Progetto di risoluzione presentato dal PPE al Comitato delle Regioni
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Progetto di risoluzione presentato dal PPE al Comitato delle Regioni
Progetto di risoluzione presentato dal PPE al Comitato delle Regioni in occasione del congresso del PPE, Varsavia, 29-30 aprile 2009 Regioni e città in prima linea per affrontare la crisi economico-finanziaria e il cambiamento climatico Le autorità regionali e locali costituiscono il primo livello di governo all’ascolto dei bisogni quotidiani dei cittadini, nonché un ponte sul crescente divario che separa la politica dalla vita di tutti i giorni. Le autorità locali e regionali (ALR) mettono in pratica fino all’80% delle misure legislative adottate in seno all'Unione Europea e la loro esperienza è un prezioso contributo per l'elaborazione delle politiche europee. Con i loro pareri forniscono soluzioni concrete alle proposte legislative delle Istituzioni europee, poiché sono essenzialmente i portavoce delle preoccupazioni dei cittadini a livello regionale, provinciale e municipale in tutta l'Unione Europea. La crisi finanziaria ha un forte impatto sulla nostra vita quotidiana, sulla sicurezza dei posti di lavoro, sulla stabilità sociale, economica e finanziaria, e sull’organizzazione stessa della società. Inoltre, le ALR sono estremamente preoccupate per gli effetti del cambiamento climatico e sperano sia possibile raggiungere gli attuali obiettivi di protezione e miglioramento della qualità ambientale, nonostante le difficoltà economiche esistenti. Le autorità locali e regionali assorbono un terzo della spesa pubblica e circa due terzi degli investimenti pubblici all’interno dell'UE. Sono attori affidabili e attivi, in grado di proporre soluzioni efficaci per contrastare la crisi e promuovere la crescita e l'occupazione. Per questo, il PPE e il suo gruppo all’interno del Comitato delle Regioni propongono le seguenti misure, volte a rafforzare la fiducia dei cittadini nei confronti del progetto europeo: Sulla crisi finanziaria: - - - - le banche di risparmio e la maggior parte delle PME sono profondamente radicate nelle loro regioni e proprio per questo contribuiscono notevolmente alla coesione economica e sociale. Le ALR dovrebbero pertanto essere consultate in caso di una riorganizzazione del sistema finanziario europeo. le amministrazioni regionali e locali dovranno intervenire regolarmente per alleggerire il peso amministrativo che grava in particolar modo sulle PME e le persone fisiche, per spendere i bilanci pubblici in modo più efficace e diminuire il gravame fiscale sul settore privato e sui cittadini; infine, per promuovere una cultura imprenditoriale capace di assumersi rischi e di sviluppare le abilità necessarie per avviare nuove attività; tenendo presenti i principi di proporzionalità e semplificazione, le ALR dovranno vigilare attentamente sull'applicazione del principio di sussidiarietà (che consente al livello amministrativo più appropriato di intraprendere le misure necessarie) quando la legislazione elaborata a livello comunitario abbia un impatto territoriale locale; le ALR potranno impegnarsi in attività di investimento e mobilitare fondi strutturali in collaborazione con i governi centrali, ad esempio per realizzare progetti innovativi e di qualità per le infrastrutture, per creare posti di lavoro e incoraggiare la partecipazione del settore privato; - le ALR dovrebbero essere in grado di fornire nuove soluzioni qualora i cittadini colpiti dalla crisi richiedano un intervento pubblico, quale: assistenza in generale, assistenza sociale, servizi pubblici, condizioni di prestito agevolate; - le ALR dovrebbero essere coinvolte in modo più efficace nell’implementazione della strategia di Lisbona e delle sue riforme; i piani di riforma regionali dovrebbero essere inclusi nei piani strategici nazionali e contemporaneamente bisognerebbe istituire degli indicatori locali che valutino i piani nazionali; la BEI dovrebbe sostenere la capacità finanziaria e di investimento delle ALR nell’ambito dell’innovazione, della ricerca, del sapere, nonché nello sviluppo di partenariati pubblico-privato; - Sugli obiettivi della lotta al cambiamento climatico: gli effetti del cambiamento climatico sono molteplici: naturali, sociali ed economici. Ogni decisione in merito deve comprendere il maggior numero possibile di aspetti, a livello nazionale e internazionale. Tuttavia, l'impatto del cambiamento climatico interessa soprattutto la gente che vive nei nostri paesi, città e regioni. - - - - adattarsi al cambiamento climatico e mitigarne gli effetti sono azioni che richiedono misure specifiche da parte delle amministrazioni pubbliche regionali e locali; alcune comunità locali hanno già avanzato dei progetti, ma è necessario investire ulteriormente soprattutto nell’infrastruttura verde: appalti rispettosi dell’ambiente; incentivi per l’adozione di misure ecocompatibili; maggiore impiego delle TIC nelle amministrazioni; efficacia energetica per edifici, mezzi di trasporto, sistemi di illuminazione, riscaldamento e raffreddamento; garantire una maggiore sicurezza di approvvigionamento e rimboschire terreni desertici; promuovere gli investimenti verdi, incluso il ricorso alle energie rinnovabili, aiuterà le regioni e le città a creare posti di lavoro e favorirà nuovi approcci per la crescita economica europea; le iniziative europee per ridurre le emissioni di gas a effetto serra quali “La capitale verde europea dell’anno” oppure “Il Patto dei Sindaci” dovrebbero essere ampliate. Queste attività riconoscono l’importanza del ruolo svolto dagli attori locali nella promozione dell'energia sostenibile e nella lotta al cambiamento climatico. “Il Patto dei Sindaci" ad esempio, ha ricevuto un ampio sostegno politico da parte delle regioni e delle città: oltre 350 città in tutta Europa, rappresentative di circa 60 milioni di cittadini, si sono dichiarate disponibili a unire le loro forze per superare l’obiettivo energetico dell’UE di ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020. Il PPE e il suo gruppo in seno al Comitato delle Regioni chiedono sostegno per le misure proposte e dedicate alla ripresa economica e alla tutela ambientale, in particolar modo in vista delle elezioni europee e del rinnovo della Commissione europea.