Luci e Ombre in Magazzino di Marino Serafino, Il Giornale

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Luci e Ombre in Magazzino di Marino Serafino, Il Giornale
26 Management
Il mercato della Logistica di magazzino
Luci e ombre
in magazzino
A cura di Cogent
www.cogent.it
Una puntuale e dettagliata fotografia del
settore della logistica di magazzino. Per
capire dove siamo,
ma soprattutto dove
stiamo andando
Un settore dinamico che, nonostante
la crisi dei mercati, ha grandi potenzialità di sviluppo sullo scenario nazionale. Questa la fotografia scattata
da Cogent al mercato della logistica
di magazzino
N
el periodo settembre-ottobre
2011 Cogent, società specializzata nella fornitura di
servizi professionali alle imprese
(vedi box), ha realizzato un’analisi
settoriale attraverso rilevazioni ed
interviste a responsabili di prodotto, commerciali e marketing
di circa 50 tra i principali player
italiani ed esteri presenti sul mercato nazionale della Logistica di
magazzino.
La rappresentatività del Campione di indagine (equivalente alla
sommatoria dei valori ufficiali dei
ricavi per vendita delle aziende)
ha raggiunto l’80%. Gli output
settoriali consistono in impianti
e macchinari per lo stoccaggio e
la movimentazione di merci e colli
(materie prime, prodotti finiti,
scorte, ricambi). La gamma dei
prodotti finali è piuttosto ampia
per caratteristiche degli impianti
e prestazioni tecniche legate alle
diverse merceologie ed esigenze
dei settori consumatori.
Il settore indagato è suddiviso in
due aree di business:
• Impianti di stoccaggio, rappresentata dai macro-segmenti:
026-Luci e ombre in magazzino.indd 26
- scaffalature industriali (magazzini di tipo statico: porta
pallet, drive-in, cantilever, autoportanti, soppalchi, a gravità,
compattabili, a ripiani, ecc.);
- magazzini automatizzati (rotanti orizzontali, rotanti verticali, a ripiani estraibili, per
capi appesi, per barre, lamiere e coils, ecc.). I magazzini
automatizzati sono impianti
comprensivi sia di strutture statiche (scaffalature) e di
trasloelevatori e moduli automatici di gestione merci/scorte
dotati di meccanismi elettrici
ed elettronici per controllo e
movimentazione.
• Material handling, consiste
nelle varie apparecchiature per
posizionamento, manipolazione,
smistamento dei colli, riconducibili ad un unico macro-segmento
di mercato rappresentato da veicoli a guida automatica (agv/lgv),
trasloelevatori per pallet e per
carichi leggeri (miniload), linee
di convogliamento, sistemi automotori (aerei, a terra), sistemi
di preparazione ordini.
Chi è Cogent?
Cogent è una società di servizi professionali alle imprese che
realizza analisi di mercato in ambito nazionale e internazionale.
La società si caratterizza per una struttura organizzativa altamente flessibile in grado di assicurare rapidità di azione e massimo
contenimento dei costi.
Il team è composto da 5 partner e collabora con una rete di ricercatori e analisti di mercato; professionisti esperti in ambito
marketing, comunicazione, revisione organizzativa e formazione.
Cogent può inoltre supportare i propri clienti nei processi di internazionalizzazione grazie ad una fitta rete di analisti di mercato
e intervistatori specializzati madrelingua.
Chi utilizza gli impianti e le strutture di magazzino?
Le forniture inerenti alla logistica
di magazzino sono destinate a
tutti i comparti economici ma gli
utilizzi e le applicazioni in ambito
industriale rappresentano la quota
prevalente della domanda settoriale
(50-55%) e sono caratterizzati da
un mercato molto articolato rappresentato da aziende produttrici
di materie prime e semilavorati,
beni durevoli e di largo consumo,
manifatture varie, impianti e mac-
chinari, componenti; ecc.
Gli impianti e i prodotti richiesti
possono essere soluzioni statiche
e/o dinamiche di varie tipologie
anche di grande portata e dimensione e dall’elevato contenuto tecnologico, o singoli macchinari atti
allo stoccaggio e alla manipolazione
di semilavorati, componenti e prodotti finiti in entrata ed uscita da
stabilimenti e magazzini.
L’evoluzione della funzione d’uso e
della destinazione finale delle produzioni settoriali in ambito indu-
Il panel dell’indagine
50
80%
aziende tra i principali
player italiani
e stranieri attivi sul
mercato nazionale
rappresentatività del
campione di indagine
19/06/12 10.57
Management 27
Tab.1 - Distribuzione della domanda finale
per macrosettore, 2010
Macrosettori
% in valore
Industria, manifatture
54
Distribuzione (GDO, grossisti)
23
Logistica, Trasporti 15
P.A., Terziario privato
6
Costruzioni
2
Totale
100
Fonte: Cogent
striale, è collegata principalmente
allo sviluppo dell’organizzazione
della produzione e della logistica
delle imprese.
In generale, nel settore industriale
è in aumento il numero delle
soluzioni destinate agli ambiti
food, no-food, meccanica, componentistica, chimica, farmaceutica,
medicale e, in casi particolari, a
sostituzioni generali di attrezzature
ed impianti causati dall’implementazione di nuove normative
(sicurezza in ambito produzione
alimentare, ecc.).
La domanda relativa al settore
distributivo (commercio all’ingrosso e GDO) rappresenta circa il
20-25% della richiesta di prodotti
settoriali. Tra gli esercizi commerciali all’ingrosso, come categorie
maggiormente diffuse emergono
026-Luci e ombre in magazzino.indd 27
il settore food & beverage ed altri
prodotti di consumo finale (p.es.
tabacco, detersivi, cosmetici, ecc.).
Il 15% circa della domanda è rappresentato dalle imprese operanti
nel settore trasporti e logistica, il
6% riguarda la Pubblica Amministrazione ed il terziario privato,
mentre il rimanente il settore delle
costruzioni.
finanziarie dedicate ad impianti
industriali;
• carenze nella politica nazionale rispetto ad evoluzione della
logistica e dinamiche relative a
flussi di merci e loro distribuzione fisica;
• difficoltà nelle PMI nell’incremento del tasso di automazione
dei processi industriali;
• contrazione dei ricavi delle imprese causa staticità della domanda,
contrazione dei prezzi di vendita,
incrementi dei costi delle materie
prime (acciai, energia).
I competitors si differenziano sulla
base di:
• dimensione d’impresa;
• capacità del project management;
• livello di specializzazione;
• capacità tecnico/progettuale;
Tab.2 - Struttura patrimoniale media del settore,
dal 2008 al 2010 (%)
2008 (%)
2009 (%)
2010 (%)
Opportunità e criticità
Patrimonio netto
29,9
33,5
31,2
Il warehouse & stock management
rappresenta un fattore competitivo di rilevante importanza nelle
imprese in grado di determinare
riduzioni dei costi di gestione e ottimizzazioni nelle fasi di fine linea.
Il settore appare nel complesso
condizionato da:
• limitatezza di risorse economico-
Passività consolidate
di cui: - debiti finanziari
9,1
21,0
3,2
10,2
23,2
3,8
10,6
22,0
4,5
Passività correnti
61,0
56,3
di cui:
- debiti finanziari
28,5
27,5
- debiti verso fornitori
26,7
22,7
58,2
Totale attività
100,0
Fonte: Elaborazioni su dati di Bilancio di aziende specializzate
100,0
27,6
25,1
100,0
• integrazione produttiva;
• politiche di outsourcing;
• solidità finanziaria;
• presidio territoriale.
Tali caratteristiche sono in genere
tutte contestualmente presenti nelle
aziende leader che sviluppano i
maggiori volumi e si caratterizzano
per elevato know-how tecnico/
produttivo.
Le principali opzioni delle imprese
del settore sono:
• nei produttori di scaffalature e
soluzioni verticali, il controllo
dei costi per essere maggior-
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28 Management
Dimensioni e trend del settore
I macro gruppi
Dopo il drastico ridimensionamento del 2009, nel 2010 il settore ha manifestato un discreto andamento della produzione determinato dal positivo effetto combinato di economia generale ed
investimenti industriali mentre nel 2011, in tutti i principali ambiti della domanda si è acuita l’incertezza di un contesto economico-generale precario, con la riduzione degli ordinativi di impianti
ed attrezzature per la logistica di magazzino.
Nel dettaglio la produzione 2010 è cresciuta del 4,1% soprattutto per il buon risultato dell’export
(+14,6%) mentre la domanda interna è risultata stabile (+0,9%), in linea con i principali dati macroeconomici nazionali nonostante la discreta crescita delle importazioni (+4,4%).
A livello di singole aree di business/segmenti, la crescita 2010 ha interessato l’area Handling (+13,6%)
trainata dal buon risultato dell’export (+34,2%) mentre gli Impianti sono risultati stabili (+0,6%).
All’interno di questa area, il segmento magazzini automatizzati è risultato più dinamico (+11,7%)
rispetto alle scaffalature (-3,9%) sempre per le buone performances dei nostri produttori sui mercati esteri (+17,1%).
Anche nel 2010 il saldo degli scambi con l’estero è risultato in attivo, raggiungendo i 32,4
milioni di euro (14,3 nel 2009). Le vendite sui mercati esteri sono cresciute del 14,6% (pari al 34%
della produzione settoriale) attestandosi a 196,5 milioni di euro.
A livello di aree di business l’incidenza export/produzione si è confermata più rilevante nell’Handling (44,8%) rispetto agli Impianti (30% circa).
La capacità di penetrazione internazionale dei produttori nazionali della logistica di magazzino
appare comunque contenuta. In particolare, nelle forniture di impianti chiavi in mano le imprese
italiane risultano sottodimensionate sia dal punto di vista organizzativo che finanziario rispetto
ai Global Integrator.
La domanda interna 2010 ha manifestato un lieve incremento, pari allo 0,9% raggiungendo
544,7 milioni di euro.
All’interno del dato generale, è da rilevare il calo complessivo degli Impianti (-0,7%) con particolare
riferimento al segmento scaffalature (-4,4%) ed il buon andamento sia del segmento Magazzini
automatizzati(6,3%) che dell’area Handling (4,7%).
L’incidenza degli operatori stranieri è nettamente più significativa nell’Handling (42,5% della domanda) e nei magazzini automatizzati (33,8% della domanda), aree dove operano le filiali italiane
dei Global Integrator presenti sul nostro mercato provenienti da Germania, Austria, Svizzera,
Francia, Benelux , Scandinavia, Spagna.
I player esteri sono presenti sia con la fornitura di impianti automatici completi che con produzioni
dell’area Handling integrate all’interno dei magazzini. Nelle scaffalature la presenza più contenuta
di flussi di import (19,7% della domanda) è determinata dalla perdurante buona competitività dei
produttori nazionali.
Sulla base del know-how tecnico/progettuale e del livello di diversificazione extrasettoriale, nel settore si distinguono i seguenti
Gruppi strategici:
Leadership tecnologica; vi rientrano imprese collegate a
gruppi esteri operanti nella fornitura di Sistemi integrati per la
logistica di magazzino capaci di misurarsi con successo e con
continuità a livello internazionale;
Main Contractor, aziende in grado di sviluppare la progettazione esecutiva e di garantire pianificazione, gestione e consegna
chiavi in mano degli impianti. Le imprese di questo gruppo sono
in generale organizzate con filiali ed agenti che le rappresentano
in Italia e all’estero.
Fornitori specializzati, rappresentato da aziende atte prevalentemente a ricoprire nel mercato il ruolo di fornitori ai Main
Contractor.
Tab.3 - Dimensione e andamento della domanda interna(a)
per area di business/segmento, dal 2008 al 2010
Area di business/segmento
2008
Mn euro
2009
Mn euro
2010
Mn euro
% variaz.
2009/2008
%variaz.
2010/2009
Impianti di stoccaggio, di cui:
- scaffalature
- magazzini automatizzati
502,9
337,5
165,4
385,4
251,6
133,8
382,8
240,6
142,2
-23,4
-25,5
-19,1
-0,7
-4,4
6,3
Handling
167,0
154,6
161,9
-7,4
4,7
Totale settore
669,9
540,0
544,7
-19,4
0,9
a) ricavi per vendite di prodotti e servizi; tale valore non comprende la variazione delle rimanenze finali e dei lavori in corso su ordinazione.
Fonte: Cogent da interviste, dati pubblici e raccolti presso terzi
mente competitivi in un mercato
caratterizzato dai prezzi elevati
della materia prima in acciaio
e da output a valore aggiunto
contenuto;
• nei system integrator, l’offerta
di impianti chiavi in mano
comprensivi di servizi a valore
aggiunto (consulting, progettazione, assistenza pre-post vendita,
manutenzione programmata,
service).
Le imprese perseguono il tentativo
di posizionarsi come “main contractor” di commessa fornitori di
engineeering ed impianti completi
chiavi in mano.
Tra i fattori critici, nel marketing
emergono brand, innovazione di
prodotto (evoluzione tecnologica,
R&S, differenziazione di gamma,
personalizzazione), service (consulting, progettazione, assistenza
pre-post vendita, manutenzione)
e distribuzione (capillarità e livello
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tecnico/professionale della forza
vendita).
In ambito produzione, ricoprono
un ruolo rilevante innovazione di
processo, in particolare le tecnologie
informatiche applicate ai metodi
di gestione e controllo dei flussi
(pianificazione e modalità del picking a livello produttivo e/o per
consegna ai clienti, ricevimento e
stoccaggio, ottimizzazione degli
spazi, ecc.), outsourcing produttivo e controllo/contenimento dei
costi di produzione, in particolare
nelle produzioni caratterizzate da
realizzazioni a valore aggiunto e
contenuto tecnologico più limitato
in cui emerge l’elevato costo delle
materie prime.
L’analisi della struttura del fatturato settoriale evidenzia che i costi
per acquisti di beni (materie prime, semilavorati e prodotti finiti),
rappresentano la voce di maggiore
incidenza (50% circa).
La redditività delle imprese appare
in calo causa la contrazione dei ricavi e l’incidenza di costi strutturali
difficilmente contenibili.
A livello patrimoniale si evidenzia
l’incremento dell’incidenza delle
passività consolidate ed in particolare dei debiti finanziari, e di quelle
correnti, in particolare debiti verso
fornitori. Tra i principali costi di
produzione hanno fatto rilevare
incrementi tutte le componenti in
acciaio che l’energia elettrica.
L’incremento dei prezzi di vendita
non consente, anche a causa della
modesta crescita dei ricavi, il mantenimento della redditività delle
imprese.
Una fotografia di settore
Nel settore operano circa 80 imprese industriali di cui 60 prevalentemente di produzione e 20 di
importazione/distribuzione.
Le aziende sono costruttori/distributori di macchinari ed impianti
industriali e per la logistica di
magazzino caratterizzati da elevato
know-how tecnico-progettuale.
Le imprese italiane sono controllate prevalentemente da azionisti
e gruppi industriali di estrazione
familiare, PMI originarie del comparto metalmeccanico focalizzate in
singoli segmenti del mercato, salvo
alcune eccezioni.
Le imprese di importazione/distribuzione, controllate da player
e/o gruppi internazionali, sono in
prevalenza System Integrator focalizzati negli impianti automatizzati
e nell’Handling.
L’attività settoriale è caratterizzata
in linea generale dai seguenti elementi distintivi:
• le imprese sono specializzate;
• la produzione è su commessa;
• l’attività delle imprese nelle diverse aree è integrata ma indipendente;
• nell’area Impianti si rilevano
casi limitati di presenza diretta
dei competitors nei due macrosegmenti;
• è ampiamente diffuso l’outsourcing
produttivo (contenimento costi,
integrazione di gamma).
Le integrazioni produttive avvengono anche attraverso partnership
commerciali ed ATI in caso di forniture di impianti completi. I Main
Contractors sono in prevalenza i
produttori di magazzini automatizzati che acquistano in outsourcing
scaffalature, handling, componenti
elettrici e meccanici, software ed
accessori per il completamento
degli impianti finali.
La competition settoriale fa riferimento alle seguenti due principali
tipologie di imprese:
• Fornitori specializzati (produzioni
verticali, soprattutto nelle scaffalature ed Handling);
• Logistics System Integrator (produzioni orizzontali, prevalentemente nel Magazzini automatizzati).
L’attuale dinamica competitiva vede
sfavorite, in termini di redditività e
sviluppo del mercato, le imprese di
produzione focalizzate nel segmento scaffalature in quanto impegnate
in produzioni a minor contenuto
tecnologico e a più modesto valore
aggiunto, svantaggiate anche in
ambito internazionale.
Le imprese di questo segmento ricoprono frequentemente il ruolo di
subfornitori per le produzioni inerenti le strutture statiche necessarie
alla realizzazione degli impianti.
Tra le imprese dell’area Handling
prevale l’orientamento ad una maggior autonomia produttiva e alla
specializzazione nei vari segmenti
verticali di mercato.
L’occupazione settoriale è intorno
2.500
Gli addetti
occupati
nel settore
Tab.4 - Aziende e addetti specifici per classi, 2010
Classi di addetti
Aziende
N.
Addetti specifici
%
N.
%
Fino a 10
30,0
37,5
250,0
10,0
da 11 a 50
35,0
43,8
1.000,0
40,0
oltre 50
15,0
18,8
1.250,0
50,0
Totale
80,0
100,0
2.500,0
100,0
Fonte: Cogent
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Management 29
ai 2.500 addetti, di cui oltre il 50%
concentrato nelle imprese leader.
Tra le imprese solo una quindicina presenta infatti un numero di
addetti specifici superiore alle 50
unità mentre prevalgono aziende
sotto la soglia dei 50 addetti (65%
del totale).
Le imprese di importazione/distribuzione dispongono di risorse
più limitate esercitando prevalentemente attività di tipo commerciale ed assistenza però la scelta
di un modello di business basato
sull’outsourcing può determinare un numero di addetti molto
contenuto anche nelle imprese di
produzione.
La localizzazione delle aziende è
concentrata nel Nord Italia, in
particolare Lombardia (province
di Milano, Pavia, Monza/Brianza,
Bergamo) ed Emilia Romagna
(province di Modena e Reggio
Emilia) dove opera circa l’80%
delle aziende. Altre aree dove sono
situati importanti impianti sono
il Triveneto, la Toscana, Marche
e Abruzzo; scarsa la presenza nel
Sud Italia.
Nel 2010 non sono segnalate nascite di nuovi impianti produttivi
di particolare rilievo mentre le
imprese più dinamiche sono intervenute per riorganizzare i propri
stabilimenti, ammodernandoli ed
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aggiungendo in alcuni casi nuove
linee di produzione.
Specializzati è meglio
Nel business prevalgono le imprese
focalizzate ed il numero di operatori presenti in tutte le attività
settoriali è molto ristretto.
Alcune imprese agiscono orizzontalmente, in particolare nel caso
di forniture di impianti completi
mentre altre presidiano uno o più
segmenti di prodotto/mercato;
diverse operano in altre forniture
per la movimentazione merci extrasettoriali, quali sistemi di pallettizzazione, transpallet e carrelli
elevatori, contenitori, movimenta-
zione bagagli, ecc.
Alcuni produttori di scaffalature
sono integrati nelle scaffalature
leggere, carpenteria metallica e
lavorazioni conto terzi; solo alcune
aziende sono presenti contemporaneamente nella produzione di Magazzini automatizzati ed Handling.
La domanda di automazione in
ambito tecnologie e logistica di
magazzino appare in espansione a
livello globale.
In Italia l’andamento del settore
risente del protrarsi dell’incertezza
riguardante l’economia generale,
le attività produttive, i consumi
e gli investimenti industriali. La
domanda nazionale appare debole
in particolare in ambito industria,
AAA nuovi approcci al mercato cercasi
L’attuale ciclo economico ed in particolare l’evoluzione del modello
logistico italiano, impongono alle imprese del settore nuovi approcci al mercato i considerazione dei seguenti principali aspetti:
le nuove soluzioni tecnologiche per l’automazione;
l’incremento dell’efficienza e della competitività;
la soglia di posti pallet necessaria a rendere conveniente l’investimento;
la tendenza delle imprese rispetto al reinsourcing delle funzioni
logistiche;
i nuovi modelli di organizzazione della supply chain;
l’integrazione fra le imprese della filiera.
trasporti/logistica e costruzioni
mentre nella GDO (food/no-food)
e terziario la tendenza è moderatamente positiva.
Nel 2011 la domanda settoriale ha
registrato un calo superiore al 2%
più accentuato nelle scaffalature
mentre anche le esportazioni hanno
evidenziano un lieve decremento,
in controtendenza rispetto all’anno
precedente.
A livello generale, oltre un trend
abbastanza positivo in alcuni paesi dell’Europa orientale (Polonia,
Bulgaria, Russia, ecc.), le richieste
provengono soprattutto da altre
aree quali i paesi del Golfo (Qatar,
Kuwait), Far-Est (Cina, Corea,
ecc.), Centro e Sud America (Messico, Brasile). Il mercato nordafricano (Marocco, Tunisia, Egitto),
potenzialmente interessante, è attualmente condizionato dalle note
vicende interne.
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