Scheda Tecnica: Esportazione apparecchiature elettroniche e
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Scheda Tecnica: Esportazione apparecchiature elettroniche e
SCHEDA TECNICA Thailandia REQUISITI TECNICI E LEGISLATIVI PER L’ESPORTAZIONE DEI PRODOTTI ELETTROMECCANICI AGGIORNATO AL 15/04/2010 Notizie in breve Informazioni generali paese Rete alimentazione 220V/380V - 50Hz Spine di tipo A e C Enti per la supervisione dei requisiti per prodotti e impianti: Thai Industrial Standards Institute – TISI Certificazione obbligatoria Sicurezza Il TISI ha emesso degli standard obbligatori per diverse categorie di prodotti. Tali prodotti devono dimostrare la conformità ai requisiti mediante una dichiarazione di conformità e con il marchio obbligatorio Organismi di Certificazione Thai Industrial Standards Institute – TISI. Standard di sicurezza Standard Industriali della Thailandia (TIS) (in parte derivati da simili IEC) Certificazione Obbligatoria Certificazione Volontaria Marchi di Certificazione Certificazione Sicurezza Certificazione Ambientale Certificazione EMC Prove EMC non sono regolate da norme obbligatorie – solo per luminarie o similari Ispezioni in Azienda Sì. E' possibile ottenere il riconoscimento anche attraverso documenti che illustrino il sistema di gestione della qualità accompagnati da un certificato ISO 9001 Apparecchiature per le telecomunicazioni Richiesta l'autorizzazione da uno degli enti coinvolti nei diversi settori delle telecomunicazioni Richiesta campioni nel paese Si 1 Scheda Tecnica: esportazione di apparecchiature elettroniche ed elettriche in Thailandia Indice La rete elettrica ........................................................................................................................................ 3 Tipi di prese...................................................................................................................................................... 3 Requisiti tecnici, standard e legislazione..................................................................................... 3 Sistema legislativo............................................................................................................................................ 3 Standard ed enti di normazione ..................................................................................................................... 4 Procedure per la certificazione del prodotto ................................................................................................. 6 Regolamentazione delle emissioni elettromagnetiche ........................................................ 10 Enti, organismi o laboratori in Italia .......................................................................................... 11 Laboratori accreditati per la valutazione della conformità ai requisiti meccanici/elettronici applicabili ai prodotti ....................................................................................................................................................... 13 2 La rete elettrica La rete domestica è caratterizzata da 220V a 50Hz, mentre per le reti trifase si hanno 380V sempre a 50Hz (la frequenza di rete non è molto stabile). Tipi di prese Le prese più diffuse oggi in Thailandia sono di tipo A e di tipo C. Alcune prese sono combinazioni delle forme A e C e possono accettare entrambe le spine.Esistono poi prese che ammettono una terza connessione di terra (tipo B o D - tuttavia non sempre il contatto “di terra” nella presa risulta effettivamente e correttamente connesso all’impianto elettrico). Tipo A Tipo C Combinazione A+C con connessione di terra Requisiti tecnici, standard e legislazione Sistema legislativo Nel 1966 il progetto per la normazione industriale della Thailandia fu approvato dal Governo e incorporato nel Secondo Piano Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale. In tale ambito la prima bozza di legge per la normazione dei prodotti industriali nel paese venne sottoposta al Governo. Nel 1968 tale proposta di legge fu definitivamente approvata con decorrenza 1 gennaio 1969. Con l’entrata in vigore della legge ha avuto origine all’interno del Ministero dell’Industria il Thai Industrial Standards Institute (TISI), ente nazionale di normazione per il paese. Dal 1979 il TISI ha acquisito poi maggiore autonomia come dipartimento indipendente all’interno del Ministero dell’Industria, con compiti di supervisione del sistema di emissione degli standard, della certificazione e di supervisione del sistema di accreditamento nel paese (Thailand Laboratories Accreditation Scheme - TLAS). L’Istituto per la Normazione della Thailandia (Thai Industrial Standards Institute – TISI) ha partecipato attivamente ai lavori del Comitato del WTO sulle barriere tecniche al commercio 3 (Technical Barriers to Trade – TBT). Esso ha difatti considerato un vantaggio per la Thailandia, come per altri paesi in via di sviluppo, l’armonizzazione agli standard internazionali, la trasparenza delle barriere tecniche e l’evitare ostacoli discriminanti per i prodotti interni ed esteri. Tali elementi garantiscono infatti un processo di sviluppo efficiente ed efficace di nuovi standard, oltre che facilitare gli scambi con gli altri paesi nel mondo. Mediante continui progressi dal 1997, gli standard locali (Thai Industrial Standards – TIS) sono ora sistematicamente allineati con quelli internazionali con l’obiettivo di ottenere mutui riconoscimenti con i maggiori partner nel mercato globale. Già nel 1998, 412 standard su un totale di 1700 si basavano su regolamenti internazionali. Sin dal 1999 sono poi stati rivisti i criteri per le procedure di valutazione della conformità per i prodotti locali ed importati. Il nuovo sistema coinvolge una serie di standard obbligatori e volontari e si fonda sull’accreditamento come condizione per accettare i risultati dei test o i certificati di altre nazioni. Pertanto, aziende straniere che abbiano conseguito la certificazione ISO9001 e per le quali le prove sui prodotti siano state condotte da laboratori accreditati da enti aventi un accordo di mutuo riconoscimento (Mutual Recognition Agreement – MRA) con la Thailandia, sono esentate dal controllo del sistema di gestione della qualità e i loro prodotti possono evitare il prelievo di campioni e l’esecuzione di prove per ogni importazione. In tutti gli altri casi, la valutazione della qualità della produzione, le prove e il prelievo di campioni viene effettuato sistematicamente e a spese dell’importatore, per i prodotti soggetti all’obbligo di certificazione. Nel 1998, le nazioni aderenti all’ASEAN hanno firmato un Memorandum d’Intesa (Memorandum of Understanding – MOU) su un programma di cooperazione con l’Unione Europea per quanto riguarda gli standard, la qualità e la valutazione di conformità di prodotti, sistemi e servizi. Sotto tale accordo l’UE partecipa con un contributo di diversi milioni di dollari al co-finanziamento del programma su un arco temporale di 5 anni. Tale programma ha il compito di rafforzare la cooperazione tra l’Unione Europea e i paesi dell’ASEAN e di assistere tali paesi nel loro processo di liberalizzazione dei mercati interni. A tal fine si è cercato di adottare strutture relative agli standard, alla qualità e alle procedure di valutazione della qualità compatibili con quelle europee e di favorire processi simili attraverso Accordi di Mutuo Riconoscimento (MRA) con altri paesi. Standard ed enti di normazione Il controllo sui requisiti di sicurezza e qualità dei prodotti per la Thailandia è supervisionato dall’Istituto per gli Standard Industriali in Thailandia (Thai Industrial Standards Institute – TISI). La nazione partecipa ad organizzazioni internazionali sulla normazione come ISO e IEC e tra il 1999 e il 2002 ha emesso 692 standard industriali (TIS) dei quali circa il 5% obbligatori. Tra questi il numero di norme allineate ad equivalenti internazionali è andato crescendo e l’obiettivo è quello di armonizzare completamente gli standard di alcune categorie di prodotti a quelli internazionali. I prodotti coinvolti sono quelli elettrici ed elettronici, prodotti in gomma, macchinari, etichette degli alimenti e standard e guide relative alla valutazione della conformità. 4 Nel 1999 il TIS e l’Ufficio Federale per la Sicurezza Stradale dell’Australia hanno concluso un accordo bilaterale di mutuo riconoscimento per i prodotti del settore automotive. La Thailandia inoltre aderisce a diversi accordi di mutuo riconoscimento nell’APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation) e nei seguenti schemi internazionali: Pacific Accreditation Cooperation Multilateral Recognition Arrangement . IAF Multilateral Recognition Arrangement. Asia Pacific Laboratory Accreditation Cooperation (APLAC) Multilateral Recognition Arrangement. International Laboratory Accreditation Cooperation: http://www.ilac.org/ (ILAC) Multilateral Recognition Arrangement. Asia Pacific Legal Metrology Forum Memorandum of Understanding. I produttori che abbiano ottenuto la certificazione ISO9001 sono esentati dal processo di valutazione dei loro sistemi di gestione della qualità. Il certificato per la produzione del prodotto verrà poi riconosciuto a patto che l’ente che lo emette sia accreditato dall’Ufficio del Consiglio Nazionale di Accreditamento della Thailandia o dal Consiglio per gli Standard per i Prodotti Industriali. Il TISI ad ogni modo è autorizzato a condurre valutazioni aggiuntive sui prodotti se il sistema di gestione della qualità certificato dovesse differire da alcuni requisiti per la certificazione del prodotto e o da direttive generali per il controllo della qualità dei prodotti. Protezione della proprietà intellettuale La Thailandia è membro della World Intellectual Property Organization http://www.wipo.int/portal/index.html.en e ha aderito alla Convenzione di Berna (per la protezione delle opere letterarie e artistiche). Ad ogni modo non partecipa alla Convenzione di Parigi (per la protezione internazionale della proprietà intellettuale), al Trattato di Cooperazione sui Brevetti o alla Convenzione di Roma (convenzione internazionale per la protezione di Utilizzatori e produttori di fonogrammi e organizzazioni di diffusione di informazione). Norme e Certificazione per prodotti elettrici Tra i prodotti soggetti a standard obbligatori in Thailandia vi sono diversi prodotti elettrici ed elettronici come elettrodomestici, dispositivi audio/video, dispositivi per l’illuminazione e cavi. Una lista completa e aggiornata degli standard definiti nel paese può essere consultata al seguente indirizzo: http://app.tisi.go.th/standard/comp_eng.html. Esistono poi diversi schemi di certificazione per il paese con i rispettivi marchi da apporre sul prodotto. Marchio obbligatorio(marchio generico) 5 Marchio volontario Marchio Ambientale Marchio Sicurezza Marchio EMC Procedure per la certificazione del prodotto Gli obiettivi seguiti dal Consiglio per gli Standard dei Prodotti Industriali (IPSC) nella revisione delle procedure per la certificazione dei prodotti, riguardano: Il rilascio dei certificati in un modo appropriato, chiaro, trasparente e non discriminatorio. La conformità con i sistemi di certificazione internazionali e non ostacolare lo sviluppo industriale La conformità alla politica del Ministero dell’Industria nel migliorare la capacità industriale e incrementare la responsabilità delle industrie per quanto riguarda le proprie imprese, la società e i consumatori. Ridurre il ruolo di supervisione del governo convertendolo in un ruolo di monitoraggio. La certificazione gestita dall’Istituto per gli Standard Industriali della Thailandia si fonda quindi su una serie di requisiti e viene condotta mediante procedure ben definite. I requisiti riguardano la conformità dei prodotti agli standard thailandesi applicabili e il riconoscimento del sistema di controllo della qualità del produttore in modo da garantire che il prodotto certificato mantenga le proprie caratteristiche. Le procedure per la certificazione vedono poi: 1) Un’ispezione prima che la licenza sia concessa. L’ispezione viene condotta nel seguente modo: a. Valutazione del sistema di gestione della qualità del produttore Il sistema viene valutato secondo i particolari requisiti associati alla certificazione del prodotto e secondo i requisiti generali per i sistemi di gestione della qualità del prodotto. Le fasi principali vedono: I) Ispezione in azienda o valutazione di documenti che descrivano i processi di controllo della qualità. Il sistema verrà valutato da officiali del TISI durante l’ispezione. Per i prodotti di importazione tale valutazione verrà effettuata sui documenti che illustrano i processi di controllo della qualità del produttore. Se tuttavia tali documenti non si dimostrano adeguati una visita ispettiva sarà comunque richiesta. II) Analisi del certificato ISO9000. La valutazione del sistema di gestione della qualità non è richiesta ai produttori in possesso del certificato ISO9000 rilasciato da un ente di certificazione che risponda ai seguenti requisiti: 1. sia accreditato dall’Ufficio del Consiglio Nazionale di Accreditamento (ONAC) della Thailandia 2. sia accreditato dal Consiglio sugli standard industriali di prodotto 6 b. Analisi del prodotto TISI valuterà il prodotto secondo gli Standard Industriali Thailandesi (TIS) applicabili ed eventuali requisiti particolari richiesti. La procedura prevede: Prelievo di campioni per essere analizzati presso laboratori designati. I laboratori devono essere accreditati all’interno dello schema nazionale di riconoscimento. Selezione di campioni da valutare presso la fabbrica sotto la supervisione di ufficiali del TISI. Tale procedura richiede che sia riscontrata in azienda la presenza delle apparecchiature di test adeguate e di personale competente. Analisi dei rapporti di prova. Il prelievo di campioni può essere evitato nel caso in cui le prove sui prodotti siano state condotte da laboratori accreditati dal Consiglio degli Standard sui Prodotti Industriali. Ad ogni modo il TISI potrà sempre richiedere ulteriori prove sui prodotti per i quali i rapporti dovessero essere considerati non completi. 2) Sorveglianza successiva al rilascio della certificazione. I controlli successivi al rilascio della certificazione hanno il fine di verificare che il prodotto certificato continui a essere conforme agli standard applicabili e che il produttore sia in grado di mantenere la qualità dei processi di produzione. Le fasi previste consistono in: a. Sorveglianza di routine: viene effettuato un controllo del sistema di gestione della qualità o della conformità dei prodotti certificati, o entrambi. La frequenza con la quale viene effettuata la sorveglianza viene definita in base alla valutazione del sistema di gestione di qualità e delle ispezioni precedenti. La frequenza può quindi aumentare nel caso siano riscontrate delle non-conformità o nel caso in cui il sistema di gestione della qualità non sia considerato adeguato, o altrimenti può essere ridotta. I) Sorveglianza del sistema di controllo della qualità. Il controllo viene effettuato periodicamente da tecnici del TISI per verificare la capacità di mantenere le caratteristiche del prodotto certificato. Il produttore può essere informato o meno della visita degli ispettori II) Sorveglianza sulla qualità del prodotto certificato. Il controllo prevede una o più delle seguenti procedure dove appropriate: 1. Prelevando campioni dall’azienda per farli analizzare presso laboratori accreditati (schema nazionale di accreditamento TLAS). 2. Eseguendo le prove su campioni presso la fabbrica. Se viene riscontrata la presenza di strumenti e competenze adeguati. 3. Prelevando campioni dal mercato per farli analizzare presso laboratori accreditati. 4. Prelevando campioni da ogni importazione per farli analizzare presso laboratori accreditati. Nel caso di prodotti d’importazione dove la sorveglianza sul sistema di gestione della qualità non è pratico, dei campioni vengono prelevati per ogni importazioni e vengono fatti eseguire dei test presso laboratori accreditati. b. Monitoraggio: i locali del produttore così come quelli del venditore vengono monitorati senza preavviso per garantire la produzione e la vendita di prodotti che 7 siano conformi agli standard, prevenendo utilizzi inappropriati del marchio o violazioni ai requisiti di conformità sui prodotti normalmente prodotti e venduti. Lo schema CB (Conformity Bodies) Lo Schema CB per le Apparecchiature Elettriche è stato definito dall'International Electrotechnical Committee for Conformity Testing (IECEE – sito: http://www.iecee.org/default.html). Si tratta di un sistema internazionale di mutuo riconoscimento dei rapporti di prova e delle certificazioni connessi con la sicurezza di prodotti e componenti elettrici ed elettronici. Lo Schema CB - o Accordo CB - è un accordo multilaterale tra paesi partecipanti e organismi nazionali di certificazione per la reciproca accettazione dei rapporti di prova ed eventualmente delle certificazioni ad essi connesse (CB Test Report) rilasciati da uno qualsiasi degli organismi aderenti allo schema. Lo Schema CB sta crescendo in modo molto rapido tanto che a tutt’oggi comprende 65 organismi di certificazione di prodotto - Enti di Certificazione Nazionali (NCB) e 276 laboratori di prova (CBTL) in 52 paesi tra America, Europa, Asia, Australia e Africa. Per tale motivo si sta rivelando una delle soluzioni più vantaggiose per agevolare il commercio all'interno del mercato globale. L'Accordo CB può essere applicato ai prodotti per i quali esistono norme IEC, il cui uso all'interno dello Schema viene accettato dall'IECEE. Ai requisiti imposti dalle norme possono poi aggiungersi dei vincoli specifici per il paese regolati mediante “National Differences”, Special National Conditions (SNC) and Regulatory Requirements comunicate all’IECEE dai paesi aderenti all’accordo (e pertanto risultano note e facilmente reperibili). Tali requisiti speciali sono previsti nello Schema IECEE-CB per consentire ad ogni paese di gestire aspetti specifici locali relativi alla sicurezza (es. condizioni climatiche, reti elettriche, apparati per le telecomunicazioni…). In ogni paese aderente allo schema vengono accreditati uno o più enti di certificazione (National Certification Bodies - NCB) i quali a seconda del tipo di accreditamento e della nazione possono svolgere le seguenti funzioni: - prove sul prodotto secondo gli standard IEC applicabili; - prove in conformità ai requisiti imposti da “national differences” della nazione di destinazione del prodotto; - Emissione di Certificati di prova CB e rapporti di prova CB; - Emissione di rapporti di prova CB supplementari in relazione alle “national differences” di altri paesi; 8 - Riconoscere i certificati di prova CB rilasciati da altri NCB; - Emettere la propria certificazione e autorizzare l’uso del proprio marchio. In alcune nazioni i NCB sono indipendenti dalle attività di prova ma operano mediante laboratori di prova accreditati (Certification Bodies Testing Laboratories – CBTL) i quali risultano sempre operare sotto l’unica responsabilità del relativo NCB. In alcuni casi, se l’azienda ha al proprio interno un laboratorio rispondente a requisiti specifici (tarature, sistema di gestione interno…), il NBC o il CBTL possono riconoscere i risultati di prove condotte presso tali strutture. Per l’Italia gli unici NCB sono IMQ S.p.A e ICIM S.p.A. (per il fotovoltaico) assieme ai seguenti CBTL (accreditati per specifiche norme IEC): IMQ SpA, European Solar Test Installation (ESTI) e Eurofins - Modulo Uno SpA. Inoltre alcuni NCB accreditati all’estero, sono enti con proprie sedi e CBTL in Italia. Esempi di riferimento possono essere TUV SUD, Kema Quality (Collaboratore in Italia del CSA) e NEMKO S.p.A. Una lista di tutti tali enti è disponibile sul sito IECEE. Nel sito di IECEE al seguente indirizzo è inoltre possibile reperire una guida approfondita (in inglese) di presentazione dello schema CB: http://www.iecee.org/cbscheme/pdf/cbfunct.pdf Fasi del processo di certificazione mediante schema CB Il produttore sottopone il prodotto al NCB in Italia per le prove NCB verifica che il prodotto sia conforme agli standard applicabili Il produttore, in molti casi per mezzo dell’ente a cui ci si è rivolti per le prove, presenta richiesta al NCB “Riconosciuto” nel Paese d’esportazione Il certificato CB e il rapporto di prova emessi dal NCB in Italia dimostrano la conformità Il produttore fornisce al NCB in Thailandia il certificato CB, il rapporto di prova, il manuale del prodotto in lingua, le rilevanti deviazioni nazionali applicate e un campione del prodotto (se richiesto) Il NCB verifica il prodotto e si assicura che esso sia compatibile con le deviazioni nazionali del suo Paese Il NCB nel paese di esportazione rilascia il proprio marchio di certificazione. L’unico Notified Certification Body (NCB) per il paese è il Thai Industrial Standards Institute (TISI) - Rama VI Street - Bangkok 10400 Thailand – Tel: +662 202 3471 – Fax: +662 202 3474 – e-mail: [email protected] “Mr. Arkom Kusalanon” – web: www.tisi.go.th 9 Regolamentazione delle emissioni elettromagnetiche L’approvazione della conformità per le apparecchiature per le telecomunicazioni è obbligatoria. Molte prove su tali dispositivi devono essere condotti nel paese e rapporti di prova di laboratori stranieri vengono accettati solo se sono in vigore degli accordi di mutuo riconoscimento tra la Thailandia e la nazione in questione. I dispositivi per le telecomunicazioni sono soggetti in Thailandia a un sistema per incentivare lo sviluppo interno del paese nel settore. Pertanto i produttori locali sono favoriti mediante un margine di circa il 10% nelle gare di appalto per il rilascio delle licenze nel settore. La produzione e l’importazione di dispositivi per le trasmissioni sono prevalentemente soggette al rilascio di una licenza da parte del Dipartimento delle Poste e Telecomunicazioni (Post and Telegraph Department – PTD). Per alcuni prodotti è richiesto un certificato di prova di tipo e se conformi devono presentare un’apposita etichetta con un numero identificato rilasciato dal PTD. I requisiti definiti ad ogni modo non sembrano rappresentare un ostacolo per le importazioni. Con la legge del marzo del 2000 che ha regolamentato l’assegnazione delle frequenze per le trasmissioni radio e televisive nel paese, è stata fondata la National Telecommunication Commission (NTC), primo ente indipendente per la supervisione sulle telecomunicazioni interne. Tra i propri compiti e responsabilità vi è il controllo di tutti i servizi di telecomunicazione nel paese definendo i criteri e le categorie relative ai servizi per le telecomunicazioni, la concessione di permessi e la gestione dello spettro delle frequenze per le trasmissioni, il rilascio di licenze per i gestori delle telecomunicazioni. Le altre organizzazioni coinvolte nel settore sono la Telephone Organization of Thailand (TOT) e la Communications Authority of Thailand (CAT). Attualmente le attività di normazione sono effettuate prevalentemente da TOT, CAT e PTD. Ad ogni modo NTC sta progressivamente acquisendo la responsabilità di definire le norme e i requisiti tecnici per i dispositivi e i servizi per le telecomunicazioni, così come la supervisione delle prove e delle certificazioni dei dispositivi impiegati nei servizi per le telecomunicazioni. PTD è responsabile solamente per la conduzione di prove di conformità su dispositivi per le comunicazioni radio con l’obiettivo di assicurare la conformità con i principali requisiti tecnici o standard internazionali. TOT e CAT prevalentemente sviluppano invece le norme sulla trasmissione, su impianti esterni e terminali e quindi eseguono prove tecniche di tale apparecchiature. Il PTD può accettare rapporti di prova da enti e organizzazioni estere ma non vengono accettate auto-dichiarazioni di conformità. L’utilizzo, l’importazione, il possesso, la realizzazione o commercializzazione di dispositivi non conformi o non certificati è illegale. Prodotti che dovessero rientrare in una di queste condizioni vengono confiscati e ne viene bloccata l’importazione. La Thailandia partecipa agli incontri relativi alle telecomunicazioni dei paesi aderenti all’Association of South-East Asian Nations: http://www.aseansec.org/ (ASEAN) e sebbene non abbia stipulato accordi bilaterali di mutuo riconoscimento con altri paesi, il paese ha aderito ad accordi di mutuo riconoscimento dei rapporti di prova e delle certificazioni sviluppati all’interno dell’Asean Pacific Economic Cooperation (APEC - http://www.apec.org/). 10 Enti, organismi o laboratori in Italia ETL SEMKO Via Principe di Udine, 114 33030 Campoformido, Udine Italy Telefono +39 0432 652542 - Fax +39 039 6200240 e-mail: [email protected]. ETL Semko Thailandia è in grado di offrire una vasta gamma di servizi di prova e certificazione, inclusa la gestione di processi e di contatti con le autorità locali. ETL è inoltre in grado di condurre le ispezioni precedenti alla certificazione sui campioni per verificarne la conformità agli standard thailandesi. TUV Rheinland Italia S.r.l. - Via Mattei, 10 - 20010 Pogliano Milanese (MI) - Tel. 02 939 6871 Fax: 02.939.687.23 – sito internet: www.tuvitalia.it. TUV Rheinland attraverso l’accreditamento per le prove su prodotti elettrici rilasciato al proprio dipartimento in Thailandia è in grado di offrire supporto alle aziende che devono ottenere la certificazione dei propri prodotti per il paese SGS Italia S.p.A. Via G. Gozzi 1/a – 20129 Milano – tel: +39 02 73931 fax: +39 02 70124630 – link: www.it.sgs.com. SGS, mediante i propri uffici e laboratori in Thailandia è in grado di offrire una serie di servizi di verifica e ispezione su prodotti destinati al mercato del paese. Certificazione attraverso lo schema CB Nel caso ci si voglia rivolgere per le certificazioni ad enti abilitati appartenenti allo schema CB ma effettuando le prove presso altri laboratori sempre appartenenti allo schema vengono di seguito elencati gli enti italiani aderenti. Molti di questi sono già organizzati in modo da effettuare le prove con le norme IEC più le deviazioni nazionali per la Thailandia. Gli enti a cui potersi rivolgere sono: o IMQ S.p.A.: (Milano - Tel. 025073.1 - Fax 0250991500 – www.imq.it - e-mail: [email protected]) IMQ è l’unico Notified Certification Body riconosciuto per l’Italia. Offre prove e consulenza su sicurezza elettrica, EMC. o KEMA Registered Quality Italia S.r.l. Via Martiri della Liberazione 12 - B23875, Osnago (LC) Tel: + 39 039 92 80 293 - Fax: + 39 039 92 80 294 e-mail: [email protected] KEMA è il referente italiano nonché Certification Body Test Laboratory (CBTL) per CSA International, National Certification Body (NCB) per gli USA. o TÜV Italia S.r.l. ha diversi uffici in Italia, mentre i laboratori sono a Torino: 11 - Sede TÜV Italia srl - Via Carducci 125, pal. 23 - 20099 SESTO S. GIOVANNI (MI) Tel: 02 24130.1 - Fax: 02 24130.399 – email: [email protected] TORINO - Laboratori (Divisione PS Tec) - via Montalenghe 12 - 10010 Scarmagno (TO) – Tel: 0125 636911 - Fax: 0125 636999 – email: [email protected] Vicenza Strada Cà Balbi 22/F - 36100 Vicenza Tel: 0444 218218 - Fax: 0444 218200 – e-mail: [email protected] Bologna Via Isonzo 61 - 40033 Casalecchio di Reno (BO) Tel: 051 2987411 - Fax: 051 2987499 – e-mail: [email protected] TÜV Italia S.r.l. è un Certification Body Test Laboratory (CBTL) per TÜV Sud PS, NCB per la Germania. o NEMKO S.p.a. Italy Via del Carroccio, 4 - 20046 Biassono (MI) Tel: 039 22 01 201 Fax: 039 22 01 221 – www.nemko.it - e-mail [email protected]. Nemko S.p.a. è CBTL per NEMKO, NCB per la Norvegia. o ETL SEMKO Via Principe di Udine, 114 33030 Campoformido, Udine Italy Telefono +39 0432 652542 - Fax +39 039 6200240 e-mail: [email protected]. ETL Semko è NCB per la Svezia o SGS Italia S.p.A. Via G. Gozzi 1/a – 20129 Milano – tel: +39 02 73931 fax: +39 02 70124630 – link: www.it.sgs.com. SGS attraverso proprie succursali NCB in diversi paesi esteri è in grado di offrire l’accesso allo schema CB 12 Laboratori accreditati per la valutazione della conformità ai requisiti meccanici/elettronici applicabili ai prodotti La valutazione della conformità dei propri prodotti in Europa come nei paesi esteri deve spesso passare attraverso l'esecuzione di prove specifiche in laboratori accreditati (ovvero riconosciuti dagli enti governativi coinvolti) a livello nazionale, europeo o internazionale. Al fine di agevolare le aziende nella ricerca delle infrastrutture specifiche collocate nel territorio viene di seguito riportato l’indirizzo del motore di ricerca dei laboratori accreditati da ACCREDIA (ex SINAL - Sistema Nazionale per l'Accreditamento dei Laboratori): http://www.accredia.it/accredia_labsearch.jsp?ID_LINK=293&area=7 Dal sito sopra indicato è possibile ricavare i dati anagrafici dei laboratori (contatti telefonici ed eventualmente sito internet / e-mail), le tipologie di prodotti e prove per i quali sono accreditati e secondo quali norme nazionali/internazionali. Tali laboratori, grazie agli accordi internazionali di mutuo riconoscimento ai quali aderisce l’ente italiano (come ILAC - http://www.ilac.org/, IAF - http://www.iaf.nu/...) o attraverso accreditamenti rilasciati direttamente da organizzazioni di paesi esteri possono in alcuni casi emettere dei rapporti di prova (test report) accettati in diverse nazioni. 13 Documento realizzato da: Tecnoimpresa Srl Piazza Castello, 3 36100 Vicenza Data ultima revisione: 15/04/2010 Clausola di esclusione della responsabilità Tutte le informazioni contenute in tale documento, data la dinamicità dei sistemi di certificazione nazionali, possono essere soggette a continue modifiche; per qualsiasi dubbio o informazione invitiamo quindi a contattare gli enti che partecipano al Progetto Certificazione Globale. 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