RELAzIONE D`ESERCIZIO 2012 - kinderhilfe
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RELAzIONE D`ESERCIZIO 2012 - kinderhilfe
RELAzIONE D‘ESERCIZIO 2012 Sommario Editoriale Michael Schweiger, presidente . . .............................. 3 Relazioni 2012 Operare insieme per un futuro certo Aiuto Bambini Betlemme mostra di avere le carte in regola. Anna Beck, direttrice amministrativa ..................... 4 Grandi passi avanti Il Caritas Baby Hospital come centro medico di riferimento, antesignano e radicato nel territorio. Dott.ssa Hiyam Marzouqa .................................... 8 I 60 anni del Caritas Baby Hospital - i 100 anni di padre Ernst Schnydrig Nel 2012 Aiuto Bambini Betlemme ha festeggiato con somma gratitudine due anniversari in una sola volta. Issa Bandak, CEO Caritas Baby Hospital ................ 14 Verso nuove eccellenze Intervento ai festeggiamenti per i 60 anni del Caritas Baby Hospital. Dott. Hani Abdeen, Ministro della Sanità palestinese ....................................... 18 Terapia intensiva pediatrica per salvare vite Nuove sfide da vincere grazie al Reparto di Terapia intensiva e Neurologia pediatrica. Suor Erika Nobs, responsabile del Settore infiermieristico .................................... 20 Per consentire anche agli altri di aiutare Il sostegno ai progetti e la cooperazione rafforzano la rete degli aiuti. Regula Hafner, membro della Commissione Progetti .................................. 22 STATISTICHE 2012 Indici di bilancio Caritas Baby Hospital ............................................ 26 Entrate/Uscite .. .................................................... 28 Conto economico ................................................. 30 Bilancio .............................................................. 32 Conto dei flussi di cassa .. ...................................... 34 Variazioni di capitale dell’organizzazione .. ................. 36 Rapporto dell’organo di controllo .. ........................... 37 Colophon ............................................................ 37 Soci e Direttivo .................................................... 38 Indirizzi .. ............................................................. 38 relazione D‘ESERCIzIO Editoriale Care amiche e cari amici di Aiuto Bambini Betlemme Padre Michael Schweiger, presidente Quando oggi parliamo di miracoli, ci riferiamo per lo più ad eventi nei quali abbiamo visto, in qualche modo, la mano di Dio. In questo senso, quando guardo a quello che è stato fatto l’anno scorso, vedo molti miracoli. Nel 2012 abbiamo curato al Caritas Baby Hospital quasi 35 000 piccoli pazienti. Un numero mai raggiunto prima. Dietro a ciascun contributo c’è una persona legata alle famiglie di Betlemme che versano in stato di bisogno e cercano giustizia. E il legame è così forte che spinge a rinunciare a qualche nostra abitudine. Così tanti gesti di amore verso il prossimo sono un dono particolare. Anche la fedeltà e la solidarietà che ci hanno dimostrato le nostre benefattrici e i nostri benefattori non sono scontate. Nel 2012 abbiamo festeggiato i 60 anni del Caritas Baby Hospital e il Centenario della nascita del suo fondatore, Padre Ernst Schnydrig. Per tutti questi anni, come, del resto, anche oggi, Aiuto Bambini Betlemme è stata sostenuta dall’azione di tante persone di buona volontà. Per me, questa feconda collaborazione ha qualcosa di miracoloso, è un contributo assolutamente concreto alla crescita del regno di Dio sulla terra. Ed è per questo che dico a tutti voi: GRAZIE. 2|3 Anna Beck, direttrice amministrativa Operare insieme per un futuro certo Aiuto Bambini Betlemme dimostra di avere le carte in regola. Alcuni anni fa Aiuto Bambini Betlemme ha preso iniziative importanti per il futuro dell’organizzazione. Le attività a cui ci siamo dedicati più intensamente, anche perché c’erano in ballo 7,3 milioni di franchi di investimenti, sono state la ristrutturazione e l’ampliamento del Caritas Baby Hospital. Nel dicembre 2010 abbiamo inaugurato ufficialmente i nuovi locali del poliambulatorio. Abbiamo aspettato, con trepidazione, i primi risultati concreti di tali interventi. Nel 2011 ha iniziato a funzionare la maggior parte dei servizi del Caritas Baby Hospital creati ex novo o rivisitati. Sono stati poi consolidati nuovi processi. Il controlling interno ci ha dato immediatamente segnali chiari, confermando che i progetti avviati si stavano muovendo nella giusta direzione. Ma è solo con la relazione d’esercizio 2012 che possiamo far conoscere i frutti del nostro lavoro anche all’esterno. Il poliambulatorio, nucleo del cambiamento interno al Caritas Baby Hospital, nel 2012 ha fatto registrare un numero record di piccoli pazienti curati. L’anno scorso, infatti, ben 30 563 bambini hanno potuto usufruire di tale servizio. Se poi a questo numero aggiungiamo anche quello dei pazienti ricoverati, arriviamo a un numero complessivo di 34 689 bambini che hanno beneficiato della nostra presenza. Da un lato non posso che rallegrarmi per i traguardi raggiunti, ma dall’altro non posso non considerarli motivo di preoccupazione, poiché questo nuovo aumento di pazienti lascia intravvedere un quadro non proprio roseo delle condizioni sanitarie dei bambini, che senza di noi sarebbero privi di qualsiasi assistenza medica. La Palestina, in questo senso, è ben lontana da qualsiasi situazione di stabilità o normalità. Il Caritas Baby Hospital rimarrà ancora per molto una struttura irrinunciabile che consentirà a tanti bambini di avviarsi alla vita in condizioni di giustizia e salute. Aiuto Bambini Betlemme è ben strutturata così da poter svolgere il proprio lavoro in modo efficace e mirato. relazione D‘ESERCIzIO Nelle varie Commissioni, collaboratori, consulenti esterni e consiglieri del Direttivo, tutti a titolo di volontariato, si scambiano opinioni ed esperienze, per trovare insieme soluzioni alle varie problematiche. Questi team internazionali, composti da esperti provenienti da vari ambiti, nel 2012 hanno elaborato valide proposte per il Direttivo, dimostrando di essere un motore forte e ben oliato, in grado di dare ulteriori impulsi allo sviluppo dell’Associazione. Un lavoro di squadra che è indispensabile quanto una amministrazione efficiente. Per Aiuto Bambini Betlemme, anche nel 2012, la percentuale dei costi amministrativi è stata soltanto del 12 per cento. Quello che facciamo è cercare di mantenere tali spese al livello più basso possibile, in modo da avere ancora maggiori risorse da impiegare a favore di Betlemme e della Regione. La raccolta fondi penalizzata dagli effetti della crisi finanziaria La crisi finanziaria che ha colpito l’Europa ha creato difficoltà anche ad Aiuto Bambini Betlemme. Nella nostra attività quotidiana, a risentire maggiormente è stato il Fundraising. Alla luce dell’incertezza generale e dell’atmosfera di crisi non è stato facile trovare modi sempre nuovi volti a motivare le nostre benefattrici e i nostri benefattori. E ancora più Il Caritas Baby Hospital: punto di riferimento per madri e bambini ammalati. 4|5 difficile è stato conquistare nuovi sostenitori e convincerli della necessità e dell’importanza del nostro lavoro a Betlemme. Queste potrebbero essere state le ragioni principali per cui non siamo riusciti a centrare l’obiettivo che ci eravamo proposti, e cioè aumentare significativamente le donazioni di Aiuto Bambini Betlemme. Ma gli sforzi compiuti non sono stati inutili, visto che siamo pur sempre riusciti a mantenere le entrate su livelli praticamente stabili, e questo nonostante la situazione generale decisamente sfavorevole. Un’analisi dello "zoccolo duro" dei nostri donatori ha mostrato chiaramente che la struttura del gruppo dei fedelissimi non ha subìto cambiamenti critici. Solamente il comportamento dei nostri benefattori nel 2012 è stato improntato ad una maggior prudenza. Questo ci lascia ben sperare per il futuro. Dal rendiconto annuale emerge che anche quest’anno è stato possibile impiegare il patrimonio vincolato di Aiuto Bambini Betlemme per obiettivi ben precisi. Dal capitale dell’Organizzazione "Costruzione, Manutenzione, Ristrutturazione Caritas Baby Hospital" sono stati prelevati 790 000 franchi andati a finanziare i costi di ristrutturazione e manutenzione. Questi gravano sul conto economico del 2012 per un ammontare di circa 1,9 milioni di franchi. Dal "Fondo catastrofi" è arrivato il sostegno per progetti a favore di madri e bambini della Regione. I conti sulla modifica del capitale (cfr. pag. 36) forniscono indicazioni dettagliate sull’impiego del patrimonio vincolato. Poiché l’attività di raccolta fondi per il futuro di Aiuto Bambini Betlemme sta assumendo un’importanza crescente, nell’anno passato abbiamo deciso di integrare maggiormente questo settore nella sede operativa. In questo modo si è assicurata una maggiore continuità nei rapporti con i gruppi di riferimento per noi importanti. Così anche l’adozione di iniziative congiunte con le sedi operative di Italia, Germania, Austria e Gran Bretagna può essere organizzata in modo ancora più efficace attraverso un interlocutore che rimane sempre lo stesso. Lo scambio creativo di questi attori nell’attività di raccolta fondi ha portato a risultati positivi anche nel 2012. Un esempio su tutti: il nuovo khb-stick. Questa chiavetta USB è una raccolta di materiali da utilizzare per lavorare con bambini e ragazzi. Catechisti, animatori di gruppi e insegnanti vi trovano documenti fotocopiati, fogli di lavoro, gallerie fotografiche e video che servono ad avvicinare questo pubblico giovane alla vita delle popolazioni di Betlemme e della Terra Santa. I primi feedback positivi sulla "chiavetta KHB", reperibile in Svizzera, Germania e Austria, ci fanno capire quanto sia importante portare la nostra causa anche a conoscenza delle giovani generazioni. relazione D‘ESERCIzIO Un esempio per il sistema sanitario palestinese Per meglio integrare le esperienze e le competenze del Caritas Baby Hospital nel sistema sanitario palestinese, anche negli scorsi anni Aiuto Bambini Betlemme ha mantenuto i contatti con il Ministero della Salute palestinese, con il quale ha siglato una dichiarazione congiunta, nella quale viene sottolineata ufficialmente l’importanza del Caritas Baby Hospital per la Regione e per tutto il sistema sanitario palestinese. Anche la presenza del Ministro della Salute palestinese, Hani Abdeen, ai festeggiamenti per il 60° della fondazione dell’Ospedale è stato un segno di rispetto e di riconoscimento per quanto facciamo. Ma l’intreccio delle nostre azioni non si attua solamente a livello politico. Nel 2012 il Caritas Baby Hospital ha nuovamente cooperato a livello strettamente pratico con altre strutture della Regione, e non solo di parte palestinese. Ad esempio, i medici e le infermiere della nostra struttura hanno sempre la possibilità di frequentare le cliniche israeliane in qualità di uditori. E proprio questo scambio "oltre il muro", non sempre facile per chi lo compie, è sicuramente un passo importante. Ne va della comprensione reciproca finalizzata a trovare la migliore cura per i bambini e a promuovere il rispetto dell’altro. L’anno scorso il Caritas Baby Hospital, con tutti i suoi dipendenti, Aiuto Bambini Betlemme, ma anche le nostre benefattrici e i nostri benefattori, hanno svolto un lavoro eccellente. Insieme siamo riusciti a dare all’ospedale la forza di salvare tante piccole vite. Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato con il cuore e con i fatti e auspico che non vengano meno a questo impegno nemmeno negli anni futuri ma che continuino a rimanere a fianco delle famiglie di Betlemme. 6|7 Dott.ssa Hiyam Marzouqa, primario Grandi passi avanti Il Caritas Baby Hospital come centro medico di riferimento, antesignano e radicato nel territorio. Anche nel 2012 il Caritas Baby Hospital è stato il principale punto di riferimento per le madri con figli malati. Da oltre 60 anni il nostro complesso rappresenta, per le famiglie della Regione, un partner affidabile e un "faro" per il sistema sanitario palestinese in via di realizzazione. Nell’anno passato abbiamo intensificato ancora i rapporti che ci legano ad altre strutture sanitarie di quei luoghi. Perno e fulcro di questa collaborazione è stato il poliambulatorio con i suoi servizi specialistici, che ci ha permesso di migliorare diagnosi e trattamenti di malattie per le quali finora, in Palestina, gli aiuti erano stati insufficienti o di difficile accesso. L’anno scorso, i nostri specialisti avevano visitato e curato ambulatorialmente 3 172 bambini. C’è da dire che un paziente su dieci ha potuto avvalersi delle cure di uno specialista. Nella maggior parte dei casi si è trattato di malattie polmonari, neurologiche e ortopediche, seguite immediatamente da malattie otorinolaringoiatriche, del ricambio, da quelle cardiache e oftalmiche. Sono molto lieta di poter annunciare che dal settembre 2012 si è aggiunto alla nostra équipe anche un gastroenterologo. La qualità di queste visite specialistiche ha contribuito a far aumentare la considerazione di cui godiamo nella Regione. Sempre più spesso i medici raccomandano di rivolgersi a questo servizio del Caritas Baby Hospital per avere una diagnosi accurata. Si rivolgono a noi anche famiglie che stanno abbastanza bene economicamente e che potrebbero permettersi le terapie in una clinica israeliana. Siamo lieti che tra i nostri "utenti" vi siano anche loro, perché fanno diventare il nostro ospedale un elemento fondante di un sistema sanitario che intende garantire autonomamente alla sua popolazione l’assistenza medica. relazione D‘ESERCIzIO La diagnostica come elemento fondante per il successo delle terapie Un altro elemento molto utile al nostro lavoro è una buona diagnostica. Quanto più possiamo individuare con precisione una malattia, tanto più siamo in grado di iniziare subito un trattamento mirato e di somministrare terapie adeguate. Già da alcuni anni disponiamo di attrezzature tecniche all’avanguardia e possiamo approfittare del fatto che sono sempre più numerosi i medici che hanno esperienza nei campi dell’imaging a ultrasuoni, delle ecografie, delle eco-cardiografie e degli elettroencefalogrammi (EEG). Favoriamo questi sviluppi attraverso corsi di perfezionamento in Europa e lo scambio di esperienze fra i medici del Caritas Baby Hospital. E, last but not least, l’elevata qualità della diagnostica è anche dovuta all’eccellenza del nostro laboratorio, uno dei migliori della Palestina, noto addirittura in Israele per i risultati che è in grado di ottenere. Ora abbiamo gli strumenti per individuare in laboratorio praticamente quasi tutti gli agenti patogeni, un aiuto prezioso per noi medici. È per questo che siamo particolarmente lieti di comunicarvi che tre operatori del nostro laboratorio sono anche stati insigniti di un prestigioso riconoscimento internazionale per la loro attività. Un obiettivo importante della formazione e dell’aggiornamento è stata la preparazione del personale per il Reparto di Terapia intensiva, che sarà adiacente al Reparto di Neonatologia. Per addestrare il personale medico-sanitario a raccogliere le nuove sfide, già nel 2011 avevamo sottoscritto un accordo di cooperazione con l’ospedale Gaslini di Genova. Nel 2012 La formazione e il perfezionamento sono di fondamentale importanza in tutti i settori. 8|9 abbiamo raccolto i primi frutti di questa cooperazione: infermieri e assistenti sanitari si sono recati in Italia per l’aggiornamento, in modo da essere pronti a operare in nuovi e complessi settori della medicina. I nostri medici hanno potuto trarre profitto anche dal loro soggiorno a Padova. Una città italiana che è da sempre profondamente legata al Caritas Baby Hospital; vi si trova infatti la casa madre delle Suore Elisabettine, che prestano la loro opera a Betlemme fin dagli anni ’70. Alcuni nostri medici hanno potuto osservare da vicino lo svolgimento del lavoro in un’unità pediatrica di terapia intensiva della Cinica Universitaria locale. Ora siamo preparati al meglio per far funzionare PICU e Reparto di Neonatologia insieme. Conoscenze preziose anche per altri Il nostro programma di formazione continua prevede la trasmissione delle conoscenze acquisite ad altre strutture. Nel 2012 abbiamo ospitato un gran numero di medici e operatori sanitari, i quali, avendoci accompagnato nel nostro lavoro quotidiano, hanno maturato notevoli esperienze che potranno ora mettere in pratica nelle strutture di provenienza al servizio di bambini e madri. Nel settore della formazione di medici pediatri siamo riusciti ad ottenere che la metà del periodo di formazione necessario per la specializzazione possa essere seguita qui al Caritas Baby Hospital. "Il riso fa buon sangue, anzi è una buona medicina". E noi abbiamo dato concretezza a un adagio popolare: già da anni ci avvaliamo di un gruppo di clown costituito da nostri collaboratori. I clown visitano i piccoli ammalati ricoverati in ospedale, regalando loro conforto e gioia. Le nostre esperienze con la clownterapia sono decisamente positive. Insieme con i dream doctors delle cliniche israeliane, un gruppo di collaboratori impegnati del Caritas Baby Hospital si è perfezionato in musicoterapia. Sono persone che presentano gli strumenti musicali ai bambini come se si trattasse di un gioco; in questo modo si favorisce la loro guarigione con l’ausilio di toni gradevoli. Le possibilità di impiego di questa terapia sono molteplici. Ad esempio, quando un bambino combatte contro un’infezione, il sonno è davvero ristoratore e gli consente di rimettersi in forze. La musica è in grado di rilassare i piccoli pazienti e di farli addormentare molto più facilmente. Cantare e fare musica insieme è un ottimo antidoto contro tristezza, paura e nostalgia di casa. La musica rende i bambini più forti. relazione D‘ESERCIzIO Impegno sociale in tutta la Regione Le assistenti sociali del Caritas Baby Hospital lavorano a stretto contatto di gomito con il personale sanitario dei reparti. Accompagnano medici e infermiere nel quotidiano giro di visite per essere vicine ai bambini, ma soprattutto, alle madri. Sono disponibili al dialogo e a prestare il proprio aiuto, quando vedono che una mamma non ce Nel 2012 oltre 30 000 bambini sono stati curati nel poliambulatorio. 10|11 la fa più a sopportare il peso della sua situazione esistenziale. Insieme cercano soluzioni e sviluppano programmi d’azione. E qui il collegamento ad altri servizi e istituzioni sociali è fondamentale. Volevo citare, a titolo di esempio, la cooperazione con le organizzazioni di aiuto ai disabili "Lifegate" e "Daughters of Charity Society". Insieme a questi partner, le nostre assistenti sociali hanno potuto salvare Dunja. La ragazzina, tredici anni, è affetta dalla patologia della "spina bifida", una grave malformazione congenita della spina dorsale e del midollo spinale. Alcune parti del midollo spinale e i nervi si saldano fra loro, dando luogo alla formazione di protuberanze. Se la malattia viene diagnosticata mentre il feto è ancora in grembo alla madre, si può dare un po’ di sollievo al neonato sottoponendolo ad un intervento chirurgico entro le prime 48 ore di vita. Ma Per poter dare la migliore assistenza a ciascun bambino. Aiuto Bambini Betlemme collabora strettamente con altre istituzioni. Dunja non ha avuto questa fortuna. Nella società palestinese, avere un figlio disabile è ancora oggi motivo di vergogna, e quindi Dunja non è stata realmente accettata dalla sua famiglia. Fin da neonata è stata separata dai suoi fratelli, e la famiglia ne attendeva la morte. Ma la voglia di vivere della bambina ha avuto il sopravvento e Dunja ce l’ha fatta. La sua famiglia, però, continuava a rifiutarla. Grazie al coraggioso sostegno dei collaboratori del "Lifegate Center" e della "Daughters of Charity Society" abbiamo potuto accoglierla al Caritas Baby Ho- relazione D‘ESERCIzIO spital nel 2012. Lì la piccola ha ricevuto cure mediche e si è stabilizzata. Ora troverà una casa nuova presso i nostri partner. In queste strutture incontrerà persone nella sua stessa situazione e assistenti che le spiegheranno finalmente cosa significa famiglia e affetto. L’assistenza medica viene sostenuta dal Caritas Baby Hospital. Il destino dei bambini e delle madri che arrivano da noi coinvolge tutti al Caritas Baby Hospital. E noi siamo felici di poter star loro accanto in maniera così completa. 12|13 Da noi i pazienti e le loro famiglie scoprono un’oasi, dove non solo possono curarsi, ma anche trovare un po’ di pace e sperimentare la considerazione e il rispetto a cui tutti gli uomini hanno diritto. Questo è il contributo che noi diamo affinché questa terra, sacra a tutti i figli di Abramo, possa diventare un Paese felice e benedetto da Dio – come ebbe a dire in un’occasione il nostro Padre fondatore Ernst Schnydrig. Un contributo reso possibile dalla solidarietà concreta di molte benefattrici e molti benefattori. Issa Bandak, CEO del Caritas Baby Hospital I 60 anni del Caritas Baby Hospital – i 100 anni di padre Ernst Schnydrig el 2012 Aiuto Bambini Betlemme ha festeggiato con somma gratitudine due N anniversari in una sola volta. Il Caritas Baby Hospital è nato nel 1952 dalla collaborazione fra la cittadina svizzera Hedwig Vetter e il medico palestinese Dott. Antoine Dabdoub, sostenuti con coraggio da padre Ernst Schnydrig, un sacerdote svizzero del canton Vallese. Ciascuna di queste tre persone possedeva le capacità e i talenti necessari a dar vita a quest’opera unica nel suo genere. Tuttavia, nessuno ha segnato in modo così profondo e duraturo il destino di tale iniziativa come padre Ernst Schnydrig. Per questo motivo, il 2012 è stato per Aiuto Bambini Betlemme e per il Caritas Baby Hospital un anno assolutamente straordinario. Si sono festeggiati due anniversari: i 60 anni del Caritas Baby Hospital e i 100 anni della nascita di padre Ernst Schnydrig. Il clou dalla celebrazioni è stata la grande festa tenutasi a Betlemme in occasione della quale autorità religiose e politiche hanno reso omaggio all’operato delle molte don- ne e dei molti uomini che hanno contribuito a mantenere in vita questa istituzione. Il destino dei bambini ha fatto scattare subito un qualcosa in padre Ernst Schnydrig, spingendolo a prodigarsi con la massima dedizione alla loro causa. Fra le sue prime grandi iniziative annoveriamo l’aiuto dato ai bambini nella Germania del dopoguerra. Nei piccoli padre Schnydrig vedeva, come nella Parabola del Buon Samaritano, il suo prossimo, vittima innocente di ruberie e sfruttamento. Già all’epoca il sacerdote vallesano non chiedeva di che nazionalità o di che orientamento politico fossero coloro che avevano causato tanto dolore. Non stava a chiedersi di chi fosse la colpa, ma interveniva con energia per trovare soluzioni concrete. Voleva lenire, con i mezzi di cui disponeva, le sofferenze dei bambini, l’anello più debole relazione D‘ESERCIzIO della società. Fu impegnatissimo in questa sua opera e riscosse grandi successi. Nel 1952 padre Schnydrig visitò il campo profughi di Betlemme, sorto dopo la guerra arabo-israeliana. Voleva farsi un quadro delle condizioni di vita della gente. E si trovò nuovamente di fronte al dolore estremo, soprattutto a quello dei bambini e dei più deboli: molti bimbi in tenera età morivano perché privi dello stretto necessario. Schnydrig non poteva semplicemente far finta di niente e rimanere spettatore passivo. Insieme al medico palestinese dott. Antoine Dabdoub e alla delegata della Caritas Svizzera Hedwig Vetter, fondò il Caritas Baby Hospital. All’inizio l’ospedale non era altro che un piccolo appartamento con alcuni lettini. Da questi modesti inizi si è arrivati al nostro moderno ospedale pediatrico di Betlemme, oggi noto in tutta la Regione, e che da allora ha soccorso tanti bambini e le loro famiglie. Padre Schnydrig aveva particolarmente a cuore il Caritas Baby Hospital. E così si impegnò, con lungimiranza, nella fondazione dell’Associazione "Aiuto Bambini Betlemme". Sapeva che un progetto come il Caritas Baby Hospital aveva bisogno di validi sostenitori e di un siste- 14|15 ma di finanziamento sicuro e duraturo. Purtroppo, padre Schnyrig non fece in tempo a vedere l’inaugurazione del nuovo edificio. Morì infatti il 15 aprile 1978 a Friburgo in Brisgovia/D tre giorni prima dell’evento . Ma la sua vision continua a vivere, più vigorosa che mai, al Caritas Baby Hospital di Betlemme. "Noi ci siamo". Questa promessa di Aiuto Bambini Betlemme da 60 anni infonde speranza alle famiglie di Betlemme. Dagli inizi ai nostri giorni 1952 Hedwig Vetter, il dott. Antoine Dabdoub e padre Ernst Schnydrig iniziano la loro attività con due stanze prese in affitto con 14 lettini. 1968 Introduzione della prevenzione sanitaria nei villaggi. 1955 L’Ospedale pediatrico acquisisce un modesto edificio a Betlemme, nell’area che appartiene alle Suore di Carità di San Vincenzo. 25 posti letto. 1978 Il Caritas Baby Hospital entra nell’edificio proprio con le due tipiche costruzioni rotonde. Posti letto: 78. 1963 Padre Ernst Schnydrig dà vita all’Associazione Aiuto Bambini Betlemme. Fra i membri fondatori vi sono la Caritas tedesca e la Caritas Svizzera. 1966 A iuto Bambini Betlemme affitta un edificio con disponibilità di 54 letti, tre incubatrici e un laboratorio. 1970 Fondazione della Scuola per infermiere. 1981 Costruzione dell’ambulatorio esterno a Nahhalin/ Cisgiordania con trattamento ambulatoriale, lavoro sociale, formazione madri e scuola di cucito. 1984 Un nuovo edificio sull’area dell’Ospedale fornisce spazio per nuovi reparti. Il numero complessivo dei letti sale a 82. Viene inaugurato l’ambulatorio. Sede del Caritas Baby Hospital dal 1978. relazione D‘ESERCIzIO 1987 Aiuto Bambini Betlemme riceve il "bollino blu" dalla società svizzera ZEWO. 1997 Ristrutturazione dell'ospedale. 1998 Inaugurazione del Reparto di neonatologia. 1999 La Scuola per infermieri viene parificata a un college. 2001 Apertura di un Pronto Soccorso. 2005 Inaugurazione del nuovo edificio della Scuola per Infermiere. 2009 Visita di papa Benedetto XVI al Caritas Baby Hospital. 16|17 2010 Grazie ai nuovi lavori di ampliamento e ristrutturazione si crea il posto per un moderno poliambulatorio e per una migliore distribuzione degli spazi disponibili. 2011 Avvio della fase di prova del Reparto di Terapia Intensiva 2012 Nuovo record: 34 689 bambini curati. Il Caritas Baby Hospital non aveva mai trattato, finora, così tanti casi. Il dottor Hani Abdeen, Ministro della Salute palestinese Verso nuove eccellenze Intervento ai festeggiamenti per i 60 anni del Caritas Baby Hospital Non c’è onore più grande che essere qui oggi, nei luoghi dove è nato Gesù, in occasione del 60° anniversario di fondazione di questa particolare istituzione. Il grande padre Ernst Schnydrig, che diede vita all’ospedale nel 1952, era convinto che i bambini innocenti meritassero un rifugio sicuro, in particolar modo nei momenti di bisogno. Il nostro Paese ha provato molta miseria e vissuto molti conflitti e da anni non ha un’ora di pace. Per tutto questo tempo voi avete messo in campo instancabilmente tutte le vostre forze per lenire il dolore dei nostri piccoli e suscitare un sorriso sui loro volti, mettendo realmente in pratica il Vangelo. Abbiamo seguito con grande gioia gli sforzi costanti e proficui di Aiuto Bambini Betlemme, rallegrandoci in modo particolare per l’apertura, avvenuta oltre un anno fa, della nuova ala dell’edificio, che ospita il poliambulatorio e le stanze per le madri. Ora offrite ai bambini un processo di guarigione e di cura ancora più qualificato, dimostrando con chiarezza che l’amministrazione di questa struttura poggia su una pianificazione organica e a lungo termine. Come rappresentante del Ministero della Sanità, desidero trasmettere gli auguri per il successo di questa vostra nuova offerta che completa, in modo eccellente, le prestazioni che vorremmo offrire ai palestinesi. La medicina altamente specializzata e le sue subdiscipline rappresentano oggi un trend mondiale, mentre la medicina generale suscita poco interesse fra gli specialisti. Attualmente, la scienza moderna si concentra su branche mediche specializzate; oggi operano, per lo più, medici pediatri neurologi, ortopedici specializzati nel settore sportivo, infermiere di unità di terapia intensiva cardiologica, ecc. Io credo che questo ospedale manterrà il passo con i tempi; un vero centro sanitario al relazione D‘ESERCIzIO servizio dei pazienti, nonché un eccellente interlocutore del Ministero della Sanità, con il quale potrà scambiare importanti esperienze. Considerata la situazione finanziaria con cui noi tutti dobbiamo confrontarci di questi tempi e soprattutto guardando alla vision, che perseguiamo sotto la guida del nostro Presidente e del nostro Primo Ministro per dare vita a nuove istituzioni, ci prepariamo alla proclamazione del nostro Stato. Nel nostro Paese dobbiamo essere autarchici e creare, sia a livello statale che privato, un sistema sanitario di ampia portata, adeguato alle nostre effettive esigenze. Dobbiamo arrivare a non dover più mandare all’estero i pazienti bisognosi di cure. Solo unendo gli sforzi possiamo rendere il nostro sistema sanitario funzionante e arrivare a rendere gli onerosi trasferimenti finanziari che conosciamo solamente un ricordo. Abbiamo sufficienti competenze, personale specializzato e know-how. E la volontà incarnata da questa istituzione deve essere la nostra guida. I traguardi raggiunti non sarebbero stati possibili senza un’amministrazione capace, sostenuta da un team fortemente motivato. Senza questi presupposti l’Ospedale non si sarebbe potuto guadagnare la considerazione di cui 18|19 gode e non sarebbe mai potuto diventare un punto di riferimento per gli abitanti di tutto il Paese. La nostra gratitudine va a coloro che, giorno e notte, si dedicano con amore esemplare alla cura dei bambini malati. Con amore, appunto, una parola di cui sentiamo la mancanza nella nostra vita di tutti i giorni. Vorrei sottolineare, a questo proposito, l’impegno del Ministero della Salute a sostegno dei generosi sforzi di Aiuto Bambini Betlemme volti a migliorare il sistema sanitario palestinese. Che Dio benedica il vostro lavoro, un esempio straordinario per i tanti ospedali in tutto il territorio. Prego Dio di proteggervi e di guidare i vostri passi, affinché questo ospedale possa continuare ad essere un’oasi di amore per il prossimo e continuare ad aiutare tutti i pazienti bisognosi di cure. Che questa festa possa essere l’occasione per compiere nuovi sforzi in direzione dell’eccellenza della quale il vostro nome è diventato sinonimo. Che la pace sia con voi. Suor Erika Nobs, Direttrice del settore infermieristico Terapia intensiva pediatrica per salvare vite Nuove sfide da vincere grazie al Reparto di Terapia intensiva e Neurologia pediatrica. Una delle prestazioni fondamentali garantite dal Caritas Baby Hospital è il trattamento di bambini ammalati in regime di ospedalizzazione. Il servizio continua ad essere attivamente sviluppato: nel 2012 sono iniziati i preparativi per l’accorpamento dell’unità di Terapia intensiva nel Reparto di Neonatologia già esistente. Già nel 2011 il Caritas Baby Hospital aveva fatto partire un progetto pilota relativo a cure intensive in pediatria. Per la prima fase erano stati predisposti due letti, attrezzati per esigenze particolari. Il progetto è stato completato per tempo con l’aggiunta di altri tre lettini. Anche se la situazione logistica è ancora provvisoria, il trattamento dei casi di emergenza è già operativo. Il Caritas Baby Hospital è stato dotato contemporaneamente anche della Neurologia pediatrica. In Palestina le malattie neurologiche infantili non sono infrequenti, poiché è ancora molto diffusa la pratica del matrimonio fra consanguinei, la quale fa salire I bambini che devono essere sottoposti a stretta osservazione trovano aiuto nel Reparto di Neonatologia appena ampliato. relazione D‘ESERCIzIO notevolmente il rischio di mettere al mondo bambini con difetti genetici. Particolarmente esposti a disturbi neurologici risultano essere i prematuri di molto sottopeso. La neurologia pediatrica e le terapie intensive richiedono personale altamente specializzato, in grado di prestare ai bambini sufficiente attenzione. Al fine di avere tutti i pazienti bisognosi di cure particolari riuniti in una sola unità, saranno accorpati non solo il Reparto di Neonatologia e quello di Terapia Intensiva, ma anche la Divisione di Neurologia pediatrica. Per dare al personale la preparazione necessaria a far fronte in modo ottimale alle particolari esigenze dei bambini ricoverati nell’unità di Terapia Intensiva, lavoriamo in stretta collaborazione con alcune cliniche italiane, dove inviamo regolarmente medici e infermiere, affinché possano fare esperienza in istituti dove le terapie intensive somministrate a pazienti in età pediatrica sono prassi comune oramai da decenni. Sebbene nei reparti di Terapia intensiva siano molte le persone coinvolte nella cura dei piccoli pazienti, ad essere più presenti in termini di tempo trascorso al capezzale sono le infermiere. Esse non sono soltanto le persone fisicamente più presenti con i bambini, ma sono anche quelle che – cosa non sempre facile - intrattengono i rapporti più stretti con i genitori. Per quanto riguarda i 20|21 bambini disabili, poi, le famiglie hanno grandi difficoltà ad accoglierli e ad accettarli, poiché ritengono inconcepibile crescere un figlio che avrà bisogno, per tutta la vita, di attenzioni e cure particolari. Le infermiere che seguono questi casi devono avere una grande competenza psicologica. Con i corsi di formazione e perfezionamento prepariamo un numero sempre maggiore di infermiere e assistenti a svolgere bene il loro lavoro in questa nuova unità. Oltre ad occuparci di preparazione professionale specifica, nel 2012 abbiamo iniziato anche ad approfondire le questioni etiche legate al nostro lavoro. Spesso le condizioni di molti bambini sono critiche e noi ci troviamo a dover decidere su questioni di vita o di morte. Se vogliamo veramente essere d’aiuto a questi piccoli, dobbiamo trovare risposte ad una domanda: "Che tipo di aiuto è, dal punto di vista etico, attuabile e adeguato?" Stiamo costituendo una commissione etica per discutere, a livello interdisciplinare, fin dove possa e debba spingersi la nostra azione. Per poter dare al nuovo Reparto di Neonatologia una collocazione valida e certa all’interno del Caritas Baby Hospital, nel 2012 abbiamo iniziato i preparativi per le parti riguardanti la specializzazione e l’organizzazione. Regula Hafner, Membro della Commissione Progetti Per consentire anche agli altri di aiutare Il sostegno ai progetti e la cooperazione rafforzano la rete degli aiuti. Il Caritas Baby Hospital è al centro del lavoro di Aiuto Bambini Betlemme. Già padre Ernst Schnydrig aveva fatto in modo che non ci si limitasse ad operare a Betlemme, ma che si curassero attivamente anche i contatti con altri partner di progetto. Schnydrig aveva capito molto bene che la miseria non si fermava ai confini di Betlemme e che solo attraverso la cooperazione era possibile portare avanti con successo un valido networking. Di seguito forniamo un’illustrazione esauriente di tre progetti che abbiamo seguito con particolare attenzione nel 2012. Assistenza ai profughi siriani in Giordania Aiuto Bambini Betlemme guarda con grande preoccupazione alla guerra in Siria. Il Direttivo ha approvato l’impiego di mezzi prelevati dal Fondo Catastrofi per aiutare i profughi. Con questo intervento di emergenza è stato possibile rifornire tutti i giorni di generi di prima necessità 750 profughi siriani in Giordania. Obiettivo dell’organizzazione nostra partner in loco è quello di garantire ai profughi, in questa fase di crisi acuta, il diritto alla dignità e alla possibilità di fare ritorno ad una vita normale. Non ci si limita a distribuire generi alimentari e medici- La miseria non si ferma ai confini di Betlemme. relazione D‘ESERCIzIO nali, ma si cerca soprattutto di trovare, a questa gente, una sistemazione al di fuori delle tendopoli. I volontari locali attrezzano spazi, altrimenti vuoti, in modo che la gente non sia costretta a vivere nell’ambito confinato di una tendopoli. E questo, per evitare che tali popolazioni non si lascino andare e non si sentano "destinatari di elemosine". Se i profughi stanno più vicino alla gente che dà loro un tetto, allacciano rapporti con maggiore rapidità, trovano più facilmente un lavoro e hanno meno difficoltà ad inserirsi nel tessuto sociale della regione. Trattamento degli ustionati in Egitto Aiuto Bambini Betlemme sostiene l’"Assiut Burns Programme" per la cura e la riabilitazione dei bambini e per la prevenzione delle ustioni. Il programma è attivo in Egitto dal 1989 e aiuta gli ustionati privi di mezzi finanziari a ricevere l’assistenza medica necessaria. Aiuto Bambini Betlemme sostiene in modo mirato le madri e i bambini vittime di ustioni. Nel 2012 il programma ha seguito oltre 700 casi. Riabilitazione di bambini disabili La cooperazione con il "Lifegate Rehabilitation" è uno dei maggiori progetti che Aiuto Bambini Betlemme so- 22|23 stiene non solo finanziariamente, ma anche attraverso numerose altre forme di cooperazione. Punto focale di questa collaborazione è la riabilitazione di bambini e giovani disabili. In Cisgiordania, i bambini e i ragazzi affetti da disabilità fisiche o psichiche non solo vivono ai margini della società, ma, nella maggior parte dei casi, non vengono nemmeno accettati dalle famiglie. Sono pressoché assenti misure di sostegno e programmi di formazione pubblici che diano a queste persone la possibilità di condurre una vita di autosufficienza. Per i disabili non c’è un sistema di assicurazione sociale, così come non esistono sussidi finanziari specifici. Aiu- Le strutture per bambini e giovani disabili sono partner importanti di Aiuto Bambini Betlemme. to Bambini Betlemme si fa carico, insieme a "Lifegate", di aiutare questi giovani che vengono accolti in istituti appositi dove possono sviluppare autostima e fiducia. Questa è la chiave per dare loro la possibilità di vivere, in futuro, una vita autonoma. Caritas Egitto, Egitto Programma di lotta alle violenze domestiche contro donne e bambini ad Alessandria Caritas Lebanon Migrant Centre, Libano Programma di sostegno a bambini e giovani nel campo profughi di Dbayeh Progetti sostenuti Lifegate, Palestina Riabilitazione per bambini e giovani con handicap Assiut Burns Programme, Egitto Trattamento e riabilitazione di bambini e prevenzione di ustioni domestiche Bikur Cholim Hospital, Israele Acquisto di apparecchiature mediche Jaffa Institute, Israele Cofinanziamento di misure per l'integrazione scolastica e sociale di bambini di migranti a Giaffa The Trust of Programmes, Israele/Palestina Cofinanziamento di un programma di sostegno a famiglie emarginate con figli piccoli (madri in aiuto di altre madri) Suore missionarie del Santissimo Sacramento, Libano Istituzione per ragazze - impianto fotovoltaico relazione D‘ESERCIzIO Statistiche 2012 Aiuto Bambini Betlemme in cifre 24|25 Caritas Baby Hospital Pazienti del Caritas Baby Hospital Visite ambulatoriali Ricoveri Totale ricoveri Occupazione posti letto Durata degenza 2010 2011 2012 26 549 4 840 20 017 66,9% 4,1 giorni 28 228 4 857 20 994 70,1% 4,3 giorni 30 563 4 126 16 382 66,6% 4,0 giorni Andamento complessivo delle cure 35 000 30 000 25 000 20 000 15 000 10 000 5 000 1980198519901995200020052010 2012 Accertamenti/esami di laboratorio Esami di laboratorio Esami radiologici Indagini agli ultrasuoni Ecocardiografie EEG Ecocardiografie fetale Screening orecchio 13 9181 4 347 4 042 1 001 263 36 2 756 Malattie polmonari Malattie neurologiche Malattie ortopediche Malattie di naso, orecchie e gola Malattie del ricambio Malattie cardiache Malattie oculari Malattie dell'apparato gastro-enterico* 747 663 655 384 333 307 48 35 * dal settembre scorso Visite specialistiche nel poliambulatorio Social work con famiglie Diagnosi Diagnosi Infezioni gastrointestinali, diarrea con vomito Setticemia Riduzione della volemia Otiti Infezioni acute delle alte vie respiratorie Polmoniti Infezioni acute dei bronchi Infezioni acute dei bronchi da infezione delle vie respiratorie Ittero neonatale Infezioni delle vie urinarie Setticemie batteriche del neonato ICD-10 Code A09 A41.9 E86 H66.9 J06.9 J18.0 J21 J21.0 P59.9 N39.0 P36.0 Casi curati 315 107 99 121 213 131 398 195 137 90 90 Visite a domicilio Consulenze Aiuti individuali 318 3 275 4 035 Social work con pazienti Visite a domicilio Consulenze Aiuti individuali 100 2 854 1 731 Scuola per madri Pernottamenti madri Pernottamenti Madri alla Scuola per madri 3 426 9 113 6 615 relazione D‘ESERCIzIO 26|27 Finanze 2012 (valori arrotondati) Entrate Entrate da donazioni* Entrate da rette ospedaliere Rette ospedaliere da Servizi sociali (proventi interni) Altre entrate Totale entrate CHF Euro 9 210 000 440 000 430 000 7 640 000 390 000 330 000 90 000 10 170 000 75 000 8 435 000 *Provenienza delle donazioni Svizzera Germania Italia Austria Gran Bretagna Altri Paesi / Betlemme Totale Donazioni 91% Rette ospedaliere 4% Altre entrate 1% Rette ospedaliere da Servizi sociali 4% CHF Euro 4 370 000 3 680 000 800 000 200 000 20 000 140 000 9 210 000 3 625 000 3 050 000 665 000 165 000 17 000 118 000 7 640 000 Uscite Uscite Caritas Baby Hospital (ammortamenti inclusi) Progetti e Fondo catastrofi Amministrazione Totale uscite CHF Euro 8 160 000 6 770 000 1 000 000 1 250 000 10 410 000 830 000 1 040 000 8 640 000 Progetti e Fondo catastrofi 10% Amministrazione 12% Caritas Baby Hospital 78% relazione D‘ESERCIzIO 28|29 Conto economico 2012 CHF Anno precedente / CHF Ricavi Ricavi da raccolta fondi* Spese dirette da raccolta fondi (Fundraising) Netto offerte Quota annuale soci Rette ospedaliere, contributo consultazioni** Altri ricavi d‘esercizio Totale ricavi d’esercizio 10 558 513 -1 349 444 9 209 069 1 700 868 892 249 916 10 329 577 10 458 488 -1 187 720 9 270 768 1 700 899 236 271 986 10 443 690 Costi diretti del progetto Caritas Baby Hospital Costi del personale Variazione Accantonamenti previdenziali interni Spese viaggi Spese materiali Spese di manutenzione Ammortamento immobilizzazioni materiali Aiuti individuali/Sostegno alle madri Costi d’esercizio del Caritas Baby Hospital -4 675 128 282 533 -43 469 -1 190 827 -656 350 -1 194 368 -682 332 -8 159 941 -4 440 100 -285 249 -69 188 -1 109 953 -539 790 -3 654 491 -717 670 -10 816 441 Spese per progetti in Terra Santa Totale costi diretti dei progetti -978 562 -9 138 503 -1 132 442 -11 948 883 Costi amministrazione Costi del personale Spese per materiali Spese di manutenzione Altre spese Totale costi amministrazione -651 745 -511 792 -20 840 -88 843 -1 273 220 -652 244 -511 008 -21 256 -125 703 -1 310 211 _________________ *Ricavi lordi da donazioni: "Kinderhilfe Bethlehem im Deutschen Caritasverband e.V.": 3 173 292,71 euro. Inviati alla sede operativa di Lucerna: 3 035 000,00 euro. **Compresi i trasferimenti interni del Social Work che si accolla il pagamento di una cifra simbolica per persone bisognose. = Risultato provvisorio Risultato finanziario Ricavi finanziari Oneri finanziari Risultato finanziario complessivo Entrate da organizzazioni varie Entrate da organizzazioni varie Uscite per organizzazioni varie Totale altri risultati Risultato annuale senza ris. fondo Risultato del fondo (fondi vincolati) Trasferimenti al fondo Prelievi dal fondo = Risultato annuale prima dei trasferimenti al capitale dell’Organizzazione Trasferimenti/Impieghi = Risultato annuale dopo i trasferimenti al capitale dell’Organizzazione 2012 CHF Anno precedente / CHF -82 146 -2 815 404 226 622 -383 600 -156 978 254 729 -258 476 -3 747 2 038 0 2 038 0 0 0 -237 086 -2 819 151 -255 486 33 102 -222 384 -248 726 2 904 556 2 655 830 -459 470 -163 321 459 470 163 321 0 0 relazione D‘ESERCIzIO 30|31 BILANCIO ATTIVITÀ Capitale circolante Liquidità Investimenti sui mercati monetari Titoli Crediti Ratei e risconti attivi Immobilizzazioni Immobilizzazioni materiali Investimenti finanziari Totale attività PASSIVITÀ Capitale terzi a breve termine Creditori Altri impegni a breve Ratei e risconti passivi Capitale terzi a lungo termine Accantonamenti Capitale del fondo Fondo con destinazione vincolata limitata 31.12.2012 CHF Anno precedente / CHF 12 730 513 6 158 267 1 561 454 1 697 141 118 604 22 265 979 5 110 754 15 388 057 142 671 2 626 518 108 637 23 376 637 474 001 200 543 674 544 22 940 523 1 211 375 211 376 23 588 013 110 764 213 984 116 648 441 396 181 274 124 542 158 890 464 706 4 597 000 4 597 000 4 984 000 4 984 000 408 572 408 572 186 187 186 187 Capitale dell’organizzazione Capitale accumulato vincolato Capitale accumulato non vincolato Totale passività 31.12.2012 CHF Anno precedente / CHF 16 500 000 993 555 17 493 555 22 940 523 17 305 866 647 254 17 953 120 23 588 013 relazione D‘ESERCIzIO 32|33 Conto dei flussi di cassa (Fondi: liquidità, incl. denaro vincolato) 2012 / CHF Anno precedente / CHF -237 086 1 194 368 -387 000 -1 940 -95 0 -2 819 151 3 654 491 300 000 -818 -383 0 568 247 1 134 139 0 -1 416 842 929 377 -9 967 -23 310 0 -100 839 -51 657 -32 966 -462 671 47 505 486 006 Investimenti Investimenti patrimoniali Vendita immobili Concessione / Restituzione di prestiti Flusso di cassa da attività -1 668 368 0 10 832 -1 657 536 -2 158 480 0 5 701 -2 152 779 Eccedenze / Fabbisogno di capitale -1 610 031 -1 666 773 Flussi di cassa da attività Risultato annuale prima del risultato del fondo Ammortamento di immobili del Caritas Baby Hospital Formazione / Liquidazione di accantonamenti Utili e perdite contabili da titoli Ricavi interni da capitale vincolato Ricavi da vendite di immobili Cash flow Vendita di titoli Acquisto di titoli Variazione crediti Variazioni ratei e risconti attivi Variazioni capitale terzi a breve termine Flussi di cassa da attività Finanziamenti Aumento / Diminuzione di impegni a lungo termine Flusso di cassa da attività di finanziamento Aumento / Diminuzione delle liquidità (Fondi: liquidità, investimenti sul mercato monetario) Liquidità (fondi) Situazione di liquidità al 1° gennaio Entrate dell’attività Entrate/Uscite da investimenti Ricavi da attività di finanziamento Situazione di liquidità al 31.12. 2012 / CHF Anno precedente / CHF 0 0 0 0 -1 610 031 -1 666 773 20 498 811 47 505 -1 657 536 0 18 888 780 22 165 584 486 006 -2 152 779 0 20 498 811 relazione D‘ESERCIzIO 34|35 Variazioni del capitale dell’organizzazione Risorse iniz. /CHF Capitale dell‘organizzazione Capitale accumulato vincolato Fondo progetti Terra Santa Oscillazioni dei cambi Adeguamento valuta di riferimento CBH Fondo catastrofi Costruzione, manutenzione, rinnovo locali CBH Progetto archivio e documentazioni Franchigia per danni causati dagli elementi naturali Riserva costi d’esercizio Caritas Baby Hospital 2 000 000 2 900 000 900 000 300 000 3 790 000 15 866 200 000 Capitale vincolato Ricavi (in- Trasferimenti Trasferimenti Impieghi terni) /CHF (esterni) /CHF (interni) /CHF (esterni) /CHF 300 000 -95 -300 000 -790 000 -15 771 7 200 000 17 305 866 Risorse fin. /CHF 2 000 000 2 900 000 900 000 300 000 3 000 000 0 200 000 7 200 000 -95 0 300 000 -1 105 771 16 500 000 805 771 647 254 346 301 Capitale accumulato non vincolato Capitale accumulato non vincolato (cumulato) Risultato annuale 647 254 Capitale non vincolato 647 254 0 -459 470 0 805 771 993 555 17 953 120 -95 -459 470 300 000 -300 000 17 493 555 Capitale dell’organizzazione -459 470 Capitale del fondo Fondi per scopo specifico Progetto Ampliamento e Ristrutturazione del Caritas Baby Hospital Progetto condutture idriche Progetto PICU / Terapie intensive Archiviazione immagini CBH 0 5 500 -5 500 0 158 585 0 27 602 0 249 987 0 0 0 -27 602 158 585 249 987 0 Fondi per scopo specifico 186 187 -33 102 408 572 0 255 487 0 _________________________________________________ Il rendiconto annuale (bilancio, conti dell‘associazione, relazione finanziaria, variazioni di capitale e appendici) per l‘esercizio conclusosi al 31 dicembre 2012 è stato controllato dall‘Ufficio dei Revisori. Il rendiconto annuale fornisce un quadro esatto della effettiva situazione patrimoniale e finanziaria in accordo con le raccomandazioni per la stesura dei bilanci Swiss GAAP FER 21 ed è in linea con la normativa svizzera e gli statuti. La relazione dettagliata del Consiglio dei Revisori con il rendiconto annuale rivisto e corretto può essere richiesta alla sede operativa. Organo di revisione: PricewaterhouseCoopers AG (PwC), CH-6005 Lucerna. Fondazione Previdenza del personale (Fondo pensioni) di Aiuto Bambini Betlemme I dipendenti del Caritas Baby Hospital sono assicurati per i rischi di vecchiaia, morte e invalidità presso la Fondazione Previdenza del personale di Aiuto Bambini Betlemme. Il finanziamento avviene tramite versamenti in ragione della metà da parte del datore di lavoro e del dipendente (Uscite 2012: CHF 93 081). Fondazione Riserve (Fondo) di Aiuto Bambini Betlemme Lo scopo del Fondo è quello di fornire ai dipendenti del Caritas Baby Hospital prestazioni specifiche integrative a quelle della previdenza ordinaria del personale (Uscite 2012: CHF 0). Colophon Aiuto Bambini Betlemme Winkelriedstrasse 36 Casella postale CH-6002 Lucerna Tel. +41 41 429 00 00 Fax +41 41 429 00 01 [email protected] Redazione: Anna Beck, Burkhard Redeski Layout: Nicole Obermann Stampa: Dinner Druck Fotografia: Titolo, pagg. 5, 7, 9, 11, 12, 13, 15, 17, 20, 22, 23, 26, 27, 29-35, 40 Meinrad Schade / pag. 16 (foto 1) Fernand Rausser / pag. 16 (foto 2) Hartmut W. Schmidt / pag. 29 Peter Dammann / Agentur Focus / ritratti d‘autore pagg. 8, 14, 20 Bashir Qonqar / ritratti d‘autore pagg. 3, 4 Burkhard Redeski / ritratti d‘autore pagg. 18, 22 Aiuto Bambini Betlemme relazione D‘ESERCIzIO 36|37 Soci di Aiuto Bambini Betlemme Indirizzi delle sedi operative Associazioni: Altenwerk dell’Arcidiocesi di Freiburg i.Br., Aiuto Bambini Betlemme Italia, Bundesverband der Katholischen Frauengemeinschaften Deutschlands (kfd), Caritas Svizzera, CaritasGemeinschaft für Pflege- und Sozialberufe, Caritas dell’Arcidiocesi di Paderborn, Deutscher Caritasverband (Caritas tedesca), Associazione tedesca di Terra Santa, Istituto Suore Francescane Elisabettine Padova, Katholische Frauengemein- schaften Deutschlands (kfd) dell’Arcidiocesi di Freiburg i.Br., Aiuto Bambini Betlemme Austria, Associazione svizzera di Terra Santa, Schwesternschaft der Krankenfürsorge des Dritten Ordens Diocesi svizzere: Diocesi di Basilea, Diocesi di Coira, Diocesi di San Gallo, Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo, Diocesi di Lugano, Diocesi di Sion, Abbazia territoriale di Saint Maurice Sede operativa Svizzera Germania Austria www.kinderhilfe-bethlehem.ch www.kinderhilfe-bethlehem.de www.kinderhilfe-bethlehem.at Anna Beck, direttrice amministrativa Carmen Sibbing, responsabile ufficio Andrea Mayerhofer, delegata Aiuto Bambini Betlemme Winkelriedstrasse 36 Casella postale 6002 Lucerna Svizzera Kinderhilfe Bethlehem im Dt. Caritasverband e.V. Karlstrasse 40 79104 Freiburg i.Br. Germania Kinderhilfe Bethlehem Österreich Schedifkaplatz 3 1120 Vienna Austria Tel. +41 41 429 00 00 Fax +41 41 429 00 01 [email protected] Tel. +49 761 20 03 14 Fax +49 761 20 04 26 [email protected] Tel. +43 1 813 08 80 CP 60-20004-7 IBAN CH17 0900 0000 6002 0004 7 BIC POFICHBEXXX Conto 79 26 755 Postbank Karlsruhe BLZ 660 100 75 IBAN DE32 6601 0075 0007 9267 55 Conto 50 500 Raiffeisenlandesbank NÖ-Wien, BLZ 32 000 IBAN AT393200000000050500 BIC RLNWATWW [email protected] Soci individuali: Heinrich Koller, Peter Krieg, Toni Merten, Edwin Müller, Arnold Poll, Barbara Schmid- Federer, Gisela Sträter e Margrit Zemp Membri del Direttivo Diocesi tedesche: Diocesi di Essen, Arcidiocesi di Freiburg in Br., Diocesi di Magonza, Diocesi di Münster Emilio Benato, Eugen Bleyler, Brigitta Hagel, Hans Krummenacher, Oliver Müller, Paul Rutz (vicepresidente), Margarete Schrempp, Michael Schweiger (presidente), suor Maritilde Zenere Italia Gran Bretagna Betlemme www.aiuto-bambini-betlemme.it www.childrens-relief-bethlehem.org.uk www.childrens-relief-bethlehem.org Emilio Benato, responsabile sede operativa Daniel Hurter, responsabile ufficio Issa Bandak, CEO CBH Aiuto Bambini Betlemme ONLUS Via Roma 67 37012 Bussolengo (Verona) Children’s Relief Bethlehem UK PO Box 320 UK-Penzance TR18 9BY Caritas Baby Hospital PO Box 11535 91114 Gerusalemme Italia Tel. +39 045 715 84 75 Fax +39 045 715 84 75 [email protected] C/C Postale 69795961 Credito Valtellinese IBAN IT70 I05216 59310 0000 0000 0854 Gran Bretagna Tel. +44 844 22 50 300 [email protected] Israele Tel. +970 2 275 85 00 Fax +970 2 275 85 01 [email protected] Conto 20191936 Triodos Bank IBAN GB11RBOS16003410000856 Sort-Code: 16-00-34 relazione D‘ESERCIzIO 38|39 Noi ci siamo – per i bambini e le madri di Betlemme
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