ALLA RICERCA DEL PORTO DI FANO

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ALLA RICERCA DEL PORTO DI FANO
ALLA RICERCA DEL PORTO DI FANO (PU): IPOTESI DI IDENTIFICAZIONE DELLE
STRUTTURE PORTUALI DI EPOCA TARDOANTICA E ALTO MEDIEVALE SULLA
BASE DELLE FONTI STORICO-ARCHEOLOGICHE
Abstract
La costa fanese è caratterizzata da spiagge basse e sabbiose che hanno reso
difficile, dalle origini della città ad oggi, l’installazione di strutture portuali
adatte a garantire un adeguato sviluppo marittimo alla città costiera, posta
lungo la via consolare Flaminia. Le fonti storiche hanno sempre confermato
l’attività marittima della città, ma ne hanno anche evidenziato le difficoltà
strutturali a cui incorreva la cittadina costiera nel rendere adeguato il proprio
sviluppo marittimo. La ricerca si pone l’obiettivo di ricostruire, sulla base dei
dati storici ed archeologici, i diversi tentativi messi in atto dal centro marittimo,
per individuare il luogo più adatto a ricevere un porto e quindi le scelte
strutturali messe in atto per la sua realizzazione.
1
Figura 1. Pianta prospettica della città di Fano, Blavius Jr, 1663
Figura 2. Rappresentazione 3D del territorio di Fano,
Troiani F., Studio sui beni paesaggistici del Comune di Fano: Risultati della borsa di studio sulle pericolosità
geoambientali e sulla geoconservazione dei beni paesaggistici del Comune di Fano, 2005,
www.fondazionecarifano.it/StudioBeniPaesaggistici/
2
Figura 3. Schema ipotetico della distribuzione delle strutture portuali lungo la costa fanese.
Elaborazione da Volpe G., Matteo Nuti: architetto dei Malatesta, Venezia, 1989, p. 41; e carta di C. Meyer 1692,
Deli A., Fano del seicento, Fano, 1989, p. 235
--- mura romane
Mura malatestiane
1. Porto romano presso la concavità litoranea Alfieri 1976
2. Porto romano alla foce dell’antico alveo del torrente Arzilla Nolfi 1636, Vullo 1992
3
a)
3.
4.
5.
6.
Porto presso il monastero di S. Maria a Mare alla foce dell’Arzilla nel IX-XI secoli Codice Bavaro VII-X sec.
porto di X sec. presso quella che poi diverrà nel XIV sec. porta Marina, Amiani 1751
porto presso porta S. Spirito nel X sec. Frenquellucci 1997
porto presso la foce del fiume Metauro De’Grandi 1589, Pomponio Mela I sec. d.C.
porto di IX sec. presso l’area denominata rocca Amiani 1751
Fano è il primo centro urbano sulla costa media adriatica occidentale,
percorrendo la Flaminia. La costa é bassa e sabbiosa, e il fiume Metauro e il
torrente Arzilla delimitano la città e con il loro apporto detritico, provocano
continui insabbiamenti agli invasi portuali.
Questo lavoro analizza anche le aree di approdo di epoca imperiale che in parte
si mantennero anche in epoca tardoantica. In epoca romana vengono
identificate 3 aree di attracco: secondo Alfieri, è presente una concavità
litoranea presso la porta (di S. Giorgio testimoniata fino al XII sec.) simmetrica
all’ Arco di Augusto, accesso alla città dalla Flaminia1. Pomponio Mela nel I sec.
d.C., descrivendo il suo viaggio, parla di un luogo di attracco alla foce del fiume
Metauro2. Anche l’ingegnere Guglielmo dè Grandi, addetto alla realizzazione
del nuovo porto nel 1589, nei suoi disegni progettuali, individua delle “vestigia
del porto antico” presso la foce del fiume3. Nolfi invece, parla di antiche
strutture portuali ancora visibili presso la rocca malatestiana, emerse durante i
lavori per la costruzione della Darsena Borghese nel 1613, come rileva anche
Nigosanti4. La presenza di una tomba di II sec. d.C. in via Filzi (area della
Darsena Borghese) dimostra però che in tale periodo l’alveo del torrente si era
spostato più a nord5.
Amiani narra che nel III-IV sec. d.C., si mantennero le strutture portuali romane
ma, a causa delle continue guerre, ne fu necessario il restauro6. Si pensa che
l’intervento avesse carattere strutturale. Si ristrutturarono anche le mura lato
1
Alfieri N., Per la topografia storica di Fanum Fortunae, in Rivista Storica dell’Antichità, IV-VII, 1976-77, pp.
162-163; Amiani P.M., Memorie istoriche della città di Fano, ms Biblioteca Federiciana, 1751, vol. I,
p.119
2
3
Pomponio Mela, De Chorographia, LLT, Frick C. ed., 1880, 2, 64, p. 42
Guglielmo de’ Grandi, progetto per un porto alla foce del Metauro, 1589, Biblioteca Federiciana, Disegni, B3 -
1
4
Nigosanti P., Compendio historico della città di Fano, Fano, ristampa anastatica 1982, c. 135v; Nolfi V., Delle
notitie historiche sopra la fondazione, varietà de’ governi e successi memorabili della città di Fano, Biblioteca
Federiciana, sez. I, mss Federici, 80, 1636 pp.87-89
5
Vullo N., Il popolamento di età romana nel territorio fanestre, in Milesi F., Fano romana, Fano 1992, pp. 402406, scheda n.14
6
Amiani, vol. I, p. 43
4
mare che inglobarono la spiaggia. Questo provoca una diversa localizzazione
delle aree di attracco all’estremo nord o sud della città7.
Amiani riferisce che l’esarca nel 687 fa erigere una torre “nel Lido del mare”
come zona di vedetta, e indica la costruzione di una rocca nel 727, forse nella
stessa posizione della successiva rocca malatestiana, a difesa del sottostante
porto8.
Nel 834 viene consacrata la chiesa di S. Maria a Mare, alla foce del torrente
Arzilla, di proprietà di S. Maria in Porto di Ravenna. Ipotizzando la presenza di
un approdo all’Arzilla, si garantirebbe un facile invio delle decime a Ravenna. Il
Codice Bavaro segnala il trasporto via mare dei pagamenti degli enfiteuti del
territorio fanese, forse riferendosi a questo monastero e all’antistante
approdo9.
Amiani, nell’anno 962 indica la presenza del porto all’altezza di porta Marina
(XIV sec.), nell’angolo sud della città. Per questo periodo Giovanni Diacono
documenta i contatti con Venezia, mostrando la presenza di un porto adatto al
commercio internazionale10.
Nel X sec. viene aperta porta S. Spirito, lungo le mura lato mare a causa dello
spostamento del centro di potere cittadino, creando un nuovo accesso alla
spiaggia e all’approdo11.
Concludendo si può affermare che la città di Fano, tentando di adattarsi ai
cambiamenti della costa, realizzò più strutture portuali in diverse aree, forse
con funzione e destinazione differenti.
7
Lilli M., Il porto-approdo fanestre durante l’antichità: approfondimento sulle conoscenze, in Nuovi studi fanesi,
Fano, 1995, pp. 7-52
8
Amiani, I, p. 72-77
9
Giardini C., La chiesa di Santa Maria a Mare in Fano, Fano, 2009; Battistelli F., Patrignani G. L., Il tempo e la
pietra, Fano, 2010, K 01, p. 352; Rabotti G., Breviarium Ecclesiae Ravennatis (Codice Bavaro), secoli VII-X,
Roma, 1985, appendice III, n. 20, anno 1052-1072
10
Amiani, I, p.119; Iohannes Diaconus, Chronicon Venetum, eMGH, SS 7, p. 24
11
Frenquellucci M., Le mura di Fano medievale tra città e territorio, in Milesi F., Fano medievale, Fano, 1997,
pp. 71-80
5