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Il Watermak
Teoria e tecniche di utilizzo
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In informatica, il termine watermarking si riferisce all'inclusione di
informazioni all'interno di un file multimediale o di altro genere, che può
essere successivamente rilevato o estratto per trarre informazioni sulla sua
origine e provenienza. Il significato letterale del termine è “filigranatura”
motivo per cui si usa talvolta la forma estesa digital watermarking.
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In informatica, il termine watermarking si riferisce all'inclusione di
informazioni all'interno di un file multimediale o di altro genere, che può
essere successivamente rilevato o estratto per trarre informazioni sulla sua
origine e provenienza. Il significato letterale del termine è “filigranatura”
motivo per cui si usa talvolta la forma estesa digital watermarking.
Tali informazioni, dette “watermark” lasciano il documento accessibile ma
contrassegnato in modo permanente (o quasi…). Esse possono essere evidenti
per l'utente del file (per esempio nel caso di una indicazione di copyright
applicata in sovraimpressione su una immagine digitale) o latenti (nascoste
all'interno del file).
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La tecnica del watermarking digitale può essere utilizzata con diversi
scopi:
 rendere manifesto a tutti gli utenti chi sia il proprietario del
documento (nel caso in cui il marchio sia visibile),
 dimostrare l'originalità di un documento non contraffatto,
 evitare la distribuzione di copie non autorizzate,
 marcare caratteristiche specifiche del documento
 segnare il percorso di vendita del documento, utilizzando un
marchio differente per ogni acquirente.
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Va chiarito, però, che c’è una sostanziale differenza tra “copyright” (il
diritto d’autore) e watermarking (semplice inserimento del nome
dell’autore su una immagine).
Difficilmente il secondo potrà essere usato con successo in una
eventuale causa per uso non autorizzato di una immagine.
Sembra, comunque, che nelle intenzioni dei fotografi non
professionisti, il watermark abbia prevalentemente una finalità
comunicativa, per far conoscere il nome dell’autore quando si
mandano foto a giornali, concorsi o si mettano in rete.
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Per inserire un watermark su una foto digitale si
utilizzano programmi di fotoritocco (Photoshop CS,
Photoshop Elements, Lightroom, Picasa, Gimp, ecc) o
programmi specifici (TSR Watermark Image, Scaling
Watermark, WatermarkV2, ecc.).
Normalmente i programmi di trasferimento foto e
visualizzazione delle immagini in formato RAW forniti
dal costruttore della macchina fotografica (tipo DPP di
Canon e ViewNX di Nikon) non permettono l’inserimento
del watermark.
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In generale l’operazione viene effettuata su una immagine
JPG prima di diffonderla in rete o di fornirla per concorsi
o altro.
In questo caso va precisato che è tecnicamente possibile
rimuovere il watermark, ma al prezzo di un
impoverimento della qualità dell’immagine e/o di un
elaborato e paziente lavoro di ritocco, tali da scoraggiare
l’operazione.
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Inserimento di un watermark con:
 Adobe Photoshop
 Adobe Lightroom
 TSR Watermark Image
 Scaling Watermark
 WatermarkV2
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Inserimento di un watermark con Photoshop
Ci sono tre modi per inserire un watermark con Photoshop:
 creare un pennello;
 inserire una stringa di testo;
 utilizzare una immagine
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Inserimento di un watermark con Photoshop
Ci sono tre modi per inserire un watermark con Photoshop:
 creare un pennello;
Creare un pennello è una modalità
elegante, semplice e veloce per
inserire il watermark.
Partendo da una pagina vuota si
inserisce il testo voluto e lo si
definisce con un nome .
A questo punto sulla foto si va sul
comando “pennello” sulla
sinistra e si sceglie il pennello
con la scritta voluta, ci si
posiziona sul punto desiderato, si regola la dimensione e si clicca col mouse. Poiché il
pennello non può essere modificato in termini di colore, conviene crearne più di uno di
diversi colori e livelli di opacità che li rendono più o meno trasparenti.
 inserire una stringa di testo;

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utilizzare una immagine
Inserimento di un watermark con Photoshop
Ci sono tre modi per inserire un watermark con Photoshop:

creare un pennello;
 inserire una stringa di testo;
questa è la modalità più semplice: partendo da una foto si crea un nuovo
livello in cui si inserisce la scritta voluta.
Tutti i controlli di colore, dimensione, spessore, inclinatura e
trasparenza sono gestiti direttamente sul livello del testo.

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utilizzare una immagine
Inserimento di un watermark con Photoshop
Ci sono tre modi per inserire un watermark con Photoshop:

creare un pennello;

creare una azione di Photoshop;
 utilizzare una immagine
questa è la modalità utilizzata in questa presentazione per inserire il
logo di Lucis Imago.
Il problema è che una immagine o una scritta salvata in formato JPG,
includono il proprio sfondo che, se manca, viene messo bianco ed, in
questo caso, il risultato non è dei migliori.
Una immagine con un suo sfondo, può risultare gradevole, ma talvolta
“invadente”.
Nel caso di questa presentazione, per ovviare al problema, ho usato il
file in formato PNG che ci ha fornito Anna, che ha lo sfondo
trasparente.
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Inserimento di un watermark con Lightroom
Per chi ha dimestichezza con Adobe Lightroom, il sistema è semplicissimo,
in quanto questo programma prevede nella finestra “presentazione” la
possibilità di inserire un “timbro identità” che è un vero e proprio
watermark. E’ abbastanza semplice anche replicare la stringa tra una foto e
l’altra.
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Inserimento di un watermark con programmi specifici
TSR Watermark Image, Scaing
Watermark e WatermarkV2 sono
software dedicati che si scaricano da
internet gratuitamente, e che, per
quanto mi risulta, richiedono un
sistema operativo Windows (da XP in
su).
Sono simili tra loro ed abbastanza
semplici da usare; permettono diversi
effetti quali ombreggiatura, rilievo
rotazione del testo, sfumature,
arrotondamenti del testo, ecc.
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Alcuni esempi di watermark
Qui ho riportato (prendendoli da un
sito internet) 5 esempi di uso del
watermark.
Alcune considerazioni:
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Alcuni esempi di watermark
Qui ho riportato (prendendoli da un
sito internet) 5 esempi di uso del
watermark.
Alcune considerazioni:
caso 1: la scritta è troppo chiara; è
poco invasiva ma si legge poco;
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Alcuni esempi di watermark
Qui ho riportato (prendendoli da un
sito internet) 5 esempi di uso del
watermark.
Alcune considerazioni:
caso 1: la scritta è troppo chiara; è
poco invasiva ma si legge poco;
caso 2: l’ombreggiatura rende la
scritta più leggibile, ma è anche più
invasiva;
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Alcuni esempi di watermark
Qui ho riportato (prendendoli da un
sito internet) 5 esempi di uso del
watermark.
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Alcune considerazioni:
caso 1: la scritta è troppo chiara; è
poco invasiva ma si legge poco;
caso 2: l’ombreggiatura rende la
scritta più leggibile, ma è anche più
invasiva;
caso 3: qui la scritta si legge bene,
pure troppo; se volessi appropriarmi
dell’immagine basterebbe tagliare il
bordo destro.
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Alcuni esempi di watermark
Qui ho riportato (prendendoli da un
sito internet) 5 esempi di uso del
watermark.
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Alcune considerazioni:
caso 1: la scritta è troppo chiara; è
poco invasiva ma si legge poco;
caso 2: l’ombreggiatura rende la
3
scritta più leggibile, ma è anche più
invasiva;
caso 3: qui la scritta si legge bene,
pure troppo; se volessi appropriarmi
dell’immagine basterebbe tagliare il
bordo destro.
caso 4: qui la scritta disturba poco ma è così chiara che si legge a
stento; vale la considerazione del caso 3 sulla facilità di eliminarla.
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Alcuni esempi di watermark
Qui ho riportato (prendendoli da un
sito internet) 5 esempi di uso del
watermark.
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Alcune considerazioni:
caso 1: la scritta è troppo chiara; è
poco invasiva ma si legge poco;
caso 2: l’ombreggiatura rende la
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scritta più leggibile, ma è anche più
invasiva;
caso 3: qui la scritta si legge bene,
pure troppo; se volessi appropriarmi
dell’immagine basterebbe tagliare il
bordo destro.
caso 4: qui la scritta disturba poco ma è così chiara che si legge a
stento; vale la considerazione del caso 3 sulla facilità di eliminarla.
caso 5: qui di certo la scritta non può essere tagliata ed il nome
dell’autore non passa inosservato; però ……
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Conclusioni
Dalle opinioni raccolte in rete, la protezione principale all’uso non autorizzato
delle immagini, appare il salvataggio a bassa risoluzione.
Una risoluzione a 72 dpi ed una dimensione di 9 x 13 o 13 x 18 cm, permette
una buona qualità di visualizzazione su FB e Flickr ma una qualità
assolutamente mediocre in caso di stampa o ingrandimento della dimensione
della foto.
Il watermark, oltre a rappresentare una ulteriore difficoltà all’uso non
autorizzato della foto, permette una immediata identificazione dell’autore,
contribuendo a far conoscere i suoi lavori.
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