20 luglio 2013 - Il Giornale dell`Altopiano
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20 luglio 2013 - Il Giornale dell`Altopiano
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni pag.10 www.giornalealtopiano.it ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” N. 403 - ANNO XV - EURO 1,50 SANITA’ RICORRENZE Sull’Ortigara nel giorno delle Penne Nere segnato dalla tragedia Compostella: “Per l’ospedale di Asiago riconoscimento e valorizzazione” Pagina 6 Pagina 22 Pagina 2 I SAPORI DELLA TRADIZIONE SABATO 20 LUGLIO 2013 FOZA La morte del sindaco Giovanni Alessio Oro: una grave perdita per la collettività Pagina 8 Pagina 10-11 Una “pedonale” poco sicura ASIAGO ENEGO Gios fa un primo bilancio del suo mandato: “Con noi, cambiato Il modo di governare il paese” Il ricordo di Marieta amata barista di Fosse Crescono Crescono ii timori timori tra tra la la popolazione popolazione che che invita invita l’amministrazione l’amministrazione aa prendere prendere provvedimenti provvedimenti Pagina 9 Pagine 15 Pagina 3 SPETTACOLO Al forte Interrotto una suggestiva rassegna di arti varie per fare memoria Grafica Altopiano Pagina 3 Pagine 8 Pagina 6 CINEMA SCI D’ERBA Il Gallio Filmfestival al via nel ricordo di Emidio Greco Le vittorie in Coppa del mondo di Edoardo Frau Pagine 8 Pagina 25 Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano 2 La voce degli 8 Comuni Le schede ospedaliere al vaglio della Quinta Commissione: la fase degli incontri e dei confronti “L’intero territorio, non solo i sindaci, deve lavorare per far valere le proprie ragioni” Compostella: “Per Asiago riconoscimento e valorizzazione. Ma se l’Altopiano vuole qualcosa di più, l’azienda, laddove ci siano valide motivazioni tecniche, è pronta a dare il proprio supporto” Un cantiere deserto per oltre venti giorni: il blocco dei lavori di costruzione del nuovo ospedale di Asiago ha suscitato preoccupazione e sospetti tra la popolazione. Cosa sarà successo? Vedremo mai sorgere il nuovo ospedale? A tranquillizzare tutti e a smentire voci su problemi di natura economica, che avrebbero indotto la ditta Guerrato S.p.a. a sospendere l’opera di sbancamento e ad abbandonare il cantiere, è il direttore dell’Ulss 3 Fernando Antonio Compostella. “Tra la nostra azienda, appaltatrice dei lavori, e la ditta Guerrato non c’è nessun problema, anzi, ci siamo incontrati una settimana fa e tutto è regolare. I lavori sono fermi a causa del ritrovamento in profondità di un paio di ordigni bellici. Nonostante l’accurata bonifica effettuata l’anno scorso, scavando ci si è imbattuti in altri residuati. Si è stati dunque costretti a fermare il cantiere per procedere alla rimozione degli ordigni. Ora si è pronti a ripartire. La chiusura dell’intero cantiere era stata disposta dalla Prefettura, nonostante avessimo cercato di ottenere una deroga per poter continuare a lavorare in altre parti lontane dagli ordigni”. “Non c’è nessuna altro problema – assicura Compostella – se non quelli che ogni cantiere deve quotidianamente affrontare. Può succedere, come in effetti è successo, di trovare anche strati di roccia più duri del previsto che rallentano tutto il lavoro, ma nulla più”. Anche sul fronte “schede ospedaliere” il cantiere è ancora aperto. Dopo quanto deciso dalla giunta, che per Asiago ha previsto la soppressione dei primariati di Chirurgia e Ortopedia e l’istituzione del primariato di Pronto Soccorso, “il futuro della sanità veneta” è tornato al vaglio della quinta commissione. “E’ un periodo di incontri, di confronti e di valuta- zioni – dice Compostella – niente è ancora scolpito sulla pietra e c’è ancora margine di ragionamento altrimenti questo periodo di confronto in quinta commissione che senso avrebbe? Mi è sembrato di capire che in generale ci siano comunque due punti fermi che non si potranno variare: il numero dei posti letto e quello delle apicalità”. “Per quanto riguarda nello specifico Asiago, ritengo ci siano due elementi di positività forte: l’ospedale di Asiago è definitivamente classificato come ospedale per acuti ed assume un indirizzo ben preciso di riabilitativo, un ruolo che non è solo locale ma aziendale. Ad Asiago viene insomma data dignità e un futuro stabile. Capisco che il sentimento popolare e il senso di identità e appartenenza portino la popolazione a chiedere di rivedere alcune cose. Da parte della direzione c’è tutto l’impegno per fare in modo che sull’altopiano continui l’attività senza interruzioni né declassamenti. L’azienda è anche pronta a supportare qualsiasi battaglia che abbia motivazioni tecniche valide, ma se non si è d’accordo con le scelte regionali è l’intero territorio che deve lavorare, non solo i sindaci, per far capire le proprie ragioni”. Stefania Longhini l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 3 La voce degli 8 Comuni ASIAGO A meno di un anno dalla fine del suo mandato il sindaco Gios fa un primo riassunto “Anni impegnativi in cui è stato cambiato il modo di guidare il paese” Un’Asiago più sana, più coesa, pronta ad affrontare le sfide che un mondo profondamente cambiato presenterà nel prossimo futuro. E’ ottimista il primo cittadino Andrea Gios nel vagliare la città che la sua amministrazione lascerà tra meno di un anno quando il capoluogo altopianese, assieme ad altri 5 Comuni del territorio, dovrà rinnovare il proprio consiglio comunale”. Sindaco, faccia un riassunto dei suoi due mandati. “Sono stati 9 anni di grande lavoro e grande impegno di una bella squadra che è cresciuta assieme, ognuno con le sue responsabilità e mansioni, ma che è riuscita a fare tanto, nello sport, nelle politiche sociali, per l’ambiente, nel turismo. Ab- biamo portato a casa oltre 17 milioni di opere ma soprattutto abbiamo portato un cambiamento radicalmente del modo di amministrare Asiago rispetto ai 20 anni precedenti”. Si riferisce al conflitto con le immobiliari? “Mi riferisco a tante scelte fatte, scelte difficili e in controtendenza, che vanno dalle politiche turistiche improntate ai servizi, alla valorizzazione delle nostre peculiarità, e anche a distanziarci da una gestione del territorio e politica-economica locale improntati solo sull’edilizia. Credo che sia il nostro più grande successo; abbiamo intravisto che le future strategie di sviluppo non potevano basarsi sulle costruzioni. Abbiamo spostato il focus dal mattone alla cultura, alla natura, alle risorse ambientali. Una scelta che forse non sarà così “ricca” come quella immobiliare ma che garantirà una ricchezza più diffusa e soprattutto garantirà un futuro”. Dunque? “Un turismo sostenibile abbinato all’agroalimentare è il futuro di questa terra. Tutti però devono contribuire nell’adattamento ai nuovi equilibri. Il turismo, così come l’agricoltura, è in trasformazione e quindi anche chi opera in questi settori deve cambiare. E’ lo stesso per il comparto artigiano: dalle costruzioni ci si deve orientare alle manutenzioni. Tra Asiago, Roana e Gallio ci sono oltre 20 mila seconde case, molte costruite tra il 70 che necessitano quindi di restauri”. E l’agricoltura? “Il formaggio Asiago è la nostra forza tanto che stiamo lavorando per una distinzione chiara tra quello di montagna e quello della pianura. Il nome Asiago è anche un marchio garanzia di qualità; è un valore aggiunto che dobbiamo sviluppare anche in altri settori agroalimentari; dagli ortaggi e frutta alla carne. Diversificando la nostra agricoltura la mettiamo al riparo da bizze di mercato e da speculazioni. Per questo gli assessori Diego Rigoni e Giampaolo Rigoni hanno sempre affiancato Coldiretti per le migliorie nelle malghe e nei processi di lavorazione”. Si deve tornare alla terra come auspicava Rigoni Stern? “Forse non così semplicisticamente; però è innegabile che l’asse del futuro di Asiago ruoterà attorno a turismo – agroalimentare – servizi che non devono essere disconnessi ma piuttosto intimamente coesi tra loro. La nostra terra ha delle peculiarità uniche. Ed è puntando su queste che possiamo garantire un futuro sereno ai nostri giovani e alle future generazioni”. Basta case quindi? “E’ un epoca finita. Appena insediati abbiamo sottolineato come lo sviluppo edile non potesse avere futuro. Pensiamo cosa sarebbe Asiago se fossero state sviluppate le case residuali del prg. Quasi 500 appartamenti probabilmente mezzi finiti in attesa di un rilancio immobiliare che non avverrà. Perché il mondo è cambiato. Ecco perché dico che le nostre scelte del 2004 nel bocciare il Piruea e nel 2008 nel blocco delle lottizzazione sono stati lungimiranti. E la storia ci ha dato ragione. Oggi non si può più parlare di crisi ma di mutamento del modo di vivere”. E il ricorso? “Sono sereno dopo che ho visto le analisi dei periti che conto di depositare dopo l’estate. La mia impressione è che le immobiliari abbiano “sparato” sperando di intimorire soprattutto il sindaco che mi sostituirà che, vistosi chiuso da una causa, sarebbe disposto a scendere a patti. Ma bisogna andare fino in fondo anche per chi non ha fatto ricorso” I giovani? “Innanzitutto abbiamo cercato di far loro comprendere l’importanza dell’impegno per la propria terra; impegno sia politico sia con il volontariato. Lo abbiamo fatto con l’esempio e coinvolgendoli in molte scelte. Un particolare vanto è l’impegno profuso nel campo della cultura, nell’allargare gli orizzonti culturali per gettare le basi di futuri cittadini consapevoli e preparati”. Si prospettano altre novità con l’Unione Montana. “Noi abbiamo sempre ragionato in chiave Asiago e Altopiano. Per l’Unione montana e per la condivisione di servizi Asiago c’è, ci sarà sempre. Però con regole chiare”. Quali saranno i futuri scenari? “Servono investimenti importanti nell’alberghiero e nelle infrastrutture, compreso lo sci alpino anche se tanti non lo condividono. Ma lo sci alpino è sport di massa e garantisce un flusso turistico di un certo livello. Chiaramente sci nordico e l’escursionismo sulla neve sono le nostre eccellenze, per questo abbiamo sostenuto i Mondiali Master e i Mondiali Orienteering. Ma non si può prescindere dalla necessità di recuperare quella categoria family che negli ultimi anni, proprio per i nostri impianti obsoleti, ci ha abbandonato per i nostri vicini trentini. Sono un mercato facilmente recuperabile perché il nostro altopiano sa offrire molto di più del loro, ma dobbiamo riportare l’Altopiano tra le stazioni sciistiche di livello. E il progetto con Roana e Gallio da finanziare con i fondi Odi è pensato proprio in questa direzione”. Tutto bene quindi? “Abbiamo certamente sbagliato in qualcosa, ma sempre in buona fede. Molti errori sono stati dettati dal troppo amore per la nostra terra, ed è questo che ci accomuna: l’interesse unico per il territorio. Quando ci siamo accorti che tra noi c’era chi non aveva come primo interesse Asiago e l’Altopiano abbiamo fatto in modo che si allontanasse dal gruppo”. Gerardo Rigoni l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 4 La voce degli 8 Comuni Asiago, approvato il bilancio di previsione 2013 Finco: “Alcune scelte non condivisibili ma va riconosciuto il lavoro fatto” Il consiglio comunale di Asiago, nella seduta di luglio, ha approvato il penultimo bilancio di previsione della gestione Gios. Dopo una lunga ed articolata esposizione del primo cittadino riguardante il bilancio stesso, è intervenuta l’opposizione con una dichiarazione di voto letta dal capogruppo Paolo Finco, altrettanto articolata, definita “di responsabilità e assennatezza” visto il periodo di profonda crisi. Consigliere Finco come definire il bilancio 2013? “E’ fortemente condizionato dalla difficile situazione congiunturale che riguarda tutta la nostra nazione e cioè di un paese in difficoltà. E’ indubbio che il momento storico che stiamo attraversando è molto difficile e ciò si riflette anche sugli enti pubblici sottoposti continuamente a provvedimenti che creano incertezze sul reperimento delle risorse necessarie per le crescenti necessità dei cittadini. Anche questo bilancio di previsione, volendo rispettare il patto di stabilità, evidenzia come il Comune abbia dovuto rivedere gli investimenti sulla base della effettiva possibilità di pagamento”. Quindi condividete il bilancio di previsione presentato? “Abbiamo voluto valutarlo con serietà e senza pregiudizi ma anche rispettando il nostro ruolo di critica. Sarebbe stato facile mettere in discussione molte voci del bilancio ma sarebbero state critiche fine a sé stesse perché siamo consapevoli che al Comune viene chiesto di intervenire sempre più a sostegno della cittadinanza ma sempre con minor risorse. La nostra economia che per decenni è stata collegata al settore dell’edilizia, sta vivendo un momento di difficile transizione. Molte piccole imprese sono in difficoltà ed hanno necessità di riconvertirsi. Come accade da tempo, i nostri giovani devono cercare lavoro altrove; è ripresa anche l’emigrazione all’estero. Il settore economico sul quale il nostro Comune ha da tempo investito, quello del turismo e dei servizi, soffre anch’esso delle difficoltà del momento. Dobbiamo fare i conti, specie durate la stagione invernale, con la concorrenza di vicine località del Trentino che hanno a disposizione risorse per noi inimmaginabili. Nonostante questo quadro, il nostro Comune è riuscito, come si suol dire, a far quadrare i conti. Certo alcune scelte non sono condivisibili, ma francamente ci sentiamo di dare atto del lavoro che è stato fatto”. Le critiche? “Soprattutto i lavori pubblici. L’unica opera sarà la rotatoria di Via Verdi, per la quale abbiamo beneficiato di un contributo in conto capitale da parte della Provincia di 250.000 euro. Non sono previsti altri interventi nel corso del triennio. Secondo noi si dovevano programmare maggiori interventi di manutenzione straordinaria, specie sulle strade e sui marciapiedi; ciò ha fatto peggiorare continuamente la situazione. Ad oggi molti tratti stradali della nostra città versano in condizioni disastrose e richiedono radicali lavori di sistemazione. Poi ci sono le criticità come la previsione di dover cedere alcuni immobili di proprietà del Comune per rispettare il patto di stabilità, la mancata realizzazione dell’area camper in Via Francesco Baracca, interventi su strade, marciapiedi, pubblica illuminazione. Ci preoccupano altresì le difficoltà economiche che potrebbero de- rivare dalle richieste di risarcimento di alcune società immobiliari, preoccupazione evidenziata anche nel parere del revisore che ribadisce l’opportunità di destinare parte dell’avanzo di amministrazione del 2012 a copertura delle potenziali passività rappresentate dalle queste azioni legali”. Cosa approvate? “Nella gestione degli altri programmi, in linea di massima, siamo soddisfatti, soprattutto per quanto attiene alla previsione di spesa nel settore del sociale”. Gerardo Rigoni “Per favore, riportate le stelle alpine sulla tomba di Clara” Si susseguono, purtroppo, le segnalazioni di furti di fiori al cimitero di Asiago. Atti privi di pudore che addolorano profondamente i parenti dei defunti. Ci si indigna e ci chiede soprattutto come si possa arrivare a portarsi a casa dei fiori rubati su una tomba e cosa possa spingere un essere umano a compiere un atto così odioso. L’ultimo episodio segnalatoci è quello relativo a un furto di stelle alpine. “Chiedo (gentilmente!) – ci dice la signora Laura Zanardini – alla persona che ha rubato le stelle alpine dalla tomba di Clara Zanardini, di rimetterle al loro posto. Erano fiori che tanto amava! Faccio presente a quella persona che rubare in cimitero è un reato grave quanto rubare in chiesa”. Ci auguriamo che questo appello, una volta tanto, non rimanga inascoltato. l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 La voce degli 8 Comuni 5 ATTUALITA’ La Comunità montana verso l’unione dei Comuni “Lavoriamo con grande con impegno per la nostra gente” Ritengo doveroso comunicare e riassumere ai concittadini dell’Altopiano come ha operato la giunta della Comunità Montana dal suo insediamento, avvenuto nel mese di dicembre 2012, ad oggi. Faccio presente che il Bilancio dell’attuale CM7C è stato ridotto “ai minimi termini” e che allo stato attuale lo stesso non permette di disporre di risorse se non per la ordinaria amministrazione. La giunta si riunisce ogni mercoledì e, anche se la Comunità montana sta finendo il suo percorso amministrativo, gli adempimenti e le cose da fare sono molteplici, impegnative e ci investono di grande responsabilità in questo periodo difficile per il nostro Altopiano così come per il resto del Paese. Stiamo lavorando per senso civico, con amore per il nostro territorio a “costo zero” ma fortemente motivati a fare il meglio che possiamo affinché la “gente di montagna” non sia costretta ad abbandonare il proprio territorio. In adempimento alla L.R. 40/2012, abbiamo raggiunto il primo obiettivo da essa dettato, riuscendo a mantenere compatto il territorio della costituenda Unione dei Comuni, a differenza di altre Comunità Montane che si sono divise. Ritengo questo sia un risultato importantissimo considerando i nostri settecento anni di storia, in onore anche a chi ha saputo “tener duro” prima di noi nonostante le difficoltà e le precarietà del nostro territorio. Un ringraziamento va a tutti i Sindaci che sono stati coesi in una decisione così importante per l’avvenire dell’Altopiano, dimostrando di essere uniti nel voler salvaguardare l’intero territorio. Nello spirito della futura Unione, la Comunità Montana ha confermato la disponibilità alla gestione unitaria dello sportello unico per le attività produttive, proponendo ai Comuni l’adozione del programma operativo della Camera di Commercio che consentirà di uniformare le procedure nell’ottica di una semplificazione amministrativa, anche per i professionisti, nell’inoltro delle relative pratiche del settore edilizio e del commercio. Cinque Comuni si sono convenzionati con la CM7C anche per l’attuazione normativa relativa alla Centrale Unica di Committenza che ha il compito di seguire tutti gli appalti relativi a lavori pubblici eacquisto di beni e servizi (Asiago, Conco, Enego, Lusiana e Rotzo) mentre gli altri tre (Foza, Gallio e Roana) hanno posto in essere una convenzione tra loro ma si auspica che in futuro anche questi si avvalgano dell’Unione dei Comuni . Particolare attenzione va posta al problema occupazionale che riguarda gli operai forestali che operano per conto della Comunità Montana. Questo ente non è soggetto al patto di stabilità ni saranno curate dalla Lobbia Ottica ma, i vincoli imposti ai Comuni RCE Fotografia” dallo stesso patto di stabilità purVi sarà anche una menzione speciale per troppo non permettono, ad oggi, i migliori balconi delle abitazioni private. Come da tradizione, la serata conclusiva, con premiazioni e proiezioni delle fotografie dei balconi, si terrà ad Asiago, presso il cinema Lux il giorno 25 Agosto 2013 alle ore 21.00 e vedrà la partecipazione del tutto inusuale della Schola Cantorum San Matteo in un’originale veste “popolare”. Per informazioni e regolamento rivolgersi agli Uffici della Comunità Montana Spettabile Reggenza 7 Comuni. Torna il concorso “Balcone fiorito” Anche per l’estate 2013, la Comunità Montana Spettabile Reggenza 7 Comuni ripropone ,il concorso denominato “L’Altopiano è un Balcone Fiorito” con il fine di valorizzare, promuovere e contribuire a rendere il nostro territorio e i nostri paesi sempre più belli ed accoglienti in vista della stagione turistica. Si tratta di una riproposizione in chiave altopianese del concorso ideato dall’Associazione Commercianti alcuni lustri fa e che era divenuto oramai un punto fisso delle manifestazioni estive asiaghesi. “Come per la scorsa edizione – dice il vice presidente della Comunità montana Andrea Benetti- il concorso è aperto a tutti gli alberghi e strutture ricettive altopianesi: una giuria valuterà il balcone che donerà il più bel colpo d’occhio e al vincitore spetterà un prestigioso premio “. “A presiedere la giuria sarà Daniele Paganin, titolare dell’Agenzia di Viaggi Happy Sieben, sponsor della manifestazione, mentre le fotografie dei balco- di poter programmare il calendario delle opere da realizzare per il corrente anno pur avendo la CM7C elaborato progetti e ottenuto finanziamenti al 100% per circa un milione di euro.A tal fine, vista l’emergenza, sentita la Giunta, ho ritenuto opportuno chiedere ufficialmente all’Assessore Regionale alle Politiche della Montagna e all’Assessore Regionale al Bilancio, un finanziamento straordinario per poter permettere la realizzazione a breve di ulteriori progetti urgenti relativi alla manutenzione del territorio al fine di garantire la sopravvivenza e la dignità del lavoro agli operai forestali. Altra nota è stata inviata al Presidente di Vi.Abilità per le strade provinciali che abbisognano (tutte) di manutenzione e rifacimento del manto bituminoso, per la sicurezza degli utenti oltreché per il decoro del nostro Altopiano in quanto località turistica. Il 15 maggio scorso, successivamente alla riunione del consiglio della Comunità montana, ho ritenuto opportuno convocare anche la prima Assemblea del l’Unione dei Comuni Montani per dare inizio al percorso amministrativo di istituzione della stessa. A tutti i componenti è stata consegnata copia della bozza dello Statuto predisposto dall’UNCEM in sinergia con la Regione Veneto affinché si inizi subito ad adeguarlo alle esigenze del nostro territorio. Ora non rimane che lavorare attivamente, con responsabilità per costituire l’Unione dei Comuni Montani così come dettato dalla normativa regionale, nella consapevolezza di volere a tutti i costi tutelare, salvaguardare e rappresentare l’identità storica del nostro territorio nella speranza che chi di dovere abbia la sensibilità di capire il grande valore che ha la tutela dei territori di montagna e con essi la tenace gente che vi abita, priorità che, “per caduta”, si riflette anche sugli interessi delle intere zone di pianura. Roberta Marcolongo Presidente della Comunità Montana l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 6 La voce degli 8 Comuni Il gruppo di volontari della Società Sportiva Sasso e del Gruppo Alpini Sasso Sull’Ortigara nel giorno delle Penne Nere L’annuale e significativa festa: momento di emozione profonda segnato quest’anno dalla tragedia Una festa funestata dalla tragedia, sulla quale i nostri lettori hanno certamente già potuto apprendere tutti i particolari dai vari quotidiani e dalla televisione, che ha sconvolto organizzatori e partecipanti. L’edizione 2013 del Pellegrinaggio Nazionale degli Alpini sarà purtroppo ricordata soprattutto per l’incidente al mezzo del Soccorso Alpino nel quale ha perso la vita l’alpino 85enne di Montecchio Maggiore Giuseppe Sinico e nel quale sono rimate ferite altre quattro persone, tra cui i due soccorritori di Asiago Simone Pertile (42 anni), alla guida del mezzo, ed Elena Tessari (38 anni). Fino alle 13, ora dell’incidente, tutto si era svolto abbastanza in tranquillità, considerato l’alto numero di partecipanti (stimate circa 10 mila presenze): necessari alcuni interventi per lievi malori, mentre per un escursionista, caduto rovinosamente lungo il sentiero che scende dal cippo austriaco verso il Passo dell’Agnella, era dovuto intervenire l’elisoccorso di Trento. La “Festa dell’Ortigara” si apprestava dunque ad essere messa in archivio come una di quelle giornate speciali che sempre si vivono in compagnia degli Alpini, con momenti di grande significato e particolare emozione che solo chi vi partecipa con il giusto atteggiamento, quello del fare memoria e del condividere sentimenti di unità e fratellanza, sente profonda nel cuore. La salita alla colonna mozza, per partecipare alla Messa che si celebra sulla cima dell’Ortigara nel primo mattino, è un cammino da gustare passo passo. Tra mughe e rododendri, s’incrociano le storie dei tanti pellegrini, pronti a raccontarsi, a scambiare un saluto o una battuta, a tendere la mano a chi è in difficoltà. C’è gente di tutte le età dai bambini, i più piccoli portati in spalla dai genitori, i più grandicelli che sulla pietraia mostrano l’agilità degli stambecchi, fino agli anziani dall’insospettata tempra, spinti da un sentimento profondo, grati alle loro gambe di averli portati lassù anche quest’anno. Dagli zaini escono vessilli e gagliardetti; intorno alla co- lonna e al labaro nazionale, ci si prepara alla celebrazione eucaristica. E su quella cima, dove terra e cielo si toccano, dove passato e presente si fondono, tra canti, preghiere ed onori ai caduti, ti senti parte microscopica ma importante di una stessa grande umanità. “Dobbiamo volerci più bene – è il monito che arriva all’omelia da don Rino Massella, cappellano degli alpini – qui i nostri morti ci ricordano che l’Italia ha bisogno di gesti concreti. Non dimentichiamolo: essere liberi significa scegliere l’amore”. Al ritorno verso valle, obbligata la sosta nella zona monumentale del Lozze. Anche lì si celebra la Messa per dare poi spazio ai discorsi delle autorità. Il rifugio Cecchin offre cibo e ristoro, e alcuni si fermano lì o nei dintorni per il pranzo, mentre lungo la mulattiera che scende al piazzale la moltitudine di gente sembra un fiume colorato e pacifico che scorre tra abeti e larici. Al piazzale Lozze nel grande tendone allestito dalla Società Sportiva Sasso e dal Gruppo Alpini di Sasso, si trovano panini e buoni piatti da consumare stando seduti in allegra compagnia. Egregio e molto apprezzato il lavoro dei volontari di Sasso che hanno offerto un bel servizio del quale hanno usufruito in migliaia. Si resta volentieri sotto quel tendone, sotto i gazebi e le tende allestiti qua e là, sotto gli alberi e nei prati, mentre si innalzano i canti, nonostante un velo di tristezza avvolga la montagna per un amico alpino che il destino ha voluto portarsi via in uno dei giorni più cari alle Penne Nere. Stefania Longhini Manovra sbagliata o tragica fatalità? Una manovra sbagliata, dunque con piena responsabilità del conducente del mezzo, o una tragica fatalità? E’ quanto dovrà appurare l’autorità giudiziaria in merito al grave incidente avvenuto domenica 14 luglio in cui ha perso la vita l’anziano alpino di Montecchio Maggiore Giuseppe Sinico (85 anni), mentre gli altri passeggeri, il consigliere nazionale ANA Giuseppe Cedermaz (70 anni), sua moglie Anna Zussino (67), i soccorritori Elena Tessari e Simone Pertile, che era alla guida del mezzo, sono rimasti feriti (nessuno di loro risulta in pericolo di vita). “La dinamica dell’incidente è al vaglio degli inquirenti, come da prassi è stata avviata un’inchiesta e aperto un fascicolo per omicidio colposo. Noi attendiamo in merito le disposizioni della Procura – dice il delegato del Soccorso Alpino delle Prealpi Venete Giorgio Cocco – Ancora non riusciamo a darci una spiegazione se non quella di una tragica fatalità, per quel muretto a secco che sembra non abbia retto. Simone Pertile è un grande esperto di guida in fuoristrada ed è un soccorritore molto qualificato oltre che molto appassionato. Come tutti i volontari del Soccorso Alpino ha notevoli capacità tecniche e una grande pre- parazione; entrare nel Soccorso Alpino e mantenere le qualifiche acquisite non è possibile se alla base non disponi di queste caratteristiche”. Dal punto di vista della responsabilità civile e penale, essere dei volontari non rappresenta un’attenuante ed è in questo caso l’associazione di volontariato in cui si presta servizio che deve provvedere a tutte le coperture assicurative per tutelare, nel caso di accertata responsabilità, chi si sacrifica e mette a disposizione tempo e competenze gratuitamente. “Il Soccorso Alpino – dice in merito Cocco – sia a livello Nazionale che Regionale negli ultimi anni ha investito molto in assicurazioni affinchè i volontari, che operano spesso in zone disagiate ed impervie, possano agire in serenità”. Intanto, ai volontari, sono giunte le parole di incoraggiamento, unite a quelle di solidarietà ai familiari della vittima e di vicinanza ai feriti, del presidente del Veneto Luca Zaia. “Io non posso che manifestare, anche in questa tragica occasione – ha detto– la mia gratitudine e i miei sentimenti di stima nei confronti dei volontari del Soccorso Alpino, per la quotidiana e gratuita opera di assistenza che svolgono in un territorio difficile e insidioso, dimostrando un coraggio e una generosità non comuni”. Stefania Longhini Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano 7 La voce degli 8 Comuni ASIAGO Si avvicina il centenario della Grande Guerra, l’Altopiano che è stato teatro di tante sanguinose e sofferte battaglie conserva ancora un grande patrimonio storico, come il Museo a cielo aperto sul Monte Zebio ed è proprio all’interno della valorizzazione di tale eredità culturale che Malga Pastorile viene affidata con grande orgoglio dal sindaco Andrea Gios all’Associazione Nazionale Alpini, gruppo di Asiago, attraverso una convenzione sottoscritta giovedì 11 luglio. Un accordo che affida la conclusio- Malga Pastorile affidata agli Alpini ne dei lavori nella casara agli Alpini per scopi associativi. “Un modo per conservare e dar risalto ad un luogo come Monte Zebio di grande valore, storico, naturalistico e ambientale” come afferma Gios, soddisfatto di assegnare un bene comunale a “gente seria”, importante tassello anche per le generazioni future. Ennesimo esempio di collaborazione tra l’Amministrazione e gli Alpini, in un clima di cooperazio- ne e reciproco aiuto. Bruno Cunico, presidente del Gruppo Alpini Asiago, che sottolinea il grosso impegno assunto con questa convenzione, ma anche l’onore e la fierezza, stima la conclusione dei lavori tra un anno. Non poteva mancare Enzo Biasia, presidente della Sezione Monte Ortigara, che sottolinea come sia significativo affidare il rifugio al gruppo di Asiago, data anche la sua importanza e il continuo im- pegno profuso. L’assessore al patrimonio Guido Carli afferma che la collaborazione con gli Alpini proseguirà:” Non vi lasciamo soli”, in un rapporto di sostegno reciproco per il bene della collettività e per la conservazione dell’immenso patrimonio del nostro Altopiano”. Il Sindaco inoltre ribadisce la volontà politica di rispettare l’impegno per l’ampliamento del Rifugio Cecchin, per dar risalto al- Per la Salamandra di Aurora, 2013 ricco di eventi Anche quest’anno c’è molto fermento riguardante la salamandra dorata dell’Altopiano, meglio nota come salamandra di Aurora (Salamandra atra aurorae). Questo piccolo anfibio, descritto per la prima volta nel 1982, finora è stato trovato solo in poche località dell’Altopiano dei Sette Comuni e in quello di Vezzena ed è considerato tra gli animali a priorità di conservazione Asiago hanno voluto a livello europeo. dedicare alla salamanNumerose sono dra di Aurora una belstate quindi le inil i s s i m a ziative dedicate a raappresentazione tequesto gioiello naatrale, sulla base della turale: si sono da poesia in lingua pochi giorni concimbra “Parla la salacluse le attività del mandra dorata” del p r o g e t t o Sopra - Le attività didattiche riguardanti le prof. Ramigius salamandre hanno coinvolto quest’anno quasi 90 “Alpensalamander” Geiser. La messa in studenti degli Istituti Comprensivi di Asiago e Gallio in collaborazione Sotto - Salamandra di Aurora (Salamandra atra scena della poesia ha con l’Università di aurorae ): maschio adulto rilevato durante le attività permesso anche di di ricerca Salisburgo. Quasi rendere omaggio al 90 studenti delle maestro Patrizio scuole primarie di Asiago, e dalla raccolta delle Rigoni, indimenticato naturaliGallio, Roana, Rotzo e Canove, segnalazioni di presenza di que- sta dell’Altopiano e primo più i loro insegnanti e i loro di- sti rari animali, grazie al scopritore della salamandra di rigenti sono stati coinvolti in un coinvolgimento delle famiglie Aurora. Il 7 giugno scorso la progetto che comprende anche degli studenti. Le attività didat- Commissione Conservazione altre scuole in Italia, Spagna e tiche in aula sono state accom- della Societas Herpetologica Austria, per un totale di oltre pagnate da una serie di escur- Italica, la società scientifica che 30 istituti scolastici uniti dalla sioni in alcuni dei luoghi di pre- si occupa di studio e conservapassione per le salamandre! Il senza di questi anfibi e alcune zione degli anfibi e rettili in Itaprogetto “Alpensalamander”, a classi hanno avuto la fortuna di lia, è stata ospitata per la prometà tra ricerca e divulgazio- vedere per la prima volta questi pria riunione annuale presso la ne, ha previsto lezioni in classe piccoli abitanti dell’Altopiano e sede della Spettabile Reggenza dedicate alle caratteristiche delle aiutare attivamente le ricerche dei Sette Comuni: in questa ocdiverse salamandre presenti scientifiche in corso. casione ricercatori provenienti sulle Alpi. Le attività in classe Alla fine dell’anno scolastico, gli da tutta Italia hanno potuto consono state arricchite da giochi studenti della scuola primaria di frontarsi anche con i tecnici forestali della Comunità Montana, in modo da garantire a questo delicato animaletto una maggiore tutela. Il 29 giugno al Museo di Storia Naturale di Venezia si è svolta la tappa veneta di “Herpethon”, la maratona di divulgazione scientifica dedicata agli anfibi e rettili, con 44 tappe sparse in tutta Italia, e anche in questa sede si è parlato delle particolari salamandre alpine presenti sull’Altopiano e sul Massiccio del Pasubio e delle ricerche in corso che le riguardano. Tra il 16 e 20 Agosto a Gallio si terrà il Festival del Fungo e della Natura, che comprenderà anche una serata divulgativa e i pannelli della mostra “Il gioiello dell’Altopiano: la salamandra dorata si racconta in cimbro” più altri pannelli divulgativi riguardanti tutte le specie di anfibi e rettili dell’Altopiano. Tra il 22 e 28 Agosto, nell’ambito del Congresso Europeo di Erpetologia a Veszprém (Ungheria), verranno presentati i primi risultati delle ricerche svolte nel 2012 e che hanno permesso di raccogliere numerosi nuovi dati di presenza di questi animali, anche al di fuori dell’areale noto in precedenza. Attualmente, con il sostegno del Museo delle Scienze di Trento, sono in corso ricerche scientifiche volte a definire lo stato di conservazione delle salamandre nell’area prealpina veneta e trentina e sono previste numerose attività di divulgazione. Alla prossima per ulteriori aggiornamenti! Enrico Romanazzi l’aspetto ambientale per cui è necessaria la variazione del PAT, che verrà quindi modificato. Il Rifugio si pone come “porta d’accesso importante per l’Ortigara”, fondamentale “supporto logistico per far conoscere e far vivere” questi storici luoghi. Nel ribadire questa volontà, sottolinea che gli Uffici son d’accordo, perché “i politici cambiano, ma gli uffici restano”. Presenti alla cerimonia anche gli assessori Diego Rigoni e Franco Sella, oltre a una decina di Alpini, tutti uniti dall’orgoglio di portare quel mitico cappello dalla lunga penna nera. Giulia Rigoni Una maturità a due zeri per Martina, Beatrice e Francesco Martina Mosele, Beatrice Rigoni e Francesco Milardi sono i tre centini dell’Altopiano. Anche quest’anno centinaia di studenti hanno sostenuto il temuto esame di maturità, tre di loro hanno ottenuto il massimo dei voti, due cento e un cento e lode. Martina racconta come sia stato l’impegno costante a portarla ad un simile traguardo, ma Martina Mosele soprattutto il fatto che le piaceva ciò che studiava, in particolare l’economia aziendale che è la materia d’indirizzo dell’ITC. Aspira a lavorare in banca la giovane asiaghese che per prepararsi al meglio si è iscritta alla facoltà di Economia e Commercio di Verona, per cui ha già superato il test d’ammissione ad aprile. Francesco Milardiinvece dichiara :”Per quanto riguarda i progetti per il futuro, vorrei conBeatrice Rigoni tinuare a studiare! Proverò ad entrare al corso di medicina a Padova, anche se non sarà affatto facile.” Inoltre racconta che : “Il risultato si ottiene con l’impegno. Conta non solo l’esito dell’esame o della quinta ma anche il percorso degli ultimi tre anni delle superiori (terza, quarta e quinta) (anche per il sistema dei crediti). Quindi ci vuole una certa “costanza”. Ma è necessario anche Francesco Milardi saper staccare quindi c’è bisogno di divertirsi con gli amici e di una valvola di sfogo. La mia consiste nello sport (fin da piccolo ho fatto sci di fondo, anche a livello agonistico). Inoltre lo sport ha un grande valore formativo ed educativo: ti insegna ad organizzarti e gestire nel modo migliore gli impegni quotidiani. Quindi colgo l’occasione per ringraziare lo Sci Club 2 A, che mi ha sempre seguito.Fondamentale è stato anche il sostegno dei miei genitori.” Beatrice Rigoni invece vorrebbe entrare alla specialità di fisioterapia o dietista e anche secondo lei la costanza e l’impegno durante l’anno scolastico sono una buona garanzia, ma anche la tranquillità aiuta a mantenere il controllo della situazione. “In questo mi sono riscoperta, di solito sono più emotiva.” confida la neo diplomata. Stessi ingredienti per un simile risultato, tanta soddisfazione e tante aspettative per un futuro tutto ancora da scrivere, di cui questo è solo il primo importante passo.Congratulazioni! Giulia Rigoni l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 8 La voce degli 8 Comuni ASIAGO Sogno Interrotto, rassegna di varie arti nella suggestiva piazza d’armi del Forte Un nuovo scenario per gli eventi culturali, in uno spazio diverso immerso nella natura com’è quello offerto dal Forte Interrotto, dove la scorsa domenica 14 luglio ha preso il via la rassegna artistica “Sogno Interrotto”, debuttata con il concerto “A night in Rome”, musiche di Corelli a cura del quartetto d’archi “Il capriccio e la costanza”. La piazza d’armi del Forte, uno dei più suggestivi siti bellici presenti sull’Altopiano oggetto di recente ristrutturazione, diventa così teatro di una serie di appuntamenti che rappresentano solo l’inizio di un percorso volto a valorizzare il territorio in vista del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. La rassegna, organizzata dal Comune di Asiago e dalla Pro Loco Asiago e Sasso in collaborazione con Asiagofestival, Associazione culturale ConAltriMezzi, Club Fotografico Altopiano, Coro Asiago, e con il sostegno della Cassa Rurale ed Artigiana di Roana, porta a ripensare alla storia del nostro territorio, a quella storia legata alle armi e alla guerra, ma anche alla ricerca di nuove vie per mantenere viva la memoria e per far rivivere teatri di battaglia e infrastrut- ture belliche in tempi di pace, donando loro una nuova veste. Nei sei appuntamenti in calendario, che si svolgeranno prevalentemente in orario pomeridiano di domenica e di martedì a cavallo fra luglio e agosto, verranno proposte diverse arti che vestiranno la piazza d’armi del forte in modo continuamente diverso: si spazierà dalla musica classica al teatro, dalla fotografia ai canti di montagna. Domenica 21 luglio alle ore 17 si terrà lo spettacolo “La grande guerra meschina” a cura della compagnia teatrale veronese “Le Falìe di Velo”. Si distingue anche per la particolarità dell’orario (le 6.30 del mattino!) l’evento di domenica 4 agosto: le prime luci del giorno al Forte accoglieranno “Le notti chiare erano tutte un’alba”, reading e musica a cura dell’Associazione culturale ConAltriMezzi, con parole di Luigi Meneghello e Mario Rigoni Stern a cura degli attori Isacco Tognon ed Eleonora Fontana, e di Giulia Cupani alla chitarra classica. Domenica 11 agosto alle 14.00 si terrà la mostra del Club Fotografico Altopiano, che attiverà anche tre laboratori, per i quali servirà la prenotazione all’Ufficio IAT in piazza Carli: fotografia macro, ritratto e paesaggio. Martedì 13 agosto alle ore 17.00 SognoInterrotto ospiterà un concerto di musica classica organizzato all’interno di Asiagofestival: ad esibirsi sarà l’ensamble di violoncelli Cellopassionato, sotto la direzione del Maestro Julius Berger, mentre il martedì successivo, 20 agosto, alle ore 21 si terrà il concerto del Coro Asiago con una serata dedicata ai canti che hanno segnato fortemente il modo di ripensare alle vicende della Prima Guerra Mondiale nell’imma- ginario collettivo e nella cultura popolare. L’ingresso al concerto sarà a pagamento con prevendita biglietti allo I.A.T. Si ricorda che il Forte Interrotto si può raggiungere in automobile e che le auto possono essere parcheggiate nelle sue vicinanze o nelle piazzole lungo la strada, anche se, visto l’esiguità dei posti, si consiglia di raggiungere il Forte a piedi da Camporovere, facendo una bella passeggiata che richiede un’ora scarsa di cammino. Silvana Bortoli l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 La voce degli 8 Comuni Rischia la chiusura la scuola materna di Canove? COMUNE DI ROANA La pedonale lungo la strada tra Cesuna e Treschè Conca un percorso pericoloso da mettere in sicurezza Il clima, el tempo, condiziona la vita sull’Altopiano, il turismo ne è ormai dipendente, l’agricoltura da sempre segue il ritmo delle stagioni, ma non solo le attività, anche l’urbanistica deve adattarsi alle condizioni metereologiche, in particolare a quelle invernali. La strada Cesuna- Tresche Conca, fresca di allargamento e ammodernamento infatti è stata realizzata con marciapiede complanare, cioè con una sottile linea continua posta a separazionetra carreggiata e zona pedonale, per agevolare la rimozione della neve nei mesi invernali.Come conferma il responsabile dell’ Ufficio dei Lavori Pubblici, geometra Gabriele Valente, per motivi tecnici si è optato per questa soluzione, anche tra la popolazione restano in proposito moltissimi dubbi e timori. Una strada molto più larga e agevole che invita a spingere sull’acceleratore, una zona non urbana, una segnaletica orizzontale che nonostante Valente confermi venga ridipinta ogni anno, ma tuttora in alcuni tratti non è visibile, rischia a causa degli agenti atmosferici di sparire e di sembrare inesistente, portano i temerari che vogliono percorrere questo tratto a piedi,a dover prestare molta attenzione o magari addirittura a desistere. Unico “marciapiede” di questo tipo in tutto il Comune di Roana, dato che fa riflettere, TRESCHE’ CONCA Ottima riuscita per la sagra del patrono abbinata al 3° Torneo di calcetto 24 ore Numeri da capogiro che confermano il successo per l’abbinamento tra il “Torneo 24 ore di Calcetto a 5” (giunto alla 3^ edizione) e la “Sagra di San Luigi Gonzaga” di Treschè Conca. A fine giugno la due giorni di competizione sportiva ha visto sfidarsi venti squadre provenienti da tutta la provincia, dando luogo ad un torneo di altissimo livello all’insegna del divertimento e del fair play. A trionfare è stata la squadra “Josic’ Costruzioni”, che si è aggiudicata i 2.000 euro di premio, seguita da “Voilà Cafè” e “Osteria Barricata”. I premi individuali sono stati assegnati a Ognjen Kokorovic, miglior giocatore, Davide Frigo, miglior portiere, Alberto Rubbo, capocannoniere e Federico Girardi, miglior giovane,classe 1997. Sono stati assegnati la “Coppa Chiosco”, andata alla formazione A.C. Pinot Nero detentore del titolo da due anni, e il premio “Una notte da leoni” alla Pizzeria “Al Cacciatore”. Ad animare la serata di sabato sono stati i bravissimi componenti del gruppo “Rockpuntoit”, mentre la domenica sera è stato lasciato spazio al tradizionale ballo liscio e ai balli di gruppo con “Graziano”.Nel pomeriggio della domenica si sono svolti anche i tipici giochi per bambini con le animatrici del Grest, a completamento di una festa paesana che ha coinvolto e divertito grandi e bambini. 9 quanto hanno prevalso le esigenze economiche e logistiche sul buon senso e sulla sicurezza? Ad ognuno la possibilità di valutare autonomamente, ma forse per i turisti, nonchè per i residenti amanti delle passeggiate sarebbe stato più sicuro e piacevole un marciapiede tradizionale, magari delimitato da paletti. Alla suddetta comunale,più simile ad una pista ciclabile che ad una pedonale, non sembrano previste modifiche. Sicuramente è molto larga, forse troppo per una strada di montagna, ma tutto quello spazio non poteva essere utilizzato diversamente soprattutto tenendo conto maggiormente dei criteri di sicurezza? Giulia Rigoni Il comitato di gestione della Scuola dell’Infanzia “Maria Ausiliatrice” di Canove è seriamente preoccupato per il futuro della scuola stessa. Perché, su un totale di 14 iscrizioni per il prossimo anno scolastico, le nuove sono solo 4, di cui 2 bambini di Canove e 2 di Cesuna, ed è questo il dato che allarma. “I possibili nuovi iscritti della Parrocchia di Canove – si legge sulla nota pubblicata in un recente bollettino parrocchiale – potrebbero essere 14, quindi 12 hanno scelto di frequentare prevalentemente ad Asiago per motivi logistici di comodità familiare e di lavoro. Con i numeri attuali si prevede un passivo di gestione superiore a 10.000 euro l’anno, una spesa che non può essere sostenuta dalla parrocchia, che è in difficoltà economiche”. Un problema, quello delle scuole materne che rischiano la chiusura, che dovrebbe interessare tutta la comunità, non solo coloro che usufruiscono temporaneamente del servizio. “Secondo noi – si legge ancora nella nota del comitato di gestione – questo sta succedendo perché Canove, un gruppo di case e condomini situati lungo la strada provinciale, manca di spirito comunitario. Siamo diventati un paese di passaggio e dormitorio, senza più anima che tenga unita la comunità. La scuola materna è il primo centro di aggregazione ed è ancora uno dei pochi rimasti nel nostro paese. Dobbiamo tutti riflettere su questo, perché, una volta chiusa, non sarà più possibile aprire una nuova scuola materna”. S.B. CESUNA Il viaggio nel tempo di Venigallia Una targa in ricordo di Hugo Resch Per ricordare un amico di Roana e dei Torna l’accampamento celtico Sette Comuni, appassionato cultore della lingua cimbra, sabato 20 luglio alle 18, al Museo della tradizione cimbra di Roana, sarà scoperta la targa realizzata dal Comune di Roana in collaborazione con l’Istituto di cultura cimbra in memoria di Hugo Resch grande sostenitore dell’amicizia tra i Sette Comuni e il Veneto con la Baviera. Entrato in contatto negli anni Settanta con gli amici di Roana, come Rino Azzolini , Frigo Simeone Domenico e Umberto Martello, Resch, tra le tante cose in cui si è impegnato, ha collaborato alla organizzazione di numerosi viaggi di studio in Terra Cimbra, accompagnati da conferenze, concerti, mostre. Ha contribuito in modo incisivo alla formazione di numerosi gemellaggi, con l’appoggio di molti amici, come il Landrat Hans Geiselprechtinger, il suo segretario Corrado Haselbauer… Ricordiamo i gemellaggi di Verona con Monaco, della Provincia di Vicenza con il Landkreis di Landshut, del Comune di Velden con Roana, della Comunità Montana dei Sette Comuni con il Landkreis di Landshut, del Comune di Schio con Landshut, del Gymnasium di Vilsbiburg con l’Istituto di Scuola Superiore di Asiago. Alla sua scomparsa, il 14 agosto 1994, dopo alcuni anni di dura malattia durante i quali si interessò sempre dell’attività dell’Istituto di cultura cimbra di Roana, in Altopiano molti hanno sentito di aver perduto un grande amico. Per lui la Terra Cimbra non era soltanto un ricordo, un argomento appassionante di ricerca linguistica e storica, ma era una geografia di rapporti vissuti, intensi, personali, era una storia carica di valore per il nostro presente e per il nostro futuro.A testimoniare la riconoscenza e l’amicizia dell’Altopiano per Hugo Resch la scritta sulla targa recita: “Somme unsarnkhsell Hugo, per il nostro amico Hugo. Borbaissgott, Vergeltsgott, VieleDanke. Grazie, Hugo.Dubolaibest in unzarehertze. Tu resti nei nostri cuori”. Sergio Bonato Veneti Antichi, Greci, Celti e Romani: saranno anche quest’anno i principali protagonisti di Venigallia, a Cesuna dal 26 luglio al 4 agosto. Tutti rigorosamente con gli abiti dell’epoca, ricostruiranno un insediamento del tutto simile a quelli che erano presenti nei nostri territori, assieme agli artigiani che con il loro lavoro faranno rivivere arti e passioni dei tempi arcaici. Le abitudini alimentari, la vita quotidiana, le coltivazioni, gli animali e le botteghe artigiane porteranno a immergersi subito nell’atmosfera tipica dell’età del ferro. Un viaggio nel tempo in compagnia di guerrieri, artigiani, bardi, musicisti e danzatori: ci si potrà divertire ammirando i numerosi gruppi di rievocazione storica che ricostruiranno un accampamento celtico dell’età del ferro, passeggiando tra botteghe artigiane e un coloratissimo mercato tematico. La suggestione delle musiche e delle danze renderanno magiche le serate, mentre l’adrenalina salirà a mille nell’arena dei combattimenti dove si affronteranno i guerrieri. Grande spazio verrà dato alle attività per i bambini che saranno coinvolti in laboratori, giochi e animazioni dedicati esclusivamente a loro, perché possano scoprire in maniera divertente un pezzetto della nostra storia. Venigallia è dunque spettacolo, CINEMA LUX ASIAGO ma anche cultura, per scoprire i popoli che abitarono queste zone del Veneto migliaia di anni fa, lasciando pochissime testimonianze delle loro culture e vennero quasi dimenticati nell’ultimo millennio della nostra storia. L’appuntamento con Venigallia, Wolverine l’immortale - Giovedì 25 luglio ore 16.00 18.30 21.00 tra magia della musica, incanto del luogo, fascino del passato e Sabato 27 luglio ore 16.00 18.30 21.00 buon cibo, è a Cesuna dal 26 Domenica 28 luglio ore 16.00 18.30 21.00 luglio al 4 agosto. S.B. Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano 10 La voce degli 8 Comuni FOZA La scomparsa di Enzo, per Foza una grave perdita LIBRI Marcolongo: “Se n’è andato un sindaco pacato, intelligente, con una grande competenza amministrativa, che sapeva vedere dentro le cose, che voleva vivere in pace e far vivere in pace tutti” Un paese sotto choc, sospeso tra l’incredulità e il dolore. Foza all’improvviso ha perso tragicamente il suo sindaco. Giovanni Alessio Oro è morto nel pomeriggio di venerdì 12 luglio travolto da uno scooter su una strada di Ischia dove, insieme alla moglie Maria, stava trascorrendo gli ultimi giorni di vacanza prima di rientrare e proseguire i tanti progetti avviati in paese. C’è voluta quasi una settimana prima di riuscire a riportarlo a casa: si è dovuto attendere l’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria ed eseguita lunedì 15 luglio al policlinico di Napoli. Ora Giovanni Alessio Oro potrà riposare nel piccolo cimitero di Foza. Enzo, così lo chiamavano i suoi paesani, aveva 63 anni ed era molto conosciuto in tutto l’Altopiano anche per essere stato segretario prima del comune di Rotzo e poi della Comunità Montana, ruolo quest’ultimo che ha rivestito per molti anni fino al pensionamento avvenuto nel 2009 anno in cui è stato eletto sindaco.Oro può essere considerato una vera istituzione a Foza avendo rivestito il ruolo di sindaco per circa un quarto di secolo (in 5 diversi mandati). Il vicesindaco Roberta Marcolongo lo descri- ve come “un sindaco pacato, intelligente, con una grande competenza amministrativa, che sapeva vedere dentro le cose, che voleva vivere in pace e far vivere in pace tutti”. Sono tanti i messaggi di cordoglio raccolti dopo la morte di Giovanni Alessio Oro. “Uno dei messaggi più belli – dice Marcolongo – ci è giunto dall’assessore regionale Roberto Ciambetti che rende omaggio alla memoria di un uomo giusto, una figura straordinaria di uomo lungimirante protagonista democratico della vita civile dell’Altopiano”. Pino Rossi, sindaco di Gallio, è tra i colleghi dell’Altopiano che recentemente ha lavora- to più a stretto contatto con Oro. Insieme avevano dato avvio alla prima unione delle funzioni dei Comuni. “Ho tratto enorme insegnamento dalla sua competenza politica ed amministrativa – dice Rossi – persona attenta ed autorevole, ha dato un grosso impulso affinchè le comunità civili di Gallio e Foza facessero passi da gigante insieme. Per onorarlo credo che in futuro si debba proseguire su questa linea verso l’unione dell’Altopiano. Credo che Giovanni Alessio possa illuminarci e da lassù spero possa essere ancora protagonista”. Don Valentino Miotto, parroco di Foza, ha voluto ricordarlo come una persona che aveva prima di tutto il titolo di papà. “Un papà a servizio di una comunità; servizio inteso come la più bella caratteristica, insieme alla libertà, che una persona possa avere”. Ora sarà il vicesindaco Roberta Marcolongo a guidare Foza fino alle prossime elezioni in programma nel maggio 2014. “Ho ritenuto doveroso accettare questo incarico – dice Roberta Marcolongo – per rendere onore all’uomo che è stato per noi una guida insostituibile. Guiderò Foza per il mio sindaco e per il mio paese, tenendo ben presenti gli insegnamenti di Enzo che amava profondamente il suo paese e la sua gente”. Stefania Longhini l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 11 La voce degli 8 Comuni FOZA “Ciao Stefania, sai cos’era l’Organizzazione Todt? Si trattava di una organizzazione, nata in Germania negli anni trenta per iniziativa dell’ing. Fritz Todt come azienda specializzata in lavori stradali che si traDai documenti lasciati ai familiari da Mario Oro, classe 1920, deceduto nel 2006, emerge un capitolo importante della storia di Foza tra novembre 1943 e aprile 1945: il Registro con l’elenco degli operai del cantiere di Foza dell’Organizzazione Todt. Mario Oro, alpino del Battaglione Bassano, aveva partecipato, come i suoi coetanei, alle varie fasi della seconda guerra mondiale. Nell’estate 1940 sul fronte francese: guerra breve per la capitolazione della Francia, poi il trasferimento in Albania, allora appartenente all’impero, e da lì sul fronte greco … vicenda assai complicata per gli italiani, che a quell’appuntamento erano del tutto impreparati! La storia è nota. Mario, nel gennaio 1941, durante una fase di ripiegamento del fronte italiano, causa la fame e il freddo, trovò riparo, assieme ad altri due alpini, in un rifugio di montagna e qui venne catturato. Condotto prigioniero ad Atene, dopo varie vicissitudini, fu trasferito per nave in un campo di prigionia a Candia, nell’isola di Creta, dove rimase sino al 28 maggio 1941, giorno in cui avvenne l’invasione tedesca per via d’aria, mediante il lancio di paracadutisti, e per via di mare. Mario annunciò la sua liberazione con una lettera ai genitori Lorenzo e Giovanna, il 19 giugno 1941, breve scritto che la famiglia ancora conserva. Dopo qualche mese di soggiorno in Italia per riprendersi dalle sofferenze della prigionia, partecipò alle operazioni belliche sul fronte iugoslavo e all’importante battaglia di Plevje. Successivamente fu tra- L’ultimo regalo di Giovanni Alessio Oro sformò in una struttura paramilitare durante la seconda guerra mondiale per la costruzione di opere di difesa.Pochi però ricordano che l’Organizzazione operò anche in Altopiano e in particolar modo a Foza soprattutto con l’apertura di numerose gallerie, ancora praticabili…ti manderei questo articolo, pensi possa trovare posto sul nostro giornale?” E’ il testo della mail inviatami, prima di partire per le ferie, da Giovanni Alessio Oro alla quale era allegato il testo che pubblichiamo in questa pagina. Lo consideriamo un ultimo grande re- galo del sindaco di Foza alla nostra testata, ai nostri lettori e alla popolazione di Foza. Pubblicarlo ci sembra un bel modo per manifestargli la nostra stima, per rendergli omaggio e per ricordar- lo. Da tutta la redazione de “L’Altopiano” un abbraccio immenso alla moglie Maria, ai figli Mario, Bruno e Lucia, e un pensiero di vicinanza e di solidarietà per l’amministrazione e i cittadini di Foza per questa grave perdita. Stefania Longhini Mario Oro e il registro dell’Organizzazione Todt Oro Mario a Mogliano Veneto al ritorno dalla prigionia luglio 1941 sferito a Grenoble in Francia fino all’armistizio dell’8 settembre 1943. Trovò rifugio, in quei tragici giorni di confusione per i soldati italiani, dalla famiglia Perli, originaria di Valstagna e da questa fu trasferito in montagna, per sicurezza, a far carbone con i boscaioli. Rientrato in Italia dopo una fortunosa attraversata delle Alpi, a Torino salì sul treno per Vicenza e alla fine arrivò ad Asiago con la “Vacca mora”. Qui trovò la solidarietà di un conoscente, Toni Catus, ovvero Lazzari Antonio, che gli prestò una bicicletta con la quale arrivò a casa, in contràChigner, dai genitori in una serata dell’autunno 1943. Qui entra in gioco l’Organizzazione Todt e il registro conservato da Mario Oro. L’organizzazione, nata in Germania negli anni ’30 per iniziativa dell’ing. Fritz Todt, come azienda specializzata in lavori stradali, si trasformò in una struttura paramilitare durante la seconda guerra mondiale per la costruzione di opere di difesa: famosa la Linea Sigfrido, realizzata in Germania al confine l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Edizione chiusa il 18 luglio alle 23.45 con la Francia, contrapposta alla Linea Maginot costruita dai francesi. L’Organizzazione operò anche in Italia dal tardo autunno 1943 all’aprile 1945, sempre per la costruzione di opere di difesa (famosa la Linea Gotica). Pochi, però, ricordano che l’Organizzazione operò anche in Altopiano e in particolar modo a Foza soprattutto per l’apertura di numerose gallerie, alcune ancora praticabili. Si tratta delle ultime opere difensive previste in Italia e solo in parte realizzate ( la Linea Veneta e il Ridotto Alpino). Il reclutamento del personale operaio avveniva inizialmente con metodi coercitivi, ma a poco a poco molti si arruolarono per necessità o per evitare di finire nei Reparti della Repubblica Sociale, o essere trasferiti in Germania. È il caso di Mario, che, dopo il rientro in Italia dalla Francia, fu assunto dall’organizzazione Todt come contabile per seguire i cantieri di lavoro di Foza. Mario è deceduto nel 2006 e, tra le sue carte, che i congiunti stanno riordinando, è stato appunto trovato il Registro originale degli operai assunti nei cantieri di Foza. Si tratta di 525 nominativi, la maggior parte di Foza, ma molti provenienti dalla Valbrenta, Bassano, Rosà, Tezze sul Brenta, Gallio …. e da molte altre località della provincia, fuori provincia e fuori regione. Troviamo padri di famiglia, giovani, alcune donne addette alla cucina, anche partigiani, due in particolare, trucidati dai fascisti: Contri Amedeo, ucciso al Pubel di Foza con altri, fra cui due russi, il 18 ottobre 1944, e Gheller Natale, ucciso in contrada Furlani il 9 febbraio 1945. Nel Registro c’è anche il nome di Bruno Cetto, classe 1922, ingegnere trentino, grande micologo, sicuramente il più grande divulgatore scientifico in materia, noto anche all’estero. Bruno, alloggiava in contrada Gaioffi di Foza, presso la famiglia Guzzo Angelo e Alberti Caterina. La figlia di Angelo e Caterina, Cristina, deceduta del 2012, lo ricordava come una persona riservata, sempre per boschi a funghi nei momenti di libertà. Alcune delle persone in elenco sono ancora vive e ricordano con simpatia quei momenti, anche se difficili, di grande trepidazione e pericolo. Omizzolo Bruno testimonia che correva voce, tra gli operai, che uno di loro, fosse una spia repubblichina infiltrata per carpire informazioni e smascherare i cosiddetti “banditi”, ovvero i partigiani. I cantieri di lavoro erano dislocati in diverse località del comune: al Crachental, agli Ori Biasia, ai Carpanedi e al Dorental, dove si registrò un incidente. Qui trovò la morte l’operaio Lunardi Pietro. Una lapide posta sulla roccia ricorda così il tragico episodio: “UN MEMORE PENSIERO PER LUNARDI PIETRO OPERAIO QUI PER SCOPPIO DI MINA DA ROTOLANTE MACIGNO TRAVOLTO IL 16 DIC. 1944.” I proprietari dei terreni interessati dalle opere, furono poi risarciti dallo Stato. Si tratta di Chiomento Giacomo, Carpanedo Bruna, Lunardi Maria, Biasia Giovanni e Oro Ludovico. La relativa documentazione è conservata presso l’Archivio di Stato di Vicenza.La sede della Todt era nella ex scuola elementare dei Lazzaretti, costantemente presidiata da una guardia in una garitta all’esterno della porta d’ingresso. Mario lavorava all’ufficio paghe in una stanza al piano terra nell’ala ovest della casa ai Lazzaretti, di proprietà dei fra- telli Arcangelo ed Eugenio, a destra di dove ora c’è il bar, già sala di biliardo. La cucina per la preparazione dei pasti per gli operai aveva sede nella stessa casa al seminterrato, là dove c’era il caseificio turnario; gli allevatori della zona portavano il latte e cooperavano, a turno, per preparare il formaggio.Mario Oro, giornalmente faceva il giro dei cantieri per registrare la presenza e le ore di lavoro degli operai. La paga era discreta per l’epoca: circa 70 lire, pari a 5 euro di oggi a giornata, anche se tra il 1943 e il 1945 subì variazioni sensibili causa dell’inflazione galoppante che all’epoca si registrò: i dati ISTAT lo confermano. I pagamenti avvenivano settimanalmente e comprendevano anche derrate alimentari al fine settimana. Il lavoro con la Todt, per tante famiglie, finì nell’aprile 1945, con la liberazione. Giovanni Alessio Oro Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 12 DI PADRE IN FIGLIO… Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano 13 La voce degli 8 Comuni Cristiano, Antonio(zio Ninin), Giovanni e Renato Bonomo - L’attestato con il quale Cristiano viene insignito del titolo di fotografo pontificio. In basso invece il brevetto della “Real Casa” La tipografia e cartolibreria Bonomo Il viaggio alla scoperta delle attività altopianesi tramandatesi di generazione in generazione questa volta ci fa approdare nel lontano 1889, quando Cristiano Domenico Bonomo dà avvio ad un esercizio commerciale che sarà destinato a diventare un vero e proprio pezzo di storia asiaghese. Parliamo, infatti, dell’attuale Tipografia Cartolibreria Bonomo, che abbiamo scoperto essere nata come negozio di fotografia, per poi essere ampliata, dallo stesso “C.D.”, come Massimo Bonomo apostrofa il bisnonno, a tipografia prima e a cartolibreria poi. Proprio la fotografia è l’arte in cui eccelle Cristiano Domenico: costruisce da sé la sua prima macchina fotografica, pubblica le prime edizioni delle cartoline illustrate, dona al Duce, nel 1924, l’album “Visioni di gloria”, che raccoglie i suoi scatti dei cimiteri di guerra altopianesi, fino ad essere insignito del titolo di fotografo reale e pontificio, conseguendo il “Brevetto della Real Casa” nel 1927 e quello papale nel 1925, come testimoniato dagli atti dell’epoca che qui vedete riprodotti, con i quali gli viene concesso di innalzare lo Stem- ma Reale e quello di Sua Santità Pio XI sull’insegna del suo stabilimento fotografico, sito poco distante dall’attuale ubicazione del negozio. Come narratoci da Massimo, Cristiano Domenico lascia quattro figli, due dei quali, nonno Giovanni e lo “zio Ninin”, seguiranno le orme paterne, portando avanti l’attività. Peraltro, il numero quattro è destinato a ricorrere immancabilmente nella storia genealogica della famiglia Bonomo: Giovanni avrà, infatti, a sua volta quattro figli, anche se saranno solo Renato e Ruggero ad occuparsi del ne- gozio, cedendo il passo, poi, a Massimo e Arianna, due degli, ancora una volta quattro, figli di Ruggero, che tutt’oggi talvolta vediamo dietro il bancone, con quel garbo e simpatia che da sempre lo contraddistinguono. Con l’evoluzione tecnologica e l’avvento della fotografia digitale viene, purtroppo, progressivamente abbandonata l’attività fotografica, mentre importanti lavori vengono svolti in ambito tipografico: tra tutti possiamo ricordare, oltre alle numerose fotografie andate, purtroppo, perdute, anche numerosi libri storici, vedute dell’Altopiano nonché importanti edizioni sulla costruzione del Sacrario Militare del Leiten, che proprio “il C.D.”, quale fotografo reale, ha potuto immortalare. Come detto, un pezzo di storia, che speriamo con tutto il cuore possa proseguire ancora per molti anni a venire. Silvia Rodeghiero Da sinistra: Arianna, Ruggero e Massimo Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 14 GALLIO - STOCCAREDDO La Festa del Villeggiante, in ricordo e in onore del giovane Nicola Baù Stoccareddo d’estate si anima grazie ai tre weekend in cui il collaudato gruppo della Polisportiva organizza la Festa del Villeggiante, mettendosi in moto tanto tempo prima, in modo da non deludere i tanti affezionati partecipanti all’evento, fatto soprattutto di musica da ballo e cucina tipica. E’la ventitreesima edizione quella di quest’anno, che ricalcherà il consueto standard, con sette date di eventi che si svolgeranno al coperto presso il campo sportivo pavimentato in legno. Lo stand gastronomico offrirà cucina montanara e “panini onti”, a partire da sabato 20 luglio. Il week-end di apertura della festa vedrà anche lo svolgersi del primo Torneo di calcio a 5 organizzato in memoria di Nicola Baù, al quale è stato recentemente dedicato, con una sentita cerimonia alla Un momento della cerimonia di intitolazione del Centro Sportivo a Nicola Baù quale hanno preso parte anche il parroco don LauderioDal Bianco e il sindaco Pino Rossi, il campo da calcio di Stoccareddo che oggi dunque si chiama “Centro Sportivo Baù Nicola”. A Nicola, fino all’anno scorso in prima fila nell’organizzare la Festa del Villeggiante e nel prestare la sua opera di volontariato, andrà il pensiero affettuoso di tutti i suoi compaesani, il via sabato alle 14. La sera, dalle 22, musica con Los Massadores. Domenica 21 luglio dalle 9 alle 16 si terrà un Motoraduno, oltre alle finali del torneo di calcetto, la sera dalle ore 21 ballo liscio con Ilenia e i Festival. Sabato 27 luglio di scena l’orchestra spettacolo Pietro Galassi (unica data con ingresso a pagamento al costo di 5,00 euro), mentre la domenica dalle 9 alle 16 è in programma il 3° Raduno Interregionale delle Vespe, con vespagiro e pranzo; la sera dalle 21 ballo liscio con l’orchestra Gianluca Caselli. Si riprenderà la festa il venerdì successivo, 2 agosto, con la serata dedicata ai giovani “I love rock’n’roll”. Sabato 3 agosto di scena invece l’orchestra spettacolo Andrea Spillo, e domenica 4 giornata intensa con il 9° Raduno internazionale dei Baù: accoglienza alle 10.00, S. Messa alle 11.00, pranzo conviviale dalle 12.30, alle ore 15 intrattenimento con il gruppo folkloristico ElCanfin, alle 21 ballo liscio con l’orchestra Cremonese, alle 23 estrazione della sottoscrizione a premi. Domenica si chiuderà il sipario sulla festa con l’ultima serata di ballo liscio in compagnia dell’orchestra spettacolo Sergio Cremonese. S.B. Il fitness in piazza a Gallio La Pro Loco di Gallio, in collaborazione con il Comune di Gallio, al fine di promuovere il benessere e la salute tra residenti e turisti, ha organizzato una serie di iniziative dedicate al fitness che animeranno l’estate galliese. Durante il mese di luglio concittadini e villeggianti avranno la possibilità di partecipare a lezioni di ginnastica dolce con Silvia (ogni lunedì e venerdì mattina alle ore 9.30 presso la Piazzetta Giardini) e a varie lezioni di fitness come quella di tonicstep (mercoledì 24 luglio alle ore 18.00 in Piazza Italia) tenute dai professionisti della Palestra Life Style BeBeMa Center di Gallio. Oltre a questo, la Pro Loco ha organizzato anche delle gite come la visita di Malga Longara da Drio con degustazione di prodotti tipici (sabato 20 luglio con partenza alle 9.00 dalla Piazzetta Giardini e prenotazione obbligatoria presso l’Ufficio Turistico, costo 10 euro) e quella cicloturistica per mountain bike (domenica 28 luglio con partenza alle 9.00 dalla Piazzetta Giardini (costo 10,00 euro; 20,00 euro con il noleggio del mezzo). Ogni giovedì, inoltre, vi è la possibilità di assistere, alle ore 20.45 presso la Sala Consiliare del Comune di Gallio, ad incontri di formazione sulla corretta alimentazione, e conciliazione di questa ad un equilibrato fitness, con Francesco Rigoni, personal trainer della Palestra Life Style BeBeMa Center di Gallio. l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 15 La voce degli 8 Comuni LUSIANA A Lusiana la Giornata dell’emigrante Anche quest’anno il Comune di Lusiana, l’Ente Vicentini nel Mondo, la Parrocchia di San Giacomo e la Pro Loco di Lusiana, in collaborazione con il “Gruppo Giovani Velo” e il “Gruppo Ristoratori” di Lusiana organizzano la “45^ Giornata dell’Emigrante”, importante appuntamento a ricordo dei tanti Emigranti del Paese. Si inizierà sabato 27 luglio alle ore 21.00 presso Piazzetta Marchi che diventerà anfiteatro di “Note d’estate”, concerto realizzato dalla Banda Musicale “A. Ronzani” di Lusiana. Il programma di domenica 28 luglio prevede alle 9.30, presso la Sala del Consiglio Comunale al Palazzon, il saluto del Sindaco Antonella Corradin e delle Autorità. A seguire si terrà il convegno sul tema “Vita e storia dell’Ente Vicentini nel Mondo”, con l’Avv. Lorenzo Pellizzari - per molti anni Presidente della Camera di Commercio e dell’Ente Vicentini – il dibattito e successivo trasferimento a Velo di Lusiana. Alle 11.30 la Banda Musicale di Lusiana allieterà armoniosamente con le sue melodie; alle ore 11.45 la Santa Messa nella Chiesa di Velo verrà concelebrata da Don Elia Ferro, delegato Diocesano per la Pastorale dei Migranti e da Don Valentino Grigiante, Arciprete di S. Giacomo di Lusiana. Accompagnerà la celebrazione il Coro di Lusiana “L’Eco delle Valli”. Verrà consegnata la Targa d’Oro di Lusiana a Raoul Randon, emigrante vicentino in Brasile, “per le sue doti e capacità imprenditoriali che hanno portato al successo internazionale le imprese da lui create”. Alle 13 si potranno gustare prodotti tipici locali preparati dal “Gruppo Ristoratori” di Lusiana. E.Z. Si festeggia San Giacomo, con una giornata ricca di proposte Sarà una ricca serata quella che si svolgerà a Lusiana giovedì 25 luglio in onore del Santo Patrono del paese, San Giacomo, all’insegna della tipicità dei prodotti enogastronomici del territorio. Il programma della festa quest’anno prevede che la manifestazione inizi già dal pomeriggio. Dalle 16.00 il “Gruppo Giovani” intratterrà i bambini con giochi lungo via Roma, mentre gli adulti potranno partecipare ad una visita guidata nelle Chiese di Lusiana che verterà sulla storia della Chiesa di San Giacomo e sull’operato del pittore bassanese Jacopo da Ponte nel lusianese. Informazioni e prenotazioni presso il Punto Informazioni in Piazza o ai n. 0424 407264 – 333 2339600 – 393 7771766. A seguire in Piazzetta Marchi sarà allestito un ricco stand gastronomico gestito dal “Gruppo Commercianti” di Lusiana: a partire dalle ore 18.30 verrà servito il “piatto della tradizione” a base di “carne secca”, tipico prodotto lusianese, tosella, polenta, cappuccio; si potrà inoltre scegliere anche tra gulash e spiedo con patate. Presso la terrazza del Cinema Comunale, punto panoramico dal quale si può osservare la pianura e ammirare la splendida veduta, a partire dalle ore 21.30 suoneranno i dj Mitch Piccolo e Mitch Alberti. Sarà allestito un gazebo con bibite e birra “Pedavena”. In Piazza, dalle ore 21.30, si esibiranno “Alcide Ronzani e gli 8 ½”, i quali intratterranno gli spettatori in attesa della tombola e dello spettacolo pirotecnico. Si svolgeranno altresì le premiazioni dei vincitori del torneo di pallavolo, torneo che avrà luogo presso la Palestra Comunale da lunedì 22 luglio e si concluderà la sera della sagra. Accanto alla Chiesa troverete una ricca Pesca di beneficenza e lungo Via Roma ci saranno bancarelle di dolci e caramelle. Alle ore 23.00 si terrà in Piazza l’estrazione della Tombola (500 euro il premio per chi farà “tombola”); le cartelle saranno in vendita in tutti gli esercizi commerciali del Centro e presso il Punto Informazioni in Piazza. La serata si concluderà alle ore 23.30 con un bellissimo spettacolo pirotecnico. Per quanto riguarda il programma religioso, la Messa verrà celebrata alle 9.00 e alle 20.30. E.Z. ENEGO Ciao Marieta, piccola grande donna! Se n’è andata a 82 anni la titolare, per un lunghissimo periodo, del Bar “Moma” a Fosse di Enego Un saluto è doveroso a Maria Caregnato, da tutti nota come Marieta, la titolare, per un lunghissimo e felice periodo, del bar “Moma” a Fosse di Enego. Maria se ne è andata all’improvviso, a 82 anni, questa volta, lasciando davvero il suo amato bar e il suo Nino, con il quale ha condiviso 54 anni di felice matrimonio. La Moma è sempre stato un punto di riferimento, per giovani e meno giovani, una tappa quando si scende o si sale a Enego per molti, per tanti abitanti di Fosse il luogo dove bere qualcosa, talmente famigliare che è più normale bere un caffè dalla Moma che seduti nella cucina di casa! Non c’è stato eneghese che, apprendendo la notizia, non abbia commentato con sincero dispiacere. Piaceva a tutti Maria, sia a chi la conosceva bene, sia a chi l’aveva incontrata solo di sfuggita. Piaceva, e risultava subito amichevole, riusciva a parlare con tutti, malgrado fosse una donna riservata. Piccola, minuta, sempre ordinata e precisa con il suo grembiule, il bar era la sua casa, la sua vita, gli avventori il suo ossigeno. Fino a poco prima di andarsene, era proprio in bar a chiacchierare con nipoti e i loro giovani amici, era così Maria, i suoi 82 anni non erano un ostacolo quando si trattava di comunicare con i ragazzi, anzi. La cosa che l’aveva resa più felice negli ultimi tempi, era il fatto che il bar, malgrado lei avesse deciso di ritirarsi per l’età e la salute che non era più quella di un tempo, non avrebbe dovuto chiudere. Una nipote infatti mesi fa ha deciso di rilevarlo porDomenica 21, alle 15.00, presso la malga 1° Lotto Valmaron, si terrà un appuntamento un po’ particolare, “Storie di uomini e cani”, i cani nella pet therapy. Un’iniziativa che si preannuncia particolarmente interessante, e che pone ancora una volta, i nostri amici fedeli, quali protagonisti. Nel programma che anima le attività proposte dai fratelli Dalla Palma c’è sempre tando così avanti un’attività e soprattutto una tradizione di famiglia, e più in particolare delle donne di famiglia. Una decisione questa che per Maria è stata una vera gioia, lei poteva finalmente riposarsi, ma il suo bar restava lì, più vivo che mai, in mano ad una nipote, e lei poteva rilassarsi lì seduta e parlare indisturbata e tranquilla con i suoi amati clienti … una vera manna dal cielo. Un affetto sempre ricambiato quello per i clienti, Maria per il bar era sempre disponibile, i figli raccontano infatti che da piccoli, non si ricordano nessun pasto fatto con la mamma seduta a tavola con loro, dall’inizio alla fine, perché il bar era sempre aperto, e se entrava un cliente non si doveva farlo aspettare, per nessun motivo. Marieta ha gestito la sua attività per oltre 50 anni, era subentrata ancora giovane alla zia Marieta, sorella del padre che l’aveva cresciuta, dopo che, piccolissima era rimasta orfana sia di padre che di madre. Sempre una donna di famiglia le aveva precedute nella gestione, la Moma, che ha lasciato in eredità anche il nome! Una donna forte dinamica ed indipendente Maria, anche se l’aspetto avrebbe detto il contrario, e soprattutto dotata di una pazienza certosina. Una figura salda, intorno alla quale ha sempre gravitato l’intera famiglia: i figli, i nipoti. Ancora giovane, trascorse un paio di stagioni in Svizzera, come aiuto cuoca, per racimolare il necessario per farsi il corredo e sposarsi. Una volta ritornata ad Enego, prese le redini del bar, che non lasciò più, Marieta con il marito Nino malgrado 4 figli e la zia da seguire. Nino il marito era impegnato con le vacche e i campi, e d’estate saliva all’alpeggio, non poteva aiutarla nel suo lavoro, ma il suo prezioso contributo lo dava portandosi appresso i quattro bambini. La triste notizia ha molto colpito anche i giovani, tanti hanno voluto ricordare la sua materna generosità, perché quando sapeva che qualcuno stava male, si preoccupava di fargli arrivare oltre che gli auguri anche un pacchetto di caramelle. Era semplicemente generosa, si sarebbe fatta in quattro per gli altri, e quando qualcuno faceva qualcosa per lei, si schermiva, quasi con vergogna, dicendo poche parole, che sono lo specchio della sua modestia:” Massa robe, massa robe”. Stefania Simi Un pomeriggio dedicato alla pet therapy un posto dedicato ai cani, lo scorso anno grandissimo successo riscosse la giornata dedicata ai sheep dogs, cani da lavoro bravissimi, una giornata che seppe coinvolgere grandi e piccoli e che proprio per questo motivo verrà riproposta anche il 4 agosto prossimo. La giornata sulla pet therapy tuttavia è particolarmente at- tesa, soprattutto dagli appassionati cinofili, che da sempre sanno e sentono che i nostri amati pelosi, anche solo con la loro semplice presenza, sono per noi un toccasana, una sana e naturale terapia quotidiana, contro lo stress, il malumore. La pet therapy è un attività gestita da professionisti che, con i loro cani, dal carattere particolarmente docile, cercano di valorizzare la relazione fra l’uomo e l’animale, per combattere ansie, depressioni e favorire la socializzazione. Parleranno di questa terapia, forse ancora troppo poco utilizzata, anche se di provata validità, i rappresentanti dell’Associazione scledense Aurea, nata da poco più di un anno da un’idea della psicologa Anna Dalle Molle, che opera per favorire il consolidarsi di una relazione armonica fra il mondo umano e quello animale promuovendo iniziative culturali oltre ad esperienze ludico ricreative. Un’Associazione che offre aiuto a bambini, anziane e persone affette da diverse patologie. L’interazione con gli amici a quattro zampe infatti, integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie. L’associazione si avvale di 22 professionisti che operano in equipe multidisciplinari composte da medici, psicologi, veterinari, educatori, coadiutori dell’animale ed educatori cinofili. I cani utilizzati, scelti per la loro docilità e curiosità, sono di proprietà degli stessi operatori. Stefania Simi Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 16 Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 17 Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano 18 La voce degli 8 Comuni MOSTRE “Straordinario Universo” al Museo dell’Acqua Fino al 2 settembre è aperta la mostra fotografica con 30 spettacolari immagini realizzate attraverso gli strumenti astronomici dell’European Southern Observatory Al Museo dell’Acqua di Asiago, l’estate 2013 è all’insegna delle stelle. Fino al 2 settembre, infatti, il Museo ospita la mostra fotografica “Straordinario Universo”, realizzata in collaborazione con INAF Osservatorio Astronomico di Padova nell’ambito degli eventi “ Il Futuro di Copernico”. legati ai 40 anni di attività del telescopio Copernico di Cima Ekar. Si tratta di trenta spettacolari immagini ad alta risoluzione (stampate a grande formato), realizzate attraverso gli strumenti astronomici dell’European Southern Observatory, i più potenti mai costruiti. Con 15 stati membri l’ESO è la principale organizzazione intergovernativa di Astronomia del mondo. Tra le strutture di punta citiamo il Very Large Telescope sito sul Cerro Paranal nel deserto di Atacama, in Cile che offre osservazioni interferometriche grazie a quattro telescopi. Nello stesso sito astronomico troviamo il telescopio Vista che opera nell’infrarosso e il VLT Survey Telescope – VST. I curatori della mostra, al Museo dell’Acqua, sono la Dott.ssa Rossella Spiga ed il Dott. Simone Zaggia ( INAF Padova). La mostra è stata inaugurata lo scorso 13 luglio, alla presenza di Giovanni Fabrizio Bignami (Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica) e di Giampoalo Piotto ( Professore ordinario di Astronomia del Dipartimento di Fisica ed Astronomia “G.Galilei”, Università di Padova). Dopo i discorsi di presentazione è seguita una visita guidata a cura dell’astronomo Simone Zaggia (INAF Padova) che ha illustrato al pubblico, brillantemente, i pannelli esposti . Le numerose persone intervenute sono state ulteriormente incrementate da una delegazione del Rotary Club di Padova in visita sull’altopiano. Altre visite guidate saranno programmate per il periodo estivo in base alla disponibilità degli astronomi. Durante l’estate la mostra sarà accompagnata da eventi correlati, all’insegna delle stelle e, naturalmente, dell’acqua, elemento prezioso sulla terra e ricercato nell’universo. Due conferenze saranno tenute, al Museo dell’Acqua, da due astronome dell’INAF: il 2 agosto ore 21.00 è prevista “Le supernove e la chimica dell’universo” a cura della dott.ssa Lina Tomasella ed, il 10 agosto, sempre alle ore 21.00, “ l’Acqua nell’universo” a cura della dott.ssa Caterina Boccato. Questa conferenza rientrerà nella serata dedicata alla “ Festa della Notte di san Lorenzo”. Festa tra stelle, acqua, musica, video che inizierà, alle ore 18.00 del 10 agosto, con la conferenza della prof.ssa Paola Martello, “Acqua e stelle nella leggenda della montagna”. Acqua e stelle sono presenti anche nel mondo dell’immaginario e, la Dott.ssa Martello, è una delle maggiori esperte delle leggende cimbre del nostro altopiano e di quelle di altre zone di montagna. La “Festa della Notte di San Lorenzo” sarà completata da “assaggi sotto le stelle” e “visioni” dal telescopio messo a disposizione dell’Osservatorio Astronomico di Asiago. Le altre attività estive del Museo dell’Acqua Il Museo dell’acqua nei mesi di luglio e agosto è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18 (ingresso, intero 4 euro e ridotto 3 euro). Si organizzano anche visite guidate al museo e al sentiero didattico “Anello dell’acqua” nei sabato 20 e 27 luglio, 3 – 10 -17 - 24 agosto. La visita al museo si tiene dalle 9 alle 10,30 (ingresso 5,00), l’uscita lungo il percorso è dalle 10,30 alle 12,30 (costo 5 euro). Nel caso della partecipazione ad entrambe il costo è di 7 euro. Nei sabato 27 luglio, 10 - 17 – 24 agosto si propongono attività per i bambini dalle 15 alle 18. Il costo è di 7 euro, per iscrizioni ed informazioni rivolgersi allo 0424 463170 in orario di apertura museo. Per informazioni: www.museodellacqua7comuni .it Con lo sguardo rivolto al cielo: a Foza la mostra di icone sacre e acqueforti Da sabato 13 luglio, è aperta al Museo di Foza la nuova esposizione di icone sacre e acqueforti “Con lo sguardo rivolto al cielo – per percepire l’invisibile dentro il visibile”. Si tratta di circa una cinquantina di opere realizzate dall’iconografa Maria di Gesù OFS e allestite dall’Associazione “Porta del Cielo” di Asiago. Sono suddivise in tre sezioni: Gesù Cristo, La Madre di Dio e i Santi, le Acqueforti. Nella sezione delle iconesono presenti quelle in stile bizantino-russo, quelle in stile italico e tra queste alcune proto-rivelate. Esse rappresentano la Rivelazione divina, con scene e personaggi biblici (Annunciazione, Visitazione, ecc.) e lo studio del Volto di Cristo lungo i secoli. Le due icone più note sono quella realizzata sul modello della Vergine Maria Salus Populi Romani, che è stata venerata anche di recente da Papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, e quella realizzata sul modello della Madonna del Perpetuo Soccorso, che si trova nella Chiesa di S. Alfonso M. de Liguori sempre a Roma. Gli autori della mostra, Maria e Giovanni, sono a disposizione per illustrare, anche attraverso dei video, la realizzazione delle opere e il significato che esse trasmettono, inoltre realizzeranno duecorsi di iconografia (1522 luglio e 19-26 agosto) e su richiesta anche corsi personalizzati ecorsi di incisione secondo l’antica tecnica dell’acquaforte con l’utilizzo di torchio manualea stella. Sabato 3 agosto alle 16.00, in concomitanza con l’apertura delle altre mostre presenti nel museo, ci sarà l’inaugurazione ufficiale con visita guidata e a seguire buffet. Gli autori si augurano che i visitatori, ammirando queste opere, riscoprano uno sguardo più profondo sulla realtà che li circonda come ciha ricordato anche il Papa emerito Benedetto XVI: ”L’essenza delle icone è quella di condurre al di sopra di ciò che è puramente constatabile sul piano materiale, e di insegnare un nuovo modo di vedere, che percepisca l’invisibile dentro il visibile”. Per informazioni, iconografa Maria: Cell. 3392874437; [email protected]; Museo di Foza: tel. 0424.443641; Comune di Foza: tel. 0424.698003. Paola Cappellari Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 19 Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano Concorso Internazionale d’Arte Filatelica l’edizione 2013 premia le Nazioni Unite Liechtenstein, Grecia, Ungheria e Nazioni Unite hanno prodotto i migliori francobolli del 2012. A decretare i vincitori è stata la giuria del 43° Concorso Internazionale d’Arte filatelica composta da personaggi di spicco del panorama culturale e amministrativo locale e provinciale. Il Concorso Internazionale, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, ha incoronato quattro realtà postali europee, meritevoli secondo i giudici di aver toccato tematiche attuali con la grafica doverosamente essenziale, tipica delle piccole “icone dentellate”. Il Premio Accademia Olimpica di Vicenza è stato assegnato all’Amministrazione Postale delle Nazioni Unite per il trittico “Rio+20” che celebra la Conferenza sullo sviluppo sostenibile. Al francobollo ungherese dedicato all’affondamento del Titanic è andato il premio per l’Ecologia “piccolo messaggio di memoria, ai 100 anni dall’affondamento del transatlantico, la nave che simboleggiava l’avvento di un nuovo mondo carico di sfide ardite e di primati del progresso”. La Grecia con l’artista Vaia Papazikou è stata premiata dal vicepresidente della Provincia Dino Secco per l’opera sul turismo, “un’immagine miniaturizzata che si può ergere a sublimazione di una vacanza e di un paesaggio, che arricchiscono il ricordo di conoscenze e momenti felici”. Ma il riconoscimento più atteso è arri- 20 La voce degli 8 Comuni vato al termine della manifestazione, che ha celebrato le Poste del Liechtenstein, per la serie di francobolli sui “300 anni dell’Oberland”, un variegato insieme di colori a rappresentare tutte le bandiere. “Tutte le bandiere – spiega la motivazione della giuria – ed un solo Stato, tutti i popoli ed un solo Paese. Tutte le genti e una sola umanità”. I premi, la medaglia del Presidente della Repubblica e il Trofeo Città di Asiago sono stati ritirati dalla viennese Clarissa Fuernsin, assistente del direttore del UN Postal Administration. La manifestazione ha visto gli interventi delle varie personalità presenti. Tutti rivolti ad elogiare il Concorso che, ha ricordato Maurizio Stella: “Ha un costo di facile sostenibilità, ciononostante dona lustro all’Altopiano e fa conoscere Asiago nel mondo”. Il vicepresidente dell’Accademia Olimpica Franco Todescan ha sottolineato che “La filatelia e il collezionismo sviluppano una idea platonica. Ogni somma di parti non ha il valore della somma di qualcosa, ma ha valenza maggiore in quanto tende alla completezza di un insieme”. G. Dalle Fusine Il futuro del francobollo e della posta tradizionale: ad Asiago la tavola rotonda proposta da Ermanno Olmi Il tradizionale appuntamento con il premio filatelico è stato quest’anno arricchito con un convegno tematico svoltosi sempre nella sala dei quadri del Municipio nel pomeriggio di sabato 6 luglio. La tavola rotonda “Perché ancora il francobollo?”, nata da un’idea di Ermanno Olmi, ha avuto come moderatore il giornalista Bruno Crevato-Selvaggi; hanno partecipato il filatelista Alberto Bolaffi, l’autore di francobolli Franco Filanci, l’art director Giovanni Pagano, lo storico e divulgatore Arrigo Petacco, il giornalista Gian Antonio Stella. Ermanno Olmi ha presentato il francobollo come “uno strumento d’arte figurativa”. “Riceviamo quintali di posta, dove il messaggio è qualcosa di interessato; il francobollo rappresenta un modo per allacciare un’opportunità di scambiarci un rapporto, già dal primo indizio”. Una lettera “è un atto rispettoso, è uno dei bei modi per non farci sentire soli”; “ha richiesto un piccolo sacrificio (comprare l’affrancatura, scegliere la busta...)”. Il regista ha posto l’accento sui sentimenti. Arrigo Petacco ha ricordato i tempi in cui, sotto al dentello appiccicato alla cartolina, nascondevafrasi d’amore. Oggi, però, non c’è futuro per la comunicazione scritta, anche se lui stesso ha studiato ed è diventato famoso grazie agli epistolari, anche se “non ho mai guardato il francobollo”.L’art director Giovanni Pagano ha ricordato che, razionalmente, l’ impiego del francobollo è superato, ma “tutto quello che c’è nel francobollo va salvaguardato”. Lo Stato “deve decidere se far sopravvivere questa forma d’arte o mettere delle macchinette” che lo sostituiscano. Lo strumento potrebbe anche essere dato alle aziende, perchè, con un “nuovo mecenatismo”, possano farsi pubblicità. Gian Antonio Stella, studioso di storia dell’emigrazione, ha citato l’importanza della comunicazione scritta per gli emigranti nonché quella, un tempo, delle immagini dei francobolli. “Se oggi avessi una fidanzata, dovrei spedirle una lettera, non una e-mail. Credo che ci sia un futuro, anche se sarà di nicchia”.Franco Filanci ha ricordato la storia filatelica dei francobolli e l’antichità del suo utilizzo come strumento pubblicitario, citan- do buste Mulready ele emissioni della regina Vittoria con la pubblicità al retro.Alberto Bolaffi ritiene che non sia la volontà dei filatelisti o dello Stato a garantire la sopravvivenza del francobollo. “Indubbiamente il francobollo è stato superato”, anche se “deve durare fino a quando sarà utile a spedire un messaggio”. Ma,anche se ne finirà l’uso, “la filatelia non finirà; fino a quando ci sarà la comunicazione scritta, ci sarà il francobollo”.Spunti anche dagli spettatori: Paolo Deambrosi, direttore de “L’arte del francobollo”, ha ricordato che anche nel marketing le lettere affrancate attirano più facilmente il destinatario. Marino Manuzzi, direttore dell’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica di San Marino, ha ricordato che per il Titano il francobollo è un elemento di sovranità. l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 21 La voce degli 8 Comuni CINEMA Al via il 17^ Gallio Filmfestival In apertura la serata in onore di Emidio Greco, per un decennio stimato e apprezzato presidente della giuria della kermesse, scomparso lo scorso dicembre Si aprirà al Teatro Millepini di Asiago con una serata in onore di Emidio Greco, per quasi un decennio stimato e apprezzato presidente della giuria della manifestazione, il 17° Gallio Filmfestival. Alle ore 21 di sabato 20 luglio l’inaugurazione dell’edizione 2013 del festival del cinema italiano opere prime, con il “Concerto per un amico” a cura dell’Ensamble MOVIE Trio, che proporrà musiche e immagini tratte dai film del regista, scomparso a Roma lo scorso dicembre. “Emilio era un uomo semplice, colto, dotato di una intelligenza finissima ed acuta perspicacia – lo ricordano gli organizzatori dell’Associazione Gallio Filmfestival - un uomo che credeva nel cambiamento dell’essere umano pur consapevole delle sue difficoltà quotidiane, sempre pronto a mettersi in gioco e difendere con tutto il suo essere le proprie convinzioni. Il rapporto di stima reciproca, che ha ca- ratterizzato la sua presenza come Presidente del festival, è andato via via crescendo in intensità ed umanità sino a diventare calda familiarità. Anche per lui, come per noi, la kermesse di Gallio era diventata un appuntamento insostituibile, di fronte al quale il resto poteva attendere”. Dopo l’omaggio d’apertura all’amico scomparso, la rassegna proporrà molte anteprime per il Veneto e i migliori film della stagione, per chiudersi il 27 luglio proprio con un “evento speciale” che prevede la proiezione di un film diretto da Emidio Greco “L’invenzione di Morel”. Le proiezioni dei film in concorso e degli eventi speciali si terranno nella maggior parte presso la sala del Grillo Parlante di Asiago, ma sono previsti alcuni appuntamenti anche al Teatro Palladio di Cesuna e nella sala multimediale di Foza. Anche quest’anno a decretare il vincitore della rassegna sarà una giuria di prestigio: Gianluca Arcopinto, produttore, sceneggiatore e regista, Caterina d’Amico preside del centro sperimentale di cinematografia, Michelangelo Frammartino regista, video artista, Gabriella Gallozzi giornalista, critica cinematografica, Giuseppe Chigi, critico cinematografico, Elisabetta Pandimiglio, autrice e regista, Fabio Rosi, regista, Marina Spada, regista, Michele Serra giornalista, critico cinematografico. Per visionare il programma completo delle proiezioni e delle presenze di ospiti, registi e attori che animeranno il festival, si può consultare il sito www.galliofilmfestival.it Silvana Bortoli Al Millepini torna la rassegna “Estate a Teatro” Sono 5 gli appuntamenti della rassegna “Estate a teatro” organizzata dalla Pro Loco Asiago Sasso con il patrocinio del Comune di Asiago. Martedì 30 luglio alle ore 21 al Millepini a raccontare in “America” la vera storia di una famiglia italiana emigrata in California in una landa desolata chiamata Hollywood, i cui componenti da contadini diventano infine miliardari, sarà lo spettacolo di Raffaello Canteri con Guido Ruzzenenti per la regia di Andrea Castelletti e musiche dal vivo dell’Acoustic Duo. Uno spaccato di cento anni di storia raccontati da tre generazioni, dai pionieri all’antiproibizionismo, dai contestatori figli dei fiori alla superpotenza di oggi. “Festa in contrà” è lo show a cui si potrà assistere, a partire dalle ore 21, il 10 agosto a Bertigo, quando il gruppo no profit Rispaar porterà in scena, nella notte di San Lorenzo, un mix di allegria, divertimento, ricchi premi…. “senza cotillons”, appuntamento ad ingresso libero e dal divertimento assicurato. Si torna al Millepini il 12 agosto con “Sera d’inverno” della Compagnia Teatro Roncade per la regia di Alberto Moscatelli, brillante commedia in cui si susseguono colpi di scena e imbarazzanti situazioni. Mercoledì 21 agosto sarà TeatroImmagine a proporre “I promessi sposi” di Benoit Roland da Alessandro Manzoni, in cui 5 attori e un musicista rappresentano un “tourbillon” di personaggi, raccontando a modo proprio una storia immortale. La rassegna si concluderà martedì 3 settembre con lo spettacolo vincitore del concorso votato dal pubblico nella scorsa edizione della rassegna autunnoinverno 2012-2013, ovvero “Balera Paradiso” della Compagnia Estravagario Teatro per la regia di Alberto Bronzato. In circa due ore vengono ripercorsi cinquant’anni di vita di un’ immaginaria balera di provincia, dalla sua inaugurazione dagli anni Trenta fino agli anni Settanta, con una selezione musicale che porta il pubblico indietro negli anni fino a ricordi lontani, attraverso una grande varietà di personaggi “muti”che riescono a coinvolgere il pubblico con uno spettacolo originalissimo. L’abbonamento ai quattro spettacoli in rappresentazione al Millepini costa 20 euro, mentre l’ingresso singolo costa 10,00 euro per gli interi e 8,00 per i ridotti , ai quali hanno diritto gli over 65 e i possessori della Tessera teatrale della scorsa rassegna invernale. La prevendita dei biglietti viene effettuata allo IAT in piazza Carli ad Asiago. S.B. PUGLIA: Relax, Mare e Città d’Arte: ecco il programma di viaggio proposto dal giornale l’Altopiano 7 giorni, dal 29 settembre al 05 ottobre ‘13 1° giorno verso POLIGNANO a Mare Ritrovo dei Partecipanti nei luoghi/orari da convenire, partenza in pullman Setra GT munito di ogni comfort, con delle soste intermedie lungo il percorso, tra cui quella per il pranzo libero, arrivo in serata in PUGLIA: sistemazione in un Hotel del litorale adriatico, cena e pernottamento. POLIGNANO a Mare: ALBEROBELLO e OSTUNI 2° giorno Pensione completa in Hotel. Mattinata libera dedicata a relax, mare, attività sportive o passeggiate. Pomeriggio escursione per la visita guidata di Alberobello, pittoresco centro delle Murge, famoso per i Trulli che ne costituiscono il caratteristico motivo architettonico. Sosta inoltre nel centro storico medievale di Ostuni, chiusa da mura e torrioni cilindrici, con vie strette e gradinate, così bianca di calce che è chiamata “Ostuni la bianca”. POLIGNANO a Mare: Grotte di CASTELLANA 3° giorno Pensione completa in Hotel. Mattinata libera dedicata a relax, mare, attività sportive o passeggiate. Pomeriggio escursione per la visita alle famose Grotte di Castellana (ingresso comitive da • 8,00, inclusa la Grotta Bianca • 12,00), una delle principali attrattive turistiche della PUGLIA (temperatura interna 15°). La visita è agevolata da una perfetta attrezzatura, tra cui due ascensori. POLIGNANO a Mare: MATERA 4° giorno Pensione completa in Hotel. Mattinata libera dedicata a relax, mare, attività sportive o passeggiate. Pomeriggio escursione per la visita guidata della parte pittoresca di Matera che presenta le case in gran parte scavate nella rupe calcarea, i celebri “sassi”, dichiarati dal 1993 Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO. POLIGNANO a Mare: LECCE 5° giorno Pensione completa in Hotel. Mattinata libera dedicata a relax, mare, attività sportive o passeggiate. Pomeriggio escursione per la visita guidata della bella città di Lecce, capoluogo del Salento, il cui nucleo centrale ha un caratteristico aspetto architettonico dovuto alle numerose e singolari costruzioni barocche. 6° giorno POLIGNANO a Mare: BARI Pensione completa in Hotel. Mattinata libera dedicata a relax, mare, attività sportive o passeggiate. Pomeriggio escursione per la visita guidata a Bari, dei monumenti di maggior interesse: Basilica di S. Nicola, Cattedrale, una delle più maestose creazioni dell’architettura romanico-pugliese ed il Castello, grandiosa e possente mole di origine bizantino-normanna. 7° giorno Rientro Ore 7.30 partenza per il rientro e con delle soste intermedie lungo il percorso, tra cui quella per il pranzo in ristorante, arrivo in serata ai luoghi di provenienza. Quota di Partecipazione con minimo 25 persone • 660,00 e comprende: -Viaggio in pullman Granturismo SETRA munito di ogni comfort e tecnologici sistemi di sicurezza; - Guide per le visite come da programma; - Trattamento di pensione completa, con trattamento a buffet, dalla cena del 1°, al pranzo del 7° giorno, in Hotel 4 stelle, in stanze a due letti con servizi privati; - Bevande nei pasti (in dispenser acqua e vino); - Assicurazione medico/bagaglio Europ-Assistance. La Quota non comprende: - Gli extra personali, gli ingressi, eventuali Tasse di Soggiorno (da versare in loco direttamente) e quanto non espressamente menzionato nella “quota comprende”; - Per stanza singola • 25,00 a notte a persona; - Assicurazione annullamento viaggio il 4,8% della quota del viaggio da stipulare entro 1 mese prima della partenza. Documenti: Carta d’Identità in corso di validità Iscrizioni: si ricevono fino al completamento dei posti disponibili e in ogni caso entro e non oltre il 30 luglio versando un acconto di • 150,00 a persona, mentre il saldo entro il 15 settembre. Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano Un’estate tra arte, musica e cinema Artemusica Cultura ci accompagna alla scoperta dei meandri della produzione di Verdi e Wagner, delle radici del cinema fantastico, dell’improvvisazione jazzistica e dell’epoca shakespeariana Prosegue l’intensa attività concertistica, artistica e culturale dell’Associazione Artemusica Cultura avviata nella scorsa settimana. Il calendario è denso di appuntamenti interessanti, che incontrano il gusto di qualunque tipo di spettatore. Lunedì 22 luglio, alle ore 21, è previsto un concerto di grande rilievo, in occasione del bicentenario dalla nascita di Giuseppe Verdi e di Richard Wagner, presso la sala Santa Giustina di Roana. Come anticipato nello scorso numero, tale appuntamento si prefigge l’obiettivo di andare, appunto, Oltre l’opera…, ossia di coinvolgere gli ascoltatori nella produzione non operistica di questi due grandi compositori. L’Associazione Artemusica Cultura, nell’anno in cui i grandi teatri mettono in scena le più importanti opere di questi celeberrimi nomi della musica moderna, ha deciso di sfruttare un ambiente raccolto e intimo per avviare all’ascolto della produzione cameristica in cui sia Verdi che Wagner si sono cimentati: un magico connubio tra musica e parola, in cui si possono comunque notare la spinta alla teatralità insita in Verdi e la propensione all’armonia peculiare in Wagner. Sempre nell’ambito liederistico, nella stessa serata saranno proposti alcuni brani di Britten e Poulenc, sopraffini conoscitori della buona letteratura che hanno scritto alcune delle pagine più suggestive del genere. A proporre questa interessante serata saranno Cristina Villani (soprano) e Fulvio Galanti (pianista), duo ormai consolidato e pluripremiato. Dalla musica all’arte, l’Associazione non dimentica di rivolgere la sua attenzione neppure al teatro e al cinema; in quest’ottica, Artemusica Cultura ha rinnovato il sodalizio con l’Associazione Culturale Gallio Film Festival, proponendo la piccola grande rassegna Note in bianco e nero, piccola per brevità ma grande nell’intento: accattivare gli spettatori avvicinandoli a film muti accompagnati da musica dal vivo. Tale rassegna si aprirà il 24 luglio, alle ore 21, presso il Cinema Teatro Palladio di Cesuna, con i Corti di Georges Méliès, considerato il “padre” degli effetti speciali, accompagnati dalla sonorizzazione degli allievi del maestro Annibale Rabaudengo. Al regista parigino, noto per Le Voyage dans la Lune (1902), è attribuito l’avvio del filone cinematografico fantastico e fantascientifico, grazie alla creazione di particolari tecniche di montaggio: l’esposizione multipla, la dissolvenza, il colore, i trucchi teatrali e fotografici. Dal 25 al 27 luglio, il maestro Annibale Rebaudengo terrà un corso- 22 La voce degli 8 Comuni seminario dal titolo Improvvisando… jazz che si chiuderà con uno spettacolo il 27 luglio, alle ore 17, presso la sala Santa Giustina a Roana; si tratterà di alcune creative e coinvolgenti rivisitazioni di famosi pezzi jazz e di composizioni jazzistiche estemporanee che verranno proposte da una piccola orchestra formata dai partecipanti all’iniziativa. Rabaudengo è piuttosto apprezzato nel panorama musicale nazionale e internazionale: infatti, oltre a essere stato docente al Conservatorio ‘Giuseppe Verdi’ di Milano, è molto considerato anche come concertista e solista. Il mese di agosto si aprirà con degli importanti eventi, primo fra tutti il concerto del giovane pianista cosentino Ferdinando Zuddio, che si terrà il 1° di agosto,alle ore 21, presso la sala Santa Giustina di Roana; nel corso della serata, saranno eseguiti pezzi di Mozart, Beethoven, Mendelssohn, Liszt e Grenados. Sabato 3 agosto, nella chiesa parrocchiale di Mezzaselva, verrà proposto il concerto Musica ai tempi di Shakespeare. Gli ascoltatori verranno portati indietro nel tempo grazie al suono di strumenti come tiorba, liuto e clavicembalo, complice la maestria di Marija Jovanovic e di Pier Paolo Ciurlia, che eseguiranno una serie di brani scritti nell’epoca coeva al grande drammaturgo, poeta e scrittore William Shakespeare. Tutti gli appuntamenti, esclusa la rassegna cinematografica, sono a ingresso gratuito. Per ulteriori informazioni può essere consultato il sito dell’Associazione Artemusica Cultura: www.artemusicaroana.it Martina Rossi La pittura quattrocentesca, il gesto e la parola: ecco le proposte culturali del professor Davide Apolloni per Artemusica Il 23 luglio, avrà inizio la rassegna I Martedì dell’arte, un ciclo di incontri dedicato alla pittura quattrocentesca. Per il primo martedì, alle ore 17.30, nella sala Santa Giustina di Roana, è previsto un incontro dedicato ad Antonello da Messina: “un fiammingo a Venezia”. Il prof. Davide Apolloni condurrà gli appassionati in un viaggio che, sulle orme di uno dei maggiori artisti italiani del Quattrocento, li porterà a scoprire i maggiori capolavori dell’epoca, gli influssi e le novità artistiche che giunsero in Italia dalle Fiandre e che rinnovarono i modi pittorici degli artisti più sensibili. Tra essi va indubbiamente collocato Antonello da Messina, pittore che seppe fondere il colore veneziano con le nuove tecniche artistiche apprese dai fiamminghi e con la prospettiva, trasmessagli dal grande esempio di Piero della Francesca. Il secondo appuntamento, sempre legato alla tematica della pittura del Quattrocento, sarà dedicato a Giovanni Bellini, grandissimo pittore veneziano che si misurò con i più grandi maestri dell’epoca (Durer, Mantegna, Antonello da Messina). Le linee guida delle sue opere, intrise di un forte sentimentalismo, sono gli splendidi paesaggi e i personaggi dalle espressioni dolci. Entrambi gli appuntamenti, ad ingresso libero, si terranno presso la sala Santa Giustina di Roana alle ore 17.30. I Martedì dell’arte continueranno poi il 6 agosto (Leonardo da Vinci) e il 13 agosto con l’evento speciale “Sulle ali di un dipinto”. Giovedì 25 e venerdì 26 luglio, il professor Apolloni, dalle ore 17.30 alle ore 19, presso la Sala Consiliare di Canove di Roana, terrà due incontri rivolti a coloro che, per ragioni professionali o di interesse, si trovano a dover parlare con un pubblico specifico e specializzato. Si tratta di due conferenze dedicate rispettivamente al gesto e alla parola, come mezzi per rapportarsi agli ascoltatori. Note in Bianco e nero Continua la collaborazione tra Artemusica Cultura e Gallio Film Festival nella realizzazione della rassegna cinematografica “Note in bianco e nero”. Anche quest’anno, dunque, saranno proposti agli appassionati due film in bianco e nero, privi del sonoro ma accompagnati da musiche eseguite dal vivo. La rassegna inizia il 24 luglio con i “Corti” di Georges Méliès, regista parigino considerato il padre degli effetti speciali. Il suo filmato più noto fu “Viaggio nella Luna”, del 1902, che all’epoca costituì un vero e proprio successo mondiale. Le musiche dal vivo saranno realizzate dagli allievi del corso di sonorizzazione tenuto dal Maestro Annibale Rebaudengo. La proiezione di terrà alle ore 21.00 presso il Cinema Teatro Palladio di Cesuna. La rassegna proseguirà poi il 5 agosto, con la proiezione del film “Nosferatu il vampiro” di F.W. Murnau. Nicoletta Manfrin “Col nostro canto andiam”compie vent’anni La tradizionale rassegna di cori di montagna proposta durante l’estate ad Asiago dal titolo “Col nostro Canto andiam” è giunta alla ventesima edizione. Sabato 27 luglio alle 21, sul palco del Millepini, si esibiranno il Coro Asiago e il coro Tre Pini di Padova diretto da Gianni Malatesta. Il “Coro Asiago” è stato fondato nel 1952 ed è attualmente formato da 33 elementi provenienti davari comuni dell’Altopiano. Ogni anno, tra i numerosi concerti, il gruppo corale, che ha alle spalle oltre 60 anni di storia, organizza questo atteso appuntamento in cui ospita cori amici per dare vita insieme a quella che vuol essere una particolare serata di promozione del canto popolare. L’ospite di quest’anno, il Coro Tre Pini, vanta una lunga e prestigiosa storia: cinquant’anni di vita corale, oltre mille concerti, una decina di raccolte discografiche. l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 La ricerca di Massimo Paganin sulle antiche famiglie di Asiago Si terrà venerdì 2 agosto alle ore 17.30 presso la sala consiliare del Municipio di Asiago la presentazione del libro di Massimo Paganin “Antiche famiglie di Asiago – storia genealogia onomastica. Alle origini di una comunità rurale”. Si tratta di un’opera alquanto corposa formata da ben 680 pagine, nelle quali dopo l’introduzione e la parte storica l’autore ha stilato le schede relative all’origine di 97 cognomi asiaghesi, in seguito all’attenta analisi di ben 1900 documenti reperiti presso l’Archivio di Stato, riferiti al periodo che va dal 1200 al 1550. Un lavoro certosino, iniziato 15 anni fa con l’intento di fare una ricerca sull’origine dei cognomi della propria famiglia, i Paganin e i Bonomo. “Non avevo la minima idea di cosa questo avrebbe potuto comportare – spiega Massimo Paganin – e il primo impatto con i registri dei notai conservati al- 23 La voce degli 8 Comuni l’Archivio di Stato di Vicenza mi diede la sensazione di scontrarmi con un muro, tanto la loro grafia era per me indecifrabile. Allora decisi di fare degli appositi studi e riprendere in mano i libri di latino del liceo, e dopo un po’ di tempo mi recai nuovamente in Archivio. A mano a mano che prendevo pratica con la grafia dei notai, si apriva davanti a me un mondo dimenticato: nomi, località, avvenimenti caduti nell’oblio rinascevano da quelle pagine ingiallite, rosicchiate dai topi, attaccate dalle muffe, ma ricche di storia. Dopo un paio di anni di ricerche e parecchi viaggi a Vicenza riuscii a ricostruire il filo genealogico delle famiglie di mio padre e di mia madre risalendo fino al Trecento, oltre che a raccogliere numerose notizie relative a molte altre famiglie asiaghesi ed alla vita ad Asiago nei secoli passati”. Dunque il lavoro di Massimo Paganin portò a risultati inizialmente inimmaginati, tanto da spingerlo a pensare che se ciò era stato possibile per la sua famiglia, lo sarebbe stato anche per le altre. Un’idea che rimase però solo tale per molto tempo, una decina d’anni circa, dopo i quali si rimise al lavoro riuscendo a ricostruire la storia dei cognomi di tutte le famiglie originarie asiaghesi, anche quelle estinte, che sono la maggior parte. “Al termine della complicata, severa e scrupolosa disamina di una mole imponente di scritture inesplorate – scrive Angelo Saccardo nella prefazio- LIBRI Terra e vita dei Sette Comuni Erda un galebach bon SibenKomoine A cura dell’Istituto di Cultura Cimbra, verrà ristampato il volume di Sergio Bonato e Patrizio Rigoni “Erda un galebach bon SibenKomoine”, pubblicato più di 25 anni fa. Più volte la ristampa del libro è stata proposta, sollecitata da più parti per la sintesi chiara ed essenziale delle conoscenze che riguardano la terra e la vita dei Sette Comuni. A partire dalla prima parte che tratta dell’ambiente naturale dell’Altopiano, scritta con la profonda sensibilità e la competenza unica di Patrizio Rigoni, a cui va il nostro ricordo più grato e la nostra amicizia sempre viva. Le pagine di Patrizio Rigoni sono un’appassionata testimonianza di come l’ecosistema dei Sette Comuni così prezioso e così fragile, deve essere conosciuto per essere vissuto e fruito con intelligenza e responsabilità. La pubblicazione di tanti anni fa è stata dedicata a studenti e insegnanti delle nostre scuole, per dare a chi è nato e vive nei Sette Comuni, la possibilità di radicarsi nella propria cultura e aprirsi poi alle altre culture, anche a quelle più lontane e diverse. Questa dedica viene ripetuta anche nella ristampa, senza escludere la dedica più ampia a tutta la comunità dell’altopiano, impegnata nei cambiamenti così vorticosi dei nostri giorni, alla ricerca di uno sviluppo più sicuro e più solidale. Teniamo ancora conto della osservazione di Ulderico Bernardi, secondo cui “ lo sviluppo non può in alcun modo prescindere dall’identità culturale di un popolo, se non vuole innescare tutta una serie di processi degenerativi, che ci fanno pagare caro, assai caro, il mutamento”. E nella identità culturale di una comunità,fattore essenziale è costituito dalla lingua locale, nel nostro caso dalla lingua cimbra, una lingua germanica legata al cuore dell’Europa, una lingua tramandata per oltre mille anni sui nostri monti. L’Istituto di Cultura Cimbra ringrazia quanti hanno collaborato per questa pubblicazione e quanti operano perché la cultura cimbra non si riduca a una nostalgica eco del passato, ma diventi una forza viva, un fattore di sviluppo sostenibile e solidale, aperto al futuro. Le immagini di Luca Girotto sulla “strada della barricata” Venerdì 26 luglio alle 20.45 nella Sala Consiliare del municipio di Gallio, il Dott. Luca Girotto, tramite la proiezione di immagini, talune contenute nel suo libro “1918 Die Baricata Strasse – L’ultima strada dell’Impero”, illustrerà le vicende legate alla “strada della Barricata”: una delle più impegnative opere d’ingegneria stradale mai affrontate dalle truppe tecniche dell’Impero Austroungarico. Il progetto, nato tra il 1913 ed il 1914 prevedeva la realizzazione di una rotabile di montagna, su pareti calcaree strapiombanti con 9 gallerie e 9 tornanti per una lunghezza complessiva di 13 km, che collegasse la ferrovia sul fondo della Valbrenta con la piana di Marcesina per sostenere il fronte delle Melette di Gallio e di Foza. Abbandonati i lavori, l’esecuzione dell’opera venne ripresa nel 1918 con l’impiego di 6000 prigionieri di guerra russi e migliaia di militari dei reparti tecnici dell’Arme, ma rimase incompleta nella realizzazione degli ultimi 2 km a causa della fine della guerra. ne del libro di Paganin – ne risulta un’opera destinata a sfidare con successo le mode passeggere. A gioco lungo, ne sono certo, esso si dimostrerà vincente rispetto ad altre pubblicazioni più superficiali, offerte con un aspetto allettante e accompagnate da un efficace battage pubblicitario. Massimo Paganin ha effettuato questa dispendiosa e appassionata ricerca con un amore viscerale per la sua terra, sorretto dalla tonificante consapevolezza di rendere ai propri concittadini un servizio prezioso dotandoli di un bene durevole. I documenti proposti a piene mani all’attenzione del lettore e la scrupolosa indicazione delle fonti costituiscono un punto di riferimento imprescindibile per quanti vorranno, in futuro, scrivere di Asiago, Rotzo e dintorni del Medioevo e nell’Età Moderna. Chi ha creduto, finanziandolo, nel valore del libro di Paganin, ha certamente compreso come esso rappresenti, nel medio e lungo termine, un sicuro investimento, destinato ad arricchire il patrimonio storico e linguistico di cui l’Altopiano si è finora dotato”. “Non è stato facile trovare gli sponsor per il libro – commenta dal canto suo Paganin – per questo desidero fare un grande ringraziamento alla Cassa Rurale di Roana e ai fratelli Brazzale della Brazzale Spa di Zanè, grazie ai quali è stata possibile la stampa del volume”. “Mi auguro – conclude l’autore – che per il lettore il risultato di questa ricerca, così come proposto, non sia solo interessante e chiaro, ma anche e soprattutto di stimolo per ulteriori indagini storiche relative all’Altopiano”. Silvana Bortoli LIBRI “Una luce nel buio” il romanzo d’esordio di Evelina Alberti Sabato 20 luglio alle 17.30, nella Sala Consiliare del Comune di Gallio, Evelina Alberti, autrice altopianese nata a Foza e residente a Gallio, presenterà il suo libro d’esordio dal titolo “Una luce nel buio”. Si tratta di un coinvolgente romanzo, ambientato a Bolzano e sull’Altopiano di Tonezza, che racconta tematiche quotidiane attinenti, per esempio, al ciclo di vita della coppia e della famiglia o all’importanza dell’amicizia, senza alcuna censura, anche a fronte di avvenimenti spiacevoli e difficili da superare e metabolizzare per ognuno, quali la perdita di una persona cara, il distacco e la distanza dal proprio paese d’origine. La felice storia di Marielle, Giorgio e la loro famiglia viene ad un certo punto segnata dalla malattia e dalla morte e li costringe a confrontarsi con grandissimi dolori. Con grande testimonianza di semplicità ed umanità, l’autrice, dotata di una grande sensibilità, dona a tutti i suoi lettori vari spunti di riflessione sul senso della vita e del dolore. “Non sono una scrittrice – dice Evelina Alberti – questo è il mio primo libro. Mi è sempre piaciuto scrivere e ho deciso di raccontare questa storia drammatica, misto di realtà e fantasia, per cercare di dare attraverso di essa forza e uno spiraglio di speranza a chi la leggerà. Ciò che ho scritto è ispirato ad una vita vissuta davvero ed è uscito dal mio cuore. In queste pagine c’è anzitutto tanto sentimento. Vorrei riuscire a trasmettere ai lettori ciò che ho provato io ovvero pena, affetto e umanità per chi tanto ha sofferto”. Il libro “Una luce nel buio” è stato stampato dalla casa editrice Albatros che, appena letto il romanzo, ha rilasciato un giudizio molto incoraggiante: “Delicato e duro, dolce e spietato, generoso e crudele come solo la vita può essere.Un romanzo che ha la forza di una donna in ogni sua sfumatura, scritto in uno stile schietto che non usa giri di parole”. “E’ un libro dedicato in particolar modo alle donne – conclude l’autrice – Angelica, una delle protagoniste, raffigura tutte loro e il momento tragico che stanno vivendo”. “Una luce nel buio” è disponibile nelle librerie Leggi e Sogna e Bonomo di Asiago. Stefania Longhini Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano 24 La voce degli 8 Comuni SAPOR D’ACQUA NATIA A me piacciono le mucche Il pesce quando marcisce puzza. Da qui il detto che certi ospiti sono come i pesci: “Dopo tre giorni puzzano”. C’è un dato paradigmatico che la zoologia attesta: il pesce, quando inizia a marcire, inizia dalla testa. Visto che in questi giorni agli animali viene tributata una considerazione superiore agli umani, verrebbe da ricambiare con la stessa teoria: anche l’uomo inizia a marcire dalla testa, con conseguente puzza. Lo insegnano gli “amici” animali. La notizia è di dominio della vergogna mondiale: un essere – chiamarlo uomo ci sembra offensivo per i padri del pensiero – paragona una donna ad un orango, giustificandosi con l’amore che nutre per gli animali. Che è come dire a un bambino: “tua mamma è una mucca” con la pretesa che il bambino sprizzi gioia da tutti i pori. Questa la versione nazionale. C’è poi quella regionale – in Italia sappiamo personalizzare i concetti, ndr – che rincara la dose: d’altronde c’è chi teorizza la superiorità della razza padana, anche intellettualmente. Eccola, pronta per l’uso: “scusa, orango, se ti ho paragonato ad una donna”. Con annessa giustificazione teologica, probabilmente la teologia del popolo celtico dei Druidi e non di quello d’Israele: “l’orango è una creatura di Dio”. Fin qui la cronaca che non scandalizza più di tanto: il popolo italiano sa sopportare il peso di qualsiasi dittatura e assicura fedeltà servile al suo dittatore. Ovviamente le scuse sono peggio delle offese: ci si scusa per le parole e non per le intenzioni. Che è poi l’esatto contrario di ciò che racconta la tradizione cristiana: a contare maggiormente sono le intenzioni del cuore, le azioni a volte possono fallire. Probabilmente questa è gente che non conosce la storia dell’uomo, quella laica: anche le più grandi potenze mondiali come hanno avuto un’origine e uno sviluppo hanno conosciuto anche un declino. Lento, inesorabile, improvviso, anticipato: comunque sia andata, la loro storia è entrata negli annali e di loro si parla al tempo passato, il tempo di chi oggi non c’è più. Chi non s’arrende a questa legge della Natura, in punto di dissolvimento cerca di spararla più grossa possibile: c’è sempre qualcuno convinto che il pensiero dell’umanità progredisca facendo la somma dei luoghi comuni. Ciò che preoccupa i cultori della civiltà è che questo modo di ragionare inizi a non preoccupare più nessuno: si sopportano gli insulti (quando non si giustificano), si accettano le umiliazioni, si giustificano le teorie più razziste che esistano: quelle del pensiero, in nome di una supremazia genetica che non trova fondamento alcuno nello sviluppo della storia della civiltà. C’è una “responsabilità della parola” che ogni essere umano è tenuto a rispettare: perchè le parole danno voce ai pensieri e i pensieri accendono le azioni. La storia in questo senso è chiara: le camere a gas non le ha inventate Hitler. Lui ha aperto i rubinetti. Che è come dire: c’è sempre un concorso di colpa dietro la cancellazione di una specie. Che, inevitabilmente, inizia sempre dall’arroganza di un pensiero: “io sono superiore a te”. Un pensiero che è sempre frutto di una mente in fase di putrefazione avan- zata. A me piacciono le mucche. Questa mia passione, però, non mi autorizza a definire tua madre una mucca: conosco il peso e la responsabilità di una simile comparazione e ciò che essa provoca come riverbero nel tuo cuore. Che poi quel paragone sia detto all’osteria, mentre mungi nella stalla o nel mentre tua madre cammina per strada non cambia la sostanza: quell’abbinamento mette a rischio la civiltà di un pensiero e la dignità di una donna. Che per il fatto di essere donna non è inferiore. Il genetista italiano Luigi Cavalli Sforza negli anni Cinquanta sostenne che “le razze non esistono”. I nostri antenati erano neri e si sono sbiancati venendo in contatto con i climi freddi. I veri bianchi doc erano i Neandertal. Scomparsi: chissà se anche loro teorizzavano la superiorità degli Orango. Don Marco Pozza Sci d’erba: Frau conquista il…Libano Non serve risalire alla famosa “diplomazia del ping-pong” quando anche tramite questo sport, ebbe inizio, ormai qualche decennio fa, il disgelo fra Cina e Stati Uniti perché esempi più recenti di sport come “ponte” fra diverse culture e modi di concepire le cose non mancano. Ultimo esempio, è di pochissimi giorni fa, la prima tappa della Coppa del Mondo 2013 approdata in Libano. Nonostante la situazione in quell’area mediterranea non possa certo definirsi tranquilla, la Fis, Federazione Internazionale dello Sci, aderendo alla proposta avanzata dalla federazione del “paesi dei cedri”, ha accettato la sfida di far gareggiare gli atleti sulla pista di Faqra. Il caporal maggiore scelto delle Penne nere non si è fatto sfuggire l’occasione “storica” aprendo, con una doppietta, l’albo d’oro della “manifestazione verde” ribadendo così la sua attuale supremazia a livello mondiale. Già nelle gare-Fis, prove di avvicinamento alla “coppa” che lo stesso atleta detiene la sua supremazia si è consolidata nella prima tappa in Repubblica Grande appuntamento al Golf Asiago con Diana Luna e Edoardo Molinari Ceka ed ora anche in Libano. Aperta la trasferta sulle sponde del Mediterraneo con un secondo posto il “speciale” l’asiaghese si è migliorato nella giornata conclusiva inquadrando a dovere nel mirino pista ed avversari. Sempre gli stessi sì ma sempre pericolosi quali lo svizzero Mirko Hueppi, l’austriaco Michael Stocker, l’altro elvetico, Martin Stepane ed il rientrante campione Jan Nemec entrambi della squadra nazionale ceka. Con quest’ultimo ha ormai ingaggiato una serie di duelli pressochè infinita a volte subendo l’avversario, in altri casi riuscendo a batterlo. Lo schema si è ripetuto anche in Libano. Stavolta in favore dell’azzurro. Dopo due tappe di Coppa del Mondo, cui però si devono sommare anche i punti ottenuti nelle gare FIS di inizio stagione, Edoardo Frau conduce saldamente la classifica generale del circuito. Su 15 gare stagionali disputate, l’alpino è sceso solo una volta dal podio, ottenendo complessivamente nove vittorie e cinque secondi posti. La Coppa del Mondo ritornerà ora in Europa, più precisamente in Austria a Kaprun, dove sono previsti sabato 20 un super gigante e una super combinata, domenica 21 uno slalom gigante. Renato Angonese Il 23 e 24 luglio, al Golf Da sinistra: Franco Michelazzo Gemmo, handicap di 0,6. Club di Asiago, si gio- Davide Longhini, Rocco Bonomo, Davide ed altri tre cherà una Pro-Am Pietro Bonamin giovani, Pietro Inviational che vedrà la Bonamin, Rocco partecipazione di due Bonomo e Franco grandi nomi del golf itaMichelazzo Gemmo liano: Edoardo Molinari, hanno recentemente ormai di casa ad Asiago vinto il Campionato tanto che è divenuto il Triveneto a squadre testimonial del Golf club – Memorial Otti asiaghese nel mondo, Croze che si è svole Diana Luna, la mito al Golf Club gliore golfista italiana Petesberg di nel circuito Bolzano. professionistico euroLa squadra peo. La gara ha un asiaghese ha sbaramontepremi di 30.000 gliato la concorreneuro e per la squadra za di altri 26 team femminile prima clasconquistando una sificata c’è in palio l’am- vani del nostro Golf Club per meritata vittoria finale nelbitissimo Premio Vhernier. seguire da vicino i loro la classifica netta. Per gli appassionati di que- beniamini e imparare da loro Una bella soddisfazione per sto sport, che ad Asiago qualche segreto in più. Il club questi giovanissimi, per sono in numero sempre dei Giovani del Golf Club chi li prepara e li segue crescente, questa sarà Asiago, da parte sua, sta mol- ovvero i maestri Niccolò l’occasione per vedere da to crescendo e coltivando at- Bisazza, Giulia Franchini vicino le prodezze di due leti di valore, come ad esem- e Francesco Bonaga e per grandi campioni; una bella pio l’ormai quindicenne Da- t u t t o i l G o l f C l u b d i opportunità anche per i gio- vide Longhini che vanta un Asiago. Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 26 CICLISMO Grande successo per il 28° Giro del Medio Brenta Federico Rocchetti ha vinto la 28^ edizione del Giro del Medio Brenta, terza prova del Trofeo Internazionale GrandPrix Città Murata, organizzata dal Veloce Club Villa del Conte del presidente Michele Michielon. Nella gara, ricca di potenti azioni e colpi di scena fin dalla partenza, Rocchetti, portacolori della Utensilnord, ha piazzato l’allungo vincente nel conclusivo circuito delle Mura di Cittadella con lo stupendo arrivo all’interno della maestosa cinta medievale, distanziando Matteo Collodel e Alex Turrin dopo 170 km di percorso veramente entusiasmanti. 128 i partenti su 151 corridori iscritti. La carovana è salita anche lungo la Fratellanza verso l’Altopiano di Asiago e Gallio, itinerario di notevolespessore ed impatto tecnico e scenografico. SullaTortima (con tanto pubblico alla svolta della Rondinella) e quindi fino al GPM di Rubbio, dopo 88 Km dalla partenza, i fuggitivi si sono ridotti a quattro, con questo ordine: Gianluca Leonardi (ZalfEuromobilDesiree Fior), Matteo Mammini (ASD Cerone Rafi), Alessandro Mazzi (Utensilnord) e Alfredo Balloni (Ceramica Flaminia). Dopo Val Lastaro e Sasso, il trentino Leonardi ha vinto a Stoccareddo il quarto Traguardo Volante ergendosi protagonista fino alla fine. Sull’Altopiano di Asiago, Matteo Mammini ha inoltre fatto propri il secondo e il terzo GPM a Gallio ed al Bivio Monte Corno, risultando il vincitore complessivo nella speciale classifica. A Gallio, come in tutto l’Altopiano, molta la folla di appassionati anche per la tradizionale Premiazione coordinata da Pierluigi Basso in Piazza Italia ove al Bar Commercio attendevano la carovana l’assessore allo sport Giorgio Tagliaro in fascia tricolore con Luca Gianesini in rappresentanza della sua famiglia premiato con una Medaglia d’Oro offerta dal Presidente Michielon (in profondo ricordo delle compiante sorelle Silvia e Roberta a cui è intitolato il GPM ed anche in onore della cugina poliziotta delle Fiamme Oro azzurra di sci in Coppa del Mondo Giulia Gianesini a cui è dedicato il transito in quota).Con la Polizia Stradale ad anticipare la carovana erano presenti i dirigenti del GrandPrixvicepresidentre e segretario del Veloce Club Tombolo Sergio Pivato ed Amedeo Pilotto (che hanno consegnato la Medaglia), il vicesindaco Zanin di San Giorgio in Bosco (il sindaco Miatello seguiva la corsa in ammiraglia col direttore sportivo Flavio Miozzo) e numerosi amici ed ospiti. Vertiginosa la discesa della sp 69 Lusianese verso il traguardo di Cittadella con il quartetto raggiunto dopo Marostica ed a Bassano del Grappa ancora Leonardi autore di una sfortunata fuga solitaria fino a Cusinati di Rosà ed infine una serie di attacchi e con- La premiazione in Piazza Italia - Gallio al Gran Premio della Montagna-GPM trattacchi con sei fuggitivi fino al traguardo Silvia e Roberta Gianesini, con consegna della Medaglia d’Oro alla Famiglia della città murata con Porta Padova ad er- Gianesini ritirata da Luca Gianesini titolare con la madre Antonella del Caffè gersi sullo sfondo e le gioiose premiazioni Commercio. Da sx Vicesindaco San Giorgio in Bosco Virginio Zanin, Vicepresidente Veloce Club Tombolo organizzatore del GrandPrix Sergio Pivato, nella rinnovata Piazza Martiri del Assessore allo Sport Giorgio Tagliaro, Luca Gianesini, Direttore di Corsa Pierluigi Grappa.Eccellente la collaborazione in tutta Basso, Segretario Amedeo Pilotto, presenzia la Scorta Polstrada in onore della la corsa ed in particolare con l’assessore poliziotta galliese delle Fiamme Oro ed azzurra di sci Giulia Gianesini galliese Tagliaro importante riferimento in Altopiano e la partecipazione della Società Sportiva Sasso, Prossimo appuntamento del Trofeo Internazionale GrandPrix Polisportiva Stoccareddo, Onlus Silvia Lisa Roberta di Gallio, Città Murata sarà la quarta prova classicissima ferragostana i Comandi di Polizia Locale di Asiago e Gallio e dei Carabi- Gran Premio di Poggiana di Riese Pio X, domenica 11 agonieri di Asiago e Lusiana. “Gara tecnicamente entusiasman- sto, e poi a chiudere la quinta gara il 22 settembre a Paderno te con straordinaria accoglienza nell’altopiano -afferma il di Ponzano Veneto col prestigioso Trofeo Gianfranco presidente ing. Michele Michielon- con l’assessore Tagliaro Bianchin. Nel GrandPrix duello Zalf Fior e Marchiol con 27 molto partecipe e tanti gruppi preziosi e con un riscontro na- e 24 punti, per la conquista dell’ambito Premio di Rappreturale-scenografico sempre meraviglioso a contorno della sentanza del Presidente della Repubblica assegnato al “Gala gara, certo sarebbe molto bello progettare un arrivo in quota di Premiazione” autunnale. ma tutto può ancora succedere ormai prossimi della 30^ edizione”. nelle rimanenti due corse di vertice. l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 27 La voce degli 8 Comuni Si aggiudica la manifestazione la squadra Scapin Funghi-Bar 3 Pezzi in finale contro il Living Bar Ottimo esordio per il 1° Torneo di calcio a 5 Città di Asiago Sicuramente un’esperienza positiva il primo torneo Città di Asiago, come affluenza, organizzazione e divertimento. La 24 ore di calcetto si è svolta nei giorni di sabato 6 e domenica 7 luglio nel campo comunale Zotti dove è stato allestito, oltre al campetto da gioco, uno stand di ristorazione per un week end di calcio e divertimento che ha registrato un bel numero di partecipanti durante tutti i momenti. Tredici le squadre iscritte divise in 2 gironi, uno composto da 6 squadre e l’altro da 7. Dopo la fase eliminatoria, venivano ammesse ai quarti di fi- I vincitori del torneo “Scapin Funghi” nale 4 squadre per girone (la 1° sfidava la quarta del girone opposto e la 2° sfidava l’opposta 3° e viceversa). Biscaffè da Pippo, Pizzeria da Toni, Scapin Funghi e Living bar sono approdate alle semifinali che si sono disputate dopo la sfida dei calci di rigore a cui tutti potevano partecipare. La sfida prevedeva una fase eliminatoria in cui solamente chi segnava 5 rigori consecutivamente passava al turno successivo (ogni Junior e Senior dell’Altopiano nell’agguerrita rivincita di fine campionato Le promesse si mantengono e quindi domenica 16 giugno ha avuto luogo l’annunciata rivincita tra gli esordienti dello Junior Altopiano ed i loro papà. L’anno scorso era finita 4 a 3 per i papà e per un anno ci siamo gongolati. Non avevamo fatto i conti con due fattori: loro sono cresciuti di un anno e noi, invece, invecchiati di uno. Inoltre, mister Maino, volendosi godere i suoi ragazzi per l’ultima volta, ha giocato con loro da titolare fin da subito. La battaglia ha avuto inizio alle 11,00 di mattina con una temperatura già piuttosto alta. Dire che sia stata una battaglia è ancora un eufemismo: nessuna delle due squadre voleva perdere: ergo noi papà siamo ricorsi spesso a qualche fallo di troppo e per questo siamo stati ben sanzionati dall’arbitro. Le mamme dalla tribuna hanno chiesto per lo scrivente più volte un rosso diretto ma sono portato a credere che siano calunnie ! Loro, d’altro canto, se le cercavano con i loro preziosismi da “campioncini” ! Insomma nonostante tutto abbiamo tenuto botta fino a 5 minuti dalla fine inchiodandoli, fino a quel momento, su un giustissimo pareggio: 6 a 6. Negli ultimi 5 minuti qualcuno di noi ha lasciato il menisco sul campo, qualcun altro ha avuto le visioni e loro, soprattutto, hanno deciso cato un week end messo in palio da Girardi Viaggi. La finalissima del torneo è stata un affare tra “Living Bar” e “Scapin Funghi” che hanno dato vita ad una divertente partita nella quale è prevalsa la squadra “Scapin Funghi” che si è aggiudicata il primo posto del torneo con un sofferto 32, e la vittoria dei 1000 euro messi in palio (400 euro alla seconda, 200 la terza). La 3° squadra classificata è stata la “Pizzeria da Toni” dopo una netta vittoria su “Biscaffè da Pippo” nella finale per il 3° e il 4° posto. Sono stati consegnati premi, oltre che ai vincitori, al Gheller miglior giocatore di premere sull’acceleratore. Risultato finale: 8 a 6 per loro ed anche questo, purtroppo, ci sta tutto. Finita la partita e recuperate un po’ di forze ci siamo trasferiti tutti a Malga Tena dove è continuata la festa a base di formaggio, salumi, contorni, spiedini, dolce, vino e caffè. Al momento dei saluti non so chi ha osato proporre due spaghetti aglio olio e peperoncino ed in men che non si dica, dopo un veloce passaggio allo stadio per altri due calci al pallone, abbiamo invaso l’abitazione di Giuseppe e Vilma. Qui l’ultima splendida sorpresa della giornata nel conoscere un’affabile coppia non solo con capacità e conoscenze enologico-culinarie sorprendenti ma soprattutto possessori di un amore per l’arte che traspira dal gusto con cui hanno arredato la loro splendida casa. E pensare che tutto era partito da un incontro di calcio ragazzi-papà !!! Vi lascio immaginare il prosieguo della serata fra un Chianti ed un Barolo ! Ho comunque l’obbligo di informarvi che anche questa volta è stata fissata una rivincita per il prossimo anno ed è già iniziato lo sfottò tra ragazzi e papà su quale squadra supererà l’altra. Giacomo Scarsella partecipante poteva qualificarsi fino a 5 volte e, in base all’esito di questo, disponeva poi di un numero di vite pari alle volte che si era qualificato nel turno successivo). La sfida è stata vinta da Marco Baù che si è aggiudi- miglior giocatore, al miglior portiere e al capocannoniere del torneo. Miglior giocatore del torneo è stato decretato Nicolò Gheller della squadra Living Bar, protagonista di un gran torneo che ha portato la sua squadra al secondo posto della graduatoria. Il ”Miglior portiere del torneo” è stato Stefano Marini della squadra Pizzeria da Toni che si è distinto nel ruolo di estremo difensore con degli ottimi interventi che sono valsi un posto sul podio. Capocannoniere del torneo è stato Eder Baù con 17 gol all’attivo e una gran freddezza sotto porta. Complimenti alla squadra Scapin Funghi - Bar 3 Pezzi che si aggiudica il ”1° Torneo Città di Asiago”. F.F. Il Torneo dei Pulcini se lo aggiudica il Canove Il 1° Torneo di Calcio a 5 Città di Asiago ha offerto la possibilità di confrontarsi anche a quattro squadre di “pulcini”: Asiago, Canove, e due rappresentative di Sasso – Stoccareddo. La buona organizzazione supportata dal bel tempo insieme a un’atmosfera amichevole, hanno offerto ai piccoli atleti e ai loro spettatori piacevoli momenti di divertimento. Ad aggiudicarsi il torneo sono stati i pulcini di Canove allenati da Costantino Grossele, che debutta così positivamente in questo ruolo assegnatogli dalla nuova società Canove CalcioASD del neo presidente Canalia. Ad Asiago Bassano e Vicenza in amichevole Anche per quest’anno, dopo la positiva esperienza dell’anno scorso, Asiago ospita il ritiro del Bassano Virtus (seconda divisione). I virtussini, il cui arrivo è previsto per domenica 21 luglio, alloggeranno al Linta Park Hotel sino al 28 luglio. Sulla scia di una tradizione ormai consolidata anche il ritiro del Vicenza Calcio a Gallio per il nono anno consecutivo. La squadra biancorossa è giunta in Altopiano giovedì 18 luglio e si fermerà fino a fine mese. La sede del ritiro è come sempre l’Hotel Gaarten. Gli allenamenti si svolgeranno presso il campo sportivo comunale. Durante il loro ritiro, Bassano e Vicenza s’incontreranno in amichevole domenica 28 luglio alle 17 al Comunale di Asiago. Il programma degli incontri amichevoli che si svolgeranno tra Asiago e Gallio nell’ultima settimana di luglio è nutrito. Domenica 21 luglio alle 17 ad Asiago il Bassano giocherà contro l’Asiago Calcio. Sempre domenica e sempre alle 17 al comunale di Gallio si giocherà invece Vicenza – Gallio. Mercoledì 24 alle 18 ad Asiago è in programma Stoccareddo – Bassano Virtus. Giovedì 25 luglio al Comunale di Gallio si giocherà Vicenza – Genoa International. Lunedì 22 luglio interessante “trasferta” a Pinzolo per il Vicenza per incontrare in amichevole l’Inter. Il 3 agosto la Marcia della Vaca Mora in notturna Si terrà sabato 3 agosto la 4^ edizione della Marcia della Vaca Mora, suggestivo appuntamento rivolto sia ad atleti che appassionati. La particolarità principale della manifestazione sta nel fatto che si tratta di una gara podistica in notturna, sul bellissimo percorso della ex ferrovia da Campiello a Canove. Dieci chilometri di tracciato che grazie all’illuminazione delle fiaccole si accende di suggestioni davvero particolari, tanto che gli organizzatori hanno visto crescere di anno in anno le richieste di iscrizioni decidendo per il 2013 di aumentarle fino a 700 unità! Come si diceva, la competizione è aperta a tutti, sia ai veterani della corsa che a coloro che vogliono cimentarsi nel percorrere anche solo a passo veloce il tracciato dove un tempo transitava il trenino che da Piovene Rocchette saliva ad Asiago. Lungo la strada non mancano i posti di ristoro dove si raggruppano anche gli spettatori pronti a incitare i concorrenti al loro passaggio. Oggi l’ex ferrovia è una delle mete preferite da podisti, ciclisti, e da chi vuole fare una semplice passeggiata, tuffandosi, in men che non si dica dai centri dei paesi che il percorso affianca, in mezzo alla natura tra boschi e pascoli. L’occasione di fare il percorso di notte al chiaro delle fiaccole, grazie alla marcia organizzata dalle Pro Loco di Treschè Conca, Cesuna e Canove, è di quella che in molti non vogliono lasciarsi sfuggire, per passare una serata dal clima decisamente diverso e originale. L’arrivo è fissato anche quest’anno a Canove, nei pressi del Museo della Guerra, dove verrà allestito il punto di ristoro finale. Per iscriversi o per avere ulteriori informazioni, ci si può rivolgere alle Pro Loco interessate o presso lo Chalet Turistico di Treschè Conca. Silvana Bortoli Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano 28 La voce degli 8 Comuni “I non residenti con casa in Altopiano sono considerati sempre e solo ospiti” Acquistare casa sull’Altopiano solo per pagare più tasse, Registro, IMU, Tarsu, Tares, non pare un grand’affare. Soprattutto se le tasse vengono decise, raccolte e spese dai Comuni dell’Altopiano dove tu, foresto con casa lassù, non puoi mettere becco. Ogni scelta tanto nel momento di applicazione quanto in quello dell’impiego delle tasse viene decisa dai residenti fissi che nel loro complesso contribuiscono per molto meno, pur usufruendo dei servizi ai quali tu, non residente, non puoi accedere. Insomma tu li mantieni (lo afferma il sindaco di Roana) e loro decidono anche per te, senza de- lega. Non solo ma neppure sanno chi tu sia, quali le esigenze non dico di casa tua ma nemmeno del quartiere. Non è previsto il portavoce dei numerosi e vasti territori urbanizzati: poco democratico nei tuoi confronti e fastidio per le amministrazioni pubbliche che considerano quelle aree extraterritoriali, solo dei numeri da tenere presenti per la fornitura di alcuni servizi. Sei considerato niente più che un turista, soggetto anche alla tassa di soggiorno? In ogni caso un eterno sconosciuto. Contribuisci a mantenere l’ambiente che ami, per questo hai cercato casa lassù, vivi accanto ai residenti con cui scambi an- che dei favori, sostieni tutte le attività da quelle produttive a quelle commerciali, i servizi, ma sei solo un “cliente”. Mai uno di loro, nonostante le tue frequentazioni; per la gente e per il Comune solo un ospite, più o meno gradito, ma un ospite. Ecco, si può invertire la tendenza, e cioè considerare cittadino dell’Altopiano chi ha casa lassù? E’ nell’interesse di tutti che l’attuale rapporto tra sconosciuti o di tollerati si tramuti in un più qualificante e rispettoso rapporto di cittadinanza: a vantaggio della interculturalità ma anche della gestione amministrativa. E allora due sono le possibilità: la residenza anagrafica o la rappresentanza di quartiere. Quanto alla residenza, alcune amministrazioni locali pretendono la effettiva dimora per riconoscerla; altre invece ritengono più vantaggioso facilitare il trasferimento della residenza anche agli effetti di far aumentare le entrate e i trasferimenti finanziari dallo Stato (Gallio). La soluzione alternativa: la costituzione della rappresentanza come portavoce del quartiere. E’ questo l’esperimento in atto da parte del “Panorama Village” di Camporovere, con l’assemblea degli abitanti che nomina il portavoce e ne approva l’operato. E’ già avvenuto il riconoscimento da parte del Comune di Roana con il quale il Panorama ha in corso trattative per la gestione in proprio dei servizi. L’iniziativa avrà ulteriori e speriamo interessanti sviluppi e potrà almeno in parte supplire al deficit di democrazia nel momento del prelievo e delle destinazione delle imposte e tasse di cui i non residenti sono i maggiori (individual- mente oltre che complessivamente) contribuenti. Si vuole così, con la residenza o almeno con la rappresentanza di quartiere, partecipare alla vita collettiva e contribuire direttamente o indirettamente nelle scelte che interessano tutti i residenti: fissi e temporanei. Giovanni Bertacche S.O.S. PER L’OSPEDALE DI ASIAGO “Ad Enego si ritorna alle offese” A fronte delle decisioni della Regione Veneto di sopprimere il servizio di chirurgia e di ortopedia, due servizi essenziali per la nostra Comunità, stupisce che la popolazione e le Autorità (Sindaci in primis) non abbiano organizzato un’energica protesta a Venezia affinché questi due reparti restino in funzione.Ho sentito dire che la chirurgia sarà trasferita a Bassano del Grappa e l’ortopedia nel nuovo Ospedale di Santorso. La decisione riveste una gravità eccezionale, soprattutto per la chirurgia. In caso di emorragia, di peritonite, di appendicite e di altri casi gravi, per i quali è necessario un intervento chirurgico, specie se si tratta di un bambino o di un anziano, si rischia di non arrivare a Bassano, lungo quel serpentone della strada della Fratellanza, interminabile. Altra cosa, ma sempre grave, è la soppressione di ortopedia che in caso di fratture, frequenti specialmente nel periodo invernale sui campi da sci, il trasferimento a Santorso lungo la statale del Costo non compromette la vita del paziente ma comunque doloroso. Stupisce che la popolazione e gli otto Sindaci restino indifferenti a fronte di queste gravi mutilazioni nonostante si E’ mia intenzione rispondere al Cavalier Francesco Rodeghiero, che, come abitudine ormai consolidata, difende l’operato del proprio figliolo utilizzando le sempre solite offese, rivolte a chiunque non abbia idee con loro condivisibili. Certo, si è festeggiato in quel lunedì di maggio che ha visto la lista di Fosco Cappellari vincere con un ampio scarto sulla lista dell’uscente Rodeghiero. E’ stata una festa spontanea, gioiosa, alla quale hanno anche partecipato, per complimentarsi con il neo eletto, canditati della lista di Suo figlio, caro signor Rodeghiero. Non ho visto nulla che potrebbe giustificare la Sua frase “…scene degne del più incivile dei paesi.” Certo perdere non è mai bello, ma riversare l’amarezza della sconfitta nel calderone della cattiveria, della menzogna, e dell’invidia è un atteggiamento riprovevole. Si chieda il perché, sommo Cavaliere, di tanti festeggiamenti, metta sotto accurato esame la coscienza delle Sue parole e delle Sue azioni. Le Sue offese, caro Cavaliere, colpiscono a 360 gradi. Si riserva infatti il piacere di rivolgere un pensiero anche ai dipendenti comunali; a Suo parere qualcuno era”…abituato a farsi unicamente i fatti suoi…” prima dell’illuminante governo Rodeghiero. Mi sembra grave, illuminato Cavaliere, che Lei accusi i dipendenti comunali di pressapochismo, incapacità ed omertà, e di aver perpetrato l’abitudine di “…fare sporchi giochetti per il proprio miserabile tornaconto.” La mia speranza è che chi si sia sentito offeso agisca di conseguenza, in modo civile ed intelligente, non prendendo esempio da Lei. Supremo Cavaliere, La sento parlare di “…ottica di sviluppo molto più tratti di Ospedale di Zona di montagna, per il quale come avviene nel bellunese c’è una maggiore attenzione e tutela. E il nuovo Direttore Generale Compostella, nominato dal Presidente Zaia per meriti non si sa di quale natura, cosa ne pensa a proposito? E il Sig. Marino Finozzi, Assessore per la Montagna, rimane inerte? Credono questi signori politici di tacitarci con la costruzione, chissà quando, del nuovo Ospedale, i cui lavori sono fermi da parecchi giorni, non si sa per quale motivo? Si dice che sia stata individuata una bomba, cosa del tutto normale nel nostro Altopiano. Quanto ci vuole far arrivare gli artificieri, che in mezza giornata rimuovono l’ordigno? Non è mica una bomba atomica! L’unica voce critica e di protesta sul Giornale dell’Altopiano è stato quella dell’ex Sindaco di Asiago Francesco Gattolin, ora in pensione ma per molti anni dirigente dell’ASL 3. Poi più nulla. Dove è finita la combattività degli Altopianesi, che anni fa sono scesi a Venezia per protestare contro i tagli della Sanità dell’Altopiano, compresa l’ingiustificata chiusura dell’Istituto Elioterapico di Mezzaselva? Se la gente non si muove, la Regione ha buon gioco di fare e disfare con criteri meramente ragionieristici. Qualcuno ha detto: “Ben ci sta”, abbiamo quello che ci meritiamo. Un discorso a parte merita la situazione del pronto soccorso che opera in condizioni proibitive. Ogni mattina 30/40 persone si rivolgono al pronto soccorso, non certo per cose da nulla. L’attesa è sempre estenuante perché la chiamata doverosamente in ordine di arrivo con prenotazione, fatte salve giustamente le emergenze, si prolunga per molte ore. Molte persone rientrano a casa e ritornano l’indomani. Spesso c’è soltanto un medico e gli infermieri vanno e vengono senza sosta e di questo passo qualcuno non ce la farà. L’unico medico in certi casi deve rimanere in servizio tutta la notte, per cui al mattino si può immaginare la stanchezza accumulata. A cosa serve costruire un nuovo Ospedale mentre si depotenziano i servizi essenziali? Credo che la situazione sia analoga anche in molti altri ospedali. Il pronto soccorso, caro Direttore generale, non è un pub dove andare a mangiare un panino e a bere una birra!!! Edoardo Sartori avanzata…”portando ad esempio il progetto di (come dice Lei) rivalutazione della piana della Marcesina. Le ricordo, eccelso Cavaliere, che questo progetto, da Voi tanto caldeggiato, ha fatto guadagnare al paese di Enego la Bandiera Nera di Legambiente. Lei, esimio Cavaliere, probabilmente, sebbene presente, non ascoltava le parole del dottor Casanova, CIPRA Italia, quando esortava l’amministrazione presieduta da Suo figlio a non commettere gli stessi errori commessi dal Trentino Alto Adige più di trenta anni fa, cementificando e creando viabilità e parcheggi totalmente superflui. Parla di “…concorrenza a strutture già esistenti…”; la giunta presieduta da Suo figlio aveva intenzione, progetti alla mano, di creare un nuovo bar, la cui gestione non si sa a chi sarebbe andata, in un luogo in cui esistono già strutture ricettive sufficienti all’utenza turistica, se non se ne rende conto vada a farsi un giro in quel della Marcesina. Si comprende chiaramente, fra l’altro, visto il risentimento che trasuda dalle offese da Lei profuse, chi veramente abbia condotto le danze nell’ultimo quinquennio. Concludo usando le Sue stesse parole, con la sostanziale differenza che il sottoscritto non si permette di offendere gratuitamente a destra e a manca, colpendo indiscriminatamente come un jihadista. Per fortuna noi non abbiamo niente in comune con Lei, e mi sentirei incommensuratamente offeso nell’essere paragonato al Cav. Francesco Rodeghiero, la cui cavalcatura, da tempo agonizzante, si è recentemente spenta. Pierangelo Noscardi Vicepresidente Comitato Enego e la sua Marcesina l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 Me lo disse mio padre nell’ormai lontano 1999, in una tiepida sera di primavera alla prima assemblea dei soci del neonato Comprensorio Alpino n° 6, ora n° 4, che comprende le Riserve di Asiago, Roana e Rotzo, quando un signore dall’aria distinta e intellettuale prese la parola e si mise a sentenziare e criticare, in perfetto italiano, sulla caccia agli ungulati senza l’ausilio dei cani da seguita e sull’utilizzo delle armi ad anima rigata. Ricordo ancora il tono acceso dell’intervento e rimasi stupito, in quanto fresco di licenza di caccia, e di vita, avevo 20 anni, ma non di pratica venatoria, non riuscivo a comprendere come un cacciatore andasse contro la caccia stessa, discriminando una categoria di cacciatori che nella realtà venatoria dell’Altopiano era agli albori. Questo signore ho avuto modo di conoscerlo, non di persona, ma di fama, nelle successive assemblee di Comprensorio e nei vari incontri riguardanti l’attività venatoria in genere e i suoi argomenti erano sempre gli stessi, caccia con il cane si, caccia senza cane no! Nel frattempo, nonostante le battaglie iniziali tra “segugisti” e “carabinisti” si è arrivati ad una pacifica convivenza. Sono passati più di 14 anni da quel giorno e ora me lo ritrovo con In ricordo della cara Maria Brunello, un pensiero affettuoso dai figli Eugenio, Marisa e Gabriella con le loro famiglie. 28 giugno 2013 Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta 29 La voce degli 8 Comuni CACCIA: “La guera dei povareti” lo stesso argomento, che odora di naftalina, sul giornale “L’Altopiano”. Senza dubbio un articolo dal tono dispregiativo nei confronti di una categoria di cacciatori, che come dice il sig. Sartori RISPETTA. Oltre all’attacco nei confronti di quei cacciatori che praticano la caccia con la carabina anche i dati tecnici sono completamente sballati, a cominciare dal (boride), forse intendeva (bovide), ma il cervo in realtà è un (cervide). La gittata dei “fucili di precisione” come il sig. Sartori li chiama è qualche migliaio di metri superiore di quanto lui ha menzionato. La caccia agli animali debilitati viene chiamata caccia sanitaria non di selezione, la caccia di selezione viene intesa come prelievo per sessi e classi di età, privilegiando il prelievo nei confronti dei capi meno promettenti. Questa caccia in Trentino viene applicata nei mesi di maggio e giugno ma non è assolutamente vero che chiude a fine ottobre, ma a fine dicembre. La costruzione degli appostamenti ad uso venatorio, per intenderci capanni ed altane, è stata regolamentata dalla Regione Veneto con la L.R.N. 25 del 6 luglio 2012, integrando quanto già previsto in materia dalla L.R.N. 12 del 24 febbraio 2012 e con successiva deliberazione N° 25 del 02 ottobre 2012. Quest’anno la Corte Costituzionale ha bocciato la L.R.N. 25/ 2012 con sentenza n° 139 depositata il 13 giugno u.s. e ne ha sancito l’incostituzionalità, quindi al momento non ci sono leggi che regolamentano la costruzione di qualsiasi tipo di appostamento ad uso venatorio. I cervi sono considerati come una specie stanziale ma il loro Home range (area vitale) da recenti studi effettuati dal Servizio Foreste della provincia di Trento, si estende su 65 – 70 mila h.a. con vere e proprie migrazioni stagionali. Il cervo non difende il proprio territorio ma l’harem delle femmine nel periodo degli amori, con dei vocalizzi chiamati bramito o con l’imposizione fisica e del trofeo, lo scontro fisico si verifica in casi estremi, quando si fronteggiano maschi di pari rango. Nella Riserva di Roana è stato imposto l’uso di armi ad anima liscia limitatamente per la caccia al capriolo maschio nella zona “B”, mentre per la zona “A” e per tutti gli altri ungulati presenti nel piano di prelievo la caccia si esercita con armi ad anima rigata. Voglio inoltre far notare che nelle Direttive per il prelievo in selezione il punto 4 cita “Nei prelievi in selezione è consentito esclusivamente l’uso di fucile a canna rigata con ottica di GIANNINA CARLI Ved. De Stavola DI ANNI 93 Lascia i figli Giorgio, Gianmaria e Bianca Lucia con le rispettive famiglie Vicenza, 5 Luglio 2013 BARBARA AMBROSINI DI ANNI 85 Lascia Vito con Daniela, Fabio con Michela, Alessandra, Renato, il fratello Marcello, i nipoti, pronipoti e parenti tutti Canove, 16 Luglio 2013 DOMENICA SPILLER DI ANNI 89 Lascia le figlie Patrizia, Beatrice con Corrado, Elisabetta con Toni, i nipoti Riccardo e Matteo, il fratello Pierantonio, la sorella Luigina, la cognata, i nipoti e parenti tutti Cesuna, 9 Luglio 2013 ARNALDO FORTE - DI ANNI 83 Lascia la figlia Patrizia con Angelo, l’adorata nipote Silvia, il fratello Gianni, la cognata Stefania, i nipoti i parenti e amici tutti Asiago, 18 Luglio 2013 mira” quindi è la Provincia che lo impone, non è un capriccio dei Cacciatori! Solo in provincia di Vicenza vengono abbattuti in selezione 1148 capi di ungulati, quindi con l’anima rigata e 74 capi in caccia libera dove è consentito anche l’utilizzo dell’anima liscia. Solo per citarne alcune, la Provincia di Bolzano abbatte più di 19 mila capi, il Trentino 9 – 10 mila, tutti esclusivamente con armi ad anima rigata . Nel resto d’Italia, oltre a qualche Riserva della Provincia di Vicenza, la caccia agli ungulati (cinghiale escluso) con il cane da seguita e con l’anima liscia è consentita solo nelle famigerate Valli del Natisone in Friuli Venezia Giulia, mentre in tutte le altre regioni questa è vietata, come in tutta Europa, ad esclusione di alcune regioni di Spagna, Portogallo e Francia. Dall’inizio di quest’anno io ho camminato tra i Nostri monti per un centinaio di ore, non ho il conta chilometri, consumando gli scarponi e anche la pazienza della mia compagna, portandomi appresso non un cane ma un cucciolo di uomo, mio figlio, non ho portato a casa niente ma la mia soddisfazione è stata comunque grandissima! Io faccio parte della Riserva di Roana, ora pratico la ALBERTO REBESCHINI DI ANNI 92 Lascia i figli Mauro con Marcella, Martina, i nipoti Chiara, Manuel e Michele e parenti tutti Roana, 11 Luglio 2013 caccia di selezione, ma ho cacciato fin da bambino con i segugi, sono nipote, figlio, amico di cacciatori e spero tra qualche anno di riuscire a trasmettere anche a mio figlio la stessa passione che è stata trasmessa a me da mio nonno e mio padre. Mi è stato insegnato che vanno rispettate le idee degli altri nella caccia e nella vita e se la legge lo consente, chiunque è libero di praticare l’attività venatoria come meglio crede, senza discriminare le altre forme di caccia. Certi attacchi all’interno della nostra categoria di cacciatori sono solo a favore di quelle schiere di associazioni ambientaliste che vogliono farci stare a casa senza neanche sapere cosa vuol dire la parola “GESTIONE VENATORIA”. Non bastano i continui ricorsi al Tar, calendari venatori sempre più restrittivi e leggi che vanno solo a discapito della caccia,ora ci si mettono anche i cacciatori. Voglio dirLe una cosa solo sig. Sartori, forse Lei si sarà fatto notare, come già nel passato con i suoi articoli sui giornali e con i suoi svariati interventi agli incontri, ma facendo così forse accecato dall’odio per le carabine o forse dall’amore per i suoi cani sta facendo solo del male alla caccia e ai cacciatori! Ora tocca a me dirlo, questa è “La guera dei povareti”! Igor Frigo MARGHERITA SARTORI Ved. Graser DI ANNI 91 Lascia i figli Danilo con Tere e Rosanna con Diego, i cari nipoti e parenti tutti Roana, 13 Luglio 2013 MARIA TERESA VALENTE - in Stella DI ANNI 72 Lascia il marito Gianni, i figli Deborah, con Oscar, Luca con Daniela, gli adorati nipoti Diletta, Tommaso e Mattia, i fratelli Mario e Ruggero e parenti tutti Cesuna, 9 Luglio 2013 Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure tramite posta all’indirizzo: L’Altopiano, via J.Scajaro, 23 - Asiago (le inserzioni sono gratuite) Almanacco per l’Altopiano due settimane Sabato 20 luglio 2013 30 La voce degli 8 Comuni a cura di Giovanni Dalle Fusine Da sabato 20 luglio a venerdì 2 agosto Il 20 luglio è il 201º giorno del calendario gregoriano. Mancano 164 giorni alla fine dell’anno. Sabato 20 S. Elia Domenica 21 S. Lorenzo Lunedì 22 S. Maria Maddalena Martedì 23 S. Brigida Mercoledì 24 S. Cristina Giovedì 25 S. Giacomo Venerdì 26 SS Anna e Gioacchino Sabato 27 S. Liliana Domenica 28 S. Nazario Lunedì 29 S. Marta Martedì 30 S. Pietro Vesc. Mercoledì 31 S. Ignazio Giovedì 1 agosto S. Alfonso Venerdì 2 S. Eusebio Il 20 luglio il sole nel vicentino sorge alle ore 5.44, passa in meridiano alle 13.20 e tramonta alle 21.55. Il 2 agosto il sole sorge alle ore 5.58 e tramonta alle 20.41. Astrologia. I nati il 1° agosto. Le dominanti personalità dei nati il primo agosto non sono soltanto fortemente individualiste, ma anche decise a portare gli altri dalla loro parte, non importa quanti siano gli ostacoli da superare. Essi non si accontentano della consapevolezza di essere i migliori nel proprio campo:vogliono costringere anche gli altri ad ammetterlo, sia attraverso la qualità della propria opera sia con la sola forza di persuasione della propria personalità. Possono anche dover sopportare passi indietro e delusioni nel loro cammino, ma raramente rinunceranno. Il 2 agosto: la festa degli uomini, secondo un’antica tradizione Alpino Padana, ormai in disuso. Da dove proviene questa ricorrenza? Secondo l’antico calendario dei Celti il primo di agosto ricorre una festa molto importante dedicata al dio Lugh, chiamata Lughnasad ampiamente diffusa in tutte le Gallie. Questa divinità era poliedrica, in quanto rappresentava e proteggeva aspetti e mansioni di tutte le categorie delle persone. Lugh significa inoltre “il luminoso”, per cui i festeggiamenti erano assimilati al culto solare, principio fecondatore dell’habitat naturale. In verità la Festa degli uomini, è da intendersi come un vera e propria celebrazione della fertilità e virilità tipica delle società arcaiche riconducibile al ruolo dell’uomo come elemento fecondatore, largamente diffusa tra i popoli Alpino Padani, divenendo vere e proprie sagre popolari come a Canzo in provincia di Como con la Festa di Ómen oppure a Monteprato in provincia di Udine. Un santo per volta, Santa Maria Maddalena. La Chiesa latina era solita accomunare nella liturgia le tre distinte donne di cui parla il Vangelo e che la liturgia greca commemora separatamente: Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta, la peccatrice «cui molto è stato perdonato perché molto ha amato», e Maria Maddalena o di Magdala, l’ossessa miracolata da Gesù, che ella seguì e assistette con le altre donne fino alla crocifissione ed ebbe il privilegio di vedere risorto. L’identificazione delle tre donne è stata facilitata dal nome Maria comune almeno a due e dalla sentenza di San Gregorio Magno che vide indicata in tutti i passi evangelici una sola e medesima donna. I redattori del nuovo calendario, riconfermando la memoria di una sola Maria Maddalena senz’altra indicazione, come l’aggettivo “penitente”, hanno inteso celebrare la santa donna cui Gesù apparve dopo la Risurrezione. È questa la Maddalena che la Chiesa oggi commemora e che, secondo un’antica tradizione greca, sarebbe andata a vivere a Efeso, dove sarebbe morta. In questa città avevano preso dimora anche Giovanni, l’apostolo prediletto, e Maria, Madre di Gesù. Patronato: Prostitute pentite, Penitenti, Parrucchieri. Etimologia: Maria = amata da Dio, dall’egiziano; signora, dall’ebraico. Emblema: Ampolla d’unguento Che tempo avremo nei prossimi giorni. Tra martedì 23 e giovedì 25 luglio: sull’Italia il tempo sarà in buona parte stabile e soleggiato ma la solita circolazione da Nordovest porterà, soprattutto nelle ore diurne, una frequente instabilità su Alpi, Prealpi, in qualche caso anche sulle medie e alte pianure del Nord, e localmente lungo la catena appenninica. Altrove prevarrà il bel tempo soleggiato con rischio temporali basso specie sulle isole maggiori e sulle coste in genere anche se sulle coste tirreniche potrà esserci qualche insidia temporali in più, sebbene a carattere localizzato. Le temperature sono previste stazionarie e in media, anche un po’ sotto media sulle aree meridionali, con valori gradevoli, estivi ma senza eccessi e comunque mediamente non oltre i 31/32° salvo qualche punta in più sulle isole maggiori. Dal 26 al 28 tempo sempre in buona parte stabile e soleggiato soprattutto sulle aree centro-meridionali, salvo i consueti fastidi sotto forma di temporali pomeridiani sui rilievi appenninici. Buono anche al Nord ma qui il rischio temporali è maggiore e anche più esteso interessando frequentemente i rilievi ma spesso anche le aree di pianura, specie medio-alte. Per la fine del mese sono previste poche novità con una media alta pressione sul nostro bacino ma con i massimi sempre a Ovest, ossia su Spagna, Ovest Mediterraneo, e infiltrazioni di aria fresca e umida da Ovest, invece, sul Mediterraneo centrale. Media alta pressione ma anche qui con infiltrazioni di aria umida da Ovest. Successe il 2 agosto di 33 anni fa. Alle 10,25 di sabato 2 agosto 1980, presso la sede ferroviaria di Bologna, esplose un ordigno (23 kg di esplosivo di origine militare messo in una valigetta e sistemata vicinissima ad una colonna portante). La tremenda esplosione fece crollare gran parte del fabbricato della stazione centrale. L’onda d’urto investì anche il treno fermo in sosta sul binario 1: l’Ancona-Chiasso. 83 furono le vittime e circa 200 i feriti. Diversi gruppi estremisti armati rivendicarono la paternità dell’attentato (come i NAR e le BR), ma, nonostante diversi anni trascorsi in processi e appelli, mandanti ed esecutori rimangono ancora avvolti nel mistero. ARIETE Nell’attesa di Venere che sta per arrivare in una posizione favorevole, organizzatevi per accogliere i suoi doni, che potranno riguardare la vita di relazione, destinata ad una maggiore intensità, oppure le questioni di lavoro, dove potreste ottenere più riconoscimenti. Per cominciare, eliminate spese inutili e sprechi di tempo e energia. TORO Contando sul favore di Venere congiunta a Nettuno, ma opposta a Saturno, potrete gioire di un momento felice, senza però farvi illusioni sulla consistenza di un’esperienza piacevole, ma priva di un vero fondamento. L’amore entra in un periodo di relativa stasi, nel quale sarà bene riflettere a fondo su tutti gli aspetti del rapporto. GEMELLI Un’organizzazione migliore è sempre possibile, specie dal punto di vista pratico, quindi cercate di eliminare spese e impegni superflui e puntate dritti a un obiettivo ambizioso, che può darvi le soddisfazioni che meritate. Nei sentimenti permettetevi un’eccezione alle vostre severe regole, regalandovi momenti di gioia. CANCRO Giove vi apre nuove prospettive facilitandovi anche vecchi progetti abbandonati, perché giudicati irrealizzabili. In amore siete in grado di prendere in mano le redini del rapporto, se lo avete. Per i single si apre un lungo periodo di esperienze positive, da non sopravalutare, ma da vivere con allegria e buon senso, evitando pericolose illusioni. LEONE Tenuto conto dell’aspetto forse eccessivo di Venere e Nettuno, siete tentati da un sogno che finalmente sembra realizzabile. In amore cogliere l’occasione, sorridendo senza fare progetti troppo impegnativi. Nel lavoro siate ottimisti ma prudenti, e agite con l’abituale signorilità, senza prendere impegni a lunga scadenza. VERGINE Avete a che fare con Marte in aspetto difficile: la conseguenza è qualche dubbio, sia nell’amore che nella gestione delle finanze. Affrontate una cosa alla volta, e potrete risolvere ogni problema pratico, ponendo le basi di una migliore intesa in amore ed eliminando ogni pendenza nell’ambiente di lavoro, dove è meglio agire con la massima prudenza. BILANCIA Con l’opposizione di Urano che è addolcita da Giove, potete sollecitare un incontro chiarificatore: vi farà sentire meglio se saprete gestirlo con elegante distacco. Amore e amicizie traggono profitto da un atteggiamento più aperto e tollerante, che di certo influenza positivamente ogni rapporto. SCORPIONE Non dimenticate che siete protetti da Saturno, ora all’opposizione di Nettuno e di Venere, e potrete affrontare con coraggio una difficoltà non grave che sarebbe imprudente ignorare. Nella vita di relazione potete superare un momento di stanchezza del partner, da sostenere con il vostro senso di responsabilità. Per il lavoro e le spese, occhio! SAGITTARIO Avete a che fare con l’opposizione di Marte al vostro segno, che potrebbe destabilizzare la vostra abituale serenità, e forse anche la vostra pigrizia: cercate di riprendere il filo di un discorso lasciato a metà, che finalmente potrebbe concludersi a vostro vantaggio. In amore, prendete quello che è, senza farvi eccessive illusioni. CAPRICORNO Un momento di perplessità non nuoce al vostro stile, sempre allegro e piuttosto superficiale. Potete così approfittare di una pausa, per metter a punto un progetto ambizioso la cui riuscita dipende da come l’avete saputo impostare. L’amore c’è, ma non brilla particolarmente: anche qui potete riflettere sui recenti avvenimenti. ACQUARIO Gli ostacoli che avete dovuto superare vi hanno reso più energici e volitivi, e ora siete in grado di affermarvi meglio in ogni campo. L’amore ricomincia a sorridervi, come le amicizie che credevate superate, sulle quali invece potete contare. Nel lavoro e nelle spese ci vuole la massima attenzione per evitare sprechi. PESCI Siete più che condizionati dal favore di Giove che rende facile quello che finora vi era sembrato difficile. In amore potreste fare centro con un incontro eccitante, seppur non duraturo, da vivere con leggerezza e ottimismo. Nel lavoro potete permettervi una breve assenza: dedicatela a quello che avete negli ultimi tempi trascurato. Domenica 21 luglio ASIAGO: ENI – Via Verdi, 14 LUSIANA: NORD PETROLI Via Europa, 50 Domenica 28 luglio ASIAGO: TOTALERG Via Autieri d’Italia Dalle ore 8.45 di sabato 20 alle ore 8.45 di sabato 27 luglio GALLIO: Farmacia di Gallio del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34 Dalle ore 8.45 di sabato 27 luglio alle ore 8.45 di sabato 3 agosto ASIAGO: Farmacia Rossi sas del dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti l’Altopiano Sabato 20 luglio 2013 31 La voce degli 8 Comuni Un oggetto “non indentificato” I CENTO ANNI DI MARCOLINA rinvenuto a Porta Manazzo Un conglomerato di roccia e ferro di colore ruggine del peso di circa 3 chilogrammi, è stato raccolto vicino allo stallone della malga Porta Manazzo, situata a 1.700 metri e a pochi passi dal confine con il Trentino, dal malghese Toni Rodeghiero e dal figlio Wimer. Tra i primi a vedere quella che ha tutto l’aspetto di una meteorite è stato il vicentino, amico della famiglia Rodeghiero, Gianni Faccioli. “Qualche mattina fa – racconta Wimer - Mentre stavamo radunando le mucche per la mungitura abbiamo visto questo “sasso” vicino allo stallone. Siccome ci passo regolarmente posso assicurare che l’oggetto la sera prima non c’era. Dopo la mungitura l’ho raccolto, pulito e solo allora, mi sono reso conto che non poteva che essere un meteorite dal peso di 2.750 gr che adesso fa bello mostra di se in malga”. “Prima di dichiararlo “oggetto piovuto dal cielo” bisognereb- SI INAUGURA LA NUOVA ROTATORIA? NO, SI FESTEGGIA FRANCESCO!!! Location certamente originale quella scelta da un gruppo di allegri amici per brindare al 26° compleanno di Francesco: la nuova rotatoria di Canove! Un tavolino, quattro sedie, un bicchiere di vino e una fetta di anguria, ed ecco che si festeggia tra l’allegria dei convenuti e lo stupore degli automobilisti di passaggio. Praticamente un flash mob: il tempo di un brindisi, si sbaracca…e via! be analizzarlo – commenta l’astronoma Lina Tomasella dell’Osservatorio astrofisico di Asiago – L’Altopiano è ricco di false meteoriti, noduli di ossidi ed idrossidi di ferro molto frequenti in certi tipi di rocce sedimentarie. Piogge, vento, il disgelo poi li portano in superficie”. “Comunque un meteorite è un reperto raro che merita di essere studiato – conclude l’astronoma – Quindi meglio farlo analizzare; è sempre meglio un “falso allarme” che la perdita di un possibile oggetto importante”. G.R. La grande festa dei Panozzo TOUR DEI MUSSI 2013 Anche quest’anno a Treschè Conca si è tenuta la Festa dei Panozzo, giunta alla 5° edizione. Il 23 giugno, dopo la Messa celebrata da don Stefano Margola, nel suo ultimo incontro domenicale con i parrocchiani prima di lasciare il suo incarico per altra sede, i Panozzo si sono riuniti all’Albergo Col del Sole di Treschè Conca per festeggiare e ricordare gli avi e gli emigranti. Tra i presenti, oltre ai Panozzo del luogo, amici e simpatizzanti, c’erano l’architetto Virgilio Panozzo, con la moglie Floriana, giunti dall’Au- Bene arrivata Maria! Un bacione a mamma Erica dal suo piccolo Marco Cara mamma Erica, guarda come sono tranquillo in mezzo a tanti alpini… sono in braccio al mio papà Andrea Frigo ( Classe 1975, 160° Auc Smalp e poi 7° Alpini - Btg. Feltre, 65^ Cp.) e di fianco a me ci sono i nonni: a destra Vittorio Frigo (Classe 1941, 8° Alpini - Btg. Cividale, 20^ Cp.) e a sinistra Lino Contri (Classe 1953, 6° Art. Mont. - Gr. Lanzo, 16^ Btr.), tutti e tre iscritti alla Sezione M.Ortigara –Asiago, Gruppi di Canove e Foza. Ti mando un grosso bacione. Il tuo piccolo Marco Cento anni! E’ il traguardo raggiunto lo scorso 9 luglio da Marcolina Rela residente in località Val Longhini (Pennar) di Asiago, ma nata, nel lontano 1913, in contrada Mosele di Asiago. Nella festa per il suo secolo di vita, con la Messa celebrata dal parroco Don Roberto proprio nella chiesetta di contrada Mosele, Marcolina è stata circondata dai figli Rinaldo, Fernanda, Livia, Flavia e Roberto, dai nipoti, pronipoti e parenti. Anche l’amministrazione comunale ha voluto sottolineare quello che è considerato un avvenimento importante per tutta la comunità consegnando a Marcolina una targa ricordo. Il 28 giugno è arrivato un piccolo tesoro di nome Maria. Lo annunciano mamma Silvia e papà Andrea, e tutti coloro che le vogliono già un gran bene. A Maria un benvenuto anche da tutta la redazione del giornale “L'Altopiano”! stralia, l’ingegnere Renato Panozzo e consorte da Altavilla Vicentina, don Pierangelo Panozzo, parroco di Rotzo, don Stefano, e come gradito ospite Lucio Spagnolo, già presidente della Comunità montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”, nonché Silvino Bonato (da Albaredo). Ai partecipanti venuti da più lontano è stato fatto omaggio di una copia del volume “I colori della terra”, gentilmente offerta dalla Cassa Rurale ed Artigiana di Roana. Durante il pranzo sono stati letti messaggi di solidarietà inviati dai Panozzo dell’Australia, dell’America, del Brasile e dell’Argentina. In questi paesi la riunione dei Panozzo è già diventata un evento annuale; molti sono i discendenti dei primi emigranti che hanno fatto visita al paese dei loro avi, aiutati nel ricostruire le l o ro g e n e a o l o g i e d a l l e pubblicazioni storiche dell ’ a rc h i t e t t o Vi rg i l i o Panozzo. L’ organizzatore, Dino Panozzo, ha salutato tutti gli ospiti con la promessa di continuare a ritrovarsi nei prossimi anni. Antonello Bagnara, Enrico Busa, Valter Pozza, Eddy e Rino Poli, Vincenzo Carbone con i gestori di un B&B Da quando, nel 2009, Antonello Bagnara aveva visitato l’isola dell’Asinara con la famiglia non aveva smesso di pensare a come sarebbe stato bello ritornare in quei luoghi con la mountain bike. Così all’inizio di quest’anno, con ferma determinazione e spirito caparbio, aiutato dalla sua fedele compagna “Google Maps”, ha tracciato il percorso lungo tutta l’isola occupandosi anche di ogni aspetto organizzativo. Il 5 giugno 2013 sei impavidi avventurieri facenti parte del gruppo “Ridi e pedala” di Conco volano, equipaggiati di tutto punto grazie agli sponsors come una squadra nazionale, alla volta della Sardegna. Cinque fantastici giorni sempre in sella alle loro bici tra sentieri impervi, ventosi e assolati che rendevano più piacevoli i bagni rinfrescanti in piccole baie celate al flusso turistico. Tante fatiche ma anche tante risate e tanti ricordi che hanno reso unica questa esperienza e che hanno confermato che “i montanari xe boni pedalare anca al mare”. I neolaureti dell’Altopiano Il giorno 8 luglio, Angelica Guoli ha conseguito la Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutica con la votazione di 110/110. Si congratulano con la bella neo dottoressa la mamma Lorella, il papà Roberto, la sorella Alice, la nonna Dolores, lo zio Toio, la cugina Sara e il fidanzato Alessandro. Un applauso particolare anche da tutti i suoi amici che hanno accompagnato, in un modo o nell’altro, questi anni di studio, culminati con un brillante risultato. Sabato 20 luglio 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 32