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REPORT
Conferenza di Medio Termine del Progetto CAMP Italy
“Strumenti e azioni per la Gestione Costiera”
(Bologna, 21Marzo 2016)
CAMP Italy Project
P.zzale Flaminio, 9
00196 Rome, Italy
email: [email protected]
www.camp-italy.org
Indice REPORT DELLA CONFERENZA ............................................................................................................................ 3 Introduzione ...................................................................................................................................................... 3 Lunedì, 21Marzo 2016 ....................................................................................................................................... 4 Saluti istituzionali e apertura della Conferenza ............................................................................................. 4 Sessione I Azioni pilota: esperienze di gestione integrata delle zone costiere nelle Regioni CAMP (Emilia‐
Romagna, Toscana, Sardegna) ...................................................................................................................... 5 Esperienze GIZC nell’area CAMP dell’Emilia‐Romagna. Monitoraggio e conservazione della biodiversità della fauna minore .................................................................................................................................... 6 Esperienze GIZC nelle aree CAMP della Sardegna. Il Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA) per la Gestione Costiera Integrata ............................................................................................................ 6 Esperienze GIZC nelle aree CAMP della Toscana. Effetti delle variazioni dell'apporto solido fluviale e del clima meteomarino nei sistemi litoranei: implicazioni sulla gestione integrata della fascia costiera ...... 7 Sessione II Azioni trasversali: strumenti nazionali per la gestione integrata delle zone costiere ................. 8 La piattaforma Web‐Gis per la condivisione dei dati raccolti in ambito CAMP. ....................................... 8 La piattaforma per l’e‐learning: un’opportunità di formazione dedicata alla gestione costiera integrata.
................................................................................................................................................................... 8 Gestione costiera integrata e partecipazione: il Forum ‘join camp Italy’. ................................................ 9 Chiusura della conferenza ........................................................................................................................... 10 Martedì 22 Marzo 2016 ................................................................................................................................... 10 Allegato I .......................................................................................................................................................... 11 Allegato II ......................................................................................................................................................... 13 2 REPORT DELLA CONFERENZA Introduzione La Mid‐Term Conference o Conferenza di Medio Termine del Progetto CAMP Italy si è tenuta a Bologna (Italia), nella Cappella Farnese del Palazzo D’Accursio, il 21 Marzo 2016. La Conferenza è stata organizzata dal Team di Progetto, composto dal Coordinatore Nazionale, Daniela Addis, e i Team Leader delle Azioni Orizzontali del Progetto, sulla base dell’accordo tra ISPRA (Istituto per la Protezione e la Ricerca per l’Ambiente) e il CoNISMa (Consorzio Nazionale Inter‐Universitario per le Scienze Marine), con il supporto funzionale e operativo del CoNISMa e della Regione Emilia‐Romagna, partner del Progetto CAMP Italy. Tale supporto ha riguardato la definizione generale della logistica, la creazione di poster e programmi della Conferenza. Inoltre, anche grazie alla collaborazione dei partner di Progetto, è stato realizzato dalla Società Terratrema Film Srl un video emozionale, presentato per la prima volta in apertura della Conferenza e presto veicolato sui canali informativi del Progetto CAMP Italy (sito web, Facebook), nonché nell’ambito di altri importanti eventi inerenti la rete dei Progetti CAMP, tra cui il Forum del Progetto CAMP Var, Francia. La Conferenza ha visto la partecipazione di poco meno di un centinaio di attori interessati, tra cui istituzioni pubbliche, soggetti economici, esperti del settore. Tra i partecipanti, erano presenti anche rappresentanti del PAP/RAC (Željka Škaričić, Direttore, e Marko Prem, Vicedirettore) e INFO‐RAC (Nico Bonora, Responsabile del Geoportale ISPRA). Sul fronte istituzionale nazionale e regionale, tra i partecipanti anche il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), rappresentanti di enti pubblici (Regioni, Comuni, Arpa, Autorità di Bacino, Autorità Portuali, Parchi) delle Regioni Emilia‐Romagna, Sardegna, Toscana, Lazio, Veneto. Hanno partecipato alla Conferenza anche soggetti economici e diversi esperti (università, liberi professionisti, associazioni) in materia di GIZC. La lista completa dei partecipanti e delle relative Organizzazioni e Istituzioni è riportata in Allegato I. La Conferenza di Medio Termine si è quindi svolta in due sessioni tecniche nella mattinata, con la presentazione di esperienze di Gestione Integrata delle Zone Costiere nelle Regioni CAMP (Emilia‐Romagna, Toscana, Sardegna) e degli strumenti e azioni sviluppate nell’ambito delle Attività Orizzontali del Progetto. La sessione pomeridiana, organizzata in forma di Workshop, ha rappresentato un momento partecipato, dove si sono messe a confronto le esperienze sul tema della Pianificazione delle zone costiere terrestri e marine. Al fine di definire una base di discussione comune per il workshop partecipato, è stato predisposto un background document (documento di supporto), che delinea il quadro giuridico‐istituzionale di riferimento della GIZC. L’agenda completa della giornata, inclusiva della lista delle presentazioni, è riportata in Allegato II. Alla conferenza è seguita, il giorno successivo, una visita guidata alle Valli di Comacchio, in collaborazione con l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità ‐ Delta del Po della Regione Emilia‐Romagna. 3 Lunedì, 21Marzo 2016 Saluti istituzionali e apertura della Conferenza La Conferenza si apre alle 10:15 con i saluti di Daniela Addis (Coordinatore Nazionale del Progetto CAMP Italy), che ringrazia i partecipanti per aver accettato l’invito a partecipare così numerosi e la Regione Emilia‐
Romagna e il Comune di Bologna per l’ospitalità, nella cornice del Palazzo D’Accursio nella splendida Sala rinascimentale della Cappella Farnese, già luogo del cerimoniale civico. Ricorda che la Conferenza è stata organizzata con la collaborazione dei suoi partner e in particolare dell’Emilia‐Romagna. Anticipa che la Conferenza di medio periodo e, quindi, sui primi risultati del Progetto‐ organizzata in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Acqua delle Nazioni Unite e in occasione del quinto anniversario dall’entrata in vigore del Protocollo Internazionale sulla Gestione Integrata delle Zone Costiere della Convenzione di Barcellona ‐ affronta temi quali l’erosione costiera, il monitoraggio della fauna minore, ma anche i processi partecipati, la gestione dei dati, la pianificazione. Sottolinea che si tratta di un’occasione di confronto sulle diverse strategie gestionali, in particolare quelle messe in campo dalle Regioni partner Emilia‐Romagna, Sardegna‐Agenzia Conservatoria delle Coste e Toscana. Invita, poi, tutti i partecipanti a intervenire nella discussione, poiché il loro contributo costituisce parte importante delle attività progettuali e dei risultati attesi. Introduce quindi e passala parola ai rappresentanti istituzionali per i saluti iniziali di benvenuto. Rosanna Bissoli, Responsabile del Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua, rappresentante istituzionale della Regione Emilia‐Romagna nel Tavolo CAMP, apre portando i saluti, dell’Assessore difesa del suolo e della costa, protezione civile, politiche ambientali e della montagna Paola Gazzolo, che per sopraggiunti impegni non ha potuto presenziare all’evento. Mette in luce l’importanza della costa per la Regione Emilia‐Romagna ma anche la complessità di una Gestione Costiera Integrata. Proprio per rispondere alle necessità di Gestione integrata, la Regione ha messo in campo azioni che riguardano temi diversi, che vanno dall’erosione costiera, alla tutela della biodiversità, all’educazione ambientale e al turismo sostenibile. Sottolinea l’importanza delle attività economiche della costa e la necessità di affrontare, in modo sinergico, gli aspetti economici ed ambientali. Il Direttore del PAP/RAC, Željka Škaričić, ringraziando per l’organizzazione dell’evento e per la location, che ha definito come una delle più belle sedi di Conferenza cui abbia mai partecipato, esprime le sue congratulazioni al Coordinatore Nazionale, ai partner e al team di Progetto, per i risultati raggiunti fino ad ora nell’ambito del Progetto. Sottolinea l’importanza del Progetto CAMP Italy tra i Progetti CAMP, in quanto vede la partecipazione di diversi livelli istituzionali, nazionali e regionali, nonché UNEP/MAP e i MAP Component. I risultati del Progetto CAMP Italy e degli strumenti ed azioni che esso elaborerà, saranno importanti per consolidare la rete dei progetti CAMP nel Mediterraneo. I Progetti CAMP sono infatti concepiti non solo per risolvere problemi specifici, ma sono realizzati anche per rafforzare il quadro nazionale della GIZC e della Pianificazione Spaziale Marittima. Progetti importanti non solo per il Paese, ma per tutto il sistema di Barcellona. Individua, poi, come estremamente interessante il networking tra il CAMP Italy e il CAMP francese (PAC Var), anche al fine di coinvolgere altre iniziative nell’ambito marino‐costiero. Sottolinea, infine, che il successo del Progetto dipende in primo luogo dal coinvolgimento attivo di tutti gli attori interessati e dagli stakeholder; inoltre, che i progetti CAMP sono realizzati anche per contribuire a rafforzare l’attuazione del Protocollo GIZC a livello nazionale e mediterraneo e che, proprio per questo, è importante che tutti gli stakeholder contribuiscano ai progetti CAMP. Oliviero Montanaro, Responsabile Tutela degli ambienti costieri e marini della Direzione Generale Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), a nome e per conto del Direttore Generale Maria Carmela Giarratano, che non ha potuto presenziare all’evento, ringrazia il coordinatore nazionale e il team di progetto per il lavoro svolto sul progetto. Sottolinea la necessità che il CAMP sia un progetto aperto ai cittadini e non soltanto un progetto istituzionale: il pubblico numeroso presente alla conferenza testimonia una buona partecipazione. 4 Daniela Addis ringrazia per gli interventi, saluta i relatori e si unisce agli auguri di buon lavoro. Apre, quindi, i lavori con la proiezione del video di 3 minuti del Progetto CAMP Italy, realizzato dalla Società Terratrema Film, che ringrazia. Dopo la proiezione, con le parole del video “gestire le coste per avere cura del nostro futuro”, con l’auspicio che sia riuscito a suscitare ulteriore e maggiore interesse sia per le tematiche connesse alla gestione delle zone costiere, sia per il Progetto CAMP Italy, introduce il Progetto e in particolare i lavori della Mid‐Term Conference. Spiega che le principali caratteristiche del Progetto – della durata complessiva di due anni ‐ attengono alla sua estensione e alla sua complessità per i livelli istituzionali coinvolti. Infatti, a differenza di tutti gli altri Progetti CAMP, quello Italiano riguarda ben 5 aree pilota sul territorio di 3 regioni (Emilia‐Romagna, Toscana e Sardegna) e con una estensione della linea di costa di circa 900 Km, senza quindi citare le rispettive zone di estensione a terra e a mare. Pertanto, l’area del Progetto, che si estende al centro del Mediterraneo, riguarda 3 Regioni e tre mari: Adriatico, Tirreno e Mediterraneo, compresa parte delle Bocche di Bonifacio, per una superficie pari a più del doppio rispetto all’altro progetto CAMP in corso, quello del PAC Var Francese. Illustra brevemente le cinque aree interessate nelle tre Regioni partner; sottolinea come il Progetto abbia come obiettivo generale o strategico la sperimentazione della GIZC, secondo quanto previsto sia dal Protocollo GIZC di Madrid del 2008 della Convenzione di Barcellona, sia la normativa unionale di riferimento e in particolare la Raccomandazione GIZC n. 2002/403/CE e, in previsione, la nuova Direttiva 2014/89/UE sulla Pianificazione Spaziale Marittima (PSM), che tiene conto delle c.d. interazioni terra‐mare; come sotto‐
obiettivi, la riduzione delle criticità (erosione costiera, perdita della biodiversità, inquinamento), la gestione sostenibile delle risorse naturali e la conservazione degli habitat naturali e della biodiversità. Prosegue poi con l’illustrazione della struttura di progetto, descrivendo brevemente gli obiettivi delle Azioni Orizzontali (Coordinamento, anche istituzionale, e diffusione dei risultati con Team Leader Elisa Ulazzi – Capacity Building con Team Leader Ilda Mannino ‐ Raccolta e Gestione Dati con Team Leader Beatrice Giambastiani ‐ Coordinamento interregionale e partecipazione pubblica con Team Leader Alessio Satta ‐ Comunicazione e processi partecipativi con Team Leader Irene Sanguineti) e delle Aree Tematiche di riferimento (Pianificazione delle zone costiere terrestri e marine ‐ Protezione, salvaguardia e ripristino degli habitat costieri e marini ‐ Sostenibilità delle pressioni socio‐economiche nella zona costiere), alimentate dalla Azioni Individuali, portate avanti dai Partner Regionali. Introduce, quindi, il programma della giornata e sottolinea come l’obiettivo della Conferenza sia di presentare i primi risultati e i primi strumenti delle azioni pilota (Azioni Individuali, Sessione I) e delle azioni trasversali (Azioni Orizzontali, Sessione II),portate avanti nell’ambito del Progetto; nella Sessione Pomeridiana, di promuovere il confronto tra gli attori interessati sul tema della ‘Pianificazione delle zone costiere terrestri e marine’, oggetto dell’Area Tematica 1 del Progetto. Ricorda che è stato predisposto un apposito documento di supporto e approfondimento o Background Document, quale canovaccio per la discussione, che si può scaricare anche dal sito di Progetto. Sessione I Azioni pilota: esperienze di gestione integrata delle zone costiere nelle Regioni CAMP (Emilia‐Romagna, Toscana, Sardegna) Giuseppe Bortone, Direttore Agenzia Prevenzione, Ambiente ed Energia dell’Emilia‐Romagna, ringraziando per l’invito a moderare la sessione, sottolinea la rilevanza del Progetto CAMP Italy che, ponendosi come obiettivo strategico la sperimentazione della GIZC, rappresenta un momento importante verso la definizione di una strategia nazionale per la gestione delle zone costiere italiane. Tale gestione coinvolge diversi attori e istituzioni, e necessita di strumenti e azioni congiunte, portate avanti a diversi livelli e tra i diversi settori. Auspica che gli strumenti predisposti nell’ambito del Progetto CAMP Italy possano essere di supporto per una concreta applicazione della GIZC. 5 Introduce quindi i singoli interventi. EsperienzeGIZCnell’areaCAMPdell’Emilia‐Romagna.Monitoraggioeconservazionedella
biodiversitàdellafaunaminore
Emanuele Cimatti, del Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua della Regione Emilia‐Romagna, e Referente Scientifico per la Regione Emilia‐Romagna nell’ambito del Progetto, introduce una panoramica degli strumenti e delle azioni che emergono dalla Azione Individuale 6 “Conservazione della biodiversità marina e costiera con particolare riferimento alla conservazione delle specie minori” del Progetto CAMP Italy, in capo alla Regione Emilia‐Romagna e realizzata con il supporto della Fondazione Centro Ricerche Marine. L’attività si pone più obiettivi, tra cui la redazione di un Piano operativo per la rinaturalizzazione delle foci fluviali e delle zone costiere degradate, e la salvaguardia e la valorizzazione di quelle ancora esistenti, con un’attenzione particolare rivolta alla fauna minore. Inoltre, intende sviluppare delle Linee guida per la promozione dell’attività sostenibile di pesca che opera con mezzi di cattura selettivi, con riferimento specifico alla tartaruga marina comune (Caretta caretta). Attilio Rinaldi, Direttore della Fondazione Centro Ricerche Marine e Referente tecnico‐scientifico Attività individuale 6, illustra brevemente i principali risultati dell’attività, con particolare riferimento alle problematiche, allo stato di conservazione, alle pressioni antropiche della biodiversità marina costiera nella Regione Emilia‐Romagna, con focus sulla fauna minore, evidenziando alcune delle misure di conservazione e delle linee guida per la conservazione dei piccoli mammiferi, anfibi, rettili e invertebrati definiti nell’ambito dell’attività. Passa poi ad illustrare le riprese effettuate con i droni, e le potenzialità dello strumento innovativo per il rilevamento e l’analisi di habitat di notevole interesse naturalistico. EsperienzeGIZCnelleareeCAMPdellaSardegna.IlSistemaInformativoRegionaleAmbientale
(SIRA)perlaGestioneCostieraIntegrata
Paolo Vargiu, Regione Autonoma della Sardegna, Agenzia Conservatoria delle coste e Referente Scientifico per la Regione Sardegna nell’ambito del Progetto CAMP Italy, introduce una panoramica degli strumenti e delle azioni che emergono dalla Azione Individuale 13 “Centro sardo per la valutazione e il monitoraggio costieri” del Progetto CAMP Italy, realizzata con il supporto del Servizio sostenibilità ambientale e sistemi informativi ambientali (SASI) ‐ Settore sistema informativo ambientale (SIA) dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente. Tra i principali strumenti di gestione è stato progettato, ed è in fase di implementazione, l’Osservatorio delle coste nell’ambito del più ampio sistema Informativo regionale ambientale (SIRA). Nicoletta Sannio, Regione Autonoma della Sardegna, Responsabile del Settore Sistemi Informativi Ambientali dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente e responsabile dell'implementazione all'interno del SIRA dell'Osservatorio delle coste, sottolinea come la gestione e pianificazione dell’ambiente costiero richieda un’analisi multisettoriale in quanto si tratta di un sistema influenzato dalle interazioni che intercorrono tra i processi di origine antropica e quelli di origine naturale. Attraverso il SIRA è possibile raccogliere i dati caratteristici delle coste, integrarli con i dati degli altri elementi di rilevanza ambientale e i dati che generanno pressione antropica, programmare i monitoraggi, integrando i risultati in una unica Comune Base di Conoscenza Ambientale (CDBA) a supporto della governance delle coste. Il SIRA costituisce il Sistema di Supporto alle Decisioni (SSD) per lo sviluppo delle coste e prevede l’integrazione delle informazioni prodotte a diverso titolo da tutti gli enti del territorio che svolgono un’attività di controllo e gestione. L’output del sistema prevede anche la produzione di report ed indicatori per la maggiore fruibilità degli strati informativi a favore della pubblica amministrazione e dei cittadini. 6 Esperienze GIZC nelle aree CAMP della Toscana. Effetti delle variazioni dell'apporto solido
fluvialeedelclimameteomarinoneisistemilitoranei:implicazionisullagestioneintegratadella
fasciacostiera
Luigi Cipriani, Settore Genio Civile Valdarno Inferiore e Costa della Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile e Referente Scientifico per la Regione Toscana nell’ambito del Progetto CAMP Italy, introduce una panoramica degli strumenti impiegati e delle azioni portate avanti nell’ambito delle Azioni Individuali 1‐2‐3 del Progetto CAMP Italy, realizzata con il supporto e la collaborazione del Consorzio LAMMA. Illustra le peculiarità delle zone costiere oggetto di studio nell’ambito della Regione Toscana. Le aree CAMP ricadenti sul territorio toscano sono al confine con la Regione Lazio e con due fiumi che attraversano la Toscana, ma che sfociano nelle due regioni confinanti. Per tale motivo, il bilancio sedimentario è particolarmente importante. L’area Nord e fortemente antropizzata e intensamente interessata dal turismo. I sedimenti del fiume Magra alimentano, a sud, tutta la parte fino a Forte dei Marmi. In particolare, si stanno studiando le aree di potenziale dragaggio nel bacino del Magra, codificandole attraverso la redazione di un protocollo inter regionale. A maggio è previsto un rilievo finalizzato a migliorare le informazioni a disposizione. L’obiettivo generale è quello di valutare gli interventi e le scelte fatte in passato. L’area Sud presenta, invece, un carattere più naturale. L’obiettivo è sempre quello di studiare il bilancio sedimentario della zona, studiando anche le linee di riva anche in caso di mareggiate (sarà elaborato un modello matematico per caratterizzare la dinamica dei sedimenti, in relazione ad eventi meteo marini intensi). Inoltre, sarà monitorata un’opera di difesa, realizzata tramite setti sommersi ‐ geocontenitori di polipropilene per studiare la loro durabilità. D’altro canto, per l’Azione relativa alle Dune di Lacona, illustrandola specifica che costituiscono l’ultimo lembo di duna di tutto l’Arcipelago Toscano. Si trovano in un piccolo golfo, dove sfociano quattro fiumi. L’Ente Parco ha acquistato un complesso privato, dove ha realizzato un centro di educazione ambientale. Con il Progetto CAMP la si vuole considerare da un punto di vista di morfodinamica della spiaggia emersa e sommersa, studiando la disponibilità di sedimenti nel golfo. I risultati verranno uniti a quelli di un progetto LIFE che si concentra sulle minacce al sistema dune (specie aliene, la frammentazione dunale). Ad aprile sono previsti i rilievi per il campionamento di sedimenti. Specifica che i sedimenti trasportati dai quattro corsi d’acqua in passato venivano rimossi perché non ritenuti idonei alla fruizione turistica ricreativa, mentre in realtà rappresentano una voce importante del bilancio sedimentario del golfo. La Regione Toscana è supportata dal consorzio LaMMa anche per quanto riguarda quegli aspetti dell’azione relativi alla gestione dei dati, che saranno messi a disposizione sul geoportale di Progetto. Domandedalpubblico:
Piero Addis – Università di Cagliari – domanda alla Regione Emilia‐Romagna se nell’ambito delle azioni CAMP siano stati realizzati degli interventi veri e propri, seguendo le indicazioni del le linee guida. Emanuele Cimatti risponde che l’attività si è conclusa con la redazione delle linee guida. Rivolgendosi ad Attilio Rinaldi, chiede maggiori informazioni circa le autorizzazioni necessarie all’utilizzo dei droni; ottiene la risposta che i voli dei droni sono stati autorizzati dal Corpo Forestale. Per quanto riguarda l’intervento della Regione Sardegna, si rivolge a Nicoletta Sannio, chiedendo se il S.I.R.A. comprende anche la componente di Biologia Marina. La risposta è affermativa. Enzo Pranzini dell’Università di Firenze domanda se il SIRA è aperto anche a stakeholder non istituzionali. Nicoletta Sannio chiarisce che ci sono due aree: una prima area cui accedono gli attori più esperti, mentre una seconda area aperta a tutti i cittadini verrà implementata successivamente e sarà anche integrata con i social. Per quanto riguarda l’immissione dei dati, questi devono avere fonte certa prima di essere caricati sul sistema. Carlo Albertazzi della Regione Emilia‐Romagna chiede delucidazioni a Luigi Cipriani sulle ragioni che hanno portato a effettuare un prelievo di sedimenti su spiaggia sommersa antistante (che è la prima difesa rispetto alla spiaggia emersa); il quale ultimo risponde che, a seguito della valutazione sulla qualità dei sedimenti 7 (grossolani e stabili), è stato ritenuto opportuno effettuare l’intervento anche su un profilo di spiaggia attivo e che i monitoraggi hanno dimostrato essere durevole sia dal punto di vista della stabilità dei sedimenti, che per l’impatto sulla spiaggia sommersa (i sedimenti – molto grossolani – si sono rivelati stabili e il materiale si è ri‐depositato velocemente sulla barra). Sottolinea, inoltre, la difficoltà nel reperire sedimenti scuri (necessari all’intervento) in piccole quantità. Giuseppe Bortone conclude ringraziando tutti coloro che sono intervenuti ed evidenziando come gli strumenti illustrati negli interventi, molto diversi tra loro, siano utili e anzi debbano essere considerati in un’ottica di adattamento al cambiamento climatico. Sessione II Azioni trasversali: strumenti nazionali per la gestione integrata delle zone costiere Oliviero Montanaro, Responsabile Tutela degli ambienti costieri e marini, Direzione Generale Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), introduce la sessione, ricordando come le Azioni Individuali illustrate nella sessione precedente dalle Regioni siano di fondamentale importanza come contributo alle altre attività del Progetto e, nello specifico, per le Azioni trasversali Orizzontali e le Aree Tematiche, che mirano a definire dei modelli e degli strumenti per la GIZC. LapiattaformaWeb‐GisperlacondivisionedeidatiraccoltiinambitoCAMP.
Beatrice Giambastiani, Team Leader Azione Orizzontale 3 “Raccolta e Gestione Dati”, illustra l’obiettivo della Azione Orizzontale 3, di raccogliere le informazioni relative al patrimonio conoscitivo in tema di gestione costiera e di renderle disponibili a qualsiasi livello di utenza, secondo quanto stabilito all’art. 16 del Protocollo GIZC. Ricordando come la conoscenza del territorio costiero ‐ da un punto di vista ambientale, economico, normativo e sociale ‐ sia condizione fondamentale per una corretta gestione e come pertanto sia necessario che i dati a disposizione siano fruibili e interoperabili, sottolinea come l’obiettivo principale dell’azione sia quello di ottenere un’efficace integrazione dei dati afferenti alle aree CAMP e, quindi, una loro condivisione a livello nazionale. Passa quindi ad illustrare gli strumenti ad oggi elaborati e finalizzati all’offerta dei servizi di ricerca, visualizzazione e download dei dati creati e, in funzione delle licenze ad essi associate, anche dei dati condivisi dai Partner in ambito CAMP. Tali strumenti si riferiscono al database degli indicatori e alla piattaforma Web‐
GIS. Il primo è relativo ad un database informativo che offre un’interfaccia utente per la gestione di una serie di indicatori, coerenti con i principi GIZC, che saranno applicati alle Azioni Individuali delle Regioni e alle relative 5 sub‐aree CAMP. I risultati di tali elaborazioni saranno anche utilizzati sulla piattaforma geografica interoperabile di Progetto. Lascia la parola quindi a Nico Bonora, Responsabile del Geoportale ISPRA e Responsabile piattaforma WEB‐
GIS di Progetto per conto di Info‐RAC, che illustra la piattaforma Web‐GIS: già sviluppata da info‐RAC, garantirà sia l’accesso pubblico alle informazioni provenienti dalle attività di Progetto e dalle reti di monitoraggio e osservazione, sia il mantenimento delle informazioni geospaziali afferenti al Progetto CAMP anche oltre il termine delle conclusioni delle attività progettuali. Lapiattaformaperl’e‐learning:un’opportunitàdiformazionededicataallagestionecostiera
integrata.
Ilda Mannino, Team Leader Azione Orizzontale 2 “Capacity building”, sottolinea come la gestione integrata della zona costiera necessita di diverse competenze e capacità, non solo in termini di conoscenze scientifiche e tecniche, ma anche di pianificazione, gestione, negoziazione e dialogo tra le parti. 8 L’Azione Orizzontale 2 del Progetto CAMP Italy “Capacity building”, in linea con quanto previsto all’art. 5.2 del Protocollo GIZC, ha l’obiettivo di sviluppare e rafforzare tali capacità, a partire da quelle delle pubbliche amministrazioni a scala nazionale, regionale e locale che partecipano al Progetto CAMP Italy, ma anche degli altri attori coinvolti. Uno degli strumenti scelti dal Progetto CAMP Italy è la formazione a distanza o e‐learning, quale mezzo per raggiungere un ampio numero di partecipanti, garantendo un elevato livello formativo, pur adattandosi alla disponibilità di tempo degli stessi. Il corso e‐learning del Progetto Camp Italy si basa sulla piattaforma e sui materiali del corso virtuale base MedOpen in Gestione Integrata della Zona Costiera sviluppato dal PAP/RAC, già utilizzato in altri progetti, e tradotto in italiano per renderlo accessibile a tutti gli attori italiani. Il corso offre l’opportunità di creare delle conoscenze di base comuni in tutto il Mediterraneo, promuovendo quindi la gestione integrata delle sue zone costiere. Presenta quindi la piattaforma e il corso, illustrando le modalità di registrazione, di navigazione e le funzionalità. Gestionecostieraintegrataepartecipazione:ilForum‘joincampItaly’.
Alessio Satta, Team Leader Azione Orizzontale 4 “Coordinamento interregionale e partecipazione pubblica” sottolinea come la partecipazione pubblica sia una caratteristica importante nei progetti di GIZC. Nei progetti CAMP, la partecipazione di tutte le parti interessate deve essere prevista nelle diverse fasi, compresa quella di progettazione. Gli obiettivi specifici di un'attività di partecipazione pubblica in un progetto CAMP possono essere riassunti come segue: proteggere e diffondere un'informazione completa e trasparente, informare gli attori principali coinvolti sulle attività del progetto; costruire collaborazione tra il pubblico, soggetti privati, associazioni, e la comunità scientifica; contribuire alla risoluzione dei conflitti e al raggiungimento del consenso; ecc. Nell’ambito del progetto CAMP Italy è stata definita una strategia di partecipazione pubblica che prevede attività di partecipazione sul campo in relazione ad ogni Azione Individuale e una attività di partecipazione virtuale attraverso il sito www.joincampitaly.org. Join CAMP Italy è una piattaforma web, sviluppata come uno spazio aperto, interattivo e in continuo aggiornamento, finalizzato a consentire a tutte le persone interessate alle tematiche di gestione delle zone costiere, di partecipare attivamente al disegno del futuro del territorio costiero. La piattaforma costituisce anche il luogo virtuale dove riportare e rilanciare i temi discussi sviluppati durante incontri pubblici o laboratori o ogni altra forma di partecipazione pubblica. In particolare, lo strumento del Forum permette di stimolare e coinvolgere i cittadini, gli amministratori e tutti gli utenti interessati a far emergere i temi di maggior interesse, collegandoli con le politiche di gestione integrata portate avanti dalle singole Regioni, sotto il coordinamento del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La piattaforma è costituita dalle seguenti sezioni: Community, Forum; Blog delle azioni individuali e Sondaggi. L’accesso alla piattaforma per la sua sola visione è libero: chiunque può quindi consultarlo; mentre per partecipare attivamente e, quindi, poter inviare i propri contributi, è necessario effettuare la registrazione al sito e la creazione di un account personale. Unica eccezione sono i sondaggi, aperti a tutti i visitatori anche senza registrazione al sito. Domandedalpubblico
Oliviero Montanaro sottolinea l’importanza di valorizzare la piattaforma di e‐learning e suggerisce di inserire anche il titolo delle lezioni nella pagina da cui vi si accede, per consentire di selezionare quelle di proprio interesse. Ipotizza di rendere disponibile in futuro anche il corso avanzato, attualmente solo in lingua inglese. 9 Christian Marasmi, della Regione Emilia‐Romagna, chiede se si prevede di integrare il profilo di accesso al corso con quello dei social media, quali Facebook, in modo da abbattere la barriera della registrazione. Ilda Mannino risponde che al momento non è prevista, ma la registrazione dà immediato accesso al corso, senza chiedere ulteriori conferme e questo dovrebbe già contribuire ad abbattere le barriere. Piero Addis dell’Università di Cagliari, chiede come verrà mantenuta viva la piattaforma joincampitaly dopo la chiusura del Progetto. Alessio Satta risponde che è prevista l’animazione durante il periodo di follow‐up. Oliviero Montanaro ribadisce l’intenzione di mantenere attivi e fruibili gli strumenti CAMP dopo la fine del Progetto. Oliviero Montanaro conclude la Sessione evidenziando come il Progetto CAMP Italy stia fornendo un pacchetto di strumenti che costituisce la base per la condivisione delle esperienze e la partecipazione degli stakeholder a disposizione delle Regioni, che dovranno valorizzarli arricchendo questi strumenti con i contenuti. L’obiettivo è quello di puntare ad esportare i contenuti a livello Mediterraneo, anche in vista della prossima riunione della Conferenza delle Parti della Convenzione di Barcellona. Il Coordinatore Nazionale del Progetto chiude la conferenza, ribadendo che uno dei principali obiettivi del CAMP Italy consiste nel voler replicare ed esportare gli strumenti elaborati nell’ambito del progetto in tutte le Regioni italiane, per supportare l’applicazione dei principi della GIZC su scala nazionale. Ringrazia quindi tutti i presenti per essere intervenuti così numerosi, in particolare coloro che hanno partecipato attivamente al dibattito, i moderatori delle singole sessioni e i relatori tutti. Chiusura della conferenza Martedì 22 Marzo 2016
Il giorno seguente alla Conferenza di Medio termine è stato dedicato alla visita al Parco del Delta del Po della Regione Emilia‐Romagna. La visita ha previsto un’escursione in barca nelle Valli di Comacchio, e nello specifico, nell’area di Bettolino di Foce, zona adibita alla pesca delle anguille. Per i partecipanti, tutti afferenti al team del Progetto CAMP Italy, la visita è stata un’occasione importante per verificare direttamente sul territorio una realtà complessa come quella delle Valli di Comacchio, oasi naturale soggetta a diversi strumenti di regolamentazione, in quanto zona di Parco, area SIC e ZPS, ma al tempo stesso importante sito di sviluppo dell’economia locale, basata sulla pesca. La visita è stata altresì un’occasione importante per discutere su alcuni aspetti salienti del Progetto, tra cui (ma non limitato a) output di progetto e prossime attività nell’ambito delle Azioni Individuali portate avanti dalle Regioni partner e delle Azioni Orizzontali e trasversali. 10 AllegatoI
LISTA DEI PARTECIPANTI Progetto CAMP Italy Project, Conferenza di Medio Termine, Bologna, Italia (21Marzo 2016) Cognome ADDIS ADDIS AGUZZI ALBERTAZZI ARMIGLIATO BACCHINI BARDASI BELLACICCO BISSOLI BONORA BORTONE BOSCHETTI BOSCOLO CUCCO BRANDINI CANGINI CAPRA CERONI CICERONI CIMATTI CIPRIANI CONGIATU DAMIANI DE NIGRIS DI TOMASSI FABBRI FERRARI FERRI FERRONI GABRIELLI GIAMBASTIANI GIORGI GRASSO ISANI LA VALLE LAMI MAGRINI MANFREDINI MANNINO MARASMI MARCACCIO MARCELLO MERLI MONACO MONTANARI MONTANARO Nome DANIELA
PIERANTONIO MARGHERITA CARLO ALBERTO
MARCO GABRIELE
SILVIA ROSANNA
NICO GIUSEPPE
MATILDE
STEFANO
CARLO MONICA
ALBERTO
Ente CAMP Italy Project ‐ Coordinatore Nazionale
Università di Cagliari
ARPAE Regione Emilia‐Romagna
Università di Bologna DIFA
Agenzia Regionale Protezione Civile ARPAE CAMP Italy Project ‐ Regione Emilia‐Romagna
CAMP Italy Project ‐ Regione Emilia‐Romagna
CAMP Italy Project ‐ Info‐RAC
Regione Emilia‐Romagna
Università di Pisa Dipartimento di Biologia
La Dragaggi srl
CAMP Italy Project ‐ Consorzio LaMMA
Fondazione Centro Ricerche Marine
ARPAE Regione Emilia‐Romagna ‐ Servizio Tecnico di MAURO bacino Romagna NICOLA Agenzia Regionale Protezione Civile EMANUELE CAMP Italy Project ‐ Regione Emilia‐Romagna
LUIGI ENRICO CAMP Italy Project ‐ Regione Toscana
P.PAOLO
Parco Nazionale dell'Asinara
ALESSANDRO Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano
NUNZIO
ARPAE ANDREA
CAMP Italy Project ‐ PAP/RAC
SIMONA
CAMP Italy Project ‐ Regione Emilia‐Romagna
CARLA RITA ARPAE DONATELLA ARPAE ER
GISELLA ARPAE ER
ROBERTO
Regione Emilia‐Romagna
BEATRICE
CAMP Italy Project ‐ Team Leader AO3
BEATRICE
Geaprogetti sas
VALENTINA CAMP Italy Project ‐ Consorzio LaMMA
GLORIA Università di Bologna
PAOLA ISPRA GABRIELE
Autorità portuale Livorno
SARAH Coldiretti Emilia‐Romagna
ERIKA ARPAE ILDA CAMP Italy Project ‐ Team Leader AO2
CHRISTIAN Regione Emilia‐Romagna MARCO ARPAE ER
FRANCESCO ARPAE Bologna
CINZIA Autorità di Bacino del Fiume Po
CARLANTONIO Il Piccolo Mondo di (stabilimento balneare)
ROBERTO
Regione Emilia‐Romagna
OLIVIERO
CAMP Italy Project ‐ MATTM
11 Città Roma Cagliari Bologna Bologna Bologna Ravenna Bologna Roma Bologna Roma Bologna Pisa Marghera (VE) Firenze Cesenatico (FC) Rimini Ravenna Ravenna Bologna Prato Porto Torres Piombino Bologna Roma Bologna Cesenatico Bologna Bologna Bologna Ravenna Gambettola Firenze Bologna Roma Livorno Bologna Ferrara Venezia Bologna Bologna Bologna Parma Ravenna Bologna Roma Cognome Nome MORELLI MAURIZIO NICOLETTI NOBILI OSTI LUISA GIOVANNI FEDERICO
PACCAGNELLA TIZIANA PAGNONI PERNA PRANZINI PREM RAFFAELLI RAMBELLI RAPINO RICCARDI RICCI RODELLA ROMAGNOLI RONCUZZI ROSSETTI ROSSI SANGUINETI SANNIO SATTA SIMONELLI SKARICIC TATARANNI TRAVAGLI ULAZZI UNGUENDOLI UTIZI GIANLUCA MASSIMO
ENZO MARKO KATIA LUIGI ANDREA
ELENA ELEONORA ILARIA CLAUDIA
MARA CRISTIANA RITA IRENE NICOLETTA ALESSIO
TOMMASO ZELJKA EMANUELE ALESSANDRO ELISA SILVIA KIZZI VARGIU PAOLO ZUCCHI SARA Ente ARPAE SIMC Emilia‐Romagna ‐ Servizio IdroMeteoClima ISPRA CFS UtB Punta Marina
Università di Ferrara
ARPAE SIMC Emilia‐Romagna ‐ Unità Mare e Costa Università di Bologna
CAMP Italy Project ‐ Consorzio LaMMA
Università di Firenze
CAMP Italy Project UNEP/MAP PAP/RAC
Regione Emilia‐Romagna
Green Tourism Italy
CAMP Italy Project ‐ Regione Emilia‐Romagna
Fondazione Centro Ricerche Marine
Atlantide Soc coop soc
Università di Ferrara
Università di Bologna BIGES
Provincia Ravenna
Libero Professionista
ARPAE Sezione Rimini
CAMP Italy Project ‐ Team Leader AOT
Regione Sardegna
CAMP Italy Project ‐ Team Leader AO4
Autorità di Bacino del Fiume Po
CAMP Italy Project ‐ PAP/RAC
ARPAE CAMP Italy Project ‐ Team Leader AO1
ARPAE SIMC Emilia‐Romagna
Università di Ferrara
CAMP Italy Project ‐ RAS Agenzia Conservatoria delle Coste Private Consultant ‐ Previous IUCN
12 Città Bologna Roma Ravenna Ferrara Bologna Bologna Arezzo Firenze Split Bologna Fusignano (RA) Bologna Cesenatico (FC) Cervia Ferrara Bologna Ravenna Rimini Genova Cagliari Cagliari Parma Split Ferrara Ravenna Bologna Ferrara Cagliari Basel AllegatoII
Programma della Conferenza di Medio‐Periodo http://www.camp‐italy.org/news/programmaMTCprogettoCAMP.jpg
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