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Malpensa addio… | 1
Malpensa addio. Lufthansa cambia rotta e manda in pensione dopo
solo tre anni Lufthansa Italia rinunciando al progetto – a dire il vero
mai decollato – di fare dell’aeroporto varesino di Malpensa il proprio
hub in Italia.
LA REPLICA DI SEA – L’addio di Lufthansa non comporta «nessun rischio» per lo scalo, si
affretta a dire la Sea, la società che gestisce l’aeroporto, ricordando che i tedeschi
rappresentano il 3% del fatturato del gruppo e trasportano 1,2 milioni di passeggeri su un
totale di 18,7 milioni. Clienti che, sostiene la Sea, potranno essere «facilmente» assorbiti
«da altri vettori che già operano i medesimi collegamenti». Per la società guidata da
Giuseppe Bonomi, al lavoro per lo sbarco in borsa, si tratta quantomeno di un grattacapo, in
un momento di difficoltà per tutto il trasporto aereo. La compagnia tedesca che a fine 2008
aveva lanciato in pompa magna la propria società tricolore annunciando di voler fare
dell’aeroporto varesino, orfano di Alitalia, il proprio quarto hub, dopo Francoforte, Monaco e
Dusseldorf, ha dovuto via via, complice proprio la crisi, rivedere i suoi piani. Fino a
ufficializzare la prossima scomparsa, a partire dall’entrata in vigore a fine ottobre
dell’orario invernale, del marchio Lufthansa Italia e lo spostamento dei nove aerei che oggi
fanno base a Malpensa negli hub tedeschi.
RAZIONALIZZAZIONE – «Riunire i nostri servizi sotto i brand Lufthansa e Air Dolomiti ci
darà una presenza più chiara e razionale sul mercato italiano», afferma Christoph Franz,
Ceo e presidente di Lufthansa. «Quando tre anni fa abbiamo lanciato Lufthansa Italia,
abbiamo colmato una lacuna emersa a Milano dopo il ritiro di Alitalia da Malpensa e dopo la
fine della nostra collaborazione con Air One. Il nostro servizio è molto apprezzato e la
risposta dei passeggeri in Italia è eccellente. Tuttavia – spiega il manager -, considerato il
crollo dei prezzi sulle rotte europee e la concorrenza, è stato estremamente difficile stabilire
un proficuo network europeo con un marchio separato. Conviene quindi focalizzare l’offerta
del gruppo Lufthansa sui collegamenti dall’Italia verso gli hub del gruppo», ossia
Francoforte e Monaco.
CRESCITA A DOPPIA CIFRA – La compagnia aerea assicura tuttavia di prevedere una
crescita a doppia cifra della propria offerta nel nostro Paese, già servito dagli hub tedeschi.
Air Dolomiti poi aumenterà le frequenze dei voli verso la Germania all’interno della sua rete,
focalizzata a collegare i principali centri economici del Nord Italia con l’hub di Monaco,
base della compagnia. Insieme, Lufthansa e Air Dolomiti, servono attualmente 19
destinazioni nella Penisola, ricorda il gruppo tedesco che sullo scalo varesino ha puntato in
questi anni con rotte di medio raggio, anche all’estero, andando a far concorrenza, senza
evidentemente aver la meglio, alle compagnie low cost. Secondo fonti vicine alle compagnia
tedesca, che a differenza della Sea prevedono un indebolimento della posizione di Malpensa,
sono ancora da definire quali saranno le destinazioni a partire dal prossimo autunno e quale
futuro si profila per i circa 200 dipendenti di Lufthansa Italia, soprattutto piloti ed
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equipaggi, in linea di massima destinati a essere ricollocati all’interno del gruppo.
fonte corriere.it 23/05/2011
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