
I
l gallo,
i faraglioni,
piazla
zetta, le campanelle: sono
i gioielli di Capri, quelli
inconfondibili di Chantecler,
che appaiono nell'isola come a
Cortina. Non ce signora chic
che non li indossi. Difficilmente uno solo, giacché la "chanteclerite" è una vera mania,
che dilaga in forma di sandalo gioiello, in catene con ciuffi
di ciondoli, in braccialetti con
svariate deliziose campanelle,
sottolineati da orecchini con il
principe ranocchio che domina l'aspetto vacanziero della
lucky lady. Si portano così alla caprese, con i pantaloni di
Jackie Kennedy, gli infradito
di Costanzo, i pigiama palazzo di Pucci.
Capri.
Maria Elena Aprea
stilista di
Chantecler,
il marchio
di famiglia
di gioielleria; dietro
di lei un ritratto di Liz
Taylor di Andy Warhol.
Le pietre preziose scatenano
la fantasia e l'estro creativo di
Maria Elena Aprea, stilista
del marchio di famiglia,signora svettante. Lei sfreccia sulle
Dolomiti in mezzo alle piste di
fondo, come nei vicoli di Capri come una vera scugnizza...
Solo che la sua cortesia e il suo
senso dell'ospitalità la celebrano ovunque come una musa
.
set
del saper vivere, quando con
sorridente freschezza ti invita
nei suoi negozi-salotto. Tra un
drink e una campanella di rubini, si presenta
jet
tutto il
I suoi cornetti sono un portafortuna indispensabile, che si
dispensa al più gradito invito.
E così si crea il mitico cerchio
(dei medaglioni...).
«Mi piace osare!», dice la signora mentre la immortalano
nel nostro servizio, con i caftani piu shockdi Roberto Cavalli e i completini super seducenti di Fisico.
Come nasce il marchio
Chantecler?
«Nel 1947 mio padre aprì a
Capri la prima boutique con
l'amico e gioielliere napoletano Pietro Capuano, soprannominato Chantecler per il suo
carattere eccentrico ed estroverso e per la sua fama di bon
vivant. L'estro creativo ela passionedi papà per le pietre preziose uniti alle doti istrioniche
di Chantecler resero il negozio una tappa obbligata del bel
mondo che frequentava la Capri degli Anni '50. Così nasce
il mito Chantecler».
Tu e i tuoi fratelli come avete sviluppato il mito?
«Io e i miei fratelli, quando papà
è mancato, ci siamo impegnati
a dare continuità e sviluppo al-
l'impresa che aveva avviato. Gabriele è alla guida della società,
Costanza si occupa della comunicazione eio della parte stilistica e delle boutiques».
Perché a Capri?
«I miei genitori sono capresi,
anche se mamma ha origini milanesi. Enon hannomai lasciato
Capri se non per viaggi di lavoro
o di piacere».
I tuoi sono gioielli molto fan-
tasiosi e porte-bonheur...
«Ogni gioiello che creo è destinato a una donna che saprà farlo "suo" e interpretarlo nel modo più personale possibile. I
miei gioielli nascono dalle mille
sensazioni che mi suscita la mia
amata isola: sono, quindi,gioielli colorati, magari con turchesi e
coralli tipici della nostra tradizione, che reinterpretano le for-
me chela natura ci offre.., e poi
stelle marine, i fiori dei lussureg-
gianti giardini capresi, i pesci dai
colori sgargianti e traslucidi allo stesso tempo, che infondono
una sensazione di gioia e freschezza al primo sguardo!»
Che sensazione ti danno le
pietre preziose?
pae
«Sono cresciuta
botega"
"a
pà mi ha trasmesso l'amore per
le pietre soprattutto quelle colorate».
Le tue preferite?
«Sono innamorata del rosso dei
rubini e dei coralli».
Che legame c'è tra gioielli e
moda?
«Gioielli e moda sono comple-
mentari: un bell'abito chiama un
bel gioiello e viceversa. Abbiamo
interpretato coni gioielli uno stile di vita e di vestire tipicamente caprese. I ciondoli Logo con
il gallo, la piazzetta, i faraglioni
o le nostre campanelle, preziosi
e gioiosi porte-bonheur, ma anche i nostri gioielli più preziosi
creati per donne di grande carattere, ironiche e che osano nel
gusto e nelle scelte».
E tu che gioielli indossi?
«Indosso sempre unacatena con
go, ormai da più di vent'anni».
Eigalli?
«Sono il nostro simbolo, dal
buffo soprannome all'epoca in
cui papà apri il primo negozio
a Capri... Fare un bagno sotto
casa di prima mattina nel mare limpido e quieto. Sdraiarsi
per qualche minuto su un arenile ancora deserto... È un rito
con il signor Capuano».
E le campanelle?
rassicurante e corroborante bere
che abbiamo per primi trasformato in gioiello».
ro si salutano con un "uè uè" che
con significato profondo per me
mi vuole bene».
«Capri e il suo mare sono parte di me stessa e li amo visceral-
campanelle e cornetti in corallo
di tutti i colori e turchesi. Ogni
tanto si aggiunge un ciondolo nuovo, magari semplice, ma
perché regalato in un momento
particolare e da una persona che
E i faraglioni, la piazzetta?
«Sono le immagini più cono-
sciute di Capri e vengono proposte nella nostra collezione Lo-
«Sono il portafortuna dell'isola,
il primo caffè in piazzetta dove
i capresi che si avviano al lavo-
Com'è il mare di Capri?
risuona nei vicoli. Ancora per
qualche ora l'isola è dei capresi,
niente».
poi poco alla volta la piazzetta e
i vicoli si animano eil brusio dei
turisti diventa la colonna sonora
Allora raccontami una giorna-
della giornata».
«Come è bello svegliarsi presto
«Sì, la vita è bella a Capri e...
ta vissuta da vera caprese.
La vita èbella a Capri!
dolce. I mitici Anni '50 sono più
che mai attuali. I bagni, gli alber-
ristoranti, l'"Anema e Core"
ghi, i
sono sempre il punto d'incontro
di un pubblico selezionatissimo
composto da imprenditori, gente
di spettacolo e cultura».
E chi sono i tuoi clienti più famosi?
«I clienti più famosi si ritrovano
ora come in passato nella nostra
boutique. La discrezione suggerisce di non fare nomi per il presentema, per il passato, una documentazione fotografica testimonia
nei nostri negozi l'ammirazione di
Jackie Kennedy, Ingrid Bergman,
Liz Taylor, Maria Callas per i nostri gioielli».
Il tuo rifugio?
«Inteso come luogo... non lo rive-
lo! Deve rimanere tale. Inteso in
senso metaforico il mio rifugio sono i miei affetti più cari».
Allora diciamo il luogo che preferisci dell'isola...
«Il Faro al tramonto, la grotta azzurra, il monte Solaro».
E il Capri Palace, la location del
nostro servizio con Tonino Cacace, il suo proprietario?
«Nutro grande stima e affetto per
Tonino: uomo di grande culturae
sensibilità artistica. Ci accomuna
un percorso di vita simile perché
entrambi ci siamo trovati ad assumerci le responsabilità dell'impresa di famiglia con il desiderio e
l'ambizionedi farlacrescere. Ci accomuna anche il grande amore per
la nostra isola e la sua bellezza che
si riflette nel nostro lavoro».
Per finire... dimmi:un diamante
è per sempre?
«Sì, e più che mai e meglio se di
bella caratura».
E il regalo a te più gradito?
«Una vacanza.., magari a
Capri!».
Nanà Bottazzi