Il 19 novembre 2012, a causa di un terribile incidente

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Il 19 novembre 2012, a causa di un terribile incidente
Il 19 novembre 2012, a causa di un terribile incidente
automobilistico nei pressi di Spezzano, se ne è andata una
grande persona, Corrado Testi.
Purtroppo come spesso accade ci si accorge delle azioni di
una persona solo quando questa non c'è più. Apparentemente
una attività semplice e forse scontata come accompagnare
delle persone in un itinerario in mountainbike, descrivendo nel
contempo con amore e passione la storia e l'ambiente dei
luoghi attraversati, si rivela essere tutt'altro che semplice e
scontata.
Fino a poco tempo fa la mountain-bike è stata vista come una
attività sportiva senza alcun legame con il territorio. A
Corrado va riconosciuto il merito di essere tra i pionieri che
hanno trasformato la mountain-bike da attività sportiva a
mezzo di conoscenza del territorio. Tutto questo è stato reso
semplice dalle sua passione per la mountainbike assieme alle
sue straordinarie conoscenze dell'Appennino, che spaziavano
dalla storia alla natura, dalla geologia fino alla cultura
intrinseca dei singoli paesi. Tra le sue tante attività ha anche
dato inizio ad una fantastica rubrica televisiva “E...state in
mountainbike” all'interno del programma E
“ ...state in
Appennino” sul canale locale TRC Modena, che rispecchia
pienamente la sua idea di mountainbike collegata al territorio
(In suo onore tutto le puntate da lui condotte sono state
inserite in una raccolta di DVD ad offerta libera, interamente
devoluta alla famiglia). Ora che non c'è più è molto evidente
quanto questo legame tra mountainbike e territorio si sia
indebolito, e quanto senza di lui risulti più difficile mantenerlo
attivo.
Ma Corrado sapeva benissimo che per vedere realizzato
questo suo progetto di mountainbike “diversa” non poteva fare
tutto da solo, e così, insieme ad altri biker, ha fondato
CICLONATURA: una associazione nata proprio con lo scopo
di tenere unita mountainbike e territorio. Nel corso degli anni
ha portato avanti questo progetto ed ha fatto di tutto per
coinvolgere sempre nuove persone in questa sua idea. A tal
proposito ci teniamo a riportare una parte di quanto scritto
da Enrico Generali, l'attuale presidente di Ciclonatura, in
memoria di Corrado :”Quando decise di non fare più il
presidente, io che lo conoscevo da pochi anni, gli dissi che
Ciclonatura era Corrado Testi; lui rispose fermamente che non
era vero e volle coinvolgere nuove persone per fare crescere
ed alimentare questa sua idea, ben capendo che da solo non
sarebbe riuscito a mantenere in vita Ciclonatura.”
Corrado era una guida con la “G” maiuscola ed era un
conoscitore di tutto l'Appennino nei minimi dettagli ed aveva
sicuramente ancora molto da dare.
Noi ci sentiamo in dovere di portare avanti la sua idea, senza
di lui sarà difficile, ma ci proveremo, un passo per volta, anche
se non possiamo nascondere che ad andarsene sia stata
veramente una persona unica nel suo genere, da seguire come
esempio.
GRAZIE CORRADO
Ciclonatura
E
“ rano i primi anni ‘90 ed eravamo studenti di Elettrotecnica.
ITIS C
“ orni”, io classe terza, tu quarta, rispettivamente, della
mitica sezione “D”. La gita di classe in costiera Amalfitana fu
l’occasione per conoscerci. Eri il più matto di tutti, mandavi in
bestia i professori con le tue imitazioni balorde! Ricordo di
quegli anni “verdi” la tua moto e quel paio di pantaloni militari
che indossavi tutti, ma proprio tutti, i giorni. Dopo la maturità
hai cominciato Economia, scelta inconsueta per un perito, ed
io un anno dopo ti seguii. Non te l’ho mai detto ma fu anche
grazie a te che feci la tua stessa identica scelta. Negli anni
universitari ci si incontrava solo di tanto in tanto, ti ricordo
“topo di biblioteca” chinato su montagne di libri ed appunti. Eri
smilzo e di color verdognolo in certe giornate nebbiose, ma
matto come sempre! Così arrivò la laurea mentre gli anni ‘90
erano al crepuscolo, se ben ricordo li hai terminati con una
gamba ingessata per una brutta caduta in bici. Scoprii allora
che eri un appassionato di MTB e già da lungo tempo peraltro,
tanto che gli hai dedicato persino la tesi di laurea. Erano
anche gli anni del servizio militare negli Alpini, per te, e del
civile, per me. Arrivò poi l’ora di entrare nel mondo del lavoro,
anni di gavetta dura, e lì davvero ci si perse per lungo tempo
di vista: allora la bici non m’interessava per nulla. Un bel
giorno però cominciai anch’io a pedalare, dapprima solo su
strada in pianura e per lungo tempo in solitaria, finché ci presi
gusto e sentii il bisogno di salite e discese e soprattutto di
compagnia. Ti ritrovai così nell’estate 2007 sfogliando una
brochure di promoappennino. Era un luglio afoso e c’era in
calendario quello che poi avrei scoperto essere un classico
giro dell’appennino modenese: capanno Tassoni – lago
Scaffaiolo. Eri tu la guida quel giorno, pur poco allenato e
acerbo di alta montagna mi aggregai al tuo seguito con una
bici che di “mountain” non aveva nulla! Fu una domenica
fantastica: ritrovarti dopo anni ed in sella alla tua passione fu
un doppio piacere. Fui così entusiasta che pochi giorni dopo
comprai la mia prima “front”, poi sostituita con una “full” e
pedalammo assieme tante altre volte ancora. Finalmente
avevamo un hobby in comune che non ci avrebbe mai più fatto
perdere di vista. L’anno successivo fu rifondata “Ciclonatura”, la
compagnia si allargò e da allora non pedalai mai più solo. Così
furono sgambate, salite taglia-gambe, discese freeride,
singletrack, forestali, fango, polvere, notturne, Matildiche e
giri “Epici”, come l’anello dell’ Orecchiella sotto il diluvio
universale con la discesa stile canyoning dal passo Forbici al
rifugio Segheria, in cui giungemmo in evidenti condizioni di
ipotermia quasi irreversibile. Fino al nostro ultimo giro
insieme, febbraio scorso, sulla neve appena caduta lungo la
vecchia Fondovalle… io e te. Tra fango e scivoloni pedalammo
parlando di passato, presente e futuro. Anche quel sabato
pomeriggio ricordo la tenacia di un ragazzo che, diventato
uomo e padre di famiglia, pur tra le mille difficoltà continuava
a dedicare tempo ed entusiasmo alla bici ed alla montagna,
passioni che hai contributo a trasmettere a me e tanti altri
amici.
Mi manchi caro amico. Sarai con me ogni volta che pedalerò…
pedala da lassù con noi.
Lorenzo Garuti
“Originario di Casa Bedato, una piccola borgata della frazione
di Mocogno1 da piccolo si trasferì con la famiglia a Maranello.
L'amore per la montagna gli è sempre rimasto nel cuore,
complici le vacanze scolastiche in cui passava le giornate dai
nonni e in compagnia dei coetanei della vicina borgata di
Cornia.
L'aver svolto il servizio militare negli Alpini aveva senza
dubbio accentuato il rispetto per la natura e la passione e per
la storia dei luoghi.
Appassionato di mountain bike dagli albori della stessa
intuisce fin da subito come questo mezzo "naturale" possa
contribuire allo sviluppo di un turismo eco-sostenibile.
Insieme ad altri appassionati istituisce Ciclonatura,
un'associazione sportiva che si pone come obbiettivo la
promozione del territorio attraverso le
escursioni in mountain bike. La natura, i luoghi e la storia di
buona parte dell'Appennino Modenese, del Frignano e della
vicina Garfagnana, per non parlare dell'antica Via Vandelli,
sono stati pubblicizzati da Corrado attraverso programmi
televisivi di emittenti locali, pubblicazioni su riviste
specializzate e, soprattutto, attraverso le numerose
escursioni che egli organizzava.
1Frazione del Comune di Lama Mocogno.
Qualche anno fa era diventato Guida Escursionistica
Ambientale, attività che lo vedeva alla testa di mountain bikers
o trekkers, attentissimi alle descrizioni che lui dava dei luoghi
in cui si trovavano.
Ascoltarlo era come vedere, attraverso le sue parole, un vero
e proprio film ambientato nelle varie epoche di riferimento.
Dagli antichi Friniati al XXII secolo, dai Montecuccoli ai giorni
nostri; era un piacere tendere l'orecchio per non perdersi
nemmeno un frase. Mai abbastanza riconosciuto nei meriti
avuti aveva la passione innata per divulgare il "verbo" della
mountain bike, molte volte si rammaricava per il fatto che l'età
media dei bikers si stava
alzando troppo.
Proprio questo, oltre al fatto che fosse nata la "mia"
associazione [Asd Emissioni Zero - Monte Cantiere] proprio nel
suo paese di origine, e il fatto che io promuovessi la MTB tra
i ragazzi, ci aveva avvicinati. Mi ritengo fortunato ad essere
stato persona che ha potuto godere della sua amicizia, di
avere potuto imparare molto da lui (e tanto avrei potuto
ancora imparare), il vuoto che ha lasciato nel mondo di chi
ama la natura, e dei tanti bikers che lui stesso ha "avviato
all'arte" è una cosa veramente dura da somatizzare... e
difficilmente ci riusciremo.
Torri Timmy Giampaolo
Con la tragica scomparsa di Corrado; il Frignano perde un
grande sostenitore della valorizzazione turistica (turismo
verde-storico come lo definiva lui) della nostra storia locale
ed una mente di rara intelligenza, bontà e spirito di
abnegazione per la comunità.
Testi era un fervente sostenitore dell’esportazione
nell'appennino modenese del modello matildico reggiano; egli
riteneva che una politica seria ed appassionata avrebbe
evitato gli sprechi e trovato quindi i giusti fondi per la
valorizzazione del territorio.
Di lui ci rimangono i bellissimi video in Mountain Bike che
girava per la trasmissione “Estate in Appennino” per la rete
locale modenese Trc.
Grande conoscitore della storia medioevale della nostra terra
aveva inventato un modo davvero nuovo ed originale per
divulgare tramite il mezzo televisivo la nostra storia locale e
le bellezze del nostro territorio; riuscendo in questo modo a
raggiungere un pubblico più vasto rispetto alla solita nicchia di
appassionati del settore.
L'eredità che ci lascia sono i suoi video-documentari girati in 11
anni di trasmissione.
Il grande merito di Corrado che lo rende unico, è stato quello
di aver “trattato” la nostra Storia Locale e il nostro patrimonio
storico di Torri e Castelli con l'approccio del documentarista
delle reti nazionali. Testi aveva compreso le potenzialità
storico-culturali del nostro territorio; e alla “historia minor”
aveva applicato il modello narrativo della Grande Storia.
Geniale ed unico fu poi il legame che creò con l'altra
eccellenza del nostro territorio: le “potenzialità naturalisticosportive”con le potenzialità storico-culturali.
Ne nacque così quel originalissimo mix che dette vita a quella
trasmissione tanta amata e seguita; che rimane come la
grande eredità che ci lascia Corrado Testi.
Durante le nostre confidenze; mi esprimeva spesso il desiderio
(comune ad entrambi) di diventare una guida turistica del
nostro Appennino di professione full-time.
Non c'è persona che sarebbe stata più adatta di lui; e data la
crisi economica e la sottostima con la quale è tenuta la
valorizzazione storico-turistica del nostro territorio dalla
politica; lo abbiamo perso prima che potesse realizzare
pienamente questo suo desiderio.
E' riuscito però a lasciare tanto; pur tra mille sacrifici,
dedicandovi il poco tempo libero disponibile.
Caratterialmente era una persona di una modestia incredibile
(tanto da creare imbarazzo poiché io lo ritenevo un “maestro”
ma si poneva come se fosse lui ad avere qualcosa da imparare
da te) e si rapportava sempre con grande voglia di
condividere con grande apertura mentale verso idee e
progetti.
I Castelli e le Torri che avrei voluto visitare in sua compagnia
non si contano e nemmeno i progetti che avevamo per
l'avvenire al quale guardavamo con lo spirito di guerrieri.
Con lui, noi sentiamo che è scomparso “un highlander” del
Frignano; uno di quegli individui speciali che nascono di
rado...e che vanno scomparendo...come una casta di guerrieri
matildici in estinzione.
Sicuramente Corrado; ti porteremo sempre nel cuore e il tuo
spirito continuerà a vivere nei nostri progetti futuri...specie
quelli legati ai Castelli del nostro Frignano da te tanto amati.
Alessio Bononcini