Natura e tecnologia: un viaggio nel tempo
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Natura e tecnologia: un viaggio nel tempo
GAZZETTA DI PARMA DOMENICA 31 MAGGIO 2015 5 PIAZZA DUOMO CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO FORTE DI CADINE Piazza Duomo è il cuore attorno cui è cresciuta la città medievale. Su di essa si affacciano la Torre civica e Palazzo Pretorio, che nei sotterranei custodisce i resti della Porta Veronensis, l’ingresso alla Trento romana, nonché la cattedrale di San Vigilio. Il castello del Buonconsiglio è il più vasto e importante complesso monumentale della regione. Residenza dei Principi Vescovi di Trento dalla fine del XIII secolo fino alla fine del XVIII, fu originariamente costruito con funzioni prettamente difensive. Il forte venne progettato da Gustav Hermann, maggiore del genio militare di Trento, e faceva parte del primo gruppo di fortificazioni permanenti austriache a difesa delle vie di collegamento al capoluogo. E' stato riaperto al pubblico. la Gita fuori porta [email protected] In Trentino Lo sguardo verso il futuro di questa città ha trovato forma e espressione al Museo delle Scienze pagina a cura di Katia Salvini MANGIARE E BERE TRENTO ALBERGO VICINO AL MUSE Moderno hotel dotato di un buon ristorante-pizzeria. Comodo per chi esce dall’A22. Ottimo per chi desidera visitare il Muse, che trova a soli seicento metri, raggiungibile con una piacevole passeggiata. Federica Panicieri T rento, città affascinante nel cuore delle Alpi, inserita in uno splendido scenario naturale, è ricca di storia e anche di modernità. E’ in grado di attrarre il visitatore per le sue molteplici anime, frutto di un passato ricco di tradizione mitteleuropea e cultura italiana che si respirano in una piacevole fusione passeggiando per le belle vie del centro. La lunga storia di Trento è perfettamente custodita nei siti archeologici e nei musei che la città ospita, dallo spazio archeologico sotterraneo della Tridentum romana alle facciate affrescate dei palazzi nobiliari cinquecenteschi. Di grande fascino il castello del Buonconsiglio. Ma, come detto, Trento è in grado di colpire anche per la sua modernità. Lo sguardo verso il futuro di questa città ha trovato forma ed espressione nel Muse, il modernissimo Museo delle Scienze. Descrivere il Muse non è semplice. Qualsiasi cosa si dica può parere riduttiva. Il Muse è tanto assieme: è un viaggio nell’evoluzione dell’uomo, dai dinosauri fino ai giorni nostri, ma è anche un ghiacciaio delle Alpi ed è una serra tropicale montana. E’ uno splendido connubio tra passato e presente, tra natura e tecnologia; connubio che si respira già dall’esterno quando l’imponente e modernissima struttura del museo, realizzata da Renzo Piano, si sposa armonicamente con lo splendido paesaggio naturalistico trentino. Il Muse (acronimo derivato con qualche licenza dal nome MUseo delle ScienzE) è sorto solo 21 mesi fa e il 5 maggio scorso ha staccato il suo milionesimo biglietto. Un milione di visitatori che testimoniano in un così breve tempo di vita l’interesse suscitato da questo museo nato per accompagnare adulti e bambini nel mondo della scienza. Il percorso museale si snoda su sei piani, Natura e tecnologia: un viaggio nel tempo Dai dinosauri ai giorni nostri: al Muse un percorso avventuroso L'ITINERARIO COME ARRIVARE Da Parma prendere l’A1 (Autostrada del Sole) e poi al raccordo di Campogalliano immettersi sull’A22, Autostrada del Brennero con direzione Trento-Bolzano. Il casello d'uscita per il Muse sarà Trento Sud. In alternativa si può prendere la Cispadana a Brescello e andare fino a Pegognaga dove si entra sempre in A22. che si affacciano su un ampio spazio aperto centrale. E’ consigliabile visitare il Muse partendo dall’alto scendendo poi piano per piano. Si inizia così dalla terrazza panoramica che permette una bellissima visione dall’alto di Trento e delle montagne. Si scende poi al quarto piano dove sono rappresentate le alte vette, con i ghiacciai, le forme di vita presenti, i cambiamenti climatici. Si può toccare con mano un fronte glaciale ricostruito con rocce, vegetazione e ghiaccio veri. Una calotta di ghiaccio prelevata in Antartide da ricercatori italiani permette, con la «lettura» dei vari strati di ghiaccio, di ricostruire il clima del passato. Scendendo al piano 3 ci si immerge nella natura alpina con la sua flora e la sua fauna. Si possono osservare animali tassidermizzati, cioè «congelati» in posture plastiche. In piano è presente, per la gioia dei più piccini, la Discovery room «Esplora il bosco», uno spazio dedicato ai piccoli visitatori, che possono assaporare il mondo che li circonda con l’utilizzo dei sensi. Scendendo al piano 2 si entra nell’affascinante lunga storia delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’Umanità. Il percorso espositivo accompagna nella conoscenza dell’evoluzione geomorfologica delle Alpi con un viaggio ricco di multimedialità, corredato da una selezione di oggetti della geologia (rocce, fossili e minerali). Presente anche uno spazio dedicato ai rischi geologici ed ambientali nel quale, attraverso simulazioni, è possibile osservare, interagendovi, la complessa macchina della protezione civile. Al piano 1 il visitatore viene accompagnato in un percorso che va dai primi uomini sulle Alpi al futuro globale. Si entra nel mondo della preistoria con i principali ritrovamenti locali. Di grande impatto la Sfera interattiva realizzata dai ricercatori della National oceanic and atmospheric administration che hanno sviluppato un software per illustrare la scienza del sistema terra ai visitatori di tutte le età. Il piano 0, quello dell’ingresso al museo, propone due spazi espositivi. Il Maxi Ooh, un luogo sensoriale dedicato ai bambini più piccoli, dove sono stimolate le percezioni del suono, del tatto e della vista. Vi è poi la Palestra della scienza dedicata all’interazione tra visitatori ed apparecchi e agli esperimenti scientifici. Il piano meno 1 è certamente ricco di fascino anche per i bimbi in quanto accompagna nel fantastico mondo dei dinosauri, ma non solo. Si tratta dell’origine della terra, dell’evoluzione delle prime forme di vita fino ad arrivare alle dinamiche del dna; il tutto attraverso l’esperienza interattiva, il gioco e l’osservazione. Infine si può entrare in una splendida serra tropicale montana, che rappresenta una vera green-house dove far crescere e proteggere una foresta pluviale. Il Muse è tutto questo , ma anche tanto di più. La sensazione, quando si esce da questo affascinante mondo di esperimenti e di scoperte, è quella di sentirsi, in fondo, tutti un po' di più scienziati. £ Hotel Sporting - via Roberto da Sanseverino, 125 - Trento (tel. 0461.391215). RISTORANTE ELEGANTE E RAFFINATO Locale elegante e raffinato si trova nella centralissima piazza Duomo. Ospita un «wine bar» al piano terra all'altezza della piazza, e un ristorante, che si trova invece al piano inferiore, all’altezza della piazza di un tempo, in cui si possono gustare piatti del territorio rivisitati e creativi. Ristorante «Scrigno del Duomo» piazza Duomo 29 - Trento (tel. 0461.220030). PASTICCERIA LO STRUDEL, UNA DELIZIA Materie prime genuine, freschezza dei prodotti e professionalità nell’elaborare le ricette il segreto della pasticceria, gelateria e caffetteria, vicino al Museo delle Scienze. Una delizia è lo strudel di pasta sfoglia con mele fresche. Pasticceria «Dolcemente Marzari» Via della Costituzione 28 - Trento (tel. 0461.036036).