Santuario della Beata Vergine delle Grazie

COMUNE DI PENNABILLI
Provincia di Rimini
Scheda per la rilevazione delle informazioni
PROGETTO: BANCA DATI TURISTICA - SISTEMA INFORMATIVO PER IL
TURISTA
Regione Emilia Romagna
Redazione Locale: Servizio Turismo della Provincia di Rimini
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CHIESE/PIEVI/ABBAZIE/SANTUARI
Nome della CHIESA SANTUARIO DELLA B.V. DELLE GRAZIE________________________
Indirizzo Centro storico Pennabilli_________________________________________________
Tel. _________________ Telefax____________________ e-mail____________________
Sito Web_____________________________________________________________________
CAP__61016_______ • CITTA'_____Pennabilli________________________ • PROV.RN_
Orario invernale:
• Feriale
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(indicare l’orario di apertura dei giorni feriali oppure indicare la necessità di richiedere appuntamento per la visita indicare il referente per la richiesta di appuntamento)
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• Festivo
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(indicare l’orario di apertura dei giorni festivi oppure indicare la necessità di richiedere appuntamento per la visita indicare il referente per la richiesta di appuntamento)
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Orario estivo:
• Feriale
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• Festivo
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(indicare l’orario di apertura dei giorni feriali oppure indicare la necessità di richiedere appuntamento per la visita indicare il referente per la richiesta di appuntamento)
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(indicare l’orario di apertura dei giorni festivi oppure indicare la necessità di richiedere appuntamento per la visita indicare il referente per la richiesta di appuntamento)
Contattare il Diacono Don Antimo Cecchi 0541928140_________________________________
Accessibilità (indicare come si raggiunge):
In auto: da Rimini S.P. 258 Marecchiese;
dalla Toscana S.P. 258 Sansepolcro-Rimini_____________________________________
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Linee autobus della Tram_______Da Rimini pullman delle Ferrovie Emilia
Romagna____________________________________________________
Testo analitico:
(libera descrizione della chiesa)
COMUNE DI PENNABILLI
Provincia di Rimini
La chiesa del santuario della Madonna delle Grazie, nota anche come chiesa di
Sant'Agostino, sorge all'interno del primitivo nucleo castellare della rocca dei Penna. È
in assoluto il più antico santuario della diocesi; nell'edifico si conserva un affresco
quattrocentesco con l'immagine miracolosa di una Madonna in trono col Bambino, nota
con l'appellativo di Madonna delle Grazie. L'altare della Madonna venne consacrato il
16 novembre dei 1432 dal vescovo feretrano Giovanni Seclani. In quell'occasione,
all'interno della mensa dell'altare, fu trovata un'iscrizione che riportava l'anno 1222,
data della prima consacrazione dell'edificio, in origine dedicato a san Cristoforo.
L'antico edificio aveva dimensioni inferiori rispetto a quello attuale ed era orientato
lungo un asse ovest-est; si trattava di una piccola cappella di forme gotiche, con
un'unica aula e presbiterio appena rialzato. Sulla parete di fondo era dipinto l'affresco,
più tardi isolato e inglobato nell'edificio cinquecentesco. L'impianto originario
ricordava quello della cella di Talamello, affrescata da Antonio Alberti da Ferrara nel
1437, commissionato proprio dal vescovo Seclani. L'immagine divenne oggetto di
grande venerazione dopo che il terzo venerdì di marzo del 1489 la Madonna fu vista
versare lacrime. Quella data è divenuta giorno di festa, e anche oggi è ricordata con
una solenne cerimonia. In seguito la Madonna delle Grazie apparve ai pennesi,
proteggendoli dall'aggressione degli eserciti nemici: la prima volta il 23 febbraio del
1517, decidendo la vittoria contro l'esercito dei Medici, quindi il 23 febbraio 1522
quando fermò l'esercito toscano di Giovanni delle Bande Nere. Nel 1522 l'edificio
venne ampliato nelle forme attuali su decisione del padre agostiniano Nicola di
Pennabilli, che affidò al maestro Francesco di Cesare, cittadino riminese, il compito di
riedificare la chiesa. (Nel frattempo il 14 agosto del 1374 il vescovo Claro Peruzzi
aveva accolto a Pennabilli gli agostiniani di Miratoio, e a costoro aveva affidato la
chiesa di San Cristoforo; più tardi, a fianco dell'edificio, sarebbe sorto il convento degli
agostiniani). Nel 1528, a conclusione dei lavori di ampliamento, l'affresco venne
impreziosito da una bellissima tribuna in marmo, sorretta da due colonne con capitelli
dorati, e una ricca decorazione ad affresco. Un secolo dopo all'edicola venne addossato
uno straordinario monumento ligneo, un tabernacolo ricco di numerose sculture a tutto
tondo. Nel 1889 la chiesa fu rivestita con un soffitto a cassettoni in gesso, mentre le
pareti laterali vennero arricchite di fregi con ghirlande in stucco. Tali decorazioni
furono rimosse nel corso di un radicale intervento di restauro negli anni cinquanta del
secolo scorso, insieme alla cantoria sulla quale era collocato l’organo cinquecentesco
(1564-1587). Fra le diverse tele che abbelliscono il tempio merita particolare
attenzione la prima a destra, buona copia del dipinto con la Deposizione di Cristo dalla
Croce eseguito da Federico Barocci per la cattedrale di Perugia.
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